You are on page 1of 83

Acciai: influenza degli elementi di lega Influenza del Nichel (Ni)

Ni = 25-28% perdita propriet magnetiche Ni = 36-38% massimi e minimi di diverse propriet Ni = 78% massimo permeabilit magnetica Durante lelaborazione della colata il Ni non prende parte ad alcuna reazione, ma viene aggiunto nella prima parte (bagno effervescente) perch la ferro lega di Ni contiene H. Il Ni non forma carburi Il Ni favorisce la grafitizzazione del C Diminuiscono T ricottura e tempra Diminuiscono velocit critiche Aumenta la penetrazione di tempra Aumenta la tenacit, a parit di Rm Non peggiora la deformabilit a freddo ed a caldo
141

Influenza del Manganese (Mn)


E completamente solubile in tutte le proporzioni. Ha un comportamento simile al Ni. Tutti gli acciai contengono un po di Mn (viene utilizzato come disossidante e desolforante , 0.3-0.4%). Le strutture martensitiche sono troppo fragili

Caratteristiche positive Diminuisce T ricottura e tempra Aumenta penetrazione di tempra Diminuisce v raffreddamento critica e le deformazion di tempra Aumenta la tenacit a parit di Rm Aumenta Rm (100MPa/1%Mn) Migliora deformabilit a caldo Caratteristiche negative Diminuisce conducibilit termica Diminuisce deformabilit a freddo Aumenta la sensibilit al surriscaldo Diminuisce la lavorabilit per acciai austenitici Peggioramento propriet magnetiche ed elettriche Inconvenienti nella cementazione
142

Influenza del Cobalto (Co)


Non si ossida e pu essere aggiunto alla colata in qualsiasi momento Aumenta la velocit critica (diminuisce la penetrazione di tempra) Favorisce la grafitizzazione Rende pi stabile la martensite

Influenza del Rame (Cu)


Pu essere aggiunto in qualunque momento Migliora le caratteristiche a caldo Fino allo 0.250.30% migliora la resistenza alla corrosione atmosferica

Influenza dellAzoto (N)


Aumenta leggermente Rm, A%, Z% Stabilizza austenite

143

Influenza dellAlluminio (Al)

Ha un energico effetto disossidante Forma con lazoto dei nitruri durissimi Conferisce resistenza allossidazione a caldo Peggiora la saldabilit Forma carburi stabili Diminuisce la conducibilit termica Finch la struttura perlitica, Rm aumenta senza diminuzione di A, Z, K Conferisce stabilit al rinvenimento ala struttura temprata Aumenta la resistenza alla corrosione ed alla ossidazione

Influenza del Cromo (Cr)

Influenza del Titanio (Ti), Tantalio (Ta) e Niobio (Nb)


Formano composti intermetallici tipo Fe3Ti, con conseguente indurimento per precipitazione Ti un forte disossidante 144 Formano carburi

Influenza del Molibdeno (Mo)


Appartiene allo stesso gruppo del Cr e forma carburi duri e stabili Pu essere aggiunto in qualsiasi momento Con il 3% si chiude il campo , al 10% si chiude il campo , oltre si forma Fe3Mo2 Aumenta la temprabilit Ha un ottimo effetto indurente Aumenta la stabilit della martensite a T elevata Aumenta il limite di fatica e di scorrimento a caldo Diminuisce effetto di surriscaldamento Elimina la fragilit al rinvenimento

Influenza del Vanadio (V)


Simile al Cr, forma carburi Potente disossidante Legandosi con il C, diminuisce la temprabilit Affina il grano Aumenta la resistenza a caldo
145

Influenza del Tungsteno (W)


Meno ossidabile del Fe, pu essere aggiunto in qualsiasi momento Aumenta temprabilit Notevole effetto indurente Pu sostituire (con una % doppia) il Mo Comporta una limitata conducibilit termica

Influenza del Silicio (Si)

E sempre presente e si parla di acciai al Si per tenori superiori al 1% Aumenta R ed HV mentre K, A, Z diminuiscono Diminuisce la v critica e quindi aumenta la temprabilit Conferisce resistenza agli acidi ed allossidazione a caldo Riduce la velocit di diffusione del C (quindi effetto negativo sulla cementazione) Influenza dannosa sulla deformabilit a caldo Sensibilit al surriscaldo (ingrossamento del grano) 146

Influenza dello Zolfo (S)


A seguito della formazione di un eutettico bassofondente (988C) a bordo grano, si ha la fragilit a caldo dellacciaio Ni, Co, Mo formano solfuri con punti di fusione ancora pi bassi Cr, Zr, Mn formano solfuri a distribuzione puntuale non dannosa con elevate T di fusione. Questi solfuri migliorano la lavorabilit a caldo Peggiora la resilienza, specialmente con elevato C Fino allo 0.2% non si hanno peggioramenti evidenti. Si richiede comunque un tenore inferiore allo 0.005 ed anche allo 0.003 per lelevata tendenza alla segregazione nella parte centrale del lingotto. Data la miscibilit praticamente nulla, lo zolfo da luogo ad inclusioni non metalliche che diminuiscono il limite di fatica
147

Influenza del Fosforo (P)


Simile allo S, per P%>0.2% la resilienza diviene nulla Il tenore limite pi basso dello 0.2%, in quanto il P si scioglie anche nellacciaio anche allo stato solido. Per acciai particolarmente tenaci si arriva a tenori inferiori allo 0.02%

Influenza dell Ossigeno (O)

Peggiora le propriet meccaniche Peggiora le propriet fisiche Aumenta la sensibilit al surriscaldo Peggiora la lavorabilit a caldo Dato che la solubilit dellO nel Fe praticamente nulla, tutto lossigeno contenuto quello nelle inclusioni non metalliche Fa diminuire A, Z, K Pu far formare i fiocchi durante il raffreddamento del pezzo
148

Influenza dellIdrogeno (H)

Designazione alfanumerica (UNI EN 10027 parte 1)


Gruppo 1: acciai designati in base al loro impiego ed alle loro caratteristiche meccaniche o fisiche; Gruppo 2: acciai designati in base alla loro composizione chimica (suddivisi in quattro sottogruppi). Gruppo 1 - un simbolo principale, che indica la caratteristica meccanica o fisica oppure limpiego - un numero pari alla valore minimo della propriet meccanica o fisica che deve essere specificata

149

Gruppo 1 Si suddivide in 4 sottogruppi: - Sottogruppo 1 (%Mn<1) Lettera C Tenore C moltiplicato per 100 - Sottogruppo 2 (%Mn>1, tenore complessivo elementi di lega <5%) Tenore C moltiplicato per 100 Simboli chimici elementi caratterizzanti Tenore elementi caratterizzanti (x fattore) - Sottogruppo 3 (acciai legati, eccetto acciai rapidi, in cui almeno un elemento > 5%) Lettera X Tenore C moltiplicato 100 Simboli chimici elementi di lega Tenore elementi di lega - Sottogruppo 4 (acciai rapidi) Lettere HS Tenore dei seguenti elementi: W, Mo, V, Co

150

Designazione precedente (UNI EU 27)

Si possono considerare 5 grandi categorie di acciai acciai da costruzione di uso generale; acciai speciali da costruzione; acciai da utensili; acciai per usi particolari; acciai inossidabili.

151

Acciai da costruzione di uso generale


Sono posti in opera senza trattamento termico, al massimo, dopo normalizzazione. Si richiede unicamente di possedere un certo valore minimo di Rs Ci pu essere ottenuto mediante: Affinamento del grano mediante precipitati fini Incrudimento per deformazione plastica a freddo Rafforzamento per soluzione solida (Mn, Si) Rafforzamento per dispersione di precipitati (in presenza di Nb, Ti, V) Presenza di bainite e/o martensite Per costruzioni saldate, bullonate e chiodate %Cmax %Pmax %Smax %Nmax Fe360B 0.19 0.045 0.045 0.009 Fe410D 0.18 0.040 0.040 Fe510D 0.20 0.040 0.045 -

Hanno Rs<500 MPa, bassi valori di Rs/Rm ed A%<26


152

Si introducono elementi di lega per aumentare Rs con una buona resilienza ed accettabile resistenza alla corrosione atmosferica. Lincremento del tenore di C il modo pi semplice per ottenere elevati valori di Rs Esistono delle relazioni empiriche che permettono di correlare la resistenza meccanica R con la composizione chimica:

R = RFe + RC +
Influenzato dal trattamento termico

REl

Indipendente dal trattamento termico

153

Ad esempio:

R = 300+ n 1000 %C + 100 (%Si 0.30) + 150 (%Mn-%C)+ 40 %Ni + 150 %Cr + 300 %Mo + 700 %V + 50 %Al
Con:

n=1 n = 2.3 n = 3.8 n=4

Trinv = 600C Trinv = 450C Trinv = 200C Trinv = 150C

154

Altre composizioni chimiche %C 0.22 0.20 0.12 0.12 0.19 %Mn 1.60 1.00 1.70 0.50 1.25 %Si 0.50 0.35 0.35 0.70 0.30 %Cr 0.30 0.35 0.30 1.25 0.65 %Ni 0.60 0.65 0.50 0.65 altri V,Mo V, Mo Nb,V Cu V,Cu Norm. Bon. HSLA Corten Corten

%S < 0.02 %P < 0.02

155

Acciai speciali da costruzione

0.1<%C<0.6 aumenta Rm, Rs ma fa diminuire la tenacit 0.2<%Mn<0.4 (<2 molle) aumenta un po la resistenza 0.2<%Si<0.4 (<2 molle) aumenta Rm ed il rapporto Rs/Rm %Cr<3, %Ni<5 aumentano la resistenza, migliorano la tenacit 0.2<%Mo<0.5 elimina il fenomeno della fragilit al rinvenimento (importante negli acciai da nitrurazione), aumenta Rm %V<0.2 migliora notevolmente Rm, Rs ha un forte effetto di affinamento del grano %Al<1 negli accia da nitrurazione B<0.1 aumenta la temprabilit W utilizzato nel passato negli acciai da bonifica al posto del Mo Pb completamente insolubile, aumenta la lavorabilit
156

Variazione della resistenza meccanica, per gli acciai speciali da costruzione, al variare di Trinv

Si possono considerare in questo gruppo: acciai da bonifica acciai da nitrurazione acciai da cementazione acciai per molle acciai autotempranti acciai speciali per cuscinetti a rotolamento acciai per funi acciai per particolari applicazioni acciai maraging 157

Acciai da bonifica
Sono adatti a sopportare sforzi, urti e vibrazioni. I valori massimi degli elementi di lega sono: 0,2<%C<0,6 %Mn< 1,65 %Ni < 4,2 %Cr < 2,2 %Mo< 0,6 %V<0,35

158

Alcuni acciai da bonifica:


C25 C60 41Cr4 36CrMn5 35CrMo4 39NiCrMo3 30NiCrMo12 0.45 %C %Mn 0.25 0.60 0.60 0.75 0.40 0.65 0.35 1.00 0.35 0.75 0.39 0.65 0.31MPa %Cr ----------1.00 1.15 1.00 0.85 0.65 %Ni -------------------------0.85 0.80 %Mo --------------------0.20 0.20 2.90

Propriet meccaniche (valori minimi di Rm ed Rs [MPa] e di A% e K [J])


C25 C60 41Cr4 36CrMn5 35CrMo4 39NiCrMo3 30NiCrMo12 Rm 625 905 1030 980 1030 1080 1080 Rs 360 590 735 685 735 785 785 A% 19 11 11 12 11 11 14 K 37.5 ----25 25 30 30 40

159

Acciai da nitrurazione

Dopo bonifica, sono sottoposti al trattamento d nitrurazione (50 ore a 525C).

Il Mo viene aggiunto per evitare il problema della fragilit al rinvenimento %C<0,5 %Al<1 %Cr<1,7 %Mo<0,3
%C %Cr %Mo 31CrMo12 0.31 3.00 0.35 41CrAlMo7 0.41 1.65 0.32 %Mn0.6 %Si<0.40 %S<0.035 31CrMo12 41CrAlMo7 Rm 1080 930 Rs 880 730 A% 10 12 %Al -----1.00 %P<0.030 KCU 324.5 22.5

160

Acciai da cementazione

Sono sottoposti al trattamento termochimico, seguito da una tempra ed un rinvenimento a 150C. Il tenore di C basso sia per avere una buona cementazione, che per avere una elevata tenacit ne cuore %C < 0.2 %Mn < 2 %Ni < 5 %Cr < 2 %Mo < 0.5 C C10 0.1 C15 0.15 16MnCr5 0.16 18CrMo4 0.18 12NiCr3 0.12 16CrNi4 0.16 16NiCrMo2 0.16 16NiCrMo12 0.16 Mn 0.50 0.50 1.15 0.75 0.45 0.85 0.80 0.55 Cr 1.0 0.55 0.95 0.50 0.95 Ni 0.65 0.95 0.55 2.95 Mo 0.20 0.20 0.35
161

Acciai per molle


Si distinguono dagli altri acciai per lelevato valore di Rs, ottenuto agendo sia sulla composizione chimica che sulla temperatura di rinvenimento (400-450C invece di 600C). Nel caso degli acciai non legati si utilizzano tenori di C piuttosto elevati, mentre nel caso degli acciai legati il tenore di C inferiore, con valori pi elevati di Si e Mn. (<2%)
%C %Mn C55 0.55 0.75 C100 1.00 0.50 48Si7 0.47 0.65 52SiCrNi5 0.52 0.80 questultimo con Ni=0.6 e Mo=0.2 %Si 0.30 0.30 1.75 1.35 %Cr ------------0.85 Rs[MPa] 610 690 1110 1220

162

Acciai autotempranti
Sono quegli acciai che prendono tempra dopo un semplice raffreddamento allaria. Essi vengono rinvenuti a 200C. Si ottengono in tale modo delle resistenze elevatissime (2000MPa) con una tenacit soddisfacente. %C+%Ni+%Cr = 5-7 0,3<%C<0,5 3<%Ni<6 1<%Cr<2 Dopo ricottura, tali acciai hanno struttura perlitica. Esempio: 34NiCrMo 1 6 %C=0.34; %Mn=0.45; %Si=0.30; %Cr=1.80; %Ni=3.95; %Mo=0.35

Evoluzione propriet meccaniche 34NiCrMo1 6 con la T di rinvenimento


163

Acciai speciali per cuscinetti da rotolamento

Si impiegano acciai ipereutettoidici che, dopo rattamento di ricottura, assumono struttura globulare che coincide con la massima lavorabilit e predispone acciaio alla tempra. %S<0.03; %P<0.03; %S+%P<0.05
%C %Mn %Cr %Ni 0.95-1.10 0.25-0.45 1.40-1.60 ---0.14-0.20 0.60-0.90 0.8-1.1 1.2-1.5 0.95-1.20 <1.00 16-18 <0.5 %Si 0.15-0.35 0.15-0.40 1.00 %Mo ----0.15-0.25 0.35-0.75

100Cr6 17NiCr X105CrMo17

164

Acciai per funi


Il prodotto caratterizzato da una elevata resistenza a trazione, resistenza alla torsione, resistenza piegamento, tenacit. Tali caratteristiche sono ottenute con una scelta ottimale della composizione chimica (%C), della deformazione plastica (grado di incrudimento), trattamento termico (patentamento) Normalmente 0.2<%C<0.9. Si parte da una struttura perlitica fine, tenore di inclusioni non metalliche molto ridotto, limitata segregazione ed assenza di decarburazione superficiale. Si deve trafilare con una riduzione di sezione fino al 90-95% senza trattamento termico intermedio. Si possono ottenere Rm = 1770MPa. Esempio: S<0.03%; 0.15<%Si<0.35; 0.4<%Mn<0.85

165

Acciai speciali da costruzione per particolari applicazioni


Si ricordano gli acciai per lavorazioni ad elevata velocit, con percentuali notevoli di S oppure con un contenuto non trascurabile di Pb 10S22 35SMn10 35SMnPb %C 0.10 0.35 0.35 %Mn 0.70 1.50 1.50 %Si 0.30 0.25 0.25 %S 0.22 0.10 0.10 %P 0.05 0.02 0.02

166

Acciai speciali da costruzione con elevatissime caratteristiche Acciai maraging


Non necessaria la presenza del C, anzi dannosa (%C<0.03) 17<%Ni<25 3<%Mo<5 7<%Co<9 in pi si hanno Ti ed Al La trasformazione martensitica avviene anche in condizioni isoterme La martensite ha un reticolo CCC La durezza HRC30 (invece di 45) La tenacit ottima La struttura resta invariata fino a circa 500C Sono sottoposte al processo di invecchiamento della martensite (Martensite Ageing) Si ottiene un rapporto Rs/Rm prossimo ad 1
167

El < 30%

La scelta del tenore del Ni dettata dalle seguenti considerazioni: Se Ni<17, la struttura resta parzialmente ferritica Se Ni>23 si ha della austenite residua non trasformata La presenza del Mo e del Ti aumenta notevolmente listeresi della trasformazione /

Si possono ottenere valori di Rs=1950MPa, con Rm=2000MPa


168

Trattamento termico di Maraging Laminazione o fucinatura Riscaldamento a 82025C Solubilizzazione composti intermetallici Struttura completamente martensitica Precipitazione composti intermetallici
%Ti 0.15-0.25 0.50-0.80 %Al 0.05-0.15 0.05-0.15
169

Raffreddamento in aria fino a T ambiente

Permanenza a 48015C per 36h (Maraging)


%Ni 17-19 18-19 %Co 8.0-9.0 8.5-9.5 %Mo 3.0-3.5 4.7-5.2

18Ni200 18Ni300

Le caratteristiche che, da sole o combinate, vengono richieste a questi acciai sono: Elevata durezza a caldo ed a freddo Elevata capacit di taglio Insensibilit alladdolcimento per rinvenimento Elevata penetrazione di tempra Insensibilit alle spaccature per oscillazioni termiche Buona resistenza allusura Per ottenere queste propriet si ricorre a valori elevati del %C (>0,6) ed allaggiunta di W, Mo, V, Cr, Co, Mn, Si Da ricordare che: La temperatura di austenitizzazione >> Ac3, in modo da solubilizzare i carburi precedentemente precipitati (rischio ingrossamento grano) Durante la tempra i vari elementi di lega modificano fortemente le curve CCT Durante il rinvenimento la durezza aumenta 170 notevolmente grazie alla precipitazione dei carburi

Acciai per utensili

Influenza dei vari elementi C (fra 0.25 e 2%): sempre presente ed lelemento pi importante per aumentare la durezza, sia per la formazione di martensite che di carburi. Mn (<0.5%): Ha azione disossidante e facilita la formazione dei carburi Si (<0.5%): Ha azione disossidante e aumenta la resistenza allossidazione. Cr (<13%): Aumenta la temprabilit e forma carburi V (<0.2): Forma carburi W, Mo (rispettivamente<20 e 10%): Formano carburi ed aumentano la resistenza allusura ad elevata temperatura Co (5-20%): Non forma carburi ma aumenta comunque la durezza ad elevata temperatura Si possono distinguere: Acciai per lavorazioni a freddo Acciai per lavorazioni a caldo Acciai rapidi

171

Acciai per lavorazioni a freddo Tali acciai sono caratterizzati da una elevata durezza a freddo (>55HRC) ma da una bassa durezza a caldo. Si possono distinguere gli acciai per utensili al C e gli acciai legati per lavorazione a freddo.

Acciai per lavorazioni a caldo (T>300C) Sono caratterizzati da una resistenza al rinvenimento, da una insensibilit allingrossamento del grano e da una buona conducibilit termica. La loro durezza a temperatura ambiente compresa fra 40 e 55 HRC e resta ad un buon livello a caldo, grazie alla precipitazione di carburi in forma finemente dispersa.

172

Acciai rapidi Sono caratterizzati da una durezza molto elevata alla temperatura ambiente (>60HRC) e da una ottima durezza a caldo. Queste propriet sono ottenute mediante laggiunta importante di elementi carburigeni (W, Mo, V) associati al Cr (miglioramento della temprabilit) ed, eventualmente, al Co.

Acciai semi rapidi (v. taglio 15 m/min) %C 0.8; %Cr 4; %W 8; Mo; V Acciai rapidi (v. taglio 30 m/min) Non si usa Co;il W spesso sostituito dal Mo Acciai super rapidi (v. taglio 40 m/min) 0.7<%C<1.4; Cr 4; %W >12; V; Co; Mo

173

Acciai inossidabili
Sono delle leghe a base di ferro resistenti ad un gran numero di ambienti corrosivi, in un campo esteso di temperatura. Lelemento indispensabile perch un acciaio sia inossidabile il Cr che deve essere presente almeno con un tenore minimo del 12%. Gli elementi di lega hanno una influenza sulla struttura di tipo: ALFAGENO (come il Cr)

GAMMAGENO (come il Ni)


174

Si pu utilizzare il diagramma di Schaeffler (valido per le leghe dopo solidificazione), che permette di determinare la microstruttura dominante, nota la composizione chimica e la velocit di raffreddamento. Nieq = %Ni + 30 %C + 0.5 %Mn Creq = %Cr + %Mo + 1.5 %Si + 0.5 %Nb

Questi acciai vengono usualmente classificati in base alla microstruttura e, spesso, viene per essi utilizzata la designazione americana AISI. Serie 400: acciai inossidabili ferritici e martensitici 175 Serie 300: acciai inossidabili austenitici

Acciai inossidabili martensitici (posseggono A3 ed A1)


Sono caratterizzati da una notevole temprabilit e la loro velocit di raffreddamento critica corrisponde a quella relativa ad un raffreddamento in aria

I trattamenti tipici di questi acciai, che vengono effettuati nei diversi stadi di lavorazione, sono la ricottura, la tempra ed il rinvenimento. Per quanto riguarda il rinvenimento: per Trinv<430C si ha la migliore resistenza alla corrosione per 600C<Trinv<760C si ha la migliore tenacit per 430C<Trinv<570C si ha il rischio di fragilit al rinvenimento Solitamente 150C<T<430C
176

Impiego a basse temperature

Impiego ad elevate temperature Gli acciai martensitici non vengono impiegati ad elevata T per non eliminare gli effetti della bonifica, a parte lAISI 410 (fino a circa 650C).

177

Acciai inossidabili ferritici (non hanno A3 ed A1, e non sono induribili per tempra)
Il rischio maggiore lingrossamento del grano. Per 400C< T< 600C si ha la fragilit al rinvenimento per 550C< T< 850C si ha la precipitazione di fase Possono essere sottoposti a ricottura migliorare resistenza meccanica ed corrosione) ed a ricristallizzazione (per alla

178

Impiego a basse temperature

La temperatura di transizione (piuttosto elevata) pu essere abbassata diminuendo il tenore degli elementi interstiziali (C+N) Impiego ad elevate temperature Gli acciai ferritici hanno una elevata resistenza allossidazione (crescente al crescere della %Cr). LAISI 446 pu resistere fino a 1100C

179

Acciai inossidabili austenititci (hanno A3 ed A1 < 20C)

Sono esposti al pericolo della sensibilizzazione (600700C), che, in determinate condizioni, rende possibile lattacco corrosivo intergranulare. Per ovviare a tale problema si pu: Diminuire la % di C (fino a 0.02%) Aggiungere elementi di lega stabilizzanti (Nb,Ti), effettuando il trattamento di stabilizzazione (885C2h) Effettuare un trattamento di solubilizzazione (1000C)

Fra i trattamenti termici si pu ricordare anche la distensione (a 350-450C) che viene effettuato solo in taluni casi
180

Impiego a basse temperature

Impiego ad elevate temperature Si pu avere: Precipitazione di carburi Segregazione fase

181

Acciai per impieghi a bassa T


- fino a 0C : Acciai al carbonio effervescenti e semicalmati; - fino a 20C : Acciai al carbonio calmati; - fino a 45C : Acciai al Mn ( 1%) calmati e normalizzati; - fino a 80C : Acciaio 1.5% Ni normalizzato; - fino a 103C : Acciaio 3.5% Ni normalizzato e rinvenuto a 620C; - fino a 196C : Acciaio 9% Ni sia bonificato che normalizzato e rinvenuto; - fino a 269C : Acciai inossidabili austenitici.

Acciai per impieghi ad elevata T


Devono resistere allo scorrimento viscoso ed alla ossidazione Acciai al C (%C<0.2, %Mn<1.6, 0.15<%Si<0.5,%S e %P<0.04); Acciaio con C (0.16%) e Mo (0.5%) - fino a 520C Acciaio con Cr (1%) e Mo (0.5%); - fino a 600C Acciaio con Cr (2.25%) e Mo (1%); - fino a 1100C Acciai inossidabili ferritici (AISI 446). - fino a 450C

182

Acciaio al 13%Mn (acciaio Hadfield) X120Mn12


Amagnetico, estremamente tenace, ha una elevatissima capacit di incrudimento e viene utilizato quando si prevedono delle sollecitazioni contemporanee di urti ed abrasione. Ha una lavorabilit a freddo nulla. Per %Mn>12 si ottiene austenite stabile a 20C. La composizione tipica : %C=1.1-1.4 %Mn=11-14 %Si<0.7 Aumenta Rs Stabilizza austenite Si ottengono piccoli quantitativi di perlite e carburi di Fe e Mn Si solubilizzano i carburi

Raffreddamento lentissimo Riscaldamento a 1050C Raffreddamento in H2O

183

Ghise
Sono leghe ferrose che durante la solidificazione formano, almeno in parte, leutettico ledeburitico

Il passaggio dal diagramma metastabile (linee continue a quello stabile (linee tratteggiate) legata alla decomposizione della cementite: Fe3C 3 Fe + C
184

Nel caso delle ghise, linfluenza dei vari elementi di lega, oltre a riguardare la microstruttura (elementi alfageni e gammageni) e la capacit di formare precipitati (ossidi, carburi, nitruri), deve considerare anche la capacit di agevolare la decomposizione della cementite, ovvero il loro effetto grafitizzante. Il fenomeno della grafitizzazione dipende: - dalla velocit di raffreddamento (natura della parete del getto, grandezza del pezzo), con la grafitizzazione che viene agevolata da velocit di raffreddamento basse. - dalla presenza di elementi grafitizzanti, quali il Si, o di antigrafitizzanti, quali il Mn. I tenori negli elementi normali di elaborazione, Mn, Si, P, sono normalmente pi elevati che negli acciai.

185

Il Si lelemento grafitizzante per eccellenza Il tenore di C corrispondente alleutettico (Ce) diminuisce secondo la relazione: Ce = 4.3 - Si/3.2

Il Ni ha un effetto grafitizzante 4 volte inferiore a quello del Si Al, Ti, Zr hanno una influenza simile a quella del Si Il Cu un debole grafitizzante e promuove la formazione di perlite Il Cr promuove la formazione di carburi Cos pure Mo, V, Mn, W Ta stabilizza i carburi
186

Influenza della velocit di raffreddamento sulla microstruttura


Se si considera un tondo di diametro crescente, al centro si avranno velocit di raffreddamento via via sempre minori

187

Gli elementi di grafite sono classificati in base a (UNI3775-73): Forma Distribuzione Dimensione

Forma degli elementi di grafite

I) Lamelle sottili con punte aguzze II) Noduli con accentuate ramificazioni di lamelle III)Lamelle spesse con punte arrotondate IV) Flocculi frastagliati V) Flocculi compatti VI) Noduli a contorno circolare, quasi regolare (sferoidi)
188

Distribuzione degli elementi di grafite

A) Distribuzione uniforme B) Rosette non orientate C) Lamelle non orientate D) Lamelle in zone interdendritiche E) Lamelle interdendritiche

189

Le ghise sono tradizionalmente classificate nei seguenti gruppi: ghise grigie, cos chiamate dal colore scuro delle superfici di frattura, grazie alla presenza di carbonio grafitico; ghise bianche, cos chiamate dal colore chiaro delle superfici di frattura, per la presenza del carbonio sotto forma di cementite; ghise malleabili, cos chiamate per la loro elevata deformabilit; ghise sferoidali, in cui gli elementi di grafite si trovano sotto forma sferoidale; ghise legate, che , grazie ad elevati tenori di alcuni elementi di lega, sono caratterizzate da particolari propriet, come la resistenza al calore ed alla corrosione.

190

Ghise grigie
Sono dette tali dal colore della superficie di frattura 2 < %C < 4.5 1 < %Si < 3 Durante la solidificazione si forma leutettico grafite-cristali . Per ottenere la resistenza di un getto di ghisa grigia si utilizza il seguente nomogramma

HB provetta R provetta HB getto

R getto
191

Le curve - non seguono la legge di Hooke E determinata arbitrariamente con delle formule empiriche oppure con la pendenza fra lorigine ed un punto corrispondente ad una sollecitazione pari ad 1/4 Rm

Hanno una buona resistenza allusura e lavorabilit (per asportazione di truciolo). Sopra i 300C si hanno: - grafitizzazione e formazione carburi - processi di ossidazione e corrosione - trasformazioni allotropiche

192

Il carbonio si trova legato a formare cementite. La ghisa solidifica e raffredda secondo il sistema metastabile. Per ottenerla si possono modificare la composizione chimica oppure la velocit di raffreddamento 2.5 < %C < 3.5 (dipende dalla durezza desiderata) %Si < 0.7 Cr (di solito <2%, pu arrivare al 27%) favorisce la formazione di carburi Cu produce un affinamento della struttura Mo ha un comportamento simile a quello del Cr V forma e stabilizza i carburi Te stabilizza i carburi B simile al Te, affina anche il grano
C 2.9 3.2 3.25 Si 0.5 0.5 0.6 Mn 0.5 0.6 0.7 Cr 2.0 15.0 Ni 4.5 Mo 3.0 S 0.12 0.12 0.03 P 0.10 0.20 0.06 HB 415-460 550-650 600-750

Ghise bianche

Hanno una elevata resistenza allusura ed allabrasione, ma sono pi fragili e pi dure delle ghise grigie. Necessitano di un trattamento a 200-480C per eliminare le tensioni residue 193

Ghise malleabili
Sono ottenute da ghise bianche Sono caratterizzate da una certa plasticit a freddo Si ottengono mediante malleabilizzazione Si possono avere due processi di malleabilizzazione: a cuore bianco a cuore nero

Ghise malleabili a cuore bianco


Riscaldamento a 9001000C in ambiente decarburante (Fe2O3) Permanenza per un tempo sufficiente (120150h) Raffreddamento a T ambiente molto lento

Grafitizzazione Diffusione del C Decarburazione superficiale

Piccole sezioni: matrice ferritica Grosse sezioni: matrice perlitica


194

Ghise malleabili a cuore nero


Riscaldamento a 950C in ambiente neutro Permanenza per un tempo sufficiente

Grafitizzazione Diminuzione della solubilit del C nella austenite

Raffreddamento a T ambiente molto lento

Matrice prevalentemente ferritica La grafite che si ottiene sotto forma di noduli di ricottura

195

Ghise sferoidali

La grafite precipita sotto forma di noduli Sono duttili %C = 3.4-4 %Si = 2-3 %Mn = 0.1-0.8 %P < 0.01 %S < 0.02 Gli elementi che permettono la sferoidizzazione della grafite sono Mg, Ce, Ca, Li, Na, Ba. 196 %Mg residuo = 0.04-0.08

Trattamenti termici Stabilizzazione (540-600C): per eliminare tensioni interne Ricottura (850-920C): per ottenere una struttura ferritica, per ottenere la massima deformabilit plastica Normalizzazione (900C): per ottenere struttura perlitica Bonifica Tempra superficiale alla fiamma Tempra superficiale ad induzione

197

Ghise resistenti alla corrosione


%Si > 3 promuove la formazione di una pellicola superficiale protettiva negli ambienti ossidanti %Cr < 35 favorisce la formazione di un ossido protettivo agli ambineti ossidanti %Ni < 32 migliora la resistenza agli ambienti riducenti %Cu < 6 migliora la resistenza allacido solforico Rm = 90-130 MPa Ghise al Si %C 0.4-1 %Si 14-17 %Mn 0.4-1 %Ni %Cr %Cu %Mo <3.5 Ghise al Cr 2-4 0.5-3 0.3-1.5 <5 12-35 <3 <4 Ghise al Ni 2-3 1-2.75 0.4-1.5 14-32 1.75-5.5 <7 <1
198

Ghise resistenti al calore


Non si deve avere una eccessiva dilatazione per grafitizzazione La penetrazione dellossigeno deve essere perlomeno limitata Si deve avere una buona resistenza alla criccatura per urto termico Si, Cr promuovono la formazione di uno strato protettivo Ni, Mo aumentano la tenacit ed Rm ad elevata T Mn, P, Cr, Mo, V riducono dilatazione della ghisa, in quanto stabilizzano i carburi Ghisa lamellare Ghisa sferoidale Al Silicio Al Cromo Al Nickel %C 2-2.5 2-3 <2.9 %Si 4-6 0.5-2.5 1.75-3.2 %Mn 0.4-0.8 0.3-1.5 0.8-1.5 %Ni <5 18-22 %Cr 15-35 1.75-2.5 Rm = 420-700 MPa (matrice perlitica) Rm = 380-450 MPa (matrice austenitica) 199

Leghe di Alluminio (Al)


LAl puro caratterizzato dalle seguenti propriet: Rm = 55-90 MPa Re = 20-50 MPa HB = 18 E = 66,6 GPa I prodotti commerciali dellalluminio sono tipicamente leghe contenenti Cu, Si Zn, Mg e Mn
1xxx 2xxx 3xxx 4xxx 5xxx 6xxx 7xxx 8xxx Al di purezza industriale Leghe contenenti Cu Leghe contenenti Mn Leghe contenenti Si Leghe contenenti Mg Leghe contenenti Mg + Si Leghe contenenti Zn Altre leghe

200

Trattamenti termici leghe Al


Omogeneizzazione: Sono dei riscaldamenti effettuati a 450-610C per 6-48 ore effettuati per disciogliere tutte le fasi eventualmente precipitate. Trattamenti di addolcimento: hanno lo scopo di addolcire un metallo indurito (p.e. a seguito di tempra strutturale). Se si tratta di restaurazione viene effettuata a 200-300C, mentre se si tratta di una recristallizzazione si effettua a 300-400C per 0.5-3 ore Tempra di soluzione (o tempra strutturale) + invecchiamento (naturale o artificiale)

201

Leghe di Rame (Cu)


LAl puro caratterizzato dalle seguenti propriet: Rm = 23-50 MPa Re = 7-30 MPa HB = 40 E = 117 GPa Le leghe pi diffuse sono quelle con: Zn (ottone) Sn (bronzo) Si (bronzo al silicio) Al (bronzo allalluminio o cupralluminio Ni (cupronichel, monel)

202

Saldatura degli acciai


La saldatura dei materiali metallici un processo tecnologico che consiste nel fornire continuit meccanica e metallica a due o pi lembi mediante fusione (e/o pressione) e successiva solidificazione. Sorgenti di energia impiegate in saldatura, da sole o in coppia: Elettriche Arco
Plasma Scintillio Effetto Joule Fascio elettronico

Laser Meccaniche

Chimiche

Urto Pressione Esplosione Attrito Ultrasuoni Fiamma Reazioni esotermiche


203

Tecniche di saldatura Saldatura per fusione


Ad arco Ad elettrodi rivestiti Ad arco sommerso In atmosfera gassosa Elettrogas Plasma Gas Alluminotermica Fascio elettronico Laser Elettroscoria

Chimica Fisica

Saldatura per pressione


Elettrica Resistenza Scintillio Induzione Esplosione Attrito Ultrasuoni
204

Meccanica Fuoco

{ { {

{ Bollitura

Rappresentazione tridimensionale di un cordone di saldatura formato da una sorgente termica in movimento

v = velocit movimento sorgente (m/s) W = potenza erogata (kJ/s)

Quantit di energia disponibile per unit di lunghezza H = W/v (kJ/m)

Rapporto di diluizione Rd = vol. metallo base fuso/vol. totale zona fusa


205

1538 1394 T [C]

1 2

Liqu.

4 3 2 1

912 727 3 4 %C 0.77

HV

0.02 0.2

206

Evoluzione della temperatura nel tempo al crescere della distanza dal cordone di saldatura

207

Zona 1: La temperatura non supera i 600C circa Zona 2: La temperatura compresa fra 600C ed Ac1 Zona 3: La temperatura compresa fra Ac1 ed Ac3 Zona 4: La temperatura compresa fra Ac3 e 1100C circa Zona 5: La temperatura compresa fra 1100 e 1500C (fusione). Zona sotto cordone: nei vari punti del cordone, per velocit di raffreddamento decrescenti, si ottengono strutture martensitiche, bainitiche e ferriito-perlitiche.

208

Influenza delle dimensioni del grano nel metallo base e nella zona di legame sulla struttura di solidificazione

Possibili difetti macroscopici in una saldatura testa-testa in ZF o in ZTA

209

I principali problemi metallurgici della ZF sono: Protezione dallambiente del bagno metallico Condizioni di raffreddamento I problemi relativi alla solidificazione sono principalmente tre: Formazione di strutture dendritiche Formazione di cavit di ritiro Inglobamento di particelle non metalliche (ossidi, scorie,) La composizione del metallo di apporto deve essere simile a quella del metallo base, con le seguenti modifiche: %C inferiore a quello del metallo base (p.e. 0.1% contro lo 0.2%) Mo quasi sempre presente perch aumenta di molto la resistenza del giunto senza intaccare la tenacit (0.15-0.75%) Ni generalmente pi alto del metallo base, per le stesse ragioni del Mo Si, S, P e V ridotti al minimo 210

Lateralmente alla ZF si trova no due ZTA che possono subire, dopo una parziale oppure totale austenitizzazione, varie trasformazioni a seconda dellapporto termico e della velocit di raffreddamento Per la saldabilit di un acciaio si pu utilizzare come parametro il Carbonio equivalente CE:

Ceq = %C + %Mn/6 + (%Cr+%Mo+%V)/5 + (%Cu+%Ni)/15


Ceq < 0.4% : non ci sono particolari problemi metallurgici 0.4< Ceq < 0.60 : si prescrive il preriscaldo dei lembi Ceq > 0.60% si prescrivono sia un pre che un postriscaldo

211

Precipitazione di carburi in zona termicamente alterata

212

Corrosione
E il processo antitetico a quello della metallurgia estrattiva in quanto il metallo tende a riassumere una forma ossidata non dissimile da quella originaria del minerale. Tale processo caratterizzato da una variazione negativa di energia libera (G<0), quindi avviene spontaneamente. Gli ambienti pi comuni per i fenomeni di corrosione sono rappresentati da soluzioni acquose contenenti elettroliti, da acide (H2SO4, HCl) a basiche (NaOH, acqua di mare), dallatmosfera (per formazione di condensa), dal terreno, da gas ad alta temperatura (corrosione a secco).

213

Morfologie di corrosione

214

Lo schema elementare per introdurre il fenomeno della corrosione quello di due metalli diversi a contatto fra loro e con una soluzione acquosa
Na+ ClNa+ Cl-

Ferro

Rame

Il metallo meno nobile, in questo caso il ferro, si ossida secondo la reazione anodica: Fe = Fe++ + 2eSulla superficie del metallo pi nobile (in questo caso il rame) si verifica una delle due reazioni catodiche, secondo la presenza o meno di ossigeno: Reazione catodica con ossigeno: 1/2 O2 + H2O + 2e- = 2OHReazione catodica senza ossigeno: 2 H2O + 2e- = H2 + 2OH215

Na+

ClFe2+

Na+ OH-

Cl-

Ferro
anodo

Rame
catodo

La velocit di corrosione un parametro che misura il passaggio di elettroni; nel caso di corrosione generalizzata, esprimibile dalla densit di corrente elettrica (A/m2) che passa tra catodo ed anodo o dalla variazione di peso dellanodo nellunit di tempo e di superficie (mg/dm2 giorno) o di perdita di spessore dellanodo nellunit di tempo (mm/anno).

216

Serie galvanica dei potenziali in acqua di mare


Platino Oro Argento Titanio Acciaio inossidabile passivo Leghe di Ni Rame Acciaio inossidabile attivo Acciaio al carbonio Alluminio Zinco Magnesio

La corrosione si manifesta anche in presenza di un solo metallo grazie alla formazione sulla superficie del metallo di microzone anodiche e catodiche che cambiano di posizione casualmente nel tempo e nello spazio. Macroscopicamente si ottiene un attacco corrosivo generalizzato del metallo.
217

Corrosione galvanica Corrosione uniforme

Corrosione localizzata Corr. sotto schermo


Pit crevice

218

Metodi di protezione contro la corrosione

Metodi cinetici: permettono di agire direttamente sulla velocit di corrosione. In tale categoria possono essere ricordati: - limpiego degli inibitori; - limpiego dei rivestimenti; -in una certa misura, la passivazione anodica, in cui il metallo viene portato nelle sue condizioni di passivazione, ovvero riesce a formare uno strato uniforme, sottile, compatto, ed aderente di ossido superficiale che svolge un ruolo protettivo.

Metodi termodinamici: essi consistono nel far funzionare il metallo in condizioni di immunit. Si possono citare in tale categoria: - la scelta del metallo; - la protezione catodica, che permette di posizionare il metallo nella sua zona di immunit.

219

Impiego di rivestimenti

Si possono distinguere: Rivestimenti metallici, ottenuti per: - elettrolisi (Zn, Ni, Cr, Cu, Cd, ...) - immersione (Zn, Sn, Al) - diffusione di un elemento di lega (Zn, Al) - placcatura, su prodotti piani durante la laminazione a caldo (saldatura per diffusione). Sono placcati anche su acciaio al carbonio: acciai inossidabili, ottone, nickel, cupro-nickel, rame, ... . Rivestimenti non metallici - pitture, vernici contenenti eventualmente degli inibitori di corrosione; - smalti, vetri; - materie plastiche, gomme; - fosfatazione; - ossidazione anodica (Al) oppure chimica (Mg).

220

Corrosione degli acciai inossidabili


Gli acciai inossidabili sono cos denominati grazie alla loro caratteristica resistenza alla corrosione, dovuta alla formazione di un film protettivo passivante legato alla presenza del Cr. Diversi sono i parametri che influenzano la resistenza alla corrosione degli acciai inossidabili: acidit del mezzo aggressivo (pH); tenore in ioni alogenuri (essenzialmente Cl-); potere ossidante della soluzione aggressiva; temperatura. Questi acciai hanno una buona resistenza alla corrosione generalizzata, dipendente dalla loro composizione chimica, ma risultano sensibili ad alcune forme di corrosione localizzata: Vaiolatura (pitting); Corrosione cavernosa; Corrosione sotto sforzo; Corrosione intergranulare

221

Vaiolatura
Affinch si possa avere si debbono verificare contemporaneamente le tre seguenti condizioni: Ambiente ossidante Presenza di ioni alogenuri (ad esempio Cl-) Metallo passivabile (ad esempio acciaio inossidabile) Caso tipico quello di strutture in acciaio inossidabile austenitico immerse in acqua di mare (ambiente ossidante contenente ioni Cl-)

Corrosione cavernosa
Attacco corrosivo localizzato in cui fenomeni di idrolisi, diminuzione del pH e la presenza degli ioni Cl- giocano un ruolo importante.

Corrosione sotto sforzo


La corrosione sotto sforzo avviene ogni qual volta si hanno degli sforzi (esterni, residui post-saldatura, dovuti a trattamenti meccanici o termici ...) in presenza di ambienti clorurati. Gli acciai inossidabili austenitici subiscono in queste condizioni una fessurazione transgranulare piuttosto importante, mentre gli acciai inossidabili ferritici sembrano essere meno sensibili a questo tipo di corrosione

222

Corrosione intergranulare
Affinch si abbia questa forma di attacco corrosivo, il metallo deve subire un processo di sensibilizzazione ovvero permanere per tempi sufficienti a temperature comprese fra 500 ed 800C, con conseguente precipitazione a bordo grano di carburi di Cromo del tipo Cr23C6. Nel caso questa precipitazione sia molto spinta si pu avere una depassivazione di queste zone, che divengono anodiche al contatto con il mezzo aggressivo. Un caso tipico quello della corrosione intergranulare nelle zone sensibilizzate nel caso di saldatura di acciai inossidabili

I rimedi sono: Solubilizzazione dei carburi precipitati (1000C); Impiego di acciai a basso tenore di C (< 0,02%) Aggiunta di elementi tipo Ti, Nb, V, Ta (detti stabilizzanti) e trattamento di stabilizzazione (permanenza a 885C per due ore, quindi raffreddamento in aria) in modo da far precipitare i carburi degli elementi aggiunti e NON di cromo.
223

You might also like