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Il Parroco: p. Jurandir Jesus Da Silva (p.

Gerardo) La Redazione: Francesco Amato Cristina Mostile

MENSILE DI INFORMAZIONE A DIFFUSIONE INTERNA PARROCCHIA SAN DOMENICO SAVIO


Via Garibaldi, 220/D - 95048 - Scordia (CT) - Diocesi di Caltagirone Tel. e fax: 095 657074 - Web: www.sandomenicoscordia.it E-mail: parrocchia@sandomenicoscordia.it

SALUTO DEL PARROCO SOMMARIO


Pag. 1:
Saluto del parroco

Fratelli carissimi, amati parrocchiani,

Nel portale di ingresso della Quaresima, scriviamo lappello di Cristo: Convertitevi e credete al Vangelo (Mc 1,15). Nella loro essenzialit e nella loro forPag. 2: za, queste parole sono come un colpo dartiglio che squarcia il grigiore, la superficialit, il compromesso e le abitudini consolidate dallesistenza umana. Vestizione Misericordia La quaresima diventa il tempo per ritessere due squarci che le nostre mani han Giornata della Vita no prodotto. Il primo quello aperto allinterno della trama delle relazioni con Pag. 3: Dio. Il Signore si affaccia dal suo mistero celeste per offrirci ancora la mano in un gesto di alleanza e di riconciliazione. Ritroviamo il rispetto e la capacit di Candelora e S. Biagio dare origine ad uno sviluppo equilibrato delle nostre relazioni. E richiamo al Giornata del Malato deserto come luogo di preghiera, dellascolto della sola Parola di Dio, del supera Incontro col Vescovo mento della tentazione e della conversione dal peccato. E richiamo allesodo, al Mercoled delle Ceneri cammino del popolo biblico verso la terra promessa, che diventa in questo tempo un esodo in digiuno, astinenza e cenere. La Quaresima infatti non uno sforPag. 4: zo isolato a uno yoga solitario, ma un grande appuntamento comunitario, un Auguri a... cammino di tutta la chiesa sulle orme di Cristo, maestro di preghiera, di carit e Carnevale di solidariet. E un percorso per rimettersi in forma come persona e come co Appuntamenti munit. Si tratta in concreto di respingere tutto ci che, in se stessi, nella fami Appunti di Vita Parr. glia, nel lavoro e nella comunit ecclesiale, offusca e deforma limmagine di Cri Giochiamo insieme sto. Si tratta di aggiustare, riaggiustare, rettificare tutto ci che pu e deve esserlo. Possiamo chiamare un rinnovamento nella sua totalit. Questo rinnovamento pu avere per oggetto cose in s piccole, ma di importanza considerevole per s stessi, per gli altri, per la comunit: modi di pensare, di giudicare, atteggiamenti, comportamenti, abitudini personali e collettive su tutti i piani: religioso, familiare, sociale e politico. Il cammino della Quaresima che dobbiamo fare e che piace a Dio sciogliere le catene inique, togliere i legami del gioco, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo, dividere il pane con gli affamati (vd. Is 58,6-7); allora la tua Luce sorger come laurora, la tua ferita si rimarginer presto. Lappello alla conversione, che risuona con insistenza lungo tutta la tua esistenza, un invito a rimettersi in piedi, e non una parola che schiaccia e tiene prostrati, con la faccia contro terra; un desiderio spirituale che non pu essere deluso. E il Signore stesso che ci convoca e con fiducia in noi ci invita a ritornare a Lui, ci d la possibilit di aprire il nostro cuore chiuso per aprirlo a Lui.

Buon cammino quaresimale,


Il Parroco P. Gerardo

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MISERICORDIA SCORDIA: LA GIOIA DELLA VESTIZIONE


Nelle serate del 29 gennaio e del 12 febbraio, la Comunit Parrocchiale San Domenico Savio stata ricolma di gioia, per la solenne Celebrazione della Vestizione di alcuni fratelli della Misericordia, confraternita titolare di quella parrocchia. In processione sono entrati insieme ai ministri e hanno tutti preso posto ai primi banchi di una chiesa ben decorata. Toccanti le parole dellomelia, tenuta da p. Jurandir Jesus Da Silva, che ha spiegato, come suo solito in maniera chiara e comprensibile, quello che la Misericordia allinterno della Chiesa. La misericordia, infatti, uno dei doni che Dio fa ad ogni uomo, la virt che sta al centro della fede cristiana. La Confraternita di Misericordia , infatti, unassociazione di volontari, che si occupa del soccorso gratuito di chi ha pi bisogno, anche a scapito del proprio tempo. Dopo la Vestizione, durante la quale i Confrati hanno indossato la tradizionale cappa nera della Misericordia, che li rende tutti uguali nella diversit delle classi sociali, la Messa proseguita normalmente, concludendosi con i saluti del governatore Giuseppe Todero e con la benedizione della nuova ambulanza della Misericordia davanti alla chiesa. Infine la serata si conclusa con unagape di fraternit animata da Fernando Paolillo nella prima sera, che ha fatto cantare e ballare tutti nel salone parrocchiale di San Domenico Savio.

Francesco Amato

GIOVANI APERTI ALLA VITA: GIORNATA PER LA VITA


Giovani aperti alla vita. Questo il titolo del messaggio proposto questanno dai vescovi in occasione della 34a Giornata Nazionale per la vita, che la Chiesa ha celebrato domenica 5 febbraio. Si tratta di un messaggio rivolto a tutti, non soltanto ai giovani ma anche a coloro che non vogliono chiudersi alla vita. La vera giovinezza risiede in questo atteggiamento, e viene testimoniata da coloro che sono disposti a diventare servi e non padroni della vita, perch chi padrone della vita, invecchia il mondo. La Chiesa intende educare i giovani a cercare la vera giovinezza attraverso adulti, istituzioni e corpi sociali che possano formarli al rispetto e alla valorizzazione della vita. Educare i giovani significa anche offrire esempi, testimonianze, e una cultura che sostenga la volont di impegnarsi in questa sfida. Nasce cos un atteggiamento di servizio al prossimo, un servizio spesso silenzioso e discreto, che pu ottenere risultati straordinari, perch chi ama la vita avverta la propria responsabilit verso il futuro. Per educare i giovani occorrono adulti contenti del dono dellesistenza, in cui non prevalga lindifferenza o il calcolo. La vera giovinezza accoglie il dono della vita, in qualunque maniera essa si presenti. I figli, sono una grande ricchezza per ogni Paese: dal loro numero, dallamore e dalle attenzioni che ricevono dalla famiglia e dalle istituzioni emerge quanto un Paese creda nel futuro. Chi non aperto alla vita, non ha speranza. La civilt di un popolo si misura dalla sua capacit di servire la vita. Un figlio non un diritto, ma sempre e soltanto un dono. Servire la vita significa non metterla in pericolo sul posto di lavoro o sulla strada e amarla anche quando scomoda e dolorosa, perch una vita sempre e comunque degna in quanto tale. Ci vale anche per chi gravemente ammalato, per chi anziano: nessuno pu permettersi di decidere quando una vita non merita pi di essere vissuta. Dio ha donato la vita ad ognuno di noi, Lui ha un progetto per ogni uomo. Nel versetto del vangelo di Marco osserviamo come Ges, Medico dei nostri mali fisici e interiori, afferra e rimette in piedi: Ges, accostatosi, la sollev prendendola per mano; la febbre la lasci ed essa si mise a servirli (Mc 1,31). Quante volte il Signore passato accanto a noi nella persona di qualche amico che, battendo la mano sulla spalla, ci ha incoraggiato a continuare, ci ha aperto spiragli di speranza nella nuvolaglia della nostra disperazione. Grazie, Signore, che continui a passarci accanto. Grazie anche perch spesso ci fai sperimentare dentro noi stessi la tua presenza salvatrice. Continua a darci una mano e a ricordarci che anche tanti altri aspettano una nostra mano. Per questa ragione diciamo grazie a coloro che scelgono liberamente di servire la vita, perch sono la parte seria e responsabile di un Paese che vuole rispettare la sua storia e credere nel proprio futuro. La vita un dono di Dio, pensa!

Marilena Simone

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LE TRADIZIONI DELLA CANDELORA E DI SAN BIAGIO


Come da tradizione, ogni anno nella nostra Parrocchia si celebrano due belle feste: la Presentazione al Tempio di Ges (Candelora) il 2 febbraio, San Biagio il 3. Questanno, queste due celebrazioni, hanno raccolto in comunione una copiosa assemblea nella cappella del SS.mo della nostra chiesa. La prima celebrazione cominciata con la benedizione delle candele, che con il canto e lincenso fumante sono state portate in processione attorno alla chiesa. Questo segno, voleva ripeterci le parole di Ges: Siate luce del mondo. La sera di San Biagio, invece, si fa una particolare bendizione, legata strettamente alla storia di questo grande Vescovo. A lui, infatti, gli fu portato un fanciullo che aveva una spina di pesce alla gola. Egli, poggiando la mano sul capo del bimbo, lo benedisse e il bambino sput la lisca e fu sanato. Proprio per questo fatto eroico da lui compiuto, la Chiesa lo invoca come protettore dalle malattie della gola. Infatti, nella nostra Parrocchia se celebrata la benedizione della gola. P. Gerardo poggiava due candele incrociate nel mento dei fedeli che, uno ad uno, si avvicinavano a lui per ricevere questa particolare invocazione. Entrambe sono due feste molto sentite nella nostra Comunit e che sicuramente non passeranno di moda, perch sono delle belle celebrazioni che imprimono un grande significato.

Francesco Amato

ALZATI E VA!: GIORNATA MONDIALE DEL MALATO


Sabato 11 febbraio la Chiesa fa memoria della Beate Vergine Maria apparsa a Lourdes, e nello stesso giorno stata fissata, da papa Giovanni Paolo II, la Giornata mondiale del malato. La scelta di questo giorno nasce dalla sollecitudine e laffetto di tutta la chiesa verso i malati affinch si sentano valorizzati e i sani non si dimentichino di stare accanto chi soffre, come la Vergine lo con tutti noi. Nella nostra parrocchia si celebrata questa giornata con una s. messa accompagnata dal rito dell'unzione degli infermi per tutti gli ammalati della parrocchia. Benedetto XVI nel suo messaggio ha ricordato lazione guaritrice e salvatrice del nostro medico divino, Ges, a favore di quanti soffrono. Uno dei compiti che distingue la chiesa, oltre ad annunciare il Vangelo e quindi il Regno di Dio, proprio quello di curare i malati. Questo annuncio deve essere un processo di guarigione. L'incontro di Ges con i dieci lebbrosi, narrato nel Vangelo di Luca lzati e va'; la tua fede ti ha salvato! (Lc 17,11 -19) aiutano a prendere coscienza dell'importanza della fede per coloro che, gravati dalla sofferenza e dalla malattia, si avvicinano al Signore. Perch solamente nell'incontro con Lui possono sperimentare realmente che chi crede non mai solo!

Cristina Mostile

IL VESCOVO E I GIOVANI
Nella serata del 10 febbraio, il Vescovo ha voluto incontrare i giovani per una serata di adorazione nella chiesa di Ges Redentore a Scordia dal tema Rispondere allAmore.

MERCOLEDI DELLE CENERI


Giorno 22 febbraio cominciata la Quaresima con il mercoled delle ceneri. Il simbolo della cenere ci ricorda la nostra natura: Sei polvere, e in polvere ritornerai (Gen 3,19). Nella nostra Parrocchia, la S. Messa stata celebrata da p. Celestrino Avocan, che ha supplito p. Gerardo in questo periodo. Toccanti ed interessanti le parole pronunciate da p. Celestino nellomelia, che ha spiegato cosa significa digiunare e come vivere questo periodo della Quaresima.

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FESTA DI CARNEVALE
NASCITA Benedetta Gangi (07/02) COMPLEANNO Giuseppe Sardanelli (15/01) Filippo Fiumara (26/01) Silvia Binanti (05/02) p. Franco Messina (10/02) ONOMASTICO Biagio Antonio Amato (03/02) Agata Indovino - Ramacca (05/02) Tina Vasadonna (05/02) Agata Meli (05/02) Come da tradizione, i gruppi del Catechismo Parrocchiale hanno festeggiato il carnevale sabato 18 febbraio con giochi e balli nel salone parrocchiale. Ecco qualche foto!

APPUNTAMENTI PER LA QUARESIMA


- 26 febbraio ore 16.00 Pellegrinaggio al Cimitero, dal Convento. - Ogni venerd di Quaresima ore 18.00 Via Crucis. A seguire Celebrazione Eucaristica. - 1 marzo ore 19.30 Riunione del Comitato di San Domenico Savio.

APPUNTI DI VITA PARROCCHIALE


- Sono tornati alla Casa del Padre Giuseppe Ruggieri (28/01) Clara Cipolla (19/02)

GIOCHIAMO INSIEME!
Cerca le parole nel riquadro Trova le 10 differenze

Grazie alla famiglia Gabriele Seria, Patrizia Di Stefano, che hanno contribuito Per la stampa di questo numero di Vita Nostra!

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