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Eur.Adi.Po.Net
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I quaderni

Volontariato in Ambiente Sociale in Europa


(Prima parte)

Progetto Europeo Grundtvig: IVISOC (Improving Volunteering in Social Care)

Maggio 2013

I quaderni di Eur.Adi.Po.Net 1

Volontariato in Ambiente Sociale in Europa


(Prima parte)

Progetto Europeo Grundtvig: IVISOC (Improving Volunteering in Social Care)


A cura di: Ivo Zambello, Stefano Vallin, Luigi Cuoghi, Salvatore Filella, Raffaella Mori

Maggio 2013

Ai Dirigenti delle istituzioni educative polesane

Questo numero dei Quaderni dedicato al volontariato, ma, per un Dirigente del settore educativo, i seguenti materiali potrebbero tornare utili nel caso in cui si volesse investire, nella gestione delle risorse umane, anche oltre a quello che classicamente viene denominato il proprio dovere . Pi concretamente, docenti e personale ATA, se ben motivati, possono giungere a un elevato senso di appartenenza allistituzione scolastica e a una conseguente produttivit sopra la norma.

INDICE

1 - Presentazione del prof. Antonio Lodo 2 - Introduzione del Dirigente Responsabile Prof. Gianni Colombo 3 - La Rete Polesana Eur. Adi. Po. Net 4 - Il progetto IVISOC 5 - IVISOC 2013: Il reclutamento dei volontari 6 - IVISOC 2013: questionario di analisi sul reclutamento tra i partner s europei 7 - IVISOC 2013: questionnaire results 8 - IVISOC 2013: risultati del questionario 9 - IVISOC 2013: questionnaire report 10 - Il volontariato in Italia 11 - Note sul reclutamento di volontari affetti da difficolt di apprendimento in Inghilterra 12 - Istituzioni Educative associate Eur.adi.po.net (Pag. quarta di copertina)

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Pag. 9 Pag. 11 Pag. 15 Pag. 19

Pag. 21 Pag. 27 Pag. 33 Pag. 37 Pag. 41

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1 Presentazione del Prof. Antonio Lodo


Quando, qualche anno fa, con Ivo Zambello, pensammo alla istituzione di una rete di scuole e altri soggetti per la promozione e la diffusione di progetti e iniziative vlti al coinvolgimento maggiore del nostro territorio oltre che delle scuole- nella cultura dellEuropa, avevamo gi lesperienza, come qualche altra scuola, di importanti pratiche, dal Progetto DEURE agli Scambi culturali alla Rete europea veneta delle scuole-nodo. La novit stava sia nelloriginalit del progetto sia nella sua diversa articolazione e, se si pu dir cos, nella sua duttilit. Anche nella provvisoriet delle realizzazioni e partecipazioni singole di volta in volta messe in campo: la nuova rete infatti, pensavamo, proprio da ci (piuttosto che da una rigida struttura) avrebbe potuto trovare le ragioni della sua esistenza e della sua durata nel tempo, grazie alla snellezza e pariteticit dei Soggetti partecipanti. Cera unidea della scuola, vista dal nostro angolo visuale, che senza nulla togliere alla sua funzione essenziale la arricchisse ulteriormente, anzi, della dimensione di fattore attivo e propositivo in senso culturale e sociale in una forma agevole e partecipata, con autonomia di proposte, contributi e gestione stessa. In questi anni si dato vita ad alcune significative, e anche lusinghiere, realizzazioni e partecipazioni; ma ovviamente si deve essere consapevoli che altro, e meglio, resta da fare, promuovendo e sensibilizzando, ampliando e intensificando

Consapevoli, poi, del valore che anche il percorso stesso, in s, rappresenta; lo possono testimoniare, credo, le persone che in questi anni hanno condiviso limpegno, le difficolt, i risultati insieme a una solidariet non solo operativa ma umana e amichevole. Mi auguro che pure il presente quaderno, testimonianza viva del lavoro della rete, contribuisca a un ulteriore sviluppo di Eur.adi.po.net. Mi sia infine consentito ringraziare di cuore tutti coloro che con convinzione, sensibilit, amicizia hanno creduto e lavorato, e continuano a lavorare, nel nostro progetto. Dirigente Responsabile Emerito Dr. Antonio Lodo

2 Introduzione del Dirigente Responsabile Prof. Gianni Colombo


La presidenza dellIIS Liceo di Adria, iniziata dall1 settembre, mi ha fatto conoscere la Rete Eur.adi.po.net, della quale la scuola capofila. Devo dire che da subito ho percepito che non si tratta per me di una incombenza in pi, ma di una ottima opportunit professionale, oltre che di una bella risorsa educativa e culturale per il territorio polesano. Tra le tante, desidero condividere due positive suggestioni. Innanzitutto il nome. Lega in modo immediato il nostro territorio (tra lAdige e il Po) con lEuropa, amplia cio la giusta prospettiva locale in una prospettiva ampia e globale. Credo che uno dei compiti della scuola sia proprio questo: irrobustire la propria identit in una capacit di dialogo e di confronto con il mondo intero, a partire dalla realt europea, per storia e cultura a noi pi affine. In questo, la presenza di una Rete come Eur.adi.po.net meritoria. I suoi progetti, sviluppati allinterno di consolidati piani dellUnione Europea e con diversi partner europei, affinano e incrementano il dialogo e il confronto, quanto mai necessari in un momento di appannamento degli ideali europeistici e di possibili chiusure nazionalistiche. Poi il gruppo di lavoro. Il Consiglio della Rete davvero un gruppo di lavoro, in cui con passione e intelligenza si discute e si programma. Sottolineo, allinterno del gruppo di lavoro, la lodevolissima presenza di alcuni docenti in quiescenza. In
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quiescenza dal lavoro, ma non dallimpegno culturale e dalla volont di far permanere nel nostro territorio un fecondo rapporto di conoscenza e di scambio tra scuole, organizzazioni, uomini e donne dei vari paesi dEuropa. Ora la Rete, come segno di maturazione nel cammino fin qui compiuto, si presenta con un quaderno, che raccoglie alcuni materiali del lavoro degli ultimi progetti. Sono certo che saranno di stimolo alla riflessione e al lavoro educativo, in uno scenario aperto alle dimensioni dellEuropa. Con laugurio di un lungo cammino! Il Dirigente Responsabile di Eur.adi.po.net Dr. Gianni Colombo

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3 - La Rete Polesana: Eur.adi.po.net

Rete Polesana delle Istituzioni Educative a Dimensione Europea

Via Dante n. 4; 45011 Adria (Rovigo) - Italia Tel. e Fax: 0039(0)42 62 11 07 Sito: http://euradiponet.wikispaces.com Blog: http://euradiponet.blogspot.com E-mail: euradiponet@cheapnet.it Storia, organizzazione, expertise ed obiettivi Il 1 giugno 2005 stata istituita: Eur.adi.po.net la Rete Polesana delle istituzioni educative a dimensione europea con lo scopo di operare come centro di informazione, documentazione e laboratorio di progettazione europea. Tale iniziativa scaturisce dalla positiva esperienza acquisita nel corso del triennio 2002-2004 a seguito del Progetto finanziato dalla Regione Veneto Assessorato alla Pubblica Istruzione ed Identit Veneta denominato Rete Europea delle scuole venete. La Rete Polesana delle istituzioni educative a dimensione europea Eur.adi.po.net interpreta anche lesigenza di coordinare nel territorio di Rovigo e Provincia le iniziative di consulenza e progettualit delle politiche e dei programmi
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europei nel settore delleducazione e di conferire allimpegno crescente delle istituzioni educative il valore aggiunto della dimensione di rete consentendo in tal modo laccesso anche a fondi europei finalizzati alla realizzazione di progetti comuni. L Ufficio centrale della Rete Polesana delle istituzioni educative a dimensione europea Eur.adi.po.net situato presso il Liceo di Adria, via Dante, 4, 45011 Adria (Rovigo), tel. 0039(0)42 62 11 07, fax: 0039(0)42 62 11 07 Le Istituzioni educative soci della rete sono le seguenti: 1. IIS Liceo di Adria 2. IIS Primo Levi di Badia Polesine 3. Centro Territoriale Permanente (C.T.P.) di Adria e del Basso Polesine 4. I.P.S.S.A.R. "G. Cipriani" di Adria 5. Istituto Comprensivo di Fiesso Umbertiano 6. IIS E. De Amicis di Rovigo 7. Istituto Comprensivo di Porto Viro 8. Centro Studi Agnese Baggio A.P.S., Adria Il Responsabile istituzionale il Dirigente scolastico dellIstituto presso cui ha sede l ufficio centrale della Rete Eur.adi.po.net Il coordinamento, responsabile della gestione dei progetti, costituito dai docenti Ivo Zambello, Stefano Vallin, Luigi Francesco Cuoghi e Salvatore Filella. Il responsabile istituzionale e i coordinatori sono affiancati da un consiglio formato, oltre che dai Dirigenti scolatici/Rappresentanti legali,
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dai coordinatori stessi e da un referente per ogni istituzione educativa appartenente alla Rete. Il consiglio ha il compito di fissare le linee programmatiche biennali della Rete, favorire lintegrazione tra le istituzioni educative interne ed esterne alla Rete e implementare la partecipazione a progetti finanziati dalla U.E. Let degli studenti ad ampio raggio e va dalla scuola dellinfanzia al CTP. Larea in cui opera la Rete caratterizzata da un consistente tasso di immigrazione, (i paesi di provenienza sono ad es. Cina, Romania, Marocco ecc) e da un crescente tasso di disoccupazione. Tutto ci influenza pesantemente il tenore di vita degli studenti e delle loro famiglie. Circa il 18 % dei nostri studenti vive in situazioni di reddito non sufficiente e buona parte di essi ricorre a sussidi sociali (pasti, contributi per spese dellabitazione, borse di studio ecc). Ad alcuni studenti particolarmente svantaggiati o colpiti da handicap viene assegnato un docente/assistente di sostegno a causa delle loro particolari difficolt. Le istituzioni educative che formano la Rete Eur.adi.po.net usano vari metodi di insegnamento incluso le-learning. Oltre a ci esse hanno maturato una notevole esperienza nei progetti europei pi diffusi come Comenius e corsi di formazione in servizio per docenti. Il CTP di Adria e del Basso Polesine, che fa parte della rete offre corsi che vanno dalle lingue straniere, allitaliano per stranieri alla preparazione allesame finale di scuola secondaria di primo grado per adulti. Il Centro Studi Agnese Baggio, membro della rete, opera anche con lintervento di volontari e indirizza i suoi servizi anche nel ambito
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dellistruzione, ad es. il doposcuola internazionale - agli immigrati, ai rifugiati ed ad altre persone svantaggiate. Laccumulo di queste diverse esperienze consente alla rete di sviluppare nuovi metodi di insegnamento/apprendimento e di farsi interlocutore delle Autorit locali nel settore della formazione.

Gli obiettivi principali della Rete Eur.adi.po.net sono i seguenti: 1. progettazione europea 2. servizio di informazione e consulenza 3. formazione dei docenti e degli operatori 4. promozione del lifelong learning attraverso leducazione degli adulti 5. organizzazione di percorsi alternativi di apprendimento sia non-formali che informali 6. coordinamento e promozione di attivit in ambito europeo 7. ricerca e documentazione delle iniziative 8. partecipazione alle attivit di condivisione e disseminazione di buone pratiche in Provincia di Rovigo e nella Regione Veneto.

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4 Il Progetto IVISOC
Grundtvig Partenariato di Apprendimento IVISOC IMPROVING VOLUNTEERING IN SOCIAL CARE Migliorare il volontariato nella cura della persona. Finalit, obiettivi, prodotto finale e compiti assegnati Il progetto ha come finalit quella di sviluppare un Quadro del Volontariato fra le organizzazioni che si occupano di salute e di volontariato sociale coinvolte in questo Partenariato. Questo quadro mette a disposizione dei volontari alcuni strumenti adatti a trasformare in esperienze significative il lavoro del volontario, in modo da offrire servizi di qualit alle associazioni di assistenza socio-sanitaria. Le organizzazioni partner scambiano fra di loro esperienze di volontariato ed apprendono qualcosa in pi circa le strutture del volontariato in Europa. Lo staff del Partenariato supporter la formazione dei volontari fornendo strumenti di apprendimento a distanza che saranno appositamente aggiornati. Leffetto sar la possibilit per le associazioni di volontariato di trarre profitto dal contributo dei volontari in tal modo formati. Ci sar una specifica messa a fuoco delle abilit e capacit dei volontari che in molti casi costituiscono la colonna vertebrale delle associazioni di assistenza sanitaria. I volontari offrono servizi senza alcun costo finanziario, di solito per l'avanzamento di una obiettivo comune ed altruistico. Lo spirito del fare volontariato un importante elemento che le

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organizzazioni hanno bisogno di sviluppare attraverso i le tre ERRE (in inglese: Recruitment, Retaining and Recognition cio Reclutamento, Conservazione e Riconoscimento dei volontari. L'Unione europea ha designato il 2011 come l'anno europeo del Volontariato. Per questo noi puntiamo ad aumentare il livello del volontariato sia attraendo nuove persone che migliorando la qualit dell'ambiente in cui operano i volontari. Le risorse limitate delle ONG - Organizzazioni Non Governative e la crisi economica globale stanno rendendo il volontariato una parte indispensabile dell intervento di sostegno alla persona. Il nostro progetto punta a promuovere gli obiettivi della UE e per fare questo occorre riformare le strutture del volontariato, addestrare meglio i volontari e rivedere latteggiamento culturale nei confronti del volontariato nella direzione di assegnare ad esso un pubblico e concreto riconoscimento. Le organizzazioni partner giungeranno a stabilire un codice di condotta per impiegati e volontari; esso includer la formazione di entrambi i gruppi-bersaglio: lavoratori pagati e volontari. I lavoratori pagati potranno far tesoro di alcune esperienze su come cooperare e accrescere la motivazione dei volontari sul posto di lavoro e a loro volta i volontari impareranno come lavorare pi efficientemente all'interno delle strutture in cui operano. Nel corso del progetto verr elaborato un modulo di attestazione del servizio di volontariato, ma soprattutto un modulo di riconoscimento del servizio delle singole persone.

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Verranno coinvolte le autorit locali nella formazione del Volontariato visto il ruolo che esso ricopre nel quadro delle pari opportunit da riconoscere a tutti. Al partner italiano Eur.adi.po.net viene affidata la responsabilit di elaborare, allinterno del Quadro complessivo (Volunteering Framework), tutto ci che riguarda la parte dedicata al Reclutamento (la prima ERRE). Eur.adi.po.net collaborer inoltre con il coordinatore PASYKAF (Cipro) nel preparare la bozza del Quadro complessivo del Volontariato. Infine, visto che Eur.adi.po.net comprende al proprio interno anche alcune scuole, si occuper pure di come reclutare i giovani e di come diffondere la cultura del volontariato nel mondo giovanile. Durata del Progetto Grundtvig - Learning Partnership (Grundtvig - Partenariato di Apprendimento): IVISOC IMPROVING VOLUNTEERING IN SOCIAL CARE Dal 1 agosto 2011 al 31 luglio 2013

Composizione del Partenariato (Organizzazioni finanziate): 1. The Cyprus Association of Cancer Patients and Friends Nicosia - Cipro (Coordinatore.)

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2. Insight Social Research Ltd. - Ferndale Gran Bretagna (Partner) 3. ppre CIC - London Gran Bretagna (Partner) 4. Kinofelis Dimotiki Epixirisi - Kilkis - Grecia (Partner) 5. Eur.adi.po.net - Rete Polesana delle Istituzioni Educative - Adria Italia (Partner) 6. Ass. Prometeo 2000 - Palermo - Italia (Partner) 7. Ordinul Asistentilor Medicali Generalisti, Moaselor si Asistentilor Medicali din Romania Filiala Dolj - Craiova Romania (Partner) Meeting internazionali di progetto: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Larnaka-Nicosia (Cipro) Craiova (Romania) Adria (Italia) Londra (Gran Bretagna) Palermo (Italia) Kilkis (Grecia) ottobre gennaio maggio settembre febbraio maggio 2011 2012 2012 2012 2013 2013

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5 IVISOC 2013: reclutamento dei volontari


Come gi affermato nellintroduzione al progetto, il primo punto che abbiamo considerato (la prima R) stato il problema del reclutamento. Per ottenere le informazioni necessarie stato preparato un questionario che ciascun partner si impegnato a sottoporre ad almeno 3 associazioni della propria zona/nazione. Naturalmente stato chiaro a tutti fin dallinizio che le informazioni ottenute non potevano assolutamente essere considerate esaustive, ma che potevano pur sempre rappresentare un buon punto di partenza per il nostro lavoro. Veniamo al contenuto del questionario; dopo una specificazione delle caratteristiche dellassociazione, il primo punto che abbiamo voluto esplorare si pu cos riassumere: che caratteristiche ha, o deve avere, un volontario che fa parte dellassociazione in questione? Per esplorare tale punto le domande hanno riguardato let dei volontari, il sesso, e le caratteristiche dei volontari in termini di occupazione; con particolare attenzione abbiamo voluto conoscere se lassociazione ricercava nei volontari particolari competenze professionali per svolgere le attivit previste, e/o se tali competenze venivano fornite attraverso un periodo di training formativo. Sempre allinterno di questo primo aspetto molto importante, e interessanti sono state le risposte, ci apparso necessario esplorare limportanza che motivazione e competenza hanno nella scelta del volontario.
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Non ultimo ci sembrato importante conoscere se allinterno delle associazioni erano presenti persone diversamente abili in qualit di volontari. Una seconda serie di domande mirava a rispondere al seguente quesito: come nella realt avviene il reclutamento nelle associazioni? Ecco che ci si chiedeva innanzitutto dove avveniva il reclutamento: in luoghi di lavoro, in posti pubblici, attraverso lorganizzazione di eventi speciali? E poi lo strumento principale qual era? Si utilizzavano questionari, interviste o altro? Naturalmente abbiamo esplorato anche lutilizzo di Internet come strumento di reclutamento; anche il gruppo dei reclutatori ci interessava, e la loro qualifica. Infine ci siamo chiesti, con interessanti risultati, se le associazioni avessero mai rifiutato dei volontari e su quali motivazioni. Allinterno del questionario, inoltre, alcune domande e i risultati sono apparsi molto interessanti - erano rivolte a conoscere lo status economico / assicurativo del volontario, in altre parole se era pagato e se era coperto da una assicurazione durante le attivit svolte nellassociazione. I risultati ottenuti dalla raccolta dei questionari, come si pu vedere dalle conclusioni, sono molto interessanti, e secondo noi sono senzaltro utili, sia allinterno delle attivit del progetto, sia per gruppi o associazioni che si basano sul volontariato per raggiungere i propri scopi sociali.

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6 IVISOC 2013: questionario di analisi sul reclutamento tra i partner europei

Grundtvig Learning Partnership Improving Volunteering in Social Care (2011-2013)

Questionario per il reclutamento del volontariato


(a cura di Eur.adi.po.net) (versione in italiano) Organizzazione Nr. . Denominazione completa Indirizzo Nazionalit

A. In quale settore si situa la vostra attivit di volontariato? ..................................................

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B. Quali sono le attivit a cui sono destinati i volontari?......................................................... C. Quali sono le caratteristiche dei vostri volontari? Spiegate. arco di et......................... genere.............................. professione (per esempio: studenti, pensionati, disoccupati, impiegati/lavoratori part time, impiegati/lavoratori full time, badanti ecc D. Tra i volontari esistono persone disabili o socialmente svantaggiati? si no E. Dove e quando vengono reclutati i volontari? luogo di lavoro luoghi pubblici luoghi di culto .... .... .... .... .... F. Di quali mezzi vi servite per il reclutamento? stampa locale happening riunioni/incontri dibattiti .... ..... G. Organizzate eventi speciali per reclutare i volontari? (per esempio Workshop, Giornata del) s no Se s, descrivi in breve H. I volontari devono essere forniti di competenze specifiche
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devono sottoporsi a un addestramento preventivo? I. Come combinate interessi e abilit dei volontari con le necessit della vostra organizzazione? J. Richiedete ai volontari qualche qualifica professionale? .......................................................................................... ....................................... K. Per i volontari sono previste: rimborso spese indennit (benefit) salario forme di riconoscimento tutti i servizi sono resi gratuitamente altro..................................................... altro L. Esiste unassicurazione a protezione dei rischi e della responsabilit del volontario? si no M. previsto che nel primo periodo di attivit il volontario venga affiancato da un tutor? si no N. contemplata la possibilit di rifiutare un volontario? si no Se s, spiegate perch O. Avete mai rifiutato un volontario? si no
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Se s, spiegate perch

P. Avete un modulo specifico da compilare per chi chiede di diventare volontario? si no Se s, questo modulo disponibile on-line? si no Q. Che importanza ha internet per il reclutamento? .......................................................................................... R. Chi si occupa del reclutamento? staff specialistico (psicologi, sociologi, esperti di risorse umane ecc.) volontari stessi personale esterno manager S. Quali strumenti utilizzate per la valutazione del volontario? colloquio questionario curriculum vitae altro (specificare) ...................................................... T. Sponsor e finanziatori esterni sono coinvolti nella fase del reclutamento? si no se si, come?............................................................................... U. La vostra procedura di reclutamento flessibile ed amichevole? si no

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V. La vostra procedura di reclutamento richiede un feedback/commento ai volontari? si no W. Pensate che la motivazione sia pi importante di specifiche abilit? si no Spiegate la vostra risposta
Aggiungete qui sotto le vostre osservazioni sui risultati del questionario

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7 - IVISOC 2013: questionnaire results

Grundtvig Learning Partnership (2011-2013) Improving Volunteering in Social Care PROJECT MEETING - ITALY

Questionnaire about: Recruitement of volunteers in social care


Adria 24th may 2012

ASSOCIATIONS Involved:
UK - 9 associations GR - 3 associations IT - 3 associations RO - 3 associations CY - 3 associations

Adria 24th may 2012

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SECTORS COVERED
Health and social care. Most of the interviewed organizations are engaged in the care of the sick, the elderly and with disabilities people, in social development The volunteers are principally devoted to people requiring medical assistance, patient transports, support people at their homes, fundraising
Adria 24th may 2012

WHO IS THE VOLUNTEER?


Age range from 18 to 70, in some case less than 40 Many categories of status: majority students/unemployed/retired. Mainly females than males (sometimes depending on different activities) Except for Italy and Greece there are disabled or socially disadvantaged people among the volunteers
Adria 24th may 2012

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THE RECRUITEMENT
who and where?

Mainly manager and volunteers of the association Work places and offices of the organizations Very little use of the net

Adria 24th may 2012

CARE OF THE VOLUNTEER


The Volunteer has specific competencies or a training/tutoring is provided Interviews The volunteer could be refused

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INSURANCE?
No insurance for Cypriot, Greek and Romanian volunteers

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MOTIVATIONS VS. SKILLS


No benefits or wages for the volunteer For 16 vs. 5 the motivations are more important than specific skills? why?.......

Adria 24th may 2012

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Motivations...........
Volunteers provide their services honorary and unpaid. Volunteering and volunteers are born into the wider culture which starts through the narrow and wider family environment which creates the value of each individual. And it is developing in the neighborhood, city, country, the universe that are the social context of individual and group. Thats how we built a solid personality. For every man with a conscience, volunteering is a dominant value which he serves. Need and motivation. Or motivation and need (Greece)
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... and skills


Both are valuable. A sheep is motivated to cross the road to reach the greener grass, but it needs skills to know when to cross safely (Wales)

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8 IVISOC: Risultati del questionario


Destinatari del volontariato sono in linea di massima sono le stesse fasce della popolazione: disabili, bambini, anziani e categorie economicamente deboli. Le attivit a cui finalizzata l'attivit dei volontari sono attivit di sviluppo e assistenza sociale e attivit di assistenza sanitaria. Il range d'et si staglia da un minimo di 18 ad un massimo di 70, anche se per alcune attivit specifiche vengono l'et massima viene considerata 40anni. Per quanto riguarda il genere le femmine superano nettamente i maschi, anche se per alcune attivit specifiche legate alla forza fisica ha prevalenza il genere maschile, ma nel quadro generale le donne impegnate nelle attivit di volontariato sono circa il triplo degli uomini. A livello lavorativo tutte le categorie sono generalmente rappresentate con una particolare concentrazione di studenti e pensionati, categorie che hanno certamente una disponibilit di tempo maggiore e pi flessibile. L'utilizzo di volontari appartenenti a categorie svantaggiate si divide circa al 50% degli intervistati, dipendentemente dalla richiesta delle mansioni da svolgere da parte dei volontari. Il luogo principale dove avviene il reclutamento dei volontari rappresentato principalmente dai luoghi di lavoro e dagli uffici di riferimento delle associazioni. La maggior parte delle associazioni organizza eventi specifici finalizzati esclusivamente al reclutamento, ma solo in casi limitati i volontari si rendono disponibili in tale ambito. La ricerca di volontari viene resa pubblica inoltre utilizzando mezzi come la stampa locale e meeting finalizzati a tale scopo.
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E' da sottolineare l'uso minimo di internet e posta elettronica in questa fase. La preparazione dei volontari viene sempre verificata e tenuta in considerazione: per poco pi della met dei casi previsto un training del volontario, per l'altra met vengono utilizzati volontari con competenze specifiche. Per17 casi su 21 previsto un tutoraggio nel primo periodo di attivit del volontario. Tutte le associazioni prevedono una fase di selezione ed indirizzamento del volontario, in modo da combinare le esigenze delle associazioni con gli interessi e le capacit del volontario. Oltre al tirocinio e all'affiancamento, sono previsti colloqui, prove di verifica delle capacit specifiche e visione del curriculum vitae. In un numero ristretto di casi non esistono delle procedure formali e strutturate per verificare le capacit dei volontari, ma avviene comunque una esplorazione degli interessi dei volontari stessi attraverso colloqui informali con i referenti delle associazioni. Per pi della met dei casi esaminati non sono necessarie delle qualifiche professionali specifiche per i volontari. Tuttavia per alcuni ruoli particolari all'interno delle associazioni si rende necessario il possesso di capacit specifiche e/o legate ad attivit di assistenza medicosanitaria:patente di guida, attivit di medicina d'emergenza, psicologi, infermieri, etc. Compenso La copertura assicurativa prevista in Gran Bretagna e Italia nella quasi totalit dei casi, mentre non prevista in nessun caso per Cipro, Grecia e Romania. Pi della met delle
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associazioni contempla a possibilit di rifiutare un volontario e sempre poco pi della met delle associazioni interpellate hanno effettivamente rifiutato dei volontari. Un modulo apposito per il reclutamento previsto nella maggior parte dei casi anche se solo pochi rendono disponibile tale modulistica via internet. Il sito internet nella fase del reclutamento viene utilizzato dalle associazioni principalmente per presentare quali delle loro aree necessitano l'impiego di volontari, ma anche per caricare e diffondere informazioni sull'associazione e per richiamare l'attenzione di possibili volontari. I soggetti coinvolti nella fase del reclutamento nelle associazioni sono prevalentemente i volontari stessi, i manager delle associazioni e in minor parte del personale specializzato per il reclutamento come ad esempio psicologi o esperti delle risorse umane. Lo strumento principale usato per la selezione del personale il colloquio sia formale che informale, e, anche se in modo pi ridotto, il curriculum vitae e moduli specifici per il reclutamento. E' interessante sottolineare che 2 associazioni utilizzano, per la selezione di volontari, risorse relative ai dati delle universit. Gli sponsor finanziari delle associazioni vengono coinvolti solo in 2 casi su 21 nella fase del reclutamento. La maggior parte delle associazioni intervistate sostiene che il processo di reclutamento all'interno della propria associazione facilmente accessibile e sempre nella maggioranza dei casi le associazioni cercano di avere un feedback dai volontari rispetto al processo di reclutamento.

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Motivazione Per 16 associazioni su 21 pi importante delle capacit professionali, ma necessario mettere in rilievo che per 5 associazioni non cos, in particolar modo per le associazioni che si occupano di assistenza sanitaria, per le quali sono richieste delle competenze specifiche. E' fondamentale tuttavia sottolineare che per tutte le associazioni importante che i volontari seppur motivati abbiano la cognizione dell'attivit che andranno a svolgere e che una volta reclutati ricevano le competenze relative al compito che andranno a svolgere. Conclusioni La fotografia seppur parziale che risulta da dall'analisi di questi questionari esplorativi, indica il grande rilievo che viene dato dalle associazioni alla fase del reclutamento. Anche se per alcuni pi strutturata e per altri un po' meno formale, tutti riconoscono l'importante presenza dei volontari, curando consapevolmente la delicata fase del reclutamento. La motivazione resta principalmente il motore trainante per la scelta dei volontari, ma non basta per determinare l'effettivo reclutamento. E' infatti fondamentale nella selezione l'analisi delle competenze specifiche e delle inclinazioni, attitudini che saranno poi coltivate all'interno delle associazioni nella seconda fase del percorso del volontariato: il mantenimento dei volontari all'interno delle associazioni (the retainment).

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9 IVISOC 2013: questionnaire report


Target group of volunteering are mostly the weak segments of the population: the disabled, children, elderly people and economically disadvantaged families. The activities of volunteering are directed towards the development of social and health care. The age bracket for volunteering is from 18 to 70 even if for some specific health-care activities 40 is considered as the maximum age limit. As for the gender female volunteers outnumber male volunteers, even though for some specific activities, related to the need of physical strength, male service is prevalent. Generally women involved in volunteering are about three times as many as men. All categories of workers are represented in volunteering, but students and retired people are most because of having much more flexible time at their disposal. Fifty per cent of interviewed associations declare that they have some disadvantaged people as volunteers among them and they involve them in suitable tasks. Recruitment takes place mainly in work places and in volunteer association offices. Most associations organize special events for recruiting but very few volunteers give their availability in these occasions. Local press and meetings are used for recruiting but its to be underlined that the internet and e-mailing is still very little used in this phase.
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Volunteers qualifications are always checked and taken into consideration: for about fifty per cent of volunteers an initial training is provided and the other fifty per cent of volunteers have already specific competences ready to be used. A tutoring period for new volunteers is planned by 17 out of 21 associations. All associations provide for a phase of selection and a phase of initial training in order to match the interests of the volunteer and the demands of the associations. In addition to the training and a mentoring program, interviews, specific skills tests, submission of a curriculum vitae mentioning the professional qualifications are taken into account. In few cases associations havent got formal procedures to check skills from volunteers, but an exploration of the interests of the volunteers always appends though informal talks with the referents of the associations. . No payment is given by any association for volunteering activities, but repayment of expenses (50%) and acknowledgements ( 50%)are given. Insurance cover for volunteers is provided in UK and Italy in almost all cases, whereas it is not provided in any case in Cyprus, Greece and Romania. More than a half of the associations consider the likelihood of refusing a volunteer and about a half of the associations have effectively refused a volunteer. An application form is provided for recruitment in almost all cases but only a few have available forms on the internet.

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A web site is used by the organizations in the recruitment phase, mainly to present in which of their areas volunteers are needed and in addition to that for spreading information about the association and attracting the attention from potential volunteers. The subjects involved in the phase of recruitment in the associations are mainly the same volunteers, the managers, and to a lesser extend specialized staff as psychologists and experts in human resources. The main instruments used for selecting the staff are the personal talks, formal and informal, and to a lesser degree, the curriculum vitae and specific recruitment forms. It is interesting to notice that two British associations use data coming from University to select their volunteers. Sponsors who support volunteer associations are involved only in two cases out of 21 in the recruitment phase. Most associations claim that the process about recruitment inside their association is easy to access and in most cases they try to have a feedback from volunteers related to the recruitment process. Motivation for 16 associations out of 21 is more important than professional skills but it is necessary to point out that for 5 associations it is not so, particularly for those who are involved in health care where specific competences are requested.

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Conclusions The picture, although partial, that comes out from the analysis of these exploratory questionnaires, point out the great importance given by the volunteer associations to the phase of recruitment. Although for some it is more structured and for others less formal, all organizations recognize the importance of taking care of this delicate phase. One of the associations explains very well that in one of its answers: A sheep is motivate to cross the road to reach the greener grass, but it needs skills to know when to cross safely. Women are the ones more involved in volunteering. Motivation remains the pulling engine for the choice of volunteers, but that is not sufficient to determine the actual enrollment; in fact it is basic in selection the analysis of specific skills and attitudes which will be cultivated inside the organizations during the second phase of the route of volunteering: the retainment.

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10 - Il volontariato in Italia
Il volontariato in Italia una delle risorse di iniziativa privata pi importanti nel sostegno delle politiche sociali e delle pubbliche istituzioni. Il peso delle associazioni di volontariato nel sostegno nel terzo settore diventato cos importante negli ultimi 25 anni che il parlamento nel 1991 decise di regolamentarlo attraverso una legge quadro che fra le altre cose offre agevolazioni fiscali e sostegno legale alle associazioni che rientrano nei requisiti legislativi. Il Ministero delle politiche Sociali ha anche istituito un Osservatorio sul Volontariato in Italia attraverso il quale monitora le attivit delle associazioni, il reclutamento e la gestione dei volontari. Dai dati dell'ultimo rapporto dell'Osservatorio presentato nel 2006 viene messo in evidenza come nel giro di 8 anni dal 1995 alo 2003 l'incremento delle associazioni di volontariato sia aumentato del 152%. Inoltre , si osserva: il forte radicamento delle organizzazioni di volontariato nelle regioni settentrionali, anche se negli anni aumentano in misura relativamente pi accentuata le unit presenti nel Mezzogiorno la prevalenza relativa di piccole dimensioni organizzative, sia in termini di volontari attivi che di risorse economiche disponibili; la maggiore presenza, tra i volontari di uomini, di persone in et compresa tra i 30 e i 54 anni, diplomate e occupate;
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la concentrazione relativa di unit nei settori della sanit e dellassistenza sociale, anche se cresce nel tempo il numero di quelle che operano in settori meno tradizionali; la crescita del numero di organizzazioni che hanno utenti diretti e, conseguentemente, laumento del numero di coloro che si rivolgono ad esse per soddisfare le loro esigenze.

I settori in cui opera il volontariato La sanit (28,0%)e lassistenza sociale (27,8%) si confermano i settori nei quali opera il maggior numero di organizzazioni di volontariato. Tuttavia, tra il 1995 e il 2003 la quota percentuale di organizzazioni diminuisce di 14,4 punti percentuali nella sanit e di 2,7 punti percentuali nellassistenza sociale. In aumento invece i settori della ricreazione e cultura, protezione civile e protezione dellambiente, nei quali le quote percentuali passano, rispettivamente, dall11,7% al 14,6%, dal 6,4% al 9,6% e dal 2,2% al 4,4%. 1 costante il peso relativo delle organizzazioni attive in via prevalente nellistruzione, nella tutela e protezione dei diritti e nelle attivit sportive, mentre si attesta al 7,6% quello riferito agli altri settori.

1 Tutti i dati sono stati raccolti nel Rapporto Biennale sul Volontariato in Italia 2005, pubblicato nel 2006. A cura dell'Osservatorio Nazionale del Volontariato, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

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I volontari delle associazioni Nel 2003 le organizzazioni di volontariato iscritte ai registri regionali impiegano circa 12 mila dipendenti e 826 mila volontari. Rispetto al 1995, i dipendenti sono cresciuti del 77,0%, i volontari del 71,4%. Pi della met dei volontari occupata (52,2%), il 29,5% pensionato ed il 18,3% in altra condizione (studenti, casalinghe, disoccupati e persone in cerca di prima occupazione). Tra i volontari uomini relativamente pi elevata la quota di occupati (59,4%), mentre tra le donne quella relativa ai volontari in altra condizione (26,1%). Considerando il titolo di studio, il 12,8% dei volontari laureato, il 44,4% in possesso del diploma di scuola media superiore, mentre il 42,8% ha un titolo di studio pi basso. Le donne sono relativamente pi istruite degli uomini: il 14,6% delle volontarie in possesso della laurea ed il 47,2% del diploma di scuola media superiore contro, rispettivamente, l11,3% e il 42,1% degli uomini. Il fatto che le associazioni siano aumentate cos tanto nel giro di cos pochi anni mette in luce una caratteristica assai positiva della popolazione italiana, ovvero il fatto che gli italiani siano molto presenti nelle attivit riguardanti la comunit sociale. Ci sottolinea la presenza quindi di una cittadinanza attiva nel territorio italiano. Nonostante la positivit di questo dato vi un problema di fondo che riguarda il ricambio generazionale dei volontari. Circa il 38% di essi infatti rappresentato da persone di et compresa fra i 46 e i 65 anni, mentre i giovani sotto i 30anni
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rappresentano solamente poco pi dell' 8% della popolazione attiva nel volontariato. Le motivazioni di questi dati sembrano legate in parte al lungo e difficile percorso scolastico e di apprendistato che i giovani devono intraprendere per entrare nel mondo del lavoro, ma anche ad una falla nel sistema di reclutamento delle associazioni. In breve, essendo la maggior parte dei volontari appartenenti ad una determinata generazione, avviene raramente quello che viene definito dall'Osservatorio come convivenza intergenerazionale, in pratica solo 2 volontari su 10 recluta nuovi volontari di diverse et anagrafiche rispetto alla propria. La difficolt di reclutare volontari giovani fa parte comunque dell'importante questione del reclutamento dei volontari, il quale resta uno dei temi centrali delle associazioni. Il fenomeno della difficolt a reperire nuovi volontari era gi stato segnalato dalla seconda indagine nazionale sulle organizzazioni di volontariato (FIVOL 1997) 2 e, alla luce dei dati della terza rilevazione, si pu ritenere che tale penuria di risorse umane abbia contribuito a rinforzare una duplice tendenza del fenomeno: quella di un maggiore inserimento di personale remunerato e quella di concedere rimborsi spesa forfettari non documentati, ai volontari per trattenerli a svolgere con costanza prestazioni richieste da specifiche convenzioni.

2 Cfr. (a cura) Frisanco R. e Ranci C., Le dimensioni della solidariet, Roma, FIVOL 1999.

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Tale fenomeno, degenerativo della natura costitutiva del volontariato, altres alimentato - oltre che dagli standard e dai criteri di qualit e continuit richiesti dai rapporti pattizi con Enti pubblici anch'essi in crescita - dalla difficolt di realizzare un sufficiente turn-over tra i volontari e di gestire il processo di promozione e cura della componente gratuita. Il bacino di utenza Come detto in precedenza le associazioni di volontariato sono state negli ultimi anni una risorsa per quello che viene definito terzo settoreossia tutto quell'insieme di organizzazioni e iniziative che non hanno scopo di lucro. Le istituzioni statali che operano nell'ambito del welfare si appoggiano ormai in maniera massiccia alle associazioni di volontariato. Vediamo ora la situazione pi in dettaglio. I servizi pi diffusi sono quelli relativi allascolto, sostegno e assistenza morale e alla donazione di sangue (offerti, rispettivamente, dal 19,9% e dal 17,4% delle organizzazioni). Seguono i servizi ricreativi e di intrattenimento (14,5%), laccompagnamento e inserimento sociale (13,0%), la realizzazione di corsi tematici (12,9%), lorganizzazione di spettacoli di intrattenimento (12,6%), le campagne di informazione e sensibilizzazione (11,8%), lassistenza domiciliare (11,8%), il trasporto anziani e disabili (11,4%), le esercitazioni di protezione civile (11,3%) e le prestazioni di soccorso e trasporto malati (10,7%). Nel 2003 le categorie di utenti con maggiori frequenze sono quelle dei malati e traumatizzati (51,6%), degli utenti senza
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specifici disagi (9,9%), degli anziani autosufficienti (9,4%), dei minori (7,7%), degli immigrati (4,3%), dei portatori di handicap (2,8%), degli individui in difficolt economica (2,5%), dei familiari di persone con disagio (2,4%), degli anziani non autosufficienti (2,2%) e dei senza tetto (1,1%). Le altre tipologie raccolgono quote uguali o inferiori all1% degli utenti. 3

3 Dati raccolti dal Rapporto Biennale sul Volontariato in Italia 2005, pubblicato nel 2006. A cura dell'Osservatorio Nazionale del Volontariato, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

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11 - Note sul reclutamento di volontari affetti da difficolt di apprendimento in Inghilterra


In Gran Bretagna il volontariato da sempre unattivit che viene sostenuta da una gran parte della popolazione e dal governo; in questo contributo vogliamo prendere in considerazione un aspetto particolare del volontariato, la partecipazione di persone con disabilit di apprendimento come direttamente impegnati in attivit di volontariato, non dalla parte di coloro che vengono aiutati, ma dallaltra parte della barricata come volontari a tutti gli effetti. Attraverso lattenzione a questo aspetto particolare vogliamo mettere in evidenza alcune caratteristiche del volontariato in generale ed in particolare in gran Bretagna. Per cominciare va detto che in Inghilterra esiste una organizzazione Volunteering England il cui scopo quello di fungere da Hub per tutte le infrastrutture di volontariato sul territorio; tale associazione finanziata dal governo. A sua volta Volunteering England membro della NCVO (National Council for Voluntary Organisations), organizzazione che comprende migliaia di associazioni di volontariato sparse in tutta lInghilterra. Infine ricordiamo, per gli scopi di questo contributo, la Mencap, organizzazione che come dicono loro stessi si occupa di disabilit; secondo quanto da loro dichiarato: We support people with a learning disability to live their lives as they choose. Volunteering England e Mencap hanno prodotto una piccola guida dedicata a come coinvolgere persone con disabilit di apprendimento in attivit di volontariato; dalla lettura di questa guida si ottengono utili
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informazioni che possono valere non soltanto per il reclutamento di personale disabile, ma in generale per lattivit di reclutamento di volontari in generale. Il primo punto preso in considerazione fondamentale; ci si chiede: perch coinvolgere persone con difficolt di apprendimento come volontari?. La risposta chiarissima: molte persone con disabilit di apprendimento sono escluse socialmente e sono viste come persone che non possono dare un contributo valutabile alla societ nella quale vivono; solo il 6% di queste persone sono implicate nel volontariato, e questo dovuto a barriere imposte da altri e alla mancanza di opportunit; per queste persone il volontariato porterebbe a fratellanza, aumento di abilit, piacere e consapevolezza di se stessi; la partecipazione di queste persone migliorerebbe la societ e la visione di questa della disabilit. Inoltre le associazioni coinvolte nel volontariato beneficerebbero di una vasta serie di competenze che appartengono a questi gruppi di persone; il loro aiuto e la loro conoscenza / consapevolezza rappresentano delle formidabili risorse per la societ. Un altro aspetto preso in considerazione dalla guida riguarda i luoghi da considerare per il reclutamento; tali luoghi sono diversi, tra questi vanno considerati con particolare attenzione i centri per il lavoro Job Centre, i luoghi dove queste persone spesso passano le giornate Day Centre, Charity shops e tutti i luoghi dedicati alla cura, al tempo libero e alla socializzazione specificamente dedicati a queste persone con esigenze particolari.
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Importanza attribuita anche alle candidature (application pack application form); a questo proposito le indicazioni fornite possono essere molto utili anche in termini generali; in particolare viene sottolineata la necessit che i documenti siano estremamente semplici, che usino un carattere di grosse dimensioni, che esplicitino bene le condizioni necessarie per partecipare alle attivit delle associazioni come volontari. Attenzione viene posta sulle caratteristiche che dovrebbe avere lIntervista / colloquio con il volontario. Prima del colloquio bene spedire al candidato volontario una copia delle domande che si vorranno fare durante lintervista; infatti molte persone con difficolt necessitano di maggior tempo per elaborare le proprie risposte. Alcuni preferiscono avere qualcuno che li aiuti e che sia presente durante il colloquio; naturalmente bene favorire questa possibilit, ma molto importante che durante il colloquio le domande vengano rivolte al candidato, laiutante non si deve sostituire al candidato ma aiutarlo eventualmente a capire meglio le domande stesse. importante anche chiedere se il futuro volontario avr bisogno di supporto durante la sua futura attivit, in modo da garantire tale supporto a beneficio sia del volontario sia dellorganizzazione. Il supporto importante e nel documento si legge: Everyone needs support, and for some people in particular, lack of support can be a significant barrier to volunteering Laiuto pu venire sia da persone vicine al volontario sia da personale dellorganizzazione, che deve essere in grado di aiutare realmente il volontario.
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Supervisione: un supervisore importante in quanto in grado di dare fiducia al volontario attraverso colloqui con lo stesso; durante i colloqui con il supervisore anche la critica dello stesso un elemento fondamentale per una corretta attivit del volontario, che deve sentirsi uguale agli altri volontari dellorganizzazione. Concludiamo questa brevissima analisi con uno dei numerosi case study che evidenzia limportanza di questa azione nellambito del volontariato:
John.- I was bored sitting at home watching television, looking at four walls. Then an organisation called Community Day Opportunities offered me voluntary work making a special garden. It was called a therapy garden and people who use wheelchairs could work there. I went twice a week and loved it. I was glad to get out and meet people. Everyone was throwing cans away and I thought about what I had seen on television about recycling. With my experience I then got a voluntary job at Paignton Zoo. I am in the education garden and I also work a day recycling so I use my knowledge to raise money. I have been at Paignton Zoo a long time. I am much more independent and equal to everyone else. Not left on the shelf. I work in a team and I laugh and joke with all the other staff. I meet lots of different people. I feel more important and that people listen to me more.

Collegamenti alle organizzazioni citate: Voluteering England: http://www.volunteering.org.uk Mencap: www.mencap.org.uk NCVO:WWW.ncvo-vol.org.uk

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Istituzioni Educative associate Eur.adi.po.net :


1. Liceo di Adria - Adria http://www.liceoclassicoadria.it 2. IIS Primo Levi - Badia Polesine http://www.itaseinaudi.it http://www.liceobalzan.it 3. Centro Territoriale Permanente (C.T.P.) - Adria http://www.liceobocchiadria.it/ctp/ctp.asp 4. I.P.S.S.A.R. G. Cipriani - Adria http://www.alberghieroadria.it 5. Istituto Comprensivo - Fiesso Umbertiano www.icfiessoumbertiano.gov.it 6. IIS E. De Amicis - Rovigo http://www.itcrovigo.it 7. Istituto Comprensivo - Porto Viro www.icportoviro.gov.it 8. Centro Studi Agnese Baggio - Adria http://www.agnese-baggio.it

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