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Billy

nuova rubrica
Stelle & Stelle

all’interno
rassegna rivista cinematografica romagnola
cinematografica 23 marzo 2009 - Numero 3

film d’essai in Romagna Gran Torino Due Partite I love shopping Che
dal 23 marzo al 5 aprile recensioni

Lo slasher Monkey Boy


orrore non reazionario non esistono fiabe non cruente
horror politics réportage

Tv avanguardista Le ragioni di Baricco


Micheal Mann e Miami Vice finanziare l’educazione non i teatri
grandi registi (viventi) billy sostiene

Perrotta & Kubert


pezzi d’immaginario americano
altre immagini

Cinema e socjale
influenze filmiche e territorio
billy sostiene

La voce di Groucho
Intervista a Giorgio Lopez
23 marzo 2009 - Numero 3

Sommario HorrorPolitics #2
di Matteo Lolletti

La generazione fraintesa dello slasher

Tra il 1968 e il 1977, due anni di svolta nella


Horror Politics #2 La generazione fraintesa p.2 storia del mondo, si innesca e, successivamente al
dello slasher ’77, esplode irresistibile, il glorioso periodo dello
Matteo Lolletti slasher. Sotto-genere dell’horror e sua declinazione
sociale, lo slasher mutua l’evocativo nome dal
Giorgio Lopez - la voce di Danny De Vito, 3
verbo to slash (ferire con una lama affilata).
John Cleese e Groucho Marx
Chiara Tartagni continua a pagina 13

In Sala 6
gran torino Alessandro Merci
che Gianluca Rivizzigno
i love shopping Fabio Giambi
due partite Alessandro Merci

Fuori Sala 7
amore e guerra Fabio Giambi
amici miei Francesco Garoia
l’avventura Giambi

rassegna Cinematografica 8
Essai in Romagna 23 marzo - 5 aprile 2009

Altre immagini 10
l’insegnante di astinenza sessuale Ilario Gradassi
wolverine: origins Chiara Tartagni
l’era glaciale Ilario Gradassi
Bologna avanguardia futurista Alessandro Merci

Monkey Boy - Réportage 11


Luigi Palmirotta

Il più grande regista (vivente) del mondo 14


#1 Miami Vice, Di etica e tv
Michelangelo Pasini BILLY è andato allo screening test della
CHANGOFILM a Forlì, ha approfittato della
Stelle & Stelle Woody Allen 15 disponibilità di Giorgio Lopez per parlare
Camilla Bruschi di doppiaggio, apre un nuovo fronte
riflettendo su un maestro contemporaneo
Billy Sostiene 16 ancora poco studiato come Michael
E SE BARICCO AVESSE RAGIONE? Alessandro Merci Mann. Non mancano analisi astrologiche e
il cinema nell’urna Ilario Gradassi critiche di grandi film. La semina continua.
l’aria socjale Francesco Garoia La primavera in sala si prospetta intensa

2
23 marzo 2009 - Numero 3

giorgio
lopez
la voce di danny de
vito, john cleese e
groucho marx
a cura di Chiara Tartagni

Il doppiaggio cinematografico e televisi-


vo in Italia è una vera e propria arte, che
vanta ormai decenni di storia e il coinvolgimento di grandi artisti. Ma queste “voci nell’ombra”, per quanto
profondamente familiari, ci sono anche in gran parte ignote. Abbiamo voluto aprire almeno in parte una finestra
su questo mondo, parlandone con uno dei più grandi doppiatori italiani, Giorgio Lopez, (che ringraziamo per
la particolare disponibilità).

Ci può illustrare in breve le fasi preliminari del attore da doppiare.


doppiaggio? Come vengono accostate le voci La direzione del doppiaggio è questo. Chiaramente
agli attori? In cosa consiste esattamente la non si può prescindere dal talento dell’interprete.
direzione del doppiaggio e come si è trovato L’importante è lasciare liberi e sereni gli attori-
in questo ruolo? doppiatori e seguirli quasi senza farsene accorgere.
Il doppiaggio, è un servizio che si fa a chi non conosce
la lingua originale del film. Come tale deve rispettare Lei è doppiatore ma anche insegnante di
fedelmente quello che è stato creato da altri e non doppiaggio. Che consigli può dare a chi si
alterarne i significati. La vera arte del doppiaggio sta avvicina a questo mestiere? E cosa pensa del
nel saper restituire l’opera in un’altra lingua senza doppiaggio fatto dai bambini?
modificarne arbitrariamente il significato intrinseco. Chi vuole fare questo mestiere deve sapere che ci
Quindi da un copione originale si fa una traduzione vuole tempo, e pazienza, anche per chi ha talento.
e poi un adattamento per adeguarsi alle labiali che Bisogna apprendere una tecnica precisa e poi
si presenteranno nel visivo, e farle corrispondere alla renderla facilmente fruibile. Bisogna essere naturali
traduzione. e veri nella recitazione. Non c’è molto da inventare se
La scelta degli attori spetta al direttore del chi vuole fare questo lavoro ha passione, costanza,
doppiaggio, e in genere si fa una valutazione che non umiltà e pazienza. Prima o poi il talento, unito a una
può prescindere dall’aderenza del doppiatore alla buona tecnica verrà fuori. I bambini sono formidabili.
voce o comunque alla fisicità ed età del personaggio- Hanno il senso del gioco e spesso sono dei veri talenti.

Dall’8 al 10 aprile al cine- Al BFF di Cesena annunciata Durante il BFF mostre per il
ma san Biagio di Cesena la la presenza di Silvio Orlando CliCiak, il concorso nazio-
quinta edizione del Backsta- e Anna Bonaiuto l’8 alle 18; nale per fotografi di scena
ge Film Festival. Proiezioni Alessio Boni e Michela Ce- giunto alla dodicesima edi-
dalle 17 alle 19.30 e dalle scon il 9 alle 18 e Valentina zione. Ospite speciale Alfon-
21 alle 24 Lodolini il 10 alle 21. so Avincola.
3
23 marzo 2009 - Numero 3

Giorgio Lopez

Ci ha particolarmente colpiti la sua assidua


presenza nel doppiaggio di film e serie
d’animazione. Ce ne può parlare?
Il cartone animato dà spazio alla fantasia. Ce n’è
molto bisogno in questo mondo.
Sul web si possono trovare il suo sito ufficiale
e il suo profilo su Facebook. A cosa è dovuto
questo largo utilizzo delle nuove tecnologie?
Bisogna adeguarsi ai tempi. Vivere insieme è la
grande arte che dobbiamo realizzare. Oggi per
vivere insieme bisogna approfittare della tecnologia,
altrimenti le distanze ci isolerebbero. Anche se
vorrei dire che a volte sono tentato di custodire
gelosamente il mio pensiero non farlo conoscere
così tranquillamente, potrebbe rivelarsi pericoloso. In
fondo il pensiero è ancora l’unica cosa libera che ci
John Cleese e Jamie Lee Curtis in Un pesce di nome Wanda rimane. Diciamo: l’arte della spada ti porta alla gloria,
ma la prudenza ti riporta a casa.
L’importante è che crescendo, mantengano queste
caratteristiche, e non diano nulla per scontato. Non si Ci può raccontare della sua esperienza nel
smette mai di imparare. mondo del teatro?
Lei ha doppiato attori celebri, sia nel Ho cominciato
campo della comicità (Danny De Vito, John dopo l’Accademia
Cleese), sia impegnati in ruoli drammatici D’Arte Drammatica
(Dustin Hoffmann, Ian Holm). Ha riscontrato “Silvio D’Amico” a
differenze sostanziali durante il doppiaggio? lavorare con Luigi
Ha “lavorato” diversamente sulla voce? Squarzina a Genova
Negli attori che ho doppiato l’unica differenza è che in Madre Courage
loro erano diversi, io sempre me stesso. Mi sono e i suoi figli di B.
adeguato ai personaggi che interpretavo. Di volta in Brecht. Esperienza
volta ho cercato di avvicinarmi il più possibile a quello indimenticabile,
che vedevo fare. È chiaro che ho dovuto modificare con l’adorata Lina
l’approccio e spesso anche l’impostazione vocale. Volonghi. Poi con
Antonio Calenda al
A proposito di comicità, com’è stato prestare
Teatro dell’Aquila:
la voce a Groucho Marx?
Lear. A piacer
Frenetico Groucho, frenetico io.
vostro. Riccardo Danny De Vito

Mentre in occidente Watch-


Le date dell’edizione 2009 men non ha convertito il
del Mosaico Film Festival grande pubblico in Giappo- Nelle sale dal 27 marzo
2009 di Ravenna: dal 20 al ne trionfo per Yattaman di Mi- Teza, pluripremiato film etio-
25 aprile. ike, da due settimane in vetta pe diretto da Haile Gerima.
agli incassi davanti a Dorae-
4 mon (!) e a Dragonball.
23 marzo 2009 - Numero 3

Giorgio Lopez

terzo. Insomma ne ho fatte di cose. Ho percorso in un’abbazia di monaci benedettini al confine con
chilometri su molte strade dell’Italia e del mondo, con la Francia, riprendendo le loro giornate. Tre ore di
qualunque tempo e a qualsiasi ora. Sono ancora qui puro silenzio che parlava al cuore. Niente sottotitoli.
e ringrazio la vita che mi ha dato queste opportunità. Fantastico. Per me o SILENZIO o DOPPIAGGIO.
Lei ha all’attivo anche due film e partecipazioni Ci sono attori a cui ha prestato la sua voce con
a serie televisive. Come si è trovato davanti particolare piacere? O film a cui è legato?
alla macchina da presa? E cosa pensa del A parte quelli che di solito doppio, Pat Morita, il
passaggio di diversi doppiatori al mondo del Maestro Maghi di Karate Kid.
cinema e della tv?
In realtà mi sono divertito, ma non ho trovato molte
soddisfazioni nel fare quel poco cinema che ho fatto.
Preferisco il teatro o il doppiaggio o la radio. A meno
che non si facciano incontri fortunati con persone
di gran talento e spessore. Fellini l’ho incontrato al
doppiaggio, così come Tornatore o Pupi Avati. Certo
se qualcuno di questi ultimi mi chiamasse penserei
di vivere un sogno. Insomma nella vita è questione
di incontri. Se incontri la persona giusta nel tempo
giusto, può manifestarsi qualcosa che potrebbe dare
frutti. Chi si dedica alla televisione o al cinema è libero
di farlo. In genere sono motivi narcisistici, ma va bene
è normale. A me interessa un altro tipo di approccio
a quest’arte. Mi piace utilizzare il mio mestiere come
metodo conoscitivo.
Ormai da tempo si propone la proiezione Pat Morita in Karate Kid
dei film stranieri in lingua originale con
sottotitoli. Come risponde a chi lo sostiene?
Per me i sottotitoli sono un’ipocrisia. O conosci
la lingua originale del film, inglese, cinese, turco,
giapponese, spagnolo , francese, e allora vai a vederlo
così com’è senza fronzoli che ti distraggono, come i
Cari saluti a tutti
sottotitoli, oppure vai a vedere un film doppiato. Se Giorgio Lopez
hanno fatto bene il loro lavoro, questo ti consente
di abbandonarti alla visione del film come se stessi
sognando. Ho visto un meraviglioso film Il Grande
Silenzio di un regista tedesco che ha vissuto per mesi http://www.giorgiolopez.com/

Dal 27 in circolazione anche Dal 3 aprile in sala il nuovo


Sempre il 27 ci prova anche
Legami di sangue interes- Pupi Avati Gli amici del bar
Two Lovers di James Gray,
sante opera prima di Paola Margherita, rilettura della
triangolane sentimentale
Colomba che si inserisce Bologna anni ’50. Tono più
con Joachim Phoenix, Gwy-
nella new wave meridiona- leggero degli ultimi film del
neth Paltrow e Isabella Ros-
le, tutto girato in una masse- nostro. Il nuovo volto da lan-
ria molisana.
sellini.
ciare è tale Pierpaolo Zizzi. 5
23 marzo 2009 - Numero 3

In Sala
gran torino che
(2008) 116’ Clint Eastwood (2008) 257’ Steven Soderbergh

Giunto alla veneranda età di 78 anni, il mitico regista Benicio del Toro e Steven Soderbergh uniscono le for-
dagli occhi di ghiaccio ci regala con questo Gran ze per produrre questa pellicola sul rivoluzionario ar-
Torino il suo capolavoro, e la summa di tutto il suo gentino. Dai primi incontri clandestini con Castro, fino
cinema: un film straordinario e commovente sulla vita alla vincente campagna contro Batista, la vita del Che
e sulla morte, sulla solitudine, sull’amicizia e sulla viene seguita con maniacale documentazione e reci-
diversità. E ci regala il personaggio di Walt Kowalski tata in spagnolo, o per meglio dire in cubano (sono
(lo stesso Eastwood): un vecchio reduce di guerra, stati utilizzati perfino dei “dialect coach”). I Diari sono
indurito nei lineamenti e nei comportamenti, ma lontani: Che ora è un guerrigliero che vuole portare
non nel cuore; un ultimo disperato eroe che ci piace la rivoluzione in tutti i paesi del Sud America. Inte-
ricordare seduto sulla veranda di casa, la bandiera ressanti gli inserti sul discorso alle Nazioni Unite del
americana e il fido cane al fianco, mentre gelido e 64. Del Toro recita ottimamente, ma la sensazione
solitario scruta il mondo che lo circonda, armato della di essere di fronte a un supereroe senza macchia e
sua dolente umanità. senza paura è francamente eccessiva.

BBBBB Alessandro Merci BBBBB Gianluca Rivizzigno

i love shopping due partite


(2009) 105’ P. J. Hogan (2008) 94’ Enzo Monteleone

Dai romanzi autobiografici best-sellers di Sophie Due partite giocate intorno allo stesso tavolo, ad
Kinsella al grande schermo, il film di Hogan infila oltre trent’anni di distanza, da quattro madri e dalle
un’insulsaggine modaiola dopo l’altra. La trama rispettive figlie. Giocate, e irrimediabilmente perdute
è deboluccia e molto banale, quasi una scusa per da tutte le protagoniste, vuoi per le frustrazioni e le
operare carrellate (troppe) di capi d’abbigliamento costrizioni che caratterizzavano l’Italietta del boom,
all’ultimo grido luccicanti (con più di una furba vuoi per le insicurezze e le incomprensioni dell’oggi.
strizzatina d’occhio alle teenager omologate). Isla Un cast di ottimo livello impreziosisce questo gioco
Fisher non è malvagia come protagonista, e buone al massacro tutto al femminile, che ha nella teatralità
sono le idee dei manichini parlanti nelle vetrine il proprio punto di forza e che, nonostante qualche
e le scene delle sedute di disintossicazione dallo eccesso nella prima parte, lascia numerosi spunti e
shopping compulsivo, ma in generale è superficiale un solo dubbio: siamo certi che la responsabilità sia
e prescindibile! tutta e sola del Grande Assente, l’uomo?

BBBBB Fabio Giambi BBBBB Alessandro Merci

Il 3 aprile tenta la fortuna an-


Il 3 aprile la Dreamworks che la commedia francese
lancia Mostri contro Alieni Claudia Pandolfi sostituirà
Louise Michel, chi lo ha visto
omaggio animato alla fan- Giovanna Mezzogiorno nel
alla Festa di Roma ne par-
tascienza anni ’50. Ovvia- sequel de L’ultimo bacio. Ha
la come la commedia più
mente in 3D. Ovviamente divertente dai tempi de La così bisogno di soldi?
6 da vedere.
cena dei cretini.
23 marzo 2009 - Numero 3

Fuori Sala
amore e guerra amici miei
(1975) 85’ Woody Allen (1975) 140’ Mario Monicelli

Primo film “intellettualmente impegnato” di Woody Cinque amici vagano per la Toscana importunando i
Allen, sulla falsariga di Guerra e Pace di Tolstoj, che si soggetti più strani che trovano e combinando scher-
cimenta con notevole genialità e ironia con la grande zi di ogni sorta. Alcune gag sono simpatiche, altre
letteratura russa dell’800. Il nevrotico, scalcagnato e scontate, altre indimenticabili. Cosa lo distingue da
quattrocchi Boris Grushenko (Allen), famoso vigliacco un cinepanettone? Il fatto che sia stato pensato dal
divenuto eroe di guerra in maniera molto involontaria, grande sceneggiatore Germi, che alla regia non ci sia
cerca di conquistare il cuore dell’avvenente cugina Vanzina ma l’immenso Monicelli, che l’interpretazione
Sonia (la bravissima Diane Keaton). Ma egli è un non sia affidata a divertenti (?) burloni, ma a feno-
cultore del dubbio, le considerazioni filosofiche semi- menali attori come Tognazzi e Noiret. Una commedia
serie non lo abbandonano nemmeno quando è il intelligente quanto ben fatta. Storica e irripetibile. «Oh
momento di assassinare Napoleone! Un’intelligente ragazzi, come si sta bene fra noi, fra uomini! Ma per-
parodia da non perdere! ché non siamo nati tutti finocchi?».
BBBBB Fabio Giambi BBBB Francesco Garoia

l’avventura (1960) 145’ Michelangelo Antonioni


Girato in condizioni veramente avventurose (la particolare evidenza tra le figure umane (il perso-
troupe restò per due giorni senza cibo né acqua su naggio) e il paesaggio naturale impresso sulla pel-
uno scoglio delle isole Eolie nei pressi di Panarea), licola con spietata lucidità. Antonioni concretizza
costruito come un giallo alla rovescia, L’avventura questo rapporto di portata matematica, algebrica,
condensa nei suoi 140 minuti una feroce analisi della attraverso inquadrature lunghe e il posizionamento
borghesia affidata a una narrazione implosa, tesa a preciso, inesorabile della figura nell’ambiente; un
declinare il vuoto degli spazi naturali filmati inesora- ambiente che finisce per sovrastarle, schiacciarle,
bilmente dalla macchina da presa. Una narrazione la cancellarle. Filma le rocce, le asperità del terreno,
cui causalità rimane assente, incrinata da un evento gli scogli come un architetto misura la distanza tra
imprevisto e inspiegabile come la scomparsa – in la figura umana e questo materiale grezzo, duro,
piena narrazione – di una delle protagoniste princi- inanimato. Ogni riferimento al Montale degli Ossi
pali, “svanita” nel vuoto metaforico del pessimismo di seppia è assolutamente non casuale! L’uso della
esistenziale di Antonioni. Il regista supera una volta panoramica delimita lo spazio interiore dei perso-
per tutte l’esperienza neorealistica; circoscrive, però naggi, ne segna i limiti esistenziali, certifica in modo
soprattutto rinnova, quella esperienza cinematogra- indelebile e sublime La morte al lavoro di uno dei più
fica attraverso alcune scelte filmiche, come l’atten- grandi artisti del cinema contemporaneo mondiale.
zione posta sul paesaggio, non solo evocativo, ma
caricato di significati metaforici di pura bellezza, con BBBBB Fiorenzo Giambi

Il regista riminese Marco Ber-


Martedì 24 e 31 due ap-
Il 27 marzo escono sei film tozzi fa parte della giuria di
puntamenti alla Collina dei
italiani contemporanea- Italiani brava gente, il festi-
conigli di Forlì per gli aman-
mente: Oldoini, Faenza e val documentario di rifles-
ti del cinema di genere:
quattro opere prime. Ricor- sione sulla società italiana a
protagonisti il nuovo Horror
datevi di Balalaklava! Firenze dal 27 al 29 marzo,
giapponese e il Frat pack.
all’auditorium Stensen. 7
23 marzo 2009 - Numero 3

rassegna Cine
2001 - ODISSEA NELLO SPAZIO (1968) 141’ Stanley HOME (2008) 95’ Ursula Meier
Kubrick lunedì 23 marzo CINEMA DON FIORENTINI Imola
lunedì 23 marzo 21.00 CINETECA DI RIMINI giovedì 26 marzo LUGOCINEMA
martedì 31 marzo 21.00 CINEMA VERDI Forlimpopoli
ANCHE LIBERO VA BENE (2006) 108’ Kim Rossi Stuart mercoledì 1 aprile 21.00 CINEMA VERDI Forlimpopoli
martedì 24 marzo 21.00 CINESOGNI Ravenna
KISS KISS BANG BANG (2000) 94’ Stewart Sugg
APPALOOSA (2008) 114’ Ed Harris martedì 31 marzo 21.30 TEATRO SOCJALE Piangipane
giovedì 26 marzo 21.00 METROFESTIVAL Gambettola
venerdì 27 marzo 21.00 METROFESTIVAL Gambettola KURT COBAIN ABOUT A SON (2006) 97’ AJ Schnack
domenica 29 marzo 21.30 SCAGLIE Faenza
ARANCIA MECCANICA (1971) 137’ Stanley Kubrick
lunedì 30 marzo 21.00 CINETECA DI RIMINI IO NON SONO QUI (2007) 135’ Todd Haynes
mercoledì 25 marzo 21.15 ASPETTANDO ANTEPRIMA Bellaria
AUSTRALIA (2008) 165’ Baz Luhrmann
martedì 31 marzo 21.15 SUPERCINEMA Santarcangelo LASCIAMI ENTRARE (2008) 114’ Tomas Alfredson
mercoledì 1 aprile 21.15 SUPERCINEMA Santarcangelo lunedì 23 marzo 20.30-22.30 CINEMA SAFFI Forlì
IL BELL’ANTONIO (1960) 105’ Mauro Bolognini I LUOGHI IMMAGINATI. L’EMILIA-ROMAGNA NEL CINEMA DI
lunedì 30 marzo 16.30 CINETECA DI RIMINI PUPI AVATI (2009) 75’ Riccardo Marchesini
mercoledì 1 aprile 16.30 CINETECA DI RIMINI
BELOW SEA LEVEL (2008) 105’ Gianfranco Rosi V.O.S.I.*
giovedì 2 aprile 21.00 CINETECA DI RIMINI
MAR NERO (2008) 95’ Federico Bondi
lunedì 30 marzo CINEMA DON FIORENTINI Imola
BERLIN (2007) 85’ Julian Schnabel
giovedì 2 aprile LUGOCINEMA
venerdì 3 aprile NUOVO CINEMA Bagnacavallo
sabato 4 aprile NUOVO CINEMA Bagnacavallo
IL MATRIMONIO DI LORNA (2008) 105’ Jean-Pierre e Luc
LA BIBBIA (1966) 174’ John Huston
Dardenne
mercoledì 1 aprile 21.00 SALA SAN LUIGI lunedì 23 marzo CINEFORUM RICCIONESE
martedì 24 marzo CINEFORUM RICCIONESE
COVER BOY (2007) 97’ Carmine Amoroso martedì 24 marzo 21.00 CINETEATRO VICTOR San Vittore di Cesena
martedì 24 marzo CINEMA SARTI Cervia giovedì 26 marzo 21.00 CINETEATRO VICTOR San Vittore di Cesena
venerdì 27 marzo NUOVO CINEMA Bagnacavallo
THE DIABOLIKAL SUPER-KRIMINAL (2007) 73’ S. S. Sunda sabato 28 marzo NUOVO CINEMA Bagnacavallo
giovedì 26 marzo 21.00 LA PALAZZINA Imola
MILK (2008) 128’ Gus Van Sant
DOGVILLE (2003) 165’ Lars von Trier martedì 24 marzo 21.00 CINEMA VERDI Forlimpopoli
mercoledì 25 marzo 21.15 SNAPORAZ Cattolica mercoledì 25 marzo 21.00 CINEMA VERDI Forlimpopoli
giovedì 26 marzo 21.00 CINEMA VERDI Forlimpopoli
IL DUBBIO (2008) 104’ John Patrick Shanley
giovedì 2 aprile 21.00 METROFESTIVAL Gambettola MORIRE DI LAVORO (2008) 88’ Daniele Segre
venerdì 3 aprile 21.00 METROFESTIVAL Gambettola martedì 24 marzo 21.00 OCCHI SUL CINEMA 2 San Marino

EL CID (1961) 184’ Anthony Mann I MOSTRI (1963) 87’ Dino Risi
mercoledì 25 marzo 21.00 SALA SAN LUIGI Forlì mercoledì 25 marzo CINEMA SARTI Cervia

GALANTUOMINI (2008) 100’ Edoardo Winspeare NOTTURNO BUS (2007) 104’ Davide Marengo
martedì 31 marzo CINEMA SARTI Cervia martedì 24 marzo 21.30 TEATRO SOCJALE Piangipane

8 * Versione originale sottotitolata in italiano


23 marzo 2009 - Numero 3

ematografica Essai in Romagna


23 marzo - 5 aprile 2009

L’ONDA (2008) 101’ Dennis Gansel


lunedì 30 marzo 21.40 LUNEDÌ CULT MOVIE Faenza
sale e biglietti
CINEFORUM RICCIONESE €5 Planet Cinema (sala 6) viale Virgilio
THE ORPHANAGE (2007) 100’ Juan Antonio Bayona 19 Riccione
martedì 24 marzo 21.00 OCCHI SUL CINEMA 2 San Marino CINEMA DON FIORENTINI €4,50 viale Marconi 31 Imola
mercoledì 25 marzo 21.00 OCCHI SUL CINEMA 3 San Marino CINEMA SAFFI €5 (intera serata) via dell’Appennino 480 Forlì
CINEMA SAN BIAGIO €3 (ingresso libero il martedì
PERSEPOLIS (2007) 95’ Marjane Satrapi
pomeriggio) via Aldini 22 Cesena
domenica 29 marzo 16.00 CINEFORUM PD VILLE UNITE
CINEMA SARTI €3,50 (ingresso libero il mercoledì) via XX
settembre 98/a Cervia
IL PRANZO DI BABETTE (1987) 101’ Gabriel Axel
CINEMA VERDI €5 Piazza A. Fratti Forlimpopoli
venerdì 27 marzo 21.00 NUOVO CINEMA BINARIO Cotignola
CINEFORUM PD VILLE UNITE ingresso libero Sala della
Delegazione via Pistocchi 41 San Pietro in Vincoli (RA)
IL PRIMO RESPIRO (2007) 100’ Gilles de Maistre
lunedì 30 marzo CINEMA SAFFI Forlì CINESOGNI €3 Cinemacity (sala 12) via Bini 7 Ravenna
CINETEATRO VICTOR €4,20 via San Vittore 1680 San Vittore
QUALCUNO CON CUI CORRERE (2006) 118’ Oded Davidoff di Cesena (FC)
giovedì 26 marzo 21.30 NOTORIUS Rimini CINETECA DI RIMINI €4 lunedì 21.00, gratis 16.30 e
martedì via Gambalunga 27 Rimini
RESPIRO (2002) 95’ Emanuele Crialese LA PALAZZINA ingresso libero Via Quaini 14 Imola
venerdì 3 aprile 21.00 NUOVO CINEMA BINARIO Cotignola LUGOCINEMA €5 Cinema Giardino viale Orsini 19 Lugo
LUNEDÌ CULT MOVIE €6,50 (€5,00 con tessera web)
IL RITORNO (2003) 105’ Andrej Zvyagintsev Cinema Italia via Cavina 9 Faenza
martedì 31 marzo 21.00 CINESOGNI Ravenna METROFESTIVAL €7 abbonamento rassegna Cinema
Metropol Corso Mazzini 51 Gambettola
STELLA (2008) 102’ Sylvie Verheyde NOTORIUS €5,50 Cinema Tiberio viale Tiberio 59 Rimini
lunedì 30 marzo CINEFORUM RICCIONESE NUOVO CINEMA €3,50 Ex convento San Francesco via Cadorna
martedì 31 marzo CINEFORUM RICCIONESE 14 Bagnacavallo
NUOVO CINEMA BINARIO ingresso con tessera PRIMOLA
TEMPI MODERNI (1936) 89’ Charles Chaplin (€15) Teatro Binario c\o Stazione Ferroviaria di Cotignola
mercoledì 1 aprile SNAPORAZ Cattolica OCCHI SUL CINEMA €5
1) Cinema Pennarossa via Corrado Forti 53 Chiesanuova (RSM)
TI AMERÒ SEMPRE (2008) 115’ Philippe Claudel 2) Cinema Nuovo Dogana piazza Marino Tini 7 San Marino
venerdì 3 aprile 21.15 SUPERCINEMA Santarcangelo 3) Cinema Turismo via della Capannaccia 2 San Marino
SALA SAN LUIGI ingresso libero via Luigi Nanni 12 Forlì
TONY MANERO (2008) 98’ Pablo Larrain SCAGLIE €5 tessera mensile ClanDestino viale Baccarini 21
lunedì 23 marzo 21.40 LUNEDÌ CULT MOVIE Faenza Faenza
SNAPORAZ €5 Piazza Mercato 15 Cattolica
TUTTI A CASA (1960) 120’ Luigi Comencini SPIRITUALMENTE REALE ingresso libero Cinema Italia via
lunedì 23 marzo 16.30 CINETECA DI RIMINI Cavina 9 Faenza
SUPERCINEMA €5 Piazza Marconi 1 Santarcangelo di Romagna
VUOTI A RENDERE (2007) 100’ Jan Sverak TEATRO SOCJALE €5 (€10 con vino e cappelletti) via
venerdì 27 marzo 21.15 SUPERCINEMA Santarcangelo Piangipane 153 Piangipane

9
23 marzo 2009 - Numero 3

Altre immagini
Bologna Avan-
L’Insegnante Di Astinenza Sessuale guardia Futurista
Tom Perrotta, 2008, editore e/o, €18 Bologna, Casa Saraceni,
http://www.tomperrotta.net/ fino al 20 aprile 2009,
Scrittore di film splendidi e sottovalutati come Election e Little children, Perrotta ingresso gratuito
continua nell’ultimo romanzo la sua autopsia della società statunitense http://www.fondazionecarisbo.it/
contemporanea. Tratteggia le vicende di una insegnante di educazione sessuale Impazzano in tutt’Italia le
che subisce l’attacco dei cristiani integralisti dopo aver risposto a una domanda celebrazioni per il cente-
sui pompini «c’è a chi piace» e di un cristiano, rinato riluttante nel momento (che il nario del futurismo, con
libro ben riesce a cristallizzare) in cui la marea reborn che ha innalzato agli altari grandi mostre a Rovereto,
George W. Bush inizia a refluire. Un romanzo che ha il limite di essere già un’ottima Milano, Roma e Bologna
sceneggiatura da film. che dedica al movimento
Ilario Gradassi una piccola, ma fondamen-
BBBBB tale retrospettiva. Il futu-
Wolverine: Origins rismo, infatti, non nasce
Bill Jemas, Joe Quesada e Paul Jenkins, disegni di Andy Kubert (2001-02) Panini Comics a Parigi il 20 febbraio del
http://www.paninicomics.it 1909 con la pubblicazione
Dopo decenni di misteri era inevitabile che qualcuno mettesse le mani sulle origini del manifesto su Le Figaro,
del mutante più amato del Marvel Universe e non è un caso che tra gli autori ci come normalmente si cre-
siano i due principali dirigenti della Marvel di quegli anni, Bill Jemas e Joe Quesada. de, bensì 15 giorni prima
Chi conosce la storia di Logan dal suo esordio ad oggi, si divertirà a riconoscere in a Bologna, quando lo stes-
personaggi e situazioni evidenti riferimenti alla vita del nostro eroe, ma anche chi si so manifesto viene stam-
introdurrà nel suo mondo con questo albo non resterà deluso. La trama è delineata pato sulla prima pagina
con tocchi delicati e perfino lirici, grazie anche ai bellissimi disegni di Kubert, che della Gazzetta dell’Emilia,
esaltano la semplicità di questo salto nel passato. nell’indifferenza quasi ge-
BBBBB Chiara Tartagni nerale. Eppure, quella che
Marinetti definirà «la città
L’Era Glaciale più passatista d’Italia», pur
Rai2, venerdì, 23.40 non essendo una capita-
http://www.eraglaciale.rai.it le del futurismo, non sarà
Lo sbarco di Daria Bignardi in Rai conferma quello di buono che già aveva seminato sorda ai suoi proclami, e
su Mediaset e La7. La possibilità di attingere all’immenso archivio Rai frutta scaglie vedrà impegnati numerosi
di memoria dense e succose già nella prima puntata nonostante che la Littizzetto artisti di prim’ordine, tra
fosse già stata omaggiata da Fazio dieci giorni prima per un paio d’ore; che Giovanni cui Morandi, Licini e i meno
Galli non desse molto a cui agganciarsi; che Mancini e Bolle siano stati intervistati noti TATO, Aterol e Korom-
senza evitare argomenti scabrosi. La scelta di limitarsi alle interviste singole è una pay.
sfida ulteriore per questa acuta indagatrice del costume nostrano. Buona caccia.
BBBBB
BBBBB Ilario Gradassi Alessandro Merci

Segnalazioni in DVD: dal 2


Esce in dvd Franco Cristaldi Dal 26 marzo in dvd esce
aprile disponibile un grande
e il suo Cinema Paradiso, Le vie dell’argento, docu-
classico western: Gli amanti
documentario di Massimo mentario sui minatori suda-
della città sepolta di Raoul
Spano dedicato al famoso mericani diretto da Massimo
Walsh del 1949 con una ful-
produttore. Dal 24 marzo. Belluzzo.
10 gida Virginia Mayo.
23 marzo 2009 - Numero 3

Monkey boy
enigmi e fiabe cruente di antonio monti

U
n cinema colmo di spettatori, pur se per storia, col rischio di perdere qualcuno per strada e
solo invito, per la prima visione del lavoro dare la sensazione che manchi un filo logico.
di Antonio Monti. Il regista forlivese con la Come nel gioco enigmistico richiamato dal film, solo
Changofilm presenta un’opera di spessore quando i punti sparsi sul foglio, o sulla pellicola,
e di suggestioni, Monkey boy, in cui imbastisce una saranno collegati da un tratto ordinato e sequen-
trama che unisce varie anime: fantasy, horror e ziale l’immagine e la scena appariranno nella loro
poliziesco. interezza. Da questo dipende la mancanza di una
Vengono esplicitamente richiamati gli
elementi di una fiaba che si incastona-
no in una scenografia non fiabesca, ma
reale e attuale, moderna come i perso-
naggi che la rappresentano. Non ci sono
re, principi, maghi, guerrieri, lupi cattivi,
ma ispettori, poliziotti, prostitute, ladri,
anziane signore a dar vita al mistero e
all’azione.
Dal buio emerge il ragazzo scimmia –
sapientemente creato dai truccatori –
che nella penombra si muove inquadra-
to in primi piani veloci, furtivi, appare e
scompare senza mai scadere nel grotte-
sco. La fotografia è perfetta, non lascia
dubbi, e crea un ambiente suggestivo
con i suoi giochi di luce ed ombra che
descrivono un’atmosfera perturbante
di cui si nutre la trama. La sintassi nar-
rativa invece fraziona il tempo in tanti
segmenti, ricomposti in maniera non li-
neare, e se è vero che suscita l’effetto
di una acronicità, sottolineando come le
fiabe non abbiano tempo, tuttavia così
lascia all’osservatore il faticoso compi-
to di riordinare i pezzi e ricomporre la La locandina di Monkey Boy

Al Bergamo Film Meeting


Segnalazioni in DVD: sem-
trionfo per il documentario di A Bergamo nella sezione
pre da 2 aprile finalmente in
Andrea Zimbelli Mondine -Di competitiva continua l’on-
DVD un classico in costume
Madre in Figlia, su un coro di data sudamericana: si im-
di Fritz Lang Il covo dei con-
ex mondine della bassa mo- pone l’argentino Agnello di
trabbandieri. È il suo unico
denese che ha collaborato Dio di Lucia Cedron.
cinemascope.
coi Fiamma Fumana. 11
23 marzo 2009 - Numero 3

Monkey Boy

che è intrappolata nel proprio rifles-


so allo specchio, nel proprio mondo
interiore ripiegato nel sé, che può
essere liberata da chi infrange quel
riflesso e quello specchio, liberata
da chi come lei ha passato la sua
vita solo con se stesso, ma senza ri-
conoscere la propria immagine mo-
struosa. E poi l’esteriorità e l’inte-
riorità e un unico mezzo per vederla.
Un incontro tra chi è costretto a na-
scondersi a causa del suo aspetto
e chi nasconde la sua interiorità fa
dimenticare quasi l’epilogo violen-
to mentre tutto era già scritto, sin
La serata di presentazione a invito al Cinema Teatro Apollo di Forlì il 16 marzo scorso
dall’inizio nel racconto fiabesco con
scena che abbia valore catartico, verso cui cui il film si apre. Bastava unire i
si possa trasportare l’emozione in un’azio- puntini.
ne che condensi il significato simbolico del
film.
I dialoghi sono essenziali, restano parsi- Luigi Palmirotta
moniosi e non invasivi grazie gli attori che
seppure non appartengono alla ribalta na-
zionale sono, tuttavia, di comprovata bra-
vura e abilità. I personaggi sono accennati,
non parlano della loro storia, ma agiscono
questa fiaba che è la vera protagonista del
film. I richiami alle favole già note, la bestia,
la mela, la fanciulla, lo specchio, danno
l’impressione che in fondo ci sia una chiara
morale e invece, se questa esiste, bisogna
ricercarla in un’interpretazione personale,
in una propria riflessione.
Il riflesso dopo tutto è una chiave del film.
Lo ritroviamo nell’autismo di una ragazza Antonio Monti alla fine della proiezione sonda le impressioni del pubblico

La piccola carovana dei A Bologna e Forlì dal 27 mar-


piccoli grandi Festival si spo- zo al 5 aprile la nona edizio- La strega dai denti verdi si è
sta a Milano dove, dal 23 al ne di Human rights Nights. portata via Salvatore Sam-
29 marzo va in scena il deci- Ancora vago il programma, peri, 65 anni, regista che
mo festival Cinema africano, in particolare la parte roma- lanciò nel cinema Laura An-
d’Asia e America Latina. Per tonelli.
12 non farsi mancare niente.
gnola.
23 marzo 2009 - Numero 3
La generazione fraintesa dello slasher
continua da pag. 2
In queste opere, fortemente codificate, il protago- è altrettanto vero che la loro sistematica sconfitta
nista è, generalmente, un assassino, abitualmen- ne suggerisce un sostanziale rifiuto, o almeno l’ir-
te mascherato, che uccide, spesso con soluzioni resistibile e irreversibile superamento, mentre la
fantasiose, un gruppo nutrito di ragazzi, raccolti loro immortalità ne conclama la letale resistenza.
in un luogo solitamente chiuso (fisicamente o psi- È poi indiscutibile che tali “eroi” siano divenuti miti,
cologicamente) e dediti ad attività peccaminose, in ma in una forma di catarsi collettiva, che affonda le
particolare sessuali (nello slasher, sesso equivale a proprie radici in un quotidiano riconoscibile, fatto di
morte). fraintesi valori educativi propri di una società condi-
Lo slasher nasce quindi, e non casualmente - pre- zionata dall’intima estrazione cristiana - che trovano
gno come da sempre è, l’horror occidentale, di forti nel senso di colpa l’espressione più pura. Il piano
sotto-testi è totalmente
politici -, in ribaltato.
un periodo Lo dimostra
in cui i co- il fatto che
stumi sociali pochi altri
ed interper- film sono
sonali stava- stati censu-
no progres- rati come
sivamente gli slasher, e
emancipan- non solo agli
dosi, smar- inizi del ge-
candosi dalle nere. Come
pastoie di non è ca-
una morale suale che lo
repressiva e, slasher de-
spesso, ipo- clini durante
crita. Una giovane Jamie Lee Curtis in Halloween (1978) di John Carpenter il periodo di
Lo slasher è però spesso stato interpretato come un Reagan, quando l’orrore è già ovunque, per poi,
genere fortemente reazionario. Nelle azioni dell’as- guarda caso, risorgere a metà degli anni ’90. Lo
sassino mascherato si è voluto vedere un angelo specchio di una società in cambiamento, l’inesora-
della morte, venuto ad emendare i costumi di gio- bilità di questo cambiamento e la condanna di re-
vani lascivi e fornicanti, dediti all’alcol e alle droghe, pressive resistenze a esso, risultano inaccettabili
mentre nella figura della superstite, solitamente la per il Potere.
più virginale e casta del gruppo, il trionfo dei vec- Perché la consapevolezza non è mai reazionaria.
chi valori. Che gli “eroi slasher” rappresentino una
morale pelosa in via d’estinzione è fuori dubbio, ma M.L.

Non c’è più neanche Ron Sil- Una atroce fatalità ha colpito La Richardson rimarrà nei no-
ver, 62 anni, attore protago- anche Natasha Richardson, stri cuori per i ruoli in Gothic
nista tra gli altri di Silkwood e moglie di Liam Neeson e fi- di Ken Russell, lo straordina-
Il mistero Von Bulow. Famoso glia di Vanessa Redgrave e rio Follia di David Mackenzie
per essersi convertito al par- di Tony Richardson, morta e il misconosciuto ma ottimo
tito repubblicano agli albori dopo una caduta sugli sci. Il racconto dell’ancella di
dell’era Bush jr. Aveva 46 anni. Volker Schlondorff. 13
23 marzo 2009 - Numero 3

Il più grande regista


(vivente) del mondo#1
di Michelangelo Pasini
miami vice,
di etica e tv
macchina che da troppi anni è lì parcheggiata. Prima
di Abrams, prima di Lynch e del suo Twin Peaks, e
prima dei già citati giapponesi, è arrivato, neanche
a dirlo, Michael Mann. Quando nel 1984, come
produttore esecutivo di Miami Vice, non solo crea una
serie che rimarrà negli annali, ma assottiglia il gap
qualitativo tra cinema e televisione. Gap che continua
poi a ridurre nel 1986 producendo Crime Story. Gap
Il regista Michael Mann
di cui beatamente si infischierà quando nel 1989, non

C
ito Diego Pisati, che dalle pagine di Nocturno trovando produttori interessati alla sceneggiatura
n. 79, Febbraio 2009, scrive a proposito che successivamente genererà il suo capolavoro
della carriera di Neri Parenti: «Alla faccia (Heat – La sfida), girerà per la tv L.A. Takedown, pur
dei suo detrattori [Neri Parenti] ha un’etica: di non rinunciare ad un sogno nel cassetto. Quando
è tra i pochi uomini di cinema che non si sia mai nel 2006 riemerge il suo dualismo tv-cinema molti
svenduto alla televisione». Come se quest’integrità critici abboccano all’amo: in un momento in cui
possa essere motivo di vanto. Oggi ci si straccia le spopolavano i remake cinematografici delle serie che
vesti considerando J. J. Abrams un genio perché, hanno epoca (vedi Starsky & Hutch e Hazzard) gira
dopo aver fatto le prove generali con Alias, ha una pellicola mannianissima per forma e contenuto,
trasportato mezzo mondo su un’isola della quale, la fa interpretare da due poliziotti che ricordano
dopo oltre cinque anni nessuno ha ancora capito moltissimo Sonny e Ricardo, e la intitola Miami Vice.
quasi niente e ciononostante si celebra l’etica di chi Qualche critico ci casca crede in un’operazione
è sempre rimasto incollato al (brutto) cinema? È puramente commerciale. Michael Mann invece non ha
ora di riconoscere - e lo si sta facendo da più parti solamente fatto un grandissimo film, ma si è ricordato
- che la crisi in cui versa la settima arte in questo di una lezione che aveva contribuito a scrivere quasi
periodo può essere mitigata anche dal ritorno alla vent’anni prima: in periodo di vacche magre non si
buona televisione. Come a inizio anni ’90 in Giappone è vergognato di (ri)avvicinare televisione e cinema,
il V-Cinema, che per molte dinamiche produttive può perché il secondo ultimamente sembra avere davvero
essere associato ai moderni serial americani, ha bisogno dei soldi che arrivano dalla prima. Per l’etica
risollevato l’industria dal baratro, così in occidente c’è sempre tempo. Mann, pioniere, l’ha capito prima
si dovrebbe ripartire dal basso, per riaccendere una di Lost.

Come poteva Cannes bat- Il film finlandese Star Wreck,


I dati SIAE del 2008 pian- tere Venezia e il Leone alla nato su internet e scaricato
gono. Incassi della Società carriera a John Lasseter? da otto milioni di persone
degli Autori segnano -5,24% Inaugurando con la prima sarà distribuito negli Stati
per il cinema. Peggio il tea- mondiale di Up, il nuovo at- Uniti e in Gran Bretagna in
tro peraltro, con quasi -12%. teso capolavoro della Pixar? coincidenza all’uscita dello
14 Già. Maledetti mangiarane!. Star Trek di J.J.Abrams.
23 marzo 2009 - Numero 3

Stelle & Stelle


di Camilla Bruschi Wo o d y A l l e n
tipici tratti dell’elemento fuoco: eccessività, esagera-
zione, bulimia mentale, regalandoci una personalità
carismatica e affettivamente stravagante. Gli elementi
tornano. Mia Farrow, legata ad Allen per 12 anni, na-
sce il 9 febbraio 1945 sotto il segno dell’Acquario,
ma ringrazio Diane Keaton per essere nata sotto il
segno del Capricorno, e consentire così di fare una
riflessione sull’elemento Terra. L’approccio alla vita
per i segni che appartengono a questo elemento,
ovvero Toro, Vergine e Capricorno, è caratterizzato
dalla fisicità, l’esperienza avviene attraverso i sensi.
Concretezza, pragmatismo e realismo li accomuna-
no, per questo sono a loro volta attratti dai segni di

Woody Allen e Soon-Yi alla 64esima Mostra del Cinema di Venezia

A
llan Stewart Königsberg meglio noto come
Woody Allen, nasce a New York il 1 dicembre
1935. Altro simpatico Sagittario dove le doti
migliori del segno – ironia, entusiasmo, fer-
vore mentale – si concentrano ed esprimono con i
Mia Farrow
fuoco, perché portano nella loro vita un po’ di quel
caos che tanto temono! Sagittario-Capricorno è un
abbinamento piuttosto frequente, forse Diane avrà
tentato di organizzare la vita a Woody? Avrà provato
a ricordargli che esistono anche le cose terrene men-
tre era intento a seguire le mille frecce del suo arco?
È possibile, visto che la loro relazione si è conclusa
dopo pochi anni lasciando spazio all’amicizia e alla
collaborazione lavorativa. Per amor di cronaca astro-
logica, love is in the air: l’attuale moglie di Woody,
Diane Keaton Soon-Yi Previn, è nata il 9 ottobre 1970: Bilancia.

Film molto attesi: la com- Film molto attesi II: il 24 Film molto attesi III: la Warner
media indipendente Peep aprile esce negli Stati Uniti produrrà Dark Shadows, re-
world con Michael C. Hall Frequently Asked Questions make di una serie tv sopran-
(protagonista di Dexter in About Time Travel, la classi- naturale anni ’60. Sicuro
tv) e Sarah Silverman (il più ca commedia folle con la Johnny Depp come prota-
grande talento comico fem- appetitosa (e divertentissi- gonista. Dietro la cinepresa,
minile che si sia mai visto). ma) Anna Faris. al 99%, Tim Burton. 15
Billy Sostiene
E se Baricco avesse ragione?
Mai fidarsi dei silenzi di Baricco: quando li rompe non è per gettare un sassolino, ma un macigno. La sua ultima
proposta è dirompente: basta coi finanziamenti pubblici a teatri, cinema, mostre, che si risolvono sempre in un falli-
mento economico; lasciamo fare ai privati e al mercato, e pensiamo piuttosto a educare i giovani attraverso i canali
che frequentano abitualmente - la scuola e la televisione – per avere in futuro un pubblico in grado di apprezzare
e quindi finanziare lo spettacolo di qualità. L’inevitabile coro di proteste non è mancato (che cosa sarebbe di tanti
film importanti senza i contributi pubblici?); eppure, questa volta lo scrittore non ha tutti i torti: nella scuola e nella
televisione si gioca il nostro futuro, è lì che servono investimenti e qualità. Resta solo un dubbio: è necessario to-
gliere quei fondi proprio allo spettacolo? Non sarebbe meglio farlo, per esempio, alle spese militari?
Alessandro Merci

il cinema nell’urna l’aria socjale


In avvio di una campagna elettorale amministrativa che Prendete un teatro. Non grandissimo ma decorato, ac-
interessa tre quarti dei comuni romagnoli siamo curiosi cogliente e molto, molto intimo. Riempitelo di comode
di vedere chi si ricorderà di porre nel proprio program- poltroncine color bordeaux e tavolini quadrati da pasto,
ma e nelle proprie intenzioni il cinema come esperienza proprio come se fosse la sala di un grande ristorante
civica fondamentale, come strumento di conoscenza raffinato. Metteteci un palco, largo abbastanza per ospi-
della storia e della società imprescindibile per formare tare una banda cittadina, proprio come se fosse una
dei veri cittadini. All’inizio di un decennio che accelererà sala da concerti. Casse ai lati del palco e sulle pareti,
ulteriormente la mutazione della fruizione dell’immagine e un telone bianco sullo sfondo, come se fosse la sala
e renderà ancor più problematica una sua archiviazione. di un cinema. Proiettate allora sul telo un film di Almo-
La crisi è per antonomasia il tempo del cinema. Il cine- dovar, mentre Vinicio Capossela sul palco suona il suo
ma è il più sincero dei nuovi media. Non si salvaguarda pianoforte, Marco Paolini racconta una favola amara
un’identità solo finanziando rotonde o cavalcando paure quanto dolce e i baristi distribuiscono cappelletti al ragù
indotte, ma anche offrendo ai cittadini i modi per com- fatti in casa. Potete ora sedervi al vostro tavolo con un
prendere la nuova realtà. Rendendo fruibili i film come bicchiere di vino, cappelletto e il sorriso beato di chi ha
sono fruibili i libri. Perlomeno. visto il Paradiso.
Ilario Gradassi Francesco Garoia

http://issuu.com/billy_magazine 23 marzo 2009


billy.rivistacinematografica@gmail.com Numero 3

da un idea di Ilario Gradassi, grafica ed editing di Cecilia Benzoni, articoli di Camilla Bruschi,
Francesco Garoia, Fabio Giambi, Fiorenzo Giambi, Matteo Lolletti, Alessandro Merci, Luigi
rivista cinematografica romagnola
Palmirotta, Michelangelo Pasini, Gianluca Rivizzigno, Chiara Tartagni, Ilario Gradassi.

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