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I coils sono lamiere di acciaio arrotolate in bobine, e l'Ilva un grande produttore di coils. Nubi nere dunque in America. Ma in Europa le cose vanno ancor peggio. Infatti i costi dell'energia sono superiori a quelli degli Stati Uniti e nella siderurgia l'energia uno dei costi che incide di pi.
Inoltre l'Europa presenta un eccesso di capacit produttiva di 80 milioni di tonnellate/anno (dentro le quali sono contemplati i 10 milioni di tonnellate/anno dell'Ilva), come ammette la Commissione Europea. Fonte: http://www.europarlamento24.eu/acciaio-ue-vara-piano-per-contrastare-crisi-e-concorrenzasleale/0,1254,72_ART_3261,00.html
Fonte: http://www.metallirari.com/il-super-ciclo-delle-materie-prime-e-finito/ In ogni caso c il problema di una crescita incessante della richiesta di un minerale che destinato a esaurirsi. Il super-ciclo delle materia prime (ossia la tendenza delle materie prime come il ferro a diventare merce sempre pi preziosa) non si esaurito. Fonte: http://www.borsainside.com/mercati_usa/2013/04/44820-il-superciclo-delle-materie-primee-ancora-lontano-dallesaurirsi.shtm Ci costituisce una grossa incognita per la siderurgia, destinata ad alzare i prezzi dei fattori produttivi e a ridurre i profitti a fronte di una richiesta di acciaio non pi sostenuta che quindi deprime i prezzi alla vendita. Ma come mai sale il prezzo delle materie prime se il Italia e in Europa la domanda di acciao scende? La risposta purtroppo questo: il prezzo del minerale di ferro trascinato in alto dalla crescente domanda dei mercati asiatici, forse anche da accordi di cartello. (http://www.eurosiderscalo.com/it/archivio-news/archivio-news/30-news-2013/892-pechino-accusa-i-produttori-diminerali-di-ferro-gonfiati-ad-arte-i-prezzi)
sui profitti. La siderurgia perde quindi profitti e non pi una gallina dalle uova d'oro che Riva aveva fatto razzolare nel suo cortile tarantino. Ora c' crisi e si scopre che Riva aveva fatto male i conti ad esempio raddoppiando l'attivit di zincatura a caldo a Taranto. (http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/docs/2271.pdf)
che domina il nostro mercato e si colloca in buona posizione anche a livello mondiale, ha dunque coinciso con quella della siderurgia mondiale". (http://www.repubblica.it/economia/affari-efinanza/2013/06/03/news/crac_ilva_unaltra_montedison_il_peccato_capitale_dei_riva_zero_investimenti_e_prodotti_lo w-cost-60229058)
produce more than is needed", ossia la capacit di produrre pi di quanto necessario. La Cina se si caricasse sulle spalle anche l'Ilva - passerebbe da 200 a 210 tonnellate/anno di overcapacity, nel campo siderurgico. E dunque ecco che lo scenario di un'Ilva che migra in Cina crolla.
considerato i debiti finanziari della societ salirebbero a 4.500 (50% degli investimenti finanziati con prestiti), 6.200 miliardi di euro (100% degli investimenti finanziati con prestiti), mentre il patrimonio diminuirebbe per far fronte alle perdite desercizio provocate dal peggioramento dei risultati della gestione industriale e dai maggiori oneri finanziari. In assenza di un consistente aumento di capitale la societ registrerebbe una significativa conIn conclusione, senza un intervento dello Stato per alleggerire gli oneri connessi agli investimenti che lILVA dovr sostenere nei prossimi anni e/o un apporto di capitali freschi da parte dei soci attuali o altri che potrebbero entrare nella compagine azionaria, la prosecuzione dellattivit dellILVA nel medio periodo appare molto difficile.
La questione certamente complessa. Ma visto che la crisi dell'Ilva sembra irreversibile, in un quadro gravato da una forte "overcapacity", il nodo della riconversione la questione chiave. Se non affrontata con anticipo e con competenza, rischia di essere un'occasione perduta per chi ha veramente a cuore la sorte dei lavoratori dell'Ilva e della siderurgia italiana.
TINA: There Is No Alternative. Vogliono convincerci che non ci sono alternative. Noi dobbiamo batterci per studiarle e realizzarle. A partire dalle ecoalternative che i nostri giovani laureati hanno gi studiato con le tesi di laurea o che possono studiare con le prossime tesi di laurea. ECOALTERNATIVE SECONDO LONU. Lo sviluppo sostenibile non distrugge ma crea milioni di posti di lavoro. La Green Economy pu creare fino a 60 milioni di nuovi posti di lavoro nei prossimi 20 anni. Ma occorre una politica economica e formativa. PeaceLink da un anno ha messo online il documento dell'ILO, l'agenzia dell'Onu che si occupa di lavoro Scaricatelo da qui: http://www.peacelink.it/ecologia/a/36349.html ECOALTERNATIVE SECONDO LOCSE. Ecco una delle cose che diremo nel convegno del 2 luglio. Le citt possono generare crescita economica e lavoro semplicemente diventando pi rispettose dellambiente. A spiegarlo un rapporto dellOrganizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse), intitolato Green Growth in Cities. Scaricatelo da qui: http://www.oecd.org/gov/regional-policy/49330120.pdf
Per queste ragioni abbiamo deciso di promuovere il convegno di domani, 2 luglio, alle ore 15 nella Facolt di Giurisprudenza di Taranto (Citt Vecchia): DESCRIZIONE DEL CONVEGNO TESI SU TARANTO http://www.peacelink.it/ecologia/a/38682.html