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di
Maurizio Zanoni
Capitolo 6
Conoscere per decidere
Per fare fronte alle esigenze di conoscenza, le imprese costruiscono e gestiscono i sistemi
informativi, ossia le strutture e le procedure che raccolgono, conservano elaborano e distribuiscono
i dati e le informazioni aziendali.
La tavola del reddito di esercizio ci presenta da un lato gli input inseriti nella produzione (costi) e
dall’altro gli output della produzione (ricavi) per differenza si ottiene il risultato reddituale, ossia
l’utile o la perdita d’esercizio.
La tavola del capitale di funzionamento da un lato rappresenta i valori delle attività e dall’altro i
valori delle passività, ossia delle sue obbligazioni; la differenza, denominata capitale netto esprime
quanto è di pertinenza dei conferenti del capitale di rischio.
Il reddito di esercizio
La tavola del reddito di esercizio (il conto economico) è uno schema per mettere a confronto da un
lato il valore degli input e dall’altro quello degli output.
Input:
-materie prime e servizi (costi d’acquisto)
-immobili, impianti, macchine, attrezzature (quote di ammortamento)
-le immobilizzazioni di proprietà di terzi (fitti passivi)
-lavoro fornito dai prestatori di lavoro (stipendi, contributi, e tfr)
-(tributi e imposte)
-mezzi monetari apportati a titolo di capitale di prestito da terzi che originano (interessi passivi)
-la copertura di rischi particolari (premi assicurativi)
-(le rimanenze iniziali)
-(il capitale di rischio)
Output:
-i prodotti finiti e venduti (ricavi)
-le produzioni in corso a fine esercizio (rimanenze finali)
-interessi attivi della gestione patrimoniale
-i dividendi e le plusvalenze (o minusvalenze) della gestione patrimoniale
-i fitti attivi della gestione patrimoniale
-dividendi e plusvalenze delle partecipazioni.
Rimanenze iniziali sono i risultati della gestione caratteristica dell’esercizio n-1 reimessi
nell’esercizio n.
L’inserimento delle rimanenze iniziali (e delle rimanenze finali) nella tavolo del reddito di esercizio
è una delle manifestazioni più evidenti del principio di competenza.
Quote di ammortamento del costo dei beni privati pluriennali di proprietà sono condizioni di
produzione caratterizzate dalla lunga durata e dal fatto di servire la loro utilità a più esercizi annuali.
I risultati della gestione caratteristica: ricavi di vendita, rimanenze finali, utili e perdite da
partecipazioni.
Il capitale di funzionamento
(attività, passività, capitale netto)
La tavola del capitale di funzionamento è uno schema per ordinare:
-l’insieme delle condizioni “di proprietà” di un impresa in un certo momento (le attività)
-l’insieme delle obbligazioni e degli impegni nei confronti dei vari soggetti che hanno fornito
contributi e i relativi valori.
Gli obblighi nei confronti dei conferenti del capitale di rischio sono denominati netto o capitale
netto o capitale proprio; gli altri obblighi sono chiamati passività o nel loro insieme capitale di terzi.
Il valore totale delle attività è sempre necessariamente pari al valore delle passività e del netto.
Capitale sociale: l’importo conferito dai soci a titolo di capitale di rischio.
Capitolo 7
Capitolo 9
L’ambiente economico
Ambiente di un istituto: è l’insieme di condizioni e di fenomeni esterni allo stesso e che ne
influenzano significativamente la struttura e la dinamica.
L’ambiente economico d’azienda: si compone di fenomeni e di condizioni quali:
-i mercati: insiemi omogenei di negoziazioni di beni privati, di rischi particolari e di credito di
prestito.
-le strutture di domanda e di offerta: di lavoro, di capitale proprio, di beni pubblici.
-i settori: insiemi di aziende con combinazioni economiche simili e doperanti negli stessi mercati e
nelle stesse strutture di domanda e di offerta.
-le politiche economiche, monetarie e finanziarie: attuate dagli enti pubblici e dalla pubblica
amministrazione.
I settori
Un settore è un insieme omogeneo di aziende legate da relazioni di interdipendenza.
Il settore è l’ insieme di aziende con combinazioni economiche simili e operanti negli stessi mercati
e nelle stesse strutture di domanda e offerta.
I settori di aziende concorrenti sono insiemi di aziende di produzione che producono beni
equivalenti con riguardo alla loro funzione d’uso e che indirizzano la loro offerta a comuni insiemi
di aziende clienti e potenziali clienti.
I settori sono gli insiemi di aziende i cui comportamenti sono connessi da relazioni dinamiche
intense per via di combinazioni economiche simili e per l’operare sugli stessi mercati, non solo
nella posizione di venditori tra loro in concorrenza.
Ciascuna azienda opera in più mercati di varia natura, e dunque ciascuna azienda è parte di più
settori.
Il settore è una realtà di relazioni dinamiche.
L’equazione di bilancio: A=P+N+(R-C) evidenzia l’unitarietà del sistema dei valori del bilancio.
A: Attività (sono i beni durevoli)
P: Passività (in pratica tutti i finanziamenti es. mutuo, debiti etc.)
N: Netto (il capitale proprio)
R: Ricavi
C: Costi
(R-C): eseguendo questa operazione si ottiene il risultato reddituale
I dati che inserisco derivano dal sistema di rilevazione contabile che svolge il lavoro di registrare le
fatture.
All’apertura di una nuova attività si avranno indiscutibilmente il codice fiscale e la partita IVA
(imposta valore aggiunto).
Due tipi di imprese: società di persone: SAS, SUL (l’imprenditore rischia il proprio); società di
capitale: SPA, SRL, SABA (le aziende con queste forme sono obbligate almeno uno volta l’anno a
stilare il bilancio).
Variabili di flusso sono (R-c) e sono operazioni che si accumulano mese dopo mese e si azzerano
ogni anno (film).
Variabili di livello: A; P e N (fotografia)
Gruppo: insieme di aziende che fanno parte dello stesso soggetto istituzionale.
Risconti: anticipatamente
Ratei: posticipatamente
Il codice civile art.2423 impone agli amministratori della società la redazione di un bilancio di
esercizio costituito dallo stato patrimoniale A=P+N, dal conto economico (R-c) e dalla nota
integrativa che illustra il contenuto degli schemi di bilancio e i criteri di valutazione utilizzati
secondo schemi prestabiliti.
Il conto economico è a forma scalare e presenta una struttura in cui si raffrontano il “valore della
produzione” ottenuta nel periodo con i costi sostenuti per realizzarla.
La stato patrimoniale finale adotta una “forma a sezioni divise contrapposte” e applica come criterio
di classificazione per le poste attive quello della destinazione aziendale.
Il bilancio deve redigere con chiarezza, in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la
situazione finanziaria e il risultato economico dell’esercizio.
L’approvazione del bilancio avviene da parte dell’assemblea 120 giorni dalla fine dell’esercizio.
Entro 90 il CDA (consiglio di amministrazione) deve preparare il bilancio.
L’organo di controllo per le SPA e per le grandi Srl è il collegio sindacale che stila un bilancio a
parte.
Il collegio sindacale si riunisce 4 volte l’anno e dice in pratica se l’azienda è gestita bene.
Il bilancio pubblico sono tenute a presentarlo quelle imprese: Srl, SPA, SABA mentre il bilancio per
scopi personali.