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Progetto Powerpoint 2007

LE GROTTE IN EVAPORITI
Giuliana Madonia & Paolo Forti
con la collaborazione di: Mauro Chiesi Vincenza Messana Ugo Sauro Marco Vattano

a cura di

INTRODUZIONE: LE EVAPORITI
Le evaporiti sono rocce sedimentarie costituite principalmente da carbonati, solfati e cloruri che si formano per precipitazione chimica da soluzioni ad elevata salinit, dette brine o salamoie.

Mixed water Stable water

I minerali pi comuni che compongono le evaporiti sono: Carbonato di calcio (CaCO3) Gesso (CaSO4 2H20) Anidrite (CaSO4) Halite (Salgemma - NaCl)
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LE PRICIPALI AREE CON CARSISMO IN SALE


Aree carsiche ben sviluppate si incontrano solo dove il clima abbastanza arido da impedirne la completa demolizione in tempi brevi.

Italia

Romania

Siberia Israele

Spagna

Iran

Cile

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IL PIU GRANDE BACINO EVAPORITICO


Nel messiniano in poco pi di 300.000 anni il Bacino del Mediterraneo stato caratterizzado dalla deposizione di enormi quantit di evaporiti

http://www.venadelgesso.org/geologia/geologia.htm

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LE FORME SUPERFICIALI

A grande scala gli affioramenti di sale sono caratterizzati dalla presenza di un elevato numero di piccole doline al cui fondo si aprono pozzi verticali

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IL CARSISMO PROFONDO
In generale sono grotte molto semplici, costituite da un pozzo di accesso verticale che raggiunge il livello piezometrico ove si sviluppa una galleria orizzontale che raggiunge direttamente che alla risorgente. Le grotte in sale possono comunque raggiungere anche sviluppi chilometrici e svilupparsi su pi livelli
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IL CONCREZIONAMENTO
Le grotte in sale possono essere molto ricche di speleotemi di ogni tipo, che si sviluppano esclusivamente per evaporazione. Per questa loro genesi hanno in genere forme pi contorte di quelle in gesso.

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LE MINERALIZZAZIONI
Gli speleotemi delle grotte in sale sono in generale monotoni dal punto di vista mineralogico, essendo costituiti per oltre il 95% di cloruro di sodio.

Sono comunque a volte presenti cloruri di potassio e magnesio e solfati di calcio (anidrite essenzialmente). Nelle grotte del deserto di Atacama sono anche presenti solfati di rame
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LE FORME SU DEPOSITI ANTROPICI


La velocit nellevoluzione dei fenomeni carsici nel sale da un lato raramente permette una loro conservazione nel tempo e dallaltro ne consente lo sviluppo anche su depositi esposti da pochi anni, come nel caso delle discariche delle miniere di kainite e carnallite degli Urali, ove si sono formati sistemi carisci completi in meno di 20 anni

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LEVOLUZIONE NEL TEMPO


Le grotte in sale alternano periodi di quasi totale inattivit (durante i periodi secchi) a momenti di rapidissimo sviluppo (durante le brevi precipitazioni)

Le grotte in sale possono essere pericolosissime durante gli eventi piovosi dato che lacqua di ifitrazione pu fluidificare i piani di discontinuit causando crolli anche di grandi masse di roccia

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LA CARSIFICAZIONE DELLE ANIDRITI


Lidratazione dellanidrite a gesso causa un aumento notevole del volume della roccia con conseguente impossibilit per lacqua di penetrare in profondit e quindi assenza di sviluppo delle grotte molto allinterno del massiccio roccioso

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I MECCANISMI DI CARSIFICAZIONE
Lanidrite, sotto i 59C pi solubile del gesso, ma meno erodibile. La velocit di carsificazione quindi pu variare considerevolmente In generale il processo sar pi lento in anidrite pura rispetto al gesso puro. Ma se lanidrite parzialmente gessificata allora il processo sar pi rapido per lasportazione meccanica dei frammenti di anidrite
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EROSIONE DIFFERENZIALE GESSO-ANIDRITE

Lame di anidrite esposte dalla Erosione differenziale

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I FENOMENI CARSICI IN ANIDRITE


Lalta Valle del Secchia larea carsica con fenomeni carsici in anidrite parzialmente gessificata pi conosciuta e studiata al mondo

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LA PIU PROFONDA GROTTA IN ANIDRITE

Il record di profondit appartiene allItalia (-265 nella Grotta di Monte Caldina, Reggio Emilia)
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UN TIPO PECULIARE DI GROTTE:LE ANSE IPOGEE


Sono la conseguenza diretta dellimpossibilit per lacqua di entrare profondamente nel massiccio di anidrite. Si sviluppano esclusivamente a livello di base, a pochissima distanza dai versanti e sempre congruenti con i principali lineamenti tettonici (incisioni fluviali)

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I DEPOSITI CHIMICI
Le grotte in anidrite sono poverissime di speleotemi di soffitto e di parete a causa dei frequentissimi distacchi di materiale conseguenti allidratazione a gesso.

Le uniche concrezioni di una certa dimensione sono i letti fluviali ricoperti da crostoni carbonatici

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I MINERALI DI GROTTA
Le grotte nelle gesso-anidriti dellalta Val di Secchia, pur essendo poverissime di speleotemi, ospitano alcune mineralizzazioni secondarie particolari di Devillina, brochantite e Penninite

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PRINCIPALI AREE CARSICHE GESSOSE NEL MONDO


Pur se arealmente minoritari rispetto ai calcari i gessi sono diffusi in tutto il mondo. Let delle formazioni affioranti, e quindi le loro caratteristiche litologiche e strutturali, sono molto varie. Esistono sia gessi sub-attuali sia gessi di oltre 500 Ma.
Italia Spagna Siria Russia del Nord Urali

Ukraina

Stati Uniti

Messico Africa Settentrionale Asia centrale

Argentina

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I FENOMENI CARSICI GESSOSI IN ITALIA


Fenomeni carsici nei gessi sono presenti in tutte le Regioni dItalia

(Zini, 2003)
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LE GROTTE NEI GESSI


Le grotte in gesso possono essere suddivise in base alla loro genesi ed evoluzione idrogeologica in: grotte di attraversamento (tipiche di un carso esposto) cavit isometriche isolate (tipiche di un carso profondo con acquiferi parzialmente o totalmente confinati) grotte labirintiche a 2 0 3 dimensioni (tipiche di un carso profondo con acquiferi parzialmente o totalmente confinati)

Per il tipo di genesi le grotte del secondo e terzo gruppo sono ipogeniche per maggiori informazioni vedi ppt relativo
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LA CIRCOLAZIONE IDRICA NEI GESSI


La circolazione idrica nei gessi condizionata da: permeabilit per porosit da bassa a molto bassa elevata solubilit sistemi dimensionati per il massimo flusso bassa capacit di immagazzinamento impossibilit di sviluppare condotte al di sotto del livello freatico

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GLI ACQUIFERI IN GESSO E IN CALCARE (carso esposto)


I movimenti dellacqua e la carsificazione sono limitati alla zona areata e a quella epifreatica Nella zona areata si ha carsificazione ad opera delle acque di percolazione

Nella zona freatica si pu avere la solo la riduzione dei solfati a solfuri.

Nella zona freatica la carsificazione garantita da vari meccanismi speleogenetici: Bogli, Picknett, acidi forti, materia organica, ecc.

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LE GROTTE IPOGENICHE DA INIEZIONE BASALE E/O LATERALE

Liniezione basale e laterale tende a sviluppare flussi verticali fino al raggiungimento della superficie piezometrica lungo cui si svilupperanno cavit orizzontali
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Liniezione basale causa una risalita delle acque fino alla superficie freatica dove si sviluppa un pattern labirintico a due dimensioni di gallerie non gerarchizzate

Grotte labirintiche a 2 dimensioni possono formarsi solo in rari e particolari ambienti caratterizzati da: Acquiferi totalmente o parzialmente confinati Presenza di grandi quantit di acqua provenienti da iniezione laterale e basale Flussi acqua lenti

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Le pi grandi grotte del mondo


Le grotte ipogeniche ucraine sono di gran lunga le pi grandi del mondo: lOptimicheskaia raggiunge i 250 km di sviluppo, lOzerna e la Zoloushka oltre 100 Sono costituite da un intreccio di gallerie equidimensionali e i soffitti sono spesso cupoliformi

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LA GROTTA DI MONCALVO
Attualmente lunica grotta ipogenica in gesso che si conosce in Italia. E stata scoperta nel 2005 allinterno di una miniera di gesso nei pressi di Asti.

Presenta le pareti uniformemente corrose

al suo interno scorre un piccolo fiume di acqua solfurea


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Gli speleotemi delle grotte ipogeniche


A causa del loro sviluppo in ambiente saturato, le concrezioni sono praticamente assenti.
Solo dopo la loro emersione la condensazione pu portare allo sviluppo di grandi cristalli di gesso e lossidazione pu sviluppare piccole concrezioni di ossidi di Ferro e Manganese

Cristalli di gesso secondario nella grotta optimichesskaia

Piccole stalattiti di romanechite nella grotta Zoolushka

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LIDRODINAMICA DEI SISTEMI CARSICI IN GESSO QUALE FATTORE CONDIZIONANTE LA SPELOGENESI


Peculiarit Solubilit Porosit primaria Densit di fratture Gessi Elevata (~ 2.5 g/l) bassa o molto bassa Bassa (metrica) Calcari Bassa (~ 100 mg/l) Da bassa a media Centimetrica

CONSEGUENZE
percolazione dellacqua solo nelle poche e rade fratture iniziale gerarchizzazione dei condotti drenanti ruscellamento superficiale con conseguente dissoluzione nelle zone prive di fratture beanti sigillo delle fratture minori a seguito di evaporazione e conseguente cristallizzazione

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IL Controllo Strutturale
Per quanto detto levoluzione carsica ipogea rapidissima lungo le linee di deflusso e nulla in tutte le altre porzioni

Per questo motivo il contollo strutturale sulle gallerie sempre evidente in modo molto pi marcato che nelle grotte in calcare

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LA STRUTTUTRA DI UN SISTEMA CARSICO IN GESSO (PRIMARIO DOMINANTE)


Poche e importanti vie di drenaggio Gerarchizzazione del drenaggio Pochi e brevi tratti di condotti sifonanti sempre in zona epifreatica PERTANTO

LE GROTTE CONSISTONO DI LUNGHI TRATTI DI GALLERIE SUBORIZZONTALI RACCORDATE DA POZZI VERTICALI


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IL SISTEMA SPIPOLA - ACQUAFREDDA


Rappresenta il sistema pi esteso di tutta lEuropa occidentale (sviluppo: 11 km; dislivello: 118 m). Si imposta su 5 livelli sub-orizzontali caratterizzati da gallerie circa rettilinee I vari livelli sono raccordati da pozzi sub-verticali Il torrente sotterraneo ha un flusso di base di 5 l/s e portate di piena fino a 600 l/s

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VELOCITA DI EVOLUZIONE DELLE GROTTE IN GESSO


Lalta solubilit e la facile erodibilit del gesso fanno si che levoluzione carsica nei gessi sia rapidissima con formazione di grotte di grandi dimensioni in poche centinaia di anni. La velocit di sviluppo delle condotte di 1-2 ordini di grandezza superiore rispetto ai calcari. Lelevata velocit di sviluppo delle condotte ha come conseguenze: il dimensionamento delle condotte per le massime portate possibili; la veloce creazione di gallerie su piani sovrapposti che si sviluppano in relazione alle variazioni del livello di base carsico

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EVOLUZIONE DELLA GROTTA DELLA SPIPOLA


Lintercettazione da parte della Cava Ghelli (fine anni 60) ha provocato un abbassamento del livello piezometrico di circa 10 m CONSEGUENZE Attivazione di un processo di erosione regressiva con conseguente: fossilizzazione di oltre 500 m della condotta principale; formazione di una nuova via drenaggio di oltre 1 km a quota inferiore, ad una velocit media di 50m/anno
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I MECCANISMI SPELEOGENETICI
I meccanismi che possono portare allallargamento delle discontinuit primarie nei gessi sono, in ordine di importanza crescente: Effetto impacchettamento Effetto diffusione da flusso Riduzione dei solfati a solfuri Dissoluzione per condensazione Dissoluzione incongruente Solubilizzazione Erosione meccanica

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La riduzione dei solfati a solfuri


Avviene a seguito dellossidazione delle sostanze organiche presenti nelle soluzioni sature di gesso intrappolate nelle fratture al di sotto del livello piezometrico in condizioni anossiche La riduzione dei solfati a solfuri si pu mantenere attiva probabilmente fino a qualche diecina di metri al di sotto del livello piezometrico Produce solo un leggero allargamento delle fratture che per fondamentale nel momento in cui il livello piezometrico si abbassa
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I QUARZI DELLA ROMAGNA


H2 O+CaSO4 +SiO2 +materia organica Dissoluzione del gesso e concomitante deposizione di quarzo

SO4 2- +2C+H2 O Riduzione anaerobica dei solfati

Calo del pH

S2- +2HCO3 - +2H+

La riduzione anaerobica dei solfati a solfuri, indotta dallossidazione di materiale organico a CO2, abbassa il pH, favorendo la precipitazione di silice, e produce una leggera sottosaturazione rispetto al gesso che pertanto si discioglie.

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La dissoluzione per condensazione


Attiva solo nelle zone areate delle grotte. Si esplica: per la condensazione sulle pareti o sul soffitto della grotta di aria calda proveniente dallesterno; per levaporazione dalla superficie di laghi e fiumi sotterranei Peculiari di questo meccanismo sono le cupole di condensazione Questo meccanismo particolarmente efficiente nei gessi data la loro alta solubilit
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La dissoluzione incongruente
La dissoluzione incongruente si pu innescare anche quando lacqua di H20 infiltrazione meteorica si arricchisce di CO2 meteorica percolando attraverso il suolo

+ CO2
umica

2H+ + CO3= + SO4= + Ca++

+ CaSO 4 2 H20
roccia

Ca+++ SO4=

CaCO3

La precipitazione di calcite permette la solubilizzazione aggiuntiva di gesso


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Le forme conseguenti
La dissoluzione incongruente non molto efficiente per lampliamento dei vuoti carsici, ma importante per lo sviluppo di grandi speleotemi di calcite allinterno delle grotte gessose.
Il processo di dissoluzione incongruente attivo solo nelle parti prossime allinfiltrazione delle acque. Fiumi sotterranei che trasportano materia organica possono mantenere attivo il processo anche nelle parti pi interne della grotta dove lossidazione progressiva della materia organica rilascia progressivamente CO2 nelle acque.
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La solubilizzazione
La solubilizzazione del gesso un meccanismo speleogenetico che diviene molto efficiente non appena lidrodinamica delle acque di infiltrazione permette il passaggio da condizioni di moto laminare a situazioni di moto turbolento.

Lerosione meccanica
Rappresenta il pi importante effetto speleogenetico allinterno delle grotte in gesso. La sua efficacia favorita da: scarsa tenacit della roccia gessosa, abbondante presenza nelle acque di particelle fini (sabbia, argilla..), regime idrico caratteristico dei sistemi carsici con bassa capacit di immagazzinamento che alternano lunghi periodi di magra a violente ed improvvise piene, ecc..

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LE PRINCIPALI FORME SOTTERRANEE: LE GALLERIE


EPIGENETICHE
Nei gessi sono molto comuni lunghi tratti di gallerie orizzontali legate a scorrimento dacqua a pelo libero in equilibrio con le quote dei recapiti (livello di base carsico)

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LE PRINCIPALI FORME SOTTERRANEE: I CANYONS

Rappresentano levoluzione gravitativa delle gallerie orizzontali in equilibrio con il livello dei recapiti, mano a mano che questi si andavano approfondendo
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LE PRINCIPALI FORME SOTTERRANEE: LE GALLERIE


PARAGENETICHE (Canali di Volta)

A seguito di cospicui riempimenti lacqua pu agire in maniera antigravitativa generando le gallerie paragenetiche
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I PENDENTI
Lintersezione di pi canali di volta meandriformi pu isolare porzioni di gesso simili a tozze stalattiti: i pendenti

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LE GALLERIE FREATICHE
Si possono sviluppare solo quando: per particolari condizionamenti strutturali per motivi idrodinamici locali, dovuti a particolari eventi piovosi in determinati momenti o anche per lunghi periodi le gallerie vengono completamente allagate

Esempio di galleria di interstrato che a causa di un disturbo tettonico permette levoluzione di una porzione di grotta allagata al di sopra del livello piezomentrico
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LE PRINCIPALI FORME SOTTERRANEE: LE GALLERIE


TRIANGOLARI
Laddove il gesso intercalato a depositi non carsificabili si possono sviluppare gallerie di interstrato a sezione triangolare

Sistema Covadura Spagna (P. Forti)

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LE PRINCIPALI FORME SOTTERRANEE: I


MAMMELLONI
Lerosione di un interstrato pu produrre lesposizione di un soffitto a mammelloni, la cui genesi sinsedimentaria: si sono formati infatti nel momento in cui aveva inizio la deposizione dello strato di gesso

Levoluzione carsica ha il ruolo di metterli in evidenza.

Grotta Trivella Serradifalco, CL. (M. Vattano)

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LE PRINCIPALI FORME SOTTERRANEE: I SALONI DI


CROLLO
In corrispondenza dellintersezione di lineamenti strutturali processi graviclastici portano spesso allevoluzione di grandi saloni di crollo

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LE PRINCIPALI FORME SOTTERRANEE: I POZZI


CASCATA

Le gallerie poste su differenti livelli sono spesso collegate tra loro da pozzi cascata anche di imponenti dimensioni.

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I DEPOSITI FISICI
Corsi dacqua sotterranei depositano accumuli detritici, dello spessore anche di decine di metri, con granulometria da fine a grossolana. Testimoniano passati eventi di alluvionamento.

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LE CONCREZIONI E LE MINERALIZZAZIONI
Le grotte in gesso sono generalmente meno ricche di depositi chimici (concrezioni o minerali secondari) rispetto ai calcari. I depositi chimici possono essere suddivisi in 4 categorie: Speleotemi di carbonato di calcio Speleotemi di gesso Minerali generalmente solfatici (epsomite, mirabilite, ecc.) geneticamente correlati allambiente gessoso Minerali non correlati allambiente gessoso (nitrati, fosfati, ecc.)

Per la trattazione generale si rimanda ai ppt sul concrezionamento


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LORIGINE DEL CARBONATO DI CALCIO


Gli ioni CO3-- nelle acque possono derivare da:
Sovrastanti formazioni carbonatiche CO2 disciolta dalle acque di percolazione Ossidazione in grotta di sostanze organiche

La velocit di crescita degli speleotemi di CaCO3 generalmente molto superiore a quella degli omologhi in grotte calcaree a causa dellalta concentrazione di ioni Ca++ dovuti alla simultanea solubilizzazione del gesso
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LE LAME DI CALCITE
E un particolare tipo di speleotema che si sviluppa sulle pareti subverticali su cui scorre un flusso laminare dacqua: si formano cos delle croste di calcite, che a seguito della simultanea dissoluzione del gesso tendono a risultare quasi completamente distaccate dal substrato gessoso

La lama di carbonato di B calcio della Novella ha unaltezza di 14 metri.

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Gli estadi evolutivi delle Lame di Calcite


A) lacqua di B) la colata di infiltrazione discioglie calcite isola il prima il gesso delle sottostante pareti ricoprendole di supporto argilloso materiale fine insolubile formando una su cui deposita una lama con nucleo colate di calcite argilloso C) il processo si ripete nel tempo D) formazione di una serie di lame di calcite parallele alla parete della grotta

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LE MEZZE BOLLE DI GRAVE GRUBBO


Singolari concrezioni di calcite flottante il cui sviluppo dovuto al processo di dissoluzione incongruente. La CO2 fornita dallossidazione di materia organica presente in sospensione nelle acque sulfuree.

Grave Grubbo, Verzino - KR (P. Forti)

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LE STALATTITI DI GESSO
Monocristalline, prive di canalicolo interno con crescita spesso non OPPURE perfettamente verticale Presentano la superficie esterna botroidale, spesso prive di canalicolo interno oppure, se presente, molto tortuoso e ostruito in pi punti

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LE STALATTITI DI GESSO
Laccrescimento pertanto dovuto al flusso dacqua superficiale e solo in minima parte al gocciolamento apicale. Questa differenza rispetto alle analoghe in calcare dovuta al diverso meccanismo di deposizione: Gessi: sovrassaturazione per evaporazione Calcari: sovrassaturazione per diffusione INOLTRE Il diverso meccanismo di deposizione influenza il diverso comportamento nei confronti delle correnti daria
Localit (Nome fotografo)

GESSI

CALCARI

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LE TRAYS
Presentano la parte apicale ingrossata e curvata controvento

Rocking Chair Cave, New Messico (P. Forti)

Si originano per un processo simultaneo di dissoluzione da condensazione e deposizione per evaporazione

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LE ECCENTRICHE DI GESSO
Rispetto alle analoghe calcitiche le eccentriche di gesso sono rare. Levaporazione e conseguente precipitazione tende facilmente ad ostruire il canalicolo interno.

Grotta delle Eccentriche- S.Ninfa TP (P. Forti)

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LE STALAGMITI CAVE DI GESSO (SORBAS)

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LE PALLE DI GESSO

Cueva dellAgua, Sorbas (P. Forti)

(Da Calaforra e Forti, 1991)

Si formano su pareti verticali in corrispondenza di sottili intercalazioni argillose presenti nella roccia gessosa
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I CRISTALLI DI GESSO
I cristalli di gesso, da microscopici ad oltre un metro di lunghezza, sono senza dubbio i pi comuni depositi secondari delle grotte in gesso. Possono essere legati evaporazione di acqua di lenti flussi capillari Cristalli isolati allinterno di depositi pelitici Infiorescenze gessose intercristalline
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I CRISTALLI DI GESSO DEGLI INTERSTRATI


Si formano per lenta sovrasaturazione dovuta sia ad evaporazione che ad ossidazione dellacido solfidrico. Le loro dimensioni variano da pochi millimetri a avi metri

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I CRISTALLI DI GESSO SANTA NINFA


Grandi druse di cristalli di gesso tabulari si possono sviluppare ad opera dellacido solforico liberato da acque solfuree presenti nelle grotte gessose Lacido solforico, prodotto per ossidazione biologica e abiologica dellacido solfidrico, causa per effetto dello ione comune, la precipitazione del gesso dalle acque di percolazione gi sature rispetto a questo minerale.

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LE POLVERI DI GESSO
Accumuli cristallini (10-100 ) spesso aciculari Quattro meccanismi genetici: 1) Evaporazione di acque di risalita capillare (New Messico) 2) Reidratazione della bassanite in ambienti tropicali (Cuba)

3) Segregazione per congelamento (Siberia del Nord) 4) Mineralizzazione del guano di pipistrello. (S Ninfa Sicilia)
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I MINERALI DI GROTTA
I minerali secondari sono molto meno comuni rispetto alle grotte in calcare, ma sono comunque presenti. Ad oggi sono conosciute ben specie mineralogiche differenti.
1 m.

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Epsomite

Quarzo Zolfo
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GLI OSSIDI DELLA PELAGALLI


Allinterno di questa grotta del bolognese, in una piccola sala non molto distante dallesterno si sono sviluppate stalattiti, stalagmiti, e colate totalmente formate di ossidi-idrossidi idrati di ferro e manganese a volte con piccole quantit di gesso microcristallino

La formazione di questi minerali dovuta allesistenza di particolarissime condizioni al contorno

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LA GENESI
Lelemento fondamentale la presenza di un interstrato marnoso subverticale Lerosione differenziale di questo ha permesso linstaurarsi di una marcita in superficie Le condizioni anossiche hanno permesso agli ioni Fe++ e Mn++ di migrare lungo linterstrato Affiorando in ambiente aerato le acque di percolazione hanno formato per ossidazione gli speleotemi
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LO ZOLFO E LOPALE DI GRAVE GRUBBO


In corrispondenza di sorgenti solfuree lossidazione dellacido sofidrico disciolto nelle acque ad opera di batteri solfo-ossidanti in condizioni di media ossigenazione, genera depositi flottanti opalescenti costituiti da materiale organico e zolfo.

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CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
I fenomeni carisci nelle evaporiti sono diffusi in tutto il mondo Danno luogo a grotte che non hanno nulla da invidiare a quelle in calcare Le grotte in gesso, e ancora di pi quelle in sale, si sviluppano molto velocemente ma sopravvivono molto meno degli analoghi fenomeni in calcare Pur in presenza di un concrezionamento generalmente pi scarso, presentano speleotemi assolutamente peculiari Tali speleotemi sono fondamentali per la ricostruzione paleoclimatica e paleoambientale.
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PER SAPERNE DI PIU


CALAFORRA JORDI J. M. (1998) Karstologia de jesos, Universidad de Almeria, 384 p. KLIMCHOUK A., LOWE D., COOPER A., SAURO U. (eds.) (1996) Gypsum Karst in the World. Int. Journ. Speleol., 25, (3-4), 307 p. HILL C., FORTI P. (1997) - Cave minerals of the World. Nat. Spel. Soc., 464 p. MADONIA G., FORTI P. (eds.) (2003) Le aree carsiche gessose dItalia. Mem. Ist. Spel., ser. 2, 14, 285 p.
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