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Storia di presidenti: da Lelle Pilo a Lello Coni


Il lungo elenco dei personaggi che hanno fatto grande il club rossoblù

Fondata nel lontano 1923 la Torres Tennis-Antonio Bozzo fra due mesi, cioè all’inizio del 2008, compirà ottanta cinque anni. Una
storia lunga e bella, difficile da dimenticare, che ha avuto come protagonisti presidenti e maestri in un festival di successi che
hanno portato lo storico club di viale Adua ai primissimi posti dell’hit parade nazionale. Nella simbolica scala dei valori rossoblù
vanno giustamente ricordati per primi i presidenti ai cui nomi sono legate le pagine più belle di questo sport. Il pioniere, uno dei
primi ad avere occupato la poltrona più alta de circolo, è stato Emanuele Pilo, figura indelebile di sportivo e di avvocato (è stato tra
i migliori in Sardegna) che ha fatto decollare la Torres della racchetta verso traguardi impensabili, inventando le sfide con gli
«odiati» cugini cagliaritani, anticipando di quasi un secolo gli attuali match in una classifica non più simbolica che mette queste
società ai primi due posti in Sardegna.
Emanuele «Lelle» Pilo ha dato il testimone a suo figlio Gianfelice che per tanti anni ha diretto il circolo rossoblù sia a livello
dirigenziale e sia soprattutto sotto il profilo agonistico con una serie infinita di titoli regionali, è stato il più scudettato del Nord
Sardegna e tra i migliori in assoluto nell’intera isola. Dopo la dinastia dei Pilo e dei Bozzo (in prima fila i cugini Antonio e Andrea) è
toccato a Luciano Pappalardo diventare presidente del club sassarese, prima del ritorno di Gianfelice Pilo e dell’avvento di Otto
Sussarello cui è succeduto Gianni Sotgiu.
La milizia più lunga è toccata a Piero Cuccuru che è rimasto al timone della Torres Tennis dal 1988 a circa due anni fa, un record
difficilmente battibile cui sono legate diverse pagine dorate del circolo, in prima fila l’incontro di Coppa Davis del 1999 tra Italia e
Finlandia valido per il gruppo mondiale. Il nome nuovo del club sassarese è Antonello Coni, diventato numero uno nel 2005 al
comando di una pattuglia rampante e nuova di zecca che guida attualmente il club.
Coni, cagliaritano ma da una vita a Sassari per motivi di lavoro, come Cuccuru e come gran parte dei presidenti che lo hanno
preceduto, proviene dal mondo sportivo agonistico. Ma mentre Pilo e compagni erano tennisti provetti e Cuccuru aveva un buon
passato da cestista, Lello Coni prima di sedersi dietro a una scrivania ha svolto con ottimi risultati la carriera di calciatore
professionista, indossando la maglia della Torres in serie C e di tantissime altre squadre dilettantistiche sarde. Al suo fianco sta
lavorando con buon profitto la «cordata» che comprende il vice presidente Carlo Sciarra, il segretario Mario Pingerna, l’addetto
alle pubbliche relazioni Tore Poddighe (recentemente eletto presidente del gruppo dei cosiddetti senatori rossoblù, i soci dai 30
anni in su di anzianità «aziendale»), il tesoriere Cecchino Bozzo, Michele Fanelli e Tore Belfiori responsabili rispettivamente delle
strutture e delle comunicazioni. Una squadra ben collaudata che sta svolgendo nel modo migliore il lavoro, garanzia per un futuro
ricco di belle promesse.
Ma, oltre allo staff dirigenziale e ai presidenti che hanno firmato il circolo in quasi un secolo di vita, non possiamo dimenticare
l’apparato tecnico che ha agito sempre in perfetta sintonia con la dirigenza. E anche in questo caso la carrellata appare quasi
infinita con una serie di nomi illustri e famosi che hanno contribuito indistintamente a fare diventare grande il circolo rossoblù. Il
capostipite è stato Francesco Gori, arrivato a Sassari alla fine degli Anni Cinquanta, seguito da Silvano Borri, dall’ungherese
Giorgio de Nemethy, dai fratelli Lillo e Giancarlo Palmieri, da Mino Piu, Antonello Macciotta, Sergio Branca, Giorgio Moretta,
Paolo Ricci, Francesco Messina, Marcello Ciafardini, Antonello Chelo, Giampaolo Unali, Gian Mario Ligas, per finire con
Giancarlo Di Meo, Sandro Massei e Fabrizio Monagheddu che compongono l’attuale staff tecnico-agonistico e della scuola Sat,
settori che stanno per riprendere la propria attività e che l’anno passato comprendevano complessivamente circa 150 ragazzi.
E per concludere vogliamo ricordare alcune cifre del circolo. 1923: anno di fondazione;
1932: anno di costruzione dei campi n.1 e n.2; 2.000: i posti a sedere nel campo
centrale; 200: i soci tennisti; 50: i soci bridgisti; 3: i maestri; 1: lo sponsor SannArredi; 1:
la palestra; 1: il campo di squash; 15: gli attrezzi per il body building; 170: gli euro che i
soci spendono come quota trimestrale, compreso l’uso dei campi e della palestra; 9:
gli euro che spendono i non soci per un’ora di tennis; 114: gli euro che occorrono
trimestralmente per i soci non tennisti e per chi vuole giocare a squash (per i non soci
Raimondo Angioni
un’ora costa dai 5 ai 7 euro); 1: il ristorante; 1: il bar; 1: la sala bridge; 1: la sala
conferenze; 1 (al mese): la cena conviviale; 1.500: i metri quadri di verde all’interno del settembre 2007
club.

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