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PER GESTIRE CORRETTAMENTE LE AZIENDE PUBBLICHE E I BENI COMUNI E' NECESSARIO DOTARSI DI UN CODICE ETICO!

PREMESSA.
I commi 4 e 5, dellart. 4, del D.L. 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012, n. 135, stabiliscono che:
4. I consigli di amministrazione delle societ di cui al comma 1 devono essere composti da non pi di tre membri, di cui due dipendenti dell'amministrazione titolare della partecipazione o di poteri di indirizzo e vigilanza, scelti d'intesa tra le amministrazioni medesime, per le societ a partecipazione diretta, ovvero due scelti tra dipendenti dell'amministrazione titolare della partecipazione della societ controllante o di poteri di indirizzo e vigilanza, scelti d'intesa tra le amministrazioni medesime, e dipendenti della stessa societ controllante per le societ a partecipazione indiretta. Il terzo membro svolge le funzioni di amministratore delegato. I dipendenti dell'amministrazione titolare della partecipazione o di poteri di indirizzo e vigilanza, ferme le disposizioni vigenti in materia di onnicomprensivit del trattamento economico, ovvero i dipendenti della societ controllante hanno obbligo di riversare i relativi compensi assembleari all'amministrazione, ove riassegnabili, in base alle vigenti disposizioni, al fondo per il finanziamento del trattamento economico accessorio, e alla societ di appartenenza. comunque consentita la nomina di un amministratore unico. La disposizione del presente comma si applica con decorrenza dal primo rinnovo dei consigli di amministrazione successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto. 5. Fermo restando quanto diversamente previsto da specifiche disposizioni di legge, i consigli di amministrazione delle altre societ a totale partecipazione pubblica, diretta ed indiretta, devono essere composti da tre o cinque membri, tenendo conto della rilevanza e della complessit delle attivit svolte. Nel caso di consigli di amministrazione composti da tre membri, la composizione determinata sulla base dei criteri del precedente comma. Nel caso di consigli di amministrazione composti da cinque membri, la composizione dovr assicurare la presenza di almeno tre dipendenti dell'amministrazione titolare della partecipazione o di poteri di indirizzo e vigilanza, scelti d'intesa tra le amministrazioni medesime, per le societ a partecipazione diretta, ovvero almeno tre membri scelti tra dipendenti dell'amministrazione titolare della partecipazione della societ controllante o di poteri di indirizzo e vigilanza, scelti d'intesa tra le amministrazioni medesime, e dipendenti della stessa societ controllante per le societ a partecipazione indiretta. In tale ultimo caso le cariche di Presidente e di Amministratore delegato sono disgiunte e al Presidente potranno essere affidate dal Consiglio di amministrazione deleghe esclusivamente nelle aree relazioni esterne e istituzionali e supervisione delle attivit di controllo interno. Resta fermo l'obbligo di riversamento dei compensi assembleari di cui al comma precedente. La disposizione del presente comma si applica con decorrenza dal primo rinnovo dei consigli di amministrazione successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto.

Il D.P.R. 30 novembre 2012, n. 251, Regolamento concernente la parit di accesso agli organi di amministrazione e di controllo nelle societ', costituite in Italia, controllate da pp.aa., ai sensi dell'art. 2359, commi 1 e 2, del cod.civ., disciplina che:
Art. 1 Il presente regolamento detta i termini e le modalit di attuazione della disciplina concernente la parit di accesso agli organi di amministrazione e di controllo nelle societ, costituite in Italia, controllate ai sensi dellarticolo 2359, primo e secondo comma, del codice civile, dalle pubbliche amministrazioni indicate allarticolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ad esclusione delle societ con azioni quotate. Art. 2 Composizione degli organi sociali Le societ di cui allarticolo 1 prevedono nei propri statuti che la nomina degli organi di amministrazione e di controllo, ove a composizione collegiale, sia effettuata secondo modalit tali da garantire che il genere meno rappresentato ottenga almeno un terzo dei componenti di ciascun organo.

Appare chiaro che, in ottemperanza alle norme sopra riportate, la composizione dei Consigli di Amministrazione delle societ partecipate andr, a breve, profondamente rivista. Al nostro territorio, quindi, partendo dai criteri di nomina degli amministratori, non poteva presentarsi migliore occasione per avviare un nuovo percorso per la gestione delle Societ partecipate, indirizzato verso la trasparenza, il rifiuto del clientelismo, lattenzione a evitare qualsiasi conflitto di interessi, il divieto di accumulo di cariche, in breve per far s che la gestione delle Societ partecipate abbia, come unico interesse, il Bene Comune. per questo motivo che il Comitato Beni Comuni di Monza e Brianza ritiene indispensabile che le nomine dei prossimi amministratori delle Societ partecipate e lesercizio del mandato degli stessi avvengano nel rispetto dei principi, estrapolati dalla Carta di Pisa, che di seguito vengono indicati, fermo restando che, per gli amministratori, il rispetto dei principi di buon andamento e imparzialit dellAmministrazione, nonch ladempimento delle proprie funzioni pubbliche con disciplina e onore sono comunque sanciti dalla Costituzione e che, conseguentemente, lAmministratore obbligato a servire la Comunit con diligenza, rettitudine e trasparenza.
DIVIETO DI NOMINA E CESSAZIONE DALLINCARICO

Non pu essere nominato alla carica di amministratore di societ pubblica chiunque: - sia stato rinviato a giudizio per delitti di stampo mafioso, o per delitti concernenti le armi, o per delitti concernenti il traffico di stupefacenti; - sia stato rinviato a giudizio per delitti cui correlata una pena nel minimo non inferiore a un anno di reclusione, qualunque ne sia la natura; - abbia, a suo carico, una misura di prevenzione, di sicurezza o cautelare. Lamministratore, se durante il mandato si verifica una delle condizioni sopra elencate, si dimette e si autosospende. Non pu altres essere nominato alla carica di amministratore di societ pubblica chiunque: - abbia gi ricoperto tale carica nei due precedenti mandati; - abbia esercitato, nei 5 anni precedenti al mandato di cui verrebbe investito, poteri autoritativi o negoziali nei confronti dellamministrazione stessa.

TRASPARENZA

Fermo restando lobbligo di astensione nei casi previsti dalla legge e nei casi in cui sussista un interesse diretto e personale in merito alloggetto della decisione, l'amministratore si impegna: - a utilizzare il diritto di accesso agli atti e alle informazioni conosciute per ragioni dufficio con le cautele necessarie a evitare che sia arrecato indebitamente un vantaggio personale o arrecato un danno a terzi; - a garantire una piena trasparenza patrimoniale fornendo, tramite la pubblicazione su internet nel sito dellamministrazione, i dati relativi alle attivit professionali svolte, ai redditi, agli incarichi ricevuti, nonch ai potenziali conflitti di interesse.
DIVIETI

Regali Lamministratore non pu accettare per s, congiunti, familiari o affini regali eccedenti il valore usuale dei doni scambiati in occasione di ricorrenze o festivit, quantificato nella cifra massima di 100 annui, da parte di soggetti con i quali venuto in contatto nellambito del proprio mandato. Clientelismo L'amministratore deve astenersi dall'esercizio delle proprie funzioni o dallutilizzo delle prerogative legate alla sua carica nell'interesse particolare di individui o di gruppi di individui, a detrimento dellinteresse generale. Conflitto di interessi Sono considerate situazioni di conflitto di interessi: - la sussistenza di interessi personali dellamministratore che interferiscono con loggetto di decisioni cui egli partecipa e dalle quali potrebbe ricavare uno specifico vantaggio diretto o indiretto; - la sussistenza di preesistenti rapporti di affari o di lavoro con persone od organizzazioni specificamente interessate alloggetto delle decisioni cui lamministratore partecipa, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilit previste dalla legge o da altre norme; - la sussistenza di rapporti di coniugio, parentela o affinit entro il quarto grado, ovvero di convivenza o di frequentazione assimilabili, di fatto, ai rapporti di coniugio, parentela o affinit, con persone operanti in organizzazioni specificamente interessate alloggetto delle decisioni cui lamministratore partecipa, anche nei casi in cui detti rapporti non configurano situazioni che danno luogo a incompatibilit previste dalla legge o da altre norme; - lappartenenza a categorie, associazioni o gruppi, in virt della quale lamministratore acquisisca un vantaggio personale da decisioni cui egli partecipa, anche nei casi in cui detta appartenenza non generi le incompatibilit previste dalla legge o da altre norme. In caso si realizzino situazioni di conflitto di interessi, anche qualora non vi sia un obbligo giuridico in tal senso, lamministratore deve rendere pubblica tale condizione e astenersi da qualsiasi deliberazione, votazione o altro atto nel procedimento di formazione della decisione. Cumulo L'amministratore deve adeguarsi nel pi breve tempo a qualsiasi regolamentazione in

vigore volta a limitare il cumulo dei mandati politici, evitando strategie dilatorie volte a posticiparne lapplicazione. L'amministratore deve astenersi dall'esercitare altri incarichi politici che interferiscano indebitamente con lesercizio del proprio mandato. L'amministratore deve astenersi dall'assumere o esercitare cariche, professioni, mandati o incarichi che implichino un controllo sulle sue funzioni amministrative o sui quali, in base alle sue funzioni di amministratore, egli avrebbe il compito di esercitare una funzione di controllo. Esercizio delle competenze discrezionali Lamministratore deve integrare le sue decisioni discrezionali con una rendicontazione pubblica delle motivazioni di ordine generale e di carattere giuridico che hanno determinato la sua decisione. Nell'esercizio delle sue competenze discrezionali l'amministratore si astiene dallattribuire a s, ad altri soggetti od organizzazioni un indebito vantaggio personale diretto o indiretto. Pressioni indebite Lamministratore deve astenersi dal chiedere o dall'esigere da concessionari o da gestori di pubblici servizi, ovvero da soggetti che hanno in corso rapporti di natura contrattuale con lamministrazione (appaltatori, forni tori, etc.) l'esecuzione di o lastensione da qualsiasi atto da cui possa derivargli un vantaggio personale diretto o indiretto, o che assicuri ad altri soggetti od organizzazioni un indebito vantaggio personale diretto o indiretto. Restrizioni successive allincarico Lamministratore che negli ultimi 5 anni ha esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto dellamministrazione non pu svolgere, nei 3 anni successivi alla cessazione del suo mandato, attivit lavorativa o professionale presso soggetti privati destinatari delle sue decisioni e attivit. In caso contrario, lamministrazione dispone lesclusione per i successivi 5 anni dei soggetti privati che abbiano violato tale divieto dallattivit contrattuale e dal conferimento di incarichi, licenze, concessioni.

CONFRONTO DEMOCRATICO

Lamministratore deve tenere un comportamento tale da stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione tra cittadini e amministrazione, di- mostrando la pi ampia disponibilit nei rapporti con i cittadini nel favorire laccesso alle informazioni e favorendo lesercizio e la salvaguardia dei loro diritti. Nellesercizio del proprio mandato lamministratore deve operare con imparzialit, assumere le decisioni nella massima trasparenza e respingere qualsiasi pressione indebita rendendola pubblica ed eventualmente, ove ne ricorrano le condizioni, avviando azione penale a tutela della pubblica amministrazione. Lamministratore non pu determinare, n concorrere a realizzare con la sua attivit amministrativa situazioni di privilegio personale

o di indebito vantaggio, e non pu usufruirne nel caso gli si presentino. Lamministratore deve osservare e praticare un comportamento consono al proprio ruolo sia nellambito istituzionale sia nellespletamento del proprio mandato. Pi precisamente, lamministratore deve: - assumere atteggiamenti rispettosi delle idee e delle opinioni di tutti gli amministratori e i rappresentanti politici, pur nella normale conflittualit dialettica; - favorire la pi ampia libert di espressione; - evitare toni e linguaggio che sottintendano messaggi di aggressivit e di prevaricazione.
RENDICONTAZIONE DELLA PROPRIA ATTIVIT

Lamministratore deve dare conto attraverso la presentazione e la pubblicazione con cadenza almeno semestrale di un documento relativo alle attivit svolte del rispetto degli obblighi descritti nel presente documento e rappresentare la corrispondenza tra obiettivi assunti alla base della sua azione e risultati ottenuti.
RAPPORTI CON I CITTADINI

L'amministratore deve rispondere diligentemente a qualsiasi ragionevole richiesta dei cittadini relativa allo svolgimento delle sue mansioni, alla loro motivazione o al funzionamento dei servizi di cui responsabile. Deve altres incoraggiare e sviluppare ogni provvedimento che favorisca la trasparenza delle sue competenze, del loro esercizio e del funzionamento dei servizi di cui ha la responsabilit.
RAPPORTI CON L'AMMINISTRAZIONE

L'amministratore deve opporsi a ogni forma e modalit di reclutamento del personale amministrativo basato su principi che non siano il riconoscimento dei meriti e delle competenze professionali e su scopi diversi dalle esigenze del servizio. Nell'ambito dell'esercizio delle sue mansioni l'amministratore deve valorizzare il ruolo e gli incarichi della sua amministrazione, incoraggiando e sviluppando ogni provvedimento volto a favorire un miglioramento dei servizi di cui responsabile, nonch la motivazione del personale. Lamministratore deve ridurre allo stretto necessario il ricorso a consulenti esterni e a collaboratori di supporto agli organi di direzione politica, senza gravare sul bilancio dellente e motivandone limpiego. In caso di reclutamento o di promozione del personale, lamministratore deve assumere una decisione obiettiva e diligente, giustificata con motivazioni pubbliche. Nell'esercizio delle sue funzioni, l'amministratore deve rispettare la missione affidata all'amministrazione di cui responsabile. Lamministratore deve astenersi dal chiedere o dall'esigere da parte di pubblici dipendenti l'esecuzione di o astensione da qualsiasi atto da cui possa derivargli un vantaggio personale diretto o indiretto, o che assicuri un indebito vantaggio diretto o indiretto a organizzazioni, persone o a gruppi di persone.

L'amministratore deve usare e custodire le risorse e i beni assegnati dallAmministrazione con oculatezza e parsimonia, contrastare gli sprechi e divulgare le buone pratiche in tutti i settori della Pubblica Amministrazione.
RAPPORTI CON I MEZZI DI COMUNICAZIONE

L'amministratore deve rispondere in maniera diligente, sincera e completa a qualsiasi ragionevole richiesta di informazioni da parte dei mezzi di comunicazione per quanto riguarda l'esercizio delle sue funzioni, a esclusione di informazioni riservate, confidenziali o relative alla vita privata. Lamministratore deve incoraggiare ladozione di ogni misura che vada a favorire la diffusione presso i mezzi di comunicazione di informazioni sulle sue competenze, sull'esercizio delle sue funzioni e sul funziona mento dei servizi che si trovano sotto la sua responsabilit.
RAPPORTI CON LAUTORIT GIUDIZIARIA

In presenza di indagini relative allattivit della societ, lamministratore deve assicurare la massima collaborazione con lautorit giudiziaria, fornendo, anche se non richiesta espressamente, tutta la documentazione e le informazioni utili allattivit degli inquirenti e assicurando analoga collaborazione da parte degli uffici. Lamministratore deve altres assicurare ladozione sollecita di tutti i provvedimenti disciplinari previsti nei confronti dei dipendenti che siano incorsi in violazioni dei doveri dufficio o in illeciti di natura penale, amministrativa o contabile. Anche in presenza di indagini relative alla sua attivit politica o amministrativa lamministratore deve assicurare la massima collaborazione con gli inquirenti, astenendosi da qualsiasi azione od omissione volta a ostacolarne lattivit e facendosi carico di chiarire pubblicamente la sua posizione nei confronti delle ipotesi accusatorie. Lamministratore si dimette e si autosospende se durante il mandato: - viene rinviato a giudizio per delitti di stampo mafioso, o per delitti concernenti le armi, o per delitti concernenti il traffico di stupefacenti; - viene rinviato a giudizio per delitti cui correlata una pena nel minimo non inferiore a un anno di reclusione, qualunque ne sia la natura; - viene adottata nei suoi confronti una misura di prevenzione, di sicurezza o cautelare. In caso di rinvio per reati di corruzione, concussione, mafia, estorsione, riciclaggio, traffico illecito di rifiuti di dipendenti o di altri amministratori dellente, lamministratore deve promuovere la costituzione di parte civile della propria amministrazione nel relativo processo.
CRITERI DI SELEZIONE DEI CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE, DEI COLLEGI DEI REVISORI DEI CONTI E DEI DIRETTORI GENERALI

A garanzia della corretta gestione dei servizi pubblici necessario che i Sindaci, le forze politiche e tutte le forze sociali modifichino atteggiamento e pongano maggiore

attenzione alle nomine dei componenti dei Consigli di amministrazione, dei Collegi dei revisori, nonch dei Direttori Generali delle Societ partecipate. Il Comitato Beni Comuni di Monza e Brianza ritiene necessario che, per la selezione dei suddetti soggetti, vengano adottati i criteri di seguito elencati. 1 Elaborazione di un vero e proprio codice etico a cui attenersi in termini assoluti e dirimenti. 2 Divieto di cumulo di cariche e incompatibilit con qualsiasi incarico politico (sia per i componenti dei C.d.A che per i Collegi dei revisori dei conti). 3 Presentazione di curriculum vitae da parte dei candidati e loro pubblicizzazione. 4 Discussione delle nomine nei Consigli comunali - al fine di individuare i candidati maggiormente in possesso di particolari qualit morali e professionali tramite utilizzo delle nuove tecnologie. 5 Costituzione, accanto al Comitato intercomunale di controllo (soggetto previsto dalla normativa relativa agli affidamenti in house, ma mai nominato dalle societ partecipate brianzole) di un Comitato, composto dai rappresentanti dei Comitati cittadini che, oltre a svolgere una funzione di indirizzo dellattivit societaria, abbia funzioni di vigilanza, ovvero verifichi che qualsiasi atto venga adottato nelleffettivo interesse della cittadinanza. Comitato Beni Comuni MB Monza 28febbraio 2013

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