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SEMINARIO INFORMATIVO Unioni Civili Limiti, diritti e pari opportunit San Gavino Monreale 15 maggio 2013

Buonasera e benvenuti a questo seminario informativo promosso dalla Commissione Comunale per le Pari Opportunit, dal titolo Unioni Civili limiti, diritti e pari opportunit. Per poter analizzare il tema, oggetto di grande dibattito sia a livello nazionale che locale, abbiamo invitato alcuni esperti in materia, che ringrazio a nome di tutta la Commissione. Sono con noi stasera, lAvv. Rosanna Mura, Presidente del Comitato per le Pari Opportunit dellOrdine degli Avvocati della provincia di Cagliari, lAvv. Stefano Altea, esperto di diritto internazionale e il Sig. Roberto Onnis, Responsabile dei Servizi Demografici del nostro Comune. Il seminario di questo pomeriggio rientra nellambito del ciclo di convegni e seminari che la Commissione per le Pari Opportunit sta portando avanti dalla sua elezione, avvenuta nel 2009, ad oggi. Finora gli argomenti trattati sono stati vari: dalla violenza, con particolare riferimento a quella esercitata contro le donne, alla multiculturalit, alla dislessia, allalimentazione sana. Ma il tema che verr affrontato oggi un argomento particolarmente sentito dalla Commissione che, per tale ragione, ha proposto e lAmministrazione Comunale ha accolto, la richiesta di istituzione del Registro delle Unioni Civili, attivo da alcune settimane come ci spiegher meglio il Sig. Onnis. La Commissione nellambito delle sue funzioni e finalit ha quindi promosso listituzione di un registro delle unioni di fatto e convivenze, unioni basate su vincoli affettivi e/o di mutua solidariet, quale segnale di democrazia e di riconoscimento di diritti degli uomini e delle donne, anche in riferimento agli art. 1 e 2 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, approvata il 10 dicembre del 1948 dallAssemblea Generale delle Nazioni Unite, che sancisce che tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignit e diritti e che ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libert senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. La stessa Costituzione Italiana, agli art. 2 e 3, garantisce i diritti inviolabili delluomo sia come singolo che nelle formazioni sociali, riconoscendogli pari opportunit. Lunione civile, quindi, tra soggetti di sesso diverso o dello stesso sesso non si pone in contrasto con la famiglia cos come riconosciuta e garantita dalla Costituzione Italiana allart. 29, posto che la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come societ naturale fondata sul matrimonio. Pertanto, nel riconoscere e sottolineare il valore e limportanza della famiglia non esclude il sorgere o lesistenza di diverse formazioni sociali le cui finalit siano ritenute meritevoli di tutela e non contrastanti con i principi costituzionali. Come detto in premessa, largomento delle unioni civili oggetto di interessanti dibattiti, anche e soprattutto perch l'Italia non ha ancora una normativa di riferimento: si parla di "coppia di fatto" riconducendola ad una unione non riconosciuta giuridicamente.

Il Parlamento Europeo ha pi volte invitato gli stati membri tra cui, quindi lItalia, a legiferare per il riconoscimento ufficiale delle unioni civili e, nella raccomandazione del 16 marzo 2000 sul rispetto dei diritti umani nell'Unione Europea, esso chiese di "garantire alle famiglie monoparentali, alle coppie non sposate e alle coppie dello stesso sesso parit di diritti rispetto alle coppie e alle famiglie tradizionali, in particolare in materia di legislazione fiscale, regime patrimoniale e diritti sociali". La nostra Commissione ha, inoltre, ripreso i principi sanciti dallart. 1 comma 2 dello Statuto Comunale: cio il rispetto dei diritti delluomo e dei principi di solidariet e opportunit tra cittadini, riconoscendo la valorizzazione delle differenze. Sulla base di questi principi, abbiamo presentato, ad ottobre 2012, al Consiglio Comunale la richiesta di istituire il Registro delle unioni civili e il 1 febbraio sono stati approvati con 11 voti favorevoli e 1 astenuto il Regolamento e il Registro. Con successiva Delibera di Giunta, il Registro delle Unioni di fatto e Convivenze diventato operativo. Per entrare nel merito dellargomento, cedo subito la parola al Sig. Onnis, Responsabile dei Servizi Demografici del nostro Comune che ci espliciter i dettagli tecnici e burocratici sulla tenuta del registro. I prossimi interventi ci presenteranno la legislazione in materia di unioni di fatto. Lobiettivo, come dice il titolo del seminario, quello di conoscere i limiti e i diritti delle unioni di fatto, in Italia e in Europa. Interverr ora lAvv. Rosanna Mura, Presidente del Comitato Pari Opportunit dellordine degli Avvocati della provincia di Cagliari, che ci parler della famiglia che cambia: dal matrimonio alle unioni civili, l'evoluzione sociale e giuridica. Lintervento dellAvv. Stefano Altea, esperto di diritto internazionale, sar unanalisi ed un confronto sulla legislazione in materia di unioni civili nel resto dEuropa. In particolare approfondir il concetto di famiglia e matrimonio nel diritto Europeo; delle fonti internazionali in materia dalla Convenzione europea dei diritti delluomo al diritto dellUnione Europea; della ricaduta nel diritto italiano delle fonti internazionali; del riconoscimento di diritti ai legami familiari diversi dal matrimonio (eterosessuale) per il tramite delle fonti internazionali. Dopo queste riflessioni giuridiche degli Avvocati Mura e Altea e il contributo tecnico-operativo del Registro delle Unioni Civili offerto dal Sig. Onnis, il nostro auspicio, come Commissione per le Pari Opportunit, che la normativa italiana venga presto allineata a quella europea, al fine di garantire anche nel nostro Paese il rispetto dei diritti degli uomini e delle donne sia come singoli che come parte di una formazione sociale. Il rispetto delle pari opportunit deve essere sempre garantito per tutti.

La presidente Paola Vanzo

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