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25 Ottobre 2012
PROGRAMMA 9,30 Saluti di benvenuto a cura dellIng. Umberto Dalla Costa Presidente del Collegio degli Ingegneri della Provincia di Vicenza Introduce e coordina Ing. Marco Battocchio Collegio degli Ingegneri della Provincia di Vicenza 9,50 Il collaudo delle reti fognarie Andrea Iann e Francesco Zanovello Studio Altieri 10,30 Le tubazioni: nuove soluzioni per la tenuta idraulica Enrico Bennati Faraplan 10,50 -11,10 Co ee break 11,10 I pozzetti in calcestruzzo a tenuta idraulica e ad altissima resistenza ai solfati Gianmarco Simioni V.M.C. 11,30 Interventi di ripristino Diego Niero- BASF 11,50 ETRA: lesperienza di successo di un ente gestore Loris Pavanetto ETRA 12,15 Conclusione dei lavori A seguire colazione di lavoro
PROGETTO
un sistema complesso di condotte e pozzetti per il convogliamento delle acque in grado di sfruttare al massimo la situazione altimetrica locale; un sistema conforme alla UNI EN 1610 Costruzione e collaudo di connessioni di scarico e collettori di fognatura; il diametro e la pendenza sono condizioni che determinano lefficienza idraulica; i materiali (PVC, PEAD, GHISA, CLS, PRFV, GRES) secondo standard del committente ed in base alle disponibilit; rinterri e ripristini stradali funzione del tipo di strada.
PROGETTO
Lutilizzo di tubazioni con pochi giunti riduce il rischio di perdite. Le tubazioni risultano di difficile movimentazione in caso di profondit elevate e presenza di sottoservizi; Lutilizzo di tubazioni rigide riduce la problematica del corretto reinterro. Le tubazioni rigide possono essere la causa di fratture in corrispondenza dei pozzetti; Lutilizzo di tubazioni corte facilita la movimentazione e posa in opera; A garanzia della tenuta idraulica preferibile lutilizzo di pozzetti monolitici privi di prolunghe.
QUALCHE SUGGERIMENTO
PROGETTO
PLANIMETRIA DI POSA (1:500) RILIEVO DELLE INTERFERENZE NODI SPECIFICI
PROGETTO
PROFILO DI POSA (1:1000/100) RILIEVO DELLE ITERFERENZE NODI SPECIFICI
PROGETTO
NODI DI DETTAGLIO (1:100) PIANTE (1:10) SEZIONI (1:10) PARTICOLARI COSTRUTTIVI
PROGETTO
SEZIONI TIPO SCAVO (1:20) SEZIONI CONTABILI
LAPPALTO
ELABORATI CONTRATTUALI (art. 137 DPR.207/2011)
1. Sono parte integrante del contratto e devono in esso essere richiamati: Capitolato Generale, se menzionato nel bando o nellinvito; Capitolato Speciale dAppalto Gli elaborati grafici progettuali e le relazioni; Elenco dei prezzi unitari; Piano di Sicurezza e Coordinamento Il cronoprogramma; Le polizze di garanzia;
2. Sono esclusi dal contratto tutti gli elaborati progettuali diversi da quelli elencati al comma 1. 34
a)b)c) d) ONERI A CARICO DELLESECUTORE e)f) g) CONTROLLI (Tutte i controlli disposti dal direttore dei lavori a garanzia della corretta esecuzione delle opere secondo elaborati progettuali e normativa di settore) (Tutti i controlli richiesti dal collaudatore durante e a fine lavori) h) SPECIFICHE MODALIT E TERMINI DI COLLAUDO (Certificato Regolare Esecuzione o Certificato di Collaudo; Tempi) i)
LA DIREZIONE LAVORI
UFFICIO DELLA DIREZIONE LAVORI ART. 147 DPR 207/2010 (Regolamento LL.PP):
1. 2. Lufficio di direzione lavori preposto alla direzione ed al controllo tecnico, contabile ed amministrativo dellesecuzione dellintervento secondo le disposizioni che seguono e nel rispetto degli impegni contrattuali.
LA DIREZIONE LAVORI
ACCETTAZIONE, QUALITA ED IMPIEGO DEI MATERIALI ART. 167 DPR 207/2010 (Regolamento LL.PP):
1. I materiali e i componenti devono corrispondere alle prescrizioni del capitolato speciale ed essere della migliore qualit: possono essere messi in opere solamente dopo laccettazione del direttore dei lavori 2.Il direttore dei lavori pu rifiutare in qualunque tempo i materialiche per qualsiasi causa non fossero conformi alle caratteristiche tecniche risultanti dai documenti allegati al contratto; 3.. 4. 5. 6. 7.Gli accertamenti di laboratorio e le verifiche tecniche obbligatorie, ovvero specificatamente previsti in CSA, sono disposte dalla DL o dallorgano di collaudo, imputando le spese a carico delle somme a disposizione accantonate a tale titolo nel quadro economico.
LA DIREZIONE LAVORI
CERTIFICAZIONE CE
La Marcatura CE una dichiarazione di conformit di un prodotto che attesta che lo stesso sia conforme a una norma tecnica armonizzata europea e soddisfi i requisiti essenziali di sicurezza stabiliti. La Marcatura CE deve essere apposta, sotto la responsabilit del fabbricante o del suo mandatario, sul prodotto o sullimballaggio o sui documenti commerciali di accompagnamento. Tutti i prodotti muniti del Marchio CE possono circolare liberamente su tutto il territorio comunitario, quindi anche allinterno del singolo paese e nessuno Stato membro pu limitare o impedire la loro immissione sul mercato. Con lapprovazione del 30 aprile 2005 del Testo unico per i materiali da costruzione viene sancito in modo inequivocabile che tutti i prodotti impiegati in opere edili non possono essere pi venduti nei paesi della comunita europea privi del marchio CE, pena le sanzioni previste dal DL n 256/93.
IL COLLAUDO
CHE COS?
ART. 215 DPR 207/2010 (Regolamento LL.PP): 1. Il collaudo ha lo scopo di verificare e certificare che lopera o il lavoro siano stati eseguiti a regola darte, secondo il progetto approvato e le relative prescrizioni tecniche, nonch le eventuali perizie di variante, in conformit del contratto e degli eventuali atti di sottomissione o aggiuntivi debitamente approvati. Il collaudo ha altres lo scopo di verificarela qualit dei materiali. Il collaudo comprende altres tutte le verifiche tecniche previste dalle leggi di settore.
IL COLLAUDO
QUANDO ?
ART. 141 D.Lgs 163/2006 (Codice Contratti): 1. 2. 3. Per tutti i lavori oggetto del codice redatto un certificato di collaudo secondo le modalit previste dal RegolamentoNel caso di lavori di importo inferiore sino a 500000 euro il cert.to di collaudo sostituito dal quello di regolare esecuzione; per lavori di importo superiore,ma non eccedente il milione di euro, di facolt del soggetto appaltante di sostituire il cert.to collaudo con CRE.
IL COLLAUDO
QUANDO ?
ART. 1665 Codice Civile: 1. Il committente, prima di ricevere la consegna, ha il diritto di verificare lopera compiuta. La verifica deve essere fatta dal committente appena lappaltatore lo mette in condizioni di poterla eseguire. Se, nonostante linvito fattogli dallappaltatore, il committente tralascia di procedere alle verifica senza giusti motivi, ovvero non ne comunica il risultato.., lopera si considera accettata.
IL COLLAUDO
CHI ?
ART. 216 DPR 207/2010 (Regolamento LL.PP): 1.2 3. Costituiscono requisito abilitantelessere laureato in ingegneria, architettura, liscrizione da almeno 5 anni allalbo professionale. 456 7. Non possono essere affidati incarichi di collaudo: a) b) a coloro che nel trienno antecedente hanno avuto rapporti di lavorocon lesecutore o i subappaltatori
IL COLLAUDO
CHI ?
ART. 216 DPR 207/2010 (Regolamento LL.PP): c) a coloro che hanno comunque svolto o svolgono, attivit di controllo, progettazione, approvazione, autorizzazione, vigilanza o DL dei lavori da collaudare; d)e) 8) 9) il collaudatore, deve essere in possesso dei requisiti specifici, richiesti per lintervento da collaudare ed avere il titolo professionale: - Da almeno 10 anni Imp.>5000000 Euro - Da almeno 5 anni Imp.< 5000000 Euro
IL COLLAUDO
Collaudo tecnico
Norma UNI EN 1610 novembre 1999:
Cap. 12 Ispezione e/o collaudo finale delle tubazioni e dei pozzetti dopo il riempimento 12.1 Collaudo Visivo (ottenibile con videoispezione)
Tracciato ed altimetria Giunzioni Danni e deformazioni Raccordi Rivestimenti e ricoprimenti
IL COLLAUDO
Collaudo tecnico
Norma UNI EN 1610 novembre 1999:
Cap. 12 Ispezione e/o collaudo finale delle tubazioni e dei pozzetti dopo il riempimento 12.2 Tenuta allacqua
Si deve collaudare la tenuta allacqua della tubazione, compresi raccordi, pozzetti, e camere di ispezione, in conformit a 13 o a 14 a seconda dei casi
Il collaudo della tenuta delle tubazioni, dei pozzetti e delle camere di ispezione deve essere effettuato con aria (metodo L) oppure con acqua (metodo W) come le figure 6 e 7.
IL COLLAUDO TECNICO LA TENUTA IDRAULICA METODO L ad aria UNI EN 1610 Schema collaudo ad aria METODO L
Cavalletti reggispinta
UNI EN 1610
Collaudo di singoli giunti Se non viene specificato altrimenti, si pu accettare il collaudo di singoli giunti invece del collaudo dell'intera tubazione per le tubazioni generalmente pi grandi di DN 1000. Per i singoli giunti dei tubi da collaudare, la superficie di riferimento per la prova "W" corrisponde a quella di un tratto di tubo lungo 1 m, se non viene specificato altrimenti. I requisiti di prova devono essere quelli forniti in precedenza con una pressione di 50 kPa in corrispondenza della generatrice superiore interna. Le condizioni per la prova "L" devono seguire i principi forniti in precedenza ed essere oggetto di una specifica particolare.
VIDEOISPEZIONE
LA VIDEOSISPEZIONE CONSENTE: DI ISPEZIONARE CONDOTTE FOGNARIE INACCESSIBILI; DI INDIVIDUARE SINGOLARIT E DEFINIRE LANDAMENTO ALTIMETRICO DELLA LINEA. IL REPORT CONSISTE IN: RICOSTRUZIONE PLANIMETRICA DELLA LINEA; INDIVIDUAZIONE E DESCRIZIONE DELLE SINGOLARIT; RICOSTRUZIONE DEL PROFILO ALTIMETRICO.
VIDEOISPEZIONE
Report profilo
IL COLLAUDO TECNICO
Cause di non collaudabilit MANCANZA DI TENUTA IDRAULICA PER:
Assenza di guarnizione Crepe e rotture delle tubazioni Disallineamento Cedimento del pozzetto Collassi della tubazione
IL COLLAUDO TECNICO
Cause di non collaudabilit
IL COLLAUDO TECNICO
Cause di non collaudabilit
IL COLLAUDO TECNICO
Cause di non collaudabilit
Realizzazione della rete di condotte a servizio del nuovo impianto di depurazione di Fusina e della condotta di scarico a mare
ing. Francesco Zanovello Studio Altieri S.p.A.
INQUADRAMENTO
MARGHERA PORTO MARGHERA
PETROLCHIMICO
VENEZIA FUSINA
LAGUNA
INQUADRAMENTO
A causa della sua posizione tra il bacino scolante di terraferma ed il mare, la laguna stata soggetta a importanti scarichi di inquinanti e nutrienti antropogenici, che sono aumentati in maniera significativa con il crescente sviluppo delle attivit industriali ed agricole.
La Regione Veneto, allo scopo di coordinare gli interventi di riduzione dellinquinamento della laguna, ha avviato nel 2000 il Piano per la prevenzione dell'inquinamento e il risanamento delle acque del bacino idrografico immediatamente sversante nella Laguna di Venezia (Piano Direttore 2000), che ha previsto come intervento cardine la realizzazione del Progetto Integrato Fusina, primo esempio in Italia di un approccio integrato ad un problema ambientale di depurazione e al primo posto in Europa per le sue dimensioni.
LA PIATTAFORMA POLIFUNZIONALE
Trasformazione dell'attuale impianto di depurazione di Fusina in una piattaforma polifunzionale per il trattamento di: scarichi civili acque di prima pioggia scarichi industriali acque di falda inquinate Il nuovo assetto dellimpianto di depurazione di Fusina separa il collettamento delle acque reflue, secondo la classificazione seguente: reflui di tipo A: acque civili acque urbane e meteoriche di Mestre, Marghera e dei 17 comuni facenti parte del comprensorio del Mirese (circa 350.000 abitanti equivalenti); reflui di tipo B1: effluenti industriali del bacino di Porto Marghera; reflui di tipo B2: acque di pioggia e di dilavamento; reflui di tipo B3: acque di falda contaminate.
LA PIATTAFORMA POLIFUNZIONALE
Le acque di tipo A, previo trattamento biologico a membrana, vengono sottoposte ad un ulteriore affinamento nellarea di fitodepurazione denominata cassa di colmata A, unarea di circa 150 ettari riqualificata dal punto di vista ambientale con percorsi naturalistici, ciclabili e pedonali, in mezzo a distese di ninfee e altre piante che metabolizzano ed eliminano le sostanze inquinanti. L'acqua depurata viene immessa in una rete di riuso a servizio del sistema industriale locale e degli impianti di raffreddamento del petrolchimico, con un risparmio idrico stimato in 75000 m/giorno, attualmente derivati dal fiume Sile. A valle dei trattamenti in impianto, tette le acque di tipo B e le acque di tipo A eccedenti la capacit di riuso, vengono inviate allo scarico finale in mare tramite una condotta DN 1400/1600 lunga circa 20 km.
LA PIATTAFORMA POLIFUNZIONALE
LA PIATTAFORMA POLIFUNZIONALE
Trattamenti terziari reflui A (civili): Qmed = 5200 mc/h , Qmax = 7750 mc/h Post trattamenti per trasformazione reflui A (civili) in acque riuso ind.: Qmed = 3125 mc/h , Qmax = 4000 mc/h Post trattamenti reflui B (industriali): Qmed = 2000 mc/h , Qmax = 3800 mc/h Trattamento reflui B3 (acque falda): Qmax = 250 mc/h
LE RETI DI CONDOTTE
1
PORTO MARGHERA Rete collettamento reflui afferente al nuovo impianto ID Rete distribuzione acque di riuso dal nuovo ID Condotte di collegamento tra ID e cassa di colmata per fitodepurazione Condotta di scarico a mare
2 2 3 1 4
LAGUNA DI VENEZIA
3
CASSA DI COLMATA FITODEPURAZIONE
VERSO IL MARE
LE RETI DI CONDOTTE
1
LE RETI DI CONDOTTE
3
IL PROJECT FINANCING
Importo opere complessivo: 178 M
(93 M a carico Regione Veneto + 85 M project financing concessionario SIFA)
di cui:
1 2
10,4 M
rete collettamento dei reflui e rete distribuzione acque di riuso
4,3 M
condotte di collegamento tra ID e cassa di colmata per fitodepurazione
63,1 M
condotta di scarico a mare
COLLAUDO TUBAZIONI
UNI EN 1610:1999 Costruzione e collaudo di connessioni di scarico e collettori di fognatura par. 13: collaudo idraulico per tubi a gravit di qualsiasi materiale par. 14: rimanda alla UNI EN 805:2002 per il collaudo idraulico per tubi in pressione di qualsiasi materiale
UNI EN 805:2002 Approvvigionamento di acqua - Requisiti per sistemi e componenti all'esterno di edifici par. 11: collaudo idraulico per tubi in pressione di qualsiasi materiale
UNI EN 11149:2005 Posa in opera e collaudo di sistemi di tubazioni di polietilene per il trasporto di liquidi in pressione par. 15: collaudo idraulico per tubi in pressione in PEAD
COLLAUDO TUBAZIONI
PPEAD IN PRESSIONE
AD IN PRESSIONE
UNI EN 11149:2005
UNI EN 11149:2005
ing. Francesco Zanovello Studio Altieri S.p.A.
La pressione di prova (STP) calcolata sulla base della pressione massima di progetto (MDP) che uguale alla pressione massima operativa del sistema (MOP) fissata dal progettista. In tale calcolo non vi la necessit di tenere in considerazione il valore del colpo dariete. Quindi: STP = 1,5 MOP. Comunque il valore di STP non deve essere minore di 600 kPa (6 bar)
Nella rete di progetto risulta sempre STP = 1,5 MOP < 6 bar; la Direzione Lavori, in rispetto della normativa vigente, fissa una pressione di prova pari a 6 bar, corrispondente in questo caso alla pressione nominale delle condotte oggetto di collaudo
POSA IN TRINCEA
PIATTO CIECO CON ATTACCO FILETTATO MANOMETRO A LANCETTA MANOMETRO REGISTRATORE SU DISCO
ing. Francesco Zanovello Studio Altieri S.p.A.
POSA IN T.O.C.
ing. Francesco Zanovello Studio Altieri S.p.A.
S No
ing. Francesco Zanovello Studio Altieri S.p.A.
No
COLLAUDO TUBAZIONI
PRFV IN PRESSIONE
UNI EN 805:2002 PRFV IN PRESSIONE
ing. Francesco Zanovello Studio Altieri S.p.A.
Per tutte le tubazioni la pressione di prova del sistema (STP) deve essere calcolata a partire dalla pressione massima di progetto (MDP) nel modo seguente:
nel caso di pressione del colpo d'ariete calcolata: STP = MDPc + 100 kPa
nel caso di pressione del colpo d'ariete non calcolata: minor valore tra: STP = MDPa 1,5 oppure STP = MDPa + 500 kPa La tolleranza fissa per la pressione del colpo d'ariete inclusa in MDPa non deve essere minore di 200 kPa. In circostanze normali il punto di installazione per l'apparecchiatura di prova deve essere il punto pi basso della sezione di prova.
40 kPa (0,4 bar) per tubi quali tubi di fibrocemento e tubi in calcestruzzo non cilindrici
per tubi di fibrocemento, dove il progettista accetti che esistano condizioni di eccessivo assorbimento, la perdita di pressione pu essere aumentata da 40 kPa a 60 kPa (0,6 bar)
COLLAUDO TUBAZIONI
PRFV A GRAVITA
UNI EN 1610:1999
precollaudo di tutti i giunti a bicchiere con doppio O-ring e nippolo di prova + Linee guida AWWA (American Water Works Association) Manual of water supply practice (caso di condotte con guarnizioni dei giunti in elastomero)
Il collaudo da ritenersi positivo se, al termine del periodo di prova T, la pressione iniziale viene ripristinata pompando una quantit dacqua V non superiore al valore:
V 0,0001 D L T
V = quantit dacqua (litri) L = lunghezza della linea (m)
ing. Francesco Zanovello Studio Altieri S.p.A.
0.15 131.95 0.04% del volume totale 1'400 200.00 6 168 0.05% del volume totale
LIVELLO FINALE
ID
ID FUSINA
1 1 2
ISOLA DEL LIDO
impianto di depurazione e stazione di sollevamento Qmed = 1.4 m/s Qmax = 2.3 m/s attraversamento Canale S.Leonardo-Marghera
2 3
LAGUNA
5 4 6 7
MARE
4 5 6 7
collaudo 5 bar
lunghezza: 360 m profondit: 6 m s.m.m. diametro: int 1564 mm, est 1720 mm
ing. Francesco Zanovello Studio Altieri S.p.A.
lunghezza: 430 m profondit: 30 m s.m.m. diametro: int 1400 mm, est 1720 mm
DOPPIA GUARNIZIONE
INSERTO ANTISFILAMENTO
POSA IN CONTINUO DA PONTONE
STAZIONE DI SOLLEVAMENTO
5+1 pompe centrifughe a frequenza variabile funzionamento sia a gravit (Q<2500 m/h) sia in pressione (Q fino 8500 m/h) sistema anti colpo dariete con by-pass di aspirazione in vasca e valvola di non ritorno
ARGOMENTI
1. Focus sulle tubazioni, le problematiche pi frequenti - Scelta della tipologia di tubazione - La sezione di posa - La cura nella posa - Il sistema di giunzione
PUNTI DEBOLI :
GIUNZIONE TUBO-TUBO
GIUNZIONE TUBO-POZZETTO
Cedimenti differenziali
Verifica statica
DN 400 mm Classe 200 KN/m2
FN =
= 80 KN/m
Y
X
deflession e(%)
100
E una grandezza meccanica che indica la capacit del tubo di opporsi allo schiacciamento.
Unit di Misura : [SN] = KN/m2 Da cosa dipende?
SN = E e3 E = Modulo elastico del materiale EPVC = 3.000 MPa dn e
12(dn-e)3
SN 8 KN/m2
SN 4 KN/m2
SN 2 KN/m2
Formula di Spangler
0,125 Q e D
3
0.0915 ET
sono le deformazioni del tubo; il carico agente sulla generatrice superiore della condotta (Kg/m); il modulo di elasticit del materiale che costituisce la condotta; il modulo elastico del terreno circostante; lo spessore della condotta che per il tubo in esame; il diametro della condotta.
ISO / TR / 7073
Recommended techniques for the installation of unplasticized poly vinil chloride (PVC-U) buried drains and sewers
SN8
< 8% dn
< 10% dn
SEZIONE DI POSA
ISO TR 7073
Trincea stretta
Trincea larga
B3D B H/2
SEZIONE DI POSA
ISO TR 7073
B 10 D B H/2
SEZIONE DI POSA
Profondit della trincea
ISO TR 7073
SEZIONE DI POSA
Larghezza della trincea
ISO TR 7073
SEZIONE DI POSA
ISO TR 7073
Letto di posa
Il letto va realizzato previa stabilizzazione del fondo. Laltezza minima del letto 10 cm oppure D/10.
Granulometria ottimale
Il materiale pi adatto ghiaia o pietrisco con diametro 10-15 mm, Oppure ghiaia mista sabbia, con diametro massimo di 20 mm.
SEZIONE DI POSA
ISO TR 7073 Strato L1 Sino a met tubo. Deve essere utilizzato lo stesso materiale del letto di posa. Compattazione ogni 20-30 cm. Verifica continua che non rimangano zone vuote sotto il tubo. Fino a completa copertura del tubo. Deve essere utilizzato lo stesso materiale del letto di posa. Compattazione ogni 20-30 cm. Compattazione con grande cura.
Strato L2
Strato L3
Spessore 15 cm. Deve essere utilizzato lo stesso materiale del letto di posa. Compattazione solamente laterale.
Strati L4 e L5
Pu essere utilizzato il materiale di scavo, depurato dagli elementi con diametro superiore a 10 cm e dai frammenti vegetali ed animali. Sono da scartare terre difficilmente comprimibili (torbe, argille). Compattazione ogni 30 cm fino a raggiungere lindice Proctor previsto dal progettista.
PVC-U
UNI EN 1401
PP 13%
PEAD 30%
PVC 57%
Presenza di riempitivo Carbonato di Calcio : 20% in massa (25 % in massa se il riempitivo rispetta alcune condizioni)
Spessori minori
Spessori maggiori
IL SISTEMA DI GIUNZIONE
IL SISTEMA DI GIUNZIONE
GUARNIZIONE INAMOVIBILE
Non si formano ERNIE nella fase di infilaggio :
IL SISTEMA DI GIUNZIONE
IL SISTEMA DI GIUNZIONE
PER FOGNATURA IN
PER FOGNATURA A
PRESSIONE
GRAVITA
PER FOGNATURA IN
PER FOGNATURA A
PRESSIONE
GRAVITA
Ridotta ovalizzazione
Tubo robusto
Duttilit
Tenuta idraulica
Guarnizione inamovibile
Collaudo OK
No inquinamento falda
Economia di gestione
CONFRONTO ECONOMICO
CONFRONTO ECONOMICO
CONFRONTO ECONOMICO DI TUBI PER FOGNATURA
(basato su prezzi di mercato ottobre 2012 : i 300 mm / e 315 mm)
60,00
50,00
40,00
/m
30,00
20,00
10,00
0,00
PP 13476-3 SN8
PP 13476-2 SN8
PRFV SN 10
CONFRONTO ECONOMICO
1,00
1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,10 1,10 2,10 2,10 7,00 7 1,20 0,50
( / m)
( / m) ( / mc) ( / mc) ( / mq) ( / mq) ( / mq) ( / m)
15,42
9,00 21,50 39,00 9,10 1,10 4,50
15,42
9,00 28,38 21,45 19,11 16,17 31,50 274,65
24,70
PRESCRIZIONE
VOCE DI CAPITOLATO :
Fornitura e posa in opera di tubazioni in PVC-U rigido non plastificato, per adduzione dacqua e per fognature e scarichi in pressione, conformi alla norma UNI EN ISO 1452. Le tubazioni dovranno essere conformi inoltre ai decreti ministeriali : D.M. del 21/03/1973 (fluidi alimentari), al D.M. n 174 del 06/05/2004. I tubi dovranno essere estrusi con miscele a base di policloruro di vinile prive di plastificanti, con la sola aggiunta di stabilizzanti organici OBS privi di metalli pesanti e di componenti quali fluidificanti ed altri additivi necessari per ottenere unappropriata fabbricazione del prodotto, in conformit a quanto previsto dalla UNI EN 1452-1. Sistema di giunzione a bicchiere con guarnizione pre-inserita meccanicamente a caldo durante la fase di formazione del bicchiere, composta da un elemento di tenuta in elastomero EPDM (rispondente alla norma UNI EN 681) accoppiato ad anello di rinforzo in polipropilene e privo di elementi metallici. ll sistema di giunzione deve essere in grado di sopportare la pressione negativa di -0,8 bar anche in condizioni di stress quali: deformazione diametrale del 10% e deformazione angolare di 3, tali performance devono essere comprovate da test-report eseguito da laboratorio certificato. I tubi saranno forniti in barre della lunghezza di 3 metri e dovranno essere posati a regola darte attenendosi scrupolosamente a quanto previsto dai requisiti della norma UNI EN ISO 14526 : Guida per listallazione. I collaudi delle tubazioni saranno effettuati in cantiere in presenza della Direzione Lavori, in osservanza al Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici del 12/12/1985 e secondo i metodi previsti dalla norma UNI EN 805. I tubi dovranno essere inoltre prodotti da aziende operanti in regime di Sistema Qualit Aziendale conforme alla norma UNI EN ISO 9001 rilasciata secondo la UNI CEI EN 45012 da enti terzi o societ riconosciuti e accreditati Accredia. Lintera fornitura dovr essere supportata da idoneo certificato di conformit prodotto rilasciato secondo la UNI CEI EN 45011 da enti terzi o societ riconosciuti e accreditati Accredia. DN ____ PN ____ SN ____ /m ____
www.blutechevolution.it
Il diametro del pozzetto condizionato dalle dimensioni della condotta da innestare (Es. Pozzetto DN800 pu sopportare una condotta max. DN400, in quanto i bicchieri di innesto per la tubazione richiedono una profondit minima, mentre un DN1000 pu innestare una condotta fino al DN600). Un altro elemento che condiziona la scelta del diametro lo spazio disponibile in cantiere, legato alloccupazione di altri sottoservizi presenti nella sede stradale.
Circolare in Polietilene
Circolare in Calcestruzzo vibrato e trattamento sul fondo con resina epossidica Circolare in Calcestruzzo vibrato e rivestimento del fondo in materiale plastico
La connessione tubo-pozzetto
Predisposizione degli innesti secondo le specifiche fornite dal cliente, in base al diametro e la tipologia delle tubazioni (Gres, Ghisa, PVC, CLS, PP, PRFV, ecc.) Tutti gli innesti sono creati nella parete del pozzetto con sagome calibrate in analogia ai bicchieri di innesto dei tubi (con le stesse tolleranze dimensionali delle tubazioni da innestare) questa soluzione elimina cos linserimento di corpi estranei (bicchieri in materiale sintetico o metallico) che possono presentare problemi di aggrappaggio e quindi di infiltrazioni tra il bicchiere e il corpo del pozzetto. Le guarnizioni in gomma in conformit alla UNI EN 681-1, qualora previste, sono incorporate nella sede. Questo sistema garantisce inoltre che la guarnizione abbia solo la funzione di garantire la tenuta idraulica prevista dalla norma UNI EN 1917 (tenuta 0.5 bar) evitando che la compressione dei tubi faccia deformare oltre il 25% le guarnizioni, punto limite di deformabilit delle guarnizioni in gomma, oltre il quale generalmente le guarnizioni tendono a plasticizzare.
Lottimale raccordo tra i vari canali di innesto con lorientamento dei flussi verso valle, permette unidraulica perfetta nel convogliamento e deviazione delle acque di scarico, garantendo inoltre lautopulizia del pozzetto.
La connessione fondo-cono
La connessione tra base e tronco cono avviene mediante incastro maschiofemmina ottenuto in fase di fabbricazione da fondelli in acciaio, questo permette la certezza del profilo e quindi linstallazione della guarnizione incorporata.
La fabbricazione avviene in un unico getto, il canale e le banchine non sono una realizzazione successiva, la stessa qualit presente su tutto il prodotto, sia nella parte interna a contatto con i reflui, sia allesterno con i terreni e relative sostanze aggressive presenti. La finitura superficiale risulta liscia in quanto il calcestruzzo molto compatto.
Il trattamento ai silicati che viene fatto sulla base del pozzetto, non crea uno strato superficiale ma serve a saturare quelle micro-porosit impercettibili alla vista, in questo modo si rende ancora pi resistente e impermeabile alle aggressioni chimiche il manufatto.
La posa in cantiere
La movimentazione avviene mediante lutilizzo di appositi maniglioni che si agganciano a dei chiodi annegati precedentemente nel manufatto, sia nel fondo che nel tronco cono.
Ogni pozzetto contrassegnato da unetichetta adesiva dove sono inseriti i dati di progettazione, la numerazione attribuita e il marchio .
La posa in cantiere
Il tubo viene inserito nella sede del bicchiere predisposto in modo che non si formino gradini tra lo scorrimento della tubazione e il canale del pozzetto, garantendo la perfetta continuit del flusso.
La posa in cantiere
Lelemento di prolunga viene posizionato dopo aver lubrificato a pennello la guarnizione sul cono e il maschio sulla base, le perfette geometrie permettono la posa senza poi dover stuccare e sigillare, garantendo la perfetta tenuta idraulica fino a 0,5 bar.
La posa in cantiere
Nelle aree urbane dove gli spazi per linstallazione dei pozzetti sono limitati, con la forma OVALE (800x1200) si consente una grande ispezionabilit del pozzetto e una ridotta occupazione degli spazi laterali.
La posa in cantiere
La posa in cantiere
La norma specifica i requisiti prestazionali e descrive i metodi di prova per elementi di calcestruzzo prefabbricati per camere di ispezione dove limpiego previsto di consentire laccesso e laerazione dei sistemi di scarico o di fognature, di acque meteoriche e acque superficiali per gravit o occasionalmente in pressione bassa.
Cemento, aggregati, acqua dimpasto, aggiunte, fibre dacciaio, acciaio darmatura, guarnizioni (EN 681-1).
Materiali, resistenza del calcestruzzo, qualit, contenuto dacqua, contenuto di cemento, contenuto di cloruro, assorbimento dacqua. Finitura, caratteristiche geometriche, durabilit dei giunti, resistenza allo schiacciamento, gradini pre-montati, tenuta allacqua, durabilit. Profilo dei giunti, armatura, resistenza allo schiacciamento, resistenza verticale, tenuta allacqua, assorbimento dacqua, resistenza del calcestruzzo, gradini pre-montati. Prove iniziali di tipo, controllo di produzione in fabbrica, ulteriori prove su campioni prelevati in fabbrica, compiti organismo di certificazione. Identificazione simbolo, informazioni necessarie sulletichetta.
Dichiarazione di conformit
LAPPENDICE ZA della Norma UNI EN 1917 indica che ottenuta la conformit del prodotto, il fabbricante deve preparare e conservare (e consegnare su richiesta) la DICHIARAZIONE DI CONFORMITA(ZA.2.2) che autorizza il fabbricante ad apporre la Marcatura La dichiarazione deve includere: Nome, indirizzo del fabbricante e luogo di produzione Descrizione del prodotto (tipo, identificazione, impiego) e una copia delle informazioni che accompagnano la marcatura Disposizioni a cui il prodotto conforme (per esempio appendice ZA della presente norma)
Marcatura CE
LAPPENDICE ZA.3 indica le informazioni che devono essere contenute nelletichetta con il simbolo che accompagnano il prodotto
Ultime due cifre dellanno in cui stata applicata la marcatura Nome e tipo del prodotto
Marcatura CE e Dichiarazione
INTERVENTI DI RIPRISTINO
Nuove costruzioni
Ripristino Restauro
Adesivi per piastrelle Adesivi e iniezioni in resina Pavimentazioni in resina Superfici sportive Impermeabilizzanti Sigillanti Rivestimenti per superfici
architettoniche , sistemi EIFS
Rivenditori & Distributori Progettisti Imprese e applicatori Committenti pubblici e privati Industria edile
Superfluidificanti Fluidificanti Ritardanti Acceleranti Additivi Antigelo Aeranti Stagionanti Disarmanti Prodotti speciali per le
costruzioni in Sotterraneo
Calcestruzzo Preconfezionato Prefabbricazione pesante Prefabbricazione leggera in terra umida Imprese di costruzione Tunneling Miniere Additivi per refrattari, malte
premiscelate, intonaci
Agenti Espansivi
Ci valido sia per i manufatti realizzati in opera che per gli elementi prefabbricati di vecchia concezione dopo un certo numero di anni di servizio
COLLETTORI FOGNARI
POZZI
STAZIONI DI POMPAGGIO
BACINI DI ESPANSIONE
LAGGRESSIONE CHIMICA
CORROSIONE MICROBIOLOGICAMENTE INDOTTA
H2S + H2O + O2 H2SO4
Aerobica
In ambiente anaerobico i batteri presenti nellacqua fognaria producono gas di H2S (acido solfidrico) H2S dipende da: Tipo di acqua (contenuto organico). Profondit (pi profondo maggiore la reazione anaerobica. Quantit di aria. Acido solfidrico (H2S) si trasforma in acido solforico (H2SO4) a causa del batterio aerobico Thiobacillus che cresce sulla superficie del calcestruzzo sopra il livello dellacqua fognaria. Anche una bassa concentrazione di H2S pu causare una elevatissima concentrazione puntuale acida di acido solforico pH 1 - 2.
IL RIPRISTINO
Norma UNI EN 1504
Una importante guida al ripristino delle strutture in c.a oggi a disposizione di tutti i progettisti e committenti ed rappresentata dalla UNI EN 1504 Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture di calcestruzzo: Definizioni, requisiti, controllo di qualit e valutazione della conformit. Principi generali per luso dei prodotti e dei sistemi
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IL RIPRISTINO
RIPRISTINO
IMPERMEABILIZZAZIONE
IMPERMEABILIZZAZIONE
IMPERMEABILIZZAZIONE
info@basfsoluzioni.it
diego.niero@basf.com
20
Milano
Provincia di Treviso
Vicenza
72 Comuni su un territorio pari a circa 1.700 km2 34% in area montana, il 14% in area collinare, il 52% in pianura. Il 73% dei Comuni Etra ha meno di 10.000 abitanti
Padova
Provincia di Venezia
PROFILO AZIENDALE
Servizio idrico Rifiuti Energie alternative
Riqualificazione energetica e generazione energia rinnovabile Installazione di impianti fotovoltaici sui tetti di edifici comunali Impianti di biogas per i reflui zootecnici e biomasse vegetali
I NUMERI DI ETRA
I dati pi importanti del Servizio Idrico Integrato, relativo al solo servizio fognario sono: - reflui immessi in rete 25.482.157 mc - reflui depurati 47.071.572 mc - sollevamenti gestiti 777 - sollevamenti telecontrollati 530 - lunghezza reti fognatura 2.342 km
CLS
320.89
15%
0%
320.89
14%
GH
186.41
8%
69.32
51%
255.73
11%
GRES
660.92
30%
0%
660.92
28%
405.13
18%
7.11
5%
412.24
18%
199.65 2 206.72
9% 100%
52.84 135.50
39% 100%
252.49 2 342.22
11% 100%
TUBAZIONI A GRAVITA
Per le tubazioni a gravit ci affidiamo a tre tipi di materiale: PVC PN 16 UNI EN 1452, GHISA e GRES. Il prezzo del tubo incide tra il 10%-15% sul costo di realizzazione di una rete fognaria e, quindi, abbiamo preferito scegliere quelli che hanno dimostrato affidabilit nel tempo. A seconda delle condizioni del terreno, della falda e dei carichi stradali scegliamo il tipo di materiale. Per quanto riguarda il PVC gi prima del 2000 usavamo le tubazione in pressioni PN 10, con lavvento della norma UNI EN 1452 siamo passati al PN 16 (ex PN 12.5).
CERCAVAMO UN TUBO CHE COME COSTO FOSSE INFERIORE ALLA GHISA ED AL GRES
LA VIDEOISPEZIONE
Gi nel 1997 il Consorzio Tergola, ora ETRA, aveva allestito un mezzo e istruito una squadra per la videispezione delle condotte nuove ed in esercizio. In questa scelta le motivioni sono: 1. Verificare con proprio personale le condotte realizzate dalle ditte Appaltatrice e dai Lottizzanti; 2. Individuare i motivi di intasamento delle condotte in esercizio; 3. Verificare lo stato delle condotte ed in particolare linfiltrazione da acque parassite (falda, pioggia)
LA VIDEOISPEZIONE
IL FURGONE
LA CABINA REGISTRAZIONE
Rovolon Bassano Torreglia Lusiana Schiavon Mestrino Tezze sul Brenta Cadoneghe Bassano Limena Marostica Battaglia Terme Valstagna Saonara Borgoricco Montrgrotto Cadoneghe Selvazzano Selvazzano Galzignano Marostica Vigonza Cassola Villa del conte Resana Villa del conte Curtarolo
I maggio Due Santi S. Daniele valli di sotto Europa fu IV Novembre Matteotti Dante Breda Anconetta V.tto Veneto Rialto Foscolo P.TTA Ruzzante G. Fasolo Manin Timavo Timavo Verdi M. Del Lavoro Paradisi Paolo VI Dell'Artigianato Boscalto dell'artigianato Valsugana
2 2 0 3 0 4 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 2 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
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0 0 0 0 0 0 0 0 2 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0 0 0 0 0 3 0 2 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
200 200/160 160 200 200 200 160 300 200 250/200 250 250 200 200/160 250/160 250/160 250/160 250/160 250/160 250 250 250 250 250 200 250 200
498.00 50.00 100.00 320.00 50.00 120.00 100.00 30.00 100.00 250.00 540.00 120.00 100.00 60.00 60.00 250.00 100.00 260.00 150.00 170.00 60.00 200.00 1 000.00 600.00 20.00 520.00 160.00
1401 1401 1401 1401 1401 1401 1401 1452 1452 1452 1452 1452 1452 1452 1452 1452 1452 1452 1452 1452 1452 1452 1452 1452 1452 1452 1452