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12 VICO EQUENSE Anno 11_n.

404 n 10 marzo 2009

Vico Equense • Pagine di Storia

IL MURO DELLA VILLA ROMANA


CROLLATO ALLA MARINA DI VICO
ALLA SCOPERTA DELLE ORIGINI
Dopo la frana dei mesi scorsi ipotizziamo che essa avven- parla ancora di camere poste della marina del Pezzolo di no in quel tratto la balneazio-
che ha fatto diroccare prima ne nella prima metà degli in fila, le quali non hanno cui gli studiosi riferiscono ne gradevole e tonificante;
dell’ultima curva a destra di anni quaranta dell’ottocento. la menoma somiglianza con che la linea della costa, pri- il luogo è chiamato ‘a ponti-
chi scende, in via C. Colom- La strada è lunga km 1.300 quelle di abitare; si tratter- ma del 79, si trovava molto cella ‘e l’acqua doce. Nella
bo gli avanzi di un muro che e larga metri quattro. Ed ora rà dunque semplicemente più avanti dell’attuale. Sul piazza antistante la cappella
faceva parte di una villa le un po’ di storia sui ritrova- di cisternoni in funzione di bagnasciuga vi sono piccole vi è un altro pozzo di acqua
cui vestigia vennero alla luce menti archeologici. Le ve- fondamenta; e similmente ci polle di acqua dolce sorgiva, sorgiva però leggermente
alla metà dell’800 con l’aper- stigia della villa, rinvenute e sembra poco probabile che in molto fredda, che mescolan- salmastro.
tura della strada marina e de- descritte dal Parascandolo, una di queste camere, più in- dosi a quelle del mare rendo- Mario Verde
scritti dal canonico Gaetano furono studiate negli anni tatta, munita di una lunga fila
Parascandolo [1830-1904] trenta del novecento da due di finestrini in ciascuno dei RILANCIO DEL FAITO
nella monografia pubblicata famosi archeologi Mingaz- quali eravi un vuoto chiuden-
nel 1858, ci hanno invoglia-
ti a una ricerca storica sulla
zini e Pfister che fecero una
dettagliata narrazione nella
te ceneri di cadaveri debba
realmente vedervi un colom-
AL VIA IL
strada e sulle vestigia. Con
l’apertura della Consolare
opera Surrentum, emen-
dando molte imprecisioni
bario; piuttosto pensiamo ad
un criptoportico [portico se-
MEDIFLORFESTIVAL
Sorrentina, che raggiunse il del Parascandolo, che qui misotterraneo che prendeva La manifestazione, inserita nell’ambito del più
centro del paese nell’autun- di seguito trascriviamo te- luce da aperture praticate nel ampio progetto Oceano Verde Faito, è stata
no del 1835, il Decurionato, stualmente. “ […] I ruderi fianco della volta e che era presentata giovedì 5 marzo, presso la sala
presieduto dal Sindaco Fran- in questione trovansi sulla usato come luogo di ritrovo consiliare del Comune di Vico Equense
cesco Starace [1831-36], de- collina ad oriente della Ma- e di passaggio o destinato a
Promuovere il Monte Faito e riportare all’attenzione del
cise di far costruire una stra- rina di Vico, presso la strada magazzino], forse riempito pubblico internazionale l’antico splendore di un patrimo-
da rotabile che conducesse carrozzabile che conduce delle ceneri dell’eruzione del nio naturalistico, abbandonato inspiegabilmente, che ha
alla marina di Vico, ove oggi alla Marina. I resti consisto- 79. b) A questo complesso le potenzialità per diventare un punto di incontro per l’in-
vi è il Monumento ai Caduti, no in un muro di reticolato, debbano aver appartenuto gli terscambio di culture diverse. Questi i principali obiettivi
in previsione di uno sviluppo conservato per circa m. 25 di avanzi di un acquedotto indi- del progetto “Oceanoverdefaito” ideato e promosso dal
commerciale del territorio lunghezza con resti di deco- cati come esistenti in questa Comune di Vico Equense che, già nel mese di settembre
usufruendo anche delle vie razioni pittorica in riquadri zona [fondo Aiello] in due 2008, è stato sottoposto all’attenzione di Ministeri, Regio-
del mare. Da una delibera gialli e rossi. Il Parascando- tratti, l’uno a 100 metri [?] di ne Campania e Provincia di Napoli ottenendo numerosi
del Decurionato del giugno lo attesta essersi trovato uno altezza, l’altro ai piedi della riconoscimenti. Si è tenuta giovedì scorso la presentazio-
ne della prima manifestazione inserita nel progetto. “Me-
1840 sappiamo che il bilan- strato di stucco, per l’altezza rupe.” Il breve tratto di muro
diflorfestival” è il suo nome, si svolgerà a Faito dal 15
cio comunale era gravato da di mezzo palmo, al disopra crollato era colorato e face-
al 21 giugno e riunirà espositori provenienti da tutta Italia
due appalti di opere pubbli- del pavimento e al disotto va parte, forse, di quello più tra florovivaisti, floricoltori, aziende specializzate nell’arre-
che; quello per la nuova stra- di mezzo metro di lapillo, e lungo di “m. 25 di lunghezza do giardino, pittori, fotografi e designer. Sarà, infatti, una
da della marina era di 5000 ne arguisce trattarsi di resti con resti di decorazioni pit- mostra mercato nazionale di piante agrarie ornamentali,
ducati, che veniva corrispo- di una villa sepolta dall’eru- torica in riquadri gialli e ros- floro-vivaismo, sementi e attrezzature per giardinaggio
sto a rate annuali di ducati zione del 79. a) Ruderi in- si.” Nell’aprire il tracciato durante la quale troveranno spazio anche convegni, spet-
600 pel quale appaldo [sic] formi, addossati al colle che della strada, in quel tratto, fu tacoli, escursioni momenti culturali in cui verrà approfon-
restano a pagarsi altre due- separa l’antica mulattiera del tagliata la roccia calcarea che dito il tema principale dell’evento, la rosa. Una settimana
mila circa. Da questa notizia Castello Giusso, di fronte al lo ostruiva; al di sopra di esso interamente dedicata ai fiori che coinvolgerà non solo gli
sappiamo l’anno in cui inizia- mare: probabilmente mura a circa 5 metri di altezza fu operatori del settore ma anche tutti gli amanti della natura.
Un’iniziativa in perfetta linea con il programma di rilancio
rono i lavori che fu il 1836. di terrazzamento. In qualche lasciato il muro colorato che
del Faito per cui sta lavorando il Comune e per il quale ha
Il Sindaco Giovanni Buono- tratto è rimasto il rivestimen- faceva parte di vani inter-
vinto una grande battaglia la scorsa settimana. Dopo un in-
core [1839-44] il 15 giugno to in reticolato, ma nel rima- ni della villa affiancato alla contro tra Provincia e Comuni di Vico Equense, Castellam-
del 1841, poiché i lavori non nente esso è caduto, lascian- roccia. Altri resti di opus re- mare di Stabia e Pimonte l’assessore provinciale Giovanna
erano ancora terminati, in- do scoperto il conglomerato ticulatum si osservano anco- Martano si è impegnata, infatti, a modificare il protocollo
formò il Decurionato che era in cemento. I due tratti con- ra oggi sulla sinistra, prima d’intesa stipulato tra l’Amministrazione provinciale di Na-
deceduto il Partitario della servati hanno all’incirca 20 di giungere nella piazzetta, poli e la Regione Campania che assegnava la gestione del
strada Celestino Lucarelli, di metri di larghezza [lunghez- conglobati nel muro di soste- Faito all’Ente Parco dei Monti Lattari, prevedendo l’inclu-
cui era garante D. Gio. Bat- za?] ed 8 o 10 di altezza. Il gno del penultimo tratto di sione dei tre Comuni. “La manifestazione Mediflorfestival
tista Agresti, imprenditore Parascandolo parla di due strada. Tutte queste vestigia si propone di valorizzare la filiera di settore - spiega Luigi
edile, ed egli stesso chiedeva pozzi posti a livello differen- facevano parte della villa che Salvato, direttore generale del Comune di Vico Equense e
promotore dell’iniziativa - e la sua capacità di integrarsi in
di continuare i lavori. Il De- te, di due sorgenti di acqua, degradava con terrazzamen-
un contesto urbanistico di grande pregio architettonico e
curionato accettò il cambio una dolce e fredda, l’altra ti, che iniziavano dalla parte
ambientale come è appunto quello del Faito. Mira a pro-
a patto che i lavori fossero salina e calda, di condutture superiore della strada, prima muovere la cultura del verde e del giardinaggio, l’uso di
eseguiti con prontezza e re- di piombo e di piede in bron- dell’ultima curva, per poi materiali idonei ed ecologici, la conoscenza delle piante e
golarità … e che lo stesso zo e ne arguisce trattarsi di un giungere molto più avanti delle tecniche nuove ed antiche di coltivazione. Vuole rap-
prosiegua il perfezionamen- edificio termale; ma ci sem- dell’attuale battigia. Ciò lo presentare il volano per una nuova cultura dell’attività flo-
to. Non conosciamo l’anno bra più probabile che si tratti deduciamo dai recenti studi rovivaistica anche con l’intento di favorire l’inizio di attività
in cui fu aperta la strada, ma di una villa. Il Parascandolo fatti sull’altra villa romana occupazionali rivolte alla produzione della rosa”.

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