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ANALISI DEI SEPOLCRI SEQUENZA PER SEQUENZA

vv. 1-22. Il sonno della morte non meno profondo per il fatto che il sepolcro si trovi in luogo ombreggiato da cipressi, o abbia il conforto del pianto dei vivi affezionati allestinto. La distinzione di una lapide non compensa chi muore di ci che, morendo, ha perduto; il vario spettacolo della vita, le speranze, le gioie dellamicizia o lispirazione della poesia. Di fatto con la morte viene meno ogni speranza e tutte le cose sono soggette alle forze della distruzione: lOblio le avvolge nelloscurit, la Natura le sottopone a continuo avvicendamento, il Tempo trasforma gli uomini e le loro tombe, e quanto resta delle mutazioni fisiche. v. 22-50. Tuttavia perch negarsi lillusione di poter quasi, nella morte, sopravvivere? Questa illusione che trascende i limiti umani, pu essere operante se alimentata e coltivata attraverso il legame degli affetti nella mente delle persone care. Essa rende possibile un colloquio, una corrispondenza damorosi sensi fra lestinto e i superstiti, ma legata ad altre condizioni: che il sepolcro sia protetto nel suolo della patria e che la lapide conservi la distinzione del nome, fra segni visibili della sollecitudine dei vivi. Ma fondamentale condizione lasciare eredit di affetti. Infatti chi malvagio non pu associare alcuna illusione alla propria sepoltura. E per quanto si immagini la possibile sorte dellanima nelloltretomba, di fatto il suo sepolcro destinato a luoghi squallidi, maltenuti, lontano dalla minima espressione di piet. vv. 50-90. Questa necessaria distinzione dei valori individuali appartiene alla sensibilit comune. E tuttavia una nuova legge (cio lEditto Napoleonico di Saint Cloud) sembra ora misconoscerla prescrivendo lallontanamento delle tombe dalla piet dei superstiti, e negando il nome ai morti. Prova di questa insensibilit il fatto che il corpo del Parini rimasto insepolto e giace chiss dove, probabilmente in una fossa comune. La Musa Talia (ispiratrice della poesia satirica), sua compagna dei riposi nel boschetto dei tigli del Parco di Milano, ricerca invano tra le tombe comuni la salma del suo poeta prediletto, in ricordo del quale la citt di Milano (pur infangata dalla corruzione e dalla barbara usanza di evirare i cantanti per mantenere la loro voce bianca e non avere cos lo scandalo di veder salire donne sul palcoscenico), non ha dedicato nemmeno una parola. Forse le ossa del Parini giacciono, confuse nella promiscuit della fossa comune, accanto a quelle di qualche malvivente giustiziato per delitti comuni (lugubre scenario notturno del cimitero abbandonato). vv. 90-150. Passando dagli argomenti dettati dalla sensibilit alle prove offerte dalla storia, Foscolo valuta la civilt dei popoli in relazione al modo di onorare la sepoltura. Il costume di seppellire i morti risale al PATTO SOCIALE, che col nascere della piet umana ispir le fondamentali istituzioni civili. Le tombe divennero un riferimento della vita privata e pubblica: di affetti familiari, di legami religiosi e di memorie storiche. Non sempre vi fu lusanza di seppellire i morti nei pavimento delle chiese, o di ricordare la morte con macabre immagini (spavento notturno della madre provocato dal lugubre richiamo del defunto); ma presso gli antichi greci i riti funebri evocarono simbolicamente il senso della perennit della memoria, della continuit della luce e della vita fin nel sepolcro. La stessa illusione pietosa e civile nei tempi moderni, si ritrova nei cimiteri-giardini degli inglesi, luogo di riferimento dellaffetto privato ma anche del sentimento patriottico. Qui le ragazze inglesi pregarono i geni (divinit o spiriti aiutanti) della patria per il ritorno di Nelson. Poich il costume sepolcrale lespressione dei valori civili e morali di un popolo, laddove questi valori mancano, le celebrazioni funerarie sono soltanto vuota retorica o iconografia lugubre. Cos la morta societ del Regno dItalia, degradata nelladulazione dei tiranni, pu vantarsi solo dei propri stemmi e di un lontano passato glorioso. Per opposizione e distinzione rispetto a questa societ, lio di Foscolo

rivendica a s e ad altri pochi il diritto di trasmettere, attraverso il sepolcro, un messaggio ispiratore di forti passioni e un esempio di poesia libera. vv. 150-212. Questo messaggio sar efficace perch dalle tombe dei grandi proviene un impulso a compiere grandi azioni. Il luogo che le accoglie diviene prediletto e sacro. Foscolo ricorda la propria esperienza, la visita alle tombe di Machiavelli, di Michelangelo, di Galileo nel tempio di SANTA CROCE, cimitero dei grandi artisti di Firenze, terra privilegiata per la bellezza naturale, per aver dato i natali e la lingua a Dante e al Petrarca, ma soprattutto perch custodisce con le tombe dei grandi le memorie dItalia. Da questi sepolcri, fra i quali anche quello dellAlfieri, emana lispiratrice presenza del Nume della Patria (scena della fantasmatica battaglia di Maratona, esempio della potenza del nume di patria in ogni tempo). vv. 212-295. Foscolo afferma che dal sepolcro la poesia attinge ispirazione per un canto che si diffonda nel tempo oltre la distruzione delle testimonianze visibili e oltre la distruzione del sepolcro stesso. Per la forza della poesia giunge fino ai nostri tempi la risonanza di antiche storia tramandate dai sepolcri, monumenti che sono testimonianza e documento. E ricordata la contesa delle armi di Achille fra Ulisse e Ajace, conclusa per volere divino con il trasferimento delle spoglie sul sepolcro dello sconfitto Ajace. Foscolo rivendica a s il compito di evocare gli eroi della patria, contando sul potere della poesia che, oltre le distruzioni prodotte dal tempo, mantiene viva la risonanza del pensiero umano. E infatti, per virt della poesia, ancora oggi, nella desolazione della Troade, si visita il luogo in cui ebbe sepoltura la ninfa Elettra, sposa di Giove e capostipite dei Troiani. Il luogo eterno perch la ninfa morente invoc da Giove leternit della fama ed ottenne che il sepolcro rimanesse inviolabile. Qui ebbero sepoltura i grandi Troiani e qui vennero le donne Troiane per scongiurare la sventura imminente. Spinta da amorosa sollecitudine per le memorie patrie, Cassandra vi conduceva i giovani e li esortava a tornare un giorno, dopo le umiliazioni dellesilio e della schiavit, per ritrovare il luogo sacro ai Numi della Patria. Inoltre supplicava le piante perch proteggessero le tombe dei padri fino allavvento del poeta cieco (Omero). Il canto del vate, interprete e consolatore delle antiche sventure, avrebbe tramandato in tutto il mondo le gesta degli eroi, suscitando in ogni et la devozione e il compianto per il destino di Ettore, caduto per la patria.

Prima Parte(vv 1 90) Affronta il tema dellutilit delle tombe e dei riti dedicati ai morti. Apre lopera con due domande retoriche:La tomba render il sonno men duro? La tomba sar consolazione della morte? Da un punto di vista materialistico e laico la risposta negativa. La speranza di fronte alla morte fugge e rimane avvolta dalla Dimenticanza. Dichiara il suo materialismo presentando una natura che un susseguirsi di trasformazioni,per cui luomo non pu garantire nessuna durata nel tempo,ne di s stesso,n della sua memoria,ne di ci che dovrebbe mantenere la memoria di quello,ovvero la tomba. La tomba quindi per la ragione solo un sasso e non serve a nulla. Ma il cuore si contrappone alla ragione(Dialettica fuori ragione) Attraverso lillusione della tomba infatti il defunto vive (di una vita psicologica e non ontologica) nelle mente dei suoi cari Per lei si vive con lamico estinto/E lestinto con noi Ma ad un patto,deve essere sepolto nella terra materna.(Riferimento al suo presagio di morire esule). Solo chi muore senza eredit daffetti non trova consolazione nella tomba e pu solo temere linferno o sperare nella salvezza Affronta quindi il discorso delleditto di Saint Cloud , che non riconosce un onore dopo la morte a buoni. Pu allora accadere che un esempio di virtu come il Parini giaccia in una fossa comune.. Egli infatti dovrebbe riposare sotto il tiglio in cui era solito meditare e in cui gli appariva Talia (Musa poesia satirica.) Fa un accenno alla moda milanese Devirati cantori,che invece non apprezza Parini e non gli rende onore dopo la morte,lasciandolo in una fossa comune,che descrive con un gusto romantico, sottolineando dettagli di orrore e inquietanti(derelitta cagna,upupa) E infine inutile sperare che la natura(un fiore)compianga Parini ,il compianto nasce solo dalla cura delluomo. v.6 ore danzantiut pictura poesis v.9 mesta armonia Pindemonte Melancolia v.11 Vergini muse:Poesia incontaminata,(15 Maggio Oh Amore,le Arti belle son tue figlie v.14 Vita raminga si presenta subito come un esule(vedi Tassi) v.34 raccolse infante,grembo materno: come grembo ctonio, protegge v.50 sospiro che sale da tomba,anche in Gray Terza Parte (vv. 151 212) Politicit delle tombe. Ha una tesi. Le tombe dei grandi accendono lanimo di coloro che sono ricettivi e potenzialmente grandi (ha quindi una concezione elitaria) e rendono la terra bella e santa allo straniero.

Parla quindi della sua visita alle tombe in Santa Croce dove sono sepolti i grandi

Machiavelli visto attraverso linterpretazione obliqua(teorizzata da Traiano Boccalini che scrisse un trattato su Tacito),secondo la quale egli avrebbe finto di insegnare ai Principi come governare e il suo fine in realt sarebbe stato svelare i loro crimini.

Descrive Michelangelo come il costruttore della cupola di S.Pietro,descritta in termini neoclassici(Olimpo),parla poi di Galileo come colui che apr la strada a Newton. Firenze (Ma in realt lItalia) deve rallegrarsi,Dante (Ghibellino fuggiasco, anche se era guelfo) inizi la Commedia proprio li(secondo una tradizione iniziata da Boccaccio),ha dato i natali a Petrarca.che visto come colui che spiritualizz lamore (anche se in realt non cos),ma soprattutto perch conserva le tombe dell'itale glorie, unica ricchezza rimanente dopo larrivo degli stranieri,che possono togliere tutto,ma non ci che lItalia stata. Infatti se ci sar una rinascita italiana lispirazione sar presa proprio dalle tombe di Santa Croce. Alfieri,presentato come poeta politico anche se non lo era,si recava spesso in Santa croce a trarre esempio dai grandi li sepolti aspettando una rinascita della sua patria.
Anchegli ora sepolto ed esempio di amor di patria. Al cospetto delle tombe si sente come la voce di un dio ispiratrice,come accadde ai maratonomachi e che ora potrebbe ispirare gli italiani. Fa un riferimento alla sepoltura di essi che quindi ancora segnale di virt e civilt Parlapoi di un navigante che osserva la battagli(fonte-geografo Pausania 2A.C) v.167 172 Parte lirica v.172 E tu transizione,sta per e inoltre tu v.191 riprende tacito orror di solitaria selva v195-amor di patria che in realt nn cera in Alfieri v196 in poi.. passaggio logico : stesso sentimento che ha ispirato quelli d santa croce ha ispirato i maratonomachi

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