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Autostrada Valdastico nord

Le ragioni del NO
Siamo fermamente ed irremovibilmente contrari alla realizzazione di Valdastico Nord A31:
1. perch oramai scienticamente provato che il nostro pianeta avviato sulla strada

del riscaldamento globale che diverr tanto pi veloce ed insostenibile quanto pi luomo proseguir nella scellerata scelta di una crescita economica basata sul consumo di risorse fossili e ambientali. Bisogna pensare a nuove modalit di sviluppo altrimenti fra 50 anni ci saranno le strade, ma non ci sar pi luomo per percorrerle. Continuando a questo ritmo, nel 2050 saremo a tre gradi in pi sulla supercie terrestre, nel 2100 a pi sei, che signicheranno lestinzione della specie. Siamo tanto bravi a produrre dati guardando ad un territorio ristretto e non teniamo conto dei continui ammonimenti della comunit scientica a livello globale;

2. perch tutto limpianto normativo sul quale si basa la progettazione dellopera deriva

dallarrogante assunto che leconomia venga prima dellambiente, della salute e del potere di autodeterminazione di un territorio. Besenello preferisce una vita meno agiata ad una vita senza la bellezza del proprio ambiente;

3. perch lanalisi dei ussi di trafco dimostra chiaramente che la Valdastico non

risolver i problemi di transito lungo la Valsugana, che aldil di questopera dovr fare i conti con le scelte miopi di viabilit perorate da una certa classe dirigente veneta che non pi maggioranza in regione (mi riferisco alla Pedemontana e alla Castelfranco Cismon del Grappa denominata Valsugana Est, unaltra strada a pedaggio parallela a Valdastico Nord). Di pi, la Valdastico Nord creerebbe trafco aggiuntivo insostenibile sullasse del Brennero, con problemi tecnici per lA22 (si pensi al perentorio NO alle 3 corsie da parte dell Alto Adige e allimbuto delle gallerie di Doss Trento);

4. perch non solo Valdastico Nord non prevista dalla programmazione urbanistica

della Provincia Autonoma di Trento, ma si contrappone alle politiche di sviluppo della viabilit previste dai documenti programmatici provinciali, laddove codicato un piano strategico dei trasporti che impone il transito del nostro territorio sulla rotaia, cercando di limitare il pi possibile il trasporto delle merci su gomma. Principi fra laltro pienamente confermati anche dal Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi, da poco approvato a livello governativo. Questopera invece

costituirebbe un colpo mortale allobiettivo di mettere le merci dirette allestero su ferrovia allaltezza di Verona utilizzando la possibilit offerta dal Quadrante Europa, il gigantesco interporto;

5. perch il Trentino ha giustamente deciso di porre al centro della propria politica

di sviluppo il turismo, lambiente ed il territorio ed il completamento della Valdastico Nord si scontra con queste nalit ideali. Non possiamo diventare un corridoio di transito per le merci degli altri;

6. perch la vera ricchezza delle nostre comunit costituita dal patrimonio di

risorse naturali, ambientali ed antropiche che la Convenzione Europea sul Paesaggio ci ammonisce a salvaguardare;

7. perch a Besenello ed in ogni realt di fondovalle, quindi anche in Valdastico, il

territorio un bene prezioso e raro, non pu essere sprecato per infrastrutture inquinanti, anacronistiche ed inutili, che rischiano di rimanere eterne incompiute per essere gi vecchie da nuove (si pensi al costo dei prodotti petroliferi ed alla riduzione del trafco dovuto al loro aumento);

8. perch solo gli ignoranti possono pensare che passando dentro le montagne e

nascondendovi l'autostrada se ne limiti l'impatto ambientale. Rischiamo di doverci privare di risorse idriche che valgono per i nostri gli ben pi di un pedaggio autostradale;

9. perch la progettazione dellopera si dimostrata scorretta e lacunosa, non

portando alcuna analisi preventiva e rigorosa di costi e beneci che giustichi lutilit dellopera, ha omesso scientemente il problema frana della Marogna ed ha trascurato le criticit legate alla perdita certa di falde acquifere durante gli scavi, basando lanalisi idrogeologica su dei modelli astratti dei quali ci chiedono di darci e di ipotecare cos il nostro futuro. Troppo spesso in Italia il dissesto idrogeologico non stato affrontato con la seriet dovuta;

10. perch il progetto condivisibile era quello del 2007 che prevedeva la tangenziale

autostradale di Piovene Rocchette ed il servizio allarea industriale di Arsiero. Comprendiamo anche noi che Piovene Rocchette deve portare fuori citt lA31 ma ci non deve andare a discapito di altre comunit che non vogliono lautostrada e che avrebbero solo effetti negativi dalla sua realizzazione. Questo progetto era gi nanziato e avrebbe avuto il vantaggio di essere gi realizzato senza dover attendere

altri dieci anni e sarebbe gi stato pagato con i soli denari che costato lo sciagurato progetto Valdastico Nord;

11.perch la classe politica dovrebbe ricordarsi sempre ed a tutti i livelli di riettere sulle

conseguenze future del proprio operato al di l dei pochi anni di mandato elettorale. Rispondiamo e siamo responsabili per le generazioni future.

Siamo fermamente ed irremovibilmente contrari alla realizzazione di Valdastico Nord A31 come dovrebbe esserlo qualsiasi persona di buon senso che sia attenta ad altro, non solo al profitto. Tanto vale per i Trentini quanto per i Veneti.

IL SINDACO DI BESENELLO

C C

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