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Per condurre la loro ricerca, Hahn e colleghi hanno esaminato 110.000 geni appartenenti a
9990 famiglie di geni similari. La dimensione di una famiglia di geni differisce in 5622 casi,
ossia nel 56% di tutte le famiglie. Le dimensioni di queste famiglie sono variate così
frequentemente nel corso della storia evolutiva dei mammiferi che si possono paragonare
a porte girevoli attraverso cui passano i geni.
Nell'uomo e nello scimpanzé, che contano circa 22.000 geni funzionali, sono stati trovati
1418 duplicati di geni che l’una o l’altra specie non possiede. Per esempio, nell'uomo, alla
famiglia detta della “centaurina gamma”, correlata all'autismo, appartengono 15 geni,
mentre la corrispondente famiglia dello scimpanzé ne ha soltanto 6.
MICROINVERSIONI
Per ottenere i loro risultati, i ricercatori hanno sviluppato un apposito software open-
source, “InvChecker”, con il quale hanno studiato in particolare le differenze specifiche fra
la regione CFTR, sul cromosoma 7, dell'uomo e dello scimpanzé. Hanno così scoperto
che l’80% delle microinversioni che di recente sembravano essere state identificate sono
in realtà degli artefatti dei metodi usati e non microinversioni reali. Per contro, hanno
identificato altre 187 microinversioni che erano invece sfuggite alle ricerche precedenti.
EVOLUZIONE MENTALE
“Abbiamo scoperto che i geni espressi nel cervello umano hanno rallentato la loro
evoluzione”, ha detto l'autore dello studio Chung-I Wu, professore di Ecologia ed
Evoluzione alla University of Chicago, “più il cervello diventa complesso, più i geni trovano
difficoltà ad evolversi”.
Questi risultati sembrano smentire dunque precedenti studi secondo cui i geni che
regolano lo sviluppo e le funzioni del cervello si siano evoluti molto più rapidamente negli
umani che nei primati e in altri mammiferi. Il passo comparativo dell'evoluzione specifica
degli organi, tuttavia, è difficile da misurare.
Per stabilire la velocità con cui sia umani che scimpanzé hanno accumulato molte piccole
differenze nelle sequenze genetiche, Wu e colleghi hanno deciso di sequenziare alcune
migliaia di geni espressi nel cervello dei macachi e poi compararli con le sequenze
genomiche disponibili di uomini, scimpanzé e sorci. Quello che è emerso è che le specie
più avanzate hanno tassi di evoluzione più rapidi.
In media, i geni di umani e scimpanzé si sono evoluti più in fretta che quelli delle scimmie
e dei sorci. I ricercatori spiegano questa tendenza come un correlato di popolazioni meno
numerose tra le specie più avanzate, in grado di sfuggire più facilmente al duro scrutinio
della selezione naturale. Quando hanno comparato il passo dell'evoluzione tra geni
espressi nel cervello, tuttavia, l'ordine si è capovolto, mostrando come i geni cerebrali
negli umani si siano evoluti più lentamente che nei primati e perfino nei sorci.
Ma questo non vale per tutti i geni. Per esempio, i geni espressi solo nei tessuti maschili
riproduttivi si sono evoluti molto rapidamente. Dunque: i geni espressi solo nel cervello si
sono evoluti più lentamente di quelli espressi nel cervello e in altri tessuti, che si sono
evoluti più lentamente dei geni espressi nel resto dell'organismo.
Gli autori attribuiscono questo rallentamento alla crescente complessità delle interazioni
genetiche che avvengono nel cervello. “Sappiamo che le proteine con più partners
interagenti evolvono più lentamente”, dice Wu, “le mutazioni che distruggono le interazioni
esistenti non sono tollerate”.
Wu suggerisce anche che gli studi futuri sull'evoluzione delle funzioni cerebrali dovranno
tener conto dei vantaggi offerti dalla biologia sistemica (che effettua comparazioni tra
organismi e specie diverse, ndr).
La grande intuizione della Teoria dei Sistemi fu di applicare una concezione olistica e
relativistica allo stesso tempo allo studio di un qualsiasi sistema, vivente e non,
concentrandosi sulle interazioni esistenti fra le singole parti.
MICROCOSMO
IL GENOMA MANCANTE
Pseudo Genetica
Dna Spazzatura
Il DNA È MOBILE
MUTAZIONI CAUSALI
REGOLAZIONE GENETICA
METAGENOMICA
EVOLUZIONE SISTEMICA 2
EVOLUZIONE SISTEMICA 3