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Capitolo II - Se la notizia clandestina.

Il monitor su informazione e immigrazione

Parte I Le notizie

Coordinamento Marco Binotto e Marco Bruno

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3. Immagini dellimmigrazione
di Marco Binotto

3.1. Oltre la rappresentazione Non semplice costruire una ricerca sui mass media che fornisca una immagine originale o innovativa ad un lettore non troppo digiuno dai mezzi di informazione. Una difficolt acuita in questo caso da un argomento quale limmigrazione gi trattato negli anni da ricerche che forniscono risultati piuttosto omogenei. stato questo il maggiore ostacolo di fronte al quale ci siamo trovati, ormai pi di due anni or sono, nel momento in cui ci accingevamo alla progettazione di questa ricerca. Era necessario compiere unanalisi sul contenuto dei news media ma ne intuivamo gi lesito. Molto probabilmente il soggetto prevalente delle notizie che avremmo incontrato, limmagine che ne sarebbe risultata, avrebbe coinciso quasi completamente con i risultati delle precedenti indagini. Infatti, le ricerche compiute su questo tema in Italia ed in Europa non lasciano dubbi circa il ritratto fornito dellimmigrazione proveniente dai paesi del Sud del mondo e dellEst europeo. Il triangolo criminalit clandestinit arrivi 1 riassume la percezione del problema. Il fenomeno migratorio viene vissuto come costante emergenza e invasione: una tendenza generalizzata di sovraenfatizzare i crimini compiuti da gruppi etnici o da migranti 2 in questo modo associando migranti con crimine 3. Il risultato delle indagini compiute nei media italiani dalla fine degli anni Ottanta corrisponde quindi alla rappresentazione fornita dai media europei al pari di quella dei paesi di pi antica tradizione migratoria (Gran Bretagna, Francia, Paesi Bassi). Per questi ultimi per a questi temi si aggiunta da tempo la questione relativa alla convivenza culturale, religiosa e sociale con minoranze ormai stabilmente presenti nel territorio nazionale: una questione che solo negli ultimi anni si affacciata anche nellagenda dei news media italiani.

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In proposito, si veda il capitolo dedicato alle notizie economico-culturali.

J. Ter Wal (a cura di), Racism and cultural diversity in the mass media. An overview of research and exemples of good practice in the EU Member State, 1995-2000, EUMC,Vienna 2002, p. 42, traduz. nostra.
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Ibidem, p. 43.

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In questi termini, parte dellindagine sulle notizie aveva come obiettivo quello di verificare la persistenza di questo ritratto, misurarne lattuale consistenza rintracciandone le principali dimensioni. Appariva per necessario fornire un livello di analisi supplementare ad una ricerca che come si visto non concentrata solo su questo aspetto, ma che cerca appunto nellincontro tra redazioni-notizie-pubblico una ricerca che superasse la pura descrizione dei fenomeni cercando di individuare cause, regole ed effetti. Quindi non era necessario n possibile fornire una descrizione troppo estesa o esaustiva del contenuto dei media, quanto piuttosto offrirne una possibilmente pi analitica e che fornisse alcune indicazioni utili a collegarne i contorni con lindagine delle procedure giornalistiche di selezione e scrittura oggetto dellanalisi delle redazioni. 3.2. Il percorso della notizia Solitamente lanalisi del contenuto manifesto 4 degli articoli analizza una serie di testi pubblicati in un determinato periodo di tempo, catalogandoli attraverso una singola scheda di rilevazione o attraverso unanalisi informatizzata. In questo modo possibile individuare quantitativamente la ricorrenza dei temi, lampiezza, la posizione, la ripetizione di termini e formule, oltre a rispondere ad una serie di quesiti circa il contenuto e la forma della loro espressione fornendo spesso come risultato una serie di frequenze e percentuali. Sostanzialmente questo metodo di indagine analizza ogni articolo o servizio isolatamente, offrendo un valore corrispondente ad ogni unit di analisi individuata. Inoltre questa tecnica di analisi non tiene conto dellusuale contenuto degli articoli e dei servizi normalmente presenti nella testata analizzata, del contenuto delle informazioni dello stesso genere e tanto meno della abituale ripartizione degli argomenti e delle tipologie delle notizie pubblicate. Solitamente queste lacune della content analisys vengono sopperite da analisi di tipo qualitativo sulle edizioni dei notiziari e sullo sviluppo di una notizia significativa o di un caso. Soluzione che, in ogni caso, non fornisce indicazioni statisticamente apprezzabili di questa dimensione routinaria enfatizzando lo scollamento tra il piano prescrittivo di molte delle analisi e la sostanziale scomparsa della normalit prodotta dalla stessa logica dei media. Per questo motivo abbiamo affiancato a queste analisi una serie di variabili e di indagini supplementari che ci permettessero, in modo sistematico, di sperimentare una possibile risposta a queste carenze. In particolare, al fine di rap-

4 La content analyses nella iniziale definizione fornita da Berelson descritta come una tecnica di ricerca per la descrizione obiettiva sistematica e quantitativa del contenuto manifesto della comunicazione. Questa formula utilizzata in praticamente tutti i manuali di sociologia della comunicazione ha subito numerose riformulazioni, mantenendo tuttavia il carattere di ricerca standardizzata.

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portare la trattazione del tema al consueto comportamento delle testate, abbiamo compiuto unindagine su un campione di controllo al fine di computare numero, tipologia e posizione degli articoli presenti di norma sui quotidiani analizzati. Inoltre, con lobiettivo di ricostruire la relazione tra gli avvenimenti e le notizie pubblicate dalle varie testate, e quindi del diverso utilizzo delle notizie e delle fonti, sono stati identificati e classificati i fatti-notizia da cui traevano origine i singoli articoli e servizi rilevati. In particolare questultimo accorgimento la raccolta dei fatti-notizia aveva nelle nostre intenzioni lobiettivo di seguire il percorso che gli avvenimenti compiono tra le pagine e le edizioni delle varie testate, con il fine in particolare di ricostruirne la provenienza e di valutare la differente elaborazione nel contenuto e nel linguaggio venga compiuta dalle diverse redazioni e dai vari mezzi di comunicazione 5. Il carattere sperimentale di questo impianto di ricerca rende particolarmente problematica lillustrazione intuitiva del metodo utilizzato come dei suoi risultati, almeno quanto ne ha reso complessa la costruzione metodologia e la realizzazione tecnica. Crediamo in ogni caso possa essere utile ad una migliore comprensione e analisi dei meccanismi di produzione e presentazione delle notizie, per questo e per i temi sui quali sar possibile utilizzare di nuovo questo particolare disegno di indagine. 3.3. Immigrazione e immigrati Comunque non stata questa la solo difficolt che abbiamo dovuto superare. La stessa definizione dellambito di ricerca non ci apparsa del tutto scontata. Il tema immigrazione, oggetto della ricerca, non coincide infatti perfettamente con le possibili declinazioni e sfumature con cui appare nel discorso mediale e pubblico. In effetti la presenza di forti fenomeni migratori, la conoscenza dei fatti del mondo, la rappresentazione degli stranieri presenti nel territorio della Repubblica italiana, insieme a quella delle minoranze culturali e religiose, danno luogo ad ambiti diversi anche se congiunti da vaste aree di

Complessivamente lanalisi del contenuto di tipo inchiesta (Cfr. S. Nobile, La credibilit dellanalisi del contenuto, Franco Angeli, Milano 1997) stata realizzata tramite una griglia composta per i quotidiani da 34 variabili compilate da una serie di ricercatori sui singoli articoli rilevati (unit di rilevazione). Un primo gruppo di item riguardava le caratteristiche strutturali del pezzo quali il numero di pagina o la sezione in cui compariva; un secondo gruppo rilevava il contenuto dellarticolo, le caratteristiche del fatto narrato e i suoi protagonisti rappresentati o interpellati; lultimo gruppo rilevava la presenza di possibili violazioni dei codici deontologici sul trattamento dei dati personali: lidentificazione dei protagonisti dei fatti, la presenza di dettagli inutilmente cruenti o degradanti. Del tutto simile la griglia utilizzata per i telegiornali e i periodici. Per le trasmissioni televisive accanto a schede dedicate ad ogni servizio simili a quelle degli articoli o dei servizi dei Tg veniva compilato anche un questionario riguardante lintero programma nel caso in cui fosse in tutto o in parte dedicato al tema in esame. Al coordinamento della progettazione della scheda di analisi ha concorso anche Piero Dominici.

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sovrapposizione. La prima scelta stata quella quindi di escludere dalla rilevazione le notizie riguardanti le minoranze da tempo presenti nel paese (si pensi alle comunit di origine Rom o Sinti) e le notizie riguardanti le regioni di origine delle migrazioni 6. A questo punto per permaneva unambiguit, unincertezza non solo imputabile alle implacabili necessit epistemologiche e metodologiche della ricerca scientifica (sui media). la stessa rappresentazione mediale del fenomeno spesso a riunire in ununica cornice realt che nei fatti sono o dovrebbero essere distinte. Limmigrazione e i cittadini stranieri presenti in Italia sono spesso racchiusi in un unico filone tematico nella narrazione mediale e spesso politica. Ovviamente la presenza di questi cittadini molto spesso riconducibile a quel fenomeno sociale e demografico chiamato appunto immigrazione, la spiega. Non possibile per risalire automaticamente il discorso allinverso, ovvero associare ogni comportamento (degli stranieri) allimmigrazione, ogni fatto ad una delle sue cause. Non si vuole con ci negare lesistenza di immigrati che compiono crimini, n che il fenomeno migratorio possa comportare conseguenze spiacevoli o problemi che quindi possono naturalmente comparire nelle cronache di telegiornali e quotidiani. Il punto che la connessione tra questi singoli fatti e il fenomeno nel suo complesso o peggio con gli immigrati in genere non pu essere implicita o lasciata alla casualit non statisticamente attendibile delle notizie che giungono e vengono selezionate dalle redazioni 7. Dal punto di vista della descrizione giornalistica degli avvenimenti infatti la disamina dei temi e delle questioni pu essere, spesso , svincolata dai singoli fatti, si costruisce come approfondimento o come dibattito politico-culturale, come disamina di dati statistici o sociologici ovvero come discussione di proposte legislative o di governo. Spesso viene originato da uno o pi fatti di cronaca, ma se ne distanzia immediatamente, negli spazi informativi che gli vengono dedicati le pagine di cronaca piuttosto che le rubriche di appro-

6 Le notizie riguardanti gli esteri e in particolare i paesi di provenienza non sono state oggetto di molte ricerche in Italia che per conducono alla comune constatazione della scarsa attenzione dei news media nostrani. Cfr. in proposito, V. De Marchi, M. C. Ercolessi, Terzo mondo e quarto potere, EriRai, Torino 1991; e G. Grossi, Ignorare la relazione, ovvero come tematizzare a vuoto il rapporto Nord-Sud del mondo, in M. Belluati, G. Grossi, E. Viglongo, Mass Media e societ multietnica, Anabasi, Milano 1995. 7 Ormai dovrebbe esser chiaro come la selezione di realt fornita dallinformazione non corrisponde in alcun modo ad una rappresentazione oggettiva dei fenomeni sociali. Purtroppo si tratta di una consapevolezza rilevata da decenni di studi sociologici sui processi di selezione giornalistica non sempre verificabile persino tra le file dei giornalisti in formazione che abbiamo avuto modo di incontrare nel corso delle attivit di sensibilizzazione rivolta agli operatori della comunicazione previste nellambito del progetto Etnequal. Tra i principali e primi studiosi che si sono occupati del rapporto tra rappresentazione giornalistica e realt non possiamo non citare Stewart Hall e David Altheide. Naturalmente rimandiamo per questi argomenti alla parte dedicata alle redazioni.

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fondimento settimanali nel linguaggio utilizzato e nei protagonisti ed esperti interpellati 8. In effetti sono questi due ambiti distinti ad essere stati selezionati nella nostra ricerca: da una parte il vaglio dellimmigrazione come fenomeno, problema e ambito di governo politico e legislativo, dallaltro le notizie che vedevano come protagonisti singoli o piccoli gruppi di stranieri residenti legalmente o meno in Italia. Il primo ambito ha incluso le attivit pubbliche o private per favorire lintegrazione e la convivenza insieme agli atti di aperta xenofobia e razzismo, nella seconda si va dai reati compiuti da gruppi criminali fino alle attivit culturali e ricreative messe in opera dalle comunit nazionali organizzate.

Purtroppo questi due ambiti di fatti e la loro descrizione non possono dirsi del tutto disgiunti. Una vasta area di contiguit o meglio di confusione ne complica lanalisi ponendo nello stesso tempo uno dei maggiori problemi cognitivi nella illustrazione e spiegazione del fenomeno migratorio nel suo complesso. infatti il terreno di congiunzione tra questi due distinti oggetti di discorso ad essere potenzialmente pericoloso. Su questo territorio si gioca infatti lestensione delle qualit dello straniero, del singolo deviante, allo straniero in quanto tale, al migrante, allimmigrazione. 3.4. Stereotipi criminali Entrano in gioco in questo caso quegli stereotipi e pregiudizi su cui si focalizzano la parte maggiore delle riflessioni sul comportamento dei media e

8 La sola eccezione quella rappresentata da eventi di cronaca interna o internazionale che assunti nelle agende di primo piano dei news media necessariamente vedono congiunte cronaca e commento, descrizione e analisi: si tratta degli eventi mediali e terroristici, i gialli proposti dalla cronaca nera serie di violenze o arresti, operazioni di polizia, incidenti ferroviari o aerei, assassini insoluti che in qualche caso hanno avuto come protagonisti degli stranieri e che quindi sono stati oggetto di ricerche sulla rappresentazione del tema immigrazione.

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sulla diffusione della discriminazione e del razzismo 9. In effetti, si tratta di un processo di generalizzazione che trasforma il singolo deviante in parte di una categoria, il deviante in un deviante tipico, il tipico straniero. Lutilizzo di immagini stereotipe in tal caso trasforma la generalizzazione un processo adottato della mente umana per riconoscere cognitivamente una realt troppo complessa per essere compresa immediatamente in una patologia dello sguardo che impedisce di riconoscerla, di distinguere la parte dal tutto 10. In questa occasione per potrebbe essere la confusione tematica proposta da una serie di comportamenti del sistema dellinformazione ad assecondare questo fraintendimento, questa sovrapposizione dei punti di vista. Due sono i percorsi possibili di descrizione del deviante: quello tradizionalmente adoperato quello che lega il singolo reato alla questione generale della criminalit includendo il reo nella categoria sociale dei criminali, accomunando il fatto ad una serie di comportamenti atipici, anormali. Il secondo cerca invece di ricondurre il crimine ad una particolare situazione sociale, ad uno specifico milieu, ad una subcultura marginale. In questo modo, da un lato cerca di spiegarlo, di fornirlo di senso, dallaltro di allonanarsene, di attribuirlo ad altri 11.
Crimine delinquenza insicurezza Legge e ordine Crimine devianza condizione sociale marginale sottoculture

9 infatti sui processi di categorizzazione e etnicizzazione che si costruiscono la maggior parte delle spiegazioni sociopsicologiche dellinsorgere di atteggiamenti intolleranti o xenofobi. Cfr. P. A. Taguieff, La forza del pregiudizio. Saggio sul razzismo e sullantirazzismo, Il Mulino, Bologna 1994, e Il razzismo, Raffaello Cortina, Milano, 1999; H. Tajfel, Gruppi umani e categorie sociali, il Mulino, Bologna 1995. 10 Si fa riferimento allopera di Walter Lippmann circa lintroduzione del termine stereotipo come necessit di una societ in cui non c il tempo n la possibilit per una conoscenza profonda. E cos ci limitiamo a notare un tratto, che caratterizza un tipo ben conosciuto, e riempiamo il resto dellimmagine grazie agli stereotipi che ci portiamo in testa (Lopinione pubblica, Donzelli, Roma 1999, p. 112). Il concetto largamente utilizzato in psicologia sociale per spiegare i comportamenti razzisti. Cfr. G. W. Allport, La natura del pregiudizio, La Nuova Italia, Firenze 1973; e S. Moscovici, R. M. Farr (a cura di), Rappresentazioni sociali, Il Mulino, Bologna 1989.

Queste concezioni del senso comune (Cohen, op. cit.) corrispondono in parte con quelle storicamente costruite dalla criminologia e dalle politiche giudiziarie ricondotte da Jock Young a specifiche spiegazioni eziologiche (Il fallimento della criminologia: per un realismo radicale in Dei delitti e delle pene, 1986, 3,) e cos come senzaltro efficacemente descritte dallopera di Michel Foucault: si dipartono due linee di oggettivazione del crimine e del criminale. Da un lato il criminale, designato come il nemico di tutti [...] cade fuori dal patto, si squalifica come cittadino, e pertanto, insorge in lui come un selvaggio frammento di natura; egli appare come lo scellerato, il mostro, forse il pazzo, il malato e, ben presto, lanormale. [...] Daltra parte, la necessit di misurare dallinterno gli effetti del potere punitivo prescrive tattiche di intervento su tutti i criminali. M. Foucault, 1975, Sorvegliare e punire, Einaudi, Torino 1993, p. 111.

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In entrambe le traduzioni lallargamento del discorso spiega la devianza inserendola in due distinti temi: quello della criminalit e quello del degrado. Nel primo caso il protagonista il criminale in quanto tale, nel secondo il protagonista un criminale perch parte di un gruppo sociale che pratica uno stile di vita deviante o anomalo 12. Diverso ci pare il tipo di percorso compiuto speso nel caso degli stranieri.
Crimine nazionalit immigrato immigrazione Crimine clandestinit immigrato immigrazione

In questo caso la riconoscibilit etnica prima che giuridica del protagonista del crimine devia il discorso che ne spiega leziologia. La spiegazione quindi non pi riconducibile ad una tendenza umana personale n alla appartenenza sociale del colpevole. La causa del reato ricondotta allora ad una delle sue caratteristiche, quella pi appariscente: un extracomunitario. 3.5. La zona grigia proprio il termine extracomunitario a rappresentare uno dei terreni di congiunzione tra limmigrazione e il comportamento dei singoli immigrati. Collega infatti il comportamento del deviante alla sua nazionalit estendendo lo stigma personale dovuto al crimine alla sua provenienza culturale, territoriale o etnica. Attraverso una successione concentrica di etichette il protagonista delle notizie esce dallindividualit del fatto trasformandosi in problema, nel caso di una questione pi generale 13.

Si affronteranno pi avanti le cosiddette teorie delletichettamento, approccio per cui la devianza non solo costruita attraverso la sua definizione ma diventa oggetto di trattamento sociale oltre che individuale. Cfr. D. Chapman, 1968, Lo stereotipo del criminale, Einaudi, Torino 1971; si veda in proposito il paragrafo dedicato alle fonti di informazione.
13 Il referente geografico dellextracomunitario ben chiaro nella testa di chi usa il vocabolo [...] sembra emergere un universo di connotazioni che sta tra la microcriminalit e la marginalit, M. Maneri, Lo statuto dellextracomunitario nella stampa quotidiana, in M. Delle Donne (a cura di), Relazioni etniche stereotipi e pregiudizi, Edup, Roma 1998, p. 279-490. Cfr. A. Dal Lago (a cura di), Lo straniero e il nemico, cit.; L. Balbo, L. Manconi, I razzismi possibili, cit.

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La somma di queste due etichette nazionalit e immigrazione costituisce la piena congiunzione tra i due universi simbolici di cui parlavamo, non quindi in discussione la gradevolezza o la intrinseca natura ingiuriosa dei termini che siano extracomunitario o clandestino a rappresentare un processo discriminatorio, ma il modo in cui queste etichette combinano diversi livelli di descrizione e spiegazione. Da una parte trasformano i singoli stranieri, i singoli reati compiuti dagli stranieri, in epifenomeni dellimmigrazione in quanto tale. Dallaltra offrono una specifica visione del tema immigrazione 14. Unaltro terreno di contiguit non per riconducibile alle procedure e ai linguaggi del giornalismo. La clandestinit tipicamente congiunge un reato allimmigrazione, larrivo di nuovi migranti necessariamente alla condizione di violare una norma o di non essere in regola con una normativa. In questo caso la legge a congiungere automaticamente la figura dellimmigrato al tema immigrazione e al crimine 15. Ci riferiamo in questo caso alle attivit di repressione dellimmigrazione irregolare compiuta delle forze dellordine, una funzione che come si vedr si traduce in articoli di cronaca in cui confluiscono gli immigrati fermati perch privi del permesso di soggiorno, e quelli che sono protagonisti o vittime di violenze o di reati contro il patrimonio. Un contenitore in cui limmigrazione criminalit e, forse, viceversa. Riassumendo, da una parte abbiamo le notizie con protagonisti gli stranieri e dallaltra le notizie che trattano di immigrazione; da una parte il comportamento degli immigrati, dallaltra il comportamento e le preoccupazioni degli italiani di fronte alla loro presenza; da una parte gli sbarchi, dallaltro il degrado. Come si vede questa iniziale dicotomia parte dello sforzo che abbiamo compiuto per ricondurre lestrema variet dei fatti avvenuti e ripresi dai media in una serie limitata di fatti-tipo alla quale corrisponde una serie convenzionale di narrazioni giornalistiche. Questo tentativo non corrisponde solo alla necessit di disporre di un quadro esaustivo dei modi in cui linformazione ritrae gli immigrati estrinsecandolo in una serie di notizie tipicamente ricorrenti ma come vedremo anche alla necessit delle stesse redazioni di costruire una serie codificata di reazioni tipiche al continuum offerto dai fatti, dalla realt 16.

14 Interessante confrontare questa definizione per cos dire tecnica di extracomunitario con il significato del termine rilevato dalla ricerca sul PUBBLICO (Parte III, infra). 15 Una definizione normativa ( considerato straniero chi non cittadino di uno Stato membro della Comunit Europea) d luogo a una classificazione che comporta uno status giuridico di pericolosit sociale che le diverse norme dovranno specificare nella figura soggettiva dellindesiderabile, del segnalato ai fini della non ammissione. Il migrante non commette reati: il migrante diventa un reato. A. De Giorgi, Zero tolleranza, DeriveApprodi, Roma 2000, p. 60. 16 Nel dettaglio, gli articoli sono stati selezionati secondi i seguenti criteri: a) articolo/titolo che riguardasse eventi in cui fossero coinvolti immigrati; b) articolo o titolo sulla sanatoria ovvero altre leggi e dibattiti parlamentari dedicati ai fenomeni migratori; c) presenza nellarticolo o nel titolo dei pi comuni termini utilizzati in relazione al fenomeno immigratorio (es.: immigrati/o/a, immigrazione, stranieri, extracomunitari, ecc.); d) articolo o titolo dove fosse chiaramente indicata la nazionalit del protagonista: albanese, rumeno, curdo, cinese, africano, ecc.

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3.6. Notizie tipiche Nello schema seguente (Tab. 1) sintetizziamo le principali tipologie di notizie rintracciate e sulle quali abbiamo concentrato la nostra attenzione. Come si pu notare ognuna di queste tipologie rimanda contemporaneamente ad un preciso genere informativo cronaca nera, giudiziaria e bianca - e allargomento trattato. In alcuni casi per esempio quello degli sbarchi la tipologia rimanda ad una serie precisa di notizie che nel tempo hanno costruito una consuetudine nella trattazione e una precisa filiera produttiva. In altri come nel caso del dibattito politico il rimando ad una precisa serie di dinamiche narrative proprie della comunicazione politica messe in atto dalla direzione della testate e da sezioni precisamente delineate dalla mappa redazionale. Ad ognuna di queste tipologie corrisponde quindi una tipologia di fatto e di fonte, ma anche un genere e una specifico settore dellorganizzazione della testata. Per ultimo, evidenziamo il frame tematico al quale quel tipo di notizia rimanda in maniera esplicita o pi spesso implicita.

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Tab. 1 Tipologie di notizia rilevate


Tipologia
Cronaca

Notizia
Piccoli fatti di cronaca nera: incidenti, fatti di criminalit comune, arresti, procedimenti giudiziari Notizie riguardanti atti di terrorismo islamista come attentati, indagini, arresti, propaganda

Genere
Cronaca nera o giudiziaria

Sezione
Prevalentemente nelle pagine di cronaca locale e nazionale

Stereotipi
criminalit - irregolarit - immigrazione

Terroristi

Cronaca o addirittura commento, retroscena di geopolitica e relazioni internazionali

Prevalentemente nelle pagine di cronaca nazionale, ma occasionalmente in quelle di politica o addirittura di primo piano Prevalentemente nelle pagine di cronaca nazionale e locale, occasionalmente copertina e primo piano Copertina, primo piano o cronaca politica

Fondamentalismo islamico

Sbarchi

Notizie di ingressi e incidenti, o meglio di arresti di immigrati o richiedenti asilo prevalentemente sbarcati nelle coste del sud Italia Sulla base di una notizia di cronaca o di uno sbarco, iniziativa legislativa o amministrativa, dichiarazione politica o istituzionale, dibattito internazionale Sulla base della pubblicazione di un dato econometrico o di una ricerca o pi raramente di una notizia di cronaca o di uno sbarco, di un iniziativa o scadenza legislativa o amministrativa, di un dibattito politico interno o internazionale Evento culturale, oppure sulla base di una notizia di cronaca o di uno sbarco, di uniniziativa legislativa o amministrativa, di una dichiarazione politica o istituzionale, di un dibattito internazionale

Cronaca

Enfatizzazione della dimensione dellarrivo

Dibattito politico

Cronaca politica (pastone o intervista), cronaca estera, pi raramente reportage

Immigrazione come problema

Economia

Cronaca, commento o box

Pagine di economia o supplementi economici, inchieste o reportage. Pi raramente cronaca nazionale o politica

Immigrato = lavoratore

Cultura

Cronaca (bianca), commento o box

Pagine o supplementi di cultura e spettacoli. Pi raramente copertina, primo piano o cronaca politica

Possibilit, rischi e necessit della societ multiculturale Esotismo

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3.7. Tipici effetti Possiamo associare ad ogni tipologia di notizia alcuni dei dati provenienti dallanalisi del contenuto (inchiesta e lessico testuale). Nei prossimi capitoli ognuna di queste tipologie verr analizzata con maggiore dettaglio delineandone i contorni numerici e fornendo loccasione di valutarne criticamente il contenuto attraverso alcuni esempi maggiormente rappresentativi. In ogni caso nello schema seguente (Tab. 2) possibile rintracciare le principali caratteristiche di queste tipologie, o meglio i tratti che ne fanno emergere il carattere potenzialmente rischioso rispetto alla tematica affrontata, ovvero quelle che rischiano di fornire una rappresentazione anche involontariamente discriminatoria o stereotipata 17.
Tab. 2 Il contenuto delle notizie tipo
Tipologia Cronaca Soggetto Individuo o pi raramente gruppo (indifferenziato o meglio banda o branco) Individui o pi spesso gruppi. Collettivo spesso indifferenziato. A volte quantificato. Collettivo Definizioni prevalenti Extracomunitario, Nazionalit, regolare-irregolare 18 Connotazioni Di genere. Meno spesso: mafia albanese russa e simili; Preoccupazione, Allarmismo Allarmismo, Compassione Di genere: questione, problema, rissa, Immigrati come risorsa. Quantificazione economica. Enfasi sul colore e la diversit. Immigrati come risorsa o problema culturale.

Terroristi

Islamici, arabi, nazionalit. clandestini, profughi immigrati, extracomunitari, flussi immigrati, extracomunitari etnie, culture, sapori

Sbarchi

Dibattito politico

Economia

Collettivo (nazioni o etnie di provenienza, classi e categorie) Collettivo (nazioni, culture ed etnie)

Cultura

17 Esemplare il caso degli articoli presenti nelle sezioni dedicate alla cronaca o agli spettacoli dove spesso lintenzione di affrontare temi lontani dai fatti criminali e quindi enfatizzare la quotidianit della presenza straniera si traduce in una raffigurazione esotizzate e folkorica delle comunit immigrate. Cfr. T. van Dijk, Il discorso pedagogico, in M. Mezzini, T. Testigrosso, A. Zanini, La fabbrica del pregiudizio, Cospe, Firenze 1994; C. Marletti (a cura di), Televisione e Islam, cit.; F. Giancalone, Limmagine dellAltro in Delle Donne (a cura di), op. cit.; C. Gallini, Giochi pericolosi. Frammenti di un immaginario alquanto razzista, Manifestolibri, Roma 1996. 18

Larticolo pu essere contestualizzato con eventi simili o precedenti della stessa persona.

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Com ovvio, ad ognuna di queste tipologie generali corrisponde una serie pi o meno lunga di sottocategorie. Casi tipo concentrati su diverse configurazioni dei fatti-notizia rispetto ai protagonisti, alle azioni, al frame tematico che con maggiore dettaglio orientano le scelte e organizzano il testo. Utilizzando lesempio pi ricorrente: la tipologia generale del fatto di cronaca risponde ad una struttura testuale ben precisa e ad un protocollo organizzativo, che nellargomento specifico incontra almeno tre configurazioni distinte: a) latto criminale, b) larresto di clandestini, c) loperazione di polizia. La prima riguarda il fatto di microcriminalit nel quale il migrante molto spesso identificato come lautore o la vittima, soprattutto nel caso in cui il reato avvenga tra immigrati. Il frame implicito quello che lega immigrazione e criminalit (clandestina), quello esplicito rimanda piuttosto al ruolo di evidenziazione dei pericoli della vita civile, delle ansie del popolo, restituendo un immagine caotica del mondo 19. In questi termini tale associazione, quando non prodotta intenzionalmente dalla linea editoriale della testata, risponde semplicemente a necessit linguistiche il trattamento del genere cronaca nera e a necessit redazionali le notizie messe a disposizione dalle fonti istituzionali. Nel secondo caso invece il riferimento esplicito alla questione immigrazione o pi precisamente allimmigrazione irregolare. Se la struttura narrativa molto simile alla precedente, il reato di immigrazione clandestina o lazione delle forze dellordine per reprimerla costituiscono ormai un caso particolare di trattazione, fatti pronti ad essere tematizzati. Nel terzo caso invece la struttura narrativa e organizzativa del tutto simile, il cambiamento sostanziale avviene nellorigine della notizia e nelle possibilit di trattamento tematico: il fatto pu essere corredato da particolari che evidenziamo lo stato sociale degradato che caratterizza le situazioni raccontate e talvolta da una correlazione informativa tra la consistenza locale e nazionale dei flussi migratori con tale situazione sociale. Sono qui evidenti le due dimensioni della rappresentazione, quella collettiva e quella individuale. Le seconda proprio quella relativa al fatto di cronaca dove ai luoghi comuni di genere la banda, il crimine efferato, la periferia degradata si somma la nazionalit o letnia dei protagonisti. La connotazione si opera ad un livello inferiore: il criminale potrebbe non essere un immigrato. In questo caso per la ricostruzione simbolica avviene attraverso i termine ombrello extracomunitario o clandestino. Come si detto,

Pi raramente ci si riferisce alla questione immigrazione, o alla quantit di immigrati presenti nella stessa zona o la ricorrenza di fatti simili. Cfr. J. Young, Oltre il paradigma consensuale: una critica del funzionalismo di sinistra nella teoria delle comunicazioni di massa, in R. Grandi, M. Pavarini, M. Simondi (a cura di), I segni di Caino. Limmagine della devianza nella comunicazione di massa, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 1985, pp. 141-172, e A. Dal Lago, Non persone, cit.
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anche se non intese necessariamente in senso spregiativo, queste etichette costituiscono il tratto comune tra i diversi fatti formando il legame implicito tra queste diverse notizie. Differente il caso delle altre tipologie dove letichetta rimanda esplicitamente al tema immigrazione, una questione che lega direttamente tutti i singoli casi di cronaca interna al comune problema. Una caratteristica particolarmente evidente nel caso degli sbarchi dove per non siamo di fronte ad un genere informativo tradizionalmente codificato come la cronaca nera o giudiziaria. In questa occasione questa tipologia non coincide totalmente con il genere di trattazione, quanto piuttosto con un contenuto. Un contenuto che per ha ormai costruito una serie di fonti e percorsi preferenziali e ha articolato una risposta convenzionale nei termini della scrittura giornalistica. Due sono in questo caso le sottotipologie: a) la notizia di uno sbarco e b) lincidente. Anche in questo caso la distinzione originata da una differenza nella sostanza della notizia, nella gravit del fatto. In realt, come vedremo, questa differenza comporta una cambiamento radicale del suo status, ovvero della sua visibilit e posizione, del tempo dedicato alla sua lavorazione, del suo percorso allinterno delle news room. Per tutte le altre notizie dedicate al tema comunque largamente minoritarie risulta determinante il tipo di orientamento e livello di approfondimento compiuto dalle singole testate. Da questo indirizzo dipende non solo la scelta delle informazioni da fornire e dei termini da utilizzare, ma anche e soprattutto delle fonti da interpellare. Fonti prevalentemente di origine partitica o istituzionale nel caso in cui limportanza di un fatto di cronaca o lestensione di una diatriba sposti il resoconto o la tematizzazione allinterno del frame del dibattito politico. Una precisa cornice che fornisce ormai una serie piuttosto stabile di sezioni e redattori specializzati, fonti e termini, clich e canovacci ormai consolidati ma soprattutto indipendenti dal tema trattato. In quel momento i singoli fatti o la potenza dei mass media operano direttamente su quel particolare pubblico costituito dalla classe politica. Allora il tema immigrazione, nonostante resti influenzato dalla consueta rappresentazione mediale, diviene un oggetto di contesa al pari degli altri, diviene, quasi eccezionalmente, un tema in s. In quel caso paradossalmente il teatrino della politica a salvare il problema e il giornalista dal solito tran tran. Ma come abbiamo detto abbiamo escluso dalla nostra indagine gli eventi mediali e i momenti di particolare attenzione pubblica. Siamo costretti quindi a rituffarci nella monotona quotidianit dellinformazione.

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