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Natale 2012
Vieni Signore Ges! Care comunit di Brenta e Cittiglio, Natale! Dio ha affidato il Figlio alla debolezza dellamore di un uomo e di una donna. Un bimbo che ci ricorda fortemente che Dio ci ama. questo in sintesi il Mistero dellIncarnazione che celebriamo. Dio che si rende visibile agli occhi umani attraverso Ges di Nazaret per scuotere il nostro cuore a volte stanco, affaticato, appesantito, pieno di paure, nostalgie, dubbi. Un cuore troppo spesso segnato dal disincanto. E tutto questo, per chi crede, a noi cristiani non concesso, non dovrebbe essere concesso. Proviamo a guardare a Lui, alziamo lo sguardo; se continuiamo a guardarci addosso ci ritroviamo soli, stanchi, stufi, arrabbiati, delusi, tristi, noiosi e poco amabili. Dobbiamo riscoprire la bellezza che viene dallalto che altro da me, da noi. Dobbiamo cambiare modo di pensare; dobbiamo capire che la salvezza qualcosa che non possediamo noi, ma che ci viene donata. Dovremmo imparare che non ci salviamo da soli, che non si vince schiacciando gli altri, chelamore vince sempre. C chi vuole donarci lamore, la bellezza, la gioia! l, in quella mangiatoia, l nella semplicit delle cose quotidiane! Affidiamoci a Lui, non c nulla da temere, non c nulla da perdere. A tutti auguro un Natale sereno, fatto di persone e non di cose, fatto di affetti, di emozioni, di passioni positive, di riposo e di sano divertimento. A voi comunit cristiane, a te che in Chiesa non vieni, a te che incontro per strada, a te che non ho ancora incontrato, a te che non credi in Dio e parli male di Lui, o tieni il santino nel portafoglio e il rosario nella vettura, il Natale questo: Dio ti ama! Accoglilo, hai solo da guadagnare un cuore pi umano.
Don Francesco
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Dicembre
DOMENICA 23 LUNEDI MARTEDI 24 25 ore 10.00 S. Messa Benedizione Bambinelli Presepi ore 16.30 - 18.30 Confessioni ore 23.30 Veglia e S. Messa della Notte ore 10.00 S. Messa ore 16.00 Vespro e canto del Dormi, dormi ore 10.00 S. Messa ore 18.00 ore 10.00 ore 18.00 ore 10.00 ore 18.00 ore 17.15 ore 18.00 ore 10.00 S. Messa S. Messa S. Messa S. Messa S. Messa Confessioni S. Messa S. Messa
MERCOLED 26 SABATO 29
Il canto degli Angeli risuoni nel cuore di ciascuno di noi. Porti gioia, serenit e benedizione in tutte le case. Buon Natale e felice Anno nuovo dal gruppo missionario Cogliamo loccasione per ringraziarvi per aver contribuito alle iniziative del mese missionario. Il ricavato di euro 1.000 stato donato alle Missioni Guanelliane. Vi ricordiamo che continueremo sempre a sostenere ladozione a distanza grazie alla vostra generosit. A tutti Voi auguriamo tanto bene Il gruppo Missionario
Gennaio
MERCOLED 2 SABATO DOMENICA 5 6
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no imperfetta danno in anno, ma lasciar crescere in noi il desiderio del Salvatore finch egli venga! Ecco cos venire il giorno in cui si compie la promessa di bene che annunciava il profeta Geremia nella lettura della prima domenica di avvento. Un bene promesso e inimmaginabile, impensabile. Questa situazione non senza dimenticare il nostro mondo dove le nazioni sono stordite dal fracasso della cronaca, oggi come ieri. Il mondo va male, la violenza aumenta, lingiustizia, la corruzione e la ricerca di profitto sembrano regnare. La natura stessa sembra adeguarsi con un numero crescente di cataclismi, devastazioni. sempre pi difficile credere in Dio e sperare, nel cuore della notte profonda delle nostre menzogne. Solo la fede nella promessa ci autorizza a sperare la gioia di fare comunit. Ges venuto a rompere il cerchio vizioso della fatalit. Credere alla promessa anche fuggire dallesperienza idolatra del nostro piccolo bene senza lasciarci affascinare dalle false illusioni di un bene comodo, egoistico che mi separi da chi mi vicino : il mio vicino di casa, i miei famigliari, il compagno di lavoro, di scuola . Natale e la Parola si fa carne. Ancora una volta Dio, nel mio ascolto, prende la parola per dare un senso nuovo ad ogni cosa. Cambia il senso della storia umana arricchendoci damicizia condivisa, di solidariet. Tutta liniziativa di Dio. Se il nostro cuore pronto: Dio agir.
ed io di pi!
con grande emozione che scrivo per la prima volta sulle colonne del nostro giornalino parrocchiale. Prima di poterci guardare in volto, di sentire il tono delle nostre voci, di poterci fraternamente stringere la mano, voglio raggiungervi nelle vostre case, nelle vostre vite con un pensiero sul Natale del Signore che, ahim, questanno non avremo ancora la grazia di celebrare insieme. Potr sembrare un paradosso o addirittura un contrasto, ma ho fortemente presenti, proprio davanti alle immagini dei presepi, le parole che nei giorni scorsi sono risuonate dentro di me. Erano le parole di un amico che mi scriveva della sua Francesca. Io ringrazio il Signore soprattutto per avermi dato lei e, attraverso il suo Spirito operante nel sacramento del Matrimonio di avermi educato a darmi a lei, anche se so che, per quanto amore io le porti, esso non potr mai raggiungere la misura di quanto lei mi ha dato. Lei di ci era serenamente consapevole anche nel pieno della malattia. Ancora il giorno prima di essere nascosta dietro limmobilit delle membra e lapparente assenza della morte, mi diceva con le labbra e con lalfabeto muto: Ti amo. Anchio, lo sai, le rispondevo. S, ma io di pi!, concludeva sorridendo. Non si pu che tacere e lasciare che queste parole entrino nel profondo del cuore. S, proprio davanti al presepio. Quel bambino nato per noi non forse il segno grande dellamore di Dio per me, per te, per noi? quellio di pi che dobbiamo imparare a dire e a vivere in quella gara, dalla quale non possiamo sottrarci, nei confronti di Dio e neppure nei confronti di chi ci sta attorno, cominciando proprio dai pi vicini, dalla famiglia e dai tanti fratelli e sorelle che formano le nostre comunit. Molti, moltissimi oggi come ieri affermano a piena voce che il vero amore non esiste. Ciechi e stolti che sanno vedere solo ci che appare e non sanno scovare la vera realt delle persone; menti e cuori gretti che non hanno il coraggio di aprirsi a un Dio che ha squarciato i cieli per stare con noi. Bambino Ges, ti guardo nei presepi che, sono certo, anche questanno i bambini, le famiglie, i ragazzi e i giovani hanno realizzato nelle loro case e nelle nostre parrocchie; se mi metto in gara con te nel volerti bene, vinci certo tu! Aiutami almeno ad essere capace di lasciarmi amare da te (spesso, lo sai, faccio fatica anche a lasciarmi amare). Figlio di Dio nato da Maria, nei rapporti tra di noi spesso cos aspri perch ciascuno ha qualcosa da difendere e da conquistare e lo vuole ad ogni costo, ricordaci che otterr di pi chi amer di pi. Questa si che una bella gara! A presto!
I catechisti
don Daniele
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SI TRATTA DI UN INCONTRO
In occasione del Natale raggiungiamo, in questo ideale appuntamento, le vostre case per condividere il cammino parrocchiale che ci vede impegnati come catechisti, una ventina di persone che da alcuni anni cerca di accompagnarsi al cammino di fede dei giovani ragazzi e adulti. Un nuovo anno pastorale iniziato, si ripreso il cammino delle varie classi e, con i vari avvicendamenti, si potuto raggiungere i diversi gruppi e farsi prossimo nellannuncio della fede. Abbiamo accolto con gioia il terzo gruppo di genitori che hanno cominciato il nuovo cammino di catechesi catecumenale che, come indicato dal nostro Vescovo, si fonda su un pi diretto coinvolgimento ed impegno della famiglia. Non dimentichiamo anche le altre classi che, con grande impegno dei nostri giovani, riesce a proporre un cammino organizzato dalle classi scuole primaria secondaria fino ai primi anni duniversit. Non possiamo non ricordare la condivisione che ci vede impegnati nella preparazione del Natale con il gruppo catechisti della Parrocchia di Cittiglio , germe e anticipo del cammino comune che ci vedr accomunati dal nostro futuro parroco. Preparando il cammino di animazione dAvvento-Natale abbiamo approfondito il Piano Pastorale Diocesano nel tema il Maestro qui: ci chiama ad essere corpo. La comunit, ci ricorda il nostro Vescovo, generata dallEucarestia, radunata dalla Parola, e trasformata in Corpo di Cristo. Una trasformazione che ci coinvolge singolarmente e comunitariamente per essere e non solo fare questo corpo. Siamo quindi in cammino verso un incontro, si tratta allora di mettersi in marcia. Certo ci vorr tempo per una cos grande meta, occorre attendere. Un attesa singolare, dove Dio stesso, nel frattempo, ha cominciato il suo avvento in noi. Unattesa in cui il nostro desiderio chiamato ad unirsi al desiderio di tutti. Questo cammino diviene cos unavventura collettiva. Chiamati a contemplare con un unico sguardo lavvenimento prossimo del Figlio di Dio fatto uomo nella carne della nostra umanit, e la sua venuta alla fine dei tempi. Incamminarsi in un altro Natale dunque non solo ripetere unattesa, una festa, pi o mePag. - 9 -
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Carissimo don Daniele, tutta la comunit di Brenta attende con trepidazione il suo arrivo. E dalla solennit di Cristo Re che insieme alla comunit di Cittiglio stiamo preparando il nostro cuore ad accogliere lei come modello e guida delle nostre comunit. La nostra preghiera insieme ad un sincero augurio di un Buon Natale di Ges nella gara dellamore possa accompagnare lattesa del nostro incontro!
Allora . . . Lo riconobbero
(Luca 24,31)
Preghiera di ringraziamento
Avvento-Natale 2012-2013
Comunit pastorale Brenta e Cittiglio
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Santa Trinit, comunione eterna di amore e di vita, che raccogli nel tuo abbraccio tutto il creato e I'intera famiglia umana, ti ringraziamo per averci donato don Daniele come modello e guida delle nostre comunit. Attiralo fortemente a Te, nella preghiera incessante, nella contemplazione della Tua Parola, nell'intima partecipazione alla celebrazione Eucaristica, perch noi incontrando lui vediamo Te e sentiamo solo il profumo del Tuo passaggio. Sulla scia luminosa di santit, del modello dei pastori, e di San Luigi Guanella, rendilo tua mano per la carit, tua bocca per l'annuncio, tuo piede per la missione. Plasma in lui un cuore universale aperto al futuro, attento e sensibile alle attese del presente. Un cuore che pulsa di forte passione, per l'unit, la comunione, la fraternit. E tu Vergine Madre, tabernacolo della Trinit, fa' che in lui vediamo I'espressione della bont provvidente che il Padre esprime per ogni suo figlio; fa' che possiamo contemplare I'abbassarsi di Ges Cristo che si fatto Povero e Servo per raggiungere tutti; fa' che avvertiamo l'ardore dello Spirito che si diffonde nella preghiera e nella carit. Amen.
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