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FRANCO NAPOLETANO

LA CAPACIT DELLA ROSA

INTRODUZIONE La citt assalita da orde innumerevoli. Siamo allo scontro finale fra mondi diversi. Non si tratta di un racconto fantasy, ma di qualche cosa che sta avvenendo adesso, sotto gli occhi addormentati e narcotizzati dei pi.

La citt aggredita da tutte le parti. Le porte daccesso sono state conquistate dalla marmaglia avversaria; intatta rimasta la sola cittadella, dove al vento ancora garrisce il vessillo di un manipolo di uomini liberi.
In questo frangente, il Gandalf di J. R Tolkien sembrerebbe dire a Pipino: fatti animo, amico, siamo qui, proprio per tempi come questi; su, sta pronto; ora, in piedi! Coraggio! Alla battaglia! Il fatto che, la classe politica e linformazione manipolata dai gruppi di potere economico, non hanno detto la verit: e lesercito delle loro menzogne ci sta aggredendo da tutte le parti. Questi comportamenti menzogneri si presentano ciclicamente, quando la casta dominante ha pianificato il modo col quale vuole imporre, nello scorrere del tempo, il suo potere. Per il contesto europeo, voglio ricordare tre attacchi perniciosi, orchestrati dallorganizzazione di potere ai danni dei vari Popoli, nel corso delle epoche. Ho scelto questi tre, accaduti a circa 1000 anni di distanza luno dallaltro, perch li trovo esemplificativi, aiutando a comprendere il modo di agire ciclico, proprio del potere, che simula il cambiamento, per non cambiare niente e restare sempre se stesso. Il primo riguarda la tragica involuzione con la quale la nascente chiesa cristiana si allontan, in concomitanza con lEditto di Costantino, dalla base che Ges Cristo aveva dato alla Sua comunit, creando un rigido potere maschilista, che emargin la donna, relegandola al silenzio e costringendola ad una ubbidienza pedissequa. Non si dovrebbe dimenticare che il Risorto apparve prima alla Beata Maddalena, poi ai santi Pietro e Giovanni. Questo vorr pur dir qualche cosa: o forse il Cristo, anche in quel caso, non sapeva quello che faceva? La seconda aberrazione riguarda il Francescanesimo: la pietra scartata dai costruttori, circa 1000 anni dopo, fu riproposta da Francesco dAssisi, anche attraverso lOpera diretta di Frate Elia, per risollevare la Chiesa dal fango in cui era precipitata. Anche in quelloccasione il vero spirito cristiano e francescano fu soppiantato dai giochi di potere di un San Bonaventura da Bagnoregio, che fece riscrivere a suo piacimento, e per pi volte, sempre per scopi personali, la vita del Santo. Per la verit non pu essere nascosta, per la figura di Elia - da Cortona per alcuni, da Assisi per altri- fu occultata col fango della calunnia, arma tipica dei despoti, nemici dellumanit e del vivere civile. Rimando alle prossime pagine introduttive di questo libro, per afferrare il grado di efferatezza usato dalla chiesa di potere, nei confronti della chiesa sapienziale. Se lopera di Francesco fosse stata accettata, umilmente e nella sua integralit, cio nello stesso modo semplice, col quale Francesco laveva proposta, il mondo cattolico occidentale forse non avrebbe conosciuto la separazione con i Riformati di Lutero e lEuropa non avrebbe sofferto crudelmente per la follia sanguinaria delle guerre di religione, i cui dissapori sono ancora vivi ai nostri giorni. Il Francescanesimo sapeva tecnicamente e con arte regale trarre, dalla carne trafitta dalla sofferenza inutile dellumanit, rose splendide. Le stesse che, il Cherubino di Fuoco Francesco dAssisi, port al Papa, facendo comprendere al pontefice, con la sofferenza utile, che quellIstituzione era fuori strada, avendo perduto il contatto originario con la Fonte, che laveva prodotta. Sto parlando delle stesse rose, per qualit, che un altro grande Figlio di Francesco, recentemente, circa 1000 anni dopo, ha offerto allUmanit, traendole dalla disciplina della propria carne.

Mi riferisco a Padre Pio da Pietrelcina, che certo alto clero ha osteggiato con crudelt vile e con false accuse, fino alla fine della vita terrena del Padre; ma senza poterne venire a capo. Padre Pio aveva gi dispiegato, colla vita di ogni giorno, la santit, che il fulcro dellarte sacra, arte che sta alla base del vero Cristianesimo/Francescanesimo. San Bonaventura da Bagnoregio, con la sua organizzazione finalizzata a scopi personali - che nulla ha a che vedere col Gregge sacro, per il quale il Buon Pastore dona la propria vita- ha perpetrato un crimine violento e inaudito nei confronti di San Francesco e del Primo Ministro dellOrdine francescano, Elia. Elia fu accusato apertamente di eresia, a causa delle sue simpatie politiche per lImpero e per la sua amicizia personale con Stupor Mundi, Federico II Hoenstaufen. Non va dimenticato che, se da una parte il Frate ha edificato la Basilica di Assisi (che tuttora faro di riferimento per il Mondo cattolico), dallaltra, questo uomo di grande talento e cultura, ha diretto i lavori delle Maestranze comacine, per la realizzazione di Castel del Monte in Puglia, unitamente ad altre opere architettoniche, anche in Toscana e in Sicilia, punto di passo di collegamenti energetici, con altri siti architettonici, non meno importanti ed anchessi orientati su Istanbul e non solo. Per copertina del libro, ho scelto con intenzione, la riproduzione cartacea del Lavoro tradizionale del Marcillat, insigne Maestro vetraio. Accanto al Francese, o comunque, con collegamenti pi o meno palesi, operava un particolare gruppo di persone, che Guglielmo di Marcillat ha presentato nelle sue opere, non ultimo e non senza giustificato motivo, lo stesso Leonardo da Vinci: col volto di questo Maestro, e non certo a caso, il Raffaello dar laspetto fisico al suo Platone nella scuola dAtene. In quel meraviglioso rosone, Guglielmo di Marcillat, essendo sacerdote, ha presentato se stesso, come portatore della croce astile, significando con questo, che allinterno della chiesa ufficiale, fredda come il marmo, c, nonostante tutto, una chiesa viva, forte e consapevole del proprio ministero. Introducendo vari personaggi, sempre con quel rosone, lArtista ha lasciato intravedere, in modo inequivocabile, un percorso sapienziale, collegato alla Corporazione di mestiere dei pittori, nella quale hanno operato, a diverso titolo e in momenti diversi, il Pittore Teologo Piero della Francesca, Luca Pacioli matematico e scienziato della luce, il gi citato Leonardo e il grande Raffaello Sanzio, di cui non si pu tacere, nel suo alto lavoro, il tributo formativo, dovuto proprio al Vinci . Ritorno per, e senza esitazione, a ci che stavo dicendo inizialmente: allordito degli inganni, sapientemente studiati a tavolino e rigorosamente concretizzati nel tempo dalle energie torbide, che lhanno promossi; mi riferisco alla terza frode, quella che stata perpetrata nel nostro Paese nel 2012, dalla finanza extraeuropea. Le guerre non si fanno pi solamente cogli eserciti regolari o con le bande armate, istigate dai servizi segreti - spesso talmente segreti, che sempre pi difficile comprendere chi sia il burattinaio ultimo, nel sistema non solo terrestre, ma galattico. Attualmente, formidabili aggressioni fraudolente vengono realizzate con il controllo delle negoziazioni dei flussi bancari, che stravolgono le sovranit nazionali. Lattuale governo di tecnici, dittatorialmente, sta consegnando il futuro, lo sviluppo futuro del Paese, generato sia dal sangue dei Risorgimentali sia da quello dei Ragazzi sedicenni del 1915-18, ai banchieri che manipolano, per altri, in modo sovranazionale, le politiche di sviluppo degli stati, mettendo in quarantena e in stato fallimentare chi vogliono loro, secondo lo svolgimento di un piano preciso. In tutto il 2011 ci hanno bombardato con gli elogi allunit italiana, al risorgimento, ai Savoia, e <ai chi pi ne ha, pi ne metta. Ci hanno parlato di orgoglio italiano; ci hanno detto che la crisi non c. Lomino di Arcore, che stato condannato dalla stessa finanza, che fino a quel momento laveva sostenuto, dir, ancora da

capo del governo italiano, che la crisi non esiste: Parola di presidente di un paese, che va sempre a cena fuori, riempiendo i ristoranti. Prima di essere costretto a dimettersi, con la complicit di tutto il parlamento, il capo di governo dimissionario, ha fatto approvare una legge per cui il falso in bilancio non reato penale. Il governo uscente ha consegnato bilanci falsi, ma non ne risponde penalmente, mentre il Paese trascinato in una bancarotta, costruita fraudolentemente, ad arte. Il nuovo governo Monti, commissariato dal presidente della repubblica, non ha parlato di questo, ma solo dei sacrifici da imporre con la forza ai cittadini deboli, per sostenere il fallimento della classe dirigenziale; il nuovo governo, anche moralmente degno erede del precedente, garantisce di fatto, col silenzio o con le parole mangiate a met, limpunit ai malfattori di stato, sia di alta politica che di alta finanza. Anzi i malfattori di stato continuano a sedere in parlamento e in senato, presentandosi come opposizione o fiancheggiatori, a seconda dei casi, del governo. Ci hanno parlato di glorioso risorgimento italiano, ma un governo di tecnici anti italiani sta consegnando il nostro futuro nelle mani dei banchieri stranieri, che rispondono a una dozzina di famiglie storiche, di origine europea e ibridamente, vagamente umana. Costoro pianificano a loro uso e consumo i destini dei vari Paesi. Col 1992 lItalia conosce linizio della sua catastrofe morale, sociale, politica, ed economica. La Magistratura, per la prima volta, inchioda con determinazione e strategia, la mafia. Vengono emesse 360 condanne, 19 ergastoli da scontare in carceri di massima sicurezza, e, cosa non meno importante, confisca dei beni che la mafia ha estorto alla popolazione. Sembrava la fine di questa organizzazione malavitosa, che invece si rialza la testa e, guidata da Provenzano e Riina, d l'inizio alle stragi di uomini politici, legati alla mafia, che non avevano assicurato un verdetto favorevole ai delinquenti. Giulio Andreotti, luomo del vaticano, era ancora a capo del governo. Nessuno, n prima n dopo, lo ha inchiodato per le sue azioni malavitose. I camaleonti del potere e i burattinai dello spirito iniziano cos un nuovo cambiamento, affinch tutto resti come , per dirlo con le parole che, Tommasi di Lampedusa mette in bocca al principe del Gattopardo, testimone dellesportazione della mafia, dal regno borbonico a quello piemontese. Giovanni Falcone, compreso che la mafia sta cambiando strategia e alleanze politiche, prende liniziativa, mostra la sua vitalit e determinazione per sconfiggere i nemici delle Leggi; nello stesso anno vilmente assassinato assieme alla sua scorta. La mafia ha paura. Pochi mesi dopo, sar la volta di Borsellino, assassinio annunciato, assieme alla sua scorta, abbandonati dalle istituzioni dello stato, inceppato dai traditori conniventi colla mafia. I due magistrati avevano messo, assieme ai loro collaboratori fidati, la mafia con la schiena al muro. Per questo sono stati assassinati. Lo stato, bloccato dagli interessi di parte, resta a guardare e Scalfaro, preso il posto del dimissionario Cossiga, sa solo portare fiori falsi su tombe vere. Cos pu cominciare tangentopoli: si scopre che gli industriali italiani non possono lavorare se non danno tangenti ai politici. Crolla il mondo politico italiano, e la DC e il PSI terminano la loro recita/farsa politica, PRI e PLI perdono ogni motivo dessere, mentre, come nuovi guru vergini salgono, sulla ribalta del palcoscenico, i parolai Bossi e Berlusconi. Sempre in quel tragico, bisestile anno la lira svalutata dal nuovo governo Amato, che si vanta di essere socialista! In questo fosco clima, vanno introdotte le cene a bordo del Britannia del 1993, dove vicino a Civitavecchia, ma in suolo navale inglese, i potenti della terra decidono il futuro delle Nazioni, in particolare dellItalia con lintroduzione forzata delleuro, che, di fatto, d il colpo di grazia alla lira.

Leconomia italiana stata affondata- allora -secondo un copione studiato a tavolino, col rispetto dei tempi e previsioni. Studiati il lavoro di Paolo Bernard, se vuoi informazione ancora libera. 1 Con lacquisto delle maggiori realt produttive italiane, gli stranieri hanno gettato una pesante ipoteca sul futuro del nostro Paese. E Draghi era l, come sacerdote benedicente. Veniamo ora ai giorni nostri: Monti, il professore famoso, formatosi con Draghi al pensiero bancario americano di Yale, capo di un governo commissariato e imposto dalla pressione economica straniera, nel 2012 liquida le nostre possibilit di sviluppo economico. Sa ironicamente e capziosamente proporre che i sessantenni, quasi settantenni, lavorino finch respirano, senza fare passare i giovani, che da giovani sono il vero futuro. Si inventa nuove tasse, per prendere con la forza i soldi, dove gi stanno: gli ultimi risparmi della famiglia a reddito medio, buttata sul lastrico, in modo sistematico in questi ultimi anni, dove gli stipendi sono immobili da anni, mentre il caro vita gonfiato artificiosamente e il tutto viene condito con le tasse da strozzini di equitalia, che ragiona come le banche senza cuore. I servizi assistenziali, fatti pagare al contribuente con tasse esose, una volta erano il vanto delle vere societ liberali; adesso nellItalia corrotta, sono stati ridotti allombra di se stessi e quasi inutili. Non si costruiscono nuovi posti di lavoro; anzi le piccole aziende chiudono per fallimento e sono svendute e presto acquistate praticamente con niente, da intrallazzatori senza scrupoli. Alcuni industriali, rovinati dalla perniciosa avidit usuraia dei banchieri, non sapendo come guardare negli occhi i propri operai, restati senza lavoro, si sono suicidati, ora, in questi giorni<in quel Veneto, che una volta era il vero fiore allocchiello della produttivit italiana, quella legata al settore industriale terziario. Gli ultimi imprenditori che avevano un cuore umano stanno scomparendo, mentre i pescecani restano. Chi il vero colpevole anche di queste morti, banchiere Monti? Ma torniamo a 20 anni fa. La mafia, con lassassinio diretto di Falcone e di Borsellino, col suicidio del magistrato Domenico Signorino, accusato falsamente di essere connivente coi mafiosi, entrata con maggiore arroganza in parlamento, e continua ad impossessarsi dei beni della cosa pubblica. Essa nello stesso parlamento e fa i lavori sporchi dellalta industria: intimidazioni per appalti manipolati, smaltimento delle scorie inquinanti nel mare Mediterraneo, droghe diffuse ovunque, leggi inique e liberticide, riciclaggio di danaro sporco per operatori economici puliti. Eppure il Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, lasciato solo dalle alte cariche dello stato italiano, aveva gi detto: <Ho capito una cosa, molto semplice ma forse decisiva: gran parte delle protezioni mafiose, dei privilegi mafiosi certamente pagati dai cittadini non sono altro che i loro elementari diritti. Assicuriamoglieli, togliamo questo potere alla Mafia, facciamo dei suoi dipendenti i nostri alleati. Continuiamo. Adesso si scoperto, e senza ombra di dubbio, che ci sono gli evasori fiscali, che rubano allo stato, come vermi roditori e che la finanza (ma prima dove era con tutta questa sofisticata capacit informatica ed investigativa?) fa miracoli nello scovarli. Domanda: come mai ci si accanisce, cos tanto e solo ora, per scovare chi non paga il canone tv, mentre viene data limpunit a chi, col proprio torna conto, ha portato il Paese alla banca rotta? Come mai le banche possono fare legalmente quello strozzinaggio, che sta soffocando il ceto medio basso? Perch possono solo prendere, senza dare, visto che quello che ti prestano se lo riprendono 1000 volte, oltre agli interessi di legge? In questo clima, dove sono i garanti delle istituzioni, se non nella greppia foraggiata dai banchieri, i nuovi sacerdoti dellalta finanza, a loro volta servi di poche famiglie mondiali, espressioni di
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Vedi lopera di Bernard:lobby dei Trenta con nomi e cognomi di coloro che ghettizzano loccidente, considerando gli uomini come bestie da lavoro e come tali da usare e sopprimere a piacimento.

realt aliene, che hanno sempre operato in Italia, in Vaticano, in Francia, in Germania, in Inghilterra ed ora in Usa, che resta sempre una colonia inglese? C un singolare asse che rapporta Washington con Londra e Roma, tutte e tre Citt Stato, con leggi proprie, diverse da quelle del restante paese che le ospita e con moneta propria. Questo asse dato dalla presenza di un obelisco egiziano. Cosa significa questa presenza di origine egiziana, i cui influssi sarebbe dovuto finire col crollo della civilt faraonica, ma che invece tuttora perdurano? Peter Kolosimo! Perch no, se si sempre alla ricerca di una risposta vera? In realt non abbiamo pi bisogno dei politici e neppure dei banchieri e del loro falso euro, col quale il governo ha portato la nazione nello sfacelo. Occorre che lo Stato nazionale torni a battere moneta: la sua, la lira italiana eliminando leuro; euro che non si sa chi lo batte, ma che per averlo si deve chiedere agli altri, alle banche private, che lhanno ricevuto dalla banca europea. Se uno stato vuole euro, non li pu stampare, ma deve andare da una banca privata, pagando gli interessi che questa impone; lo stato, non pi sovrano nellemettere la propria moneta, divenuto come il privato, che per comprare una macchina, fa un debito colla banca. Se non si esce dal meccanismo perverso, innescato a tavolino dal gruppo dei 30 che ora non opera pi nellombra, come dice Paolo Bernard2, i cittadini dellEuropa conosceranno una miseria crescente, perch sottopagati dagli industriali occidentali, che vogliono competere, per vincere la loro battaglia, con il capitale dellIndia, della Cina, degli Stati uniti.
Oggi, alle ore 18,50 scrive Paolo Barnard l8 aprile(2012) presso la caserma dei Carabinieri di via Paolo Poggi 70 a San Lazzaro di Savena, ho denunciato il Golpe Finanziario e i suoi golpisti , facendo apertamente nome e cognome del primo ministro e del capo dello Stato, accusati personalmente di infedelt alle istituzioni, compreso il codazzo politico che v dai comunisti DAlema, Napolitano agli economisti Ciampi, Prodi, Draghi, Amato, ai riformisti Rutelli, Veltroni e scendendo fino al giornalismo di Santoro e di Travaglio..anche loro nella greppia fino al collo. Do pienamente ragione a Paolo Barnard!

Credo che anche nelle indicazioni di Davide Icke, inascoltate da almeno 10 anni, ci sia un ottimo materiale informativo, che, per quanto apparentemente strano, potrebbe dare un contributo per aprire gli occhi sulla possibilit di esistenza di certi vampiri, di origine non umana, che operano, da parassiti, anche nella sfera terrestre. Occorre uscire dalle grinfie di queste larve mortali, che credendosi padroni di questo mondo, sono invece, a loro volta, servitori succubi di energie, di forze oscure, che non conoscono, ma che credono, erroneamente, di potere usare. Forze provenienti da dimensioni altre. Esattamente come Hitler, che diceva tremando di avere visto luomo nuovo, davanti al quale aveva avuto paura.3 Dov la risposta liberatoria contro questa aggressione fraudolenta? La trovi sempre l, nel vero destino dellumanit. NellAmore di Dio, che si incarna nellUmanit. lamore di Dio la pietra scartata, la Testata dangolo che tutto spiega e completa, nella costruzione delle cattedrali cosmiche, operate anche col contributo dellUmanit. San Francesco ha mostrato, con Madonna Povert, Chi sia la pietra scartata. Con le sue rose, offerte al papa, che avrebbe dovuto essere il pastore, ha dimostrato che la creatura umana porta in s il dono della Luce e che ha la capacit di diffonderLa nelle Galassie. C chi vorrebbe togliere allUmanit questa capacit: sia ai tempi storici del Cristo, sia ai tempi di Francesco, sia ai tempi attuali. Per c anche Chi vuole che questo NON accada, allora come ora. San Francesco, come il Cristo, vide negli ultimi, nei derisi, negli oppressi il punto di partenza per rigenerare, ora sulla Terra, il Volto di Dio; ora e non domani.
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La lobby dei 30, Paolo Bernard. Il Mattino dei Maghi, Pauwels e Berger, Ed.gli Oscar luglio 1972, pag.500-501.

Cristo sta anche cogli ultimi, con quelli che nessuno vuole, con quelli che non hanno pi sponda dove veleggiare. Perch? Perch Dio in tutti, anche in quelli che la gente per bene chiama rifiuti<fatti pi in l, che sono pi santo di te sembra dire questa gente, questi sepolcri imbiancati; mentre la notte dellignoranza, scende su loro. Luomo creatura divina e olio della natura; riunisce in s i germi evolutivi della Terra, fecondata dal Cielo. Lintera evoluzione della Terra scritta nel DNA delluomo sveglio. Per questo lUmanit sveglia, chiamata nei tempi attuali a superare un movimento di forte crisi, dar una risposta divina, che colmer la sete dellintera creazione, trasfigurandola in Amore.

PRECISAZIONI NECESSARIE

Particolare del Rosone di facciata della Basilica di San Francesco, in Arezzo. Opera di mirabile fattura, realizzata da Guglielmo di Pietro De Marcillat nel 1524.

Si rimanda allopera preziosa di Padre Giulio Renzi Piero della Francesca Pittore Teologo Ed. Siena 1990 e al lavoro eccellente di Angelo Tafi Il sole racchiuso nei vetri, edito nel 1988 dall'Ente Provinciale per il Turismo di Arezzo, per le informazioni sui fatti eccezionali presentati in questa vetrata. Guglielmo di Pietro De Marcillat ha ritenuto opportuno dare al suo Francesco, che offre le rose al Pontefice, lo stesso volto che ha dato al suo Ges nella resurrezione di Lazzaro, vetrata presente nella Cattedrale di San Donato ad Arezzo.

Racconta Don Angelo Tafi ne Il sole racchiuso nei vetri a pag. 94, che il Padre Giulio Renzi, il P. Guardiano del Convento di S. Francesco in Arezzo, gli aveva fatto notare a proposito della vetrata restaurata ed esposta nella sala inferiore del Convento, che nella vetrata tornata fulgente si possono riconoscere illustri personaggi che il Marcillat vi ha rappresentato. Tra i due cardinali al centro, dietro San Francesco, sarebbe Piero della Francesca, cieco; il volto che bene spicca sopra il braccio benedicente del Papa sarebbe quello di Raffaello. Sotto laltra mano del Papa il volto di profilo, proprio a lato del mazzo di rose potrebbe essere quello del Marcillat che, sacerdote, si sarebbe raffigurato come lecclesiastico che porta la croce astile. Come si vede questo dellindividuazione di celebri personaggi raffigurati dal Marcillat nelle sue vetrate, potrebbe essere un assai interessante compito dei futuri studiosi dellartista.

importante mantenere vivo il ricordo di San Francesco, il Cherubino che viene da Oriente (come il sole di Assisi, dir Padre Dante ) soprattutto perch ci che veramente accaduto alla Verna, la notte santa delle stigmate, avvolto nel mistero; come sempre avvolta nel mistero la vita di Padre Pio da Pietrelcina, che ricevette le stigmate il 20 settembre 1918 a seguito dell'apparizione di un misterioso personaggio. Anche Padre Pio, poi, stato fortemente inquisito/perseguitato da parte di certa autorit vaticana, cosa ormai notoria.
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Pi entri in te stesso, pi ti avvicini a Dio, senza sentimentalismi, n intermediari scomodi, ma intellettualmente, seguendo lo stimolo dello Spirito. Tu sei una piccola parte della Mente cosmica, una goccia nellOceano della vita, che per in qualche modo, ripete in se la prima Vibrazione, che il tutto muove. Pi ti avvicini a Lui, pi ti prepari per la notte di Giacobbe. La notte in vista dellalba. Ricorda: c un pegno da pagare allAngelo della Faccia. Giacobbe rimase solo e un uomo lott con lui fino allo spuntare dell'aurora. Vedendo che non riusciva a vincerlo, lo colp all'articolazione del femore e l'articolazione del femore di Giacobbe si slog, mentre continuava a lottare con lui. Quegli disse: Lasciami andare, perch spuntata l'aurora. Giacobbe rispose: Non ti lascer, se non mi avrai benedetto! . Gli domand: Come ti chiami?. Rispose: Giacobbe. Riprese: Non ti chiamerai pi Giacobbe, ma Israele, perch hai combattuto con Dio e con gli uomini e hai vinto! . Giacobbe allora gli chiese: Dimmi il tuo nome. Gli rispose: Perch mi chiedi il nome?. E qui lo benedisse. Allora Giacobbe chiam quel luogo Penuel Perch - disse - ho visto Dio faccia a faccia, eppure la mia vita rimasta salva. Spuntava il sole, quando Giacobbe pass Penuel e zoppicava all'anca.
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Pi ti avvicini a Lui, pi ti prepari per la notte dei Getsemani, dove Francesco nudo ha lottato contro il peccato, la notte del primo gennaio 1216, su di un roveto coperto di neve. E l sbocciarono rose bianche e vermiglie .

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Paradiso XI, 43-54. Vita documentabile di Padre Pio da Pietrelcina. Ora Santo. 6 Gen. 32: 25-32

Tornando alla vetrata del Marcillat, secondo la leggenda, narrata da P. Giacomo Oddi nel volume La Franceschina, lIndulgenza del perdono dAssisi, concessa nel 1216 per richiesta di Francesco per la chiesetta di Santa Maria degli Angeli da Papa Onorio III per il giorno 2 agosto dogni anno, deve la sua origine proprio alla fioritura di quelle rose benedette. San Francesco, la notte del primo gennaio per vincere una tentazione, si gett nudo in una macchia di rovi, ricoperti di neve. La leggenda afferma che quei rovi fiorirono di rose bianche e vermiglie. Francesco colse alcune di quelle rose e le port in chiesa, dove trov Ges e sua Madre ad attenderlo. Ci fu un colloquio paradisiaco e come memoria di quella visita il Santo chiese lIndulgenza per coloro che, pentiti dei peccati, entrassero a pregare nella piccola chiesa. Per lintercessione di Maria, Ges accondiscese alla richiesta di Francesco, ponendo come condizione lapprovazione del Papa, perch lui che lega e scioglie in terra. A questa condizione, il Santo chiese quali argomenti avrebbe portato al Papa per convincerlo a rendere esecutivo il dono. E Ges: tolle de le rose rosce e bianche, nate nel mese di ienario, le quali tu ai colte nella disciplina del tuo corpo, portane quante te n pare... da Piero della Francesca, Pittore teologo di P. Giulio Renzi, Rettore della Basilica di S. Francesco dArezzo. Devi lottare col Padre, l, nei tuoi Getsemani. Ma quale Padre dar un sasso al Figlio, che chiede pane? Non dar invece lo Spirito, come dice Luca? Getsemani: e tra il profumo delle rose, si avverte ancora oggi anche quello del gelsomino. Francesco con l'Autorit propria del suo ministero, ha riposizionato lUomo, come punto di equilibrio evolutivo, fra Cielo e Terra: per non ci hanno detto la verit sul vero Lavoro svolto da San Francesco. Perch? Perch, pur dicendoci cristiani, abbiamo smesso di guardare allesempio di Ges, che ha ricordato alluomo, chi veramente Egli sia e qual la via che deve seguire per trasfigurare il Cosmo, permeandolo damore? Perch permettiamo ai falsi pastori di questo mondo, di continuare a gettare immondizia su Francesco dAssisi e il suo primo successore, fra Elia da Assisi? Solo una congiura, orchestrata ad arte fin dal medioevo, pu spiegare un simile silenzio su una delle figure pi importanti del suo tempo. Per comprendere appieno l'importanza storica di Elia, basterebbe considerare solo quanto segue: fu il primo Ministro Provinciale di Toscana; il primo Ministro Provinciale di Terra Santa; il primo Ministro Generale dell'Ordine; fu il primo Custode del Sacro Convento, della Tomba di San Francesco e della Basilica, proclamata da Gregorio IX "Caput e Mater" di tutto l'Ordine Minoritico. Santa Chiara, madre dellOrdine delle Clarisse, scrivendo nel 1236 alla Beata Agnese di Praga le diceva: "Attieniti ai consigli del Venerabile e Padre Nostro Frate Elia, Ministro Generale, e anteponili ai consigli di qualsiasi altro e ritienili pi preziosi per te di qualsiasi dono". I motivi della "congiura" possono essere molteplici, dalla condanna senza appello pronunziata da un guelfismo manicheo che non perdon mai le "simpatie" imperiali del Frate - con relative scomuniche - ad un razionalismo di stampo illuminista presente purtroppo nella stessa Chiesa, per la quale tutto ci che va al di l del semplice messaggio cristiano, ad uso e consumo delle masse, non pu essere accolto come fatto reale e storicamente accettabile, ma relegato, nella migliore delle ipotesi, nell'ambito della fantasia e dell'<<occulto>>, nell'accezione peggiore del termine.
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da Piero della Francesca, Pittore teologo di P. Giulio Renzi, Rettore della Basilica di S. Francesco dArezzo.

Questo fu ed il destino dell'esoterismo di Elia. Pertanto, tutti i documenti che potevano far luce sulla sua autentica figura, verranno nel tempo, o distrutti o distorti. Di conseguenza anche tutto ci che avrebbe potuto in qualche modo accomunare il francescanesimo con lo scomunicato Federico II, venne accuratamente celato o distrutto, al fine di non turbare, attraverso i secoli, le "coscienze" dei pi. Sarebbe del resto difficile far comprendere l'equazione "San Francesco - Frate Elia - Federico II" senza mettere in discussione gli stereotipi di una agiografia fino ad oggi contrabbandata come l'unica delle verit. (20) Se Elia fosse stato veramente ci che di lui i suoi denigratori vanno dicendo, come mai San Francesco - ad esempio - nel suo testamento, lasci scritto: "Confesso a Dio Padre e al Figlio e allo Spirito Santo e alla Beata Vergine Maria e a tutti i Santi in cielo e in terra a frate Elia, Ministro Generale di questo nostro Ordine, come a mio signore degno di venerazione tutti i miei peccati"? E poco prima di morire, come riportato da Tommaso da Celano nella "Vita Prima", rivolgendosi ad Elia disse: "Ti benedico, o figlio, in tutto e per tutto; e come l'Altissimo, sotto la tua direzione, rese numerosi i miei fratelli e figlioli, cos su TE e in TE li benedico tutti. In cielo e in terra ti benedica Dio, Re di tutte le cose. Ti benedico come posso e pi di quanto in mio potere, e quello che non posso fare io, lo faccia in TE Colui, che tutto pu. Si ricordi Dio del tuo lavoro e della tua opera e ti riservi la tua mercede nel giorno della retribuzione dei giusti. Che tu possa trovare qualunque benedizione desideri e sia esaudita qualsiasi tua giusta domanda".
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Presenza occulta e manifesta dell'Imperatore Federico II nella Basilica di San Francesco ad Assisi Frate Elia e la congiura del silenzio. Per gentile concessione dellAutore, il Dottor Prospero Calzolari.

Filippo Lippi, Adorazione dei Magi, (1445c.) Washinton Gallery

Dedico questo lavoro ad Angela, guardiana e guerriera fortissima, mio potente incoraggiamento e fonte di ispirazione. Sii attento alleffluvio, che proviene dal santo legno, le cui foglie sono per la guarigione delle nazioni. Il pavone di eternit, lentamente ruota su se stesso, creando nuovi cieli e nuova terra, adesso. Tutto questo riguarda anche te. Ed esplosione di luce increata. Tutti i colori, rifulgenti doro, si mischiano col celeste; un balenio di colori, proprio come quelli dellarcobaleno, viventi nella coda del pavone, che ruota su se stesso, luminoso e olimpico, irradiante gioia. Il Pavone dimmortalit sembra guardare sorridendo. Come si fa ad affermare che un pavone sorride, non lo so: per, questo lo fa e tutto quello che guardato, fiorisce a nuova vita. Ci che il suo sguardo accarezza attraversato da un fremito di dolcezza. Questo mi ricorda unaltra storia damore, da servire con rispetto! A febbraio dalle Valle dei Templi in Agrigento, si leva una brezza dolcemente profumata, che avvolge i mandorli, accarezzandoli. Al tocco del lieve abbraccio del vento amante, risponde il mandorlo gemente con un fremito di profumatissimi fiori, sbocciati di getto sulla rude scorza dei rami, ancora privi di foglie, ma non pi solitari e sconsolati. Come possibile ci! Ma, soprattutto cosa appena accaduto? Narra la leggenda greca, che Fillide, principessa tracia, incontr Acamante, figlio di Teseo, sbarcato nel suo regno, durante una sosta per la navigazione verso Troia. I due giovani sinnamorarono perdutamente, ma Acamante fu costretto a proseguire con gli Achei, per combattere nella guerra di Troia. La giovane principessa, dopo aver atteso dieci anni che finisse la guerra, non vedendolo tornare con le navi vittoriose, mor di crepacuore per la disperazione. La dea Atena, commossa da questa struggente storia damore, decise di trasformare Fillide in uno splendido albero di mandorlo.

Acamante in realt non era morto e quando seppe che la sua amata era stata trasformata in albero, abbracci commosso la pianta che, meravigliosamente rispose alla dolcezza di quelle carezze, facendo prorompere di getto dai suoi rami fiori profumatissimi, anzich verdi foglie. Questo incanto damore continua ogni anno e i fiori del mandorlo annunciano ancora la primavera e se tu, o Forestiero, vai in febbraio alla Valle dei Templi ad Agrigento, vedrai i mandorli germogliare e coprire la valle con uno straordinario manto di petali bianchi. Forse ora puoi comprendere, perch questa storia di vero amore pi forte dello scorrere del tempo ed capace di correre sulle ali del vento, per portare i suoi dolci sospiri dappertutto. Non importante sapere come o dove sia nata, perch appartiene allUmanit, come attributo della CAPACITA DAMORE, prerogativa unica della Stirpe umana, che anche dal Tempio della Concordia di Agrigento consapevolmente v incontro alla scoperta irrefutabile dellanima collettiva, la cui manifestazione come fiore odorosissimo, attesa con trepidazione dellintera Galassia .
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Romani 8: 19-20 Poich la creazione con brama intensa aspetta la manifestazione de figliuoli di Dio, perch la creazione stata sottoposta alla vanit... Ef. 2: 20-22 essendo stati edificati sul fondamento degli apostoli e de profeti, essendo Cristo Ges stesso la pietra angolare, sulla quale ledificio intero, ben collegato insieme, si va innalzando per essere un tempio santo nel Signore. Ed in lui voi pure entrate a far parte delledificio, che ha da servire di dimora a Dio per lo Spirito.

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