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Agenzia regionale per la prevenzione e la

protezione dell’ambiente
della PUGLIA

LE EMISSIONI INDUSTRIALI IN PUGLIA

Rapporto sulle emissioni in atmosfera dei complessi IPPC

1
Informazioni legali

L’Agenzia per la prevenzione e la protezione dell’ambiente della Regione Puglia o le


persone che agiscono per conto dell’Agenzia stessa non sono responsabili per l’uso che
può essere fatto delle informazioni contenute in questo rapporto.

ARPA Puglia - Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’ambiente in Puglia


Corso Trieste, 27 – 70126 Bari
www.arpa.puglia.it

Elaborazione grafica ARPA Puglia

AUTORI

Roberto Giua
Stefano Spagnolo
Andrea Potenza

Direzione Scientifica ARPA Puglia

2
PREMESSA

Nella prima metà del secolo scorso la produzione mondiale di beni e servizi è aumentata in
modo sproporzionato e ciò ha determinato un’eccessiva pressione sui sistemi naturali e
sulle risorse della Terra. Nonostante gli ultimi decenni del secolo siano stati caratterizzati
dall’accelerata innovazione tecnologica e dal miglioramento degli impianti industriali, le
attività produttive continuano ancora a causare un notevole impatto sulle diverse matrici
ambientali (aria, acqua e suolo) per le emissioni atmosferiche, quelle idriche e per la
produzione di rifiuti. Si è così giunti a definire una nuova filosofia che dovrebbe ispirare la
crescita economica. Il processo di sviluppo non può prescindere dalle esigenze di equilibrio
sociale e di salvaguardia dell'ambiente.
Tre sono le principali convenzioni internazionali in tema ambientale, che vedono gli Stati
membri dell’ONU riunirsi con cadenza regolare per esaminare i progressi compiuti ed
elaborare le linee politiche per il futuro:

• Cambiamenti Climatici (UNFCCC: United Nations Framework Convention on Climate


Change);
• Biodiversità (CBD: Convention on Biological Diversity)1;
• Lotta alla Desertificazione (UNCCD: United Nations Convention to Combat
Desertification)2.

Questa crescente presa di coscienza sulle negative conseguenze, anche economiche, dello
sviluppo non sostenibile, nonché il rapporto dell’Intergovernamental Panel on Climate
Change (IPCC3), hanno condotto ad alcuni importanti progressi nei negoziati multilaterali.
Il Protocollo di Kyoto4 costituisce lo strumento attuativo della Convenzione UNFCCC. Esso
prevede gli impegni di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra nel periodo 2008-
2012 a carico dei paesi industrializzati firmatari del Protocollo stesso.

Occorre, altresì, menzionare il Protocollo di Montreal sulle sostanze che riducono lo strato
di ozono che, firmato nel 1987, continua con successo a promuovere l'eliminazione delle
sostanze chimiche nocive per l'ozonosfera, e la Direttiva sui Grandi impianti di
Combustione (Direttiva LCP 2001/80/CE), entrambi fortemente collegati alle emissioni in
atmosfera generate dalle attività industriali ed oggetto del presente lavoro.

1 La Convenzione UNCCD detta le linee guida per l’identificazione e la messa in opera di programmi d’azione nazionali, sub-regionali e
regionali in materia di lotta alla desertificazione. L’Italia è tra i suoi maggiori finanziatori.

2 La CBD è la Convenzione per la tutela della diversità biologica (o biodiversità) e mira alla conservazione degli ecosistemi,
all’utilizzazione durevole delle specie e sottospecie di fauna e flora esistenti e alla ripartizione equa dei vantaggi derivanti dallo
sfruttamento delle risorse genetiche. Tale Convenzione è considerata la più omnicomprensiva in quanto i suoi obiettivi si applicano a
tutti gli organismi viventi della terra.

3 IPCC: Intergovernmental Panel on Climate Change (foro intergovernativo sul mutamento climatico, IPCC) è il foro scientifico formato
nel 1988 da due organismi delle Nazioni Unite, la World Meteorological Organization (WMO) e l'United Nations Environment Programme
(UNEP) allo scopo di studiare il riscaldamento globale.

4 Protocollo di Kyoto: è un accordo internazionale che stabilisce precisi obiettivi per i tagli delle emissioni di gas responsabili dell'effetto
serra, del riscaldamento del pianeta,da parte dei Paesi industrializzati. Si fonda sul trattato United Nations Framework Convention on
Climate Change (Unfccc), firmato a Rio de Janeiro nel 1992 durante lo storico Summit sulla Terra. Per attuare il trattato, nel 1997,
durante la Conferenza di Kyoto, in Giappone,è stato studiato un "protocollo" che stabilisce tempi e procedure per realizzare gli obiettivi
del trattato sul cambiamento climatico

3
INDICE
PREMESSA ..................................................................................................................................................... 3
AVVERTENZA ................................................................................................................................................ 5
GLOSSARIO ................................................................................................................................................... 5
Introduzione - IPPC e AIA ....................................................................................................................... 8
1 - I COMPLESSI IPPC IN PUGLIA ................................................................................................. 10
1.1 - La situazione in Puglia. .......................................................................................... 10
1.2 - Numero di attività presenti in ogni provincia. ...................................................... 11
1.3 - Complessi IPPC e contesto territoriale. ................................................................ 11
1.4 - Numero di attività a livello regionale divise per Codice IPPC. ............................ 13
1.5 - Distribuzione spaziale dei complessi IPPC. .......................................................... 14
2 - IL REGISTRO INES-EPER (E-PRTR) ........................................................................................ 19
2.1 - informazioni presenti nella dichiarazione INES ................................................... 20
3 - DESCRIZIONE DEI COMPLESSI INES ..................................................................................... 22
3.1 - Descrizione dei complessi che hanno presentato le dichiarazioni INES nel 2006.
.......................................................................................................................................... 22
3.2 – Confronto delle emissioni della Puglia con le altre regioni (dati INES 2006).... 24
3.4 - Trend provinciale per inquinante (anni 2002-06). .............................................. 37
3.5 - Emissioni industriali in atmosfera per complessi IPPC (Fonte INES). ................ 50
3.6 - Contributo alle emissioni dei complessi IPPC (anni 2005-2006). ....................... 60
3.7 - Emissioni per tipologia di attività IPPC (anno 2006). .......................................... 66
4 - CRITICITÀ DATI EMISSIVI DELLA PUGLIA. ........................................................................... 73
SCHEDA – A...................................................................................................................... 74
SCHEDA – B...................................................................................................................... 75
SCHEDA – C ...................................................................................................................... 76
SCHEDA – E ...................................................................................................................... 78
SCHEDA – F ...................................................................................................................... 79
SCHEDA – G ..................................................................................................................... 80
SCHEDA – H ..................................................................................................................... 81
5 - CONCLUSIONI ................................................................................................................................... 82
ALLEGATO I ................................................................................................................................................. 83
Elenco complessi IPPC/AIA di competenza Regionale/Provinciale ........................... 83
ALLEGATO II ............................................................................................................................................... 87
Elenco Codici IPPC ....................................................................................................... 87
ALLEGATO III ............................................................................................................................................. 90
Struttura scheda INES ................................................................................................. 90
ALLEGATO IV .............................................................................................................................................. 96
Inquinanti presenti nella Scheda INES. ..................................................................... 96

4
AVVERTENZA

Quanto riportato nel presente lavoro si basa sui dati e sulle informazioni pubbliche del
Registro INES attraverso le dichiarazioni INES 2003-07 (anni riferimento 2002-06), ai sensi
del D.Lgs.59/06 e s.m.i., compilato dalle aziende nell’ambito del Modello Unico di
Dichiarazione ambientale c.d. M.U.D.5 (ai sensi del D.P.C.M. 22/12/2004).
Le emissioni del Registro INES sono dichiarate dai gestori dei principali complessi
industriali nazionali, attraverso le c.d. Dichiarazioni INES, che devono essere presentate
entro il 30 aprile di ogni anno solo dai più grandi complessi industriali IPPC che
annualmente superano le soglie di emissioni descritte nell’allegato I della tabella 1.6.2 del
D.M. 23.11.01 (vedi allegato IV).
Tali informazioni, contenute nel Registro nazionale INES, aggiornato annualmente, e nel
Registro europeo EPER, sono pubbliche.
Nel presente lavoro sono analizzate, in particolare, le emissioni delle seguenti sostanze
inquinanti:

anidride carbonica (CO2);


benzene (C6H6);
diossine (PCDD/PCDF);
Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA);
monossido di carbonio (CO);
ossidi di azoto (NOx);
ossidi di zolfo (SOx).

GLOSSARIO

INES: Inventario Nazionale delle Emissioni e loro Sorgenti


EPER: European Pollutant Emission Register (Registro europeo delle emissioni inquinanti).
PRTR: Pollutant Release and Transfer Register (Registro delle emissioni e dei trasferimenti di
inquinanti).
Complesso PRTR: struttura industriale o più genericamente produttiva costituita da uno o più
impianti nello stesso sito, gestiti dalla stessa persona fisica o giuridica, in cui si svolgono una o più
delle attività elencate nell'allegato I del Regolamento E-PRTR.
IPPC: Integrated Prevention and Pollution Control (Controllo e prevenzione integrata
dell’inquinamento, Direttiva 96/61/CE “IPPC”).
Stabilimento IPPC: è il complesso industriale al cui interno sono svolte una o piu’ attività
dell’Allegato 1 della Direttiva 96/61/CE.
Sito: Sede geografica del complesso.
Gruppi di attività IPPC: sono le 6 categorie in cui sono raggruppate le attività dell’Allegato 1
della Direttiva 96/61/CE. Sono identificati da un codice ad una cifra (es.: IPPC 1 = attività
energetiche) e sono consultabili nella tabella 2.2.1 del presente rapporto.
Cod_IPPC (o Attività IPPC): sono le attività dell’Allegato 1 della Direttiva 96/61/CE. Sono
identificate da un codice a due cifre (es.: 1.3 = Cokerie) e sono consultabili nell’Allegato II “Elenco
codici IPPC” del presente rapporto.

5 M.U.D. : Modello Unico di Dichiarazione Ambientale è un modello attraverso il quale devono essere denunciati i rifiuti pericolosi
prodotti dalle attività economiche, i rifiuti raccolti dal Comune e quelli smaltiti, avviati al recupero o trasportati nell’anno precedente la
dichiarazione.

5
Impianto: unità tecnica permanente in cui sono svolte una o più attività elencate nell'allegato I
del Regolamento E-PRTR, e altre attività direttamente associate che hanno un collegamento
tecnico con le attività svolte in tale sito e possano incidere sulle emissioni e sull'inquinamento.
Sostanze: gli elementi chimici e i loro composti, ad eccezione delle sostanze radioattive.
Sostanza inquinante: qualsiasi sostanza o gruppo di sostanze potenzialmente nocive per
l’ambiente o la salute umana a causa delle loro proprietà e della loro introduzione nell’ambiente.
Emissione: qualsiasi introduzione di sostanze inquinanti nell’ambiente in seguito a qualsiasi
attività umana, volontaria o involontaria, abituale o straordinaria, compresi il versamento,
l’emissione, lo scarico, l’iniezione, lo smaltimento o la messa in discarica o attraverso reti fognarie
non attrezzate per il trattamento finale delle acque reflue.
Emissione convogliata: emissione di inquinanti nell’ambiente, convogliata attraverso un
qualsiasi tipo di condotta, come per esempio un camino o una fognatura, indipendentemente dalla
forma della sezione trasversale della condotta.
Emissione diffusa: deriva dal contatto diretto di sostanze volatili o pulverulente con l’ambiente
durante le normali condizioni di esercizio. Può dipendere dalla progettazione delle strutture, dalle
condizioni di esercizio, dal tipo di esercizio o da un graduale rilascio verso altri mezzi. In generale,
comprende l’emissione fuggitiva.
Emissione fuggitiva: è il risultato di una progressiva perdita di tenuta di un elemento di una
attrezzatura progettata per contenere un fluido (gas o liquido). È per esempio il caso delle perdite
da una flangia o da una pompa o dalle strutture di stoccaggio di prodotti gassosi o liquidi, causate
da una variazione di pressione.
Emissione eccezionale: è determinata da un evento che non rientra nelle normali condizioni di
esercizio e può essere caratterizzata da prevedibilità o imprevedibilità. Per esempio la variazione
casuale della carica in ingresso, il malfunzionamento delle unità di trattamento possono dare luogo
a emissioni eccezionali non prevedibili; le fasi di start-up e chiusura, le fermate temporanee, il
bypass di unità di trattamento in avaria, possono dare luogo a emissioni eccezionali prevedibili.
Emissione accidentale: è conseguente al verificarsi di incidenti. Tipicamente è caratterizzata da
conseguenze di tipo ambientale, economico e sulla salute umana.
Trasferimento fuori sito: spostamento oltre i confini di un complesso produttivo di rifiuti
destinati al recupero o allo smaltimento e di sostanze inquinanti contenute in acque reflue
destinate al trattamento.
Valore soglia : si riferisce alla capacità massima produttiva di progetto che è costante nel tempo
(finché non vengono fatte delle modifiche), e non alle quantità prodotte che variano nel tempo e
che sono generalmente inferiori alla suddetta capacità di progetto
Valore soglia all’emissione: è, per ciascun inquinante, il valore espresso in kg/a al di sopra del
quale lo stabilimento IPPC è tenuto a dichiarare le sue emissioni totali (tab. 1.6.2 e 1.6.3 All.1,
D.M. 23.11.2001).
Misura (M): una emissione si intende misurata quando l’informazione quantitativa deriva da
misure realmente fatte su campioni prelevati nell’impianto stesso utilizzando metodi standardizzati
o ufficialmente accettati.
Calcolo (C): una emissione si intende calcolata quando l’informazione quantitativa è ottenuta
utilizzando metodi di stima e fattori di emissione accettati a livello nazionale o internazionale e
rappresentativi dei vari settori industriali.
Stima (S): una emissione si intende stimata quando l’informazione quantitativa deriva da stime
non standardizzate basate sulle migliori assunzioni o ipotesi di esperti.
Scarico diretto: è lo scarico avviato direttamente al corpo idrico recettore (es. corso d’acqua,
mare) anche dopo eventuale depurazione all’interno del complesso IPPC stesso.
Scarico indiretto: è lo scarico avviato, previo trasferimento tramite fognatura, ad un impianto di
depurazione esterno al complesso IPPC.

6
Puntuale (P): l’emissione è puntuale se il dato di emissione è la somma delle sole emissioni
puntuali o convogliate.
Puntuale+Diffusa (P+D): l’emissione è puntuale+diffusa se il dato di emissione è la somma di
emissioni puntuali e non puntuali/diffuse.
NOSE: Nomenclature Of Sources of Emission. Classificazione standard europea delle fonti di
emissione.
SNAP: Selected Nomenclature for Air Pollution.
NACE: (National Classification of Economic Activities). La nomenclatura NACE è la classificazione
standard europea delle attività economiche.
NOSE-P: (Nomenclature Of Sources of Emission). La nomenclatura NOSE o NOSE-P è la
classificazione standard europea delle fonti di emissione6.

6
Vedi: NOSE Nomenclature for sources of emissions, 8D, Luxembourg 25 May 1998, Eurostat

7
Introduzione - IPPC e AIA

Nel 1996 l’Unione Europea ha pubblicato la Direttiva 96/61/CE (Direttiva IPPC) che
stabilisce una serie di regole comuni per il rilascio delle autorizzazioni alle installazioni
industriali in Europa. L’acronimo IPPC significa “Integrated Pollution Prevention and
Control”, e riguarda la prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento ambientale.
La nuova direttiva 2008/1/CE, in vigore dal 18 febbraio 2008, riunisce in un unico testo le
norme previste dalla direttiva 96/61/CE e successivi provvedimenti di modifica e
integrazione. Il nuovo provvedimento in materia di "IPPC" non apporta innovazioni dal
punto di vista sostanziale, ma si limita a razionalizzare e chiarire il quadro normativo di
riferimento, stabilendo l’espressa abrogazione della citata direttiva 96/61/CE (trasposta sul
piano nazionale dal D.Lgs. 59/2005). Lo scopo della Direttiva è di minimizzare
l’inquinamento causato dalle varie sorgenti situate in tutta l’UE, richiedendo per alcuni
impianti (tutti elencati nell’Allegato I della Direttiva 96/61/CE) la necessità di ottenere
autorizzazioni integrate AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) dalle autorità dei vari
paesi, in assenza delle quali non potranno operare. Il concetto di autorizzazione integrata
implica che le autorizzazioni devono tenere in conto l’insieme delle prestazioni ambientali
degli impianti, ovvero delle emissioni nell’aria, degli impatti sulle acque, sul suolo, della
produzione dei rifiuti, dell’impiego di materie prime, dell’efficienza energetica, del rumore,
della prevenzione degli incidenti, della gestione dei rischi, ecc. Le autorizzazioni dovranno
essere basate sul concetto delle BAT (Best Available Techniques: migliori tecniche
disponibili), definite nell’articolo 2 del D.Lgs.59/05. Le BAT sono le tecniche più efficaci
(compresa la progettazione, la costruzione, la manutenzione, l’esercizio, e la chiusura
dell’impianto) per ottenere un elevato livello di protezione dell’ambiente nel suo
complesso. Le tecniche saranno sviluppate su una scala che ne consenta l'applicazione in
condizioni economicamente e tecnicamente valide nell'ambito del pertinente comparto
industriale, prendendo in considerazione i costi e i vantaggi, indipendentemente dal fatto
che siano o meno applicate o prodotte in ambito nazionale, purché il gestore possa avervi
accesso a condizioni ragionevoli (allegato IV del D.Lgs.59/05). Le BAT possono implicare
miglioramenti ambientali estremamente significativi. Poiché in alcuni casi gli adeguamenti
degli impianti alle BAT possono comportare per le aziende costi significativi, la Direttiva
garantisce un periodo di ben 11 anni di transizione a partire dalla data di applicazione
della Direttiva.
La Direttiva IPPC è stata recepita in Italia con i seguenti atti legislativi:
-Decreto Legislativo n.372 del 4 agosto 1999 (D.Lgs.372/99) “Attuazione della direttiva
96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento”, pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale Italiana n°252 del 26/10/1999 abrogato dal Decreto legislativo
n. 59 del 18 febbraio 2005 (D.Lgs.59/05) “Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE
relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento”pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale N. 93 del 22 Aprile 2005.
-Decreto Ministeriale del 23 novembre 2001 (D.M. 23/11/01) pubblicato sulla G.U.
del 13 febbraio 2002 (Supplemento ordinario n.29)
-Decreto Ministeriale del 26 aprile 2002 (D.M. 26/4/2002) “Modifiche al decreto
ministeriale 23 novembre 2001 in materia di dati, formato e modalità della comunicazione
di cui all'art. 10 del decreto legislativo n. 372 del 1999”, pubblicato in G.U. 31 maggio
2002.

8
-Decreto legislativo n. 180 del 30 ottobre 2007 pubblicato sulla G.U del 31/10/2007
n. 254 ”Differimento di termini in materia di autorizzazione integrata ambientale e norme
transitorie”.
In definitiva, l’AIA garantisce che tutti gli aspetti di interazione dell’impianto con l’ambiente
siano stati valutati, riporta l’indicazione delle autorizzazioni sostituite, contiene le
prescrizioni definite per lo stabilimento nell’ambito della normativa, indica i valori limite in
materia di inquinamento atmosferico nonché le misure riguardanti le condizioni di
esercizio.

9
1 - I COMPLESSI IPPC IN PUGLIA

1.1 - La situazione in Puglia.

La Regione con la Delibera di Giunta (DGR) n. 1388 del 19.09.2006, ha approvato le


procedure tecniche amministrative per il rilascio dell'AIA. Il provvedimento individua la
Regione Puglia e, in particolare, il Settore Ecologia dell' Assessorato all'Ecologia, come
l‘Autorità competente al rilascio dell‘AIA, di cui al D.lgs.59/05.
La Legge Regionale del 14 giugno 2007 n. 17, di delega alla province di varie competenze
ambientali, ha trasferito anche l’esercizio delle funzioni amministrative in materia di
autorizzazione integrata ambientale (cioè l’istruttoria e il rilascio dell'AIA per le attività di
cui all’allegato I del decreto legislativo del 18 febbraio 2005, n. 59) a decorrere dal primo
luglio 2007.
In Puglia sono presenti 146 complessi IPPC, di cui 11 sono di competenza Statale
(complessi IPPC rientranti nell’Allegato V del D.Lgs.59/05) e 135 sono di competenza
Regionale/Provinciale (tutti quelli dell’Allegato I del D.Lgs.59/05 fatto salvo quelli statali).
Nella Figura 1 si riporta l’elenco dei complessi IPPC di competenza statale e la loro
localizzazione mentre in allegato (ALLEGATO I) si riportano gli stabilimenti IPPC di
competenza Regionale /Provinciale.

Figura 1: Complessi IPPC di competenza Statale


Ragione sociale Categoria Tipo di procedura Comune Provincia
Centrale termoelettrica EDIPOWER S.p.A. à
Centrali termiche Prima AIA per impianto esistente Brindisi BR
Centrale termoelettrica EDISON S.p.a. Centrali termiche Rinnovo AIA Candela FG
Centrale termoelettrica ENI POWER S.p.A. Centrali termiche Prima AIA per impianto esistente Taranto TA
Centrale termoelettrica Federico II ENEL
Centrali termiche Prima AIA per impianto esistente Brindisi BR
Produzione S.p.A.
Impianto Termoelettrico ENEL Produzione
Centrali termiche Prima AIA per impianto esistente Bari BA
S.p.A.
Raffineria ENI S.p.A. Raffinerie Prima AIA per impianto esistente Taranto TA
Sito produttivo EDISON S.p.a. Centrali termiche Prima AIA per impianto esistente Taranto TA
Stabilimento BASELL POLIOLEFINE ITALIA
Impianti chimici Prima AIA per impianto esistente Brindisi BR
S.r.l.
Stabilimento POLIMERI EUROPA S.p.A. Impianti chimici Prima AIA per impianto esistente Brindisi BR
Stabilimento ILVA S.p.A. Acciaierie Prima AIA per impianto esistente Taranto TA
Centrale a Ciclo Combinato Stabilimento
Centrali termiche AIA per nuovo impianto Taranto TA
EniPower S.p.A.
Fonte: www.dsa.minambiente.it/aia

10
1.2 - Numero di attività presenti in ogni provincia.

Vengono di seguito presentati il numero di complessi IPPC della Puglia per provincia (sia di
competenza statale che regionale/provinciale), nonché la percentuale di quelle presenti
rispetto al dato complessivo regionale (vedi Figura 2).

Figura 2: Numero di complessi IPPC presenti in ogni Provincia

N. complessi
Provincia
IPPC
Bari 47
Brindisi 21
Foggia 26
Lecce 20
Taranto 32
Totale 146

Taranto
22%
Bari
32%

Lecce
14%
Foggia Brindisi
18% 14%

Bari Brindisi Foggia Lecce Taranto

Fonte: Regione e ARPA Puglia

Notiamo che nella Provincia di Bari sono presenti 47 stabilimenti, che rappresentano circa
il 32% dei complessi IPPC presenti su tutto il territorio regionale, nella Provincia di Brindisi
ve ne sono 21, pari al 14%, nella Provincia di Foggia sono presenti 26 stabilimenti pari al
18%, nella Provincia di Lecce la percentuale dei complessi IPPC è pari al 14% con 20
stabilimenti, mentre in quella di Taranto la percentuale è pari al 22% con 32 stabilimenti.

1.3 - Complessi IPPC e contesto territoriale.

La descrizione del contesto territoriale pugliese riferito al numero di complessi IPPC per
provincia prende in esame il numero di residenti e l’estensione del territorio (vedi Figura
3). La Provincia di Bari è caratterizzata da un’estensione di 5.138,30 kmq, pari al 26,5%
dell’intero territorio regionale, da una popolazione di 1.594.109 unità, pari a circa il 39,2%

11
della popolazione regionale e dalla presenza del 32% delle attività produttive che devono
richiedere, per il proprio esercizio, l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).
La Provincia di Brindisi ha un’estensione di 1.839,46 kmq, pari al 9,5% del territorio
regionale, ed una popolazione di 401.217 unità, pari a circa il 9,9% della popolazione
regionale, con la presenza del 14% delle attività AIA.
L’estensione della Provincia di Foggia è di 2.759 kmq, che costituisce il 14,3% del
territorio regionale. La popolazione provinciale ammonta a 805.397 unità, ossia il 19,8%
della popolazione regionale, mentre la percentuale di complessi IPPC presenti è pari al
18% del totale regionale.
L’estensione della provincia di Lecce è di 2.436,67 kmq, pari a circa il 12,6% del territorio
regionale; in essa risiedono 580.588 residenti, pari al 14.3% della popolazione regionale, e
sono presenti il 14 % delle attività produttive ricadenti in AIA del totale regionale.
L’estensione della provincia di Taranto è di 7.191,97 kmq, pari al 37,1% del territorio
regionale, con una popolazione di 686.856 unità, cioè il 16,8% della popolazione
regionale, e con la presenza del 22% delle attività produttive ricadenti in AIA.
In Figura 3 sono riportati per ogni provincia i dati relativi al numero di attività per ogni 100
chilometri quadrati e al numero di attività IPPC per ogni dieci mila abitanti.

Figura 3: Numero di stabilimenti in funzione dell’ estensione del territorio Provinciale e del
numero di abitanti per Provincia

%Estensione %Popolazione %Attività N.Attività/1000Kmq N.Attività/10.000abitanti


BARI 26,5 39,2 32 9 0,29
BRINDISI 9,5 9,9 14 11 0,52
FOGGIA 37,1 16,8 18 3 0,37
LECCE 14,3 19,8 14 7 0,24
TARANTO 12,6 14,3 22 13 0,37

45
40
35
30 %Estensione
25
%Popolazione
20
15 %Attività
10
5
0
TO
I

IA

E
I

IS
AR

C
G
D

N
C
G
B

IN

A
LE
FO

R
R

TA
B

Fonte: Dati ISTAT 2006

12
1.4 - Numero di attività a livello regionale divise per Codice IPPC.

Nella Figura 4 è descritta la distribuzione delle attività soggette ad AIA in base al codice
IPPC cioè per tipologia di attività produttiva (vedi Allegato II).
L’attività IPPC con il maggior numero di stabilimenti è quella relativa alla Gestione dei
rifiuti (Cod.5) con ben 69 stabilimenti ed una quota pari al 47,26% del totale regionale.
Le altre tipologia di attività IPPC presenti sono: la trasformazione dei prodotti minerali, con
il 16,44%; Altre attività, con il 13,70%; il settore Energetico e la Trasformazione dei
metalli, entrambi con l’ 8,22% ed infine il settore Chimico con il 6,16%.

Figura 4: Distribuzione degli stabilimenti IPPC per tipologia in Puglia

Cod. IPPC N. di attività %


1 Energetico 12 8,22
2 Trasf. metalli 12 8,22
3 Prodotti minerali 24 16,44
4 Chimico 9 6,16
5 Gestione rifiuti 69 47,26
6 Altro 20 13,70
Totale 146 100,00

6 1
2
13,7% 8,2%
8,2%
3
16,4%

5 4
47,3% 6,2%

1 2 3 4 5 6

Fonte: Regione e ARPA Puglia

13
1.5 - Distribuzione spaziale dei complessi IPPC.

Riportiamo la localizzazione dei complessi IPPC presenti nelle province pugliesi, il numero
di attività per codice IPPC e la relativa percentuale (vedi Figure 5-9).
In Provincia di Bari abbiamo complessivamente 47 attività IPPC di cui una afferente al
settore energetico di competenza statale (vedi Figura 5).

Figura 5: Provincia di Bari

N. attività
Cod. IPPC %
IPPC
1 Energetico 1 2,1
2 Trasf. metalli 4 8,5
3 Prodotti minerali 6 12,8
4 Chimico 2 4,3
5 Gestione rifiuti 23 48,9
6 Altro 11 23,4
Totale 47 100,0

1 2
6 2,1% 8,5%
23,4% 3
12,8%

4
4,3%

5
48,9%

1 2 3 4 5 6

Fonte: Regione e ARPA Puglia

14
In Provincia di Brindisi vi sono complessivamente 21 complessi IPPC di cui ben 4 di
competenza statale e rispettivamente 3 del settore energetico ed 1 del settore chimico
(vedi Figura 6).

Figura 6: Provincia di Brindisi

N. attività
Cod. IPPC %
IPPC
1 Energetico 2 9,5
2 Trasf. metalli 0 0,0
3 Prodotti minerali 2 9,5
4 Chimico 4 19,0
5 Gestione rifiuti 12 57,1
6 Altro 1 4,8
Totale 21 100,0

2
6 1
0,0%
4,8% 9,5%
3
9,5%

4
5 19,0%
57,1%

1 2 3 4 5 6

Fonte: Regione e ARPA Puglia

15
In Provincia di Foggia sono presenti 26 attività soggette ad AIA, di cui solo 1 di
competenza statale relativa al settore energetico (vedi Figura 7).

Figura 7: Provincia di Foggia

N. attività
Cod. IPPC %
IPPC
1 Energetico 3 11,5
2 Trasf. metalli 2 7,7
3 Prodotti minerali 6 23,1
4 Chimico 0 0,0
5 Gestione rifiuti 9 34,6
6 Altro 6 23,1
Totale 26 100,0

1
6
11,5% 2
23,1%
7,7%

3
23,1%
5 4
34,6% 0,0%

1 2 3 4 5 6

Fonte: Regione e ARPA Puglia

16
In Provincia di Lecce abbiamo complessivamente 20 attività IPPC, tutte di competenza
regionale/provinciale (Vedi Figura 8).

Figura 8: Provincia di Lecce

N. attività
Cod. IPPC %
IPPC
1 Energetico 0 0,0
2 Trasf. metalli 5 25,0
3 Prodotti minerali 3 15,0
4 Chimico 2 10,0
5 Gestione rifiuti 10 50,0
6 Altro 0 0,0
Totale 20 100,0

1 6
0,0% 0,0%
2
25,0%

5
50,0%
3
15,0%
4
10,0%

1 2 3 4 5 6

Fonte: Regione e ARPA Puglia

17
In Provincia di Taranto sono presenti 32 complessi AIA, dei quali 4 sono di competenza
statale, ossia lo stabilimento siderurgico a ciclo integrato, la raffineria e due stabilimenti
energetici (Vedi Figura 9).

Figura 9: Provincia di Taranto

N. attività
Cod. IPPC %
IPPC
1 Energetico 6 18,8
2 Trasf. metalli 1 3,1
3 Prodotti minerali 7 21,9
4 Chimico 1 3,1
5 Gestione rifiuti 15 46,9
6 Altro 2 6,3
Totale 32 100,0

6 1
6,3% 18,8%
2
3,1%

5
46,9% 3
21,9%
4
3,1%

1 2 3 4 5 6

Fonte: Domande AIA/IPPC pervenute presso la Direzione Scientifica

18
2 - IL REGISTRO INES-EPER (E-PRTR)

Il registro INES - Inventario delle Emissioni e delle loro Sorgenti - è un database pubblico
e aggiornato annualmente, che raccoglie informazioni sulle emissioni in aria e acqua
provenienti dai più grandi stabilimenti che ricadano nell’ambito di applicazione della
Direttiva 2008/1/CE (Direttiva IPPC). Queste emissioni sono accessibili al pubblico
attraverso il sito www.eper.sinanet.apat.it.
Il registro INES è alimentato attraverso le Dichiarazioni INES, che saranno descritte di
seguito, ed è finalizzato a:
• stimare e quantificare i livelli di emissioni sul territorio;
• identificare le principali fonti di emissioni locali;
• implementare modelli di diffusione e di previsione per lo sviluppo di scenari
emissivi;
• stimare e valutare i contributi delle emissioni dei diversi comparti industriali;
• supportare le procedure di valutazione ambientale, come la VIA e la VAS;
• agevolare le decisioni sulla pianificazione territoriale.
Uno degli aspetti principali del Registro INES consiste nell’opportunità, per tutti i cittadini,
di esercitare il proprio diritto di accesso alle informazioni ambientali, in maniera semplice e
comprensibile (ex D.Lgs.195 del 19/08/05 in attuazione del Regolamento 2003/4/CE -
Accesso del Pubblico alle informazioni).
Questo Registro contribuisce a migliorare: la consapevolezza sulle problematiche
ambientali del territorio, da parte del pubblico; le prestazioni ambientali dei settori
produttivi; la conoscenza e la gestione dell’ambiente da parte delle istituzioni pubbliche.
Gli inquinanti considerati nel Registro INES, sia per la matrice aria che per la matrice
acqua, sono raggruppati per gruppi omogenei (Vedi Allegato III Schede III-IV):
convenzionali e gas serra; metalli e composti; sostanze organiche clorurate; altri composti
organici; altri composti.

Scheda - Normativa di riferimento INES


Il registro è istituito e regolamentato:
• dal D.Lgs. 372 del 4 agosto 1999 (art. 10) di recepimento della direttiva IPPC (recentemente abrogato dal
D.Lgs. 59 del 18 febbraio 2005);
• dal D.M. del 23.11.2001 (suppl. ord G.U. n.37 del 13.02.2002) che con i suoi allegati, linee guida e questionario
stabilisce dati, formato e modalità della comunicazione di cui all'articolo 10, comma 1 del decreto legislativo 4
agosto 1999, numero 372;
• dal D.M. del 26.04.2002;
• dal D.P.C.M. del 24.12.2002 (G.U. 04.01.2003, n.3) che ha integrato la dichiarazione INES al Modello unico di
dichiarazione ambientale (MUD) definito dalla Legge 70/1994.
Il MUD è la dichiarazione che le attività economiche devono presentare annualmente alla Camera di
Commercio indicando le tipologie e le quantità di rifiuti prodotti e/o gestiti; le attività coinvolte sono definite
dal D.Lgs. 16/01/2008 n. 4 che ha modificato il nuovo codice ambientale (D. Lgs. 152/2006);
• dal D.P.C.M del 24.02.2003 (G.U. 27.02.2003, n. 48).
Sanzioni
La mancata o incompleta o inesatta compilazione della comunicazione di cui al Capitolo 2 del MUD inerente
le emissioni (dichiarazione INES) non è sanzionabile. Infatti il Decreto Legislativo 372/1999, che ha istituito
tale obbligo, non ha disposto alcuna sanzione in merito e l'integrazione al MUD della dichiarazione INES non
consente l'estensione delle sanzioni previste dal Decreto Legislativo 22/1997 anche alle emissioni (le
sanzioni relative al MUD previste dal Decreto Legislativo 22/1997 sono esclusivamente riferite all'articolo 11
del medesimo decreto e riguardano quindi solo i rifiuti).
Fonte : www.mi.camcom.it (camera di Commercio Milano)

19
2.1 - informazioni presenti nella dichiarazione INES

Nelle dichiarazioni INES redatte dai gestori dei complessi IPPC sono presenti le seguenti
informazioni:

• Dati anagrafici e produttivi del complesso attraverso apposite schede identificative;


• Dati sulle emissioni in atmosfera ed in acqua che superano i valori di soglia di cui alle
tabelle 1.6.2. e 1.6.3 dell’all.1 del D.M. 23/11/2001(Allegato III).

I dati del Registro INES sono utilizzati, a livello Comunitario, per alimentare il Registro
Europeo EPER (European Pollution Emission Register), che descrive le emissioni di tutti i
principali complessi IPPC presenti nell’Unione Europea (vedi sito www.eper.cec.eu.int ).
Attraverso il Regolamento CE 166/06, il Registro EPER è stato sostituito con l’ E-PRTR
(European Pollutant Release and Transfer Register) che sarà compilato a partire dal 2008.
Con la dichiarazione INES, che è il processo di raccolta delle informazioni a livello
nazionale, i responsabili dei complessi IPPC sono tenuti a comunicare le informazioni sullo
stabilimento, sulle attività produttive IPPC svolte e i dati sulle emissioni in aria ed acqua
dello stabilimento.
La normativa vigente stabilisce i criteri e le modalità per la presentazione delle
dichiarazioni.
Le informazioni quantitative sugli inquinanti presenti nelle emissioni possono essere
acquisite attraverso le tre seguenti procedure: misurai7, calcolo8, stima9. La modalità di
acquisizione del dato di emissione deve essere indicata facendo riferimento alla procedura
utilizzata per determinare la parte più grande dell'emissione. La scelta delle procedure da
applicare viene affidata alle conoscenze e all'esperienza di coloro che hanno il compito di
produrre i dati. Qualunque sia la procedura seguita, è raccomandato di registrare e
conservare per almeno tre anni tutta la documentazione relativa all'ottenimento dei dati.
Per la misura degli inquinanti nelle emissioni in aria e in acqua è raccomandato di utilizzare
i metodi riportati e/o indicati nella normativa italiana (Tab. 1.6.7 e 1.6.9 dell’all.1 del D.M.
23/11/2001).
Per gli inquinanti non regolamentati dalla normativa nazionale si raccomanda di utilizzare
metodi standardizzati internazionalmente accettati (Tab. 1.6.8 e 1.6.10 dell’all.1 del D.M.
23/11/2001).

7 Misura: un'emissione si intende misurata (M) quando l'informazione quantitativa deriva da misure realmente fatte su campioni
prelevati nell'impianto stesso usando metodi standardizzati o ufficialmente accettati. I monitoraggi in continuo producono i dati più
accurati anche se a volte può essere antieconomico o superfluo realizzarli. Nel caso di monitoraggi discontinui è importante che la
frequenza del campionamento garantisca medie rappresentative della composizione media annua dell'emissione relativamente
all'inquinante in oggetto.

8 Calcolo: una emissione si intende calcolata (C) quando l'informazione quantitativa è ottenuta utilizzando metodi di stima dei fattori di
emissione accettati a livello nazionale o internazionale e rappresentativa dei vari settori industriali.

9 Stima: una emissione si intende stimata (S) quando l'informazione quantitativa deriva da stime non standardizzate basate sulle
migliori assunzioni o ipotesi di esperti. Questo metodo di acquisizione è meno accurato dei precedenti e dovrebbe essere utilizzati
soltanto ove non sia possibile utilizzare i precedenti metodi.
.

20
2.2 - Struttura della Dichiarazione INES.

La dichiarazione si compone essenzialmente di 4 parti:


• Parte I: riguarda l'identificazione del complesso produttivo e delle attività sorgenti di
emissioni che vi sono svolte.
• Parte II: riguarda le emissioni in aria.
• Parte III: riguarda le emissioni in acqua.
• Parte IV: riguarda le emissioni in acqua dei complessi produttivi IPPC che inviano i
propri effluenti liquidi, tutti o parte di essi, ad un depuratore esterno. Tali complessi
produttivi IPPC, dopo aver compilato la parte III del questionario, possono scegliere
se compilare o meno la IV parte.
La dichiarazione deve essere accompagnata da una certificazione da parte di un
responsabile della dichiarazione (proprietario o gestore o altro) del complesso dichiarante.
Il responsabile della dichiarazione può essere o meno la persona di riferimento. Tutte le
schede e le istruzioni per compilarle possono essere scaricate dal sito
www.dichiarazioneines.it o dal sito www.eper.sinanet.apat.it/site/it-IT/Documentazione/
alla voce NORMATIVA NAZIONALE (D.M. 23 novembre 2001 - allegato 1 Linee guida per la
dichiarazione delle emissioni - allegato 2 Questionario per la dichiarazione delle emissioni).
Le emissioni in atmosfera presenti nel registro INES riguardano sia quelle complessive
dello stabilimento che quelle dettagliate per tipologia di attività IPPC. Nella emissione
totale si devono includere le emissioni puntuali (convogliate) e quelle diffuse/non puntuali
(non convogliate). La dichiarazione delle emissioni in acqua è più complessa di quelle in
aria. Il complesso IPPC dichiarante deve dichiarare la presenza o meno di processi di
depurazione degli effluenti e l'ubicazione degli impianti di depurazione. Nel caso in cui i
reflui o parte di essi siano sottoposti ad un processo di depurazione, il complesso IPPC
dichiarante deve dichiarare se l'impianto di depurazione fa parte:
• del complesso IPPC dichiarante (depurazione on-site)
• di un complesso IPPC diverso dal dichiarante (depurazione off-site)
• di un complesso non IPPC (depurazione off-site, altro IPPC)
• di nessun complesso (depurazione off-site, depuratore consortile).
Le emissioni in acqua sono suddivise in scarichi diretti ed indiretti.
L'emissione totale da confrontare con il valore soglia è la somma di scarichi diretti ed
indiretti e deve includere sia le emissioni puntuali che quelle non convogliate. Questa deve
essere ripartita tra le attività IPPC sorgenti di emissione svolte nel complesso.

21
3 - DESCRIZIONE DEI COMPLESSI INES

3.1 - Descrizione dei complessi che hanno presentato le dichiarazioni INES nel
2006.
Dalle dichiarazioni INES emerge che in Puglia le attività industriali a maggior impatto
ambientale sono localizzate prevalentemente nelle aree ad elevato rischio di crisi
ambientale di Brindisi e Taranto. Si nota, infatti, che il maggior contributo emissivo in
Puglia, per quasi tutti gli inquinanti che prenderemo in esame, è da attribuire al complesso
siderurgico di Taranto ed alle attività energetiche. Nella Figura sottostante sono presenti
tutti i complessi che hanno presentato dichiarazione INES nel 2006 per competenza, per
tipologia di attività IPPC (Vedi Allegato II ) e per provincia di appartenenza.

Figura 10a: Stabilimenti che hanno presentato le Dichiarazioni INES 2006


di competenza statale
Cod.
Ragione Sociale Nome del Complesso Provincia Latitudine Longitudine
IPPC
ENI S.P.A. DIVISIONE REFINING & MARKETING
1.2 ENI S.P.A. TA 40°29'04 17°11'06
RAFFINERIA DI TARANTO
2.2 ILVA S.P.A. ILVA S.P.A. Stabilimento di Taranto TA 40°31'00 17°12'00
1.3 ILVA S.P.A. ILVA S.P.A. Stabilimento di Taranto TA 40°31'00 17°12'00
2.1 ILVA S.P.A. ILVA S.P.A. Stabilimento di Taranto TA 40°31'00 17°12'00
2.3(a) ILVA S.P.A. ILVA S.P.A. Stabilimento di Taranto TA 40°31'00 17°12'00
2.3(c) ILVA S.P.A. ILVA S.P.A. Stabilimento di Taranto TA 40°31'00 17°12'00
2.6 ILVA S.P.A. ILVA S.P.A. Stabilimento di Taranto TA 40°31'00 17°12'00
3.1 ILVA S.P.A. ILVA S.P.A. Stabilimento di Taranto TA 40°31'00 17°12'00
5.4 ILVA S.P.A. ILVA S.P.A. Stabilimento di Taranto TA 40°31'00 17°12'00
6.7 ILVA S.P.A. ILVA S.P.A. Stabilimento di Taranto TA 40°31'00 17°12'00
1.1 ILVA S.P.A. ILVA S.P.A. Stabilimento di Taranto TA 40°31'00 17°12'00
1.1 ENEL PRODUZIONE SPA IMPIANTO TERMOELETTRICO DI BARI BA 41°07'00 16°53'00
CENTRALE TERMOELETTRICA Federico II (BR
1.1 ENEL PRODUZIONE SPA BR 40°34'30 18°01'38
SUD)
1.1 ENIPOWER S.P.A. ENIPOWER S.P.A. - Stabil. di Brindisi BR 40°38'05 18°00'35
1.1 ENIPOWER S.P.A. ENIPOWER S.P.A. - Stabil. di Brindisi BR 40°38'05 18°00'35
1.1 ENIPOWER S.P.A. ENIPOWER S.p.A. STABILIMENTO DI TARANTO TA 40°29'04 17°11'06
1.1 ENIPOWER S.P.A. ENIPOWER S.p.A. STABILIMENTO DI TARANTO TA 40°29'04 17°11'06
1.1 EDIPOWER Centrale Termoelettrica Brindisi BR 40°38'35 17°58'51
1.1 EDISON CENTRALI TERMOELETTRICHE DI TARANTO TA 40°30'39 17°12'55
1.1 EDISON CENTRALI TERMOELETTRICHE DI TARANTO TA 40°30'39 17°12'55
1.1 EDISON CENTRALE TERMOELETTRICA DI CANDELA FG 41°11'49 15°29'06
1.1 ITAL GREEN ENERGY S.R.L. Ital Green Energy - Monopoli BA 40°57'30 17°15'59
4.1(a) POLIMERI EUROPA SPA STABILIMENTO DI BRINDISI BR 40°38'05 18°00'35
4.1(h) POLIMERI EUROPA SPA STABILIMENTO DI BRINDISI BR 40°38'05 18°00'35

22
Figura 10a/bis: Stabilimenti che hanno presentato le Dichiarazioni INES 2006
di competenza regionale
Cod.
Ragione Sociale Nome del Complesso Provincia Latitudine Longitudine
IPPC
3.1 MINERMIX SRL MINERMIX Srl LE 40°11'64 18°10'27
3.1 BUZZI UNICEM SPA Cementeria di Barletta BA 41°17'00 16°17'00
CEMENTIR - CEMENTERIE DEL
3.1 Stabilimento di Taranto TA 40°29'10 17°12'11
TIRRENO SPA
3.1 COLACEM S.P.A. CEMENTERIA DI GALATINA LE 40°10'00 18°11'58
3.3 VETRERIE MERIDIONALI SPA VETRERIE MERIDIONALI SPA BA 40°52'7 17°11'14
3.3 VEBAD SPA VEBAD SpA BA 40°47'00 16°55'00
3.3 MANFREDONIA VETRO S.P.A. MANFREDONIA VETRO S.p.A. FG 41°43'0 15°57'0
O-I Manufacturing Italy S.p.A. -
3.3 O-I MANUFACTURING ITALY S.p.A. BA 41°06'00 16°49'00
STABILIMENTO DI BARI
3.5 SANAC S.P.A. SANAC S.p.A. Stabilimento di Taranto TA 40°30'00 17°12'00
5.4 DANECO S.P.A. DISCARICA RSU E RSAU DI ANDRIA BA 41°15'0 16°12'0
5.4 DANECO S.P.A. DISCARICA PER RSU E RSAU DI GIOVINAZZO BA 41°10'0 16°41'0
Fonte: www.dichiarazioneines.it

Figura 10b: Localizzazione complessi IPPC che hanno presentato la dichiarazione


INES nel 2006

Fonte: ARPA Puglia

23
3.2 – Confronto delle emissioni della Puglia con le altre regioni (dati INES
2006).

In questo paragrafo analizzeremo le emissioni di anidride carbonica (CO2), benzene (C6H6),


idrocarburi policiclici aromatici (IPA), ossidi di azoto (NOx), ossidi di zolfo (SOx),
monossido di carbonio (CO), particolato (PM) e diossine (PCDD, PCDF) dovute ai complessi
IPPC che hanno presentato la dichiarazione INES su tutto il territorio nazionale.

ANIDRIDE CARBONICA
Osserviamo che la Puglia è la Regione italiana che emette, secondo quanto riportato nel
registro INES in riferimento all’anno 2006, la maggiore quantità di CO2, con un valore di
46.162.450,9 tonnellate/anno che rappresenta il 21,23% del dato nazionale.

Figura 10c/a: ANIDRIDE CARBONICA (CO2)


REGIONE EMISSIONE U.M. %
ABRUZZO 2.211.646,4 Mg/a 1,02
BASILICATA 1.345.668,1 Mg/a 0,62
CALABRIA 4.184.201,1 Mg/a 1,92
CAMPANIA 2.502.733,7 Mg/a 1,15
EMILIA R. 10.517.390,0 Mg/a 4,84
FRIULI V. G. 7.469.320,9 Mg/a 3,44
LAZIO 13.188.086,5 Mg/a 6,07
LIGURIA 9.183.191,7 Mg/a 4,22
LOMBARDIA 29.005.874,8 Mg/a 13,34
MARCHE 2.759.361,1 Mg/a 1,27
MOLISE 1.908.261,3 Mg/a 0,88
PIEMONTE 9.213.260,0 Mg/a 4,24
PUGLIA 46.162.450,9 Mg/a 21,23%
SARDEGNA 17.314.985,7 Mg/a 7,96
SICILIA 27.262.755,0 Mg/a 12,54
TOSCANA 11.983.461,3 Mg/a 5,51
TRENTINO 342.607,0 Mg/a 0,16
UMBRIA 5.865.832,7 Mg/a 2,70
VENETO 14.986.170,5 Mg/a 6,89

Emissioni di CO2
50.000

45.000

40.000
emissionedi NMVOC(Migliaiat/anno

35.000

30.000

25.000

20.000

15.000

10.000

5.000

0
PIEMONTE

TRENTINO
LIGURIA

MARCHE

MOLISE

VENETO
LOMBARDIA

PUGLIA

SICILIA

UMBRIA
SARDEGNA
FRIULI V. G.
CAMPANIA

TOSCANA
ABRUZZO

EMILIAR.
BASILICATA

LAZIO
CALABRIA

Fonte: www.dichiarazioneines.it

24
BENZENE
La Puglia è la regione italiana che emette la maggiore quantità di benzene, con un valore
pari a 248.308,4 Kg/anno ed una percentuale sul dato nazionale del 46,13% (dati INES
2006).

Figura 10c/b: BENZENE (C6H6)

REGIONE EMISSIONE U.M. %


ABRUZZO 1.473 kg/a 0,27
BASILICATA 1.361,2 kg/a 0,25
CAMPANIA 1.036,5 kg/a 0,19
EMILIA R. 2.732,5 kg/a 0,51
LAZIO 6.083,3 kg/a 1,13
LIGURIA 1.4809 kg/a 2,75
LOMBARDIA 53.103,5 kg/a 9,87
PIEMONTE 1.0090 kg/a 1,87
PUGLIA 248.308,4 kg/a 46,13
SARDEGNA 43.014,8 kg/a 7,99
SICILIA 140.823,6 kg/a 26,16
TOSCANA 1.614 kg/a 0,30
UMBRIA 3.738 kg/a 0,69
VENETO 10.036,8 kg/a 1,86

Emissioni di C6H6
300

250
emissione di NMVOC (Migliaia t/anno)

200

150

100

50

0
PIEMONTE
LIGURIA
EMILIA R.

VENETO
LOMBARDIA

PUGLIA

SARDEGNA

SICILIA

UMBRIA
CAMPANIA

TOSCANA
ABRUZZO

BASILICATA

LAZIO

Fonte: www.dichiarazioneines.it

25
IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI
Le emissioni in atmosfera di IPA della Puglia coprono il 95,48% del dato complessivi
nazionale con un valore pari a 32.239,7 Kg/anno (dati INES 2006).

Figura 10c/c: IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI (IPA)

REGIONE EMISSIONE U.M. %


LIGURIA 52,4 kg/a 0,16
PIEMONTE 60 kg/a 0,18
PUGLIA 32.239,7 kg/a 95,48
SICILIA 112,7 kg/a 0,33
TOSCANA 296,6 kg/a 0,88
UMBRIA 1006 kg/a 2,98

Emissioni di IPA
35.000

30.000

25.000
emissione di NMVOC (Kg/anno)

20.000

15.000

10.000

5.000

0
PIEMONTE
LIGURIA

PUGLIA

SICILIA

UMBRIA
TOSCANA

Fonte: www.dichiarazioneines.it

26
OSSIDI DI AZOTO
Nell’emissione di NOx, è ancora la Puglia la regione che emette la maggiore quantità di
inquinante, con una percentuale del 19,63% ed un valore pari a 54.863,8 t/anno (dati
INES 2006).

Figura 10c/d: OSSIDI DI AZOTO (NOx)


REGIONE EMISSIONE U.M. %
ABRUZZO 6.767,3 Mg/a 2,42
BASILICATA 2.695,4 Mg/a 0,96
CALABRIA 4.570,2 Mg/a 1,63
CAMPANIA 6.793,3 Mg/a 2,43
EMILIA R. 1.1346 Mg/a 4,06
FRIULI V. G. 11.839,4 Mg/a 4,24
LAZIO 12.381,6 Mg/a 4,43
LIGURIA 10.803,7 Mg/a 3,86
LOMBARDIA 32.269,2 Mg/a 11,54
MARCHE 1.890,9 Mg/a 0,68
MOLISE 3.895,4 Mg/a 1,39
PIEMONTE 13.424,2 Mg/a 4,80
PUGLIA 54.863,8 Mg/a 19,63
SARDEGNA 18.257,3 Mg/a 6,53
SICILIA 32.568,4 Mg/a 11,65
TOSCANA 15.278,4 Mg/a 5,47
TRENTINO 665,4 Mg/a 0,24
UMBRIA 13.430,4 Mg/a 4,80
VENETO 25.806,4 Mg/a 9,23

Emissioni di NOx
60

50
emissione di NMVOC (Migliaia t/anno)

40

30

20

10

0
PIEMONTE
FRIULI V. G.

TRENTINO
LIGURIA

MARCHE

MOLISE
EMILIA R.

VENETO
LOMBARDIA

PUGLIA

SARDEGNA

SICILIA

UMBRIA
CAMPANIA

TOSCANA
ABRUZZO

BASILICATA

LAZIO
CALABRIA

Fonte: www.dichiarazioneines.it

27
OSSIDI DI ZOLFO
In riferimento agli SOx derivanti da inquinamento industriale (dati INES 2006), la Puglia
risulta ancora una volta la regione maggiormente responsabile, con una percentuale pari
al 23,27 % ed un’emissione di 67.478,5 t/anno.

Figura 10c/e: OSSIDI DI ZOLFO (SOx)

REGIONE EMISSIONE U.M. %


ABRUZZO 190,5 Mg/a 0,07
BASILICATA 1.244,6 Mg/a 0,43
CALABRIA 1.730,7 Mg/a 0,60
CAMPANIA 460,1 Mg/a 0,16
EMILIA R. 5.434,8 Mg/a 1,87
FRIULI V. G. 16.486,1 Mg/a 5,69
LAZIO 11.521,3 Mg/a 3,97
LIGURIA 19.460,1 Mg/a 6,71
LOMBARDIA 17.035,5 Mg/a 5,88
MARCHE 1.386,5 Mg/a 0,48
MOLISE 1,4 Mg/a 0,00
PIEMONTE 9.093,3 Mg/a 3,14
PUGLIA 67.478,5 Mg/a 23,27
SARDEGNA 33.942,4 Mg/a 11,71
SICILIA 61.459,5 Mg/a 21,20
TOSCANA 18.359,8 Mg/a 6,33
TRENTINO 0,9 Mg/a 0,00
UMBRIA 5.840,8 Mg/a 2,01
VENETO 18.830,9 Mg/a 6,49

Emissioni di SOx
80

70
emissione di NMVOC (Migliaia t/anno)

60

50

40

30

20

10

0
PIEMONTE
FRIULI V. G.

TRENTINO
LIGURIA

MARCHE

MOLISE
EMILIA R.

VENETO
LOMBARDIA

PUGLIA

SARDEGNA

SICILIA

UMBRIA
CAMPANIA

TOSCANA
ABRUZZO

BASILICATA

LAZIO
CALABRIA

Fonte: www.dichiarazioneines.it

28
MONOSSIDO DI CARBONIO
Dai dati Ines 2006 risulta che la Puglia è la regione che emette ben l’81,11% di monossido
di carbonio, con una quantità pari a 547.749 t/anno.

Figura 10c/f: MONOSSIDO DI CARBONIO (CO)


REGIONE EMISSIONE U.M. %
ABRUZZO 545,2 Mg/a 0,08
BASILICATA 518,9 Mg/a 0,08
CAMPANIA 1.954,6 Mg/a 0,29
EMILIA R. 8.349,5 Mg/a 1,24
FRIULI V. G. 3.486,8 Mg/a 0,52
LAZIO 2.213,1 Mg/a 0,33
LIGURIA 2.358,3 Mg/a 0,35
LOMBARDIA 24.907,7 Mg/a 3,69
MOLISE 710,2 Mg/a 0,11
PIEMONTE 1.1035 Mg/a 1,63
PUGLIA 54.7749 Mg/a 81,11
SARDEGNA 23.887,4 Mg/a 3,54
SICILIA 4.901,7 Mg/a 0,73
TOSCANA 22.351,4 Mg/a 3,31
UMBRIA 9.961,2 Mg/a 1,48
VENETO 10.404,6 Mg/a 1,54

Emissioni di CO
600.000

500.000
emissione di NMVOC (Migliaia t/anno)

400.000

300.000

200.000

100.000

0
PIEMONTE
FRIULI V. G.

LIGURIA

MOLISE
EMILIA R.

VENETO
LOMBARDIA

PUGLIA

SARDEGNA

SICILIA

UMBRIA
CAMPANIA

TOSCANA
ABRUZZO

BASILICATA

LAZIO

Fonte: www.dichiarazioneines.it

29
PARTICOLATO
La stessa situazione esiste per il PM, la cui emissione in Puglia raggiunge le 12.590,9
t/anno, con una percentuale del 62,23% (dati INES 2006).

Figura 10c/g: PARTICULATE MATTER (PM)


REGIONE EMISSIONE U.M. %
CAMPANIA 81,8 Mg/a 0,40
EMILIA R. 183,6 Mg/a 0,91
FRIULI V. G. 348,4 Mg/a 1,72
LAZIO 166,9 Mg/a 0,82
LIGURIA 456,9 Mg/a 2,26
LOMBARDIA 512,6 Mg/a 2,53
PIEMONTE 502,1 Mg/a 2,48
PUGLIA 12.590,9 Mg/a 62,23
SARDEGNA 1.600,4 Mg/a 7,91
SICILIA 1.586,5 Mg/a 7,84
TOSCANA 610,5 Mg/a 3,02
UMBRIA 241,2 Mg/a 1,19
VENETO 1.350,3 Mg/a 6,67

Emissioni di PM
14.000

12.000
emissione di NMVOC (Migliaia t/anno)

10.000

8.000

6.000

4.000

2.000

0
PIEMONTE
FRIULI V. G.

LIGURIA
EMILIA R.

VENETO
LOMBARDIA

PUGLIA

SARDEGNA

SICILIA

UMBRIA
CAMPANIA

TOSCANA
LAZIO

Fonte: www.dichiarazioneines.it

30
DIOSSINE
Per quel che riguarda le Diossine, dai dati INES 2006 la situazione risulta ancora più critica
poiché la Puglia emette il 91,5% di PCDD e PCDF con un valore pari a 91,96 g/anno.
A tal proposito, non si può tacere il fatto che la Puglia è la prima regione in Italia ad aver
varato una legge che riduce il tetto previsto a livello nazionale per le emissioni delle
diossine, adottando i criteri contenuti dal Protocollo di Aarhus10, approvato dal consiglio
dell'Ue nel 2004 e recepito da 16 paesi dell'Unione ma non dall'Italia.
E’ infatti stato trovato un accordo sulla questione diossine-ILVA, con l’imposizione di un
limite di emissione pari a 2,5 ng-TEQ/Nm3 a partire dal 1 Aprile 2009 che si ridurrà sino a
0,4 ng-TEQ/Nm3, a partire dail 31 dicembre 2010.

Figura 10c/h: DIOSSINE (PCDD, PCDF)


REGIONE EMISSIONE U.M. %
FRIULI V. G. 3,7 g/a 3,72
LOMBARDIA 4,3 g/a 4,32
PUGLIA 91,5 g/a 91,96

Emissioni di Diossine
100

90

80
emissione di NMVOC (Migliaia t/anno)

70

60

50

40

30

20

10

0
FRIULI V. G.

LOMBARDIA

PUGLIA

Fonte: www.dichiarazioneines.it

10 Protocollo di Aarhus: Protocollo sugli inquinanti organici persistenti della convenzione del 1979 sull'inquinamento atmosferico
transfrontaliero a grande distanza

31
3.3 - Trend regionale per inquinante (anni 2002-06).

Per i seguenti inquinanti:


• anidride carbonica - CO2,
• monossido di carbonio –CO,
• polveri – PM,
• benzene - C6H6,
• diossine - PCDD-PCDF,
• idrocarburi policiclici aromatici – IPA,
• ossidi di azoto – NOx,
• ossidi di zolfo – SOx,

si riporta il trend regionale delle emissioni dei complessi IPPC che hanno presentato le
dichiarazione INES negli anni che vanno dal 2002 al 2006 (vedi Fig. 11-17).

Si noti che per l’anidride carbonica, il monossido di carbonio e il PM gli andamenti


presentano un incremento costante nel tempo con i valori massimi riscontrati nell’anno
2006, pari rispettivamente a 46.162.451,1 tonnellate/anno per la CO2, 547.749
tonnellate/anno per il CO e 12.590,9 tonnellate/anno per il PM (Vedi Figure 11-12-13).

Figura 11: Trend Regionale di CO2


Anni
2002 2003 2004 2005 2006 U. M.
Puglia 34.227.870,2 36.060.978,6 36.927.746,0 43.673.178,7 46.162.451,1 Mg/a

Em issione [Mg/a]
Trend Regionale CO2

50.000.000

40.000.000

30.000.000

20.000.000

10.000.000

0
2002 2003 2004 2005 2006
Anno

Fonte: www.dichiarazioneines.it

32
Figura 12: Trend Regionale di CO
Anni
2002 2003 2004 2005 2006 U. M.
Puglia 412.096,5 430.027,3 453.844,4 544.843,2 547.749,0 Mg/a

Em issione
Trend Regionale CO
[Mg/a]

600.000

500.000
400.000

300.000
200.000

100.000
0
2002 2003 2004 2005 2006
Anno

Fonte: www.dichiarazioneines.it

Figura 13: Trend Regionale di PM


Anni
2002 2003 2004 2005 2006 U. M.
Puglia 11.449,1 11.492,7 11.814,7 12.436,5 12.590,9 Mg/a

Em issione
Trend Regionale PM
[Mg/a]

12.800
12.600
12.400
12.200
12.000
11.800
11.600
11.400
11.200
11.000
10.800
2002 2003 2004 2005 2006
Anno

Fonte: www.dichiarazioneines.it

33
Per il benzene si riscontrano valori bassi, con una tendenza a diminuire negli anni che
vanno dal 2002 al 2004. Nel 2005 si registra un forte incremento rispetto ai valori
precedenti, cui segue il valore massimo registrato nel 2006, pari a 248308,4 Kg/anno (vedi
Figura 14).

Figura 14: Trend Regionale di C6H6


Anni
2002 2003 2004 2005 2006 U. M.
Puglia 205.164,3 183.713,1 198.463,8 236.278,7 248.308,4 Kg/a

Em issione
Trend Regionale C6H6
[Kg/a]
300.000

250.000

200.000

150.000

100.000

50.000

0
2002 2003 2004 2005 2006
Anno

Fonte: www.dichiarazioneines.it

Le diossine e gli idrocarburi policiclici aromatici presentano un interesse sia di carattere


ambientale che sanitario visto il potere cancerogeno di tali sostanze, che hanno ampia
diffusione nel territorio pugliese a causa dei poli industriali ed energetici.

Nelle Figure che seguono (Figure 15 e 16) si nota, in generale, un andamento crescente
sia per le diossine che per gli IPA. Le diossine subiscono una leggera flessione nel 2006
rispetto al 2005 passando da 93 g/anno a 91,5 g/anno. Gli IPA, a parte il dato del 2003,
presentano una costante crescita sino a raggiungere nel 2006 i 32.239,7 Kg/anno.

34
Figura 15: Trend Regionale delle Diossine
Anni
2002 2003 2004 2005 2006 U. M.
Puglia 71,4 73,4 76,2 93,0 91,5 g/a

Em issione [g/a]
Trend Regionale DIOSSINE
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
2002 2003 2004 2005 2006
Anno

Fonte: www.dichiarazioneines.it

Figura 16: Trend Regionale di IPA


Anni
2002 2003 2004 2005 2006 U. M.
Puglia 2.6120,2 23.826,4 25.835,1 31.124,3 32.239,7 Kg/a

Em issione [Kg/a]
Trend Regionale IPA
35.000
30.000
25.000
20.000
15.000
10.000
5.000
0
2002 2003 2004 2005 2006
Anno

Fonte: www.dichiarazioneines.it

35
Gli ossidi di azoto (NOx) e gli ossidi di zolfo (SOx) (vedi Figure 17 e 18) presentano dei
massimi rispettivamente negli anni 2004 e 2002, mentre negli anni successivi presentano
un andamento relativamente costante.

Figura 17: Trend Regionale di NOx


Anni
2002 2003 2004 2005 2006 U. M.
Puglia 47.896,9 50.332,5 53.560,5 50.925,3 54.863,8 Mg/a

Em issione [Mg/a]
Trend Regionale NOx

58.000
56.000
54.000
52.000
50.000
48.000
46.000
44.000
2002 2003 2004 2005 2006
Anno

Fonte: www.dichiarazioneines.it

Figura 18: Trend Regionale di SOx


Anni
2002 2003 2004 2005 2006 U. M.
Puglia 73.449,8 68.748,6 68.851,4 66.709,1 67.478,5 Mg/a

Em issione
Trend Regionale SOx
[Mg/a]

74.000

72.000

70.000

68.000

66.000

64.000

62.000
2002 2003 2004 2005 2006
Anno

Fonte: www.dichiarazioneines.it

36
3.4 - Trend provinciale per inquinante (anni 2002-06).

Nel presente paragrafo si riporta l’andamento per le province pugliesi delle emissioni in
atmosfera, dal 2002 al 2006, delle seguenti sostanze inquinanti:
• anidride carbonica - CO2,
• monossido di carbonio - CO,
• polveri - PM,
• benzene - C6H6,
• diossine - PCDD-PCDF,
• idrocarburi policiclici aromatici – IPA,
• ossidi di azoto - NOx,
• ossidi di zolfo - SO.
Si nota che le province con le maggiori emissioni in atmosfera di CO2 sono quelle di
Taranto e Brindisi (Figura 19).
Taranto presenta un andamento leggermente crescente tra il 2002-04 ed un’impennata
nel 2005, cui segue ancora un incremento nel 2006.
Brindisi presenta un andamento sostanzialmente costante, con un leggero incremento nel
2006.
Per le altre province si osserva sempre un incremento complessivo delle emissione tra il
2002 ed il 2006, ma con un livello quantitativo dell’ordine del milione di tonnellate/anno
per provincia, comunque notevolmente inferiore rispetto a Taranto e Brindisi.

Figura 19: Trend delle emissioni provinciali di CO2


2002 2003 2004 2005 2006 Unità di misura
TA 14.150.456,2 14.997.437,5 15.828.914,3 23.0234.83,6 23.492.769,4 Mg/a
BA 89.3129,0 880.008,0 952.290,0 944.581,8 925.379,0 Mg/a
BR 18.418.835,0 19330472,1 19.089.176,7 18.229.053,6 19.799.096,2 Mg/a
LE 765.450,0 853.061,0 1.057.365,0 958.199,0 1.018.493,0 Mg/a
FG 0,0 0,0 0,0 517.860,7 926.713,5 Mg/a

Fonte: www.dichiarazioneines.it

37
L’andamento delle emissioni di benzene tra il 2002 ed il 2006 nelle province pugliesi,
secondo i dati INES, mostra come tale inquinante sia presente solo nelle province di
Taranto e Brindisi (Figura 20).
I dati emissivi della provincia di Brindisi risultano in diminuzione dal 2002 al 2004 e poi in
leggero aumento sino a registrare un valore pari a 11 tonnellate/anno nel 2006.
Nella provincia di Taranto si registra, nel periodo considerato, un andamento in crescita,
ad eccezione del biennio 2002-03, sino a registrare il valore massimo nel 2006 pari a
237,3 tonnellate/anno.

Figura 20: Trend delle emissioni provinciali di C6H6


2002 2003 2004 2005 2006 Unità di misura
TA 192.464,3 171.153,1 188.363,8 225.078,7 237.308,4 Kg/a
BA 0 0 0 0 0 Kg/a
BR 12.700 12.560 10.100 11.200 11.000 Kg/a
LE 0 0 0 0 0 Kg/a
FG 0 0 0 0 0 Kg/a

Trend delle emissioni provinciali di PM (2002-2006)

250.000
Concentrazione [Mg

200.000

150.000 TA
BA
100.000 BR
LE
50.000
FG
0
2002 2003 2004 2005 2006
Anno

Fonte: www.dichiarazioneines.it

38
Le emissioni di diossine tra il 2002 ed il 2006 sono presenti, secondo i dati INES, solo nella
provincia di Taranto con un andamento sostanzialmente crescente nel tempo ed una
leggera flessione nel 2006. Il massimo si osserva nel 2005 con circa 93 grammi/anno,
mentre nel 2006 il dato è pari a circa 91.5 grammi/anno (Figura 21).

Figura 21: Trend delle emissioni provinciali di Diossine


2002 2003 2004 2005 2006 U.M.
TA 71,4 73,4 76,2 93,0 91,5 g/a
BA 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 g/a
BR 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 g/a
LE 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 g/a
FG 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 g/a

Fonte: www.dichiarazioneines.it

Le emissioni di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) tra il 2003 ed il 2006 sono presenti,
secondo i dati INES, solo nella provincia di Taranto con un andamento crescente nel
tempo ed un valore di poco superiore alle 32 tonnellate/anno nel 2006 (Figura 22).

Figura 22: Trend delle emissioni provinciali di IPA


2002 2003 2004 2005 2006 U.M.
TA 26.120,2 23.826,4 25.835,1 31.124,3 32.239,7 Kg/a
BA 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Kg/a
BR 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Kg/a
LE 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Kg/a
FG 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Kg/a

Fonte: www.dichiarazioneines.it

39
Le emissioni di monossido di carbonio (CO) tra il 2002 ed il 2006 sono presenti, secondo i
dati INES, in tutte le province ad eccezione di Foggia. Nella provincia di Taranto,
l’andamento è crescente con un valore pari ad oltre 541 mila tonnellate/anno nel 2006,
mentre nelle altre province i dati sono meno significativi rispetto al dato di Taranto e con
un andamento variabile (Figura 23).

Figura 23: Trend delle emissioni provinciali di CO


2002 2003 2004 2005 2006 U.M.
TA 407.005.7 424.646,0 447.008,9 539.074,1 541.433,7 Mg/a
BA 0,0 1.241,3 1.764,2 1.216,0 1.555,0 Mg/a
BR 3.974,0 2.811,9 3.536,4 3.299,7 2.900,1 Mg/a
LE 1.116,8 1.328,1 1.534,9 1.253,4 1.860,2 Mg/a
FG 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Mg/a

Fonte: www.dichiarazioneines.it

40
Le emissioni di ossidi di azoto (NOx) tra il 2002 ed il 2006, secondo i dati INES, sono
presenti in tutte le province.
L’andamento delle emissioni per provincia risulta disomogeneo; infatti, per la provincia di
Taranto si ha un trend crescente mentre per le province di Brindisi e Lecce si registra, nel
caso della prima, un andamento crescente, nel biennio 2002-03, e poi un decremento sino
al 2006, per la seconda un incremento costante sino al 2005 e un calo rilevante nel 2006.
Per le restanti province osserviamo, per Bari, un andamento vario, mentre per Foggia un
incremento tra il 2004 ed il 2006. Per quanto riguarda i livelli di emissione notiamo come
nella provincia di Taranto si registra, nel 2006, il massimo regionale (circa 35 mila t/anno).
Gli altri valori massimi provinciali si registrano per Brindisi nel 2004, per Bari nel 2003, per
Lecce nel 2005 ed infine per Foggia nel biennio 2005-06 (Figura 24).

Figura 24: Trend delle emissioni provinciali di NOx


2002 2003 2004 2005 2006 U.M.
TA 30.753,2 31.481,5 33.876,5 34.602,3 35.845,8 Mg/a
BA 3.304,0 3.030,4 3.435,7 2.578,3 3.370,3 Mg/a
BR 13.783,2 15.754,8 15.366,2 12.394,2 11.960,8 Mg/a
LE 1355.3 1578.5 2364.9 2558.6 2443,8 Mg/a
FG 0,0 0,0 783,6 1243,9 1243,1 Mg/a

Trend delle em issioni provinciali di NOx (2002-2006)

40.000
35.000
Concentrazione [Mg/a]

30.000
25.000 TA
20.000 BA
15.000 BR
10.000 LE
5.000 FG
0
2002 2003 2004 2005 2006
Anno

Fonte: www.dichiarazioneines.it

41
Le emissioni di ossidi di zolfo (SOx) tra il 2002 ed il 2006, secondo i dati INES, sono
presenti in tutte le province. Per l’SOx l’andamento delle emissioni per provincia risulta
abbastanza disomogeneo. Per la provincia di Taranto si ha un trend crescente mentre, per
la provincia di Brindisi, si registra il massimo valore nel 2002 e successivamente un
decremento. Per le altre province osserviamo una costante diminuzione per Bari, un
decremento per Foggia dal 2004 al 2005 con un successivo aumento nel 2006, ed un
andamento vario per Lecce con un crollo nel 2006 (Figura 25).

Figura 25: Trend delle emissioni provinciali di SOx


2002 2003 2004 2005 2006 U.M.
TA 45.978,5 46.335,3 48.848,3 50.406,7 53.077,0 Mg/a
BA 2.778,0 2.116,0 2.032,0 1.481,4 1.452,0 Mg/a
BR 24.537,3 20.141,3 17.219,3 14.140,8 12.697,1 Mg/a
LE 156,0 156,0 156,0 430,0 0,0 Mg/a
FG 0,0 0,0 595,8 250,2 252,4 Mg/a

Trend delle em issioni provinciali di SOx (2002-2006)

60.000
Concentrazione [Mg/a]

50.000

40.000 TA
30.000 BA
BR
20.000
LE
10.000
FG
0
2002 2003 2004 2005 2006
Anno

Fonte: www.dichiarazioneines.it

42
L’andamento delle emissioni di polveri tra il 2002 ed il 2006 nelle province pugliesi,
secondo i dati INES, mostra come tale inquinante sia presente solo nelle province di
Taranto, Bari e Brindisi.
Nella provincia di Taranto si evidenzia una costante crescita, con un valore nel 2006
superiore a 11 mila tonnellate/anno. L’andamento delle polveri della provincia di Brindisi
evidenzia un andamento vario con un calo nel triennio 2004-06 ed un valore nel 2006 pari
a poco più di 700 tonnellate/anno, mentre il trend della provincia di Bari mostra una
sostanziale diminuzione (Figura 26).

Figura 26: Trend delle emissioni provinciali di PM


2002 2003 2004 2005 2006 U.M.
TA 10.134,4 10.565,2 10.668,7 11.407,8 11.804,7 Mg/a
BA 223,0 123,0 0,0 51,6 56,7 Mg/a
BR 1.091,7 804,5 1.146,0 977,1 729,5 Mg/a
LE 0 0 0 0 0 Mg/a
FG 0 0 0 0 0 Mg/a

Fonte: www.dichiarazioneines.it

43
Ad integrazione di quanto riportato precedentemente, si riportano i grafici relativi
all’andamento delle emissioni di tutte le sostanze inquinanti considerate per ciascuna
provincia negli anni che vanno dal 2002 al 2006. Si noti che alcuni inquinanti non sono
stati presi in considerazione nelle province in cui i valori di emissione si possono
considerare trascurabili.
In provincia di Bari, abbiamo considerato CO2, CO, NOx, SOx, PM per i quali si ha un
andamento sostanzialmente costante o crescente nel periodo, tranne che per gli SOx e PM
che tendono a diminuire negli anni (Figura 27).

Figura 27: Emissioni in Provincia di Bari di CO2, CO, NOx, SOx, PM

Fonte: www.dichiarazioneines.it

44
In Provincia di Brindisi si sono considerati gli inquinanti precedenti con l’aggiunta del C6H6
(benzene), inquinante tipicamente presente nell’ industria petrolchimica; anche in questo
caso le emissioni restano sostanzialmente costanti o si nota una leggera tendenza alla
riduzione eccetto che per la CO2, che tende ad aumentare (Figura 28).

Figura 28: Emissioni in Provincia di Brindisi di CO2, Benzene, CO, NOx, SOx, PM

Fonte: www.dichiarazioneines.it

45
La Provincia di Foggia sembra essere la meno soggetta ad inquinamento di origine
industriale, sia per l’esiguo numero di stabilimenti ricadenti nell’ambito INES, che per i
livelli di emissioni, che non superano le soglie di emissione previste per la dichiarazione. In
questo caso si sono riportati la CO2 e l’NOx che hanno un andamento sostanzialmente
crescente, mentre risulta in calo l’SOx (Figura 29).

Figura 29: Emissioni in Provincia di Foggia di CO2,NOx, SOx

Fonte: www.dichiarazioneines.it

46
La provincia di Lecce presenta un andamento crescente per la CO2 ed il CO ed un
andamento decrescente per gli NOx e gli SOx (Figura 30).

Figura 30: Emissioni in Provincia di Lecce di CO2 , CO, NOx, SOx

Fonte: www.dichiarazioneines.it

47
Nella provincia di Taranto sono presenti tutti gli inquinanti considerati nel presente
rapporto. In questo caso, si registra la situazione più critica in cui, oltre ad avere nel 2006
i massimi livelli quantitativi di emissione annua per tutti gli inquinanti, osserviamo anche
che tutti i trend mostrano un sostanziale aumento nel tempo (Figura 31).

Figura 31: Emissioni in Provincia di Taranto di CO2, Benzene, Diossine, CO

Fonte: www.dichiarazioneines.it

48
Figura 32: Emissioni in Provincia di Taranto di NOx, SOx, PM

Fonte: www.dichiarazioneines.it

49
3.5 - Emissioni industriali in atmosfera per complessi IPPC (Fonte INES).

Ai fini illustrativi sono state considerate delle soglie di emissioni annue, distinte da quelle
INES di riferimento (vedi schema seguente).

Schema – Criteri di scelta dei complessi analizzati


Inquinanti Soglie INES Soglie considerate (Emissione 2006)
Monossido di Carbonio - CO > 500 t/anno > 1.000 t/anno
Anidride Carbonica - CO2 > 100.000 t/anno > 800.000 t/anno
Ossidi di Azoto - NOx > 100 t/anno > 800 t/anno
Ossidi di Zolfo - SOx > 150 t/anno > 2.000 t/anno
Diossine – PCDD+PCDF > 1 g/anno > 50 g/anno
Benzene – C6H6 > 1.000 kg/anno > 5.000 kg/anno
Idrocarburi Policiclici Aromatici - IPA > 50 kg/anno > 20.000 kg/anno
Particulate Matter - PM > 50 t/anno > 200 t/anno

Nel presente paragrafo sono riportati i dati di emissione dei complessi IPPC che superano
le soglie di emissione annue considerate e che hanno presentato la Dichiarazione INES
2007 riferita all’anno 2006.

Le Figure e i grafici di seguito riportati mostrano per ciascun complesso considerato i dati
quantitativi di emissione annua dal 2002 al 2006 e il relativo trend.
In provincia di Bari è stata considerata la ditta Buzzi Unicum, cementeria localizzata nel
comune di Barletta il cui inquinante più significativo risulta il monossido di carbonio.
L’inquinante, come si nota dalla Figura 33, ha un andamento crescente negli anni che
vanno dal 2003 al 2006.

Figura 33: Complesso IPPC: BUZZI (BA) – Inquinanti: CO


BUZZI 2002 2003 2004 2005 2006 U.M.
CO 667 1.238,2 1.216 1.555 Mg/a

Em issione in BUZZI BA - Em. CO (Anni 2002-06)


Mg/a
1.800
1.555,0
1.600

1.400
1.238,2 1.216,0
1.200

1.000

800 667,0
600

400

200

0
2002 2003 2004 2005 2006 Anni

Fonte: www.dichiarazioneines.it

50
In provincia di Brindisi si sono considerati 4 complessi IPPC, di cui 3 stabilimenti energetici
ovvero Edipower, Enel ed Enipower e uno stabilimento chimico, cioè Polimeri Europa.

Per EDIPOWER gli inquinanti considerati sono stati: CO2, SOx, che hanno manifestato un
trend in aumento ad eccezione del dato del 2005, che risulta essere il più basso del
quinquennio considerato (Figura 34).

Figura 34: Complesso IPPC: EDIPOWER (BR) – Inquinanti: CO2, SOx

EDIPOWER 2002 2003 2004 2005 2006 U.M.


CO2 1.416.182,0 1.730.341,1 1.933.326,7 960.237,0 2.681.989 Mg/a
SOx 2.345 2.096,2 2.239 897,5 2.091,3 Mg/a

E m is s io ne in
M g/ a EDIPOWER BR - Em. SOx (Anni 2002-06)
2.500 2345,0
2239,0
2096,2 2091,3
2.000

1.500

1.000 897,5

500

0
2002 2003 2004 2005 2006 Anni

E m is s io ne in
M g/ a EDIPOWER BR - Em. CO2 (Anni 2002-06)
3.000.000
2681989

2.500.000

1933327,7
2.000.000
1730341,1

1416182,0
1.500.000

960237,0
1.000.000

500.000

0
2002 2003 2004 2005 2006 Anni

Fonte: www.dichiarazioneines.it

51
Per ENEL gli inquinanti considerati sono stati: CO2, CO, NOx, SOx, PM, che hanno
manifestato un trend in sostanziale diminuzione (Figura 35).

Figura 35: Complesso IPPC: ENEL (BR) – Inquinanti: CO, CO2, NOx, SOx, e PM.
Em issione in ENEL BR - Em. CO (Anni 2002-06)
4.500 Mg/a
3974,0
ENEL 2002 2003 2004 2005 2006 U.M. 4.000
3536,4
3299,7
CO 3.974,0 2.811,9 3.536,4 3.299,7 2.900,1 Mg/a 3.500
2900,1
3.000 2811,9
SOx 13.152,3 14.179,1 11.373,3 10.599,3 10.175,5 Mg/a 2.500
2.000
PM 842,7 637,5 1.013,2 879,1 729,5 Mg/a
1.500
CO2 15.340.447,0 16.012.127,0 15.777.355,0 15.341.551,6 14.372.364 Mg/a 1.000
500
NOx 8.163,2 10.471,6 9.921,2 9.903,4 9.282,2 Mg/a
0
2002 2003 2004 2005 2006 Anni

Em issione inENEL BR - Em. CO2 (Anni 2002-06) Em issione in ENEL BR - Em. NOx (Anni 2002-06)
16.500.000 Mg/a Mg/a
12.000
16012127,0 10471,6
9921,2 9903,4
16.000.000 15777355,0 10.000 9282,2
8163,2
15.500.000 15340447,0 15341551,6 8.000

15.000.000 6.000

14372364
14.500.000 4.000

14.000.000 2.000

13.500.000 0
2002 2003 2004 2005 2006 Anni 2002 2003 2004 2005 2006 Anni

Em issione in ENEL BR - Em. SOx (Anni 2002-06) Em issione in ENEL BR - Em. PM (Anni 2002-06)
16.000 Mg/a Mg/a
14179,1 1.200
14.000 13152,3 1013,2
11373,3 1.000 879,1
12.000 10599,3 842,7
10175,5
10.000 800 729,5
637,5
8.000 600
6.000
400
4.000
2.000 200

0 0
2002 2003 2004 2005 2006 Anni 2002 2003 2004 2005 2006 Anni

Fonte: www.dichiarazioneines.it

52
Per quel che riguarda la POLIMERI EUROPA l’inquinante considerato è il benzene, le cui
emissioni tendono a diminuire nel tempo (Figura 36).

Figura 36: Complesso IPPC: POLIMERI EUROPA (BR) – Inquinanti: Benzene.


POLIMERI 2002 2003 2004 2005 2006 U.M.
Benzene 12.700 12.560 10.100 11.200 11.000 Kg/a
Em issione in
POLIMERI BR - Em. Benzene (Anni 2002-06)
Kg/a
14.000
12700,0 12560,0
12.000 11200,0 11000,0
10100,0
10.000

8.000

6.000

4.000

2.000

0
2002 2003 2004 2005 2006 Anni

Fonte: www.dichiarazioneines.it

Per Enipower (Figura 37) riscontriamo una leggera tendenza alla diminuzione di emissioni
nel triennio 2002-2004 e poi di nuovo un aumento nel biennio 2005-2006.

Figura 37: Complesso IPPC: ENIPOWER (BR) – Inquinanti: CO2


ENIPOWER 2002 2003 2004 2005 2006 U.M.
CO2 1.083.000 1.001.990 945.300 1.453.940 2.263.005 Mg/a

Em issione in ENIPOWER BR - Em. CO2 (Anni 2002-06)


Mg/a
2.500.000
2263005,2

2.000.000

1453940,0
1.500.000

1083000,0
1001990,0 945300,0
1.000.000

500.000

0
Anni
2002 2003 2004 2005 2006

Fonte: www.dichiarazioneines.it

53
In Provincia di Lecce, l’unico complesso di una certa rilevanza risulta essere la cementeria
Colacem di Galatina; gli inquinanti considerati sono la CO2 e il CO, entrambi con tendenza
sostanzialmente crescente (Figura 38).

Figura 38: Complesso IPPC: COLACEM (LE) – Inquinanti: CO, CO2


COLACEM 2002 2003 2004 2005 2006 U.M.
CO 1.116,8 1.328,1 1.534,9 1.253,4 1.860,2 Mg/a
CO2 765.450 686.321 885.394 812.964 875.247 Mg/a

Em issione in
COLACEM LE - Em. CO (Anni 2002-06)
Mg/a
2.000 1.860,2
1.800
1.534,9
1.600
1.328,1
1.400 1.253,4
1.200 1.116,8

1.000
800
600

400
200
0
2002 2003 2004 2005 2006 Anni

Em issione in
Mg/a COLACEM LE - Em. CO2 (Anni 2002-06)
1.000.000
885394,0 875247,0
900.000 812964,0
765450,0
800.000
686321,0
700.000
600.000
500.000
400.000
300.000
200.000
100.000
0
2002 2003 2004 2005 2006 Anni

Fonte: www.dichiarazioneines.it

54
In provincia di Taranto, gli impianti presi in considerazione sono la centrale termoelettrica
Edison, la raffineria Eni e lo stabilimento siderurgico Ilva .

Per l’Edison, la situazione degli inquinanti è la seguente. La CO2 resta più o meno costante
nel triennio 2002-2004, mentre subisce un brusco aumento nel biennio 2005-2006; l’ NOx
ha un andamento vario con i valori più bassi registrati negli anni 2002 e 2005; l’SOx è
sempre in aumento nel quinquennio 2002-2006, ad eccezione del 2005, in cui si registra il
valore più basso; l’ emissione di particolato è in sostanziale diminuzione, anche se il valore
più basso si registra nel 2003 (Figura 39).

Figura 39: Complesso IPPC: EDISON (TA) – Inquinanti: CO2, NOx, SOx, PM
EDISON 2002 2003 2004 2005 2006 U.M.
CO2 4.340.887,8 4.275.991,5 4.279.450,1 9.998.889,6 10.098.490 Mg/a
NOx 3.279,6 3.579,8 3.593,2 3.376 3.621 Mg/a
SOx 3.954,4 4.087,3 4.387,4 3.808,5 5.077,1 Mg/a
PM 278,1 239,6 284,8 278,2 255,9 Mg/a

E m is s io ne in E m is s io ne in
M g/ a EDISON TA - Em. CO2 (Anni 2002-06) M g/ a
EDISON TA - Em. NOx (Anni 2002-06)
12.000.000 3.700
10098489,8 3621,0
9998888,6 3593,2
3579,8
10.000.000 3.600

8.000.000 3.500

3.400 3376,0
6.000.000
4340887,8 4275991,5 4279450,1
3.300 3279,6
4.000.000

2.000.000 3.200

0 3.100
Anni 2002 2003 2004 2005 2006 Anni
2002 2003 2004 2005 2006

E m is s io ne in Em issione in
M g/ a EDISON TA - Em. SOx (Anni 2002-06) EDISON TA - Em. PM (Anni 2002-06)
6.000 Mg/a
290 284,8
5077,1
278,1 278,2
5.000 280
4387,4
3954,4 4087,3
3808,5 270
4.000
260 255,9
3.000
250
239,6
2.000 240

230
1.000
220

0 210
2002 2003 2004 2005 2006 Anni 2002 2003 2004 2005 2006 Anni

Fonte: www.dichiarazioneines.it

55
Per l’Eni, gli inquinanti considerati sono l’NOx ed il benzene, con il primo che tende a
diminuire dal 2002 al 2006, raggiungendo un valore minimo nel 2004, e poi torna ad
aumentare nel biennio successivo, mentre per il benzene si ha un andamento crescente
(Figura 40).

Figura 40: Complesso IPPC: ENI (TA) – Inquinanti: NOx, Benzene


ENI 2002 2003 2004 2005 2006 U.M.
NOx 1.027,6 925,7 690,4 783,4 818,1 Mg/a
Benzene 4.227,6 4.990,5 5.556,4 5.838,4 5.921,2 Kg/a

Conc. in Mg/a
ENI TA - Em. NOx (Anni 2002-06)
1.200
1027,6
1.000 925,7
818,1
783,4
800
690,4

600

400

200

0
2002 2003 2004 2005 2006 Anni

Em issione in
ENI TA - Em. Benzene (Anni 2002-06)
Kg/a
7.000

5838,4 5921,2
6.000 5556,4
4990,5
5.000
4227,6
4.000

3.000

2.000

1.000

0
2002 2003 2004 2005 2006 Anni

Fonte: www.dichiarazioneines.it

56
L’Ilva di Taranto, il più grande impianto siderurgico d’Europa, occupa una superficie tripla
della città che la ospita e i due terzi del porto. Con i suoi 250 chilometri di ferrovia interna
e i giganteschi altiforni, costituisce il più importante complesso siderurgico nazionale.
Le sue emissioni sono convogliate in atmosfera attraverso i 256 camini dello stabilimento,
ma avvengono anche in maniera diffusa nelle cokerie, nei parchi minerari e nelle banchine
in ambito portuale. Alle emissioni in atmosfera si aggiungono i 140.000 m3 all’ora di reflui
in acqua e l’attività di tre discariche, di cui una per rifiuti pericolosi.

L’Ilva è il complesso industriale che emette in atmosfera le maggiori quantità di diossine,


IPA (idrocarburi policiclici aromatici), benzene, piombo, mercurio, cromo e cadmio come
risulta, appunto, dall’inventario nazionale delle emissioni industriali (registro INES)
relativamente all’anno 2006. Il polo siderurgico tarantino è primo nelle emissioni in
atmosfera da fonte industriale anche per macroinquinanti come monossido di carbonio,
benzene, ossidi di zolfo e di azoto.

Nelle Figure 41-42 abbiamo riportato i dati INES, che mostrano un sostanziale incremento
nel tempo delle emissioni in aria, per tutti gli inquinanti considerati.

57
Figura 41: Complesso IPPC: ILVA (TA) – Inquinanti:CO, CO2, NOx, SOx

ILVA 2002 2003 2004 2005 2006 U.M.


CO 405.215,3 423.575,8 445.922,6 538.010,8 540.614,4 Mg/a
CO2 8.077.819 9.132.386 9.556.782 11.072.060,1 11.495.654 Mg/a
NOx 25.184,9 26.090,5 27.833,6 28.648 29.715,9 Mg/a
SOx 37.958,7 37.930,4 40.596,9 41.840,5 43.532,8 Mg/a

E m is s io ne in E m is s io ne in
M g/ a ILVA TA - Em. CO (Anni 2002-06) M g/ a ILVA TA - Em. CO2 (Anni 2002-06)
600.000 14.000.000
538.010,8 540.614,4
12.000.000 11495654,3
500.000 11072060,1
445.922,6
423.575,8 9556782,0
405.215,3 10.000.000 9132386,0
400.000
8077819,3
8.000.000
300.000
6.000.000
200.000
4.000.000

100.000 2.000.000

0 0
Anni
2002 2003 2004 2005 2006 Anni 2002 2003 2004 2005 2006

Em issione in Em issione in
ILVA TA - Em. NOx (Anni 2002-06) ILVA TA - Em. SOx (Anni 2002-06)
Mg/a Mg/a
31.000
44.000 43532,8
29715,9
30.000
43.000
29.000 28648,0 41840,5
42.000
27833,6
28.000 40596,9
41.000
27.000 40.000
26090,5
26.000 39.000
25184,9
37958,7 37930,4
25.000 38.000
24.000 37.000
23.000 36.000

22.000 35.000
2002 2003 2004 2005 2006 Anni 2002 2003 2004 2005 2006 Anni

Fonte: www.dichiarazioneines.it

58
Continua Figura 42: Complesso IPPC: ILVA (TA) – Inquinanti: Diossine, Benzene, IPA, PM

ILVA 2002 2003 2004 2005 2006 U.M.


Diossine 71,4 73,4 76,2 93 91,5 g/a
Benzene 188.236,7 166.162,6 182.807,4 219.240,3 231.387,2 Kg/a
IPA 25.913,9 23.826,4 25.835,1 31.124,3 32.239,7 Kg/a
PM 9.707,4 10.166,1 10.327,8 10.979 11.462,3 Mg/a

Em issione in
ILVA TA - Em. Diossine (Anni 2002-06) Em issione in
ILVA TA - Em. Benzene (Anni 2002-06)
g/a Kg/a
100 93,0 91,5
90 250.000 231387,2
76,2 219240,3
80 73,4
71,4
200.000 188236,7 182807,4
70
166162,6
60
150.000
50

40
100.000
30

20 50.000
10

0 0
Anni 2002 2003 2004 2005 2006 Anni
2002 2003 2004 2005 2006

Em issione in
ILVA TA - Em. IPA (Anni 2002-06) Em issione in
ILVA TA - Em. PM (Anni 2002-06)
Kg/a Mg/a
35.000 32239,7
31124,3 12.000
11462,3
30.000 11.500
25913,9 25835,1
23826,4 10979,0
25.000 11.000

20.000 10.500 10327,8


10166,1
15.000 10.000 9707,4

10.000 9.500

5.000 9.000

0 8.500
2002 2003 2004 2005 2006 Anni 2002 2003 2004 2005 2006 Anni

Fonte: www.dichiarazioneines.it

59
3.6 - Contributo alle emissioni dei complessi IPPC (anni 2005-2006).

A livello regionale e per ogni inquinante (NOx, SOx, CO2, CO, C6H6, PM) si analizzano di
seguito le emissioni ed il relativo contributo percentuale per alcuni complessi IPPC nel
biennio 2005-2006 (vedi Figure 43-47). Non sono riportate le percentuali relative agli IPA
e alle diossine, essendo prodotte esclusivamente da un solo complesso IPPC (ILVA di
Taranto). Per quel che riguarda gli ossidi di azoto, si può notare che l’Ilva di Taranto ha
emesso più del 50% delle emissioni totali regionali di NOx nel 2005 e che il dato tende ad
aumentare sino al 54% nel 2006 (Figura 43). Gli altri complessi di rilievo sono: l’Enel di
Brindisi (termoelettrico), con il 18% nel 2005 ed il 17 % nel 2006; l’Edison di Taranto
(termoelettrico), con una percentuale che va dal 6 % del 2005 al 7% del 2006; la Colacem
di Lecce (cementeria), con un 5% nel 2005 e un 4% nel 2006. I restanti complessi hanno
inciso sulle emissioni di NOx complessivamente per il 20% del 2005 ed il 18% del 2006.

Figura 43: Emissioni in atmosfera per complessi IPPC – NOx (Anni 2005-06)
2005 % 2006 % U.M.
ILVA TA 28.648,00 49,97 29.715,90 52,25 Mg/a
EDISON TA 3.376,00 5,89 3.621,00 6,37 Mg/a
ENEL BR 9.903,40 17,27 9.282,20 16,32 Mg/a
COLACEM LE 2.558,60 4,46 2.443,80 4,30 Mg/a
ALTRI 10.841,30 18,91 9.800,90 17,23 Mg/a
TOTALE 57.332,30 100,00 56.869,80 100,00 Mg/a

Fonte: www.dichiarazioneines.it

60
Simili sono le considerazioni che si possono fare per gli SOx (Figura 43); anche in questo
caso l’Ilva di Taranto è il complesso responsabile della maggior parte delle emissioni
regionali, con ben il 63% del totale nel 2005 e il 65 % nel 2006. Seguono rispettivamente:
l’Enel di Brindisi, con il 16 % del 2005 ed il 15% del 2006; l’Edison di Taranto, con il 6%
ed 8% rispettivamente nel 2005 e nel 2006; l’Edipower di Brindisi (termoelettrico), con
l’1% del 2005 ed il 3% del 2006. Gli altri complessi contribuiscono complessivamente per il
10% nel 2005 ed il 5% nel 2006.

Figura 44: Emissioni in atmosfera per complessi IPPC – SOx (Anni 2005-06)

2005 % 2006 % U.M.


ILVA TA 41.840,50 62,72 43.532,80 64,51 Mg/a
ENI TA 2.931,50 4,39 2.958,20 4,38 Mg/a
EDISON TA 3.808,50 5,71 5.077,10 7,52 Mg/a
ENEL BR 10.599,30 15,89 10.175,50 15,08 Mg/a
EDIPOWER BR 897,5 1,35 2.091,30 3,10 Mg/a
ALTRI 6.631,80 9,94 3.643,60 5,40 Mg/a
TOTALE 66.709,10 100,00 67.478,50 100,00 Mg/a

COMPLESSI IPPC EMISSIONI SOx ANNO 2005

63% ILVA TA
ENI TA
EDISON TA
4% ENEL BR
6% EDIPOWER BR
10% 16%
1% ALTRI

COMPLESSI IPPC EMISSIONI SOx ANNO 2006

65% ILVA TA
ENI TA
EDISON TA
4% ENEL BR
5% 8% EDIPOWER BR
15%
3% ALTRI

Fonte: www.dichiarazioneines.it

61
Diverso è il discorso per l’anidride carbonica (Figura 44); in questo caso il complesso
maggiormente responsabile della sua emissione è l’Enel di Brindisi, con una percentuale,
negli anni 2005 e 2006, rispettivamente del 36% e del 31%. Gli altri complessi che hanno
un rilevante impatto ambientale sono: l’Ilva di Taranto con il 25% per entrambi gli anni;
l’Edison di Taranto con il 23% e il 22% rispettivamente negli anni 2005 e 2006; l’Enipower
di Brindisi con il 35% nel 2005 e il 5% nel 2006; l’Edipower di Brindisi con il 2% e il 6%
rispettivamente negli anni 2005 e 2006. I restanti complessi IPPC raggiungono circa l’11%
delle emissioni regionali in entrambi gli anni.

Figura 45: Emissioni in atmosfera per complessi IPPC – CO2 (Anni 2005-06)

2005 % 2006 % U.M.


ILVA TA 11.072.060,10 25,35 11.495.654,30 24,90 Mg/a
ENIPOWER BR 1.453.940,00 3,33 2.263.005,20 4,90 Mg/a
EDISON TA 9.998.888,60 22,89 10.098.489,80 21,88 Mg/a
ENEL BR 15.341.551,60 35,13 14.372.364 31,13 Mg/a
EDIPOWER BR 960.237,00 2,20 2.681.989 5,81 Mg/a
ALTRI 4.846.501,40 11,10 5.250.948,80 11,37 Mg/a
TOTALE 43.673.178,70 100,00 46.162.451,10 100,00 Mg/a

COMPLESSI IPPC EMISSIONI CO 2 ANNO 2005

11%
2% 25% ILVA TA
ENIPOWER BR
EDISON TA
ENEL BR
3% EDIPOWER BR
36%
23% ALTRI

COMPLESSI IPPC EMISSIONI CO 2 ANNO 2006

11%
6% 25% ILVA TA
ENIPOWER BR
EDISON TA
ENEL BR
5% EDIPOWER BR
31%
22% ALTRI

Fonte: www.dichiarazioneines.it

62
Per quel che riguarda le emissioni di monossido di carbonio (Figura 45), ritroviamo ancora
una volta l’Ilva come il complesso maggiormente responsabile delle emissioni, poiché da
sola contribuisce per il 98% del totale regionale. Gli altri complessi considerati, quali: la
Buzzi Unicem di Bari (cementeria); l’Enel, di Brindisi; la Colacem di Lecce ed altri complessi
sparsi sul territorio regionale, contribuiscono insieme per il restante 2%.

Figura 46: Emissioni in atmosfera per complessi IPPC – CO (Anni 2005-06)

2005 % 2006 % U.M.


ILVA TA 538.010,8 98,75 540.614,4 98,70 Mg/a
BUZZI BA 1.216,0 0,22 1.555,0 0,28 Mg/a
ENEL BR 3.299,7 0,61 2.900,1 0,53 Mg/a
COLACEM LE 1.253,4 0,23 1.860,2 0,34 Mg/a
ALTRI 1.063,3 0,20 819,3 0,15 Mg/a
TOTALE 544.843,2 100,00 547.749,0 100,00 Mg/a

COMPLESSI IPPC EMISSIONI CO ANNO 2005

98,75% ILVA TA
BUZZI BA
ENEL BR
COLACEM LE
0,22% ALTRI
0,20%
0,61%
0,23%

COMPLESSI IPPC EMISSIONI CO ANNO 2006

98,70% ILVA TA
BUZZI BA
ENEL BR
COLACEM LE
0,28% ALTRI
0,15%
0,53%
0,34%
Fonte: www.dichiarazioneines.it

63
Anche per il benzene (Figura 46) il complesso maggiormente responsabile rimane l’Ilva,
che emette ben il 93% seguito da Polimeri Europa di Brindisi (industria chimica) con il
4,5% e l’Eni di Taranto con il 2,5%.

Figura 47: Emissioni in atmosfera per complessi IPPC – C6H6 (Anni 2005-06)

2005 % 2006 % U.M.


ILVA TA 219.240,30 92,79 231.387,20 93,19 Kg/a
ENI TA 5.838,40 2,47 5.921,20 2,38 Kg/a
POLIMERI BR 11.200,00 4,74 11.000,00 4,43 Kg/a
ALTRI 0,0 0,00 0,0 0,00 Kg/a
TOTALE 236.278,7 100,00 248.308,4 100,00 Mg/a

COMPLESSI IPPC EMISSIONI BENZENE ANNO 2005

92,79%
ILVA TA
ENI TA
POLIMERI BR
2,47% ALTRI
4,74%
0,00%

COMPLESSI IPPC EMISSIONI BENZENE ANNO 2006

93,19%
ILVA TA
ENI TA
POLIMERI BR
2,38% ALTRI
4,43%
0,00%

Fonte: www.dichiarazioneines.it

64
Per le emissioni di PM (Figura 47) si può notare che l’Ilva di Taranto ha emesso l’88% nel
2005 ed il 91% nel 2006 delle emissioni totali; seguono l’Enel di Brindisi con il 7,7% nel
2005 ed il 5,8 % nel 2006, l’ Edison di Taranto con una percentuale del 2,3 % che resta
sostanzialmente costante nei due anni e altri complessi che, in totale, rappresentano sul
territorio regionale il 2,41 % del 2005 ed l’1,14% del 2006 delle emissioni.

Figura 48: Emissioni in atmosfera per complessi IPPC – PM (Anni 2005-06)

2005 % 2006 % U.M.


ILVA TA 10.979,00 88,28 11.462,30 91,04 Mg/a
ENEL BR 879,1 7,07 729,5 5,79 Mg/a
EDISON TA 278,2 2,24 255,9 2,03 Mg/a
ALTRI 300,2 2,41 143,2 1,14 Mg/a
TOTALE 12.436,5 100,00 12.590,9 100,00 Mg/a

COMPLESSI IPPC EMISSIONI PM ANNO 2005

88,28%
ILVA TA
ENEL BR
EDISON TA
7,07% ALTRI
2,24%
2,41%

COMPLESSI IPPC EMISSIONI PM ANNO 2006

91,04%
ILVA TA
ENEL BR
EDISON TA
5,79% ALTRI
2,03%
1,14%

Fonte: www.dichiarazioneines.it

65
3.7 - Emissioni per tipologia di attività IPPC (anno 2006).

Riportiamo per gli inquinanti CO2, C6H6, IPA, CO, NOx, SOx, PM e PCDD-PCDF i dati di
emissione in atmosfera per tipologia di attività IPPC, con il relativo valore percentuale
rispetto al totale regionale (vedi Figure 49-55). Per quel che riguarda il dato di emissione
di diossine, secondo quanto riportato dal registro INES, esso risulta originato
esclusivamente dall’attività siderurgica di Taranto.
Le emissioni per ogni inquinante sono state calcolate considerando la somma delle
emissioni 2006 di tutti gli stabilimenti appartenenti alle stesse attività IPPC, ottenendo così
la distribuzione percentuale dei contributi relativi.

ANIDRIDE CARBONICA CO2

Nel caso dell’ anidride carbonica (Fig. 49) possiamo notare che l’industria dei prodotti
minerali incide per il 49% sulle emissioni regionali, seguono le attività energetiche con il
40%, la produzione e trasformazione dei metalli con il 10% e l’industria chimica con l’1%.

Figura 49: ANIDRIDE CARBONICA CO2

Cod. IPPC Valore tot. U.M. Valore %


1 Attività Energetiche (Energia e Raffinazione) 34.538.118,6 Mg/a 39,83
2 Produzione e trasformazione dei metalli 8.572.722,8 Mg/a 9,89
3 Industria dei prodotti minerali 43.110.841,4 Mg/a 49,72
4 Industria Chimica 481.738,0 Mg/a 0,56
6 Altro 10.383,5 Mg/a 0,01

1% 0%

40%

49%

10%

1 Attività Energetiche 2 Produzione e trasformazione dei metalli


3 Industria dei prodotti minerali 4 Industria Chimica
6 Altro

Fonte: Dichiarazione INES anno 2006

66
BENZENE C6H6

Nel caso del benzene si nota che le attività energetiche sono responsabili per il 96% delle
emissione regionali, cui segue l’attività dell’industria chimica con il 4% (vedi Figura 50).

Figura 50: BENZENE C6H6

Cod. IPPC Valore tot. U.M. Valore %


1 Attività Energetiche (Energia e Raffinazione) 237.308,4 kg/a 95,57
4 Industria Chimica 11.000,0 kg/a 4,43

4%

96%

1 Attività Energetiche 4 Industria Chimica

Fonte: Dichiarazione INES anno 2006

67
IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI (IPA)

Nel caso degli IPA le attività energetiche sono responsabili del 74% delle emissioni,
mentre l’industria per la produzione e la trasformazione dei metalli contribuisce per il
restante 26% (vedi Fig. 51).

Figura 51: IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI (IPA)

Cod. IPPC Valore tot. U.M. Valore %


1 Attività Energetiche (Energia e Raffinazione) 23.826,9 kg/a 73,91
2 Produzione e trasformazione dei metalli 8.412,8 kg/a 26,09

26%

74%

1 Attività Energetiche 2 Produzione e trasformazione dei metalli

Fonte: Dichiarazione INES anno 2006

68
MONOSSIDO DI CARBONIO (CO)

Le emissioni di monossido di carbonio sono prodotte principalmente dall’industria dei


metalli, con il 93% delle emissioni regionali, seguita dall’industria dei prodotti minerali con
il 4% e dalle attività energetiche con il 3% delle emissioni regionali (Figura 52).

Figura 52: MONOSSIDO DI CARBONIO (CO)

Cod. IPPC Valore tot. U.M. Valore %


1 Attività Energetiche (Energia e Raffinazione) 18.157 Mg/a 3,31
2 Produzione e trasformazione dei metalli 504.958,7 Mg/a 92,19
3 Industria dei prodotti minerali 24.633,3 Mg/a 4,50

4% 3%

93%

1 Attività Energetiche 2 Produzione e trasformazione dei metalli


3 Industria dei prodotti minerali

Fonte: Dichiarazione INES anno 2006

69
OSSIDI DI AZOTO (NOx)

Per quel che concerne l’ emissione di NOx, le attività energetiche detengono la


percentuale maggiore di emissioni pari al 45%; vi è poi l’ industria per la produzione e la
trasformazione dei metalli con il 43% e l’industria dei prodotti minerali che si attesta al
12%. Le altre attività rappresentano percentuali prossime allo zero (vedi Figura 53).

Figura 53: OSSIDI DI AZOTO (NOx)

Cod. IPPC Valore tot. U.M. Valore %


1 Attività Energetiche (Energia e Raffinazione) 23.384,3 Mg/a 42,62
2 Produzione e trasformazione dei metalli 24.611,2 Mg/a 44,86
3 Industria dei prodotti minerali 6.573,1 Mg/a 11,98
4 Industria Chimica 261,6 Mg/a 0,48
6 Altro 33,6 Mg/a 0,06

0%

12% 0%

43%

45%

1 Attività Energetiche 2 Produzione e trasformazione dei metalli


3 Industria dei prodotti minerali 4 Industria Chimica
6 Altro

Fonte: Dichiarazione INES anno 2006

70
OSSIDI DI ZOLFO (SOx)

Per le emissioni di ossidi di zolfo le industrie per la produzione e la trasformazione dei


metalli sono le maggiori responsabili, detenendo il 55% delle emissioni; seguono le attività
energetiche con il 44% e l’ industria dei prodotti minerali con l’ 1% (Figure 55-54).

Figura 54: OSSIDI DI ZOLFO (SOx)

Cod. IPPC Valore tot. U.M. Valore %


1 Attività Energetiche (Energia e Raffinazione) 29.564,8 Mg/a 43,81
2 Produzione e trasformazione dei metalli 37.133,9 Mg/a 55,03
3 Industria dei prodotti minerali 779,8 Mg/a 1,16

1%

44%

55%

1 Attività Energetiche 2 Produzione e trasformazione dei metalli


3 Industria dei prodotti minerali

Fonte: Dichiarazione INES anno 2006

71
PARTICULATE MATTER (PM)

Per il articolato, sono sempre le industrie per la produzione e la trasformazione dei metalli
a detenere il primato con una percentuale pari al 78%, seguite dalle attività energetiche
con il 18%, dalle industrie minerali con il 2% e dalle altre attività sempre con il 2% (Figura
55).

Figura 55: PARTICULATE MATTER (PM)

Cod. IPPC Valore tot. U.M. Valore %


1 Attività Energetiche (Energia e Raffinazione) 2.207,9 Mg/a 17,54
2 Produzione e trasformazione dei metalli 9.959,8 Mg/a 79,10
3 Industria dei prodotti minerali 208,7 Mg/a 1,66
6 Altro 214,5 Mg/a 1,70

2%

2% 18%

78%

1 Attività Energetiche 2 Produzione e trasformazione dei metalli


3 Industria dei prodotti minerali 6 Altro

Fonte: Dichiarazione INES anno 2006

72
4 - CRITICITÀ DATI EMISSIVI DELLA PUGLIA.

Da quanto sino ad ora esaminato, emerge che la Puglia è la regione italiana dove è
maggiore l’impatto ambientale sulla matrice aria prodotta dalle attività industriali.
Si ricorda che le emissioni analizzate nel presente lavoro fanno riferimento al registro
INES/EPER e alle relative dichiarazioni che, come già detto, devono essere presentate solo
dai più grandi complessi industriali IPPC che annualmente superano le soglie di emissioni
descritte nell’allegato I della Figura 1.6.2 del D.M. 23.11.01 (vedi allegato IV).
Le principali sostanze inquinanti presenti in Puglia sono legate alle specifiche attività
produttive del territorio. Osserviamo, infatti, quanto segue:
• le rilevanti emissioni caratteristiche delle attività energetiche risultano sparse sul
territorio, ma con una maggiore presenza nell’area brindisina, quali: anidride
carbonica (CO2), Ossidi di azoto (NOx) e di zolfo (SOx) e metalli pesanti;
• le emissioni caratteristiche del settore chimico, quali per esempio il benzene (C6H6),
sono localizzate ancora nell’area brindisina;
• le maggiori emissioni in atmosfera prodotte dall’attività del polo siderurgico,
concentrate nell’area del comune di Taranto, che emettono tutte le sostanze
inquinanti considerate nel presente lavoro ed in particolare il monossido di carbonio
(CO), gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), le Diossine (PCDD-PCDF), Polveri
(PM), Ossidi di azoto (NOx) e di zolfo (SOx), e metalli pesanti;
Analizzando, inoltre, l’andamento temporale delle emissioni dichiarate nel registro INES e
prodotte dal 2002 al 2006, quasi tutti gli inquinanti considerati risultano in aumento, ad
eccezione di alcune sostanze che manifestano un leggero calo (Scheda A).
La scheda B mostra i dati emissivi regionali e nazionali dal 2002 al 2006, con la
percentuale del dato regionale rispetto a quello nazionale.
Un altro aspetto molto importante, evidenziato della scheda B per il biennio 2005-06,
riguarda l’esiguo numero di complessi IPPC presenti in Puglia rispetto al numero nazionale,
che però genera la emissione più alta fra tutte le regioni italiane per varie sostanze
inquinanti. Per esempio nel 2006 notiamo che:
• l’emissione di monossido di carbonio da sorgenti industriali prodotta in Puglia è pari
all’81,11% del dato totale nazionale, ed è generata da soli 5 stabilimenti rispetto ai
61 in Italia;
• le emissioni di idrocarburi policiclici aromatici da sorgenti industriali prodotte in
Puglia sono pari al 95,48% del dato totale nazionale, e sono generate da un solo
stabilimento rispetto ai 6 in Italia;
• l’emissione delle diossine da sorgenti industriali prodotta in Puglia è pari al 91,96%
del dato totale nazionale, ed è generata da un solo stabilimento rispetto ai 5 in
Italia;
• le emissioni di polveri totali da industria prodotte in Puglia sono pari al 62,23% del
dato totale nazionale, e sono generate da 5 stabilimenti rispetto ai 54 in Italia;
• le emissioni di mercurio e piombo sono pari a 67.92% e 78.88% dei totali nazionali,
e sono generate rispettivamente da 2 e 3 stabilimenti regionali rispetto ai 25 e 31
nazionali.

Le schede C,D,E,F e G riportano, per ogni provincia, le stesse informazioni della scheda B
evidenziando i dati emissivi, gli andamenti e i relativi contributi.

73
SCHEDA – A

TOTALE PUGLIA
Soglia
Inquinanti U.M. Diff. % 2005- Diff. % 2004- Diff. % 2003- Diff. % 2002-
INES/EPER Tot. ' 06 Tot. ' 05 Tot. ' 04 Tot. ' 03 Tot. ' 02
06 05 04 03
Metano (CH4) Mg/a 100 2.332,9 2.141,3 2.118,4 1.712,6 1.849,6 8,95 1,08 23,69 -7,41
Convenzionali e Gas

Ossido di carbonio (CO) Mg/a 500 547.749,0 544.843,2 453.844,4 430.027,3 411.425,0 0,53 20,05 5,54 4,52
Anidride carbonica (CO2) Mg/a 100.000 46.162.451,1 43.673.178,7 36.927.747,0 36.060.978,6 34.227.870,2 5,70 18,27 2,40 5,36
Serra

Ammoniaca (NH3) Mg/a 10 67,5 61,8 62,7 34,2 108,2 9,22 -1,44 83,33 -68,39
Composti organici volatili non metanici (COVNM) Mg/a 100 3.037,5 2.856,2 2.566,0 2.441,0 2.374,2 6,35 11,31 5,12 2,81
Ossidi di azoto (NOx) Mg/a 100 54.863,8 53.377,3 55.826,9 51.845,2 49.195,7 2,78 -4,39 7,68 5,39
Protossido di azoto (N2O) Mg/a 10 211,9 225,4 225,0 207,0 196,0 -5,99 0,18 8,70 5,61
Ossidi di zolfo (SOx) Mg/a 150 67.478,5 66.279,1 68.695,4 103.386,6 73.293,8 1,81 -3,52 -33,55 41,06

Acido cianidrico kg/a 200 3.850,0 3.647,9 3.041,7 2.764,8 3.132,1 5,54 19,9 10,0 -11,7
Arsenico (As) e composti kg/a 20 24,1 51,8 157,1 0,0 0,0 -53,47 -67,0 0,0 0,0
Metalli e composti

Cadmio (Cd) e composti kg/a 10 366,1 387,1 320,2 293,5 285,4 -5,42 20,9 9,1 2,8
Cromo (Cr) e composti kg/a 100 4.740,2 4.741,7 4.773,3 5.527,6 2.476,3 -0,03 -0,7 -13,6 123,2
Mercurio (Hg) e composti kg/a 10 1.381,1 1.435,8 1.177,3 1.120,7 857,8 -3,81 22,0 5,1 30,6
Nichel (Ni) e composti kg/a 50 2.881,4 2.792,8 3.302,2 2.477,1 3.269,6 3,17 -15,4 33,3 -24,2
Piombo (Pb) e composti kg/a 200 74.810,8 75.044,0 61.840,8 58.914,1 56.899,7 -0,31 21,35 4,97 3,54
Rame (Cu) e composti kg/a 100 2.741,5 2.307,9 2.252,5 1.792,3 1.398,2 18,79 2,46 25,68 28,19
Selenio (Se) e composti kg/a 1.317,7 1.665,1 861,7 28,6 685,1 -20,86 93,23 2912,94 -95,83
Zinco (Zn) e composti kg/a 200 34.698,4 17.161,4 18.405,4 14.375,5 13.580,8 102,19 -6,76 28,03 5,85

Policlorodibenzodiossine (PCDD) +
g/a 1 91,5 93,0 76,2 73,4 71,4 -1,61 22,05 3,81 2,80
Polidiclorobenzofurani (PCDF)
Altri composti

Policlorobifenili (PCB) kg/a 119,0 120,8 99,0 95,4 92,8 -1,49 22,02 3,77 2,80
Benzene (C6H6) kg/a 100 248.308,4 236.278,7 198.463,8 183.713,1 205.164,3 5,09 19,05 8,03 -10,46
Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) kg/a 50 32.239,7 31.124,3 25.835,1 23.826,4 26.120,2 3,58 20,47 8,43 -8,78
Cloro e composti inorganici Mg/a 10 1.159,2 1.056,3 889,4 781,5 854,2 9,74 18,77 13,81 -8,51
Fluoro e composti inorganici kg/a 5.000 668.001,6 688.059,5 704.490,5 511.052,9 501.862,1 -2,92 -2,33 37,85 1,83
PM Mg/a 50 12.590,9 12.436,5 11.814,7 11.492,7 11.449,1 1,24 5,26 2,80 0,38
PM10 Mg/a 50 294,3 202,7 270,5 325,2 198,0 45,19 -25,06 -16,82 64,24

74
SCHEDA – B

Tot. 2006 Tot. 2005 Tot. 2004 Tot. 2003 Tot. 2002
Soglia
Inquinanti U.M. N Compl N Compl. N Compl N Compl.
INES/EPER Puglia '06 Italia '06 % Puglia '05 Italia '05 % Puglia '04 Italia '04 % Puglia '03 Italia '03 % Puglia '02 Italia '02 %
IPPC Reg. IPPC Naz. IPPC Reg. IPPC Naz.
Metano (CH4) Mg/a 100 2.332,9 116.820,6 2,00 4 76 2.141,3 435.635,8 0,49 3 68 2.118,4 94.601,8 2,24 1.712,6 124.577,6 1,37 1.849,6 104.904,5 1,76
C o n v e n z io n a li e G a s

Ossido di carbonio (CO) Mg/a 500 547.749,0 675.334,6 81,11 5 61 544.843,2 731.169,0 74,52 5 63 453.844,4 646.358,6 70,22 430.027,3 584.829,9 73,53 411.425,0 569.461,4 72,25
Anidride carbonica (CO2) Mg/a 100.000 46.162.451,1 217.407.258,7 21,23 15 232 43.673.178,7 215.495.984,9 20,27 15 233 36.927.747,0 213.274.376,2 17,31 36.060.978,6 216.361.368,8 16,67 34.227.870,2 211.333.560,5 16,20
S e rra

Ammoniaca (NH3) Mg/a 10 67,5 4.506,0 1,50 2 124 61,8 1.608,6 3,84 2 33 62,7 1.474,5 4,25 34,2 1.606,4 2,13 108,2 1.185,8 9,12
Composti organici volatili non metanici (COVNM) Mg/a 100 3.037,5 47.398,4 6,41 5 66 2.856,2 51.837,3 5,51 4 73 2.566,0 51.874,3 4,95 2.441,0 48.012,6 5,08 2.374,2 49.146,7 4,83
Ossidi di azoto (NOx) Mg/a 100 54.863,8 279.546,7 19,63 18 326 53.377,3 287.623,1 18,56 19 328 55.826,9 304.060,9 18,36 51.845,2 313.486,3 16,54 49.195,7 331.722,4 14,83
Protossido di azoto (N2O) Mg/a 10 211,9 10.131,6 2,09 1 23 225,4 28.363,6 0,79 1 26 225,0 31.661,0 0,71 207,0 26.261,9 0,79 196,0 29.610,2 0,66
Ossidi di zolfo (SOx) Mg/a 150 67.478,5 289.957,7 23,27 10 164 66.279,1 300.580,4 22,05 12 165 68.695,4 343.809,1 19,98 103.386,6 374.360,8 27,62 73.293,8 507.842,1 14,43

Acido cianidrico kg/a 200 3.850,0 20.153,5 19,10 1 5 3.647,9 9.485,0 38,46 1 5 3.041,7 10.739,3 28,32 2.764,8 15.301,0 18,07 3.132,1 6.551,3 47,81
Arsenico (As) e composti kg/a 20 24,1 1.475,8 1,63 1 16 51,8 1.981,3 2,61 1 20 157,1 2.024,7 7,76 0,0 3.483,9 0,00 0,0 4.685,1 0,00
M e ta lli e c o m p o s ti

Cadmio (Cd) e composti kg/a 10 366,1 867,7 42,19 1 14 387,1 825,5 46,89 2 11 320,2 653,8 48,98 293,5 1.083,3 27,09 285,4 1.393,2 20,49
Cromo (Cr) e composti kg/a 100 4.740,2 12.743,3 37,20 3 20 4.741,7 11.063,5 42,86 3 20 4.773,3 17.643,6 27,05 5.527,6 16.742,0 33,02 2.476,3 22.105,9 11,20
Mercurio (Hg) e composti kg/a 10 1.381,1 2.384,7 57,92 2 25 1.435,8 2.821,2 50,89 3 24 1.177,3 2.160,0 54,50 1.120,7 2.569,5 43,62 857,8 2.877,3 29,81
Nichel (Ni) e composti kg/a 50 2.881,4 35.837,0 8,04 7 63 2.792,8 37.247,3 7,50 7 57 3.302,2 59.536,1 5,55 2.477,1 63.439,5 3,90 3.269,6 117.042,5 2,79
Piombo (Pb) e composti kg/a 200 74.810,8 94.842,4 78,88 3 31 75.044,0 97.063,6 77,31 3 30 61.840,8 84.604,5 73,09 58.914,1 84.749,7 69,52 56.899,7 85.307,6 66,70
Rame (Cu) e composti kg/a 100 2.741,5 6.671,9 41,09 3 14 2.307,9 5.704,1 40,46 3 16 2.252,5 8.466,7 26,60 1.792,3 6.087,6 29,44 1.398,2 10.458,5 13,37
Selenio (Se) e composti kg/a 1.317,7 3.042,4 43,31 3 61 1.665,1 4.009,3 41,53 2 66 861,7 4.359,5 19,77 28,6 4.173,5 0,69 685,1 5.609,7 12,21
Zinco (Zn) e composti kg/a 200 34.698,4 118.754,7 29,22 4 53 17.161,4 134.724,2 12,74 3 53 18.405,4 139.102,8 13,23 14.375,5 155.370,8 9,25 13.580,8 134.677,8 10,08

Policlorodibenzodiossine (PCDD) +
g/a 1 91,5 99,5 91,96 1 5 93,0 103,0 90,29 1 5 76,2 92,1 82,74 73,4 106,9 68,66 71,4 222,5 32,09
Polidiclorobenzofurani (PCDF)
A ltri c o m p o s ti

Policlorobifenili (PCB) kg/a 119,0 128,3 92,72 1 17 120,8 1.141,2 10,59 1 14 99,0 106,6 92,87 95,4 128,7 74,13 92,8 195,5 47,47
Benzene (C6H6) kg/a 100 248.308,4 538.224,6 46,13 3 35 236.278,7 540.499,6 43,71 3 34 198.463,8 507.661,3 39,09 183.713,1 475.832,5 38,61 205164,3 517426,1 39,65
Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) kg/a 50 32.239,7 33.767,4 95,48 1 6 31.124,3 33.439,9 93,08 1 8 25.835,1 28.076,0 92,02 23.826,4 25.481,5 93,50 26120,2 29623,5 88,17
Cloro e composti inorganici Mg/a 10 1.159,2 2.483,9 46,67 3 36 1.056,3 15.424,8 6,85 4 39 889,4 2.467,9 36,04 781,5 2.269,0 34,44 854,2 2536,4 33,68
Fluoro e composti inorganici kg/a 5.000 668.001,6 1.293.708,1 51,63 2 16 688.059,5 1.449.375,0 47,47 2 16 704.490,5 1.429.863,8 49,27 511.052,9 1.183.649,6 43,18 501862,1 1239763,6 40,48
PM Mg/a 50 12.590,9 20.232,1 62,23 5 54 12.436,5 21.305,6 58,37 7 59 11.814,7 22.147,1 53,35 11.492,7 23.620,6 48,66 11449,1 30835,6 37,13
PM10 Mg/a 50 294,3 3.156,5 9,32 2 22 202,7 2.760,9 7,34 1 18 270,5 3.749,2 7,21 325,2 4.449,9 7,31 198,0 5021,2 3,94

75
SCHEDA – C

BRINDISI
Soglia
Inquinanti U.M. N compl. N compl.
INES/EPER 2006 % Reg. % Naz. 2005 % Reg. % Naz. 2004 % Reg. % Naz. 2003 % Reg. % Naz. 2002 % Reg. % Naz.
IPPC IPPC
Metano (CH4) Mg/a 100 157,7 6,76 0,13 1
C o n v e n z io n a li e G a s

Ossido di carbonio (CO) Mg/a 500 2.900,1 0,53 0,43 1 3.299,7 0,61 0,45 1 3.536,4 0,78 0,55 2.811,9 0,65 0,48 3.974,0 0,97 0,70
Anidride carbonica (CO2) Mg/a 100.000 19.799.096,2 42,89 9,11 4 18.229.053,6 41,74 8,46 4 19.089.177,7 51,69 8,95 19.330.472,1 53,60 8,93 18.418.835,0 53,81 8,72
S e rra

Ammoniaca (NH3) Mg/a 10 34,8 51,56 0,77 1 30,8 49,84 1,91 1 36,8 58,69 2,50 10,7 31,29 0,67 81,6 75,42 6,88
Composti organici volatili non metanici (COVNM) Mg/a 100 484,6 15,95 1,02 2 497,7 17,43 0,96 2 438,4 17,08 0,85 684,5 28,04 1,43 741,7 31,24 1,51
Ossidi di azoto (NOx) Mg/a 100 11.960,8 21,80 4,28 4 12.394,2 23,22 4,31 4 15.366,2 27,52 5,05 15.754,8 30,39 5,03 13.783,2 28,02 4,16
Protossido di azoto (N2O) Mg/a 10 211,9 100,00 2,09 1 225,4 100,00 0,79 1 225,0 100,00 0,71 207,0 100,00 0,79 196,0 100,00 0,66
Ossidi di zolfo (SOx) Mg/a 150 12.697,1 18,82 4,38 3 14.140,8 21,34 4,70 3 17.219,3 25,07 5,01 54.935,3 53,14 14,67 24.537,3 33,48 4,83

Acido cianidrico kg/a 200


Arsenico (As) e composti kg/a 20 24,1 100,00 1,63 1 51,8 100,00 2,61 1 58,7 37,36 2,90
M e ta lli e c o m p o s ti

Cadmio (Cd) e composti kg/a 10 15,3 3,95 1,85 1 15,5 4,84 2,37
Cromo (Cr) e composti kg/a 100 136,7 2,88 1,07 1 285,9 6,03 2,58 1 771,4 16,16 4,37 2.003,0 36,24 11,96 2.002,0 80,85 9,06
Mercurio (Hg) e composti kg/a 10 17,5 1,27 0,73 1 50,7 3,53 1,80 1 42,3 3,59 1,96 27,2 2,43 1,06 376,2 43,86 13,07
Nichel (Ni) e composti kg/a 50 763,5 26,50 2,13 2 398,9 14,28 1,07 1 1.034,2 31,32 1,74 192,0 5,87 0,16
Piombo (Pb) e composti kg/a 200 512,2 0,68 0,54 1 202,4 0,27 0,21 1 323,8 0,52 0,38
Rame (Cu) e composti kg/a 100 505,6 18,44 7,58 1 352,8 15,29 6,19 1 176,4 7,83 2,08
Selenio (Se) e composti kg/a 1.315,6 99,84 43,24 2 1.665,1 100,00 41,53 2 853,5 99,05 19,58 27,2 95,10 0,65 568,2 82,94 10,13
Zinco (Zn) e composti kg/a 200 466,0 1,34 0,39 1 1.818,0 9,88 1,31

Policlorodibenzodiossine (PCDD) +
g/a 1
Polidiclorobenzofurani (PCDF)
A ltri c o m p o s ti

Policlorobifenili (PCB) kg/a


Benzene (C6H6) kg/a 100 11.000,0 4,43 2,04 1 11.200,0 4,74 2,07 1 10.100,0 5,09 1,99 12.560,0 6,84 2,64 12.700,0 6,19 2,45
Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) kg/a 50
Cloro e composti inorganici Mg/a 10 221,3 19,09 8,91 1 101,8 9,64 0,66 1 94,9 10,67 3,85 15,4 1,97 0,68 132,1 15,46 5,21
Fluoro e composti inorganici kg/a 5.000 146.346,3 21,91 11,31 1 158.206,2 22,99 10,92 1 254.589,4 36,14 17,81 92.753,2 18,15 7,84 95.115,0 18,95 7,67
PM Mg/a 50 729,5 5,79 3,61 1 977,1 7,86 4,59 2 1.146,0 9,70 5,17 804,5 7,00 3,41 1.091,7 9,54 3,54
PM10 Mg/a 50 90,8 30,85 2,88 1 76,3 28,21 2,04 133,0 40,90 2,99 198,0 100,00 3,94

76
SCHEDA – D

TARANTO
Soglia
Inquinanti U.M. N compl. N compl.
INES/EPER 2006 % Reg. % Naz. 2005 % Reg. % Naz. 2004 % Reg. % Naz. 2003 % Reg. % Naz. 2002 % Reg. % Naz.
IPPC IPPC
Metano (CH4) Mg/a 100 591,9 25,37 0,51 1 560,9 26,19 0,13 1 467,7 22,08 0,49 425,1 24,82 0,34 481,6 26,04 0,46
C o n v e n z io n a li e G a s

Ossido di carbonio (CO) Mg/a 500 541.433,7 98,85 80,17 2 539.074,1 98,94 73,73 2 447.008,9 98,49 69,16 424.646,0 98,75 72,61 406.334,2 98,76 71,35
Anidride carbonica (CO2) Mg/a 100.000 23.492.769,4 50,89 10,81 5 23.023.483,6 52,72 10,68 5 15.828.914,3 42,86 7,42 14.997.437,5 41,59 6,93 14.150.456,2 41,34 6,70
S e rra

Ammoniaca (NH3) Mg/a 10 32,7 48,44 0,73 1 31,0 50,16 1,93 1 25,9 41,31 1,76 23,5 68,71 1,46 26,6 24,58 2,24
Composti organici volatili non metanici (COVNM) Mg/a 100 2.441,1 80,37 5,15 2 2.358,5 82,57 4,55 2 2.127,6 82,92 4,10 1.756,5 71,96 3,66 1.632,5 68,76 3,32
Ossidi di azoto (NOx) Mg/a 100 35.845,8 65,34 12,82 5 34.602,3 64,83 12,03 6 33.876,5 60,68 11,14 31.481,5 60,72 10,04 30.753,2 62,51 9,27
Protossido di azoto (N2O) Mg/a 10
Ossidi di zolfo (SOx) Mg/a 150 53.077,0 78,66 18,31 5 50.406,7 76,05 16,77 6 48.848,3 71,11 14,21 46.335,3 44,82 12,38 45.978,5 62,73 9,05

Acido cianidrico kg/a 200 3.850,0 100,00 19,10 1 3.647,9 100,00 38,46 1 3.041,7 100,00 28,32 2.764,8 100,00 18,07 3.132,1 100,00 47,81
Arsenico (As) e composti kg/a 20
M e ta lli e c o m p o s ti

Cadmio (Cd) e composti kg/a 10 366,1 100,00 42,19 1 371,8 96,05 45,04 1 304,7 95,16 46,60 293,5 100,00 27,09 285,4 100,00 20,49
Cromo (Cr) e composti kg/a 100 4.603,5 97,12 36,12 2 4.455,8 93,97 40,27 2 3.788,9 79,38 21,47 3.524,6 63,76 21,05 474,3 19,15 2,15
Mercurio (Hg) e composti kg/a 10 1.363,6 98,73 57,18 1 1.385,1 96,47 49,10 1 1.135,0 96,41 52,55 1.093,5 97,57 42,56 481,6 56,14 16,74
Nichel (Ni) e composti kg/a 50 1.950,9 67,71 5,44 4 2.260,3 80,93 6,07 4 1.845,5 55,89 3,10 1.690,1 68,23 2,66 2.126,7 65,04 1,82
Piombo (Pb) e composti kg/a 200 74.298,6 99,32 78,34 2 74.841,6 99,73 77,11 2 61.517,0 99,48 72,71 58.914,1 100,00 69,52 56.899,7 100,00 66,70
Rame (Cu) e composti kg/a 100 2.235,9 81,56 33,51 2 1.955,1 84,71 34,28 2 2.076,1 92,17 24,52 1.792,3 100,00 29,44 1.398,2 100,00 13,37
Selenio (Se) e composti kg/a 1,3 0,15 0,03 113,5 16,57 2,02
Zinco (Zn) e composti kg/a 200 34.232,4 98,66 28,83 3 16.732,2 97,50 12,42 1 16.587,4 90,12 11,92 14.375,5 100,00 9,25 13.170,5 96,98 9,78

Policlorodibenzodiossine (PCDD) +
g/a 1 91,5 100,00 91,96 1 93,0 100,00 90,29 1 76,2 100,00 82,74 73,4 100,00 68,66 71,4 100,00 32,09
Polidiclorobenzofurani (PCDF)
A ltri c o m p o s ti

Policlorobifenili (PCB) kg/a 119,0 100,00 92,72 1 120,8 100,00 10,59 1 99,0 100,00 92,87 95,4 100,00 74,13 92,8 100,00 47,47
Benzene (C6H6) kg/a 100 237.308,4 95,57 44,09 2 225.078,7 95,26 41,64 2 188.363,8 94,91 37,10 171.153,1 93,16 35,97 192.464,3 93,81 37,20
Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) kg/a 50 32.239,7 100,00 95,48 1 31.124,3 100,00 93,08 1 25.835,1 100,00 92,02 23.826,4 100,00 93,50 26.120,2 100,00 88,17
Cloro e composti inorganici Mg/a 10 937,9 80,91 37,76 2 954,5 90,36 6,19 2 794,5 89,33 32,19 766,1 98,03 33,76 722,1 84,54 28,47
Fluoro e composti inorganici kg/a 5.000 521.655,3 78,09 40,32 1 529.853,3 77,01 36,56 1 434.191,1 61,63 30,37 418.299,7 81,85 35,34 406.747,1 81,05 32,81
PM Mg/a 50 11.804,7 93,76 58,35 3 11.407,8 91,73 53,54 4 10.668,7 90,30 48,17 10.565,2 91,93 44,73 10.134,4 88,52 32,87
PM10 Mg/a 50 203,5 69,15 6,45 1 202,7 100,00 7,34 1 194,2 71,79 5,18 192,2 59,10 4,32

77
SCHEDA – E

BRINDISI
Soglia
Inquinanti U.M. N compl. N compl.
INES/EPER 2006 % Reg. % Naz. 2005 % Reg. % Naz. 2004 % Reg. % Naz. 2003 % Reg. % Naz. 2002 % Reg. % Naz.
IPPC IPPC
Metano (CH4) Mg/a 100 157,7 6,76 0,13 1
C o n v e n z io n a li e G a s

Ossido di carbonio (CO) Mg/a 500 2.900,1 0,53 0,43 1 3.299,7 0,61 0,45 1 3.536,4 0,78 0,55 2.811,9 0,65 0,48 3.974,0 0,97 0,70
Anidride carbonica (CO2) Mg/a 100.000 19.799.096,2 42,89 9,11 4 18.229.053,6 41,74 8,46 4 19.089.177,7 51,69 8,95 19.330.472,1 53,60 8,93 18.418.835,0 53,81 8,72
S e rra

Ammoniaca (NH3) Mg/a 10 34,8 51,56 0,77 1 30,8 49,84 1,91 1 36,8 58,69 2,50 10,7 31,29 0,67 81,6 75,42 6,88
Composti organici volatili non metanici (COVNM) Mg/a 100 484,6 15,95 1,02 2 497,7 17,43 0,96 2 438,4 17,08 0,85 684,5 28,04 1,43 741,7 31,24 1,51
Ossidi di azoto (NOx) Mg/a 100 11.960,8 21,80 4,28 4 12.394,2 23,22 4,31 4 15.366,2 27,52 5,05 15.754,8 30,39 5,03 13.783,2 28,02 4,16
Protossido di azoto (N2O) Mg/a 10 211,9 100,00 2,09 1 225,4 100,00 0,79 1 225,0 100,00 0,71 207,0 100,00 0,79 196,0 100,00 0,66
Ossidi di zolfo (SOx) Mg/a 150 12.697,1 18,82 4,38 3 14.140,8 21,34 4,70 3 17.219,3 25,07 5,01 54.935,3 53,14 14,67 24.537,3 33,48 4,83

Acido cianidrico kg/a 200


Arsenico (As) e composti kg/a 20 24,1 100,00 1,63 1 51,8 100,00 2,61 1 58,7 37,36 2,90
M e ta lli e c o m p o s ti

Cadmio (Cd) e composti kg/a 10 15,3 3,95 1,85 1 15,5 4,84 2,37
Cromo (Cr) e composti kg/a 100 136,7 2,88 1,07 1 285,9 6,03 2,58 1 771,4 16,16 4,37 2.003,0 36,24 11,96 2.002,0 80,85 9,06
Mercurio (Hg) e composti kg/a 10 17,5 1,27 0,73 1 50,7 3,53 1,80 1 42,3 3,59 1,96 27,2 2,43 1,06 376,2 43,86 13,07
Nichel (Ni) e composti kg/a 50 763,5 26,50 2,13 2 398,9 14,28 1,07 1 1.034,2 31,32 1,74 192,0 5,87 0,16
Piombo (Pb) e composti kg/a 200 512,2 0,68 0,54 1 202,4 0,27 0,21 1 323,8 0,52 0,38
Rame (Cu) e composti kg/a 100 505,6 18,44 7,58 1 352,8 15,29 6,19 1 176,4 7,83 2,08
Selenio (Se) e composti kg/a 1.315,6 99,84 43,24 2 1.665,1 100,00 41,53 2 853,5 99,05 19,58 27,2 95,10 0,65 568,2 82,94 10,13
Zinco (Zn) e composti kg/a 200 466,0 1,34 0,39 1 1.818,0 9,88 1,31

Policlorodibenzodiossine (PCDD) +
g/a 1
Polidiclorobenzofurani (PCDF)
A ltri c o m p o s ti

Policlorobifenili (PCB) kg/a


Benzene (C6H6) kg/a 100 11.000,0 4,43 2,04 1 11.200,0 4,74 2,07 1 10.100,0 5,09 1,99 12.560,0 6,84 2,64 12.700,0 6,19 2,45
Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) kg/a 50
Cloro e composti inorganici Mg/a 10 221,3 19,09 8,91 1 101,8 9,64 0,66 1 94,9 10,67 3,85 15,4 1,97 0,68 132,1 15,46 5,21
Fluoro e composti inorganici kg/a 5.000 146.346,3 21,91 11,31 1 158.206,2 22,99 10,92 1 254.589,4 36,14 17,81 92.753,2 18,15 7,84 95.115,0 18,95 7,67
PM Mg/a 50 729,5 5,79 3,61 1 977,1 7,86 4,59 2 1.146,0 9,70 5,17 804,5 7,00 3,41 1.091,7 9,54 3,54
PM10 Mg/a 50 90,8 30,85 2,88 1 76,3 28,21 2,04 133,0 40,90 2,99 198,0 100,00 3,94

78
SCHEDA – F

BARI
Soglia
Inquinanti U.M. N compl. N compl.
INES/EPER 2006 % Reg. % Naz. 2005 % Reg. % Naz. 2004 % Reg. % Naz. 2003 % Reg. % Naz. 2002 % Reg. % Naz.
IPPC IPPC
Metano (CH4) Mg/a 100 1.583,3 67,87 1,36 2 1.580,4 73,81 0,36 2 1.650,7 77,92 1,74 1.287,5 75,18 1,03 1.368,0 73,96 1,30
C o n v e n z io n a li e G a s

Ossido di carbonio (CO) Mg/a 500 1.555,0 0,28 0,23 1 1.216,0 0,22 0,17 1 1.764,2 0,39 0,27 1.241,3 0,29 0,21
Anidride carbonica (CO2) Mg/a 100.000 925.379,0 2,00 0,43 2 944.581,8 2,16 0,44 2 952.290,0 2,58 0,45 880.008,0 2,44 0,41 893.129,0 2,61 0,42
S e rra

Ammoniaca (NH3) Mg/a 10


Composti organici volatili non metanici (COVNM) Mg/a 100
Ossidi di azoto (NOx) Mg/a 100 3.370,3 6,14 1,21 6 2.578,3 4,83 0,90 5 3.435,7 6,15 1,13 3.030,4 5,85 0,97 3.304,0 6,72 1,00
Protossido di azoto (N2O) Mg/a 10
Ossidi di zolfo (SOx) Mg/a 150 1.452,0 2,15 0,50 1 1.481,4 2,24 0,49 1 2.032,0 2,96 0,59 2.116,0 2,05 0,57 2.778,0 3,79 0,55

Acido cianidrico kg/a 200


Arsenico (As) e composti kg/a 20 98,4 62,64 4,86
M e ta lli e c o m p o s ti

Cadmio (Cd) e composti kg/a 10


Cromo (Cr) e composti kg/a 100
Mercurio (Hg) e composti kg/a 10
Nichel (Ni) e composti kg/a 50 167,0 5,80 0,47 1 133,6 4,78 0,36 1 348,5 10,55 0,59 787,0 31,77 1,24 950,9 29,08 0,81
Piombo (Pb) e composti kg/a 200
Rame (Cu) e composti kg/a 100
Selenio (Se) e composti kg/a 2,1 0,16 0,07 1 6,9 0,80 0,16 1,4 4,90 0,03 3,4 0,50 0,06
Zinco (Zn) e composti kg/a 200 429,2 2,50 0,32 1

Policlorodibenzodiossine (PCDD) +
g/a 1
Polidiclorobenzofurani (PCDF)
A ltri c o m p o s ti

Policlorobifenili (PCB) kg/a


Benzene (C6H6) kg/a 100
Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) kg/a 50
Cloro e composti inorganici Mg/a 10
Fluoro e composti inorganici kg/a 5.000
PM Mg/a 50 56,7 0,45 0,28 1 51,6 0,41 0,24 1 123,0 1,07 0,52 223,0 1,95 0,72
PM10 Mg/a 50

79
SCHEDA – G

FOGGIA
Soglia
Inquinanti U.M. N compl. N compl.
INES/EPER 2006 % Reg. % Naz. 2005 % Reg. % Naz. 2004 % Reg. % Naz. 2003 % Reg. % Naz. 2002 % Reg. % Naz.
IPPC IPPC
Metano (CH4) Mg/a 100
C o n v e n z io n a li e G a s

Ossido di carbonio (CO) Mg/a 500


Anidride carbonica (CO2) Mg/a 100.000 926.713,5 2,01 0,43 2 517.860,7 1,19 0,24 2
S e rra

Ammoniaca (NH3) Mg/a 10


Composti organici volatili non metanici (COVNM) Mg/a 100
Ossidi di azoto (NOx) Mg/a 100 1.243,1 2,27 0,44 2 1.243,9 2,33 0,43 2 783,6 1,40 0,26
Protossido di azoto (N2O) Mg/a 10
Ossidi di zolfo (SOx) Mg/a 150 252,4 0,37 0,09 1 250,2 0,38 0,08 1 595,8 0,87 0,17

Acido cianidrico kg/a 200


Arsenico (As) e composti kg/a 20
M e ta lli e c o m p o s ti

Cadmio (Cd) e composti kg/a 10


Cromo (Cr) e composti kg/a 100 213,0 4,46 1,21
Mercurio (Hg) e composti kg/a 10
Nichel (Ni) e composti kg/a 50 74,0 2,24 0,12
Piombo (Pb) e composti kg/a 200
Rame (Cu) e composti kg/a 100
Selenio (Se) e composti kg/a
Zinco (Zn) e composti kg/a 200

Policlorodibenzodiossine (PCDD) +
g/a 1
Polidiclorobenzofurani (PCDF)
A ltri c o m p o s ti

Policlorobifenili (PCB) kg/a


Benzene (C6H6) kg/a 100
Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) kg/a 50
Cloro e composti inorganici Mg/a 10
Fluoro e composti inorganici kg/a 5.000 15.710,0 2,23 1,10
PM Mg/a 50
PM10 Mg/a 50

80
SCHEDA – H

LECCE
Soglia
Inquinanti U.M. N compl. N compl.
INES/EPER 2006 % Reg. % Naz. 2005 % Reg. % Naz. 2004 % Reg. % Naz. 2003 % Reg. % Naz. 2002 % Reg. % Naz.
IPPC IPPC
Metano (CH4) Mg/a 100
C o n v e n z io n a li e G a s

Ossido di carbonio (CO) Mg/a 500 1.860,2 0,34 0,28 1 1.253,4 0,23 0,17 1 1.534,9 0,34 0,24 1.328,1 0,31 0,23 1.116,8 0,27 0,20
Anidride carbonica (CO2) Mg/a 100.000 1.018.493,0 2,21 0,47 2 958.199,0 2,19 0,44 2 1.057.365,0 2,86 0,50 853.061,0 2,37 0,39 765.450,0 2,24 0,36
S e rra

Ammoniaca (NH3) Mg/a 10


Composti organici volatili non metanici (COVNM) Mg/a 100 111,8 3,68 0,24 1
Ossidi di azoto (NOx) Mg/a 100 2.443,8 4,45 0,87 1 2.558,6 4,79 0,89 1 2.364,9 4,24 0,78 1.578,5 3,04 0,50 1.355,3 2,75 0,41
Protossido di azoto (N2O) Mg/a 10
Ossidi di zolfo (SOx) Mg/a 150

Acido cianidrico kg/a 200


Arsenico (As) e composti kg/a 20
M e ta lli e c o m p o s ti

Cadmio (Cd) e composti kg/a 10


Cromo (Cr) e composti kg/a 100
Mercurio (Hg) e composti kg/a 10
Nichel (Ni) e composti kg/a 50
Piombo (Pb) e composti kg/a 200
Rame (Cu) e composti kg/a 100
Selenio (Se) e composti kg/a
Zinco (Zn) e composti kg/a 200

Policlorodibenzodiossine (PCDD) +
g/a 1
Polidiclorobenzofurani (PCDF)
A ltri c o m p o s ti

Policlorobifenili (PCB) kg/a


Benzene (C6H6) kg/a 100
Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) kg/a 50
Cloro e composti inorganici Mg/a 10
Fluoro e composti inorganici kg/a 5.000
PM Mg/a 50
PM10 Mg/a 50

81
5 - CONCLUSIONI

I dati esposti nel presente rapporto dimostrano la fondamentale importanza, in Puglia,


della conoscenza sulla qualità e quantità delle emissioni di inquinanti da parte delle
sorgenti puntuali di tipo industriale.
Il quadro che emerge è quello di una elevata criticità della situazione della matrice “aria”
della regione Puglia per quanto riguarda le “pressioni” da parte di tali sorgenti emissive,
che trova riscontro nei dati provenienti dalle reti di monitoraggio della qualità dell’aria
gestite da ARPA Puglia, che mostrano significativi superamenti rispetto ai limiti attualmente
vigenti, in diverse postazioni11.
Ciò fa sì che un possibile miglioramento dei livelli di qualità dell’aria risulta vincolato, nella
nostra regione, ad una diminuzione delle emissioni industriali e, in particolare,
all’adeguamento degli impianti di maggiori dimensioni alle migliori tecniche disponibili (le
Best Available Techniques, o BAT), processo attualmente in corso per tutte le aziende IPPC
sia di competenza regionale che nazionale – per queste ultime, peraltro, tale adeguamento
è fortemente legato a dinamiche di tipo politico-occupazionale-strategico-produttivo che
sorpassano, in generale, le possibilità del livello decisionale locale.
È, tuttavia, egualmente importante aver presente i limiti intrinseci del presente lavoro che,
considerando le emissioni dei complessi industriali di grandi dimensioni, non include né gli
inquinanti introdotti in atmosfera dalle attività industriali o artigianali di piccole e medie
dimensioni, né le sorgenti emissive di altro tipo, sia antropico che naturale (traffico,
agricoltura, porti, riscaldamento domestico, combustioni incontrollate, ecc.).
Tali differenti e, in alcuni casi, fondamentali contributi sono contemplati dall’inventario
delle emissioni in atmosfera, che la Regione Puglia ha promulgato nel 2008, nell’ambito del
documento di Piano Regionale di Qualità dell’Aria (PRQA)12; la gestione ed aggiornamento
di tale inventario regionale sono, attualmente, affidate ad ARPA Puglia.

11 Vedi ad esempio: Relazione sullo stato dell’Ambiente 2007, in www.arpa.puglia.it

12 Tale documento è, pure, reperibile all’interno del sito www.arpa.puglia.it oltre che nel sito dell’Assessorato regionale all’ecologia
http://151.2.170.110/ecologia/

82
ALLEGATO I

Elenco complessi IPPC/AIA di competenza Regionale/Provinciale

DESCRIZIONE ATTIVITÀ IPPC NOME ATTIVITA’ COMUNE PRO


ATTIVITA’ ENERGETICHE
1.1) GRANDI IMPIANTI DI COMBUSTIONE (con potenza termica APPIA Energy Gruppo Mercegaglia Taranto Massafra TA
di oltre 50 MW ed inferiore ai 300 MW) s.p.a.
“ “ “ “ ETA CENTRALE TERMOELETTRICA Imp. Manfredonia FG
Prod. En. El. CDR
“ “ “ “ FENICE S.P.A. Foggia FG
“ “ “ “ ITAL GREEN ENERGY DI MONOPOLI Monopoli BA
PRODUZIONE E TRASFORMAZIONE DEI METALLI
2.2) IMPIANTI DI PRODUZIONE DI GHISA E ACCIAIO (fusione BARI FONDERIE MERIDIONALI S.P.A. Bari BA
primaria o secondaria), compresa la relativa colata continua di
capacità superiore a 2,5 tonnellate all'ora
“ “ “ “ FONDERIE GIACOMO DE GENNARO Terlizzi BA
2.3) IMPIANTI DESTINATI ALLA TRASFORMAZIONE DI ACCIAIERIE E TUBIFICIOMERIDIONALI Modugno BA
METALLI FERROSI s.p.a.
“ “ “ “ PERFETTO s.r.l Cutrofiano LE
“ “ “ “ ZINCHERIE ADRIATICHE S.R.L. Diso LE
“ “ “ “ ZINCOGAM S.P.A. Soleto LE
2.4) FONDERIE DI METALLI FERROSI con una capacità di OFFICINE E FONDERIE O. E F. DE Soleto LE
produzione superiore a 20 tonnellate al giorno RICCARDIS DI SALVATORE E FRANCESCO
DE RICCARDIS E C. SAS
2.5) METALLI NON FERROSI B.M.P. MANFREDONIA S.P.A. Monte S. Angelo FG
“ “ “ “ IBF s.p.a. Monte S. Angelo FG
“ “ “ “ SURAL s.p.a. Taranto TA
“ “ “ “ TEAM ITALIA s.r.l. Lecce LE
2.6) PRODUZIONE E TRASFORMAZIONE DEI METALLI: Impianti METALGALVANICA Soc. Coop. a.r.l. Bari BA
per il trattamento di superficie di metalli e materie plastiche
mediante processi ...
INDUSTRIA DEI PRODOTTI MINERALI
3.1) PRODUZIONE DI CEMENTO E CALCE – IMPIANTI BUZZI UNICEM DI BARLETTA Barletta BA
DESTINATI ALLA PRODUZIONE DI CLINKER (CEMENTO) in forni
rotativi la cui capacità di produzione supera 500 tonnellate al
giorno oppure di calce viva in forni rotativi la cui capacità di
produzione supera 50 ton

“ “ “ “ CALCE MORI s.r.l. Palagiano TA


“ “ “ “ CALCE S. PELLEGRINO s.p.a. Palagiano TA
“ “ “ “ CEMENTERIA ADRIATICA LEGNAMI s.r.l. Fasano BA

“ “ “ “ CEMENTERIA SUD CALCE Lecce LE


“ “ “ “ CEMENTIR – CEMENTEREI DEL TIRRENO Taranto TA
S.P.A
“ “ “ “ COLACEM S.P.A.- CEMENTERIA DI Galatina LE
GALATINA
“ “ “ “ MINERMIX S.R.L. FASANO Fasano BR
“ “ “ “ MINERMIX S.R.L.GALATINA Galatina LE
“ “ “ “ S.I.C. s.r.l. Faggiano TA
“ “ “ “ SOC. FONDERIE IND.LE ROMAGNOLA Foggia FG
s.p.a. (SFIR)

3.3) PRODUZIONE DI VETRO – IMPIANTI PER LA MANFREDONIA VETRO S.P.A. Monte S. Angelo FG
FABBRICAZIONE DEL VETRO compresi quelli destinati alla
produzione di fibre di vetro, con capacità di fusione di oltre 20
tonnellate al giorno

83
DESCRIZIONE ATTIVITÀ IPPC NOME ATTIVITA’ COMUNE PRO
“ “ “ “ O-I MANUFACTORING ITALY S.P.A. Bari BA
“ “ “ “ VE.BA.D S.P.A. Gioia del Colle BA
“ “ “ “ VETRERIE MERIDIONALI Castellana BA
Grotte
3.4)Impianto per la fusione di sostanze minerali compresi quelli C.B.M.C. s.r.l. Taranto TA
destinati alla produzione di fibre minerali, con capacità di
fusione di oltre 20 tonnellate al giorno.
3.5) INDUSTRIA CERAMICA - IMPIANTI PER LA ALA FANTINI S.R.L. Montemesola TA
FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CERAMICI mediante cottura, in
particolare tegole, mattoni, mattoni refrattari, piastrelle, gres,
porcellane, con una capacità di produzione di oltre 75 tonnellate
al giorno e/o con una capacit

“ “ “ “ CELAM ALVEOLATER s.r.l. Lucera FG


“ “ “ “ CERAMICHE SAN NICOLA s.r.l. Corato BA
“ “ “ “ ECOCAPITANATA s.r.l. Cerignola FG
“ “ “ “ LATER FIAMMA s.r.l. Lucera FG
“ “ “ “ LATERIFICIO PUGLIESE S.P.A. Terlizzi BA
“ “ “ “ SABA s.r.l. INDUSTRIA LATERIZI Lucera FG
“ “ “ “ SANAC S.P.A. Taranto TA
INDUSTRIA CHIMICA
4.1) IMPIANTI CHIMICI PER LA PRODUZIONE DI PRODOTTI AIR LIQUIDE ITALIA s.r.l. Ostuni BR
CHIMICI ORGANICI DI BASE
“ “ “ “ LUBRITALIA s.p.a. Palagiano TA
“ “ “ “ POLIRESINE s.r.l. Galatina LE
“ “ “ “ CRIOSALENTO s.r.l. Lecce LE
4.2) INDUSTRIA CHIMICA E IMPIANTI CHIMICI PER LA CHIMICA DR. FR. D’AGOSTINO S.P.A. Bari BA
FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI INORGANICI DI BASE
(SALI)
4.3) PRODOTTI CHIMICI ORGANICI DI BASE TIMAC ITALIA S.P.A. Barletta BA
4.5) PRODOTTI FARMACEUTICI DI BASE MEDIANTE SANOFI-AVENTIS S.P.A. Brindisi BR
PROCEDIMENTO CHIMICO O BIOLOGICO
GESTIONE DEI RIFIUTI
5.1) IMPIANTI PER L’ELIMINAZIONE O IL RECUPERO DI ANTINA s.r.l. Putignano BA
RIFIUTI PERICOLOSI, della lista di cui all’art. 1, paragrafo 4,
della direttiva 91/689/CEE quali definiti negli allegati II A e II B
(operazioni R1, R5, R6, R8 e R9) della direttiva 75/442/CEE e
nella direttiva

“ “ “ “ B B BARI S.R.L. BA BA
“ “ “ “ BIOSUD s.r.l. Lecce LE
“ “ “ “ ECO.IMPRESA Ostuni BR
“ “ “ “ ECODAUNIA s.r.l. Cerignola FG
“ “ “ “ ECOLAV s.r.l. Cerignola FG
“ “ “ “ ECOLIO 2 S.R.L. Presicce LE
“ “ “ “ ECOPOLIS 2000 S.R.L. Crispiano TA
“ “ “ “ NICOLA VERONICO s.r.l. Ascoli Satriano / FG /
Modugno BA
“ “ “ “ NICOLA VERONICO s.r.l. Modugno BA
“ “ “ “ NUOVA ECOPOLIS Crispiano TA
“ “ “ “ POLIMERI EUROPA (DEP. & RIF.) Brindisi BR
“ “ “ “ Recuperi Pugliesi di F.lli Schino Modugno BA
“ “ “ “ SERVECO Martina Franca TA
“ “ “ “ TMT s.p.a Cons. SISRI Piattaforma Brindisi BR
“ “ “ “ ECOLEVANTE s.p.a. - Piattaforma Grottaglie TA
inertizzazione rifiuti pericolosi e non
“ “ “ “ ECOLIO S.R.L. Melendugno LE

84
DESCRIZIONE ATTIVITÀ IPPC NOME ATTIVITA’ COMUNE PRO
“ “ “ “ ECOLOGICA SUD s.p.a. Taranto TA
“ “ “ “ ex. TEOREMA s.r.l. ora TEOREMA s.p.a. Acquaviva delle BA
Fonti
“ “ “ “ HYDROCHEMICAL SERVICE S.R.L. Deposito Taranto TA

“ “ “ “ RIZZI ARCANGELO ECOLOGIA s.r.l. Modugno BA

“ “ “ “ S.OL.VI.C S.R.L. Canosa BA


“ “ “ “ POLIMERI EUROPA (DEP. & RIF.) Brindisi BR
5.2) IMPIANTI PER L’ELIMINAZIONE O IL RECUPERO DI TM.T.S.P.A. - TECNITALIA- Statte TA
RIFIUTI URBANI (> 3 T/G) TERMOMECCANICA
5.3)RIFIUTI NON PERICOLOSI - IMPIANTI PER DELTA PETROLI S.P.A. Minervino Murge BA
L'ELIMINAZIONE DEI RIFIUTI NON PERICOLOSI quali definiti
nell'allegato 11 A della direttiva 75/442/CEE ai punti D 8, D 9
con capacità superiore a 50 tonnellate al giorno

“ “ “ “ E.M.E.S. - IMPIANTO DI DEPURAZIONE Nardò LE


NARDO’ – GALATONE EMES S.R.L.

“ “ “ “ FORMICA AMBIENTE S.R.L. Brindisi BR


“ “ “ “ IMP. COMPOSTAGGIO da Biomasse di Brindisi BR
D.Menniti Brindisi BR
“ “ “ “ IMPIANTO DI TRATTAMENTO FANGHI E Lucera FG
DETRITI DI PERFORAZIONE E
TRATTAMENTO ACQUE di Impresa
Francesco De Cristofaro

“ “ “ “ IMPIANTO DI TRATTAMENTO RSU con Brindisi BR


annesse linee di stabilizzazione della
frazione organica per la produzione di CDR
“ “ “ “ IMPEC Impianto tratamento reflui civili Taurisano LE
“ “ “ “ SUD GAS. s.r.l. Poggiardo LE
“ “ “ “ SURAL s.p.a. Taranto TA
“ “ “ “ AMBIENTE E SVILUPPO soc. cons a.r.l. Cavallino LE
5.4) DISCARICHE che ricevono più di 10 tonnellate al giorno o AGECOS Ortanova FG
con una capacità totale di oltre 25.000 tonnellate, ad esclusione
delle discariche per i rifiuti inerti
“ “ “ “ AMIU s.p.a. Trani BA
“ “ “ “ AQP POT s.r.l. Castellaneta TA
“ “ “ “ BLEU S.R.L. Canosa di Puglia BA
“ “ “ “ CISA S.P.A. Massafra TA
“ “ “ “ CO.GE.AM. Spinazzola BA
“ “ “ “ CO.GE.AM. Corigliano LE
d'Otranto
“ “ “ “ CO.GE.AM. Ugento LE
“ “ “ “ CO.GE.AM. Conversano BA
“ “ “ “ COMUNE di BR - AUTIGNO Brindisi BR
“ “ “ “ Consorzio ATO Rif. Bac. FG_5 Deliceto FG
“ “ “ “ DANECO 2 s.p.a. Giovinazzo BA
“ “ “ “ DANECO s.p.a. Andria BA
“ “ “ “ DISECO S.R.L. Castellaneta TA
“ “ “ “ ECOAMBIENTE S.R.L. Bari BA
“ “ “ “ ECO ERRE S.R.L. Trani BA
“ “ “ “ ECO POLIS S.R.L. Gioia del Colle BA
“ “ “ “ ECOLEVANTE S.P.A. Grottaglie TA

85
DESCRIZIONE ATTIVITÀ IPPC NOME ATTIVITA’ COMUNE PRO
“ “ “ “ ECOSESTO - Disc. Comune di Vieste TTR Vieste FG
s.r.l.
“ “ “ “ FERRAMENTA PUGLIESE Bisceglie BA
“ “ “ “ FORMICA* AMBIENTE S.R.L. Stoccaggio Brindisi BR
definitivo di rifiuti non pericolosi
“ “ “ “ FRANCAVILLA AMBIENTE S.R.L. Francavilla BR
Fontana
“ “ “ “ ITALCAVE S.P.A. Taranto TA
“ “ “ “ LALLI s.r.l. Barletta BA
“ “ “ “ LOMBARDI ECOLOGIA S.R.L. Conversano BA
“ “ “ “ MANDURIAAMBIENTE S.P.A. Manduria BA
“ “ “ “ MONTECO s.r.l. Ugento LE
“ “ “ “ SIA a.r.l. FG/4 Cerignola FG
“ “ “ “ SILTA s.r.l. Discarica per rifiuti specili non Brindisi BR
pericolosi
“ “ “ “ SOC. COOP. N. S. MICHELE Foggia FG
“ “ “ “ TMT s.p.a. Brindisi BR
“ “ “ “ TRA.DE.CO S.R.L. Altamura BA
“ “ “ “ VERGINE S.R.L. Taranto TA
ALTRI
6.1) IMPIANTI INDUSTRIALI DESTINATI ALLA PRODUZIONE DI ISTITUTO POLIGRAFICO E ZECCA DELLO Foggia FG
CARTA STATO S.P.A.
6.4)INDUSTRIA ALIMENTARE E LATTE AGRICOLA TRE SOC. COOPERATIVA A.R.L. Putignano BA

“ “ “ “ BARILLA G. E R. S.P.A. Foggia FG


“ “ “ “ BIRRA PERONI S.P.A. Bari BA
“ “ “ “ F. DIVELLA S.P.A. Rugliano BA
“ “ “ “ HEINEKEN ITALIA Massafra TA
“ “ “ “ IMESA s.r.l. Trani BA
“ “ “ “ INDUSTRIA AGROALIMENTARE Lucera FG
SEMOLIERE GIUSEPPE SACCO E FIGLI
s.r.l.
“ “ “ “ MODERNE SEMOLIERE ITALIANE s.p.a. Foggia FG
“ “ “ “ MOLINO CASILLO FRANCESCO s.r.l. Corato BA
“ “ “ “ SAIL S.P.A. Gioia del Colle BA
“ “ “ “ SEMOLIFICI ANDRIESI s.r.l. Corato BA
“ “ “ “ SEMOLIFICIO A. MORAMARCO s.r.l. Altamura BA
“ “ “ “ SEMOLIFICIO LOIUDICE Altamura BA
“ “ “ “ SICILIANI s.p.a. Palo del Colle BA
“ “ “ “ SOC. FONDERIE IND.LE ROMAGNOLA Foggia FG
s.p.a. (SFIR)
“ “ “ “ TAMMA Industrie Alimentari di Capitanata Foggia FG
6.5)IMPIANTO ELIMINAZIONE CARCASSE I.DA.PRO S.R.L. Trani BA
6.6) IMPIANTI PER L' ALLEVAMENTO INTENSIVO DI POLLAME AZIENDA AGRICOLA GOLDENOVO Leporano TA
“ “ “ “ NUOVA POLLIPOLI Fasano BR

86
ALLEGATO II
Elenco Codici IPPC
1. ATTIVITÀ ENERGETICHE.
1.1. Impianti di combustione con potenza termica di combustione di oltre 50 MW.
1.2. Raffinerie di petrolio e di gas.
1.3. Cokerie.
1.4. Impianti di gassificazione e liquefazione del carbone.

2. PRODUZIONE E TRASFORMAZIONE DEI METALLI.


2.1. Impianti di arrostimento o sinterizzazione di minerali metallici compresi i minerali solforati
2.2. Impianti di produzione di ghisa o acciaio (fusione primaria o secondaria), compresa la relativa colata
continua di capacità superiore a 2,5 tonnellate all'ora.
2.3. Impianti destinati alla trasformazione di metalli ferrosi mediante:
a) laminazione a caldo con una capacità superiore a 20 tonnellate di acciaio grezzo all'ora;
b) forgiatura con magli la cui energia di impatto supera 50 kJ per maglio e allorche' la potenza calorifica e'
superiore a 20 MW;
c) applicazione di strati protettivi di metallo fuso con una capacità di trattamento superiore a 2 tonnellate di
acciaio grezzo all'ora.
2.4. Fonderie di metalli ferrosi con una capacità di produzione superiore a 20 tonnellate al giorno.
2.5. Impianti:
a) destinati a ricavare metalli grezzi non ferrosi da minerali, nonche' concentrati o materie prime secondarie
attraverso procedimenti metallurgici, chimici o elettrolitici;
b) di fusione e lega di metalli non ferrosi, compresi i prodotti di recupero (affinazione, formatura in
fonderia), con una capacità di fusione superiore a 4 tonnellate al giorno per il piombo e il cadmio o a 20
tonnellate al giorno per tutti gli altri metalli.
2.6. Impianti per il trattamento di superficie di metalli e materie plastiche mediante processi elettrolitici o
chimici qualora le vasche destinate al trattamento utilizzate abbiano un volume superiore a 30 m3.

3. INDUSTRIA DEI PRODOTTI MINERALI.


3.1. Impianti destinati alla produzione di clinker (cemento) in forni rotativi la cui capacità di produzione
supera 500 tonnellate al giorno oppure di calce viva in forni rotativi la cui capacità di produzione supera 50
tonnellate al giorno, o in altri tipi di forni aventi una capacità di produzione di oltre 50 tonnellate al giorno.
3.2. Impianti destinati alla produzione di amianto e alla fabbricazione di prodotti dell'amianto.
3.3. Impianti per la fabbricazione del vetro compresi quelli destinati alla produzione di fibre di vetro, con
capacità di fusione di oltre 20 tonnellate al giorno.
3.4. Impianti per la fusione di sostanze minerali compresi quelli destinati alla produzione di fibre minerali,
con una capacità di fusione di oltre 20 tonnellate al giorno.
3.5. Impianti per la fabbricazione di prodotti ceramici mediante cottura, in particolare tegole, mattoni,
mattoni refrattari, piastrelle, gres, porcellane, con una capacità di produzione di oltre 75 tonnellate al giorno
e/o con una capacità di forno superiore a 4 m3 e con una densità di colata per forno superiore a 300 kg/m3.

4. INDUSTRIA CHIMICA. Nell'ambito delle categorie di attività della sezione 4 si intende per produzione
la produzione su scala industriale mediante trasformazione chimica delle sostanze o dei gruppi di sostanze di
cui ai punti da 4.1 a 4.6.
4.1. Impianti chimici per la fabbricazione di prodotti chimici organici di base come:
a) idrocarburi semplici (lineari o anulari, saturi o insaturi, alifatici o aromatici);
b) idrocarburi ossigenati, segnatamente alcoli, aldeidi, chetoni, acidi carbossilici, esteri, acetati, eteri,
perossidi, resine, epossidi;
c) idrocarburi solforati;
d) idrocarburi azotati, segnatamente ammine, amidi, composti nitrosi, nitrati o nitrici, nitrili, cianati,
isocianati;
e) idrocarburi fosforosi;
f) idrocarburi alogenati;
g) composti organometallici;

87
h) materie plastiche di base (polimeri, fibre sintetiche, fibre a base di cellulosa);
i) gomme sintetiche;
j) sostanze coloranti e pigmenti;
k) tensioattivi e agenti di superficie.
4.2. Impianti chimici per la fabbricazione di prodotti chimici inorganici di base, quali:
a) gas, quali ammoniaca; cloro o cloruro di idrogeno, fluoro o fluoruro di idrogeno, ossidi di carbonio,
composti di zolfo, ossidi di azoto, idrogeno, biossido di zolfo, bicloruro di carbonile;
b) acidi, quali acido cromico, acido fluoridrico, acido fosforico, acido nitrico, acido cloridrico, acido solforico,
oleum e acidi solforati;
c) basi, quali idrossido d'ammonio, idrossido di potassio, idrossido di sodio;
d) sali, quali cloruro d'ammonio, clorato di potassio, carbonato di potassio, carbonato di sodio, perborato,
nitrato d'argento;
e) metalloidi, ossidi metallici o altri composti inorganici, quali carburo di calcio, silicio, carburo di silicio.
4.3. Impianti chimici per la fabbricazione di fertilizzanti a base di fosforo, azoto o potassio (fertilizzanti
semplici o composti).
4.4. Impianti chimici per la fabbricazione di prodotti di base fitosanitari e di biocidi.
4.5. Impianti che utilizzano un procedimento chimico o biologico per la fabbricazione di prodotti
farmaceutici di base.
4.6. Impianti chimici per la fabbricazione di esplosivi.

5. GESTIONE DEI RIFIUTI.Salvi l'art. 11 della direttiva n. 75/442/CEE e l'art. 3 della direttiva n.
91/689/CEE del Consiglio, del 12 dicembre 1991, relativa ai rifiuti pericolosi.
5.1. Impianti per l'eliminazione o il ricupero di rifiuti pericolosi, della lista di cui all'art. 1, paragrafo 4, della
direttiva 91/689/CEE quali definiti negli allegati II A e II B (operazioni R 1, R 5, R 6, R 8 e R 9) della
direttiva 75/442/CEE e nella direttiva 75/439/CEE del Consiglio, del 16 giugno 1975, concernente
l'eliminazione degli oli usati, con capacità di oltre 10 tonnellate al giorno.
5.2. Impianti di incenerimento dei rifiuti urbani quali definiti nella direttiva 89/369/CEE del Consiglio, dell'8
giugno 1989, concernente la prevenzione dell'inquinamento atmosferico provocato dai nuovi impianti di
incenerimento dei rifiuti urbani, e nella direttiva 89/429/CEE del Consiglio, del 21 giugno 1989, concernente
la riduzione dell'inquinamento atmosferico provocato dagli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani, con
una capacità superiore a 3 tonnellate all'ora.
5.3. Impianti per l'eliminazione dei rifiuti non pericolosi quali definiti nell'allegato 11 A della direttiva
75/442/CEE ai punti D 8, D 9 con capacità superiore a 50 tonnellate al giorno.
5.4. Discariche che ricevono più di 10 tonnellate al giorno o con una capacità totale di oltre 25.000
tonnellate, ad esclusione delle discariche per i rifiuti inerti.

6. ALTRE ATTIVITÀ.
6.1. Impianti industriali destinati alla fabbricazione:
a) di pasta per carta a partire dal legno o da altre materie fibrose;
b) di carta e cartoni con capacità di produzione superiore a 20 tonnellate al giorno;
6.2. Impianti per il pretrattamento (operazioni di lavaggio, imbianchimento, mercerizzazione) o la tintura di
fibre o di tessili la cui capacità di trattamento supera le 10 tonnellate al giorno.
6.3. Impianti per la concia delle pelli qualora la capacità di trattamento superi le 12 tonnellate al giorno di
prodotto finito.
6.4:
a) Macelli aventi una capacità di produzione di carcasse di oltre 50 tonnellate al giorno;
b) Trattamento e trasformazione destinati alla fabbricazione di prodotti alimentari a partire da: materie
prime animali (diverse dal latte) con una capacità di produzione di prodotti finiti di oltre 75 tonnellate al
giorno ovvero materie prime vegetali con una capacità di produzione di prodotti finiti di oltre 300 tonnellate
al giorno (valore medio su base trimestrale);
c) Trattamento e trasformazione del latte, con un quantitativo di latte ricevuto di oltre 200 tonnellate al
giorno (valore medio su base annua).
6.5. Impianti per l'eliminazione o il recupero di carcasse e di residui di animali con una capacità di
trattamento di oltre 10 tonnellate al giorno.

88
6.6. Impianti per l'allevamento intensivo di pollame o di suini con più di:
a) 40.000 posti pollame;
b) 2.000 posti suini da produzione (di oltre 30 kg), o
c) 750 posti scrofe.
6.7. Impianti per il trattamento di superficie di materie, oggetti o prodotti utilizzando solventi organici, in
particolare per apprettare, stampare, spalmare, sgrassare, impermeabilizzare, incollare, verniciare, pulire o
impregnare, con una capacità di consumo di solvente superiore a 150 kg all'ora o a 200 tonnellate all'anno.
6.8. Impianti per la fabbricazione di carbonio (carbone duro) o grafite per uso elettrico mediante
combustione o grafitizzazione.

89
ALLEGATO III

Struttura scheda INES

90
91
92
93
94
95
ALLEGATO IV

Inquinanti presenti nella Scheda INES.

96
97
98

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