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Ni = 25-28% perdita propriet magnetiche Ni = 36-38% massimi e minimi di diverse propriet Ni = 78% massimo permeabilit magnetica Durante lelaborazione della colata il Ni non prende parte ad alcuna reazione, ma viene aggiunto nella prima parte (bagno effervescente) perch la ferro lega di Ni contiene H. Il Ni non forma carburi Il Ni favorisce la grafitizzazione del C Diminuiscono T ricottura e tempra Diminuiscono velocit critiche Aumenta la penetrazione di tempra Aumenta la tenacit, a parit di Rm Non peggiora la deformabilit a freddo ed a caldo
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Caratteristiche positive Diminuisce T ricottura e tempra Aumenta penetrazione di tempra Diminuisce v raffreddamento critica e le deformazion di tempra Aumenta la tenacit a parit di Rm Aumenta Rm (100MPa/1%Mn) Migliora deformabilit a caldo Caratteristiche negative Diminuisce conducibilit termica Diminuisce deformabilit a freddo Aumenta la sensibilit al surriscaldo Diminuisce la lavorabilit per acciai austenitici Peggioramento propriet magnetiche ed elettriche Inconvenienti nella cementazione
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Ha un energico effetto disossidante Forma con lazoto dei nitruri durissimi Conferisce resistenza allossidazione a caldo Peggiora la saldabilit Forma carburi stabili Diminuisce la conducibilit termica Finch la struttura perlitica, Rm aumenta senza diminuzione di A, Z, K Conferisce stabilit al rinvenimento ala struttura temprata Aumenta la resistenza alla corrosione ed alla ossidazione
E sempre presente e si parla di acciai al Si per tenori superiori al 1% Aumenta R ed HV mentre K, A, Z diminuiscono Diminuisce la v critica e quindi aumenta la temprabilit Conferisce resistenza agli acidi ed allossidazione a caldo Riduce la velocit di diffusione del C (quindi effetto negativo sulla cementazione) Influenza dannosa sulla deformabilit a caldo Sensibilit al surriscaldo (ingrossamento del grano) 146
Peggiora le propriet meccaniche Peggiora le propriet fisiche Aumenta la sensibilit al surriscaldo Peggiora la lavorabilit a caldo Dato che la solubilit dellO nel Fe praticamente nulla, tutto lossigeno contenuto quello nelle inclusioni non metalliche Fa diminuire A, Z, K Pu far formare i fiocchi durante il raffreddamento del pezzo
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Gruppo 1 Si suddivide in 4 sottogruppi: - Sottogruppo 1 (%Mn<1) Lettera C Tenore C moltiplicato per 100 - Sottogruppo 2 (%Mn>1, tenore complessivo elementi di lega <5%) Tenore C moltiplicato per 100 Simboli chimici elementi caratterizzanti Tenore elementi caratterizzanti (x fattore) - Sottogruppo 3 (acciai legati, eccetto acciai rapidi, in cui almeno un elemento > 5%) Lettera X Tenore C moltiplicato 100 Simboli chimici elementi di lega Tenore elementi di lega - Sottogruppo 4 (acciai rapidi) Lettere HS Tenore dei seguenti elementi: W, Mo, V, Co
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Si possono considerare 5 grandi categorie di acciai acciai da costruzione di uso generale; acciai speciali da costruzione; acciai da utensili; acciai per usi particolari; acciai inossidabili.
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Si introducono elementi di lega per aumentare Rs con una buona resilienza ed accettabile resistenza alla corrosione atmosferica. Lincremento del tenore di C il modo pi semplice per ottenere elevati valori di Rs Esistono delle relazioni empiriche che permettono di correlare la resistenza meccanica R con la composizione chimica:
R = RFe + RC +
Influenzato dal trattamento termico
REl
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Ad esempio:
R = 300+ n 1000 %C + 100 (%Si 0.30) + 150 (%Mn-%C)+ 40 %Ni + 150 %Cr + 300 %Mo + 700 %V + 50 %Al
Con:
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Altre composizioni chimiche %C 0.22 0.20 0.12 0.12 0.19 %Mn 1.60 1.00 1.70 0.50 1.25 %Si 0.50 0.35 0.35 0.70 0.30 %Cr 0.30 0.35 0.30 1.25 0.65 %Ni 0.60 0.65 0.50 0.65 altri V,Mo V, Mo Nb,V Cu V,Cu Norm. Bon. HSLA Corten Corten
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0.1<%C<0.6 aumenta Rm, Rs ma fa diminuire la tenacit 0.2<%Mn<0.4 (<2 molle) aumenta un po la resistenza 0.2<%Si<0.4 (<2 molle) aumenta Rm ed il rapporto Rs/Rm %Cr<3, %Ni<5 aumentano la resistenza, migliorano la tenacit 0.2<%Mo<0.5 elimina il fenomeno della fragilit al rinvenimento (importante negli acciai da nitrurazione), aumenta Rm %V<0.2 migliora notevolmente Rm, Rs ha un forte effetto di affinamento del grano %Al<1 negli accia da nitrurazione B<0.1 aumenta la temprabilit W utilizzato nel passato negli acciai da bonifica al posto del Mo Pb completamente insolubile, aumenta la lavorabilit
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Variazione della resistenza meccanica, per gli acciai speciali da costruzione, al variare di Trinv
Si possono considerare in questo gruppo: acciai da bonifica acciai da nitrurazione acciai da cementazione acciai per molle acciai autotempranti acciai speciali per cuscinetti a rotolamento acciai per funi acciai per particolari applicazioni acciai maraging 157
Acciai da bonifica
Sono adatti a sopportare sforzi, urti e vibrazioni. I valori massimi degli elementi di lega sono: 0,2<%C<0,6 %Mn< 1,65 %Ni < 4,2 %Cr < 2,2 %Mo< 0,6 %V<0,35
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Acciai da nitrurazione
Il Mo viene aggiunto per evitare il problema della fragilit al rinvenimento %C<0,5 %Al<1 %Cr<1,7 %Mo<0,3
%C %Cr %Mo 31CrMo12 0.31 3.00 0.35 41CrAlMo7 0.41 1.65 0.32 %Mn0.6 %Si<0.40 %S<0.035 31CrMo12 41CrAlMo7 Rm 1080 930 Rs 880 730 A% 10 12 %Al -----1.00 %P<0.030 KCU 324.5 22.5
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Acciai da cementazione
Sono sottoposti al trattamento termochimico, seguito da una tempra ed un rinvenimento a 150C. Il tenore di C basso sia per avere una buona cementazione, che per avere una elevata tenacit ne cuore %C < 0.2 %Mn < 2 %Ni < 5 %Cr < 2 %Mo < 0.5 C C10 0.1 C15 0.15 16MnCr5 0.16 18CrMo4 0.18 12NiCr3 0.12 16CrNi4 0.16 16NiCrMo2 0.16 16NiCrMo12 0.16 Mn 0.50 0.50 1.15 0.75 0.45 0.85 0.80 0.55 Cr 1.0 0.55 0.95 0.50 0.95 Ni 0.65 0.95 0.55 2.95 Mo 0.20 0.20 0.35
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Acciai autotempranti
Sono quegli acciai che prendono tempra dopo un semplice raffreddamento allaria. Essi vengono rinvenuti a 200C. Si ottengono in tale modo delle resistenze elevatissime (2000MPa) con una tenacit soddisfacente. %C+%Ni+%Cr = 5-7 0,3<%C<0,5 3<%Ni<6 1<%Cr<2 Dopo ricottura, tali acciai hanno struttura perlitica. Esempio: 34NiCrMo 1 6 %C=0.34; %Mn=0.45; %Si=0.30; %Cr=1.80; %Ni=3.95; %Mo=0.35
Si impiegano acciai ipereutettoidici che, dopo rattamento di ricottura, assumono struttura globulare che coincide con la massima lavorabilit e predispone acciaio alla tempra. %S<0.03; %P<0.03; %S+%P<0.05
%C %Mn %Cr %Ni 0.95-1.10 0.25-0.45 1.40-1.60 ---0.14-0.20 0.60-0.90 0.8-1.1 1.2-1.5 0.95-1.20 <1.00 16-18 <0.5 %Si 0.15-0.35 0.15-0.40 1.00 %Mo ----0.15-0.25 0.35-0.75
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El < 30%
La scelta del tenore del Ni dettata dalle seguenti considerazioni: Se Ni<17, la struttura resta parzialmente ferritica Se Ni>23 si ha della austenite residua non trasformata La presenza del Mo e del Ti aumenta notevolmente listeresi della trasformazione /
Trattamento termico di Maraging Laminazione o fucinatura Riscaldamento a 82025C Solubilizzazione composti intermetallici Struttura completamente martensitica Precipitazione composti intermetallici
%Ti 0.15-0.25 0.50-0.80 %Al 0.05-0.15 0.05-0.15
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18Ni200 18Ni300
Le caratteristiche che, da sole o combinate, vengono richieste a questi acciai sono: Elevata durezza a caldo ed a freddo Elevata capacit di taglio Insensibilit alladdolcimento per rinvenimento Elevata penetrazione di tempra Insensibilit alle spaccature per oscillazioni termiche Buona resistenza allusura Per ottenere queste propriet si ricorre a valori elevati del %C (>0,6) ed allaggiunta di W, Mo, V, Cr, Co, Mn, Si Da ricordare che: La temperatura di austenitizzazione >> Ac3, in modo da solubilizzare i carburi precedentemente precipitati (rischio ingrossamento grano) Durante la tempra i vari elementi di lega modificano fortemente le curve CCT Durante il rinvenimento la durezza aumenta 170 notevolmente grazie alla precipitazione dei carburi
Influenza dei vari elementi C (fra 0.25 e 2%): sempre presente ed lelemento pi importante per aumentare la durezza, sia per la formazione di martensite che di carburi. Mn (<0.5%): Ha azione disossidante e facilita la formazione dei carburi Si (<0.5%): Ha azione disossidante e aumenta la resistenza allossidazione. Cr (<13%): Aumenta la temprabilit e forma carburi V (<0.2): Forma carburi W, Mo (rispettivamente<20 e 10%): Formano carburi ed aumentano la resistenza allusura ad elevata temperatura Co (5-20%): Non forma carburi ma aumenta comunque la durezza ad elevata temperatura Si possono distinguere: Acciai per lavorazioni a freddo Acciai per lavorazioni a caldo Acciai rapidi
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Acciai per lavorazioni a freddo Tali acciai sono caratterizzati da una elevata durezza a freddo (>55HRC) ma da una bassa durezza a caldo. Si possono distinguere gli acciai per utensili al C e gli acciai legati per lavorazione a freddo.
Acciai per lavorazioni a caldo (T>300C) Sono caratterizzati da una resistenza al rinvenimento, da una insensibilit allingrossamento del grano e da una buona conducibilit termica. La loro durezza a temperatura ambiente compresa fra 40 e 55 HRC e resta ad un buon livello a caldo, grazie alla precipitazione di carburi in forma finemente dispersa.
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Acciai rapidi Sono caratterizzati da una durezza molto elevata alla temperatura ambiente (>60HRC) e da una ottima durezza a caldo. Queste propriet sono ottenute mediante laggiunta importante di elementi carburigeni (W, Mo, V) associati al Cr (miglioramento della temprabilit) ed, eventualmente, al Co.
Acciai semi rapidi (v. taglio 15 m/min) %C 0.8; %Cr 4; %W 8; Mo; V Acciai rapidi (v. taglio 30 m/min) Non si usa Co;il W spesso sostituito dal Mo Acciai super rapidi (v. taglio 40 m/min) 0.7<%C<1.4; Cr 4; %W >12; V; Co; Mo
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Acciai inossidabili
Sono delle leghe a base di ferro resistenti ad un gran numero di ambienti corrosivi, in un campo esteso di temperatura. Lelemento indispensabile perch un acciaio sia inossidabile il Cr che deve essere presente almeno con un tenore minimo del 12%. Gli elementi di lega hanno una influenza sulla struttura di tipo: ALFAGENO (come il Cr)
Si pu utilizzare il diagramma di Schaeffler (valido per le leghe dopo solidificazione), che permette di determinare la microstruttura dominante, nota la composizione chimica e la velocit di raffreddamento. Nieq = %Ni + 30 %C + 0.5 %Mn Creq = %Cr + %Mo + 1.5 %Si + 0.5 %Nb
Questi acciai vengono usualmente classificati in base alla microstruttura e, spesso, viene per essi utilizzata la designazione americana AISI. Serie 400: acciai inossidabili ferritici e martensitici 175 Serie 300: acciai inossidabili austenitici
I trattamenti tipici di questi acciai, che vengono effettuati nei diversi stadi di lavorazione, sono la ricottura, la tempra ed il rinvenimento. Per quanto riguarda il rinvenimento: per Trinv<430C si ha la migliore resistenza alla corrosione per 600C<Trinv<760C si ha la migliore tenacit per 430C<Trinv<570C si ha il rischio di fragilit al rinvenimento Solitamente 150C<T<430C
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Impiego ad elevate temperature Gli acciai martensitici non vengono impiegati ad elevata T per non eliminare gli effetti della bonifica, a parte lAISI 410 (fino a circa 650C).
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Acciai inossidabili ferritici (non hanno A3 ed A1, e non sono induribili per tempra)
Il rischio maggiore lingrossamento del grano. Per 400C< T< 600C si ha la fragilit al rinvenimento per 550C< T< 850C si ha la precipitazione di fase Possono essere sottoposti a ricottura migliorare resistenza meccanica ed corrosione) ed a ricristallizzazione (per alla
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La temperatura di transizione (piuttosto elevata) pu essere abbassata diminuendo il tenore degli elementi interstiziali (C+N) Impiego ad elevate temperature Gli acciai ferritici hanno una elevata resistenza allossidazione (crescente al crescere della %Cr). LAISI 446 pu resistere fino a 1100C
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Sono esposti al pericolo della sensibilizzazione (600700C), che, in determinate condizioni, rende possibile lattacco corrosivo intergranulare. Per ovviare a tale problema si pu: Diminuire la % di C (fino a 0.02%) Aggiungere elementi di lega stabilizzanti (Nb,Ti), effettuando il trattamento di stabilizzazione (885C2h) Effettuare un trattamento di solubilizzazione (1000C)
Fra i trattamenti termici si pu ricordare anche la distensione (a 350-450C) che viene effettuato solo in taluni casi
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Ghise
Sono leghe ferrose che durante la solidificazione formano, almeno in parte, leutettico ledeburitico
Il passaggio dal diagramma metastabile (linee continue a quello stabile (linee tratteggiate) legata alla decomposizione della cementite: Fe3C 3 Fe + C
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Nel caso delle ghise, linfluenza dei vari elementi di lega, oltre a riguardare la microstruttura (elementi alfageni e gammageni) e la capacit di formare precipitati (ossidi, carburi, nitruri), deve considerare anche la capacit di agevolare la decomposizione della cementite, ovvero il loro effetto grafitizzante. Il fenomeno della grafitizzazione dipende: - dalla velocit di raffreddamento (natura della parete del getto, grandezza del pezzo), con la grafitizzazione che viene agevolata da velocit di raffreddamento basse. - dalla presenza di elementi grafitizzanti, quali il Si, o di antigrafitizzanti, quali il Mn. I tenori negli elementi normali di elaborazione, Mn, Si, P, sono normalmente pi elevati che negli acciai.
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Il Si lelemento grafitizzante per eccellenza Il tenore di C corrispondente alleutettico (Ce) diminuisce secondo la relazione: Ce = 4.3 - Si/3.2
Il Ni ha un effetto grafitizzante 4 volte inferiore a quello del Si Al, Ti, Zr hanno una influenza simile a quella del Si Il Cu un debole grafitizzante e promuove la formazione di perlite Il Cr promuove la formazione di carburi Cos pure Mo, V, Mn, W Ta stabilizza i carburi
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Gli elementi di grafite sono classificati in base a (UNI3775-73): Forma Distribuzione Dimensione
I) Lamelle sottili con punte aguzze II) Noduli con accentuate ramificazioni di lamelle III)Lamelle spesse con punte arrotondate IV) Flocculi frastagliati V) Flocculi compatti VI) Noduli a contorno circolare, quasi regolare (sferoidi)
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A) Distribuzione uniforme B) Rosette non orientate C) Lamelle non orientate D) Lamelle in zone interdendritiche E) Lamelle interdendritiche
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Le ghise sono tradizionalmente classificate nei seguenti gruppi: ghise grigie, cos chiamate dal colore scuro delle superfici di frattura, grazie alla presenza di carbonio grafitico; ghise bianche, cos chiamate dal colore chiaro delle superfici di frattura, per la presenza del carbonio sotto forma di cementite; ghise malleabili, cos chiamate per la loro elevata deformabilit; ghise sferoidali, in cui gli elementi di grafite si trovano sotto forma sferoidale; ghise legate, che , grazie ad elevati tenori di alcuni elementi di lega, sono caratterizzate da particolari propriet, come la resistenza al calore ed alla corrosione.
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Ghise grigie
Sono dette tali dal colore della superficie di frattura 2 < %C < 4.5 1 < %Si < 3 Durante la solidificazione si forma leutettico grafite-cristali . Per ottenere la resistenza di un getto di ghisa grigia si utilizza il seguente nomogramma
R getto
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Le curve - non seguono la legge di Hooke E determinata arbitrariamente con delle formule empiriche oppure con la pendenza fra lorigine ed un punto corrispondente ad una sollecitazione pari ad 1/4 Rm
Hanno una buona resistenza allusura e lavorabilit (per asportazione di truciolo). Sopra i 300C si hanno: - grafitizzazione e formazione carburi - processi di ossidazione e corrosione - trasformazioni allotropiche
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Il carbonio si trova legato a formare cementite. La ghisa solidifica e raffredda secondo il sistema metastabile. Per ottenerla si possono modificare la composizione chimica oppure la velocit di raffreddamento 2.5 < %C < 3.5 (dipende dalla durezza desiderata) %Si < 0.7 Cr (di solito <2%, pu arrivare al 27%) favorisce la formazione di carburi Cu produce un affinamento della struttura Mo ha un comportamento simile a quello del Cr V forma e stabilizza i carburi Te stabilizza i carburi B simile al Te, affina anche il grano
C 2.9 3.2 3.25 Si 0.5 0.5 0.6 Mn 0.5 0.6 0.7 Cr 2.0 15.0 Ni 4.5 Mo 3.0 S 0.12 0.12 0.03 P 0.10 0.20 0.06 HB 415-460 550-650 600-750
Ghise bianche
Hanno una elevata resistenza allusura ed allabrasione, ma sono pi fragili e pi dure delle ghise grigie. Necessitano di un trattamento a 200-480C per eliminare le tensioni residue 193
Ghise malleabili
Sono ottenute da ghise bianche Sono caratterizzate da una certa plasticit a freddo Si ottengono mediante malleabilizzazione Si possono avere due processi di malleabilizzazione: a cuore bianco a cuore nero
Matrice prevalentemente ferritica La grafite che si ottiene sotto forma di noduli di ricottura
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Ghise sferoidali
La grafite precipita sotto forma di noduli Sono duttili %C = 3.4-4 %Si = 2-3 %Mn = 0.1-0.8 %P < 0.01 %S < 0.02 Gli elementi che permettono la sferoidizzazione della grafite sono Mg, Ce, Ca, Li, Na, Ba. 196 %Mg residuo = 0.04-0.08
Trattamenti termici Stabilizzazione (540-600C): per eliminare tensioni interne Ricottura (850-920C): per ottenere una struttura ferritica, per ottenere la massima deformabilit plastica Normalizzazione (900C): per ottenere struttura perlitica Bonifica Tempra superficiale alla fiamma Tempra superficiale ad induzione
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201
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Laser Meccaniche
Chimiche
Chimica Fisica
Meccanica Fuoco
{ { {
{ Bollitura
1 2
Liqu.
4 3 2 1
HV
0.02 0.2
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Evoluzione della temperatura nel tempo al crescere della distanza dal cordone di saldatura
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Zona 1: La temperatura non supera i 600C circa Zona 2: La temperatura compresa fra 600C ed Ac1 Zona 3: La temperatura compresa fra Ac1 ed Ac3 Zona 4: La temperatura compresa fra Ac3 e 1100C circa Zona 5: La temperatura compresa fra 1100 e 1500C (fusione). Zona sotto cordone: nei vari punti del cordone, per velocit di raffreddamento decrescenti, si ottengono strutture martensitiche, bainitiche e ferriito-perlitiche.
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Influenza delle dimensioni del grano nel metallo base e nella zona di legame sulla struttura di solidificazione
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I principali problemi metallurgici della ZF sono: Protezione dallambiente del bagno metallico Condizioni di raffreddamento I problemi relativi alla solidificazione sono principalmente tre: Formazione di strutture dendritiche Formazione di cavit di ritiro Inglobamento di particelle non metalliche (ossidi, scorie,) La composizione del metallo di apporto deve essere simile a quella del metallo base, con le seguenti modifiche: %C inferiore a quello del metallo base (p.e. 0.1% contro lo 0.2%) Mo quasi sempre presente perch aumenta di molto la resistenza del giunto senza intaccare la tenacit (0.15-0.75%) Ni generalmente pi alto del metallo base, per le stesse ragioni del Mo Si, S, P e V ridotti al minimo 210
Lateralmente alla ZF si trova no due ZTA che possono subire, dopo una parziale oppure totale austenitizzazione, varie trasformazioni a seconda dellapporto termico e della velocit di raffreddamento Per la saldabilit di un acciaio si pu utilizzare come parametro il Carbonio equivalente CE:
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Corrosione
E il processo antitetico a quello della metallurgia estrattiva in quanto il metallo tende a riassumere una forma ossidata non dissimile da quella originaria del minerale. Tale processo caratterizzato da una variazione negativa di energia libera (G<0), quindi avviene spontaneamente. Gli ambienti pi comuni per i fenomeni di corrosione sono rappresentati da soluzioni acquose contenenti elettroliti, da acide (H2SO4, HCl) a basiche (NaOH, acqua di mare), dallatmosfera (per formazione di condensa), dal terreno, da gas ad alta temperatura (corrosione a secco).
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Morfologie di corrosione
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Lo schema elementare per introdurre il fenomeno della corrosione quello di due metalli diversi a contatto fra loro e con una soluzione acquosa
Na+ ClNa+ Cl-
Ferro
Rame
Il metallo meno nobile, in questo caso il ferro, si ossida secondo la reazione anodica: Fe = Fe++ + 2eSulla superficie del metallo pi nobile (in questo caso il rame) si verifica una delle due reazioni catodiche, secondo la presenza o meno di ossigeno: Reazione catodica con ossigeno: 1/2 O2 + H2O + 2e- = 2OHReazione catodica senza ossigeno: 2 H2O + 2e- = H2 + 2OH215
Na+
ClFe2+
Na+ OH-
Cl-
Ferro
anodo
Rame
catodo
La velocit di corrosione un parametro che misura il passaggio di elettroni; nel caso di corrosione generalizzata, esprimibile dalla densit di corrente elettrica (A/m2) che passa tra catodo ed anodo o dalla variazione di peso dellanodo nellunit di tempo e di superficie (mg/dm2 giorno) o di perdita di spessore dellanodo nellunit di tempo (mm/anno).
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La corrosione si manifesta anche in presenza di un solo metallo grazie alla formazione sulla superficie del metallo di microzone anodiche e catodiche che cambiano di posizione casualmente nel tempo e nello spazio. Macroscopicamente si ottiene un attacco corrosivo generalizzato del metallo.
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Metodi cinetici: permettono di agire direttamente sulla velocit di corrosione. In tale categoria possono essere ricordati: - limpiego degli inibitori; - limpiego dei rivestimenti; -in una certa misura, la passivazione anodica, in cui il metallo viene portato nelle sue condizioni di passivazione, ovvero riesce a formare uno strato uniforme, sottile, compatto, ed aderente di ossido superficiale che svolge un ruolo protettivo.
Metodi termodinamici: essi consistono nel far funzionare il metallo in condizioni di immunit. Si possono citare in tale categoria: - la scelta del metallo; - la protezione catodica, che permette di posizionare il metallo nella sua zona di immunit.
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Impiego di rivestimenti
Si possono distinguere: Rivestimenti metallici, ottenuti per: - elettrolisi (Zn, Ni, Cr, Cu, Cd, ...) - immersione (Zn, Sn, Al) - diffusione di un elemento di lega (Zn, Al) - placcatura, su prodotti piani durante la laminazione a caldo (saldatura per diffusione). Sono placcati anche su acciaio al carbonio: acciai inossidabili, ottone, nickel, cupro-nickel, rame, ... . Rivestimenti non metallici - pitture, vernici contenenti eventualmente degli inibitori di corrosione; - smalti, vetri; - materie plastiche, gomme; - fosfatazione; - ossidazione anodica (Al) oppure chimica (Mg).
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Vaiolatura
Affinch si possa avere si debbono verificare contemporaneamente le tre seguenti condizioni: Ambiente ossidante Presenza di ioni alogenuri (ad esempio Cl-) Metallo passivabile (ad esempio acciaio inossidabile) Caso tipico quello di strutture in acciaio inossidabile austenitico immerse in acqua di mare (ambiente ossidante contenente ioni Cl-)
Corrosione cavernosa
Attacco corrosivo localizzato in cui fenomeni di idrolisi, diminuzione del pH e la presenza degli ioni Cl- giocano un ruolo importante.
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Corrosione intergranulare
Affinch si abbia questa forma di attacco corrosivo, il metallo deve subire un processo di sensibilizzazione ovvero permanere per tempi sufficienti a temperature comprese fra 500 ed 800C, con conseguente precipitazione a bordo grano di carburi di Cromo del tipo Cr23C6. Nel caso questa precipitazione sia molto spinta si pu avere una depassivazione di queste zone, che divengono anodiche al contatto con il mezzo aggressivo. Un caso tipico quello della corrosione intergranulare nelle zone sensibilizzate nel caso di saldatura di acciai inossidabili
I rimedi sono: Solubilizzazione dei carburi precipitati (1000C); Impiego di acciai a basso tenore di C (< 0,02%) Aggiunta di elementi tipo Ti, Nb, V, Ta (detti stabilizzanti) e trattamento di stabilizzazione (permanenza a 885C per due ore, quindi raffreddamento in aria) in modo da far precipitare i carburi degli elementi aggiunti e NON di cromo.
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