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Pensieri di Luciano Bonetti Roby Facchinetti Mino Favini Stefano Salvi Strade e quartieri SantAlessandro Hinterland Gorle Viaggio in Provincia Calusco dAdda Carvico Solza Sotto il Monte Villa dAdda

vietato
vietare male
Furti in casa, cresce la paura Unesco, Lombardia da record

immobili di prestigio parete nord bergamoscienza inside calcio dilettantistico successo

3 DODICI MESI // ottobre 2012

IN QUESTO NUMero
Laperitivo Luciano Bonetti: Impariamo a fare pi gioco di squadra Opinioni Mino Favini: Il cacciatore di talenti Prodotto & mercato Roby Facchinetti: un mondo difficile ma ho fiducia nei giovani Strategia dimpresa Stefano Salvi: Mi considerano fuori di testa, per questo sono fuori dai giochi Bacheca L ultima chance per il parcheggio dei sogni Treviglio, quellex Upim che divide ancora la citt Inside 13 14 17 18 21 22 25 26 29 31 35 40 43 Inchiesta: Furti in casa, cresce la paura 52 Strade e quartieri: SantAlessandro 56 Hinterland: Gorle 60 Viaggio in provincia: Isola Bergamasca Calusco dAdda, Carvico, Sotto il Monte, Villa dAdda, Solza 79 La lettera 81 Lo spazio tiene banco a Bergamoscienza 85 Unesco: Lombardia da record 92 Parete Nord 95 Sport: Calcio dilettantistico, la crisi fa spazio ai giovani 101 successo 105 Soluzioni immobiliari di prestigio

MESI

Mensile di attualit, economia, inchieste, opinioni e cultura da Bergamo e dal mondo. Ottobre 2012 Anno I - Numero 6 Rivista mensile - 1,20

DODICI MESI

Registrazione Tribunale di Bergamo n. 10/12 del 16/03/2012 Hanno collaborato Giuseppe Amato, Silvio Bettini, Donatella Car, Laura Ceresoli, Alessandro Cheula, Mario Conserva, Sergio Cotti, Salvatore DErasmo, Laura Di Teodoro, Giovanna Dolci, Fulvio Facci, Bruno Forza, Lorenzo Frizza, Roberto Giulietti, Immanuel, Laura Bernardi Locatelli, Sara Noris, Antonio Panigalli, Lelia Parisi, Massimo Rossi, Giuseppe Ruggieri, Rosanna Scardi, Daniele Selini, Giordana Talamona, Donatella Tiraboschi, Alessandra Tonizzo. Fotografie Sergio Agazzi, Umberto Favretto Agenzia Reporter, Rolando Giambelli Il Fotogramma,Vincenzo Lombardi, Patrick Merighi Brescia in Vetrina, Cristina Minini, Archivio Sales Solutions Pubblicit

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VIETATO VIETARE mAlE
lcuni anni fa dovetti prendere un treno che partiva alle sei di mattina; uscii con un po di anticipo in cerca di uno dei pochi bar aperti a quellora per prendere un caff. Alle cinque di mattina dei primi di novembre la citt buia e le insegne dei locali aperti sono facili da individuare. Davanti ad uno di questi vidi alcune auto in sosta cariche di attrezzature da caccia: cani sistemati nei lunotti posteriori, teli mimetici, richiami, pali e altri aggeggi. Allinterno del bar, una quindicina di cacciatori erano seduti in religioso silenzio ai tavolini ricolmi degli avanzi delle colazioni; quasi tutti maneggiavano con nervosismo il cellulare. Incuriosito chiesi al barista il perch di quella strana situazione, sembravano in attesa di qualcosa prima di buttarsi nelle nebbie della bassa. Il giovane, ammiccando con complicit, mi spieg che i seguaci di Diana stavano aspettando un sms dallassessorato alla Caccia della Provincia per sapere quali e quante prede avrebbero potuto mettere in carniere quel giorno; senza quella comunicazione, tutti fermi ai box o il rischio era una denuncia penale per la cattura di un uccello, permessa fino al giorno prima. Qualche anno dopo, mi recai per lavoro da un albergatore, presidente di unassociazione di categoria. Mentre lo aspettavo, notai che stava parlando, imbarazzato, con un turista tedesco che indicava un cartello, esposto in bella mostra, in unaiuola. Quando il turista si allontan, lalbergatore mi disse che il teutone non capiva cosa volesse dire severamente vietato calpestare il prato: o vietato o non lo . Cosa vuol dire severamente vietato? Per il nostro tedesco di Germania una regola c o non c, punto e basta. Nei giorni scorsi sono andato a Milano. Prendo la A4 e imposto la velocit a 136. Il limite 130 ma c un 5 per cento di

APERITIVO

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tolleranza. Esco in tangenziale est e il limite passa a 90, rallento e guardo se il navigatore mi segnala telecamere. Il beep-beep mi mette in allarme e tengo i 93. Dietro di me le auto fanno lampeggiare i fari per farmi spostare: vanno tutti a 110. Mi sposto di corsia ma anche i camion tengono i 100. Poco dopo, cartello di limite a 60, entro nel flusso delle auto, stiamo andando tutti a 100! Rientro in citt. Tangenziale limite 80, tutti a 110. Ring cittadino limite 50, provo a rispettare il limite. Bestia! Mi sembra di andare a piedi. Le auto mi sorpassano furiose, tutti a 70/75. I guidatori si voltano verso di me facendomi il classico gesto a quattro dita unite, ma come cavolo guidi?. Finisco il mio esperimento scientifico e ritorno a guidare normale. Peccato! Mi piace rispettare le regole, in questo sono un po tedesco. Ma le regole devono essere ragionevoli e realistiche. Perch mettere il limite a 50 se la velocit normale 70? I burocrati ti dicono eh no! Se metto i 70 poi andate a 90. Eh no!, dico io, caro amico mio, metti i 70 e se poi vado a 71 mi sanzioni. E se i 70 sono troppi e non ragionevoli, lascia i 50 ma mi sanzioni a 51. Me e tutti gli altri, sempre e comunque. Senza se e senza ma. La verit che tu vuoi decidere chi deve essere sanzionato e quando. Oggi decidi di inasprire i controlli, e via bastonate, anzi neanche tutto il giorno, anzi a te s e a te no. Il fatto che noi italiani non siamo diversi dai tedeschi: quando i nostri concittadini europei passano il confine, come noi, non rispettano le regole italiane perch sanno come va di moda da noi. Ma la burocrazia italiana non vuole regole chiare, certe e ragionevoli perch cos giustifica la sua esistenza e il potere di quando e a chi applicarle. Giorgio Costa
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ImparIamo a fare pi gIoco dI squadra


parla Luciano Bonetti, presidente della Foppapedretti e della Volley Bergamo. In Italia siamo troppo individualisti, sempre pronti a volere aver ragione. che rammarico vedere i piccoli artigiani che non ce la fanno.
er la sua Bergamo pensa a un futuro diverso, realizzabile, sia a livello di infrastrutture ma soprattutto a livello di valori, come lonest e lumilt che gli ricordano la sua infanzia, quel primo camioncino di legno con cui giocava da bambino o gli anni vissuti a fianco del suocero Ezio Foppa Pedretti, fondatore dellazienda. Luciano Bonetti, presidente della storica azienda di Grumello del Monte (leader nella produzione di articoli e accessori per la casa e per linfanzia) e della Volley Bergamo, nato e cresciuto, anche professionalmente, vicino alla famiglia Foppa Pedretti. Ricorda uno dei primi disegni che ha eseguito quando arrivato in Foppapedretti? Certamente, il seggiolone per bambini che ha venduto un milione e mezzo di pezzi. Che insegnamento ha tratto da suo suocero? Lumilt. Sebbene sia stato un uomo che ha raggiunto il successo, sempre rimasto con i piedi per terra. Qual oggi il valore aggiunto che un imprenditore deve avere? Fare reddito. Non lobiettivo finale,
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di laUra di teodoro

ma fondamentale per dare continuit allazienda, farla crescere, restituendo in parte al territorio quello che il territorio d. Il tutto nella piena legalit. Si sente pi manager o imprenditore? Sicuramente imprenditore, perch usiamo il capitale di rischio e su unidea siamo disposti a metterci in gioco. Il manager invece guarda meno a lungo termine. Non intravede il rischio che la crisi possa spegnere lo spirito imprenditoriale che ha fatto grande questo Paese? Oggi quasi impossibile pensare che limprenditore abbia gli strumenti per sconfiggere la crisi. Si trova a vivere in un mare in tempesta e naviga cercando di governare lazienda spesso senza una meta, anche perch il Paese non ha una guida certa. In questa crisi, qual un suo grande rammarico? Vedere i piccoli artigiani che non ce la fanno. Per esempio, i tanti artigiani che costruivano gli interni per le barche e che ora stanno chiudendo. Si tratta di persone con un ricco know how, risorse indispensabili per il nostro paese che difficilmente riusciremo a ricostruire. Di cosa dobbiamo e possiamo andare orgogliosi per guardare con ottimismo al futuro? Del nostro passato e di alcune realt importanti che se utilizzate bene possono essere una risorsa: penso allenogastronomia, alla moda, allauto sportiva. ecc.. Ma guarderei anche allimmensa ricchezza artistica che spesso non valorizziamo. Se gli Stati Uniti avessero i nostri Uffizi, immagino ne farebbero un business incredibile. In Italia non cos. Foppapedretti unazienda familiare. Cosa rappresenta questo per lei? La famiglia ha le sue positivit, ma anche negativit. Magari ci si trova daccordo sulle grandi scelte, ma si scivola sulle piccole liti, che possono avere

prima dellazienda metto la famiglia

un peso sulle decisioni future. Sicuramente la famiglia un valore aggiunto. Permette una maggior tranquillit nel controllo, un miglior rapporto di fiducia, ma non va allargata troppo. Ecco perch abbiamo deciso di non fare entrare i figli nellazienda. Lei ha iniziato giovanissimo a lavorare, con importanti responsabilit. Come vede le nuove generazioni? I giovani sono meglio di quello che si pensa e mi rattrista la disoccupazione che li attanaglia, vederli costretti a vivere sulle spalle dei genitori. I giovani hanno perso la fiducia in se stessi, non hanno la capacit e la voglia di lottare perch per anni sono stati viziati e oggi, di fronte ai cambiamenti in corso, non hanno gli anticorpi per combattere. una generazione che avrebbe bisogno di scendere in piazza. E io scenderei in campo con loro. Ma cosa dovrebbe fare un giovane per mettersi in gioco? Reagire e sperare che la classe politica, insieme a quella imprenditoriale, si rigeneri. Diplomato al classico, ingegnere, imprenditore e dirigente sportivo. Le piacerebbe fare altro? Non credo. Ho incontrato la morte e il dolore fin da piccolo: mio fratello paralizzato a causa di un incidente stradale, mia madre operata per un tumore al cervello: fin da giovane ho deciso che avrei dato una scala di valori alla mia vita. Ce la rivela? Al primo posto ho messo la famiglia, poi me stesso e in terza posizione il lavoro. Limpresa importante, ma non tutto. Se uno dei miei familiari mi dovesse chiamare per chiedermi aiuto, lascerei quello che sto facendo per andare da lui. Anche per

Se gli americani avessero gli Uffizi...

questo motivo ho declinato gli inviti ad entrare in politica. Il nuovo Palazzetto dello Sport? stata unoccasione che s persa 10 anni fa. Oggi come oggi unoperazione non finanziabile. Cosa vorrebbe per Bergamo? Sogno una citt diversa, con meno auto, la stazione ferroviaria sottoterra, un treno veloce che colleghi con Milano, pi spazio per i giovani e via XX Settembre coperta. Ai politici cosa chiederebbe? Di dare un esempio e di governare al massimo per otto anni per poi mettersi da parte. Economicamente parlando, come immagina la nostra provincia fra dieci anni: ancora manifatturiera, pi terziaria o orientata al turismo? Manifatturiera, ma con molto terziario. La Foppapedretti non quotata. Lei pensa che la Borsa sia ancora unopzione valida per le imprese che vogliono finanziarsi? No. Oggi come oggi unopportunit molto lontana. Dallo sport che lezione ha tratto come imprenditore? In Italia siamo ancora troppo individualisti. Nel mio ufficio ho voluto un tavolo esagonale con nessun capo tavola perch quando ci si siede a parlare, a discutere, si deve essere tutti uguali. Quando si analizza un problema tutti devono esprimere la propria idea e naturalmente alla fine ci deve essere un capo che decide. In Italia spesso si parla solo per dimostrare di avere ragione, manca il gioco di squadra, valore che invece nella pallavolo indispensabile per vincere. C uno sportivo che pi di altri ammira e apprezza? Gustav Thoeni, sciatore, ex valanga azzurra, un campione che ha sempre mantenuto un profilo basso.
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di aNtoNio PaNiGalli

PINIONI

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HOMO FABER IPSIUS FORTUNAE


luOmO ARTEfIcE dEllA PROPRIA sORTE
che lartigiano sa fare, ma non sa dire bene che cosa sa fare e quindi le pratiche della collaborazione, della cooperazione e della riflessione condivisa, dovrebbero contribuire alla riqualificazione dei valori sociali e delle soddisfazioni che derivano dallambito lavorativo come pratica per una costruzione sociale diffusamente auto-sostenibile. Pu risultare affascinante lesplorazione di alcuni spunti tratti dallultima opera di Sennet Insieme, un libro sulla collaborazione come pratica artigiana , che risponde allesigenza contemporanea di come vivere in un contesto sociale, il quale, tramite le nuove tecnologie, si muove alla velocit della luce (da qui per esempio la nascita delle reti di impresa e non solo), ma che poi nella sua organizzazione complessiva tende alla deresponsabilizzazione di massa delle azioni (tutto catalogato in regole, leggi e procedure: tutti responsabili, nessuno responsabile). Nelle interpretazioni di Sennet, la collaborazione conseguenza dei caratteri originari della specie umana, ma non n univoca n buonista (si collabora sia per fare unazione illecita che per gestire unimpresa lecita, sia per la conduzione della famiglia che per amministrare un bene comune). Le forme della collaborazione sono quindi infinite e va rimarcata la distinzione tra il principio della simpatia, che in fondo la capacit del soggetto di dichiararsi capace di soffrire e gioire con laltro, assorbendolo dunque in una forma di estensione della sua soggettivit, e il principio dellempatia, che invece parte dallascolto dellaltro in una forma di logica della reciprocit. La collaborazione primaria, la crescita dellindividuo si forma in funzione del contesto collaborativo, sarebbe forse bene pensare a un modello di auto sostenibilit diffusa che privilegi la genuinit del lavoro (per esempio la riscoperta delle culture alimentari per lauto sostentamento) e utilizzi i nuovi strumenti tecnologici come compendio alla circolazione delle informazioni. E non il contrario, come pare avvenga oggi: tutti sui social network e nessuno che sa come coltivare un pomodoro.

orse ora di riprendere il percorso di comprensione delle dinamiche che muovono i balzelli dellodierno malessere; la crisi economica altro non che una crisi sociale e di sistema che prende spunto dalla avida fragilit umana (gli scandali dei pochi capri espiatori alla Bernard Madoff ne sono lesempio) e si alimenta dalla insaziabile e poco sensata speculazione a 360. Sar quindi il caso di ricominciare a pensare che meglio investire il proprio tempo (diciamo quello lavorativo, ma, non solo) con le persone che sanno fare le cose (homo faber) e meno nellascolto dei discorsi dei teorici Sar quindi il tempo di riconsiderare Efesto, mitologico Dio lavoratore, come esempio per ridisegnare la pratica artigiana del vivere e trovare soddisfazione sociale. ora di restituire valore al lavoro, fatto con la dignit delle mani o/e con il cervello ma sempre con perizia e maestria artigianale, e di guardare al passato, anche come organizzazione sociale, per ricostruire il nuovo su basi solide, per svolgere bene il proprio mestiere, con un forte impegno personale e un conseguente appagamento, intimo e sociale, per quello che si sa fare (anche coltivare la terra e costruire situazioni di autarchia sostenibile potrebbe essere una strada). La regola, riportata anche sui testi di Richard Sennet (www.richardsennett. com), sociologo americano professore alla New York University e alla London School of Economics nonch consigliere di Barack Obama (fu tra i primi nel diagnosticare i danni della flessibilit spinta e del cattivo lavoro con il suo saggio The corrosion of character),

Richard Sennet
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FaVInI, il cacciatore di taLentI


Intervista al responsabile del settore giovanile dellatalanta. I ragazzi non cambiano. sono sempre identici, ieri come oggi. il mondo che li circonda che cambiato. molti si lasciano coinvolgere e trascinare dai falsi miti. nel calcio odio i presuntosi.
avini, lavorando nel mondo giovanile che ci si mantiene cos giovani? Magari fosse cos, mi capita di guardarmi allo specchio e di vedermi invecchiato. Ormai gli anni sono 76. Ma la passione quella non ha et Quando mi capita di fermarmi a casa per un giorno, mia moglie mi dice: vai a Zingonia, che qui rompi le scatole. Senza il calcio cosa avrebbe fatto? Nel cassetto ho un diploma da ragioniere ma non sarei mai stato dietro una scrivania. Un destino nel pallone... Il calcio era il mio sogno da bambino. Sono figlio di panettieri e a 17 anni lho coronato approdando al Como, tra laltro guadagnando dei bei soldini per quellet e quellepoca. Studiavo ma fui bocciato allulMESI 12ottobre 2012

di doNatella tiraboschi

irrinunciabili educazione e istruzione

timo anno, anche perch con le doppie trasferte le assenze erano tante. Avevo deciso di smettere, ma mia mamma fu irremovibile: non studi pi? Bene allora non giocherai pi, mi disse. Lanno dopo presi il diploma. Che le servito a poco Non ho passato la vita a fare bilanci, ma listruzione serve. Lo dico sempre ai ragazzi. Seguo tutto il loro iter scolastico. Che mestiere quello del calciatore? Bello anche se molto cambiato, nei rapporti e nei modi di gestire sia la giovane promessa che il campione. Cambia ogni dieci anni, basta pensare a come mutato anche solo con lavvento dei procuratori. Una volta non servivano I contratti si facevano con una stretta di mano e una firma su un pezzo di carta. Il suo ingaggio di allora?

AllAtalanta, dove ho militato nella miglior stagione con un sesto posto in serie A, prendevo 80mila lire al mese, con un contratto biennale di 2 milioni. Con quei soldi ci si comprava met appartamento. Come la vedono i suoi pupilli? Credo come un nonno, data la mia et. O un vice pap, visto che sono lontani dalla famiglia. Ma come sono questi ragazzi che crescono con il mito del calciatore? I ragazzi non cambiano. Sono sempre identici, quelli di oggi come quelli di un tempo; il mondo che li circonda che cambiato. Molti si lasciano coinvolgere e trascinare dai falsi miti. O dai troppi soldi? Fatte le debite proporzioni gli ingaggi di oggi sono equiparabili a quelli dei miei tempi, ma con una differenza sostanziale. Io che pure quei soldi me li guadagnavo, anche per comprare un paio di calzini avrei dovuto chiedere il permesso a mia mamma. una questione di educazione e in questottica prima vengono i genitori, poi la scuola e anche lo sport. Ma spesso anche i genitori vengono abbindolati dai procuratori. La cosa pi importante? Leducazione, non mi stancher mai di ripeterlo. il punto di partenza irrinunciabile, ma poi ci sono altre cose. Quali? Il rispetto e lintensit agonistica: in due parole, il sudore e il sacrificio. Quello che chiede Colantuono ai suoi giocatori. Una cosa che le d fastidio? La presunzione che, nel mondo nel calcio, quando uno pensa di aver capito tutto del ragazzo che ha di fronte

e che, magari, avr bisogno di pi tempo per maturare, per emergere. Non sono tutti come Pazzini e Montolivo, che a 18 anni erano gi pronti e maturi.

doni? Una delusione


Qual lx factor che fa di un ragazzino un possibile campione? Non ho mai creduto alla possanza fisica, piuttosto alla destrezza tecnica e a certe abilit che anche a dieci anni si intravedono. Come quando vidi per la prima volta Stefano Borgonovo, era solo un bambino ma fece un gesto tecnico strabiliante, stoppando una palla che gli rimase incollata al petto. Lo portai subito al Como. Delusioni? Doni, non ci volevo credere. Cos come Carobbio, un ragazzo dolce, educato, caduto in un pasticcio pi grande di lui. La sua giornata tipo? Mi sveglio presto, leggo i giornali e vengo a Zingonia. A proposito di giornali, che ne pensa della stampa sportiva? Ci sono buoni giornalisti, altri meno, ma in genere sono corretti. Quello pi buono? Corbani lo conosco da quando giocavo, ormai siamo coetanei. Ha tutta la mia stima. C stato un momento in cui aveva pensato di mollare tutto Quando ho capito che qualcuno voleva

decidere al mio posto su certe situazioni. Per fortuna poi ha cambiato idea S, ed merito di Percassi, ma devo dire che anche con Previtali e lo stesso Ruggeri ho avuto sempre un buonissimo rapporto. Quando fu inaugurato il centro di Zingonia, Ivan mi disse: gran parte di questa palazzina deve merito al settore giovanile. Sono frasi che non si dimenticano. Il talento che avrebbe voluto scoprire? Due, Maldini e Pirlo. Il calciatore modello? NellAtalanta, nessun dubbio: Bellini buon calciatore e splendida persona. Cos come lo Padoin, che finito alla Juve. Lallenatore che le piace di pi? Pep Guardiola, anche per come ha saputo guardare e valorizzare il settore giovanile. Il primo insegnamento tecnico? Il primo controllo del pallone, che fatto nella maniera giusta fa guadagnare tempo e spazio. Subito dopo i tempi di giocata, quelli che ti consentono di fare passare la palla tra due avversari. Il suo motto? Saper ascoltare. pi difficile che parlare. Se uno ascolta con la testa, impara. La chiamano maestro. Il suo miglior allievo? Gianfranco Matteoli, mezzala dellInter che oggi fa il mio stesso mestiere. come un figlio, ed bravissimo. Il suo idolo quando era ragazzo? Puskas, ma lei non pu ricordarselo. Non era ancora nata.

la scheda
Fermo Favini (detto Mino), nato a Meda nel 1936, un dirigente sportivo, ex calciatore italiano. Cresciuto tra le file del Meda, ha giocato nel Como e nel Brescia, in Serie B, per poi debuttare nella massima serie con il passaggio all'Atalanta. Finita la carriera, comincia a lavorare nei settori giovanili. Prima a Como, poi, all'inizio degli anni Novanta, su proposta del presidente atalantino Antonio Percassi, si trasferisce a Bergamo, facendo del settore giovanile atalantino uno dei pi floridi del panorama calcistico italiano e consacrandosi come uno dei migliori talent-scouts italiani.

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R
di silVio bettiNi

UBRICA

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PRODOTTO & MERCATO


lEuROPA cHE VERR
cio il 4,5% del debito che deve essere finanziato, ovvero 2.000 miliardi circa. Permettetemi di dire che su un bilancio totale di 450 miliardi anno, che pi o meno il totale delle entrate finanziarie del nostro paese, il 20% veramente tanto. Sono questi, infatti, denari che potrebbero essere destinati ad altro, come il welfare, la sanit, le infrastrutture, listruzione e la ricerca o anche, meglio, a ridurre le tasse, invece finiscono nelle tasche dei detentori di Bot, Cct, Btp, ecc.. Investitori questi, che per la met circa sono italiani, ma per la restante parte sono stranieri, come a dire che il 10% circa delle tasse che noi italiani paghiamo arricchisce qualche signore americano, inglese, cinese o tedesco. Questo, in estrema sintesi, uno dei significati della disputa tra Berlino e Bruxelles: il tentativo estremo, propugnato dai paesi del sud Europa, fin dai tempi di Tremonti, di far passare il concetto di Eurobond, ovvero di titoli del debito pubblico non pi italiani, spagnoli, grechi o tedeschi, ma europei. Facciamo un esempio semplice: se in Europa ci fossero solo Germania e Italia, paesi che nel tempo hanno accumulato un debito pubblico simile 1.998 il nostro, 2.082 quello tedesco e se questi due paesi emettessero gli eurobond, anzich pagare zero i tedeschi e il 4,5% medio in pi noi, probabilmente pagheremmo entrambi il 2,2%, ma questo significherebbe scaricare la met della nostra non credibilit sui tedeschi, un conticino che nel nostro esempio vale 45 miliardi, mica noccioline. E allora pare abbastanza comprensibile che Frau Merkel e i suoi compatrioti su questo tema siano irremovibili, ma se i tedeschi fossimo noi credo che la penseremo allo stesso modo a meno che A meno che si vari definitivamente il cammino che porti a unEuropa pi matura e soprattutto pi funzionante, pi simile agli Stati Uniti insomma. Sembra infatti che la Cancelliera abbia in animo di lanciare a dicembre una costituente che si ispiri proprio alla Philadelphia Convention che nel 1747 ha sancito la nascita degli USA. Il focus sarebbe incentrato sullunione politica, cio la trasformazione dellUnione europea in un vero Stato federale e la Germania non ha mai fatto mistero che questo il suo unico obiettivo, sostenendo con crescente enfasi negli ultimi mesi che solo quando sar stato compiuto lo storico passo sar possibile risolvere la crisi del debito. Tutti gli altri membri, pur essendo in linea di massima favorevoli a una maggior compattezza, temono che la Germania (e gli eventuali alleati) a quel punto detterebbe legge in modo ancora pi risoluto di oggi. Lunione come limmagina Berlino dovrebbe essere in grado di coordinare con maggior efficacia le politiche non solo economiche dei Paesi membri, ma tutte le varie articolazioni comunitarie esistenti che troverebbero finalmente una nuova dignit: il Parlamento di Strasburgo approverebbe centralmente i vincoli di bilancio come accade oggi con la legge Finanziaria di ogni Paese, la Corte di Giustizia del Lussemburgo esaminerebbe i casi di inadempienza, la Bce diventerebbe la vera banca centrale di uno Stato che finora non esiste, con garanzie di indipendenza e autorit. Non so voi, ma io dopo aver assistito per unaltra estate al mesto teatrino dei nostri politicanti, ci credo e ci spero.
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l mese di agosto stato per lunga parte caratterizzato dalla cronca sulle divergenze di vedute tra BCE e Bundesbank: da un lato Mario Draghi ha affermato che lEuro un processo irreversibile a difesa del quale ogni intervento dellistituto da lui Governato da ritenersi ammissibile; mentre dallaltro Jens Weidmann presidente della banca centrale tedesca ha pi volte sollecitato la BCE al rispetto del proprio mandato. Tutto ci avvenuto allinterno di uno scenario complesso: il governo greco chiede proroghe agli interventi programmati di risanamento facendo dubitare i pi sulla possibilit di mantenere il paese allinterno dellEurozona e infittendo le fila degli euroscettici; la Spagna ha capitolato e si resa disponibile allintervento del fondo salvastati, la Francia sembra vacillare e in Germania calano significativamente sia lindice di fiducia sulleconomia che il livello delle esportazioni. Per quanto ci riguarda, la disputa non cosa da poco: come ormai sanno anche i sassi, ogni segnale di debolezza che si manifesti in Europa produce un immediato effetto sulla differenza nel tasso di interesse sui titoli di stato richiesto ai paesi ritenuti pi deboli, quindi meno solvibili come il nostro, rispetto a quello offerto dai paesi ritenuti pi seri e credibili come la Germania: loramai famosissimo spread. Un calcolo, pur estremamente grossolano, ci permette di dire che uno spread pari a circa 450 punti base (pi o meno il valore medio in agosto) costa per interessi allo stato italiano 90 miliardi di euro lanno in pi di quanto costi allo stato tedesco (ovvero zero perch i titoli di stato tedeschi semplicemente non danno rendimento),

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ENSIERI DI

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l 9 e 10 novembre prossimi, i Pooh arriveranno al Teatro Creberg di Bergamo accompagnati dallEnsemble Symphony Orchestra. La nuova tourne segue luscita del loro ultimo progetto discografico, Opera Seconda. Roby Facchinetti, se non fossero esistiti i Pooh, cosa le sarebbe piaciuto fare nella vita? Il mio un destino che non mi lascia via di scampo, avrei comunque fatto il musicista, ma magari sarei diventato direttore dorchestra. Uno dei primi ricordi dinfanzia legato alla festa patronale di SantAntonio a Longuelo. Quando il maestro della banda mi vedeva, smetteva per far dirigere me. E io impazzivo di gioia, perch la musica il sogno che ho fin da quando ero piccolo. Decisivi il regalo di unarmonica a bocca, a tre anni, per San-

Foto: Paolo Mombrini

di rosaNNa scardi

Un Mondo difficile, Ma
Mi preoccupa la mancanza di futuro per le nuove generazioni. a chi deve entrare nel mondo del lavoro dico di usare la fantasia, puntare sulle idee e crederci fino in fondo
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ho FIducIa neI gIoVanI


Intervista a roby Facchinetti, leader dei pooh.
ta Lucia, e ascoltare lorgano alla messa delle 11 in parrocchia. Cos a sei anni ho iniziato a suonare pianoforte. nota, oltre alla sua bravura musicale, la sua abilit di cuoco. Qual il suo piatto forte? Polenta e guanciale di vitello, lho cucinato anche a Vip ai fornelli, in onda su Bergamo tv. Una robetta che si prepara in quattro-cinque ore, e che per la sua corposit un piatto unico. Le piacciono i piatti sostanziosi Amo la nostra cucina tipica. Come il casoncello di mia madre, fatto in casa e con trentatr ingredienti. Guai a dimenticarne uno. I suoi genitori che esempio sono stati? Di un amore eterno. Si sono sposati che erano due creature di tredici e sedici anni. Sono stati insieme settantadue anni, e se ne sono andati a distanza di quattro giorni. Lei ha avuto due mogli e una convivenza, da cui sono nati cinque figli. E poi c il legame quarantennale con i Pooh. Conta pi lamore o lamicizia? Sono entrambi importanti, rapporti forti. I Pooh sono lesempio pi alto della fratellanza. La nostra una vita di progetti straordinari, tourne indimenticabili. Anche in mezzo alle difficolt o durante le discussioni pi accese non abbiamo mai perso di vista lobiettivo principe, il nostro gruppo. Lamore invece

la felicit sta nellimprevisto

Foto: Cristian Dossena

Giovanna. Unaltra alchimia perfetta che dura da ventisette anni. Lei canta spesso lamore. Come si fa a far durare una storia? Dopo la fase iniziale dellattrazione, dellistinto e dellirrazionalit, ti rendi conto se rimane il famoso amore. Se c, va coltivato e portato avanti, ma se si d un po tutto per scontato linizio della fine. A difesa dellamore servono delle regole. Qual la prima regola? Una volta a settimana regalarsi una cena insieme. Si parla, nasce quellintimit che alimenta il rapporto, e che troppo spesso, soprattutto quando ci sono i figli, si perde. Lei ha detto di non aver ancora scritto la sua canzone migliore. Quale brano avrebbe voluto firmare? Una sera destate passeggiando ho sentito Il cielo in una stanza cantata da Mina. La sua voce usciva da una casa dove cera una finestra spalancata. Sono rimasto incantato per la straordinaria semplicit del testo. Tra i brani inglesi, Yesterday. Dunque, preferisce i Beatles ai Rolling Stones Ho ascoltato e amato di pi McCartney e Lennon, ma anche Stones, Queen, Deep Purple, Police. Ognuno di questi gruppi ha il merito di aver creato una matrice per chi ha fatto pop. E tra lirica e rock? Mia madre mha trasmesso lamore per sinfonie e opere. Armonie senza tempo che ho riportato alla mia maniera nella musica che faccio. Lei ha realizzato i suoi sogni, cosa che per i giovani oggi molto pi difficile. Cosa pensa del momento che stiamo vivendo? Il mondo si inventa ciclicamente una guerra per ricreare poi un nuovo assetto. quello che stiamo vivendo noi ora. Un conflitto senza carri armati n eserciti,

dove le armi sono quelle economiche. Cosa la preoccupa? Il dramma la mancanza di futuro per i giovani. La disoccupazione fra loro a livelli record. Quale consiglio darebbe a chi si affaccia al mondo del lavoro?

Stiamo vivendo una guerra senza carri armati


Usare la fantasia. Bisogna capire cosa si vuole fare, puntare sulle idee, crederci fino in fondo e portarle avanti con tanta forza di volont. Io ho fiducia nei ragazzi. E lItalia di cosa ha bisogno? Di un mutamento radicale. Il mondo deve cambiare, cos com fallimentare. necessario un ricambio politico. Chi le ispira fiducia? Lunica soluzione per ricominciare lazzeramento, un mutamento alle radici, altrimenti sarebbe come ristrutturare una casa vecchia mantenendo le fondamenta marce. Ci vogliono persone nuove che ragionino in modo diverso, e che aggiustino quello che noi vecchi abbiamo rotto. Le fanno paura gli anni che passano?

Invecchiare una brutta bestia, mi piace credere che il tempo non passi, ma arrivi. Come si tiene in forma? Con una buona alimentazione. E visto che non faccio il taglialegna, mi piace bruciare calorie pedalando e con lunghe camminate. Qual la pi grande gioia per un uomo? Assistere al primo respiro del proprio figlio. E la sua massima gratificazione professionale? La vittoria al Festival di Sanremo nel 1990 con Uomini soli. Cosa le dice la gente quando la incontra per strada? Beh, solitamente si spacciano per essere i miei pi grandi fan. C chi mi dice, con compiacimento, che rappresento Bergamo nel mondo, chi mi chiama semplicemente il Roby, che non il mio vero nome, perch mia mamma mi ha chiamato Camillo. A undici anni per non mi piaceva e decisi di cambiarlo in Roberto. Rimpianto? Se oggi avessi undici anni, sarei rimasto Camillo Facchinetti. Il segreto per essere felici? La felicit sta nellimprevisto. Incontri un amico che non vedi da ventanni e non puoi non essere contento. E quello per star bene? Lequilibrio con se stessi.
Roby Facchinetti nato a Bergamo il primo maggio 1944. Il suo primo gruppo, nel 1958, si chiama I Monelli. Nel 1964 gira lItalia con Pierfilippi e Les Copains e nel 1966 suonano insieme ai Pooh allo Sporting Club di Bologna. A Roby viene proposto di unirsi a loro per sostituire linglese Bob Gillot. linizio del sodalizio pi longevo della storia musicale italiana. Con loro firma Piccola Katy, Tanta voglia di lei, Dammi solo un minuto e Uomini soli.
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la scheda

R
di Mario coNserVa

UBRICA

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STRATEGIA DIMPRESA
lA dIsTORsIONE dEI cONcORdATI PREVENTIVI
uNA mINA VAgANTE PER lEsTRusIONE

orna alla ribalta il fenomeno dei concordati preventivi, conseguenza della crisi economica, delle difficolt creditizie per le aziende e di una revisione del codice fallimentare che, allargando le maglie dellaccesso alle procedure concorsuali, consente di evitare la strada obbligata del fallimento, aprendo per la via a gravi distorsioni del mercato. noto che il concordato permette ad unazienda in crisi di abbattere o eliminare i debiti attraverso un piano di pagamento degli stessi in accordo con i creditori, e che la pi recente riforma dellistituto ha introdotto una diversa concezione della procedure, attenuando alcuni aspetti di rigidit. Tanto per chiarire, risulta ad esempio oggi eliminato ogni riferimento alla soddisfazione integrale dei creditori privilegiati e si favoriscono le decisioni della maggioranza di essi, spesso composta dagli istituti di credito che tendenzialmente sono pi disponibili ad un concordato al ribasso. In periodi difficili come quelli che stiamo vivendo, lapproccio troppo indulgente una cura peggiore del male e gli aspetti pi critici riguardano la disinvoltura con cui pu essere utilizzata la procedura per mortificare in sostanza la capacit di fare impresa andando a premiare proprio chi non stato in grado nel passato, n lo sarebbe

in normali condizioni di mercato nel futuro, di assicurare una provvista adeguata di mezzi propri alla azienda. infatti una grave distorsione poter chiudere la produzione di aziende decotte, chiaramente giunte al capolinea per inconsistente posizionamento sul mercato o per carenze imprenditoriali, abbatterne gli indebitamenti concordando percentuali di rimborso ai creditori ridicolmente basse, spesso al di sotto del 10%, quindi ripartire con una nuova societ, clone nei fatti e spesso anche nel nome, per fare la medesima attivit produttiva, magari con lo stesso management, per con lenorme vantaggio di una riduzione artificiosa dei costi, e quindi con la capacit di proporsi sul mercato con condizioni impraticabili dalle compagnie sane e serie. Il fenomeno sta prendendo sempre pi piede e va a colpire comparti particolarmente critici sotto laspetto della competitivit, allinterno di questi interessando le imprese meno capaci di innovarsi e meno attrezzate ad affrontare le nuove situazioni concorrenziali. Allinizio della crisi nel 2009 fu il settore delle fonderie di metalli a lanciare un preoccupato grido di allarme, e le associazioni italiane di categoria Assofond e Amafond giustamente denunciarono i rischi di creare delle mine vaganti tenute artificialmente in vita. Oggi scoppia il problema degli impianti di estrusione

alluminio che interessa al momento cinque o sei fabbriche, la maggior parte in Lombardia, da tempo chiacchierate ed ora giunte al punto di non ritorno, salvo appunto interventi straordinari. Con la ulteriore complicazione che si tratta di un comparto afflitto dal peccato originale, spesso denunciato da Assomet, di una eccessiva capacit produttiva, lasciata lievitare senza controllo anche attraverso sconsiderate politiche di finanziamento pubblico degli ultimi venti anni, doppiamente dannose come sperpero di risorse e come inquinamento del mercato. Le maglie larghe delle possibilit concesse dal concordato stanno in realt impedendo al sistema dellestrusione italiana, in un periodo di crisi generalizzata, di fare il suo corso naturale. Le regole del mercato sono semplici, quello che serve oggi eliminare le forzature di ogni tipo e lasciar andare avanti il graduale aggiustamento dellequilibrio attraverso i consueti parametri della valenza dellimpresa misurata su tecnologie produttive, tipologia, differenziazione e qualit dei prodotti, dinamismo commerciale e attitudine allexport, capacit di assistenza tecnica e partnership con i clienti, quindi presenza attiva e di traino del mercato. Prerogative che purtroppo sono mancate a molte imprese in crisi conclamata, e che non possono essere attribuite dufficio dai tribunali.
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ENSIERI DI

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Mi conSiderano fUori di teSta, per qUeSto

sono FuorI daI gIochI


a colloquio con stefano salvi, lex inviato di striscia la notizia ora in trincea con una web-tv dinchiesta. Il mio nome e cognome? Lo conoscono tutti ed percepito come un elemento negativo.
tefano Salvi stato per anni inviato di Striscia la Notizia, ai pi noto come vice-Gabibbo. Ora continua le sue battaglie su stefanosalvi.it, una web tv dinchiesta. Stefano, che cosa salva di Bergamo? La bellezza architettonica. Sul resto stenderei un velo, abbiamo un teatro cittadino che fuori norma, la biblioteca Maj che cade a pezzi. Qualcuno non ha capito che fare cultura non significa predisporre il cartellone degli eventi; amore del bello, professionalit del servizio, accoglienza. Tutte cose che vorrebbe insieme a Alla capacit di proiettarsi in una dimensione europea. La nostra la citt delle banche. Uno dei poteri forti di Bergamo E del mondo. Le banche stanno determinando i cambiamenti sociali e politici di questi ultimi anni. Le agenzie di rating sono il verbo. Il mondo governato da 250 persone che con il solo 4% delle loro ricchezze potrebbero provvedere e soddisfare i bisogni primari dellumanit per i prossimi 50 anni.
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di doNatella tiraboschi

Quanto si sente bergamasco? Molto. Mia mamma bergamasca, tifo Atalanta e sotto molti punti di vista sono orgoglioso di questa citt. In un certo senso rappresento lUnit dItalia, dal momento che mio pap era di Teano, un terrone che aveva la mentalit di uno svedese. Tre qualit positive della sua personalit? Preferisco parlare delle qualit negative, che paradossalmente sono il mio punto di forza. Il mio nome e cognome, ad esempio. Lo conoscono tutti ed percepito come un elemento negativo. Doti che apprezza? Lonest, la rettitudine senza essere noiosi. Ad esempio, io sono ligio a tutto ma non sono noioso. Non bevo e non mi drogo. Non ho bisogno di assumere stupefacenti, perch stupefacente lo sono gi di mio. Diciamo che vengo considerato un po fuori di testa. Adesso di cosa si occupa? Ho la responsabilit di una web tv dinchiesta che ha 44mila newsletter la set-

la lega peggio della dc

timana e un milione e mezzo di contatti. Lho creata quando nel 2006 nessuno sapeva cosa fosse Youtube. Cosa sognava di fare da grande? Per 7 anni ho fatto il bancario, al Creberg, e mi sono divertito come un matto. Poi nel 79 sono andato in America, un anno di aspettativa. Al ritorno mi sono iscritto a un corso del Teatro Prova e sono diventato attore, giravo lItalia con pieces brillanti. La tiv arrivata dopo, e ho avuto fortuna, un gran seguito di pubblico. Fino a quando ho mandato affanculo Ricci. Come diventato giornalista? Grazie a Mani Pulite. Mi incazzai non solo per quello che avevano fatto i politici, ma per i giornalisti. Per troppi anni erano stati i cani da passeggio della politica. Fu quella la cosa che diede una svolta alla mia carriera. E in tiv come ci fin? Grazie a una canzoncina idiota che, inserita nella Fiki Fiki compilation, vendette migliaia di dischi. Unoccasione per crearmi contatti professionali che mi vennero buoni anni dopo. In che modo? Facevo tiv con Calderoli, un programma su Studio tv 1 nel quale avevo un mio

spazio. Allora la Lega era davvero quella dei duri e puri. E adesso? peggio della Dc, lultimo partito al mondo che, nei fatti, rinnega quanto proclamato a parole. Tornando alla trasmissione con Calderoli Avevo questo mio spazio con servizi giornalistici di rottura. Ne feci delle microcassette in cerca di qualcuno che potesse lanciarle come format. Tutti mi dicevo che ero in gamba. Le vide una persona che mi raccomand a Ricci. Per chi vota? Non voto da 18 anni. Un politico che le piace? Uno che non mi dispiaceva Marco Pannella. Grillo? Un populista. Monti? Ha preso il testimone di una situazione drammatica che si trascinava da anni. Pu fare solo quello che gli schieramenti politici gli consentono di fare. Giorgio Gori? un cicciobello. Un bellissimo contenitore vuoto. Mai pensato di scendere in politica? Nel 94 lo feci con Sgarbi per il Partito della Bellezza. Prendemmo anche un discreto numero di voti ma non riuscimmo ad avere il seggio in Europa.

La porcheria pi grossa che le capitato di raccontare? Quella che mi port a rompere con Ricci. Quello che facevo a Striscia era un giornalismo che andava a segno, tant che ne ho prese parecchie, da Marina Ripa di Meana a DAlema che ha perso casa e causa. Di cause con le pi alte cariche dello Stato ne ho avute 24, altrettanti processi. Le ho vinte tutte. Attaccavo il potere ed ero lunico che lo faceva. Adesso Striscia ha 18 inviati che spesso raccontano ingiustizie banali.

la tv di oggi inguardabile
Poi con Ricci lamore finito S, ci furono un paio di questioni con visioni completamente diverse. Gli dissi tutto quello che pensavo di lui e il nostro rapporto si chiuse. Era il 2001 e Striscia guadagnava pi di tutta Rete Quattro. Lei quanto guadagnava? 35 milioni al mese. Gli sponsor facevano a gara per piazzare gli spot subito dopo i miei servizi. Che ne pensa della tiv di adesso? Inguardabile. Ma c un programma che vorrebbe fare, magari con qualcuno? S, ho in mente un format con ragazzi

universitari che dicono la loro sui problemi di attualit. Ho proposto la cosa a QN che sembra interessato a realizzarla. Sto cercando i fondi. Perch rimasto cos fuori dai giochi? Sono considerato pericoloso. Gli editori sono politicizzati. Io non sono legato a nessuno e non voglio essere tirato per la giacchetta. Qualcuno del mondo dello spettacolo che ammira? Fiorello, un talento assoluto, e Benigni, ma a piccole dosi, solo quando recita Dante. Lamore? Importantissimo. I miei grandi amori sono state tre donne e ringrazio il cielo perch sono le creature pi straordinarie della terra. Lamicizia? Ho molte amiche donne e amici uomini dai 70 ai 78 anni, tutti imprenditori. Lamicizia la capacit di ascoltare le persone senza giudicare. Cosa non sopporta? Il moralismo, e Bergamo ne infarcita. Per fortuna da qualche anno c un Vescovo che ha una visione diversa. Le colpe che le ispirano pi indulgenza? Lamore per pi di una donna nello stesso tempo. Che cosa le fa paura? La malattia, per la sua imponderabilit. La morte? Conto di arrivarci a 95 anni e in salute. Ho un ottimo rapporto con Ges, non con la Chiesa ma mi auguro di incontrarlo il pi tardi possibile. Lultimo lusso che si concesso? Ogni giorno mi concedo un lusso, che quello di essere assolutamente libero. In banca ho solo 3.500 euro e non ho entrate. Da anni non faccio la dichiarazione dei redditi perch non ho proprio niente da dichiarare. E come campa? Con i proventi di un tempo. Mi sono assicurato per tutta la vita un filetto al giorno e un po di pane. Mi basta questo per essere felice.
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Popolare di Bergamo, nel primo semestre utile netto in crescita
02/09 Il Cda della Banca Popolare di Bergamo ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al 30 giugno scorso, che esprime un utile netto di 85,8 milioni di euro, in crescita del 13,8% rispetto al medesimo periodo del 2011 (al netto dei componenti non ricorrenti, lutile netto si conferma in crescita del 2,8%, attestandosi a 77,5 milioni di euro). Il risultato della gestione operativa segna un progresso del 19,5%, attestandosi a 191,8 milioni al quale hanno contribuito sia la positiva evoluzione dei proventi operativi a 427,2 milioni (+4,9%) sia la decisa contrazione degli oneri operativi (-4,5%). Loperativit nei primi sei mesi del 2012 ha confermato anche la sostanziale tenuta degli impieghi e della raccolta. Gli impieghi alla clientela si sono attestati a 19,3 miliardi di euro, registrando una variazione del -1,8%, da attribuire in particolare ai conti correnti e ai mutui, stante anche la persistente debole domanda di finanziamenti da parte della clientela. La raccolta totale da clientela privata (esclusi i prestiti obbligazionari sottoscritti dalla Capogruppo) si invece attestata, a fine giugno, a 43 miliardi (-2,8% nel semestre).

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La societ Ntl era nata nel 2008 dall'iniziativa di Atm insieme a Brescia Trasporti e Atb Mobilit. Viene quindi ufficializzata la cessione della partecipazione di Atm Milano in Ntl ai soci di Bergamo e Brescia, che ora detengono, in esclusiva, lo strumento societario che si aggiudicato la quota del 45% di Apam Esercizio spa, societ che gestisce il trasporto pubblico locale di Mantova e provincia. Per Atb dichiara il presidente del Consiglio di amministrazione di Atb Mobilit, Fabrizio Antonello si tratta di un'ulteriore, importante, tappa del percorso di aggregazione tra societ lombarde di trasporto pubblico locale in vista delle prossime gare per la gestione dei bacini unici del Tpl in Lombardia.

Assunzioni, in sofferenza le piccole imprese


Diminuiscono le imprese intenzionate ad assumere a Bergamo 15/09 nel 2012, e quindi calano in misura consistente le assunzioni previste nel corso dellanno, per la prima volta sotto quota 10mila. Le aziende che prevedono di assumere questanno scendono al 13,2% del totale (erano il 16,9% nel 2009, il 13,2% nel 2010 e il 20,3% nel 2011). I saldi occupazionali sono in prospettiva negativi in tutti i comparti, nelledilizia soprattutto, ma anche nellindustria. quanto emerge dalle previsioni sulloccupazione nel 2012 in provincia di Bergamo elaborate dallIndagine Excelsior realizzata dal sistema camerale. La riduzione della domanda di lavoro particolarmente accentuata tra le piccole imprese, mentre tra le imprese che esportano e che innovano la propensione ad assumere quasi doppia rispetto alla media.

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Orio al Serio, ad agosto nuovo record per laeroporto


04/09 LAeroporto di Orio al Serio conferma il trend positivo del movimento passeggeri che caratterizza il bilancio dellattivit aeronautica da 12 anni a questa parte. Lanalisi dei mesi estivi, quelli tradizionalmente legati ai viaggi vacanza (giugno, luglio e agosto), indica una crescita del 6,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con 2,7 milioni di passeggeri in transito. Una variazione che ha riguardato essenzialmente i voli di linea, mentre il settore charter ha tenuto bene soprattutto nei mesi di giugno e luglio con flussi superiori al 2011. Sulla base dei dati illustrati da Sacbo, nel mese di agosto si registrato un movimento di 958mila passeggeri, che rappresenta il record assoluto per numero di passeggeri in un solo mese. Intanto, nel quadro del programma di riqualificazione degli spazi aeroportuali, Sacbo ha annunciato limminente avvio dei lavori di restyling dellarea pubblica del lato partenze allinterno dellaerostazione, che si concluderanno nel prossimo marzo.

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AllAlt di Alzano il concorso Emozioni dal mondo


20/09 Dal 18 al 20 ottobre prossimi si terr lottava edizione del concorso enologico internazionale Emozioni dal Mondo: Merlot e Cabernet insieme. Levento in programma allo spazio Alt di Alzano Lombardo e avr una parentesi pubblica la domenica, in piazza Vecchia, con un banco dassaggio dei vini in vincitori. Il concorso arriva dopo una settima edizione allinsegna della sempre maggior internazionalit e rappresentativit (201 i vini presentati da produttori di 15 paesi con 63 giudici provenienti da 18 nazioni riuniti a degustare), che ha segnato il primato assoluto del concorso per quanto riguarda il rapporto tra il numero di degustatori e il numero di campioni degustati. Emozioni dal mondo sar ancora una volta loccasione per promuovere i vini di taglio bordolese (Merlot e Cabernet, appunto) e contestualmente rilanciare il territorio bergamasco e i suoi prodotti tipici, primo fra tutti il Valcalepio Doc, che gioca il ruolo del padrone di casa in occasione di questo appuntamento internazionale. Info: emozionidalmondo.it
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TERAPIA FISICA

CHIROPRATICA

CHIRURGIA

CARDIOLOGIA

PUNTO PRELIEVI

NEUROLOGIA

Atm Mobilit e Brescia Trasporti comprano il 45% di Apam Mantova


10/09 stata formalizzata, nei giorni scorsi, l'operazione di acquisizione da parte di Atb Mobilit (50%) e Brescia Trasporti (50%) delle quote di Atm Milano nella societ Ntl (Nuovi trasporti lombardi srl).

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A cITT

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parcheggIo deI sognI


da decenni in stato di abbandono, pi volte al centro trattative mai concluse tra Inps e comune, larea dellex gasometro, in centro a Bergamo, potrebbe finalmente trovare la soluzione e diventare un posteggio per un migliaio di auto. Per fine anno sono attesi i risultati dei carotaggi per quantificare le spese di bonifica, ma resta aperta la trattativa con lIstituto di previdenza, proprietario del terreno. Il vicesindaco, ceci: Laccordo con lente si pu trovare.

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Larea dellex gasometro di Bergamo (Foto Sergio Agazzi).

di laUra berNardi locatelli

a Venezia a Bari fino a Pavia, le destinazioni delle aree un tempo occupate da colossali serbatoi di gas e annoverate oggi tra i siti di archeologia industriale rappresentano, da decenni, dei veri e propri grattacapi per le amministrazioni comunali. Non mancano certo svolte positive: nella vicina Verona sono partiti da poco i lavori per realizzare, dopo ventanni

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A cITT

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dattesa, tra intoppi e bonifiche interminabili, un parcheggio interrato per 439 posti auto, mentre Firenze ha pubblicato un bando per rilanciare larea sul Lungarno Santa Rosa trasformando il sito in un centro culturale. Ora anche Bergamo sembra intravedere una svolta per lex-gasometro, oltre 8.800 metri quadri, racchiusi tra via don Bosco e via Gavazzeni, destinati alla realizzazione di un maxi-parcheggio a due passi dalla stazione, dal casello dellautostrada e dal centro cittadino. Lopera, in cima alla lista dei desideri dei bergamaschi impegnati ogni giorno in una vera e propria caccia al posteggio come rilevato dal sondaggio Ipsos condotto qualche mese fa dal Corriere della Sera a Bergamo attende da oltre quarantanni uno sviluppo. Una storia intricata, quanto i rovi e le sterpaglie che occupano larea, finita puntualmente nelle agende di amministrazioni ed enti pubblici, ma sempre rimasta su un binario morto. Dagli anni Settanta agli anni Novanta il sito, di propriet del Comune di Bergamo, stato lasciato nel pi completo abbandono, al punto che PalaFrizzoni nel 1992, nellera dellamministrazione Galizzi, decise di fare cassetto e di disfarsi dellarea cedendola allIstituto nazionale di previdenza sociale per la cifra di 6 miliardi di lire, sborsati dallente per la realizzazione della nuova sede unificata Inps-Inail, un progetto rimasto tuttavia solo sulla carta. Cos il Comune ha fatto di tutto per riportare a casa larea; sono state avviate diverse trattative con lIstituto e si sono avvicendate ben cinque amministrazioni con il risultato di un sostanziale nulla di fatto e di un mare di comunicazioni tra Bergamo e Roma. A partire dal 2010, il Comune tornato ad interessarsi allarea, cercando di fare il possibile per riportare indietro le lancette del tempo, manifestando apertamente la volont di acquisire larea dellex gasometro per realizzare un parcheggio di attestamento. A dare ufficialit alla manifestazione dinteresse, lincontro a Roma due anni fa negli Uffici della Commissione Parlamentare
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di controllo degli enti pensionistici, presieduta dallonorevole Giorgio Jannone, tra lInps, rappresentato dal presidente Antonio Mastropasqua e il Comune, con il sindaco Franco Tentorio e il vicesindaco Gianfranco Ceci. Di qui un succedersi di trattative e quotazioni immobiliari, il tutto con lincognita degli oneri di bonifica da quantificare. Lultima parola sul destino dellarea dellex gasometro tutta affidata a carotaggi e piezometri, dichiara il

vicesindaco e assessore alla viabilit, Gianfranco Ceci, che non smette di ricordare come lopera, con quegli oltre mille posteggi, potrebbe contribuire a ridisegnare il traffico bergamasco. La risposta chiusa nel dossier dello studio ambientale commissionato dal Comune (costo 100mila euro, ndr) i cui risultati frutto dellanalisi di 15 carotaggi puntualizza Ceci sono attesi a PalaFrizzoni entro la fine dellanno. I costi di bonifica del sito, dove una pre-

cedente indagine effettuata nel 2008 ha rilevato la presenza di cisterne e tracce di idrocarburi, rappresentano infatti il principale scoglio per la realizzazione dellopera, che sar comunque realizzata in project financing, con lipotesi di una concessione dellarea per cinquantanni a fronte di un progetto di fattibilit da parte di societ di interesse pronte a garantire solidit nel portare avanti ogni singola fase dellopera, dalla progettazione allesecuzione fino alla gestione.

La soglia critica per gli oneri di bo- teresse dellopera per la citt da un lato nifica per il Comune rivela Ceci e la volont di dismettere una propriet fissata a un milione di euro; con molti non pi strategica per lInps. Purch, pensieri e perplessit, lAmministrazio- sia chiaro, la valutazione sia corretta assicura Ceci, che ne potrebbe valusmentisce in modo tare lopportunit categorico che sia di sostenere costi il ribollire delle fino a 2 milioni al quotazioni immomassimo. Una volbiliari a far saltare ta scongiurati gli il progetto. spauracchi legati a Lidea, planimetria idrocarburi e ad alalla mano, sulla tri agenti inquinanriqualificazione ti, laltro nodo da dellarea, il Cosciogliere la valumune lha bella e tazione dellarea di chiara: Sono due propriet dellInps. Il vicesindaco di Bergamo, Una volta ragGianfranco Ceci le possibilit di realizzazione del pargiunto laccordo con listituto spiega Ceci , il futuro cheggio: una struttura multipiano i cui dellarea in mano ai privati. Non sono costi si aggirano sui 15 milioni di euro e mancate manifestazioni dinteresse un parcheggio interrato con un costo atin questi anni per la realizzazione in torno ai 30 milioni di euro. Il parchegproject financing. I tempi? Quando gio interrato dal costo decisamente avremo una stima dei costi di bonifica pi oneroso e, sulla carta, quindi pi continua il vicesindaco intendiamo improbabile permetterebbe la realizaprire un bando con dichiarazione di zazione di un mercato coperto in perfetinteresse allopera da parte dei privati. to stile europeo con tanto di parcheggio Lidea di qui a sei mesi di sciogliere sotterraneo da far invidia ai centri comle riserve: o il parcheggio si fa o, pur- merciali: Non detta comunque lultitroppo, si abbandona definitivamente il ma parola, dipende dal project financing progetto. Il prezzo per il sogno di tanti dichiara con ottimismo il vicesindaco bergamaschi, pendolari in primis, in . Purtroppo il parcheggio multipiano cerca di un posto auto per raggiungere non consente per questioni di sicurezla stazione ferroviaria, il centro e il mer- za legate allantincendio la presenza di cato del luned ha un prezzo che oscilla unarea mercatale, abbiamo gi verifidai 4,2 ai 6,6 milioni di euro, con quella cato questa seconda opzione. La citt piccola differenza di quasi un milione e aspetta da quarantanni di veder riqualificata larea tutta rovi e sterpaglie: il so400 mila euro di mezzo. LInps, che ha acquistato proprio da gno di scardinare la catena del cancello, PalaFrizzoni larea nel lontano 1992, dove si infrangono da anni le speranze di chiede sulla base di una valutazione una rinascita per la Malpensata e Porta effettuata dallAgenzia del Territorio di Sud, deve stare ancora un po nel cassetBergamo lanno scorso 6,6 milioni, to, fino a Natale. A dicembre possibile ma ha dichiarato la sua disponibilit a attendersi una svolta decisiva: Lintenscendere a 6. Il Comune per riporta- zione, compatibilmente con gli oneri di re a casa il terreno dellex gasometro bonifica, di pubblicare al pi presto un e porre rimedio alla fatale cessione di pre-bando per individuare linteresse ventanni fa disposto a sborsare tra i dei privati e di l a poco sciogliere ogni 4,2 e i 5,3 milioni di euro. Non credo riserva sulla realizzazione dellopera e comunque che trovare un accordo sar sulla riqualificazione di unarea della un problema, considerato il grande in- citt in posizione strategica.
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per anni e anni stato lemblema del degrado e della politica incapace di decidere. ora ledificio sulla piazza centrale stato abbattuto per far posto a un centro polifunzionale. ma i punti di vista sono ancora discordanti.
a luogo di cultura a struttura commerciale per finire nellabbandono. A Treviglio, lex Upim, in piazza Garibaldi, po la sintesi di come un luogo storico possa innestare la retromarcia. Negli anni sono stati abbattuti due teatri, s fatto spazio al grande magazzino, chiuso il quale s lasciato limmobile senza una prospettiva vera e propria per quasi due decenni. Il tutto in un luogo centralissimo, cuore storico della vita cittadina. Solo nel 2013 ledificio acquisito dal Comune a met degli anni Novanta torner ad essere punto di attrazione, almeno cos si spera. Ma ci sono voluti decenni di dibattiti, progetti, polemiche, cambi di amministrazione per arrivare a scrivere un nuovo futuro per lex Upim e ridare dignit alla piazza.

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Se non esistessero le foto depoca, pochi trevigliesi ricorderebbero in modo chiaro che in piazza Garibaldi esisteva il Teatro Sociale, inaugurato nel 1870, teatro poi abbattuto in epoca fascista

E sei a casa tua

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A PROVINcIA

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per lasciar posto, nel 1937, al Comunale, che doveva educare alla cultura: accanto vi era lo stabile della famiglia Bacchetta che vendeva vini da generazioni, al centro lantenna per lalzabandiera nelle cerimonie pubbliche e i palazzi borghesi affacciati sui quattro lati. Oggi di quel passato resta poco o nulla. Sulla memoria ha preso il sopravvento un cantiere, recintato con un invalicabile telone verde. Si fa fatica a immaginare che l, tra un anno, sorgeranno supermercato e negozi, auditorium per conferenze e spettacoli e un ristorante. Anche se si intravedono la platea e le coperture gi montate, per i trevigliesi ledificio ancora una ferita aperta nel cuore della citt. Tanto che c chi pensa che, vista la sua storia, la piazza sia come vittima di un sortilegio.

Le tappe
Per capire le vicissitudini dellex Upim bisogna ripartire ancora da lui, dal signor Bacchetta, che oggi non c pi. Chi era abituato a frequentare la piazza per piccoli acquisti, ma anche per ritrovare gli amici al bar, se lo ricorda bene. Era un omone buono che negli Anni Cinquanta e Sessanta vendeva vino sfuso e bottiglioni. La sua ditta aveva una storia centenaria. Prima trattava birra e gassosa, poi aceto, liquori, quindi solo vini. Sera allargato, nel tempo, acquistando parte dellarea vicina, per far posto alle sue strutture. Negli Anni Sessanta lamministrazione consente la demolizione del palazzo allangolo con via San Martino per ospitare, al pian terreno, il Credito Bergamasco. solo linizio. Nel 1971 tutta larea viene venduta: sessantacinque milioni di vecchie lire per cinquemila metri cubi. Cede anche Bacchetta. Inutile opporsi. Prima di lui era stata sfrattata, nel 1959, la statua delleroe dei due mondi, oggi nei giardinetti di via Marconi. A demolire e ricostruire la Vittoria Assicurazioni, Gruppo Rinascente. Mentre le ruspe affondano nella vineria, vengono danMESI 12ottobre 2012

neggiate per errore le fondamenta del Teatro. E cos gi anche quello. Allora a opporsi era stato il Circolo Artistico. Quel teatro era motivo di vanto. Si facevano spettacoli, spesso in collaborazione con il Grassi di Milano, e mostre nellingresso che dava sulla piazza. Cerano i veglioni del Circolo sportivo trevigliese con la banda. E poi come dimenticare quei palchi che, durante le proiezioni, diventavano caldi rifugi damore, racconta il giornalista trevigliese, Roberto Fabbrucci, mentre mostra la foto che lo ritrae con gli altri artisti e loccupazione pacifica con tanto di cartelli eloquenti Teatro comunale vendesi. Ci promettevano che avrebbero usato i soldi per realizzarne un altro, si scalda ancora. Ma cos non . Arriviamo al 1968. La Giunta quella di Ermanno Riganti. E sulle ceneri del teatro nasce il supermercato Upim-Sma che rimarr aperto fino ai primi Anni Novanta. Uno smacco sentenzia il periodico satirico L Biligot attraverso le vignette di Carmelo Silva, in arte semplicemente Silva, lumorista che invent la moviola disegnata. Appare anche una lapide: Qui esisteva il Teatro, regalato da generosi trevigliesi al Comune per la cittadinanza. I donatori e i cittadini rimasti bugge-

rati posero. La fiamma della speranza si accende negli Anni Ottanta. Il socialista Luigi Minuti vince le elezioni, siamo nell88, e resta in carica fino al 2001. Il nuovo sindaco, a met degli anni Novanta, acquista limmobile, ma mancano ancora le condizioni per una soluzione. Nel frattempo la nuova isola pedonale svuota le vie, fa chiudere molti piccoli esercizi: prestinai, pollivendoli, modisterie, cartolerie, drogherie. Un trauma che dura per anni anche quando lisola torna a essere solo mattutina. Nessuno rimedia, ci sono pochi parcheggi, neanche lombra di un silos interrato. E mentre i vigili sanzionano ogni minima infrazione al codice della strada, resistono solo i commercianti di grande tradizione e prestigio. in questo periodo che lex Upim acquista la fama di monumento allinerzia. Rimane l, utilizzato in modo parziale al pianterreno per esposizioni, mostre e convegni.

I progetti
Finalmente viene indetto un concorso popolare e la gente sceglie larchitetto Silver Plachesi, forlivese, da quarantanni trapiantato a Treviglio. Deve essere

lui a riprogettare la piazza. I politici dicono no. E cos si procede con un altro concorso. il 99 e il bando mette in competizione professionisti da tuttItalia. Ad avere la meglio Giorgio Grassi. Lintento ambizioso; integrare ledificio nella piazza con un richiamo allarchitettura palladiana della Basilica di Vicenza. Nel 2001 diventa sindaco, Giorgio Zordan (centrodestra), che commissiona lincarico di studiare nellinterrato la possibilit di un teatro da cinquecento posti. Ma il costo si rivela elevato e nascono dissidi politici su come procedere. Tutto si arena fino a quando alla guida della giunta di centrosinistra arriva Ariella Borghi e, nel 2009, esce lennesimo bando. Erano quindici anni che il palazzo era in rovina nel cuore della citt. Noi abbiamo avuto il coraggio di fare un concorso di idee, con scelte orientate alla valorizzazione del nostro patrimonio. E abbiamo pensato di creare un centro culturale spiega lex sindaco. Vince lo studio P.I.U di Roma (architetti Luca Pastorini, Stefano Benatti, Sonia Sammartino). Il progetto, presentato tra il gennaio-febbraio 2010, meno oneroso, viene approvato e lappalto affidato poche settimane prima delle elezioni.

tari di primaria importanza, con obbligo di apertura fino alle 22 e con consegne a domicilio. Accanto ci saranno gelateriecioccolaterie, negozi di abbigliamento. Prende le distanze lex sindaco Ariella Borghi: Non una variante, ma un progetto nuovo. Un tempio del consumismo, ideato per far cassa e che porter solo traffico in centro. Pronta la replica dellattuale sindaco (Pdl-Lega), Giuseppe Pezzoni: Treviglio si fonda sugli scambi, vogliamo far rinascere il mercato. Una mini ludoteca o mini emeroteca sarebbe stata inutile e onerosa. Meglio unoperazione che si apra alla vita serale usando le risorse private. Appunto, i finanziamenti: il costo di sei milioni di euro poteva essere Ma cambia la coperto dalla vendigiunta. A quel ta delle tre farmacie punto, potevain capo alla societ mo rescindere e comunale Ygea: 9 pagare una pemilioni il valore stinale sostanziosa mato, di cui 6 da deo fare una riflesstinare allex Upim. sione - afferma Lo voleva la passalattuale assesta maggioranza, ma sore ai Lavori c stata una spaccaIl sindaco di Treviglio, tura al loro interno e Pubblici, BasiGiuseppe Pezzoni hanno deciso di rilio Mangano, confermando le mandare la decisiomodifiche apportate alle funzioni delle- ne alla successiva Amministrazione. Nel dificio. Il nuovo progetto prevede un frattempo per il prestito stato definiCentro da 2.191 metri quadri di spazio to, spiega Pezzoni, pure lui contrario commerciale e un auditorium, al primo alla cessione delle farmacie. A guidare il piano interrato, da 308 posti che scende Centro non sar il Comune, che ne manin modo degradante al secondo, dove c tiene la propriet, ma un gestore unico il palcoscenico, con vano da cinquan- con incarico per diciotto anni. Attratadue posti. Abbiamo adottato scelte verso gli affitti ai privati incasseremo tecnologiche e di acustica di altissimo complessivamente 4,8 milioni di euro. livello - anticipa Mangano -. Sul palco, I trevigliesi avranno la loro piazza entro dotato di quinte e pedane mobili, si esi- lautunno del 2013, noi abbiamo tenubiranno compagnie teatrali nazionali e to le farmacie. Dopo diciassette anni di dialettali per far tornare Treviglio il ca- immobilismo, in un anno, abbiamo dato poluogo culturale della Bassa. Accanto risposte, afferma orgoglioso il primo allauditorium, per i giovani abbiamo cittadino. E chiss che, questa volta, la pensato a un happy hour. Al pian terre- maledizione possa spezzarsi. E lAraba no ci sar il supermercato. Un ritorno Fenice trevigliese possa risorgere dalle al passato? Per nulla. Sar un alimen- proprie ceneri.
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NSIDE

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Bergamo, lexport cresce ma non licenzia la crisi

di John Law

export non basta, purtroppo, a scacciare la crisi dal manifatturiero bergamasco. La situazione differente da azienda ad azienda, ma nel complesso non si pu ancora dire, nonostante le apparenze, che i livelli di prima del crollo siano stati recuperati dal Made in Bergamo. A rendere pi grave la situazione il fatto che di fronte a un mercato interno pi che depresso, la logica e chiara indicazione di attaccarsi allexport, in tutti i modi, per riuscire a reggere in concreto non stata colta a pieno. LIstat non censisce le esportazioni indirette, lo sbarco di sponda nei mercati stranieri come fornitore di altri esportatori, che anche forse la formula pi indicata per le tante piccole aziende bergamasche di vocazione terzista, spesso dal marchio poco appetibile o inesistente, e con una struttura inadeguata per affrontare da sole il mare magnum della globalizzazione. Ci sono invece dati ufficiali, seppure provvisori, sulle vendite dirette allestero e in questo caso landamento del primo semestre 2012 risulta positivo, ma non eccezionale. Per esportazioni dirette, infatti, Bergamo, ha realizzato nel primo semestre una crescita del 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2011, a quota 6,69 miliardi di euro: il terzo anno consecutivo il recupero ha permesso di raggiungere una quota record, di una ventina di milioni sopra il massimo del 2008 (6,67 miliardi). Nominalmente stato quindi cancellato il crollo di circa il 25% subito nel 2009, quando le esportazioni erano scese a

poco pi di 5 miliardi, il livello del Made in Bergamo di quattro anni prima. Al di l del superamento di una soglia psicologica, se per si considera anche la perdita di valore, vicina al 10%, provocata dallinflazione tra i due livelli record, quello del 2008 e quello di questo semestre, non ancora il momento di festeggiare: alle aziende bergamasche resta molta strada da fare per recuperare i livelli di prima della crisi per produzione rivolta allesportazione. Al reale recupero non aiuta una dinamica in rallentamento anche nellespansione delle esportazioni: nel primo trimestre, la crescita su base annua era

stata del 7,4%, nel secondo non andata oltre al 5,3%. sempre un incremento, ma, se questa tendenza in frenata dovesse proseguire, nemmeno nel 2013 si potr tornare in termini reali ai livelli di prima della crisi. Si allunga quindi ancora quello che nel migliore dei casi si pu giudicare come un quadriennio perduto ai fini della crescita (ma con ogni probabilit sar almeno un quinquennio perduto), passato tutto in calo, con le conseguenze del caso, soltanto per ritrovarsi al termine del ciclo negativo di nuovo al punto di partenza. Certamente la situazione economica del manifatturiero bergamasco sarebbe decisamente peggiore senza lexport: la non crescita delle esportazioni non ha compensato la caduta del mercato interno, ma ha aiutato la tenuta. I numeri per ci dicono che lexport non si rivelato (ancora?) la formula vincente, come invece si vorrebbe far credere, ma ha soltanto aiutato a non arretrare ulteriormente. La crisi del manifatturiero resta in tutta la sua gravit, e soprattutto resta ancora fortemente dipendente da quella Europa a 27 che dovrebbe essere ormai considerata come un mercato domestico. Qualche sforzo, in realt, si fatto nella ricerca di nuovi mercati, tanto vero che lEuropa a 27 non ha ancora neppure nominalmente recuperato i valori del 2008, considerato lanno pre-crisi, e quindi il livello record dellexport stato ottenuto grazie ai mercati extraeuropei. In compenso cresciuta la dipendenza dalla locomotiva dellEuropa, quella Germania che

sempre pi il nostro primo partner. Nel 2008 le esportazioni verso il mercato tedesco valevano 1.134 milioni (il 17% del totale): adesso sono salite a 1.235 milioni e rappresentano il 18,5% del totale; un incremento che ovviamente, considerato che le vendite Ue sono rimaste praticamente invariate, avvenuto a discapito degli altri Paesi comunitari. Sempre considerando che la modesta crescita dellexport, almeno in valore nominali, si registrata fuori dallUnione europea, non particolarmente positivo il fatto che tra i Paesi extra Ue i mercati che hanno registrato il maggiore incremento non sono quelli dei Paesi Bric (Brasile, Russia, India, Cina), considerati i mercati emergenti, se non gi emersi. In queste zone siamo anzi in ritardo, o stiamo anche arretrando, come nel caso della Cina. E cos alla fine il mercato extraeuropeo che appare pi interessante per volumi e incremento quello statunitense (402 milioni nel primo semestre 2012, che valgono il terzo posto tra i Paesi di sbocco diretto dellexport bergamasco, dopo la Germania e la Francia, davanti a una Gran Bretagna che ha scavalcato una Spagna ancora sotto gli effetti della crisi). Le esportazioni degli Usa rispetto al 2008 (311 milioni) hanno visto una crescita di quasi il 30% che vale da sola pi dellincremento dellintero export bergamasco. Gli Stati Uniti non sono certo un mercato emergente, ma restano comunque un punto di riferimento tecnologico e questa forse il dato pi positivo che risulta dallindagine Istat..
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G i o rg i o D e C h i r i c o by S I A E 2 0 1 2

FurtI in caSa, creSce la paura

NcHIESTA

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OMAGGIO A
sabato 29 settembre, 6 ottobre e 13 ottobre, dalle ore 14.30 alle ore 20.30 (per chi lo desidera, visite guidate gratuite con inizio alle ore 14.30 - 15.30 - 16.30 - 17.30 - 18.30 - 19.30); domenica 30 settembre, 7 ottobre e 14 ottobre, dalle ore 10.30 alle ore 19.30 (per chi lo desidera, visite guidate gratuite con inizio alle ore 10.30 - 11.30 - 14.30 - 15.30 - 16.30 - 17.30 - 18.30).

deChirico
UNDICI OPERE DA COLLEZIONI PRIVATE

DRIVEPD

29 settembre - 14 ottobre 2012 Bergamo, Largo Porta Nuova 2

Bergamo si piazza al 29esimo posto in Italia per numero di colpi messi a segno, oltre 4.500 allanno (oltre 12 al giorno), secondo lultimo rilevamento ad aprile. Il questore: La crisi economica contribuisce allaccentuazione dei reati predatori.
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Ingresso libero

w w w. f o n d a z i o n e c r e b e rg . i t

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Furti in casa abbia portato a una recrudescenza dei furti in abitazione. Nel mese di giugno una raffica di colpi ha interessato Osio Sopra, Osio Sotto, Dalmine e Levate, mettendo in allarme lintera popolazione. Tutti furti messi a segno smontando il blocchetto della serratura mentre, nottetempo, i malcapitati proprietari dormivano profondamente, forse storditi da un gas. Sempre a giugno, ma questa volta in pieno pomeriggio, una villa di Mozzo stata preda di alcuni malviventi che, per una volta tanto, nonostante fossero andati a colpo sicuro, se ne sono andati con le pive nel sacco trovando lo scrigno dei gioielli completamente vuoto. Ma se un colpo non va a segno per un caso fortuito, sono purtroppo innumerevoli gli episodi contrari. il caso di Villongo i cui cittadini, esasperati da una serie di furti nella zona, hanno addirittura sottoscritto a luglio una petizione in municipio per chiedere pi sicurezza allamministrazione locale. Ad agosto stata la cittadina di Sarnico a gridare allallarme, dopo che una banda di malviventi ha compiuto 8 colpi, nella zona di San Giacomo, in appena 24 ore. Se ai colpi in abitazione si aggiungono quelli nei negozi e nelle aziende, con un aumento dei furti di computer e rame, non c da star tranquilli. Secondo Dino Finolli, il nuovo questore insediatosi nel giugno scorso al posto di Vincenzo Ricciardi, gli standard della sicurezza nella Bergamasca sono complessivamente buoni. Stiamo lavorando affinch non diminuiscano. Tuttavia Finolli, che ha smesso i panni di dirigente della polaria, a capo delle frontiere aeroportuali di Orio al Serio, Linate, Malpensa, Montichiari e quelle terrestri di Ponte Chiasso, Luino e Tirano, per occuparsi della sicurezza del territorio bergamasco, ammette: I

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furti nelle abitazioni tornano nel mirino della microcriminalit. Secondo i dati pubblicati dal Sole24Ore, elaborati dal Ministero dellInterno per lanno 2011, la provincia di Bergamo si piazza al ventinovesimo posto di questo triste palmares, con 4.525 furti in abitazione e un incremento del 4% rispetto al 2010. A Lucca spetta il poco edificante record di provincia con pi furti per numero di abitanti, mentre in Lombardia sono Pavia, Milano e Varese che si aggiudicano le medaglie doro, dargento e di bronzo con un +14,8%, un +9,3% e un non invidiabile +33,90. Questo per il 2011, mentre sui primi mesi dellanno in corso il report sulla criminalit, presentato a Bergamo nel maggio scorso dalla Polizia di Stato, che ci d qualche numero su cui riflettere. Secondo lanalisi che ha preso in esame il periodo tra laprile 2011 e laprile 2012, nel territorio i furti in casa sono passati da una media giornaliera di 11 a 12,4. In quasi tutti i casi difficilissimo risalire agli autori. Numeri e statistiche a parte, lestate appena trascorsa ha lasciato nei cittadini la sensazione che limpoverimento di alcuni strati della societ, dovuto alla crisi economica,

di GiordaNa talaMoNa

Il questore di Bergamo, Dino Finolli

essendo un reato molto diffuso, e spesso poco remunerativo, nella maggior parte dei casi non si tratta di bande organizzate. diverse le tecniche di scasso
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grossi problemi di natura economica stanno portando a unaccentuazione dei reati predatori che interessano la popolazione. Per la provincia occorrer attendere ancora del tempo per capire se il senso di profonda insicurezza che parte della popolazione ha denunciato in questi mesi, risponda ad un allarme reale o solo percepito. La questione sempre molto delicata prosegue Finolli perch talvolta i dati statistici si scontrano con le sensazioni emotive dei cittadini i quali, con lacuirsi del fenomeno dei furti negli ultimi quindici anni, sono diventati molto pi sensibili. Daltra parte il furto in abitazione tra i reati pi variegati per modalit e tra quelli pi parcellizzati per estensione. Essendo un reato molto diffuso, nella maggior parte dei casi non si tratta di bande, ma di gruppi di persone, anche stranieri, che si organizzano per la vigilanza spiega il questore . Esistono delle organizzazioni, ma non sono cos numerose come si possa immaginare perch, in genere, i furti in abitazione non sono cos economicamente importanti da creare una banda. la tecNica di scasso Si va dal cacciavite, infilato ad arte nellinterstizio della finestra per far scattare la sicura, alla forzatura del portone, sino allutilizzo di speciali pinzette che permettono ai malviventi di girare, da fuori, la chiave nella serratura. Talvolta smontano i catenacci, talaltra bucano le

porte in legno allaltezza delle maniglie per farle scattare con un comune uncino, spesso senza neanche prendersi la briga di manomettere lilluminazione esterna. Quanto ai famosi codici della microcriminalit, per ora non vi nessun riscontro attendibile. Sono chiamati i simboli degli zingari o codici dei ladri, un complicato quanto strano gruppo di scritte, accanto ai citofoni delle abitazioni o delle aziende, che gi da qualche anno sono balzati allonore delle cronache. Si tratterebbe di una serie di codici, secondo qualcuno riconducibile ai rom, secondo altri utilizzati da tutta la microcriminalit, che indicherebbero le case pi appetibili, gli orari in cui colpire o le abitazioni intoccabili. C chi giura che non si tratti di una leggenda metropolitana, avendoli notati accanto al proprio cancello o citofono, dopo aver subito la visita di alcuni lestofanti e chi, come le Forze dellOrdine, afferma di non aver alcun dato oggettivo a riguardo. la Merce rUbata C un sito dove cercare la merce rubata. Da qualche anno la Polizia di Stato ha istituito una bacheca degli oggetti recuperati con tanto di descrizione e foto, visualizzabile sul sito http://questure.poliziadistato.it/bacheca. Periodicamente effettuiamo il recupero della merce rubata, ma spesso a causa dello spostamento in altre citt di questi individui, non siamo in grado di ricollegarla alle denunce pregresse spiega Finolli . Per questo consigliamo ai cittadini che hanno subito dei furti di andare sul nostro sito, periodicamente aggiornato dalle questure di tutto il territorio italiano, per verificare se i propri oggetti siano stati recuperati altrove. Tra gli oggetti pi difficilmente recuperabili ci sono i monili doro che, nel 90% dei casi, vengono fusi dopo poche ore dal furto. Eppure sul sito della Polizia sono riportati innumerevoli oggetti in metallo prezioso, da bracciali a orologi, da anelli a collier, che nessuno ha mai reclamato, nonostante siano stati ritrovati gi da molti anni.

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LE TESTIMONIANzE DI IMPRENDITORI E CITTADINI

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Furti in casa

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IL racconto dI chI ha suBIto La VIsIta deI LadrI


Che ci siano dati oggettivi oppure no sullutilizzo dei famosi codici della microcriminalit, la cosa strana che periodicamente queste scritte tornano alla ribalta proprio dopo il rastrellamento di una zona. il caso di alcune aziende depredate nel luglio scorso, accanto ai cui cancelli sono stati ritrovati dei codici simili a quelli pi volte pubblicati dai media. Me ne sono accorto troppo tardi, purtroppo commenta F. O., imprenditore residente nella Bassa . Dopo il secondo furto ho visto che su uno dei paletti dellazienda, accanto al citofono, cera un codice strano: ROO6, inscritto in un poligono. Secondo limprenditore che ha consultato i codici dei ladri, pubblicati pi volte dai media, lo strano simbolo starebbe a indicare il materiale da rubare R (rame), linteresse OO (il codice va da 1 a quattro) e il giorno in cui procedere il 6. Coincidenza o no, fatto sta che nel giro di dieci giorni i ladri sono entrati in quellazienda per ben due volte, una delle quali proprio il 6 luglio, portando via il prezioso materiale. Le telecamere a circuito chiuso hanno registrato tutto: il colpo durato appena cinque minuti spiega , poi sono fuggiti su un minivan, con la targa coperta. E nemmeno i sistemi di sicurezza pi sofisticati sembrano fermare i ladri. Un mio collega della provincia, che ha le telecamere collegate allabitazione aggiunge ha visto i ladri mentre, in diretta, gli svuotavano lazienda. In una manciata di secondi avevano realizzato il colpo, ben prima che arrivassero le forze di polizia. La banda del buco ha invece messo a segno decine di furti, anche nella zona di Boltiere. Hanno visto che avevo le persiane aperte e hanno praticato un buco sulla portafinestra del balcone, proprio sotto la maniglia, che hanno sollevato con un uncino spiega Cinzia M. . Sono entrati intorno alle 7 del mattino e hanno preso subito un coltello dal cassetto delle posate, poi hanno perlustrato tutta la casa. Io e il mio compagno dormivamo ancora, quindi per fortuna non ci siamo accorti di niente. I ladri, presumibilmente due, hanno rubato i portafogli, le giacche di pelle, le scarpe e qualche anello di bigiotteria. Siamo stati avvisati per telefono dai Carabinieri prosegue Cinzia che avevano trovato il mio portafogli in strada, col numero del mio cellulare. Quando ci siamo alzati e abbiamo trovato tutto a soqquadro ci si gelato il sangue nelle vene, soprattutto quando ci siamo accorti che il nostro coltello era sul tavolo. Sara B. originaria di Canonica, si dice preoccupata per questa ondata di furti che hanno colpito la provincia. Come si pu vivere in tranquillit? si chiede. Franco O. di Curno, ammette di tenere una scacciacani nellazienda di famiglia. La zona stata pi volte presa di mira dai ladri, avere una pistola mi fa sentire un po pi sicuro. Linda S. di Bergamo, invece, ritiene che la citt in cui vive sia pericolosa quanto Milano. La sensazione afferma che non si possa vivere pi sereni. Ho gi subito un furto in passato, e ora che mi sono trasferita altrove sto pensando di mettere inferriate alle finestre.

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I VIGILANTES

aumenta La domanda dI sIcureZZa da parte dI Imprese e cIttadInI


Il settore della vigilanza vive unambivalenza paradossale, con unoscillazione tra il livello occupazionale da un lato, e lincremento della domanda di sicurezza dallaltra. Se quindi, come evidenziato dal rapporto di Federsicurezza 2012, gli Istituti di vigilanza operanti in Italia sono passati nel 2010 da 933 a 966, il livello occupazionale delle guardie giurate diminuito del 7%. Di contro, in questi anni, aumentata sia la richiesta di vigilanza da parte degli operatori economici, banche ed enti istituzionali come gli ospedali, che la domanda da parte dei privati per abitazioni, uffici e negozi spiega il responsabile di un Istituto di vigilanza, leader di mercato nella Bergamasca . Daltra parte il fenomeno dei furti ha avuto una forte recrudescenza, negli ultimi tre anni, una tendenza che si fisiologicamente confermata anche in questo 2012. Non possiamo, tuttavia, dire che lestate appena trascorsa abbia toccato dei picchi superiori a quelli degli altri anni: il periodo in s semmai particolarmente delicato, a causa della chiusura prolungata delle attivit e delle abitazioni. Proprio nel giugno scorso, una guardia giurata ha ucciso un ladro romeno di 28 anni che stava tentando un furto, al Bennet di Albano SantAlessandro, con altri due complici. La dinamica non sarebbe ancora stata chiarita, tanto che la guardia giurata di 57 anni, residente a Zanica, attualmente indagata a piede libero. Il dibattito circa la sicurezza molto vivo, in questi anni conclude il responsabile dellIstituto . In particolare ci si sta interrogando su quali siano i sistemi di sicurezza pi efficaci. Noi crediamo che, in buona percentuale, siano ancora molto buoni i livelli garantiti dalla videosorveglianza, dal pattugliamento, dai servizi antirapine e dalle ispezioni notturne, anche se il dibattito si sta spostando verso altri sistemi tecnicamente pi integrati. spesso, in sintomi psicosomatici, facendo parlare il corpo al posto delle emozioni. La prognosi di questa esperienza negativa pu in genere essere molto differente, in base alla vulnerabilit personale e alla resistenza dellindividuo di fronte agli eventi stressanti di vita. il caso di Alessandra M. che riuscita a superare bene il colpo di un furto nella sua villetta di Fara Gera DAdda. Sono entrati di notte, quando non eravamo in casa racconta forzando la portafinestra del retro e portandosi via poche cose, tra cui le scarpe da cerimonia di mio marito e fermandosi, nientemeno, per uno spuntino nella nostra cucina. Nonostante questo, e il fatto che siano entrati nella mia camera da letto mettendola letteralmente a soqquadro, mi considero fortunata per non aver avuto successivi brutti contraccolpi emotivi. Ma i genitori di Alessandra non hanno avuto la stessa fortuna. Hanno subito gi due furti, uno quando stavano dormendo e un altro in pieno giorno, che ha lasciato su di loro dei segni emotivi pi profondi prosegue Alessandra . Durante il secondo furto i ladri hanno trafugato persino la cassaforte dove tenevano i ricordi di una vita, le catenine, le fedi e gli orologi da collezione di mio padre. Oggi, nonostante tutti i sistemi di sicurezza che hanno

fatto mettere, non si sentono affatto sicuri, tanto pi da quando hanno saputo che dei loschi individui stavano armeggiando, in pieno giorno, davanti al loro cancello. Il tutto in soli sei anni. Negli anziani questo tipo di trauma pu lasciare degli strascichi pi lunghi, perch labitazione il luogo in cui, avendo ristretto lo spazio di movimento, passano la maggior parte del loro tempo. Essere violati in casa propria viene vissuto quindi emotivamente in modo pi traumatico e destabilizzante: lanziano, essendo pi debole e vulnerabile, pu attivare dei meccanismi psicologici che lo fanno regredire, richiedendo la presenza fisica di un parente che funga da catalizzatore e regolatore del suo stato dansia e di paura. coMe sUPerare il traUMa Passati i primi momenti, lindividuo deve cercare di raccogliere le idee, di farsi coraggio e di prendere le distanze emotive da quanto accaduto. Inizialmente importante la presenza di persone care ed utile prendere la distanza da casa propria per alcuni giorni, dormendo da parenti e amici fidati consiglia la psicoterapeuta . Successivamente vanno presi dei provvedimenti per abbassare lo stato di allerta e di allarme nella quale la persona si trova: va fatta una consulenza dal proprio medico per garantire il riposo e il sonno notturno, senza trasformare questo trauma in uno stato dallerta cronico. I sintomi dovrebbero durare al massimo uno o due mesi, ma se la situazione non migliorasse (la persona diventa pi nervosa, irritabile con disturbi del pensiero e del sonno, con una ipervigilanza che il segnale di livelli di arousal ancora troppo elevati), utile una consulenza psicologica per lelaborazione del trauma.
Tiziana Romano
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LA PSICOLOGA

romano: esperIenZa traumatIca, che LascIa un segno proFondo neLLa VIttIma


I disturbi acuti da stress sono i sintomi che pi spesso si possono presentare in chi abbia subito un furto nella propria abitazione. Chi subisce un furto in casa si sente invaso in un ambiente in cui si sentiva al sicuro e protetto dallesterno spiega Tiziana Romano, psicoterapeuta di Bergamo . Il furto rappresenta unintrusione estranea e improvvisa nella propria intimit, lasciando la persona sorpresa e violata negli aspetti pi personali. unesperienza traumatica che, se persiste nei suoi sintomi e va a intaccare lincolumit personale, rientra
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nei disturbi post-traumatici da stress, viceversa si parla di disturbo delladattamento o disturbo acuto da stress. Le reazioni di sconcerto, smarrimento e paura si aggiungono alla percezione di danneggiamento e deprivazione, mentre ci che predittivo di un disturbo pi grave continua la psicoterapeuta la durata di questi sintomi che, normalmente, dovrebbero risolversi nellarco di uno o due mesi. Nelle situazioni pi traumatiche il soggetto arriva anche a cambiare le proprie abitudini di vita perch vittima di pensieri intrusivi e

negativi relativi al trauma. In letteratura non si evidenziano sostanziali differenze di genere nellaffrontare questo tipo di trauma, ma le donne sembrano avere maggiore propensione a esprimere le proprie emozioni con gli altri, tanto che condividendole riescono a metabolizzare gradualmente lesperienza. Gli uomini tendono purtroppo a manifestare meno i propri vissuti emotivi continua Romano e i propri disagi psicologici. Questo rallenta, o nei casi peggiori, congela il processo di elaborazione del trauma che si trasforma,

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TRADE E QUARTIERI

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santaLessandro

coMMercianti Uniti per rilanciare il Borgo


Istituito da poco, il comitato formato dagli esercenti sceso in campo per rivitalizzare la via centrale della citt. In programma eventi ma anche iniziative per far emergere gli aspetti storici. Affitti alti e carenza di parcheggi i problemi pi sentiti.
di sara Noris

PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


Pi cestini per limmondizia e anch e qualche fioriera qua e l abbellirebbero un borgo che, nonostante la vicinanza a via XX Settembre, dell a quale la naturale continuazione, sembra perdere fascino man mano che sale verso lalto. Punto forte resta la conformazione della via, davvero caratter istica.

CI RACCONTANO saNtalessaNdro

la via del centro, dei negozi, la naturale continuazione del salotto dello shopping, via XX Settembre. Eppure, via santAlessandro, chiusa dentro vecchie case depoca che si rincorrono in leggera salita da Largo Rezzara fino alla Basilica dedicata al santo, a detta dei suoi commercianti, fatica ad imporsi nel triangolo che fa di via XX Settembre, via santOrsola e, appunto, via santAlessandro, larea commerciale della citt. In realt la via si ferma l dicono i suoi commercianti, indicando lincrocio con via santOrsola. Perch, a detta loro, chi arriva da piazza Pontida spesso non prosegue ma gira a destra. Altra via, altri negozi. E cos, un paio di anni fa, i commercianti hanno reagito. Si sono uniti, hanno fondato un Comitato e
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hanno deciso che era arrivato il momento di rivitalizzare un borgo che, pur essendo nel centro della citt, sembrava tagliato fuori dallo shopping o semplicemente dalla passeggiata del sabato pomeriggio. Ed ecco, quindi, le Notti Bianche e varie iniziative, tra cui anche quelle per bambini. Unoccasione per attirare gente e clienti, soprattutto nella parte che sale verso la Basilica. Il tutto mentre la via deve fare i conti con affitti alle stelle ed esercizi sempre pi in difficolt. Chi resiste o ha un negozio a conduzione familiare oppure si creato uno spazio tutto suo, una proposta di nicchia tra le tante offerte. Motivi in pi per riportare un po di vita nella via, soprattutto in un periodo economicamente difficile come questo, dove anche ritrovare unidentit storica com negli obiettivi del Comitato commercianti pu servire a vedere meno nero il futuro.

GioVaNNi aNGeli bUsi (FerraMeNta, Materiale elettrico) Come si trova in via santAlessandro? Adesso, in questo periodo economicamente difficile, piuttosto male. C poca gente in giro. Noi siamo qui dal 1949 e resistiamo perch il nostro negozio a conduzione familiare, ma davvero dura. Quali sono i maggiori problemi? Non posso dire che ci siano tanti nodi al pettine. Lunico neo sono i parcheggi: per il carico e lo scarico delle merci davvero un problema per chi ha unattivit. C spesso il rischio di beccarsi una multa. una via tranquilla? Direi di s. Non ci sono particolari problemi. Anzi forse si potrebbe dire che fin troppo tranquilla. C collaborazione tra commercianti? S. Da un paio danni abbiamo istituito un Comitato che raggruppa i commercianti della via e organizziamo eventi e iniziative durante lanno. rosella ZaNNa (claUde, abbiGliaMeNto) Da quanto tempo lavora qui? Ormai sono sette anni. Mi trovo bene in questo borgo, anche se ogni anno che passa sempre pi difficile. Aprirebbe ancora qui il suo negozio?

Rosella Zanna
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TRADE E QUARTIERI SantAlessandro tutto suo, propone come me unofferta di nicchia. Se potesse, cosa cambierebbe? Direi nulla. Va bene cos. Anche perch la via stretta ed difficile mettere fioriere o altri arredi. La ritiene una via sicura? S, senzaltro. Forse per il fatto che siamo in centro, quindi pi controllati.

Come collocazione certamente s, perch questa via mi piace molto. Il problema, semmai, economico. Ora la situazione sempre pi complicata. Cosa le piace di via santAlessandro? una via piccola, ci conosciamo tutti. anche bella e ci si trova bene. Cosa invece non sopporta? La difficolt di parcheggiare per scaricare la merce fuori dal negozio, ma soprattutto la raccolta dellimmondizia: viene lasciata lungo la via gi dalle 17.30 ed davvero indecoroso. PatriZia ZaMbiasi (baixa, accessori Moda) Un pregio di via santAlessandro? Ci sono dei bei negozi e la pavimentazione stata rifatta. Per il resto non si pu parlare di pregi. Perch non un percorso di shopping, come via XX Settembre, e una parte della via fa anche fatica a sopravvivere perch molti arrivano allincrocio con via santOrsola e proseguono di l, non salgono fino alla Basilica. Per organizzate eventi e iniziative S, attraverso il Comitato dei commercianti della via abbiamo realizzato diverse Notti Bianche e feste. Molti negozi intanto hanno chiuso? Pi che negozi vuoti c ricambio dovuto anche alla non facile situazione economica, ma da tempo che cos. Anche perch la via divisa, la parte alta continua a soffrire. Gli affitti poi restano piuttosto alti. C qualcosa che cambierebbe? Vorrei che mettessero pi cestini dellimmondizia. Quelli che ci sono non sono sufficienti. FiliPPo coloMbi (lo schiacciaNoci, eccelleNZe aliMeNtari) Cosa le piace della via? una via storica, con case antiche e tanti negozi. E anche il fatto che nel centro della citt. Il borgo mantiene una variet di negozi? S, ognuno si ritagliato uno spazio
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RIVENDITORE UFFICIALE ARTEMIDE

Filippo Colombi

Le nostre domande a

ELEONORA SPALLINO, PRESIDENTE DEL COMITATO ASSOCIAZIONE SANTALESSANDRO


un borgo comunque da rivitalizzare. Anche se siamo in centro, in una via importante, tra laltro dedicata al patrono cittadino. Abbiamo messo in campo il nostro impegno e anche i residenti ci ringraziano per aver riportato un po di vita nella via. A parlare Eleonora Spallino, da due anni presidente del Comitato Associazione SantAlessandro, che raggruppa ben 60 commercianti sugli 80 presenti nella via che da Largo Rezzara sale verso via Garibaldi. Da commerciante titolare della Taverna Ciccio passami lolio , ma anche da residente, Spallino osserva il borgo e parte da una certezza: nel mezzo dello shopping cittadino, ci sono tanti negozi e locali. Merita quindi una maggiore vivacit, vale la pena far conoscere pi a fondo questo angolo di Bergamo, a partire dalla sua storia segnata dalla vita di SantAlessandro che proprio davanti alla chiesa fu decapitato. Perch cos importante per voi rilanciare laspetto storico? Perch essenziale recuperare lidentit di questa via. Siamo partiti dal modo pi semplice ed efficace, che la movida. Ora invece stiamo tentando di far conoscere via SantAlessandro anche attraverso la vita del patrono. Il tutto grazie allaiuto di don Gianni Carzaniga. Abbiamo esposto i quadri che lo raffigurano e vogliamo continuare su questa strada, anche perch stanno incominciando a interessarsi anche i giovani. Ma serve tutto questo a una via che in definitiva nel cuore cittadino?

Non bastano i tanti esercizi presenti e gli eventi? In realt i negozi non hanno vita lunga. Qui gli affitti sono esorbitanti. Resistono o vecchi artigiani, che nel tempo hanno comprato il negozio, o i monomarca che hanno maggiori possibilit. Altrimenti difficile sopravvivere, nonostante sia una bella realt dove lavorare. Cosa vorrebbero trovare domani i commercianti della via? Sicuramente i parcheggi. Vorrebbero che le auto potessero passare lungo la via e agevolare cos clienti e imprenditori. Quindi se ci fosse una grande isola pedonale i commercianti non sarebbero daccordo No, non vedono bene una grande area pedonale. Secondo loro i clienti finirebbero per non arrivare pi. Avete in programma qualche evento o iniziative per i prossimi mesi? Certamente. In vista del Natale organizzeremo diversi appuntamenti per i pi piccoli con Santa Lucia e Babbo Natale.

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PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


Gorle ha laria di un'isola felice. Un paese all'apparenza con tanti pregi e pochi dife tti. Un paese in cui il verde ha resistito alla crescita urbanistica e riesce a regalare la giusta dose di ben essere e tranquillit tra il via vai quotidiano. Ci son o zone residenziali, vedi il quartiere Baio, in cui pos sibile assaporare il dolce suono del silenzio. Il che non sempre facile vivendo a pochi chilometri dalla citt.

il paese della cosiddetta Bergamo bene, ergo il paese che, classifiche alla mano, risulta avere il reddito pro-capite pi alto della provincia. Stiamo parlando di Gorle, terra di confine tra Bergamo e la bassa Valle Seriana. Un paese in cui il verde resiste e si ritaglia ancora un suo ampio spazio. Basti pensare a tutta larea a nord del paese inserita nel Parco del Serio Nord e ai parchi creati allinterno del territorio, una vera e propria boccata di ossigeno per i residenti e non solo. Negli ultimi trentanni il territorio ha raddoppiato la propria popolazione, passando dai 3.700 abitanti degli anni Ottanta ai circa 6.400 di oggi, segno di un notevole incremento anche sul fronte edilizio del paese che andato di pari passo con una crescita dei servizi. Gorle

di laUra di teodoro

Vive qui? No, vengo da Pedrengo e per anni ho lavorato a Milano. Perch ha scelto Gorle? Mi si presentata loccasione di lavorare qui e onestamente non tornerei indietro. Qui si sta bene, nonostante tutto. alessaNdra orellaNa (PaNetteria del borGo) Via Mazzini Da quanti anni avete il negozio? Da otto anni e devo dire che gli affari sono sempre andati bene. La crisi quindi non si sente? Per quanto ci riguarda poco. Abbiamo costruito unofferta ampia e la gente risponde bene. Il negozio si trova davanti a una delle vie pi trafficate. Per voi un problema? Sinceramente no, perch il traffico ci porta passaggio e quindi clientela. Certo, nellora di punta la situazione non delle migliori ma si pu sopportare senza troppi problemi. Come si trova a Gorle? Noi non viviamo qui, ma posso dire che un bel paese in cui si vive bene.

sara bosatelli (Gelateria artiGiaNale) Via Don Mazza

gorLe, il traffico reSta


il nodo da Sciogliere
da sempre territorio di passaggio per chi da Bergamo vuole raggiungere Pedrengo, e questo nel corso degli anni ha creato non pochi problemi sul fronte della viabilit. E proprio questultimo aspetto rappresenta da tempo una voce critica per le amministrazioni che si sono avvicendate negli ultimi anni a causa del forte passaggio di auto e camion che attraversa il paese soprattutto negli orari di punta. Dopo 40 anni di attesa potrebbe arrivare una soluzione al problema, grazie alla realizzazione della nuova strada di penetrazione da Est, la Pedrengo-Gorle-Bergamo, il cui progetto stato approvato a livello provinciale ma ancora in attesa dei finanziamenti. Nel frattempo lamministrazione si sta muovendo per rendere ancora pi vivibile la piazza e le aree di accesso ai negozi e agli spazi pubblici e lobiettivo, per il futuro, resta lincremento degli spazi
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CI RACCONTANO Gorle

Sara Bosatelli

Il paese alle porte di Bergamo da sempre zona di forte passaggio. ora si spera nella nuova strada di penetrazione, la pedrengo-Bergamo, ma il progetto ancora in attesa di finanziamenti. Il verde pubblico tra i punti di forza.
verdi e delle zone dedicate soprattutto ai pi giovani. Tra i progetti c anche il recupero e la riqualificazione dellarea al confine della Celadina, soprattutto in vista di un ulteriore aumento demografico.

iVaNo boNati (edicola) Via Marconi Gorle proprio unisola felice? un bel paese ma ha anche i suoi difetti. Parlo ad esempio della viabilit, del traffico e dei parcheggi che almeno in questa zona scarseggiano. Come vanno gli affari? Non benissimo. Da giugno ho registrato un vistoso calo nelle vendite, mancano i soldi e la gente ha smesso di spendere anche per le piccole cose, come riviste e giornali.

A detta di molti la gelateria il punto di ritrovo in paese proprio cos. Io lavoro qui dal 2007 ma la gelateria presente da 20 anni e da sempre giovani e non ne hanno fatto un punto di incontro, a ogni ora del giorno. Gorle un paese di giovani? Non molto. Per quello che vedo i ragazzi stanno qui fin dopo le superiori per poi trasferirsi altrove. Lei abita qui? No, vivo ad Albano ma mi piacerebbe trasferirmi qui. Purtroppo i prezzi delle case sono troppo alti. Diciamo che Gorle un bellissimo paese ma per me inaccessibile. Nessun difetto? Un difetto c ed la viabilit. Periodicamente si sperimentano novit sul fronte di sensi unici o nuovi sensi di marcia, e questo a volte pu disorientare. serGio Fossati (ottica FoPPa) Via Don Mazza Da quanti anni lavora a Gorle? Lavoro qui dal 1996 (mentre il ne-

Ivano Bonati

Alessandra Orellana

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INTERLAND Gorle

Sergio Fossati

gozio qui dal 1986) e vivo a Gorle da cinque anni. Come mai ha deciso di trasferirsi? Per comodit e devo dire che non mi sono pentito della scelta. Certo in questi anni il paese cresciuto notevolmente: hanno costruito molto ma senza strafare e questo ha permesso di portare nuove famiglie soprattutto giovani. Di cosa si pu andare orgogliosi a Gorle? Del verde, del quieto vivere e purtroppo non del traffico. La viabilit il problema principale. Dal punto di vista degli eventi, un paese vivo? Le nostre domande a

Per quanto riguarda lestate appena passata devo dire che sono state organizzate tante iniziative. Inoltre, grazie alla presenza dei parchi, delloratorio e della gelateria qui a fianco, la sera i giovani hanno dei punti di ritrovo. MaVer Melchisedech (ortoFrUtta MaVer) Via Mazzini Dopo 18 anni di attivit qui a Gorle ha qualche rimpianto? Nessuno. Sono contentissimo della scelta fatta, sono felice dei miei clienti, di come vanno gli affari e del paese in

cui mi trovo, nonostante io viva a Pedrengo. Non manca nulla, quindi? Secondo me qui si vive bene, non ci sono grossi problemi e anche il traffico, di cui molti si lamentano, sopportabile e si limita agli orari di punta. Gorle possiamo definirlo unisola felice. Nonostante la crisi? Personalmente non ho risentito della crisi. La clientela gira, qualcuno viene da noi, altri preferiscono i centri commerciali ma la possibilit di costruire un rapporto di fiducia con la gente che viene da noi ci d una marcia in pi.

Mauro Albanese, direttore commerciale Rete di FinecoBank

MARCO FILISETTI, SINDACO DI GORLE


La viabilit resta il problema pi sentito in paese. La nuova strada di penetrazione da Est risolverebbe il problema. A che punto il progetto? Dopo quarant'anni il progetto si sbloccato. Il nuovo tracciato stato approvato dalla Giunta provinciale in modo da dare prosecuzione all'iter. Il problema principale resta il reperimento delle risorse. La prima condizione necessaria comunque era la ridefinizione del progetto e cos come ora, una volta realizzato, porter dei sicuri benefici al territorio. Sul fronte della viabilit ordinaria, per i prossimi giorni in programma un intervento per collegare il parcheggio di via Verdi con la piazza attraverso una pista ciclopedonale. In questo modo si riuscir ad accedere pi semplicemente e rapidamente alle attivit commerciali della zona. Inoltre, all'altezza della piazza centrale
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verr modificato l'ingresso per i veicoli che provengono da Bergamo per aumentare l'area pedonalizzata. Commercio: c' in previsione l'apertura di qualche nuova attivit? in programma l'apertura di una nuova farmacia nella zona al confine con la Celadina. In questo modo daremo linfa al progetto di recupero e riqualificazione delle aree industriali dismesse. Sul fronte delle unit abitative sono previste nuove costruzioni? Nel Piano di governo del territorio non previsto alcun incremento bens un recupero di situazioni di aree compromesse, soprattutto aree ex industriali, quali la zona della Celadina. Qui previsto un recupero con aree residenziali, direzionali e dedicate alla piccola distribuzione. Non prevista la costruzione di alcun centro commerciale.

Di cosa si pu andare orgogliosi a Gorle? Soprattutto del verde. Cos come emerso da un sondaggio su come i cittadini vorrebbero Gorle, effettuato in occasione della scorsa campagna elettorale: uno degli elementi pi qualificanti rappresentato appunto dalle aree verdi, che vogliamo incrementare soprattutto sul fronte pubblico e non solo privato. Il suo sogno per Gorle? Conservare tutto ci che c', incrementare lo spazio verde e creare pi spazi per i giovani.

ineco il miglior posto per investire il claim di una nostra campagna, ma in realt la sintesi pi efficace del nostro posizionamento. Un unico conto chiaro e trasparente, con tutti i servizi di banking e credit, le migliori opportunit per gestire i propri risparmi e una piattaforma professionale per il trading. Fineco ha una formula flessibile che si adatta a ogni esigenza, ad ogni profilo di cliente e ad ogni fase di mercato. Si pu investire da soli o con la guida di uno dei 2.300 Personal Financial Adviser che offrono consulenza personalizzata e unofferta di prodotti multimarca che minimizza i conflitti di interesse. FinecoBank crede fortemente nel valore della consulenza dei suoi professionisti. Il Promotore Finanziario un professionista qualificato, sempre a stretto contatto con il cliente e in grado di rispondere puntualmente alle sue esigenze. I numeri confermano tale valore: negli ultimi quattro anni la rete Fineco cresciuta in modo esponenziale, da un TFA a fine 2008 pari a poco pi di 24 mld , passata a oltre 29 mld al 30 giugno 2012 e la raccolta netta da inizio anno stata di 1,3 miliardi di euro. Nel 2012

il reclutamento sar unattivit predominante. La nostra strategia punta a inserire profili ad elevato potenziale, con esperienza e forte capacit di crescita e in grado interpretare al meglio il modello Fineco. FinecoBank propone un modello peculiare, unico nel panorama finanziario. Un modello distintivo che ci differenzia dalla maggior parte dei nostri competitor. Una delle migliori reti di promotori finanziari, una piattaforma integrata che offre prodotti di banking, il meglio del trading online, unampia gamma di prodotti di risparmio gestito e i migliori servizi di advisory. Al centro di questo modello ci sono i Personal Financial Adviser, professionisti che offrono al cliente una continua e qualificata attivit di consulenza, garantendo trasparenza, qualit e soprattutto indipendenza afferma Mauro Albanese, Direttore Commerciale Rete di FinecoBank. Mettiamo loro a disposizione soluzioni di investimento efficienti e ben diversificate e strumenti di pianificazione finanziaria allavanguardia. Diversificazione dell'offerta e qualit dei servizi sono stati i principali driver della crescita di Fineco, continua Albanese. Molta attenzione anche agli eventi sul territorio, iniziative che la rete dei PFA organizza per clienti e prospect. Il nostro obiettivo quello di formare e informare la clientela approfondendo i temi finanziari, le soluzioni di investimento e i servizi che possono soddisfare al meglio le loro esigenze. Non dimentichiamo che Fineco ha raggiunto un livello di soddisfazione tra i pi alti del mercato, il 98% di clienti soddisfatti! Un primato che ci rende orgogliosi, un supporto importante per i Personal Financial Adviser, che testimoniano ancora una volta la libert del promotore FinecoBank nel dialogare con la propria clientela, conclude Albanese. FinecoBank ha inaugurato di recente un nuovo Fineco Center a Bergamo in Viale Vittorio Emanuele 4. La nuova sede ospita 30 Personal Financial Adviser di supporto ai clienti nella definizione di un portafoglio di investimenti personalizzato. FinecoBank ha inaugurato di recente un nuovo Fineco Center a Bergamo in Viale Vittorio Emanuele 4. La nuova sede ospita 30 Personal Financial Adviser di supporto ai clienti nella definizione di un portafoglio di investimenti personalizzato. Responsabile dellArea Filippo Vigan.

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in evidenza

il Valore deGli UoMiNi, la ForZa di UN Modello

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IAGGIO IN PROVINcIA

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IsoLa, LoccasIone

mancata deL dIstretto deL commercIo

a calusco, Villa dadda, sotto il monte e carvico stenta a partire una politica condivisa in grado di rilanciare le attivit. La paura nel mettersi in gioco con idee e investimenti nuovi frena il possibile sviluppo del territorio. solza intanto fa i conti con unesigua presenza di esercizi.

di GiordaNa talaMoNa

eppur nato sotto le migliori intenzioni, il Distretto Diffuso del Commercio dellIsola bergamasca, a cui hanno aderito nel 2009 i territori di Calusco dAdda, Villa dAdda, Sotto il Monte e Carvico, sta ingranando a fatica per la mancanza di una politica condivisa capace di guardare, con lungimiranza, allo sviluppo dei suoi territori. Se il commercio arranca, il settore edile dellIsola completamente fermo, lasciando in cassa integrazione un indotto di piccole e medie aziende che, da sempre, costituiscono lossatura di tutta la zona. Leffetto domino si ripercuote, in maniera circolare, sulle famiglie e sul loro potere dacquisto, chiudendo il cerchio su tutti i territori dellIsola. Calusco DAdda, 8.340 abitanti, caratterizzato da un nucleo centrale dove si concentrano i principali negozi, dalla piazza San Rocco lungo tutta la via Vittorio Emanuele. Come tutti i paesi della zona, Calusco risente della massiccia presenza di supermercati che, se in passato hanno messo a dura prova il

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IAGGIO IN PROVINcIA

Isola Bergamasca Distretto del Commercio, a causa della sua vocazione turistica legata alla figura del Papa Buono che ebbe i natali nella frazione Brusicco. In bilico su questa linea di confine che permette di aderire a certe politiche promosse dalla Regione, senza spingere lacceleratore sul potenziale inespresso del Distretto, Sotto il Monte si ritrova oggi con un fisiologico ridimensionamento del turismo religioso, incapace di sostenere come un tempo la sua economia locale. La crisi non ha fatto altro che incunearsi laddove il mancato ricambio generazionale dei fedeli aveva gi compromesso il settore, aggravandone ulteriormente il quadro generale. La politica della Diocesi di Bergamo che intende, gi da questo mese di ottobre, rinverdire tra i fedeli la figura di Papa Giovanni, anche in previsione delle prossime celebrazioni per il cinquantenario della sua morte, lascia tuttavia per il 2013 una non flebile speranza di ripresa. Villa dAdda, 4.750 abitanti, rispolvera la propria vocazione turistica legata al Parco dellAdda, collocando il noleggio di biciclette elettriche a pedalata assistita e pensando, per il futuro, a percorsi cicloturistici sino al suo centro storico. Paese dallimpianto urbanistico sui generis, suddiviso in una parte alta, centrale e bassa, Villa dAdda ha un commercio che ha seguito la parabola discendente dei vicini territori, legata al moltiplicarsi in pochi anni dei grandi supermercati. Oggi i principali negozi sono concentrati nella parte bassa del paese, lasciando il centro storico e la parte alta completamente sguarnite di attivit commerciali. Solza, meno di 2.000 abitanti, non fa parte del Distretto Diffuso del Commercio, ma rientra geograficamente tra i ventuno paesi dellIsola bergamasca, un territorio a triangolo rovesciato, collocato nella parte occidentale della provincia. Di impianto medievale, con il bel castello che diede i natali a Bartolomeo Colleoni, Solza rimasto sostanzialmente immutato in questi ultimi anni, caratterizzato da unesigua presenza di negozi incapaci di competere con i vicini centri commerciali.
Nelle pagine precedenti, Villa d'Adda. In basso, la Casa Natale di Giovanni XXIII a Sotto il Monte.

commercio locale, nellultimo anno, con lacuirsi della crisi, ne stanno minando seriamente le fondamenta. Secondo lamministrazione locale, il futuro del paese e di tutta la zona del Distretto non pu che giocarsi cercando nuove opportunit di crescita condivise. Come a dire che di fronte a una crisi mondiale di tale portata, non solo nessuno pi in grado di salvarsi da solo, ma il saper fare gruppo sinonimo di sviluppo potenziale. Visitando Carvico, 4.650 abitanti, si ha limpressione che in questi ultimi anni abbia pagato, pi di altri, limpatto dei centri commerciali e della recessione. Il centro storico del paese che fino a pochi anni fa serviva la parte alta di Villa DAdda e il territorio di Sotto il Monte, si sta svuotando di negozi, al punto che chi vi abita ne ricorda con nostalgia lestrema vitalit commerciale. Ma non si tratta, ahinoi, di un lontano e vetusto passato: la fisionomia del paese sta cambiando, giorno dopo giorno, sotto gli occhi increduli dei suoi abitanti, sempre meno abituati a trovare le serrande alzate delle attivit commerciali. Sotto il Monte Giovanni XXIII, 4.300 abitanti, ha una politica borderline nel

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Isola Bergamasca

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CI RACCONTANO calUsco dadda

PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


Un paese vitale, con una lunga via nella quale si concentrano le principa li attivit commerciali. Potrebbe anche ven ir voglia di fermarsi per un gelato. Grazios o.

FaUsto airoldi (Gioielleria) Piazza San Rocco

Fausto Airoldi

C unassociazione dei commercianti? No, difficilissimo creare unassociazione dove non c collaborazione tra gli esercenti. La mentalit? La gente chiusa e soffre di provincialismo. Quelli di Calusco vanno a Bergamo, quelli di Bergamo vanno a Milano e quelli di Milano vanno a New York. La gente cos. E i centri commerciali? Chiaramente non fanno che incrementare questa tendenza. La gente segue il brand, che ormai sappiamo essere fatto in Cina e nel terzo mondo, senza guardare la qualit vera di un gioiello. La sua clientela? Il mio motto che difficile diventare miei clienti. Ragiono al contrario. isabella Gherardi (tecNocasa) Piazza San Rocco

manca di liquidit. Cos non manca chi riutilizza i vestiti dellanno prima. Lamministrazione pubblica? Da quel che vedo, e sento in giro, molto vicina e disponibile. Gli stranieri si sono integrati? Mi sembra di s, vivono il paese pi dei nostri giovani. Come si ridimensionato il settore immobiliare? Da marzo di questanno abbiamo registrato un calo vertiginoso nella compravendita. Non manca linteresse, sono molte le persone che si rivolgono al nostro studio per acquistare, ma per una serie di variabili, in primis limpossibilit di accendere un mutuo, sono costrette a desistere. Il deprezzamento delle case? Sullaffare concluso sono scese del 15% dal 2009 al 2011, e di un altro 15% nellultimo anno. La tipologia di casa pi richiesta? Senza dubbio il trilocale. Anche sulle ville c una buona richiesta, ma oggi chi pu spendere di pi ha paura, cos prende tempo. Proiezioni per il prossimo anno? Visto che la compravendita a Bergamo si sta risollevando, la nostra zona e la provincia in generale dovrebbero seguirla col prossimo anno. MarGherita cattaNeo (alberGo ristoraNte barat) Piazza San Rocco Com Calusco? un bel paese a cui non manca niente. La crisi si sente? S, anche nel mio esercizio. Molti hanno perso il lavoro nella zona, o sono in cassa integrazione Insomma il momento difficile per tutti. Lamministrazione pubblica? sempre molto attiva e presente. Cerca, per quel che pu, di organizzare delle manifestazioni che richiamino pubblico, come la Notte Bianca. Servono? S, certamente aiutano tantissimo, anche se il problema la quotidianit che deve affrontare ogni attivit commerciale. Criminalit? Personalmente non lho percepita, anche se si legge sul giornale che sono aumentati i furti nelle case. Il futuro? Mi auguro pi roseo del presente. Conosco famiglie in cui marito e moglie sono in cassa integrazione perch la ditta in cui lavorano andata in crisi rosa rosaNNa (abbiGliaMeNto e Merceria) Via Vittorio Emanuele Cosa manca in paese? I parcheggi. La maggior parte sono liberi, regolati dal disco orario, ma ne servirebbero di pi. Per la zona, stata pi impattante le crisi del 2009 o quella di oggi? Questultima, senza dubbio. Noto che la gente non ha proprio soldi in tasca, Le nostre domande a FraNcesca aMiGoNi (FerraMeNta casaliNGhi) Via Vittorio Emanuele Da quanto aperto il negozio? Questanno festeggeremo i 100 anni

di attivit, passata da mio nonno a mia madre, sino a noi. Com cambiato il paese? Negli ultimi dieci anni, c stato un buon aumento demografico, tanto che le frazioni si sono molto ingrandite. Quelli originari di Calusco, ormai, sono proprio pochi. Positivo? S, perch con la popolazione sono aumentati anche i servizi. Nel nostro paese non manca proprio niente. E i parcheggi? Noi abbiamo dato al Comune lo spazio davanti al nostro negozio per la realizzazione di alcuni posti auto. In questo modo si agevola il flusso dei clienti. Un pregio del paese? Che siamo grandi lavoratori, buoni e pronti a darsi una mano. Come sta impattando la crisi sul territorio? In maniera pesante. Per il futuro non mi aspetto niente di positivo e se continuano ad aprire supermercati, saremo costretti a chiudere tutti.

ROBERTO COLLEONI, SINDACO DI CALUSCO DADDA


Sono previsti dei lavori per aumentare i parcheggi nel centro storico? Per il momento no. Con la riqualificazione del centro storico, 5 anni fa, abbiamo gi aumentato dovera possibile il numero dei posteggi. Sarebbero necessari ulteriori lavori di riqualificazione sulle vie laterali che permetterebbero laumento dei posti auto, ma sono investimenti che, al momento, non possiamo effettuare. Come tutte le amministrazioni comunali, dobbiamo confrontarci pi con i tagli che con le opere in programma. Per dare buona accessibilit al centro, dunque, abbiamo puntato sulla regolamentazione dei parcheggi col disco orario a 45 minuti, coordinandone il controllo con la polizia locale. Che bilancio fa del Distretto del commercio dellIsola Bergamasca? Al momento rimane una bella occasione mancata, purtroppo. Gi cinque anni fa ho cercato di far partire, assieme agli altri sindaci, questo Distretto che rappresenta una chance importante per il territorio. Purtroppo ho trovato grosse difficolt a far capire fino in fondo, sia ai commercianti che ad alcuni sindaci, le potenzialit di questo progetto che chiaramente necessita di un investimento a mediolungo tempo. Ho trovato grossa paura nel volersi mettere in gioco con idee e investimenti nuovi, al punto che abbiamo dovuto insistere, con i commercianti, per poter utilizzare i fondi che la Regione aveva stanziato per il nostro territorio. come se lunica realt fruttifera non trovasse ancora la mentalit giusta per partire. Credo tuttavia che si dovr insistere su quella strada, perch fare fronte comune sembra essere lunica concreta possibilit per il futuro. Se il commercio langue, come vanno gli altri settori? Il fermo delledilizia sta condizionando tutto lindotto, bloccando a catena unampia fascia di attivit produttive, che rappresentano lo scheletro delleconomia del nostro territorio. Le piccole e medie imprese legate ad altri settori produttivi, al momento, reggono, ma la loro maggiore difficolt legata alla liquidit e allaccesso al credito. Quello che sempre stato un territorio benestante sta vivendo un periodo molto difficile, caratterizzato da molta inquietudine, soprattutto perch non si riesce a capire dove poter andare a parare per il futuro.

Isabella Gherardi
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Isola Bergamasca

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in forDesolante sensazione di un paese molte saracinesche abbassate te crisi. Le quelle se la giocano, per numero, con Carvico facesse di secondo aperte. Se re. nome Fenice, se la potrebbe cava

CI RACCONTANO carVico

adriaNo locatelli (edicola) Via Santa Maria

Sullindustria meccanica e tessile. Fino a poco tempo fa, la maggior parte dei cittadini era impiegata nella Imec o nella Carvico, altri nellItalcementi. Cosa manca al paese? Niente, mi pare abbia tutto. eMaNUele PersoNelli (bar la FarMacia dei saNi) Via Verdi Com cambiato il paese? Con le ultime due crisi i commercianti sono diminuiti drasticamente. E nella sua attivit?

Adriano Locatelli

Lattivit ha avuto un calo con la crisi? S, leggero. Dallinizio della crisi almeno un 8 per cento di acquisti in meno, soprattutto quotidiani e riviste. Attivit che hanno chiuso? S, uno shop per animali, una gastronomia e altre attivit, mentre i negozi storici, per ora, reggono. Com il paese? carino, molto tranquillo, con il solito tran tran. Con la crisi, per, si capisce che sta cambiando. Su cosa si basa leconomia del territorio?

Da sinistra, Emanuele Personelli e Mattia Bonfanti

Sono diminuiti i lunghi stazionamenti nel nostro bar, la nostra clientela da toccata e fuga. Riesce a tenere aperto sino a tardi? S, fino a mezzanotte. In realt sono due i locali che fungono da ritrovo serale per i giovani, nel centro del paese. Credo che sia importante avere dei punti di riferimento, pur nel rispetto dellorario consentito. Perch? Molti non lo capiscono, ma finch dei locali rimangono aperti di sera, il paese non rischia di trasformarsi, come altre realt della Bassa, in terra di nessuno dopo le 20. Unidea che potrebbe fare la differenza? Il ritorno alle vecchie Pro Loco, utilizzate come ufficio cultura. Questo potrebbe muovere delle iniziative socioculturali che consentirebbero alla cittadinanza di vivere e apprezzare il proprio paese. A Calusco, per esempio, grazie alla Pro Loco il paese pi vivace. Anche in risposta ai centri commerciali?

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IAGGIO IN PROVINcIA

Isola Bergamasca no, senza contare i centri commerciali. Manca qualcosa al paese? No, del paese non possiamo lamentarci: la viabilit buona, i parcheggi ci sono, cos come i servizi per gli abitanti. Abbiamo anche un parco grandissimo per i bambini e un oratorio molto attivo. aNtoNio Perico (elettrodoMestici) Via Verdi Da quanto aperto? Da circa trentanni. Prima facevamo anche lassistenza, ma con lavvento dellelettronica diventato piuttosto difficile poterla seguire. Il paese le piace? Sono nato qui, ma da qualche anno un paese spento. Questa via, per esempio, era piena di attivit, ma nellarco di pochi anni si svuotata. Cosa manca? Al paese niente, organizzato bene. Mancherebbe un incentivo al commercio, non che sia stato fatto molto per quello. Non avete mai pensato a unassociazione dei commercianti? Che io sappia, no.

Esattamente. Riappropriarsi del proprio paese, conoscere lartigiano o il commerciante, potrebbe fare la differenza, anche culturalmente parlando. silVia chiaPPa (tabaccheria) Piazza Giovanni XXIII A cosa rinunciano i suoi clienti? Al giornale, non alle sigarette. Rispetto alla crisi del 2009, questa si sta sentendo molto nel territorio. Come definirebbe Carvico? Un paese in declino. Se ne sono andati gli studi medici, la farmacia e molti negozi. Per la popolazione e gli anziani un problema serio. Comera fino a pochi anni fa? Era un paese ricco di attivit commerciali che, per la sua posizione, serviva sia Villa dAdda che Sotto il Monte. Il lavoro si sta completamente decentrando e il cuore del paese ne sta risentendo. Criminalit? Ultimamente sono aumentati i furti in villa e qualcuno stato scippato, casi che fino a pochi anni fa erano rarissimi nel nostro paese.

beata straUss (babY biMbo) Piazza Giovanni XXIII

Beata Strauss

Che paese questo? fermo, purtroppo molte attivit hanno gi chiuso. Come va la sua attivit? Sto per chiudere, ma spero di riaprire altrove, in una citt pi grande. Quando ho aperto, quattro anni fa, si lavorava abbastanza bene. Oggi? La gente si sta orientando sul riutilizzo dellabbigliamento per bambino: se lo passano tra fratelli e cuginetti, come si faceva quarantanni fa. Inoltre, nella zona hanno aperto molti negozi di cinesi che vendono abbigliamento per bambi-

e rt i! re a p e mp s
Telefono 035 300473
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n ica me Do
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IAGGIO IN PROVINcIA

Isola Bergamasca tando di attivit commerciali, purtroppo. Siamo circondati dai grandi centri, quindi non so davvero come si far ad andare avanti. carlo doNadoNi (borse e borsette) Via zaverio Roncalli

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CI RACCONTANO sotto il MoNte

beNiaMiNo barUta (cattolica assicUraZioNi) Piazza Caduti

aNGelo rota GraZiosi (edicola PaPiNi) Via Brusicco

Beniamino Baruta

Angelo Rota Graziosi

Da quando siete aperti? Da pi di quarantanni. Il territorio si ingrandito molto nellultimo decennio, per larrivo di nuovi abitanti da fuori. I servizi non mancano, il paese ha pi o meno tutto. Cosha notato in questo periodo? Che la gente sta attenta su tutto: acquista meno quotidiani, guarda le offerte e sceglie le riviste scontate. E il turismo religioso? Da quando iniziata la crisi, arrivano meno fedeli. Quelli che vengono non acquistano pi i souvenir che, una volta, andavano tanto. Ma il turismo religioso, in realt, era gi in crisi.... Perch? Non c stato un cambio generazionale. Proprio per questo il Vescovo di Bergamo ha previsto, dal prossimo ottobre, un anno di fede che riporter le nuove generazioni in visita ai Santuari del territorio, compreso quello di Sotto il Monte. siMoNe GUsMiNi (ristoraNte doN lisaNder) Via zaverio Roncalli Un pregio del paese? un paese tranquillo, immerso nella natura. Manca qualcosa? Tutto proporzionato al numero degli abitanti. Forse si potrebbe creare qualcosa in pi per i bambini, per portare le faMESI 12ottobre 2012

Carlo Donadoni

miglie a vivere maggiormente il centro. E il turismo religioso? in netto calo, ma non credo che la prima motivazione sia la crisi economica. Si registrava una netta diminuzione gi da molti anni. attilio rota (sala Giochi) Via Brusicco Le piace Sotto il Monte? S, carino, non c traffico e ha dei buoni servizi per la popolazione. Culturalmente? Abbiamo la Pro Loco che tiene vivo il

PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


Un paesino immutato negli anni, semplice, tranquillo, come lo spirito di que l Papa che ne ha fatto la fortuna. Checch se ne dica, meglio cos, che la trasformazione di quella immagine in apprezzato mer chandising religioso. Ne abbiamo gi fin trop pi.

Gli ultimi tre anni? Una catastrofe totale per il commercio. La crisi sta dando il colpo di grazia a una situazione che non andava gi bene. Perch? Leconomia del nostro paese si sviluppata, negli anni, nel settore del turismo religioso, ma col passare del tempo i fedeli che venivano a Sotto il Monte sono diminuiti drasticamente. Come mai? Il Papa morto gi da tanti anni e, con lui, molti dei fedeli che lo conoscevano. Temo che il turismo di una volta, difficilmente potr tornare.

C stata una contrazione nella stipula delle assicurazioni? Altroch, c chi toglie lassicurazione sulla casa dopo aver pagato il mutuo. Un vero paradosso, se ci pensa, perch adesso che la casa loro, non lassicurano pi!. Da quando si sentita la crisi? Le nostre domande a

Da un paio danni, col fermo delledilizia nel territorio. Molti dei miei clienti oggi fanno i pendolari in Svizzera: vanno tutti i giorni in macchina, in quattro o cinque, e tornano la sera. Ha perso molti clienti? Almeno duecento clienti, tutti albanesi e romeni, impiegati nelledilizia. La maggior parte degli albanesi sono ritornati in patria, mentre quelli che sono rimasti, lo fanno perch hanno un mutuo da pagare. Molti mi dicono che se riuscissero a vendere, tornerebbero subito in Albania, perch l adesso c lavoro. E gli altri? Ho dei clienti romeni che hanno aperto delle aziende edili che, recentemente, hanno ottenuto degli apparti a Milano. Ragazzi intelligenti, pi scolarizzati dei nostri, che sanno come muoversi. Peccato per i nostri non riesco a capire perch non ce la facciano come loro.

EUGENIO BOLOGNINI, SINDACO DI SOTTO IL MONTE


L economia del paese si basata per anni sul turismo religioso, settore oggi in netto calo. Purtroppo cos. Ricordo il boom del turismo religioso nei primi anni del papato di Giovanni XXIII, erano decine i pullman che venivano tutti i giorni a Sotto il Monte. Questo trend durato sino agli anni Ottanta, poi andato via via calando. Oggi la crisi incide su una situazione che si era gi fisiologicamente ridimensionata nellultimo ventennio. Trova che ci siano state delle occasioni mancate? In parte s. Lerrore stato quello di non valorizzare in questi anni la figura di Papa Giovanni XXIII. Si sarebbero potute organizzare delle iniziative sul territorio, anche per facilitare il ricambio generazionale tra i fedeli. Di fatto, chi ha vissuto nel periodo del suo papato, oggi, molto in l negli anni, mentre le nuove generazioni spesso non lo conoscono neppure. L anno prossimo cade il cinquantesimo anniversario della morte del Papa. Una nuova opportunit da non farsi sfuggire? Senza dubbio, la parrocchia e la Diocesi di Bergamo hanno intenzione di dare nuova linfa alla figura di Papa Giovanni, cosa che, collateralmente, aumenter il numero dei fedeli che visiteranno Sotto il Monte. In tal senso la Diocesi ha gi annunciato degli interventi, come la riqualificazione della Casa del Pellegrino e la creazione di percorsi religiosi. L inserimento del paese nel Distretto del commercio dellIsola Bergamasca ha agevolato in qualche modo i commercianti? Sono stati ottenuti dei finanziamenti dalla Regione per dei lavori di ammodernamento e di ristrutturazione delle attivit commerciali, ma non tutti hanno potuto aderire per la compartecipazione economica prevista. Il nostro paese, tuttavia, si inquadra in maniera atipica nel Distretto del commercio, perch non solo non percorso da importanti flussi di traffico, ma la sua vocazione turistica lo spinge verso obiettivi diversi, come ad esempio lapertura domenicale degli esercizi pubblici. Anche per questo risulta difficile fare fronte comune con gli altri paesi del Distretto.
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Attilio Rota

paese con qualche iniziativa e organizza, in collaborazione con i commercianti, delle manifestazioni. Un paradosso del paese? Oggi che c pi gente, se ne vede meno in giro. Ventanni fa, al contrario, la popolazione era la met, ma la sera il paese di riempiva di giovani fino a mezzanotte. Adesso? Se qualche bar rimane aperto fino alle 22 tanto. La sua attivit? Ha risentito della crisi: quando girano meno soldi non pu che essere cos. Il futuro? Tutti i paesi della zona si stanno svuo-

V
CI RACCONTANO Villa d'adda salVatore la Polla (JaPPY Moto) Via San Carlo Le piace il paese? Ha molto da offrire per chi ama la natura e il verdema finisce l. Affacciandosi sullAdda, col caratteristico traghetto, richiama del turismo? Forse una volta I milanesi si accontentavano, un tempo, di venire a Villa dAdda: molte case della parte alta sono loro. Oggi la vedo dura. aNdreiNo PaGGi (salUMeria) Via Frigerio Ci troviamo nel centro del paese, ma le attivit commerciali scarseggiano. Lo so, eravamo in sedici e, in trentasette anni, siamo rimasti in due. Purtroppo, in tutti questi anni, nessuno ha investito capitali per migliorare questa zona del paese: tutto rimasto come quarantanni fa. Le attivit commerciali dove sono concentrate? Le poche che ci sono, si trovano nella

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Isola Bergamasca

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zona bassa, dov stato costruito il nuovo centro commerciale. Io lavrei voluto qui nel centro, almeno avrebbe richiamato pi pubblico. Cosa manca nel centro? Vicino alla posta, mancano i parcheggi, ce ne sono appena otto. C un terreno, l sotto, ma non lhanno voluto utilizzare. Leconomia del paese? Si basa sulle imprese artigiane e sulle grandi aziende del territorio, come la Biffi, lAdvil e la Frigerio. Il futuro di Villa dAdda? Cupo! reNato taFUri (FarMacia albeN) Via San Carlo Come definisce Villa dAdda? Per la sua conformazione un paese molto strano, lungo e stretto. Pur essendo di 4.700 abitanti, questa zona considerata unarea rurale, perch il nucleo della cittadinanza che fa capo a questa farmacia non supera i 2.300 abitanti. La struttura del paese come impatta sulla sua attivit? C una suddivisione degli utenti che gravitano nei negozi del territorio. Gli abitanti di Villa dAdda alta, per esempio, sono pi vicini a Carvico, di conseguenza vanno l dove c unaltra farmacia. Con la crisi, i suoi utenti hanno

Salvatore La Polla

ARGONNE AVANT-TOI CRUCIANI DELLA CIANA FALIERO SARTI MASSIMO ALBA PAMELA HENSON PIAZZA SEMPIONE SARTORE TER ET BANTINE WALTER VOULAZ

Lei ha appena aperto. Perch proprio qui? Perch a Villa dAdda non ci sono altre officine meccaniche per moto fuoristrada. Inoltre, dalle mie ricerche ho potuto notare che non sono molte le attivit che chiudono a Villa dAdda. Una peculiarit del paese? La sua struttura. Villa dAdda ha una parte alta, un centro e una parte bassa, dove sono concentrate le maggiori attivit commerciali. Come incide sul commercio? La svantaggia, persino lorganizzazione delle feste, risulta problematica. Una notte bianca a Villa dAdda risulterebbe impossibile. Viabilit? Con la nuova galleria che porta a Calusco, fatta per deviare il traffico pesante, ogni problema di viabilit stato risolto.

Andreino Paggi

PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


si passa Si attraversa il centro storico e i, tti. Poi si ritorna sui propri pass via dire mica questo? E invece increduli. Non sar o, mentre s! Parte alta e bassa si shakeran o leonardesco, il rilAdda, col traghett e. scatto di tutto il paese. Meno mal

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Isola Bergamasca

cambiato abitudini? S, la gente acquista esclusivamente farmaci, mentre i parafarmaci sono a quota zero. Cosa si augura? Che le persone cambino mentalit. La paura della crisi sta frenando ulteriormente leconomia, ma daltra parte come non capirli, questo terrore ce lhanno inculcato dallalto.

Renato Tafuri

doMeNico FUMaGalli (sisteMa UFFicio) Via zappello A distanza di tre anni dallapertura di questo centro commerciale, che valutazione ne d? Direi positiva, nonostante sia stato inaugurato proprio a ridosso della prima crisi, cosa che probabilmente non ha permesso lapertura di tutte le attivit previste. In linea generale, tuttavia, vedo che la maggior parte dei negozi riesce ad andare avanti. Ritiene che la struttura del paese ne abbia condizionato levoluzione? Purtroppo s, perch abbiamo un centro storico attraversato da un provinciale in cui, di fatto, non c mai stata la possibilit di edificare abitazioni per i cittadini che, di conseguenza, sono migrati verso le parti periferiche del paese.

Domenico Fumagalli

La nuova galleria che ha smistato il traffico nella parte bassa? molto positiva, perch le attivit commerciali possono godere di buon flusso viabilistico e di nuovi clienti. Qualcosa da migliorare? I collegamenti dei pullman con la ferrovia: andrebbero integrati con nuove corse. carlo GaraVaGlia (FarMacia della dottoressa PaNZeri) Via zappello Siete aperti da gennaio, come mai proprio a Villa dAdda? Perch abitiamo qui vicino e questo centro commerciale ha un buon passaggio. Nel vostro settore merceologico avete molti concorrenti? Purtroppo s, ci troviamo a concorrere sia con le farmacie del territorio che con le grosse catene di parafarmacie situate nei grandi centri commerciali. Dunque, quale strategia state utilizzando per chiamare pubblico? Stiamo cercando di farci conoscere selezionando dei buoni prodotti, talvolta di nicchia, che la grande distribuzione non ha, con un occhio attento al rapporto qualit-prezzo.

Le nostre domande a

ADELVALDA CARSANIGA, SINDACO DI VILLA DADDA


Come mai Villa dAdda si svuotata di esercizi commerciali, soprattutto nel centro? Non credo che la struttura del paese sia stata determinante nel creare questa situazione, semmai pi onesto dire che i negozi hanno cominciato a chiudere con larrivo dei supermercati. La gente ha preferito andare fuori paese per fare la spesa, cos, a poco a poco, i commercianti sono stati costretti ad abbassare le saracinesche. Prova di quel che dico stata la mancata apertura, una quindicina di anni fa, di nuovi negozi nel centro storico, a fronte della realizzazione di nuove costruzioni in piazza Papa Giovanni. Allora, proprio per incentivare il commercio, furono realizzati dei locali al piano terra, che per nessuno ha mai richiesto, tanto che, dopo qualche anno, ne fu cambiata la destinazione duso. Oggi su tutto il territorio sono presenti solo due negozi di alimentari, pi una serie di altre attivit commerciali prevalentemente concentrate nella zona bassa, oltre ad alcuni ristoranti nella parte alta del paese. possibile potenziare la vocazione turistica del paese?
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Direi di s. Vicino al traghetto leonardesco stato inaugurato lanno scorso un ostello e, questanno, proprio l accanto, grazie al coordinamento di Agenda 21, lassociazione dellIsola Bergamasca, abbiamo collocato il noleggio di biciclette elettriche a pedalata assistita. Tutto questo si inserisce in un programma pi ampio che prevede la realizzazione di un percorso cicloturistico che arriver sino al cuore del paese, passando per la Chiesa di SantAndrea. Quali sono le prossime opere in programma? Proprio nellottica di questo potenziamento turistico, abbiamo partecipato, assieme al Parco Adda, a un bando indetto dalla Regione Lombardia che ci permetter di avere, sui 900mila euro previsti, il 40 per cento di finanziamento per il restauro della Torre del Borgo. Si tratta di lavori di mantenimento per questa Torre medievale che, una volta restaurata, sar inserita nel percorso cicloturistico. La vista panoramica che si potr godere dalla veranda delle Torre e lorganizzazione di mostre crediamo possano incrementare un buon flusso turistico nel territorio.

Carlo Garavaglia

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IAGGIO IN PROVINcIA

Isola Bergamasca Da quanto tempo nel nostro Paese? Da quattordici anni. Ricordo che quando tornavo in Marocco per le vacanze, molti amici mi avvicinavano per chiedermi di trovare loro un lavoro in Italia Adesso quando ci torno, non mi guardano neanche. In questo momento si sta meglio in Marocco, di tre o quattro volte. lioNello cresPoliNi (siMPatY dUe PiZZeria) Piazza Colleoni Com cambiato il paese negli ultimi anni? arrivata pi gente, mentre i servizi sono rimasti gli stessi. Cosa manca? I negozi, sono sempre meno. Le manifestazioni? Pochissime. Questanno anche Isola Folk, una manifestazione che richiamava musicisti da tutto il mondo, saltata. Il castello Colleoni porta turismo al paese? Non mi sembra proprio. Il futuro? Qui si chiude tutti. Rimarranno il fornaio e la farmacia, se va bene. liNda sottocorNola (ParrUcchiere) Via Leonardo Da Vinci Il suo negozio aperto da 18 anni. Le piace il paese? Abbastanza, nonostante abbia una a deviare i pedoni da una strettoia, ma se va bene durante il giorno e destate, trovo che di sera e linverno, sia troppo pericoloso. E la crisi? Nel mio caso, pensavo peggio. Trovo che, in generale, si sia fatto del terrorismo mediatico che ha creato ulteriore ristagno economico. Cosa ha causato? Paura. La gente sta attenta ad investire. aNdrea boschiNi (PiZZeria dasPorto) Via Leonardo Da Vinci In questi due anni, riuscito a crearsi una buona clientela? S, non solo di Solza, ma anche dei paesi limitrofi. Il colpo della crisi labbiamo accusato da marzo di questanno. Quanto in meno? Le nostre domande a

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CI RACCONTANO solZa

MohaMed libaK (ital Maroc) Via Roma

Linda Sottocornola

Mohamed Libak

Lei ha aperto da cinque anni. Perch proprio a Solza? Abito qui vicino e la zona mi piaceva, ma adesso, con la crisi, fatico ad andare avanti. Le mie entrate si sono ridotte del 65 per cento, lavoro per laffitto, la luce e lo Stato. Che clientela ha? Pochissimi italiani, la maggior parte sono stranieri. Molti connazionali sono ritornati nei loro Paesi, mentre quei pochi che sono rimasti cercano di risparmiare su tutto. Ha pensato anche lei di ritornare in Marocco? S, se potessi ci tornerei molto volentieri, ma ho comprato casa qui, ho un mutuo da pagare, e andarsene vorrebbe dire perdere tutto.

mentalit un po chiusa. Un pregio? un paesino tranquillo. Non manca nulla. Se potesse svegliarsi domani con qualcosa in meno nel paese? C un passaggio pedonale che serve

Circa il 30 per cento. Inoltre abbiamo scoperto che non sono poche le persone che, nella zona, si sono trasferite altrove. Cosa spera? Che il Governo si decida ad agevolare chi ha una piccola attivit e continua a fare sacrifici. Le piace il paese? S, mi pare carino. Da quel che vedo, per il numero degli abitanti non manca di niente, se non le attivit commerciali.

Andrea Boschini

MARIA CARLA ROCCA, SINDACO DI SOLZA


Com lo stato di salute del commercio nel suo territorio? Negli ultimi anni la realt commerciale di Solza rimasta sostanzialmente immutata. Come amministrazione, oltre ad aver creato una farmacia comunale sul territorio, abbiamo cercato di incentivare lapertura di altre attivit, ma la concorrenza dei grandi centri commerciali ha purtroppo prevalso. Attualmente stiamo puntando su un mercato a km 0, in collaborazione con la Coldiretti, che possa essere una valida alternativa per i nostri cittadini. Si tratta tuttavia di un progetto piuttosto difficile da realizzare, proprio perch difficile vincere la concorrenza della grande distribuzione. Perch Solza non stato inserito nel Distretto del Commercio dellIsola Bergamasca? Non mi sembra che ci siano le condizioni perch il paese possa entrare nel Distretto, perch per aderirvi occorrerebbe unimportante compartecipazione economica del nostro Ente e dei commercianti. Nonostante questo, qualche anno fa, abbiamo partecipato a un bando indetto dalla Regione Lombardia per dei finanziamenti, previsti per i Comuni al di sotto del 2.000 abitanti, per la ristrutturazione delle attivit commerciali. Nel paese stato creato un passaggio pedonale necessario a mettere in sicurezza una strettoia. Come risponde alla sensazione che possa essere poco sicuro, sia la sera, che linverno? Mi sembra sinceramente una forzatura, non certo lunica strada stretta nel paese, anzi il territorio di Solza fatto per la maggior parte da passaggi molto simili. Nonostante questo abbiamo gi provveduto a illuminare il passaggio pedonale e sono state effettuate delle prove, con delle telecamere, che verranno posizionate tra breve tempo. Ci sono delle opere in programma? Nellimmediato, data la scarsit di risorse, e finch non si chiarisce lentit dei trasferimenti al nostro Comune, ci limiteremo a quelli che riteniamo essere gli interventi pi urgenti, come la sistemazione dei marciapiedi e la manutenzione straordinaria del cimitero.
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PAESE CHE VAI LE NOSTRE IMPRESSIONI


dal Piccolissimo, Solza sembra lontano in terrichiasso della banalit, immerso torio ancora a misura duomo.

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Predore non un paese senza eventi


Egregio direttore Costa, mi chiamo Alberto Rossetti e sono Presidente della Commissione Sport e Turismo sostenibile di Predore, paese che si affaccia sulla costa bergamasca del lago dIseo. Mi permetto di scriverLe perch qualche settimana fa ho letto il servizio che avete presentato sul Vostro mensile 12 mesi riguardante il Basso Sebino; ho letto e riletto pi volte larticolo e posso affermare in piena tranquillit che ci che stato riportato non rispecchia la realt e la veridicit dellattuale situazione del paese di Predore. vero, Lei mi potr dire che ci che avete scritto stato affermato da alcuni esercenti del paese, ma come cittadino di Predore e soprattutto Presidente della Commissione mi sono sentito enormemente indignato di fronte a tale articolo; Le spiego anche il perch Dal mese di Agosto del 2011 si formata la nuova Commissione Sport e Turismo sostenibile di Predore, comprendente 10 membri; tale Commissione, nominata dal Comune, tra laltro si occupa di promuovere il Turismo tramite la creazione di eventi musicali e culturali per far conoscere il paese di Predore. Proprio questanno 2012, siamo riusciti con pazienza e buona volont, ad organizzare un fitto calendario di eventi in collaborazione con le Associazioni presenti nel paese (Alpini, Centro Turistico Giovanile, Marinai, Parrocchia, Oratorio, Associazione Ciclisti, Protezione Civile, Gruppo Arrampicatori, Centro Anziani, Gruppo NGam onlus,); per conoscenza Le invio una copia del libretto che abbiamo stampato. Come Commissione abbiamo aperto anche un profilo su Facebook, contando nel giro di qualche mese pi di 800 amici, ai quali prima di ogni evento viene inviato un invito a partecipare. Inoltre il 21 Aprile 2012 sono state inaugurate le Terme Romane, prezioso reperto storico di importanza elevata e, grazie allimpegno del Comune, dal 20 Luglio fino alla fine di Settembre nei fine settimana sono aperte al pubblico (Venerd dalle ore 20 alle 22 - Sabato e Domenica dalle 9 alle 12.30 e dalle 18 alle 22). Quindi la cosiddetta mancanza di spazi di aggregazione e di eventi per attirare gente nel paese totalmente priva di ogni fondamento; avrei inoltre piacere sapere come mai, per un articolo del genere, non sia stata contattata la Commissione. Anche perch generalmente quando si vuole sapere qualcosa del luogo dove ci si trova si cerca la ProLoco o ci si informa se ci sia qualche Associazione o Commissione preposta per il turismo locale. Ritengo opportuno affermare che qualche problema presente anche a Predore, situazione comunque presente ovunque; per mi dispiaciuto,

A LETTERA

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ed estendo tale sentimento anche negli altri membri della Commissione ed agli amici che ci aiutano in questa nostra iniziativa, ripeto ci dispiaciuto constatare quel senso di svilimento nei confronti di un paese, seppur piccolo, ma comunque particolare con profonde radici storiche (risalenti al periodo dei Romani), bagnato dal lago ed abbracciato dalla montagna (una menzione importante va fatta anche per la Falesia presente sul territorio, meta di molti arrampicatori proveniente da tutta Europa), con la gente del luogo un po chiusa ma al tempo stesso orgogliosa del suo paesello, della gente forestiera che si innamorata di Predore e che ha scelto di viverci e di tutti coloro che quotidianamente si adoperano per organizzare eventi e manifestazioni per promuovere il paese. Penso che sia stato doveroso da parte mia replicare al Vostro articolo, sperando di non aver arrecato disagio a nessuno e mi auguro di aver fatto capire quanto il paese di Predore stia a cuore a tanta gente e, soprattutto, quanta voglia c di far conoscere il nostro paese. Cogliendo loccasione Le porgo distinti saluti. Alberto Rossetti Presidente Commissione e Sport sostenibile Predore

Egregio Rossetti sinceramente, non capiamo a quale articolo Lei si riferisca. In tutto il servizio dedicato a Predore nessuno ha mai parlato di scarsit di eventi. Semmai, sotto accusa finita la carenza di servizi, in primis quello delle Poste, e il clima generale non certo euforico che riflette la profonda crisi in atto. Quanto ai centri di

aggregazione, listanza emersa durante la nostra inchiesta stata quella di un vero e proprio luogo di aggregazione giovanile, richiesta, ci pare di capire, che va ben oltre loratorio o un profilo su Facebook. Al di l di queste puntualizzazioni, ci spiace comunque che lei sia rimasto deluso, ma come ci ha sottolineato con sincerit, abbiamo semplicemente riportato

quel che i commercianti ci hanno riferito. Pi che convincere noi del suo lodevole eapprezzabile operato, bisognerebbe forse riflettere su quanto e come viene percepito in paese lo sforzo messo in atto dalla sua Commissione. Giorgio Costa
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A
tiene Banco

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Lo spaZIo

a BergamoscIenZa
La decima edizione del festival in programma dal 5 al 21 ottobre.

ieci anni dedicati alla scienza e alla sua divulgazione, con unattenzione particolare ai giovani. Si prepara a festeggiare un compleanno molto significativo BergamoScienza, la manifestazione nata nel 2003 per volont dellAssociazione Sinapsi, desiderosa di dare un contributo per far crescere il profilo culturale della citt, grazie a unattenzione tutta nuova al mondo della scienza e della tecnologia. Una formula vincente, come confermano i numeri: 118 mila i visitatori dellultima edizione. Anche questanno il festival (dal 5 al 21 ottobre), conferma la completa gratuit di tutti gli eventi e il doppio canale di iscrizione, per i privati e per le scuole, questultimo gestito da Confindustria Bergamo. Iniziative, conferenze (sono oltre 100 i relatori), spettacoli, mostre e laboratori animeranno la citt e la provincia. Come nella scorsa edizione si scelto di concentrare in una giornata alcuni importanti eventi dedicati ad un unico tema che questanno sar lo spazio: lo Space day avr unanteprima il 5 ottobre, alle 17, al Teatro Sociale, con la presentazione della manifestazione, alla presenza delle autorit e degli ospiti Marcello Coradini dellESA, European Space Agency ed

Enrico Flamini, dellAgenzia Spaziale Italiana. Seguir alle 19, al Convento S. Francesco, linaugurazione della mostra interattiva More Space to Space, rivolta ai ragazzi, dedicata ai segreti dellUniverso e al mondo degli astronauti e delle missioni spaziali, organizzata dallAssociazione BergamoScienza in collaborazione con ASI (Agenzia

Spaziale Italiana), ESA (European Space Agency) e Nasa. Il giorno seguente, il 6 ottobre, adulti e bambini saranno coinvolti in conferenze, mostre, laboratori, spettacoli musicali e proiezioni di documentari sugli ignoti spazi profondi. Si comincer alle 9,30, al Centro Congressi Giovanni XXIII con la conferenza Il lato oscuro dell'U-

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PPUNTAmENTI

niverso: riuscir LHC a far luce? con Antonio Masiero (astrofisico). Si proseguir alle 11,30, sempre nella stessa sede, con Tutti i volti di Marte di cui parleranno Marcello Coradini, Enrico Flamini e Ilaria Zilioli, dellESA. Nel pomeriggio, alle 15, al Centro Congressi Giovanni XXIII, si parler di La luna e le sue risorse: quali sono le aspettative della scienza con Erik M. Galimov, della Russian Academy of Sciences. Alle 17 seguir Breve storia della luna con Linda Elkins-Tanton, direttore del Carnegie Institution for Sciences Department of Terrestrial Magnetism. Infine, alle 19, in Piazza Matteotti, sar protagonista Paolo Nespoli: con i suoi 174 giorni di permanenza nello spazio, lastronauta sorprender il pubblico raccontando le ultime esperienze vissute durante la missione sulla Stazione Spaziale Internazionale . Alle 16, a Palazzo Frizzoni, si parler invece di L'astrofisica in Italia: AGILE, astro-rivelatore gamma a immagini leggero con Fabrizio Boffelli, dellUniversit di Pavia e dellINFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare). Numerosi altri eventi, mostre e spettacoli completeranno la proposta monotematica. Se lo spazio e la sua esplorazione saranno i principali protagonisti di questa edizione, molti altri temi saranno via via affrontati, dalla matematica, alla fisica, alla chimica, allinformatica, alla medicina, alla genetica. Accanto agli esperti di astrofisica, saranno quindi presenti altri importanti protagonisti del panorama scientifico e culturale italiano e internazionale che approfondiranno i temi scientifici pi attuali. Tra questi, tre Premi Nobel per la Medicina e Fisiologia: Bruce Beutler (Nobel 2011), scopritore dei meccanismi di attivazione del sistema immunitario nel corpo umano, che il 13 ottobre, alle 17, al Teatro Sociale sar il protagonista della conferenza Come ci difendiamo?, durante la quale verranno illustrate le scoperte che hanno chiarito
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KIABI AMA I LA MODA


Tutte le mode, Quelli che la fanno e quelli che la indossano. Ma quello che amiamo di pi quando essa Colorata, gioiosa, positiva e ottimista, Quando non si prende sul serio Quando semplicemente vi valorizza Quando fa rima con piacere E soprattutto quando non una questione di prezzo. Allora vi invitiamo tutti a passare alla moda KIABI.

il meccanismo di funzionamento del sistema immunitario; Linda Buck (Nobel 2004), introdotta da Giuseppe Remuzzi del Mario Negri, il 7 ottobre, alle 17 al Teatro Sociale, proporr un approfondimento sui comportamenti del cervello in base alla percezione di odori e feromoni, e James D. Watson (Nobel 1962), uno tra i primi scienziati ad aver indagato la struttura della molecola di Dna, il 14 ottobre, alle 17 parler al Teatro Sociale su Come la scoperta del Dna ha rivoluzionato la nostra vita. Saranno inoltre presenti Guido Tonelli, del Cern, che parler del Bosone di Higgs (il 20 ottobre, alle 11,30, al Teatro Sociale), si illustreranno gli orizzonti futuri dellinformatica con Federico Faggin, fisico e inventore del microprocessore (il 7 ottobre. alle 9,30, al Teatro Sociale), mentre nellappuntamento con il neuroscienziato Semir Zeki (il 7 ottobre, alle 11,30, al Teatro Sociale) si definiranno i parametri scientifici della bellezza. Il biologo Stuart Firestein (il 7 ottobre, alle 15, al Teatro Sociale) metter in scena una lezione-intervista allo scienziato Roger Brent sul provocatorio tema Come lignoranza guida la scienza durante la quale si parler di come gli scienziati usano lignoranza

per programmare il loro lavoro. Il neurobiologo del Department of Zoology della Universit di Cambridge Simon Laughlin avanzer lipotesi che il cervello umano sia ormai giunto allapice della sua evoluzione (il 13 ottobre, alle 11,30, al Teatro Sociale) durante lincontro dal titolo Cosa rende il cervello efficiente dal punto di vista energetico?. Mamoru Kawaguchi, uno dei pi autorevoli rappresentanti dellingegneria moderna, descriver i suoi innovativi studi sulle strutture spaziali tridimensionali e pneumatiche (il 20 ottobre, alle 17, al Teatro Sociale). E ancora: si tratter di neuroeconomia con Alan Sanfey (il 13 ottobre alle 9,30 al Teatro Sociale) che affronter il tema Cos la bolla finanziaria nasce nel nostro cervello. Ecco i nuovi segreti della neuro economia, mentre Ian Wilmut, pap della pecora Dolly, parler dei segreti della clonazione (il 13 ottobre, alle 15, al Teatro Sociale). La tavola rotonda sul tema Vivere nello spazio: desiderio e realt, in programma il 21 ottobre, alle 17, al Teatro Sociale, affronter in termini pratici le prospettive della produzione di cibo in assenza di gravit. Lingresso alle conferenze libero. Info: www.bergamoscienza.it

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La tua impresa non pi competitiva?

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ULTURA

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loMBardia da record
La regione, con i suoi nove siti, la pi premiata dItalia. ma non tutti i suoi abitanti lo sanno. necessario valorizzare il territorio attraverso una filiera che riesca a unire turismo, cultura e siti unesco.

NON RESTARE APPESO A UN FILO

PROVACI

di alessia MarsiGalia

al punto di vista storico, artistico e archeologico la Lombardia ha tre primati. la Regione italiana con pi siti Unesco (oggi sono 9, ma entro la fine dellanno saranno 10, con larte liutaia di Cremona); abbraccia con le sue bellezze tutta la storia dItalia; le incisioni rupestri della Valle Camonica sono il primo sito italiano inserito nelle liste Unesco, nel 1979. La maggior parte dei lombardi per, quando va bene, conosce solo i siti che si trovano in prossimit del luogo in cui vive. Non c conoscenza del patrimonio Unesco italiano, perch manca una cultura dedicata al proprio Paese che dovrebbe iniziare sin dalle scuole afferma Monica Abbiati, responsabile Unit operativa valorizzazione aree e parchi archeologici e complessi monumentali della Regione Lombardia . C la necessit di valorizzare il territorio attraverso una filiera che riesca a unire turismo, cultura e siti Unesco. Del tema si discusso anche nel convegno Siti Unesco: unopportunit per il turismo in Lombardia, tenutosi nellambito della Borsa internazionale del turismo, da cui emerso che lazione

di valorizzazione deve essere accompagnata non solo da unefficace promozione turistica di questi beni e dei territori che li ospitano, ma anche da unimprescindibile azione di educazione al patrimonio, che permetta ai cittadini, a cominciare dai pi giovani, di acquisire la consapevolezza dellalto valore culturale di questi beni. Tutto nelle mani dei Comuni perch il compito dellente internazionale solo quello di conservare e valorizzare luoghi dallintrinseca fragilit. LUne-

sco riconosce il valore del sito, ma non d soldi per mantenerlo o promuoverlo spiega Abbiati . In base alla legge 77/2006 i vari comuni possono partecipare ai 3 milioni di euro che lente stanzia annualmente, ma vi concorrono tutti i 47 siti italiani. Quindi la certezza di vincere fondi non c. Il marchio Unesco pu fare da traino o costituire una zavorra, dipende dal comportamento del Comune. Gratificazione morale a parte, ci si domanda se ad essa ne corrisponda una economica: quan-

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to vale un sito se indossa la maglia Unesco? Secondo i dati dellOsservatorio centrale del turismo il riconoscimento Unesco fa aumentare i turisti del 20 per cento. Si tratta per di una stima media, bisogna valutare caso per caso. Per i siti palafitticoli, Marco Baioni, direttore dello scavo della palafitta del Lucone di Polpenazze, ci ha detto di aver riscontrato, limitatamente ai mesi in cui lo scavo attivo e in riferimento allanno 2011, un maggiore afflusso di visitato-

lombardIa: I 9 sItI Unesco


1979: arte rupestre della Valle camonica (brescia) I graffiti di arte rupestre presenti in tutto il territorio della Valle Camonica documentano un arco di tempo di 12.000 anni, scritto su oltre 2.000 rocce. I soggetti rappresentati spaziano dalle scene quotidiane a quelle di valore culturale. Il simbolo della regione Lombardia, la Rosa Camuna, una rielaborazione grafica di unantica incisione presente nel sito. il primo sito italiano iscritto nella Lista Unesco. 1980: santa Maria delle Grazie e cenacolo di leonardo da Vinci (Milano) Nel refettorio del Convento domenicano di Santa Maria delle Grazie, accanto allomonima chiesa si trova uno dei dipinti pi celebri al mondo: LUltima Cena di Leonardo Da Vinci. Linvenzione sublime di Leonardo nasce dallutilizzo della luce e dalla nuova prospettiva alle spalle dei commensali, frutto di una rivoluzionaria commistione tra la prospettiva spaziale fiorentina e quella ottenuta mediante il chiaroscuro. Lopera, datata alla fine del 1400, fu realizzata dallartista a secco, anzich ad affresco. Questo rende fragile la sua conservazione. davanguardia, come lospedale, il centro sportivo e il teatro, meritando espressioni di compiacimento per il coerente programma di conservazione delle caratteristiche architettoniche e sociali del sito. 2003: sacri Monti (Varese e como) Si tratta di un gruppo di Cappelle e altri manufatti architettonici eretti tra il XVI e il XVII secolo, dedicati a differenti aspetti della fede cristiana. Oltre al loro significato simbolico, sono luoghi dotati di bellezza suggestiva perfettamente integrata con il paesaggio naturalistico circostante. Due dei nove sacri monti (sette sono in Piemonte) sono in Lombardia e precisamente a Ossuccio (sponda Occidentale del Lago di Como) e a Varese. pianta irregolare con edifici di epoche diverse) e quella fondativa (Sabbioneta progettata unitariamente come declinazione di una citt ideale). 2010 Monte san Giorgio (Varese) I siti del Triassico lombardo (230-245 milioni di anni fa), scoperti nella prima met del secolo XIX, sono noti a livello mondiale. Essi costituiscono il pi spettacolare complesso di vertebrati marini, fornendo una successione di famiglie faunistiche che copre circa 12 milioni di anni. Pesci e rettili del Monte San Giorgio sono esempi perfetti di testimonianza.

Il marchIo Unesco
LUnesco (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization), fondato nel 1946 dalle Nazioni Unite, si occupa della cooperazione intellettuale tra Stati con lo scopo di incoraggiare la collaborazione nei campi delleducazione, della scienza, della cultura e della comunicazione. Nel 1972 lUnesco ha approvato la Convenzione sul patrimonio dellumanit, che rappresenta il pi importante strumento internazionale voluto dai popoli per proteggere il loro patrimonio culturale e naturale. LUnesco valuta una volta lanno i siti che aspirano a essere ammessi nella Lista dei patrimoni dellumanit. Se un sito ottiene il marchio Unesco, lo Stato coinvolto si obbliga ad assumere la responsabilit di salvaguardare il bene naturale o culturale di eccezionale valore universale. Una ricerca recente commissionata alla Iulm (Libera Universit di Lingue e comunicazione) su che cos lUnesco, su un campione di 500 persone italiane tra i 18 e i 54 anni, ha messo in evidenza che lorganizzazione conosciuta dal 98 per cento degli intervistati. Tra questi il 77 per cento sa indicare lattivit ed ha una reputazione altissima, il 69 per cento dichiara un alto livello di fiducia, il 75 per cento ha una percezione di efficienza dellUnesco e il 70 per cento lo considera un centro di eccellenza. La stessa percentuale di intervistati riconosce al marchio Unesco unalta rilevanza e importanza nella promozione di iniziative e attivit mentre il 60 per cento ritiene il marchio Unesco un valore aggiunto in termini di prestigio e reputazione.
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Nella pagina precedente, la Croce del re longobardo Desiderio, nel complesso San Salvatore - Santa Giulia a Brescia. Qui sopra, il trenino del Bernina.

ri, sia singoli sia in gruppi, a cui viene offerta una visita guidata un giorno alla settimana. Questo grazie anche al fatto che, dal 2008, la pubblicit sul territorio relativa agli scavi estivi aumentata attraverso numerosi canali. Riguardo al sito della Ferrovia Retica, Alessandro Fico, managing director del Club Magellano che promuove i viaggi sul Bernina Express, spiega che la ratifica a patrimonio mondiale Unesco ha sicuramente giovato, a livello di prestigio e di popolarit, e quindi di immagine e di introiti. Ha attratto pi i mercati lontani, addirittura di oltre oceano, per i quali un sito Unesco di maggiore interesse rispetto ad altri e pertanto degno di nota per una possibile visita. Anche in Italia ha creato maggiore interesse soprattutto nelle regioni del sud, dove il Trenino Rosso del Bernina non era molto conosciuto, o non conosciuto in assoluto. Al Nord, dove per contro il trenino era gi molto popolare, il fatto di essere stato inserito nella lista del patrimonio mondiale ha dato ulteriore prestigio (il che non guasta mai...), ma non ha influito in modo importante sulle vendite concrete. Buone notizie da Brescia che, con il suo complesso Santa Giulia e il Capitolium, nel 2011 ha registrato un aumento di visite soprattutto da parte di forestieri, nonostante il Comune, secondo lasses-

sore alla Cultura Andrea Arcai, abbia deciso di non spingere troppo sulla promozione, finch il sito non sar completamente messo a punto. I Sacri Monti, in provincia di Como e a Varese, confermano un aumento del flusso turistico, cos come i Comuni di Mantova e Sabbioneta che, grazie al marchio Unesco, sono riusciti a contrastare la crisi legata al turismo che, a livello provinciale, aveva ridotto i flussi del 2 per cento dal 2006. Allo scopo di accrescere le potenzialit turistiche del sito dice Mariangela Busi dello staff Unesco del Comune di Mantova i Comuni hanno attivato alcuni progetti tra i quali un servizio di trasporto fisso, festivo e prefestivo, vestito con una grafica Unesco e con la presenza di una hostess o uno steward che forniscono informazioni sul sito e sulle motivazioni che ne hanno consentito il riconoscimento. Dunque, in un modo o nellaltro, sul mercato culturale la medaglia Unesco premia. Essenziale che questa medaglia sia costantemente lucidata e mostrata in pubblico, affinch gli abitanti ne siano fieri e diventino consapevoli del fatto che la Lombardia una terra ricca di cultura, il cui patrimonio storico, artistico, architettonico e ambientale, se ben valorizzato, oltre ad arricchire le menti, pu contribuire in modo significativo anche alleconomia della regione.

1995: Villaggio operaio crespi dadda (bergamo) Si tratta di unopera di architettura industriale. Fabbrica e villaggio in stile Liberty furono realizzati tra 800 e 900 dalla famiglia di cotonieri Crespi, quando in Italia nasceva lindustria moderna. Linsediamento industriale rimasto inalterato nel corso del tempo fu dotato di tutti i servizi

2008 Ferrovia retica (sondrio) La linea ferroviaria del Bernina (Saint Moritz - Tirano) e quella svizzera dellAlbula costituiscono il cuore dellunico Sito Unesco transnazionale italiano. Entrambe le ferrovie collegano lEngadina al turismo internazionale e costituiscono esse stesse unattrazione turistica. La linea del Bernina la tratta della trasversale alpina pi alta di tutta Europa ed una delle ferrovie ad aderenza naturale pi ripide al mondo. 2008 Mantova e sabbioneta La progettazione urbanistica e architettonica delle due citt rappresenta in modo esemplare le due tipologie di fondazione urbana rinascimentale: quella evolutiva (la citt gonzaghesca di Mantova si rinnova ed estende un abitato preesistente, mantenendo una

2011 Palafitte dellarco alpino (Varese - brescia - Mantova - cremona) Sono coinvolte, oltre lItalia, la Francia, la Svizzera, lAustria, la Germania e la Slovenia. Le palafitte rappresentano una testimonianza delle abitudini di vita dei primi contadini del centro Europa dallEt del Rame alla prima met del Ferro (dal 5000 all800 a.C.) Il sito comprende 111 villaggi palafitticoli e la Lombardia vanta la pi antica palafitta sinora riconosciuta, sul lago di Varese. Quelle nella zona del Garda sono invece le pi numerose. 2011 centri di potere e di culto nellet longobarda (brescia - Varese) Il sito comprende le pi importanti testimonianze monumentali longobarde esistenti sul territorio italiano. In particolare, il complesso monastico di San Salvatore - Santa Giulia a Brescia e il Castrum di CastelseprioTorba a Varese testimoniano un bene ricchissimo la cui datazione spazia dal VI al VIII secolo.
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La cuLtura deVe essere consIderata una prIorIt per IL nostro paese


Il parere di Giovanni Puglisi, presidente Commissione Italiana Unesco ed Emerito Rettore dello Iulm, Libera Universit di Lingue e comunicazione
Qual il valore del brand Unesco? Il brand Unesco non si misura in termini economici, ma di accrescimento della coscienza civile del valore culturale del nostro patrimonio che sia artistico, paesaggistico o immateriale, come la dieta mediterranea o larte liutaia di Cremona, prossima a diventare il decimo sito della Lombardia. Quando lattivit delluomo sinergica e costruttiva produce effetti positivi. E questi valori diventano patrimoni dellintera umanit. Ma c un effetto sulleconomia nei luoghi interessati? Per avere un ritorno economico c la necessit che questi luoghi entrino nel dna delle popolazioni che li ospitano: sono le stesse comunit che, avendo orgoglio dei loro siti, devono operare per il loro sviluppo e la loro diffusione. La crescita del flusso turistico sar la prima conseguenza perch, come dimostra la ricerca sul valore del brand Unesco, realizzata in collaborazione con Iulm, lUnesco ha un indice di reputazione in particolare tra i giovani sotto i 35 anni vicino alleccellenza, tale da creare un vero e proprio bacino di fiducia intorno al marchio. La Lombardia una regione record E non solo per il numero. La sua peculiarit quella di avere un patrimonio misto, dalle arti rupestri della Valcamonica, allambito storico artistico di Mantova e Milano con Santa Maria delle Grazie, passando alla parte pi ambientale della valorizzazione paesaggistica dei Sacri Monti o dei siti palafitticoli e allarcheologia industriale di Crespi dAdda. E quelli nel resto dItalia? Iscritti ce ne sono 47, ma lItalia tutta un patrimonio: unica non solo per natura e capacit delluomo, ma anche per motivi storici. Nel contesto dei paesi della vecchia Europa lunit italiana

CASCINA ALBARITO
In occasione dei festeggiamenti per il compleanno del Caravaggio (29 settembre 1571)

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arrivata tardi. Questo ha fatto s che, mentre la Francia arricchiva Parigi capitale, lItalia dei Comuni e del Rinascimento arricchiva ogni ducato. Firenze, Modena, Parma e Piacenza, per citarne alcune, erano tutte in gara tra loro e si combattevano a suon di bellezze. Qual lo stato di questo patrimonio? Non abbiamo nessun sito in pericolo e non abbiamo mai avuto nessun sito espulso dalle liste dellUnesco. Cosa successa ad esempio in Germania: Dresda e il delta dellElba sono stati cancellati, perch la citt necessitava di una super strada che era fondamentale per leconomia del Paese. Quindi vero che a volte il marchio Unesco pu diventare un peso? Assolutamente no. LUnesco protegge un sito, sta al singolo Paese valorizzarlo. LUnesco fotografa il sito e la buffer zone circostante: in quel momento si stila un trattato internazionale. Se viene violato questo trattato, andando a minare il territorio patrimonio, il trattato viene cancellato. La commissione controlla che i siti vengano salvaguardati? Non ha questo compito, ma nel momento in cui arrivano segnalazioni di usi impropri interviene, sollecitando le autorit competenti perch attivino quei

processi di tutela e vigilanza. Dico sempre che lUnesco come il papa, non ha eserciti. Le sue guardie sono le coscienze civili dei cittadini. Eppure non c cultura dei siti italiani e nemmeno di quelli lombardi Oltre allorgoglio indigeno che dovrebbero possedere tutte le comunit che ospitano siti Unesco, serve una comunicazione di massa che li renda conosciuti. Questa si sviluppa innanzitutto con unadeguata formazione scolastica. I governi nazionali, regionali, locali dovrebbero considerare la cultura come una priorit per questo paese. Contro le crisi determinate dalla finanza, indispensabile tornare ad investire in uneconomia reale, che poggi sulla conoscenza e sulla cultura. Basi solide, come solido il numero di visitatori che ogni anno si reca ai Musei civici di Venezia, agli Uffizi, al Colosseo: persone che viaggiano sui nostri treni e sui nostri aerei, che mangiano nei nostri ristoranti, che acquistano i prodotti del nostro artigianato e della nostra industria manifatturiera, sia qui che una volta tornati nei propri paesi. So che la fascia di povert si accresciuta nella nostra societ, ma se questo Paese sapesse investire nella cultura anche lagio economico della gente potrebbe crescere.

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un prImato conoscIuto?
La vox populi sui siti di Bergamo, Brescia e provincia
di alessaNdra toNiZZo

andrea, 30 anni, tabaccaio di Desenzano del Garda (Bs) Non so bene cosa sia un sito Unesco, e fino ad oggi non sapevo ce ne fosse uno nel mio Comune. Vero che qui di turisti ne passano, e nessuno mi ha mai chiesto niente: sicuramente non se ne parla ed poco segnalato. ada, 36 anni, casalinga bresciana Siti Unesco bresciani? Ho letto recentemente che il monastero Santa Giulia lo diventato: lultima volta che lho visitato era da ragazza, al liceo. Credo che ci sia molta pubblicit, oggi, attorno a questo riconoscimento, ed un bene, non solo per il turismo, ma anche per la tutela del luogo. simone, 26 anni, benzinaio bresciano Se mi chiede di sciogliere la sigla Unesco non saprei cosa dirle! Ma di luoghi storici, beni culturali, insomma, nel nostro territorio ce ne sono eccome. Bre-

scia richiama turisti per le Mille Miglia, o con le grandi mostre: in quei momenti capita che mi chiedano indicazioni verso il centro. laura, 30 anni, baby sitter di Crespi DAdda (Bg) Qui da noi c un sito Unesco, certo. Io ci sono stata, lo trovo affascinante. Per strada, capitato che mi chiedessero indicazioni per il Villaggio Operaio, quindi penso sia abbastanza conosciuto. Maria Grazia, 42 anni, tabaccaia di Capo di Ponte (Bs) Chi non a conoscenza delle incisioni rupestri della Valle Camonica? Capo di Ponte noto proprio per questo, diverse persone ci raggiungono per vedere i siti archeologici. Peccato che, in paese, non ci siano segnalazioni adeguate. ario, 60 anni, pensionato di Desenzano del Garda (Bs) Siti Unesco a Desenzano? So che ci sono le palafitte a Lonato, ma a riguardo, in paese, io sono stato solo al museo civico archeologico Rambotti. Attira molte persone, stranieri compresi. carla, 56 anni, impiegata di Capo di Ponte (Bs) Capo di Ponte un posto unico al mondo per le incisioni rupestri: qui vengono interi pullman di giovani, dallItalia e dallestero. I siti sono ben segnalati e noi siamo fieri di questo primato. Paola, 35 anni, cameriera di Capriate San Gervasio (Bg) Il Villaggio Operaio di Crespi lo conosco, perch abito in zona e ci sono stata. Penso che il paese intero sia conosciuto per questo luogo, patrimonio dellUnesco, anche se non si vedono molti turisti in giro.

In queste pagine, da sinistra, Sabbioneta, le incisioni rupestri della Val Camonica, il villaggio operaio di Crespi dAdda e Torba Nuova.

Le nostre domande a

ANGELINA BATTAGLIOLA, DIRIGENTE SCOLASTICO

Istituto Comprensivo Centro 3 Brescia, via dei Mille, 4B (che comprende anche la Scuola secondaria di primo grado ad indirizzo musicale Giacinto Mompiani in via Calatafimi n. 11 e la Scuola secondaria di primo grado Ospedale dei Bambini in P.le Spedali civili). organizzate uscite con gli studenti nei siti Unesco di brescia e Provincia? S, anche se, dallanno in corso, la questione economica sta pesando sempre di pi in quanto lIstituto non ricevendo pi fondi per il funzionamento dallo Stato n, per lanno prossimo, i fondi per il diritto allo studio che i Comuni sono tenuti ad erogare non pu venire incontro alle numerose famiglie che non possono permettersi di accollarsi le spese per il viaggio e la visita distruzione. Quali siti avete visitato, che interesse hanno suscitato nei ragazzi? Linteresse dei ragazzi alto se ci sono insegnanti preparati ed entusiasti che sanno accompagnare gli studenti nel loro percorso di crescita culturale e umana. I docenti dellIstituto sanno supportare al meglio la motivazione degli alunni ad apprendere, e quindi anche ad interessarsi del patrimonio di questa splendida Italia (lasciato, purtroppo, spesso marcire da adulti incompetenti o solo assetati di potere e di denaro). Lanno scorso, ad esempio, due classi terze della scuola primaria Muzio Calini hanno avuto lopportunit di effettuare per tutto lanno scolastico un percorso alla scoperta di siti archeologici, guidati da docenti universitari ed esperti, concludendo il lavoro sul posto al Museo delle Palafitte del Lago di Ledro, ed esponendo i lavori nella mostra didattica I luoghi della conoscenza che si tenuta nei primi giorni di giugno presso la sala SS. Filippo e Giacomo di via delle Battaglie. Pensa che siano pubblicizzati, come beni culturali, questi luoghi storici? e a livello turistico? Mi sembra che la pubblicit non manchi, anche se non tutto, perch nelle scuole arrivano tantissime proposte, ed cura dei dirigenti e dei docenti saper fare delle scelte che abbiano veramente uno spessore culturale. Certamente, la politica non aiuta i territori a fare delle scelte che sappiano coniugare salvaguardia dei beni archeologici ed artistici con una promozione turistica di qualit. Ci sono eccezioni lodevoli in varie parti dItalia, dovute per lo pi non solo alla competenza, ma anche a una spiccata sensibilit di persone con ruoli amministrativi diversi che tappano delle falle del sistema paese adoperandosi, spesso motivati dalla sola passione, al di l del dovuto. questa lItalia migliore, che pare per soggetta a un costante declino. Allora, scommettere sui giovani urgente e importante, perch la memoria del passato torni a risplendere coniugandosi con un futuro pi creativo.
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Le foto di questo servizio sono di Carlo Meazza e sono contenute nel libro Lombardia. Patrimonio dellumanit. I luoghi dellUnesco.
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Bergamo e il turismo, piano di rilancio cercasi

di Marco Cimmino

Abbiamo tante potenzialit, ma anche numerose zavorre. Per uscirne bene, basterebbe imitare i trentini e consorziarsi il pi possibile

a detto, a titolo di premessa, che noi bergamaschi siamo dei bei tipi. Non perch abbiamo un mucchio di difetti, che quelli ce li hanno tutti, ma perch siamo un po come quello che va a mangiare in trattoria, ci pensa su due ore, ordina; poi, quando vede passare il piatto del suo vicino di tavolo, si mette a mugugnare: ho sbagliato tutto! Avrei dovuto ordinare quello, non il pollo con le patate! In definitiva, da una parte esercitiamo con una certa esuberanza larte dellautocritica e, dallaltra, stiamo sempre l a guardare gli altri, convinti che possiedano la panacea. Cos, se nelle nostre valli il turismo stenta a decollare, siamo tutti pronti a scatenarci nella caccia alle streghe. E certo che i turisti preferiscono andare altrove dice quello che ha girato il mondo e la sa lunga noi non gli offriamo nulla: al massimo, la personale del pittore di Valnegra o la festa della polenta taragna. Vuoi mettere in Trentino? L, al turista costruiscono un arco trionfale personalizzato, appena fuori dallautostrada: benvenuto ragionier Frugotti! In albergo ci sono i lavandini con lidromassaggio e, con una sola card, fai benzina, prendi la funivia e ordini i canederli al ristorante. Poi, salta su limmancabile piovisna ambientalista: la Cassandra orobica non mancher di rimarcare la cementificazione selvaggia delle nostre valli, limpatto degli impianti sciistici e il dissesto idrogeologico, dandone la colpa alla cecit ottusa delle autorit deputate. Vuoi mettere in Trentino? Fanno la raccolta differenziata a sedici categorie: i colori delliride,

per i bidoncini, non bastavano e hanno dovuto ricorrere allinfrarosso, allultravioletto e, infine, ai quadretti e ai pois. Lacqua del Sarca la potresti bere e quella del Noce meglio della Sangemini per i lattonzoli. Ci sono due milioni di chilometri di piste ciclabili e la gente che usa lautomobile additata al pubblico ludibrio. Per non parlare delledilizia: solo chalet in legno e pietra verrucana, con almeno quindici ettari di giardino. E cos via: potrei andare avanti per dieci pagine ad elencare la razzumaglia di casa nostra, paragonandola con le meraviglie del magnifico ex principato vescovile, ma questo non ci avvicinerebbe di un centimetro alla soluzione delle nostre magagne. Intendiamoci, tutto vero quel che si dice di male della nostra provincia: che si offra poco o niente al turista, in citt come in montagna e che i condomini di Foppolo, come le villette di Selvino o di Dorga, facciano recere i cani sono verit manifeste. Del pari, sotto gli occhi di tutti la pressapochistica miopia di chi ha governato la modernizzazione del nostro territorio negli ultimi cinquantanni: una modernit pagata almeno tre volte il giusto prezzo, a colpi di abusi, di schifezze e di mani che si lavano luna con laltra. Ma siamo sicuri che lerba del vicino sia davvero cos verde? Il Trentino una provincia autonoma: si tiene le sue tasse, senza contare che le spese di carattere statale sono coperte, giustappunto, dallo Stato. Sarei capace anchio di costruire ciclabili coi ponti stile Calatrava e di organizzare piazzole ecologiche che sembrano Base Luna, con tutti i soldi che ballano in tasca a

Dellai e alla sua giunta! Per questo, il paragone non proponibile: rispetto alle possibilit offerte dalla propria autonomia, il Trentino non poi questo granch. Divisioni, favoritismi, incapacit di creare reti ed economie di scala sono allordine del giorno anche allombra del Doss Trento: io non credo, in tutta franchezza, che, con tutti i loro difetti, i Bergamaschi, con le risorse economiche di una provincia autonoma, si comporterebbero tanto peggio dei nostri dirimpettai. E, vi prego, non tiratemi fuori la forma mentis asburgica dei trentini: quella s che una leggenda metropolitana. I trentini sono bravissima gente, nella stragrande maggioranza dei casi, ma nei loro paesi vedi delle cose che avrebbero fatto venire litterizia a qualunque sovrintendente Tuzzi, di musiliana memoria. Ragazzini di dodici anni che scorrazzano col motorino, piani regolatori applicati con molta fantasia, muratori che lavorano sui tetti a torso nudo e con le sibre ai piedi rappresentano quanto di meno austroungarico sia dato di vedere. Lo ripeto, di brava gente, seria, rispettosa delle regole e con unidea morale della comunit civile, ce n anche qui da noi: il nostro non un problema antropologico. O, perlomeno, non solo un problema antropologico: va da s che il valligiano bergamasco non sia sempre un mostro di socievolezza e non abbia il bernoccolo alberghiero, del tipo dei romagnoli o degli altoatesini. Per pu imparare. La questione unaltra: per offrire al turista attrattive nuove, variet di offerte, pacchetti a trecentosessanta gradi, ci vogliono due cose. Investimenti e progettualit. Dallesperienza tren-

tina, mi verrebbe da dire che, quando ci sono gli investimenti, i progetti fioriscono: a nessuno piace lavorare per niente, sulla scorta delle labili promesse di qualche politicante che, dopo una settimana, nemmeno si ricorda quel che ti ha proposto, e si sta gi occupando di un altro ghiribizzo. E ve lo dice uno che ci passato. Perci, o si chiede che Bergamo diventi provincia autonoma, come aveva fatto Cappelluzzo ai tempi suoi, oppure si cerca di utilizzare al meglio quel che si ha in cascina: tertium non datur. Siccome la prima ipotesi mi pare un filo impraticabile e, anzi, sarebbe il caso di cancellare unassurdit come le autonomie, che creano privilegi del tutto ingiustificati, rimane la seconda. Ci si siede intorno ad un tavolo, si fa una bella mappatura delle identit turistiche e degli atout presenti sul territorio: si individuano criticit e priorit, si contano le svanziche che abbiamo in tasca e, infine, si programma, tutti insieme, un piano organico di rilancio del turismo. Abbiamo ben tre istituti alberghieri, i cui studenti, dopo il diploma, vanno a fare tutto tranne quello per cui hanno studiato. Abbiamo fiumi, laghi, monti, che ragionano ognuno per conto suo. Soprattutto, abbiamo una classe dirigente che dovrebbe dialogare e coordinarsi meglio e di pi. Insomma, abbiamo un sacco di potenzialit e un sacco di insensate zavorre. Per uscirne bene, basterebbe imitare in una sola cosa i trentini. Nel sano buon senso di consorziarsi il pi possibile, per affrontare con pi forza quella simpatica guerra a tutto campo che si chiama futuro. Ma lo so che una cosa un po difficile
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PARCO NATURAAUSTRALIA VIVA


MADAGASCAR
a pochi minuti dal Lago di Garda

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la criSi fa Spazio

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caLcIo dilettantiStico, aI gIoVanI

Viaggio nella Biodiversit

Nonostante le difficolt economiche, a Bergamo tiene il numero delle societ iscritte ai campionati minori. Baretti (Figc): In passato si tendeva ad imitare i professionisti anche nelle spese, ora si privilegiano i giocatori cresciuti in casa.
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uattro squadre di serie D, dieci di Eccellenza, 20 di Promozione, 30 di Prima categoria, 60 di Seconda, 76 di Terza, 92 formazioni Juniores, 97 Allievi, 99 Giovanissimi e poi le migliaia di piccoli calciatori impegnati nellattivit di base, quindi nelle categorie Pulcini ed Esordienti. Lo spaccato dellattivit calcistica dilettantistica nella nostra provincia (per limitarsi al movimento Figc) questo. Per le attivit del settore giovanile, Bergamo prima in Lombardia con 13.000 tesserati che si aggiungono ai 9.000 delle prime squadre. Si tratta di numeri pesanti, solo sfiorati dalla crisi economica che per la nuova stagione ha costretto su base regionale trenta squadre a rinunciare allattivit, per alcune proseguita solo nel settore giovanile. Dalla punta di 1.654 societ di quattro anni or sono il Comitato Regionale Lombardo della Federazione Italiana Gioco Calcio ha perso complessivamente un centinaio di societ.

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Oltre alle cifre, Beppe Baretti, bergamasco e vicepresidente vicario del Comitato Regionale, individua per anche altri spunti di valutazione: La crisi economica ha contribuito e contribuir a riportare le societ dilettantistiche nel loro alveo naturale dice visto che in precedenza tendevano ad imitare i professionisti anche nelle spese, fatte ovviamente le debite proporzioni. Adesso le politiche che privilegiano i settori giovanili stanno prendendo piede e si allarga il numero dei giocatori cresciuti in casa che trovano posto in prima squadra. Come Federazione avevamo visto bene imponendo appunto una quota di giovani. E se per la nuova stagione non sono allorizzonte grandi novit in fatto di normative (Siamo un Comitato in scadenza al termine del quadriennio ricorda Baretti e non abbiamo voluto lasciare eredit di impostazioni pesanti a chi subentrer), un problema che sta assumendo proporzioni notevoli e creando non pochi contrattempi quello del tesseramento di giocatori extracomunitari. Per un bimbo di origini straniere si chiedono una quindicina di documenti compresa una dichiarazione che attesti se sia mai stato tesserato prima per federazioni straniere. Si tratta di un nodo che si rimpalla tra Figc, Fifa e Uefa e non di certo marginale visto che la quota degli extracomunitari si aggira attorno al 7-8%, vale a dire, in Lombardia, 7.000-8.000 piccoli calciatori. Se il calcio un momento di integrazione c evidentemente qualcosa da migliorare nei regolamenti.

scuoLe caLcIo, Boom dI InIZIatIVe


Lex atalantino Nicolini: Attenti anche agli aspetti psicomotori e al divertimento

delle forme di affiliazione con squadre locali che si concretizzano soprattutto nella formazione degli istruttori oltre che nel richiamo dei colori sociali sulle tenute di gioco. In estate a Calcinate si tenuto anche un campus del Barcellona con la consegna delle mitiche maglie blaugrana. Non voglio essere frainteso e non metto in discussione il lavoro di tanti appassionati volontari continua Nicolini , va senzaltro bene anche cos perch la scuola calcio deve essere accessibile a tutti, ma una maggior contribuzione, considerando che per altri sport le fami-

glie spendono cifre ben superiori, consentirebbe di certo una maggior presenza degli specialisti in scienze motorie, fondamentali per queste fasce di et. In ogni caso, i bambini sono entusiasti per questa forma di sport-divertimento organizzato nel quale la magica sfera non manca mai e che abbiano fame di calcio dimostrato anche dalla grande partecipazione ai campi estivi: un condensato di scuola calcio che si svolge in una o due settimane. Quella dei campi estivi ora una mia specialit spiega lex nerazzurro -, che porto avanti, attraverso la scuola calcio Eligio Nicolini,

con gli amici Marco Cecilli e Riccardo Bellotto. Questanno abbiamo organizzato i nostri appuntamenti a San Paolo dArgon e a Seregno con la formula day camp, quindi i ragazzi alla sera tornavano a casa, mentre a Toscolano Maderno la scuola era residenziale. Tanto calcio ma anche tante attivit ludiche, tanta animazione: una full immersion con il pallone sempre presente per piccoli o grandi a scandire il percorso tecnico attraverso il gioco ma con temi giornalieri specifici come la conduzione, la trasmissione (della sfera ndr.), il dribbling, le conclusioni, i colpi di testa.

IL PERSONAGGIO

queI grandI derBy non torneranno pI


Dal Leffe allAtalanta, allAlbinese, passando per gli incarichi federali, Aldo Pezzoli un dirigente storico del calcio bergamasco. Oggi, a 81 anni, segue le sue vigne a Scanzorosciate e il mondo del pallone lo vede cos.
Aldo Pezzoli come Cincinnato: anche lui, come il politico-generale romano si ritirato in campagna dopo le vittorie. E dal suo ritiro dorato della frazione Celinate di Scanzorosciate, dove con i figli guida una florida azienda vitivinicola, il cavalier Pezzoli come era chiamato nellambiente praticamente non pi uscito per frequentare il mondo del calcio bergamasco, quello dilettantistico in particolare, nel quale era stato protagonista assoluto. Complice probabilmente anche la sua ritrosia alla pubblicit, questo mondo lo ha un po dimenticato. Ora, dallalto dei suoi 81 anni portati in forma smagliante sia dal punto di vista fisico che mentale, Aldo Pezzoli (industriale del settore tessile della Val Gandino di grande successo quando la situazione lo consentiva) pu permettersi di fronte ad un tulip di Moscato di Scanzo, di cui il maggior produttore, di ripercorrere alcuni momenti di unattivit in campo calcistico veramente straordinaria. Ho cominciato nel 53 con il Leffe racconta e cera anche Franco Previtali che si spento da poco. Cera molto da fare, dalla squadra al campo, e abbiamo ottenuto risultati prestigiosi. In particolare nel 58 abbiamo vinto il campionato dEccellenza e abbiamo disputato le finali per il titolo italiano, lo scudetto dei dilettanti, che poi non stato pi proposto. Siamo andati a Roma, come fosse una gita, abbiamo visitato il Vaticano, Cinecitt e tutto il resto. Sul campo andata male, abbiamo perso 1-0 contro il Civitavecchia con quale polemica, ma sia in campionato che nella fase di qualificazione alle finali avevamo dato un sacco di gol a tutti.
Aldo Pezzoli

Giuseppe Baretti
MESI 12ottobre 2012

Nel gran parlare e scrivere di calcio professionistico, dilettantistico o giovanile che sia uno degli aspetti meno considerati probabilmente quello dei primi passi e del proliferare delle scuole calcio. Questanno, con il via alla stagione agonistica, la cosiddetta attivit di base sar rivolta ai ragazzi nati negli anni che vanno dal 2000 al 2006, in pratica un percorso parallelo a quello delle scuole elementari. Difficile fare una stima, ma in Bergamasca si dovrebbe essere vicini ai 10.000 allievi, visto che sono poche le societ dilettantistiche della provincia, grandi o piccole, che non hanno la loro scuola calcio. In questa fascia di et arrivano sicuramente ragazzini appassionati di calcio racconta Eligio Nicolini, che dopo cinque anni con la maglia neroazzurra dellAtalanta si occupa e organizza scuole calcio soprattutto estive ma non tutti sono dotati e la selezione, anche se non lagonismo a dominare,

pressoch naturale, ci pensa la societ a scegliere chi andr avanti. C per anche la consapevolezza che si tratta di una fase della formazione molto delicata aggiunge . Il pallone c sempre, ma si fa molta attenzione allaspetto psicomotorio e per questo importante la presenza di laureati, appunto in scienze motorie, e si lavora anche sullaspetto psicologico in relazione soprattutto allo stare in gruppo. Forse ora il miraggio di avere un figlio campione, e ben pagato, meno ricorrente che in passato e la partecipazione dei bambini alle scuole calcio caratterizzata dalla presenza di tutti i ceti sociali. Del resto i costi medi sono abbastanza abbordabili, con una spesa annua che si aggira sui duecento euro. In alcuni casi questa spesa comprende anche il sogno di vestire maglie importanti, visto che in provincia societ di rilievo (Atalanta in primis, ma anche Milan, lInter e Juventus) hanno realizzato

Successivamente il Leffe ha disputato il campionato di serie D sino al 62 e poi, anche in conseguenza del passaggio di Franco Previtali allAtalanta, la squadra and un po in crisi retrocedendo. Ma la passione per il calcio era destinata a portare Aldo Pezzoli oltre i limiti del calcio dilettantistico. Eccolo, quindi, nel 66 allAtalanta, prima in veste di responsabile del settore giovanile e poi di direttore. Dal 66 al 68 sono stati anni di grandi cambiamenti, e nel mio ruolo di direttore sportivo ricordo sia la parsimonia, bisognava far quadrare i conti, sia la rapidit delle trattative afferma . Si parlava di altre cifre rispetto a quelle attuali: mezzo miliardo di lire era il monte stipendi dei giocatori. Con Masserini avevamo la maggioranza, ma nel 68 decidemmo di passare la mano e inizi lera Bortolotti. Pezzoli uomo di sport ma anche industriale scaltro. Il merchandising per le societ di calcio non lavr forse inventato lui ma per il campionato 67-68 gli abbonati ricevettero in dono un plaid nerazzurro rigorosamente firmato Mapeal, la ditta di Pezzoli appunto.

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S
C stato poi il ritorno al calcio dilettantistico, a Leffe, sino al 73 e poi la guida dellAlbinese fino all88, lanno del buen retiro a Celinate. Stella doro al merito sportivo del Coni, Pezzoli ha ricoperto anche importanti incarichi federali. Nel 72 ha portato in provincia le semifinali del trofeo Barassi per regioni, manifestazione per la quale stato anche selezionatore per la Lombardia vincendo lunico titolo della storia. Sempre allinizio degli anni Settanta ha promosso il Consiglio nazionale della Figc a Bergamo e la finale della Coppa Italia dilettanti che si disputata ad Albino. Dal 78 al 79 ha partecipato alla riforma della serie C, mentre per un decennio stato presidente del Fondo Nazionale di solidariet tra le squadre dilettantistiche che aveva lo scopo di intervenire con rapidit ad integrare i risarcimenti assicurativi dove sussisteva un reale bisogno. Di questo Fondo, ad adesione facoltativa ma al quale hanno partecipato 12.000 societ, Pezzoli era stato promotore. La sua una carriera che difficilmente ha eguali nella nostra provincia. Ora, oltre alle sue vigne, segue lo sport in tv, tifoso della Juvetus, di Del Piero in particolare, non ha rimpianti per aver rinunciato alla sua parte attiva. Quando sono venuto a Celinate stata anche una scelta che posso definire damore, la terra necessita di attenzioni continue, ora che il tessile finito posso dedicar-

PORT

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mi ancor di pi. Ci sarebbe stato poco spazio per lo sport portato avanti con la stessa passione e limpegno con cui lho vissuto. E poi il calcio cambiato molto, quello professionistico diventato pi unindustria che altro, prevale il lato economico. Quello dilettantistico invece dal mio punto di vista migliorato, c pi preparazione fisica, mentale e organizzativa. Lo spettacolo mi sembra pi interessante, c pi ritmo, solo le spese mi sembra che in certi casi siano un po fuori controllo ed questo laspetto che mi fa pi paura. Cosa manca rispetto al passato? Sicuramente il campanile, quelle grandi rivalit, quei grandi derby che non torneranno pi.

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SUccESSO

101

//11.luglio Crisi spagnola, scoppiano le rivolte popolari per il piano di austerity, che prevede il taglio delle tredicesime per gli statali, parlamentari compresi. Tafferugli nelle piazze principali del paese.

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Denver: strage al cinema. Un ragazzo di 24 anni, mascherato, ha fatto irruzione intorno all1 di notte in un cinema multisala di Aurora, nei sobborghi di Denver in Colorado, e ha aperto il fuoco con pistola e fucile sul pubblico che stava assistendo alla prima di The Dark Knight Rises, lultimo film della serie dedicata a Batman. 12 morti, una cinquantina di feriti. Il killer rischia la pena di morte, gli avvocati puntano sullinfermit mentale.

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//24.luglio

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Strage di turisti israeliani in Bulgaria. Una potente esplosione, frutto di un attacco kamikaze, ha investito tre autobus a Bulgas, una localit balneare: 30 feriti, almeno 8 morti. Torna lombra degli uomini di Hezbollah.

//8.novembre //27.luglio Londra: iniziano i giochi olimpici con una cerimonia da 42 milioni di dollari, celebrativa della storia dellUK. Sar ricordata come lolimpiade di Usain Bolt, latleta giamaicano entrato nella storia con loro nei 100, 200 e nella staffetta 4x100. Gli Usa si confermano la nazione pi medagliata in assoluto (104 medaglie, 46 doro), secondo posto per la Cina (87 medaglie di cui 38 doro).

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successo...

MONDO

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//06.agosto Sonda NASA atterra su Marte. Euforia al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California, dove lo staff della Nasa ha seguito passo passo la missione della sonda Curiosity, sei ruote e 900 chili di peso: il pi grande e complesso roverlaboratorio mai inviato sul Pianeta rosso. Il programma di esplorazione, che inizier dallinterno del cratere di Gale, dove avvenuto latterraggio, della durata di due anni, con lobiettivo di scoprire tracce di eventuali fossili microscopici.

//11.agosto

Terremoto in Iran. Due forti scosse di magnitudo 6.2 e 6.0 sulla scala Richter con un epicentro a una profondit di circa dieci chilometri hanno colpito il nord-ovest del Paese facendo almeno 250 morti e oltre 1.800 feriti. Sessanta villaggi quasi distrutti e altri quattro completamente rasi al suolo.

20 12

Muore Sally Ride, la prima astronauta donna americana. A soli 32 anni era volata nello spazio, facendo storia: sal a bordo della STS-7 il 18 giugno 1983 per poi tornare a casa il 24 giugno. Prima di lei solo due sovietiche realizzarono limpresa.

//19.luglio

20 12

//20.luglio

//05.luglio

Sentenza Fukushima, errore umano. La Tokyo Electric Power Company ha ammesso che per la catastrofe della centrale nucleare di Fukushima Daiichi la colpa non tutta del terremoto/tsunami dell11 marzo: i back-up cooling systems dei reattori sono stati arrestati manualmente.

//06.agosto Siria, in atto un genocidio. Queste le parole del primo ministro siriano Riad Hijab, fuggito in Giordania per non essere pi complice dei crimini del regime, dopo settimane di feroci scontri che hanno raggiunto anche Aleppo.

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SUccESSO

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20 12

Liberata Rossella Urru, la cooperante sarda sequestrata in Africa per 9 mesi. Mentre la Procura indaga sulla lunga prigionia, si accende la questione del presunto riscatto pagato.

successo...
20 12

Le cascate del Serio con i loro 300 metri daltezza e un particolare sistema di illuminazione messo a punto dai volontari della Croce Blu di Gromo portano a Valbondione pi di 5.000 persone a godersi lo spettacolare salto delle acque sulle rocce sottostanti.

ITALIA

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Muore Loris DAmbrosio, il consigliere di Napolitano. 64 anni, magistrato, stato colto da un infarto, mentre la cronaca parlava di un suo presunto coinvolgimento nelle indagini sulla trattativa Stato-mafia. Il Presidente della Repubblica ha espresso cordoglio e atroce rammarico per le ingiuriose insinuazioni.

20 12

//26.luglio

//03.luglio Addio a Sergio Pininfarina, stilista dellauto e padre dei pi bei prodotti italiani, dalla Ferrari Testarossa alla Maserati Quattroporte, ambasciatore del made in Italy nel mondo. Il premier Mario Monti: un uomo fornito di talento innato, capace di coniugare bellezza e qualit dello spirito italiano.

//10.agosto Boss arrestato in spiaggia. Roberto Matalone, 35 anni, un nome importante nella geografia criminale di Rosarno. Luomo ricercato dallaprile 2010 perch coinvolto nellinchiesta All Inside cognato di Ciccio Pesce, figlio del capo clan Antonino, detto U testuni. Matalone stato arrestato dopo mesi dindagini nella spiaggia di Ioppolo, un centro del Vibonese, a pochi chilometri da Capo Vaticano, una delle mete turistiche pi rinomate della Calabria. Taranto, ILVA sotto sequestro. Dopo anni di polemiche e mesi di indagini, il gip di Taranto Patrizia Todisco ha firmato il provvedimento di sequestro senza facolt duso dellintera area a caldo dellacciaieria. Sigilli previsti per sei zone dello stabilimento, arresti domiciliari per gli otto indagati nellinchiesta per disastro ambientale. //27.luglio

20 12

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20 12

Milano: s al registro delle unioni civili. La delibera istituisce un registro a cui le coppie, sia etero che omosessuali, possono iscriversi contestualmente alla registrazione della famiglia anagrafica. Pisapia: Abbiamo ridotto lo spread sullEuropa dei diritti civili.
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20 12

//27.luglio

//13.agosto Il medagliere italiano delle Olimpiadi: il Belpaese chiude allottavo posto con 28 medaglie (8 doro), una in pi rispetto a Pechino 2008, entrando nel G8 dello sport. La pi premiata la scherma, con il team di Valentina Vezzali, mentre per la prima volta arriva alloro il taekwondo. Unica macchia il caso Alex Schwazer, maratoneta altoatesino squalificato per doping.

//02.agosto Bergamo, al via il cantiere di via Angelo Mai. Lintervento andr a risolvere una questione non solo di viabilit, ma anche e soprattutto di sicurezza. Erano stati gli studenti delle scuole della zona e i cittadini a sollecitare un provvedimento per il rettilineo, teatro a fine anno di un tragico incidente, in cui due ragazzi di 19 e 17 anni persero la vita.

//06.agosto Maxisequestro di marijuana a Zingonia. Gli agenti della polizia di Bergamo nel corso di un controllo antidroga hanno fermato unauto: nel baule cerano 182 chili di marijuana. Il valore commerciale di circa 364 mila euro.

20 12

//19.luglio

//11.agosto Supercoppa alla Juve, Napoli battuto 4-2. Gli azzurri restano in nove e protestano contro larbitro Mazzoleni, poi disertano la premiazione. //22.luglio Le stazioni sciistiche hanno chiuso in rosso in tutta la Lombardia. Le perdite maggiori nelle pi piccole stazioni delle Valli Seriana e di Scalve, dove il calo stato superiore al 20-30%. //21.luglio

SUccESSO

103

//21.luglio

Cinque uffici postali bergamaschi a rischio: Colere, Crespi dAdda, Lizzola, Cavernago e Gorno. La riorganizzazione di Poste Lombardia prevede la chiusura definitiva di 82 uffici postali, l'apertura a singhiozzo di altri 600 e 1.000 esuberi nel recapito breve da qui a fine anno.

20 12

20 12

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successo...

BERGAMO
//11.agosto A Bergamo sale la percentuale della raccolta differenziata. A luglio aumentata di un punto, passando dal 53 al 54%, in seguito alla raccolta dell'umido sui colli. Lobiettivo superare il 60% nel 2013, grazie alla raccolta della plastica. Poi toccher allolio vegetale.

//08.agosto I tagli alla Sanit stabiliti dalla spending review sono una realt. Ma a Bergamo non ci saranno tagli ai posti letto, assicura il direttore generale dell'Asl di Bergamo, Mara Azzi: Considerando solo i posti letto realmente attivati e accreditati in tutto il territorio bergamasco siamo sotto il tetto dei 3,7 per mille abitanti fissato dal governo.

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//03.agosto

Trasporto pubblico locale: nasce unagenzia per Bergamo e per Brescia. Lobiettivo integrare e razionalizzare i servizi del trasporto locale, ottimizzare reti e orari. La legge di gestione del Tpl prevede la nascita di 5 agenzie che governeranno i corrispondenti bacini di Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Sondrio e Varese, Cremona e Mantova, Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia.

Muore Carlo Rambaldi, genio della meccatronica. Il tre volte Premio Oscar per gli effetti speciali di King Kong, Alien ed Et lextraterrestre, si spento a 86 anni a Lamezia Terme (Catanzaro).
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//10.agosto

//09.agosto Torre Boldone, il sindaco risponde alle chiamate dei cittadini. Liniziativa il Sindaco a casa tua, avviata a giugno 2011, ha permesso di risolvere in modo molto pi rapido alcune problematiche dei cittadini e ha fatto calare del 50% le richieste di appuntamento.
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