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Date: 04 Apr 95
From: Gianluca Neri
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Intervista esclusiva a Guglielmo Sinigaglia,
supertestimone della strage. La sua versione vale
quattro attentati e una vita distrutta.
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di Gianluca Neri e Antonio Riccobon
E' una sera di marzo più fredda del dovuto, e conversiamo con lui per tre
ore, seduti sulla panchina di un giardino pubblico. La gente della zona lo
riconosce, lo saluta, e ad un certo punto arriva addirittura una signora
con una pizza calda. Alle otto e mezza di sera abbiamo la necessità di
fotocopiare la mole di documenti che ci mostra. Alle nostre spalle c'e'
una copisteria, chiusa, vista l'ora. Mentre Sinigaglia parla, il titolare
torna a prendere le chiavi di casa che ha dimenticato in negozio; ha una
certa fretta, ma gli chiediamo se può farci il favore, e ci dice: "Se sono
per la storia di Guglielmo allora sono gratis". E si parla di trecento
fotocopie.
SCENARIO DI GUERRA
Da quando il 27 giugno 1980 il DC9 Itavia con 81 passeggeri a bordo e'
precipitato in mare e' stata fatta ogni sorta di ipotesi, dall'incidente
all'abbattimento volontario. Fino al novembre 1990 su Ustica e il suo
dramma sporadicamente vengono date notizie che sembrano più illazioni. La
più ripetuta e' quella che a bordo del DC9 vi fosse un terrorista
neofascista, per cui venne collocata una bomba a bordo. Nel 1990
l'inchiesta passa dal giudice Vittorio Bucarelli al giudice Rosario
Priore, che inizia una nuova opera investigativa: dispone un nuovo
recupero dei rottami del relitto affidandolo non più alla società francese
"Infremer", ma ad una inglese, sicuramente non collegata ai servizi
segreti.
Con le nuove audizioni fatte dal giudice Priore non si parla più di
"tragedia" di Ustica, ma di "strage". Il testimone che permette questa
svolta e' Guglielmo Sinigaglia, che in cinque giorni di testimonianza
traccia un panorama di guerra, puntualizza e motiva lo scenario, dando
corpo a fatti che in precedenza erano circolati solo come illazioni.
Priore trova anche altri testimoni che gli permettono di incriminare 36
alti ufficiali con reati pesantissimi, tra cui l'alto tradimento.
"Parecchie ore".