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LineeguidaperlaformazionedelPianodi risanamentoambientaleerilancioeconomicodel ComprensoriodelMela

Cap. 4 pagg. 69-70 4.4.3 Integrazione della rete di rilevamento dellinquinamento atmosferico mediante tecniche e strumenti di biomonitoraggio Con il termine di Biomonitoraggio si intende il monitoraggio dellinquinamento mediante organismi viventi. Le principali tecniche di biomonitoraggio consistono nelluso di: organismi Bioaccumulatori (organismi in grado di sopravvivere in presenza di inquinanti che accumulano nei loro tessuti; con il loro uso possibile ottenere dati sia di tipo qualitativo che quantitativo); organismi Bioindicatori (organismi che subiscono variazioni evidenti nella fisiologia, nella morfologia o nella distribuzione spaziale sotto l'influsso delle sostanze presenti nell'ambiente). Spesso non si conosce nulla riguardo la presenza delle migliaia di molecole sintetiche veicolate in atmosfera, trasportate dall'acqua, deposte al suolo, delle quali sono ignote non solo la pericolosit e il grado di biodisponibilit (se una sostanza inquinante non biodisponibile non risulta dannosa per lorganismo) ma, nella maggioranza dei casi, sono sconosciuti anche il nome, la formula chimica, lorigine. Tanto meno si conosce il comportamento di queste molecole nellambiente, nelle varie condizioni meteorologiche, le loro modalit di assunzione e i loro effetti sugli esseri viventi, le sinergie e le reazioni che esse provocano allinterno di questi. Le maggiori difficolt nelle misurazioni dirette delle alterazioni ambientali si verificano in presenza di basse concentrazioni di inquinanti propagati da sorgenti puntiformi o diffuse, spesso discontinue, le cui sostanze immesse nellambiente subiscono trasformazioni ignote. Queste difficolt possono essere superate con luso degli organismi viventi bioindicatori che, seppure non in grado di definire le sostanze tossiche presenti nell'ambiente, sono capaci di rilevare gli effetti tossici che queste sostanze hanno su di essi. Il biomonitoraggio, rispetto alle tecniche analitiche tradizionali, ha il vantaggio di fornire stime sugli effetti combinati di pi inquinanti sugli esseri viventi, ha costi di gestione limitati e d la possibilit di coprire con relativa facilit vaste zone e territori diversificati, consentendo una adeguata mappatura del territorio (APAT). Ad integrazione della rete di monitoraggio con centraline e tecniche classiche di tipo chimico (esistente e/o in via di implementazione), nel Comprensorio del Mela dovr essere sviluppato un sistema di controllo basato su tecniche di biomonitoraggio per lanalisi di componenti degli ecosistemi reattivi allinquinamento atmosferico (nello specifico, organismi bioaccumulatori e bioindicatori quali licheni e piante vascolari), per la stima di deviazioni da condizioni normali. Le attivit si dovranno articolare in due tipologie: biomonitoraggio di elementi in traccia aerodispersi mediante organismi bioaccumulatori in situ; biomonitoraggio di ozono troposferico mediante vegetali indicatori. I dati ricavati dovranno essere elaborati attraverso analisi multivariata della matrice dei siti di campionamento e dei metalli, al fine di individuare clusters di metalli con simili patterns e/o eventuali gradienti di deposizione. Tutti i dati saranno trattati con programmi di cartografia GIS computerizzata, per la visualizzazione dei tassi di dispersione dei metalli dalle fonti note e da quelle prevedibili e per la visualizzazione della distribuzione aereale di ozono troposferico. Gli obiettivi ed i risultati da ottenere sono:

una mappatura, in tempi abbastanza contenuti ed attraverso una significativa densit di punti-misura, delle deposizioni atmosferiche di metalli a diverse scale territoriali; la possibilit di individuare i patterns geografici del trasporto e della deposizione dei metalli e di valutare laffidabilit di modelli diffusionali; la possibilit di verificare, su lunghi periodi, lefficacia di misure eventualmente introdotte per la riduzione delle emissioni di metalli; la valutazione di trends temporali ad intervalli di almeno un anno; lindividuazione di aree a maggiore ricadute per leventuale localizzazione di strumenti di rilevazione e/o lo sviluppo di ricerche epidemiologiche. Potr inoltre essere valutata la possibilit di attivare progetti di biomonitoraggio, i quali attraverso la valutazione analitica dei tassi di concentrazione degli inquinanti atmosferici presenti nei liquidi ematici e negli essudati da siero (latte) di animali utilizzati in ambito zootecnico (bovini, ovini, caprini, suini, altro), ed assunti attraverso i processi di bioaccumulo, bioconcentrazione e biomagnificazione, possano condurre alla determinazione del livello di polluzione nelle predette aree.

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