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ISTITUTO SINDACALE PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO

promosso dalla

BILANCIO SOCIALE 2011


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ORGANIZZAZIONE NON GOVERNATIVA ORGANIZZAZIONE NON LUCRATIVA DI UTILIT SOCIALE

www.iscos.cisl.it

Bilancio Sociale certificato dalla Societ ITALREVI S.p.A. approvato dal Consiglio Direttivo riunitosi in Roma il 19/04/2012. VIII edizione Il bilancio dellIstituto non sottoposto a vincoli di pubblicit se non quello volontario con la pubblicazione allinterno del sito istituzionale, allindirizzo www.iscos.cisl.it/bilanciosociale. ISCOS Istituto Sindacale per la Cooperazione allo Sviluppo promosso dalla CISL Confederazione Italiana Sindacati dei Lavoratori Associazione non a scopo di lucro costituita il 23.11.1983 ONG riconosciuta idonea dal Ministero per gli Affari Esteri Italiano DM n. 128/4173 del 21.12 .1985 e successive modificazioni, ex art. 28 legge 49/1987 con Decreto Ministeriale n. 1988/128/4159/2D del 14/09/1988 e DM n. 1989/128/002963/4 del 19.10.1989 Aderente a:

Sede Nazionale Largo A. Vessella, 31 - 00199, Roma, Italia www.iscos.cisl.it - iscos@iscos-cisl.org PEC: iscoscisl@pec.it tel +39 06 44341280 - fax +39 06 49388729 C.F. 97028820583 Sede Legale: Via Po 21, 00198 Roma Organi societari e di controllo Presidente: Legale rappresentante, compenso non previsto da statuto Consiglio di amministrazione: Membri: 9 N di assemblee annuali: 2 Collegio Sindacale: Membri: 3

Compensi: non previsto da statuto Compensi: rinuncia per lintero mandato

N incontri collegio: 8

Societ di revisione: Italrevi S.p.A, compenso euro 14.200 Donazioni Online: www.iscos.cisl.it C/c Postale 68901008: ISCOS Istituto Sindacale per la Cooperazione allo Sviluppo Banca Popolare Etica IBAN: IT48 J050 1803 2000 0000 0101 547 ISCOS Solidariet

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SOMMARIO
1. RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PRESIDENTE 2. INTRODUZIONE, OBIETTIVI E PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE 3. FINALIT ISTITUZIONALI DELLISCOS 4. ASSETTO ISTITUZIONALE ORGANIGRAMMA ISCOS NAZIONALE 5. ATTIVIT ISTITUZIONALI 5 10 12 13 15 17

SINTESI STORICA COMPLESSIVA DEGLI INTERVENTI PER AREA GEOGRAFICA 29 DEI PROGETTI IN ESSERE AL 31/12/2011 6. VALUTAZIONE DEI PROGETTI E VERIFICA DEI RISULTATI SINTESI DELLA RACCOLTA FONDI (DATI STORICI) 32 35

Distribuzione delle scelte e degli importi per onlus ed enti del volontariato ammessi al beneficio del 5 per 1000. 36

7. DATI FINANZIARI ED ECONOMICI BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE STATO PATRIMONIALE RENDICONTO DELLA GESTIONE NOTA INTEGRATIVA
Contenuto e forma del bilancio desercizio al 31 dicembre 2011 Principi contabili adottati Analisi delle voci di stato patrimoniale
ATTIVIT

37 37 41 45
47 48 50
50

Passivo e Deficit Patrimoniale Analisi delle voci del rendiconto della gestione
AREA DELLE ATTIVITA ISTITUZIONALI AREA DELLE ATTIVIT PROMOZIONALI E DI RACCOLTA FONDI AREA DI GESTIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE AREA DELLE ATTIVIT DI NATURA STRAORDINARIA AREA DELLE ATTIVIT DI SUPPORTO GENERALE ALLEGATI

54 59
59 60 61 61 62

65
66 67 70

Rendiconto Finanziario Verbale del collegio dei sindaci Relazione della societ di revisione

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1. Relazione sulla gestione del Presidente

Cari Consiglieri e Soci, come sempre la descrizione precisa delle caratteristiche dei progetti in termini di priorit paese e di contenuti viene documentata allinterno del Presidente: RENZO BELLINI bilancio. Essa si riferisce per il 2011 allapertura di 15 nuovi progetti di cui 4 in cofinanziamento con la Consiglio di Amministrazione Commissione Europea, 1 con il MAE, 1 con il SERGIO GIGLI Comitato Haiti relativo alla raccolta fondi CGIL-CISLUIL Confindustria, 1 con Solidar, 1 con IILA, 1 con DIQUATTRO MARIA Cooperazione Italiana e 6 con fondi privati. RASO ROSETTA Contemporaneamente si sono chiusi 26 progetti per GIUSEPPE FARINA cui lattivit attuale ci vede impegnati complessivamente in 36 progetti. STEFANO MASTROVINCENZO I dati, se pur significativi, riferiti alle dimensioni della MARCELLO MAGGIO nostra ONG, dimostrano ancora una volta la difficolt RITA PAVAN ad operare con il sistema della Cooperazione Istituzionale. Infatti lOCSE/DAC1 segnala che nel PIETRO CERRITO 2011 c stata una riduzione degli aiuti pari al -3,3% con un calo dei paesi donatori dellUnione Europea del -6,4% rispetto al 2010. In questo contesto lItalia Collegio dei Sindaci si distingue ulteriormente risultando il Paese che RENATO DI MARCO riduce di pi il proprio aiuto precipitando ad un valore FULVIO SCIARMA percentuale sul PIL pari allo 0,12%. Inoltre i tagli lineari del Governo si sono ripercossi GIULIANO CANTONI allinterno del MAE in una penalizzazione ingiustificata della cooperazione allo sviluppo tale da Societ di Revisione contabile prefigurare una vera e propria discriminazione. Di ITALREVI S.P.A. converso il 68% degli italiani vorrebbe mantenere le promesse e aumentare gli aiuti alla cooperazione, tagliando sulle spese militari che sono circa 28 miliardi di euro lanno. Questo stato di cose allontana lItalia sempre pi dagli impegni assunti a livello internazionale, ma soprattutto ci allontana dai bisogni e dalle necessit richiesti dai mutamenti politici - economici sociali insiti in un mondo globalizzato ed interdipendente. Il mondo globalizzato richiede un profondo mutamento della natura stessa della Cooperazione Internazionale. Essa non pu pi avere la stessa caratteristica che le era propria quando il mondo era diviso in due grandi blocchi politici - economici - militari, il cui rapporto ed equilibrio si reggeva sulla guerra fredda e sul quel sistema ordinatorio in cui il nemico del mio nemico mio amico. Allinterno di quel rapporto la cooperazione si sviluppava in termini di aiuti al servizio di una politica estera che rispondeva alle singole contingenze geopolitiche e assumeva soprattutto la caratteristica di rafforzare la competitivit e la paura tra i due sistemi. Ora la Cooperazione Internazionale soprattutto un sistema di reciprocit e di interesse comune che sostanzia la sua cifra interpretativa sul come si vive allinterno di un mondo interdipendente dove tutto interconnesso, dalle culture e civilt, ai sistemi economici e produttivi, ecc. Lidentit della cooperazione va dunque trasformata in una attivit su cui investire e non un costo su cui risparmiare.

OCSE Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo DAC Comitato di Aiuto Pubblico dellOCSE
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Essa rappresenta una grande opportunit per favorire la soluzione della crisi stessa e della crescita globale. Tutti vediamo i limiti, le disparit e le distorsioni dellattuale modello di sviluppo che crea ingiustizie, fame, miseria e tensioni sociali che minano la pace, la democrazia, la libert e la sicurezza. La sfida che abbiamo di fronte quella di costruire un Nuovo Patto di Civilt che sappia trovare la combinazione ottimale tra le potenzialit tecnologiche economico - finanziarie e produttive con i necessari mutamenti complementari nella organizzazione politica-istituzionale e sociale. La ricerca verso un Nuovo Umanesimo passa attraverso questa strada superando la cultura del liberismo economico, dellindividualismo e dellutilitarismo che premia i Paesi e gli individui che godono di una posizione di vantaggio economico e finanziario a scapito dei milioni di esclusi che popolano il nostro Pianeta. La Cooperazione Internazionale contemporaneamente idea e strumento per avviare un percorso che ci porti ad una nuova visione globale delle opportunit, dei diritti e del ben-essere sostanziando unidea di sviluppo e di cooperazione sociale meno attenta alle leggi delleconomia e pi vicina ai bisogni delle persone. attraverso la cooperazione che si pu affrontare e risolvere quel grande stravolgimento etico morale, che appartiene alla nostra epoca, per cui le forze materiali vengono dotate di vita spirituale e lesistenza umana viene avvilita a forza materiale da utilizzare e da sfruttare come qualsiasi strumento tecnico. in questo quadro che si deve inserire una visione lungimirante del nostro Governo, per tutelare anche gli interessi specifici del Paese, perch queste politiche, oltre che assolvere ad un dovere etico - morale, rappresentano una modalit per ridare peso e dignit alla Cooperazione Italiana ridefinendo il rapporto tra la politica estera e le relazioni esterne, facendo coincidere gli interessi nazionali con gli obiettivi della cooperazione internazionale allo sviluppo. Infatti sempre pi le responsabilit, gli interessi, i diritti e i sistemi produttivi assumono una dimensione mondiale e la distinzione tra nazionale - internazionale tende a scomparire premiando il livello internazionale. Inoltre un modo per tutelare gli interessi del nostro Paese costruendo rapporti con i sistemi di governo, di comunit economiche, produttive, sociali e civili che, nella logica della reciprocit, alimentano quella crescita globale pi equa e sostenibile di cui abbiamo bisogno. La nascita del Governo Monti, con la nomina del Ministro per la Cooperazione e Integrazione Andrea Riccardi va salutata in modo estremamente positivo, sia per la novit politica, sia per la competenza, preparazione e credibilit che caratterizza la storia del Professore Riccardi. Nel mondo globalizzato, come gi detto, tutto intrecciato, le culture, le civilt sono in continuo movimento al di l di ogni confine e in un rapporto inscindibile tra globale e locale. Tale vicinanza e interdipendenza deve generare nuovi baccelli capaci di contenere le molteplici identit, creando interazione, fraternit e convivenza. Oggi lidentit non pu portare separazione, che presuppone coesistenza senza convivenza, ma il prodotto dellintreccio di diverse culture che entrano in rapporto tra loro per costruire insieme quella ricerca di verit autentiche in cui la ragione diventa la forza filosofica capace di praticare la conoscenza di s e degli altri, organizzando lincontro tra diversit senza confine di luogo, religione, etnia, ma con un agire culturale cosmopolita. Del resto Emanuel Kant sosteneva gi alla fine del 1700, la necessit di individuare forme di governo universali: viviamo in un pianeta rotondo tanto pi ti vuoi allontanare da una parte, tanto pi ti avvicinerai allaltra... la Natura stessa che ci porta ad individuare forme di governo e di convivenza universale. Come si vede cooperazione ed integrazione sono due facce della stessa medaglia perch hanno la stessa visione del mondo. Tale positiva novit richiede che siano definiti senza ulteriori ritardi gli ambiti di azione e di responsabilit del Ministro, allinterno di una formale collaborazione interministeriale a partire dai tre attori chiamati a gestire la Cooperazione allo Sviluppo e cio i Ministeri Cooperazione, Affari Esteri ed Economia.

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RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PRESIDENTE

Occorrer inoltre concentrare in un unico fondo tutte le risorse pubbliche dedicate alla Cooperazione superandone lattuale dispersione perch gestite a vario titolo da diversi Ministeri, in ragione delle loro competenze tecniche, ma al di fuori delle indispensabili visioni e strategie complessive. La stessa quantit di risorse destinate alla cooperazione va rivista per recuperare credibilit a livello europeo e per incrementare la cooperazione bilaterale di almeno 350mila euro per il 2013 cos come richiesto dal sistema delle ONG. Esiste, in termini di disponibilit politica, la volont del neo Ministro di arrivare alla convocazione di una Conferenza nazionale sul tema, che attraverso ampia partecipazione di tutti i soggetti interessati, contribuisca allapprofondimento e al confronto costruttivo per rinnovare lidentit della Cooperazione Italiana. Allinterno di questa, speriamo concreta - rinnovata volont, il sistema delle ONG continua a far vivere una capacit di mobilitazione e di sollecitazione dei fondi privati (oltre 300 milioni di euro lanno) che hanno consentito lacquisizione di una notevole credibilit e professionalit nel campo della cooperazione allo sviluppo che la rende protagonista nella qualit ed efficacia degli interventi e nel rafforzamento della societ civile, operando spesso nelle aree pi abbandonate e difficili contribuendo al dialogo e alla pacificazione. La ricerca verso un sistema di Cooperazione Internazionale pi efficiente ed efficace ovviamente presente anche nel contesto sindacale. Continua infatti il piano dazione del Sindacato per realizzare una vera rete operativa fra tutti i soggetti sindacali riconducendola il pi possibile ad una logica multilaterale per rivendicare al Sindacato un ruolo di protagonista riconosciuto dai donatori istituzionale come attore dello sviluppo con specifici canali di finanziamento. questa una strada che noi sosteniamo e speriamo trovi un suo riconoscimento perch si potrebbe dispiegare poi ai livelli nazionali rafforzando il ruolo delle ONG promosse dalle Organizzazioni Sindacali. Il ruolo dellISCOS, seppur dentro le difficolt che caratterizzano la Cooperazione Internazionale, continua ad avere il suo valido riconoscimento sia a livello Nazionale che dagli ISCOS Regionali. I contenuti in termini di scelte prioritarie sono come gi detto illustrate allinterno del Bilancio. Occorre ora affrontare il rapporto tra ISCOS e il Sindacato promotore CISL. 1. Sul piano politico-organizzativo viene ribadita limportanza che la Cooperazione riveste nellambito delle attivit Confederali e continua lazione per concretizzare il Coordinamento tra Dipartimento Internazionale, ISCOS e ANOLF, utile a realizzare una vera filiera partecipativa capace di dispiegare tutte le potenzialit ed opportunit presenti nella Confederazione. Per dare pi efficacia a tale idea si provveduto a concentrare in ununica sede le tre attivit. Questa idea strategica deve rendere visibile e tangibile (meno dispersiva) la politica Confederale su questi temi. Affinch ci avvenga necessario che tutte le strutture Confederali considerino lISCOS come la loro ONG e non una delle tante a cui far riferimento per dispiegare il loro sentimento solidaristico. Su questo c ancora molto da fare, cos come bisogna individuare modalit pi incisive per portare nei momenti formativi e comunicativi, di tutte le strutture Confederali, il ruolo e il senso delle tre attivit, soggette a coordinamento, per farle vivere come attivit intrinseche e non parallele o collaterali alla Confederazione. Sempre pi infatti il ruolo del Sindacato del XXI secolo non potr prescindere dalloperare in quel contesto di solidariet, reciprocit, interdipendenza che ho cercato di descrivere. Questo percorso fondamentale anche per valorizzare lattivit di proselitismo, in modo particolare tra le nuove generazioni. Esse infatti sono sempre pi attente e attratte da un ruolo del Sindacato la cui visione sia sempre pi cosmopolita, capace di dare una risposta ai bisogni di libert, di democrazia, di giustizia sociale e di pace che attraversano il mondo.

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Sempre sul piano politico-organizzativo abbiamo dato corso ad una proposta di modifica dello statuto e ad adempimenti consequenziali che saranno sottoposti allAssemblea straordinaria. 2. Sul piano economico-finanziario resta confermato per il 2012 limpegno per il contributo di 550 mila euro annuali da cadenzare in 12 rate mensili. Nella consapevolezza del notevole sforzo economico che la CISL, come Sindacato promotore, sostiene per lattivit dellISCOS, occorre incrementare ogni sforzo affinch la campagna fiscale accresca lattenzione e linformazione sulla destinazione del 5 x mille. indispensabile far conoscere a tutti gli iscritti CISL e ai cittadini che ricorrono al CAF, soprattutto a coloro che non danno indicazioni sulla scelta del 5 x mille, il ruolo e la funzione di solidariet che lISCOS svolge nel contesto internazionale. Ovviamente confidiamo altres su ulteriori azioni di sensibilizzazione e di ricerca di contributi e proventi al fine di migliorare la gestione economica e i risultati dellONG.

Di seguito i dati economici del bilancio 2011 sono illustrati con il consueto rigore e con la chiarezza relazionale ormai affermata, grazie all'apporto del settore amministrativo. Il bilancio sociale si avvale del supporto di tutti i collaboratori della sede nazionale. Nell'allegato dei progetti sono esposte le attivit sia dell'ISCOS nazionale che degli ISCOS regionali. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato a rendere i nostri documenti cos chiari ed esaustivi. Il valore delle attivit dell'ISCOS stato di 3.249.991 ed i progetti sono stati 36. La quota di risorse economiche che stata impiegata direttamente corrisponde a 2.158.361 euro. Questa cifra comprende anche l'apporto diretto di ISCOS ai progetti che, esclusi quelli in totale autofinanziamento, pari a 290.261. Nel corso dell'anno l'Istituto, come gi detto, ha aperto 15 nuovi progetti che, aggiunti a quelli degli ISCOS regionali, evidenziano come l'ISCOS sia una realt importante nella cooperazione internazionale del nostro Paese.
Area Istituzionale Oneri su progetti a valere di contributi incassati Anticipi anni precedenti su progetti a valere di contributi incassati nell'esercizio Appor ti Iscos nell'esercizio Totale spese rilevate su Rendiconto della Gestione Anticipi su progetti esercizio in corso a valere di contributi da incas sare Subtotale Anticipi sostenuti esercizi precedenti Totale oneri sostenuti nell'esercizio per attivit su proge tti Area Supporto generale, finanziaria e straordinaria Oneri diversi sostenuti nell'esercizio Totale generale 2011 1.676.561 80.529 290.261 2.047.351 191.539 2.238.890 (80.529) 2.158.361 2010 2.506.087 (243.955) 195.826 2.457.957 111.010 2.568.968 243.955 2.812.923 Differenza (829.526) 324.484 94.435 (410.606) 80.529 (330.077) (324.484) (654.562) 45.213 (609.349)

1.091.630 3.249.991

1.046.417 3.859.340

Il bilancio d'esercizio 2011 si chiude con un avanzo di gestione di 112.753 euro. Questo stato reso possibile da vari fattori: il primo stato il contributo che la CISL ha stanziato per l'ISCOS nel 2011 (550 mila euro), il secondo i contributi ricevuti da alcune strutture CISL,

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prima tra tutte la Categoria dei Pensionati Nazionale (FNP) con ben 100mila euro, il terzo riguarda lutilizzo di fondi rischi eccedenti per euro 284.451. L'avanzo di gestione ha consentito, di conseguenza, un decremento del deficit patrimoniale rispetto all'esercizio precedente che sarebbe stato maggiore se avessimo potuto contabilizzare nel bilancio 2011 il contributo del 5 per mille relativo alle dichiarazioni fiscali del 2010 (redditi 2009) per il quale non pervenuta idonea documentazione. Per ci che riguarda il debito contratto con il fondo quiescenza CISL nel 2007 e il relativo onere, nel corso del 2011 sono state restituite le 12 rate relative al 2011, con un debito residuo pari ad 216.667 Nel corso dellesercizio in esame stata portata a termine lopera, iniziata lo scorso anno, di ricognizione della rendicontazione, della contabilizzazione e della corrispondenza riferita ai progetti gestiti in anni pregressi, in particolare negli anni dal 1987 al 2001. La ricostruzione stata finalizzata allesame della documentazione storica disponibile, al riscontro dei saldi esposti in contabilit generale e alla valutazione di eventuali contestazioni in essere. Lattivit di ricognizione amministrativo-contabile stata controllata dalla societ di revisione e supervisionata dai nostri legali di fiducia, i quali hanno rilasciato un parere pro-veritate, dal quale emerso che le voci attive e passive riportate nello stato patrimoniale per detti progetti relativi ad anni pregressi vanno rimodulate in virt della intervenuta prescrizione e del principio di certezza delle situazioni giuridiche. Sulla base della ricognizione effettuata e del parere legale ottenuto si provveduto a stralciare attivit per euro 65.854 e a riclassificare passivit per euro 847.202.Tale rimodulazione ha pertanto consentito lappostazione di un consistente fondo, in grado di preservare lEnte da qualsivoglia rischio connesso alla complessit delle attivit progettuali svolte ed in corso di esecuzione, queste ultime rappresentate da ben 36 progetti in fase di realizzazione in tutto il mondo. Quanto sopradescritto evidenzia la possibilit di risolvere il deficit patrimoniale, raggiungendo quanto prima, un equilibrio della struttura patrimoniale dellIstituto. Per raggiungere tali risultati ribadiamo per la necessit di mantenere ancora in essere il contributo della Confederazione.

I dati puntuali dello stato patrimoniale e del rendiconto di gestione sono stati inseriti nelle pagine successive. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla stesura di questo bilancio, ringrazio i Sindaci Revisori per l'impegno e la competenza con cui svolgono il controllo della gestione. Inoltre ringrazio la Societ ITALREVI che certifica il bilancio ISCOS con competenza e professionalit.

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2. Introduzione, obiettivi e principi di redazione del Bilancio Sociale

LISCOS lo strumento preposto dalla CISL per promuovere azioni e programmi di cooperazione internazionale in coerenza con i propri principi fondamentali: solidariet, giustizia sociale, dignit delluomo, pace. La missione dellISCOS ha potuto contare, quindi, sulle risorse umane e materiali di un grande sindacato come la CISL, costituita da sindacati di categoria e da organizzazioni provinciali e regionali, che nel 2010 conta su oltre 4,5 milioni di iscritti. Protagonisti del modello ISCOS sono quindi: gli iscritti della CISL, i dirigenti sindacali a tutti i livelli, che con i loro contributi e con la loro disponibilit forniscono idee, risorse umane e materiali alla cooperazione internazionale; i partner nei paesi dove ISCOS opera con programmi di cooperazione. Essi rappresentano un patrimonio di esperienze e di interscambio essenziale per la cooperazione cos come ISCOS la intende; i beneficiari dei programmi che sono i protagonisti, insieme ai partner, delle azioni dellISCOS. Ad essi sono rivolti gli studi di fattibilit che rendono sostenibili nel tempo gli effetti positivi dei programmi ISCOS; i cooperanti e i volontari che nelle sedi estere e nelle gestioni dei programmi sono professionalmente impegnati a mantenere alto il rapporto risorse impegnate efficacia dellazione soprattutto in termini di sostenibilit economica e politica; il personale locale ISCOS che rappresenta una risorsa umana e professionale sulla quale investire sempre di pi in termini formativi e di responsabilit; il personale della sede centrale dellISCOS a Roma e Bruxelles impegnato nei compiti di progettazione, di interfaccia con i cooperanti, di amministrazione e monitoraggio dellandamento finanziario dei progetti, del controllo amministrativo, della comunicazione e dei servizi; gli ISCOS regionali che rappresentano una rete nelle principali regioni italiane con il compito di promuovere il modello ISCOS di cooperazione internazionale e di essere protagonisti della cooperazione decentrata; i finanziatori sia privati che istituzionali ai quali presentare i programmi per il sostegno economico e il coinvolgimento nellinterscambio; i donatori del 5x1000 che contribuiscono al finanziamento di programmi di cooperazione internazionale dellISCOS che ha beneficiato, tra sede nazionale e ISCOS regionali, di oltre 28.000 donazioni. Anche a questi donatori possiamo dare la qualifica di protagonisti dei nostri programmi oltre che il ringraziamento per la condivisione delle nostre proposte. Il bilancio Sociale uno strumento di rappresentazione delle attivit svolte dallISCOS in grado di mettere in evidenza anche aspetti qualitativi che non emergerebbero facilmente dal bilancio contabile. In particolare con questo bilancio si voluto: comunicare la missione perseguita dallEnte; rendicontare i risultati conseguiti e le azioni poste in essere per raggiungerli (sia valori quantitativi che qualitativi); dimostrare la coerenza tra i valori etici, i fatti e le cifre ed informare i portatori di interesse sia interni che esterni sui risultati raggiunti. I principi di redazione del bilancio sociale fanno riferimento alla sfera delletica, alla dottrina giuridica e alla prassi della professione contabile. In particolare ai principi e valori condivisi di etica pubblica ed economica e, per quanto attiene al campo del diritto, alla Costituzione e alla legislazione vigente, nazionale e comunitaria, e ai principi fondamentali dei diritti delluomo. Infine

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INTRODUZIONE, OBIETTIVI E PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE

per quanto riguarda gli aspetti pi professionali o procedurali, ai principi contabili nazionali e internazionali (Agenzia delle ONLUS, Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri, IASC/IFAC). Il bilancio quindi rappresenta uno degli strumenti di comunicazione sociale. Necessariamente si estende allinformazione sulla qualit dellattivit istituzionale sia sotto il profilo etico che sociale, sullidentit e sul sistema di valori di riferimento assunti dallEnte nelle scelte e nei comportamenti gestionali nonch sui risultati raggiunti. Inoltre la rappresentazione delle informazioni anzidette impegna inevitabilmente lISCOS ad evidenziare gli obiettivi di miglioramento e tutte le azioni che dovranno essere poste in essere a tal fine dal governo dellEnte, dal personale, dai volontari e dai partner. Lo scopo di tale rappresentazione, che vuole essere un bilancio di missione, e del bilancio contabile dellesercizio di dare trasparenza alle iniziative e alle attivit svolte nellesercizio.

INTRODUZIONE, OBIETTIVI E PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE

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3. Finalit Istituzionali dellISCOS

Siamo consapevoli che la povert, lesclusione sociale, lassenza di diritti umani e sindacali sono frutto di un portato storico nel quale linteresse individuale e privato ha prevalso su criteri etici e condivisi democraticamente di ridistribuzione delle ricchezze del pianeta. Gli interessi privati si sono dotati di strumenti economici e produttivi potenti che sono stati in grado di condizionare e fare in modo di anteporre le loro ragioni a quelle dei Governi e delle Agenzie pubbliche multilaterali. Cos oggi assistiamo al declino del potere regolativo nel settore economico e sociale degli Stati e delle loro istituzioni multilaterali ed alla privatizzazione di molte decisioni economiche che in precedenza erano prerogativa della funzione pubblica. Ci determina un assetto economico che incide negativamente sulla dimensione sociale. La globalizzazione ha esasperato questa contraddizione cos come stato dimostrato dal rapporto dellOIL sulla dimensione sociale della globalizzazione. Una delle condizioni causata da questa situazione lesclusione di miliardi di persone dalla partecipazione sociale, economica, sindacale e politica. Per questo le iniziative dellISCOS, nei vari settori di intervento, privilegiano la crescita dei singoli verso obiettivi di emancipazione, di partecipazione, di responsabilit personale e collettiva. Iscos, in quanto ONG di emanazione sindacale, sostiene nei propri programmi la crescita delle organizzazioni della societ civile ed in essa di forti e rappresentativi movimenti sindacali organizzati. Obiettivi di questa impostazione la crescita della partecipazione sociale e politica oltre che il miglioramento delle condizioni economiche e sociali delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo e di quelli in transizione. Crescita della societ civile e dei sindacati come strumenti di una democrazia funzionante e obiettivi di sviluppo economico, politico e umano condivisi sono la proposta Iscos e CISL per un mondo pi giusto e in pace. Analogamente i programmi socioeconomici sono rivolti alla creazione di occasioni di partecipazione allattivit economica sia personale che collettiva come fattore di crescita umana e civile. A partire da questi presupposti lIscos impegnato anche con programmi di lotta alla povert e alle malattie endemiche (AIDS, tubercolosi, malaria): contro lesclusione sociale e a favore dei soggetti pi svantaggiati della societ. La crescente mobilit dei capitali e delle produzioni che ha prodotto una sempre pi alta interdipendenza delle economie nel mondo pone nuovi problemi per la difesa dei lavoratori e per il rafforzamento del sindacato. Per questo lIscos, in coerenza con le decisioni congressuali della CISL, pone sempre pi attenzione a fenomeni quali la delocalizzazione delle imprese italiane e la lotta al trafficking come componente dei processi migratori. Per questo sono stati attuati programmi di cooperazione coi sindacati dei paesi dove vengono localizzati gli investimenti conseguenti ai programmi di delocalizzazione delle industrie e dei settori dei servizi italiani. Allo stesso modo sono attuati programmi di lotta al trafficking di mano dopera con i sindacati dei paesi dorigine e di transito di queste attivit criminali. Analogamente sono in atto programmi per influenzare positivamente la legislazione europea su questi temi e far avanzare ed estendere le buone pratiche. Tutto questo in collaborazione con lAssociazione della CISL per i lavoratori immigrati ANOLF.

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INTRODUZIONE, OBIETTIVI E PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE

4. Assetto Istituzionale

Come stato gi descritto precedentemente lISCOS un network formato dalla sede nazionale, dagli ISCOS regionali e dalle sedi estere. Questa struttura a rete responsabilizzante per ciascuno rispetto alla gestione economica e inserisce pienamente lISCOS nelle politiche delle strutture sindacali di riferimento: CISL nazionale e CISL regionali.

Iscos Bruxelles

Iscos Sedi Estere

ASSETTO ISTITUZIONALE

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LISCOS nazionale si assume il compito del coordinamento della programmazione strategica e, quando necessario, del supporto tecnico/amministrativo. Il coordinamento non quindi gerarchico ma cooperativo. LISCOS nazionale svolge un ruolo di supporto anche dal punto di vista tecnico e dei rapporti istituzionali. Infatti, convenuto che i programmi da presentare per il cofinanziamento al Ministero degli Affari Esteri Italiano, allUnione Europea ed alle Agenzie multilaterali sono inoltrati dallISCOS nazionale mentre i programmi da presentare agli Enti Locali sono inoltrati dagli ISCOS regionali.

4.1 Risorse Umane

Personale della sede centrale

Dipendenti2 Collaboratori Capi progetto 3 Cooperanti Volontari

11 2
10 3 2 28 43 13 - 46%

Profilo degli operatori internazionali

Totale Et media Femmine 1 3 mesi 4 6 mesi 7 9 mesi 10 12 mesi 13 24 mesi

Durata dei contratti degli operatori internazionali

8 3 1 5 6

2 3

LIstituto ha un ufficio di rappresentanza a Bruxelles con un dipendente. I capi progetto che svolgono sia la funzione di Delegati Paese che di esperti di relazioni sindacali sono 3.

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ASSETTO ISTITUZIONALE

ORGANIGRAMMA ISCOS NAZIONALE

A supporto della rete ISCOS agisce lufficio di Bruxelles che ha compiti di rappresentanza e di presenza nelle reti europee alle quali ISCOS partecipa: SOLIDAR, EuronAid, URBAL; cura i rapporti con gli uffici della Commissione Europea - EUROPAID, RELEX - oltre che con le altre istituzioni comunitarie. Lufficio di Bruxelles inoltre mette in rete le informazioni con gli uffici dellISCOS nazionale e degli ISCOS regionali, con le sedi estere dellISCOS, con lUfficio Internazionale della CISL, in stretto rapporto con la Social Development Agency (SDA), con la Confederazione Europea dei Sindacati (CES) e con lInternational Trade Union Confederation (ITUC). Si occupa inoltre di elaborare e proporre ai finanziatori programmi di cooperazione per i paesi dellEst Europa e dellArea del Mediterraneo. ISCOS presente con proprie sedi e personale, espatriato e locale, in Mozambico, Mali, Argentina, Brasile, Haiti, R. Dominicana, Pakistan, Cina. Le sedi estere hanno il compito di attuare le attivit di progetto e di rappresentare lISCOS presso le autorit del paese ospitante: lAmbasciata dItalia, la delegazione dellUnione Europea e le sedi locali delle agenzie internazionali, come la Banca Mondiale e le istituzioni finanziarie di sviluppo. Le sedi estere sono luoghi privilegiati per il dialogo e linterscambio con i partner; il personale interagisce con le ONG locali e internazionali presenti nel Paese per lavvio di collaborazioni e partenariati.

ASSETTO ISTITUZIONALE

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4.2 Stakeholder
Nellallegato Informazioni e dati analitici su Progetti sono contenuti i pi rilevanti indicatori numerici relativi ai principali stakeholder (i destinatari o beneficiari) ed alle risorse umane impiegate, internazionali e locali. Questa sezione presenta, Paese per Paese, una breve descrizione delle iniziative svolte a favore dei destinatari e delle relazioni con i partner locali. In altre sezioni del bilancio sociale quali la relazione sulla gestione ed ancora pi dettagliatamente nel paragrafo 5.4 sono riportati indicatori ed informazioni relative agli stakeholder. Di seguito si riporta la mappa:

STAKEHOLDERS MAP

Istituzioni Locali Collaboratori e Fondatori Istituzioni italiane

ISCOS Regionali

CISL

Enti locali Italiani

Comunit Locali

Agenzie Intergovernative

Donatori Individuali

Ministero Affari Esteri

Unione Europea

Agenzie Nazioni Unite

Partner Locali Societ civile in Italia ONG Internazionali

Agenzie governative Paesi sviluppati

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ASSETTO ISTITUZIONALE

5. Attivit Istituzionali

5.1 Diagramma delle attivit


LIscos persegue il proprio fine istituzionale attraverso lo svolgimento di due macroattivit: le Attivit Istituzionali le Attivit di supporto che concorrono alla vita dellEnte in modo pi indiretto attraverso un apporto specialistico. Si tratta ad esempio delle attivit di relazione con strutture CISL ed entit esterne, delle attivit di lobby, di gestione amministrativa dei progetti, di comunicazione e attivit di reperimento delle risorse necessarie al finanziamento dei progetti.

Attivit Istituzionali
Studio e progettazione

Valutazione dei rischi

Realizzazione del progetto

Funzionamento amministrativo della struttura

Comunicazione e Fund raising

Relazioni esterne

Lobby

Attivit di supporto

ATTIVIT ISTITUZIONALI

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5.2 Premessa sullattivit dei progetti


Le attivit di cooperazione internazionale dellISCOS si sono da tempo concentrate su quattro aree progettuali ed operative: attivit di diffusione dei diritti umani e di supporto ai sindacati; attivit per la promozione dellautoimpiego, del lavoro associato e della costituzione di cooperative di produzione-lavoro nel quadro della lotta alla povert e per garantire la sicurezza alimentare; attivit rivolta alla lotta al trafficking e di supporto dellemigrazione attraverso le buone politiche. Queste attivit sono collocate nella macro area diritti umani; attivit di educazione allo sviluppo ed alla mondializzazione nei sindacati, nelle scuole e verso altri attori della societ civile in Italia ed in Europa. Le attivit di progetto sono, da tempo, localizzate in America latina ed Africa e pi recentemente si consolidata la presenza in Asia, nellEst europeo ed in Turchia. Le scelte effettuate corrispondono a criteri anchessi consolidati: i Paesi di presenza storica dellIscos, i Paesi prossimi allItalia sia per vicinanza geografica sia per flussi di immigrazione e di delocalizzazione di industrie italiane, i Paesi investiti da calamit naturali o da guerre per i quali lIscos ha a disposizione risorse proprie ricevute da donatori privati o da raccolta fondi tra i lavoratori italiani. I progetti in essere nel corso del 2011 sono stati 36 rispetto ai 47 dellanno 2010. A queste attivit vanno aggiunte quelle sviluppate dagli Iscos regionali. In una pubblicazione separata si possono analizzare i progetti in corso nel 2011 e il loro stato di avanzamento. In breve sintesi:

In America Centrale, Caraibica e del Sud


In Argentina si concluso un progetto triennale, cofinanziato dal MAE, diretto al miglioramento delle condizioni di vita, tramite lattuazione di alternative produttive, delle lavoratrici e dei lavoratori agricoli nel Nord del Paese, a Misiones. Lobiettivo, raggiunto, stato il concorrere ad emancipare i contadini dallo sfruttamento nel settore della coltivazione del tabacco. Il progetto ha visto anche lattivit sinergica di ISCOS Lombardia e ISCOS Liguria che, attraverso azioni specifiche finanziate dalla decentrata, hanno permesso di trovare complementariet economica e di azione con il progetto MAE. Il programma, insieme ai numerosi altri, regionali e finanziati al 100% da UNDP, che nel Paese lISCOS ha attuato, si inserito in un panorama di intervento legato al combattere la povert e supportare processi perch le fasce pi svantaggiate della popolazione avessero la possibilit di accedere a condizioni di lavoro dignitoso. Con questa fase si concluso un intervento attivo di ISCOS in Argentina durato ininterrottamente pi di dieci anni. Oggi il Paese, largamente escluso da quelli finanziabili sia per il MAE che per la UE, avviato ad una crescita economica rilevante che vede la necessit di unanalisi da parte di ISCOS, in sinergia con le altre realt CISL presenti in area o coinvolte nel settore internazionale, su che tipo di rapporti e azioni pensare per il presente e il futuro delle attivit nel Cono Sud. Sicuramente interventi di cooperazione allo sviluppo di tipo pi tradizionale, rispetto allarea in oggetto, sono oggi anacronistici rispetto a nazioni ormai assurte al rango di potenze mondiali come lo anche e soprattutto il Brasile dove proseguito il progetto triennale, cofinanziato dal MAE e dai Frati Minori Cappuccini dellUmbria per lo sviluppo produttivo e il miglioramento delle condizione igienico-sanitarie degli indios dello stato di Amazonas. Limpronta dellazione sempre incentrata sul tema del lavoro decente e sviluppo sociale. Da registrare che nel 2011 si maggiormente riusciti ad interloquire con il sindacato locale CUT dello stato di Amazzonia per trovare complementariet di azione nellarea sul tema delle lavoratrici e lavoratori agricoli. Da sottolineare anche che nel 2011 lISCOS ha ricevuto dal Governo brasiliano, al termine di un lungo

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processo burocratico, la personalit giuridica, cosa che apre interessanti scenari di azione futura nel Paese e fuori in progetti di cooperazione triangolare verso nazioni lusofone. In Repubblica Dominicana si concluso con il terzo anno il progetto, finanziato dal MAE, diretto alla formazione e conseguente inserimento professionale di giovani svantaggiati della citt di Higuey. Il Centro di formazione costruito negli anni precedenti stato approvato e quindi certificato dallente governativo domenicano per la formazione (INFOTEP). I corsi sono stati completati e le ed i giovani formati sono stati avviati allimpiego tramite protocolli di stage firmati con le principali strutture alberghiere della regione, selezionate tra quelle che garantivano standard accettabili di rispetto dei diritti di lavoratrici e lavoratori. Il programma ha visto anche il sostegno dellISCOS Toscana che vi ha dedicato parte delle risorse derivanti dal 5x1000 e da raccolte fondi ad hoc. La relazione con il partner locale del progetto, il sindacato CASC, aderente allITUC, cresciuta, cosa che ha reso possibile avanzare nellelaborazione di progetti binazionali, che comprendono anche Haiti, aventi come beneficiari i lavoratori migranti, delledilizia, informali e, in generale, facenti parte di categorie prive di diritti o con scarso riconoscimento dei medesimi. In questo il supporto della CASC, nel facilitare la relazione con le controparti sindacali haitiane stata fondamentale. Ci ha anche consentito di avviare una progettualit specifica per far fronte alle esigenze derivanti dal sisma occorso nel Paese allinizio del 2010. Coerentemente alle linee definite della Trade union road map for the reconstruction per la ricostruzione, elaborata ed approvata dalla comunit internazionale dei sindacati, ivi compresi quelli haitiani, durante la Conferenza ITUC CSA di Santo Domingo nel 2010 stato elaborato un primo progetto, presentato e approvato da Solidar, con ISCOS Capofila e insieme a Progetto Sviluppo-CGIL, Progetto Sud-UIL, ARCS-ARCI e AUSER come partner, iniziato nel 2011. La stessa linea di lavoro, riguardante azioni a sostegno di lavoratrici e lavoratori haitiani, soprattutto informali, migranti ed operanti nel settore delledilizia, ha dato vita ad un grande progetto finanziato dalla raccolta fondi unitaria per Haiti condotta da CISL, CGIL, UIL e Confindustria e finanziato ad IsI (consorzio formato da Progetto Sviluppo-CGIL, ISCOS-CISL, Progetto Sud-UIL) dal titolo Tra-dwa-fom-oga 4, Ri-Costruire Haiti, Decent Work per una ricostruzione dignitosa. Il progetto, molto ambizioso nei risultati che si prefigge, vede come partner la CSA (Confederazione Sindacale delle Americhe, Regionale dellITUC) e la Fondazione Rinaldi dei Padri Salesiani di Haiti. Lobiettivo quello di favorire da un lato processi di Dialogo Sociale, anche, rafforzando i sindacati locali oggi parcellizzati e alle volte non perfettamente consapevoli di come interpretare il proprio ruolo, dallaltro informare lavoratrici e lavoratori haitiane/i sui diritti, che spesso ignorano, e dare impulso a processi di miglioramento di opportunit di lavoro dignitoso attraverso formazione, microcredito e altre azioni adatte. Nel progetto ISCOS, membro del consorzio, ricopre il ruolo di direzione, in Italia ed in loco. Per quanto riguarda El Salvador finalmente cominciato un progetto, che dar continuit alle attivit svolte negli anni passati, di supporto alle cooperative e associazioni di pescatori nel bacino del Cerron Grande a Chalatenango. Sempre per El Salvador cominciato un progetto autofinanziato, che vede ISCOS agire in partenariato, anche qui, con la CSA-ITUC per sostenere il MUSYGES (Movimiento de Unidad Sindical y Gremial de El Salvador). Il MUSYGES un percorso di unit sindacale che, nel Paese, dovrebbe riuscire ad ovviare alla parcellizzazione e scarsa rappresentativit che hanno caratterizzato i sindacati locali, dal termine del conflitto in poi, a fronte di una sempre maggiore limitazione delle libert che sindacalisti, lavoratrici e lavoratori stanno subendo, come anche descritto ne I Diritti dei Lavoratori in El Salvador: rapporto per la revisione delle politiche commerciali di El Salvador da parte del consiglio generale dell'OMC, Confederazione Internazionale dei Sindacati (ITUC CSI, Ginevra, 10 12 febbraio 2010). Si quindi aperta una raccolta fondi destinata a sostenere suddetto processo a cui hanno aderito lISCOS Lombardia e lFNP-CISL Nazionale. Si tratta dellabbreviazione delle 4 parole Travay Dwa Fmasyon ganizasyon, che in Creolo Haitiano significano Lavoro, Diritti, Formazione Organizzazione.
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Negli ultimi anni lattenzione dellISCOS si sta rivolgendo sempre di pi anche ai Paesi dellArea andina che, storicamente, per quel che riguarda il subcontinente, sempre stata penalizzata nelle attivit dellIstituto. Le motivazioni di questa tendenza sono ravvisabili sia nellimportanza di interloquire con Paesi da cui prevengono la maggior parte dei migranti latinoamericani presenti in Italia (Per ed Ecuador soprattutto), sia, pi prosaicamente, per tenere presenti le opportunit date dai finanziatori internazionali che sempre di pi privilegiano le azioni con i Paesi suddetti. Un primo risultato si raggiunto con la partecipazione di ISCOS ad un progetto pilota multinazionale in Bolivia, Colombia, Ecuador, Per con leader lIILA (Istituto Italo Latino Americano) ed lIICA (Istituto Interamericano di Cooperazione per lAgricoltura) che prevede di realizzare, nelle varie tappe, la possibilit di offrire nuove opportunit di sviluppo alle comunit rurali escluse dalle rotte turistiche tramite la creazione di una rete di agriturismi nei paesi andini, per promuovere il turismo interno e interregionale diversificando lofferta mediante la valorizzazione dei territori e dando opportunit di differenziazione di reddito per le comunit agricole pi vulnerabili ed emarginate della regione. Infine sono proseguite in Per le attivit svolte in collaborazione con la Fondazione Solidariet del sindacato di San Marino diretto alla tutela della salute e dellistruzione di bambini ed adolescenti di Huaycan e Huancayo. Sempre in Per si sono presentati progetti come partner di altre organizzazioni con lo scopo di entrare nel Paese, coerentemente con quanto stabilito nelle linee prioritarie di azione definite con la CISL. Molte di queste linee di lavoro sono state rese possibili grazie al supporto dellISCOS Emilia Romagna, gi presente nel Paese con azioni specifiche. Il 2011, nonostante la scarsit di risorse offerte dai principali finanziatori sui Paesi dellAmerica Latina e Caraibica (circa il 10% del totale) stato lanno con la maggiore presenza di ISCOS nel subcontinente da molti anni a questa parte, con una contemporaneit di attivit in nove paesi. Questo coerentemente alla strategia che si sta attuando da alcuni anni per larea e che prevede il continuare, laddove lISCOS ha una presenza storica e riconosciuta da istituzioni e partner, le relazioni con i sindacati locali, supportando le lavoratrici e i lavoratori oggetto di sfruttamento, povert, subordinazione economica e culturale per una piena emancipazione derivante dallottenimento di condizioni di lavoro dignitose. Unattenzione particolare dedicata allintento di consolidare alleanze strategiche con la CSA (Confederazione Sindacale delle Americhe), organo Regionale dellITUC che sempre di pi dovr essere coinvolto nelle attivit di cooperazione sindacale nellarea e che, a questo scopo, si sta dotando di un proprio istituto di cooperazione che dovr essere deliberato durante il Congresso di aprile 2012 e che quindi sar il partner naturale di future azioni dellIstituto. In America Latina essere parte di una regia comune, allinterno della CSA-ITUC, quindi condizione necessaria per poter operare in sinergia con le altre confederazioni e istituti di cooperazione sindacale (ad esempio con ISCOD, Istituto di cooperazione dellUGT spagnola con il quale sono stati presentati nuovi progetti nel 2011) per poter aumentare le nostre potenzialit specifiche e ragionare, soprattutto in unepoca di razionalizzazione delle risorse disponibili dovute ai tagli della cooperazione per effetto della crisi mondiale, di sinergie ed ottimizzazioni, anche, economiche. Sempre rispetto agli aspetti economici delle attivit vale la pena di menzionare che si riusciti, nellanno di riferimento, a coprire tutti i costi derivanti dalle necessit di cofinanziamento, laddove non si avuto accesso a fondi erogati al 100%, grazie allapporto di risorse messe a disposizione da alcune strutture della CISL, con le quali si sono anche condivise linee di lavoro, e tramite le sinergie attuate con gli ISCOS Regionali sulle linee della cooperazione decentrata.

Nel continente Africano


In Burundi, nel mese di giugno sono terminate le attivit del progetto di sicurezza alimentare a Giharo, nella provincia di Rutana, co-finanziato dallUnione europea. La fine del progetto era prevista per febbraio, ma stata concessa dal finanziatore una proroga di 4 mesi. stato

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raggiunto lobiettivo prefisso dellazione: ridurre la vulnerabilit della popolazione del luogo attraverso la coltivazione di un tipo di colocasia resistente alle malattie. Infatti nella provincia di Rutana si produceva la colocasia per lintero paese, che negli ultimi anni era stata debellata da una malattia. La colocasia costituisce insieme alla manioca, la patata dolce e la banana, una fonte alimentare e di reddito per la popolazione rurale. Le piantine, non geneticamente modificate, ma la cui coltivazione in serra le ha rese resistenti alla malattia, hanno permesso il rilancio della coltivazione. Il progetto ha coinvolto una popolazione per la maggioranza costituita da persone rimpatriate dopo aver trascorso alcuni anni nei campi profughi della vicina Tanzania, condizione che li ha portati a vivere una situazione di passivit e assistenzialismo. Lapproccio adottato nella gestione del progetto, fin dallinizio, [ stato quello di legare la remunerazione alle attivit svolte dalle associazioni di contadini. Lo sforzo congiunto del gruppo di lavoro composto dal cooperante espatriato e dal personale locale messo a disposizione dal nostro partner, Biraturaba, ha trasformato un progetto inizialmente di emergenza in un progetto di sviluppo. In 34 mesi di attivit sono stati prodotti circa 2 milioni e 300 mila piantine di colocasia; ne sono state diffuse tra i gruppi pi vulnerabili circa 1 milione e 700 mila mentre ne sono rimaste circa 500 mila in piena produzione in 24 ettari di terra, sottoforma di vivaio a cielo aperto. Il progetto stato realizzato con pi di 700 produttori, di cui il 62% donne, raggruppati in 52 associazioni. Oltre 6 mila famiglie vulnerabili hanno beneficiato della produzione della colocasia, tubero fondamentale nella dieta alimentare burundese. Alla fine dellazione stata pubblicata una brochure con una scheda tecnica sulle caratteristiche della colocasia. In Eritrea, Iscos nazionale partner del progetto Colmare il divario: i percorsi di inclusione per i bambini disabili approvato a fine 2011 dalla UE, con capofila Nexus e in partenariato con il sindacato eritreo (NCEW). Le attivit inizieranno nei primi mesi del 2012. Inoltre Iscos stato partner del progetto di sicurezza alimentare Food security integrated project through the strengthening of agricultural and fishing activities, con capofila Iscos Marche, concluso il 31 ottobre 2011. In Mali a Sikasso, area storica delle attivit ISCOS nel Sud del Mali, proseguono le attivit del Programma di miglioramento del reddito e della sicurezza alimentare delle famiglie contadine attraverso la valorizzazione della produzione della Patata nella regione di Sikasso dalla durata triennale, co-finanziato dal Ministero degli Affari Esteri italiano. Il programma ha come obiettivo il miglioramento dello stato nutrizionale e della redditivit delle comunit rurali pi vulnerabili; in particolare si vuole rafforzare le capacit cooperative dei produttori e ottimizzare la produzione, lo stoccaggio e la conservazione del prodotto. I beneficiari sono 10.770 aziende agricole familiari, residenti in 97 villaggi e frazioni della provincia. Inoltre sono previste attivit di sensibilizzazione e animazione nei villaggi per aumentare la consapevolezza, nellambito della famiglia contadina, della problematica nutrizionale cronica nellarea dintervento e nella regione che, paradossalmente, ha il tasso di malnutrizione pi alto del paese nonostante sia quella pi produttiva. Il partner locale lUnione Nazionale dei Lavoratori Maliani (UNTM) attraverso le sue due cooperative di servizi allagricoltura, Cikela Jigi e Mali Yiriden, nate alla fine degli anni ottanta, lAssociazione dei produttori di Patate (APPS) e lAssociazione Maliana di Assistenza Tecnica nei Villaggi (A.MA.TE.VI). In Mozambico, a Maputo e su scala nazionale, sono proseguite fino al 15 luglio, data di chiusura del progetto, le attivit di formazione tripartita (Ministero del Lavoro, Sindacati e Associazione dei datori di lavoro) per il consolidamento della Commissione Consultiva del Lavoro, cofinanziate dal Ministero degli Affari Esteri italiano. La decentralizzazione delle attivit di formazione a cui hanno partecipato nellarco della vita del progetto 2.545 persone, sono state determinanti per la riuscita del progetto e per lapplicazione delle decisioni che vengono prese a livello nazionale; si ottenuto inoltre di rafforzare i partner nella loro funzione e gestione della quotidianit, in ottemperanza allapplicazione della Legge 23/2007 relativa alla conciliazione, mediazione e arbitrato per ridurre il massiccio ricorso al tribunale per le cause di lavoro: sono oltre 17 mila le cause accumulate in attesa di giudizio. Allinterno delle attivit programmate, nel mese di febbraio stato realizzato, tra
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gli altri, un Seminario nazionale per discutere lo studio sul salario minimo, commissionato dal progetto. Nel mese di maggio stato realizzato un Seminario Internazionale sul dialogo sociale che ha visto la partecipazione anche di due Consiglieri e di una funzionaria del CNEL. Un modulo formativo sulla Legge della Maternit stato realizzato con la Commissione delle donne lavoratrici (COMUTRA) appartenenti al Sindacato dei Lavoratori Mozambicani (OTM). A luglio si tenuto il seminario conclusivo di valutazione al quale ha partecipato la Ministra del Lavoro, Il direttore della Cooperazione italiana, lISCOS nazionale e i partner locali. A Tete proseguito il progetto autofinanziato attraverso un fondo di solidariet a cui hanno aderito due ISCOS regionali, Emilia Romagna e Lombardia, a favore dei due sindacati mozambicani (OTM e CONSILMO) dal titolo: Rafforzare il sindacato per la promozione dei diritti dei lavoratori nella provincia di Tete. La provincia sta vivendo un momento di forte espansione grazie soprattutto alle imprese minerarie, in particolare le multinazionali come la brasiliana Vale, laustraliana Riversdale e lindiana Tata-Steel. Sono state registrate oltre 700 nuove aziende con la creazione di circa 60 mila nuovi posti di lavoro. evidente che in questo contesto i sindacati si trovano in difficolt nel seguire cambiamenti cos radicali e repentini. Lobiettivo di fornire ai sindacati, attraverso la formazione, le conoscenze necessarie per aumentare le loro capacit negoziali e di gestione; e i mezzi e strumenti necessari per svolgere il lavoro: moto e computer. In Senegal, a Dakar stato tenuto il primo corso indirizzato a sindacalisti della Confederazione Nazionale Lavoratori del Senegal (CNTS) in collaborazione con Iscos Lazio. ISCOS Regionali che sono intervenuti sinergicamente con il nazionale Iscos Lombardia intervenuto in modo sinergico e strategico al progetto in Burundi sulla sicurezza alimentare, attraverso un finanziamento della Fondazione Cariplo con il duplice scopo di contribuire al cofinanziamento del progetto gestito dal nazionale e nuove azioni che hanno apportato un valore aggiunto alla popolazione: la manutenzione dei canali di irrigazione nei campi di produzione della colocasia, la costruzione di un magazzino e linstallazione di un molino e di una decorticatrice per il riso. Inoltre, aderisce al fondo di solidariet a favore dei sindacati a Tete. Iscos Emilia Romagna presente in Mozambico con azioni nelle aree verdi di Maputo e allinterno di una strategia dintervento condivisa sul paese, infatti lISCOS regionale ha aderito al fondo di solidariet ed interviene nella gestione del progetto, nei termini definiti dal protocollo dintesa, firmato con il Nazionale. Iscos Sicilia, insieme allISCOS Nazionale, ha effettuato il 9 settembre 2011 una missione in Tunisia per rispondere ad un bisogno dellUGTT, la maggiore centrale sindacale tunisina, che stata coinvolta e parte attiva nelle proteste che hanno portato alla caduta, il 14 gennaio scorso, del regime di Ben Al. Sono stati forniti dei computer e apparecchi di telefonia mobile.

In Asia
In Pakistan stato approvato e realizzato il progetto di post emergenza Alluvioni finanziato da Cooperazione Italiana per il ripristino delle attivit agricole nel distretto di Nowshera. Tale intervento seguito alle attivit di riabilitazione delle principali vie di comunicazione e ricostruzione delle abitazioni distrutte o danneggiate dalle inondazioni tramite il progetto Emergenza Alluvioni avviato in precedenza grazie alla Campagna di Raccolta fondi lanciata dallIscos Nazionale, e, successivamente, al contributo dellIscos Piemonte attraverso la prosecuzione dell Emergenza Alluvioni con il programma Cash for Work nelle zone alluvionate del distretto di Nowshera e del distretto di Balakot in Pakistan. Con il contributo dellIscos Piemonte stato inoltre portato a termine lInvio di medicinali e generi di prima necessit nelle aree montane colpite dal terremoto in Balochistan. Sempre in Pakistan, stato approvato ed avviato il progetto, promosso dallIsIAO, finanziato dal programma Debt SWAP (annullamento del debito) del Ministero degli Affari Esteri per preservare i siti archeologici della valle dello Swat, formare nuove figure professionali nel settore e rilanciare occupazione e turismo. Infine, si concluso il progetto di co-sviluppo finanziato dal Comune di Milano e promosso dallIscos Lombardia Migranti Pakistani ponte tra sviluppo locale ed integrazione la cui componente pakistana mirava alla formazione di giovani lavoratori e

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lavoratrici del distretto industriale di Sialkot sulle tematiche legate alla migrazione ed alle condizioni di lavoro dei migranti. In India, stato avviato il progetto a sostegno dei diritti dei minori finanziato dalla Commissione Europea al CIAI (Centro Italiano Aiuti allInfanzia), dove Iscos in partnership, che prevede il capacity building ed il rafforzamento della rete delle organizzazioni della societ civile che si occupano di diritti dei bambini. Il progetto triennale e multi-country e prevede attivit di formazione, informazione e lobby sui diritti dei minori attraverso il sostegno ad un network di 120 ONG locali anche in Afghanistan, Bangladesh, Nepal e Sri Lanka. Al contempo lIscos Friuli Venezia Giulia ha presentato nuovamente una proposta di progetto alla Regione FVG per il miglioramento di condizioni di lavoro e salute e sicurezza, per laccesso a diritti fondamentali ed attivit di sostentamento del reddito famigliare nei cantieri di demolizione navale in India (Alang e Mumbai). In Birmania stato approvato dalla Provincia di Roma e avviato il progetto di formazione professionale per migranti e profughi birmani nella citt di Mae Sot. La formazione svolta nel centro Knowledge Zone in collaborazione con il sindacato birmano FTUB. inoltre proseguita la campagna Adotta un sindacalista birmano, promossa dal Dipartimento Internazionale CISL e dallISCOS Nazionale per sostenere lazione degli attivisti e dei sindacalisti dellFTUB allinterno della Birmania, che ha visto coinvolte oltre 20 strutture CISL su tutto il territorio nazionale. In Cina, si concluso a marzo 2011 il progetto finanziato dalla Commissione Europea sulla difesa dei diritti dei lavoratori migranti interni nellarea di Shenzhen ed stato approvato un nuovo progetto biennale sempre finanziato dalla Commissione Europea sul rafforzamento della libert di associazione e la lotta alla discriminazione svolto in collaborazione con il partner locale Yirenping. Nel maggio del 2011 si inoltre concluso il progetto realizzato in collaborazione con lIscos Sicilia di Assistenza legale contro la discriminazione sul lavoro nella citt di Zhengzhou. Infine, attraverso la collaborazione con Iscos Sicilia, Iscos Emilia Romagna, Iscos Piemonte ed Iscos Toscana, sono state predisposte attivit da realizzare nel corso dellanno 2012 che riguardano: la diffusione nel mondo CISL dei temi del lavoro in Cina attraverso la pubblicazione di una newsletter; la realizzazione di una Conferenza con lintervento in video-conferenza di ospiti cinesi sul mondo del lavoro e la sua evoluzione; ed infine una serie di incontri di formazione nelle citt di Shenzhen e Nanjing per introdurre i lavoratori migranti allutilizzo di internet come strumento per tutelare i propri diritti e interessi. Sono proseguite nellanno 2011 le attivit di comunicazione svolte allinterno delle campagne e dei progetti realizzati nei singoli paesi. Oltre piccoli video, interviste, bollettini sono stati utilizzati anche in attivit di formazione in Italia i due filmati-documentari: Dreamwork China sulle condizioni dei lavoratori migranti cinesi e Collective Voice sul ruolo del sindacato e la difesa dei diritti dei lavoratori in Pakistan. Nel corso dellanno 2011 incrementato linterscambio tra i cooperanti Iscos dellarea asiatica anche in vista di possibili sinergie su interventi multi-country. stato inoltre predisposto con i cooperanti Iscos dellarea un piano per la partecipazione ai nuovi bandi in particolare quelli lanciati dalla Commissione Europea e dalle sue Delegazioni in loco per lanno 2012. Si ritiene questo uno strumento da potenziare nel futuro con lintento di garantire una indispensabile pianificazione di interventi in unarea caratterizzata da situazioni socio-politiche di estrema complessit e volatilit e da attivit progettuali concernenti nella quasi totalit temi sensibili nei contesti in cui vengono realizzate quali la difesa dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori e il sostegno alle organizzazioni sindacali.

Nei paesi del Sud-Est Europa


Il 2011 ha visto la conclusione del progetto Safe bridges for migrant workers iniziativa pilota con la collaborazione delle organizzazioni sindacali di Ucraina (KVPU e FPU) e Moldavia (CNSM). Il progetto cofinanziato dalla Commissione Europea sotto il programma AENEAS della durata di tre
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anni ha realizzato il consolidamento di info point pilota nei due Paesi: operatori provenienti dalle organizzazioni sindacali formati sulle leggi della migrazione per lavoro in Italia hanno acquisito le capacit atte ad informare i lavoratori ucraini e moldavi sulle possibilit di ingresso nel nostro paese attraverso vie legali e dare supporto informativo del quadro giuridico nel quale il lavoratore straniero entra a far parte una volta entrato in Italia o quali sono i requisiti per potervi accedere . Partner di questo progetto sono anche CISL, IAL del Friuli, VENETO LAVORO e REGIONE Friuli Venezia Giulia. Questultimo progetto innovativo e apre la possibilit di far lavorare assieme attori sindacali, in rete, insieme ad attori privati per la creazione di canali sicuri per la migrazione per lavoro. La CISL infatti aveva gi previsto in passato come obiettivo quello di collaborare a livello transnazionale sulle questioni delle migrazioni per lavoro. Proposti per il 2011 anche nuovi progetti nellarea balcanica e in Turchia attraverso differenti programmi della Commissione i quali sono stati tutti approvati. In Turchia, Paese in cui da anni lISCOS svolge progetti di formazione per lo sviluppo di organizzazioni sindacali tramite seminari di formazione e scambio di informazioni per il rafforzamento delle organizzazioni sindacali e lo sviluppo di buone pratiche per il consolidamento e il rafforzamento del dialogo sociale del Paese. In particolare, il progetto iniziato lo scorso ottobre vede la formazione di delegati sindacali provenienti dai settori commercio, banca e tessile sulle contrattazione nellambito delle pari opportunit; con lo sviluppo di teorie e tecniche atte a rafforzare le capacit dei delegati sulla contrattazione, in particolare sulle questioni di genere. Il progetto si avvale della collaborazione di numerose organizzazioni sindacali europee e turche. Partner sono lorganizzazione CNI turca che la da coordinatore delle diverse confederazioni locali, assieme a CISL, FEMCA, FISASCAT e FIBA da parte italiana; a livello europeo il progetto si avvale della collaborazione di ETUF:TCL, la federazione europea di tessile, abbigliamento e pelle e di EUROCADRES, oltre alla partecipazione dellistituto di formazione della confederazione CITUB della Bulgaria, della federazione belga LBC-NVK e di quella danese HK-DK. LISCOS tornata a collaborare anche nei Balcani Occidentali in un progetto multipaese che coinvolge Serbia, Montenegro, Bosnia Erzegovina, Macedonia e Kosovo insieme in attivit della durata di due anni riguardanti il rafforzamento del comitato donne del PERC ITUC, il comitato Pan Europeo costituito allinterno della confederazione internazionale dei sindacati (CSI) il quale collabora attivamente come partner allinterno del progetto in questione. Una serie di seminari per paese e a livello regionale saranno la base teorica su cui saranno attuate una serie di attivit pratiche quali la realizzazione di un piano nazionale e regionale di rivalutazione dei comitati donne dei diversi paesi, oltre che la realizzazione di campagne di sensibilizzazione su alcune delle problematiche prioritarie evidenziate dai comitati riguardanti le donne lavoratrici. Non ultimo, tra gli obiettivi del progetto anche il rafforzamento del ruolo delle donne sindacaliste allinterno delle loro organizzazioni. Attraverso lapprovazione di un altro progetto in Romania, Bulgaria e Macedonia, lufficio di Bruxelles ha la possibilit di dare continuit a una serie di progetti volti a mantenere una collaborazione con le organizzazioni bulgare e rumene per seguire quello che un fenomeno che va avanti ormai dagli anni 90, quello delle delocalizzazioni delle aziende italiane in questi Paesi. Il settore di riferimento e che anche quello che maggiormente ha risentito del fenomeno quello tessile e dellindustria leggera. Oltre a dare sostegno a quello che un percorso gi iniziato, questo progetto permette di avere la possibilit di collaborare con un paese come la Macedonia che si appresta ad entrare nellUnione Europea ma che deve affrontare ancora una serie di problematiche nellambito del dialogo sociale e delle relazioni industriali. Al momento, una serie di riforme richieste proprio dallo status di paese in fase di pre accesso riguardano anche il mondo del lavoro e il suo adeguamento agli standard europei. Oltre al partenariato con la FEMCA e con le organizzazioni locali di settore, a livello europeo il progetto pu avvalersi del sostegno della ETUF:TCL.

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ATTIVIT ISTITUZIONALI

5.3 Attivit di sviluppo formazione


Per attivit di sviluppo formazione intendiamo quel quadro di iniziative di relazioni, partenariati, comunicazione e visibilit che hanno lo scopo di far conoscere Iscos, le ragioni della sua costituzione, la metodologia con la quale opera, e di diffondere i valori in cui crede; allo stesso tempo queste attivit hanno lobiettivo di rafforzare le conoscenze e la sensibilit della base associativa. Nel corso del 2011 le attivit di sviluppo e formazione hanno avuta una dimensione interna, rivolta ad operatori e attivisti della CISL, ed una dimensione esterna, rivolta a studenti universitari, delle scuole e ad un pubblico generale. Le attivit rivolte al sistema CISL si sono concretizzate nella partecipazione a percorsi formativi di USR e di categorie, per illustrare il ruolo dellIscos e il senso della cooperazione sindacale. Si sono svolte iniziative con le USR dellAbruzzo e della Sicilia, e con le UST di Varese e di Frosinone nellambito del progetto Lavoro dignitoso per tutti! Migrazioni per lo sviluppo, progetto coordinato dalla rete di Solidar in sei paesi europei per analizzare il nesso tra lavoro dignitoso, migrazione e sviluppo e individuare buone pratiche e politiche che facciano della migrazione un elemento di sviluppo economico e sociale per le persone che migrano, per i paesi di destinazione e per i paesi di origine. E stata anche prodotta una pubblicazione sulla migrazione come fattore di sviluppo in Italia ed stata distribuita alle strutture CISL ed Iscos regionali che ne hanno fatto richiesta. Sono continuate nel 2011 le attivit del progettoHealth for All!, finanziato dalla UE, sul diritto allaccesso universale alla salute, con il quale Iscos coordina altre 5 Ong impegnate su questo tema, e con il quale sostiene le attivit dellOsservatorio Italiano per lAzione Globale contro lAids. In particolare Iscos ha allestito una mostra interattiva sugli Health Heroes (gli Eroi della Salute) allAuditorium della Musica di Roma, in occasione del concerto di Elton John e della Conferenza Mondiale della International Aids Society, occasioni che hanno attratto migliaia di spettatori italiani e attivisti internazionali per il diritto alla salute. Iscos anche impegnato nella rete promossa dalla Confederazione Sindacale Internazionale attraverso la partecipazione diversi gruppi di lavoro composti da sindacati del Nord e del Sud del mondo che in questo modo hanno lopportunit di una migliore conoscenza reciproca per una reale co-operazione. A dicembre 2011 Iscos ha organizzato a Firenze, insieme a ITUC, una Assemblea Generale della Rete Sindacale di Cooperazione presso il Centro Studi CISL, presiedendo anche la sessione dedicata al dibattito sullefficacia dello sviluppo con la partecipazione del Ministero degli Esteri italiano. Limpegno di Iscos nel mondo delle ONG italiane ha visto la partecipazione al Consiglio Nazionale dellAssociazione ONG.

5.4 Attivit di comunicazione


Nel 2011, in continuazione con il 2010, sono proseguite le attivit di informazione rivolte al mondo CISL per aumentare il numero di simpatizzanti dellistituto e attivit specifiche rivolte ai sostenitori dellIscos. proseguita a gennaio, in seguito alla campagna di Natale 2010, la comunicazione rivolta ai donatori, strutture CISL e privati, che hanno finanziato lintervento di riabilitazione di postemergenza Cash for work in Pakistan. Grazie ai fondi raccolti con la campagna natalizia, stato possibile estendere lintervento previsto, sia in termini di tempo che di beneficiari. Parallelamente la campagna Adotta un/a Sindacalista Birmano/a, lanciata in collaborazione con il Dipartimento Internazionale CISL a dicembre 2010, ha cominciato a raccogliere le adesioni delle strutture CISL. Cecilia Brighi del Dip. Internazionale, ha partecipato a numerosi incontri con strutture territoriali e nazionali, che hanno permesso di raggiungere entro marzo del 2011 lobiettivo stabilito dalla campagna: 20 strutture hanno aderito alla campagna e versato i fondi a sostegno dei sindacalisti birmani. Raggiunto lobiettivo, insieme a FTUB sono stati identificati i 10
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sindacalisti e le 10 sindacaliste da adottare e dal maggio del 2011 la campagna [ divenuta operativa. Le notizie pi importanti provenienti dalla Birmania, raccontate, riportate e tradotte dal Dip. Internazionale, insieme ad informazioni sullandamento della campagna, sono state inviate alle strutture aderenti e diffuse tramite i media CISL. Informazioni specifiche sulla campagna e sui sindacalisti adottati sono state inviate alle strutture aderenti con un bollettino periodico. Alla fine del 2011 il numero dei sostenitori della campagna ha raggiunto quota 28, fra strutture e privati, a vario titolo. La consueta, e fondamentale, campagna per la raccolta del 5 per 1000, stata sviluppata nei mesi preposti, in collaborazione con il CAF nazionali e le sue sedi sul territorio. Il supporto dellente CISL di assistenza e consulenza fiscale stato fondamentale insieme a quello di molte strutture CISL nazionali, regionali e territoriali. Gli Iscos regionali hanno svolto il ruolo di maggiore rilievo nella promozione del sostegno allIscos nei rispettivi territori. I dati economici delle scelte per Iscos quale destinatario del 5 per 1000 hanno mostrato un lieve aumento rispetto al 2010, mantenendosi sostanzialmente sugli stessi livelli. Rispetto al 2009, ultimo anno per cui lAgenzia delle Entrate ha diffuso dati ufficiali, si stima un aumento delle scelte per il 2010 e il 2011 del 155%. Continua pertanto un trend positivo che continua fin dallistituzione del 5 per 1000. Questo a ragione di un impegno politico della Confederazione, dalla Segreteria confederale fino alle UST, dalle Federazioni di categoria ad enti e associazioni, e dello sforzo comunicativo, come sopra riportato, dellIscos Nazionale e degli Iscos regionali. Sotto il profilo comunicativo si ritiene sarebbe possibile ottenere una maggiore visibilit, e quindi un numero maggiore di scelte, con un maggiore investimento sulla campagna sia in termini economici che organizzativi. Ci in quanto, rispetto ad altre realt importanti del no-profit, come ad esempio Amnesty International, il rapporto investimento/risultati nettamente a favore dellIscos e un maggiore investimento permetterebbe di mettere a frutto limportante bacino di possibili sostenitori, dato dagli iscritti CISL. Nel corso dellanno proseguita lattenzione per il recupero delle imprese e il sostegno al cooperativismo, avviato nel 2010 grazie ad un finanziamento della Provincia di Roma, che ha portato a realizzare a maggio in Friuli Venezia Giulia, congiuntamente con lIscos regionale, uniniziativa di discussione sul tema. Per la Giornata mondiale del lavoro dignitoso, 7 ottobre, iniziative ad-hoc sono state sviluppate dagli Iscos regionali. altres continuato il percorso di avvicinamento alla sconosciuta Cina (dove Iscos opera stabilmente da qualche anno) con iniziative sviluppate dagli Iscos regionali insieme allIscos Nazionale nellambito dellEducazione allo sviluppo e con la presentazione del rapporto Indagine sulle condizioni di lavoro nelle imprese metalmeccaniche italiane nel Guangdong realizzata da The Institute of Contemporary Observation, Shenzhen, Cina, con il coordinamento di Iscos e la direzione della FIM-CISL Nazionale. Continua stata pure lattenzione su Haiti. Nel paese, gi prima del devastante terremoto del 12 gennaio 2010, l80% della popolazione viveva sotto il margine di povert. Iscos aveva prontamente coordinato con il sindacato dominicano CASC e il sindacato haitiano CTH le attivit di emergenza. I mesi sono passati ma la strada per la ricostruzione delle strutture, ma soprattutto del tessuto sociale, ancora lunga. Iscos ha mantenuto il proprio impegno continuando ad informare sulla situazione del paese, trattando ad esempio le elezioni presidenziali svoltesi a marzo, e sulle attivit svolte: sono infatti 2 i progetti avviati ad Haiti nellanno: Better work for a decent reconstruction e Tra-dwa-fom-oga , Ri-Costruire Haiti, Decent Work per una ricostruzione dignitosa. A concludere il quadro delle attivit specifiche, torna la campagna di Natale, questa volta del 2011. Questanno la campagna stata destinata al sostegno delle attivit dellistituto, con una particolare attenzione ad Haiti, per il sostegno e il potenziamento delle attivit dei due progetti sopra menzionati. I biglietti proposti sono stati disegnati dallillustratrice Enrica Pizzicori, stampati su carta certificata Ecolabel, e la campagna stata seguita dalla cooperativa sociale ESC, di nuova formazione, valorizzando quindi sia lestetica che il rispetto dellambiente che il sostegno allimprenditoria giovanile e al cooperativismo. La risposta delle strutture CISL stata anche

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questa volta consona allo spirito solidale delloccasione. Da notare, purtroppo, un certo calo delle adesioni che sono passate dalle circa 100 del 2010 alle circa 70 del 2011. Alcune strutture hanno scelto di non inviare biglietti augurali in un periodo di crisi come quello che viviamo. Molte altre hanno invece mantenuto o ampliato il loro contributo inviando auguri che oltre allaffetto hanno diffuso gli ideali cari alla CISL che animano il suo istituto di cooperazione: solidariet e sviluppo. La condivisione e la diffusione di questi ideali era uno degli obiettivi, raggiunto, di questa campagna, che comunicativa quanto di raccolta fondi. Pur registrando una minore efficacia sotto il profilo economico, nella sua fase di promozione ha permesso allIscos di entrare in contatto con pi di 500 strutture CISL, confederali e di categoria, a livello nazionale, regionale e provinciale. Nellambito delle attivit di progetto sono stati prodotti alcuni volumi come memoria e valutazione dei risultati raggiunti. In particolare si segnalano due volumi prodotti al termine di altrettanti progetti in Argentina: Questa terra nostra e Agriturismo Misiones. Il primo tratta della lotta per il diritto alla terra dei contadini della regione argentina di Santiago del Estero, in cui spicca la voce delle donne contadine, che tramite il progetto sono potute uscire da una situazione endemica di isolamento; il secondo ripercorre invece lapproccio e la metodologia utilizzati nel progetto omonimo, che ha permesso lo sviluppo di decine di agriturismi, raggruppati in una rete, a partire dalle aziende agricole esistenti nella regione di Misiones, permettendo ai contadini di ampliare la propria offerta commerciale e di migliorare la propria situazione economica e sociale. Riguardo le attivit di diffusione verso i media, nonostante il momento denso di notizie relative alla situazione nel nostro Paese, le tematiche riguardanti le attivit svolte dallistituto hanno trovato spazio in confederazione e nei suoi organi di comunicazione. Conquiste del lavoro, CislTV e la pagina dei servizi su Avvenire, solo per citarne alcuni, sono stati fondamentali per veicolare il nostro messaggio. quindi doveroso per noi esprimere il ringraziamento, oltre che alla segreteria confederale e alle redazioni delle gi citate testate, a tutti gli addetti stampa, i giornalisti, i responsabili della comunicazione, gli operatori dei dipartimenti confederali, di UST, USR, Federazioni di categoria, enti, associazioni che hanno collaborato con noi nel corso dellanno. La sinergia e la collaborazione con gli ISCOS regionali ha costituito un punto di forza nel raggiungere gli iscritti con un messaggio condiviso sulla mission dellistituto e della sua visione della cooperazione internazionale, cos come la disponibilit di tutti i colleghi dellISCOS Nazionale e delle sedi estere, senza i quali molte informazioni non sarebbero mai divenute notizie. Il presente bilancio quindi loccasione per rinnovare i ringraziamenti a quanti hanno condiviso con lIscos lintenzione di costruire un mondo migliore per tutti, anche per noi, tramite la cooperazione allo sviluppo, contribuendo con il proprio lavoro e la propria professionalit. Si ringraziano (in un elenco non esaustivo): Francesco Guzzardi, Raffaella Vitulano, Andrea Benvenuti, Manlio Masucci e tutti gli altri redattori di Conquiste del Lavoro; Salvo Guglielmino; i redattori e i tecnici di CislTV; Marilena Sias; Maura Crudeli, Enrica Pizzicori, Elisa Natini, Luciana Amapani e la cooperativa ESC; Piero DAntoni al Vecchio Granaro; Rita Giacalone e Bitbazar Srl; le tipografie IGB e Empograph; i capi-progetto e cooperanti Iscos allestero: Enrico Garbellini e Eugenio Zampa (Amazzonia), Alessio Adanti e Michele Rescaldani (Repubblica Dominicana e Haiti), Stefano Capotorti (Mali), Gabriele Restelli (Pakistan), Laura Battistin, Tommaso Facchin e Ivan Franceschini (Cina), Viera Schioppetto, Cynthia Maiolino, Roberta Mo e Ricardo Wezler (Argentina). Un grazie di cuore a chi ha voluto percorrere insieme a noi il cammino della solidariet.

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5.5 Informazioni e dati sui progetti


Nelle pagine successive sono rappresentati alcuni indicatori quantitativi e qualitativi riferiti ai singoli progetti realizzati ed in corso di realizzazione, suddivisi per Area geografica dintervento. LIscos ha concentrato la propria attivit istituzionale attraverso la realizzazione di n. 36 progetti di cooperazione interessando partner e beneficiari in America Latina e Centrale, Africa, Asia ed Est Europa come meglio evidenziato nella seguente tabella:
2011 A rea geografic a Multinazionali Numero progetti 6 Paese d'intervento Moldavia Ucraina Bulgaria - Romania - Turchia Italia - Francia - Spagna - Olanda - Austria Belgio - Lituania - Germania - Italia Belgio - Lituania - Estonia - Germania - Italia Romania - Svezia Macedonia - Bulgaria - Romania Macedonia - Serbia - Montenegro -Kosovo Moldavia - Bulgaria Bolivia - Colombia - Ecuador - Per Belgio - Rep.Ceca - Francia - Italia - Romania Spagna A fric a A meric a Centrale A meric a del Sud A sia Europa Totale interventi 5 4 7 10 4 36 Burundi, Mali, Mozambico,Senegal Repubblica Dominicana,Haiti, Salvador Argentina, Brasile, Uruguay, Per Pakistan, Thailandia/Birmania, Cina Turchia, Italia

Le iniziative in corso di realizzazione hanno raggiunto un valore complessivo di 19,4 milioni finanziate da cofinanziatori istituzionali e privati per 12,9 milioni, da apporti Iscos e Partner locali per 7,3 milioni e da specifiche raccolte fondi per 900.000. Queste cifre riguardano il valore economico complessivo dei programmi che amministrativamente e praticamente risultano operativi come meglio evidenziato nella tabella che segue:

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SINTESI STORICA COMPLESSIVA DEGLI INTERVENTI PER AREA GEOGRAFICA DEI PROGETTI IN ESSERE AL 31/12/2011
(IMPORTI IN EURO)

I progetti svolti dallIscos nel corso del 2011 sono stati 36.

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Nella tabella che segue le iniziative sono state suddivise per tipologia di intervento:

Il grafico successivo, inoltre, evidenzia la distribuzione degli interventi in corso di realizzazione secondo le diverse aree geografiche:

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ATTIVIT ISTITUZIONALI

Inoltre nella tabella seguente vengono illustrati i principali dati finanziari ed economici al 31 dicembre 2011 suddivisi per area geografica.

Per quanto riguarda le informazioni ed i dati economici e finanziari dei singoli progetti si rinvia al fascicolo unico progetti Iscos nazionale e regionali, allegato al presente Bilancio.

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6. Valutazione dei progetti e verifica dei risultati

Il successivo diagramma indica il ciclo della gestione dei progetti:

Ciclo della Gestione


Controllo fattibilit di progetto e iter burocratico avvio attivit Varianti progetti approvati: Iter burocratico Valutazione risultati ed obiettivi raggiunti

Avvio progetti

Amministrazione Rendicontazione Progetti Progetti

6.1 Autovalutazione delle attivit


Gli indicatori analizzati per la valutazione delle attivit dellISCOS sono: Progetti acquisiti nel 2011 Donazioni e contributi Tipologia dei progetti Nuovi paesi di intervento Partenariati e networking

Progetti acquisiti nel 2011


Nel corso dellanno lIstituto ha aperto 15 nuovi progetti, di cui 4 con contratti di co-finanziamento con la Commissione Europea, 1 con il MAE, 1 con Cooperazione italiana, 1 con il Comitato Haiti, 1 con Solidar, 1 con IILA ed infine 6 con fondi privati. Il valore dei contributi da finanziatori pubblici o privati collegati a questi contratti di circa Euro 2.682.319. Nel 2010 il dato analogo rilevava 7 nuovi progetti, di cui 1 con contratti di co-finanziamento con la Commissione Europea, 2 con la Provincia di Roma, 1 con BHC ed infine 3 con fondi privati.

Partenariati e networking
Lavorare nella cooperazione internazionale diviene sempre di pi un compito da svolgere in stretta collaborazione con altri soggetti. Oltre alla figura classica del partner locale, che di solito per lISCOS unorganizzazione sindacale del paese in cui si interviene, nel corso del 2011 lISCOS ha continuato nella partecipazione in consorzi e reti di organizzazioni del Nord e del Sud. Per quanto riguarda le reti lISCOS aderisce a Solidar, TUDC, Osservatorio Italiano dellAzione Globale contro lAids, Associazione delle ONG Italiane (e relative piattaforme) inoltre partecipa come membro al gruppo di lavoro dei diritti umani presso il Parlamento Europeo. Per i consorzi invece sono stati preparati progetti insieme a diverse ONG italiane, ed alcuni sono stati approvati,

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VALUTAZIONE DEI PROGETTI E VERIFICA DEI RISULTATI

mentre altri sono ancora in istruttoria. La politica di Iscos di allargare la partecipazione a consorzi, anche con altre ONG europee, per assicurare il valore aggiunto che la transnazionalit apporta allintervento di cooperazione: in questo senso vanno i programmi di educazione allo sviluppo promossi dalla sede di Bruxelles. Nel corso del 2011 lIscos ha continuato ad operare nella SOCIAL DEVELOPMENT AGENCY presso la CES (Confederazione Europea dei Sindacati). LAgenzia ha il compito di promuovere attivit di cooperazione nei paesi CEE ed extra CEE sui temi dei diritti sindacali e diritti umani.

Il valore aggiunto del sistema ISCOS-CISL


ISCOS-CISL ha delle caratteristiche che la differenziano dalle altre ONG (in particolare italiane) dovute ad una struttura territoriale ed al rapporto di interscambio tra la struttura sindacale CISL e quella dellistituto di cooperazione ISCOS. La CISL, come confederazione sindacale nazionale, finanzia ISCOS Nazionale ed indirizza le linee di intervento. Le strutture regionali della CISL finanziano la struttura degli ISCOS Regionali. LISCOS Nazionale riceve finanziamenti per progetti dal MAE, dallUE e da altri finanziatori istituzionali e attraverso raccolte fondi, da privati e tra i lavoratori. Gli ISCOS Regionali ricevono finanziamenti per progetti da Regioni ed Enti Locali oltre che da iniziative proprie. Altre strutture sindacali territoriali o sindacati di categorie finanziano anchesse progetti o attraverso lISCOS nazionale, o attraverso gli ISCOS Regionali, o direttamente ai beneficiari attraverso indicazione e coordinamento di ISCOS (nazionale, regionale o sedi estere). Molte attivit, sia di cofinanziamento di programmi promossi che interventi di emergenza sono finanziate dalla cooperazione decentrata agli Iscos regionali. Lelenco completo si pu vedere nel fascicolo unico. Gli ISCOS regionali nella maggior parte dei casi non aprono sedi proprie allestero (che graverebbero pesantemente sui costi di progetto), ma si avvalgono del sostegno del personale dalle sedi estere di ISCOS Nazionale. Quindi il sistema ISCOS-CISL presenta un valore aggiunto in diversi livelli di un intervento di cooperazione: Analisi dei bisogni: ISCOS pu inviare a tutti gli operatori/responsabili internazionali del sistema sindacale la need analyses di una data area Progettazione: ISCOS collabora nella definizione del progetto Gestione organizzativa: ISCOS attiva staff locali (spesso attraverso i suoi rapporti con i sindacati locali) per le distribuzioni, il magazzinaggio, ecc. Logistica: ISCOS mette a disposizione i suoi uffici e le sue attrezzature in loco Monitoraggio: ISCOS segue lo svolgimento dei lavori e spesso fa eseguire il collaudo finale. ISCOS inoltre uno dei tre elementi, insieme agli altri due istituti di cooperazione delle confederazioni sindacali italiane, che costituiscono ISI, istituto che agisce nel settore della cooperazione internazionale e dellaiuto umanitario nelle iniziative concordate tra le tre confederazioni. Alcuni fondi per gli aiuti umanitari vengono raccolti da campagne di sottoscrizione delle tre confederazioni sindacali CGIL, CISL, UIL tra i lavoratori .

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ISCOS BILANCIO SOCIALE 2011

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6.2 Attivit di finanziamento e di raccolta fondi


Per lanno in esame, la CISL e FNP sono stati i finanziatori maggiori. Oltre a questi, nel 2011 sono state molte le strutture CISL che hanno finanziato le attivit dellistituto tramite ladesione a campagne o con contributi specifici per i progetti in essere o in avviamento. Un ringraziamento speciale, anche e soprattutto a nome di tutte le persone beneficiarie dei nostri progetti, va quindi a tutte le strutture che ci hanno sostenuto, a tutti i lavoratori iscritti al sindacato che hanno voluto investire parte del loro stipendio in difesa dei propri diritti e per un mondo con pi diritti per s stessi e i lavoratori dei Paesi del Sud del Mondo. Nella raccolta fondi, continuano ad essere attive le possibilit di donazioni online con carte di credito e sui conti correnti, bancario e postale. Lutilizzo di questi mezzi finanziari stato, come sopra riportato, buono da parte delle strutture CISL, con alcune donazioni libere, altre legate ad attivit specifiche. Per quanto riguarda i singoli si registra uno numero limitato di donazioni, che si concentrano soprattutto in occasione di campagne distinte. Nonostante siano state svolte alcune iniziative, si ritiene che le attivit di raccolta fondi vadano ulteriormente potenziate, adottando una visione pi sistematica. In questo senso sarebbe strategico potenziare parallelamente lattivit di comunicazione col fine di consolidare limmagine dellistituto come punto di riferimento per le attivit di cooperazione allo sviluppo e di solidariet allinterno della CISL, a tutti i livelli delle sue articolazioni: da quello confederale, alle USR, e UST, comprendendo le federazioni di categoria, gli enti e le associazioni a livello nazionale e territoriale. Ci sarebbe fondamentale perch limmagine dellIstituto acquistasse solidit e spessore, facendo s che Iscos diventasse referente morale ed economico e tramite delle attivit di cooperazione dellintera confederazione. Ci porterebbe in sostanza ad un aumento del numero di strutture CISL che finanziano e partecipano alle attivit dellIstituto nel Sud del Mondo. Informazioni sulle attivit di comunicazione sviluppate nellanno sono al punto 5.4 del presente documento. Riguardo le campagne specifiche realizzate, stata, come ormai tradizione, ripetuta la Campagna di Natale con la fornitura di biglietti augurali prodotti da Iscos e proposti alle varie strutture CISL. Alla campagna hanno aderito circa 70 strutture. Si tratta di una riduzione rispetto alla campagna dellanno precedente, che aveva registrato ladesione di oltre 100 strutture. A livello economico, di conseguenza, si avuto una parallela diminuzione dei fondi raccolti, che sono stati destinati, al netto delle spese, al supporto e potenziamento delle attivit in corso ad Haiti, portando ad ottimi risultati. Fermo restando il dato economico, occorre precisare che la campagna non mira unicamente alla raccolta fondi, ma soprattutto a diffondere e condividere gli ideali alla base dellazione dellISCOS, e a valorizzare le attivit dellIstituto presso le strutture CISL e gli iscritti, obiettivo raggiunto grazie al contatto stabilito nella promozione con oltre 500 strutture. Nel corso dellanno stata portata avanti inoltre la campagna Adotta un/a sindacalista Birmano/a che ha raggiunto e superato lobiettivo fissato che era la adozione di 20 fra sindacalisti e attivisti sindacali, uomini e donne. Le strutture aderenti sono cresciute con costanza durante lanno, fino ad arrivare a 24. Le donazioni ricevute dalle strutture hanno consentito di sostenere, a partire dal mese di maggio, 20 sindacalisti, che sono diventati 23 ad ottobre, grazie alle nuove adesioni. La campagna stata progettata insieme al sindacato FTUB con lobiettivo specifico di sostegno ai quadri sindacali, concentrando gli sforzi su un numero ridotto di sindacalisti/e al fine di portare un aiuto puntuale e concreto al pericoloso lavoro dei sindacalisti birmani che entrano e escono clandestinamente dal proprio paese, rischiando la propria libert e la propria vita per promuovere i diritti dei lavoratori. Ronnie Than Lwin, vice presidente di FTUB, ha dichiarato in una lettera indirizzata a CISL e ISCOS: Grazie per il continuo sostegno della campagna Adotta un sindacalista Birmano. Questa campagna molto importante per noi, non solo per il sostegno finanziario ai nostri operatori clandestini, che lavorano in situazioni estremamente difficili, ma anche per il rinnovarsi dellamicizia e delle relazioni con CISL e ISCOS. [] Speriamo che questa iniziativa continui poich di fondamentale importanza rafforzare il nostro difficile lavoro allinterno per permettere alle persone di organizzarsi e promuovere i diritti dei lavoratori nel paese.

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ISCOS BILANCIO SOCIALE 2011

VALUTAZIONE DEI PROGETTI E VERIFICA DEI RISULTATI

La campagna ha permesso la nascita e la registrazione dei seguenti sindacati: Myanmar Industrial Trade Union, Myanmar Farmers and Agricolture Union, Myanmar Textile and Garment Union (provincia di Bago), il sindacato di fabbrica Tay Yi nella zona industriale di Rangoon. Questultimo ha portato alla firma del primo accordo sindacale. I soggetti adottati hanno anche contribuito alla campagna elettorale che ha portato alla vittoria del partito di Aung San Suu Kyi, nel cui programma i diritti del lavoro e sindacali sono un obiettivo strategico. Come negli scorsi anni, anche nel 2011 in fase di dichiarazione dei redditi i contribuenti hanno avuto la facolt di destinare la quota del 5 per mille della loro imposta sul reddito ad organizzazioni di volontariato, sportive, ecc. Al fine di indirizzare la scelta verso lISCOS stata attuata una campagna di comunicazione ad hoc che ha interessato tutte le regioni della penisola, con la produzione e la distribuzione di materiali specifici e la diffusione del messaggio promozionale anche attraverso articoli giornalistici sui media stampati e online. Iscos si presentato ai contribuenti con tre codici fiscali: quello dellIscos Nazionale, quello di Iscos Emilia Romagna, quello dellIscos Marche. Secondo stime non ufficiali la raccolta del 2011 avrebbe registrato un lieve aumento rispetto a quella dellanno precedente, mantenendosi sostanzialmente sui medesimi, elevati livelli. Infatti gi nel 2009 (ultimi dati disponibili dallAgenzia delle Entrate) Iscos ben si posizionava nelle scelte degli italiani per il 5 per 1000, nellambito della cooperazione allo sviluppo. Negli elenchi dellAgenzia, infatti, appare dopo realt nazionali ben affermate come (in ordine di importo) Medici senza frontiere, Emergency, Actionaid, Save the children, Amnesty, Amref e Greenpeace, associazioni con una base sociale ampia e che investono nella comunicazione, specifica sul 5 per 1000 e istituzionale, cifre ben superiori a quelle imputate da ISCOS alle medesime voci. evidente il peso specifico dellistituto della CISL non solo come ONG di sviluppo, ma anche come ONG sindacale, con un numero di scelte nettamente superiore rispetto agli istituti di cooperazione delle altre confederazioni sindacali italiane. Miglioramenti sono ancora possibili, a patto che si investa maggiormente sotto il profilo politico, economico e comunicativo, in modo da mettere a frutto limportante bacino di possibili sostenitori, dato dagli iscritti CISL, ed accedere a quello ancora pi grande dei non iscritti. Ci permetterebbe ad Iscos di accrescere il proprio gi valido apporto alla promozione del sindacato presso la societ civile, con un indubbio vantaggio per la CISL e i diritti dei lavoratori in generale. Nondimeno, secondo le stime gi citate, nel 2011, rispetto al 2009, le scelte a favore di Iscos sono aumentate del 155%. Ringraziamo tutti coloro che nella loro scelta per il 5xmille hanno indicato il nostro Istituto, la confederazione per il chiaro indirizzo politico, tutte le strutture CISL per la loro collaborazione, in particolare la USR Campania, ed il CAF per la sua importante disponibilit.

SINTESI DELLA RACCOLTA FONDI (DATI STORICI)

VALUTAZIONE DEI PROGETTI E VERIFICA DEI RISULTATI

ISCOS BILANCIO SOCIALE 2011

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Distribuzione delle scelte e degli importi per onlus ed enti del volontariato ammessi al beneficio del 5 per 1000.
La nostra organizzazione nel corso degli anni ha potuto beneficiare delle donazioni a seguito delle scelte effettuate dai contribuenti in materia di distribuzione delle imposte sul reddito delle persone fisiche nei relativi periodi fiscali di riferimento. La tabella di seguito sintetizza le donazioni ricevute negli anni 2006-2007-2008-2009 con riferimento agli anni fiscali precedenti. Le somme ricevute evidenziano una tendenza in via di consolidamento nelle scelte dei contribuenti a favore del nostro Istituto. Per lanno 2009 le somme sono state pubblicate sul sito dellagenzia delle entrate ma ancora non sono state erogate. Nel bilancio 2011 le somme riferite allannualit 2010 (redditi 2009) non sono state inserite in quanto ancora non pubblicate sul sito dellAgenzia delle entrate n tantomeno erogate.

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ISCOS BILANCIO SOCIALE 2011

VALUTAZIONE DEI PROGETTI E VERIFICA DEI RISULTATI

7. Dati finanziari ed economici Bilancio economico patrimoniale

STATO PATRIMONIALE

DATI FINANZIARI ED ECONOMICI BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE

ISCOS BILANCIO SOCIALE 2011

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ISCOS STATO PATRIMONIALE AL 31 D ICEMBRE 2011 Valori espressi in Euro ATTIVO B) IMMOBILIZZAZIONI: I - Immobilizzazioni immateriali II - Immobilizzazioni materiali III - Immobilizzazioni finanziarie, con separata indicazione, per ciascuna voce dei crediti, degli impor ti esigibili entro l'esercizio successivo:
B) TOTALE IMMOBILIZZAZIONI 31.12.2011 31.12.2010

19.605 16.952

15.974 21.048

525

525

37.082

37.547

C) ATTIVO CIRCOLANTE II - Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli impor ti esigibili entro l'esercizio successivo: 2) verso altri
b) per finanziamenti esigibili entro l'esercizio c) per finanziamenti esigibili oltre esercizio succ. d) anticipi su progetti e) verso enti finanziatori per progetti chiusi f) altri crediti 2) TOTALE CREDITI VERSO ALTRI

40.188 2.192.627 191.539 121.195 2.545.549

86.195 2.539.267 111.010 65.853 594.486 3.396.811

IV - Dispon ibilit liquide


1) depositi bancari e postali 2) fondi in loco presso banche e casse in loco 3) denaro e valori in cassa IV - TOTALE DISPONIBILITA' LIQUIDE C) TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE

2.276.121 220.469 1.201 2.497.791 5.043.340 5.166

1.583.412 205.347 708 1.789.467 5.186.278 2.448

D - RATEI E RISCONTI TOTALE ATTIVO


DATI FINANZIARI ED ECONOMICI BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE

5.085.588

5.226.273
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ISCOS BILANCIO SOCIALE 2011

ISCOS STATO PATRIMONIALE AL 31 D ICEMBRE 2011 Valori espressi in Euro PASSIVO A - DEFICIT PATRIMONIALE
1) Deficit patrimoniale iniziale 2) Avanzo - (Disavanzo) di gestione A - TOTALE DEFICIT PATRIMONIALE

31.12.2011 31.12.2010

(283.051) 112.753 (170.298)

(458.750) 175.699 (283.051)

B - FONDI VINCOLATI IN GESTIONE


1) Fondi vincolati su progetti specifici entro 12 mesi 2) Fondi vincolati su progetti specifici oltre 12 mesi B - TOTALE FONDI VINCOLATI IN GESTIONE

1.581.125 2.232.815 3.813.940

1.133.118 2.625.462 3.758.580

C - FONDI PER RISCHI E ONERI


2) Fondi di accantonamento rischi per progetti C - TOTALE FONDO RISCHI E ONERI

862.703 862.703 66.077

270.760 270.760 68.819

D - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO E - DEBITI, CON SEPARATA INDICAZIONE, PER CIASCUNA VOCE, DEGLI IMPORTI ESIGIBILI OLTRE L'ESERCIZIO SUCCESSIVO
2) debiti verso banche 3) debiti verso altri finanziatori entro l'esercizio successivo oltre l'esercizio successivo 5) debiti verso fornitori 6) debiti tributari 7) debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 8) debiti per progetti anni pregressi 9) altri debiti E - TOTALE DEBITI

50 40.000 176.667 99.396 18.930 20.292 157.831 513.166 5.085.588

40.000 216.667 85.752 18.190 18.471 505.029 527.056 1.411.165 5.226.273

F - RATEI E RISCONTI TOTALE PASSIVO

CONTI D'ORDINE, IMPEGNI E DI MEMORIA


Impegni di spesa nei confronti dei progetti: ISCOS Altri Totale Impegni di spesa nei confronti dei progetti Fidejussioni concesse da terzi

31.12.2011 1.165.483 1.348.575 2.514.058 656.487 3.170.545

31.12.2010 811.197 1.852.515 2.663.712 601.342 3.265.054

TOTALE CONTI D'ORDINE, IMPEGNI E DI MEMORIA

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DATI FINANZIARI ED ECONOMICI BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE

RENDICONTO DELLA GESTIONE

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ISCOS RENDICONTO DELLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2011 Valori espressi in Euro


ONERI 1) Oneri da attivit istituzionale 1.1) Attrezzature su progetti 1.4) Personale su progetti 1.6) Altri oneri su progetti 1.7) Apporti Iscos a progetti 2) Oneri promozionali e da raccolta fondi 2.1) Oneri per raccolte fondi 2.2) Oneri per contributi di solidariet 2.3) Oneri per promoz.ne fund raising 4) Oneri finanziari e patrimoniali 4.1) Spese e oneri su fidejussioni 4.2) Differenze negative su cambi 5) Oneri straordinari 5.3) Da altre attivit 6) Oneri di supporto ge nerale 6.1) Materie prime 6.2) Servizi 6.3) Godimento beni di terzi 6.4) Personale 6.5) Ammortamenti 6.6) Oneri diversi di gestione TOTALE ONERI Avanzo di gestione 31.12.2011 31.12.2010 2.047.351 2.457.957 482.490 540.836 PROVENTI 1) Proventi da attivit istituzionale 1.1) Contributi da Enti finanziatori su progetti 31.12.2011 31.12.2010 1.757.090 2.262.131 1.757.090 2.262.131

708.715 1.018.116 565.885 290.261 103.052 61.336 10.000 31.716 57.093 22.784 34.309 51.114 51.114 880.372 7.966 224.614 4.039 426.233 13.701 203.819 703.179 195.826 86.884 40.352 16.810 29.722 48.404 34.576 13.828 25.647 25.647 885.483 2.775 109.563 8.586 423.995 8.798 331.766 TOTALE PROVENTI Disavanzo di gestione 3.251.735 3.680.074 4) Proventi finanziari e patrimoniali 4.1) Interessi attivi su depositi bancari 4.2) Differenze positive su cambi 5) Proventi straordinari 5.3) Da altre attivit 6) Proventi di supporto generale 6.1) Contributi CISL 6.3) Contributi al supporto generale da progetti 6.5) Altri proventi 6.4) Da non soci 2.848 691 2.157 264.417 264.417 12.240 787 11.453 146.005 146.005 2) Proventi da raccolta fondi 2.1) Contributi per raccolte fondi 2.3) Contributi da fund raising 187.185 186.470 715 202.818 172.009 30.809

1.040.195 1.056.880 550.000 164.004 326.191 550.000 194.820 312.060

3.138.982 3.504.375 112.753 175.699

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NOTA INTEGRATIVA

CONTENUTO

Contenuto e forma del bilancio desercizio al 31 dicembre 2011 Criteri di valutazione, principi contabili e principi di redazione del bilancio Allegati

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Contenuto e forma del bilancio desercizio al 31 dicembre 2011


Il bilancio sociale che viene presentato stato redatto in conformit alle disposizioni riguardanti le organizzazioni non lucrative di utilit sociale, come da indicazioni dellAgenzia per il Terzo Settore realizzate nel rispetto della d.lgs. n. 460/97 e successive normative e del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti in tema di predisposizione degli schemi di bilancio delle organizzazioni non profit. Il perimetro del presente bilancio sociale costituito dai seguenti documenti: Stato patrimoniale; Rendiconto della gestione (a sezioni divise e contrapposte acceso agli Oneri e Proventi); Nota integrativa; Rendiconto finanziario. Lo Stato Patrimoniale rappresenta le singole voci secondo il criterio espositivo della liquidit crescente. Il Rendiconto della Gestione , redatto a sezioni contrapposte, rappresenta gli Oneri e i Proventi ed informa sul modo in cui le risorse dellIscos sono state acquisite e sono state impiegate, nel periodo di riferimento, nelle aree gestionali. Le Aree Gestionali dellIscos sono cos definite: Area delle Attivit Istituzionali: tale area di attivit accoglie gli oneri ed i corrispondenti proventi, sostenuti per il raggiungimento degli scopi previsti dallo Statuto. In particolare rappresenta la gestione dei Progetti riepilogando gli oneri sostenuti per la realizzazione dei progetti e i relativi recuperi sui contributi ricevuti dagli Enti Finanziatori. Area delle Attivit promozionali e di raccolta fondi: larea che accoglie gli oneri e i proventi relativi allorganizzazione, promozione, gestione e realizzazione di eventi specifici, quali sono le varie raccolte effettuate nel corso dellesercizio. Area delle Attivit di gestione finanziaria e patrimoniale: larea che accoglie gli oneri e i proventi connessi alla sfera finanziaria e patrimoniale dellIscos, strumentali allattivit tipica dellEnte. Area delle Attivit di natura straordinaria: si riferisce agli oneri e proventi relativi ad eventi a carattere straordinario comunque strumentali allattivit dellIscos. Area delle Attivit di supporto generale: larea relativa agli oneri e proventi cosiddetti di struttura riferiti alla gestione organizzativa ed amministrativa delle iniziative e gestioni precedentemente esposte. Il presente bilancio desercizio stato redatto dallUfficio Amministrativo per lesame e lapprovazione da parte dei soci. Esso conforme alle scritture contabili. Il bilancio stato sottoposto a revisione contabile da parte della societ di revisione Italrevi S.p.A.

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Principi contabili adottati


Il bilancio desercizio stato redatto nel rispetto del principio del costo storico. Laddove applicabili sono stati tenuti in considerazione i principi contabili nazionali e internazionali predisposti dagli organi professionali competenti. Il bilancio stato predisposto applicando i medesimi criteri di valutazione, gli stessi principi contabili e di redazione del bilancio adottati nellesercizio precedente. Tutte le operazioni effettuate sono correttamente riportate nel presente bilancio e nelle scritture contabili. La valutazione delle voci del bilancio desercizio fatta secondo prudenza e, per i casi previsti dalle normative, con il consenso del Collegio dei Revisori. I criteri di valutazione e i principi contabili sulla cui base stato redatto il bilancio sono esposti nel seguito per le voci pi significative: Immobilizzazioni immateriali Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo storico di acquisizione, ove previsto previo consenso del Collegio Sindacale, sono assoggettate sistematicamente ad ammortamento. Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisizione comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione inclusa lIVA indetraibile, rettificato dai rispettivi ammortamenti e, qualora alla data di chiusura dellesercizio, il valore risulti durevolmente inferiore al costo iscritto, tale costo viene rettificato attraverso unapposita svalutazione. Gli ammortamenti imputati al Rendiconto della gestione sono stati calcolati in modo sistematico e costante, sulla base di coefficienti annui ritenuti rappresentativi della vita utile economica tecnica stimata dei cespiti. Crediti e debiti I crediti sono iscritti al presumibile valore di realizzo mentre i debiti sono esposti al valore nominale. I crediti verso gli enti finanziatori (MAE, UE, ecc) per contributi da ricevere sono iscritti a seguito dellapprovazione finale del progetto. Il presupposto per liscrizione di tali somme fra i crediti costituito dal fatto che il diritto allerogazione , una volta rispettato liter di autorizzazione previsto, sancito da apposita lettera contratto (per i progetti governativi, la firma della convenzione; per i progetti promossi lapprovazione del Comitato Direzionale e per i progetti UE la firma del contratto). I crediti e i debiti in divisa estera sono convertiti al cambio di fine esercizio. Anticipazioni su progetti in corso Tale posta riepiloga le anticipazioni di spesa sostenute, utilizzando il fondo disponibile dellAssociazione, o i fondi erogati per altri progetti, per la realizzazione dei progetti in corso e per le quali previsto un contributo MAE o UE ancora da incassare. Titoli e operazioni pronti contro termine I titoli sono valutati al minore tra il costo dacquisto o di sottoscrizione ed il valore desumibile dallandamento del mercato. Le operazioni sui titoli sono registrate per data contratto e sono riscontati i proventi finanziari che competono lesercizio successivo. Le gestioni patrimoniali e le partecipazioni in Fondi di investimento sono invece iscritte al valore di mercato risultante alla chiusura dellesercizio, cos come comunicato dagli Enti gestori. Ratei e risconti Sono calcolati secondo il principio della competenza economica e temporale in applicazione del principio di correlazione dei costi e dei ricavi in ragione desercizio.
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Fondo disponibile (Deficit patrimoniale) Il fondo disponibile risulta dalla differenza tra attivit e passivit e rappresenta il patrimonio dellAssociazione alla data di riferimento. Esso costituito dai risultati degli esercizi precedenti e dal risultato dellesercizio in corso. Fondi vincolati in gestione Tale posta comprende i residui di contributi ricevuti o ancora da ricevere per i quali esiste vincolo di utilizzazione per la realizzazione di progetti specifici definiti da terzi finanziatori. I fondi in divisa estera sono convertiti al cambio di fine esercizio e sono esposti al valore nominale. Fondo per rischi ed oneri Ha lobiettivo di coprire perdite o debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dellesercizio non sono determinabili lammontare e/o la data di sopravvenienza, con particolare riferimento a rischi afferenti sia a progetti nel tempo realizzati sia a quelli in essere alla data di bilancio. Gli stanziamenti riflettono la migliore stima possibile sulla base degli elementi a disposizione. Fondo trattamento di fine rapporto Rappresenta leffettivo debito maturato verso i dipendenti in conformit di legge e dei contratti di lavoro vigenti, considerando ogni forma di remunerazione avente carattere continuativo. Il fondo corrisponde al totale delle singole indennit maturate a favore dei dipendenti alla data di chiusura del bilancio, al netto degli acconti erogati ed pari a quanto si sarebbe dovuto corrispondere ai dipendenti nellipotesi di cessazione del rapporto di lavoro in tale data. La posta accoglie anche quanto ancora da versare, alla data di chiusura del bilancio, sul fondo integrativo al quale hanno aderito la maggioranza dei dipendenti.

Conti dordine Gli impegni sono stati indicati nei conti dordine al valore nominale, desunto dalla relativa documentazione. Comprendono gli impegni sottoscritti per apporti da sostenere su progetti approvati in corso di realizzazione al 31 dicembre 2011, sia da parte dellIscos che da parte delle controparti coinvolte nelle iniziative. Sono riportate le fidejussioni concesse da Istituti di Credito e da Societ Assicurative a favore dellEnte in ossequio alle Convenzioni stipulate con il Ministero Affari Esteri e con gli altri Enti finanziatori per la concessione dei finanziamenti su progetti affidati. Oneri Gli oneri rappresentano i costi sostenuti dallEnte, nel periodo di riferimento, per lo svolgimento della propria attivit. Tali oneri sono rilevati secondo il principio della prudenza e della competenza economica e temporale e sono stati rappresentati secondo la loro area di gestione. Proventi Sono costituiti dai proventi da raccolta fondi, dai proventi finanziari e patrimoniali, da proventi straordinari e dai recuperi sui contributi ricevuti per la realizzazione di progetti specifici. Si evidenzia che i Fondi vincolati in gestione sono costituiti dai contributi erogati dagli Enti finanziatori per la realizzazione di progetti specifici che vengono dapprima accantonati nellapposito fondo del passivo (denominato Fondo vincolato su progetti specifici), per poi essere contabilizzati come proventi nel momento in cui vengono sostenuti i relativi costi per la realizzazione dei progetti. Le quote di contributi per il rimborso delle spese generali sono contabilizzate, a copertura di tali spese, con riferimento allo stato di avanzamento del progetto e alla durata dello stesso. Lasciti, donazioni e offerte Le donazioni in denaro e le offerte libere sono contabilizzate come componenti positive nel Rendiconto della gestione.
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Analisi delle voci di stato patrimoniale ATTIVIT


B) Immobilizzazioni I. Immobilizzazioni immateriali, ( 19.605, 15.974 al dicembre 2010)
Sono rappresentate dal valore delle licenze software per lufficio utilizzate dallEnte per svolgere lattivit istituzionale - amministrativa. Il valore evidenziato al netto del fondo di ammortamento.

II. Immobilizzazioni materiali ( 16.952, 21.048 al 31 dicembre 2010)


Sono rappresentate dal valore delle attrezzature per ufficio utilizzate dallEnte per svolgere lattivit istituzionale - amministrativa. Il valore evidenziato al netto del fondo di ammortamento. Lammortamento stato effettuato nel rispetto della loro vita residua che corrisponde ai coefficienti annui ritenuti rappresentativi della vita utile economico-tecnica per le categorie di beni in oggetto. La variazione in diminuzione rispetto allesercizio precedente pari a 4.096.

III. Immobilizzazioni finanziarie ( 525, 525 al 31 dicembre 2010)


Attualmente nelle immobilizzazioni finanziarie restano, evidenziate per euro 525 n. 10 azioni della Banca Popolare Etica acquistate nel corso del 2000.

C) Attivo circolante II. Crediti


Crediti per finanziamenti approvati ( 2.232.815, 2.625.462 al 31 dicembre 2010) Tali crediti si riferiscono alle annualit ancora da incassare per i progetti in corso e ai crediti sorti a seguito delle approvazioni finali dei progetti e non ancora erogati, distinguendone la quota esigibile entro lesercizio successivo ( 40.188) dalla quota esigibile a medio/lungo termine ( 2.192.627). Tale voce risulta in diminuzione rispetto allesercizio precedente di 392.647. Di seguito riportata una suddivisione dei contributi da ricevere per Ente Finanziatore:

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Inoltre si specifica la modalit di destinazione dei contributi per aree geografica :

Anticipi su progetti in corso ( 191.539, 111.010 al 31 dicembre 2010) Gli anticipi di spesa sui progetti sono stati sostenuti nellesercizio per consentire il proseguimento delle attivit dei progetti in corso. Tali oneri comprendono tutte le spese effettuate in anticipazione rispetto ai contributi che sono stati incassati al 31 dicembre 2011. Rispetto allesercizio precedente il saldo risulta decrementato di 80.529, come evidenziato nella relazione sulla gestione. Crediti verso enti finanziatori per progetti chiusi ( 0, 65.853 al 31 dicembre 2010) I crediti in parola sono stati eliminati con lutilizzo del fondo rischi in relazione al lavoro di ricognizione effettuato (come enunciato nella relazione sulla gestione) e della valutazione degli amministratori. Crediti verso altri ( 121.195, 594.486 al 31 dicembre 2010) La voce in esame risulta cos composta:
Descrizione Anticipi viaggi e missioni Crediti v/fondo confederale impiego TFR Crediti v/progetti per apporto Iscos -Invii Anticipi diversi Crediti vs/CISL e strutture CISL Crediti vs/Erario IRAP Crediti vs/Ag. Entrate 5xmille 2009 Crediti altri Totale 2011 650 61.419 39.252 19.235 639 121.195 2010 1.818 63.426 1.400 34.794 75.937 1.234 413.916 1.961 594.486

Rispetto allesercizio precedente la voce presenta una diminuzione pari a 473.290, essenzialmente dovuta alla mancanza dellappostazione del 5 per mille relativo allanno 2010 (redditi 2009). La voce anticipi diversi di 39.252 comprensiva prevalentemente dei crediti pari ad 35.702 verso partner di progetti; per limporto pari a 2.636 al credito verso progetti privati; infine anticipazioni varie a fornitori pari ad 914.

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IV. DISPONIBILIT LIQUIDE


Depositi bancari e postali sede, denaro e valori in cassa sede, fondi in loco ( 2.497.791, 1.789.467 al 31 dicembre 2010) La voce include i fondi al 31 dicembre 2011 presso le casse dellAssociazione o depositati presso Istituti di Credito in attesa di impiego e le disponibilit in essere presso le casse in loco e presso le banche estere su conti intestati allISCOS. Le disponibilit liquide evidenziano un considerevole incremento pari ad 708.324 rispetto al 31 dicembre 2010. La composizione dei conti la seguente:
Descrizione Cassa sede Conti correnti bancari sede Conti correnti progetti sede Totale conti correnti bancari sede Conti corrente postali Fondi in loco Totale 2011 1.201 852.173 1.409.159 2.261.332 14.789 220.469 2.497.791 2010 708 827.027 791.947 1.618.974 10.737 205.347 1.789.467

La disponibilit finanziaria relativa ai progetti, vincolata su specifici conti correnti bancari, pari ad 1.409.159 come meglio evidenziata nella seguente tabella di dettaglio:

DETTAGLIO C/C BANCARI PROGETTI


B. Etica n. 122591 Prog. RR B. Etica n. 125851 Apporto Iscos ConoSud B. Etica n. 129086 Prog. WC B. Etica n. 129654 Prog. EED MAE BRASILE B. Etica n. 130195 Prog. ISCOS POLVERARI B. Etica n. 130322 Prog. WO B. Etica n. 130555 Prog. NC MALI MAE B. Etica n. 135707 Prog. EZ Haiti Solidar B. Etica n. 136597 Adotta Sind. Birmano Prog. TTA B. Etica n. 138195 Prog. BK Salvador B. Etica n. 138283 Prog. AAT Pakistan Coopita B. Etica n. 138930 Prog. GI Turchia B. Etica n. 138929 Prog. TV Cina B. Etica n. 140806 Prog. EEI Haiti ISI B. Etica n. 141184 Prog. HQ B. Etica n. 121258 Mozambico LLO B. Etica n. 122482 Argentina FE Totale generale

31.12.2011
93.123 101.208 383 228.572 40.416 30.569 68.227 415 12.957 483.468 54.774 89.993 62.838 46.583 86.267 7.279 2.088 1.409.159

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Di seguito, nella tabella, si indica il saldo dei fondi in loco per singolo progetto: Fondi in loco
AAO AAT DDM EED EZ FE FL FM LLO NC RR TJ TV TX Cassa Bruxelles Cassa R. Dominicana Cassa Argentina Cassa Mozambico Cassa Emergenza Pakistan

2011
23.374 162.591 13.853 1.687 1.829 3.414 8.036 161 569 4.657 299

2010
24.869 7.372 70.976 16.149 2.745 6.180 28.059 16.343 3.225 21.849

2.644 814 4.122 -

Totale fondi in loco Fondi in .347

220.469

205.347

D) Ratei e Risconti
Ratei e Risconti attivi ( 5.166, 2.448 al 31 dicembre 2010) Il saldo al 31 dicembre 2011 composto dalle normali appostazioni in ossequio al principio della competenza economica e temporale. La voce ratei e risconti si compone: 2011 Ratei attivi per interessi bancari maturati Risconti attivi per noleggi, affitti ed altri Totale ratei e risconti attivi 200 4.966 5.166 2010 2.448 2.448

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Passivo e Deficit Patrimoniale


A. Deficit patrimoniale ( 170.298, 283.051 al 31 dicembre 2010) Il deficit patrimoniale registra un decremento rispetto allesercizio precedente per il conseguimento di un avanzo di gestione pari ad 112.753.

B. Fondi vincolati in gestione ( 3.813.940, 3.758.580 al 31 dicembre 2010) Tale posta comprende tutti i residui di fondi ricevuti o ancora da incassare per i quali esistono specifici vincoli di utilizzazione per determinati progetti. Rispetto allesercizio precedente la voce si incrementata di 55.360. Si distingue la quota a breve ( 1.581.125), che si presume di spendere nel prossimo anno, determinata dai contributi incassati ancora da spendere, da quella a medio/lungo termine ( 2.232.815) relativa alle annualit ancora da incassare sui progetti in corso di realizzazione. Si riporta di seguito landamento dei fondi in gestione:

Si evidenzia di seguito il dettaglio analitico dei fondi da utilizzare su progetti per area geografica: Progetti suddivisi per Area Geografica America centrale Sudamerica Africa Occidentale Africa Sudorientale Asia Europa Europa Orientale Progetti Multi-area Totale 31.12.2011 1.341.188 1.042.571 252.036 74.243 367.949 106.192 624.761 5.000 3.813.940 31.12.2010 76.126 1.719.787 541.739 563.547 196.156 186.385 306.920 167.920 3.758.580 Differenza 1.265.062 (677.216) (289.703) (489.304) 171.793 (80.193) 317.841 (162.920) 55.360

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Fondi in gestione suddivisi per Area Geografica


5.000 ; 0% 624.761 ; 16% 106.192 ; 3% 367.949 ; 10% 74.243 ; 2% 252.036 ; 7% 1.042.571 ; 27% 1.341.188 ; 35%
America centrale Sudamerica Africa Occidentale Africa Sudorientale Asia Europa Europa Orientale Progetti Multiarea

I fondi vincolati in gestione per Ente finanziatore sono cos composti: Descrizione Contributi ricevuti ancora da spendere: Ue Mae UNPD Ambasciate Italiane Altri Totale Contributi da ricevere: Ue Mae Undp Ambasciate italiane Regioni Province italiane Altri Totale Totale Generale 624.249 1.444.736 32.222 15.000 116.608 2.232.815 3.813.940 656.684 1.833.222 41.542 20.000 15.000 59.014 2.625.462 3.758.580 2011 305.721 912.267 71.527 291.610 1.581.125 2010 51.732 765.393 8.502 307.490 1.133.118

I fondi vincolati in gestione su progetti specifici entro 12 mesi pari a euro 1.581.125 si riferiscono a fondi erogati da finanziatori per euro 1.333.335 e per euro 247.789 per contributi da raccolta fondi per la gestione di specifici progetti. Di seguito riportiamo il dettaglio dellutilizzo dei fondi per singolo progetto sia entro che oltre lesercizio.

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Dettaglio dei Fondi vincolati in gestione su progetti specifici entro 12 mesi

Dettaglio dei Fondi vincolati in gestione su progetti specifici oltre 12 mesi

Progetto AAO AAT BM BK DDM DDW DP EED EEI EEL EK EZ FE FG FL FM GI HN HO HP HQ KG LB LLO MS NC NNW RR TJ TV TX WC WF WO Totale

Fondo al increm .to decrem .to 31/12/2010 29.560 46.377 75.937 289.998 218.471 483.644 52 20.621 38.685 59.306 261.234 572.812 470.561 55.278 22.188 5.000 5.000 75.023 64.292 57.368 57.368 6.342 6.342 2.517 47.921 50.439 5.985 23.533 29.518 93.723 6.697 3.258 3.258 7.052 8.530 11.615 86.317 330.151 330.151 20.340 20.340 52.575 52.575 24.502 24.502 69.336 483 24.760 19.438 855.187 220.499 233.056 26.346 104.711 2.627 58.128 2.552.545 224.645 164.932 51.106 44.907 2.627 77.566 2.074.396

Fondo al 31/12/2011 71.527 483.592 363.486 33.090 10.731 87.027 3.967 86.317 65.189 68.606 59.804 1.333.336

Progetto AAO AAT BM BK DDM DDW DP EED EEI EEL EK EZ FE FG FL FM GI HN HO HP HQ KG LB LLO MS NC NNW RR TJ TV TX WC WF WO Totale

Fondo al increm .to decrem .to 31/12/2010 59.014 59.014 322.220 289.998 119.371 119.371 1.140.907 483.644 38.005 680 38.685 20.000 20.000 27.703 27.703 1.011.318 574.217 141.879 55.278 10.000 5.000 1.787 100.031 75.023 77.368 1.600 25.614 21.769 47.383 15.928 7.605 23.533 234.308 93.723 3.258 3.258 41.497 8.530 100.471 191.139 86.317 6.761 6.761 79.434 79.434 114.528 54.534 24.691 24.691 417.993 29.720 303.179 26.346 15.000 27.764 2.627 136.556 2.625.462 269.900 2.540.908 231.146 29.720 303.179 26.346 104.711 2.627 58.128 2.933.555

Fondo al 31/12/2011 32.222 657.263 437.101 86.600 5.000 1.787 25.008 75.768 140.585 32.967 100.471 104.822 59.993 186.847 165.189 15.000 27.764 78.428 2.232.815

C. Fondi per rischi ed oneri


Fondo di accantonamento rischi per progetti ( 862.703, 270.760 al 31 dicembre 2010) Il Fondo, costituito negli esercizi precedenti, relativo a possibili passivit potenziali conseguenti alla gestione dei progetti. Il Fondo Rischi ed Oneri al 31.12.2011 presenta una variazione in aumento pari ad 591.944 rispetto allesercizio precedente. In particolare la variazione dovuta allutilizzo del fondo per euro 284.451, allaumento per laccantonamento dellesercizio pari ad euro 29.193 e dalla riclassificazione conseguente alla rimodulazione di passivit per complessivi euro 847.202, effettuata sulla scorta dellattivit di ricognizione analisi e valutazione completata nel corso dellesercizio e del parere legale ottenuto, meglio descritto nella relazione sulla gestione.
DATI FINANZIARI ED ECONOMICI BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE

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D. Fondo trattamento di fine rapporto ( 66.077, 68.819 al 31 dicembre 2010)


Rappresenta il debito maturato al 31 dicembre 2011 verso i dipendenti per 61.083, ed stato calcolato in base alla vigente normativa, e per 4.994 si riferisce al fondo integrativo al quale hanno aderito i dipendenti. Rispetto allesercizio precedente risulta una diminuzione di 2.742.

E. Debiti
Debiti verso altri finanziatori ( 216.667, 256.667 al 31 dicembre 2010) Limporto evidenzia la quota di debito residuo nei confronti del fondo quiescenza CISL a seguito dellemissione di un prestito erogato nei confronti dellISCOS con la relativa quota residua superiore ai 5 anni pari ad euro 96.668. Debiti v/fornitori ( 99.396, 85.752 al 31 dicembre 2010) Rappresenta il debito sia verso fornitori di progetti per un importo pari ad 46.807, sia verso fornitori della struttura per un importo pari ad 50.329, la voce include anche la quota parte per fatture da ricevere pari ad 2.260. Sono prevalentemente oneri relativi ad acquisti di materiali di cancelleria, pubblicit, servizi, utenze varie di competenza dellesercizio e non ancora pagati. Debiti tributari ( 18.930, 18.190 al 31 dicembre 2010) Limporto composto prevalentemente da Debiti per Irpef c/dipendenti e per Irpef collaboratori. Gli importi suddetti sono stati versati allErario agli inizi dellesercizio successivo. Debiti previdenziali ( 20.292, 18.471 al 31 dicembre 2010) Si tratta del debito verso lInps sia per i dipendenti che per i collaboratori, anchesso successivamente versato nel mese di gennaio 2012. Debiti per progetti anni pregressi ( -, 505.029 al 31 dicembre 2010) La variazione rispetto lesercizio precedente in gran parte dovuta alla citata riclassificazione dellimporto a fondo rischi, in conseguenza delle articolate attivit di ricognizione storica e di valutazione amministrativa e giuridica portata avanti negli ultimi due anni dallEnte, attivit che hanno portato ad acclarare, anche sulla base di apposito parere legale ottenuto, linsussistenza di alcune passivit, rivenienti da esercizi pregressi, ancora risultanti nella contabilit dellEnte. Gli amministratori hanno ritenuto di riclassificare, prudenzialmente, tali passivit nel fondo rischi su progetti, in modo da accrescerne lentit a fronte di potenziali oneri su progetti gestiti o in corso, piuttosto che contabilizzare sopravvenienze attive. Altri debiti ( 157.831, 527.056 al 31 dicembre 2010) Rispetto allesercizio precedente si evidenzia una consistente diminuzione pari ad 369.226. Gli altri debiti sono costituiti da debiti diversi per 15.539 verso ISCOS regionali, debiti verso personale pari ad euro 4.899 che rappresentano la quota per ladesione alle forme pensionistiche complementari dei dipendenti come stabilito dal D. L. vo n. 252/2005 e da debiti verso cooperanti Mae pari ad 1.986. La voce cos composta:

DATI FINANZIARI ED ECONOMICI BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE

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Descrizione Debiti diversi Deb. vs/ dipendenti Iscos struttura Deb. Vs/Personale ex D.L.vo n. 252/2005 Debiti TFC cooperanti MAE Debiti vs ISCOS regionali da 5xmille Totale Generale

2011 15.539 4.899 1.986 135.407 157.831

2010 14.218 13.727 4.960 3.126 491.025 527.056

Limporto pari ad euro 135.407 rappresenta i fondi derivanti dal 5x1000 2008/2009 destinati per una quota parte agli Iscos regionali, come da delibera del CdA.

F) Ratei e Risconti
Ratei e risconti passivi ( -, - al 31 dicembre 2010) Il saldo al 31 dicembre 2011 non presenta n ratei n risconti passivi. Conti dordine, impegni e di memoria ( 3.170.545, 3.265.054 al 31 dicembre 2010) Riguardano principalmente: Impegni di spesa nei confronti dei progetti ( 2.514.058, 2.633.712 al 31 dicembre 2010)

Comprendono gli impegni sottoscritti per apporti da sostenere su progetti approvati in corso di realizzazione al 31 dicembre 2011. Si evidenzia che la quota di apporto da sostenere di pertinenza dellISCOS, pari a 1.165.483, mentre la quota a carico delle controparti di 1.348.575. Si rinvia al fascicolo unico della Relazione sull Attivit Istituzionale per il dettaglio analitico per progetto degli impegni sottoscritti e degli impegni residui. Fidejussioni concesse da terzi ( 656.487, 601.342 al 31 dicembre 2010)

Trattasi delle fidejussioni concesse da Istituti di Credito a favore dellISCOS in ossequio a quanto previsto dalle Convenzioni stipulate con Coopita e il Ministero Affari Esteri per la concessione dei finanziamenti su progetti affidati. Limporto suddetto cos composto: Descrizione Banca etica: Progetto AAT Pakistan Coopita Progetto AAK/AAJ Pakistan Coopita Atradius: Progetto FF Regione Marche Monte Paschi Siena: Progetto Mali CISL Sp. Amm.ve F.do Quiescenza CISL Totale 2011 167.554 2010

49.400

50.910

423.391

423.391

65.542 656.487

77.641 601.342

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ISCOS BILANCIO SOCIALE 2011

DATI FINANZIARI ED ECONOMICI BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE

Analisi delle voci del rendiconto della gestione AREA DELLE ATTIVITA ISTITUZIONALI
1. ONERI E PROVENTI
Oneri sostenuti su progetti ( 2.047.351, 2.457.957 al 31 dicembre 2010): La voce riepiloga il totale delle spese per la realizzazione dei progetti sostenute nel 2011, la quota parte delle spese anticipate in esercizi precedenti in quanto connesse con lavvenuto incasso dei relativi contributi degli enti finanziatori, ed infine le spese sostenute quale apporto Iscos ai progetti. Si evidenzia che le spese sostenute nel 2011 sono al netto delle spese anticipate dallIscos nel corso dellesercizio, che sono state riclassificate insieme alle anticipazioni degli esercizi precedenti, nellattivo dello stato patrimoniale perch in attesa del contributo da ricevere dallente finanziatore. Di seguito si riporta il dettaglio delle voci di spesa relative agli oneri su progetti di competenza a valere dei contributi incassati dagli Enti finanziatori:

Lammontare degli apporti ISCOS, in virt dellimpegno preso per la realizzazione dei progetti, pari a 290.261 (nel 2010 195.826).

Contributi da Enti finanziatori su progetti ( 1.757.090, 2.262.131 al 31 dicembre 2010) Il conto riepiloga i recuperi connessi ai contributi ricevuti dagli Enti Finanziatori relativi alle spese effettuate direttamente dallISCOS per realizzare i progetti.
Descrizione Contributi MAE ricevuti e spesi nellesercizio: Progetti promossi Progetti affidati Contributi U.E. ricevuti e spesi nellesercizio Contributi altri finanziatori ricevuti e spesi nellesercizio Contributi ambasciate dItalia ricevuti e spesi nellesercizio Contributi UNPD ricevuti e spesi nellesercizio Contributi REGIONI ricevuti e spesi nellesercizio Contributi PROVINCE ricevuti e spesi nellesercizio Totale 2011 899.177 384.939 155.985 218.471 78.518 20.000 1.757.090 2010 1.107.836 686.272 135.900 112.754 161.796 47.073 10.500 2.262.131

DATI FINANZIARI ED ECONOMICI BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE

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AREA DELLE ATTIVIT PROMOZIONALI E DI RACCOLTA FONDI


1. ONERI E PROVENTI
Oneri su raccolte fondi ( 103.052, 86.884 al 31 dicembre 2010) Gli oneri suddetti si riferiscono alle attivit intraprese dallIscos per le quali sono state attivate specifiche raccolte fondi, quali: raccolta Polverari per 60.000 a sostegno di progetti in Per; per le attivit riferite allemergenza alluvione in Pakistan destinatario questanno di una quota minima pari ad 1.336, inoltre 10.000 si riferiscono agli oneri per ulteriori attivit sociali svolte dal nostro Istituto. Gli oneri di 31.716 evidenziano i costi sostenuti per lavvio nel corso dellesercizio di massicce campagne di sensibilizzazione per promuovere lazione di raccolta fondi tramite attivit di fund raising. Proventi da raccolte fondi ( 187.185, 202.818 al 31 dicembre 2010) Il conto riepiloga i contributi ricevuti nellanno 2011 relativi alle raccolte effettuate, al netto dei residui ancora da spendere che sono stati riclassificati nello Stato Patrimoniale come F.di vincolati su progetti specifici, come meglio evidenziato nella tabella successiva:
Descrizione Raccolta Fondi: Progetto alluvione Pakistan Progetto educazione sviluppo Progetto FIM Per Progetto Tete Mozambico Unisola per te S. Domingo Polverari Progetti ConoSud Progetto lavoratori Argentina Progetto raccolta adotta un sindacalista Birmano Progetto popolo Birmano Totale 2011 34.925 7.200 16.321 14.000 60.000 31.574 7.250 15.200 186.470 2010 13.682 10.000 1.500 6.167 11.215 22.505 89.720 17.220 172.009

Limporto di 715, notevolmente inferiore allanno precedente, rappresenta la raccolta di proventi da fund raising avvenuta a seguito delle campagne di sensibilizzazione intrapresa nellesercizio attraverso linvio di materiale pubblicitario e sottoscrizione di donazioni verso la nostra ONG.

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AREA DI GESTIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE


1. ONERI E PROVENTI
Oneri finanziari e patrimoniali ( 57.093, 48.404 al 31 dicembre 2010) Gli importi suddetti si riferiscono a interessi passivi pari ad 12.100, alle commissioni e spese bancarie pari ad 6.026 di competenza dellesercizio; oneri finanziari pari ad 4.658 relativi alle fidejussioni accese in ossequio a quanto previsto dalle convenzioni stipulate con gli Enti finanziatori per la concessione dei finanziamenti su progetti. Infine gli oneri per differenze negative di cambio sono pari ad 34.309. Interessi attivi su depositi bancari ( 2.848, 12.240 al 31 dicembre 2010) Gli importi suddetti si riferiscono agli utili su cambi 2.157 ed agli interessi maturati nellesercizio sui conti correnti bancari dellAssociazione e su altri strumenti finanziari come di seguito evidenziato:
Descrizione Differenza cambi Interessi attivi bancari Interessi su F.do Quiescenza Totale 2011 2.157 131 560 2.848 2010 11.453 174 613 12.240

AREA DELLE ATTIVIT DI NATURA STRAORDINARIA


1. ONERI E PROVENTI
Oneri straordinari ( 51.114, 25.647 al 31 dicembre 2010) Gli oneri straordinari sono cos analizzabili:
Descrizione Rettifiche spese org. progetti esercizi precedenti Sopravvenienze passive diverse Totale 2011 46.176 4.938 51.114 2010 16.607 9.040 25.647

Proventi straordinari ( 264.417, 146.005 al 31 dicembre 2010) I proventi straordinari sono cos composti:
Descrizione Sopravv. attive per rettifiche effettuate su progetti Sopravv. attive diverse Totale 2011 221.278 43.139 264.417 2010 87.421 58.584 146.005

DATI FINANZIARI ED ECONOMICI BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE

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AREA DELLE ATTIVIT DI SUPPORTO GENERALE


1. ONERI E PROVENTI
Materie prime ( 7.966, 2.775 al 31 dicembre 2010) Le spese delle materie prime si riferiscono allacquisto di cancelleria e stampati pari ad 7.966. Servizi ( 224.614, 109.563 al 31 dicembre 2010) Le spese per prestazioni di servizi sono cos ripartite:
Descrizione Collaborazioni e consulenze Spese corrieri Spese telefoniche Spese postali Spese pulizia Viaggi Manutenzioni Utenze varie Assicurazioni e bolli Viaggi per fattibilit progetti Spese tipografiche Emolumenti collegio sindacale Consulenza per la revisione contabile del bilancio Compensi servizi vari Totale 2011 112.085 5.489 7.722 483 14.385 20.635 13.946 3.198 120 41.992 4.559 224.614 2010 35.094 3.287 7.210 822 14.112 14.811 8.990 240 2.066 1.250 14.220 7.462 109.563

Personale dipendente ( 426.233, 423.995 al 31 dicembre 2010) Il costo del lavoro di pertinenza della struttura risulta cos composto:
Descrizione Retribuzioni lorde Oneri sociali per INPS Oneri sociali per INAIL Accantonamento Trattamento di fine rapporto Altri oneri e agevolazioni Totale 2011 299.929 83.515 1.515 25.751 15.523 426.233 2010 296.663 80.550 1.356 24.926 20.500 423.995

Rispetto allesercizio precedente si evidenzia un aumento di 2.238. Anche questanno si utilizzato una parte del costo del personale come apporto dellIstituto nelle attivit di progetto, evidenziato negli oneri di progetto.

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DATI FINANZIARI ED ECONOMICI BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE

Oneri diversi di gestione ( 203.819, 331.766 al 31 dicembre 2010) Gli oneri diversi sono relativi a:
Descrizione Abbonamenti Spese varie Italia Riunioni, incontri Pubblicazioni iscrizioni Costo sede Bruxelles Costo sede Argentina Costo sede Sri Lanka Costo sede Maputo-Mozambico Costo sede Ukraina Imposte desercizio IRAP Imposte e tasse Quote associative Costo per contributi di solidariet ai ISCOS regionali Corsi lingua Polizza Unipol Unisalute Trasporto nazionale materiale Acc.to fondo rischi Spese varie Totale 2011 1.336 2.810 280 74.983 30.317 9.420 13.210 178 17.817 1.680 8.100 9.728 1.610 2.052 660 29.193 445 203.819 2010 1.988 926 3.822 81.809 161 153 23.256 10.024 33.000 2.052 799 172.117 1.659 331.766

Proventi di supporto generale ( 1.040.195, 1.056.880 al 31 dicembre 2010) I proventi di supporto generale sono pari a 1.040.195 e sono composti dai contributi della CISL, altres dai contributi finalizzati alla copertura delle spese di supporto generale su progetti, nonch da altri proventi. Si riporta, di seguito, il dettaglio analitico di questa voce:

Contributi su progetti ( 164.004, 194.820 al 31 dicembre 2010) Il valore complessivo di 164.004 corrisponde alle quote forfettarie di spettanza dellONG sui contributi concessi dagli Enti Finanziatori nellesercizio 2011 a copertura delle spese di gestione amministrative dei progetti, rispettivamente per i contributi UE pari ad 27.269, per i contributi MAE pari ad 116.188, per i contributi delle Ambasciate (Coopita) pari ad 14.181, per i contributi da altri finanziatori pari ad 6.366.
DATI FINANZIARI ED ECONOMICI BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE

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Altri proventi ( 326.191, 312.060 al 31 dicembre 2010) Comprendono principalmente liberalit per attivit di sensibilizzazione pari ad 13.505, contributi da strutture CISL pari ad 142.664 ed altri contributi vari pari ad 170.022 come di seguito riportato:
Descrizione Contributi 5xmille Liberalit per attivit di sensibilizzazione Donazioni varie da strutture CISL Proventi diversi Totale 2011 13.505 142.664 170.022 326.191 2010 141.659 16.100 82.032 72.269 312.060

Come gi detto con riferimento ai crediti nellesercizio 2011 non sono stati contabilizzati i contributi del 5 per mille riferiti allanno 2010 in quanto non documentati.

Eventi successivi Non vi sono eventi occorsi in data successiva al 31 dicembre 2011 tali da rendere lattuale situazione patrimoniale - finanziaria sostanzialmente diversa da quella risultante dallo stato patrimoniale a tale data o da richiedere rettifiche od annotazioni integrative al bilancio.

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DATI FINANZIARI ED ECONOMICI BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE

ALLEGATI

DATI FINANZIARI ED ECONOMICI BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE

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Rendiconto Finanziario

ISCOS RENDICONTO FINANZIARIO AL 31/12/2011 Importi in Euro Al 31/12/2011 Fonti di finanziamento Avanzo/Disavanzo d'esercizio Rettifiche positive Aumento dei debiti: F.di vincolati su prog.specifici entro i 12 mesi F.di vincolati su prog.specifici oltre i 12 mesi Altri Debiti Debiti vs/banche Debiti v. fornitori entro 12 mesi Debiti v/Enti finanziatori per progetti chiusi Diminuzione dei crediti: Crediti per finanziamenti approvati entro 12 mesi Anticipazioni su progetti in corso Crediti per finanziamenti esigibili oltre 12 mesi Crediti v. Enti fin. pe r progetti chiusi Altri Crediti Ratei e risconti attivi Ammortamenti Trattamento fine rapporto Rettifiche negative Aumento dei crediti: Crediti v. Enti fin. pe r progetti chiusi Anticipazioni su progetti in corso Ratei e risconti attivi Diminuzione dei debiti: F.di vincolati su prog.specifici oltre i 12 mesi F.di vincolati su prog.specifici entro i 12 mesi Fornitori Altri Debiti Debiti verso altri finanziatori entro 12 m esi Debiti verso altri finanziatori oltre 12 mesi Debiti per progetti anni pregressi Utilizzo fondi: Trattamento fine rapporto Fondo rischi ed oneri Totale fonti Impieghi: Immobilizzazioni materiali e immateriali Immobilizzazioni finanziarie Totale impieghi B (13.236) (13.236) 708.324 1.789.466 2.497.790 (23.230) (23.230) (108.403) 1.896.563 1.789.466 A 448.007 50 13.644 416 8.319 112.753 Al 31/12/2010 175.699

46.007 346.640 65.853 473.290 13.701 25.751

19.278 243.955 1.376.577 60.746 1.274 8.798 24.926

(80.529) (2.718)

(15.694) -

(392.647)

(366.664) (40.000) (505.029)

(1.395.856) (623.040) (27.335) (33.333) (43.333)

(28.493) 591.944 721.560

(21.748) 155.176 (85.173)

Aumento (diminuz) depositi bancari (A-B) Disponibilit liquide nette iniziali Disponibilit liquide nette finali

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DATI FINANZIARI ED ECONOMICI BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE

Verbale del collegio dei sindaci

DATI FINANZIARI ED ECONOMICI BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE

ISCOS BILANCIO SOCIALE 2011

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ISCOS BILANCIO SOCIALE 2011

DATI FINANZIARI ED ECONOMICI BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE

DATI FINANZIARI ED ECONOMICI BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE

ISCOS BILANCIO SOCIALE 2011

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Relazione della societ di revisione

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ISCOS BILANCIO SOCIALE 2011

DATI FINANZIARI ED ECONOMICI BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE

DATI FINANZIARI ED ECONOMICI BILANCIO ECONOMICO PATRIMONIALE

ISCOS BILANCIO SOCIALE 2011

71

in attivit dal 1983 265 progetti realizzati 122 milioni di euro impiegati in 60 Paesi del Sud del Mondo 50 sindacati esteri coinvolti

IN TUTTO IL MONDO PER IL LAVORO DIGNITOSO


Dai lavoratori, con i lavoratori, per i lavoratori. ISCOS lIstituto Sindacale per la Cooperazione allo Sviluppo nato nel 1983 dallesperienza sindacale della CISL. Diamo concretezza al sentimento di solidariet internazionale che essenza e fondamento della Confederazione Sindacale Internazionale (ITUC-CSI) a cui la CISL aderisce. Dal 1983 siamo a fianco della societ civile dei Paesi in via di sviluppo, con i sindacati locali, per costruire insieme le basi per un lavoro dignitoso, per una vita dignitosa. I nostri progetti di cooperazione allo sviluppo mirano ad una sostenibilit a lungo termine, con grande attenzione per i diritti sindacali, nel rispetto dell'ecosistema e dei fondamenti culturali ed etnici della societ in cui vivono i beneficiari, tenendo conto delle necessit peculiari delle fasce svantaggiate della popolazione: donne, giovani, minori, diversamente abili, migranti. Nel Mondo globalizzato il futuro di tutti. Costruiamolo insieme.

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