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Sconto
del
il settimanale che aiuta imprese e professionisti a mettere
in pratica tutte le novit legislative e amministrative
ItaliaOggi Sette
Corporate
bond, linfa
per gli studi
DI DUILIO LUI
I
n tempi di crisi, i grandi studi daf-
fari trovano una gallina dalle uova
doro nelle emissioni obbligaziona-
rie. La necessit di reperire liquidi-
t per rafforzare i capitali penalizzati
da una recessione persistente sta in-
fatti spingendo un numero crescente
di aziende a rivolgersi direttamente al
mercato, anche per dribblare i paletti
posti dagli istituti di credito, alle prese
a loro volta con stringenti vincoli di bi-
lancio. Nel corso del 2012 le emissioni
di corporate bond a livello mondiale si
sono attestate a quota 3.890 miliardi
di dollari, in crescita dai 3.290 miliardi
del 2011 e dai 3.230 miliardi del 2010.
Il dato, calcolato da Bloomberg, ha
battuto anche quello dellanno record
2009, quando si era manifestata la pri-
ma ondata della crisi internazionale.
LItalia, che in passato aveva di-
mostrato una certa ritrosia verso il
ricorso a questo strumento, ha cam-
biato marcia, tanto da totalizzare lo
scorso anno emissioni per oltre 100
miliardi, un sesto del totale europeo.
Uno scenario destinato a rafforzarsi
nellanno in corso sia per il persiste-
re della crisi e la difcolt di accesso
al canale bancario, sia per i vantaggi
offerti dal decreto sviluppo, che sotto
molti aspetti ha esteso il regime pre-
visto per le societ quotate anche alle
non quotate, allineando al contempo il
trattamento scale degli interessi pa-
gati dai bond delle aziende attraverso
leliminazione della ritenuta alla fon-
te per i non residenti e permettendo la
deducibilit degli interessi passivi.
Unoccasione ghiotta per gli studi
daffari, alle prese a loro volta con il
calo dei mandati su segmenti tradi-
zionalmente centrali come il merca-
to dei capitali, limmobiliare e lm&a.
Tuttavia non sono molte le struttu-
re legali che hanno avuto accesso a
questo lone di business, che richiede
team compositi di professionisti, ma
soprattutto reti ramicate nei paesi
di diritto anglosassone, che costitui-
sce il riferimento per questo tipo di
operazioni.
Il boom delle emissioni obbligazionarie societarie rappresenta una manna dal
cielo per gli studi daffari, in tempi di crisi. Le operazioni Fiat e Telecom al top
Presidente di un Ordine ma
senza lOrdine. quello che sta
capitando a Elvira Lombardi,
presidente dellOrdine degli av-
vocati di Sanremo, che, a causa
della revisione delle circoscri-
zioni giudiziarie avviata dal
governo Monti, si ritrover a
guidare un Ordine che non esi-
ste pi. Alla perdita del requi-
sito di sede di Corte dappello
di riferimento da parte del Pa-
lazzo di Giustizia di Sanremo,
con la conseguente procedura
di garanzia avviata, e cio lin-
corporazione dellalbo forense
in quello custodito presso il
tribunale di Imperia, non ha
fatto per seguito leliminazione
della figura apicale dellordine
sanremese. Conseguenza? Lav-
vocato Elvira Lombardi resta,
fino al 2014, presidente di un
Ordine che, di fatto, non c pi.
Insomma, quando le riforme si
fanno con una mano sola...
CODICI & PANDETTE
Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat
105116097108105097111103103105095109097110
II
Luned 8 Aprile 2013
S TUDI & CARRI ERE
Fiat e Telecom sono solo le ultime due maxi-operazioni seguite dalle law rm in Italia
Corporate bond, boom
di lavoro per gli studi daffari
Pagine a cura
DI DUILIO LUI
L
emi ssi one Fi at
da 1,25 miliardi
di euro che ha ri-
scontrato richieste
per oltre 7 miliardi e il bond
ibrido targato Telecom Italia
con una domanda di cinque
volte superiore ai 750 milioni
ricercati dalla societ telefo-
nica.
Due esempi recenti che
danno unidea del clima che
si respira sul mercato dei
bond: a fronte delle difcol-
t permanenti nellaccesso al
credito bancario, sempre pi
societ di grandi dimensioni
si rivolgono direttamente al
mercato per reperire le risor-
se necessarie alla ristruttu-
razioni o allo sviluppo. Un
lone che non poteva sfug-
gire agli studi daffari, alla
ricerca di fonti di incasso
capaci di compensare il calo
dei segmenti tradizionali
di business, dalle quotazio-
ni in Borsa al real estate,
allm&a.
Le cause del boom
Le ragioni del boom sono
innanzitutto legate alla si-
tuazione di mercato. Le
banche sono meno disposte
a prestare denaro alle societ
per motivi prudenziali legati
alle normative bancarie na-
zionali e internazionali, non-
ch per la carenza di liquidi-
t sul mercato del credito,
spiega Antonio Coletti,
ofce managing partner di
Latham & Watkins, studio
che tra laltro ha assistito
Cerved, Guala Closures,
Rottapharm e Zobele. Cos,
sulla scia del buon esito dei
collocamenti realizzati sul
mercato europeo da societ
straniere, anche le italiane
hanno iniziato a muoversi in
questa direzione.
Dello stesso avviso Feri-
go Foscari, partner di Whi-
te & Case, che sottolinea
come molti istituti di credito
abbiano scontato in anticipo
la stretta che arriver con
Basilea III, accordo interna-
zionale di vigilanza pruden-
ziale sulle attivit bancarie,
destinato a entrare in vigore
il prossimo anno.
Un aiuto dalla normativa
Una spinta allo sviluppo
di questo mercato arrivato
anche dalle novit normati-
ve introdotte lo scorso giu-
gno con il dl Sviluppo, che
ha equiparato il trattamento
legale e fiscale delle emis-
sioni delle societ quotate
a quelle delle non quotate,
sottolinea Coletti. Il riferi-
mento ai cosiddetti mini
bond introdotti dal decreto
Sviluppo, che hanno cancel-
lato i limiti alle emissioni
obbligazionarie imposte dal
codice civile alle societ non
quotate, a patto che i bond
vengano quotati su merca-
ti regolamentati o sistemi
multilaterali di negoziazio-
ne. Allineando al contempo
il trattamento scale degli
interessi pagati dai bond
delle societ non quotate con
quelli delle quotate tramite
leliminazione della ritenuta
alla fonte per i non residenti
e permettendo la deducibili-
t degli interessi passivi.
Cos i mini bond possono
essere un canale di finan-
ziamento alternativo al pre-
stito in banca disponibile a
patto che lazienda rispetti
tre requisiti: lassistenza di
uno sponsor (che affianchi
lemittente e funga da mar-
ket maker, garantendo la
liquidit dei titoli), la certi-
cazione dellultimo bilancio
e la circolazione dei titoli tra
investitori qualicati. Unal-
tra novit riguarda lintro-
duzione delle obbligazioni
partecipative subordinate
(con una durata non inferio-
re a 60 mesi), che prevedono
clausole di subordinazione e
di partecipazione agli utili
dimpresa.
Piergiorgio Leofreddi,
socio di Simmons & Sim-
mons, vede comunque uno
sviluppo del mercato infe-
riore alle aspettative ma-
turate alla vigilia del via
libera al decreto Sviluppo.
Abbiamo registrato un au-
mento di attivit e molte ri-
chieste di potenziali transa-
zioni, ma a oggi solo poche
di queste si sono concretiz-
zate, spiega. Questo nono-
stante il fatto che il decreto
Sviluppo-bis dello scorso
dicembre abbia previsto la
deducibilit degli interessi
da parte dellemittente sia
nel caso di collocamento
a investitori istituzionali,
sia nel caso in cui il titolo
venga quotato presso mer-
cati regolamentati o sistemi
multilaterali di negoziazio-
ne. Le cause del risultato
inferiore alle aspettative?
Probabilmente il fatto
che sul mercato al momen-
to non si trovano investi-
tori istituzionali disposti
a comprare questi titoli,
risponde Leofreddi. Le
banche di investimento che
svolgono il ruolo di interme-
Supplemento a cura
di ROBERTO MILIACCA
rmiliacca@class.it
Antonio Coletti
P
er alcuni
una strada
o b b l i g a t a
per convin-
cere gli investitori
internazionali, per
altri un modo di di-
versificare i rischi
a fronte di una mo-
neta unica europea
dal destino incerto.
Fatto sta che negli
ultimi mesi sono
cresciute sensibil-
mente le emissioni
obbligazionarie de-
nominate in dollari,
coinvolgendo socie-
t come Barilla, Illy,
Luxottica e Piaggio.
Per lo pi si tratta di aziende caratterizzazione da una for-
te propensione verso i mercati esteri, commenta Gianluca
Fanti, socio di Ashurst ed esperto di banking&finance. Il
mercato americano dei private placement costituisce una
fonte di finanziamento alternativa al tradizionale mercato
bancario, particolarmente apprezzata in un momento di
stretta creditizia come lattuale, e consente alle imprese
italiane di finanziarsi a tassi inferiori a quelli che possono
ottenere sul mercato italiano. Altri motivi di interesse
sono il fatto che le imprese possono ottenere scadenze pi
lunghe che in Europa, che quello statunitense un mer-
cato accessibile senza la necessit di ottenere un rating da
unagenzia e che lintera fase di emissione ha una durata
intorno alle dodici settimane. Di contro, vanno messe in
conto le dinamiche del mercato valutario, che negli ultimi
mesi si fatto imprevedibile, in quanto orientato pi che
dallo stato di salute reale delle economie, dai movimenti
delle banche centra-
li. Anche se Fanti
ricorda che il van-
taggio in termini di
interessi comunque
superiore al costo di
conversione in euro
del ricavato del pla-
cement . Quest o
spinge lavvocato a
parlare di un feno-
meno non tempora-
neo, bens destinato
a un incremento nei
prossimi mesi.
La maggiore di-
namicit del mercato
statunitense, la sta-
gnazione dellecono-
mia europea, la crisi
del debito sovrano italiano e la riduzione dellofferta di
credito, particolarmente sentita nel nostro paese, possono
spingere le imprese italiane con marchi e prodotti cono-
sciuti allestero a varcare i conni nazionali alla ricerca
di capitali e di fonti alternative di nanziamento, spiega.
Tommaso Tosi di Shearman & Sterling aggiunge anche
un altro elemento: Lattuale liquidit del mercato ameri-
cano pu consentire di ottenere condizioni pi favorevoli,
sia in termini di durata del prestito sia in termini di tasso
di interesse applicabile. Inoltre, i covenant (accordo tra
azienda e nanziatori, a tutela di questi ultimi ndr) di un
titolo obbligazionario high yield, pur complessi, di norma
consentono allemittente di avere maggiore essibilit
rispetto a un nanziamento bancario classico. Inoltre il
collocamento accompagnato dalla predisposizione di un
information memorandum pi sintetico e leggero rispetto
al prospetto informativo tradizionale.
Crescono le emissioni obbligazionarie in dollari
Francesca Renzulli Piergiorgio Leofreddi
Gianluca Fanti Tommaso Tosi
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III
Luned 8 Aprile 2013 Lu
S TUDI & CARRI ERE
diari tra lemittente e linve-
stitore nale non riescono a
trovare investitori disposti a
comprare.
Francesca Renzulli, ma-
naging associate di Linkla-
ters (studio che ha afanca-
to Enel e Guala Closures in
occasione di collocamenti
azionari) vede al contra-
rio una crescita di queste
emissioni, anche se ritiene
possibili nuovi interventi
per rafforzare lappetibili-
t dello strumento: Attual-
mente questo strumento
rivolto prevalentemente
a investitori qualificati
esteri che hanno una netta
preferenza per emissioni di
grandi dimensioni e quindi
per titoli liquidi emessi da
societ non quotate carat-
terizzate da grande pro-
pensione allexport, brand
riconosciuto sui mercati
internazionali e adegua-
ta patrimonializzazione e
redditivit.
Sono ancora escluse le
piccole e medie imprese
che non hanno un brand
appetibile fuori dai conni
nazionali e che intendono
effettuare emissioni di ob-
bligazioni aventi dimensio-
ni minori. Un limite che
potrebbe essere superato
attraverso laggregazione
di pi emittenti che inten-
dono effettuare emissioni di
obbligazioni aventi dimen-
sioni minori (10-20 milioni
di euro) ovvero con la cre-
azione di fondi specializza-
ti che intendono offrire ai
propri clienti una diversi-
cazione degli investimenti
attraverso la sottoscrizione
di minibond emessi da so-
ciet italiane.
Se si confronta il ricorso
delle aziende italiane al
mercato obbligazionario con
quello di altri paesi emer-
ge comunque un divario
enorme. Soprattutto con gli
Stati Uniti, dove il 64% dei
finanziamenti alle impre-
se deriva dallemissione di
bond , contro il 9% dellEu-
rozona, commenta Lukas
Plattner, salary partner di
Nctm (assistenza a Zobele
e Gruppo Effegi), che vede
comunque nelle recente
normativa scale di favo-
re uno sprone per ridurre
la distanza.
In questa direzione po-
trebbe agire anche la de-
cisione di Borsa Italiana
di aprire il segmento pro-
fessionale ExtraMot Pro
per la negoziazione degli
strumenti di debito delle
societ italiane, che amplia
lo spettro di potenziali in-
vestitori. Inoltre a breve
dovrebbe possibile quotare
le obbligazioni convertibili
su Aim Italia (il listino delle
pmi, ndr), cosa che dovrebbe
spingere un numero crescen-
te di imprenditori in questa
direzione.
Il ruolo dei legali
Quanto al ruolo dei legali
in queste operazioni, Andrea
Giannelli, partner di Legance
(studio attivo al anco di Hera
ed Enel), sottolinea che si trat-
ta di un settore specialistico che
richiede professionisti dedicati.
In alcuni studi, vi una prac-
tice di capital markets che co-
pre sia lequity sia il debito; in
altri, come il nostro, la practice
di debt capital market rientra
nel dipartimento di banking
& nance e si occupa non solo
di corporale bond ma anche di
prodotti di debito strutturati,
come le cartolarizzazioni.
In occasione delle proce-
dure di collocamento, il con-
sulente legale si occupa di
redigere la documentazione
informativa per lofferta e la
quotazione dei titoli oggetto
di emissione, principalmente
il prospetto informativo, in
modo fornire una disclosure
in linea con le aspettative
degli investitori a cui ci si ri-
volge. Quindi assiste il cliente
nella negoziazione del regola-
mento dei titoli e di tutti gli
altri documenti contrattuali
dellemissione, aggiunge
Giannelli.
Per Foscari, il ruolo dellav-
vocato cruciale per il buon esi-
to delloperazione, sia quando
agisce al anco della societ sia
quando afanca le banche che
agiscono come intermediari -
nanziari o collocatori perch si
tratta di predisporre tutta la
documentazione contrat-
tuale iniziale e quella suc-
cessiva in modo che risulti
conforme alle normative, in
continua evoluzione negli
ultimi anni.
Riproduzione riservata
G
li studi con una struttura in-
ternazionale sono avvantag-
giati nella caccia ai mandati
soprattutto quando i colloca-
menti fanno riferimento anche a inve-
stitori stranieri. Gianrico Giannesi,
partner di Orrick (attivo nei colloca-
menti di Snam e Iccrea). La maggior
parte delle emissioni obbligazione
regolata dalla legge inglese, per cui
il team di lavoro anche composto da
avvocati di Uk qualified, che lavorano
dalle sedi italiane e
parlano fluentemente
italiano.
Stesso discorso per
Cleary Gottlieb,
i mpegnat o c ome
consulente italiano,
statunitense e inter-
nazionale di Fiat Fi-
nance and Trade in
varie emissioni. Se-
guiamo le operazioni
con team compositi
di avvocati esperti di
diritto finanziario e
tributaristi, spiega
il counsel Claudio
Di Falco. Le compe-
tenze e lesperienza
necessarie per fornire
una piena assistenza
al cliente in queste operazioni riguar-
dano principalmente il diritto che si
applica allemittente e nei mercati in
cui i titoli verranno offerti o quotati, la
normativa scale, non solo italiana, che
pu avere un impatto sul programma
obbligazionario al momento dellemis-
sione ma soprattutto lungo la durata
delle obbligazioni, e la prassi interna-
zionale per emissioni simili.
La disciplina assume ulteriori spe-
cifiche a proposito delle emissioni re-
lative a quelle high yeld (alto rendi-
mento, offerto in genere dalle societ
con un minor rating), come sottolinea
Corrado Angelelli, partner di Fre-
shfields (al lavoro con Rottapharm
e Kion). Queste operazioni seguono
il diritto statunitense e si rivolgono
a investitori ben
qualificati. Per
queste tipologie
di operazi oni
presente un
team di avvo-
cati americani
s pe c i a l i z z a t i
nel prodotto. Il
team di lavoro
basato a Londra
e collabora con
quello italiano
con riferimen-
to a parte della
due diligence,
alla struttura
f i scal e e agl i
aspetti di di -
ritto societario.
Ment re negl i
altri casi agiamo autonomamente
da Milano.
Lo scenario comunque in evo-
luzione: Tradizionalmente il debt
capital market stato regno delle
firms internazionali, poich la docu-
mentazione legale abitualmente
regolata dal diritto inglese o dal
diritto americano. Recentemente,
tuttavia, il peso dei grandi studi
italiani nel settore cresciuto in
conseguenza della maggiore com-
plessit delle operazioni. quindi
divenuto pi frequente il coinvolgi-
mento di studi italiani sia sul lato
dellemittente sia su quello delle
banche, commenta Emanuela
Da Rin, socio di Bonelli Erede
Pappalardo (al fianco di Alitalia e
Smurfit Kappa). Le revenues futu-
re del debt capital market dipende-
ranno fortemente dalla stabilit dei
mercati finanziari. quindi molto
difficile allo stato poter formulare
previsioni.
La necessit di un maggior radi-
camento a livello internazionale ha
spinto Gianni, Origoni, Grippo,
Capelli & Partners (Credito Val-
tellinese e Banca Imi tra le emissio-
ni seguite) a organizzare il gruppo
di debt capital markets tra Londra e
Milano. Stiamo puntando molto su
questo settore, che riteniamo abbia
spazi di ulteriore crescita nel 2013,
particolarmente per quanto riguarda
gli high yield bond, commenta Mar-
co Zaccagnini, resident partner del-
la capitale inglese. Il quale riscontra
un forte appetito per rendimenti alti
da parte degli investitori, aggiun-
gendo che i termini contrattuali
delle emissioni non sono mai stati
favorevoli agli emittenti come oggi.
Riproduzione riservata
Studi internazionali in pole position
Lukas Plattner Andrea Giannelli
Gianrico Giannesi
Claudio Di Falco
Corrado Angelelli
Marco Zaccagnini
Ferigo Foscari
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IV
Luned 8 Aprile 2013
ATTUALI T
Gli studi reggono al colpo ma per sopravvivere abbattono le fees e guardano allestero
Servizi legali, Italia al tracollo
Quasi dimezzati, in sei anni, ipo, m&a e private equity
DI PAOLO BOSSI
G
li studi daffari italia-
ni sono di fronte a una
fase di riessione che
li spinge sempre pi
spesso a considerare la neces-
sit di affacciarsi sul mercato
internazionale per affrontare
la stagnazione che opprime il
mercato italiano.
Fare una panoramica dei
settori pu aiutare a meglio
comprendere.
Borsa Italiana ormai sot-
to stress da diversi anni. Se
nel 2007, prima della grande
crisi, a Palazzo Mezzanotte
si sono quotate 49 nuove so-
ciet, portando il numero di
quelle in Borsa a 344, con una
capitalizzazione complessiva
a ne anno di circa 731 mi-
liardi di euro, pari al 47,8%
del pil; nel 2012, nonostante
le sei ammissioni, il numero
delle societ a Piazza Affari
era drasticamente ridimen-
sionato, raggiungendo quota
323 societ, con una capitaliz-
zazione complessiva di 364,1
miliardi di euro pari al 22,5%
del pil.
Il mercato dei servizi legali
si ridotto del 50% in 6 anni
Spannometricamente, an-
che il mercato potenziale per
i servizi legali collegati alle
operazioni di mercato si ri-
dotto di circa il 50%. A giudi-
care dalla presenza di studi
legali tra gli Equity Partner di
Borsa Italiana, il ridimensio-
namento del mercato non ha
portato per a una parallela
diminuzione degli studi legali
attivi nel settore che, anzi,
paradossalmente aumentata
da 14 soggetti nel 2007 ai 16
soggetti nel 2012.
Ma se i legali che si occupa-
no dei mercati restano tanti e
il mercato si riduce del 50%
a farne le spese sono le fees
che, a detta di alcuni avvocati,
sono arrivate a un livello di
sconto dell80%. Per restare
sul mercato, segnala un deca-
no, molti studi applicano fees
bassissime, non sufcienti a
coprire i costi. Una Ipo come
Moleskine, continua lavvo-
cato, stata seguita con cifre
a dir poco antieconomiche.
E cosa dire del settore del
private equity? Altra area
dalla quale molti studi daf-
fari avevano tratto molti dei
loro profitti. Se nel 2007 il
private equity nel Belpaese
faceva registrare una raccol-
ta che superava i 3 miliardi di
euro, investimenti per circa 4
miliardi di euro e disinvesti-
menti per circa 2,6 miliardi,
nel 2012 il settore ha fatto re-
gistrare una raccolta a 1.355
milioni, investimenti per circa
3.230 milioni e disinvestimen-
ti per 1.569 milioni. Anche
qui, a ben vedere, un haircut
del 50% mal contato.
Come per la Borsa per,
anche in questo caso, il nu-
mero degli studi membri
della maggiore associazione
di settore in Italia (A) resta
sostanzialmente invariato:
42 sono ora e circa 40 erano
nel 2007.
C da presumere che, a con-
ti fatti, la produttivit degli
avvocati daffari, si sia ridotta
in maniera consistente. Se an-
cora ci fossero dubbi, il quadro
diventa chiaro quando si ana-
lizzano i trend del mercato che
da sempre risulta il pi impor-
tante per gli studi daffari, ov-
vero quello dellm&a.
Da sempre practice regina
di un qualsiasi studio che
vuole definirsi di avvocati
daffari, questo segmento ha
visto una flessione che non
lascia spazio a dubbi; il 2012
s infatti chiuso con 22,7 mi-
liardi di transazioni. Un vero
e proprio record negativo con
numeri lontani anni luce ri-
spetto ai controvalori del 2008
quando, in un solo trimestre,
con circa 21 miliardi di euro di
transazioni, si erano raggiunti
i valori dellintero 2012.
Il mercato italiano
ormai quasi asttico
Se per si guarda ai numeri
dichiarati dai principali stu-
di daffari italiani emerge un
quadro interessante. Seppure
i grandi studi nazionali abbia-
no saputo mantenere le posi-
zioni e spesso siano riuscite a
crescere risulta per evidente,
da un paragone della percen-
tuale di crescita fatta registra-
re dalle principali law rm in-
ternazionali, che lItalia, per
chi vorr fare lavvocato daf-
fari, un mercato che rischia
di diventare asttico.
Guardando questi dati da
un punto di vista meramente
analitico si pu intuire imme-
diatamente il livello critico
che il mercato ha raggiunto in
Italia, ma si pu tentare anche
qualche analisi.
Se il mercato italiano non si
dovesse riprendere nei prossi-
mi mesi, quanto ci metteranno
i grandi studi domestici, che
traggono in tutti i casi la quasi
totalit del proprio fatturato
dal mercato italiano, a dare i
primi segni di collasso?
Occorre considerare, infatti,
che gli studi legali daffari ge-
nerano fatturato attraverso i
soci che si avvalgono di colla-
boratori; questi, normalmen-
te, affrontano le fatiche della
professione nella prospettiva
della partnership quale natu-
rale sbocco alla propria carrie-
ra. Se uno studio non cresce,
probabilmente non in grado
di assicurare, in tempi accet-
tabili, una carriera ai propri
migliori talenti rischiando
di perdere le migliori risorse
che, inevitabilmente, escono
dalla struttura e divengo-
no competitors creando un
ulteriore eccesso di offerta
di servizi professionali con
standard qualitativi elevati,
riducendo ulteriormente la
capacit di penetrazione del-
le grandi strutture sul mer-
cato. Questo processo, ormai
in essere da diversi anni in
Italia, forse la prima causa
di una progressiva riduzione
delle fees per le operazioni di
mercato.
Daltra parte, se il mercato
riprendesse vigore, proba-
bilmente tornerebbe a esse-
re di interesse per gli studi
internazionali che, essendo
dotati di risorse per gli inve-
stimenti, potrebbero decidere
di tornare a investire in Italia
riuscendo ad attrarre alcuni
di quei talentuosi professio-
nisti che, per un periodo di
tempo troppo lungo, hanno
visto comprimersi le proprie
aspettative di crescita.
obbligatorio il percorso
dellinternazionalizzazione
Le previsioni sono spesso
fatte per essere smentite
(soprattutto perch il desti-
no dellItalia appare incerto),
ma osservando dallesterno il
trend sembra molto ben de-
lineato. Resta da vedere se
alcuni dei grandi studi ita-
liani sapranno intraprendere
con vigore un percorso di in-
ternazionalizzazione tale da
consentire il proprio svilup-
po sui mercati pi dinamici
e promettenti, che stanno
garantendo alle strutture
internazionali di compen-
sare le minori entrate delle
giurisdizioni, come quella
italiana, che attraversano da
anni una crisi nanziaria e
di mercato.
Diventa spontaneo doman-
darsi se pi della capacit dei
grandi studi italiani di argi-
nare lespansione delle law
firm internazionali abbia
potuto la crisi che ha reso il
nostro paese meno appetibi-
le di altre giurisdizioni come
la Francia o la Germania o
lOlanda dove le grandi law
firm internazionali rappre-
sentano gi ora di fatto i prin-
cipali player dei segmenti
precedentemente analizzati,
ovvero i segmenti tipici dove
nel mondo operano gli avvo-
cati daffari.
Gli studi internazionali
stanno alla nestra
Questa lettura del mercato
confortata anche dalla deci-
sione con la quale alcuni spin-
off di grandi studi e neonate
boutiques di avvocati daffari
italiani siano allaffannosa ri-
cerca di alleanze o integrazio-
ni con law rm internazionali
che, per il momento, restano
a guardare. Se da un lato la
risolutezza di queste realt
nella ricerca di integrarsi in
una realt internazionale
sicuramente il frutto di unat-
tenta valutazione del vantag-
gio competitivo che hanno le
strutture internazionali in
termini di future acquisizio-
ni di nuovi incarichi, dallal-
tro innegabile che la forte
propensione alla integrazione
sia il frutto di un calcolo di
costi beneci derivanti dal-
le risorse che tali strutture
potrebbero immediatamente
investire.
Riproduzione riservata
b
r
i
d
Crescita fatturato dei maggiori studi italiani (stima)
Nome Studio Fatturato 2006
Fatturato
2012
% di
crescita
in 6 anni
% media
crescita
annua
Bonel l i Er ede
Pappalardo
131.000.000 134.000.000 2,24% 0,37%
Chiomenti 117.000.000 132.000.000 11,36% 1,89%
Gi anni Or i goni
Grippo
98.000.000 101.000.000 2,97% 0,50%
Pi rol a Pennuto
Zei
90.000.000 95.000.000 5,26% 0,88%
Nctm 42.000.000 70.000.000 40,00% 6,67%
T o n u c c i &
Partners
31.000.000 23.000.000 -34,78% -5,80%
Cba Studio legale
Tributario
14.000.000 33.000.000 57,58% 9,60%
h i t il
Il mercato italiano
O id i f tti
Crescita fatturato dei maggiori studi internazionali
(fonte The Lawyer)
Nome Studio Fatturato 2006 Fatturato 2012
% di
crescita
in 6 anni
% di
crescita
annua
B a k e r &
McKenzie
$742.900.000 $2.323.000.000 213% 35%
Dla Piper $498.300.000 $2.247.000.000 351% 58%
Clifford Chance $1.030.200.000 $2.090.500.000 103% 17%
Linklaters $935.200.000 $1.936.000.000 107% 18%
Allen & Overy $763.300.000 $1.898.000.000 149% 25%
K&L Gates $740.000.000 $1.061.500.000 43% 7%
Shear man &
Sterling
$458.800.000 $750.000.000 63% 11%
Brian Cave $219.000.000 $557.500.000 155% 26%
Ashurst $214.000.000 $516.500.000 141% 24%
105116097108105097111103103105095109097110
V
Luned 8 Aprile 2013 Luned 8 Aprile 2
ATTUALI T
Secondo il quinto rapporto Cms su merger&acquisition, crescono i locked box deal
M&a, un 2012 di stallo nellUe
La crisi ha reso invece appetibili le aziende italiane
DI GABRIELE VENTURA
U
n 2012 di stallo per
l m&a in Europa.
Secondo il rappor-
to annuale di Cms,
infatti, il valore complessivo
delle operazioni registrato dal
network di studi legali non
aumentato rispetto al 2011.
Mentre per quanto riguar-
da il mercato italiano, dove
presente lo studio Cms
Adonnino Ascoli & Cava-
sola Scamoni, guidato da
Pietro Cavasola, si gene-
rato un maggiore interesse
da parte di investitori stra-
nieri nei confronti di aziende
domestiche, dovuto ai prezzi
mediamente pi competiti-
vi per lacuirsi della crisi e
al credit crunch. Mentre le
modalit adottate nel corso
dellattivit di due diligence
sono divenute pi oculate.
Ma vediamo il rapporto nel
dettaglio, che fotografa le ope-
razioni di m&a dal lato del
compratore e del venditore.
Il rapporto Cms
Analizzando oltre 1.700
operazioni concluse tra il
2007 e il 2012, il quinto m&a
Study annuale di Cms dimo-
stra come, malgrado la dif-
cile situazione economica,
i venditori siano riusciti a
limitare i propri rischi nelle
operazioni di m&a.
Il 2012, in particolare, sem-
bra aver visto una crescita
nel numero di locked box
deals in tutta Europa, con
particolare riferimento alla
Gran Bretagna, il Benelux
e lEst europeo, giusticato
dal fatto, secondo lo studio,
che in queste regioni si sono
concretizzate un maggior
numero di operazioni con il
coinvolgimento di fondi di
private equity che favorisco-
no, di norma, questo tipo di
transazioni.
La previsione di cap con-
trattuali alle responsabilit
del venditore ha invece una
tendenza al ribasso: solo il
54% delle operazioni preve-
dono un cap, per un valore
mediamente inferiore alla
met del prezzo dacquisto.
La durata delle garan-
zie si assestata su un
periodo di 12-24 mesi
e si registrata una
signicativa riduzione
delle operazioni con
un patto di non con-
correnza a carico dei
venditori. Lesistenza
di un trend favorevole
agli acquirenti prova-
ta dal fatto che sempre
pi acquirenti riescono
a ottenere forme di ga-
ranzia a protezione
della loro posizione
contrattuale.
Il confronto
con gli Stati Uniti
Il Cms Euro-
pean m&a study 2013,
inoltre, analizza luti-
lizzo delle clausole con-
trattuali confrontando
Europa e Stati Uniti.
Per quanto riguarda
le clausole di Earn-
Out, in confronto con
gli Stati Uniti, rimane
una ridotta attrazione,
in generale, per questo
tipo di clausole (solo il
16% nel 2012). Mentre
luso di clausole di de
minimis e basket
aumentato in Europa
al contrario degli Stati
Uniti. Questa tendenza
si consolidata nel cor-
so del 2012.
Anche i caps per la
general liability sono molto
pi alti in Europa. Mentre la
durata delle garanzie, dopo
le uttuazioni registrate nel
periodo 2007-2010, si atte-
stata a 18-24 mesi nel 2011 e
nel 2012, essendo prevista nel
32% delle operazioni.
Come nel 2011, inoltre,
anche nel 2012 i compratori
sono stati pi cauti e hanno
ottenuto nelle transazioni una
qualche forma di garanzia,
attraverso un escrow account
o una garanzia bancaria (nel
42% delle operazioni).
Il mercato italiano
Nel corso del 2012, in Ita-
lia, si registrato ancora un
signicativo numero di ope-
razioni che ha compreso nella
formula del prezzo anche un
sistema di earn out al rag-
giungimento di determinati
obiettivi di business da parte
della societ target e pi del
60% delle operazioni ha pre-
visto una liability cap in capo
al venditore per un importo
superiore al 50% del prezzo
di vendita. In linea con la
tendenza emersa nel corso del
2011, la previsione della con-
dizione sospensiva al closing
rappresentata dalla capacit
dellacquirente di ottenere la
provvista finanziaria au-
mentata ulteriormente ed
oggi tipica in oltre un terzo
dei deal italiani.
Giunto oramai alla sua
quinta edizione, commenta
Cornelius Brandi, executi-
ve chairman di Cms, lm&a
study si conferma come un
validissimo strumento di
consultazione per gli opera-
tori del mercato e si dimostra
ancora una volta un valore
aggiunto che Cms offre ai pro-
pri clienti, oltre che un utile
strumento di comprensione
dello status del mercato.
S e c o n d o T h o ma s
Meyding, capo del Corpo-
rate Group di Cms, il 2012
stato un anno di stallo per
le operazioni m&a, in cui il
valore complessivo da noi
registrato non aumentato
rispetto allanno preceden-
te. Ancorch sia divenuto
pi complesso reperire po-
tenziali acquirenti sul mer-
cato, una volta identificati
gli acquirenti, questi hanno
spuntato buone condizioni
nelle operazioni.
Riproduzione riservata
mediamente inferiore alla periodo 2007 2010 si atte superiore al 50% del prezzo
La radiograa delle operazioni di m&a in Europa
Strumento
contrattuale
Utilizzo
Clausole di Earn-
Out
Ridotta attrazione, in generale, per questo tipo di clausole
in Europa (16%)
Cl ausol e di de
minimis e basket
Luso di questi strumenti aumentato in Europa. Questa
tendenza si consolidata nel corso del 2012.
Liability caps
I caps per la general liability sono, in Europa, molto pi
alti rispetto agli Stati Uniti
D u r a t a d e l l e
garanzie
La durata di 18-24 rimane la pi utilizzata nel corso
del 2011 e del 2012, essendo prevista nel 32% delle
operazioni
Garanzie
Nel 2012 i compratori sono stati pi cauti e hanno
ottenuto nelle transazioni una qualche forma di garanzia,
attraverso un escrow account o una garanzia bancaria
(nel 42% delle operazioni)
Clausole Mac
In Europa sono relativamente rare nelle operazioni,
essendo presenti solo nel 14% dei deal
P a t t i d i n o n
concorrenza
Mentre nel 2011 oltre la met della operazioni includeva
questi patti (53%), lo scorso anno, per la prima volta dal
2007, c stata uninversione di tendenza e nel 2012
solo il 46% delle operazioni hanno previsto una clausola
di questo tipo
Fonte: M&a Study Cms
Pietro Cavasola
Cornelius Brandi
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VI
Luned 8 Aprile 2013
SCENARI & TENDENZE
Secondo la classica Superbrands, gli avvocati nel Regno Unito sono percepiti come prodotti
Studi legali come la cioccolata
Clifford Chance resta in pole ma perde 63 posizioni
DI ANDREA ALTAVISTA
C
lifford Chance al
primo posto, Ever-
sheds al secondo,
Linklaters al terzo.
Ecco il podio degli studi le-
gali inglesi con il brand pi
forte, secondo lultima clas-
sica dei brand commercia-
li pi conosciuti nel Regno
Unito pubblicata come ogni
anno da Superbrands. I tre
studi legali occupano rispet-
tivamente il posto 241, 282 e
289 della classica dei primi
500 marchi.
Il podio assoluto vede in-
vece Apple al primo posto,
seguita da British Airways
e Google.
Gli studi legali inglesi
perdono tuttavia posizioni
e reputazione, rispetto allo
scorso anno, con un calo di
63 posti per Clifford Chance,
114 per Linklaters e 24 per
Eversheds. Trovano spazio
tra i primi 500 brand del
paese anche Freshfields
Bruckhaus Deri nger
(320), Slaughter and May
(345) e Allen & Overy (386),
mentre Herbert Smith, che
lo scorso anno era al 494 po-
sto, non riuscito a essere
incluso nella classica. Tra
le nuove entrate figurano
invece Norton Rose (364),
Pinsent Masons (476),
Clyde & Co (484) e CMS
Cameron McKenna (493).
Ma cosa conta quando si
parla di brand legale, e cosa
pu fare uno studio per raf-
forzare e ampliare la pro-
pria visibilit nellambito
del mercato di riferimento?
Secondo Thayne Forbes,
managing director della so-
ciet di consulenza Intangi-
ble Business, il processo di
scelta di uno studio legale da
parte di un cliente simile
a quello di un pacchetto di
cioccolata in un supermerca-
to ben fornito. Una recente
ricerca del gruppo ha infat-
ti chiesto a un campione di
intervistati di comparare
gli studi legali alle diverse
marche di cioccolata, al ne
di spostare lattenzione dello
sviluppo del brand su una di-
mensione pi individuale.
Per esempio, lo studio
inglese Berwin Leighton
Paisner stato comparato
a Hotel Chocolat, marca di
alta pasticceria, Olswang a
un sacchetto di cioccolatini
Minstrels e Ince & Co a una
barretta Mars.
La ricerca ha dimostrato
che anche gli studi legali
sono caratterizzati in modo
forte in base ai servizi offer-
ti, anche se spesso la deni-
zione di uno studio difcile
da rendere a parole.
Inoltre, in un mercato in
continua evoluzione, in par-
ticolare in seguito allintro-
duzione della normativa li-
beralizzante Legal Services
Act, gli studi daffari devono
oggi pi che mai investire nel
marketing e monitorare la
percezione del loro brand.
Lattivit di marketing
un fenomeno relativamente
recente nel settore legale,
ha spiegato Forbes, e per
questo motivo si evoluta
in modo pi lento che negli
altri settori dei servizi pro-
fessionali.
Mentre gli avvocati sono
spesso molto abili nella ge-
stione del proprio brand
personale, per esempio svi-
luppando relazioni forti con
i clienti, gli studi hanno spes-
so un approccio passivo nella
gestione del brand dello stu-
dio. Cosa che non avverrebbe
mai in unazienda che produ-
ce, appunto, cioccolata.
L approccio individuale
nella gestione del brand
particolarmente dannoso
in caso di uscita di un socio
dallo studio. Un lateral hire
di peso pu infatti inuenza-
re sensibilmente la reputa-
zione di uno studio, con un
impatto sul valore dellequi-
ty della dirm.
Questo approccio tradizio-
nale al marketing stato in
parte scosso dallarrivo sul
mercato degli studi su stra-
da, pi attenti a conquistare
lattenzione dei consumato-
ri con brand accattivanti e
pacchetti offerta.
Realt che, tuttavia, i
maggiori studi daffari non
percepiscono come una mi-
naccia in quanto si inseri-
scono in una diversa fascia
di business.
Il brand degli studi legali
dunque, conclude Forbes,
spesso pi forte e individua-
lizzato di quanto potrebbe
sembrare a un osservatore
esterno, in quanto i maggiori
studi hanno ormai conqui-
stato una precisa indivi-
dualit corporate.
Eppure, gli studi hanno
ancora molto da fare nel
cercare di far leva sulle loro
unicit e specializzazioni, se
vogliono essere scelti tra gli
affollati scaffali che fronteg-
giano i consumatori.
Riproduzione riservata
DI ANTONELLO DI LELLA
stata la law firm Bonelli
Erede Pappalardo ad alza-
re al cielo il trofeo del-
la Prata & Mastrale
Lawyers Tennis Cup, gi de-
nita come la Coppa Davis degli
studi legali.
Il team di Game Bep and
Match nella finalissima ha
avuto la meglio sui colleghi di
Pirola Pennuto Zei per due
partite a zero.
Nella gara del singolare lav-
vocato Francesco Perillo ha
sconfitto il collega Gabriele
Bricchi, mentre il punto deci-
sivo per Bep arrivato nel dop-
pio dove Augusto Praloran
e Giorgio Paludetti hanno
battuto in due set Francesco
Lamperti e Bricchi gi impe-
gnato nel singolare.
Tutto il team di Game, Bep
and Match entusiasta di aver
potuto partecipare a questa
competizione di tennis tra avvocati e
condiamo possa diventare un evento
periodico da preparare con passione,
commenta lavvocato-tennista Praloran,
naturalmente siamo anche molto soddi-
sfatti per il risultato, frutto di un grande
lavoro di squadra. Un ringraziamento,
inne, va rivolto agli organizzatori e a
tutte le squadre per aver reso possibile
questa splendida esperienza.
Ai vincitori oltre alla coppa e al vino
per brindare al successo, anche un ne
settimana di soggiorno in Valle dAo-
sta.
Cala cos il sipario sulla prima edi-
zione del torneo organizzato dallavvo-
cato Gilberto Cavagna di Gualdana,
esperto di diritto della propriet intel-
lettuale e collaboratore dello Studio
Legale Negri-Clementi di Milano:
stata unoccasione per condividere mo-
menti piacevoli con colleghi e contro-
parti, questa lanalisi dellorganizzato-
re che volge gi uno sguardo al futuro,
a fronte dellentusiasmo
suscitato e delle iscrizio-
ni pervenute contiamo di
organizzarne una nuo-
va edizione il prossimo
anno.
Al torneo disputato sui
campi del circolo tennis
Alberto Bonacossa di
Milano, teatro dei match
della nazionale italiana
nella Coppa Davis sul
nire degli anni 60, han-
no partecipato otto team,
rappresentanti di grandi
studi daffari e di uffici
legali interni di societ:
oltre alle due finaliste
sono scesi in campo Al-
len & Overy, Linkla-
ters, Ernst & Young,
Isagro Tennis Team,
Gp Tennis e Ugf Tennis
Team. E gi si guarda al 2014 quando
i vincitori, per provare a confermarsi
sul gradino pi alto del podio, dovran-
no vedersela con un numero crescente
di avvocati pronti a svestire la toga per
affrontare i propri colleghi sulla terra
rossa dei campi meneghini.
Riproduzione riservata
VINCE LA PRATA & MASTRALE TENNIS CUP DI MILANO
Tennis, Bonelli Erede Pappalardo sugli scudi
Il team Game Bep and Match, con Perillo, batte Brichi di Pirola Pennuto Zei
Thayne Forbes
t d ll di d l d F b
- 241 Clifford Chance (nel 2011 era al 178 posto)
- 282 Eversheds (nel 2011 era al 258 posto)
- 289 Linklaters (nel 2011 era al 175 posto)
- 320 Freshelds Bruckhaus Deringer (nel 2011
era al 275 posto)
- 345 Slaughter and May (nel 2011 era al 283
posto)
- 364 Norton Rose
- 386 Allen & Overy (nel 2011 era al 274 posto)
Fonte: Superbrands 2013
Le law rm inglesi
nelle prime 7 posizioni
Francesco Perillo (Bep) e Gabriele Bricchi
(Pirola Pennuto Zei) nel primo singolare
105116097108105097111103103105095109097110
VII
Luned 8 Aprile 2013 Luned 8 Ap
L I NTERVI S TA
Pagina a cura
DI FEDERICO UNNIA
R
ettitudine e profonda convin-
zione che il diritto sia prima
di tutto uno strumento funzio-
nale alla creazione di relazioni
tra gli individui e che ne ultimo sia
il progresso civile. Carlo Pavesio, e
il suo studio legale torinese costituito
nel 2007, si colloca nel panorama degli
studi legali daffari che
possono vantare di aver
scritto una pagina della
professione in Italia.
il solo avvocato che pu
vantarsi di aver con-
cluso con il medesimo
partner internaziona-
le, cio Allen & Overy,
un accordo di merger
e successivamente un
de-merger. Il tutto per
sfociare in una novit
per il nostro mercato,
ovvero un accordo di
associazione con Allen
& Overy. Si tratta di
uno studio che io reputo sia ai massimi
livelli per competenze professionali e
per capacit organizzative e gestiona-
li, dice con molto garbo Pavesio.
La sua scelta per la professione lega-
le chiara n dai primi passi universi-
tari. Laurea con lode e dignit di stam-
pa a Torino nel 1979, con il professor
Quaglino, la cui inuenza nelle scelte
di specializzazione successiva sar de-
terminante. Master of Law nel 1980
presso la London School of Economics,
uno stage presso il servizio giuridico
della Commissione della Comunit
europea a Bruxelles e un periodo a
New York come visiting Foreign Law-
yer presso lo Studio Gibson, Dunn &
Crutcher. Divenuto avvocato nel 1983,
la sua carriera ha inizio in Pavia e An-
saldo. Successivamente passato nello
studio Magrone, Gorla, Pasinetti, Bro-
sio e Casati di Torino dove ha sviluppa-
to linteresse per il diritto contrattuale
e societario. La svolta arrivata nel
1990, quando compare tra i fondatori
dello studio Brosio Casati e Associati.
Quellesperienza mi ha permesso di
poter ricoprire anche la posizione di
responsabile della sede di Bruxelles e
di accrescere la mia conoscenza nelle
materie del diritto della concorrenza e
nella contrattualistica societaria inter-
nazionale, sottolinea Pavesio.
Caso vuole che nel-
lo stesso palazzo in
cui ha sede Brosio e
Casati a Bruxelles
vi fosse la sede bel-
ga di Allen & Overy.
Una conoscenza che
si and sviluppando
no a quando nel 1998
divenne socio della ce-
lebre law rm inglese
a seguito della fusione
dei due studi. La mia
esperienza andata
focalizzandosi princi-
palmente nel diritto
contrattuale e socie-
tario sia per gruppi esteri sia per re-
alt italiane m&a, operazioni di joint-
ventures, riorganizzazione societaria,
ristrutturazione del debito, passaggi
generazionali sono le questioni di cui
mi sono maggiormente occupato negli
anni, ricorda Pavesio.
Unesperienza, sottolinea ancora
oggi, essenziale sia per la qualit dei
professionisti dello studio sia per la
spiccata capacit organizzativa e ge-
stionale che i manager inglesi hanno
di studi anche complessi e articolati
su pi paesi. La collaborazione pro-
cede con reciproca soddisfazione no
alla ne del 2006, quando Pavesio, in
assoluto accordo con i colleghi inglesi,
decide di costituire lo studio Pavesio e
Associati. Dopo aver favorito il mer-
ger tra i nostri studi eccomi a siglare
lo scioglimento di una collaborazione
professionale unica nel suo genere, e
al tempo stesso a vincolare le due parti
in un Accordo di associazione, spiega.
Una soluzione che permette ai profes-
sionisti e clienti la possibilit di acce-
dere alle professionalit e al know-how
dello studio internazionale. La nostra
clientela, che rappresenta anche alcu-
ni importanti gruppi quotati e marchi
italiani celebri in tutto il mondo, com-
prende gruppi e famiglie per le quali
studiamo e realizziamo la gestione del
passaggio generazionale. Una delle
questioni pi complesse che il sistema
imprenditoriale italiano si trova ad af-
frontare. Non solo la corporate gover-
nance, ma spesso una buona family
governance fondamentale per il suc-
cesso delle imprese, grandi e piccole,
ed evita dolorosi contenziosi.
Tra le operazioni pi signicative
che lo Studio Pavesio e Associati ha
recentemente seguito c la cessione
del Gruppo F.lli Gancia a Russian
Standard. Operazione che Pavesio ha
seguito anche in qualit di presidente
del noto gruppo italiano con la nalit
di mantenerne e valorizzarne il patri-
monio e la continuit produttiva.
Tra le molte attivit che Pavesio se-
gue c quella di componente dei cda di
Reale Mutua Assicurazione, BasicNet,
F.lli Gancia & C., Pininfarina, Fenera
Holding, Farmaceutici Procemsa e
Tosetti Value Sim. Lavvocato anche
componente dellOrganismo di vigilan-
za previsto dalla legge 231/2001 della
Fondazione Piemontese per lOncologia,
la carica di membro del Consiglio per le
relazioni fra Italia e Usa e, da ultimo,
la carica di ofcer dellIba e da molti
anni di Giudice di prima istanza della
Federazione Italiana Golf. Uno sport
dei tempi giovanili, che oggi riesce a
praticare molto meno di quanto vorreb-
be, e che con lo sci e la passione per il
giardino e le passeggiate in montagna,
insieme allamore per la storia e la mu-
sica classica, lo accompagna nel tempo
libero insieme alla sua famiglia.
Riproduzione riservata
6urle Puvesie
nato a Torino il febbraio 1956
IL PROFESSIONISTA
Avvocato, fondatore dello Studio Pavesio e Associati, in
accordo di associazione con Allen & Overy. Inizia la carriera
in Pavia e Ansaldo per poi passare in Magrone, Gorla,
Pasinetti, Brosio e Casati. Nel 90 uno dei fondatori di
Brosio Casati e Associati e nel 1998 diventa socio di Allen &
Overy nel 1998. Nel 2007 fonda Pavesio e Associati
LO STUDIO
Lo Studio Pavesio e Associati nasce nel gennaio
2007, e opera prevalentemente nel diritto societario e
commerciale, diritto del lavoro, diritto amministrativo,
diritto concorrenza e diritto bancario e nanziario. Lo
studio conta oggi circa 30 professionisti e 14 persone di
staff. Fin dalla sua costituzione, unico del suo genere,
lo studio ha stretto un accordo di associazione con il
gruppo internazionale Allen&Overy (5.000 persone, 42
sedi nel mondo e 500 partners), che assicura reciproco
accesso alla professionalit e al know-how.
Fatturato 2011: oltre 6 milioni di euro
I rapporti
con gli Usa
membro da due
anni del Consiglio per
le relazioni fra Italia
e Stati Uniti, nonch
membro del Consiglio
Direttivo di Alliance
Franaise a Torino e da
molti anni della Camera
Civile di Torino.
La decisione
dellaccordo
Dopo aver lavorato a
lungo in Allen & Overy,
e dopo aver voluto la
fusione con il suo studio,
ha deciso di fare un
passo indietro creando,
primo del genere, un
accordo di associazione
con la law rm
Siede in molti cda
Siede in numerosi cda, da Reale Mutua Assicurazioni
a BasicNet, Pininfarina F.lli Gancia e Fenera Holding.
Ofcer dellIba, e giudice della Federazione italiana Golf
Carlo Pavesio, socio fondatore dello Studio Pavesio e Associati, racconta la sua carriera
Un de-merger per crescere
Meglio la strada dellaccordo di associazione con Allen &O very
aai massimi
l
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C
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g
U
s
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l
a
d
e
f
p
c
tario sia per gru
Una delle
questioni
pi complesse
che il sistema
imprenditoriale
italiano si trova
ad affrontare
quella della ge-
stione del passag-
gio generazionale
nelle aziende
105116097108105097111103103105095109097110
105116097108105097111103103105095109097110
8 Aprile 2013
INTRODUZIONE
Il mese di dicembre del 2009 e in particolare il gior-
no 18 con le famose pronunce delle Sezioni Unite della
Corte di Cassazione, rappresenta un vero e proprio spar-
tiacque in materia di accertamenti basati sullutilizzo
degli studi di settore.
Da quel momento la giurisprudenza tributaria, salvo
rare eccezioni, si allineata sui principi cardine contenuti
nelle quattro sentenze, dal contenuto pressoch analogo,
emesse dalle Sezioni Unite.
Molto spesso le sentenze delle commissioni tributarie
e della stessa Corte di Cassazione, successive al 18 di-
cembre 2009 si richiamano, anche letteralmente con il
riporto di interi passaggi, alle suddette sentenze.
I punti fermi contenuti nellarticolato giudizio che le
sezioni unite dalla corte di cassazione hanno voluto dare
in materia di accertamenti basati sugli studi di settore,
e pi in generale sui c.d. accertamenti standardizzati,
riguardano sia lonere della prova e quindi la valenza
presuntiva delle risultanze di tali strumenti, sia lesatto
procedimento logico sulla base del quale tali accertamen-
ti devono essere costruiti.
Si tratta di considerazioni che per certi aspetti tra-
valicano anche la materia degli studi di settore e dei
parametri potendosi estendere anche ad altre forme di
accertamenti basati su calcoli matematico-statistici o su
stime condotte su campioni pi o meno signicativi di
contribuenti quali, ad esempio, il nuovo redditometro.
Secondo il pensiero delle sezioni unite dunque gli
scostamenti misurati dagli studi di settore hanno una
natura meramente presuntiva e rappresentano unica-
mente un indice rivelatore di una possibile anomalia del
comportamento scale tenuto del contribuente. Si trat-
ta di vere e proprie presunzioni semplici la cui gravit,
precisione e concordanza non deriva dalla legge che li ha
istituiti, ma bens dallesito del contraddittorio preventi-
vo che dovr essere obbligatoriamente attivato, pena la
nullit dellaccertamento.
Questa lettura della valenza probatoria degli studi di
settore fornita dalle sezioni unite da ritenersi costi-
tuzionalmente orientata alla luce di quanto disposto
dal giudice delle leggi nella famosa sentenza n.105 del
2003. In essa si era infatti posto laccento sulla neces-
sit di promuovere forme di contatto preliminare fra
amministrazione e contribuente grazie alle quali fosse
possibile ricondurre ladeguamento del reddito astratto
risultante dai parametri, al reddito concreto da assog-
gettare ad accertamento.
Le ampie motivazioni delle sentenze delle sezioni uni-
te del 18 dicembre 2009, dopo aver precisato che ci che
vale per i parametri deve ritenersi valido anche per gli
studi di settore, hanno fornito il quadro denitivo in or-
dine alla ripartizione dellonere della prova per queste
tipologie di accertamenti standardizzati. In particolare:
a) Allufcio far carico la dimostrazione dellapplica-
bilit dello standard prescelto al caso concreto oggetto
dellaccertamento;
b) Al contribuente far invece carico la prova, anche
tramite presunzioni semplici, della sussistenza di condi-
zioni che giusticano lesclusione dallo stesso strumento
presuntivo o lo scostamento.
Da ci deriva, necessariamente, che un accertamen-
to basato solo ed esclusivamente sulle risultanze dello
studio di settore emesso in assenza di altri elementi
di supporto e senza un giudizio critico sulle risultanze
emerse nel corso del contraddittorio preventivo, deve ri-
tenersi nullo.
Fondamentali anche le precisazioni contenute nelle
sentenze in commento in ordine alla valenza del con-
traddittorio preventivo.
In primo luogo lesito dello stesso non condiziona in al-
cun modo la successiva impugnabilit dellatto di fronte
al giudice tributario. Il contribuente potr cio propor-
re ogni eccezione utile alla sua difesa senza rimanere
vincolato a quelle dallo stesso sollevate durante il con-
traddittorio.
In secondo luogo la mancata partecipazione del con-
tribuente, seppur costituir elemento suscettibile di
Gli studi di settore
nella giurisprudenza
di ANDREA BONGI
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2
GLI STUDI DI SETTORE NELLA GIURISPRUDENZA
apposita valutazione da parte del giudice tributario,
non costituir alcun limite alla difesa del contribuen-
te stesso.
Della natura di mera presunzione semplice degli sco-
stamenti dagli studi di settore, si legge nella motivazione
della sentenza, parla espressamente lart.1, comma 14-
bis della legge 296/06 a proposito degli indicatori di
normalit economica. Secondo tale provvedimento in-
fatti, ai ni dellaccertamento lagenzia delle entrate
ha lonere di motivare e fornire elementi di prova per
avvalorare lattribuzione dei maggiori ricavi o compensi
derivanti dallapplicazione degli indicatori..
Il convincimento a cui giungono quindi i giudici delle
sezioni unite della Cassazione ha dunque anche un pre-
supposto normativo che coincide proprio con la legge che
ha istituito i nuovi indicatori di normalit economica.
Come dicevamo le considerazioni svolte in sentenza in
merito ai parametri sono ritenute estensibili anche agli
studi di settore che, seppur caratterizzati da un maggior
grado di rappresentativit rispetto ai primi, ne manten-
gono le caratteristiche strutturali e quindi la valenza
giuridico-probatoria.
dunque il contraddittorio preventivo, obbligato-
riamente previsto per gli studi di settore, lelemento
determinante per adeguare alla concreta realt del con-
tribuente le ipotesi di normalit economica calcolate dal
software Gerico.
Senza questo fondamentale passaggio di civilt giu-
ridica in ossequio al principio del giusto procedimento
amministrativo, lo studio di settore, si legge nella par-
te nale di tutte e quattro le sentenze emesse a sezioni
unite, ..si trasformerebbe da mezzo di accertamento in
mezzo di determinazione del reddito, con una illegitti-
ma compressione dei diritti emergenti dagli artt. 3, 24
e 53 Cost..
Le sezioni unite non mancano inoltre di rilevare come
lesito del contraddittorio debba inne ..far parte della
motivazione dellaccertamento, nella quale vanno esposte
le ragioni per le quali i rilievi del destinatario dellattivi-
t accertativa siano state disattese.
Dopo lenunciazione di questi fondamentali principi
gli esiti dei contenziosi in materia di studi di settore so-
no ovviamente cambiati.
Tenuto conto della centralit del contraddittorio pre-
ventivo da studi di settore il contribuente deve ora
assolutamente partecipare, fornendo prove ed elementi
giusticativi dello scostamento. Le pi recenti sentenze
della giustizia tributaria affermano infatti, in maniera
quasi lapidaria, che la mancata partecipazione del con-
tribuente allinvito dellufcio o la sua presenza inerme
senza fornire elementi concreti, costituisce elemento a fa-
vore di questultimo che potr legittimamente procedere
allaccertamento basandosi unicamente sugli scostamen-
ti misurati dallo studio di settore.
Uno degli effetti dei pronunciamenti delle sezioni uni-
te civili della Cassazione del dicembre 2009, dunque il
fatto che non presentarsi al contraddittorio per gli studi
di settore potr dunque costare caro al contribuente.
Tale decisione avr infatti due conseguenze: lasciare
allufcio la facolt di emettere laccertamento motivan-
dolo unicamente sulla base dello scostamento calcolato
dal software e al tempo stesso mal predisporre psicolo-
gicamente il giudice tributario.
Al contraddittorio preventivo dunque opportuno
partecipare, fornire elementi e circostanze in grado di
confutare le presunzioni dello studio avendo cura al
tempo stesso che tutto ci sia correttamente verbalizza-
to dallufcio e trasfuso nella motivazione delleventuale
accertamento.
Il contraddittorio preventivo tuttavia non solo deve
essere obbligatoriamente esperito dallufcio a pena di
nullit dellaccertamento, ma deve essere anche vero
e non ridotto a una pura formalit.
Se dunque lufcio gestisce il contraddittorio preventi-
vo riducendolo a una mera formalit, senza entrare nel
merito e valutare le considerazioni addotte dal contri-
buente in tale fase propedeutica allaccertamento vero
e proprio, il giudice tributario, preso atto di tutto ci, po-
tr annullare laccertamento.
Scopo del presente lavoro quello di riunire e massi-
mare, sulla base di alcuni punti chiave del contendere, le
pi recenti sentenze della giustizia tributaria, sia di me-
rito che di legittimit, aventi ad oggetto gli accertamenti
basati sugli studi di settore, emesse proprio a partire dal
mese di dicembre del 2009.
Gli argomenti sulla base di quali abbiamo proceduto
nella riunione di tali sentenze sono i seguenti:
valenza probatoria degli studi di settore e onere del- 1.
la prova;
necessit di ulteriori elementi a supporto entit del- 2.
lo scostamento;
il ruolo centrale del contraddittorio preventivo; 3.
particolari modalit di svolgimento dellattivit eco- 4.
nomica;
errato inquadramento dellattivit in concreto svol- 5.
ta;
particolari patologie del contribuente; 6.
applicazione retroattiva della versione evoluta del- 7.
lo studio di settore
utilizzo congiunto degli studi di settore con altri stru- 8.
menti e indizi di evasione.
Prima di procedere con lelencazione delle singole sen-
tenze sulla base dei loni dindagine sopra elencati, si
riporta il passaggio centrale, comune a tutte e quattro
le sentenze delle sezioni unite del 18 dicembre 2009, che
costituisce il vero e proprio punto di svolta al quale si fa-
ceva riferimento in apertura del presente lavoro.
Corte di Cassazione - Sezioni unite - Sentenze
del 18/12/2009 nn. 26635-26636-26637-26638.
Accertamento Studi di settore Applicabilit Con-
dizioni.
Si pu, pertanto, affermare il seguente principio di
diritto: La procedura di accertamento standardizzato
mediante lapplicazione dei parametri o degli studi di
settore costituisce un sistema di presunzioni semplici,
la cui gravit, precisione e concordanza non ex lege de-
terminata in relazione ai soli standard in s considerati,
ma nasce procedimentalmente in esito al contraddit-
torio da attivare obbligatoriamente, pena la nullit
dellaccertamento, con il contribuente (che pu tutta-
via, restare inerte assumendo le conseguenze, sul piano
della valutazione, di questo suo atteggiamento), esito
che, essendo alla ne di un percorso di adeguamento
della elaborazione statistica degli standard alla concre-
ta realt economica del contribuente, deve far parte (e
condiziona la congruit) della motivazione dellaccerta-
mento, nella quale vanno esposte le ragioni per le quali
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GLI STUDI DI SETTORE NELLA GIURISPRUDENZA
i rilievi del destinatario dellattivit accertativa siano
state disattese. Il contribuente ha, nel giudizio relati-
vo allimpugnazione dellatto di accertamento, la pi
ampia facolt di prova, anche a mezzo di presunzioni
semplici, e il giudice pu liberamente valutare tanto
lapplicabilit degli standard al caso concreto, che deve
essere dimostrata dallente impositore, quanto la con-
troprova sul punto offerta dal contribuente.
1. VALENZA PROBATORIA DEGLI STUDI
DI SETTORE E ONERE DELLA PROVA
Corte di Cassazione Sezione sesta Sentenza
del 08/02/2013 n.1864
Studi di settore Presunzioni semplici - Onere del-
la prova
Gli studi di settore non hanno la capacit di genera-
re presunzioni dotate dei requisiti di gravit, precisione
e concordanza.
La valenza probatoria dello studio di settore nasce sol-
tanto a seguito del contraddittorio preventivo fra lufcio
e il contribuente.
Il giudice tributario pu liberamente valutare sia lap-
plicazione degli standard al caso concreto sia leventuale
controprova offerta dal contribuente.
Comm. Trib. Prov. Milano Sezione 35 Senten-
za del 20/04/2011 n. 141/35/11
Studi di settore Presunzioni semplici - Onere del-
la prova
Il risultato degli studi di settore rappresenta una pre-
sunzione semplice, che va avvalorata dallUfcio con altri
elementi, anche in relazione a quanto emerso in contrad-
dittorio con il contribuente.
Comm. Trib. Prov. Milano Sezione 35 Senten-
za del 2/05/2011 n. 143/35/11
Studi di settore Presunzioni semplici Onere del-
la prova
La natura di presunzione semplice degli studi di
settore impone lonere probatorio a carico dellUfcio;
avvenuto il contraddittorio con il contribuente, le presun-
zioni, se non vinte con prove contrarie, su cui basano gli
studi di settore acquistano il carattere di gravit, preci-
sione e concordanza.
Comm. Trib. Reg. Emilia Romagna Sentenza
del 22712/2010 n. 110
Accertamento da studi di settore Le contestazioni non
suffragate da elementi certi e prove concrete sono inido-
nee a vincere le precisazioni dellUfcio.
AllUfcio impositore spetta dimostrare lapplicabili-
t dello standard prescelto nel caso concreto, mentre la
sussistenza delle condizioni che giusticano lesclusione
dellimpresa dagli studi di settore ricade nellonere pro-
batorio in capo al contribuente. Invero, laccertamento
tramite studi di settore rappresenta un sistema di pre-
sunzioni semplici che possono acquisire la qualica di
gravi, precise e concordanti in sede di contraddittorio, il
quale deve essere attivato obbligatoriamente, a pena di
annullamento dellaccertamento, mentre lazienda, in ta-
le sede, ha lonere di provare la sussistenza di condizioni
che possono giusticare lesclusione per la propria atti-
vit dagli studi di settore.
Comm. Trib. Prov. Genova Sezione 3 Senten-
za del 10/03/2010 n.67/03/10
Studi di settore Presunzioni semplici Onere del-
la prova
Le motivazioni dellaccertamento basato sullo scosta-
mento tra i ricavi dichiarati e i ricavi accertati sulla base
dello studio di settore specico devono essere esplicitate
chiaramente dallUfcio con dati precisi e comprovanti.
Ci anche a seguito della sentenza n.26635 della Cas-
sazione a sezioni unite dove si sancisce che lelaborazione
statistica dello studio di settore non deve assumere auto-
matica valenza ai ni della rettica del reddito dichiarato
dal contribuente, ma resta delimitata come un mezzo di
accertamento e non di determinazione della base impo-
nibile con natura di presunzione semplice.
Nel caso in questione lUfcio ha evidenziato soltan-
to lo scostamento aritmetico dello studio di settore ma
non ha provato con dati certi che il contribuente ha ef-
fettuato una dichiarazione dei redditi infedele attraverso
levasione di ricavi o altro.
2. NECESSIT DI ULTERIORI ELEMENTI A
SUPPORTO ENTIT DELLO SCOSTAMENTO
Corte di Cassazione Sezione tributaria civile
Sentenza del 20/02/2013 n.4166
Studi di settore - Assenza di altri elementi di riscon-
tro agli studi di settore Illegittimit dellaccertamento
- Sussiste.
Lavviso di accertamento motivato sul solo scosta-
mento del reddito dagli studi di settore deve essere
annullato.
Il fisco deve argomentare perch ha disatteso le
giusticazioni addotte dal contribuente in sede di con-
traddittorio.
La motivazione dellaccertamento non pu esaurirsi
nel mero rilievo del predetto scostamento dai parametri,
ma deve essere integrata (anche sotto il prolo proba-
torio) con le ragioni per le quali erano state disattese le
contestazioni sollevate dal contribuente in sede di con-
traddittorio, in quanto era da questo pi complesso
quadro che potevano emergere la gravit, la precisio-
ne e la concordanza attribuibili alla presunzione basata
sui parametri e la giusticabilit di un onere della pro-
va contrario.
Comm. Trib. Prov. Bari - Sezione 17 - Sentenza
del 18/02/2013 n.22
Studi di settore - Assenza di altri elementi di riscon-
tro agli studi di settore Illegittimit dellaccertamento
- Sussiste.
Non sussistono le gravi incongruenze in caso di
scostamento pari al 2,4% tra ricavi dichiarati e ricavi ac-
certabili in base agli studi di settore. Pertanto, lavviso
di accertamento redatto su un unico elemento derivan-
te dallapplicazione degli studi di settore, sulla base della
sola incoerenza dellindice di ricarico e per giunta in pre-
senza di contabilit regolarmente tenuta, illegittimo e
deve essere annullato.
Corte di Cassazione - Sezione tributaria civile
Sentenza del 20/12/2012 n. 23543
Studi di settore - Assenza di altri elementi di riscon-
tro agli studi di settore Illegittimit dellaccertamento
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GLI STUDI DI SETTORE NELLA GIURISPRUDENZA
- Sussiste.
Gli studi di settore sono inapplicabili al professionista
se lufcio non svolge ulteriori indagini essendo irrile-
vante lacritica trasposizione del calcolo fondato sugli
standard senza ulteriori ricerche probatorie e con-
traddittorio con il contribuente.
Quando il contribuente abbia contestato la pretesa,
latto impositivo non pu esaurirsi nel rilievo dello sco-
stamento, ma deve essere integrata con la dimostrazione
dellapplicabilit in concreto dello standard prescelto e
con le ragioni per le quali sono state disattese le contesta-
zioni sollevate dal contribuente, e il giudice pu valutare,
nel quadro probatorio, la mancata risposta allinvito.
Comm. Trib. Reg. Valle dAosta - Sezione 1 - Sen-
tenza del 23/11/2012 n. 11
Accertamento analitico-induttivo studi di settore
La esistenza di presunzioni gravi, precise concordanti
legittima lufcio a procedere ad accertamento analitico-in-
duttivo. Il discostamento del reddito dimpresa dichiarato
non congruo in base agli studi di settore costituisce ele-
mento indiziario che, rapportato ad ulteriori indizi, pu
consentire la rettica del reddito da parte dellufcio
Corte di Cassazione - Sezione 5 - Sentenza del
14/11/2012 n. 19866
Accertamento imposte - accertamento in base ai
parametri - valore di presunzione semplice senza il con-
traddittorio - esclusione.
Laccertamento, secondo i parametri, deve correlarsi
con altri elementi specici e certi del contribuente al ne
di poter validamente disattendere la sua dichiarazione
dei redditi. Gli studi di settore non possono essere usati
come base dellaccertamento induttivo a carico del profes-
sionista se, nonostante ladesione al contraddittorio, non
sono state svolte altre indagini sulla contabilit.
Ci che conferisce sostanza allaccertamento mediante
lapplicazione dei parametri il contraddittorio preven-
tivo con il contribuente, dal quale possono emergere
elementi idonei a commisurare alla concreta realt eco-
nomica dellimpresa la presunzione indotta dal rilevato
scostamento dal reddito dichiarato.
Corte di Cassazione Sezione Sentenza del
9/11/2012 n. 19550
Studi di settore presenza di altri elementi a sup-
porto dellaccertamento legittimit dellaccertamento
- Sussiste.
Gli studi di settore risultano sempre applicabili allim-
presa che evidenzia una gestione inverosimile la cui
contabilit tradisce il compimento di operazioni antie-
conomiche. In questi casi la presenza di una contabilit
formalmente corretta non salva dallaccertamento basa-
to sugli scostamenti da Gerico.
Corte di Cassazione Sezione Sentenza del
17/10/2012 n. 17804
Studi di settore - Assenza di altri elementi di riscon-
tro agli studi di settore Illegittimit dellaccertamento
- Sussiste.
Deve ritenersi illegittimo laccertamento basato so-
lo sullo scostamento dei ricavi dallo standard misurato
dallo studio di settore.
Incombe sullamministrazione produrre ulteriori ele-
menti a supporto della pretesa scale.
Sembra doversi ritenere viziato da illegittimit lavviso
di accertamento il quale tragga origine dal mero scosta-
mento dei dati reali dichiarati dal contribuente rispetto a
quelli relativi alla media del settore senza che lAmmini-
strazione nanziaria, sulla quale grava il relativo onere,
suffraghi la pretesa scale con ulteriori elementi e indi-
zi tali da supportare linattendibilit dei dati riscontrati,
rispetto allausilio statistico, e senza che la medesima
amministrazione abbia argomentato in ordine alle giu-
sticazioni prospettate dal contribuente.
Corte di Cassazione Sezione 6 Ordinanza del
1/08/2012 n. 13824/12
Accertamento analitico-induttivo studi di settore
lieve scostamento legittimit - sussiste
Il presupposto delle gravi incongruenze fra i rica-
vi dichiarati e quelli che si possono ipotizzare in base
a caratteristiche e condizioni di esercizio dellattivit
economica, che richiesto afnch il Fisco possa far scat-
tare laccertamento induttivo, non impone tuttavia che
sia grave anche lo scostamento rilevato fra i redditi di-
chiarati e gli studi di settore: lamministrazione, infatti,
pu basarsi anche su elementi ritenuti sintomatici per
ricostruire le entrate del contribuente, ad esempio rife-
rendosi a metodologie tipiche utilizzate nel settore di
attivit.
Comm. Trib. Reg. di Roma Sentenza del
16/11/2012 n. 272/29/11
Studi di settore - Assenza di altri elementi di riscon-
tro agli studi di settore Illegittimit dellaccertamento
- Sussiste.
La presunzione semplice che sorregge gli studi di set-
tore pu essere sconfessata dalla contabilit analitica di
magazzino tenuta dal contribuente.
Se esistono registri ufciali di carico e scarico merci,
lAgenzia delle Entrate deve tenerne conto prima di no-
ticare lavviso di accertamento.
Corte di Cassazione Ordinanza del 16/05/2011
n.10778
Accertamento analitico-induttivo studi di settore
lieve scostamento legittimit non sussiste
Il non eccessivo scostamento dallo studio di settore
un elemento che pu invalidare laccertamento scale.
Ci soprattutto se il contribuente smentisce una per una
le singole voci oggetto di contestazione da parte dellam-
ministrazione nanziaria.
La motivazione dellatto di accertamento non pu
esaurirsi nel rilievo dello scostamento, ma deve esse-
re integrata con la dimostrazione dellapplicabilit in
concreto dello standard prescelto e con le ragioni per le
quali sono state disattese le contestazioni sollevate dal
contribuente.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 23/3/2011 n.6623
Studi di settore Presenza di altri elementi indiziari
rispetto agli studi di settore legittimit dellaccerta-
mento - Sussiste.
La mancanza del libro degli inventari costituisce un
ulteriore indizio di evasione che legittima laccertamento
induttivo e lapplicazione degli studi di settore da par-
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GLI STUDI DI SETTORE NELLA GIURISPRUDENZA
te dellufcio.
La mancata tenuta del libro degli inventari legittima
lamministrazione erariale alla ricostruzione dellimpo-
nibile in via induttiva anche sulla base di presunzioni
semplici e con inversione dellonere della prova a cari-
co del contribuente.
Comm. Trib. Prov. Lecce Sentenza del 1/02/2011
n.47/02/11
Accertamento analitico-induttivo studi di settore
lieve scostamento legittimit non sussiste.
Laccertamento in base agli studi di settore nullo se
la divergenza tra i ricavi accertabili e quelli dichiarati ri-
sulta soltanto del 17%, atteso che tale dato non integra
quella grave incongruenza richiesta dalla norma ai ni
dellapplicabilit di tale metodologia di accertamento.
A nulla rileva poi che la gestione dellattivit sia an-
tieconomica, stante la presenza di una serie di perdite
scali.
Corte di Cassazione Sezione 5 Sentenza del
20/01/2011 n.1213
Studi di settore - Assenza di altri elementi di riscon-
tro agli studi di settore Illegittimit dellaccertamento
- Sussiste.
Illegittimo laccertamento del reddito, basato sugli stu-
di di settore, di uno studio professionale che ha aderito al
regime di contabilit ordinaria, in assenza di una pre-
ventiva ispezione del sco che certichi linattendibilit
dei documenti e pi in generale della contabilit tenu-
ta dal contribuente.
Corte di Cassazione Sentenza del 17/02/2011
n. 3923
Imposte sui redditi Accertamento analitico-indut-
tivo Parametri di settore Valore presuntivo dato
parametrico
Gli strumenti di accertamento presuntivo compresi i
coefcienti espressi dai parametri di settore, ove conte-
stati sulla base di allegazioni speciche, sono inidonei
a suffragare la fondatezza dellaccertamento ai sen-
si del dpr n. 600 del 1973, art.39, se non confortati da
altri elementi concreti desunti dalla realt economica
dellimpresa.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 16/12/2010 n. 25529
Studi di settore - Assenza di altri elementi di riscon-
tro agli studi di settore Illegittimit dellaccertamento
- Sussiste.
illegittimo lavviso di accertamento fondato solo sul
mero scostamento fra i ricavi dichiarati e quelli desu-
mibili dagli studi di settore costruiti sulla base dei dati
reali dichiarati dal contribuente.
Comm. Trib. Prov. Genova Sentenza del
10/03/2010 n. 67/03/10
Studi di settore - Assenza di altri elementi di riscon-
tro agli studi di settore Illegittimit dellaccertamento
- Sussiste.
Le risultanze dello studio di settore non possono por-
tare da sole allaccertamento del reddito. Lo scostamento
si congura infatti come un mezzo di accertamento e
non di determinazione della base imponibile, con natu-
ra di presunzione semplice.
Comm. Trib. Prov. Enna Sezione 1 Sentenza
del 19/02/2010 n. 129/01/10
Studi di settore - Assenza di altri elementi di riscon-
tro agli studi di settore Illegittimit dellaccertamento
- Sussiste.
La mancanza di motivazione dellatto dellufcio e la
mancanza di ulteriori elementi sintomatici di inattendi-
bilit dei dati dichiarati dal contribuente determinano
la nullit assoluta dellatto di accertamento emesso uni-
camente sulla base degli studi di settore.
Corte di Cassazione Sentenza del 11/09/2009
n. 19632
Accertamento analitico-induttivo studi di settore
percentuali di ricarico legittimit non sussiste.
In tema di imposte sui redditi di impresa minore per-
ch sia legittima ladozione da parte dellufcio tributario
ai ni dellaccertamento di maggior redditi di impresa,
del criterio induttivo di cui al dpr n.600 del 1973, non
basta il solo rilievo dellapplicazione da parte del contri-
buente di una percentuale di ricarico diversa da quella
risultante da uno studio di settore ma occorre che risul-
ti qualche elemento ulteriore incidente sullattendibilit
complessiva della dichiarazione.
Non dunque legittimo laccertamento induttivo basa-
to esclusivamente sulla percentuale di ricarico applicata
se questa diversa rispetto a quella risultante dallo stu-
dio di settore.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 26/05/2009 n. 19632
Studi di settore - Assenza di altri elementi di riscon-
tro agli studi di settore Illegittimit dellaccertamento
- Sussiste.
Non basta il solo rilievo dellapplicazione da parte del
contribuente di una percentuale di ricarico diversa da
quella risultante da uno studio di settore, ma occorre che
risulti qualche elemento ulteriore incidente sullattendi-
bilit complessiva della dichiarazione.
In assenza di tali ulteriori elementi laccertamento fon-
dato solo sugli studi di settore deve essere annullato.
3. IL RUOLO CENTRALE
DEL CONTRADDITTORIO PREVENTIVO
Comm. Trib. Prov. Bari - Sezione 17 - Sentenza
del 18/02/2013 n. 22
Studi di settore - Omessa attivazione del contradditto-
rio da parte dellUfcio - Nullit - Sussiste.
Se lUfcio ritiene di assumere a base dellaccertamen-
to le risultanze degli studi di settore deve, in ogni caso,
promuovere il contraddittorio nel rispetto delle regole del
giusto procedimento e del principio di cooperazione tra
Amministrazione nanziaria e contribuente.
Comm. Trib. Prov. Roma - Sezione 61 - Senten-
za del 23/01/2013 n.61
Invito al contraddittorio Mancata comparizione
del contribuente Avviso di accertamento validamen-
te motivato.
Lo scostamento tra i dati dichiarati dal contribuen-
te e quelli risultanti dagli studi di settore costituisce
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6
GLI STUDI DI SETTORE NELLA GIURISPRUDENZA
una presunzione semplice. LAgenzia delle Entrate pri-
ma di noticare lavviso di accertamento deve invitare
il contribuente a comparire per linstaurazione del con-
traddittorio. Se non compare o non indica elementi di
prova, lavviso di accertamento pu ritenersi valida-
mente motivato.
Comm. Trib. Reg. per la Campania - Sezione 48
- Sentenza del 12/11/2012 n. 377
Avviso di accertamento con applicazione degli studi di
settore. Mancato contraddittorio. Nullit. Sussiste.
La procedura di accertamento tributario standar-
dizzato mediante lapplicazione degli studi di settore
costituisce un sistema di presunzioni semplici, la cui gra-
vit, precisione e concordanza non ex lege determinata
dallo scostamento del reddito dichiarato rispetto agli
standard in s considerati (meri strumenti di ricostruzio-
ne per la elaborazione statistica della normale attivit),
ma nasce solo in esito al contraddittorio da attivare ob-
bligatoriamente, pena la nullit dellaccertamento.
Corte di Cassazione Sezione 6 Sentenza del
17/07/2012 n. 12346
Studi di settore Incongruenza Dati riportati nello
studio Insufcienza di chiarimenti nel corso del con-
traddittorio
Il prospetto ricavi-provvigioni redatto dal contribuente
e prodotto nel corso del contraddittorio preventivo non
una prova sufciente a far cadere laccertamento basato
sugli studi di settore.
Un prospetto su carta semplice redatto dallo stesso
imprenditore non pu dunque sconfessare le risultanze
degli studi di settore.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 24/02/2011 n. 4582
Avviso di accertamento con applicazione degli studi
di settore - Contraddittorio come pura formalit Nul-
lit - Sussiste.
Il contraddittorio preventivo in materia di studi di
settore non solo deve essere obbligatoriamente esperito
dallufcio a pena di nullit dellaccertamento, ma deve
essere anche vero e non ridotto a una pura formalit.
Nel caso di specie lamministrazione nanziaria non
aveva tenuto in debito conto di quanto il contribuente
aveva dedotto nella fase amministrativa.
Corte di Cassazione Sezione tributaria civile
Sentenza del 15/11/2011 n. 23946
Invito al contraddittorio Mancata comparizione
del contribuente Avviso di accertamento validamen-
te motivato.
Gli studi di settore sono applicabili al professionista
che riuta il contraddittorio con il sco e si limita a dedur-
re, nel corso del giudizio in Commissione tributaria, che
la sua attivit quella di amministratore di azienda.
Corte di Cassazione Sezione tributaria civile
Sentenza del 30/06/2011 n. 14365
Invito al contraddittorio Mancata comparizione
del contribuente Avviso di accertamento validamen-
te motivato.
Se il contribuente non partecipa al contradditto-
rio preventivo con lufcio, questultimo pu adottare
la linea dura sullapplicabilit degli studi di settore.
infatti valido laccertamento fondato esclusivamente
sullo scostamento dagli standard e senza alcuna inda-
gine sullattivit e le dimensione dello studio nel caso
lavvocato non abbia partecipato al contraddittorio con
lamministrazione.
Comm. Trib. Prov. Milano Sezione 23 Senten-
za del 10/05/2011 n.146/23/11
Studi di settore Scostamento Presunzione Inver-
sione onere della prova
Qualora, sulla base degli studi di settore, si determi-
nasse uno scostamento tra il dichiarato e laccertato, si
costituirebbe una presunzione grave, precisa e concor-
dante con linversione dellonere della prova in capo al
contribuente. Suddetto scostamento, se confermato an-
che dopo il contraddittorio, legittimerebbe lUfcio ad
accertare un maggior reddito, ai sensi dellart. 39 dpr
600/1973.
Comm. Trib. Reg. della Lombardia Sezione 34
Sentenza del 11/05/2011 n. 46/34/11
Avviso di accertamento Studi di settore Incon-
gruenza Dati riportati nello studio Insufcienza di
chiarimenti Presunzioni di maggiori componenti ne-
gativi di reddito
Pur rimanendo lo studio di settore un indizio presunti-
vo dei ricavi, le rilevanti incongruenze in esso contenute
devono essere giusticate dal contribuente, in sede di
contraddittorio con lUfcio. La parte oggetto del con-
trollo deve fornire ogni elemento utile per inquadrare
correttamente la propria situazione economica e reddi-
tuale. In assenza di tali coerenti spiegazioni lo studio di
settore assume le caratteristiche di presunzione grave,
precisa e concordante che giustica laccertamento del
maggiore ricavo cos determinato.
Comm. Trib. Reg. della Lombardia Sezione 7
Sentenza del 5/05/2011 n. 37/08/11
Accertamento Parametri Studi di settore Pre-
sunzioni semplici Contraddittorio necessario Onere
della prova
La procedura di accertamento standardizzato median-
te lapplicazione dei parametri o degli studi di settore,
costituisce un sistema di presunzioni semplici la cui gra-
vit, precisione e concordanza non desumibile dal mero
scostamento del reddito dichiarato rispetto a quello stan-
dard, ma anche nel contraddittorio con il contribuente
che, in questa sede, ha lonere di provare la specica real-
t economica nel periodo di tempo preso in esame mentre
la motivazione dellatto non pu ridursi a rilevare lo sco-
stamento ma deve essere integrata con lenunciazione
dei motivi per i quali sono state disattese le contestazio-
ni del ricorrente. Inoltre lesito del contraddittorio non
condiziona limpugnabilit dellaccertamento, potendo
il giudice tributario valutare liberamente lapplicabilit
degli standard al caso concreto.
Comm. Trib. Reg. della Lombardia Sezione 35
Sentenza del 29/04/2011 n. 66/35/11
Maggiori ricavi da studio di settore Prova contraria
da fornire nel contraddittorio Sufcienti motivazioni
nellatto di accertamento
da ritenersi valido il metodo di accertamento del
105116097108105097111103103105095109097110
7
GLI STUDI DI SETTORE NELLA GIURISPRUDENZA
maggior reddito emerso dallapplicazione dello studio
di settore se tale applicazione fa emergere tutte le con-
testazioni e le considerazioni espresse dal contribuente.
sufcientemente motivato latto impositivo nel quale
risultano indicate le violazioni contestate e i riferimenti
normativi ma lufcio deve tener conto di tutte le conte-
stazioni sollevate in sede di contraddittorio.
Comm. Trib. Reg. della Toscana Sezione 16
Sentenza del 24/03/2011 n. 10
Accertamento imposte Accertamento sulla base di
studi di settore Contraddittorio Necessit da par-
te dellUfcio di indicare nellavviso di accertamento i
motivi del non accoglimento delle argomentazione del
contribuente
Nel procedimento di accertamento sulla base de-
gli studi di settore, prima dellemissione dellavviso di
accertamento, essenziale linstaurazione di un con-
traddittorio con il contribuente e, se lUfcio ritiene di
disattendere le argomentazioni del contribuente, le mo-
tivazioni dellatto di accertamento non possono esaurirsi
nel mero rilievo dello scostamento dai parametri e dalle
risultanze degli studi di settore, ma devono essere inte-
grate con le ragioni per le quali sono state disattese le
contestazioni sollevate in sede di contraddittorio.
Corte di Cassazione Sentenza del 10/11/2011
n. 23502
Invito al contraddittorio Mancata comparizione
del contribuente Avviso di accertamento validamen-
te motivato.
Qualora il contribuente, regolarmente invitato, non
si presenti al contraddittorio, in sede di ricorso non pu
limitarsi a sostenere lillegittimit dellaccertamento da
studi di settore.
Comm. Trib. Reg. della Lombardia Sezione 1
Sentenza del 25/05/2011 n. 108/1/11
Studi di settore Elementi di congruit non forniti nel
contraddittorio Prova Necessit
legittima lapplicazione dello studio dello studio di
settore qualora il contribuente nel corso del contrad-
dittorio, correttamente instaurato, stato posto nelle
condizioni di contestare le risultanze e non ha fornito ele-
menti precisi e rilevanti idonei a contestare le risultanze
dello studio di settore. In mancanza di prova contraria,
acquisiscono rilevanza e forza le semplici presunzioni
emergenti dallo studio di settore.
Comm. Trib. Prov. Milano Sezione 31 Senten-
za del 9/03/2011 n. 66/31/11
Accertamento Studi di settore contraddittorio
mancata partecipazione del contribuente compensa-
zione spese di giudizio
Se il contribuente non ha partecipato al preventivo
contraddittorio sussistono giusti motivi per compensa-
re le spese tra le parti anche in caso di accoglimento del
ricorso e annullamento dellaccertamento.
Comm. Trib. Prov. Milano Sezione 29 Senten-
za del 8/03/2011 n. 89/29/11
Studi di settore Esercizi consecutivi in perdita Beni
in leasing Correzione dichiarazione dei redditi
Se invitato al contraddittorio il contribuente deve di-
mostrare la scostamento dei ricavi quali emergenti dagli
studi di settore nel quale opera, evidenziando discordan-
ze con i valori dichiarati nel Modello Unico per quali
afferma di aver commesso errori di compilazione.
Comm. Trib. Prov. Milano Sezione 31 Senten-
za del 24/02/2011 n. 43/31/11
Accertamento Studi di Settore Onere della prova
Istruttoria Preliminare Partecipazione del contribuente
Mancato accordo Legittimit dellavviso
legittimo laccertamento basato sugli studi di set-
tore che appare ben motivato e che espone le varie fasi
istruttorie. Il contribuente pu sempre replicare alle
conclusioni dellUfcio con elementi concreti, purch
questi paiano convincenti, tali da fornire la pratica
possibilit di corretto esame delle lamentele da par-
te delle Ctp.
Corte di Cassazione Ordinanza del 24/02/2011
n. 4582
Accertamento Parametri Studi di settore necessi-
t del contraddittorio
In materia di accertamento tramite gli studi di setto-
re gli ufci nanziari devono valutare la specica realt
economica del contribuente nel corso del contraddittorio
preventivo al ne di individuare eventuali anomalie nel-
la registrazione di scostamenti fra i dati statistici e quelli
della dichiarazione.
Corte di Cassazione Sentenza del 17/02/2011
n. 3923
Accertamento Parametri Studi di settore necessi-
t del contraddittorio
La sentenza della Corte dichiara illegittimo lac-
certamento che non indica i motivi per i quali lufcio
disattende gli argomenti del contribuente esposti duran-
te il contraddittorio preventivo. Lavviso di accertamento
deve indicare sia i motivi per cui gli standard emergen-
ti dagli studi si applicano al contribuente in questione,
sia i motivi per i quali vengono disattese le contestazio-
ni del contribuente.
Comm. Trib. Prov. Milano Sezione 42 Senten-
za del 16/02/2011 n. 04/42/11
Tributi in generale Accertamento fondato su parame-
tri e studi di settore Presunzioni semplici - Scostamento
dagli standard Contraddittorio con il contribuente
Motivazione
Determinano lillegittimit dellaccertamento sia la
mancata attivazione del contraddittorio, sia la mancata
rappresentazione, da parte dellUfcio, delle ragioni per
le quali sono state disattese le argomentazioni addotte
del contribuente in sede di contraddittorio.
Comm. Trib. Reg. della Lombardia Sezione 12
Sentenza del 3/01/2011 n. 0002/12/2011
Accertamento Studi di settore Maggiori ricavi
Fatture Argomentazioni generiche Onere probatorio
gravante sul contribuente Sussiste
Qualora in sede di contraddittorio tra contribuen-
te e ufcio nanziario nulla si dimostri per contrastare
gli studi di settore, essendo inefcaci le argomentazio-
ni generiche, non risulta esser assolto, dal contribuente,
lonere probatorio gravante sullo stesso.
105116097108105097111103103105095109097110
8
GLI STUDI DI SETTORE NELLA GIURISPRUDENZA
Comm. Trib. Reg. della Puglia Sentenza del
22/12/2010 n.147
Accertamento Studi di settore Contraddittorio con il
contribuente Necessit e obbligatoriet Sussistenza
Nella procedura di accertamento del reddito sulla base
degli studi di settore il contraddittorio con il contribuente
costituisce momento indefettibile non soltanto in relazio-
ne al principio giuridico del giusto procedimento bens
ancora come elemento determinante rispetto alla nali-
t di adeguare lipotesi astratta indicata dagli studi alla
concreta realt economica del singolo contribuente.
da escludersi che gli studi di settore costituisca-
no una presunzione legale relativa idonea ad assolvere
lAmministrazione nanziaria tanto dallobbligo della
motivazione quanto dallonere della prova in ordine al-
la determinazione del reddito del contribuente.
Comm. Trib. Reg. Emilia Romagna Sentenza
del 22/12/2010 n. 136
Accertamento da studi di settore Afdabilit risul-
tanze della applicazione al caso concreto va valutata in
base al contraddittorio
La valutazione dellafdabilit dei risultati emersi
dallapplicazione dello studio di settore deve essere ef-
fettuata nellambito del contraddittorio instaurato con il
contribuente stesso, dopo lavvio della procedura di ac-
certamento con adesione sulla base degli elementi forniti
dal contribuente stesso idonei a incidere sulla fondatez-
za della presunzione.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 06/07/2010 n. 15905
Accertamento Studi di Settore Onere della prova
Istruttoria Preliminare Partecipazione passiva del
contribuente Legittimit dellavviso
Legittimo laccertamento fondato esclusivamente sugli
studi di settore se il contribuente non ha fornito spie-
gazioni sufcienti in sede amministrativa durante il
contraddittorio preventivo regolarmente instaurato.
Comm. Trib. Prov. Pistoia sezione 1 - Senten-
za del 15/01/2010 n.15/01/10
Accertamento da studi di settore mancata valutazio-
ne critica delle risultanze del contraddittorio equivale
ad assenza del contraddittorio
mancata da parte dellUfcio non solo una valutazio-
ne critica, ma qualsiasi valutazione delle argomentazioni
addotte dalla parte e, pertanto, non vi traccia documen-
tale che concretamente sia avvenuto un contraddittorio
nel quale ciascuna parte ha svolto le proprie eccezioni.
Manca pertanto un presupposto essenziale previsto
dalla legge dellavviso di accertamento mediante stu-
di di settore.
4. PARTICOLARI MODALIT
DI SVOLGIMENTO DELLATTIVIT
ECONOMICA
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 13/03/2013 n. 6234
Accertamento Studi di Settore particolari modalit
dellattivit frequentazione corsi universitari
Gli studi di settore non possono essere legittimamen-
te applicabili al professionista che certica, nellanno di
riferimento, di aver impiego buona parte del tempo per
gli studi universitari non potendosi cos concentrare
esclusivamente sullattivit lavorativa. Nellanno di ri-
ferimento il geometra aveva infatti sostenuto tre esami
alluniversit come certicato dal libretto universitario
depositato in copia allegata al ricorso.
Corte di Cassazione Sezione tributaria civile
Sentenza del 12/02/2013 n. 3355
Accertamento Studi di Settore particolari modalit
dellattivit impresa con speciche caratteristiche -
Gli studi di settore sono inapplicabili allimpresa con
speciche caratteristiche tali da renderla non ricondu-
cibile al campione statistico delle imprese c.d. normali
sulle quali si basano le variabili di Gerico.
La Cassazione, facendo propria la sentenza dei giudici
di merito, ha ritenuto insufciente il ricorso ai parametri
degli studi di settore in mancanza di riscontri contabi-
li e documentali di valutazione oggettiva della realt
dimpresa in quanto al societ operava in un settore con
speciche caratteristiche non riconducibili al campione
statistico utilizzato dai parametri.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 14/12/2012 n. 23070
Accertamento Studi di Settore impresa in fase di
start-up
In una fase come quella di avvio di una nuova attivi-
t la specica realt dellimpresa del contribuente, nel
periodo di tempo in esame, giusticava la disapplicazio-
ne dei parametri utilizzati dallufcio.
Sono pertanto inapplicabili gli studi di settore nella
fase di start-up aziendale.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 7/11/2012 n. 19223
Accertamento Studi di Settore attivit professiona-
le svolta occasionalmente
Niente applicazione degli studi di settore al profes-
sionista che svolge attivit di consulenza in modo solo
occasionale.
Se lattivit del professionista non continuativa
dunque illegittimo laccertamento basato sugli standard
dello studio di settore perch questultimo presuppone un
esercizio costante e continuativo dellattivit.
Il contribuente, un consulente agronomo, aveva infatti
dimostrato che la sua attivit era riconducibile essenzial-
mente a pochi mandati conferiti allo stesso dallautorit
di garanzia.
Corte di Cassazione Sezione Sentenza del
4/10/2012 n. 16939
Accertamento Studi di Settore crisi del settore con-
traddetta dallacquisto di auto di lusso
La crisi economica non pu essere presa a riferimen-
to come elemento giusticativo dello scostamento dagli
studi di settore se contraddetta da altri elementi. in-
fatti legittimo laccertamento a carico di un contribuente
che, nonostante lamenti un calo degli affari nel suo com-
parto commerciale, abbia allo stesso tempo proceduto
allacquisto di una macchina di lusso.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 25/6/2012 n. 10556
105116097108105097111103103105095109097110
9
GLI STUDI DI SETTORE NELLA GIURISPRUDENZA
Accertamento Studi di Settore richiesta disap-
plicazione con motivazioni generiche presenza di
supermercato
La presenza di un grande supermercato nel paese
nel quale opera il contribuente non pu costituire valido
elemento per la disapplicazione degli studi di settore. Oc-
corro giusticazioni pi signicative e non generiche.
La validit lefcacia dei conteggi derivanti dagli studi
di settore non pi essere dunque superata dal contri-
buente con semplici argomentazioni generiche. Infatti
per vincere la presunzione linteressato tenuto a for-
nire elementi specici che giusticano lo scostamento
dai parametri.
Comm. Trib. Prov. Treviso Sezione 5 Senten-
za del 31/01/2012 n. 12/5/12
Accertamento Studi di Settore- impresa con
apprendisti -
Nella quanticazione degli studi di settore, non possi-
bile equiparare lapporto lavorativo di un dipendente con
quello di un apprendista. Lassunzione di un apprendista
non da considerarsi univocamente indicativa di un in-
cremento della capacit produttiva dellimpresa.
Comm. Trib. Prov. Alessandria sezione 4 sen-
tenza del 24/09/2012 n.106/04/12
Accertamento Studi di Settore- avvocato con clien-
ti in difcolt economica decreti ingiuntivi per incasso
notule
Conformemente al consolidato indirizzo giurispru-
denziale della S.c., lAmministrazione finanziaria
pu legittimamente applicare gli studi di settore per
la determinazione presuntiva del reddito del singo-
lo contribuente allorch il reddito dichiarato si discosti
gravemente dal reddito calcolato presuntivamente (nel-
la fattispecie: oltre il 25%). Lapplicazione degli studi di
settore determina linversione dellonere probatorio. Ma
il contribuente legittimato a giusticare lo scostamen-
to del reddito dichiarato da quello desumibile dagli studi
di settore anche con presunzioni e prove indirette, (nella
specie il ricorrente, esercente la professione di avvocato,
aveva prodotta copia di decreto ingiuntivo per ottene-
re il pagamento di prestazioni professionali da clienti
morosi. La Commissione ha ritenuto rilevante la prova
offerta perch, tenendo conto delle somme non introitate
e azionate con il procedimento monitorio, si raggiungeva
il risultato di congruit rispetto agli studi di settore).
Comm. Trib. Prov. Genova sezione 1 senten-
za del 22/06/2012 n.93/1/12
Accertamento Studi di Settore impresa che loca im-
mobili difcolt del mercato
Lo scostamento da Gerico non sufciente da solo a
giusticare la rettica. La mancata considerazione della
situazione reale della societ ricorrente (gli studi di set-
tore non sono aderenti alla realt) la societ ha infatti
numerosi immobili a Genova afttati a prezzi di mer-
cato a seconda della zona e comunque il contribuente si
trova nellintervallo di condenza.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 4/11/2011 n. 23015
Accertamento Studi di Settore attivit commercia-
le di breve durata
Sono inapplicabili gli studi di settore ai commercian-
ti la cui attivit ha avuto una breve durata. Non pu
non essere considerata quale elemento rilevante ai ni
dellaccertamento la restituzione al comune della licen-
za poco tempo dopo lapertura del negozio.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 20/10/2011 n. 21856
Accertamento Studi di Settore professionista con
pochi clienti -
Gli studi di settore non sono applicabili al lavorato-
re autonomo che dimostra di avere pochi clienti ai quali
fattura lintera prestazione.
Contrariamente a quanto deciso in appello il riferi-
mento al limitato numero dei clienti e la conseguente
affermazione circa la fatturazione per intero di tutte le
prestazioni eseguite deve essere ritenuta idonea alla di-
mostrazione di un andamento economico degli affari
diverso da quello presunto dagli studi di settore.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 28/02/2011 n. 4792
Accertamento Studi di Settore particolari modali-
t dellattivit periodo di saldi
Gli studi di settore sono inapplicabili dal sco nel pe-
riodo dei saldi. illegittimo laccertamento scale basato
sugli standard se lufcio delle imposte ha preso come pa-
rametro i prezzi di cartellino e non quelli scontati.
Tenuto conto della correttezza, sotto il prolo logi-
co formale, della motivazione, basata essenzialmente,
sullerroneit del procedimento di determinazione dei
presunti ricavi non contabilizzati (prezzi di vendita da
cartellino anzich depurati dello sconto praticato) non-
ch sul fatto che lattivit di abbigliamento si sostanzia
maggiormente nei periodi dei saldi e delle vendite pro-
mozionali con forti ribassi, che abbattono notevolmente
il ricarico applicato.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 24/02/2011 n.4582
Accertamento Studi di Settore commerciante
costretto ad abbassare i prezzi -
Gli studi di settore non sono applicabili al negozio di
ferramenta costretto ad abbassare notevolmente i prezzi
di vendita per far fronte alla notevole concorrenza data
laltissima concentrazione di supermercati in zona.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 17/02/2011 n. 3923
Accertamento Studi di Settore elevata concorren-
za in zona
Gli studi di settore devono essere disapplicati perch
inattendibili se il contribuente ha troppi concorrenti in
zona.
infatti illegittimo laccertamento scale fondato
esclusivamente sugli standard se il commerciante di-
mostra di avere una forte concorrenza per la presenza,
nelle vicinanze, di molte attivit simili.
Comm. Trib. Reg. di Bari Sezione 22 Senten-
za del 9/09/2011 n. 193
Accertamento Studi di Settore tensioni concorren-
ziali elevate
Laccertamento fondato sugli studi di settore deve
105116097108105097111103103105095109097110
10
GLI STUDI DI SETTORE NELLA GIURISPRUDENZA
tener conto della diminuzione dei ricavi che subisce il
contribuente a causa della concorrenza. Il Fisco non pu
ritenere che il reddito aumenti se lazienda si avvale della
collaborazione di soci e familiari che prestano la loro atti-
vit lavorativa senza percepire alcun compenso.
Corte di Cassazione Sentenza del 5/07/2011
n.14771
Accertamento Studi di Settore professionista con
parcelle sotto i minimi
Studi di settore inapplicabili al professionista solo per-
ch dichiara una parcella esigua in rapporto ai minimi
tariffari. Tale circostanza non pu essere considerata
quale ulteriore elemento giusticativo dello scostamen-
to rispetto agli standard e non pu pertanto giusticare
laccertamento induttivo.
Corte di Cassazione Sezione Sentenza del
16/11/2010 n. 23156
Accertamento Studi di Settore professionista che
produce le parcelle e le ore di lavoro
Produrre in giudizio le parcelle emesse durante lan-
no e indicare le ore di lavoro svolto da un professionista
non costituiscono elementi in grado di mettere a rischio
lapplicabilit degli studi di settore.
da ritenersi valido laccertamento dellufcio poich
il professionista non ha fornito in giudizio speciche fon-
ti probatorie.
Corte di Cassazione Sentenza del 5/11/2010
n. 22555
Accertamento Studi di Settore professionista in dif-
colt economiche
Studi di settore validi anche se il professionista cer-
ca di dimostrare un reddito inferiore sostenendo di non
avere una famiglia da mantenere, di percepire una pen-
sione e di ricevere aiuti economici da parte della famiglia
di origine.
Si tratta di circostanze troppo generiche e non suf-
cientemente dimostrate per poter derogare agli studi
di settore.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 24/09/2010 n. 20210
Accertamento Studi di Settore giovane professioni-
sta nei primi anni di attivit
Al giovane professionista che ha iniziato da poco latti-
vit di lavoro autonomo e non si avvale n di dipendenti
n di collaboratori, non posso essere applicati i parame-
tri degli studi di settore.
Non sono applicabili dal sco gli studi di settore per
accertare il reddito del commercialista che dimostra che
nellanno di imposta preso in considerazione esercitava
da poco e senza dipendenti.
Comm. Trib. Reg. Roma Sentenza del 19/10/2010
n. 221/22/10
Accertamento Studi di Settore stato di gravidan-
za della contribuente
La gravidanza della contribuente si riette inevita-
bilmente sulla sua attivit lavorativa, comportando
una situazione di non normale svolgimento della
stessa, che, pertanto, rende inapplicabile gli studi di
settore.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 21/09/2010 n. 19951
Accertamento Studi di Settore praticante avvo-
cato
Gli studi di settore non sono applicabili al pratican-
te avvocato, anche se gi in possesso di una partita
Iva, presupposto che non basta afnch siano assicu-
rati clienti, ricavi e redditi, in quanto la predisposizione
della propria posizione tributaria non indice della pro-
duzione di reddito.
Gli standard potranno essere usati dal sco per ac-
certare il reddito solo dopo il superamento dellesame
di Stato.
Corte di Cassazione Sezione Sentenza del
7/09/2010 n. 19136
Accertamento Studi di Settore azienda in crisi
basse percentuali di ricarico
Deve considerarsi nullo laccertamento induttivo dei
redditi di unazienda in crisi ma con contabilit regola-
re fondato sullo scostamento, anche se rilevante, fra la
percentuale di ricarico applicata e quella dello studio di
settore di appartenenza.
Corte di Cassazione Sezione Sentenza del
21/09/2010 n. 19957
Contribuente che svolge attivit alternativa non sotto-
ponibile ad accertamento Legittimit dellatto Sussiste
Limiti.
legittimo laccertamento mediante parametri pre-
suntivi effettuato per il professionista che svolge sia
attivit autonoma che di lavoro dipendente, se questo
non riesce a provare attraverso esposizioni di orari, tempi
di lavoro di ogni singola esecuzione e impiego temporale
complessivo della occupazione alternativa, che tale atti-
vit in grado di ridurre il reddito imponibile.
Comm. Trib. Prov. Milano Sezione 18 Sen-
tenza n. 252/18/09
Accertamento Studi di Settore- negozio situato in pe-
riferia della citt
La sede dellattivit rilevante per valutare lo scosta-
mento. La rettica della dichiarazione, basata solo sul
mero scostamento di quanto dichiarato dal contribuente
rispetto a quanto emerge dallapplicazione dello studio,
illegittima stante, tra laltro, lapprossimazione territoria-
le dello strumento di calcolo utilizzato dal sco.
5. ERRATO INQUADRAMENTO
DELLATTIVIT IN CONCRETO SVOLTA
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 31/01/2013 n.2368
Accertamento Studi di Settore errato codice attivit
e modello studi -
Spetta al sco dimostrare in sede di contradditto-
rio che la tipologia di attivit svolta dal contribuente
rientra in uno studio di settore diverso da quello indi-
cato nella dichiarazione dei redditi. Leventuale errore
contenuto nella dichiarazione non inverte infatti lone-
re della prova.
Spetta dunque allagenzia delle entrate fornire la pro-
va dellattivit effettivamente svolta dal contribuente, se
diversa da quella dichiarata, e dimostrare la corrispon-
105116097108105097111103103105095109097110
11
GLI STUDI DI SETTORE NELLA GIURISPRUDENZA
denza di tale attivit con la descrizione del tipo di attivit
al quale si riferisce il codice utilizzato.
Comm. Trib. Reg. Toscana Sezione 8 Senten-
za del 26/7/2012 n.98/8/12
Accertamento Studi di Settore- studi di mercato e
sondaggi di opinione - errato cluster attivit -
Le ragioni, le argomentazioni e la documentazione de-
positata dallappellante (perizia di parte) sono elementi
ampiamente convincenti per dimostrare che lo Studio
SG41U, e il cluster 3, non erano applicabili allattivit
svolta dal contribuente, in quanto inadeguati e non ri-
spondenti alla particolare attivit di ricerca di mercato.
Dalla lettura della perizia di parte emerge inoltre il di-
fetto metodologico dello studio di settore SG41U poich
fondato su un universo soggettivo non idoneo a rappre-
sentare lattivit del contribuente, tale da non conferirgli
una adeguata afdabilit.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 4/04/2012 n.5399
Accertamento Studi di Settore errato codice attivit
e modello studi emendabilit -
nullo laccertamento basato sugli studi di settore
relativi a un codice attivit indicato erroneamente in di-
chiarazione dal contribuente. La dichiarazione dei redditi
del contribuente, affetta da errore sia esso di fatto che
di diritto commesso nella sua redazione, emendabile e
ritrattabile anche in sede contenziosa, quando dalla me-
desima possa derivare lassoggettamento del dichiarante
ad oneri contributivi diversi e pi gravosi di quelli che,
sulla base della legge, devono restare a suo carico.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 16/09/2010 n.19609
Accertamento Studi di Settore errato codice attivit
e modello studi -
illegittimo laccertamento scale nel quale stato
usato un codice attivit non inerente rispetto ai lavo-
ri svolti dallimpresa.
Nellatto impositivo era stato utilizzato il codice
28520 che si invece dimostrato non inerente con lat-
tivit effettivamente svolta dallimpresa che si occupa
di progettazione e assemblaggio di macchinari in uso
nellindustria meccanica.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 31/08/2010 n.18941
Legittimit Mancata perfetta rispondenza tra lattivi-
t accertata e quella presa in considerazione dallo studio
di settore Non sussiste
Lesistenza, nella dichiarazione, di un reddito diffe-
rente rispetto a quello calcolato con lapplicazione dei
coefficienti presuntivi e con i parametri, non una
prova valida per la legittimit dellaccertamento, se il
contribuente dimostra la non perfetta rispondenza tra
la propria attivit e quella presa in considerazione dal-
lo studio di settore.
6. PARTICOLARI PATOLOGIE
DEL CONTRIBUENTE
Comm. Trib. Prov. Brindisi Sezione 3- Senten-
za del 06/03/2013 n.55
Studi di settore Societ di capitali Malattia dellam-
ministratore Giusticazione dello scostamento Non
sussiste.
Ai ni dellaccertamento redatto avvalendosi degli stu-
di di settore non costituisce valida giusticazione dello
scostamento da parte del contribuente la malattia del
suo amministratore, sia allorch non venga provato il
collegamento eziologico con i minori ricavi, sia allorch
la contribuente non sia impresa individuale ma socie-
t di capitali.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 12/10/2012 n.17534
Accertamento Studi di Settore precarie condizioni
di salute del contribuente -
Gli studi di settore non possono essere applicati al
contribuente che dichiara un volume daffari inferiore
perch ha certicato una patologia sica che riduce le
sue ore lavorative.
Nel caso specico la contribuente, titolare di unatti-
vit di lavanderia a secco, aveva dimostrato le precarie
condizioni di salute che le avevano impedito di potersi
dedicare assiduamente allattivit lavorativa.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 13/06/2012 n. 9642
Accertamento Studi di Settore separazione e
depressione del contribuente -
Gli studi di settore possono essere disapplicati e quindi
lo scostamento da essi rilevato non giusticare laccerta-
mento scale quando limprenditore abbia avuto gravi
problemi personali che hanno come conseguenza una di-
minuzione del suo fatturato.
Tali problemi erano rappresentati dalla separazione
e la conseguente crisi depressiva certicata dal contri-
buente.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 28/12/2011 n.29185
Accertamento Studi di Settore periodo di malattia
di un socio -
Gli studi di settore sono inapplicabili allimprenditore
che certica il periodo di malattia . A maggior ragione se
lazienda stata appena fondata.
Nel corso del contraddittorio preventivo con lufcio
infatti il contribuente aveva dimostrato che lattivit so-
ciale era iniziata da poco e che uno dei soci per questioni
di salute non aveva potuto offrire la propria collabora-
zione e chi quindi la redditivit dellattivit non aveva
potuto raggiungere i parametri pressati dallo studio
di settore.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 17/09/2010 n. 19754
Scostamento Giusticazione del professionista che
ha subito un intervento chirurgico Mancata prognosi
Legittimit dellatto -Sussiste
Lo scostamento dai parametri utilizzati dallufcio per
laccertamento, non pu essere giusticato dal fatto che il
professionista ha subito un intervento chirurgico che lo
ha distolto dal lavoro, in assenza di idonea documentazio-
ne che certichi la prognosi delloperazione effettuata.
Ci che rileva, si legge in sentenza, che il giudice a
quo, contrariamente a quanto lamenta il ricorrente, non
105116097108105097111103103105095109097110
12
GLI STUDI DI SETTORE NELLA GIURISPRUDENZA
ha deciso in base allapplicazione automatica dei para-
metri, perch, sia pure in modo sintetico, ha valutato le
prove fornite (anche in sede contenziosa) dal contribuen-
te in ordine alla sua situazione concreta, ritenendo, da
un lato, che la documentazione prodotta fosse parzia-
le e insufciente, e rilevando, dallaltro, la mancanza
della prova relativa alla prognosi dellintervento chirur-
gico. Questultima circostanza secondo al Corte riveste
unimportanza decisiva, essendo evidente che, ai ni di
stabilire lincidenza di un tale evento sulla capacit pro-
duttiva di reddito, non rileva il fatto in s, ma la durata
della eventuale derivatane inabilit allo svolgimento
dellattivit lavorativa.
7. APPLICAZIONE RETROATTIVA
DELLA VERSIONE EVOLUTA
DELLO STUDIO DI SETTORE
Corte di Cassazione - Sezioni unite - Sentenze
del 18/12/2009 nn. 26635-26636-26637-26638.
Accertamento da studi di settore applicazione retro-
attiva della versione pi recente
Il sistema delineato frutto di un processo di progres-
sivo afnamento degli strumenti di rilevazione della
normale redditivit, che giustica la prevalenza in ogni
caso dello strumento pi recente su quello precedente
con la conseguente applicazione retroattiva dello stan-
dard pi afnato, e, pertanto, pi afdabile.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 11/12/2012 n. 22599
Accertamento Studi di Settore utilizzo della versione
pi evoluta dello studio legittimit - sussiste -
La procedura di accertamento tributario standardiz-
zato mediante lapplicazione dei parametri e degli studi
di settore costituisce un sistema unitario, frutto di un
processo di progressivo afnamento degli strumenti di
rilevazione della normale redditivit per categorie omo-
genee di contribuenti, che giustica la prevalenza, in
ogni caso, e la conseguente applicazione retroattiva del-
lo strumento pi recente rispetto a quello precedente, in
quanto pi afnato e, pertanto, pi afdabile.
Corte di Cassazione Sezione 5 Sentenza del
14/12/2010 n.25195
Accertamento Studi di Settore utilizzo della versione
pi evoluta dello studio legittimit - sussiste -
Nullo laccertamento basato su uno studio di settore
quando il contribuente dimostra che lo standard appro-
vato in un anno successivo pi realistico rispetto alla
sua attivit.
Il contribuente aveva prodotto in atti un elaborato
dal quale era emerso che, applicando lo studio di setto-
re elaborato nellanno 2000, i ricavi dichiarati nel 1996
risultavano congrui.
Corte di Cassazione Sezione Sentenza del
17/11/2010 n. 23172
Accertamento Studi di Settore utilizzo degli studi di
settore per sconfessare i parametri presuntivi legittimit
- sussiste -
Laccertamento induttivo basato sui parametri pre-
suntivi nullo se il contribuente dimostra una maggiore
aderenza degli studi di settore alla sua attivit.
Secondo la Cassazione i parametri, non costituiscono
un fatto noto e certo, specicatamente inerente al contri-
buente, suscettibile di evidenziare in termini di rilevante
probabilit lentit del suo reddito, ma rappresentano la
risultante dellestrapolazione statistica di una pluralit
di dati settoriali acquisiti su campioni di contribuenti e
dalle relative dichiarazioni.
8. UTILIZZO CONGIUNTO DEGLI STUDI
DI SETTORE CON ALTRI STRUMENTI
E INDIZI DI EVASIONE
Corte di Cassazione Sezione Ordinanza del
6/02/2013 n. 2805
Accertamento Studi di Settore acquisto di un auto
e di un appartamento legittimit sussiste
Gli studi di settore sono applicabili, anche se i do-
cumenti presentati dal professionista giusticano lo
scostamento, laddove i ricavi sono insufcienti a coprire
gli acquisti e non c traccia di donazione da parte del-
la famiglia.
Lacquisto di unautovettura e di un appartamento
lasciano intravedere il possesso di extra redditi che av-
valorano le risultanze del software Gerico.
Comm. Trib. Prov. di Brindisi Sentenza del
6/03/2013 n.55
Accertamento Studi di Settore antieconomicit
legittimit sussiste
Deve considerarsi legittimo un accertamento basato
sullo scostamento fra i ricavi dichiarati e quelli desumi-
bili dallo studio di settore se questultimo rafforzato da
altri elementi probatori, convergenti con le presunzioni
dello studio, quali la situazione di antieconomicit dellat-
tivit imprenditoriale del contribuente accertato.
Comm. Trib. Reg. di Bari Sezione Sentenza
del 2/05/2012 n. 39
Accertamento Studi di Settore utilizzo di altri stru-
menti di prova elementi indicativi di maggiore capacit
contributiva legittimit - sussiste -
Quando lo scostamento derivante dallapplicazione de-
gli studi di settore risulta avvalorato dalle convergenti
risultanze desumibili dal redditometro e in particolare
da alcuni elementi indicativi della maggiore capacit
contributiva del contribuente (2 auto di grossa cilindra-
ta, tre immobili), laccertamento sulla base del primo
strumento presuntivo risulta idoneo a sorreggere la pre-
tesa impositiva.
Corte di Cassazione Sezione tributaria Sen-
tenza del 4/10/2012 n.16939
Accertamento Studi di Settore spese per incremen-
ti patrimoniali legittimit - sussiste
In caso di ricorso alla metodologia della ricostruzio-
ne induttiva fondata sugli studi di settore, lUfcio non
tenuto a vericare tutti i dati richiesti, ma pu fonda-
re lavviso di accertamento anche su alcuni elementi
ritenuti sintomatici per la ricostruzione del reddito del
contribuente. In particolare le risultanze di Gerico pos-
sono essere corroborate e rafforzate nella loro valenza
probatoria dalle spese per incrementi patrimoniali so-
stenute dal contribuente negli anni successivi a quello
oggetto di accertamento.
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39
Luned 8 Aprile 2013
Supplemento a cura
di FRANCA FLORIS
ffloris@class.it
S
U
Publiacqua. Un bonus nido,
pari a 100 euro, per i lavorato-
ri che hanno gli fra zero e 36
mesi al nido o alla materna.
laiuto che lutility ha deciso di
erogare ai propri dipendenti
G
I