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Florindo Dal Bello

LEIDINETE
Progetto Brasile
COSTRUIAMO UNA SCUOLA
Såo Luìs - Favela di “Vila Conceiçåo”
Adozione a Distanza

Leidinete è anche il nome di questa bellissima bambina brasiliana adottata


a distanza negli anni '90 dall'autore di questa raccolta di poesie.

Raccolta di Poesie 1977-1980


Florindo Dal Bello

* by dbf (F)1997 *
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della Vita e delle Sensazioni

dell'Amore e del Sentimento

.. e di Altro

Pubblicazione a cura di Foundation for Africa

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della Vita e delle Sensazioni
(2)

Cantautore o Lupo?

Non dovevo cantare,


non quella canzone.
Ora sono nudo,
soffro e vivo.

Mi faccio tristezza
cerco e non cerco,
come un lupo aspetto.

Vorrei, con tutta la mia solitudine,


rompere il muro invisibile,
l’impercettibile ostacolo.

Astuto ma solo.
Ho giocato,
non ho perso,
non ho vinto.
Sono solo ed è amaro.

(5)

Primavera

Riapre in me
carica di nostalgia
le vecchie ferite.

Morsi di paglia
cuscini bagnati
la primavera della vita.

3
(6)

Tutto è pronto

Insegui, insegui
corri o vola,
la caccia è tua
come tua è la notte.

Lo senti!
Il deserto alle porte
porta il desiderio di vita,
di cadere ancora nel vecchio gioco,
la burla è sul palco,
per te.

(7)

Aquila

Colori sempre chiari


rischiarano il monte.
L’aquila grida e si alza in volo
alla ricerca della sua vita.

La lotta di ogni giorno,


il cibo che sfugge,
la nuova vita che cresce,
l’assediano.
Impavida,
con le sue maestose ali
solca il cielo,
felice,
di essere
aquila.

4
(9)

Ricordi

Il tramonto,
momento a me caro,
ricordo di una giovinezza in campagna,
dove il sole
quando si chinava
dava un senso di calore
ed il rosa si diffondeva nell’aria.

I sogni cominciavano a farsi avanti,


bisognava tornare
mentre col viso scottato dal sole
attraversavo sciami di zanzare.

Perplesso per il calore


che a sera la mia pelle emanava,
giravo il capo,
e dormivo nella beatitudine della stanchezza.

(10)

Un Incontro

La sera
con i suoi tenui colori,
lascia il ricordo
di due occhi azzurri.

Come immagini gonfie e fresche;


quei capolavori
di un puntiglioso rispetto,
della tua grande forza.

Fuggono tra le nubi i colori,


il tuo vento,
come un pensiero
silenzioso mi penetra.

La notte immancabilmente sopraggiunge

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e con lei corro nella mia pazzia.
Il sangue mi stringe nel corpo,
vorrei non essere,
per restare ancora una volta.

La mia preghiera
nuda come sempre
mi respinge.

Mi resta il ricordo,
quel ricordo
in cui ogni bambino
ama cullarsi prima del sonno;
“il ricordo di sé”.

(11)

Una Cena con Amici mentre mi Sento Solo

Quando il sole tramonta


il senso di ciò che si è
si oscura.
Il gruppo diventa il mito
mentre lasci che tutto intorno
scorra via senza il tuo interesse.

Si esprime il sordo,
scherza e ride il timido,
nella sicurezza del gruppo e del vino
si chiude in sé il sicuro.
Ci si scopre negli altri
nell’allegria,
e non si prova ad uscire.

Adesso l’allegria prende la gola;


è la notte,
l’ultimo riposo prima della frenesia,
una breve pausa,
un attimo prima di scoprirsi soli fino al mattino.
E’ il gioco più sottile,
è uno dei mille specchi,

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prerogativa dell’essere che non sa rinunciare a pensare
quando il pensiero è luogo comune.

Allora tutto crolla,


anche la compagnia,
le urla si spengono,
gli sguardi si posano sul pensiero;
la perplessità ti avvolge,
sei solo.

(13)

A Rete

In realtà non sono


non cerco,
galleggio supino.

Profumo,
aleggio,
mi ingarbuglio nelle reti.

Sono uno, due, nessuno;


fiume, stagno, alga;
buco (paura).

(16)

Non sai che ho perso

Venivo nella tua direzione


come il salice sul fiume,
respiravo la sera umida
prima di scoprire la mia emozione.

Diventavo piccolo piccolo,


la tua luminosità mi impediva di pensare,
sopportavo tutto,

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capivo tutto,
amavo la stretta cucina;
la stanza fredda,
i due letti.

Stanco e povero
mi svegliavo sulla tua spalla,
mi arrotolavo nella tua tuta,
mi addormentavo sul tuo cuscino.

La luce del lampione,


il rumore degli urlanti vicini,
il Natale;
si annidano ancora nel mio petto.

(18)

Confine

La tua voce
rimasta oltre il confine,
risuona nello spazio aperto.

Il vento si libra nelle maglie della rete,


scopre il sentiero
mentre corre incontro al temporale;
nell’aria il profumo della primavera.

(20)

Solo Favole?

Favole di ogni età


rimangono impolverate
chiuse nel loro ricordo.

Non osiamo guardarle


ci riportano lontano

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ci riportano a noi.

Facili espressioni,
quei canti inebriano l’aria;
quel suono,
dolce,
festeggia un ritorno.

Una festa più lontana


ascoltata dalle radici,
un monte più alto,
carico di discese,
di favole e di paure.

(21)

Dedicata ad uno sbadiglio

L’ultima nota
nell’ultima canzone
quella sera aveva un suono strano.

Intorno a me solo facce vuote,


pochi sorrisi,
lontano uno sbadiglio.

Come la chiave di uno scrigno,


si apre a ventaglio,
la scena si muove,
un suono riappare.

L’ultima nota,
infinita,
perfetta,
mi accompagna a casa
mentre penso che se la perdo,
perdo.

9
(22)

A lungo attenderò

Vorrei rifiutare il mio tempo


per dire che ho perso,
ho dato tutto, piango.

Rivolgo lo sguardo al tramonto,


la fine più prossima,
più calda,
più calma,
ritorna.

Ce la farò
o non perderò il mio orizzonte,
a lungo attenderò
un segnale, un invito,
un volo alto,
una falce,
un lombrico.

(24)

Leggero

Sì! Amo e cresco,


cresco e amo,
mi circondo volteggio.

Ammiro,
godo,
musica e risa.

Nella mia storia


ritrovo la storia,
nella mia forza
ritrovo un sapore;
leggero.

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(26)

Attrito

Quanto mi manca
tutto quello che mi è sfuggito.

Sento di avere molti limiti


ma non li vedo.

Sento l’attrito
e mi brucia terribilmente.

Mi mancano anche le promesse


le feste;
una nuova amica
per uscire dal buco.

(28)

Alla fine

Si prende tutto
nei suoi occhi,
ricomincia furtivo,
nascosto, a portarti via.
Liberando, scappando,
tornando sui miei passi.
Non ho pace finora.

Alla fine è questo che rimpiangi;


le strade che non hai attraversato
gli amori che non hai conosciuto.

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(30)

Caty

L’aquila vola veloce sul fiume,


insegue il suo pensiero.
L’asprità della vita
gli ha insegnato ad essere il vento,
mentre il suo ventre
gli ha insegnato ad essere donna.

(31)

La vita

Finita,
è finita in un attimo.

Come all’inizio dell’inizio,


socchiuso.
L’Attimo appare,
scompare,
si muove
brucia alla fine.

(34)

Banco

Una pagina bianca, immutata,


un suono si espande;
“Allegria allegria”.

Gli scolari festanti


corrono per le scale,
la festa è arrivata;
Domani .......

Domani sarò solo,

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queste quattro pareti non nascondono più nulla.
I bambini mi strisciano;
discoli,
ma mi portano
l’allegria delle mie primavere.

Anch’io sono stato scolaro


ma non ricordo dove.

Forse qui,
forse,
oh sì, là.

C’era ...... troppa festa ed ero solo.

(36)

Allora alla prossima

Sul filo di seta,


scivolo,
sotto il buio.

Mi stringe
mi respinge
fatica e si lamenta.

Ne sono attratto
la temo;
la lotta inizia
nasce la vita.

(37)

Falci e sole

Tintinnii di campane rubiconde ed allegre


scuotono come un sospiro.

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Quel maestrale falcia il grano maturo
e quel ricordo che piccolo
vivevo in un momento
riecheggia ancora nella mia malinconia.

(39)

Aiuto

Pericoli incombenti
ascolto in paura.

Tremo all’idea di mostrare


ed esibisco vuoto nel nulla.

Parco del mio rovinare


paurosamente rotolo
e mi insulto.

Il sentiero è più aspro,


attendo e muovo in mio aiuto.

(40)

Mi tormento

Sono finito
ho dato tutto
ora soffro.

Muoio con il dolore nelle mie dita


e la fame.

Chino il capo e tremo,


come uomo,
Dio solo sa se lo sono.

Aiutatemi con l’amore.

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Debbo chiederti perdono,
ti ho lasciato indietro;
in mille angoli infiniti mi sono perso.

Mi tormento, fatico e piango.

(42)

Festività mai amata

Spicchi di luna
rosicchiati
cadono nelle notti
uno dopo l’altro.

L’estate più vicina


si appresta,
allunga il passo mordendo il sole.

La mia pelle duole,


il mio cuore suda,
la pace non sposa quella veste.

Sempre lei
mi ha aperto gli occhi,
mi ha fatto assaporare il suo torpore,
la sua foga;
era già agosto
e sono nato.

(43)

La quiete

Nella ricerca di me stesso


mi sentivo incompleto, insoddisfatto.

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Come il bambino nascosto in me
ricerca e vuole la sua parte di affetto
così anch’io nella mia dimensione
non potevo vivere e non amare.

Ho sempre pensato che in fondo


tutti siamo uguali,
capaci di gioire di un tramonto,
dell’aria fresca sul viso,
per una carezza affettuosa.
Ho sempre ammirato le diversità che ci contraddistinguono.

La mia ricerca e il mio sogno


è il bisogno di scoprire l’infinito in me,
la vita che scorre,
il torrente nella sua impetuosa quiete.

(44)

Imprevisti

Ti giri
e lo spazio si restringe.

Cambi e non vorresti,


quasi magistralmente scappi.

Le frasi infuocate,
imprecise, sospese,
ripetono il suono,
non la vita.

(47)

Forse è importante

È importante sapere, dormire, respirare.


Annusare, esprimere.

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Captare ogni frammento
intingerlo nella nostra vita.

È importante, aggrapparsi,
mordersi le dita vivendo,
rialzarsi anche se sempre diversi.

L’aria si sposta,
così noi poli
ci respingiamo
soffermandoci come incantati per l’importanza.

Vorrei essere tutto ciò,


vorrei essere tutto, nulla,
per essere tutto
forse è importante.

(48)

Sotto la coltre

Ancora una volta accecato,


sordo o pieno di musica.

Riecheggio nella mia vita,


trapasso, trasformo,
vivo per vivere e per morire.

Quando la musica nasce


sono più alto, più grande.

Il mio spirito graffia,


si piega nella gioia del dolore,
il dolore della vita.

Spaventato dal buio,


lo seguo,
mi perseguita come in una processione.

Tanta gente ma tanto spazio.

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Ora la musica cresce,
meno gente, c’è pace.

Vedo il mondo dalla mia parte;


per la prima volta ne faccio parte.

Quante parole sprecate,


basta così poco per vivere
è più bello morire?

Esistere nel non esistere,


essere, vecchio detto, e non essere.

E la nostra paura,
paura di peccare,
di vivere il fiore,
della punizione,
del verbo che ci perseguita
ci impedisce di dare,
di allontanare, di sognare.

Ora da qui osservo, sorrido,


sono e non sono;
e finalmente sono
ciò che volevo toccare.

Ora il bambino è lì, vive,


respira, osserva, ama,
e forse è un po’ come me;
ricco.

(56)

Fatti forza

Le mie poche cose,


impolverate,
ogni notte mi aspettano.

La mia stanza

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satura del mio odore
mi ascolta.

Mi lamento nel sonno,


soffro ed un poco muoio dentro,
sempre più in fondo.

Era per te il mio respiro,


il mio sospiro;
ora le menzogne aleggiano
come ombre,
per dare un senso,
per dirmi “fatti forza”.

(57)

Ferite che racconti

Distratto, non disattento


a ciò che mi circonda.

Anni e secoli più in là


con la mente persa
fra tutti gli angoli del cielo.

Distratto, povero,
distrutto, ricco.

Ritirati amico
ormai i solchi sono lì,
profondi, secchi.

Non piangere,
le ferite non muoiono
ma rivivono.

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(59)

Parole

Io mi sento solo,
con un mondo che mi scivola intorno,
stretto contro il muro della mia ipocrisia
senza la speranza di un sentimento.

Scale a chiocciola in una girandola di colori


accarezzano la mia esistenza;
c’è nebbia intorno a me.

Io sono pazzo;
il freddo mi attanaglia la gola
mentre fuori c’è confusione.

Vedo gli anni sfuggirmi di mano


gli stessi colori che imbrattano la mia vita.

Io mi sento solo,
mi sento uomo
ma resto a sognare
spazi immensi di cui inebriarsi.

Sono stanco di guardare forme assurde


su questi muri di cartone.

Io credo;
credo di essere vivo
anche se il mondo ha occupato il mio cielo
mentre in quella stanza si spegne il mio respiro.

(60)

Gioco per la vita

Raggiungere la stanchezza
per il pensiero
per la vita.

Nei rapporti incontro,

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cerco, godo, ma mi perdo.

Osservo le mie ultime gocce


il mio sudore sparso.
Ristagno ondeggiando,
sospinto da un soffio
per quell’attimo cupo.

(62)

Universo di vite

Porto una delusione


qualcosa muovo,
per qualcosa che muore.

Fino in fondo nella speranza


sullo specchio l’immagine.
Fugge nel tempo
fra montagne e sospiri
l’ombra del vento.

(63)

Stanco

Nelle mie fatiche quotidiane,


in questi presenti contorni sfumati
apro l’unica via;
l’amico sogno.

Mi interrogo,
agonizzo,
mi arrangio come e più che posso.

Raggiante di una meta


misuro i passi
e muoio nella vetta.

21
(64)

Per un istante

Varie traversie
mi hanno condotto a Venezia;
con molte persone non ho parlato.

Anni lasciati,
miei,
vissuti;
atipici nella loro soffusa sofferenza;
mille delusioni,
ambizioni,
ormeggiate in baia.

Lassù lontano
un bimbo che piange lascia cadere le braccia.
È stato ciò che è stato.

(65)

I miei sogni

Vado in direzioni nuove,


non le temo
ma mi accorgo che nel tempo
giocano un ruolo.

L’ansia percorreva su quel treno,


nella distanza,
sulla pianura,
tutti i miei sogni.

Veloce,
mi nascondo,
di lampo ancora più bieco.
Festa e luogo;
angoli e fuoco.

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(68)

Piano piano

Ecco che ripongo su un foglio


un passaggio.

Quando sono; sono.

Sarò, ancora resto a bocca aperta,


respirando,
lasciando al vento
la libertà.
Con le gote gonfie
l’urlo si espande.

Il freddo mi circonda.

Momenti di rabbia
pervadono, allungano,
gocce di pensiero.
Scorre la notte;
un momento in silenzio
si anima con la brezza.

Ancora non scorgo nel buio


un facile nascondiglio.
Piano piano una persona muore.

(70)

Si ripete

Cosa dire?
Ammassare giorni, tempeste, emozioni
e poi perdersi in un sorriso.

Cosa pensare,
quando nei tuoi pensieri
racchiudi la tua sfortuna.

23
Non si può vincere e
non voler vincere,
paure, inganni, timidezza.

Forse vorresti giocare,


ma la gabbia
striscia sui fianchi
e le ferite ti ricordano
il tuo destino.

(71)

Magari può bastare

Può sembrare inutile


ma insistere
portare un peso
può bastare

io ci credo
perché non vedo

io spero perché
passo gli istanti più vicini
e più lontani
nella mia vita

ritorno come sempre


a cercare
per amare

a volte vicino
sempre non trovo
ma anche questo può bastare.

(72)

Sogno

Si alza più alto


un sibilo lo precede

24
sembra nel sogno
attraversato da veli
irrompendo impetuoso

ma resta lì, supino


passandosi una mano sulla
fronte
sudato di paura
ripetendosi
sembrava un sogno

ora riappare lontano, più sfumato


lo accompagna,
si volta, gira e rigira.

(73)

Invidia

Sottile sotterfugio
in cui riponi i richiami.
Farebbe male
se giochi
se speri.
Ora si allontana,
una porta
ambisci
ti ritiri.
La vomiti
ma non la lasci
ti circonda
ti affascina
è una tua amica?

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dell’Amore e del Sentimento
(4)

Amica amiche

Con la spada che trafigge il selciato


rispondo colpo su colpo;
proteso, incerto.

La strada stretta mi vuole catturare;


Oh venere del pensiero, muta.
Volgi la tua forma angelica,
fuggi nei tuoi pensieri.

Angoli nascosti affrontano per te,


le cose,
amica,
amiche.

(8)

La donna per me

Lei può uccidere con un sorriso,


può ferire con i suoi occhi,
lei può vincere con il suo viso
come vuole il caso,
e lei ti vuole per ricevere,
si nasconde come un bambino
ma è sempre la donna per me.

Lei può abbandonarti,


lei può prenderti la vita,
lei può chiedere solo sincerità
ma non crederci mai,
e potrebbe prendere tutto il tuo dare
per tutto il tempo che sei libero,
sì! È un anfratto nascosto,

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ma è sempre la donna per me.

Oh, lei ha cura dell’anima


lei si aspetta di essere com’era,
lei è la scala del tempo.

Oh, lei non esce mai,


lei non ti riempie mai,
lei si trasforma come le cose.

Se le prometti la tua fedeltà in giardino,


lei può ferirti mentre dormi
o ridere mentre stai volando,
è lei che prende il meglio
di quello che puoi essere nel mondo,
lascia stare il tuo egoismo
è la sola donna per me.

Oh, se non fossi così cieco,


lei prende il peggio di me
e gli dà un senso.
Oh, se non fossi presente,
ma solo il tempo,
la scompiglierei tra i capelli,
lei non sembra così
ma come un bambino è la donna per me.

Le si spezza dolcemente,
lei si accende improvvisamente;
non regge paragoni il suo grado di donna,
ti seduce lentamente
con sguardi assenti per me.

(12)

Flash d’altri Tempi

Resta un attimo in silenzio,


tranquillo,
riposa.
La realtà frenetica

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agitata,
scossa dalla tua energia
muta.

Figura tutto l’insieme


una sensazione diversa.
Affamati e soli
ci separiamo.

(15)

Domani chissà

E lei canta e balla su una gamba


si gira, fa un inchino e sorride.
Porta sempre un collettino azzurro, azzurro come i suoi occhi...
ed io arrossisco quando mi guarda.

In fondo alla via c’è sempre lo stesso spettacolo,


io non manco mai al suo sorriso.
Qualche volta chiudo gli occhi e penso a lei...,
e mi fa male vederla danzare per gli altri.

Daniela! Si chiama Daniela! L’ho sentito bene,


il giostraio la chiamava proprio così.
Forse posso invitarla per una passeggiata nel bosco
o forse un fiore potrebbe...,
ma quell’altro è uno sciocco, pensa di contare qualcosa per lei,
ed ogni giorno la guarda col cuore in gola.

E lei canta e balla su una gamba,


si gira, mi fa l’occhiolino e sorride.
E’ più bello vedere se si sogna, è più bello sognare vivendo.
Oggi lo spettacolo non c’è,
con lo sguardo mi ha solo detto “domani chissà”.

(23)

28
Dolce

Rimango ad ascoltare una voce lontana,


dolce di riccioli chiari,
dolce di sospiri curvati sul viso,
dolce di lentiggini ariose,
dolce ...........

(29)

Un’amica nuova

Un tiepido sorriso,
gli occhi illuminati
sembra rinata,
il germoglio.

La facilità e l’intorno
l’umore passa
sospira.

Scrive a fiumi,
lettere, colori,
leggermente indecisa
riposa.

(35)

Paola e la festa

Fiori e prati
ornati di sgargianti colori
riportano a pensieri caldi.

Si passeggia tranquilli,
si tuba;
nell’aria un suono.

29
Il carro trascinato nel cortile
accenna un sospiro;
la fanciulla speranza in mano
con la luce attende.

Ma nel carro la vita


pretende la festa.

Si avvicina su di lei il giorno,


la luce, il mondo;
è mattina.

(38)

Sogni non tuoi

Fra tutte le cose stupide che ho scritto


nascosto è un segno,
rinato,
d’epoche sfumate.

Ritorna talvolta nei sogni


se sperare non puoi
un cavaliere di tempi
e sogni non tuoi.

(41)

È importante

Ritorna implacabile il sospiro,


ride di me nella notte.
Porta con se le voglie,
il ricordo iracondo
l’arcano della mia vita.

Strisciano nella corrente

30
anime senza meta,
come falchi
noi su di loro.

Una luce lontana


scopre il sipario
una dolce attrice appare.

Mi fa un inchino,
sorride,
gira su una gamba
ed io volo.

Volo alto
con il mio cuore impazzito.

Basterebbe se io fossi una montagna,


ma, una montagna non piange.

Sul suo pendio,


i fuochi di notte
scaldano.

Come vorrei
vivere, morire,
è importante.

(45)

Nudi

Come la musica la piazza non cambia.

Respinti in colori e forme


anarchiche
ci cerchiamo
più di prima
nudi
di paura.

31
(46)

Calore

C’è tempo per tutto


non per vivere?

Se mi guardi così
muoio di calore,
ma non è temperatura,
sto solo sognando e vado.

(50)

Due settimane

In un anno insieme lei


come in quel film
mi riporta
al mio lavoro al pub,
misto a pianto e risa.

Case colorate nell’isola,


una tombola a bottoni,
era l’autunno più rosso.

Era molto tempo


che non sentivo più
la mia paura,
i suoi morsi,
l’espressione.

(55)

I sogni in due

Cos’è che manca


in ogni istante vuoto,

32
nella mia illusione di sempre;
cerco nei miei sogni la vita.

Ancora una volta scivola la tua mano.

Le tue paure,
la tua confusione;
reciproci.

Non saprò mai cosa cerco


ma in un anno di cose si muore.

La mia fortuna sei tu


anche se non siamo tutto,
qualcosa vive,
qualcosa si fa sentire
ogni volta che mi manchi
ogni volta che ci sei;
ogni volta.

Fotografarti un attimo
fissando nello spazio il pensiero
per ricordarti come sei.

Non vorrei cambiarti


non vorrei vederti ansiosa
non vorrei mai
vederti con i tuoi tacchi neri
girare il capo e dire:
“Addio amore”.

Credo che adesso mi dirai;


chi sei per essere tutto,
chi credi possa fermarmi?

La voglia di starti vicino;


il desiderio delle tue serate,
i sogni in due.

(61)

33
Uno spiraglio

Piccole luci
mi seguono,
mi respirano sul collo.

Un istante ancora
mi tengono compagnia.

Occhi verdi riflessi


su lamine
su laghi.

Poveri intatti
ingarbugli di vento e steli
aperti rotolano.

Lascio al mio pensiero


il sentiero,
più o meno intatto
più o meno vivo.

(75)

Né il mare

Dolcemente la luna sale,


guarda il mondo;
vede.

Accarezza il buio
gli sussurra piano;
piano,
non fuggire,
il sole non muore
né il mare.

34
(76)

Mi manca

Mi manca
un sogno.
Uno dei tanti
ma per un po’
e mi dispiace
veramente mi dispiace
darti questa delusione.

35
...e di altro
(1)

Il Tempo

Colori sempre chiari


rischiarano il monte;
Laggiù in silenzio
l’albero scuote;
il tempo.

(3)

Presente e passaggio

Mi siedo ad ascoltare
i rumori del bosco.

“La sera si avvicinava


il mio cuore ricolmo batteva”.

Rotolo inciampando lungo la scarpata,


le foglie del bosco
nascondono pungenti gusci di castagne.

Resto seduto ad ascoltare,


il suo respiro mi parla;
il bosco.

(14)

Il Telefono

Il telefono,
quanto l’ho atteso, sentivo già,

36
il telefono.

Mi sognavo e
ancora non mi telefonavo.

(17)

Un Tavolo in Biblioteca

Come in un tavolo
è racchiuso il segreto
anche qui c’è un senso.

Una sciocchezza, un occasione.


Buchi, tarli, ore.

Ti muovi,
scricchioli con lui,
ore perse.
Sogni ed aspetti
tarli non tuoi.

(19)

Archi e Fame

Vestiti di sogni
i giorni rumorosamente girano.

Ritornano nel loro “dì”


mentre fuori vivo,
scrivo.
Vivo, nasco, muoio.

Felidi arruffate
punteggiano una spalla nuda;
falchi ormai ibridi
ondeggiano nel giorno,

37
per me.

Per te bastano i giorni più belli,


più caldi,
carichi,
stretti in cintura come archi e fame.

(25)

Tintinnio

L’attesa snervante si abbatte sul mio tempo.


Cosa voglio? Cosa temo?
Varie forme quasi umane
si muovono;
la scena mi ripugna.

Non avrà mai fine l’ansia?


La fatica per non impazzire?
Chissà! Da parole sconnesse
un leggero tintinnio mi avverte
e mi dice “Hanno un senso”.

(27)

Disillusioni

Ancora una volta come il sole


volteggio,
inspiro la musica.

L’arte mi circonda;
forme rotondeggianti
mi aprono la via.

38
(32)

Foglie

Foglie,
tante foglie,
stanche cadono a terra.

Si cullano nell’aria,
sfuggono dalla mano,
fragili
ricoprono il prato.

Attendono invano
un alito di vento
un richiamo.

Un fremito le scuote
un leggero scompiglio
l’albero tace
e nell’ombra tutto ricade.

(49)

Fiuto

Qualcosa scappa
qualcosa rincorre;
preda e lupo
la prigione.

(51)

Ti abboni?

Stasera proprio non ci sono


perdo anche le pupille,
come dici tu
ormai scafato

39
ormeggio.

È colpa della storia


che ripete e ripete
le stesse novità
le stesse mani.

Ci lavori a vortice
non perdoni,
stretto tremi,
barcolli quasi ti arrendi.

A tutto ti abitui
ma non riesci
ad entrare nei panni.

Cambia recita
non a canovaccio,
non a partitura,
solo un tema;
una storia abbonata.

E tu ti abboni?

(52)

Pane e fame

Fiocca
sinistra
nel suo pallore la festa.

Restanti
contorni
di cose
viste.

Ognuno
ha perso
ha dato
ritorna.

40
Riapre come sempre
richiude nel ventre.

Il cerchio
è chiuso;
ruota infinito,
all’inizio
per l’inizio
il senso
non senso;
parole
pane e fame.

(53)

Fiero e perso

Racchiuso nella piccola macchia


il lupo rincorre il sole,
per paura ulula la notte.

Sogni un passero leggero,


alto,
un lampo ed una piuma scende lentamente.

Guardi l’isola,
dal traghetto tutto sembrerebbe migliore.
Ci sudi, balli,
fiero e perso fra i mille anelli,
i mille cerchi del prigioniero.

Come una fuga


interrotta dal sogno
di una bambina;
fiera e forte.

41
(54)

Buffo

Buffo, tutto sempre più buffo.


Ma sì, ridiamoci sopra;
ma quel filo d’ironia
come contorno al tuo sorriso
mi riporta a ieri.

Non manco mai di sognare,


ed ora è buffo sognare il tuo sorriso.

(58)

Franchezza importante

L’importanza di essere franco


non termina mai di stupirmi,
mi perseguita,
sussurra sincerità.

Quando manco,
non manco
e perdo.

Ermetico finisco
e mento;
un attimo basta,
non lascia spazio,
devo dire o morire.

Lo so!
Sincero sì!
Ma forse non so fin dove
o come è importante.

42
(66)

La prima pagina

Sospesa su un foglio bianco


racchiusa nelle sue righe
si riempie di note.

Quando la scopri
d’impulso la vivi
poi con nostalgia ci ripensi.

La prima pagina.

(67)

Il treno corre

Vele sature di espressioni vuote


mi dipingono una squallida esistenza.
Perenni si atteggiano,
notti e sospiri;
sulle labbra
noia ed amari sorrisi stanchi.

Vagoni in lontananza
riflessi di un lago,
scintillanti
e carichi di morti.

(69)

Intervista

Impertinente non lascia un respiro,


interpreta.
Sale e scende nella storia
quel motivo;
alla fine con mille conclusioni

43
con mille speranze.

Il tic tac nel mio posto


continua a cercarti
ma il mio cuore si chiede
chi danza nella testa.

Vieni con me, intervistami,


ti rivelerò,
mostrerò ancora e ancora
uno specchio in più che brilla.

Ed allora quando vieni con me,


sui miei fogli ancora quel sospiro.

Ma nel mio posto,


tutto quello che viene non mi lascia.

Mi impedisce di trovarti
come una lontana verità;
la tua intervista.

(74)

Come un pensiero

Come un pensiero
lontano sfuggente

striscia un istante
come la mente.

Il salto, il boato
4 ricordi confusi
che non guardi più
che temi.

Li circondi
ti affascinano
ti aprono visioni

44
ti chiudono prigioni

lo curi
lo nutri
non saprai mai
cosa
e perché.

Dagli un’energia
una vita,
visione, fantasia,
anche se
la vita non riparte da zero.

(74)

Il palazzo giallo

Lontano in alto
accovacciati
i colombi attendono;
la pace, il silenzio, il mio sospiro.

Quando sarò da voi


in legno vorrei il segno;
leggero, povero
come un alito di vento
nelle giornate di pioggia e fango.
Nei sogni.

(75)

Sulla scena

Sulla scena
un fiume
lentamente

45
percorre il suo corso.

Lentamente si sposta
riposandosi
impossibile
infinito.

Con la sua energia scuote


scompiglia;
capelli, alghe,
suoni.

46
INDICE GENERALE
A Imprevisti.............................................................................16
A lungo attenderò.................................................................10 Intervista..............................................................................44
A Rete....................................................................................7 Invidia..................................................................................25
Aiuto....................................................................................14 L
Alla fine...............................................................................11 La donna per me...................................................................27
Allora alla prossima.............................................................13 La prima pagina...................................................................44
Amica amiche......................................................................27 La quiete..............................................................................15
Aquila....................................................................................4 La vita..................................................................................12
Archi e Fame........................................................................38 Leggero................................................................................10
Attrito..................................................................................11 M
B Magari può bastare..............................................................24
Banco...................................................................................12 Mi manca.............................................................................36
Buffo...................................................................................43 Mi tormento.........................................................................14
C N
Calore..................................................................................33 Né il mare............................................................................35
Cantautore o Lupo?................................................................3 Non sai che ho perso..............................................................7
Caty.....................................................................................12 Nudi.....................................................................................32
Come un pensiero.................................................................45 P
Confine..................................................................................8 Pane e fame..........................................................................41
D Paola e la festa.....................................................................30
Dedicata ad uno sbadiglio......................................................9 Parole...................................................................................20
Disillusioni...........................................................................39 Per un istante.......................................................................22
Dolce...................................................................................30 Piano piano..........................................................................23
Domani chissà......................................................................29 Presente e passaggio............................................................37
Due settimane......................................................................33 Primavera...............................................................................3
E R
è importante.........................................................................31 Ricordi...................................................................................5
F S
Falci e sole...........................................................................13 Si ripete...............................................................................23
Fatti forza............................................................................18 Sogni non tuoi......................................................................31
Ferite che racconti................................................................19 Sogno...................................................................................25
Festività mai amata..............................................................15 Solo Favole?..........................................................................8
Fiero e perso........................................................................42 Sotto la coltre.......................................................................17
Fiuto....................................................................................40 Stanco..................................................................................21
Flash d’altri Tempi...............................................................28 Sulla scena...........................................................................46
Foglie...................................................................................40 T
Forse è importante...............................................................16 Ti abboni?............................................................................40
Franchezza importante.........................................................43 Tintinnio..............................................................................39
G Tutto è pronto........................................................................4
Gioco per la vita...................................................................20 U
I Un Incontro............................................................................5
I miei sogni..........................................................................22 Un Tavolo in Biblioteca.......................................................38
I sogni in due........................................................................34 Un’amica nuova...................................................................30
Il palazzo giallo....................................................................46 Una Cena con Amici mentre mi Sento Solo............................6
Il Telefono...........................................................................37 Universo di vite....................................................................21
Il Tempo..............................................................................37 Uno spiraglio.......................................................................35
Il treno corre.........................................................................44

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