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Poes


(Merry autobiography)
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Polovinki, ,
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Roudanovskaia.
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Easyjet'a.
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Roudanovskaia Rudanovskaya.
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Ryanair'a.
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(About the paradise of Italy)

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www.t-polo.com
(Canzoncina sul mio sito www.t-polo.com)
polo com ( com!).
(, !):
(!), (!),
- ( ...)
Ti trattino polo - punto com!
Questo sito conosciuto a tutti da tempo (si, conosciuto)
Lo schiacci (gli dai una battuta, una mazzata) con il pugno (con il pugno)
Egli ti lancer addosso un ferro da stiro (ferro da stiro)
E in Italiano dir a sproposito, sgraziatamente (far verso della papera, gracchiare o starnazzare o
grugnire?)

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(To Anna Akhmatova and Marina Tsvetaeva)

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1. Il cancello chiuso. La macchina chiusa.

2. Il tic-tac dell'orologio da muro fa contrappunto alla ballata serale delle cicale.


3. Mica posso sedere tutta la vita davanti alla mia tinozza spezzata.
4. E' ora di prendere in mano il remo del mio vecchio.
5. Anche se oggi c bufera e tira un vento tagliente,
6. Anche se scorgo sotto la massa d'acqua - Oh Dei greci!* - il profilo di due pesci giganteschi.
7. Lui ha dichiarato: io sono autonomo, e le reti, dora innanzi,
8. Dovremo gettarle ciascun per s, tra le muraglie d'acqua.
9. Che bella invenzione, mie care Pescioline**.
10. Lui va per conto suo, io per conto mio, la vostra legge da pesci funziona.
11. Dal cancello chiuso nel sorriso orrendo inossidabile
12. Si vedono i musi dentati delle Due Gorgone che abitano sott'acqua.
__________________
* Equivalente russo di Mammamia! Che paura!
** Pesce in russo femminile
Sono sola a R., ho chiuso il cancello e la macchina, il silenzio rotto solo dall'orologio e dalle
cicale. Il motivo della tinozza spezzata - simbolo della vita andata a pezzi, - (l'espressione
proverbiale in russo) proviene dalla "Favola del pescatore e del pesciolino d'oro" di Pushkin. Ho
perso tutto come la vecchia moglie del marinaio, ma non star ferma. Mi tocca assumere il ruolo del
pescatore, prendere in mano il remo del marito. Lo devo fare anche se le condizioni sono avverse, e
sott'acqua s'intravvedono le paurose ombre di due mostri marini - due poetesse russe del XX secolo
(Achmatova e Tsvetaeva) che cantano la loro sfortuna in amore e presagiscono questa sfortuna,
questa brutta sorte alle donne in generale. Lui mi ha dichiarato, che ciascuno deve vivere per conto
proprio e "pescare", cio, affrontare ogni lato della vita, separatamente, ognuno per s stesso.
Imitazione della strofa di Achmatova "Egli mi disse: non stare al vento, vattene". Questo dolore l'ho
conosciuto leggendovi quandero ancora adolescente, mie care poetesse. Le sue parole sono la
conferma che vedevate giusto, che cos doveva accadere e la vostra legge da pesci (cio esseri
disumanamente freddi, spietati) funziona. Sorridono, i due mostri femminili, perch vedono in me
una loro "convertita", sottomessa, stregata.

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