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Nieto Requena Emmanuel Arn Composizione e redazione in italiano Recensione di un saggio La poesia Quando pensiamo a un saggio difficile proporne

e uno da leggere perch ce ne sono moltissimi e in diverssisimi ambiti. Ma fra tutti credo che proporne uno letterario sarebbe bello. Questo saggio, di fatto, lho letto recentemente e mi sembrato piuttosto emblematico, per me o per i qualli che studiano letteratura. Mi riferisco al saggio, La poesia, contenuto nel libro saggistico, Siete noches, di Jorge Luis Borgues, il quale nato a Bueno Aires, il 24 agosto 1899 e morto il 14 guigno 1986 a Ginevra. uno degli scrittori pi noti del secolo XX perch ha uninfinita produzione, in varie lingue, non solo letteraria, ma anche saggistica e filosofica. Il saggio incomincia, infatti, con una serie di metafore, con i quali si paragona la letteratura, per dire una, a un piumaggio multicolore del pavone. Lautore, poi, cita Emerson e ci dice che una biblioteca una scatola magica dove ci sono molti spiriti incantati che si svegliano mentre apriamo un libro e finisce argomentando che questo , proprio, il fatto estetico. Dichiara, in seguito, che il libro cambia poiche noi anche cambiamo: perch siamo il fuime dEraclito, che ha detto che luomo di oggi non sar lo stesso di domani. Cos, il libro e noi stessi siamo il fuime dEraclito. Dopo, parla su Croce, che ci dice che la letteratura espressione e che fatta da parole e che il linguaggio anche un fenomeno estetico. Continua a dire cose sulle lingue, con una metafora della luna, fino a manifestare che ognuna lingua ha la sua luna, cio, la sua cosmogonia, e che ogni parola una poesia ben fatta. Discorre, poi, fra lingue, filosofi, e pi tardi ci spiega cosa la poesia per lui, mettendo alla luce alcune poesie, i quali sono esaminate e commentate da lui stesso, facendo unanalisi fra loro, paragoni e via dicendo. Alla fine, commenta un verso di Angelus Silesius, il quale, dice egli, sar la conclusione del suo scritto: La rosa es sin porqu; florece porque florece. E aggiunge lo stesso verso ma in tedesco: Die rose ist ohne warum, sie blhet weil sie blhet, per esprimere la stessa idea solo che in altra lingua. E con questo, insomma, far vedere la inmensa variet linguistica, ossia, poetica, che ha ogni lingua, oppure ogni parola.

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