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Astrologia Taoista: Manuale
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Astrologia Taoista: Manuale

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Le piante sono influenzate dagli astri al momento della loro germinazione, durante la crescita, allora perché non anche l’uomo? Come alcune piante stanno bene insieme, per meccanismi di interazione ormonale a livello delle radici, ed altre si evitano, così anche i segni zodiacali cinesi possono avere rapporti diversi tra loro, rapporti che comunque possono, con un po’ di impegno, sempre migliorare.

E’ proprio di queste interazioni che si occupa Patricia Müller nel presente testo...

dott.ssa Chiara Scozzari

Chi tratta politicamente e commercialmente con la sfera culturale cinese, potrebbe trarre beneficio da una più approfondita comprensione di come le persone, in estremo Oriente, concepiscono se stesse e gli altri attraverso l’oroscopo.

dott.ssa Margot Jean Wylie

Nella storia della medicina, sia in Oriente che Occidente, l’astrologia in passato ha guidato l’individuazione delle malattie secondo il tipo astrologico della persona. Una ricerca piena di interessanti indizi e di intuizioni valide ancora oggi.

dott.ssa Marta Checchi

LanguageItaliano
Release dateMay 28, 2014
ISBN9781312230767
Astrologia Taoista: Manuale
Author

Patricia Müller

Patricia Müller begann 1997 mit dem Studium des argentinischen Tangos im Milonguero-Stil bei der Lehrerin Yvonne Meissner. Ab dem folgenden Jahr begann sie zu unterrichten und Workshops mit weltbekannten argentinischen Meistern zu organisieren. Seit 2002 leitet sie das berühmte TangoCafeFirenze, eine der ersten typischen Milongas in Italien.

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    Astrologia Taoista - Patricia Müller

    Astrologia Taoista - Manuale

    Patricia Müller

    Astrologia Taoista: Manuale

    Patricia Müller

    copyright Patricia Müller 2010

    All rights reserved

    ShenBooks

    libri per il corpo, lo spirito e l’anima, la sottile linea che li divide e li unisce

    Tutti i disegni o foto, non altrimenti indicati, sono di Patricia Müller

    Collana ShenBooks di Patricia Müller

    Tango Argentino: piccolo breviario per i suoi ballerini

    Tango Argentino a Buenos Aires: 36 stratagemmi per ballarlo felicemente

    Educazione Sessuale Taoista: antica guida per l’amante moderno

    Pensare Yin – essere Yang, ovvero come avere uno spirito dolce e un corpo forte (Manuale del TaoYoga, del TaoFit e della Respirazione)

    La Toscana nella Pentola Taoista: Dialoghi tra Maestri Taoisti, Ildegarda da Bingen e il cuoco Raffaello (coautore Raffaello Torrini)

    Il Buongoverno Taoista: Meditazione politica attraverso semplici dialoghi tra maestri taoisti

    Astrologia Taoista: Manuale

    Pratiche Taoiste

    Presentazione

    Il termine insegnare deriva dal verbo latino insignare, cioè segnare, tracciare dei segni, delle indicazioni, quasi un mettere dei contrassegni nella mente degli allievi.

    Questo è quello che fa Patricia: lascia una traccia, un segno della via del Tao e delle tecniche per ritrovarla e identificarla nella vita di tutti i giorni.

    Un insegnamento attraverso il dialogo che si ritrova non solo nella cultura antica cinese, ma anche in quella occidentale, creando un sottile legame tra tutte le diverse culture.

    Ed è proprio attraverso il dialogo che si sviluppa il suo metodo di insegnamento.

    Il dialogo che vive di pazienza e attesa. Una temporalità che non si risolve nella programmabilità e costruttività, ma lascia uno spazio alla fragilità e all'incertezza.

    Quel dialogo che ha bisogno di soggetti che si fanno domande e si rispondono. Quel dialogo denso di ritmo, intervallo, avvicendamento.

    Il dialogo che mette in relazione soggettività diverse, in cui ciascuno sperimenta di essere soggetto ma anche oggetto possibile di conoscenza, rivelandosi attraverso la percezione che l'uno ha dell'altro. Creando così questa duplice certezza come un'apertura attraverso la quale passa l'approccio empatico.

    Se dialogo riconosco l'altro, avendo potuto scorgere il volto della persona fra la massa anonima.

    Dott.ssa Laura Berni

    Introduzione e Ringraziamenti

    Come ogni essere umano, così anche una maestra di Pratiche Taoiste¹ come me², ha un lato mondano e frivolo: amo leggere l’oroscopo durante la notte di capodanno! Sicuramente è un nostalgico ricordo di tante feste di capodanno celebrate in casa della mia nonna paterna con tutti i parenti radunati, con una cena davvero opulenta e meravigliosamente preparata e portata su una tavola decorata a dovere con piccoli scherzetti e simboli di buon augurio. Dopo la cena si scherzava e si giocava a giochi da tavolo come lo Shanghai, così si poteva già vedere chi dei grandi aveva bevuto troppo! Poi, al momento giusto, si dava fuoco a tanti razzi e girandole (ovviamente lo facevano solo gli adulti) e chi era costretto a guardare soltanto non sentiva assolutamente il freddo secco di quella notte particolare: aveva di che guardare, ammirare e meravigliarsi con tutti quei colori e quelle immagini dipinte nel cielo alto, tra molti ‘ah!’ e ‘oh!’ e tanti saluti ridenti tra i giardini e le case confinanti. Qualche volta invece ci toccava di ‘dover’ trascorrere questa ultima notte dell’anno in campagna dai nonni materni. Era tutto un altro ambiente, più austero, serio e privo di ogni baldoria e soprattutto dei fuochi d’artificio, così amati dai bambini. Unica consolazione era di mangiare dei favolosi, insuperabili bomboloni, fatti lì per lì, e bere nella notte freddissima, magari con la neve alta, un vin brulé fatto con il vino di mele del nonno.

    La consuetudine comune a queste feste era quella di sciogliere alla fiamma di una candela, in un cucchiaio apposito, dei piccoli pezzi di piombo³ e di buttarli una volta liquefatti in acqua fredda, pensando a un desiderio da realizzare. Girando e guardando la forma strana che appariva si cercava di fare delle previsioni per l’anno nuovo.

    Diventata grande mi sono poi interessata all’oroscopo occidentale, in particolare quello della nascita. Poi ho scoperto il T’ai Chi Chuan con il maestro cinese Gia Fu Feng⁴ e mi sono trasferita nel 1978 in Colorado, presso la sua comunità taoista chiamata Stillpoint, il ‘Punto Fermo’.

    A person drinking from a coffee cup Description automatically generated

    Durante la mia permanenza tutta la comunità si stava trasferendo da una colonica di Manitou Springs a una fattoria (praticamente da inventare e da creare da zero) a Wetmore, nel Colorado meridionale.

    A person holding a sign posing for the camera Description automatically generated

    In quei mesi ho dormito spesso sotto vecchissimi alberi: come avrei potuto non notare ed ammirare le stelle, visibilissime e luminosissime nel buio della piena campagna (dove, nel cielo, passava anche, sempre alla stessa ora qualche satellite!). Fu un gesto quasi obbligato connettere le ‘mie’ vecchie conoscenze ‘stellari’ con concetti taoisti, all’epoca per me nuovi. E voilà: nacque il mio interesse per l’astrologia cinese! Il tutto era anche stimolato dalla presenza nella cultura cinese e taoista⁵ di un’altra pratica divinatoria, l’uso de I⁶ Ging.

    Non mi aveva mai soddisfatto che da noi, per pochi minuti e secondi uno doveva appartenere ad un segno zodiacale piuttosto che ad un altro totalmente differente. Nello zodiaco ‘occidentale’ succede ogni mese (tra il giorno 20 al giorno 22 del mese successivo circa) si cambia segno, personalità, insomma tutto! Nell’ambito cinese abbiamo la comodità di cambiare il tutto solo una volta all’anno e quindi le descrizioni (che vedremo in seguito) sono in un certo senso generazionali. Molto meglio, a mio parere!

    Negli anni Ottanta mi sono trasferita a Firenze e dopo aver ottenuto dal mio maestro l’autorizzazione all’insegnamento, ho iniziato a insegnare, presso l’Associazione Ki Dojo di Firenze, varie Pratiche Taoiste come il T'ai Chi⁷ Chuan, il Tao⁸Yoga ed il TaoFit⁹. A Firenze poi ho incontrato una persona, ormai è un’amica, che predice benissimo tutti gli anni il nostro personale tema per l’anno successivo, ovviamente (e come poteva essere altrimenti), nel periodo tra Natale e Capodanno.

    In ogni caso io ho continuato a praticare il T’ai Chi Chuan e tutte le altre Pratiche Taoiste motorie e a studiare il contesto storico e filosofico delle ‘mie’ attività. Ho appreso che, come da noi, i segni zodiacali possono indicarci preferenze o meno, suggerire come comportarci per non sbilanciarci troppo e come dovrebbe essere la persona ideale.

    A questo punto posso solo ringraziare, per la lingua italiana, la ‘mitica’ Laura Cumbat e Lino Bisenzi e per l’aiuto con la pubblicazione Laura Berni e Lorenzo Palombi. Grazie ai miei allievi di vecchia e nuova data, al mio amico Christof Rauch, che mi fatto conoscere il Tao e mi dato il permesso di usare una foto del nostro maestro da lui scattata, e, alla fine, a Gia Fu Feng!

    Grazie a tutti e buon divertimento!

    Le prime impronte

    Chi è stato il ‘galeotto’? Di nuovo la seta? È stata lei la causa per cui ancora oggi il tempo (le ore e i mesi) insistono a voler essere contati in dozzine? Ma il cerchio, simbolo dell’infinito, essendo di 360°, è divisibile per dodici. Infatti usiamo ancora oggi il cerchio per indicare il passare del tempo e per collocare i nostri dodici segni zodiacali nell’anno e nelle dimensioni geografiche.

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    L’origine di tutta questa ‘faccenda’ zodiacale si perde nella notte dei tempi. Forse, trovando qua e là qualche frammento, saremmo capaci di ricreare un ipotetico ‘così fu’? L’arte astrologica cinese è senz’altro, nella sua raffinatezza, pari a quella occidentale. Anche qui si fanno calcoli, si usano manuali per giorni fausti ed infausti, tutte cose di cui l’addetto deve tener conto per trovare la spiegazione del destino dell’uomo.

    Ma prima, come era prima? Prima di avere tempo per studiare e per fare complicati calcoli, come faceva la gente a consultare gli astri? Ancora oggi i Dodici Segni Zodiacali cinesi vengono rappresentati da dodici animali, che indicano un insieme di cose: orari, modi di vita, emozioni, temperamenti, costituzioni, formazioni psicologiche, gli organi e i loro canali energetici e perciò anche indicazioni per eventuali problemi mentali, fisici e emotivi.

    Per non dover scrivere continuamente i due nomi, ho scelto di usare la versione selvatica (ovviamente esistono anche le versioni domestiche, più dolci e duttili!) e quindi userò Bufalo e Cinghiale al posto di Bue e Maiale, e per il Ratto ho scelto il Topo. Per il segno del Gatto ovvero Lepre proseguirò ad indagare sull’animale zodiacale Gatto, perché in Occidente la simbologia della lepre si differenzia notevolmente da quella del gatto. Il cerchio zodiacale inizia quindi con il Topo, a cui seguono il Bufalo, la Tigre, il Gatto, il Drago, il Serpente, il Cavallo, la Capra, la Scimmia, il Gallo, il Cane, per finire con il Cinghiale.

    Ogni segno col numero dispari è di qualità Yang, cioè attivo, dominante, esploratore e innovatore per eccellenza, mentre ogni segno col numero pari è Yin, cioè riflessivo, calmo, riservato e conservatore.

    Se guardate attentamente, potete notare che tutti gli animali sono presenti (nel bene e nel male) nella vita campestre (il Drago possiamo ad esempio intenderlo come una enorme lucertola). Il contadino li conosceva bene, come del resto anche il cacciatore e di tutti loro ci si poteva nutrire. Si, lo so! Vi farà impressione pensare ad un topo cucinato o magari anche ad un serpente nel vostro piatto, ma in casi d’emergenza siamo capaci di mangiare di tutto! Inoltre tutti questi animali si possono addomesticare!

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    Si può anche osservare che sono rappresentate tante specie diverse, infatti abbiamo i rettili, i mammiferi e gli uccelli, che a loro volta si dividono in varie sottospecie. Mi accorgo che mancano però i pesci! Chissà dove sono finiti? Spostiamoci fuori dalla cucina sull’aia e di nuovo mi chiedo perché questi animali e perché gli animali in genere? Noi, in Occidente, abbiamo anche messo dell’altro, non ci siamo limitati ai semplici animali, abbiamo anche accettato nel cerchio zodiacale una dea vestita da vergine, un centauro (grazie cari greci!), un acquario (da dove sarà spuntato fuori?) e non dimentichiamoci poi dei gemelli (forse a causa di Romolo e Remo o, accidenti, come si chiamavano quei due famosi gemelli greci…?).

    Ho guardato attentamente i disegni (ancora oggi visibili) dei miei antenati coperti di pelli d’animale. Li ho visti ballare per attirare le loro prede. Essi ballavano così prima e dopo la caccia. Durante la loro danza si ‘trasformavano’ in esse e nella trance questi animali si ‘impossessavano’ della gente: gli animali diventavano persone e le persone diventavano animali. Le frontiere tra un mondo e l’altro si erano fatte sottili e il passaggio avveniva senza problemi o difficoltà. Forse in questo periodo l’uomo si sentiva protetto dallo spirito del suo animale personale (scelto magari in seguito ad un evento particolare, ad un sogno rivelatore o indicato dallo sciamano del gruppo).

    Sarà così che nacquero i dodici animali dello zodiaco cinese, tanto, tanto tempo fa?

    Amici e Nemici

    Vediamo un po’ se possiamo dire che la seta ha giocato un ruolo unificatore di certe idee nel mondo (perché no, anche di quelle astrologiche?). Esaminati da vicino, anche in Cina i tre segni tra loro compatibili sono equidistanti (quindi a 120°). Si formano così quattro combinazioni d’assoluta amicizia, in cui il segno precedente nutre e aiuta, mentre il successivo apre la strada a future possibilità:

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    il Topo, il Drago e la Scimmia

    il Bufalo, il Serpente e il Gallo

    la Tigre, il Cavallo e il Cane

    il Gatto, la Capra e il Cinghiale

    Diversamente che dall’Occidente, in Cina si valutano anche le relazioni tra i due segni che hanno una loro tematica animale in comune, espressa con Yin e Yang (che può significare l’essere riflessivo o istintivo, addomesticabile o no, ma anche un organo pieno (Yin) e un organo vuoto (Yang), ma di questo parleremo più tardi, scusate!) e ovviamente sono ‘amici per la pelle’! Ma in questa coppia troviamo sempre una versione piccola e una grande, spesso della stessa specie, ma non sempre.

    Vediamo: la prima coppia ha come tema principale ‘Prendere e Mantenere’ e così il Topo (1) è l’espressione attiva, selvaggia, mentre il Bufalo (2) rappresenta quella passiva, addomesticata. Il piccolo topo mangia e accumula esageratamente, mentre il grande bufalo rumina in continuazione. La Tigre (3) è l’espressione attiva, mentre il Gatto (4) quella riflessiva del tema ‘Cacciare e Difendere’. In questa coppia felina le somiglianze sono assai ovvie: la tigre è un enorme gatto e il gatto è una piccola tigre. Il Drago (5) è l’espressione attiva, mentre il Serpente (6) quella passiva del tema ‘Agire e Riposare’. Di nuovo abbiamo a che fare con una coppia della stessa specie, possiamo definirli rettili: il drago è un’enorme serpente con le zampe e il serpente un piccolo drago senza di esse. Il Cavallo (7) è l’espressione attiva, mentre la Capra (8) quella riflessiva del tema ‘Conquistare e Gestire lo spazio’. Guardando gli zoccoli di questa coppia, notiamo la loro somiglianza, ma sono anche simili nel loro aspetto: il cavallo potrebbe essere definito una grande capra, mentre la capra un piccolo cavallo.

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    La Scimmia (9) è l’espressione attiva, mentre il Gallo (10) quella passiva del tema ‘Interagire e Manipolare le cose’. Trovare ciò che lega questa coppia è un problema. Vivono in gruppo, però non è una loro caratteristica esclusiva. Vedremo in seguito che cosa troveremo. Il Cane (11) è l’espressione attiva, mentre il Cinghiale (12) quella passiva del tema ‘Strategie e Finire le cose’. Tutti e due sono mangiatori di carogne e, come vedremo quando conosceremo meglio le loro simbologie, vengono considerati animali dell’oltretomba. Sarà questo che li lega così bene?

    Come possiamo notare i primi sei segni trattano più affari ‘animali’, fisici e di pura sopravvivenza, mentre i successivi si aprono ad un’altra dimensione, verso l’esterno e verso la ‘conquista’ di qualche altro spazio. I segni distanti 180° uno dall’altro sono ovviamente opposti sia nella loro collocazione nel cerchio che nel loro agire, che nella loro volontà e nei loro interessi. Questi animali non hanno niente in comune tra di loro e perciò possono essere considerati nemici assoluti.

    Così il Topo e il Cavallo gestiscono il loro tema della libertà in modo assai differente: il Topo è libero perché si nasconde ed il Cavallo perché si sposta correndo. Il loro ‘conflitto’ però diventa chiaro con il fatto che l’apparizione improvvisa del Topo spaventa il Cavallo, che, fuggendo a galoppo, potrebbe rompersi una zampa; d’altra parte, se il Cavallo trova il Topo nella sua stalla, è capace a sua volta di annientarlo a colpi di zoccolo.

    Chart, radar chart Description automatically generated

    Il Bufalo e la Capra condividono il tema conflittuale della concorrenza sul cibo: ricordiamoci che il Bufalo mangia l’erba, cresciuta in basso, mentre la Capra preferisce le foglie più in alto. Qui il conflitto non viene vissuto apertamente come un confronto, essi semplicemente si evitano. Uno, il Bufalo, preferisce le infinite praterie, mentre l’altro, la Capra, i pascoli in collina e in montagna con l’erba alta e i cespugli. Quindi non hanno niente da ridire l’uno con l’altro! La Tigre e la Scimmia devono affrontare il problema opposto, cioè quello della convivenza nello stesso habitat: infatti la Tigre potrebbe catturare e mangiare la Scimmia prendendola di sorpresa, mentre la Scimmia può facilmente scappare dalla Tigre, arrampicandosi più in alto di lei o saltando da un albero ad un altro. Così si incontrano agilità diverse!

    Anche il Gatto e il Gallo hanno dei problemi di convivenza da risolvere: qui il Gatto è capace di cacciare volatili (meglio di notte), mentre il Gallo potrebbe volar via o difendersi con i suoi speroni e a colpi di becco. Questa volta il confronto si esprime con la gestione di due diverse dimensioni: il Gatto caccia in terra e il Gallo è capace di volare e quindi gestisce ‘il cielo’. Il Drago e il Cane si confrontano sul tema della loro dimensioni: se ci immaginiamo un Drago grande, esso sicuramente vincerà sul cane, mentre il Cane è in grado di mangiarsi una lucertola (un drago piccolo). Il Serpente e il Cinghiale hanno invece il tema del voler avere e quindi mangiare tutto: un grande Serpente è capace di mangiarsi anche un Cinghiale, mentre un Cinghiale, potrebbe mangiarsi un serpente.

    Così abbiamo trovato sei grandi temi conflittuali, che in poche parole possiamo elencare come: libertà - concorrenza - convivenza dimensione spaziale - convivenza dimensione fisica - totale conquista.

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    Ma i guai non sono finiti, ci sono anche problemi con un segno precedente o uno seguente, che non appartiene alla copia amichevole dello YinYang, perché esso cercherà di mangiarci, eliminarci, combatterci, reprimerci, insomma ci minaccia abbastanza, spesso perché, come vedremo in seguito, questi due segni sono assai simili (ma non lo sanno):

    Il Topo (numero 1) e il Cinghiale (12) sono molto egoisti e ognuno pensa solo a se stesso.

    Il Bufalo (2) e la Tigre (3) si equivalgono in forza e capacità combattiva, ma uno è erbivoro e l’altro carnivoro….!

    Il Gatto (4) e il Drago (5) devono chiarirsi le idee sulla loro convivenza, senza farsi concorrenza.

    Il Serpente (6) e il Cavallo (7) sono opposti nella loro percezione del tempo (uno ama correre e l’altro si muove solo per cacciare).

    La Capra (8) e la Scimmia (9) sono tutte e due ‘capricciose’ e perciò…

    ed il Gallo (10) e il Cane (11) amano entrambi fare chiasso.

    Vorrei avvisarvi di una cosa: mi piace parlare dello zodiaco (o meglio chiamarlo ‘zoodiaco’?), ma non mi riesce essere distaccata e  iperprecisa. Bisogna anche scherzare un po’ e spero che me lo perdonerete. Per non farvi disperare e diventare paranoici, vorrei rassicurarvi dicendo che possiamo trovare e ricevere qualche accenno d’amicizia e di simpatia anche dai partner dei nostri amici (quelli del triangolo, distanti uno dall’altro di 120°, vi ricordate?), che sono distanti di 150° o 90°. Forse è meglio un elenco?

    In ogni caso sono amici degli amici (per rendere meglio l’idea). Perciò questi tre segni vanno bene insieme e formano quattro gruppi:

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    il Topo con il Serpente (compagno del Drago) e con il Gallo (compagno della Scimmia)

    il Bufalo con il Drago (compagno del Serpente) e con la Scimmia (compagna del Gallo)

    la Tigre con la Capra (compagna del Cavallo) e con il Cinghiale (compagno del Cane) e

    il Gatto con il Cavallo (compagno della Capra) e con il Cane (compagno del Cinghiale).

    Ma per ogni ‘amico trovato’ ci troviamo di fronte ad un nemico inaspettato, così va la vita! Sarà meglio evitare perciò anche i nemici ‘mortali’ dei nostri amici per la pelle e quindi saremo i nemici dei nemici dei nostri amici.

    Il Topo deve evitare il Cane (opposto dell’amico Drago) e la Tigre (opposto dell’amico Scimmia).

    Il Bufalo si deve guardare dal Cinghiale (opposto dell’amico Serpente) e dal Gatto (opposto dell’amico Gallo);

    la Tigre dal Topo (opposto dell’amico Cavallo) e dal Drago (opposto dell’amico Cane);

    il Gatto dal Bufalo (opposto dell’amica Capra) e dal Serpente (opposto dell’amico Cinghiale);

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    il Drago dalla Tigre (opposto dell’amico Scimmia) e dal Cavallo (opposto dell’amico Topo);

    il Serpente dalla Capra (opposto dell’amico Bufalo) e dal Gatto (opposto dell’amico Gallo);

    il Cavallo dal Drago (opposto dell’amico Cane) e dalla Scimmia (opposto dell’amico Tigre);

    la Capra dal Serpente (opposto dell’amico Cinghiale) e dal Gallo (opposto dell’amico Gatto);

    la Scimmia dal Cane (opposto dell’amico Drago) e dal Cavallo (opposto dell’amico Topo);

    il Gallo dalla Capra (opposto dell’amico Bufalo) e dal Cinghiale (opposto dell’amico Serpente);

    il Cane dalla Scimmia (opposto dell’amico Tigre) e dal Topo (opposto dell’amico Cavallo) e

    il Cinghiale dal Bufalo (opposto dell’amico Capra) e dal Gallo (opposto dell’amico Gatto).

    Prima che ci scordiamo il tutto, vi propongo qui uno specchietto riassuntivo dei rapporti tra i vari animali (*** massima sintonia, ** buona sintonia, * sintonia,  - - - relazione supernegativa, - - relazione negativa, - relazione difficile).

    Il Topo

    ***       il Drago e la Scimmia

    **       il Bufalo

    *      il Serpente e il Gallo

    - - -      il Cavallo e la Capra

    - -      il Cinghiale

    -            il Cane, la Tigre e il Gatto

    Il Bufalo

    ***       il Serpente e il Gallo

    **       il Topo

    *      il Drago e la Scimmia

    - - -      il Cavallo e la Capra

    - -      la Tigre

    -            il Gatto, il Cane, e il Cinghiale

    La Tigre

    ***       il Cavallo e il Cane

    **       il Bufalo

    *      la Capra e il Cinghiale

    - - -      la Scimmia e il Gallo

    - -      il Bufalo

    -            il Topo, il Drago e il Serpente

    Il Gatto

    ***       la Capra e il Cinghiale

    **       la Tigre

    *      il Cavallo e il Cane

    - - -      la Scimmia e il Gallo

    - -      il Drago

    -            il Topo, il Bufalo e il Serpente

    Il Drago

    ***       il Topo

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