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PORTFOLIO 2013
STATEMENT
Rachele Maistrello (Vittorio Veneto, 1986) si forma come artista presso lENSBA di Parigi, lo ZHDK di Zurigo e lo IUAV di Venezia. Linteresse primario per la fotografia la porta a concentrarsi sullanalisi e la messa in crisi degli elementi che distinguono il formato analogico da quello digitale. Dal suo ricco repertorio di appunti visivi emergono dunque immagini che scivolano tra lordine del vero, del plausibile e del fittizio. Da signore veneziane in paesaggi edenici stampate in grande formato, a improbabili editing in formato j-peg, il corpus dellartista oscilla costantemente tra la messinscena del vero e la misteriosit dellottuso. La sontuosit del kitsch, la contraddizione del tautologico, liconologia del periferico, sono tutte facce di una medesima ricerca: sulle persone, sulle loro private eroicit, sui loro simboli quotidiani. Il risultato si compone di opere fotografiche, collages, disegni, video e installazioni. Lartista ha esposto in spazi pubblici e privati in Italia e allestero, tra cui il Museo di fotografia contemporanea di Cinisello Balsamo, la fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, la galleria Immix di Parigi, e a eventi collaterali (IX e Byob) della 53 e 54 Biennale Arti Visive di Venezia. Rachele Maistrello (1986) studied visual art at ENSBA in Paris (Anette Messagers atelier), photography at ZHDK in Zurich and at IUAV in Venice, where she received her BFA in 2009. Her work focuses on the analysis of photographys elements, questioning the boundaries between digital and analog format. From her rich repertory of visual sketches she realizes pictures fluctuating between the true, the possible and the fictitious. The artists corpus sways between the mise-en-scene of reality and the mystery of vacuity, by representing improbable digital photo collage such as Venetian ladies in heavenly landscapes, printed in big sizes. Her main artistic topics are the sumptuousness of kitsch, the iconology of marginal, the contradiction in tautology and the everyday heroism of ordinary people. Her work has been exhibited in private and public shows, in Italy and abroad, such as the Museum of Contemporary Photography of Cinisello Balsamo, the 201 gallery in Zrich, the Immix Gallery in Paris, and in two different collateral events (IX/KROSSING and BYOB by Miltos Manetas) at 53rd and 54th Venice Biennale.
WORKS / BIO
INDEX
SIGNORA NELLERBA BEYOND REASONABLE EVIDENCE QUEENS STILL ON THE WAY HOME HOLZWEGE GEARS THIS SIDE OF PARADISE SERIE 01 TROPICI
rachele.maistrello@gmail.com
# 0039-3483932169 Atelier 7
SIGNORA NELLERBA
LADY IN THE GRASS
Quando ho fotografato una delle diverse signore che aspettavano il vaporetto, e ne ho in seguito cambiato lenvironment con uno sfondo sfasato di qualche ora, forse avevo inconsciamente ben presente lidentit ed il potere del mezzo che stavo utilizzando. Limmagine che ne risulta falsificata, ma allo stesso tempo probabile. Quando si parla di fotografia, si presume sempre che esista, o sia esistito, qualcosa che assomiglia a ci che si vede: la fotografia riconduce sempre al suo referente. Volevo che si percepisse una sensazione di impertinenza di superficie, melanconia e lucido understatement; allo stesso modo inoltre ho fatto si che il titolo ed il soggetto formassero un dispositivo tautologico e proprio per questo misterioso. E proprio questa potenzialit tautologica delle fotografie che fa si che non spieghino, ma constatino, ed proprio il loro potere di scelta, di ex-porre, che le rende a priori dei dispositivi di risemantizzazione, quindi di straniamento del presente. Lironia della mia opera sicuramente molto vicina a quel tipo di ironia straniante intrinseca alla specificit fotografica, che ben poco ha a che fare con il sarcasmo, semmai ha ache fare con la nostalgia. La suprema saggezza dellimmagine fotografica consiste nel dire: questa la superficie. Pensa adesso, o meglio, intuisci, che cosa c al di l di essa.
C-print on Kodak Endura paper (from two scanned negative, each 4,5cm x 6 cm) 155cm x 110cm, 2009
Per un anno ho visitato diversi musei pubblici di varie citt dEuropa osservando le opere della storiadellarte moderna in base ad un criterio paradossale: la relazione visiva che si instaurava tra esse ed i visitatori. Ne nata una prima serie che ragiona sui concetti di tempo, di origine e appartenenza. In Beyond reasonable Evidence il fruitore entra nella cornice, e tramite lesperienza dellessere fotografato non solo vive il trasformarsi da soggetto in oggetto ma entra nellopera e co-esiste con lopera stessa. Diventando egli stesso opera darte, condividendone la-tempora-lit. Levidenza della somiglianza, agisce anche verso unaltra direzione: il dipinto si carica di una forza inversa, poich si innesca il dubbio della parentela. Si crea una spinta di probabilit, dunque di eventualit futura allinterno del passato, andando ad attuare inoltre un processo potenzialmente ripetibile dalle generazioni di artisti futuri e quindi senza fine mostrando leternit dellistante.
Debora in front of Bildnis einer jungen Dameby Cornelis De Vos (1623-1624), Kunsthaus, Zrich, c-print on Kodak Endura paper, 23cm x 36cm, October 2011
Martha in front of James Hamilton, 2nd Earl of Clanbrassil (1774) by Jean-Etienne Liotard, Private collection, Zrich, chromogenic print on Kodak Endura paper, 23cm x 36cm, March 2012
Luca in front of Disputa tra filosofi o Laccademia di Platone (detail), (1645), by Salvator Rosa, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino, chromogenic print on Kodak Endura paper, 23cm x 36cm, July 2012
Katharina in front of Grace, Countess of Clanbrassillby Jean-Etienne Liotard (1774), Kunsthaus, Zrich, chromogenic print on Kodak Endura paper, 23cm x 36cm, February 2012
Elisabetta in front of La Maga Circe by Lorenzo Garbieri (1615/1620), Pinacoteca Nazionale, Bologna, chromogenic print on Kodak Endura paper, 23cm x 36cm, November 2012
QUEENS
REGINE
Queens un progetto fotografico che indaga la dimensione della maschera. Attraverso una riflessione sulle varie forme e matrici della fotografia rifletto su un immaginario di opposti, nel quale le protagoniste di questa ricerca incarnano archetipi tanto vicini quanto lontani. Mnemosine in questo racconto rinnova il suo drappeggio e diventa Regina.
C-prints and silver gelatin prints, variable sizes and dimensions, 2009/ongoing
Red Hair, c-print from 35mm negative, 2010 The Earing, c-print from 35mm negative, 2009 Untitled (Inside), c-print from 35mm negative, 2011
Untitled, c-print from 35mm negative, 2009 Untitled, silver gelatin print from 35mm negative, 2009 Hand with Purple Nails, c-print from 35mm negative, 2011
Still on the way home lo script visivo per un film impossibile. Partendo da un intervista con Luciano, un dandy ottuagenario la cui vita sfarzosa e sopra le righe nel mondo del cinema si lega allaffacciarsi della cultura queer, in collaborazione con Antonio Bigini siamo andati ad installare un mix di tracce visive, tanto appassionate quanto infedeli. Unendo memorie intime di filmini di famiglia dellarchivio italiano nazionale Home Movies a suggestioni del mio archivio analogico personale nata una narrazione che gioca con lo spazio, con la possibilit e lintreccio di suggestioni. Come il titolo suggerisce, il nostro script parla di un film sulla sensazione che si ha quando si sulla via di casa, che tanto assomiglia ad un ritorno quanto rimanda allidea di un processo incompiuto e proprio per questo specifico.
Still from Home Movies, plotter, 20132 Untitled, c-print from 35mm negative, 2012 Untitled (Sphinx in Rome),c-print from 35mm negative, 2011
SENTIERI INTERROTTI
HOLZWEGE
Holzwege affronta il tema del perdersi seguendo una logica, parla del dominio della natura e della creazione di una visione umanizzata ed asettica di elementi naturali. Holzwege parla del controllo, e della parte oscura di esso.
Exhibition view, Fondazione Cicogna Rampana, Brescia Previous page: Untitled (Grey), c-print, 50cmx 70cm, 2012 Untitled (Forest), c-print, 50cmx 70cm, 2012
GEARS
Intrecci di volti, luoghi e situazioni che si sono intrecciati con la mia persona si rimescolano in questo archivio sempre aperto. Libero da una tematica, una meta o una cronologia Gears lincrocio tangibile di cio che mi circonda e la mia immaginazione. Le fotografie sono libere da vincoli, si aggregano in base alloccasione (una mostra, unopera, un edizione limitata) testimonianze di un approccio artistico basato su unetica del cogliere. Gears riprende la struttura dei racconti aedici, orali e liberi dal vincolo della narrazione logica, pronti ad essere costantemente reinterpretati e donati senza fine.
C-prints and silver gelatin prints, variable sizes and dimensions, 2008/ongoing
Untitled (Bologna), c-print from 35mm negative, 2009 Untitled (Valencia), c-print from 35mm negative, 2010 Untitled (Morning near Rigiblick), c-print from 35mm negative,2012 Untitled, c-print from 35mm negative, 2010 Untitled (Murter island), c-print from 35mm negative, 2010
Untitled, c-print from 35mm negative, 2010 Untitled, c-print from 35mm negative, 2010 Untitled, c-print from 35mm negative,2011
Attratta e incuriosita dal rapporto che ancora lega le persone alla natura nella societ di oggi, Rachele ha lavorato a lungo allinterno del Parco Nord e ne ha incontrato e ritratto nel corso dellestate scorsa numerosi frequentatori. Nel suo progetto, Di qua dal paradiso, lartista utilizza i ritratti e gli sfondi del parco per realizzare suggestive composizioni, liberamente ispirate tanto alla pittura fiamminga quanto alla Divina Commedia. Linstallazione si inserisce nellambiente in una forma discreta e straniante: le immagini sono restituite al pubblico attraverso alcuni cannocchiali, dispositivi profondamente legati allo sguardo e allesperienza della natura, che ricreano un percorso allinterno del parco e invitano a ripercorrerlo e riscoprirne alcuni ambiti. Il progetto completato da una videoproiezione allinterno della Cascina Centro Parco che si inserisce nella vita quotidiana della struttura e presenta tutti i ritratti realizzati. (Matteo Balduzzi, Mufoco)
Photomontage, 2012
One of the first shots, 2012 The artist meets the visitors of the Park One of the local newspapers with the open call
SERIE 01
Tra il 2008 e il 2009, per otto mesi, ho esplorato il mondo degli zoo, dei negozi di animali, degli oceanografi e dei rettilari; ho viaggiato dalla Spagna alla Francia, dallItalia alla Germania con lo stesso intento: comprendere come si presenti una definizione naturale in un contesto contemporaneo. Cercando di evitare ogni forma di giudizio, ho cercato di unire la maggiore lucidit possibile ad un estrema libert visiva. E questo che mi ha spinta a seguire ogni fase di produzione, dallo sviluppo alla stampa. Il nucleo di questo corpus la creazione di un gap tra la visione e ilriconoscimento del soggetto, tra limmaginazione e il reale.
Untitled, c-print from 35mm negative, 2008 Untitled, c-print from 35mm negative, 2009 Untitled, c-print from 35mm negative, 2008 Untitled, c-print from 35mm negative, 2009 Untitled, c-print from 35mm negative, 2009 Untitled, c-print from 35mm negative, 2009 Untitled, c-print from 35mm negative, 2008
ELECTIVE AFFINITIES
AFFINIT ELETTIVE
In questo lavoro gioco con il simbolismo edenico dei prodotti igienizzanti. Utilizzando lestetica pubblicitaria, unisco il referente e il simulacro in nature morte seriali. Lopera nasce da unanalisi semiotica dellomonimo testo di Goethe.
TROPICI
Una palma, il cielo e il mare azzurri, una spiaggia tropicale: unimmagine. Riprodotta in mille e pi oggetti, selezionata volontariamente da altrettante macchine fotografiche, dipinta, disegnata, impaginata, rielaborata, riutilizzata, riciclata, immagazzinata cos bene da poter essere visualizzata mentalmente da qualsiasi persona in meno di un secondo. Sarebbe troppo banale ridurre il discorso al mito di un eden che non lascia la presa, e, star delle immagini da intrattenimento, il re dei desktop; e se si cercasse di scoprire perch le persone, nelle loro avanscoperte doltreoceano e non, continuino meccanicamente ad appropriarsi di un immagine gi pronta nel portapenne dufficio al loro ritorno, sarebbe forviante rifarsi al discorso dellappropriazione-testimonianza VS limpossibilit di conoscenza della natura. Eppure, forse, in entrambe le ipotesi c del vero. Le risposte non sono mai troppo sicure, siamo infatti di fronte a un simbolo e proprio per questo la matrice si nasconde. Dove si fermer il suo albero genealogico? Si tratta veramente di genealogia cronologica? O, piuttosto, di innesti, mutazioni, rimescolamenti che si sviluppano tra gli incroci delle vie del web (e di conseguenza tra le incidenze delle persone e del reale)? Ecco allora che la soluzione addentrarsi e perdersi. Agire come un detective tra i dati, i possibili referenti, le coincidenze, e mostrare la mia devozione verso questa icona dellapparente superficie. E tra mail a gestori di improbabili siti che probabilmente non avrei mai visitato, a fitti grafici di coincidenze di RGB, ho cercato anche di avvicinarmi ad essa tramite unazione semplice: ne ho cucito la struttura. Sono nati quindi una serie di sistemi nervosi fissi e mutevoli, che, una volta esposti alla luce, svelano i vuoti lasciati dallago rivelando una sorta di costellazione. Proprio come le costellazioni guardano al cielo, i nostri tropici guardano a qualcosa di lontano. I miti, le icone, i simboli, in fondo non servono per essere raggiunti, semmai inseguiti.
TROPICI #2
RICERCA / REFERENTI / DEDIZIONE / COSTELLAZIONI Cuciture su fotografie scaricate da internet, stampate su carta Fuji
Untitled, series of 4 digital prints, each one 20cm x 30cm, inkjet on photographic paper, 2010
TROPICI #3
MAIL / CONTATTI / DIGRESSIONI Mail a siti web cucite su cotone bianco con filo nero, blu e rosso sintetico.
TROPICI #4
DEVIAZIONI / AZIONE Performance, Dolomiti. Ricreare una schermata di Google Images, agire sulla cornice e sul supporto.
Beyond Tropici / Behind Tropici performance still c-print 100cm x 70cm, 2010
ABOUT
Born in 1986 in Vittorio Veneto (Italy) lives between Venice and Zrich Education ZHDK, (photography department) Zrich 2011-2013 IUAV, B.A. in Visual Art, Venice 2006-2009 ENSBA Paris, atelier Annette Messager, Paris 2008-2009
PUBLICATIONS
2013 Artaround, curated by Matteo Balduzzi, Chiara Buzzi, Museo di Fotografia contemporanea di Cinisello Balsamo 2012 Two in one, catalogue, by Matteo Efrem Rossi // Io tu lui lei, curated by Associazione E 2011 Processing projects, curated by Matteo Efrem Rossi, credits of Universit Ca Foscari, A+A Gallery, EAV association, 2010 2002>2010 BLM, curated by Chiara Casarin, Mousse publishing edition, Milan // Vogue Italia, August, scouting Venice, by M.Carboni 2010 Catalogue BLM, 94ma Collettiva, Comune di Venezia, 2010 Catalogue BLM, 93ma Collettiva, Comune di Venezia, 2009 Un Resoconto, curated by Guido Guidi, Iuav edition, Venice 2006. How to look at Venice, Galleria Contemporaneo, Dario De Bastiani, Venice