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Dalla dimensione verticale a quella orizzontale

Da tempo, molto tempo, siamo abituati a scandire : siamo abituati a scandire il mondo attraverso il criterio della verticalit. La dimensione che stabilisce una precisa gerarchia di valori e anche di valore. Da tanto di quel tempo che ci appare assolutamente naturale, direi ovvio, indispensabile per una qualsiasi costruzione del mondo, per poter valutare un pensiero, una persona, una soluzione. Inevitabile per ciascuno di noi collocare ci che prezioso verso l'alto una persona acculturandosi si eleva, in alto c' la nostra inestimabile testa, in cielo si disegnano le figure dei faraoni, le costellazioni verso cui alzare lo sguardo sono gli indicatori che armonizzano astrologia e astronomia, tutti gli dei sono collocati in alto. L'uomo, si dice, si alza in piedi a scandire, appunto, il passo determinante dell'evoluzione Per crescere si percorre in proporzione la verticalit s che nelle aziende, con intollerabile infantilizzazione, si invitano i collaboratori a crescere salendo i gradini della carriera, dimenticando che un adulto pu solamente aggiungere, aumentare le sue conoscenze, mescolare in composti innovativi gli ingredienti di ci che va apprendendo via via unendoli alla mistura di base. Ma un adulto non cresce, solo i bambini possono alzarsi di altezza ma non per questo le gambe pi lunghe corrispondono a un pensiero pi ampio. Eh gi, perch se ci riferiamo a una persona di valore, intelligente, curiosa, diciamo che di mentalit aperta, che non la stessa idea di dire di lei "ha un pensiero alto". La mentalit aperta una mentalit che scambia con gli altri e la cifra dello scambio mai come oggi la nostra cifra vitale. La cellula privata del suo DNA vive ma se le togliamo la membrana con cui scambia non pu che morire. La nostra societ che tanto spesso viene definita con un certo scherno "dell'immagine", "dell'informazione" proprio su questo elemento fa peno e cultura, di questo aspetto fa la sua polena: noi, esseri umani, non possiamo che essere in relazione. Possiamo fare a meno di quasi tutto ma non di essere in relazione, in rapporto: di scambiare. E la mentalit aperta una mentalit con le porte e le finestre, socchiuse o spalancate che siano, capaci di scambiare aria, voci, oggetti, persone. Orientata a ci che la circonda. Ecco la dimensione orizzontale cui mi riferivo, quella che parla di spazio e non di gerarchia, l'orizzontale che si allarga e si distende nello spazio, fatto di territori, paesi, lingue, pensieri, confini e dogane. Non di graduatorie di valore o di misurazioni della crescita. 1

Mi viene in mente che per il padre importante un po' da sempre distinguere i figli fra primogenito, secondogenito etc. mentre per la madre l'importante che siano figli: i figli so' figli l'accorato e fiero grido di Filumena Marturano. In questo senso si pu dire, con una certa approssimazione, che il mondo organizzato in verticale pi di marca maschile, quello in orizzontale pi femminile. La diversit, allora, si coniuga in lontano, pi lontano, pi vicino, non pi in alto, sopra o sotto di me. Profondit, detta cos, non allude pi all'abisso imperscrutabile ma allo sguardo che si perde in lontananza. La profondit nasce dalla possibilit di avere due occhi con cui osservare, da cui, appunto, l'importanza dello scambio: l'informazione si origina dal confronto. Il mitico Bateson ripete: l'informazione una differenza che fa una differenza. Per sapere se il piano di un tavolo liscio devo farvi scorrere sopra le dita, apprezzandone il passaggio continuamente differenziato percepito dai polpastrelli. Il territorio che abitiamo tutto il mondo, alcuni paesi sono pi vicini, altri distanti da noi ma non si d globalizzazione senza localismo: il glocalismo, pensiero e prassi del nostro tempo, significa abitare cos certamente il proprio territorio da andarvi oltre i confini. E qui si pone il termine fondamentale: confine. Perch lo scambio pu avvenire solo nella condivisione della certezza dell'uno e dell'altro e anche, credo, del valore dell'uno e dell'altro. Si vince assieme, come dicevamo possiamo avere ragione solo anche l'altro ce l'ha. Devo conoscere bene la mia lingua per poterne apprendere un'altra, devo apprezzare la cucina della mia terra per incantarmi di fronte a sapori nuovi. Si racconta che il mullah Nasreddin, noto personaggio favolistico della cultura sufi si affacciasse un giorno dall'alto del minareto e rivolto ai fedeli chiese: Fratelli, sapete di che cosa vi parler oggi? E i fedeli risposero in coro: No. Bene, prosegu Nasreddin, se non lo sapete inutile che ve ne parli, e scomparve dalla vista dei fedeli. Sconcertati, i fedeli si accordarono e alla prossima preghiera, alla stessa domanda del mullah risposero in coro: S. Bene, ribatt tranquillo, Nasreddin, se lo sapete gi inutile che ve ne parli, e chiuse la sommit del minareto. Ancora sconcertati ma ormai anche abbastanza irritati, i fedeli fecero un patto fra di loro e all'ora della terza preghiera alla domanda sempre ripetuta dal mullah met risposero s, met no. Allora, concluse Nasreddin, chi lo sa lo dica a chi non lo sa e si nascose ai loro occhi. Il senso questo, credo: se non sai assolutamente nulla di un

argomento non puoi comprenderlo ma se ne sai gi tutto ugualmente il tuo vaso colmo e nulla pu pi entrarvi. Un altro modo di dire glocalismo. Confini, dunque, che mi informino che sto entrando in un paese diverso dal mio. che dal mio sto uscendo. So che ci sar una lingua, un modo di scambiare oggetti e servizi, abitudini del cibarsi e del vestire, criteri che definiscano i sessi, i ceti, ogni differenza ma la conoscenza che ho delle abitudini che circolano nella mia terra mi dicono solo che anche in questa terra trover delle abitudini. Di cui nulla so ma so che necessariamente delle abitudini ci saranno Come stato detto un tempo, il razzismo prima che una forma di violenta crudelt sostanzialmente sciocco perch infinitamente pi grande l'universo condiviso di ci che le persone e le genti si occupano rispetto a ci che appartiene solo a qualcuno. Da qui a dedurne che la tortilla messicana una specie di pizza non lo sottoscriverei, per: posso conoscere l'uso che della pizza si fa in Italia, posso immaginare che anche in Messico si sia trovata una soluzione economica per calmare la fame ma della tortilla voglio poter assaporare l'assoluta, piena, stupefacente novit. Senza confronti che ne fissino una qualsiasi gerarchia. E in ogni terreno, in ogni territorio ci sar una ben precisa scala di valori cui sar improntata la cultura locale. Verticale e orizzontale come due differenti messe a fuoco perch il pendolo via via che si avvicina all'altro polo inizia ad avere come una nostalgia del primo e di questo comincia a tingersi. Perch la persona umana non pu non essere in perenne, ininterrotta trasformazione, camminare una continua caduta controllata ma provate a restare fermi senza muovervi e vedrete come rapidamente l'equilibrio traballa.

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