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L'ecologia fallita
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Il Verde in Europa ha funzionato — a pagina 6— — a pagina 4—
tanto che alla fine è fallito.
Perché iniziò così? Perché è la realtà
dei fatti, in quanto ormai l’Europa
ha capito il movimento a
tutela del verde e dell’ambiente in
generale ed ha dato, in modo lento
ma inequivocabile, la sua risposta:
devono scomparire, come forza
politica.
Le politiche di tutela del territorio
sono state portate avanti tramite
progetti europei (tutte le linee di
credito di 60 mld di Euro circa,
annuali, per l’agricoltura tutelano
l’ambiente) e non c’è normativa
importante o meno che non
riporti la frase “a tutela del nostro
territorio…“
Ma questo tipo di approccio non
ha prodotto risultati eccezionali,
ma anzi, quando i movimenti
verdi si sono ritrovati a ricoprire
ruoli di governo, vedi in Italia,
il loro estremismo nel chiudere
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le discariche (e nel negare i

termovalorizzatori), ha portato
i rifiuti in mezzo alla strada, e
difficile ora sarà riportare il tutto
alla normalità.
Altro caso evidente, oltre a Napoli,
è il risultato del cambio di opinione
della gente nell’approccio al
nucleare: nel 1987 un referendum
sancì la scomparsa del nucleare
in Italia, dopo una campagna
elettorale dura ed estremista, nel
2008 il 62% degli Italiani vuole
il nucleare in Italiane la trova una
fonte di energia pulita e sicura.
Che differenza in 20 anni, ma
simbolica della politica sbagliata,

Letto a tre piazze

fatta da questi movimenti.
Pensiamo al problema sia del
riscaldamento globale della Terra,
dovuto all’inquinamento e a quale
sia la soluzione di tutto: secondo
gli Europei sarebbe il protocollo di
Kyoto.
L’effetto di questo protocollo che
oltre ad aver messo in fila tutte Attraverso l'uso delle manifestazioni Veltroni vuol tentare di uscire dall'angolo in cui si è infilato
le nazioni europee, per quanto
con una notevole ed importante Oramai messo alle strette, sia occhi degli Italiani ed azzittire e rifiuti in Campania ha ripetuto di far saltare l’intesa per mere anzi “ottosettembrine”, sulla
procedura, è stato pari a zero. dai sondaggi - che continuano di rintuzzare il “fuoco amico”. la prova nel caso Alitalia-Cai, trame politiche dallo stesso resistenza e la Repubblica Sociale
L’inquinamento delle nostre città a vedere un altissimo indice E per raggiungere questi scopi nella quale circostanza ha Veltroni orchestrate. - l’ex sindaco della Capitale
del Vecchio Continente aumenta a
di gradimento dei cittadini prova tutto ed il contrario di prima bollato come inesistente In seguito visto che anche due non ha trovato altro di meglio
dismisura e si fa a gara per scaricare
su qualcuno le colpe di tutto nei confronti del Governo tutto, dibattendosi per ogni la cordata di imprenditori e dei soliti cavalli di battaglia della da fare, che montare sull’alato
quanto. Berlusconi - sia dalle fazioni dove senza costrutto o filo logico finanziatori italiani- definendola sinistra italiana erano risultati destriero delle manifestazioni
Infatti, la politica ambientale interne al PD che gli imputano raggiungendo solo l’obiettivo di solo propaganda elettorale di poco più che dei ronzini popolari di piazza per cercare di
durante gli ultimi anni, sull’orlo il disastro prima elettorale e “invischiarsi” ancora di più in Berlusconi - per poi tentare azzoppati - ci riferiamo alle recuperare il distacco in termini
della speculazione politica dei poi politico del centrosinistra, questa rete di errori ed idiozie di appropriarsi politicamente solite polemiche sulla ripresa di consensi che lo separa dal
singoli movimenti Verdi Europei,
Veltroni cerca attraverso la politiche che non fanno altro dell’iniziativa dopo che era di uno strisciante razzismo Cavaliere.
presenti in ogni stato, ha provocato
ad esempio, slittamenti sia nei tempi mobilitazione popolare - con il che immobilizzarlo sempre parso chiaro a tutti che essa era in Italia dopo la vittoria Ma anche in questo caso per
che nelle erogazioni economiche dei soccorso dei mass media a lui di più. Infatti dopo aver fatto destinata al successo nonostante elettorale di Berlusconi e alle non essere disarcionato ma
molteplici piani per la realizzazione vicini - di gettare fumo negli male i conti prima col caso i tentativi di CGIL ed autonomi consuete dispute settembrine,
delle “Grandi Opere”. A pagina 3
Nella nostra Europa, tali grandi

opere come l’alta velocità dei
treni, il raddoppio delle corsie
autostradali, l’allargamento degli
aeroporti attuali e apertura di
nuovi porti marini è fondamentale
per la nostra economia e per il
futuro stesso dell’Europa a livello
occupazionale e di mercato.
Basti immaginare che questi piani
dal nome TEN (Trans European
Network) sono stati costituiti
all’epoca della presidenza Delors
(anni ’80) e, ad oggi, 2008, non
vedono né la fine nè soprattutto
la cantierabilità di altre opere nel
prossimo immediato futuro e
parliamo di programmi di 10/12
mld di euro nel loro complesso.
Senza contare che la stessa politica
dei verdi ha creato dei danni
enormi all’agricoltura nostrana,
in tutti i settori (dalla produzione
alla distribuzione) con un insieme
di normative e di leggi capestro che
Segue nella seconda
Walter 2.0
Un aggiornamento integralista per il capo dell'opposizione
Il Veltroni che non ti aspetti , in
versione talebano rosso, ha ini-
ziato un’opera di restyling del
suo sfortunato “look”politico.
Infatti, smessi in armadio gli
abiti - o i travestimenti? - del
politico buonista, Veltroni ha
indossato le vesti del guerriero
senza macchia e senza paura,
pronto ad affrontare la “guerra
santa” rappresentata dalla mani-
festazione in piazza contro il go-
verno Berlusconi del 25 ottobre
prima e delle elezioni europee
del 2009 poi.
Ma quali sono state le cause che
hanno prodotto questo stravol-
gimento nel comportamento
politico dell’ex primo cittadino
della capitale? E quali saranno i
risultati del cambiamento della
linea politica veltroniana? Ma
andiamo per ordine, analizzan-
do innanzi tutto le cause.
La prima senza ombra di dubbio
è stata la tremenda sconfitta alle
elezioni politiche della scorsa
primavera che è stata per intero
accollata proprio a Veltroni. Lui
ha dettato la linea politica e le
tematiche della campagna elet-
torale, lui ha scelto gli uomini
da buttare in prima fila e sem-
pre lui ha fortemente voluto
l’accelerazione che ha “costret-
to” il neonato PD a rifiutare
l’alleanza con i partiti della sini-
stra radicale e a stringere il patto
d’acciaio-rivelatosi alla fine di
latta- con l’IdV di Di Pietro. La
strategia veltroniana ha portato,
in definitiva, il Partito Demo-
Ricco, continuamente aggiornato: arriva
finalmente sul web il nuovo punto
di riferimento per i giovani e per un
nuovo modo di fare politica in Italia
cratico a veleggiare intorno al
30% dei condensi: un risultato www.lapiazzaditalia.it
evidentemente scadente. Una Piazza di confronto aperta al
Seconda causa la striscian-
te fronda interna che frange
dibattito su tutti i temi dell’agenda
sempre più consistenti di ex politica e sociale per valorizzare nuove
popolari, prodiani e dalemiani idee e nuovi contenuti
stanno cercando di condurre
in porto per cercare di togliere
di mezzo un Veltroni sempre
più ingombrante, dopo che ha
monopolizzato - quasi blindato
- tutto l’apparato organizzativo
e politico del PD.
Terza causa dell’involuzione di
Walter è il tentativo di frenare
la tracotanza dell’ex alleato Di
Pietro che spesso più che attac-
care e mettere in difficoltà il Pri-
mo Ministro Berlusconi, tenta
A pagina 2