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nuova rubrica
Stelle & Stelle
all’interno
rassegna rivista cinematografica romagnola
cinematografica 23 marzo 2009 - Numero 3
film d’essai in Romagna Gran Torino Due Partite I love shopping Che
dal 23 marzo al 5 aprile recensioni
Cinema e socjale
influenze filmiche e territorio
billy sostiene
La voce di Groucho
Intervista a Giorgio Lopez
23 marzo 2009 - Numero 3
Sommario HorrorPolitics #2
di Matteo Lolletti
In Sala 6
gran torino Alessandro Merci
che Gianluca Rivizzigno
i love shopping Fabio Giambi
due partite Alessandro Merci
Fuori Sala 7
amore e guerra Fabio Giambi
amici miei Francesco Garoia
l’avventura Giambi
rassegna Cinematografica 8
Essai in Romagna 23 marzo - 5 aprile 2009
Altre immagini 10
l’insegnante di astinenza sessuale Ilario Gradassi
wolverine: origins Chiara Tartagni
l’era glaciale Ilario Gradassi
Bologna avanguardia futurista Alessandro Merci
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23 marzo 2009 - Numero 3
giorgio
lopez
la voce di danny de
vito, john cleese e
groucho marx
a cura di Chiara Tartagni
Dall’8 al 10 aprile al cine- Al BFF di Cesena annunciata Durante il BFF mostre per il
ma san Biagio di Cesena la la presenza di Silvio Orlando CliCiak, il concorso nazio-
quinta edizione del Backsta- e Anna Bonaiuto l’8 alle 18; nale per fotografi di scena
ge Film Festival. Proiezioni Alessio Boni e Michela Ce- giunto alla dodicesima edi-
dalle 17 alle 19.30 e dalle scon il 9 alle 18 e Valentina zione. Ospite speciale Alfon-
21 alle 24 Lodolini il 10 alle 21. so Avincola.
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23 marzo 2009 - Numero 3
Giorgio Lopez
Giorgio Lopez
terzo. Insomma ne ho fatte di cose. Ho percorso in un’abbazia di monaci benedettini al confine con
chilometri su molte strade dell’Italia e del mondo, con la Francia, riprendendo le loro giornate. Tre ore di
qualunque tempo e a qualsiasi ora. Sono ancora qui puro silenzio che parlava al cuore. Niente sottotitoli.
e ringrazio la vita che mi ha dato queste opportunità. Fantastico. Per me o SILENZIO o DOPPIAGGIO.
Lei ha all’attivo anche due film e partecipazioni Ci sono attori a cui ha prestato la sua voce con
a serie televisive. Come si è trovato davanti particolare piacere? O film a cui è legato?
alla macchina da presa? E cosa pensa del A parte quelli che di solito doppio, Pat Morita, il
passaggio di diversi doppiatori al mondo del Maestro Maghi di Karate Kid.
cinema e della tv?
In realtà mi sono divertito, ma non ho trovato molte
soddisfazioni nel fare quel poco cinema che ho fatto.
Preferisco il teatro o il doppiaggio o la radio. A meno
che non si facciano incontri fortunati con persone
di gran talento e spessore. Fellini l’ho incontrato al
doppiaggio, così come Tornatore o Pupi Avati. Certo
se qualcuno di questi ultimi mi chiamasse penserei
di vivere un sogno. Insomma nella vita è questione
di incontri. Se incontri la persona giusta nel tempo
giusto, può manifestarsi qualcosa che potrebbe dare
frutti. Chi si dedica alla televisione o al cinema è libero
di farlo. In genere sono motivi narcisistici, ma va bene
è normale. A me interessa un altro tipo di approccio
a quest’arte. Mi piace utilizzare il mio mestiere come
metodo conoscitivo.
Ormai da tempo si propone la proiezione Pat Morita in Karate Kid
dei film stranieri in lingua originale con
sottotitoli. Come risponde a chi lo sostiene?
Per me i sottotitoli sono un’ipocrisia. O conosci
la lingua originale del film, inglese, cinese, turco,
giapponese, spagnolo , francese, e allora vai a vederlo
così com’è senza fronzoli che ti distraggono, come i
Cari saluti a tutti
sottotitoli, oppure vai a vedere un film doppiato. Se Giorgio Lopez
hanno fatto bene il loro lavoro, questo ti consente
di abbandonarti alla visione del film come se stessi
sognando. Ho visto un meraviglioso film Il Grande
Silenzio di un regista tedesco che ha vissuto per mesi http://www.giorgiolopez.com/
In Sala
gran torino che
(2008) 116’ Clint Eastwood (2008) 257’ Steven Soderbergh
Giunto alla veneranda età di 78 anni, il mitico regista Benicio del Toro e Steven Soderbergh uniscono le for-
dagli occhi di ghiaccio ci regala con questo Gran ze per produrre questa pellicola sul rivoluzionario ar-
Torino il suo capolavoro, e la summa di tutto il suo gentino. Dai primi incontri clandestini con Castro, fino
cinema: un film straordinario e commovente sulla vita alla vincente campagna contro Batista, la vita del Che
e sulla morte, sulla solitudine, sull’amicizia e sulla viene seguita con maniacale documentazione e reci-
diversità. E ci regala il personaggio di Walt Kowalski tata in spagnolo, o per meglio dire in cubano (sono
(lo stesso Eastwood): un vecchio reduce di guerra, stati utilizzati perfino dei “dialect coach”). I Diari sono
indurito nei lineamenti e nei comportamenti, ma lontani: Che ora è un guerrigliero che vuole portare
non nel cuore; un ultimo disperato eroe che ci piace la rivoluzione in tutti i paesi del Sud America. Inte-
ricordare seduto sulla veranda di casa, la bandiera ressanti gli inserti sul discorso alle Nazioni Unite del
americana e il fido cane al fianco, mentre gelido e 64. Del Toro recita ottimamente, ma la sensazione
solitario scruta il mondo che lo circonda, armato della di essere di fronte a un supereroe senza macchia e
sua dolente umanità. senza paura è francamente eccessiva.
Dai romanzi autobiografici best-sellers di Sophie Due partite giocate intorno allo stesso tavolo, ad
Kinsella al grande schermo, il film di Hogan infila oltre trent’anni di distanza, da quattro madri e dalle
un’insulsaggine modaiola dopo l’altra. La trama rispettive figlie. Giocate, e irrimediabilmente perdute
è deboluccia e molto banale, quasi una scusa per da tutte le protagoniste, vuoi per le frustrazioni e le
operare carrellate (troppe) di capi d’abbigliamento costrizioni che caratterizzavano l’Italietta del boom,
all’ultimo grido luccicanti (con più di una furba vuoi per le insicurezze e le incomprensioni dell’oggi.
strizzatina d’occhio alle teenager omologate). Isla Un cast di ottimo livello impreziosisce questo gioco
Fisher non è malvagia come protagonista, e buone al massacro tutto al femminile, che ha nella teatralità
sono le idee dei manichini parlanti nelle vetrine il proprio punto di forza e che, nonostante qualche
e le scene delle sedute di disintossicazione dallo eccesso nella prima parte, lascia numerosi spunti e
shopping compulsivo, ma in generale è superficiale un solo dubbio: siamo certi che la responsabilità sia
e prescindibile! tutta e sola del Grande Assente, l’uomo?
Fuori Sala
amore e guerra amici miei
(1975) 85’ Woody Allen (1975) 140’ Mario Monicelli
Primo film “intellettualmente impegnato” di Woody Cinque amici vagano per la Toscana importunando i
Allen, sulla falsariga di Guerra e Pace di Tolstoj, che si soggetti più strani che trovano e combinando scher-
cimenta con notevole genialità e ironia con la grande zi di ogni sorta. Alcune gag sono simpatiche, altre
letteratura russa dell’800. Il nevrotico, scalcagnato e scontate, altre indimenticabili. Cosa lo distingue da
quattrocchi Boris Grushenko (Allen), famoso vigliacco un cinepanettone? Il fatto che sia stato pensato dal
divenuto eroe di guerra in maniera molto involontaria, grande sceneggiatore Germi, che alla regia non ci sia
cerca di conquistare il cuore dell’avvenente cugina Vanzina ma l’immenso Monicelli, che l’interpretazione
Sonia (la bravissima Diane Keaton). Ma egli è un non sia affidata a divertenti (?) burloni, ma a feno-
cultore del dubbio, le considerazioni filosofiche semi- menali attori come Tognazzi e Noiret. Una commedia
serie non lo abbandonano nemmeno quando è il intelligente quanto ben fatta. Storica e irripetibile. «Oh
momento di assassinare Napoleone! Un’intelligente ragazzi, come si sta bene fra noi, fra uomini! Ma per-
parodia da non perdere! ché non siamo nati tutti finocchi?».
BBBBB Fabio Giambi BBBB Francesco Garoia
rassegna Cine
2001 - ODISSEA NELLO SPAZIO (1968) 141’ Stanley HOME (2008) 95’ Ursula Meier
Kubrick lunedì 23 marzo CINEMA DON FIORENTINI Imola
lunedì 23 marzo 21.00 CINETECA DI RIMINI giovedì 26 marzo LUGOCINEMA
martedì 31 marzo 21.00 CINEMA VERDI Forlimpopoli
ANCHE LIBERO VA BENE (2006) 108’ Kim Rossi Stuart mercoledì 1 aprile 21.00 CINEMA VERDI Forlimpopoli
martedì 24 marzo 21.00 CINESOGNI Ravenna
KISS KISS BANG BANG (2000) 94’ Stewart Sugg
APPALOOSA (2008) 114’ Ed Harris martedì 31 marzo 21.30 TEATRO SOCJALE Piangipane
giovedì 26 marzo 21.00 METROFESTIVAL Gambettola
venerdì 27 marzo 21.00 METROFESTIVAL Gambettola KURT COBAIN ABOUT A SON (2006) 97’ AJ Schnack
domenica 29 marzo 21.30 SCAGLIE Faenza
ARANCIA MECCANICA (1971) 137’ Stanley Kubrick
lunedì 30 marzo 21.00 CINETECA DI RIMINI IO NON SONO QUI (2007) 135’ Todd Haynes
mercoledì 25 marzo 21.15 ASPETTANDO ANTEPRIMA Bellaria
AUSTRALIA (2008) 165’ Baz Luhrmann
martedì 31 marzo 21.15 SUPERCINEMA Santarcangelo LASCIAMI ENTRARE (2008) 114’ Tomas Alfredson
mercoledì 1 aprile 21.15 SUPERCINEMA Santarcangelo lunedì 23 marzo 20.30-22.30 CINEMA SAFFI Forlì
IL BELL’ANTONIO (1960) 105’ Mauro Bolognini I LUOGHI IMMAGINATI. L’EMILIA-ROMAGNA NEL CINEMA DI
lunedì 30 marzo 16.30 CINETECA DI RIMINI PUPI AVATI (2009) 75’ Riccardo Marchesini
mercoledì 1 aprile 16.30 CINETECA DI RIMINI
BELOW SEA LEVEL (2008) 105’ Gianfranco Rosi V.O.S.I.*
giovedì 2 aprile 21.00 CINETECA DI RIMINI
MAR NERO (2008) 95’ Federico Bondi
lunedì 30 marzo CINEMA DON FIORENTINI Imola
BERLIN (2007) 85’ Julian Schnabel
giovedì 2 aprile LUGOCINEMA
venerdì 3 aprile NUOVO CINEMA Bagnacavallo
sabato 4 aprile NUOVO CINEMA Bagnacavallo
IL MATRIMONIO DI LORNA (2008) 105’ Jean-Pierre e Luc
LA BIBBIA (1966) 174’ John Huston
Dardenne
mercoledì 1 aprile 21.00 SALA SAN LUIGI lunedì 23 marzo CINEFORUM RICCIONESE
martedì 24 marzo CINEFORUM RICCIONESE
COVER BOY (2007) 97’ Carmine Amoroso martedì 24 marzo 21.00 CINETEATRO VICTOR San Vittore di Cesena
martedì 24 marzo CINEMA SARTI Cervia giovedì 26 marzo 21.00 CINETEATRO VICTOR San Vittore di Cesena
venerdì 27 marzo NUOVO CINEMA Bagnacavallo
THE DIABOLIKAL SUPER-KRIMINAL (2007) 73’ S. S. Sunda sabato 28 marzo NUOVO CINEMA Bagnacavallo
giovedì 26 marzo 21.00 LA PALAZZINA Imola
MILK (2008) 128’ Gus Van Sant
DOGVILLE (2003) 165’ Lars von Trier martedì 24 marzo 21.00 CINEMA VERDI Forlimpopoli
mercoledì 25 marzo 21.15 SNAPORAZ Cattolica mercoledì 25 marzo 21.00 CINEMA VERDI Forlimpopoli
giovedì 26 marzo 21.00 CINEMA VERDI Forlimpopoli
IL DUBBIO (2008) 104’ John Patrick Shanley
giovedì 2 aprile 21.00 METROFESTIVAL Gambettola MORIRE DI LAVORO (2008) 88’ Daniele Segre
venerdì 3 aprile 21.00 METROFESTIVAL Gambettola martedì 24 marzo 21.00 OCCHI SUL CINEMA 2 San Marino
EL CID (1961) 184’ Anthony Mann I MOSTRI (1963) 87’ Dino Risi
mercoledì 25 marzo 21.00 SALA SAN LUIGI Forlì mercoledì 25 marzo CINEMA SARTI Cervia
GALANTUOMINI (2008) 100’ Edoardo Winspeare NOTTURNO BUS (2007) 104’ Davide Marengo
martedì 31 marzo CINEMA SARTI Cervia martedì 24 marzo 21.30 TEATRO SOCJALE Piangipane
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23 marzo 2009 - Numero 3
Altre immagini
Bologna Avan-
L’Insegnante Di Astinenza Sessuale guardia Futurista
Tom Perrotta, 2008, editore e/o, €18 Bologna, Casa Saraceni,
http://www.tomperrotta.net/ fino al 20 aprile 2009,
Scrittore di film splendidi e sottovalutati come Election e Little children, Perrotta ingresso gratuito
continua nell’ultimo romanzo la sua autopsia della società statunitense http://www.fondazionecarisbo.it/
contemporanea. Tratteggia le vicende di una insegnante di educazione sessuale Impazzano in tutt’Italia le
che subisce l’attacco dei cristiani integralisti dopo aver risposto a una domanda celebrazioni per il cente-
sui pompini «c’è a chi piace» e di un cristiano, rinato riluttante nel momento (che il nario del futurismo, con
libro ben riesce a cristallizzare) in cui la marea reborn che ha innalzato agli altari grandi mostre a Rovereto,
George W. Bush inizia a refluire. Un romanzo che ha il limite di essere già un’ottima Milano, Roma e Bologna
sceneggiatura da film. che dedica al movimento
Ilario Gradassi una piccola, ma fondamen-
BBBBB tale retrospettiva. Il futu-
Wolverine: Origins rismo, infatti, non nasce
Bill Jemas, Joe Quesada e Paul Jenkins, disegni di Andy Kubert (2001-02) Panini Comics a Parigi il 20 febbraio del
http://www.paninicomics.it 1909 con la pubblicazione
Dopo decenni di misteri era inevitabile che qualcuno mettesse le mani sulle origini del manifesto su Le Figaro,
del mutante più amato del Marvel Universe e non è un caso che tra gli autori ci come normalmente si cre-
siano i due principali dirigenti della Marvel di quegli anni, Bill Jemas e Joe Quesada. de, bensì 15 giorni prima
Chi conosce la storia di Logan dal suo esordio ad oggi, si divertirà a riconoscere in a Bologna, quando lo stes-
personaggi e situazioni evidenti riferimenti alla vita del nostro eroe, ma anche chi si so manifesto viene stam-
introdurrà nel suo mondo con questo albo non resterà deluso. La trama è delineata pato sulla prima pagina
con tocchi delicati e perfino lirici, grazie anche ai bellissimi disegni di Kubert, che della Gazzetta dell’Emilia,
esaltano la semplicità di questo salto nel passato. nell’indifferenza quasi ge-
BBBBB Chiara Tartagni nerale. Eppure, quella che
Marinetti definirà «la città
L’Era Glaciale più passatista d’Italia», pur
Rai2, venerdì, 23.40 non essendo una capita-
http://www.eraglaciale.rai.it le del futurismo, non sarà
Lo sbarco di Daria Bignardi in Rai conferma quello di buono che già aveva seminato sorda ai suoi proclami, e
su Mediaset e La7. La possibilità di attingere all’immenso archivio Rai frutta scaglie vedrà impegnati numerosi
di memoria dense e succose già nella prima puntata nonostante che la Littizzetto artisti di prim’ordine, tra
fosse già stata omaggiata da Fazio dieci giorni prima per un paio d’ore; che Giovanni cui Morandi, Licini e i meno
Galli non desse molto a cui agganciarsi; che Mancini e Bolle siano stati intervistati noti TATO, Aterol e Korom-
senza evitare argomenti scabrosi. La scelta di limitarsi alle interviste singole è una pay.
sfida ulteriore per questa acuta indagatrice del costume nostrano. Buona caccia.
BBBBB
BBBBB Ilario Gradassi Alessandro Merci
Monkey boy
enigmi e fiabe cruente di antonio monti
U
n cinema colmo di spettatori, pur se per storia, col rischio di perdere qualcuno per strada e
solo invito, per la prima visione del lavoro dare la sensazione che manchi un filo logico.
di Antonio Monti. Il regista forlivese con la Come nel gioco enigmistico richiamato dal film, solo
Changofilm presenta un’opera di spessore quando i punti sparsi sul foglio, o sulla pellicola,
e di suggestioni, Monkey boy, in cui imbastisce una saranno collegati da un tratto ordinato e sequen-
trama che unisce varie anime: fantasy, horror e ziale l’immagine e la scena appariranno nella loro
poliziesco. interezza. Da questo dipende la mancanza di una
Vengono esplicitamente richiamati gli
elementi di una fiaba che si incastona-
no in una scenografia non fiabesca, ma
reale e attuale, moderna come i perso-
naggi che la rappresentano. Non ci sono
re, principi, maghi, guerrieri, lupi cattivi,
ma ispettori, poliziotti, prostitute, ladri,
anziane signore a dar vita al mistero e
all’azione.
Dal buio emerge il ragazzo scimmia –
sapientemente creato dai truccatori –
che nella penombra si muove inquadra-
to in primi piani veloci, furtivi, appare e
scompare senza mai scadere nel grotte-
sco. La fotografia è perfetta, non lascia
dubbi, e crea un ambiente suggestivo
con i suoi giochi di luce ed ombra che
descrivono un’atmosfera perturbante
di cui si nutre la trama. La sintassi nar-
rativa invece fraziona il tempo in tanti
segmenti, ricomposti in maniera non li-
neare, e se è vero che suscita l’effetto
di una acronicità, sottolineando come le
fiabe non abbiano tempo, tuttavia così
lascia all’osservatore il faticoso compi-
to di riordinare i pezzi e ricomporre la La locandina di Monkey Boy
Monkey Boy
Non c’è più neanche Ron Sil- Una atroce fatalità ha colpito La Richardson rimarrà nei no-
ver, 62 anni, attore protago- anche Natasha Richardson, stri cuori per i ruoli in Gothic
nista tra gli altri di Silkwood e moglie di Liam Neeson e fi- di Ken Russell, lo straordina-
Il mistero Von Bulow. Famoso glia di Vanessa Redgrave e rio Follia di David Mackenzie
per essersi convertito al par- di Tony Richardson, morta e il misconosciuto ma ottimo
tito repubblicano agli albori dopo una caduta sugli sci. Il racconto dell’ancella di
dell’era Bush jr. Aveva 46 anni. Volker Schlondorff. 13
23 marzo 2009 - Numero 3
C
ito Diego Pisati, che dalle pagine di Nocturno trovando produttori interessati alla sceneggiatura
n. 79, Febbraio 2009, scrive a proposito che successivamente genererà il suo capolavoro
della carriera di Neri Parenti: «Alla faccia (Heat – La sfida), girerà per la tv L.A. Takedown, pur
dei suo detrattori [Neri Parenti] ha un’etica: di non rinunciare ad un sogno nel cassetto. Quando
è tra i pochi uomini di cinema che non si sia mai nel 2006 riemerge il suo dualismo tv-cinema molti
svenduto alla televisione». Come se quest’integrità critici abboccano all’amo: in un momento in cui
possa essere motivo di vanto. Oggi ci si straccia le spopolavano i remake cinematografici delle serie che
vesti considerando J. J. Abrams un genio perché, hanno epoca (vedi Starsky & Hutch e Hazzard) gira
dopo aver fatto le prove generali con Alias, ha una pellicola mannianissima per forma e contenuto,
trasportato mezzo mondo su un’isola della quale, la fa interpretare da due poliziotti che ricordano
dopo oltre cinque anni nessuno ha ancora capito moltissimo Sonny e Ricardo, e la intitola Miami Vice.
quasi niente e ciononostante si celebra l’etica di chi Qualche critico ci casca crede in un’operazione
è sempre rimasto incollato al (brutto) cinema? È puramente commerciale. Michael Mann invece non ha
ora di riconoscere - e lo si sta facendo da più parti solamente fatto un grandissimo film, ma si è ricordato
- che la crisi in cui versa la settima arte in questo di una lezione che aveva contribuito a scrivere quasi
periodo può essere mitigata anche dal ritorno alla vent’anni prima: in periodo di vacche magre non si
buona televisione. Come a inizio anni ’90 in Giappone è vergognato di (ri)avvicinare televisione e cinema,
il V-Cinema, che per molte dinamiche produttive può perché il secondo ultimamente sembra avere davvero
essere associato ai moderni serial americani, ha bisogno dei soldi che arrivano dalla prima. Per l’etica
risollevato l’industria dal baratro, così in occidente c’è sempre tempo. Mann, pioniere, l’ha capito prima
si dovrebbe ripartire dal basso, per riaccendere una di Lost.
A
llan Stewart Königsberg meglio noto come
Woody Allen, nasce a New York il 1 dicembre
1935. Altro simpatico Sagittario dove le doti
migliori del segno – ironia, entusiasmo, fer-
vore mentale – si concentrano ed esprimono con i
Mia Farrow
fuoco, perché portano nella loro vita un po’ di quel
caos che tanto temono! Sagittario-Capricorno è un
abbinamento piuttosto frequente, forse Diane avrà
tentato di organizzare la vita a Woody? Avrà provato
a ricordargli che esistono anche le cose terrene men-
tre era intento a seguire le mille frecce del suo arco?
È possibile, visto che la loro relazione si è conclusa
dopo pochi anni lasciando spazio all’amicizia e alla
collaborazione lavorativa. Per amor di cronaca astro-
logica, love is in the air: l’attuale moglie di Woody,
Diane Keaton Soon-Yi Previn, è nata il 9 ottobre 1970: Bilancia.
Film molto attesi: la com- Film molto attesi II: il 24 Film molto attesi III: la Warner
media indipendente Peep aprile esce negli Stati Uniti produrrà Dark Shadows, re-
world con Michael C. Hall Frequently Asked Questions make di una serie tv sopran-
(protagonista di Dexter in About Time Travel, la classi- naturale anni ’60. Sicuro
tv) e Sarah Silverman (il più ca commedia folle con la Johnny Depp come prota-
grande talento comico fem- appetitosa (e divertentissi- gonista. Dietro la cinepresa,
minile che si sia mai visto). ma) Anna Faris. al 99%, Tim Burton. 15
Billy Sostiene
E se Baricco avesse ragione?
Mai fidarsi dei silenzi di Baricco: quando li rompe non è per gettare un sassolino, ma un macigno. La sua ultima
proposta è dirompente: basta coi finanziamenti pubblici a teatri, cinema, mostre, che si risolvono sempre in un falli-
mento economico; lasciamo fare ai privati e al mercato, e pensiamo piuttosto a educare i giovani attraverso i canali
che frequentano abitualmente - la scuola e la televisione – per avere in futuro un pubblico in grado di apprezzare
e quindi finanziare lo spettacolo di qualità. L’inevitabile coro di proteste non è mancato (che cosa sarebbe di tanti
film importanti senza i contributi pubblici?); eppure, questa volta lo scrittore non ha tutti i torti: nella scuola e nella
televisione si gioca il nostro futuro, è lì che servono investimenti e qualità. Resta solo un dubbio: è necessario to-
gliere quei fondi proprio allo spettacolo? Non sarebbe meglio farlo, per esempio, alle spese militari?
Alessandro Merci
da un idea di Ilario Gradassi, grafica ed editing di Cecilia Benzoni, articoli di Camilla Bruschi,
Francesco Garoia, Fabio Giambi, Fiorenzo Giambi, Matteo Lolletti, Alessandro Merci, Luigi
rivista cinematografica romagnola
Palmirotta, Michelangelo Pasini, Gianluca Rivizzigno, Chiara Tartagni, Ilario Gradassi.