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n.83

di

Satira

Mimmo Attanasi
rutti condivisi e sottintesi, dedicati a chi con una crocetta sulla scheda elettorale a Roma ce li ha mandati. E poi devi fare pure i conti con le reprimende di cazzari che vaneggiano meritocrazie de sta cippa, di sanit risanata con una risata e di scuole occupate giusto cos per il piacere di quei prof che, come dice il premier Monti, non se la sentono di fare due ore in pi la settimana. di gi Natale. Un imbecille che gira e rigira ogni anno per i banchi occupati da giovani annoiati tenuti in rete da uno smartphone nascosto fra le gambe. E su quella giostra resa quotidianamente inutile girer fino allultimo, fino alla pensione,

dimmitutto@teramani.info

di gi Natale!

a sessantuno dalla prima e a quarantacinque dallultima della classe. I risultati dellinchiesta pubblicati sul Sole 24 Ore (http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2012/home.shtml) sono stati accolti con particolare favore. Poteva andare peggio. Tocchiamoci le palle. Il bicchiere mezzo pieno che Teramo in testa ai quattro capoluoghi abruzzesi. Per qualcuno, siamo primi anche se si vive male. Diciamocelo con franchezza, dieci punti sotto met classifica non ti fa eiaculare di gioia. Per, arrivare prima dellAquila, che potrebbe cooptarci nella propria provincia, il gesto dellombrello e una pernacchia come sobri cenni di intima soddisfazione sarebbe inappropriato rubricarlo nella stretta metafora del cagare fuori dalla tazza. di gi Natale. Siamo i migliori nella nostra regione per qualit della vita. Adesso, in virt della spending review, potremo pretendere indietro la provincia e di accorparci quella dellAquila, che addirittura ferma al settantaquattresimo posto. di gi Natale. Una galleria con il plexiglass ad ammantare Corso San Giorgio come a Milano (diciassettesima in classifica), pare sia lidea dellanno, che piace tanto ai commercianti, agli architetti, ai politici e alla gente. Facile intuirne il perch. Finalmente, potremo vedere quanta merda ci piove dal cielo senza sporcarci. n

e riavremo la Provincia

l quotidiano di economia e finanza, Il Sole 24 Ore, ha scritto sulla lavagna i nomi dei buoni e dei cattivi. La classifica che da pi di ventanni misura la vivibilit

ignorando lossessione compulsiva di uno come Manzoni. Ha scritto e riscritto i suoi Promessi Sposi, rivisti a comando dei potenti, addizionati o limati per aggiustare il tiro, mentre dallaltra parte dellEuropa, tra una giocata e un po di carcere, Dostoevskij sfornava un capolavoro dopo laltro. Diciotto ore, neanche un secondo in pi. Le altre da contratto sono da consumarsi a domicilio con i compiti in classe da correggere, le lezioni da preparare, i consigli, gli scrutini, riunioni, esami, ricevimento genitori e altre seccature. Guai a sospettare che qualcuno possa approfittare di quel tempo incustodito dalle istituzioni per racimolare spiccioli in nero con qualche ripetizione privata segnalata dal collega, che tanto gentile e tanto onesto pare. Queste cose da noi accadono di rado. Di tempo pieno a scuola, come fanno i trogloditi anglosassoni, neanche a parlarne. Poi chi ce la mette sul gas lacqua per la pasta? di gi Natale. Lossigeno in ospedale non manca prima che ti scendano gi alla morgue. I tagli del tagliatore con la legge del taglione hanno rimesso a posto i conti, che era tutto allo sfascio. La prostata ti fa scodinzolare il pisello per le pisciate notturne? Fatte da ngule! Una ecografia fra quattro mesi quando il radiologo si leccher i baffi davanti a una lastra tenuta controluce che gli mostra un bel palloncino di salsicce sotto strutto al posto di una ghiandola prostatica. di gi Natale. Uno stronzo. Apre il giornale e legge che vive in una citt che si classificata per la qualit della vita al sessantaduesimo posto su centosette. Praticamente

delle centosette province italiane attraverso una serie di dati statistici. Quando scrivi alla lavagna con il gessetto senti un rumore acuto e fastidioso, infatti sfregandolo si mettono in vibrazione le sue molecole. Si ha quindi lemissione di un suono acutissimo. Il livello del rumore modesto ma con una frequenza che disturba, al limite del campo delle frequenze udibili. Se si spezza, il rumore scompare. E cos successo quando hanno scritto Teramo. di gi Natale. Chi lo ha detto che bisogna essere pi buoni. C chi con jingle bells ci va a tempo grattandosi le palle. Una giornalata per spiaccicare la mosca sul parabrezza, il telefonino tenuto sullorecchio schiacciato dalla spalla e il vaffanculo al lavavetri che ad alzare il tergicristallo ci prova sempre nonostante il ditino che fa no a guastare la mira sul semaforo. Quello dietro sincazza con il clacson se il verde non scatta. La frizione puzza. Porca puttana, ci muoviamo?!. La strada per il lavoro la mattina pi corta. La sera alle cinque, quando i capelli ti puzzano di fumo per uno stronzo che se ne frega dei divieti in ufficio, su quello stesso cammino segnato dal destino la via di casa non la ritrovi. Mi danno un calcio in culo o mi lasciano in azienda?. Lincubo della cassa integrazione e le file agli sportelli del collocamento provinciale di rodono i coglioni se pensi a quei pezzi di merda che si stanno mangiando tutto nelle trattorie trasteverine a

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