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Da LAvvenire del Lavoratore, N. 29, 22 luglio 1909, V. Pubblicato anche su La Lima (I, 104), N. 33, 14 agosto 1909, XVII.

TENEBRE E LUCE Due fatti sono venuti in questi ultimi giorni a dimostrate luminosamente qual sia lintimo spirito che governa e dirige le azioni della chiesa, del clero cattolico e dei clericali : la messa allindice di quattro opere di don Murri e un voto dei clericali al Consiglio Comunale di Vicenza. Quando certi dottori nostrani che potrebbero anche chiamarsi Alcide Degasperi, vanno a predicare davanti a povere ignare turbe di contadini che la chiesa amica e protettrice della coltura e dellistruzione; quando si afferma che i preti sono teneri [sic] del progresso civile, si cerca di sorprendere furbescamente la buona fede di chi ascolta e non sa. Il Vaticano odierno identico al Vaticano del secolo XVI. il covo dellintolleranza e di una banda di rapinatori. Come ai tempi di Lutero, anche oggi il papa scomunica i preti che rifiutano di credere agli assurdi mostruosi della teologia cattolica, anzi clericale; come ai tempi del buon Lamennais, che si vide proscritto dalla Chiesa per le sue coraggiose Paroles d'un croyant, anche oggi la sacra congregazione dellindice condanna i libri dei modernisti e ne proibisce la lettura ai fedeli, colla minaccia ormai ridicola degli eterni e roventi castighi infernali. La vecchia lupa pu aver perduto il pelo, non certo il vizio. Aggiungiamo che ha perduto il suo prestigio morale. Questo furore persecutorio contro il modernismo, il quale lo diceva poco tempo fa il padre Salvatore Minocchi dellUniversit di Pisa accetta nellesegesi biblica- i metodi delle scienze moderne questa caccia al libro critico, coraggioso, sincero questo opporsi ad ogni tentativo di rinnovamento da una parte una prova dell onnipotenza dei gesuiti e dall'altra il segno dell impotenza della chiesa. La chiesa cattolica non pu rinnovarsi. Ora gli organismi che non si rinnovano sono destinati a morire. La chiesa cattolica non pu rinunciare al principio d autorit e non pu ammettere il libero esame . Discutere sul dogma peccato di disobbedienza e di superbia. Dubitare sulla cabala cattolica un primo passo verso la perdizione. Per salvarsi bisogna chiudere gli occhi, tapparsi le orecchie e fidare nella divina provvidenza. Coloro che vogliono sfrondare dal vecchio albero della teologia cattolica tutti i rami secchi, che non possono pi resistere al soffio impetuoso delle nuove scoperte scientifiche, sono dei reprobi da allontanare, degli eretici da condannare. La chiesa di Roma non discute : gli ignaziani dellindice non oppongono ragioni alle ragioni del Murri, non scrivono libri, articoli di risposta, no: emanano un decreto di condanna, o soffiano una bolla di scomunica che a questi moderni chiari di luna leggera, vacua come una bolla di sapone. Noi ci spieghiamo il perch di questo sistema e vogliamo spiegarci ancor meglio con un esempio. noto che la mancanza di aria una prima e indispensabile condizione per conservare i morti. Certi giganteschi sauriani dellet preistorica, sono giunti a noi perch furono custoditi e preservati da un impenetrabile strato di ghiaccio. Ma non appena sono posti a contatto dellaria, linvolucro esterno scompare, la maschera cade; le mostruose carcasse si piegano e si spezzano; lo scheletro si riduce a un mucchio di ossa che gli scienziati riportano poi nelle posizioni primitive, ricostruendo lanimale. Cos della chiesa di Roma. E un grande cadavere. Dallepoca dei Padri e dei Dottori che furono senza dubbio spiriti di una potenzialit enorme ad oggi la chiesa cattolica non ha prodotto nulla nei campi del pensiero. Ha assimilato costretta alcune forme superficiali delle culture successive, ma in fondo si fossilizzata nella scolastica e nellautorit indiscussa e indiscutibile del papa. Mettere a contatto dellaria pura, libera, vivificatrice, ossigenata, il grande morto, significa vederlo cadere, disfatto, come un edificio crollante al quale si tolgano gli ultimi puntelli. Ecco perch la chiesa di Roma non vuole aria, non luce, non discussione. Ma impone invece la fede cieca, la rassegnazione, le tenebre dellignoranza. Per questo i consiglieri clericali del Consiglio comunale di Vicenza sono stati coerenti allo spirito informatore del cattolicismo. Si tratta di erogare un sussidio per le biblioteche popolari, destinate ad elevare il tenore bestiale di vita che trascinano oggi le classi lavoratrici. I clericali hanno parlato e votato contro. Dunque niente biblioteche, niente libri, niente istruzione per il popolo! Il popolo deve rimanere stupido e vivere come gli animali che non leggono libri. Il

proletariato deve lasciarsi docilmente sfruttare e nientaltro ! Deve rimanere povero di spirito perch appunto ai poveri di spirito che Cristo nel gran giorno spalancher le porte dei sette cieli! Abbasso le scuole! Abbasso listruzione! Abbasso i libri e sopratutto i giornali! Evviva la santa asinit e la redentrice ignoranza! Cos hanno gridato in cuor loro i clericali di Vicenza. E sono stati coerenti, perdio! I cattolici mentiscono quando proclamano che essi vogliono elevare lintellettualit degli operai. I Veri, i buoni, gli autentici, i tradizionali cattolici sono quelli di Vicenza : cresciuti sotto la protezione e la tutela del senatore che ha fatto piangere e svenire e sospirare tutte le femminucce del regno dItalia! I buoni cattolici tenetelo bene in mente, o compagni sono nemici della vostra istruzione. Se lo potessero abolirebbero tutte le scuole. E quando i cristiano-sociali verranno a dirvi il contrario, ricordate loro il voto dei colleghi di Vicenza. Sar la migliore documentazione e la risposta che non ammette repliche gesuitiche o sotterfugi bugiardi.

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