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m
I
ra\
....
jl(\ "jhpi^
/w &7$.
>**/{
//,
//'
*.
LETTERA APOLOGETICA
CONTENENTE
LaDifefa
del
Libro Intitolato
LETTERE
D'
UNA PERUANA
alla
DE
Per rifpetto
fuppofizione
I P U Q SCRITTA
E
ALLA DUCHESSA
DI S***
IN NAPOLI MDCCL
CON LICENZA
DE' SUPERIORI.
fl
m
I
AL
non
5
ho potuto attenermi
pur
tu
dei leggerla
,
con
rincrefcimento
fiach ferva
all'
conciof-
ufo di ben
fia il
picciolo
,
dono , che
,
prefento
picciolo ben
la
lo dilli
fi
del
Volume
picciola
mole
,
rifguardi
ma
altro
fi
e fovra ogni
voglia*;
dell' ar-
maggiore
quando confiderar
la
tificiofo
del degniffimo
ravigliofo nelle
Autore
Opere
il
cui fpirito
ma*
,
o che infegni
che
diletti
comune
degli
umani penfamenti
a 3
per-
che
flfF
che noto
cafione
preferite
,
ti
fra
folle
fi
1'
oe-
trafTe la
,
brevemente
ti
dir
che
fu
gentil
compiacimento
,
teraria corrifpondenza
ftro e Difcepola
fi
Mae-
conviene
nelle no da quelle dell' Autore paffafle col nomie mani una leggiadra Operetta
me
di
,
NA
fiflma
Dama
comeL'ac-
che traduzione
compagn
dette lettere
te allora
le
,
commendavanfi
fcorfi
Avidamenfollecita brama
.
in-
tendere
la laude
trovate
,
le
avelli
ben degne
5
del-
giugnergli ftimoli
perch
fi
inchinamento
egli piega
m'
infinfi di
non
non
tefi
,
effer
pienamente foddisfatta
che
dell'
Ipo-
Com*
tutte
,
ponitrice
fi
ricevano
non
almeno
Peruana
le
5
prime
dacch da
pretende!]
che ab-
a forza di
foli
Qujps
vale a dire
di
tanti
lori
;
cordoni di lana
e in differenti
tinti di
differenti co,
avvolgimenti
5
e no-
mi
per-
p viva
efficaci
ti
fi
:
Autore
i
che
abbaftanza
farebbero
miei det-
recafre
3
difegno
imperciocch
,
mi pervenne un
fo-
propia
mano
nel qua-
,
leggevafi
la
difefa
e giuftificandola
pel
mia
difapprovazione
la leff
infinito
piacere
le
che m* accompagna in
;
leggendo
fue cofe
,
e in talento
mi
al
veft-
ne di pubblicarla
parendomi tanto
condannata
bella
da non dovere
zio
,
effere
deli,
volgendo
allora le
maniere di
,
far
pago Y
ar-
ritrovavami Tempre
j
e le arene
concioffiach
mi
sia
miffione
la
mia temerit
in fronte
Nome
il
fenza proc-
urarne prima
fuo
debito confentimen-
to. Sofpefa cos, e nella rifoluzione incerta fentfa nel!' animo Y acerba guerra , che
non rade volte alle ben nate voglie fuol muovere il timore quando alla perfine fuche comperata ogni dubbianza ftimai
,
penfo avrebbero
ta
le difficolt
tutte
il
dadell'
F aveffi
alle
ftampe fotto
,
velo
Accademico *iome
np
Acca-
flHHBnMHi
Accademia
fpiacergli
della
Crufca
e cos rifoluto
avendo anche
,
penfai
che per
riufeir nell'
a-
dovea mandarla a Firenze , perch dall' Accademia, come fon pure le fue leggi,
riveduta
,
foffe
ed approvata
e cos feci:
ma
malette-
nuova
ra dalf Autore
di rapportare.
Io
le cui parole
mi giova qui
del
mi trovo Mondo 5 e
.
il
pi imbrogliato uomo
la benedetta
voi ne Jtete
cagione
Accademico della Crufca mio buon tri avvi/a da Fire?2^ amico e compagno ze ejjer col capitato un mio manoferitto
Un
intitolato
LETTERA APOLOGETICA CONTENENTE LA DIFESA DEL LIBRO DETTO LETTERE & UNA PERUANA PER RISPETTO ALLA
x
efer
dall
dall'
Accademia riveduto
fue doglianze
,
quinci appro*
.
Egli
fa
con
le
perch non mi
ficcome fempre
.
afi&io
vi
ficcome
il
Signor
che
un tiranneggia*
re
le
ra di quel
gi
il
Popolo
qualche motto
tieri
condifcefo
vederfi ergere
ma
hifogna
glia
ci
farlo pefatame?ite
,
conciojfiach
non
ahhia cautela
Del-
mia
lettera poi
5
non
affatto
all'
dafarglierie
ejfere
ejfa
,
un prefente
poich oltre
ficco-
ficcorne voi in
fapete
na
fatto file
della
mede*
la con*
cofa
tale
creta intenzione di chi quale la dtf V ha prodotta V avea da prima difegna* Deponete dunque , a caldi prieghi ve ta
, .
ne
fcongiuro
laprefa rifoluzione
ejfa %
di domaidarvi
quefia grazia
che fi a
fa
Ma
gio poi
co*
me
mefempre
fatto
ri/petto
a quefio
che la fuddetta
mia
let~
ter a
, .
-;
--;,-
tera
te
,
venga fuor a
aJJJlita
$
da quelle No-*
perch ne propj
le collo*
,
che io vi trafmetto
i
luoghi giuja
chiate
l
numeri
appojci
da
laddo*
?i
agevoleranno
fomminifl re,
ranno
loro tutto
quel di pi
di cui
Se
fa
il tejo
parer manchevole
l'
pof non mi
fiete nemiciffima,
altro
-
afpetto
da voi fenz,
alla vojtra
mi
dico
P. S.
Ho mancato
di dirvi quel
,
che
fopra
che vi diceffi
Non
le
dovete punto fcandalizzarvi ,fe tra dette Note ne trovate una non breve
tratta
che
poich vero
che io vi ho
tra
me
e voi
ma
ho creduto di non
effer
pi
pi temito
la vojra
trui la
offervan& della detta mia promejfa dopo che voi avete mancato aU
all'
,
mia
a dir ve-
ro
Signora
ma
altro parlare
ad una a folo aU
ad intendermi
Non
peto
,
ad arrecarmi
n a trattenere
queir im,
compiere
imprefa
:
co-
me
vedi
la gi deliberata
ho per
Mote da
lui
mandatemi
,
ed ufo ho fatto
,
che lafciavami
d' u-
la
mie
che
che
.
far
,
nota
ti
Gradebba
to
mio penfare
il
credo
riufcire
farti
che
la
,
prefente
e in
pubblicazione
il
han preveci,
,
nuto
oltre
fapere
,
che tutto
il
ila
Tetto
fien
le
^r
le
Note
Acleg-
cademia della
vato
ge
.
Crufca riveduto
e approvi
fi
mio
E
di
,
fperanza lufingandomi
alla perfine,
fia
che
me
e dell' opera
mia Egli
,
con-
tento
di leggieri
pur
che
Tu
ti
fapermi grado
dono,
prefento.
d 7.
Settembre
1750.
Ccnfori e De-
NOi
appi
fottofcritti
Cmfca,
riveduta a
forma
della
Legge
preferitta
dalla Generale
Adunanza
dell'anno 170J.
un Opera
mico
dell'
:
LETTERA APOLOGE^ TICA CONTENENTE LA DIFESA DEL LIBRO INTITOLATO LETTERE D* UNA PERUANA ec. non abintitolata
biamo in effa ofTervati errori di Lingua, Il Ripurgato Cenfore Il Divagato Cenfore Lo Schermito Deputato. Cafaregi L' Innominato Go. Bartolommeo
.
.
Deputato
Attefa
facolt
all'
la
fopraddetta
relazione
di
fi
ESERCITATO
poterfi de.
I
i
LETTERA APOLOGETICA
ESERCITATO ACCADEMICO
DELLA CRUSCA.
,
lettera
colla quale vi
fiete
gnare
del
libretto delle
D'
re
di
d paffati
comech
fione
avrebbe a chicchera
LETTERA
mal
talento connella
altrui
ficcome
magvero
5
Donne
di
fuol' eflere
pure a
ftra
me,
che fon
voi
e della
vo-
e in.
duftriofiffima
Dama
che pur
flet
Per-
che vi fcopra ci , che che io penfo intorno all' intenzione , avete forf potuto avere nello fcriverme-,
mettetemi di grazia
la
perch
.
vero
ifcritto
Studj Militari
a dir ve-
||
'
hi
o di qual ro, che non avete voi fatto , diftrarargomento non vi flet valuta per di fiemene ? Mille volte orrido moftro
rezza
trattate
del
Genere
Umano:
APOLOGETICA.
Umano
ni
i
:
ora
come
fanguinarj
3 ed inuma5
:
ed ora per
un vero
mi
frenetico
m'
d
avefte
?
Or
Tutta
piena
zelo
dicefte
un
in
qual
altro
eccedo
potr mai la
,
fpietata
dopo che
ha
gi
tamente
cotanto
una
facile pratica
maniera da
guerra
,
far fuo*
co
nelle
,
azioni
della
quanto
quella
frcizj
affegnate ?
fapea
di
alcuno
tra
noi in
,
tempo uccider pi
l voftra
,
che
quattro
fa-
perfone,pu
merc ciafcuno
agevolmente
ancor
,
fino
a dieci.
E
fi
non
di
fiete
contento?
la
?
E
,
non
che
vi
ancora eftinta
gran Cete
avete
follecite ftragi
ancor
,
andate
iriveftigando
nuove
invenzioni
(")
LETTERA
per
le
(a)
come
del
anche
la
punto fcemar
delle
Battaglioni
?
il
numero
il
armi da fuoco
Eh
ceffate, ceffate
per
Dio una
per
e pi
volta di pi
ftruggervi
cervello
attiva
,
rendere tra
gli
Uomini
.
pi
inevitabile T offefa
.
Ella
fi-
Aprite
nalmente
quefta
in
gli
occhi
vedete
che ormai
fiera voftra
inclinazione
degenera
un
aperta pazzia.
A
non
1
efpre filoni
.
Ma
mai
tutti
,
voftri
tentativi
n' afpet-
che voi ve
mi
ri-
io dalle
mie
appli-
cazioni
(a)
Efr-
cizj vedrafTene la
! wm
APOLOGETICA.
cazioni militari
,
mi
e internai
Or
che
effendovi
pervenuto
,
mani
il
foprac-
cennato libretto
voluto
nel reftituirmelo
avete
accompagnarlo
,
tiffima lettera
gliata
nella
contra
gli
elogj
velo vi avea
fatti
in
pr
la
virtuofa
n' era
ftata
Componitrice,
girarmi a farvene
Apologia
e d' ufar
deftra-,
uno
fpiritofo
ftratagemma per
mente
vi
riufeire
nella meditata
imprefa del
:
ben
Y appigliarvi^, mi crecerto
do
io
)
,
Ella
Madame de
in
ilio
Graffisjny Lorenef
,
di
Nazione
la
dimorante
del
Parigi
,
Dama
celebre per
fiblimit
flia
fpirito
e per la profondit
della
dottrina
-~r,
LETTERA
il
certo fecondo
voftro
genio
donnefco
che
Donne
cos ri-
tenute
bellezze
corporali
e cos prefte
,
ed impegnate nel
efler
biafimarle
poi
tali
dell' in-
gegno >
to chi
le
dalle quali
mol-
maggior pregio
voglia
maggior vanto a
?
poffiede proviene
fi
,
Or
,
fia
pur co-
munque
to
:
voi liete
o Signora
tutt' altro
Ma
il
buon
voftro
,
per voi
che
in
un tempo
chia-
mavate
Vi parr
forf
ftrana
ben Io
5
veggo
quefta ingenua
:
mia confeilone
ma
pur cos
fincerit
io difcerno
ora,
APOLOGETICA.
ora
,
7
giorno
,
e tanto chiaro
quanto
il
mio
paffato penfa-
ci che pure
un
indubitata pruo.
vero, va del perfetto mio difinganno noi niego , che la piena , e fopra ogni mio merito orrevoliffima approvazione data da
prima a tutti i miei nuovi penfamenti dalla Maeft del Re mio Signore
e 1 pofitivo
comando ricevutone appreflb dopo che gli di pubblicarli per iftampa minuebbe egli medefimo a un per uno
,
tamente esaminati
avrebbe dovuto
il
arreftare
mio
fer-
ma
:
fuperbo
tamene
(a)
'in
virtU
del Suddetto
Comando
,
intitolato
PRATICA
PIlV
AGEVOLE
ce.
E PIlV
UTILE DI
manifep
ESERCIZJ MILITARI
efatt amente il
LETTERA
(
da
S.
M
:
avrebbe
dovuto
le
fenz' altro
mantenere in
me
,
accefe le
mie premure
vero
altres
che
abbondantiffime
grazie
prodigamele
in
una fua
Lettera
fui propofito
della
mia
il
Pruffiana
cui tutto
Mondo
con
giuftizia
,
avrebber dovuto
(a)
(b)
(e)
Di Verfailles in data de' 7. Marzo 174S. Di Potfdam in data de' 6. Ottobre 1747/
Con quanta
,
giuftizia
s'
appartenga
al
fud-
Monarca il titolo di Maeftro dell'Arte della Guerra ben lo danno a divedere d' unanime conientimen'to le principali Guerriere Nazioni dell' Europa j le quali dopo avere , altre da nemiche , ed
detto
altre della
te
da
fa
alleate
iperimentati
proditori
fi
effetti
ammirabile difciplina
,.
fon volte
tut-
ad imitarla
.
pe
forte fcandalo
conofeitore
rifleffioni
>
dd
che
Mi
APOLOGETICA.
che ha moftrato di fare
offrvata dalle
per
ri/petto alla
Tattica
Truppe
in
Prullane P
Anonimo Autonel
re
della
BOEMIA
Tomo
un
ni
ti.
Francete
;
e propiamente
,
e non fare
ficcome
vecchia maniera
quali
tutto trionfanti
mi
fi
pre-
starono
,
fuddetto
Anonimo
quale
alle
e pieni d'
il
una
egli
,
leggeriffima
prefunzione
mami
moftrarono
glia di
citato
luogo
rd
della Batta:
Czaslau
D' onde
-proviene
dunque
?
,
.
la Battaglia
de'
// Volgo crede
PruJJiani
quef azione
Ma
queja
/'
opinione del
VOL-
ed un Uomo di SPIRITO non dee gi si di leggieri uniformarcif cofa certa , che il fuddetto fuoco non pot ejjere > che t'ivijjmo ; poich
,
.
GO
Vi\
che
tira fei
io
d 9 Archibufo
de'
in
fofengo
tirare
colla prcjezza
colpi di quel > che non ne perdano coloro , i quali non tirano tanto prefo , ma che ci J adattano meglio , perch ejj lo fanno con maggior agio Secon.
do
il calcolo
che io ho fatto
>
Prujfani
han
ti-
rap
90
LETT ERA
colpi
d* Archibufo
ci
neh
due~
P
e
Azione di
Czaslau
ed appena
fono
fiati
mila e cinquecento
loro
che
la fciabla
ha
uccifi
o feriti
oh la gran:
Io
quantit
approvo
e]J
s'
efercitano nei
'
li
'
loro Paefe
:
Or
gione
della perdita
di
Suddetta
,
Azione
Czaslau
chQ
nelle
mille pofTono
una perdita
non
fi
me
cot
alle
quali
irti
meno
penf
d' attribuirla
bene ad
llom
"di
d' onore
,
e di
buona mente
I
*>
:
il
ragionare con
fatti
,
finzione
e con
gli
a
inv
in.
urr-
fve-anza
'
di
:
que'
ne' -quali
flo
alle
non
e
il
!
tei
venuto
f
ma
rispondali
dall'
propofizioni
generale
Spacciate
,
Anonimo
fi a
veggaf
di
poco
fo
comech non
,
egli
s
uno
quel baf-
VOLGO
,
la
cui
d'
fntenza
altamente, condan^
,
na
ma
dotato
a
che
a
ri /pendere
fi
ramente
.cal
vede
fcritto
,
pili
chiaro
del
giorno
xhe
,
egli,
ha
de' Pruffiani
tutto quel
ehevh'
ha ferino
e Snza
punto informarli
delle, pratiche.
maniere
APOLOGETICA.
maniere
e che
,
fi
ha
doiciilmamente
che
piaciuto a qualche
cola
!
umore
d' afFaftellargli
Gran
quel-
fon (oggetti
fi
a cadere in
lo
,
madornali
farfalloni
,
qual
nel qual P
Anonimo caduto
fatta
,
allorch ha aff*
fiano
tiri
fi
colpi
in
un minuto
tempo
Ed
ecco-
bono efguire
all'
Soldati
,
PrufUani
da una di/carica
altra
i
tempi
,
ne' quali
lno
fguenti
eftratti
fanteria
Parte IL Titolo
N.
5 6
Commandos.
l'empos.
7
8
^gmfjttic Patron.
OeffwttatEttroii.
io
il
12
&w#
B
2 2
13
S\c)^
12
LETTERA
Sverei
austw Sa^flo^
friektjN?
G^lftgfau.
20
I quali
1
Comandi
,
Tradotti
non gi fecondo
fuonano.
la
vera
loro
efprelllonc
ma
Kam.
f.
Comandi.
Tirate
.
Tempi.
1.
6.
Montate
Prendete
Aprite Cibate
Serrate
Paffete
.
il
cane
1.
.
7.
8.
il
cartoccio
2.
il
cartoccio
2.
3.
9-
IO.
il.
il
focone
2.
*
1'
arme
la
al Iato finiftro
.
Up
2.
1. 1.
12.
13.
Cartoccio in
Tirate fuori
canna
bacchetta
.
14.
Bacchetta
in
canna
ir.
l
Bacchetta
al flio
luogo
1.
16
Arme
APOLOGETICA
16.
W
i.
Arme
in i/palla
Preparate P arme
4-
Rifalgafi al nura.
Importatevi
u
no,
'
Venti
dunque fono
fi
tempi
1
preferirti
a'
Soldati
:
fuddetti
Comandi
or
ancorch
brazione
voleffe
fola vi-
di
pendolo
(
che
la
feiTanteima parte
)
d'un minuto
pure appena potrebbe riufeir loro di tirar tre fli colpi , e non gi Tei , in un minuto ; f vero , che tre Ma dov' chi pofTa vanvolte venti faccia fefTanta
.
fiali
fpazio d'
una
fola
vibrazione di
pendolo?
bile
E quanto non
per ri/petto ad alcune delle fuddette azioni, ognuna delle quali cofta di pi movimenti ? Tali fono prin, cipalmente le tre ordinate ne' numeri 13. 14. e if. , Bacchetta in canna : cio Tiratefuori la bacchetta
:
le
Ci che fa innegabilmente vedere , che quelfaffegnare ad ognuna d'effe un flo tempo alf non f il volere , che con una medefma tro non
dono quattordici
,
continuazione
fia
ila
praticata
un
indivifbile
iftante;
14
LETTERA
;
iftante
alla
qual cofa
n pure un Briareo
.
colle
lue
ci
cento
Ma
di grazia
non
pi di rempo a /blamente profferir que' tali Comandi che fon necefTarj , di quel , che egli il buon Anonimo non fuppone , che PrulBani n' impieghino ad efeguirgli? E f cos/quanto grolla non
, i
vuol
Giacch tmpre comandati , e colmedeima regolarit fanno effi il loro fuoco nelle vere funzioni Eccone in compruova le propie paro*
?
mai la carota
la
le
dd
fuddetto
Titolo
Vili.
XXII.
come deb-
<?5 tmxf*
t?enm^\\*$eixW; arclieWren
^ev1>otljcu
folW/u^^reTempos
(o
ctfceWld) TXi<x$zxi/ol$mtts
'
ffc,
$r<* ^/<-/0
eh
Ufizial
cornan-
APOLOGETICA.
comandato
:
15
debbono rigorofamente
e
ejjbre
avvezzati
:
Recome a a non ciarlare , nell'atto del preparar terra mettere fempr e il ginocchio a
le
armi
e a
diftinguer tutti
tamente
come
fiato in.
N
fo
il
meno
grotto
granchio a fecco
che ha preimpofi
dichiarato
,
libile
caricare
,
>
'1
come
Pruf-
fiani
fanno
,
colpi
che
.
gli altri
che
meno
in-
pretto tirano
ficine
s
non ne perdano
Egli
ha confuf
ricaricano
poi preftittmamente
loro
tirano
,
anzi
efpreflamente vieni
proibito
il
,
il
farlo
di
ci
continuo ingegnato, e
incaricato
te
contrario
ha
,
fi
pu
quale
liberamenIte
pur dire
Truppa
,
al
Mondo
la
ad ag-
giuttatamente
TACTICA
all'
to nella
Nota appofta
della
Parte
III.
EB.
16
LETTERA
l!
fi
Che
vale in Italiano
Ufiziali debbono far fempre , che i Soldati tengan ben piantati nelV atto del tor di mira : fi Jtccome debbono altres proccurare , che il facciano agia-
N$. Gli
tamente
to
non affrettameli
ejj
e un d\ ciaf
,
ftefl
e con egual
premura vien
I.
,
diipofto
nell'
all'
ArtiArti-
e nella
Nota
del Titolo
XIX.
'1
FalfiTmo poi
calcolo
che
,
I'
Anonimo
fa
in
confguenza delle fe premerle de' colpi vanamente perduti da' Pruiliani Primieramente chi colui , che
.
un
E
,
poi
ancorch
il
gli
fi
dimoftrato da prima
,*
cade
la
che
cal-
colo
tre
concioffiach
colpi
,
Prtifllani al
ti
pi poffano
:
tirar
/li
e non gi
in un minuto
un' altra
met
APOLOGETICA.
met
indubitatamente ne dee cadere pel tempo
il
,
17
che
di neceffit richiede
mandi
fa
efge
che non
,
la fteffi
elocuzione
ed
i
egli co fa
pi che certa
In oltre
fkcome
offervato, che
zioni
,
non
comandati
K Efrcito de*
computa
tutti ?
:
principio
e non gi tutte
affatto
due
Ma
quel
,
che poi
,
diftrugge quafi
quefo calcolo
,
la notizia
che
te
egli
e che
quando
foce
Pruffini fecero
il
tofto
tirato,
ricaricato
ma
ciafcun
Riducanf un
poco dunque no
Secondo
mila tra
lui
i
le mille in
una
e veggaf a che
monta-
UOM DI
SPIRITO.
due mila e cinquecento morti , e i due mila e cinquecento feriti ; e ben fi pu dire , che, crivellate
le cot
come
fi
debbono
pochiffime
fecondo
la
ma-
niera
18
LETTERA
,
dovettero effere
.
le
archibufate
Non
chiara
,
quanto
egli di-
VOLGO
Pi nfpportabile finalmente quello , che egli luogo pag. 101. per rinello fteflb citato dice
spetto alla
ci
che
)
rfguarda
le
armi bianche
ecco
le
lue parole
.
il
lo*
,
La
de"*
Pruffiani
forf perch qucfla effendo troppo eferctata al fuoco , non lo abbajanza alle armi bianche E* quella un'aP
.
istituzioni
in
del-
Cavalleria Pruffiana
Tue
Ed
la
faliffima
ognuna
fi
delle
parti
Poich
Cavalleria
Pruffiana
dee aflblutamente reputar pochiffimo esercitata nel far fuoco , e moltiffimo nelF ufo delle armi bianche.
Ed
la
fuddetta
XIX.
Artico-
lo
IL
5UW Escadrons foUeu (obofe j\e aYanciren^cxi^ctu^f Jaataquiren/mit ajajgetxomerxeu 6etx>el)T am^ jtiap
v
Comp^iilen
folexx
marchcVlarexi/^abero
cm
Corn-
ai
APOLOGETICA
19
aftaquireiv^torcKe Geuerab^on^exxeuB/t
*
gadenrepondiren (lle
Che renduto
in Italiano
importa
inimico
marceranno
,
colla
fpada alla
mano
e colle
trombe fonanti
la marcia
qual cofa niun Comandante di /quapena drone potr far tirare alcun colpo di fuoco fotto
Ver
la
fuo onore , e della fua riputazione Dovranno dunque gli fquadrohi attaccar fempre P inimallevadomico colla fpada alla mano ; e di ci faranno E nella Nota appofta air ri i Generali delle Brigate
della perdita del
.
*
Articolo
III.
del
fuddetto Titolo
3SB.S)\e jfett>e^
Ci
Che
m
SO:
LETTERA
vale
,
Che
KJ Durante P attacco dovranno tutti i Soldati qf fervare un efatto Jllenzio > e non parlare > ma badare * a i Comandi de^ loro e come ancora non ifpaUfiziali ; rar mai ne IP attacco fino a tanto che P inimico non ab-
nella
Parte
II.
Artic. III.
o Vro
j\ouy^c^e^at)^>efe\)len afteu
Commanct
evn^ige
^^d/%x)tzn\mD
trcu^teubo^uo^exjoDl/
wup geWccae^etW
XTeffenuWJpauP
xow
APOLOGETICA.
5.
i?.
3i
M.
rigorofamente ordina
i
che la mira
de"*
Comandanti
fuoi Reg-
gimenti
rozzo
un uomo
quale fap-
un bravo
dovr
che
ed abile Corazziere
s
il
E
j
effer
ben impreffo
mi da fuoco
prima
,
che faranno il loro efernon dovranno mai fervirj delle arf non f allora folamente quando la
rovefdata
mi da fuoco
per ridurlo nelP ultima cofemazione . Quanto poi vaglia la iuddetta Cavalleria Vrufflana nell'
fcorgerfi
bianche
pu facilmente
i
da quegli Articoli , che cjuefto ri/guai dano. Quale Nazione infatti arriva a far quel , che Pruftener ben efercitata nel maneggio fiani fanno per
delle armi bianche la
Cavalleria
III.
OfTervifi di gra-
zia
nelP
Arno IX.
del TitpL
della Parte
IV.
nella
Nota apportaci
g)ctie%vwktv
mc^m wup
mvc* $etw(etni>evbet|
mirt
22
LETTERA
W
wv (Si^axxcu/urfo wcwu evu jDleuiev &abattei (lcb}?eWwi5 &mJpie}> *>woW^mwto%xfr;^cv<^
(k'oen
w
mrt wvcdtxjbofy &evgvS(e t>wty$k t>ovfe Cavalle*
net>e{lvmi>e
Vc\j
^emwi\pt>ettenc^en getv>e(encv^vm/t)a^
Mac^e^auttiv
>
In Italiano
Bifogna in oltre d contnuo intignare alle reclute come fi fguani la fpada ; come fi maneggi ; e come im* fi riponga nella guaina ; e fin dal bel princpio vantaggio primer loro nella mente che il maggior
.,
della
Cavalleria
;
confije
nel? attaccare
colle
armi
d
bianche
che
APOLOGETICA.
di fella nell atto
dello Scaricare il
i
*3
in baffo
poich
colpi
cos
dati
forza di quella , che hanno i colpi fcaricati da chi Cos far loro infegnato pufi fa fedendo in fella in la tenere guifa propia a colpir di fpada re il
.
taglio
non
di piatto
i
Soldati al taglio
teje di
dovranno gli
cartone
,
coftruire alquante
,
d*
opportunamente
i
difporle
in
gualche luogo
ti
fuddetti Soldai
a gran galoppo
effe
accoftumino
a fiancare
di
fendare
denti fopra di
to loro
il colpo
qui
tifcn
nuovo
ben
ricorda-
r
.
alzarjl di fella
allorch
fanno per
E
,
if rutto
vel farlo
riga
,
ffccome Jl detto , allora far pofio in con gli altri Soldati Vecchi di e imparer
/'
Cavalleria
evoluzioni preferii te
Hanno
della loro
eflerfi
idea tutti
mie'
tali
quali lenza
mai prefa la briga d' informarfne tengono la Cavalleria PruUiana fa da meno fermo per , che delle altre ; perciocch ufi di portar lunghe le (tafr, e di non mai dirizzarli Tulle medefime nello fafioi fendenti E quando imparer pure la gliare
i
.
-gente a
non ragionar
tn
di quelle cole
>
E da
1
pel detto
qui V opinione
dell'Anonimo Storico
dell'
24
LETTERA
ultima Guerra di Boemia
J(ia
:
dell'
Se non che
refta folo,
che
effi
egli
da
che
che fono
Truppa meglio accoftumata di tutte a tofto riordinarli dopo aver /offrta qualche rotta ; e iftantemente da
altre
me
,
in tutte
,
le
difenminuto der tanto al per ri/petto alla TAGTICA de Prufiiani poich difficile afai , che egli pofTa con felicit riufcirci laddove debba fidarfi alle mentite
alla luce
5
,-
Storie
trarle pi
di
Non me ,
ci
degne
di fede
o pel loro
il
frefco
arrivo' di
fbrtunatiiUmo ac-
da me fatto de' famofi Regolamenti Prufllani , che pi d' una cofa ho nel mio libro degli Efrcizj
canirlo
Militari
a'
che di fatto
fccome flennemente dichiarer nella riftampa del fddetto libro Si difnganni perci chic.
non
dovea
cheffia
e tenga per
fidare
che
le
dottrine delia
,
fmpre venerate
affatto
am-
mirate
ma
ftto
un velo
di
,
impenetrabile
.
fa
coloro
quali
fpeffo
,
f*
che
gli
1
Ufiziali
che
fon
non
altrettanti in-
quieti
APOLOGETICA
quieti
la
*5
Pedanti
a'
il
cui
ufizio
di
dettar
tmpre
lezione
.
Soldati
zioni
Pi
di
commendabile
llfiziali
,
verit
quali
,
quiete
quegli
par
che
j
vadano
e
di
i
nelle
azioni
che per
5
vir
di
,
fantocci
beffagli a'
colpi
de' nemici
inquieti
dir vero
ti
, i
primi tn
limili agi
PedanFiloffi
fecondi
del
s'
afTbrnigliano a'
quietilllmi
,
Settarj
celebre
Cinet
Foe
a
la
cui
fntenza
gli
che per
cercar la
Uomini
zioni
lina
,
talmente
abbandonarli
profonde meditaquiete
'1
perfetta
internino nella
;
nel!'
principio
ci
che
vero
,
mezzo
dicono eiB
da
rendertgli tmigliante
felicita
effi
.
della fa
Per
la
qual cof
nome
di Oziofi
,
qne' Principi
loro trvigio
Etrciti
o di non operanti fi) Buon per per che avranno molti di que' Pedanti si
,
(1)
lp
Y g'
niuno di quefti Filoffi : poich gli , e per efir veramente ben formati han bifgno d' un tlo Filoff , e che non fia gi della ltta di Foe , ma che fppia pur troppo fare ufo
di
flia
Bayle nella
Nortlco "
io^^
mente
di
molti
di
cotali
.
Pedanti
E'
~z
Il
'
"P
'
Ili!
26
LETTERA
maggiormente E'
:
to invogliarmici Tempre
vero finalmente
e
le
autorevoli
gentilmente
Marefcial
Signor
(a) per
,
la
continuazione del-
mie ricerche
molte
e pel pretto
aggiugnimenpubblicati
5
gi
parzialiffime
cortefie
da
pi
Europa una-
mie
,
forze
5
vero tutto ci
Signora
il
veriffimo
ma
verifllmo altres
il
gran
rimorfo
re
,
che mi rode
dopo T
mio
libro
degli Efercizj
la
cui
fi
principali
Con
Tua lettera di
Parigi
in
Febrajo 1748.
APOLOGETICA.
li
iftabilire
a7 una
nuova fcuola
Truppe
,
tra le
loro
rfpettive
la
mare
te
le
,
in effe
un franco
Guerra
(
abito di facilmennel-
azioni della
te
fcrupolo
e fcufate la
,
mia
libert
cui
mi
conofco pi
,
che
tazioni
debitore
,
della
mia converfone
il
,
Egli quefto
fpirito
che ha richiamato
gravi
mio
alla
.
a
d'
pi
occupazioni
coltura
una pi tranquilla
,
Fiofofa
in
E
il
pur giufto.
refto della
che io proccuri
tutto
per
mia
vita di procacciar
mezzo
altramente
len ragione /' Autore di non p enfiar e dapokh , fuori che il fiuo libro folo \ non trovqfi finora , per quanto a me fia noto , chi meglio , e pi chiaramente ahbia dimqfirato al PuhC
)
Ha
llico r utile della divifiata novella Scuola oggima , gi tenuta dalla maggior parte delle Potenze d* Eu* ropa , 2
,3
LETTERA
de* miei ftudj
pacifici
,
mezzo
ne
all'
tanto di bele
Umana
,
fociet
co'
,
quanto
ho
for.
fatto di
male
miei ftudj
militari
nel!'
ani-
vi
do co-
ntante
parola
mani
gli
d'
un
ag-
folenne perfonaggio
giunte
,
il
refto di quelle
che io fin
,
da prima
promifi
di fargli avere
te
I
perch pi compiutamen-
di che per mera fua cortefia avea fatto riftampar col tradotto nell' idioma Fran-
ccfc
il
fercizj
di
che
mi
fa incefsanti
,
premure
di
vi
do coftante parola
mai pi
a
in tutto
,
dico
non
trattar
,
il
tempo
avvenire
di cofe
fiafi
ragionando
:
fiafi
fcrivendo,
militari
ve ne ferva di
ficu-
Si
dee intendere
che
non
far
per farlo
APOLOGETICA.
ficuriffima
nella
29
caparra
la
totale trafcuranza
il
mio Vocabolario Univerfale dell' Arte della Guerra 5 Opera che avrebbe dovuto almeno riufcire di fei grofl volumi in foglio Reale Or
quale ho gi pofto
:
quantunque
dopo
la
fatica
d' otto
interi
let-
alla
fcrittine gi
,
due mila
pure far
che
'1
fudcio
detto
O
:
gli
ferva d*
di fine
Con
tutto
che
illu-
avrei ora di
ed
il
ftante
dop-
me
,
fatto delle
famofe Or*
dinanze
fia
de'
Regolamenti Militari
cio,
lo
zione
mai da me mede/imo , e per propia deliberanon g& per nel caf , che vengami co;
dalla
il
mandato
lui
Maeft del
richiegga
;
Re
,
che
il
miglior di
frvigio
giacch allora
ilccome
tmpre ho
fatto
fatica
w
30
cio
di
,
L E T T
cos di
ERA
]'
quello per
la
Infanteria
,
che
quello per
Cavalleria
del glorioff,
fimo
cui
in
di
mi
non
farei
moftrato fuperbo
5
tutti
miei
,
fcritti
militari
condolila,
che riefca
ficiliffimo
impoifibile affatto
fino
.
dif~
almeno
agli
fteffi
,
Sovrani
(tante
la
T avergli in mano
Ora per
,
trarronne piut-
andar fuper-
filenzio
del
gloriofo carattefervidori
uno
degli
ubbidientiffimi
delia fuddetta
!
Maeft
Sua
giacch vergelofii
maffima
prefcritta
nel
Titolo Vili,
della
Parte XII.
teria
,
del
e nel Titolo
YUL
della Parte
.
IX.
io
di
.;
Ma
voglio
Ne'
fuddetti
Capitoli
yien rigorofiffima-
mente
APOLOGETICA.
voglio
co*
fatti
31
femplici
pi
che colle
ponimento
di pi parlarvi di
litare
,
qualunque
cola mi-
mi
polito
Voi
dopo appena
le
prime parole
paffate tofto
ad accufarmi di
lodi inverfo la
troppo prodigo
delle
mie
della noftra
la
Peruana
della
Concedete
,
che
fa
,
giacitura
compofizione
lo
Hik
e la
leggiadria
vivacit
dell' efpreffioni
>
e la
naturale
$
delle
muffirne
le
meritino
ma
non
mente importa a
al
tutti
,
g'
Individui
che trovanti
gli
:
frvigio Militare
la
perfetta
,
impenetrabile
ftranieri
fegretezza
Spezialmente con
Regolamenti
E
la
(lupenda
minima tra/grelHone
in
32 non
LETTERA
gi poi T Ipotefi
le
,
di cui
la
,
fi
vale
che di bafe
voi del
ferve
quale
fecondo
tutto impropia
,
e tanto perci
ftra-
meno
di fale
di
da commendarli
,
quanto pi
vagante
?
incredibile
,
credete
tutti
che abbia
,
moftrato
tener
coloro
le
quali farebberfi
lettere
5
degnati di leggere
fue
?
laddo-
ve
fin
e innanzi
che
,
non
tutte
fuddette
compofte indubita,
o
,
fia
di cor-M
o minor nu,
mero
varj
nodi
ravvolgimenti
da'
prendea-
no
ingegnofo
Scrittura
artifizio
,
ce di
al
dir di
Feniani
tonta-
nanza
fate
,
loro fntimenti
f aveffe
In
fomma
le
pen*
dette
che
ella
fuppofte
lettere
APOLOGETICA.
lettere per
le
33
la
,
ifcritte
tutte
da una
quae alci
avefle
faputo co'
veri caratteri
,
ia noftra
maniera
al
fcriverle
la
non
fa-
rebbe ftata
fa
,
Mondo
cofa pi fpirito*
5
la
pi degna di elogj
ma
,
quella
d'una
vi
Peruana
ve
le
ha pel
,
contrario
ira
rendute
tanto difpiacevoli
e a tanta
,
ha
moda
atto
che
per poco
,
medefima manifeftate
del leggerle la
,
violenta tentazione
che vi venne
ora
3
buon'
li.
dal
,
che pi
che
altra
bretto
cofa
vi
trattenne
fpiritofi
nglefi
de' quali fo io
fenza
giuftizia
,
veramente
s
fate
grandik
lima ftima
infegna
re giuftamente
che T aver
V animo
ridente
giocondo
con mente
fere-
na
34
i
i
LETTERA
.
na e indifferente
che
(
i )
Anzi
faciliffimo
in-
'I
Tappiate
egli
ha comporta un*
My
Lord
^ k,
tera operetta per provar quefta verit (i): , , ,. , r r T molti , i quali non lo per altro le ab*
.
nafmo.
le
fue ironie
giudicariufcito
,
che ho
avuta
fta
da
principio
,
nello
fcrivervi
que-
mia
d'
lettera
ftata per
in
erta
la
verit quel-
la
Mi
idi
i
imprendere
della
folenne di-
fefa
virtuofa
Dama ma Y
voftra
componitrice
ingenua no-
mi
le
,
date delflet
,
fomma
di
fi
il
colla
quale
fo
lita
cofe
che
que-
vi
glie
fta
prefentano
a
.
leggere
far
f
me
ne todi
coraggio
Che
,
mai
mentre Y onos'
rate
voftri fguardi
vi
accenda nel
di quel-
caldo
petto
,
una
fola
s
fcintilla
la ftizza
onde
flet
facilmente agita-
ta?
1
APOLOGETICA.
ta ?
(
35
il
voftro rifpetto
zi
al
,
far
o condennata
voftro
alle
fiamme
f
.
predo
Il
cammino
giuftiffimo
vi troverete
.
timore
Io
Che
f
,
far
mio dunque?
non
fo vederlo.
Pure
vi degnate d'
accettare
un mio
priego
,
mi
renderefte lo
fmarrito ardimento
ne
a capo
n credete
alla fin
che
fia
quefta
5
mia fupplica
ifmorzate
togliete
,
fine indifcretiffima
.
Uditela
Non
E
(
2,
leggere
Non
,
la
mia
collera
frequente
,
o rab~
hio/a cotanto
fino a sforzar
V Autore
nella
a pre/entarmene
uri* orribile
dipintura
y
col
dalle
gioco/e
e/prejjioni
che
mia
gia
lettera fi leggono ; e trattando/ d' Apolovoglio pur Io col Pubblico far la mia parte,
,
faccendogli fapere
re
y
che
di
me
cos
ragiona
/'
Auto-
perch a giufia
i
proporzione
,
co*
miei corri/pon.
da no
/uo /cherzi
36
leggere
letta tutta
LETTERA
quella
5
min
fin
a che
Y abbiate
feorfa
modo
anzi fiane
d*
pi
terribile
Y effetto
ficcome quello
,
un rapido
dagli
calpestatela
torrente
fuol eflere.
.
allorch
,
Laceratela
inceneritela
,
e annientatela
ancora
f vi piace
,
io ne laro
contento.
Che
te
.
dite ? Spero
Almeno
vi
protetto
che fu quefta
.
State
dunque
,
vi
far vedere
no con mano
quanto a torto
de'
Quipu fuppofta
to lieve
,
dalla dotta
Dama,
fia
.
quan,
condonabile
la
licenza
che
gi
,
ella
fi
crediate
nel
che
imprenda a moftrarvelo
,
pi largo
ft retto
.
modo
che anzi
,
il
far nel pi
la
veramente
eflendo
fua un*
Opera
APOLOGETICA.
Opera del
tutto
37
,
galante
di fpirito
non
to
di
,
avrebbe
dovuto
,
f piuttofto
che
fi
:
verit,
belle
fantasie
foffe
(blamente
i-
talch
febbene f
dea
de'
che
ella
,
ci
ha data
foffe
,
Ouipu
5
non
chimera
pure per
niun
:
punto quel
pregio
di
che
fa
per lo pi
.
il
miglior
cotali
operette
Io
per non
le
intendo
di
foilener
con
voi
ragioni
de' fuddetti
Quipu
di
lei
confiderati
fantasia
5
come un
giuoco
della
ma
vo-
de*
to d'Iftoria
la
n pure
fino
,
(a)
quanto
T
1
,
')
V eipreffi'one
di
cui ella
fi
vale in una
Nota
jill
'4'
38
poco
ben
le
LETTERA
,
quanto' mi lufingo
.
Ma
,
riufcirci
cT
meftiere
e
,
che prenda
le
cofe
,
alto
che mi valga
di autorit
quali fieno
in concetto di
meno
5
favolofe preffo
buon
io
numero
.
di
Uomini
giacch
,
dovendo
perfuadere una
Dama
,
che
fi
e per favola
,
fa d'uon
p che vada
la
bel bello
,
con
atteftati
al-
mano
quali
pur da voi
al folito
non otterranno
no da un
groflb
numero
di difenditori del
mio
Nota da
volta
,
lei
apporta
la
alla
,
parola
Qaipos
la
prima
:
che
nomina
(
Jo
mcitra apertamente
dice
)
Poiejj
ch alcuni Autori
ella
-pretendono
de'
che
)
Quipos
fino
memorabili
loro Jncas
Ella
dunque
tratta
come
una fm-
plice
ficacia
Quipu
APOLOGETICA.
4Tiio partito
5
39
li,
miet
che vi
un tendine
che mi
quando
che cofa
che a
me fembra
indubitata
Se
in-
trarre a giudi,
fenz'
ammet,
non
per
difputabiie
v'
foltanto
tenuta
una dichiarata
v'avelli
Autore Inglef , il quale ha le ritto un infacile tero libro ( che va anonimo , n troppo
(
trovarli
,
intitolato
Difcorj
ec.
penfare
del
flo
ragionare
il
provare non
che
la
legittimo diritto
,
ma
forf an-
precifa obbligazione
che ciafcun
Uomo
ha
di liberamente efaminare ogni qualsivoglia cofa . Ed egli ha intel di farlo tanto di propofto , che cos
la terza,
Hiddetto
Ilio
libro
con-
4o
le
LETTERA
inchinata
al
dubbio
il
qua*
e ra-
fuol effere
,
per lo pi prudente
farei
gionevole
ini
contentato di credervi
conchiude
pojjbile
peri fa re
,
Io
che ini-
il
nominare
un nemico
,
Libert del
qualunque diJinzione , che egli fifa., il quale non abbia il cervello alquanto guajo , e che non Ja fanatico Gran conto ha moflxato di fare del fuddetto Collins
il
di
qualunque ordine
poich avendo a
(
lui indirizzato
fo Adcifidzmon
DifTertazione
la
quale, non meno che l'altra delle Origini Giudaiche 5 fi oggi renduta rariflrma fino nella fieffa Inghilterra
,
cos la
nella
co/a
pillola
,
che
gli
fcrive
gli
dice
Per
qual
/'
finceil
rijjtmo
Amico
inviarti
mio Adeifidremon
ed
il
efatto giudicio
.... N
.
(0
Signor Gian-Francefco Buddeo tratta la rara noche egli fpaccia ( i), laddove dice , che il ,
fia
klu^Nou
a. f. 5. cap. 1,
addetto Collins
1
difcepolo
del
d a divedere
lins
.
condizione di difcepolo
Col-
APOLOGETICA.
vi feguace della Filofofia di
41
,
Pirrone
,
cui
difcepoli
da taluni
5
chiamaronfi Scettici
cio
Efaminatori
,
ma
voi
il
negate alla
prima
fuppofto
,
da
altri
furono appellati
5
Zetetici
cio
Inqujtori
ma
;
:
voi
in
con un
non pu
da molti
cio
Sofpenden-*
voi per
non fofpendete
il
giudizio
con gran difinvoltura fu due piedi negate il tutto da non pochi finalmente
:
ma
furon
diftinti
5
col
nome
di
Jpor etici
,
cio,
de*-
Dubitanti
voi per
non dubitate
ma
il
fito
fpropofito
,
li-
bro
mani
Tutto
ci
effendo flato da
offervato
,
me
diligentemente in voi
definirvi per
,
m' appiglio a
una
vera feguace
d* Jrcefilao
cio
per una
cademia
t\
42 cademia
LETTERA
(
Che
,
vi pare i
s
.
mi
ci
ap*
pongo
Son certo
che
Ma
5
afcoltate
mache
rif-
effe fo,
no due
han
quel
ferita
la
la
feconda
Imperocch dov'
,
Autore
,
il
quale non
fi
mancarfi
provarvi
il
coraggio
allorch
sfor-
zi di
per
Affai
II
pi
della
la
aggrandir
'perciocch
la
Autore
le
fra
altre
mia fizza ha qui voluto mia maniera di dubitare ; ma fue note non vi ritrovo quel,
di farjl fcrupolo
al-
lontanandof dal vero , ho (limato convenevol co/a e necejfaria d appone la 9 con ejja confortando il Pubblico a riputare fcherzo tutto ci , che del mio dub1
biare
dalP Astore fi
,
detto
Mi
trafporta
alla
egli
vero
qualche facile
,
inchinamento
a dubitare
Cartefana
non fon io portata y piacendomi di far buon ufo della prudente difcretezza de" buoni Cartefani , non mai della pertinace of inazione della fuddetta feconda Accademia
Filo/ofia
ma
di
tutto
$i|,
APOLOGETICA.
per
la
43
,
pi certa
della Storia ?
ftra
fiete
,
divenuta
Romanzi
vero
,
di favole ",
fa
e d' inezie
pur
che tutto
pofla in
finzione
che la
faperfi
.
verit
non
modo
!
alcuno
fla-
Da
tanto
cofe
,
quefto
,
di
che vi ho finceramente
,
avvertita
che io
fol
mi fono
le
riftretto a parlarvi
di quelle
giacche
aveffi
quel
carta
e per
al-
lettera
bafta
non
,
tutti
vi
tengono
,
Dama
che
fete
inca*
,
pace
d'
inde-
44
!
LETTE
al
:
A
,
'li
indecente
ftra
c;
voftro
carattere
e alla
la
vo
boo
virt
io
quali vo-
quel parlare a
'i
modo
d'
oracolo
-,
che
il
pi
,
bielle
volte
effi
fteffi
non intendono
i
femplici
e
Uomini
di
fenno
,
da concol
fer-
chiufi
d*
loro la bocca
di
dilli,
virmi
CO
ib.
i
un luogo
trattall
il
Diogene
Laerzio
;
/
Tn
Cleante
V1L num.
(!) H y
c he
con-
7i
cioffiach
Arcefilao
fervi
quale
non
,
e<
cofa
alcuna di
parea
vizj
,
che
le
veniffe a diftruggere
tanto
che
virt
Ma
il
celebre Stoi*
co
Cleante
bench
d*
di Setta
,
traria
a quella
:
Arcefilao
9
e
:
non hafimate in
coftui rovefeia
,
vero,
APOLOGETICA.
vero
,
4*
fuoi doveri
colle
.
parole
ma
gli
contentatevi di
ra*
ricever fenza
gionamento
La
dotta
della
Dama
che ha compofte
gittate
Je
le
Lettere
Feruana non ha
aria
,
fondamenta nelf
te
:
ficcome immaginafopra
fortifi
ma
le
ha ben
.
iftabilite
firn e
congetture
che
gli
Uomiper
ed
avranno nel
,
quanto
ed
ti
:
mai loro
poffibile
immortali^
tut*
quefta fuor di
s*
dubbio comune a
la fpe-
rienza
moftrar
loro
che na
infal.
fcono
hanno
lantemente
Difperati
v
a
elfi
morire
a diflblverfi
dunque
fin
da prima per
una
il
46 una
li
LETTERA
tale
evidenza
al
almeno
la
loro
fantafia
disfarla
talit
:
quefto
fu
il
zo da eternarli
ri
,
nella
per
aver
,
cos
il
di Ipaziarfi
colla
mente
durante
pe'
brieve
e
tempo
delgiri
la lor vita
de'
il
lunghi
,
immenfi
fecoli
avvenire
,
ne*
quali rifonerebbe
lor
nome
efl
.
fi
azioni da
fatte
pra
pre
,
la
Terra
Tale certamente
il
ed pur oggi
penfare
:
del pi co*
fpicuo
f
s
numero
degli
Uomini a
,
tutto
ci,
aggiunge
la neceffit
in
molte volte di
manifeftar
nella fociet
ben
i
fi
,
vede evidentemenre
il
gran bifo-
gno
opportuno
mezzo
di
farlo
Or
quefto
altro
ti
fi
, .
APOLOGETICA.
altro
47
fogni
non
,
flato
caratteri
de' geroglifici
o di
altri
:
e Y ufo che conduceffero allo fletto fine di ei perci , fecondo me, da teneri!
quanto
Uomo mecongiunto
,
defimo, da che
pre con effolui
il
infiememente
Quel
che
vi
propongo
crederei
che
:
non
poco
altra
pruova
la
per
che
vi facciate a meditare
,
no*
no-
Ara natura
ftre
le
,
noftre pafloni
e le
efigenze
.
troverete
tutto ci
che io non
,
inganno
Aiate
Con
e
perch ne re-
perfuafa
anche
fenza
profondarvi
filofofiche
5
,
in lunghe
ferie
riflefloni
le
mi
fo a
darvene
pruove
,
non poffo
Storia.
per
altronde
in
traile
che
dalla
Ma
tano
coli
5
in-
Alcune mi prefendiminuifcona
ed
una
altre
ferie
in parte la
ulti-
'"
I
48 ultimamente
'
LETTERA
altre
ne limitano
aliai
pi
;i
il
numero
Storie io
mia propofizone
roglifici
,
che
caratteri
Itati
ge
od
legni
fono
da che
ftato f
1
Uomo
Storie
(
,
Le
Ordini
del
primo
de'
di
fuddetti
tre
fenza
i
far parola
,
quelle
ci
)
degli
Arcadi
(1)
(z)
(?)
(4 )
quali
(
fecondo che
,
atteftano
,
Argon.
Hippol.
Faftor
4.
Apollonio
(
)
(
Seneca
2,
Ovidio
efTere
y
2.
Tl.ebaid.Jib.
^ ^^
dugento
.
),e Stazio
^ j^ ^ ^^
4
)
,
pretendeano
,
quali
Mondo
milioni
,
fino
a tremi-
e fette
e pi di an-
ni
Or che
altri
fempre
flati
,
in ufo alcuni
o caratteri
o geroglifici
,
od
ftra
qualfivogliano fegni
ve lo
,
moelfi
affai
che
pi rilevanti cofe
tecek
APOLOGETICA.
teceflbri
49
che ora
effl
gi
avvenute
quinci
,
che
eb-
bero
centra
,
bellicofi
popoli
in
dd Tun:
quin
mila
del
Giappone
,
da ventidue
che ricevete
,
cinquecento
e pi
anni addietro
,
Mogol
allorch
domand
quante
ora
(
egli loro
^lc leggi
per intro-*
11
migliaja
anni innanzi
de' loro
della
cronologia
,
Sovrani
la
quale
,
fecondo
pi
di
la
lare
conta
dalla
fondazione
del
[
ed
fe
ora fino
dell' Ecliffi
e de' pi fpeciof
homeni accaduti
G
(
ro
)
il
Grazioiffima V aria
fuo Cinefe
il
colla quale fa
par-
larne
primo Capitolo
di Filosofia
egli
:
delle
Mefcolanze di Letteratura
la
mira, che
So
LETTERA
3
ro Re
checch dicali
il
rifleffioni
fi
Le
Storie
del
fecondo
Ordine
fono
quelle fpacciate
dagli Egizj
,
un tempo da
,
Babilonefi,
e da
dagli Ateniefi
Mace-
doni
primi de* quali vantavanfi d' aver confervate ne' loro Archivj le Offervazio:
(1)
De
^.
Divinat.
ib.i.&ii.
vo col d' Aleffandro il grande 5 qualunque pur fa la burla che voi infieme col a ) Cicerone ( 1 ) ve voftro buon amico ( K -. v tra gli cio fecondi i Tra prendiate ne
,
Egizj
alcuni
faceano
rifalire
X antichit
del loro
Regno
parecchi
E9J1
da
crederfi
che Cicerone
perciocch
,
chamfi
effendo (ia-
mio compa-
gno
lo
crede
APOLOGETICA.
parecchi altri
(
51
fino a
innanzi
:
alla
fpedizione
,
del
,
fuddetto Aleflandro
gli
due ultimi
cio
Ateniefi
Macedoni facean
riflili-
re la loro fino
zi
alla
fuddetta fpedizione
E
,
che cofto-
geroglifici
o
,
fegni
vel
provano
teneano
della
queir efatto
loro
antichit
conto
,
che
della
varj
punti
f
quale
non poteano
e
a'
non
pel
mezda
.
efTer
dinotati
Poderi
a'
tramandati
Anzi
per
rifpetto
fuddetti
Babilonesi
( 1 )
un luogo
le
di Plinio
CO
Lib.
vii.
che
:
lettere
fieno
fiate
ma
noi fo per
non
en,
che
$2
che
fufcitate
...LETTER A
intorno
,
a!
fuddetto paffo
,
fi
trovano
le
quali
agio
f
vi piace
potrete a
voftro
beli'
propiamente
alla
.
No-
Articolo Babilone
In
fomma ancorch
d'
timento
il
Ocello
Lucano
il
quale entr
eternit
di
primo
nella
,
fentenza
la
dell'
quello
Mondo
di abbracciata
|
!
da Jrijotele
divenne poi
la
pi
te
propia a terminare
di
5
le
lunghe difpu*
alla
tante
Sette
intorno
Prima
f!
Caufa
mo
e vi
T eterna efiftenza
glifici
bili
,
\
de*
gero^
o de' fegni
effendo
,
eili
infeparafocia-*
fccome diffivi
dall'
Uomo
bile
Ma
innanzi
dei-
terzo Ordine
non
poflb
far
di
meno
di
non
APOLOGETICA.
ioa avvertirvi
ra vi
,
53
ho detto per
.
due antecedenti
una
neceflaria
prudenza
,
e favo*
:
ficcome
,
di n'
fatto
io lo tengo
,
per altro
ve
ho
fatta parola
non
infallibile
verit della
mia opinione
fi
,
Le
quella
Ordine
riducono
Secondo
al
mancano
Al-
foli tre
anni
compimento
preffo
del cinquan-
Mndo
fole
il
danno
nome
,
di
i
primo
primi
Scrittote a colui
libri delle
,
appunto
Storie
,
il
quale
dette
5
che fono
,
il
Pentateuco
,
-fenile
quelli
gli
( 1 )
fecondo
le
elfi
Mos
egli
Udite
fra
:
altri
parole
di
Giuftino Martire
(
//
Profeta Mos-,
u.
me
il
54
m-m
LETTERA
accennato
,
me innanzi abbiamo
tutti gli Scrittori il
fa
il
pi antico.
di
Se
poi
vi
piaceffe
conofcere
pi
oftinato
di tutti a foftenere
una
tale opi-
nione
bafta
che vi rechiate in
,
mano
il
il
libro di
Giovanni Nieremberg
fi
quale
febbene
lo,
dirli
non pu
in
meno
luoghi
di
j
moltiffimi
,
bene
riefce a provarlo
>
p,
quanto
riefce
Uezio
(0 Demonfirat.
Evan^el. Prop.
4- cap.r. $.
( i )
57
ciliano
che
il
ir fuddetto
Mos
foffe ftato
pure
il
primo
La qual cofa quanto flranamente fia ftata dall' Uezio immaginata chiaramente il moftra
(z)
il
Signor
Giovanni Toland
(
nelle fue
Num.
$t
Origini Giudaiche
fteflb
)
,
coli*
efaminar lo
paffo
di
Diodoro
di cui
Uezio
f.
vale
Miglior
'
cofa per
il
intendere
eflere
ftato
Mos
primo
cofe
APOLOGETICA.
imperciocch
nanzi di
55
5
Mos
egli
negarlo lo
fteffo
n folo
chiaramente
di
che per
gli
400. anni
prima
la
Mos
predo
5
Egizj in ufo
geroglifica Scrittura
ma
arriva anche a far parola dell' intero alfe* perch rebeto delle lettere Egizie ,
miate pi
degnatevi
famol
all'
Opera
d'
Attanagio
5
Kircher
intorno
Ohelfco Pamfilo
fer letta
efla
,
ben degna
d' ef~
da voi
egli
,
da e (fi
fcritti
nel
Capo
,
terzo prima
colla
maggior
dirti azione
ed efttezza di-
famina
la Storia di
Mercurio Trifmegijo,
,
e principalmente
il
X articolo
fior
,
che rifguarda
poi fa toccar
d'
tempo
in cui
con mano
che
fin nel
tempo
Abramo
furonci
:_:
56
LETTERA
gli
furonci tra
ratteri
ca-
geroglifici
;
ma
lettere
giacch
(
il
fa
fapere
che
il
fuddet-
to
fit
Mercurio
quale
dovette
i
di necef)
Faraoni
fcrif-
fe
tra
Ma
perch io ho intenzione di
lettera
,
fcrivervi
ci
una
ift
non un
libro; percri-
non
a troppo
minutamente
permet-
tetemi
ftigare
vi
prego
ghfici
fi
o de' fegni
al
,
ne'
innanzi
Diluvio.
La
cofa
fervazione
g^? ^
1
rappor-
Giufeppe
(1)
Trovar o
)
,
no
la e
Scienza
l'
egli dice
APOLOGETICA.
ciocch
57 Uomini quel
,
tanto
perch
meno prima
d* ejfer
cinto conof
loro
una
e a*
e
,
una di mattoni
talch
l'al-
fcrivendo in ambedue la
5
trovata
Scienza
le
f quella
de
ve-*
mattoni per
nir
meno
quella
agli
durando
:
confervaje
Uomini
chiara?
,
la
Scrittura
.
La
volete
pi.
credete gi
che
,
la
notizia di cote*
in
fte incifioni
in pietre
,
mattoni
fi
ri*
cavi unicamente
dal fopraccitato
Giufeppe
,
imperocch Y
fua Stou An
antichiffimo Berofo
ria
che
fcriffe la
Giufeppe,
j
efpreffamente la
conferma (1)
allorch
( )
-
Lib
'
'
qu
parlando
58
LETTERA
de'
,
parlando
luvio dice
tempi
fcorii
innanzi
al
,
Die in-
del
dovea fopravvenire
e
forf
giore
ti) Lib. tiqu
1.
fu fcritto da Giufeppe
1
:
An-
rion
do
egli
E
fe
(2)
poi
j
vi
di
piaceffe
di
dar
fede
a'
Commentar
fopra
,
cinque
delle
antichit di
(2)
Lib.i.pag.6.
Berofo
potrei dirvi
,
con lui,
che
di
che E
fin
da fettecen,
pi anni innanzi
Nino
Fo*
maN
fin
con
,
ifcrizioni
nomia
zi
al
che
,
da
cinquecento anni
o poco
meno
innanle
Diluvio
ifcrizioni
APOLOGETICA.
fcrizioni
neceffiirio
59
.
in
pietre
,
o in
mattoni
E'.
per
ci
,
ad
oflervare
che
fuddetti
di
He-
menzione
>
Padri Ter
tulliano
Ireneo
,
Cipriano
,
Clemente A~
,
lefsandrino
Giujino
,
Attanagio
Atta*
nagora
gofiino
Lattanzio
il
e principalmente
A*
luo-
quale
oltre a
,
molti
..in
altri
ghi
ce
:
ne' quali
ne parla
uno
cos di-
et timo ,f
nella di-
pendenza
Disine
,
Adamo
dicendolo
.
Giuda
ch
f
Apoftolo nella
fua
fede
agli
Pijola
,
Checa*
quali
detti fcritti
non dan
Ed
2
eccoci,
Signora
per lo
meno
anni del
Mondo
H
a
)
Effi
gli
apocrifi
t mfw
&
,H
6 do novecento ottantafette 5 giacch in quel tempo fi part dalla Terra Henoch Ma il gran zelo che io ho per inal. ,
LE
TTERA
mi
,
bare quanto pi
fia poffibile la
nobil,
de*
i
Caratteri
de'
Geroglifici
e de'
Segni
che
,
prefente
mia
lettera
mi
in
fpinge a ricercarne
.
pi
di
addietro Y antichit
Or
gi
,
mi
o
:
par
vedervi dare
tefta in
un
forrifo
crollar la
atto di beffarvi di
,
me
eccolo
mi
te
,
par gi
comune
fi
frenesia
di
tutti
quali
trovano impe-
o arte
eccolo a riconofcerne
.
l'o-
rigine in
Adamo
,
.
Ma
,
fia
con voftra
buona pace
tutti gli
Signora
quefta volta
non
magori-<
Io fapr diftinguermi da
poich
laddove
la
gior
lire
Adamo
per inveftigare Y
gine
1
Hi
I
:
APOLOGETICA.
gine
delle
61
ini**
cofe
intorno
-,
alle quali
prendono a ragionare
d'inalzarmi fino
conofciute
,
io
far
contento
tutte le
generazioni
Jlipite'^
vale a dire
eccettuatone
il
folo fuddetto
,
Adamo
dica per
f
pure
permettetemi
)
che vel
modo
di reticenza
niuno for,
che
io.
Ne
to
momenad-*
voftri
dubbj
Non
,
potrei forf
durvi
un
intero catalogo
,
di claffiche au-
torit Latine
Greche
,
Ebree
,
Caldee
Arabe
le
Sammaritane
idioma
che
Etiope
ed Egizie,
quali vi diceflero
,
propio
Adamo
di
ha
fcritto
degl'interi libri
Degnatevi
grazia di
cher
(1)5
di
.
giacch
d' ufar
la
brevit
,
che mi fo-
(0
obeiif.
Pamf.
phil.lib.i. cap.
no propofto
mette
dftefa
con voi
non mi peralla
non
62
altre
LETTERA
diftinte
e graziofiffime notizie
fom~
miniftrarvi intorno z
A-
damo
C
1
Piacciavi
ve ne prego
di rifcon-
Diaion.
trar l e nel
Bayle
.
(
il
Hiftor. Artic.
A-
1)
Ma
gi
fuggivami
.
dam. Not. k.
dalla
memoria
gran
portentofo ritrovamento
fcritto di propio
al
del
d'
C
Codice
,
pugno
Adamo
accaduto
(
celebre
Mercurio
m T
fuo
ulmade in Hexamero.
Trifmegifto
Voi
mia
let-
E
,
che
Non han
potuto for-
efler
pure
tutti
manofcritti d'
Adamo
fili-
fc
que' tremila
le
pi volumi ritrovati
,
cofte
del
fle
(5)
nel
?
Tom. 2. Gap.
XVI.5.XLVIII.
,7
)
'
Uditene
.
le
.
propie parole
,
fiato
riferito
che ejjendoji a
ordine
j-
del
Czar
di
Mofcova avanzati
il
alcuni
Geografi
ver/o
detto
Mar
Cafpio per
,
ivi
fcoperta
una gran
fabbrica
APOLOGETICA.
fabbrica di pietra mezzo fepolta
rena
9
63
nel a~
d' architettura
,
dell
ti
antica
ritrova-
ripoji in
un
armario
di color
5
pa~
che
.
gonazzo
di
co'
caratteri
bianch
ma
Or
dirette
voi mai
,
atte f
cos
ftraordinarie circottanze
e fopra tutto la
?
Con^
anche
cedetemi intanto
che
io per
ultimo comarrivi
pimento
a dirvi
luto
,
,
della
mia reticenza
,
X avelli vo-^
fletto
Adamo
caratteri
de' miei
geroglifici
o fegni
5
Ve ne
.
ri-
dete
Siete
ben ingiufta
le
,
troppo pretto
condennate
altrui pretensioni
Adamo
,
Signora mia
le
ebbe
il
fuo Maeftro
pure
il
qua*
ftato
:
dovette di
di lui
,
necettt
eflere
prima
che
g*
infegn lo fcrivere
e'1
nnHi
64
e
re
'1
LETTERA
folo picciolo
f fia
dubbio confifle in
fape-.
coftui flato
,
me
le
Ra&iele
Io fleflb
Adamo
fi
era
per
Rab-
nel
i
loro
Commentario
V
fui
Genefi
,
a)
che
fia flato
Uomo Jambufan
Som*
Alcuni
detto
fpacciano ancora
d'Adamo,
fi
per
e
dare
al
Adamo un
,
fuperna fapienza
riportato
to
dal
in
il
quale fu poi a
tolto
Cielo
nel
punto, che
,
egli
fa
/caccia-
Paradi/ Terreftre
ed ultimamente di nuofuppliche
,
vo
reftituitogli
per
le
moltiffime
che
Dio per riaverlo ; e che ila queflo medelmo libro per una continua tradizione dal detto Adamo a Seth , da Seth ad Henoc , da coftui a
porle
a
fucceffivamente a Sem , ad Abramo , ad Giacobbe, a Levi , a Kaath,ad Amram, a Mos , a Gesn , a' Vecchioni , a' Profeti , a'
,
No
Ifaac
Sapienti
e alla perfine
a Salomone
pervenuto
e che
APOLOGETICA.
Somhofcher
bei
(
65
i
vel
giureranno
tutti
Sa-
a)
Or
e che in virt di quefto gran libro lomone fppe tante belle co/ fare
il
il
fuddetto
Sa-
e tra le altre
(
i )
.
celeberrimo
(
Tempio
Veggzf
il
Saldeno
,
(,)
Qtia Theol.
x.
Altri
,*
altramente leggono
ma
con picciola
Exerc.
differenza
gli
e a
.
Nabote
Erano
principal
articolo era
altri
ficcome
vogliono
degli
,
Angeli
Era
quefta
Setta pi antica di
Mos
e delia
Mofica Legge.;
.
e Si era
fo
dice
molto
diftef
nelP Oriente
tra
Beidave nel
le
Commentario
,
fu
V Alcorano
Sabei
altre
cole
la
che
fddetti
Religione di No : e KeJJeo aggiunge , che fi vantavano ancora d'aver confrvati per mezzo d' una
fedele
tradizione
libri
di
Seth
di
Majemomdc
lochim
nella
.
fpefo ne fa
il
quale
fua Storia
era gi
lice
;
fede
una Setta , ma un Popolo delf Arabia FeEgli per fecondo me non merita troppa perch non ha f non che con poca accudella
detta iua
iiccome ho
io
\PM'
66
LETTERA
Or
vi.
,
d pi r animo di rider tanto podella mia prefunzione i Efaminate un fanno a rii quali fi co f tutti coloro
cercare in
fe
.!
,
Adamo
affittiti
fieno
da tante
Notate
la
e cos folen-
ni teftimonianze
la
bizzarria del*
favola
tempo
che io
riftringa
la
mia
ri-
cerca a que' limiti, che vi ho promeffo. nella BibIl primo figliuolo . che fi legge
bia eflere fiato generato d'
Adamo
,
egli
Caino
or in
,
coftui
che
aleutaori-
mente voglio
o de'
finora
rente con voi per rifpetto a tutte le covi dichiaro fe gi dettevi , manifeftamentej
ora
che
Do-
ineontraftabilmente
ammettere in Caino
1
7X^
APOLOGETICA.
Caino un
fegno.
carattere
,
67
un
,
geroglifico, o
un
da
penfate gi
colle
plicemente
Voi
Vi
5
buone
mi
,
immaginatevi pi torto
innanzi
alla
tefta d*
,
che mi
intero
la
faccia
un
efercito
fefta
numerofo tanto
quanto
parte degli
Uomini
che abitano
la
che
fa
nella
oltre
,
ad un buon
fiaci
un
fo-
prabbondante numero
di zelanti/fimi UfiI
ziali,
Brerewocd
de"
le
nel
fo
(
i
libro
)
delle
y
Ricerche
fu
la diverjlt
linguaggi
afferma
che divi- (0
in trenta
,
dendofi
Gap. pas * 2,
XIV,
parti eguali
fi
Maomettane
de
e
del
)
che
alla
ffta
parte risponi
Criftiane
Protesami
chi
gli
Scifmatici
fddetto
fi
trovi
Menga
efTerne la
met Mao-
mettana , pure non quefa opinione cos ben ricevuta e generalmente approvata , come la prima .
68
ziali
,
LETTERA
i
gli ftrepitofi
fulmini
,
alle
mani
ed oh
fa
ftrana maniera
i
prima linea
contro di
i
Appena
i
Capi hanno
,
fcagliati
elfi
fot
fat-
ro fulmini
to tofto
che tutti
Combattenti
,
mezzo
5
giro a diritta
volgon
lo-
ro
le
fpalle
n ofan pi di rifguardargli
in faccia,
pi
''
Volanti
da
quali
,
la
linea
di tanto
'!;:;'
in tanto affittita
e che
Zetetici potrei
chiamare
fi
faccian
loro
(
fopra a pren-
a ) La fecon.
da
Non
vorrei
in
la
che
qualche foreftiere
quefta mia lettera
>
,
cui
potr
in
forf
cadere
mano
mi
perve-
nendo a leggere
le
fcherzevole allegoria
della qua*-
quefto luogo
vaglio
ci
al
,
ne prendere cccafi
fone di
confermarli in
che
fia
dell'
Inquifzione
Tomo
2. delle
APOLOGETICA.
tere Giudaiche
nella quale
,
69
propiamente
nella
,
lettera
al
,
63.,
corri-
Ilio
fpondente
irti
Aaron
,
Monceca fcrivendo
0'
Bacchettoni
5
chiama
fuh'ord nati
Ufizio
,
Frati
Or
io penf
bene
che
Suddetto
te
Ebreo /campato
e
forf
di
Spagna , qua in Napoli pieno di sbigottimento capitato, avendo qui piire intefo da qualcuno parlare Io fierl idioma , che col parlali , tla
ricerche "de' fveriirmi
,
Santi
llfizj
di
.,
e di Portogallo
un
ra
irragionevole
ffl flato
il
tra/porto della
ma
,
ecce/Uva
pau-
indotto
a fb fpett are
ra fr
curari!
fuddetto Tribunale; e
la
che
per
foverchia tema
che
detto
avea
di
me-
glio .informaffne'
rente
avefTe
al
.
fuo
corrifponl
feruta la citata
lettera
Siafi
pur
co/a co-
me
fi
voglia
io
perch rimanga fu
fiata
gli
occhi del
j
;
Pubblico
della-
fmpre
.netta, dai
:
quale
tanto
fmpre
la
in
ogni tempo
gelofa
in
mia amabiliflima
*
Patria
(0
ne
i
di. {coprirgliene
>
che
motivi pro>
ricufata
1
V introduzione
gnanza
7
gnanza
s
LETTERA
cos
,
flenne
dire
angolo
dell'
per coci
nel quale
la
contezza
cof
dapoich non
,
ha
Scrittore
alcuno
delle
Italiane
il
quale
de' Napoletani
E
(i)
'1
Signor Bayle
quantunque Oltramontano
informato
(
i
mo-
ben Dia. Hift. Ara d' efTerne aflai Art. Ochin Not. per riferirne qui brevemente
D#
Ma
gno d'erTere ri/aputo , dico , avendo il Re Cattolico per opera di Conflvo dr Cordua , fpran nominato il Gran Capitano , fatto acquifto dell'intero Regno di Napoli, tra le pro-
Gran Capitano , cui era fiata dal Re una pieniiBma autorit communicata nome di eflb Re a' Napoletani la pi ffece in lenne e la pi grata a' medefimi fi fu appunto quella, che nel loro Regno non farebbe mai fiata
mette
,
che
'1
fuddetto
fiabilita
1'
Inquifizione
fofTe
In-
fatti
comech poi
,
al
fiiddetto
Re
caduto
nell'
animo
;
annullando
ficco me
ricavali
de dalla
Piftola rapportata
Origin.
Inquifit.
me hli
Ci
:
poi
il
ripenfandoci
non turbare
data
alla
te-
(s)
Lib.so.cap.i.
de anzi deliber di non mai pi penfrc to abborrita introduzione della fddetta Inquifizione : Cos ci atterrano il Mariana nella fa Storia ( 3 ) ; e '1
tan-
APOLOGETICA
e
']
7i
Aragona Al fiddetto Carlo Quinto ; fotto Re fu Succeflbre l' Imperador cui Regno efTendone fiata di nuovo tentata P inil troduzione dal Tuo Vicer D. Pietro di Toledo , n' avvennero le s conte turbolenze , defcritte non meno che dagli ftranieri dagli Storici 'del noftro Regno Talch fu neceilrio per lo riftabilimento della pbZurita negli
Annali
d'
blica quiete
di far
che
:
ffle affatto
cancellato
il
nome
te
il
dell' Inquifizione
cos
4.
aflerifce
non /blamenRedel
Sammonte
nel
Tomo
altri
( 1 -~
Cotto nel
Compendio
;
Storici
)
.
.
Napoletani
tT
ma
nella CO
il
Foglietta
.,
Mambrin Rofeo
,.
De Tumulti
fol.
Regno ; il Bentivoglio nella Stona di Fiandra ( 2) e propiamente nell' Orazione del DuGiacopo Augurio ca di Feria al Re Filippo IL * Natal Lib. della fua Storia de Conti nel 2. Tuano
Storia
del
,.
Neapolitano
, 4#
(1) Part.i.lib.j.
,*
nel
( 3
)
Lib. 2. della fa
nella Storia del
io
Storia;
il
Cardinal Pallavicino
di
Concilio
tralafcio
.
Trento
ed
altri
0)
x.
num.4.
if.64.
do Filippo IL
tativi
allorch furon
pure
dell' Inquifizio,
ne
ci s*
Napoletani
e con^
gregatefi le
eccome
inviarono,
alla
J2
;
LETTERA
Regno,
alla
Corte di Spagna il P. Paolo d' Arezzo Teatino , che fu poi Arcivefcovo di Napoli ; il quale avendo fupplicato il Re , perch non permettefTe lo
del
ftabilimento
n'
ottenne
nio
la
favorevole rifluzione
Il
P. Gio: Anto-
(0
(z)
Gap.
i<5.
Cangiano nelP Moria della Vita del P. Paolo d' Arezzo ( i ) minutamente il racconta ; e '1 Sum(
) ;
,
'1
io. cap. 4.
Regno
nel
e
ed
altri
E
t
,
fecondo
Tomo
Regno
fatti
del noftro
i
Napoli
fi
confervano re-
giurati
gli
ricorfi
dalla
al
anni
1691.
,
1692.
Re Carlo IL,
non
i
allorch
foffe ten-
dubit
tata
ella
che di
foppiatto
ne
F introduzione , come Imperador Carlo VI. negli anni 1709. , e 1710. , e favore le riduzioni pref da' (addetti Regnanti a detto del fmpre per efclufione in del Regno > e
altres
ricorfi fatti all'
da tempi affai remoti ferba Comune della Citt la cortumanza di creare una il Deputazione , che una delle principali , comporta di appun(celtiilmi Cavalieri , e Cittadini , e chiamata unito DEPUTAZIONE DEL SANTO UFIZIO ; V ca cura della quale F invigilare 5 perch nel ReTribunale
.
Oltra che
fin
gno non
fi
ri'
ben*
dee
alla
perfetta
membri
della (ad-
detta
IL
**m^.
P ,
APOLOGETICA
detta Deputazione la felice riuscita
di v ci
,
73
che ul-
caduti
efindo effr timamente occorfe nel 1746. : nel foretto, cfie di nuovo fi proccu rafie introduzione del fliddetto Tribunale y ne fecero toricorf aLGlementiffimo Noftro
,
poich
lto
Re ,
e datagli conil
Dicembre dello
intraprefa
altres
il
anno
coi
quale
fi
degn
in tutto e
per -tutto
,
qualsivoglia oc,
culta
e di gafti-
garne
tutto
Popolo n'emltafTe , e perch ne fofl pure a'Pofteri la memoria tramandata , in una lapida
a gran lettere fu tofto regifirato , e in un muro del piano di queir Edilizio di $* Lorenzo Maggiore , dove Or argola Citt ha i foi Tribunali , allogato
..
fatti
Storici r che
fino
,
a quefti
f
i
ul-<
timi tempi
letani
fi
Napo,
.
S.
Ufizio
Ma
,
poich
che ho
mi
fon
moftrato
intef del
>
confrte
il
per
onore della
Patria
il
non mi
,
refto
.
che
trova
per
rifpetto
a'
Napoletani
il
Il
buon
decoro
.
e con trop-
pa
libert
n' oltraggia
la
riputazione
Se non che
ftimo
74
ftimo
t.E
che non
fia
TURA
da maravigliarne | poich
5
eflor
do
egli
Ebreo
dee
feria
altro effer
di
elfi
pochif-
come
di
!
colui
che
lo
fa
parlare
>
efln-
do un Uomo
scorrer fino
e di quella
profonda dottrina
nella
che. egli
,
,
abbia
potuto tradelle
bafFezza di
ingi rio f
e
la
fmminifhargli delle
non che
.
ac-
chimeriche
Ma
te
le
io
che per
molta pratica
che ho di tut r
,
flie
il
dotti (lime
opere
conofco
e intendo
,
fondo
s
Autore
filmo
e cq*
aflolutamente da ftimare
,
lettera
egli
far
che
nelle
pr*
in
propia
indole di
tempo
fi
tempo
che
'1
manifeftarTe
fommo Audio
un
s
,
ila
li-
ingegnata
fargli ufre
s
nello fcrivere
libert
nero
vore
re
una
fcoftumata
di fargli tan-
te sfaeciatiffime
menzogne
al
fpacciare
fempre pi ediofi
Pubblico
comech
APOLOGETICA.
troppo
pienamente
f
75
de' Signori
lodare la condotta
,
Svizzeri-
egli
vero quel
che mi flato da
un
raccontato
cio
che
e/li
Giu-
trova
l'
molto
,
gliati contra
Autore
fieno
nuti fddisfatti della fcuf efpreffamente da lui fattane nella Nota apporta alla Lettera 72. del Tom.
non han considerato forf , che egli non per altro ha dovuto far quel , che ha fatto , f non che per frbare la legge offervata da tutti i
3.
;
elli
famofi Autori
quali
fmpre
e
al
fi
fono
comodarfi
ine
le
il
pi
all'
ne'
fntimenti
e ne' detti
,
indole
loro
,
Opere
in oltre
il
affai
>
ingiurio
a dir
vero
e irregolare
ffpicare
e tanto
SUA NATURA
desimo
fi
pi che per
le
me,
chiama
da
lui feru-
ta innanzi a Ritte
Autore della
Filoffia del
BUON SENSO
abbia po-
tuto cadere in tante feoncezze , e in tanti flenni errori, ed abbia voluto conciliarli contra 1' odio delle intere
BUON SENSO
o quale
Kz
76
ET TE.RA
fiata
il
farlo
E pi
on-
fallita
que'
ofFefa
tali
Ebrei,
,
de T
fatti
5
viene
fare
fono gli
col
ficcome ora
.
intendo
di
io
fuddetto
di
lui
Giacobbe
ilo
in
chi altro
,
mai fuori
e
ha ravvifata
ne Napoletani
to
craffa
ignoranza
e
che
egli,
ci
ravvifa
?
il
in
quale
fconofciuta
i
inofpita terra
ha egli
buon
Ebreo menati
la
fuoi d
da non
erTergli
mai capitata
notizia di qualcuno de' tanti fimofi graviffimi Auin ogni fortori Napoletani cosi antichi, come moderni
,
ra di Scienze
ed Arti
E come pure
in quel
tem-
po , in cui vennegli la voglia di fcrivere la fu a lettera 3 non proccur d' informarli meglio della veavrebbe ben faputo , che in Napoli valenfiorivano appunto in quel tempo de' Nobili* Ordine tiffimi fpiriti j e per lo pi dell' tutto d davan fuori dottiTime Opere ; e i quali
rit ?
Se T aveffe fatto
.o
di
materie frivole,
ma
ni
fcientifiche
trattanti
,
le
i
della
buona
,
Filofbria
della
Natura
.
matiche
Io
,
un
quali infi-
nito catalogo
non
voler
APOLOGETICA.
voler far cono/cere
i
17
Europa
fimi
il
al
nomi di tanti Illuftri lumi dell* da loro medefimi fono fplendentif. Oltrach ci Mondo tutto ben chiari
quali
.
trova gi in parte
fatto
batta
la
flo
per
ri-
manerne
'Hicodem
fddisfatti recarfi in
mano
BIBLIOTECA
poffibile,
NAPOLETANA
.
Ma
,
com'
le
\
che
fia
mai
fuggito dalla
tifUmo Ebreo
che
la
prima
Accadefu gi la
mie
che
fienf
introdotte nelP
Europa
celeberrima Accademia
Re
Alfonfo
dalla
le
?
quale han
norma
regola tutte
altre
altre
tanto dell'
il
che delle
Nazioni
E che
,
Leggi Accademiche
tante Citt
bilite
,
in tanti
,
non
,
ufcito
non
dalla noftra
Citt di
di Spi-
Napoli
riti
fliciflima
produttrice in ogni
tempo
Maeftri
ed
,
Eroici
privata notizia
letani
fi
? Pure non quefia gii una che flamente da noi altri Napo-
frbi
che
anzi
comune
$
a tutta la gente
fiali
di
quefte materie
ben informata
degli
e che
pref la
,
cura di
leggere alcuni
,
Scrittori
\
Italiani
co-
me
altri
il
Cajelvetro
e
il
Mini ur no
il
il
Vontano
,
ed
ultimamente
Tafuri
DELLE SCIENILLUSTRA-
ZE
78
STRATE NAPOLI
lo
fteflb
LETTERA
,
.
Circoncif nel
tutti
Tom.
1.
lettera
37.
trat,
tati
da ignoranti
generalmente
g' Italiani
non
fr
perch m' immagino , che da le ifi a provarlo ; E flimo affai convenevole il non imfi manifefli prenderne F Apologia ; poich temerei frte , che almeno effa non degenerante in un' aperta ftira non potrei attenermi dal dire , che quanto ci ha
.
.
di meglio
(
in
quali
tutti
gli
)
Scrittori
Oltramontani
da
eli!
>
qualcuno de'
Italiani
quale prima
di
T ha penfto
che
chi
llo
e che
non
ci fi
>
la differente
fpravvefle
quale chi pi
e
che per
que-
affettino
Aual
tori Italiani
acciocch non
i
troppo
:
facile
Mondo
f
li
di /coprire
far di
n potrei
qui in
,
for-
pure
meno
non dire
che
Napoal-
non
fi
tanti libri
quanti
trove
non gi pagato per dar fuori le fiie opere del reflo pi che ficuro , che f qui fcrive meno , fi penf per pi , e meglio che fi in altre parti , dove tanti libri tutto d fi veggono venir fuora > e de' quali flarebbe affai bene
dee pagare
:
il
dire
APOLOGETICA
i
79
che to-
dire
il
quel
che
,
la
vecchia
:
di
Tofcana
,
fva
porco
gi dille
Gran romore
ben potea
e poca la-
na
tezza
rifper-
la dal fo
cui fu
gi in Londra da quel
se
,
e prudente Inglefatto
,
che
;
di frefeo
il
icoperta
ta vien detto
(
,
Tom/s'
Ma
quel
,
quanto
falf
quel
che ha
5
il
fddetto Brito
inetto
let-
lett
'
1?7
Scritto dell'
tanto
Tomo
che
i
intorno
a'
Napoletani
lad-
dove
Caff
narfi
,
riferifee
y
iti
un
nel
quale
un di effi , tra gli altri fpropofiti gli fi fece f il Porto di Parigi fofe cos bela domandare lo , come quello di Napoli , e f i Va/celli del Re Or chi non vede manifeftamenci fi manteneflero te efler quefta n pi n meno una di quelle in-,
.
spide novellette
delle .quali
fono pieni
que'
fine
agli
diadelle
fpro-
pofiti
de' Guafconi
f
fi
trovan comporli
fi
Oltra
che
di per
prima giunta
manifHta per
,
falfiA
che
Nobili
Napole-
'
*T"
r
80
LETTERA
fieno
poletani
mai
in
flati
o che
;
fieno
ora
/oliti
d' intervenire
alcun Caff
la
to
ti
quefto
il
concitarne
teftimonianza di tut,
i quali da dovero , e non gi fintamente fieno fiati per qualche tempo in Napoli Etti finceramente confeSTranno , che non Slamente non ci ha eSmpio che alcun Nobile Napoletano fia mai entrato in alcun Coffe ma che n pure effi forestieri , ftante il cofiume della fuddetta Nobilt del PaeS , hanno Stimato bene di farlo per tutto quel tempo , che ci l fon fermati Niente di quefia pi vera V altra notizia , che
:
egli
Spaccia per
Slita
rispetto
in
al
lungo Soggiorno
che dila
ce efler
di fare
Roma
per
:
lo
-
pi
9
mag-
gior parte
gafi
de'
ma
perch vegchimerica
,
quanto
il
aSIerzione
,
fai Sa
batter
fette
,
far
fapere
in
5
che
V.
eSTervene pattati
Soli
od otto
parti
,
queflo
corrente
anno
con tutto
di
in-
Anno Santo
una coS
Europa un'
infinita moltitudine
aSTai
freftieri
solita
.
partita
notabile
e
?
Or
di
altri
il
anni
Ma
quante
a'
n ha
affaftellate
,
dolce Giacobbe
ce n' ha
3
,
per rispetto
narra intorno
Napoletani
niuna
,
che
quanto quella
d'
che
edificazione
un
certo
Tempio
Raccontano
APOLOGETICA
Raccontano figura d'
d
eJJ
8i
( egli dice ) che V Diavolo- fitto la porco fifacea vedere ordinariamente ogni a paleggiare nel luogo , dove quefio Tempio
un
fi
trova fabbricato
e che
,
cagionava
un
grande fp aaVeJJe
nuta
tinuato a farlo
fio
un fracafi
fiupendo
ma quando
,
errava qualcuajf
curavano di y far la limofina a poveri Frati mendicanti > gli maltrattava , e gli riducea in uno fiato pericolofijfimo anche d morte Un certo nominato Pomponio , che
3
no
e fiopra
tutto coloro
quali poco
di
Napoli ne
confiulto
una
.
certa
Cofiei
il
Santa
alla quale
dove
Tofio che
fu
git*
damenta del fiuddetto Edifizio > il Diavolo difparve per fempre // Veficovo fece fare un porco di bronzo,
.
che fi conferva nella Sacrefiia di quefio Tempio per ferbar la memoria d" un miracolo s [ir epi tofio . Cos
termina la
ci
la
fua narrazione
,
V Ebreo Brito
il
Or non
aftio
,
ha cofa
fua
,
,
ftio
Il
e
>
poca
che quefta
i
ilio
aftio
,
perch
falfifllmo
che
Napoletani
credano
con-
82
LETTERA
ci
y
Tempio
poich quel
che
e IH (blamente dichiarano di faperne , ne trovano registrato nella Cronaca de' Ve/covi di Napoli di Giovanni Diacono , nella quale cos
Scritto
:
quello che
Hk
cio
il
Ve/covo
Pomponio
che viffe
circa
gli
anni di Crifto
Urbem Neapolim ad nomen SanBce Dei Genitricis , fcmperqae Virginis Maria , qua dicitur Eccleja Majcris
5
altrimenti vien
Lapida
,
del detto
colle fguenti parole: Tempio Ci trova Eaflicam hanc Pompomus Epifcopus Keap. famulus
.
Quefto , e non altro Jcfu Chriji Domini fecit quello , che i Napoletani di buon giudicio ne fane ne contano ; e tanto maggiormente perch no fanno ben elH che , atte fa la coftumanza della Chie, ,
Criftiana in quel
fiata
tempo,
di
,
fi
foffe
creduto
nell'
ef
frri
qualche cof
prodigiof
edifica-
zione di quefto
Tempio
,
la
avrebbe avvifti
e Spezialmente in
fiaci
fccome in
vede
,
Roma
n
1629.
che
ftato verf
l'anno
Scritto,
re di
le
pcchifflma ftima
preflb
Napoletani
e
5
il
qua-
o da una
5
troppo eoceiliva
dal jprpio
beli
fantaftica divozio?
ne portato
umore
abbia infrita
APOLOGETICA
rita
83
nel
fiio
libro
,
de'
Luoghi Sacri
fiata
di
in
Napoli
la
fddetta novelletta
che pure
:
gran par-
meno
da
maflato
ravigliare
fiaci
feffa Tua riputazione , che da T abbia o copiata affatto > o tolta in prefto } ficcome '1 baffo coflume di s fatti Scrittori: non
ci
fiati
,
antico
ilaf
moderno
.
che moflri
far
d' indicarlo
1'
Engenio trafcorf
ancora nella
fi
,
parola
della porchetta
che falfmente
la lettera dell'
Ebreo
fd-
afferifce confervarfi
Sacreftia
;
del
gli
dee condonare
nel
poich vi Cufo
faceafi
un tempo
;
quale poco
dell' arte
critica
pochilBmo fu informato
,
de'
,
riti,
e de'
.
Romani
nulforf*
,
intendente
dell'
antica
Storia
Ignor
egli
e particolarmente
il
Nola
fi
per
eoftume
zione
della
celebrai
Porchetta
fliti
nel quale
Gionel
d' efrcitarf
tempo
Primavera e quinci forf , che alla nel grave erfila divota maniera penfndo cadde rore di credere la fiiddetta porchetta di Bronzo
della
:
fatta
S4
LETTERA
memoria
la
,
fatta in
Dia-
volo
/tto
figura di
porco
,
,
iccome dovea
fuddetto
(i)
cap.
nell'
ceca/Ione
Giuoco
della
Porchetta
Querto giuoco
12.
Ambrogio di Leone nella /a Storia Nolana ( i ) ne fa ancora menzione il famof Gloriano Fontano nel ilio optinolo de Ch arante , dove fcherzevolmente ne fcrif:
/
Il
Jd trattari ab
/praccitato
iis
Ambrogio
Leone ftudiandofi di
y
che
foffe fa-
tiffima favola della guerra de' Giganti contra Gioquefta congettura per non piaciuta al move derno Scrittore delle co/ Nolane P. Remondini , il
:
quale
tcfto
tico
,
vuole
e
che '1 fuddetto giuoco debba piut, con maggior fondamento riferir/] all' an>
Sacrifizio
farli
che
nella
Primavera fu gi
impetrare
in co-
ftume di
a Cerere per
:
un
abbon-
f;
dante raccolta
torno
'1
P.
Sebafiano Paoli
dello fte/To
giuoco ragionando
al
nell*
erudita
ma
Rito della
Chefa d
Nardo
tutti
i
immagina
/blenni
Sa-
che
nella
caronf in
onor degli
le
gni ver/o
Campagne
Ma
APOLOGETICA.
85
Ma per non andare pia in lungo , quel , che evidentemente prova la poca levatura dell' amabile Giacobbe , la troppa derilione appunto , che ha inoltrato di fare
nella fddetta
:
egli fa
,
vedere
la
pcchilHma
critica
iiderare la divertita
de' tempi
riflettere
le
avelie fa;
puto giudiciofmente
la
a quella diveriit
giufatamente lrivere
farebbe aliai
meno
.
tif de'
Napoletani
vero
dee
i
la
farebbe
que' tempi
a dir
fia fal-
concedutogli
) il
iffimo
fliddetto
quale ftravaganza
delle
parere a chi
fi
ben giudicar
Napoletani
foller sbigottiti
delle
vale a dire in
,
un un tem,
po
la
Germania
tutta la Francia
tutta la
Spagna
di tante
Larve
e di tanti Diavoli
i
di quan-
fon
?
pieni quali
?
tutti
libri
,
ce
E
,
quel che pi
in
un tempo
e
in cui
Paefi
liberi
meno
prevenuti,
di tutti
erano
d'ine-
86
LETTERA
,
5
d' inezie
di
da
Inghilterra
lenza
riflir
gli
gono
Storici
non
,
ci
3
il
infiniti
fpettri
larve
e fantafmi
compa-
in
Ifle ?
Ma
offerviii f-
pra tutto ci , che per riipetto anche a' tempi a noi pi vicini ne dice il Signor Collins nel fo Di0)
Sezione i.
fcorfo
fu
la
( i )
ved raffi
che
frequentiffimi
del
racconti
,
delle
appa-
rizioni
altro
;
e ora
orribil
Diavolo ora in un luogo ed ora in un da Diavolo ; ora ftto la figura d' un moro ; e ora ftto quella d' un gatto E
.
vedrai!! parimente
che lo
flefio
chiara
efiere
in
divenuta
paefi la
tanto
ge-
nerale in tutti
foi
egli
deteftabili
il
il
fguaci Incantatori
Maghi
.
fi
era
pi
flio
che avea
potuto
affrettato
comflo
pire
Trattato
della
Demonologia
Non
altri
dunque
pi
Papifti
altro
in
Napoli
fi
>
altramente
,
in
foli
.
tem-
Nazareni
ma
E da che
in
,
fatti
tiche
come moderne
Come
la
APOLOGETICA.
11
87
la
Divina
famof apparizione di Giulio Celare veftito alla fguita al fuo ucci/re Calilo nell' Alia , ,
che rapportata
Plutarco
da Valerio
cattivo
)
,
Maflmo
Genio
in
-la
CO
Lib. r.cap.8.
giijfa
,
al
2
nel
d'
orribil
fantafma
;
av-
M^
di
'
venuta a Bruto
dell' uccifa
fuo
padiglione
,
la
veduta
Pludi
Cleonice chia;
mata
che
fprefio
al
riferir
dello fteflb
tarco ( 3 ) > compariva a Paufnia Re di Sparta; (3) Vita mone fantafmi tormentatori del fiero Nerone descritti i
-
Ci-
da Suetonio
coft retto d
la
continua perfcuzione
cui
era
{offerire
te
II.
dall' ingiufla-*
mente ucci lo
lice gli
Teodofio
,
il
quale faccendofgli
prestandogli un Cail
Moreri
schi
la
fuo
,
Dizionario
di
,
tempi pi
il
fre-
vifione
cui
fpeflb
godea
noftro
,
gran
Torquato Tallo
eifolui
di
quello
fpirito
Buono
che con
,
intorno ad altilUm
argomenti
il
difputava
e
Manzo;
,
tan-
altri
confimjli
avvenimenti
nojofa.
tralafcio
f
che dalla
,
f-
yia
debbono
dalla
non che
,
i
fecondo che pi
umana o meno
fantasa avere
quatem-
condizione de^
*tr
"
ti.
88
LETTERA
fon
tempi
fomentati
3
fanno fntire
> ;
o meno pure
fi
n /blamente gi
,
predo
io )a
la
gente
e
ma
anche pre
pi colta
j
Quanto non
e
cre-
dere
che
il
fotte
e non preve,
nuto
ra
tanto noto
Tommaf Hobbes
pure mentale
tre egli
di quefta
5
fpaventevoli apparizioni
rimaner/I tlo
col
in
pau, che
non
za
:
afficu r
mai di
una dan,
ben da peniate
di que'
Signor Bayle
che egli
non gi
vedere
forf
,
avefTe temuto
di
ma
:
di
parergli
di dia
vedere per
dimene
fioni d'
fantasa
concioffiach
,
fatte
,
vi-
decorna
(
diffi
i
pro-
(0 De
Jtb.
Divinat.
vengano
gone
li
j
)
non fent
5
egli
dice
d'un il Dra-
ma
Qujndi
ri
gli parve
del
flo
Ebreo
Giacobbe
rider
e fnza
nfare
di
,
tempi
Ci
cof
tani
,
,
palef
e
dio
mal
colla
talento inverf
la
Napoleabilit
,
poca
infoiente
maniera
quale egli
affetta
di ra-
gionare
APOLOGETICA.
fonare
della
89
Sangue
delV antico Vefcovo S. Gennaro, che pi volte anno in Napoli s' oSIrva FalfilIJmo primieramente
.
s'
accorti
,
alla
caffa
dov' chiuS
Corpo
del
.
Martire
coS
allorch ne
dee Succedere
gia poco
Sia
lo
Scioglimento
E comech
,
quella bu;
per ri/petto
chiara
alla
rilevante
puleg-
re batta a render
P imprudenza
e la
gerezza del
mal informato Ebreo ; poich fa apertamente vedere , che egli fiali meSTo con tutta franchezza a Scrivere d' una cof , della quale non
mai
(tato
Spettatore
.
fi
,
mai preS
'1
la
briga
di ben
iftruirf
,
La
caffa
che
Corpo
del
Santo
contiene
fta
allogata in
,
n mai
mai
agli
la
quale
allor-
ch piacciale di venerarla , dee colaggio, Snz' altro difendere n V ammirabile avvenimento Succede nel detto luogo , ma full' Altare della gran:
de
ricca
Cappella
.
detta
del
Te/oro
che n'
ben divif e dittante L'ampolla del Sangue dunque non gik alla Suddetta caffa , ma s bene ad
un mezzo
fla
butto
d'
argento
Srba
,
che
le
reliquie- della
.
Tetta del
Santo
contrappone
Per
la
qual cofa di
rif
affolutamente degna
S
la difnvol-
inavveduto Brito
90
LETTERA
il
to
contrario.
di
i
Ma
quanto
,
egli
fallo
nella
de-
fezione
fofpetto
quefta circoftanza
tanto
ingiufto nel
il
che forma
refto
del
fuddetto
avvenimento
laddove
maginare , che efTo confitta nell' intelligenza de' Precondotti , e che interamente dalla loro maliziofa ta dipenda Ci che a mio credere principalmente
.
per mettere in derilione la fmma creduliegli t de' Napoletani ; f non che qui pur forza di penfare , che non d* altronde , che dalla perfetta ignoranza , nella quale egli vivea della cofa , e
fa
d' ogni
fua circoftanza
il
fuo
trafcorf
provenga
poich altrimenti come farebbe mai flato poilbile, che ci fotte egli caduto , f avelie efttamente faputo che T ampolla del fuddetto Sangue non me,
vale a dire
di
dalla
materia
del vetro
forza
fua
in
un regolare Reliquiachiunque
che
frba
,
allogata
e che
liberamente a
il
chie-
da moftrata e
nella
fatta
il
vedere
e
fi
la
nicchia,
quale poi
Reliquiario
,
delle quali V
da due una V Ar
-di
civescovo
dici
1'
altra
do-
bia
due in due anni fi camCavalieri , ritiene ; e che niente mai fnza V atlftenza di
che di
cofto-
.,
APOLOGETICA.
coftoro
li
}
91
Ci
fa
e che
in
fmma
?
,
Preti
fatto
,
che
5
ci
Di
com
mai
che
eilndo
una
tale pretef
,
anni pallata gi
e tutto
le
mani di
non
?
fiafne
ancora in
niun conto
la
malizia
?
{coperta
Qual
,
diritto giudicio
pu comportarlo
,
i
So ben
io
quali an-
che fanno
tenelle
che
Signor
e
,
a'
portenti
degli
antichi
Gen:
alla
:
malizia
cerdoti
ma ben
le
altrimenti
i
va qui
,
la
gli
faccenda
Sotterranei
opachi Al?
e a
?
i
o fai re
Dove
Delfo
gli
i
alpefri
dirupi di
Dove
fgreti
?
colonne
bacini
di
Dodone
non
,
Dove
e coperti
fi
di
Scrapide
Non
,
parla
,
tratta
d' un'
ampolla di vetro
maneggiata
ta
,
a chiccheiUa
in
ficcome
dirli
moftra-
e fin
.
anche
oA
'1
frvare
Ma
egli
me
chiariffimo
al
che
povero
fiaf
fuddetto vile
ffpetto rifuggito
nel
,
ruminare tutte
li-
che la fuddetta
quefazione accompagnano
tra Spiegazione penfrne
,
La qual confusone a
,
i
quei
tali
quali
o non
,
ef-
fndone mai
fle
Spettatori
o appena una
,
o due
volte avendolo
le
offervato
tutte
e penfno
to nel
che tutta
la
maraviglia confitta
tan-
Sangue
quindi avviene
alla
peggio ftudiati di
gione di riderfne
gannati
lo
;
.
Ma
,
vivono
,
effi
grandemente
in-
che veramente efge non gi la fmplice liquefazione del fliddetto Sangue , ma il concorf delle tante divertita che ogni volta P accompagna Come a cagion d' efmpio il vedere che, ora ufcendo duro , fra pochi momenti ed ora fra molte ore fi fciolga ; e ora non mai per tutta un'
ne fanno
che quel
,
-,
intera giornata
talvolta
fi
e che
fi
Tefta
appunto nelle mani di Carlo Duca di Nivers , e poi di Mantova allorch nel flito tempo n' oflrv per due volte il
contrapponga
ficcome accadde
,
mara-
APOLOGETICA,
maraviglio/o fcioglimento
,
93
altri
la
fofle
(tata
fecondo che
,
flito
fmore
di
,-
che ora
le
dopo che
gi
,
difciolto
al
crefca
mo-
affai
fa
pi di quel
che
,
Tuo
a
primo volume
renderne colma
non
tutta to
s'
corrifpondente
fino
F intera ampolla
abballi
,
interamente
;
s'
induri
fccofa
me
molte volte
,
addivenuto
che ora
pi
cofpetto della
Tefa in
,
induri
;
ed ora
ora
fi
com' era
fi
e che
,
riponendoti
ncci
chia liquido
liquido
trovi
la
quale gi era
fciolto
.
ed ora
in
te
Quefte variazioni
le
quali
tanto nel
pi rigido inverno , che di fiate s' oflervano , fono e quefte lnche frpreridono chiccheflia quelle
, :
za,
dubbio
fono
ficcome
nell'
dilli
ri-
ingiuflo f>
di coloro
,
che
'1
maneggiano
propia manife-
94
LETTERA
.
nifeftata
E come
in
fatti
pochiP
fima abilit del Tuo fpirito pi apertamente dar lgno , che col tofto ricorrere all' indegno ffpetto ,
fnza
n pure ardire di
,
borbottare
qualche
altri
,*
tfica
fperimentale fpiegazione
to
,
fccome tanti
han
fat-
altri
e
.
tra gli
Ma
che
chi
fa
pure
flati
qual
altro
forf dato
con cioffiach
fien quelli
fo-
no
II
pref
,
da
tutti
coloro
caf fcriverne
o interpretando
altrui
relazioni.
nono
Tomo
della Biblio-
teca
Cappuccino P. Dionigi Carli da Piacen// moro tra/portato nelV inclita Citt} , di Venezia &c. ha fcritto , che le ampolle del fddetto Sangue fon pofle /' una /opra V altra a guifa
libro del
za
intitolato
di
quelle
che compongono
Egli
non pertan-
ha francamente
le
fcritto
e
neir originale
parole:
no fatte
che ancor
frafarle coli'
ha flimato anzi
/'
di
meglio para,
aggiugnerci
non
al-
idea averne
Quanto perci
poco
flcuro
lo
ftudio
APOLOGETICA.
ftudio di
95
quefte biblioteche
le
e di quefti eftratti
,
non cambiate in gran parte altealmeno inventate , tutto del e a' teanche rifpetto per accade quefto rate : e f che ancora vivi idiomi in , di moderni e ferirti non da penfrfi poi per rifpetto agli antichi^fimi codici , feruti in lingue da gran tempo gi
Sovente
notizie
ci
il
trovano
morte ? Credo
mal non mi lufingo , d' aver baftantemente della poca fua verit , e del molto livore T Ebreo rapportatore convinto per rifpetto a tutto
,
ci
al fo cor-
rifpondente Aaron
crran fatto
ha ferino
egli
fiali
Ma
alla
perfine che
i
, che
tanto contra
fuddet-
contra gV Italiani tutti colti Napoletani , e anche quando non ci ha Nala fua maldicenza fcagliato ; quale o dagli Terra fulla dire cos , la per , zione ,
avvelenati morii
di
lui
,
Comla
pagni
Spacampata ? Non la Francef ; inola ; non T Alemanna ; non V Inglef non la Svizzera ; non la Mofcovita ; e non la Fiamminga. De' Francefi ragionando , dicono , che non poffono
fia
non
coltivar le
feienze
non
fino ad
do
che troppo
fpirito; che
generalmente
fono faHi
j
dello
nalo-
turalmente mordaci
di
tra
ro:
95
LE
/oggetti
T..T.E-
A
MB
;
ro
ad
avere
;
cattiva educazione
fcarfi
>
c/limatori del
merito
inchinati
delitto
,
alla
;
vendetta
che non
fnifti
,
/anno
amare fnza
delle
fnza faperne
perch
lo/
;
mode ,e
delle
maniere ridico-
Nobili fono petulanti e aflttati ; che non fanno ci che Zia V amor della Patria ; che penfano mperficiaJmente che fono pi fpiritofi s che dotti ; e che non ifcrivon che bagattelle De :
che
gli
Spagnuoli
fon
che
pigri
arroganti
;
amanti
furiof
;
in-
tere/Fati
bacchettoni
crudeli
di
fuperbi
;
e
i
ignoloro
ranti
;
,
che non
ardi/cono
penfare
che
Preti
loro Storici
i
vifonarj
ridicoli e
impertinenti
:
loro
Poeti
;
molti
ma
loro
,
generalmente cattivi
Nobili fono fuperbi
vivaci
e
Degli Alemanni
,
che
ignoranti
;
i
poco pialoro
picaffetta-
cevoli
coli
ti
*
poco
loro
di/prezzanti
loro
ferirti
Sovrani
la
Tiranni
troppo
Storia languida
ri/petto
a' fore/tieri
;
troppo credula
e di
viaggi
Poeti
;
che poco
fon
Inglefi
s'
e che
poveri
merfi
vivaci
DegP
;
che
che fono di lor natura poco , abu/po della loro libert ; che ama;
no con fuperbia
reiigiofi
che
lo-
ro
,, .
APOLOGETICA
ro Storici
ni
97
fon vani
e parziali
;
; i
loro
coftumi piefti-
di contrariet
frprendenti
che
fono troppo
matori di loro medesimi , e difprezzatori degli altri ; che falfmente giudicano di tutte le Nazioni
prendendone occasione da qualche accidente ; che generalmente troppo prefiimono ; che fono pazzi per le mode ; che abbondano di falli tefimonj per effere
poco
il
o niente
loro
;
gaftigati
,*
,*
che fono
le
incoranti
iriverf
Principe
che
vere farf
ribile
,
ftravagante
infatuati
nell' or-
e nel
che fono
;
della
lo-
ro prete fa intrepidezza
perbi
,
che
loro Nobili
,*
fono
gli
fualtri
fcoitefi
di/prezzanti
e
:
tutti
generalmente
ze
arroganti
ed afpri
;
Degli Svizzeri
vivaci
; ,
di botti le
cantine
che di
>
loro bifer,
blioteche
De' Mofcoviti
e
vi
da' Tedefchi
:
perf-
guitati
De' Fiamminghi
e e
che fono
;
alquanto fui
i
pidi
fperftiziof
5
ignoranti
che
loro Nobili
,*
fono vanilBmi
abbondano
d' Eccellenze
,
e
a'
che
com'
Mer-
annobilirli
,
gentiluomini
.
loro VafTalli
Solamente contra
gli
,
Olande!!
par
briga pref
non dicendone
altro
E R
altro
,
non che
elfi
il
te
e che
,
genti
non
gli
prov-
veggono
lo della
forf
le
un ango.
loro lettere
eier
lette
3
Or non
de
5
vorrei
che
,
fuddetto
altri
,
Brito
o alcuno
fuoi
Compagni
ti
le
par-
loro
di
me gravemente
;
dolendoli
d' ingiuflizia
m' accagionale
tutto
ci
,
perciocch
li
avendo
qua
raccolto
che di male
,
ferino or di quefte
or di quelle genti
,
che ce
;
n'
5
ma
a dirla finceramenefl
te,penfva
faper grado
io
,
che
me
,
n'
ave (fero
;
piuttofto
1'
che a biafimarmene
poich non
ho
le
dd
Pubblico
il
maggiore de loro
,
difetti
,
dico
le
continue implicanze
lettere
e contraddizioni
che
loro
contengono
qual onore in
,
fatti
pu mai
ufi
tornar loro
dalla diligenza
il
,
che qualcuno
eill
;
nelP
andar cercando
le
bene
che abbiano
detto del-
tante Nazioni
delle quali
ragionano
'i
candoli in
re
y
mano
,
I'
indice
s'
delle iTiddette
prima giunta
la
imbatta a vedere
:
a cagion
d' efmpio
tegnente rubrica
,
Italia
Madre
tutta
delle
Arti
:
delle
Scienze
P Europa
alla
quale
fcce-
'
APOLOGETICA
fuccedere V altra
cottili
:
99
Italiani Ignoranti
,
Non dovrebbe
di effi
fi
fi
iderfi
il
Frate
ri f
perch
del fo
fotte
Ordine
che che
il
i
ttato
da
lui
domanda,
to
f avea a
,
favor
gli
rifpof
re
ma
Io mi fon pi di quello , che a chi feri ve una fmplice nota non convenga , dilungato ma fpero, che mi s' abbia a menar buono da chiccheffia ; poi,-
ch
la
ficcome da
,
prima
ogni
diil
quel forte
zelo
fel-
Patria
cui dee
,
Uom
cof nutrire
coUltimamente non avere nel confutare le propofizioni del 'fuddetto Ebreo oltrepaflate le diferete regole della buona cottumanza , e quelle , che furono fuggente dallo Spirito accuftore d' Arnoldo nel d del flio particolar giudicio ; e comech pof perci tranquillamente a/pettarmi nel mio ultimo fi.
n' ttato
cagione
mech
io fappia di
Salamandre
,
pu-
re non fprei
abbattanza dichiarare
qui da
che
ttato fin
,
me
detto
la
non ha ad averfi
per detto
contra
Lettere
non contra
iilaftre
Autore del
;
delle
fddette
Giudaiche
il
quale
ficcome da principio
avver-
100
LET TER
,
avvertii
ftraniflima
cofa
potuto
in
gente ingiurio/
non vere , e tante altre s alla dopo che egli colui che s friamente ha condannata la menzogna nella ma FILOSOfpacciar
,
(0 Tom.*. Rifior.
ftefs.
\r V.
(i) colle
Tegnenti parole: ~
Una fola menzogna djrugge la; riputazione d* un Uomo onejo effa lo nnde fofpctto d faljlt anche
allorch egli dice
la
verit
(
e che
tanto nelle
la
fe
Lettere Cabaliiliche
vinit contra
le
ha dipinto fevera
ingiuriose
Di.
mordaci e
egli
fa
maniere
non
fi
farebbe
pure
faccendolo
renduto
de^
elefpi*
gno
rito
di
bere chi
,
mentare
del
al
povero Arnoldo , e innanzi di lui quello del Pafcal , fedamente perch con pco ri /petto e fnza decenza de' PP. Gemiti parlarono ? Non egli giuflo forf , che le Nazioni intere vaglian fla pi della Comunit di qualche cof de' PP.
Gemiti
f
mancai
,
,
dire
a bello ftudio
in
fbmma
fina
arte
P ha pollo loro
pi.
la
bocca,
verifimilitudine
loro
fi
,
carattere
e
;
genti
carle
farlo
meritafTero
,
dico
renderlo chiaro
ballerebbe
flo
il
APOLOGETICA
dizioni
oflfvai
,
IO!
ond' ha
;
le
ftiddette
lettere ripiene
fccome
fpea egli
,-
lo ftile
Ebreo
ulti-
n' abbondi
quindi
che
a'
air
ma
perfezione ritenere
indole
,
Tuoi
Ebrei
nelle
nello
feri vere
V Ebrea
fparf
tante n' ha
:
loro
narrazioni
,
inferite
il
di
che biaabbia a
simo
fecondo
tornar gliene
egli
dee
Ed
di
io
fon e
che
tenerti
me,
di
lui
,
penacoloro
re per rifpetto a
tento
;
interamente
fcddisfatto e con-
fkcome fpero
che per
,
dif ingannare
e di render cos in fuo propio nome agi' Italiani , e Spezialmente a' Napoletani queir onore , che il ilio Ebreo ha loro tolto e allora s , che far loro quel:
la giuftizia
che
,
fin
il
da tempi
de'
i
remotiilirni
gi loro
fece
Filcftrato
quale
(
fddetti
:
Napoletani
Tap.
wx.i$-ui
>
.ragionando
IXtctToKlrcus
vos
cos
fcriffe
,
tjv
jxfej 6
rols
(0
Icon.
ife.
x.
dyv
5
% irokis
>
iv
IrocKU
yg-
xor
JLXhwzs
*"
dfuxot
fifa
(
.
oSiv
itoci
ri
i
<ttxcI$
ruv
Tjryuv
E'Khmix.ol
Agitava]! prejfo
al
:
Napoletani declama-
per rifpetto
ben
ejjt
Or
,
fono Greci
d? origine
ti)
perfettamente colti
a*
,-
Greci eguali
%m
da
,
X
e
T TE R A
,
terza
linea
nelle
di
quali
un pio
folamen*
cioliffimo
te
fi
numero
(
Ufiziali
trova
cagione
degli
fcarfiflmi
fondi-,
che fon
)
nimento
figuratevi
che
allora
i
quan-
do
tocca
,
ad
il
effe
ad attaccare
s
comuni
ardore a
nemici
faccian
,
con pari
ufin
,
ma non
colle quali
per
al-
armi
che
orribili
,
grida
e rabbio-
imprecazioni
,
confidino d"
aflbrdargli
e di fopprimere altres le l-
ro voci
Ma
nuovo
ftra ira
voi
m
di
avrete
parola
5
gi per
un folenne
fon
col
mancator
perciocch
ricaduto
di
infenfibilmente
:
mio
efer*
e penfate
che finalmente f
,
cito
non
efer-
gi
cito
un vero
alla
efercito
ma
bens
un
maniera
del
del Signor
^Hi
:
1
APOLOGETICA.
tendete
te ?
(
103
).
Torniamo a
noi
Che
,
di-
vi
Avrete cuore da negarmi quel che chieggo? Sicuramente che no. Credu^
,
to
re
le
%
dunque
in
ci che
vi forza
,
di crede*
le
Caino un fegno
( 1 )
,
:
fecondo
il
paroa) Genef.
cap.
della Bibbia
E pofe
Signore in
offe
Caino
un fegno
perch
non
ucctfo
5
lv
v. i<.
da chiunque fi
retta
/offe
d'
rifcontrato in lui
folamente
Or molte
fiate dette
:
andr perci
,
io d'
ognuna
f
!
mei concedete
criticamente di
,
mano
in
mano
ragionandovi
mi prender
in fine
la
fuddetto Autore Mandefi di Nazione, e Decano di S. Patrick , oltre alle molte altre cofe da lui fcritte , compet un libro in Inglefe intitolato Tbc Tale of a Tub il quale fi , pu dire una
(a,
II
continua Allegora.
ti
l'intenderne
Io fpinto
le
,
il
Non
col
no tutte
ficcome fo-
altre
Opere
del
mede/imo Autore.
li T
:
ivi'
1
i
'.fi!j
104
i
LE
Rabbini
T T
ERA
mia opinione
dice (i) che
,
la libert di
(
i
palefrvi la
in Gcncf.
]J
cap
'
alcuni
han creduto
flato
,
che
certo
'1
fud-
detto
!
fegno
folle
un
Cane
I,
Abele
il
quale precedendo
la ftrada,
Caino o
gli
avefTe
dimoftrata
ognuno
to
Primieramente
da
un
tal
fegno difgiuiv
Caino
io
non vedo
,
come
e
poffa
con tutte
5
differenti Verfioni
,
del
medefimo
poi-
ch tanto in quello
,
quanto
,
in quefle cofla-
ftantemente
to pofto in
flato dato
fi
legge
il
fegno eflere
Caino,
a Caino
e
,
folle
quale
ultima
,
efpreiTione
non
gi dalla
prima
,
potreb'1
che
fud^
fegno
.
fofle
flato
da Caino difilato
Per
e divifo
APOLOGETICA.
Per vedere
ad
oflrvare
,
,
105
,
s'
io
dica
il
vero
fatevi
ivi
la
Bibbia Poliglotta, ed
troverete
breo
noi
:
E pofe
il
il
Signore
in Caino
s
un
f-,
:
gno .Giufta
pofe
la
a.
Vulgata
interpreta
.
Signore
fi
do
Settanta
E
:
re Iddio
Giufta
la
Verfione
fpiega
.
pofe
il Sila.
Secondo
PM
On-
Caldea
fi
fia
il
Targum
d'
ielos
legge
E pofe
Iddio in Caino un
fegno. Giufta
il
Tefto Ebreo-Sammaritafi
no
e la
il
Sammaritana Verfione
trova
E pofe
Io
i
5
:
E pofe
,
ma mi
ifce-
'
t-k
106
ifcemarne
dotta
,
LET
il
T
ad
ERA
una perfona cos
,
tedio
ne-
tt.
'li
gli
Orientali Linguaggi
e che potre,
te
ben di
leggieri
cos piaceravvi
fod disfare
curiofit
.
da
voi
medefima ad una
,
tal
Sol voglio
,
di paflaggio
di
tutti
gli
come
fiafi
per
comune confenfo
Traduttori
,
antichi Orientali
del Tefto
Ebreo
fempremai detto
,
che
non
5
gi che
che
me
ne
facciate
(a)Si produce
ef-
mia Cafa,
da una Giovane Greca nata in Cojiantnoboti y e di l non gran tempo a noi venuta \ pi volte gli e dal piacere } che ne traggo , come neir atto di farle continue richiede non ho detto
je faffi cj
y
meno intorno al fuofavellar e y che all' altro de" Turquak chi y per acquijarne , quando fatto mi venijfe ,
che picciola cognizione
il
;
efi imo
farne accorto il Leggitore y perch creda , qual per ventura non fono
.
tal non
mi
Il ^HH
'i
APOLOGETICAfente confutazione
,
107
quali fofterranno
un fegno
fuori
della perfona di
,
Caino
co-*
In fecondo luogo
non comprendo
me
a Caino
ftrada
ficuramente
di
lui
,
entrare
come
pel
farli
mezzo
accor5
avefle
potuto ciafcuno
to
poi-
ch a
quefto non
ci
volea
me,
no
una
che un
perfettiffimo
(
raziocinio
profetica previdenza
o un bel
metallo
Per verit
fi
dal!
incarico
al
che
di
fecondo que-
lla
fntenza
,
vuole dato
Cane
Caino
bif-
gna
de'
che non
andaflero di/giunti
P uno e P altro
concedeffimo in primo
della fo-
pr ad.
io8
LETTERA
praddotta opinione
ta d'
che
la
fia-
, che quanda un' anima niente meno ra-.* gionevoie di quella d' un Uomo fecondo i /entimemi rapportati da Arinotele del Filoffo AnaJJagora di Sefto Empirico (2), il quale difTe non (0 De Anima ( i ) lib. i.cap.2. efTervi alcun Animale irragionevole, ma tutti capato Pyrrhon .Hy- j $ intelligenza , e di fcienza ; Di Stratone e d\
un
to dire, informata
potypos
Enejldemo
penfere
quali
infognarono
,
che
'1
fnf
ci
'I
per quanto
( 3 )
vien
( 3)
Setto
(
Empirico
.
'
in altro luo-
gicos
(4)
350.
v2
De
Solertia
da pi u ^ re p
.
.
Animai D.
4 ) , il quale ci rende fede %%<*% 1 1 1.1 tempi d' un libro del fddet.
to Filoffo Stratone
le
in
cui
dimoftravaf impoflibi^
affatto
il
far
del
fnf
alcun
;
ufo
fenza
,
farlo
di
Pitagora
il
col
fuo
quaneceA
dir
fariamente
nide
(s)
,
un
e
tal
fntimento
, i ,
di
Parme,
d'
Empedocle
(
Democrito
opinione
;
quali
al
Tn
Eclogis.
d Stobeo
i
furono
dell'
che
le
Beftie
EdUbn.pTantin.''
ti (fimo
intelligenza
,
di
Filone
eloquenlibro col
il
quale
fcriffe
un
fluente
(6)Hiftor.Ecclef. tione
lib. 2.
titolo
De
,
eo
fini pradita
(
rapportato da Eufbio
foftennefi
in
,
6);
d'
ca P
18.
Arnobio
da cui
Beflie
che
gli
Uomini
tesiti
non forpaffino
le
ragione; di Giuftiniano,
u-
I^SSSSSS
, ,
APOLOGETICA.
ii
109
rale
fnia
inclin
,
1 )
Inftit. lib. 1
opinione
Tit. 2.
dottiffimo
Grozio
) y
da
altri
finalmente
( 3
)
, i
del
(2) Dia!, cap. 9.
Valla
tra'
moderni
ci
quali
,
alle Beftie
(3) Lib.
1.
poft.
3.
,
come
afferma
Volilo
concedellimo in fecondo
( 4 luogo
E quando anche
fddetti
,
Analyt. cap.
(4)
a'
Rabbini
De
Orig:
&
Progr.Idol.lib.3.
,
ci
cap. 41.
(S
}
De
Ira Dei
gli
'1
Uomini
le
Be-
cap. 7.
che
quel
Religione
>
Plinio
(7),
ed altri,]
agli
(6)
Strom.
lib.
5
1
Reftie
anche
nella
Religione
Uomini eguali
quel, che
il
E quando pure
fcritto
il
lafci
famof Maimonide
alle
(8)
More Nevo-
quale
giunfe fino
libero
la
(
ad attribuire
,
Befie
una
in
chim.cap.17.par.
2.
fpecie di
arbitrio
e quindi
a dar
loro
conseguenza
altro
fperanza
Mondo
pazzia
entrata in tefa
anche
(
a'
ficcome nel
,
ro Gio: Crellio
tutto
ci
fi
legge
quando anche
del
dico
baftante
Cane
elfo
affegnato
no
eflb
in
L E T
un
?
TER
mai
A
d'
>
tal
caio
penfato e
operato a guifa
(lato
al
un Uomo
cui
sl
Ma
qua!
Uomo
Mondo
flato
pur
fortito
re le altrui
interne volont
buono agli Autori e Urano Mema nuovo della fuddetta opinione alla luce dal P. Bougeant alcuni anni addietro dato Ges in un libricciuolo intidella Compagnia di le Langage des tolato Amufement Vhilofophique far una fu a letcon Btes,( cui poi nell'anno 1739. Savalette Conigliere del gran tera al Signor Abate
Che
in
Configlio di Parigi
tette egli
formalmente e
con
,
mille pro-
Bcftia
fere
fia
cio
,
che ciafcuna
d' efil
in vece
fi
informata da un'
ficcarne
sforz
provare con
Scrittura
, (
iftudiati
argomenti
fentenze
delle
cui
non dee
aer
altri
effer
)
lecito
vertimento
tutti
forf
que' non
delle
fi
pochi
inconvenienti
de'
che negli
Memi
,
Anime
Bruti neceflriamente
dotati d'
s'incontrano, o
vogliano
effi
un Anima
Spm* Materiale al modo de' Peripatetici , cofinalmente riguardino tuale , fecondo altri o fi Che me tante mere Macchine 5 fecondo Cartefto per
o d' una
J
.
wmmm
-=-
APOLOGETICA.
ti*
ni
penfieri
,
di
que'
tali
Uomini
ne'
quali abbate
>
teafi
perch co,
nofcendogli difpofli
cefle
uccifion di
Caino
ne
lo fa-
immediatamente avvertito , rifletterci, nienbiare flrada per camparne ? A ben faper fare te meno di tutto quello avrebbe dovuto fiato foffe che dire il giaccfi 9 Cane il fuddetto
:
rendato da Dio a Caino perch co' fuoi latrati il Uomo , derle accorto dV incontro di qualunque per quello effendo primieramente pura inezia ;
tsna
fua natura
ceflrio
,
comune
a tutti
Cani
che Iddio fi foffe prefa la cura di dare a Caino per fuo falvocondotto un Cane propiamenogni altro della greggia d Abele , laddove da
5
te
che
il
Io ftefl
Caino
fi
foffe
n'
in vece
di sfuggire
1'
incon-
fociequalunque perfna , de' t , men moglie , ebbe pi concubine , gener nedi perci deefi Citt ; figliuoli , e fond delle eflrc il ceift conchiudere, che tutt' altro dovea
viffe anzi in
Cane
coloro
a
lui
falvarf
;
da
tutti
quali
s'
,
abbatteano in
1
ma
quali avea-
no
'
Ila
L E T
d'
TERA
.
no intenzione
(OReg.g.c.S.^.
Paralip. z.c.6. 30.
ucciderlo
Or
ci
fuppofto
,
non
fud-
ho avuta
ta
io
formila
ragione di
dire
che nei
Ecclefiaftic.4a.18
detto indiavolato
trovarli uni-
Jerem.
17.
Paralip. 1.C.-8. p.
videnza
AdHebr.
e. 4.
u.
ad un perfettiilmo raziocinio una profetica prela virt della quale averle 5 per faputo dialtrui
feernere gli
gli
interni pen/eri
a fin
!
di
effetti ?
Ma'
Dio buono
qual
preveTeologo
i.,&
17.
tra
gli
,
( ? )Lib.2.deSpir.
nuto
S.ci.
antichi \ o tra' moderni ha giammai ffleche alcuno /pirito , iaf Infernale , fiali An-
Lib.z.
Com-
gatore de Cuori
xccp-
conofeimento degli
una
,
delle
pruove
gli
delle
quali
(7)
Homi. de
/rvonli
C
Santi Padri
(
3
,
fra
altri
( (
Ful,
Trinitat.
(8)
genzio
4.
Pafcafo
(
il
Grifo/tomo
4)
6
)
Ci-
Aleflandrino
)
,
Pier Cri/logo
de Temp. cap.
(p) In Pfatm. ad verf.20.
ed
Eufebio Emiflno
ni
,
(7)
,
per dimoftrare
altri
agli
Aria-
a'
Macedoniani
,
ad
la
?
Divinit
di
Ge-
(io) Lib.
155.
3. EpiH:.
s Cri/lo
e dello
,
Spirito
Santo
tal
,
(n)
cap.
E
Collat.
I.
di fatto
i-s.
vi gli
9.
Angeli, e
PP.
(
3
Demonj
gli
altri
opinione de'
( 8 )
y
(iz) Lib
in
Santi
e fra
)
,
d Ago/lino
(
di
Gi-
Hexaem.
(13) InPnefatad
rolamo
io
di
di
Caffiano
Benevol. de Probat.
Tuftor.
Gaudenzio da
13
')
APOLOGETICA,
E
gli
f
n3
dicono, che
ed
altri
Angeli
io a
poco
Demonj
,-
chi non vede , che effendo Uomini pi o meno patenti , farebbe (iato il Cane tuttoch animato da un Diavolo , fpeifluo a Caino ? Giacch o 1 Cane fareb-
loro
efterne
mozioni
che
l]
Uomo
in
tal
ve-
la
lontananza potu,
tempo
in
fteflb
tal
,
Caino
caf
non
il
avi ebbero
quel
Uomo
potuto eccitarti
efterni movimenti da' quali avefTe potuto Cane comprendere la Tua cattiva intenzione o '1 Cane e Caino avrebbero ad un tempo medefmo
quegli
,-
veduto quel
tuto da
dicanti
f
le
tal
Uomo
allora
5
flo farf
accorto de
interne
in,
improvvif
fo
.
commozioni
di
lui
dettategli dal
cafale
incontro
E
,
Te
1
finalmente
t^.
,.
che
ta
fi),
k
MT Ljn .. (0 Lib.de Di
.
viri.
intendere con
tut- D*mon.
cap. s .
facilit
occulti
umani
fi
penferi
coliffime e
lo
appena
dell'
fnfibili
imprefroni
f-
interno
Uomo
eccitano
5
;
al
vera-
mente T
Uomo
non ghigne
e che perci
Cane
foffe fiato
Caino neceffa-
no
H4
11
rio
l E T
TER A
medefimo
Dottore
colle
alf-
da
(0
Retraft,
per poter conofcere quel , che egli non potea fe medefimo ; ben io potrei riipondere , efiere
flato
2.
un
(
i
tal
)
fntimento dal
3
;
trove
guenti
ritrattato
e quaf condannato
c a P 3
flenni parole
,
Rem
dor ajjeveratlone
qum
dehui
do
io
inutilmente ad innoltrarmi
,
gcant
i
Ma
effe
fecondo tutta
la
le
loro
eftenfione
>
ma
fecondo queldi
degli
Beftie
organi
,
pi o meno
,
groflblani
fefia
quel-
che informano
le
e nella
negli
guifa
>
ap-
punto come
li
anime fanno
Uomini
e
le
quagiu-
penfno e ragionano
,
con pi
;
meno
di
dicio
di perfezione
il
gio
corpo , che animano ? Per la oramai abufto della patroppo qual cof effendomi zienza del mio Lettore nel confutare un oppofizione , che inavvedutamente da me medefimo m' era
organizzato
fatta
fnza riflettere
>
che dal
,
fiftema del
fiddetf-
to Autore
ual mente
(z) Fretto Origei
pafTo ad un'altra
5
potrebbe fare
coli
autorit di
Celf
quefto
Autore
d'
te In Celf
lib. 4.
g ante opinione ; conciotiach fftenga , che ftie non flo non fono meno eccellenti dell'
Be,
Uomo ma
APOLOGETICA.
*
115
ma
e di fatto egli
,
P'ofiervanza
e della
e quella
Carit
la
turale
Maga
PREDIRETE FUTURO
che
tli
mi pare
Serio
non
che
alquanto
amplificati
Pentimenti
che preflb a poco a' fui uniformanti , , Empirico ( 1 ) , d' Ovidio ( 2 ) , e di Pi)
.
(1)
Pyrrhon. Hy-
non penf affaticarmi qui per P ot yP os Iib ( 3 "p rifpondere ad una propofizione , che non far mai *t per parer fpportabile a chicchera di fna mente: (^DeSolert.Apure le fi trovarle taluno d' un cervello omogeneo nimal. a quello i Ce I/o ? cui piaceffe di render co' fuoi
tarco
io
*
Or
ft
ififmi la
non
fio
fuperiore a
,
quella degli
Uomini
,
ma a
e degli
Angeli
altres
PROFETI-
CA PREVIDENZA
non hanno (tia un Profeta
,
che quefti ultimi naturalmente e di far con ci d' ogni qualunque JBe;
in
gli
i
quefo
caf
>
concedo
che
'1
Rabbini
un Cane
116
LETTE Ri
,
umana colla quale altamente avefse il Cane intimato a tutti il Divino Comando di non offender Caino fotto pena d' incorrere in un gaftigo fetmetallo di voce
te volte
maggiore
Ma
ci
in
tutta la Bibbia
,
ha
che alcun
d*
al*
abbia
d'
un
cera
Serpe
un Afina
forf pia*
(i) Dier.
Geniacap.
} ^ en P er
Va
effer
in
fi
tro-
lium
2 5-
lib. 3.
collante fama
che
nel
,
tempo
aveffe
in cui
Tar-
quinio
fu
dal
Regno
1'
(2)OtiaTheol
Exercit.deCanis
pretio
pre detta
da Plutarco
o
gli
che
al
truppe
quali avea
,
Cimone Atenief
Egizj
,
preparate contra
fui
Cipriota
furono
lido
fpettacolo
ti
latrati
fuddetto Cimone un orrendo s' offer al poich offerv che un Cane tra' molj che mandava fuori di quando in quan,
,
voce umana
curato
io
Ma
di
,
che
'1
fuddetto
e
de altrui
lenza
ri/contrarlo in
fatta
iiccome mio
coftume
1!
,
5H
APOLOGETICA.
coftume di far fmpre
,
u7
ho trovato , che Plutarco dice effere il tutto avvenuto in fogno a Cimone, e non gi vegghiando , ficcome falfamente ha il Saldeno fpacciato . Il P. Bougeant nel Tuo Trattenimento Filolfico fui linguaggio delle Beftie (0 afferma
forf
,
(r
pag
I24
che
S. Bafilio
laddove
(2)
fa
del Paradi/
,
i
(2)
De Homin.
-
Terreflre quella
tanto
chi
ne pure
quanto
fuoi
,
d
5
de Paradir
(?)
afferifea
( 3 ;
,
che
num. 7
le
quali
Io*
e fenfatarnznte
parlavano.
poich non
lo
trattava qui gi
e Ulffe
>
che va
fa
menzione
ma
Orazione d' un
tra
tutti
il
S.
Padre
altri
e di
quello appunto,
tato
PP, Greci ha merinon fppi , allorch pervenni a quefte parole del Bougeant , acchetarmegli,
quale
titolo
di
Grande
ne
alla
fla
fua autorit
ma
deliberai
S. Bafilio
torto
di r-
qua, non frbava una precif memoria per effere gi feorfi molti anni da che 1' avea letto E fattolo , trovai, che avrebbe potuto il fuddetto Bougeant, pi piamente penfando , aftenerfl dall' addurre nel
del
le
, :
fcontrarle col
propio Tefto di
fuo
trattato
,
1'
Autorit
ali'
del
fpraccennato
S.
Pa,
dre
e conformarli
della
Congregazione di
Mauro
il
quale nella
Pie-
'
LE
(i)
,
T T E R A
fa alla fua
(0 num.
zo.
Prefazione
re di
che
;
S. Bafilio
fi
affolutamente
munemente
Combefijo
la
e che
,
'1
avea creduto
di dimoftrare
cio
che
una delle vere e legittiS. Padre E' vero , che '1 fuddetto del me Opere Garnier non allega in comprovamento della fua opinione alcun' altra antica o moderna autorit , ma non per quello non la fonda egli fpra tre fue
fuddetta
Orazione
fia
congetture
>
,
Primieramente
non trovandoli tra gli Antichi chi abmenzione della fuddetta Orazione, per una delle eia riconosciuta effere non debba In fecondo luogo immavere Opere del S. Padre gina , che trovandoli nella medefma , fecondo che
penfa, che
bia fitta eiprefla
.
dal
Combeffio fu compilata
alcune
frafi
ed
al
al-
cune voci
liana
indecente
alla
Bafi-
eloquenza
gutifa-
tempo
non
s
ma
flamente
a buon'
te
ne' fcoli
pofteriori
poffa
equit
.
reputarli
vero
parto d' un
la
,
famof Autore
finalmente
la
ii
vuole, che
rarit
le
fuddetta Orazione
molte diversit
dimoftrino
che e
fallita
contengono
efficacemente
la
della
!, .
medefma
a taluno
al
fano
che
la
premura
forf
che
egli
ftti
APOLOGETICA.
egli
*u 7
la
fua
Compilazione delle
quella
del
Opere
befirio
di S. Bafilio, e di difereditare
;
Com-
pure non dee alcuno inchinare alla fntenza che troppo fa torto a un tanto S. Pa, io , che la prima delle tre congetben So dre ture del Garnier , efTendo del tutto negativa , non ha per canone logicale alcun valore , e niente pocontraria
.
ftivamente
prova
fddetta
cotal
ne
noi
fa
della
f
Orazione
poich
mal
per
un
quante
\
cof
argomentare troppo valerle : Dio che fon da noi tenute per ve-
re
che per
tali
debbono
la
efTer
.
tenute
fnz'
al-
tro/farebbero convinte di
che
ca
la
falfit
Di (cerno altres,
,
feconda fa contra
condotta
fua
la
criti-
frbata dal
,
Combefifio
contra
;
nella
Compilazio!
ne
le
(
ma non
gi
la
verit
la
d' alcuna
del-
Opere compilate
la
e che
terza
efler
finalmente
quale dovrebbe
nondimeno
meglio
,
pro-
fccome
altre
(i)
alle
num.
i?.
due Orazioni antecedenti del fddetto S. Padre , pure da lui rigettate ) nulla quali vengon le conchiude a pr dell' opinione di efl Garnier: poich dov' chi cominciando appena ad efler vergato
dici
,v
che
tutti
Coi
e quali
quali pi
a',
.,
Dotti
occa-
P 4
-=-
LETTERA
oceafone
di far
di
effi
da Scrivani pi o meno diligenti trascritti ? Ma non per quefto f poi ridurmi a credere vera produzione d' un S. Bafilio il Grande un' Orazione , nella quale fi trovano cote , che di lui non pajon degne
fono
flati
.
Se bene
marfi
effa
dir
vero
quando anche
voglia
fti-
Santo Pafa
dre
qual
avvezzo
,
ad
S.
efaminare
co/
con giudiciofa
a quefto
Critica
che
Bafilio
per rifpetto
era
,
punto
d
abbia mo,
ftrato piuttofto
che pi
gli
comunemente
(i) Jofephlib.i.
voga
a'
fuoi
preffo
(
1
Ebrei
di
Greci
amiciiUmi delle
favole
Antiq.
) ,
che
S.Efrem
dif cap. 17.
contrariarla?
La
preflb
BarcephadePara- chiflmo
importava
tutto
, da penfare , che egli avuto tmpre in mira. Ma alla perfine che gran cofa farebbe mai , che avefsero parlato le Beftie vive , f ci ha chi pur vuole , che f abbia fatto qualcuna morta , anzi bel-
Dogmi
avelie
della Religione
fpra
la
arrofUta
,
che
era
rifcono
della
le^.
(2)
Cittadella
quanto
Maometto impadronito Khabar , ( nome che vavoce Araba Hefu , la quale, al dir
efferf
di TtfJ
Vie de Made';
homet.
chap. 6
Tom.
2.
tati
due Geografi Al-Edrifi , e Abu'l-Feda rappordal Gagnier (2) profeffore di lingue Orientali
APOLOGETICA.
118
in Oxford , fignifica Cartello j o fia , Fortezza ; li quantunque per mio avvilo la propia voce Araba, che Cartello , ovvero , Fortezza dinota , fia piut-
tofto
e C^*^^* Hhifnon nel numero del meno 2-^ Hhofunon nel numero del pi dal ver(y^^
, ,
bo
Q}*^2^* Hhafona
)
che
importa
efler
formo e
fortificato
un" Ebrea prigiona chiamata Zainah , vendicare la morte di Al-Hareth figliuola di > per uccif in 'Ali gloriofmente da Tuo fratello Marhab un fngolar combattimento con un maravigliofo colpo di Sciabla , con cui gli divile in due parti non la tefta , il gran folo lo foudo , che gli parava diamante della groflezza d' un uovo , che gli rifplendea fui cafchetto , il cafchetto medefimo di
ferro
il
,
due turbanti
a'
che portava
avefle
arroftita
la
ma
della
fpalla
lui
;
altres
al
cranio
fino
denti
apprettata
,
fud-
detto
quale
,
avea
era
la
principalmente avvelenata
che che
la
parte
pi gradita
al
palato di
buona pecora parlando ne IV averte per , che non ci fieno due venerandillrni quePP. Musulmani , i quali ne dicano il vero E (0 Vif. di Ma) fti fono' Abu 'i -Feda < i ) , e Giannabi ( 2 volefle il Cielo, che ci forte cos flato pure qufeh iTr^'f ,
avvertito.
Non
'
"
'
a-
urea
xKcmani
lo fteflb
T>
-i
,
ji
quale
ri /pet-
") DoniAggrad.
pagi
j
74 .
avefle
fatto
per
to a tutte quelle
ro
Storici
foritte
da' lo-
CETT E K WA
cera
'
agli
,
Autori
che
tutti
di
quefta
opinione di
credere
que' primi
Uomini
loquela
,
quali foJo
poteano in Caino
intendere Ja
di
rifcorttrarf
aveffero
faputo
de'
al-
Bruti
le
o per mezzo
fi
alcune erbe
racconti
quali
trova in certi
tal
attri-
buita
pafcerfi
una
virt
,
co/rumando
di
di
di cuori
di fegati
ni
ficcome alcuni
altri
to (a).
0)iibr Pil2m
'
l * WB,h Cltt
,
t Re S"
m0m
di
Summonte "e"*
Napoli
(i)
,
Porta Donn' Orl , dice cos : Fa altres di queJa Porta mentione un nqjro dotto Kapoltano in un libro Latino di novelle , che compofe a tempo d' otto nella 60. ove racconta un cafo aWenturofo
la
e per dar piacere a chi legge] mi ha parfo non defraudarne il Lettore , s per" la rarit del cafo , come per far' avvertiti coloro che
e ridieolofo infieme,
ne dubitqffero
che in ogni
tempo,
&
;
in ogni
luo,
go
la
Maej
fempre provede
Scrive dunque
cojui,
APOLOGETICA.
co l ut to
?
*n8
cF un giorno un Villano del Contado , tiradalla necejjt del ventre and in un luogo a de,
ponere il pefo
cino alla
ejirpando
mano per
herbe
,
nettarjl
fando
P
il
effetto
per
\
virt
dell'
Nola
Lupo fi manla
altro
che vicino
porta Ca-
puana dal facco era cafeato una quantit di grano y entrar delun" altro con gran voce gridava che air
la Torta
l'
cF
verfo Occidente
\
&
ha
il
nome
del-
fitto
d
cinque piedi
,
vi era Varchi-
moneta
e
che
no Troiano
fcojlo
:
Re
,
di
ftupito
Villano
butt
o
her-
be
la
loquela
degli uccelli
volendo ripigliarle
ci
confderando che
>
in virt di
quelle
gli
era
avvenuto
mai
le
ritrovare > onde mefijjmo f ne ritorno a pojjette di quancafa , dove andando pian piano raccordandofi al luogo and notte tempo di in to havea intefo ,
della porta
detto
dalP Uccello
ritrovo
il teforo
e prefolo nafeoflamente
ce
il detto
Autore
,
di*
fcefi e
Conti
Duchi
)
il
cF
al fuo tempo
che
fu
del
Re Ferrante
erano
in
molta
.
molto ricchi*
Fin qui
Summonte
do
LETTE RA
1
irli
'
do
fo
j
la
feruta
un
libro
ci
di
novelle
:
fecondo
Summonte
ragione
in
attefta
ma
folo -affinch
altri
non
par-
abbta
zialit
d*
accagionarmi
di
maniferta
,
mi piace qui
io
di comunicare al Pubblico
che
fento della
dell' efiftenza di quella poffono efdubbiofi coli' autorit di quelle ? Palliamo alla virt attribuita a' Cuori , , e a' Feeati , (Ol.b.j.cap... de' Dragoni. Filortrato nella Vita d' Apollonio ragionando degl'Indiani della Citt di Paraca imal ta nelle falde del Monte Caueafi , dice quefta appunto effere ftata la loro opinione : Eccone le prop.e parole : Uywr* %l *,'
?
Dio
maniera tenuta dal Summonte nel rapportarla Poich f fa da lui Ietta in un libro novelle , compojo in tempo d\ ozio , e per dar piacere a chi legge , che quanto dire , in un leggendario di favole , d' onde mai prende \i motivo d' efporla con tanta feriet e di trarne fino , argomenti da comprovare la Divina Provvidenza ? Che han che fare le favole colla Provvidenza di
.
poco
gindiciofa
come
i
fer convinti
mi
S
/
,
^ mi &toh. *p Dicono
.
y*
,
mkat
ti
wnijum pfarr*
ancora
,
& xu^<
ww
o
che intendano
la loquela,
voleri degli
Animali coloro
,
quali fi pafeono
del'fegato
quali
f pafeono
del
APOLOGETICA.
tutti
i
119
Cain-
modi
{ottenere
che un
per
cotal.
ne
affegnato.da
a Caino
Dio
,
compagno
che
divifibile
abbia
dovuto vivere
,
elfo pure
f
tempo
vif~
Caino
il
che
dee
ftenderfi a pi d'
un fecolo;
che
meritare lo
avrebbe
dovuto
fpeciofo
fargli
titolo
giuftamente
di
Patriarca
de Cani
d'
onde prendo
io
,
opportuna ocche
fia
quefto
%l
Dragone
Ma
che altrove
quinci
,
non che blamente neh" India anfono un tempo fmili fle fpacciate:
,
che
fi
dica
che
Melampo
Tirefia
Apollonio Tianeo abbian poflduta una Taete , Beftie ; per perftta intelligenza del linguaggio dle a mo (i) DeAbdinenallegando i ) , quanto ci rapporta Porfirio ( f^tiahb.j. la favore alcune vane ragioni, e confermando opinione colle autorit d' Empedocle , di Platone \
e
e d' Arinotele
L' Abulenfe
2
.,
anche
.
egli fa
.,
men- (0
Lib. ? .dcRcg.
zione
d'un. certo
la
ftefl
,, Rabbino,
.
il
cap. 3. quaeit.
u.
lomone
prerogativa
tic?
fio quel
LETTERA
Cane
,
il
lenza
e Angolarit
trova
dopo lun*
,
fulla
Terra
trasferito
Cielo a costituirvi una delle pi belle coftellazioni , gua appunto quella del
,
Can Maggiore
e
,
oi
adorato
,
Egizj fotto
( i
)
il
nome
non
Vofsius de
d' IJlde
e di Sotbi
P ag.x S i.
Confutata
gi
baftantemente
m' inganno
fegno
altre
foftenute
egualmente
>
dal
Saldeno
altro
&**&
deFramcid.Cai.
l )<
Dice
e 8 ]i
il
,
<*egno di
Caino
non
effere
flato
non
o che Iddio
aveffe
renduto
il
quali in elfo
foffe
abbatteanfi
che ciafeuno
dall' in;
fpontaneamente ritenuto
,
citarlo
Iddio
non che
dall'
ucciderlo
e
o che
quafi con
,
un pubblico
generale
,
Editto
in voce
aveffe
da
APOLOGETICA.
da
per
,
m
il
tutto
promulgato
fatto pro-
mulgare
gliar
poteft di pi,
vendetta di quel!'
,
Uomo
quantunSalde-
que empio
deducendo
tale
no
la
forinola d'
:
un
Chiunque uccider
due da
primo fegno
vede bene
3
,
de'
lui
adotta-
fi
che non
di
fuo proall'
pio
penfamento
giacche oltre
,
effere
1.
pa g.
da
tal
Nebemanide
il
quale
dovendo un
e
perpetuo
natura
.
',
fatta
,
Per
rifpondere a tutto ci
de
mi
pare
uopo
per
di
molte
di
fottigliez-
poich
gli
Autori
quefto
fenti,
mento vengono
che
per
'1
neceflt a in
volere
fegno
porto
,
Caino
fofle
flato
fuo gafligo
quando
coftante opi-
Q_
nione
> i
122
iJ.-l.li
LETTERA
la
nione fra
ri
maggior parte
,
degli Efpofito-
della Bibbia
,
mo
per
eflergli flato
un
benefizio
dovendogli fervire di
falyocondotto
Ci
to
,
fuppofto
qual mai
falvocondot-
no da un
nere
Rendutofi fpavenil
Geogni
Umano
giacche
d'
avrebbe
dovuto
morte
quale
,
ad
che fcamdalla,
il
,
po
per
liberarli
,
ciafcuno
,
vifta
un
Uomo
,
il
fecondo
feroce
citato
Saliano
avea
un guardo
fangue
,
ed
occhi di
orribili
,
color di
che
il
fa-
ceano
prefto
rivolgimenti
avrebbe
a
pi
che
gli
proci
in quefto gi*
alla propia vi-
come avrebbero potuto ravvifare gli altri Uomini il fegno dato da Dio fteffo
a
Caino
v:.
"''.
: :
APOLOGETICA.
a
123
D' on* Chi per
foffe
offejfo?
?
de avrebbero
tale
potuto faperlo
Quale
ftargli
Donna
al
avrebbe
voluto
(
fianco
il
come Concubina
fraticidio
egli
poich
dopo
commeffo
diedefi
)
,
in
vece di
ravvederli
ad ogni forta di
concojt
nefanda libidine
fiach
de'
come Moglie^
Tefto avere
?
fappiafi dal
egli avuti
legittimi
figliuoli
o ub-
pure
il
citato
Tello medefimo
ci afficura alla
quale impofe
nome
del
primo
fi-
gliuolo
Henoch
Finalmente
meffo
gli
altri
necefla*
,
riamente
per
fopportare per
concittadino
Capo un
Uomo
mai
di s
torvo e funefio
afpetto
attener/!
chi
di giufta
,
mente pu
f-
ad un fentimento
che porta
Q_3
CO
124
co
d;
[ .
LETTERA
inevitabilmente
un numero
grande
impropiet
e di contraddizioni ?
la
fe-
!f
conda opinione
che voglia
efler
del Saldeno
la
quale par,
,
tutta
fiia
,
ma
con buovero un
forf
.
pi ipotetiin
bando
fenfibile
fia
ficcarne
par
che Y Autore
il
voglia
o o
o dallo
fteflb
Caino
da un qualche altro
fi
Uomo. Non pu
5
dir-
promulgato da Dio
diftinfe
il
ramente
fegno
?
che diede
Caino
f
dalla
pena
5
che
ftabil
agli altri
f aveller uccifo
il
E
il
troppa inavverten*
za farebbe
altra
,
dicendo
flato
che
no
fofTe
Non
pu
l25 pu dirfi promulgato da alcun Angelo o altro Uomo 5 perch non fi legge nel Tetto il minimo indizio della fuddetta pub,
APOLOGETICA.
blicazione
non
e
,
Io con
f
Caino
come
per alleviamento
ecceffvo timore
la fua
difperazione
L' unico
banditore dunque
per ogni verfo
d'
un
tale
ef-
Editto
fere
,
altri
non potea
,
che
lo fteffo
,
Caino
cui
ficcome
:
abbiam
veduto
era
unicamente noto
fteffo
ma
do
to
perch
fofTe egli
,
tenuto veri-
vantaggio
forza
dall'
che
ftabi-
lifeafi
,
in lui
un fegno
Editto diftin-
il
quale
ma^
5
nifeftamente autenticare
altrimenti
Divino volere
non farebbe
al
certo mancato
fi
fa-
rebbe
126
rebbe
fatto
ci
LETTERA
innanzi a dirgli
,
qual ciocia
mento
te
,
di
?
per
noi
Come
,
afficuri di
non
efler
piuttosto
un furbo millantatore
il
del Divila
no decreto
fatto
Vedete dunque
naturali
frio
rifleffioni
da quefte
quanto
egli fia
necet
lo ftabilire
in
-quale avefTe
anzi potuto fervirgli d'evidente conferma. E per falvar quefto intriga tiffimo paflb
della
Scrittura dir
foffe
,
fi
che
andato
lo fteffo
Caino pubbli-
candolo
noto
come
colui
Quefta Tempre
condotta
di
ftata
la
prudentiffima
Dio
sto
'-1!
APOLOGETICA.
fito
la
ti
127
per. tut-
tratti dal-
Mos
Dio
dell'
il
al
,
quale
il
fu- (o Exod.c 4
roa
della
fa
,
da
,
tre
fegni
primo
lebbro-
Verga
e
'l
fecondo della
Mano
,
terzo
in
Acqua
5
che farebbe!!
convertita
Sangue
e tutto ci perch
conferma
pref-
fp
coloro
il
fuo po-
come
infuflften,
ambedue
alla
le
ve-
niamo
Il
dottiffimo Fagio
della
commentando que~
cos
fto paflb
Bibbia
dice
Io
cofa
alcuna dovejje qui jiablirf , filmerei meglio unirmi a coloro , i quali fen~ tono y che quejo fegno fia fato un tremor
d
membra
dicefi
:
Al che congetturano
da
eris
ci
che
Vagus
&
profugus
in
Terra
128
Terra
,
LETTERA
qual luogo
i
Sarai piagnente
tremante
fopra la Terra.
(
inenef.'
ftati
( 1 ) (
S.
)
Giovali Grifo/tomo
S.
'
'
'
'
Agoftino
,e
'
Pillola
fatica
Caino per un
il
tal
portare
fuo cibo
alla
,
La prima
!
rifpofta
,
che
pu
darli
quella opinione
*
quella fteha
appunto
che
poco innanzi
,
coloro
quali
no a cambiare
La feconda
parere
con-!
ha chi polfa
la
mio
s
opporfele
femprechc
cofa
e-
famini a fondo
Che
APOLOGETICA.
Che
luogo
I
l29
non
Settanta abbian
tradotto quefto
,
nella
mi
effi
fa
maraviglia
di
la
poich
nel
Tefto
Ebreo
V)
W
\
Na Vanadi
loro radici
ficato
altro figni-
andar va^
ed
il
gando
agitato
vacillare
ejjere
voce
Nad
al
terzo
di
di doler/i,
feconil
do
e
3
al
lignificato
lafciando
primo
febbene
non
lignifica
,
realmente
dolerli
delle
propie
ma
5
miferie
ed
afflizioni
ficcome
gnini e infegna nel fuo Te/oro della Un gua Santa e con effolui il chiariffimo
,
Giovanni Mercero
il
quale d al verbo
Nud
un
tal
moto,
LETTERA
fanno
i
to, che
dalle
Confolatori
nel
partirli
con
loro
amici
che piangono
5
le
difgrazie
accadute
coftume
che
ancor
tra
za
ta
,
Mi
maraviglio bens
come
Settan
nel
fpezialmente
la
voce
Nuab
come
notif-
fimo
qui
t,
poi
le
abbian
5
tradotte altrif
menti
dire
\
liccome di fopra
elfi
non vogliam
un
tal
che
nella
traduzione cT
di
palfo
il
non
fienfi
tanto curati
,
ritenere
vero fenfo
delle parole
d'
che
Y Ellio
gli efft,
importano, quanto
ti
,
efprimerne
i
tremori
fo~
fpiri
il
Signor
i
CO
Genef. ca P
Clerc
ri
,
) ,
abbiano
effi
,
foftituiti
,
fofpi*
1
e 1
nel quaie
,
non poteano
come
ftante
il
APOLOGETICA.
il
igi
,
cos fcarfo
numero
di
Uomini
avelie
potuto
mai
to dagli altri
Il
Latino
,
Traduttore
per non
fi
da
negarli
fia
dipor-
tato
le
con
interpretando
gi
vagabondo
fuggitivo
poich con ci
pi
fi
egli unifor.
mato
adatta
al
fenfo
propio
dell'
che pi
.
alla
natura
avvenimento
N
,
Ebreo
quali
fono
,
Y Interlineare
la
Parafrafi
\
Caldea
il
Tefto Ebreo-Sammaritano
riferva
Jrabo
tanta
,
a
e
della Siriaca
io trovo
fiate
che
le
fuddette
parole
fieno
interpretate
giammai
vagabondo
fuggitivo
di
d'
injl abile
:
Pa
Io
gg iere
Greci
turbato e fuggiaf co
fteflb
parimente
interpreti
han
,
fatto
tanti altri
de'
trafcrivendo
quel
Mah
132
LETTERA
per
mXbo/x^,
Nah
quel
cio fluttuante
,
e
,
Nad
,
per Wt^tw^
cio
.
infialile
fui
incojante
Che
ci
al
vero
In eflb troverete
efpreffa nel detto
dall'
voce
Nad
,
due volte
altra
la
la
u,
fe-
che vi ho gi citata
1
,
che
Ci
dice cos
-pj
*p^n Beerez
la
parola
egli a ri-
tenere f antecedente
lignificato
e dice
che
verfo
lo
Caino
abit fuggitivo
regione d*
fi
nella Terra
r Orientale
Eden
e neltal
fteflb
modo
Parafraf
CaU
,
Interlineare
la
,
per
,
la
Verdone Si&
1'
riaca
Sarnmaritana
R.
Jraba
R.
col
Selomoh
Abraham
tanti
altri
con-
APOLOGETICA.
confenfo
de*
le
33
LeJJcografi
pi
finamente
traducono
fuddette
due
voci Beerei
Nod
to
,
nella Terra di
jj
Nod
fa
Nud
efule
vo-
Jendo
che una
tal
Terra
quella appun-
ove
il
and ad abitare Y
cottimelo fraticidio
:
Caino
dopo
n a quefta
j
verdone
oppongonf
Settanta
non
che in vece di Terra di Nod, o di Nud, traducono effi Terra di Naid. Comunque
per
g'
fi
voglia
,
egli
tal
Interpreti
che un
paefe abitato da
Caino
Terra
di
vagasi one
9
or
i
'i
nome Nod
Nud
Naid
\
giufta
col
Set-
confenfo
Ebrea
,
allontanamento
limili
elfo
5
vagasioiie
al
efilio
e cofe
come
,
poi
verbo
Nud,
il
da cui
deriva
delf
,
fi
d da' Settanta
,
lignifica-
to
ejjer
piagnente
gli
non
,
piuttofto
quello
che pi
conviene
maffima-
mente
34
in
?
LETTERA
quello luogo
,
mente
bondo
dell'
andar vagache
dette
,
Tanto
maggiormente
,
come
,
vi dilli
de'
che racchiulignifi-
dono
cato
.
in
medefmo
Mi
fpiace
poco tediata
maticali
ceffi
5
Signora
avervi forf
ma
egli era
neceffit
che
'1
fa,
per
rendervi
d'
5
evidente la ragione
che ho avuta
ne de' Settanta che
oppormi
all'interpretazio,
anzi voglio
che fappiate,
da molte altre
riflelloni
,
mi fono
al
in
le
potuto
fare
f
per
rifpetto
fuddetto
liete ab*
punto:
ma
baftanza perfuafa
eccelli vo
dell' infuffiftenza di
queir
'1
tremor
di
membra
in
che
Fail
gio
con tanti
polio da
folle dagli
fegno
Dio
altri
Caino
,
perch
non
uccifo
vi
perfuada
la
APOLOGETICA.
la
31
lo fcelerato
,
fa
innanzi Iddio
'l
ri-
cerca
i )
Abele: ed
egli,
(0 Gener.cap
pure
s'
che
ina
rto
gli
fia
gli
poffibile
di
,
fcufarfene
(t)
5
vi
Ivi. verf.
non
riefce
poich
efTendone to;
viene
in oltre dal
medefimo
di
pi maledizioni
fi
colmato* Or
quella (3
tra quefte
n^r\r\
,
una
1J31
appunto
vacoivi,
verf.
J:p20
W-Nab
vad
ibi hi eh baare&
e
gabondo
(
fecondo
Vulgata
,
'I
comune degf
le
Interpreti Ebrei
'l
confenfo di tutte
e
Verfioni
tri
fecondo
Sirj
fulmine
delle ricevute
maledizioni, e
ri-
pen-
i^
penfarido
fi
L
.al
ET
la
T E R A
,
depiorabiliffimo fiato
in cui
trova per
dita
propia
vita
fd.ttofi
non
per
tanto
coraggio
:
CO
iv.verf.
timore
fug-
ficcome
fi
pretende
la
piagnen:
tremante fopra
,
Terra
ognuno
,
dunque
Co
ivi,
che fi rifcontrer in
me
(
tri tic*
ven.
S.
rider
2)
compaffio-
nando Iddio V eftrema miferia di lui gli rifponde ) anzi chiunque ofera d' uccider Caino far \$wau jara con pena pena fette lette volte maggiomaggn
re
ci
detto
pone
in
lui
un
fegno
perch alla
vifta.d'
effo
che non
fia
,
dovea
lui
ci
fi
da chicche/I
ucci/o
la
.
che in
rifcontrafle
Ci
facil
pofto.,
non
'1
ha, mi
pare,
pi
cofa, che
nve-
APOLOGETICA.
inverifmile
fa
\
37
Y immaginare
che quel
gran tremore
fi
vuole in Caino, fofle ftato di fatto il verq fegno mefso in lui da Dio , perch
non
in
fofle
egli
da alcuno
,
di
coloro
.
che
lui
fi
rifcontrerebbero
ucciCo
,
Udite
dirit-
di grazia f io la difcorra
o no
tamente
in
le
Il
,
fegno
Caino
gli
fu pofto
in cui
da
indi innanzi
fofle
farebbef egli
trovato
non
anche in
quella
:
della perdita
della propia
vita caduto
,
come pu mai
ftato
,
dunque
fin
fofpicarf
ftefla
che
lo fteflb
la
difgraziata
condizione
dello
ftato
di
,
gno
Maggiormente perch
nata
da Dio
5
centra
fiali
,
Caino
della
fuddetta
e
maledizione
vagatone
dell'
138
dell'
ejlo
LETTERA
5
fiafi
del
pianto
e del tre-
more
e
dopo
che
eflere fiata
da
lui ricevuta,
non prima
,
fu
di
da
Dio porto
la
in lui
il
fegno
virgli
.
Or
Iddio dopo
compaffione-
no
del
forte
timore
,
mente
l
agitato
della propia
piet di lui
,
morte
e per
non
qual-
foffe
mofTo a
che
\
altiffimo
fi
impenetrabile
fuo giudicio
non
foffe
degnato
di
liberamelo coli
,
infignirlo
del
Il
1
contuttoci
non farebbe
di
fiato nella
gitivo
ftofi ?
o
1
piagnente
tremante rima,
forza
dunque
elTere
di confettare
che
e diverfa dalla
,
vagak
e tre*
&ione
e dall'
e/ilio
o dal pianto
in lui
:
porto pel
propia vita
giacch
f
M'
APOLOGETICA.
f
139
piet ot-
mai non
,
1'
avefTe dalla
Divina
la
tenuto
ne
e
fua vagazio-*
'1
'\
more
fi
fofferto
In
fatti
guittamente perch
vide
Caino
alla
dalle
Divine maledizioni
e
condennato
o
re
al
vagazione
tremore
,
alf ejlio
pianto
e al
prefe a
della
,
temepropia
pur
5
anche
cio
,
della
perdita
a
vita
cominci
temere
che non
V uccideffe chiunque nel tempo della fuddetta fua vagazione e del fuo ejlio o
,
del
fe
fi
fof-
abbattuto in
\
lui
piet ricorfe
re prefente
e le fece
Che ne
mie
baftanti
dite
Signora
vi par
,
che
le
ragioni
vi perfuadano
che fieno
del
in
ad
abbattere
il
fentimento
da
tremor delle
membra
la
porto
Dio
non m'inganna
paffione
le
ftimo
anzi
S 3
ZI
140
LETTERA
,
cocru-
me
che ha .dato
il
primo
il
Uman
nel,
fanguc
la
tutti
fatale
alle
,
difefe
fon io
certamente
gione
3
dopo
la
ma
fenza
alla
che poi
voglia
piedi
,
il
difgrazia-
to cremante da capo a
fino a
le
non
poter
propie
ci pel
mani
cofa
bocca
di
per
cibarli
,
lungo corfo
,
que' fecoli
che
egli viffe,
menar buona
fatto
poich un
falvocondotto
durata
farebbe
flato per la
fua
ftefla
pena
:
molto
maggiore
della
morte
Se pure
d'
non vogliam
dire
allora dato al
Mondo
de
Fox
gran Patriarca
APOLOGETICA.
de'
141
Quacqueri
e
,
Conaltro
in-
vulfioni
Ma
Ebrei
terpreti
(a)
Fu
d'-
di
Leicefter
nel
far
fiali'
glinolo
un Artiere
la
di
Zta;
egli
1642.
et di
ventiquattro
anni
,
impref a
la
V Apoftolo
.
per
iftabilir
Setta
dottrina
Quacquera
,
And tmpre
dogmi
e
il
.
veftito
di
Tuoi
Affermava
;
fntirf
a parlare a
far
allora
altri
il
mille
fiato
flio
pi che potea
,
il
dava poi
fare
tutto
:
infieme
furi
prorompea
in
fortiilme grida
Ci
tutti
che da
i
lui
apprefr torto
.
pur anche
il
fuoi
,
di/cepoli
in
nome
.
di
ti
Quaker s che
fono
y
Mol
ragionano
,-
ma
da
oflervar
Signor de
diverte
.
Voltaire nel
Tolo-
mo
ro
IV. delle
Opere
tratta
laddove della
Religione
e di
142
terpreti
LETTERA
vogliono
foffe
,
<
hif
altro
che
f
'1
fegno di Caino
e
non
non un continuo
andava,
,
non mai
luoghi
?
que'
foffe
che
che
'
fin
da
lontano diceano
quefi
gli altri
crudele
.
Per
zie
!
la
di
tremore
,
Signora
di
ci
che diffufamente vi ho
Cane
,
giacch n fecondo
il
Tefto Ebreo
ne
feil
condo
tutte
le.
fue
Verdoni volendoli
,
fegno
a Caino
dee
,
ma
da
lui
bens pojo in
n pu confiderarfi effo
,
mai fuor
di
Caino
diftinto
,
01gli
flef-
Rabbi Selomob
lui
fentono lo
fo
mi
diceffero primieramente
come mai
\
avrebbe
llor-
APOLOGETICA.
allorch ballavagli fotto
tal
(
i
,
la
Terra
43 con
,
veemenza
tutti ?
che
) il
fenti mento
loro
ficcome
dilli
trernuoto
elfi
era vifibile
Se aveflero
penfato di dare
foftenerfi
f
1/
a Caino
ave
5
camminare a quattro
porto nelle
piedi
pur
aveflero
mani un con*
con-
trappefo ad
da
allora
che
fi
farebbe potuto
diritto di
ceder loro e
fimile
camminar
Caino
,
quello degli
altri
Uomini
alla
'l
lui
cal-
poi
,
ognuno
fecondo
vifta
di
lui fuggiva!!
come
,
arriv egli
mai a
'1
fab-
bricare
ci
una Citt
,
che
Tefto
ofler-
dice
?
e ficcome
,
abbiam
di fopra
egli
all'
vato
Poich
dovunque
gli
fi
era
un
perpetuo trernuoto
facea
,
intorno,
tale Citt
,
flante la fua
neceflaria prefenza
Bel
144
parte
L
ballare
ET TE
i
R
il
A
vedere da una
loro caz^
,
Muratori
,
colle
zuole nelle
la
!
mani
altri
Manuali
,
altri col-
calcina
colle pietre
ed
altri
,
fin
colle
fecchie
d'
acqua
fulle
fpalle
la
della
quale
1
mag^
al-
dall'
le
fteffe
incominciate
dovette
e (Ter di
mufatto
,
giacche
tutto
(tto
T immediato comando
Capo
,
Caino
qual
Principe
Se
non
vi reca
maraviglia
fuo
nata
la
io
altra
maraviglia
.
Mondo
le
come^
le
che
io
abbia
qui
parlato fecondo
idee del
prefente fabbricar
la
le
Citt
,
pure
fempre
ta feco
e por-
medefime
ftata
difficolt
la
qualunque
,
altra
fiali
fi
mai
maniera
che
al-
lor
fabbricarle
giacch
non
mr ^z
>
APOLOGETICA,
non
pu ficuramentc
farli
,
I4 ,
di
di
meno
non immaginare
femprech
al
e lavoranti
e materiali
gli
trattifi
di mettere
Uomini
.
coperto dalie ingiurie delle ftagioni che far poi flato della propia abitazione
del
di
povero Caino
Oh
li
eterno faltellare
di
tutte
!
le
fue
maflerizie
Gran
gi in*
peccato
Signora
gli
che non
la
folTeffi
trodotta tra
Uomini
mufica
,
alme-
no avrebbero
le
ballato a
tempo
fecondo
cadenze
Mi
non
effa
5
meriti
che noi
ci
Quacquera fermiamo pi in
fteffa infta*
bile
quali per
(
1
fia
fo-(o
pa
otj a Theoi,
'1
fegno di Caino
flato
,
'^*
una Lebbra che coprivagli la fronte e 'l vifo Ben vedete che io non debbo
.
pren-
146
LETTER
:
A
che da
prendermi nuova briga per confutar quepoffono contro di effa vafla opinione
mM
lere
fi
quelle
medefimc
a'
rifpofte
me
fon gi date
e
foftenitori del
moftruoalle
fo
torvo afpetto
:
in
Caino,
quali
mi rimetto
che giuftamente per un tal fcgno avrebuccifoj be egli potuto effer pi facilmente
poich
fo
,
effendo la lebbra
,
un male
gli
fchifo-
e attaccaticcio
doveano
altri
Uola
mini piuttofto
fentirfi incitati
a torlo dal
Mondo
no
,
per
timore
di
non contrarre
da
medefima infezione 5
e poi, a dirla
feli-
qual fegno parlante farebbe mai flato quefto i dal quale avefle potuto ciafcuno
riconofcere
ciderlo
faccia
?
il
'1
divieto fatto da
Dio
d'
uc-
Se
fegno
fofle
della
flato
,
lebbra
nella
,
di
Caino
come quello
della
gi
da
,
me
rapportatovi
mano
Mos
quaL
digio
" **
**r
":.
APOLOGETICA.
digio
e
147
cos
vifibile
dico
dell'
andarfene
del tornare
in
un
iftante a difpofizion
di
Caino
la lebbra fui
ro
altri
fue
parole
fo
quantunque
f avefle
tro
,
non
egli
potuto avere
al
primo incon*
,
e a tiro
da
effer
La
ni
avete
.
udite
in verit la fi
guente
li
Non
quaCO
r.
Abba
jo-
intenderli
\^Z^
lui fatto
/puntare da
j
Dio
reale
Corno
dico
vero
,
vifibile
non
Per
gi metaforico
riflette
il
ficcome graziofa(
mente
Signor Bayle
(2)
Dia.
Hiftor.
quel
che
ho detto
nelle
paffate
iT
"*
ta
confutazioni
ben potrefte
il
da voi mede-
sima liberare
gogna
48
per
.LETTERA
del
mio
ajuto-j
ma
tare
non
s
una
brutta armatura
eccomi vi
fu porto
gli
Uonon
che
,
interi-
di
far
gi perch
fodero
elfi
di
lui
impauriti:
che legato
al
corno
alla
fi
fofTe
veduto
di
lui
fi
il
fie-
no
perch
comparfa
9
foiTe
f
,
pur
che
fin d' al
era
i
in
coftume
al
quel
fu
poi
Contadini
;
tempo un
tal
degli antichi
Romani
no
f
quali con
fegno ufaro-
di fare
Lib.
-
1.
sat.4.
"
a ^ che alludendo
cant Orazio
;
(
.
34>
Fcenum bahet hi Cor mi long fuge Per mezzo. del Corno nella fronte .-* rebbefi fedamente fottratto Caino dalla
morte,
APOLOGETICA
proibito
all'
149
quali
dell"
avrebbe
3
potuto
anch' egli
fatto fta
,
godere
efenzione
Jofe
ma
il
che Rab-
bi
Abba
,
mai
ben
rivoltare
il
fuo favolofo
Talmud da capo
Caino
han
!
a fondo
Sventurato
fogge
In
quante
Arane
non
ti
fatto
quefti Scrittori
te per,
comparir fu
la
che
Signor .Giovati*
te a
ni Clerc
fione
bile
,
poich mofTofi di
compafs
ti
far egli
,
comparire in una
nori,
maniera
che
venga
efsa fola a
compenditi
di tutte le feonce
comparfe
),
primieramente
che
fta-
(ornGenef.
cap
"
T
to
una
Veje
,
diftinta
dalle
comuni
vefti
degli
altri
le
quaJi in
150
tutte
di
LETTERA
pelli
ferine
1 foftiene per \z
cefpugli
veftito
,
come
gli
altri
delle
fuddette
pelli
effere uccifo
co' dardi
,
da taluno incauto
o per altra
fiera
>
ne' quali
pofta la fua
fede
Dice
in
che
intanto
diverfa
fi
da quella degli
altri
affina
che non
fofle
na
frode
appoftatamente
vendetta
colla
fpe-
ingannato dalle
.
pelli ferine
che
veftiva
Per rifpetto
detta
alla
fi
prima parte
rfponde
,
della fud-
opinione
che andando
gi tutti gli
Uomini
di que'
primi tempi
veftiti
<
1
:
lfl<
APOLOGETICA.
vediti, fecondo
yt
che
pelli
il
medefimo Signor
,
Clerc
dice
di
ferine
come mai
fiera
,
ftito
gli
quelle
fteffe
pelli ufate
da
,
tutti
altri ?
Anzi
io
fon
di
parere
che
piuttofto
di
lui
,
avrebbero
e prenderlo
dovuto
per
,
infofpettirfi
un Animale
verte
.
di
nuova
ftrana foggia
una
comune
vorrei
f
,
degli
altri
Uomini
poi
io
che
di
'1
Signor Clerc
fi
compiace^
anche
dirmi da
I'
co*
quali crede,
che
primo
nafeere del
tri
Mondo
Se allora
certamente
Caino
fi:
fi
fervito
da
lontano e
di
foppiatto per
uccidere Abele, e
non
gi efpofto al
dubbio
_JI
i5*
alla
LETTERA
qual cofa fare fu
egli
appunto
dalla
biali
mancanza
penfato
,
delle
armi
n abbiano
,
Grifojomo
S. Ireneo
Prudenzio
il
primo
de*
quali
,
una
Spada
il
una Falce
neV quali
'1
terzo una
Ronca
merici
intempeftivi
fono
al
loro
pacifico
affatto
quali
non
poflbno
menati loro
i
buoni da uno,
che
ha
e della
maniera
d'
ado*
Secondo che
co
*
ci
fa
noto
)
,
il
Tefto mede*
ivi.
cap.iv.
( i
il
primo inven*
bronzo, e
fi
verf a2,
fu
Tubalcain
il
quale
conta
:
nella
fefta
generazione
dopo Caino
quan*>
**
:
APOLOGETICA.
quantunque
il
jd
fuddetto Tefto
il
lignifichi
waS
pp-^m
Tubbalcain Lotefcb col Hborefcb nehhofchetb ubharzel , che tra noi mtm no: Tubalcain , /'/ quale poliva ^ o agu&k
.
Vai
di bronco
di
quanto
mani-
fellamente
lavorj
il
primo
inventore
\
de* fuddetti
nominale effendo quefto un pu ro Ebraifmo ficcome accortamente oflerva il Vatablo fu quefto luogo 5 ma f non volete a ci preftar fede , date un'
,
occhiata
te
,
al
Targum
j
d*
fi
Onkelos
e vedre-
che Tubalcain
chiama Maejro di
ope~*
tutti coloro
ra
di bronzo
di ferro
Fatevi ad
ok
che
egli
vien
detto
//
primo Spianatore
,
di tutta
in
fatti
di ferro
Giufeppe
il
quale per
comun
fenti- '()
Anti.Gud,
mento
31
54
'1
LETTERA
pi accreditato di tutti
fua
nella
della
il
mento
Storia
co Gcncncap.
IV.
Nazione
cos
( i )
,
foftiene
e giu-
pur anche
dottiffimo Fagio
il
diziofamente
deduce
dalle
i
bai Gain
ce
giacch prefso
voap*
bah Tbabal
e
lignificando condire
pareccbiare
d/porre
il
crede egli -,
che
efprimere
che tutta-
mancava
e
air
fierezza
crudelt
fuo progenitore
Caino
Lo
citato
ftefso
,
dicono
quali
quafi
il
tutti
gli
altri
Efpofitori
tra
medefimo foprao
al
Clerc
nella
fua parafrafi
detto
chiaro
d<
morte
tra
gli
Abele
,
eranfi introdotte le
armi
Uomini
chimericamente e intempeftiva-
APOLOGETICA.
peftivamente
Padri n han
,
155
fuddetti
ficcome
ragionato
,
diffi
3
talch
per qul
oggi giorno
le
loro opere
avrebbero
d'
un Archibufo
voi
fapete
il
ficcome fcioccamente
umore
che
il
rapprefentare
pinfe
di
il
Sacrifizio
Abramo
di-
zelante
Patriarca
in atto di
tor
fi-
gliuolo Ifacco
i'm*
pedimento
figur
un Angelo in atto di far fui focone un non fo che per bagnarvi la polvere perch non s accende/Te Ma non fi parli
,
*
pi
di
armi
ritorniamo
al
Signor
Clerc.
V
(a)
Io
Per
nome Giovannin
le
fiie
da'
Oampagnana
ce
lebre
per
buffonerie
pittore/che
ijd
Io
LETTERA
non vorrei
,
che venifse a
tirarfi
,
una
che
la
qualche
egli
cattiva confeguenza da ci
foggiugnc per
ultimo
cio
che
Umano
un
del
d' allora
fi
trova-
va
di
riftretta
in
,
terreno
.
oltre
quale
non
era chi
abitafse
futato
(0 Lib.xv.
c.8.
da
i
5
Agoftino
nella
nella
fua Citt di
Dio
), e
prima
Queftione fui
Genefi
Checch
S.
ne
dicano in contrario
,
che ne
il
de
nafcerebbero
Abel
cap.
IX.
(0 De Repubi
Hebrzeor.
cap<
I#
neo
< T
lib.
2*.
Ma
Cu*
-.
grazia
no da que luoghi
avea
fiflata
ove
fede
il
genere
Umano
Uof
?
la
fua
Da
quegli
mini
forf, che
ivi
non
qual
erano
ci fofle flato
,
da taluno
uccifo
pena avrebbe
APOLOGETICA.
glio? forf inchinerebbe
aJIa
il
1$y
Signor Clerc
rigorofa pena
fette
1'
volte
ave/Te
maggiore
dolcamenal-
ammazzato
Uomini pure
delie
ftefle
f
pelli
gi
tutti
?
andavan
vertici
ferine
non
tempo
diftrut-
bene,
gli
dire
il
vero
Munente
avrebbero
prenderli per Scimie , f o quefte in que' tempi fofsero ftate di fchiatta gigantefca , o effi di razza pigmea
.
Uomini potuto
Palliamo
efsa
fi a
Io
per
me non
vedo
affatto
3
con buona
.
pace
del dotto
Autore
gi
poich primierapelli
mente
abbiamo
fcufa
delle
ferine la
mendicata
bartantemente prevenuta
di
t'*8
di fopra
:
LETTERA
in
fecondo luogo
chi
mai
fa-
il Giudirebbe flato allora fra gli Uomini giudicare cui farebbe appartenuto di ce
,
d'
delitto?
folo
:
Non
altri
certamente
a quello grand' Inveftipotugatore de' Cuori come mai avrebbe beallegarli s frivola fcufa ? Si vede
e
Signor Clerc ha difcorfo ed ha voluto di Dio colle idee Umane , impofture degli anche lui foggetto alle
ne
che
qui
il
Uomini
to gran
gli
Or vedete
pregiudizio
Signora mia
fia
quan-
quello di leggere
cadere in errori
Infofpettitevi
alla
luce
groffi
f
Volumi ; poich
delle
non fempre pu
effere
uguale in tutti
,
gli articoli
molte materie
che
trat-
ta
Finalmente
dopo
tante
diverfe
e tutte
APOLOGETICA.
e tutte ftraniffime opinioni fo
,
ragionarvi
,
di quella
la
ficuro
la
pi giudizio-
fa e accettabile
i
dico
,
di quella di coloro,
quali foftengono
effere
il
te
ricercato fegno
f
Dio
in
Caino
non
uno
.
o pi Carata
teri
impreffigli in fronte
La
ficurezza
che io
ho
quefta opinione
non
d'
altronde
,
mi
viene,
dalla
qua-
fono
flati
5
gli
Autori di
addotto
effa
moffi ad
abbracciarla
Hotb
ufata
verfo
,
1 5.
fi
del
Capo
nella
quarto
del
Genefi
che
trova
non
Ebrea vale
ci
che
ma
ci
qual mag-
perch
la
traduceffe
Signum
di
?
quella
i6o
quella
\
LETTERA
che
affitte a*
fuddetti Autori
,
per,
ch T intendano Literarn
Cbaraerem
Notam ?
Per
non
de'
iftare
a farvi
di coloro
,
qui un lungo
,
Catalogo
ti
nomi
che fono
fla-
dell'
anzidetta opinione
che potrete
il
pur
v
,
aggrada
il
leggergli prert
,
G-,
nebrardo
vi dica
Saldeno
ed
altri
bafta
che
la
differenza
Alcuni
ficcome
han
dirti
,
creduto
la
che una
fia ftata
lettera porta in
fronte a
,
Caino
di lui
5
e di
ftata
altri
che
forte
5
dal
medefimo nome
nw
h
cio
da quello
che
fu
poi indicato
filtri
dm
,
dalla
ed alcuni finalmente
erta
che non
forte
ftata
,
una
fola lettera
,
ma
bens
tre
quelle
appunto
che
com*
APOLOGETICA.
compongono
cio
vi
,
il
nome
non
di
n
,
l6l Schabatb
fin
Sabbato
,
Io dopo quel
farei
che
qui
ho detto
nell'
obbligo di
de' Geroglifici
e de' Se-
gni
poich
mi
ballerebbe V avervi
,
moricocio,
flrata
la neceffit
in cui
fiamo
di
,
nofcere in Caino
un fegno
prima
parlante
del
un fegno
foffe
dalla
tofto
vifta
quale
,
flato
ciafcuno avvertito
effer
che
da chiccheffia uc-
per
avervene
indubitatamente pr*
. ,
Pure perche mi piace parlando con voi di non et fer cos ritenuto , come con qualche altro
farei, voglio
ci
,
perci
lignificarvi
al
in
oltre
f,
fuddetto
gno
altro
Caino
Vi dico dunque
volentieri
,
cennai
a credere infieme
con
gli
Autori
dell'
162
dell"
LETTERA
ultima
opinione
,
che
fia
e(To
fiato
un qualche Carattere impreflb nella fronte di Caino: poco per mi fento portato ad ammettere I* effer quefto flato o una
lettera tolta
dal
nome
del
medefimo Cai*
o pure una tolta da quello d* Ab eie o finalmente una tolta dalla voce Penitenza 5 concioffiach non fappia io. vedere
no
,
come
pofla
tanta
efficacia
attribuirli
.
qualunque
Pri-
mieramente
qual
,
fervire a coloro
che
rifcontravano in
a giudi-
Caino
care
fulla
perch
tal
,
foffero
lettera
obbligati
,
quella
fronte
,
che
dal
il
egli
portava
di
di
quelle
che
o
d'
numero
nome o
,
Caino
e
Abele
la
voce Penitenza,
non
piuttfto
come
tolta
da quelle
che
fiafi
dizione for,
mavano
che en-
tre fuddette
'U
APOLOGETICA.
te
%%
,
voci
Caino
Abele
Penitenza
non
al-
d'
,
cun
altra ?
poi ancorch
avefle potuto
a'
vogliali
che
una
che
tal lettera
immediata-*
,
rifguardanti
delle
,
una
di
tre
fud-
dette voci
f tutto
tanto chiaramente
quanto
o
d'
f intero nome
nella fua
Caino
A*
bele
f
ftata
pure
ioro ad in-
che
?
il
folle
accordato
delinquente
Caino
Pi
tollerabile
perch
di
meno
il
impropia,
,
mi parrebbe Y opinione
li
coloro
quafe-
fuddetto
gno
dal
Caino
efFere
nome
la
ineffabile di
le
o pure tutte
tre
gono
Sabbato.
in
164
LETTERA
in
E
nare
di
,
quanto
al
nome Jehovah
,
non
certamente impropio
o Arano Y immaginella
che
al
primo vederlo
dovuto
ad
,
fronte
eia-
Caino
aveffe
fentirfi
mollo
forno
de' rifguardanti
ufargli
rifpetto
piuttosto
offefa
venerazione
che
infulto
ed
da
me
y
fin
alla
dal
per
ri-
fpetto
lettera
tolta
d'
,
o dal nome di
,
Caino
o da quello
5
Abele
o dalla vo-
ce Penitenza
dico
la
da quelle
che componeano
.
il
fuddetrefto
,
to ineffabile
,;
nome Jehovah
il
Del
ftima
chi
non
chi
nota X altiffima
nella
1
11
quale fu gi
fuddetto facrofanto
Nomer
E
pel
non
fa
>
mafOmo
5
di
profferirlo
non
,
appena
una
fola
e dal
fommo
Sacer-
dote,
APOLOGETICA.
dote
,
kj 5
che
nel
tra
la
feftivo
d della Propiziazio-
ne
folenne
?
Benedizione
davafi
al
Popolo
in
Tutto
ma
il
fia
foftenitori sK
una
tale
opinione
,
quefto
pi craflb anacronifmo
al
commetterli
effi
Mondo. Non
,
penfarono
la
gi
neir abbracciarla
gli
che
prima
Uomini
,
profferire
fuddetto
Sinai
circa
,
nome Jebovab
negli
fu fulle
vette
del
in
anni
del
Mondo 2513.
circa
dopo
il
no
.Ma
foftener quefta
folo
un commettere un femplice
,
di Cronologia
ma
anzi
,
il
commettere
pi temeraria empiet
giammai
fu
poich lo
fteflb
dichiarata mentita al
,
medefimo Dio
affer
egli
di
non aver
mai
166
LETTERA
del detto
mai pi prima
tempo infognail
fud.
Nome
,
Jebovah
a
Io
s
)
fon Jebovab
//
,
(i)
diffe egli
Mo~
,
quale
e
e
Ifacco
tente
:
fejai
ad
fo
Or
,
il
una
lettera
toU
Nome
di
Dio
ma
da quel Non
gli
fi
me
na
'
dava;
ma
di
quel particoiarizzare
tra tutti
nomi
di
Jebovab
.
In
quanto
jpaja
rotP Scbabath
-,
comech mi
finora
J
un
penfiere
forf
il
efaminati
pi fopportabile
pure
.
non
a dir
faprei in
guifa alcuna
adottarlo
,
E
di-
vero
non
fo
vedere
come
poffa
APOLOGETICA
difcernerfi
167
indizio
torto
divie*
di
nella
,
detta
voce
un
tanto parlante
che
i
avefler
potuto
il
in elfo riconofcere
rifguardanti
,
to
che
:
della
morte
Caino
fi
no fettimo
quello
di
ogni fettimana
perfona
come
f in
terza
meno
bo
cejfare
cio ce/so
Non
mo
non
bato
d'
ogni
fettimana
poich
allora
quale
dopo
ricevuta da
Mos
la
Legge
Non
f
5
di Cefs
Caino
quello
Cefs
Io
non
fo indovi-
narlo
i6S
narlo
]
LETT
e
E R
A
,
che lo
faprete
voi
Ma
mente
Perch
a che vale
a
tenervi
piti
lunga-
minuzia
Mi
piace di finirla
una volta
pi che
manifeftamente veggiate
e
quanto
che
impropia
ftrana
fia
,
ciafcuna
qui
riferitevi
il
non ave*
Caino
che
gli
figurarvi
difgraziato
y
carico di tutti
Autori
adattati
gli
hanno
Immaginatevi dunque
nanzi
di vedervelo in-
con
5
un Cane
di
di
Mandra
,
che 1
occhi
preceda
{travolti
ceffo
orribile
5
di
fnguigni
paralitico
da
1'
capo
inco-
a pie
ftanza
che calca
5
pieno nel
d'
volto
fchifofa lebbra
tra le ciglia
5
fregiato
un
duro Corno
1
ftraordinaria Verte
e finalmente tutto f-
guato
m*
APOLOGETICA.
gnato nella fronte
di varj
l69
caratteri.
!
Oh
mi
dizio
la leggiadra
comparfa
Pure
,
dite-
di grazia
egli
con ifchiettezza
vi
par
che vi dia
con
in-
del Salvocondotto
che
vi
d' ordin
di
Dio
tofto
porta
feco ?
che
muova
piut-
ammazzarlo per
fegno porto in
tocca
,
Or
Caino
alla
quale far
?
flato
il
Io
poich a
,
me
vi dir
libera ci
poi
parr
Tre
Caino
la
prima
lante
(a)
Egli quefto
un termine
del Blafone
che
vale
ff
-
I7 o
feconda
ila
>
L
che
ET TERA
foffe
efll
tal
tofto
vifibile a
tutti
in diftanza da diftingue-
re
Uomo
era
il
fraticida
.Caino:
taffe
la
feco
un valido documento
a
che,
non
affaldo
gli
foggetto
falfficazone
alcuna,
rendefle
autorevole
teftimonianza del
volere di
Dio
Or
fto
gi
parmi
d'
indovinare
,
darei
quel
che in que-
re
io voglia diftefamente
' :
forf
fcritto
nella
fronte di Caino
<
che da
fi
vate lo ftefTo
s
Arme p orlante
tali;
,
dice
contiene
fi-
gure
minimo il dirittamente ad intendanno altra interpretazione Tale P arme della famidere il loro lignificato Colonna., e glia Colonna* che figurata da una
che fenza
.
bifogno d'
alcun'
moltiillme
altre
APOLOGETICA.
nafi
:
i
.
NON
,
S'
UCCIDA CAINO
vi
7i
la
ragione
che
ha
indotta a penfarlo
5
non
veramente frivola
poich Y avervi
,
che ad ogni
a fupporre
ca
fia
e delle
Adamo,
a quefto
.
Maeftri
.
dovea certamen^
:
perfuadervelo
Cos
dell'
ma
conto ne va troppo
onor mio
,
Pri-
mieramente
che
io
credete
pure
Signora mia,
,
non fon
ir.
che
per quante ve
no
d'
all'
ufo
d'
,
una vera
la fia
,
tempi
Adamo
,
me
perci
creduta: e
al
poi
ben
riflettete
la
mancherebbe
fud-
detto
farie
mio fegno
fopraccennate prerogative
cio,
in-
dubitata teftimonianza del volere di Dio. chi avrebbe mai guarentita all' infelice
Caino
if* Caino
LE
la
TTERA
del fuo Salvocondotto?
,
validit
chi
effere
{aiutare ifcrizione?
COR. Simon.
Spirto che'l famofo ALBORE DEL. n LA VITA, piantato nel mez* ci?; i^X
tor
dj seguti.
ii
fa
,
di
figura
TAUTlC A
che
fra
4 Hierogram.j.i.
ficcome
altres -,
fiata
fempre
tal
fin
Mondo una
:
figu-
in
fomma. venerazione
la
preffo gli
Uo-
mini per
fua eccellenza
5
n per verit
tamente
Adamo
,
magine
rivelato
e che
ti
cme
al
1'
gli effetti
ben dovette
egli
pure
fpefl
APOLOGETICA.
fpcflb
x 73
a'.fuoi figliuoli
.
ragionarne
llo
Vi parr
mio
ima
fino
io vi
all'
prover
[
mei
In
a'
permettete
evidenza
non
.
effere
fatti
fondato
e diritto
Adamo non
la
avelie comunicata
tizia
fuoi
figliuoli
no-
Albore del-
la
e f
a'
loro
difcendenti
tramandata
al
chi
mai
di grazia
T
?
avrebbe fino
Patriarca
No
lo
condotta
coftui
al
mai da
Cham
nipote
Mifraim
pervenire
come da
Or
Tau~
figura ?
,
chi
non
effi
la
maliziofa
occafione
che quinci
traflero
per ufa-
re le loro fuperflizioni
che larifguar-
darono
74
(
L E T T E R
a
)
A
folo gli
Univerfo
N
5
Uo-
mini fono
ma
quel che
pm
ftupendo
,
lo fteflb
Dio ha voluto
.
foftenerlo
agli
perch pi tofto
li
5
per
in**
Ezechiele
CO
ver $.4
Gap. ix.
lo
1 )
tutti
coloro,
a'
rofolima
Glui,
Di quefto termine fi valgonD alcuni Autori per lignificare un certo Spirito universale , che credono fparf intrinfcamente da per tutto , e che fa ci che alla cagione di tutti ^li effetti della Natura
(ci)
:
ed
chiamano Vulcano ,0 Calore della Terra. Dicono effi, che tutti i Corpi hanno una porzione di quefla Ar~
tri
altri
thca
gia
.'
L'affai
che abbia
>
la
fa etimolo.
dalla
voce greca
/>x?
che
vale principio
APOLOGETICA.
lui
il
9
175
lini
che avea
calamajo dietro
di coloro
,
reni
ii
qyali piangono
,
dolgono
corri*
che J
Or,
(a)
Egli ben da
,
attrifiarfi
llo
punto
,
che
'I
non gi da dovero ; poich in tal caf farebbe fiato "irf qlieflo antichip chi fa f non lmo poflerior calamajo appunto quello , che poi felicemente in capo a tanti fcoli pervenuto s
vifione
e
,
mani del famof ed eruditiiUmo Signor D, Giacomo Martorelli Regio Profeflbre di lingua Grenelle
.
ca
nella
}
noflra Universit
e intorno
al
quale
fla
flia
ora in ora per metter fuora la dotta egli d v Digitazione ? E da operar per che egli non fcurer almeno di trarre da queflo luogo una
,
tra-
del-
le
pi.
forti
ragioni
per dimoflrare
la chiara idea,
che
le
fin da'
finimento
;
nato
fi avuta d' un tapure f mai non ci averle egli pengiacch gli Uomini grandi non portano fe;
pi remoti tempi
ce medefimo
io
j
la
tutto
attef
la
noflra
buona amicizia
gliel
fuggerirei,
^=r
175
LETTERA
e
lo
di
rei
coniiglierei
nel
tempo
fteflo
iervirn
,
piuttofto
quefto
iriT^fo^ccvs
{j.iKccvohoyiiov
cio,
deretano
calamajo
i
della
Bibbia.,, coin
al
,
certamente
fio
,,
per
di
tutti
verfi
pi
5
confacente
j
cal
che
quel
TpoT-d'icv
xcchctiAccpiov
cio
"(interior
'penna-
iuolo di
Marziale
Epigramma XIX. intitolato XIV. Ma , poich rio io Vocaboli Greci con un valente Uordi
libro
mo
ci
che
efire
n'
pubblico Profeflre
accagionato di
,
troppo ardito
cos
Solenne-
quefto
della
luogo
come per
Io
ftefTo
,-
ri/petto
;
altri
pre/nte mia
di
far
opericciuola
e
f
mai di tanto non iftimaife egli d' onorarmi , potrebbe compiacerli di darne il: carico al Signor Dottor Vafqualc Tommaj il quale non gi ailf filila no/Ira umile
,
convenuto
gerla,
di
ma
il
fpra
un
alto
ben
mille e pi ducati
accrefcere
:
noftro
VOCABOLARIO
,
im pur
fcuriilmi
in
cos
di
V uno
che
1'
altro
;
che V
avr
noi
conto
egnalato
favore
conciolllach
altro
lia
altri
ad
non
lingua
fiam
tenuti
della
To-
fana
""
APOLOGETICA.
Or
,
1?7
ci porto
to ftrano, che
mefle io
getturare
da cos bene ftabilite pre~ prenda ballante occafione di conche quello medelmo
flato
Tau
,
ap*
punto
forte
di fatto
il
fegno
che
Iddio pofe in fronte a Caino per lignificare a tutti , che dovea eflere egli lafciato in vita?
Spero che no
qual altro
fegno potea a que' primi Uomini , f non quefto , effer tanto parlante per dinotar VITA? Elfo ricordava loro torto 1' Albore della Vita
:
erto
era allora in
fomma
lo fteflb
venerazione
Dio
per dinotar
VITA
nella fronte
de
(
r
piagnenti (i)
fulle
Gap. IX.
rofolima
per
VITA
dell'
a*
il
vers. 4.
po
la
Rabbini interpretato
gran
VITA
vedere
erter
Univerfo
.
Egizj
,
la
rifguardarono
tempi loro
Signora
a
mia
il
Tau
fteilb
in fronte
,
Caino
la
dovea
lo
EW-
che
vedervi
Ma
78
LETTERA
forf dee
Ma
vole
foffe
qui
nafcervi-
ragione-
di qual tinta
efier
flato
il
fuddetto
fegno, per
,
tanto
voglio.
vifibile
ad
ognuno
molto
quanto
difficile
io
il
Non
, ,
vi far
f
Y inqualit
dovinarlo
della
porrete
'1
mente
:
alla
mano
che
deline
]^ph
?WT Efpn
r
(OGeneaap. nv*(i-):
1v.verr.15.
^
la
Vaiafem Jehovab lecain hoth 5 e fu j eova n Caim un gm Effa mano di Dio al cui dito non ift f
non
Tati
nella
le
troppo bene lo
.
fcrivere a Caratteri
,
di luce
Vi dir dunque
forf
di
che
'1
fuddetto
di
fu
tutto
sfolgorante
:
luce
fronte
Caino
ed eccovi falvate
due feconde
5
fegno
cio
la
anche
in diftanza
una
fedele
inalfe-
terabile Credenziale
0) per guadagnar
de
(a)
fperimentale
fentirfi
APOLOGETICA.
de
al
179
Comando
non
di
Dio
E Z
v'
aggiugne-
r in oltre
la
fntirfi
quefto
fatto
documento
fggetto
:
come quello
falfificazione
che pu
e
facilmente erTer
fcam-
ma
dovrebbe
riferite
egli in pri,
mo
cui
bia
ta
tre
:
luogo qui
fi
,
riflettere alla
di
tratta
la
eda una
a'
dalla Bib-
quale
Mondo
e
,
dando dunque
3
fua autorit
che vogliano
Mondo
eterno
ga pi antico , affai Stravagante il fupporre > che fin da quel primo nafcer del Mondo folfe (tato dagli Uomini /coperto il grand' artifizio de' fsfori E pi ftrano adornamente poi r immagi.
nare
che
di
gii
avedero
,
elfi
trattati con
fi
maggior per.
;
fezione
quel
trattano
giac-
ch non
Otra
luce
,
ci
ha finora fosforo
che qualunque
mai
il
grado di
dei
che provenga
,
pi
famof
,
fosforo
Mondo
lunga
dito di
tmpre
fi
pu immaginare
a
.
che di gran
foffe
Dio
Caino
tale
appunto
io
la ftabilifco e
voglio
180
LETTERA
,
volta
in
e
cui Iddio
d'
fi
fia
degnato
di
convalidare
fuoi
comandi a forza
luce
anzi cos
ha
fatto egli
mura ha avuto
(0
Efod.cap.54.
Di
sfolgorante luce
di
orn pure
la fronte
Mois
( 1
) ,
fegue?
che fece
la fe
conda volta
'
colle ta*
vole della
Legge
mano
fin
j.
Ma
in
tempo
11
di
ridurre
ormai
le
mille
,
una
dettovi
,
che
fa
vi ferva
non
come
fegni
1-
co-
indubitata
fia
che Y ufo
antico
,
par-
lanti
tanto
5
quanto
Uomo
di
medefimo
eflerci
efl
:
foriera alcuna di
Uomini fenza
,
qualune'
fi
que
fociabile
Nazione
dee
,
penfar
pure
alf indifpenfabile
neceffit
che
APOLOGETICA.
che
ella Jia dell'
,
181
-
Ci porto
re
,
diritta
la
penfa*
che
fecondo
maggiore o
,
minore
meglio o peg^
efprimenti
,
e pi
meno
i
fie-
no fempre
fiafi
flati
.
altres
fegni
egli
,
de'
quali
effa
valuta
Or
ci
vero
della
,
Peruana
nelf avere
regolata
una ben
fegni
.
pratica
de
ella di
ragionare
non eran gi
pi
rozza e feioperata
gente di quefto
Mon-
Anzi Morale e
.
do
alle
Legge
tra
Naturale
,
che
effi
perfettamente
d' allogargli
;
poffedeano
non
ifdegnerete
della
migliori
Popoli
Terra
rifov-
ven-
i-fri
LETTERA
(a)
,
Ciega de Leon
ria de' loro
Tnca
cio
Imperadori
e dell'
(b).
(z)ivi.
altro
(2) del
Vorrete,
{a)
Ecco
le
propie
parole
che
egli
al
Capii.
laddove parla degP Tnca , dice : Bi/ogna con/addetti Ynca ) han /atto feffar. pure , che effi (
33.
i
delle cofe s
grandi
/abilita
tra"
loro
/Miti
una
.
troben ordinata Politica, che poche genti vantar/ titolo giu/o con pojfano quali veranno ; le
s
q ne/o
ecc.
fuo libro
(
i
cbe
e/i
Ver nani , e i Me/cani fino naturalmente caco/e han paci di buone i/ruzioni , e che in certe opponga , che Che /e mi del vantaggio /opra noi /uperera tra loro una groffolana me/colanza di
.
ci
/izioni
di
notabili
,
di/etti
io
ri/pondero per
;
/petto a que/o
ch
i
che non
>
da maravigliar/e ne
poi-
Legislatori
, finza Per altro fi fino alcune volte caduti nel? errore . trovano diverfi effenzali di/etti , talvolta anche Leg-
tichit
gi
APOLOGETICA.
Vorrete
f fappia
,
185
m' immagino
io
qui ricercarmi,
,
per ci
indurmi a credere
i
che
abbian tutti
generalmente
fuddetti
,
Feniani
ftinzione
potuto
,
con quel!'
energia
,
cfattezza
la
di*
ed
che
fpiritof
Dama
i
fuppone
Qnipu
fin*
propj fentimenti
,
.Ed
io
con quella
,
cerit
vi rifpon-*
,
der
fuddetta
Dama
Ella
non pu
negarli
ha ufata
qualche
pi fugge Repubbliche del Mondo, Roma , e d' Atene Se Jt face jje pure un paratelo dello Stato degP Ynca , e de"* io fon co' Romani Popoli del MeJJco co' Greci ,
ridicole
nelle
(Icaro
che
ri*
avrebbero
il
vantaggio
.
primi per
ri-
Or
le
per-
fone
di
pirico
e di
maniera di vivere
e
,
buon
or-
regnava tra
loro
ecc.
i8 4
dir
LETTERA
5
qualche licenza
vero
,
conciofllach
\
non
fia
affatto credibile
Quipu
,
comporre quelle elegantiflme lettere che ella le ha fatto comporre ma quefta fua
:
licenza
indifcreta
io
non
,
gi
tanto
la
i
ftraordinaria
quanto voi
avvifo
,
volete
5
,
poich
fon
d'
che
Peruani
efl
come
erano,
a cos
non
faran pervenuti
,
nel
farlo
gran
flati
perfezione
non ne
.
fieno
almeno
,
troppo
,
lontani
che non ha
e
Si*
gnora mia
te
X accorta
illuminata gendi
fc-<
fpiegato in ogni
?
gni parlanti
di efempj
tri
,
Potrei
addurvene migliaja
gli al-
ma
o
che
,
nelle
Sacre
nelle
Profane
Romadi ri-
piacciavi
a quello
che ha dovuto
di
fre-
to~
mo
APOLOGETICA.
mo
della Storia di
^
co Lib.ix.pag.
1Z
'
che io ho avuto
predarvi nel re-
ultimamente V onore
ftituirmi
,
di
che facefte V antecedente tomo: dico del pajo di fperoni dorati , e delle
monete
d'
Go-
mer
(a).
al
Conte
Carrick
Roberto Brus
:
quanto
Ori
II
Cumin foprannominato
se
,
il
fuddetto Roberto fu tradito da Giovanni il RolTo , Cavaliere Scozzequale pales al Re Eduardo I. d' Inghilter,
ra la congiura
egli
che n'
era
fapea
efTere
il
dal
Or avendo
che non
fi
Re
differito
gli
altri
,-
foiTero
Complici
fare
\
porti
in
ftl-
yo
contento*!!
iltanto di
le
flie
che ffTero
.
dili-
azioni oiTervate
,
Il
difeso
penetrato dal
Cafa de'
reftar cos fegreto che non ffirfj Conte di Corner antico amico delBrus: quefto Cavaliere dunque fapendo,
efattamente
d' abboccarli
fpiato
non ofanmarlo
do
egli
medefimo
Aa
i86
to
L E
ammirabile
fi
T T E
T
effi
argutifima maniera
valuti
nella quale
roglifici ?
fon
comeeh
,
niuna
che
,
mol-
tiffime interpretazioni
I'
per moftrare
acutezza del loro ingegno , taluni valenUomini n han prodotte , forf finir ti
di piacervi
;
pure quel
certezze
certiffimo
dee fenza
,
alcun
,
dubbio parervi
che
effi
fi
appunto
non
ifpie-
per
altro f
ne fervirono
i
.,
che per
pi
alti
mifteri della
mario d un
f^reto
di
tanta
importanza,
glV
in-
alquante monete vi un pajo di peroni dorati, e in d 5 oro, come f avendole innanzi da lui tolte
predo,
rito
glie
le
reftitimTe
,
Roberto
tolto
penetrante
comprefe
eficixi
mi-
e concimifterio nella fuddetta finta redibizione ; Configlio del buon amile elfer piuttodo un fedele s imco a predo falvarfi . E fenz' altro ne prefe indumantinente la rifoluzione , e teppe con tanta
gia
e diligenza
.
efeguirla
che fu impoffibile
il
pre-
venirnelo
3EEE
APOLOGETICA.
k
loro Religione
il
,
187
io
,
e Filofofia
Or
,
dire
vero
non fo
,
difcernere
laddove
i
non travegga perch non abbiano Feniani potuto pel mezzo de' loro Oitpu fare
lo
fteffo
i
e perch
la diverfit degli
,
av-
la
quan-
de' Ior
Nodi
Co-
lori
valer per
effi quel-*
lo
le
Egizj
E,
non temeffi
d' infoiente
,
di
vi
cia
ha avuta
Peruani
nella
i
la
dotta
di
Componitrice
fupporre
i
delle
fuddette
Lettere
di
Quipu
efatti
.
de' Cuoi
gran
fi'
lunga pi
e minuti
loro
gnificazione
Ben
poffedeano
fuddetti
(l
>
H, (loir >'*<*
Popoli
s^U^^t
*j%tZ
te fcorto
la
Scoltura
e la
Pitmra
,
per
ci
fi
$*%%
du
e d pag 47
Aa
pj
188
I f
ir, li
3
LETTE
fard
A
,
pj
quanto
,
per
mezzo
di figure
,
fi
fareb-
dico
per
le
pi folenni
alla
pubbliche cofe,
,
da tramandarfi
i
pofterit
de'
f-
gni
o delle picciole
figure
le
delineate in
tavolette
o in altro per
pel familiare
cofe
domefti:
che
i
ch non crediate
vato
effi
ma
veggiate manifeftamente
de' fuddetti
che
Gerogli,
fici
'
ufo
quando
piacea loro
(i)
vi
ri-
Hi{bir des
cordo
pj re
*
fatti
fcol-
Yncas
lib. 5.
Tom.
cap.25.
i.
fe\y
Vracocba
r
per
-
dinotare
con uno
da Cit&co
vergognola fuga
e
di
ino radre
foccor-
colf altro
.
il
gloriofo
fo da lui apportategli
Vi
f
forza
dun-
que
f
di
confeflare
,
che
efl
,
non fempre
perch pi
diftin-
ne ferv irono
noi fecero
APOLOGETICA.
diftintamente
il
189
Quipu
e
le
pruove
che io vi dar
del
,
marade*
Nodi de' Peruani che in loro linguaggio Quipu fi chiamano ve ne renderanno in,
teramente
convinta
Permettetemi
che che
per la qual
,
cofa
il
Quipu
,
era lo ftef
i
che dir
Conti
coloro
,
quali
,
gli
ferbavano
conti
Ouipucamayu
eran detti
:
cio
Incaricati de
grazia
;
e udite
di
ci
ha
la
Mon,
do
Cordoncini
tre
de' quali
fili
fervivanfi
erano di
ti
,
o quattro
,
di
lana ritor-
vale a dire
il
groffi
to
noftro fpago
in
mezzano
in
lunghi tre
fpanne
infilzati
circa
per
no
ci
9o
LETTERA
:
frangia raflbmigliare
il
principale indizio
a cagion d* efempio
5
>
giallo
5
dinotava Y oro
e
'1
il
bianco V ar:
gento
!
I
oc-
correndo
di tener
conto di cofe
che non
foflero di loro
temente notabile
fccome
e
le
biade
3
le-
gumi
le
armi
cofe limili
allora
la
altre
cos
,
era ficuro
che
tava
conti delle
;
Lance
il
fecondo delle
5
Frecce
il
il
quarto de'
gli al-
Lanciotti
tri
e
,
cos di
mano
il
in
mano
di
le
altre
fecondo
grado
ftima
si-
arme tenuta
rifpetto
lo
fteilb
ad ogni
altra
fccome
di^
ftinta-
APOLOGETICA
de' loro
191
Storia
(0
Tom
z.lib.
6. pag. 8.
intefo
ed efatdelle
il
ruolo
che
effi
il
teneano
genti
che formavano
.
Vaffallaggio de*
il
gf Tnca
fuo
ed
ecco come
un
di cordoncini indicava
ficcome
un
con
altro
tal
i
differente
delle
'l
Donne
ragione per
che
pri-
mo
dinotava
Vecchi o
5
le
Vecchie
da
feffant'
anni in fu
5
il
fecondo quelli da
5
cinquanta
e cos
di
il
mano
mano
dieci
difcendendo
,
Tempre
di dieci
in
anni
fino
a'
Bambini da
ne foleano
tri
latte: da ciafcun
talvolta
fottili
cordoncino
alcuni
ali
,
dipendere
dello fteffo
affai
pi
colore
eccezioni;
dal
come,
v fe
primo
cordoncino
ruolo
delle
Donne
192
LE
maritate
T
,
TE
A
un
altro
de'
Donne
tutte le
pendcane
fuddetti pi fottili
Vedove
dell' et
vavanl
di
anni in fu
,
11
numero
do
dall'
comincian,
unit in fu
non
altrimenti
che
o compofti di
,
pi rivolte
che
Frati
Francefca,
eran femplici
dinotavano Unit
e quindi
in
un cordoncino
,
nove
,
eran
,
compofti
Migliaja
,
dinotavano Decine
di
Centinaja
Decine
dal
migliaja
ecc.
con
tal
ragione., che
numero
delle rivolte
,
di*
ftingueal f dinotavano
Decine
Gentil
naja
j
o altro
due rivolte
rto di
cos
tre
rivolte
5
Centinajo
di
uno
di quatdi
tro Migliajp
uno
cinque Decina
mi-
gliaia$
<
APOLOGETICA.
gliaja; e
la
,
193
regoera
di
,
cos fucceffivamente
La
fa
all'
alto del
,
cordoncino
fcender
fino
il
numero maggiore
di
poi di
mano
.
in
mano
a'
minori
alle
unit
.
un efempio
aveller
Immaginatevi dunque
voluto regiftrare
ecco
il
che
efl
1
nume:
ro
4.
come
avrebbero fatto
all'
due
volte replicato
un nodo
,
alla
France-
indi avreb~
un
altro di quatn'
rivolte
in
feguito
avrebber
volte
replicato
quinci
,
volte
e finalmente
la
figura
che
(Imamente
Bb
La
ii
L E
che
i
T T E R A
?
La feconda pruova
fuddetti
trarrolla
dall
ufo
loro
loro
Peruani
faceano
de'
a'
in dirtanza
le
o ricever da
effi
notizie pi
cos
im\
portanti pel
buon governo
.
politico
come
te
militare
difpofti di
fei
lega
,
cinque o
quali
rie
l
Giovani
al
atti
alla corfa
teneano
coverto
dalle
ingiu-
capanne apporta
elfi
,
coftruttevi
ciafeuno
la
di
dovea
e
f
pel
canto
occhi
fuo far
filli
,
fua corfa
,
tener gli
fterte
fulla ftrada
come
in
fentinella
i
MelTaggieri
panna antecedente
che doveano
perch
fi
il
trovartelo
meffaggio,
.
Or
querto portaaffari
to loro a voce
1
pure negli
pi gra,
vi era
mandato per
mezzo
di
Quipu
quali
APOLOGETICA.
quali valeano
9J
come
tante
gare
a quali
indirizzavanfi
cio,
Camhj
6)
Hiftoir.dcs
*'
che faceano da un
,
t^
quarto di lega
di grazia
\
all'
quanto
fi
maniera
che og,
gi
tra noi
tra
effi
.
tiene
s'
aflbmigli quella
che
teneafi per la
comunicazione
degli affari
nelle loro
ne' loro
Che
Non
le
vedete
Voi
forf
Capanne
i
noftre Cambiature-^
$
Cbasqui
noftri Corrieri
le
fi-
noftre Lettere?
La
da
ci
terza pruova
,
mi viene
che
fa-
nelle
IZl cjTi
del
Sangue Reale
,
e agli
altri
Nobili la
de'
Storia
e la
Cronologia per
altro vi pare
,
,
mezzo
Quipu
Or che
che voglia
lignificar quefto
b 2
che
96
LETTERA
faffi
de* libri
d* I?
delle tavole
la
di
Cronologia
differenza
Io
I
r.
non
ci
vedo
minima
Ma
avuto
all'
che ha
dotta
Dama
per
fupporre fino
I.
eftremo fignificantilTimi i fuddetti Quipu de' Peruani non poteano in fatti non loro cffer tali i laddove f ne fervivano i
:
Haravec
ti
,
loro Poefignifi-
quantunque:
ftretto e
vero
per
loro
regiftrare
anche
.
le
loro poefie
e
.
e le
il
canzoni
ftupore
~
,
Udite
potete
trattenete
voftro
L' accorti^
i )
.
(0
r
,b.
Hittoir. des fi
ncas
.
Tom.
caP
.
i.
o m
dichiara
li
elfer
rimafo pieno d un
*>
r%
infinita
maravi-
*.,:
li
intendimene
i
to degli
Jm anta
nome
)
che davano
Peruani a
loro Filofofi
nelf
avere egli
medefimo trovata
OitipUi
APOLOGETICA.
Quipit
,
197
dinotanti alcuni
antichiffimi an-
nali della
Nazione
ma
far
Spondaici
vedere
il
e quefta
,
ferve
elfi
,
coftume
che
aveano di
Meteore
,
come
,
fola
no
il
Tuono
,
il
Baleno
,
il
Fulmine
.
Grandine
la
,
Neve
fia
la
Pioggia
Ed
da crederli
fuddetti
che
flato
da qualcuno de'
fu
i
Haravec comporta
,
principj d'
una favola
fra' Peruani:,
Eccola .Diceano
le
elfi,
che 1
Sommo
Creatore di tutte
cofe Pacba-
camac avea melTa?in Cielo la figliuola d' un Re con un vafo in mano pieno d'acqua per ifpargerla fulla terra fempre
,
che ne
fofle efla
'1
bifognol
aggiungea-
no
>
che
il
fratello di lei
,
tal
volta fracaf-
fava
fuddetto vafo
,
e che
non
di al,
tronde
pro-
venivano
tuoni
fulmini
Or quale,
198
le
3
LETTERA
,
ha
potuto mai
valerfi
de*
ftupenda maniera di
regiftrare
verfi
Quipu per
,
un' intera
compofizione
tro
?
II
e in
,
e di certo
,
med' o-
P.
Valera
5
Signora mia
f
non ne
bene
egli pi
gni altro
ci
,
come
il
colui
prefo
tro
I
i
gran fegreto
,
ci
ha alcun
al*
Autore
5
che
{trarlo
i
ed io veggo manifeftamente
,
che
,
poveri Peruani
flati afsai
bench pi moderni
fono
chiiljmi
Egizj
Perj
,
giacch
Caitjjni
non
,
hanno
Kircher
efl
,
avuti
altri
,
pretare la lignificazione
loro
Quipu
Io
foddisfare
alla
forte
voglia
mi
quel
prendo
,
libert
:
di
farvi
intendere
APOLOGETICA.
p
,
99
mi credo
magio
,
giore
la difficolt
che
,
incontro
di quella
in
che
fuddetti Autori in
de'
che
elfi
hanno imprefa
:
Gerofot-
degli Egizj
aveano
effi
almeno
,
immagini delil
quali
volean
penetrare
lignificato
non
me
,
cui ogni
co-
fa incerta
ed incognita
.
vocabolo
riefea
fiere
Ouipn
che mi
di rendervi
mio pen-
cl farvene
,
quafi
toccar con
mano
far
fuffiftenza
vi prego
almeno
,
a
i
non
quali doil
facile
cofa
che era
,
to*
padano
dall' altiffimo
,
ftupore
in
cui
trovavanfi
freddezza.
Quanto pi piana
pre-
aoo
prefazione
LETTERA
,
che ve ne
dar
tanto
5
do-
poich in
:
quefto
a che
il
miglior pregio
fatti
di efla confitte
varrebbe in
un* interpretaziofteffo
mi,
ed io m' impela
gno a
regiftro
fpiegarvi
efl
appunto
tenere
maniera
che
il
han potuto
delle
di
per confervare
,
loro poefie
,
fenza parlarvi
giammai
vene
la
lettere
e fenza
:
minima cognizione
Tnca
che
quefto
loro
Amauta
i
dalle Storie
della
,
Nazione
pi favj
alcuni
di
pochi folo
e pi dotti
queft' ordine
a forza di
lunghe
ftudiate
queir appunto
zi
1"
innan-
caduto ad
,
altri
,
giammai
in pendere d*
,
avvertire
cio
vurj fuoni
che in diverfe
APOLOGETICA.
verfe maniere formavanfi dalla
2Q i
loro boc*
ca nel pronunciar che facean le parole I E ben dovettero pure di/cernere, che tut-i
ti
i
varj Suoni
poA
fibili,
ad
5
altri
non
riducevano
che a
Cinque
vedendo
detti
a quanti giustamente
le
,
riduconfi
pred tutte
effr
Nazioni del
che
'1
Mondo. Cos
i
pi facile di tutti
do
di
fiato
davan fuori
,
quanto
,
baftava a
formarlo
sforzato
tenerlo
naturali
fi
.
ben
poterono
altri
.,
come
di
meno
primo
degli
in
conto
Degli
altri
quattro
poi
ben dovette
uno
effer
meno da eA
delle
contraddiffinto
i
dallo
(tiramento
labbra fopra
della
dentice
dallo fpingimento
in fuori
:
lingua alquanto
altro
dal
ta
neceflario allungamento
della fuddet*
lingua verfo
un
;
nel precedente
fuono
altro
202
tica che*
LE
,
T X;E R A,
^mficijFcokrq, o
e
;
ellit-
fbrmad kt labbra u
allungamento
,
dal ritirae Y e
mento
ultimo
finalmente
congiun-
gimento
'I
I
delle labbra
che neceffario a
formarlo.
Una
accorta e
matura
rifleft
come
entrare anche
dell'
tt.
Wi
dico,
fioni
con quel
folle
tal
numero
,
di
Je
Suoni
dell'
che
meglio
tarli
loro piaciuto
talvolta
di
adat-
produrle
tutte
con
5
un
e
eguale
fcompartimento
,
Suoni
che
-j
q-uanto dire
che effendo
flati elfi
tempo
appellati femplicemente
Jmaiita
cos nobile
-in-*
veggiate
com*
effi
a forza
di
quefto
fa-
per
APOLOGETICA.
per
distinguere
i
203
tuo
fioni fepper
ti
pure formare
loro verfi
vi
d'un egual numero di Suoni, ficcome ho detto, paller a mettervi fotto gli
quella
occhi
cui
Spondaica
feci
Canzoncina
di
gi fopra vi
parola.
in
tre
La
leggefi
vedrete
diftefa
colonne
tal
quale
(l)
nella
*/\
feconda vi
H
^
iftoir.
des
troverete
medefima
Italiana
per
trafcrittajb
5
nc
7
cap. a;.
conforme
altrimenti,
pronunzia
giacch
una ben
ufayafi nel
Per
e nella
che
ftata
da
me
f,
a torto
non mi
lufingo
par, che
fia
pi
,
chiara e pi
e della para-nella
Francefe
fi
quali
ambedue
.
citata
Storia
vedono
regiftrate
Come
2
o/Ferypeij
verete
Ce
tro
2 o$
L E T
TER
la
,
A
5
Canzone
libert
non
d' accre-
due
vrfetti
cti
pi diftinzione fpiegata
Favola}
di fervirili della
il
durre
vocabolo Nuja
il
quale
figni*
,
ma*
nella
j
trova
trafportato
cos
Latina
poich
;[
come
voce
fi
nella
Francefe Verfione
,
Nimpha
,
ila >
pi
conviene
ad
una
giovanetta
abitatrice di bcchi
k
te
Reale
,
H nome Filk
"
ufato nella
e
all'
Ffahcrf
troppo generico
la
>
per nien-
indica
qualit
Reale
,
incontro
col
rit
mio termine Infanta fuori della puTofcana mi pare d' aver ferbata tut*
,
ta
fedelt
d'un
il
cftto traduttore
giacfi
ch queft
neh Corte
li
>
di
Figliuole Rea*
e quella
appunto
la
Monarchia
dalla
APOLOGETICA.
dall'4
^05
i
quale fon
oggi
fignoreggiati
Pe^
mani
So
,
ri-
derete di
me, come
fine
di colui
il
quale ho
il
voluto
piede
alla
mettere
udito
arditamente
folo
,
fui
finora
.
per
fama
i
Monte Parnafo
della
Egli certo
che
verfi
mia traduzione
non
gli
ho
(
io per
-;
per quefto io non pretendo altro da voi, la quale tanto nelle poetiche cofe valete,
non che unicamente il titolo di Peruano Haravec il quale per qualche ragio*
f
,
ne
(a)
'
E quefta
di cui
,
alquanto bajfa
una piacevole frafe , comecb a dir ve* ufata da Componitori della fpiritofa y
fntira
Boja
nell anno feorfo per la morte del fa parola /' Autore in una delle feguenn
:
fue Note
che comincia
Quefta raccolta
......
2 o6
LETTERA
Voi ben fapete
:
ne
(
,i
che pu convenirmi
febbene
a dir
vero
piacendovi
d' afcrin
(a)
Conviene
ali
'
Autore
il
nome
il
HARAVEC
,
che
fignificato
vale lo
ftjfo
ti
che
INVENTORE
lettere
,
e perch
gher
ragioni
alle
ne [pieche fia
per applaudire chiunque fiafi , che legga; coglier parimente dolo a giufia ragione Inventore ne
piacere
di confondere
cofe
,
e dimofranil
le
paniere
novelle
di molte ftu,
pende
che fi
dicono
altrove inventate
quando dt
li
Noi fu
il
egli' il
della
che pojfa
onor , ond Io, per l meglio dar, a mi fono Patria , e di lui, condotta quah qualche brieve notizia di quelle , delle
motivo pi forte
prima
perci che
prima
maravigliofo fpirito
/'
ne fuoi ritrovamenti
o le
pruove r che di
ej] ne,
e a
an^i maggiori
che
tutto d ne produce ;
ed
oh
quanti
n andrei
partita-
mente
APOLOGETICA.
mente divi/and
permejfo
rr
,
207
vanamente lufmgate
re la
mie fperan^e
,
ma
i
ne frema pu-
nafcondere
che alla
mia
?ioti%i a per-
venne ; e quando poi non fi compiaccia di temperarfi d all' ira , e d avermene per ifcufata , mi rampogni pure ?
che far fempre maggior della pena
,
l ingufo fuo
qualche mo4o
egualmente;.,
fdegno
alla
il
piacere
d' aver
fua gloria
col palefarne
,
t opre degne
applaufo e di laude
s
appartiene
fuperda fo+
pra ogni altra quella del tutto nuova e non mai penfa*
ta maniera d\ argomentare
fatto in una
ha
Serie di Lttere
,
fuccemvamente
o
fia
,
indiriz-
zate ad
un Libero Perditore
e fino
evidenza della
d'
ofTerva,
re
una buona
ne'
non
folo ne coftumi
ma
inedito^
ma
le
Maometto
egli
accagiona di molti
ine-
"
08
L E T T E R
quafi
tutti gli
mede fimo
to
per
7ion
avere
elfi
ufo-
buona
critica
pi fine avvedimento-
falfi Miracoli
libri
rapportate
y
da
della
Sonna
i
e manifefl amente
,
dimofira
come
av
per avventura
venire
,
primi
e le feconde
i
abbian potuto
e
.
Popoli
miferamente in*
gannati
Sorprende egualmente
la
dotta
DifTer fazione
da
,
lui
nella
dond
'
egli
le
prime
infelici fi
il
fime
idee ; e dimofira
,
in
e fifa
-e
incontrafi abilmente
fia pur con buona pace di quanti ne han finora fcritto e ragionato , che fin dalla pi rimota antidimofira
chit propagandofi con gli
Uomini
e nelV et pi vici-
ne
ni
an-
da un
certo ordine di
e che lo Spinofa
bilirlo
,
di novelle contradizioni
lui
involfe
promojfo
intorno
le
alla
regole ben
del
quale pianamente
e con
chiarezza fpiegati
pi
difficili
Fenomeni
appena ho
ardimento di
fame
APOLOGETICA
fame
pe
parola
y
309
avendo
il
degnif
Jiam1
comune
parmi
che non
iflia
bene a
me
d'
di prevenirlo
di
Il
For-
e quefta in
?
baloardi
ficcome
fen^a
contrafo
,
nuovo
dere utilijjmo
e raro
.
commendabile
Per
i
ejfo aperta
la breccia
poja parte
re
Nemici
ajfalitori
a montarla
e a prende*
un bafiione ? fubitamente quafi tutti gli altri rivoli gono , e portano tutte le loro offefe con tra di quello ap* punto , dove V Ofle fuperba dalla fortuna delle armi gui*
data incominci ad alloggiare
vien
y
5
non
le
efi
permejfo di
terribile
5
compiere
rifpinta
combattuta
fendo dal
unite
concorrimene di
delle
tutte
quafi infieme
quelle offefe
mento n ave a
fofferta
d
fol tanto
Pia^e
Cittadelle d* afi
me
per
anioni degli
ajfalitori
in
te fi
pu francamente
eff
annoverar fra
e ferale
.
prime
e dirfi
la
pi tragica
al
paragon di quante
trat*
Queflo ammirabile
tato
il
aio
LETTERA
,
tato la cofa
tore
j
V Au-
rimanente d
tutte le
di leggieri persuadendo,
mi
to
che ferbar
del
d
.
ogni
dubbio
rico?iofcermi
meritata la forte di
mede fimo
la
E
ri
delle Milita-
cofe
nota
invenzione
y i
del
queflo
dell
,
ordine
di quelli
,
quali
Campagna
;
dapoich forma
modanatu-
ma
da campagna
inventato di
calibro
pefano 220.
fole
1
queflo
da
lui
libre
j
mede fimo
di palla la
diflan%a
affai
manda
con
non
che per
tre
ha
refiflito alle
rigorofe
pruove
che fi fanno
,
ne comfofo di cuojo
ficcome
che forf
non
V han veduto , han moflrato di credere y ma lavorato d un certo forti/fimo particolar componimento di materia daW Autor penfata y e quindi utilijjmo riefce in ogni
miti*
APOLOGETICA.
militare
su
angoli
,
avvenimento
,
e [opra
della Contro/carpa
e in tutte
eferiori
opere
avve-
e forf due
?
quando la bifogna
richiegga
an%i che no
difficili occafioni
marce sforate
il
improvvide
Nemico
neU
occupa-*
accorte^
fof-
^a
fero
t
di follecito ritiramento ;
dacch
f mai ve ne
ejferne
molti
,
pojfono
i
affai
agevolmente
caricati
Cavalli
quali
vati y
camminando ancora
il
non fideranno
5
a farne
per
voluto
tra/portamento
Altri molti
an^i
cos dire ,
infiniti
vantaggi feco
no Cannoni
tal foggia
compofli e lavorati
Jtccome
'
m
gli
venuto fatto
'
ojfervare in
tore
da
lui difefo
paratamente ad uno ad uno r onde a quello mi rapporto j quando avr la forte d' ufcire alla luce , bajlan-
attefare
che da quello ho
tratto quel
rhe
n ho
detto
Di
tanti e tanti
amenti penf
intorno
mai ne favella
tutta la no/ira
Europa
di ejfl
con lau-
Dd
de
%\x
LETTERA
?
di
Spagna
di
5
e in altre
ha tenuta occupata
fino
la
ne
ad
ejfer
la pi robufia fra
.
umane
pajftoni
che [eco
di cofe
.
trajfie
nafcendo
Pajfo
adunque ad
altri generi
E/fendo
verdi
1725?.
e nel fiore
de fuoi pik
/'
anni
3
Romano
anno
nelV occasione
che
,
dovette fi
celebrare la folen*
intitolata
ne Accademia
i Lettere
5
e d'
Armi
la
Voti per
la Prole Cefarea
lefarfi
5
incomincio per la
farfi difiinguere
maravigliofa vivacit
.
Dopo
il
j
Roma
avejfero
me?go
le
r
non meno
;
che
d Arte Cavallerefca
Accademia
tejfe
?
ma
ogn impaccio
il
fd-
detto
molti prom
che
in
fico loro
vijjme
guardo rif
APOLOGETICA.
ce (Tana follecita
413
fp arinone del mentovato palco 5 il qua* le dovea non per tanto ejfere ampio di palmi feffanta Non effendovi dunque alcuno de divifati in quadro
.
progetti
s
applic pure
j
Autore
ad immaginarne
qualche di/e
con
gno
e con iftupore
c'tojjlach
con
opera di argani
?
e di ruote dagli
,
Speu
fen*
tatari
non vedute
e con
'
che le tiraffe
,*
fi
vide
gran palco
3
me^
?o
e riflringendof l
'
una met e
altra nel
terreno
paU
ri*
mi
to
mafe
Cortile d* ogni'bench
menomo impedimen
durano
le
all'
ufo del
fupende ricordane , e come d' un portento ancor f ne parla , e ancor fi continua a farne le maraviglie .
lui
alla debi,
per
V
pu
due trombe
lunque
l'acqua a piacimento
e a qua*
,
altezza fenica
applauf
3
feco
ha
tratto gli
*-14
LETTERA
me^p
,
t^i
te ; perciocch per
ea
, dove man* pu fare del} ufo altra dalle fi piogge ricolta per la comodit de Mulini y e delle Car* tiere , e per la fabbrica de panni o altro e ci av* ?
di e/fa in Paefe
acqua de
Fiumi
perch acqua medefima feorre fempre di fu in gi r per effere ella di gi in fu portata fempre e ri* fofpinta d nuovo ; quindi 5 che col folo foccorfo di
viene
5
le
che in tutto
attrazione
giro f ne
va feemando per
,
la
naturale
della
Terra
potr
perpetuamente
rimanere ftabilita
corrente
in quei Paefi
a quali par
luto moftrarfene
avara
E
i
dall'
i
acqua al fuoco
p affando
to fono
mente ritrovati
};"
i)
vicenda fa
fuccedere le
5
apparenze
e gli fpettacoli
III
co*
me
rale
per efempio
quella
un Tempio a quella
,
una
deliziofa
j
giuochi
e
e piante
capanne
tutto per
fon a alcuna . ftejfo fuoco y e non mai per quella di per Portentofa parimente quella macchinetta inventata da
ejfo
per
le
vedute
de'
Giardini
APOLOGETICA
re
ii$
colori
a fogSibi-
gia d* Iride
lo
j
coni
altri
ma
un ben chiaro
altro
.
d'u
//
quale
fin^
ejranio ajuto
pel quale
anno
1743.
.,
fino a farfene
,.
primo
In-
1739. gi
percioc-
Autore
e compiutamente riufcito ;
il
de
ma
,
coni
verde mare
il
verde fmeraldo
e{l verde
prato
rendono
che
per la prima volta ne fece ; ftccome con pari felicit eragli parimente riufcito nelV anno mede fimo di praticare oltre al color turchino a molti noto
y
e al bianco in-
chinante
al color di
y
latte
pur venuto
forti
y
il
color di
,
rubino
ed
il
il
pagonazzo
,
di
pi
il
color di cedro
rancio
j
gi ancora conofciuti
Pubblico
ti gli
non fono
lieto fpettatore
che di tut*
altri fuoi
1743-
216
LETTERA
orribile pefle
f
to
non aveffe
la
Meflirta
delle
diflol-
Fefe
gi
difegnate per la
di
fra
le
quali forf la
pi
e di regolamento dell'
Autore
efeguire
difpofo
,
avea di fare
Ma
un
Io fo
andr
,
efatto
trattato
di Pirotecnia
o di nafcojlo
Ar-
fi
,
toglier finalmente
la
greti
de quali
non lafcia di
re-
quantunque veggafi
in ejfo
come
y
in ogni altro fi a
5
cartella
un filo cane
un filo fo5
carico ufo
a polvere
e
ti-
a vento
rar
pub
chi
di ejfo
ha
a fuo talent
.
Ben
Io
un Paradoflo
ma
'
APOLOGETICA.
quefo archibufo in potere della
%i 7
Mae/l del
'
Re
.
di
Na-
poli
Autore
Di
rola
molte altre
lui
macchinette Pneumatiche
di fu a in-
venzione da
:
perciocch
,
a dir vero
mi manca
buire a
ritrosia
mi farebbe
attri-
per favellarne
me
flejfa
^a a
lui
riufcita y perch
5
?
to fufficiente
ragionarne a dovere y
ma
foltanto pof-
fo afficurare
alla pi
eulta
f non
.
tali
affolutamente re-
meno illuminata
dire
,
E fui
5
propofto de porteti*
per
1'
i
cos
da
lui
operati
gervi
vella
cefi
altro
affai
maggiore
a
di
,
gi
vicini
i
trapajfare
.
vulgarmente
,
di-
ri fu]citare
Defunti
flavafi
,
fono gi
feorfi tre
anni
di
il
Principe
Bifignano
lui
per
e per
parentado
congiunto
mi
pi
fune/i
momenti di fpirar
valenti Profeffori
parea gi difperato
cafo
tal-
Ee
che
'^^^S
2$
LETTERA
y
che
vana Infinga
:
i falfa
fperan^a fojfe
to
'
affettarne
il
contrario
Autore
co fuoi fgreti
V
e
opera
che gi difperata
non che
ne
difficile
dicevafi
dom
,
la ferocia
del male
ma fano perfettamente
che incommodo
,
rende
liberandolo fin
da qual-
che per
avsa ;
vato
lippo
,
e lo fteffo portentofo
mefi fono
Garlini
5
in
Roma
a prie-
ghi
del
al
quale giun-
ta pur
fama
'
ond
che
Roma
pi chia*
ori Profejf
dell'
effi
fanno anch'
col
che ora
.
rapportarlo
//
grande Orivolo da
penfato
e di cui
all' ufo
,
pur gran
per fervire
non men
Cafa
che
della
,
fua Famiglia
tali
da
allogarfi nel
,
e tante
ammi,
JE< preffo
cima a
Campanili
eretti e
y
po-
veggono
,
ore
e di effe
,
quarti
ma
minuti
giorni della
Settimana
quelli
APOLOGETICA.
quelli del
differenti
219
Mefe
di cui
pur ndica
y
il
propio
nome
di
e le
la quale mojrafi
notte
.
.
tempo lumino/a
o che piena
ella
fia
crescente
/cerna e mancante
affai ben
D' una
Jo da
in
altra ora
fuona un minuet
efpref
Campane
j
con giuja
proporrne fonanti
y
?iel
me^
y
% d pofcia
a piacimento
quattro
manda
fentanti
glia
y
fuori per
y
varchi
che
regolatamente fi
fchiudono
?
quattro figure
quali
,
le Jagioni
dell'
Anno
rapp're-
le
cofa
com
egli
avviene ne
y
e di
Vinegia
ma
i
per
'
avan^no
J e
formando naturalmente
,
pajfi
fi fanno
i
effe
per
rifpettu
Oboe
va
ad ora
y
olfervate
che
to~
gliendofi
rifpettivi
y
e voltando
il
le /palle l le feffe
vifo
per
d"
novellamente rientrano
?
La
teja
d \m Dragone.
che
e z
nua~
aso
ET TE
,
R A
e la bocca [chiudendo
nuamente fi rivolge
fa le veci
gli occhi,
fom-
nare
quarti
e le ore
le 'zampe le
campane
Con
al vero
ad apporfi
altrove con
lo
Segreti
che
Comma
gelofia fi cuflodifcono
5
affai chiaramente
ma-
nifefano le pruove
che
tutt'
ora
,
ha fatte
e giornal-
mente ne fa
quindi avvenne
della
na dal Rapprefentante
Coftantinopoli
degli utili
y
di
ultimamente
ritornato
che uno
,
fegreti
col pojfeduto
da que" del
mefliero
la
cui rivelazione
a* Forejieri vien
il
rigidamente proibita
rafparlo punto
5
quello di fijagnare
rame fenza
co-
me
fi
Mondo
tutto feco
ricercarne la maniera , e fenza fiancar fteffo occupoffi a fieri 5 tale appunto la ritrovo , lungamente i fuoi pen
che pi pulitamente
opera
riefce. ,
f voglia condurfi al
di
rame
col fatto ; la
Tale fu pur
avvenimento
al
primo rapprefentarfegli
da
APOLOGETICA.
da grave Per/omaggio
farebbe
il
,
*%i
fa
penfare alla fabbrica della Latta ; la qual cocome prodotta da import antijfimo fegreto in pochi y
fomma
gelo fia
fi cuftodi-
illuminata
,
fu
fatto lavoro
penfolla
e pruove
indubitate
ne fece
1
Incredibile a
Profejfori
Lui ritrovata d
Jafi
umana
y
_,*
o di fiori
o d"
variamente colorata
conciojfiach ap-
pena nel
trodotta
fu folamente
in-
da Criftoforo
colorite s ;
le
Blond
la maniera
di far le
/lampe
ma
a tante replicate
i
tirate di torchio^
,
quanti per
oltre la
ventura fono
colori
che
M. r
BofTe
Reale Intagliatore
,
cidere ci rapporta
protefla
del Blond non ha finora prodotti f non effetti affai mediocri ; e quindi pure , che per la molta atten-^ione
?
che richiede
oramai fi
ri-
cufa di praticarla
Francia
la fpefa
, ,
la
e la fatica
ma
fempre invano
fa
322
LETTERA
di
fa invenzione
chio e ad
caratteri
produrre ad
tor-
un medeftmo tempo
di pi colori
.
La
difficolt
1
ritrova5
dell
arte compre/a
da
riputato ch
il
m ajjyno
'
il
profitto
lo, per'
Pubblico n
avejfe un faggio
ho pregato
Autore
;
e di
mia
inchiefla ;
e tanto maggiormente y che gli paruto convenevole , che 7 fronte'fpizjo d" un Opera , che tratta appunto de
Ouipu
coloriti
de'
,
Pemani
,
cio
di que' Cordoncini
variamente
le veci
di
ejfi
prejfo
a poco
de' caratteri
caratteri
ftampe
.
d
y
variamente
dipinto
,
coloriti
?
// drappo
detto
nome
tr af-
Capitale
'
Cina
ferve ali
ufo di
Tappezzere
flato per
5
modo
alla per*
feTton maggiore
da
lui
ridotto-
che di gran
lunga
le
bellezze
dell'
dello fejfo
nome
intitolandolo ; e
5
per rifguary
do a fondi di
chino
j
color forte
7
come fono
e .gran
il
verde
il
tur-
e fimili
nel
nuovo
ritrovamento del
Bianco
APOLOGETICA
vi fiato
.
223
la
cui
bianchezza
tale
n acide
le quali col
me-
in fiante
a giufia confifienza
>
d ricotta
Molti valentijfimi
5
Fifici
una
tale fperienz^
che perfet-
ha fatto
il
fa y che non
iflia
fuggetto
il fuo
ovvero y a recider*
.
fi
come
il
Un
lavora
altra fpezje di
?
ma foprappofia
y
che
Germania
e in Inghilterra
'
fi
non folamente fi contentato d imitare 3 pene* trando co penferi nella maniera a Noi ignota di lavo*
varia J
ma
all
'
ha pur condotta
a figurare ogni
d quadrupedi
? 7
col fofpgnerm-
di volatili
e ben
efpreffi
reggiargli ; e pure
plcat a
tal
,
ha
egli
a coloro
3
maraviglofo lavoro
che 7
facile
effi
e familiare
il
1
venduta
cos
men
diffcile
y
per
diviene
com
de* quali pi
d uno ho
avuto
.4GKM
224
LETTERA
il
avuto
glia
.
piacer
fomma maraviritrovata
altra
co/a
da
in
lui
lo
'
I.
,
fcher^o di fu a propia
mano formato
nella
,
mi quadro lavorato
Imma-
gine di noflra
Donna
il
fottilijjimo velo ;
quale
e con la
divifata
pure ad ingannare
,
arriva anche
loro
pi
ben avvifati
Rifguardanti
parendo
da quella
che o profejfi
o no
tifato inganno
l'
impeto naturale
a follevarlo
almeno
ed
ecco
y
5
rinnovati fra
e di
lieta
Noi
gli antichi
?
Parrafio
de' quali
per anni
Fama
ri-
fuona
cra
mentovata Sa-
Immagine
dalla
Maef del
Re
Nojro Siallo-
gnore accettata
Stanca
gata
La
che
cos
dirotta
celebre
5
pioggia non
che
vale
a penetrare
oggimai
APOLOGETICA
onde fot tanto aggiungo
,
22$
cbe
,
il
loro
maggior pregio
acqua mai
la
con-*
la quale per
aly y
naturalmente
.
rigettano
del
La Maefl
Re
che
n ha un Redengot
lo
larga pioggia
rej
dan*
neggiato
Autore
5
il
ftfenti
al-
tra di
panno
d*
Ma
f di
una nota
i
in
tutti
e perci
mi rimango
rammemorare
tanti e
utili
e diverfi dime/liei
comodi per
?
ufo
della vita
da
lu
noftri
Con-
Forefieri
.
Non mi d
per
animo di
che d uno fi taccia , di cui fommameite ejfeny domi compiaciuta , mi fento in obbligo di favellare . Eflui arrivata la
fondo a
fama
,
d'
una menfa
il
non fo da
,
che fen^a
mimflerio
opera
&
medefima
a Convitati
ogni
Ff
33$
LETTERA
cofa apprefenta e fornifa
,
agm
tofto
una ne f
cofruire
,
e forf
molto pi perfetta
di
cui
al
paragon
ree and fi
dell'
altra
la
novella
eragli gi pervenuta ;
e di prefinte
di
ritiro
con la giunta di
al fin
,
x
tutte opportunamente
medefimo appartenenti
le
altre
pur necejfarie
libert
forf
unica e fola
cui tutta
convenga la
il
delV
amichevole
compagnia ; dapoich
delle
pi
gli
Amici commenfali
debba
ragionarji
;
pi rifervate
avvien y
che
e pure la
avere
intorno copia
continuo nella
,
dura necejft
quali
di farla
o
prefenza di perfine
conviene
5
nelle
pochijjmo
nulla
confidar
dico
de
Famigliari j quindi filo quando finamente a ci pi volte ho io fatto , feerner potrajfi fi penfi j come di qual pregio fia la fegreta menfa ? di cui ragiono .
propj
Qui
per
tanto
quefla
nota finifia
nojro
e chiudafi con
la
degna
efprejjione
da un dotto
lui
Cavaliere ufata in
un ifiri^ione da
compofla fopra
Autore
"
! 1
APOLOGETICA.,
taliani Poeti
,
22*7
I*
non
vi
mancherebbe dove
al-
logarmi
no
fcorfo
necchino
{a)
Can->
(a)
ti
,
Quefta Raccolta
fecondo
il
giudicio
le
de'
Dot-
meglio intef e
, che fien mai venute fuora . EfTa opera di due valentilllmi Giovani , i quali avendo ofTervato , che 1' edizioni delle Raccolte erano oggi, che per ogni qualfivogia vedea ammorbata la Citt, per deriderne o forf anche per correggerne di buona grazia P abuf , penfarono di metterne alla luce una neiP cccafione della morte del Boja , volgarmen-
te
bizzarria
fitte nel'r
to
il
aver cos bene in ogni compofzione affettapenfre , io ftile , e la maniera di quel tale cui
)
l'hanno
eil
attribuita
.
fimo rigettarla
fon coloro
appunto
no
fliti
di concorrere nelleftampe di
fatte Raccolte.
Ff z
^8
Canzoncina V& ru ana fecondo
la Scrittura
ETTE
la
A
Traduzione
della
La medefima
fecondo
Scrittura
Italiana.
medefima.
Spaglinola.
Bella Infanta,
11
ehm
tuo
German
Puynuy
quita
Puygnuy chta
Pachi r cayan
Ora rompe,
Hina mantara
al fracaffo
Cunununun
Yllapantac
Cunugnumm
Tgliapantac
Tuona, lampa,
Canri Nuja
E fulmina: Ma tu Infanta
La tua acqua Mandi in pioggia,
Unuy
chta
Para
munqui
nimpiri
Para muncbi
May
Ciuci
Riti
May
Cifi
nimpiri
E
La
alle
volte
munqui munqui
rappigli
in neve,
in
Ed
Pacha rurac
grandini.
f
il
Pachacamac
Viracocha
Paciacamac
Btracoca
Chi
Mondo
Paciacamac
Biracocia
A
E
far
quefto
Cama
funchi
Cama
funchi.
T' ha prefcelta,
portata
eflre.
AH'
Ci
APOLOGETICA
Ci
i
229
io
veg-
go beniffimo
vi
ad altro
tutta chiarezza di
plicemente
aflerito
dal P.
cio
come
aveffer potuto
Peruani
arrivare a faper
e
comporre
5
delle
ben formate
te
regolari poelie
ma
nienab
vi
ha giovato per
effi
farvi capire
come
bian potuto
Quipu
fo
che quel
che io vi ho
prome
.
Ecco che mi
indubitato
, ,
fo a fpiegarvelo
dotti
manta
no
femplici
y
zo de' Quipu
e gli
azioni memorabili
piti
( 1 )
^
Y
KiftoIr# des
avvenimenti
rilevanti
,
per
le
tra-
lib. 6.
cap. p.
mandargli
imbafeiate
,
alla pofterit
le
come
folenni
dichiarazioni
di guerra
le
i
o di
pace,
le
battaglie, le vittorie,
perdite,
nuovi
23 o i nuovi acquifti
LETTERA
,
riti
facri
ed altro
or
non avendo
te
effi
,
registrargli
ecco
come faceano
Colori
,
per ve-
nirne
a capo
Avean
certi
Stabiliti
Rivolgi-
quali di
comudife,
ne confntimento determinatamente
gnavano
gion
d'
efempio
un
tal
come a Colore e un
5
,
ca~
tal
Ravvolgimento
Guerra
Vittoria
,
la
Pace
un
tal
,
altro la
altro la
un
j
altro
,
V Imbafciata
un
ecc.
avrebbero
fatto
.
per
mezzo
di
Geroglifici pur
farvi
,
guardatevi
qui dal
cader
nelf
animo un minimo
abbiati
la
5
fofpetto
che poferbare
'l
co efattamente
per quefto
stro delle
potuto
efl
,
mezzo
loro cofe
,
memoria
regiaffo-
perch vi dir
le
Imamente
to f
che anzi
quan-
vera Scrittura
fi
fodero ferviti 5
APOLOGETICA.
ti 3
23
giacche niente
1'
meno
,
tura
in
o delle Immagini
pel
fedele
ritenimento delle
cipe dell'
Eloquenza Cicerone
(
3
).
Le
co
ia.,'.
Rh.
Immagini
le
egli dice
Lettere
la difpof&ione
V allogamene
5
to delle
il prof
ficcome
lettere
,
dunque
pojfono
e
quali fanno
le
,
che
fato
,
detto
fcrivere
$
reci~
cos co*
imparata,
luoghi
pojjbno
altres
,
allogare
in
,
certi
e
quelle cofe
quinci a
mente ridirle
zio de' fegni
glia
la
,
Ma
,
garvi a confeffare
,
artifi-
zi
ma
,
an-
che ne
dice
n*
(0
n. 1.
L
,
ET
,
T E R A
(i)
7
/ :
Lib.12. de
14.
jj ce
Republ. cap.
Tolofano Gregorio
Jtski d\ aver
/
voluto
che
le
Immagini debbanji
alle Let?iel
77
tere preferire
da a diveder Fiatone
,
Timeo
allorch dice
che
lettere Ja
nocivo alla
memo-
Or non
arte
,
iftenterete a credere
\
che queft'
intendente
,
la
quale era
ficcome
cos
ben poffeduta
,
da'
femplici
affai
Quipuca*
pi emi-
mayu
fofle fiata
in
grado
Jmauta
ed
,
Haravec
i
pot-
effi
ficcome
Quipuca*
mayu avean
mero
re quelle fole
che
cos trovarne
ed inventar-
ne un
ficare
li
o Maejre
effi
ftabilivano
APOLOGETICA.
N
gi
,
**}
f parervi
PA-
ROLE MAESTRE;
penfare
ruani fenza
farebbe
s
accorgervene
Noi
lo
bene
ftabilimento
rote
di quella moltitudine di
,
Pa~
{tan-
Maejhre
te la ricchezza de'
Vocaboli
de'
3
quali la
ma non
la
breve, che fovente una fola voce va_ le a lignificar molte cofe a cagion d' efempio , allorch nell' ordinari] Cavaliere il Principe Tnca ereditario gli fi davano in
:
mano
ci che era
)
ftinzione
di Partigiana
gli
,
gli
dicea la parola
Jucacunapac
Gg
ed
'
_.__, 1
LE
lo; fletto
T
,
TER
f
gli
A
fi
ed era
che
foffe
detto:
crudeli
,
pigri
tutti gli
al-
tri vizio/i
.Or
pala
E
,
lriZT 7
(z)Lib...
'.
proviene
la
fomma
facilit,
che coloro,!
cabrarla
Il
P.
2 >
afferifce
a quefto propofito
foli
che un certo
,
Miffionario dopo
ki mefi
che vi fu
,
pervenuto
che fu
capace d'intendere
diani
,
e di
E
ci
f io
vi diceffi
,
che
come
la
Tro-
poche parole
poco,
(a)
Oo;gi
fono gli
Abifs mi
APOLOGETICA.
poco r una
ragionare
strelli
l
335
'I
dall' altra
diftinte
che
fuo
piuttfto
allo
ftridere
de' Pipi-
umana
(2)
,
favella riffe
in
EBeo
(2)
rodoto (1)
e in Plinio
.E
ci
verfo
Capo
ti
di
Buona Speranza
le
Llb5 capS
'
e in certe par-
Settentrionali della
]
Mofcovia
ha gen-
te
che in tutte
[
fue negoziazioni
non
ufa
fuorch
:
circa
venti
fole
differenti
parole
fui
cos riferifee
Guglielmo Templeo
Opufcoli
principio
de' fuoi
Poftumi
ftampati in Utrecht
Tanno 1704.
-,
Maeftre
y e
porto
'ficcome vi
diffi
e ficcome la fopraddotta
il
numero
facil
de'
Suo-
parole
non
,
ci
ha
la
pi
cofa
che
T intendere
de'
valerfi
loro
loro poeile;
Gg
^6
fie
:
L E
faputo
TT
,
E R A
,
che avefTe-
ro
di
eil
come Maeftre
.
gi
ftabilite
intendeano
,
di fervirf
,
A cagion
le
,
d'
efempio
parole
,
figuratevi
che tra
fuddetvi foC-
te
come Maeftre
,
ftabilite
,
fero ftate
ci che verifimile
(
,
le tre fe)
guenti
Curaca
(
cio
,i
Feudatario
chete amac
cio
(
Dio Creatore
,
dell'
PaUnine
verfo
Nnja
cio
Figliuola
Reale),
regiftrare
Oupu il primo vsrfetto dell' accennata Canzoncina Cumac Nujia avrebber do:
:
vuto indicare
deano
parola
che
di fervirf
,
di quella
mo
ci
'
1
del
CU
,
quin-
che
intendeano di
fervirf
di quella
PachacaMJC
che acdetta
parola
compagnava
il
quarto Suono
della
APOLOGETICA
parola
to
il
,
237
,
cio del
MC^
ed eccovi regiftraal
CUMJC: in
dovuto
la
quanto
Nuja
,
eflen*
do quefta un
ber
intera Parola
inferire
.
ne'
che
dinotava
J
Tutta
la
gran
difficolt
pu parervi
mai
no
potuto
le
porzioni
delle Parole
di fervirfi
ma non
.
vi
ha
la
cofa pi
facile a penfarfi
la filza
le le
il
Inferito che
,
aveano nel-
fegno
Parola Maejira
ferviva loro
al
il
,
una porzione
della
qua,
pel
mezzo
de'
,
Nodi
che
aggiugneano
la
f
Cordoncino
che da quel*
:
pendeva
davano a divedere
la
cos
bifognava loro
,
mente
do
di
5
ci
f la
prima
ed immeditamente
la f*
diftinti femplici
No-
Nodi
femplici,
f la
prima
la
feconda
e fucceffivamente
23 S
te
LETTERA
terza
5
la
f
,
da folamente
tre
non
la
ci
prima
le
al-
fuffeguenti
alla
,
allora
aggiugnevano un
5
Nodo
la
terza
5
uno pure
f la
Francefcana di tre
rivolte
quarta
uno
in
di quattro ri-
volte
1
::
e cos di
5
mano
di rado
,
mano
(
per rifpet*
ijK
to alle altre
tea ancora
e f
finalmente
ci che pla
non
la
,
accadere)
pri-
ma
vo
.
>
quinci
terza
ed in feguito di nuo-
la
prima
ma un
altro
femplice
Nodo
,
poi
e
uno
alla
Fran-
ultimamente un
che po-
Nodo
femplice.
la curiofit
di
,
Gi veggo quaf
trebbe
qualche
Dragomanno
f
f a lui
foffe
e
:
non a Voi
chi fa
,
for-
Cordoncini era
ta di
finiftra
coftrutta condot-
diritta
ficcome
la
noftra
Scrit-
APOLOGETICA.
come
non
quella
degli
239
Ebrei
e quella della
maggior parte
Ma
,
imbarazzo
Signora mia
a diritta
e la
di
me
na-
medefima
il
poich
confl-
uendo
tutto
celfiva di
Nodi
ed
altri
ravvolgimenti
naturaliflma
immagiche
gli
nare
che
principalmente
,
da
coloro
componeano,e non
la
gi colla finiftra,
deU mannel!'
filza
i
cordoni
fuddetti
i
Nodi
non
voflri
Nodet*
ti?
Ci pollo
la
per neceffit
Qupu proceder
240
GETTER
5
A
giacch
altri-
menti
ber
le
mani
di chi gli
maneggiava avreb-
dovuto
nel far le
loro funzioni
cio
finiftra
verfo
tefo
il
la
parte
mantener
capo della
verfo
i
de*
cordoni
b,
l deftra
la
parte finiftra
,
impiegaravvolgi-
ta a
formare
:
Nodi
varj
menti
ci
parervi ftrano ed
impropio
diciate
Voi
volentieri vi
da
me
Vorrete
perfine
che vi : metw
ta fotto gli
o fien
le
quali erano la
gran ba-
che reggea
il
gli
mauta
ed Haravec
il
E' troppo
dif*
ficile
per verit
3
compiacervi in quefta
parte
fare
APOLOGETICA.
re
di
Hl
per,
Non
che io
foflero
tra
giurarvi
che cos
i
appunto
veramente
flati fatti
,
fuddetti fegni
,
Peruani
gii
Jmauta
3
ed
Haravec come
vi
ora ve
te
fi
,
prefento
gli
ma
:
dico folamen*
,
che
tali
avrei io difegnati
f
f fof-
flato
,
uno
che
di loro
ficuro
in
ognuno
di effi
io abbia
avuta per
lifco
,
iftabilirgli tali
attefa la
.
maniera
penfare
de'
Peruani
E
r
,
voglio in oltre
che fappiate
,
che
Maejre
che vi efpor.
,
riferva
le
quali
fono
flate
da
to
me
alcuni
addietro
Italia dal
per
un puro cafo
il
Venuto
Illanes
,
Chili
Cernita P.
,
che n
era Proccuratore
contratta
Hh
2 42
tratta
LETTERA
con
eflb lui
conofcenza mi
feci
un
co-
fui propofi-
ed egli
mech
di
aveffe
foddisfarmi a voce
farmi
dono
1'
del fud-
detto Manofcritto
che ha
aria giufta,
mente
d'
tf
un
Peruana
cio
.
di quella ufata
fa ? forf
un temalla lu-
po
dagi' Tnca
l'
Chi
,
quando mee
tali
no ve
affettate
vedrete ufcito
,
ce quefto
rifleifioni
Manofcritto
affittito
,
da tante
che
di
non
vi parr la
cofa pi difprezzabile
quefto
Mondo
imparar
.
la
Lingua
antica Cor-
Peruana
Vedete quanto
fempre
cofa
buona
proccurar
d' acquiftar
>
la noti-
zia
che
meno imlle
portano
al
tempo
APOLOGETICA.
fte
^
\
pure
averne a fcrivere
della
una
Dama
poi
voftra qualit
.
fccome
mi
accaduto
,
giufto
i
che nel
figurare
feguenti fegni
capriccio
il
,
anzich dipen-
der dal
mio
mi fono ftudiato
all'i-
d'attenermi
dea
che ofcuramente
,
me
ne diede
il
fudra-
detto P. JUanes
allorch
un giorno
,
gionandomi appunto delf ufo che anticamente, anche fecero de' Quipu i Popoli
del Chili
,
mi
nelle
difife
medefimo
getti
Cafe
Soginteri
di
quel
vecchiffimi e
in altro
quali
non
confifteano
di lana
done principale
infilzati in
gi ne. da,
vano pendenti
a guifa
d'
e tutti
,
di diverfi colori
e
una frangia
formanti
2
eia-
Hh
feuno
2 44
LETTERA
un
particolar grupdi
po
o
j
fia
ravvolgimento
,
differente di
figura
alcuni
cio
una
porzione
interi di
alcuni de'
Nodi or femmaniera
ed
5
or
di
pi
rivolte alla
de' Frati
un Nodo doppio a guift di quello che volgarmente dicefi Nodo di Salomone 5 alcuni un Triangolo 5 ed altri finalmente or un Quadrato ed or uno o
alcuni
,
pi Fiocchetti
aggiugnendomi
che quan-
tunque
to
,
oggigiorno non
foller pi affat-
intefi
fi
pure gran
pompa
,
ef~
faceano
di
confervar quelli
retaggio
che eran
venuti
loro
in
che maravide'
(
medenon mi
ricordo bene
erba
.
o femenza nemi
ofeurit del
li,
Qupu
dipenduto
a quel
APOLOGETICA.
a quel che io penfo
,
245
zione
della
Scrittura
,
degli Spagnuoli
e parte
greto
le
e dalla
fomma
gelofia
colla
qua-
chi
che
la
pofledeano
a'
quali
,
non
la
confidavano
propj figliuoli
:
non
fulf
ci che conviene
15
che ne fcrive
In-
viaggio del
il
Mare
titolo
le
del
Sud
pro-
piamente fotto
Chili
( 1
uditene
.(r)pag .iz 7
Nodi
lana
e
-,
quali
de
di Caratteri
di Scrittura
,
L intelligen,
za
pos
i
di quefii
,
Nodi
che
,
ejji
chiamano Quiche
,
una fetenza
un fgreto
loro figliuoli
246.
LETTERA
tra
i
Primieramente dunque
principali
,
molti
,
fegni
gli
o fien
Parole Maejre
che
Haravec avran
ficcome
naturaliffimo
il
penfare
che
ci
faran pu,
fono
9
mio credere
1.
feguenti
PACHACAMAC.
.
Dio Creatore
effer
dell
Univerfo
Avrebbe potuto
parti
dinotato
al di
eguali
le
quali
5
colorite
effe
cio
una
,
di
di
rodo
zurro
e Y ul-
tima
di
verdetto marino
giallo
Dal Cerchio
ta la fua
dalle
quattro parti
Llniverfo
il
quattro
3
Elementi
cio
,
che V
compongono
,
dalla rofla
dalla colo-
Fuoco
di
dall'
azzurra TAere
rita
terra
la
Terra
e dalla
verdetta
marina Y Acqua
.
2.
VI-
APOLOGETICA.
2.
.
247
Pacbacamac
colla fola
aggiunzione
da un altro
,
alla
Francefcana di
5
rivolte
e d'
un
fiocchetto pendente
,
tutto di color
fia
,
di carne
e al di fopra
.
all'
alto del
Cerchio
di
,
carne forma-
e Francefcano,
e dal fiocchetto
che naturalmente a un
riufcir
bufto d'
Uomo
'1
dovea
fomigliante
Umana
,
figu-
che
fuddetto Dio
al
prefe
allorch
di
comparve
giovane
Tnca
figliuolo
donde fu poi
anche
il
fuddetto giovane
.
TNTI.
Il Sole.
Un
Cerchio
fteff
giallo
con
dentro pi
raggi dello
colore
Dal
LE
la
da' raggi
e dal
Luce
QUILLJ
f
La Luna. Un Cerchio
all'
,
anzidetto
non
co
de
,
alquanto minore
di color bian*
,
Luce
che ren-
Luna
,
Notate
che
per fgnificar la
Luna
fo;
mi
non
foffi
fervito
,
d'
un mezzo cerchio
pare
,
lamente
fccome
pi
naturale
non
avrei ritenu5
ta la
maniera
del penfare
;
Peruano
ma
coftume
di figurarla
Feniani
in tutto quel
tempo
effa
in cui la
Luna non
,
era piena,
ma
:
deano
effere
inferma
preffo
a morire
fiata
feoncia -cofa
dunque farebbe
fua iik
lattia
aa
>
i'
"..
APOLOGETICA.
Iattia
foliti
.*
,
249
effi
della
quale
gran
dolore
cren
di fentire, e forte
/pavento.
.
CHJSCJ.
all'
Il Pianeta Venere
tl n
Cerchio Umile
antecedente
e
,
fol al-
quanto anche del detto minore di color pure bianco , e con pi filetti bianchi , che ne pendano, quali come una Capellatura, dalla circonferenza in fuora . Da' molti filetti pendenti farebbe ftata
contraddiftinta la bellezza crinita del detto Pianeta , quale appunto la credeano i Peruani , giacche la voce Chafca colla
,
quale
effi
Venere chiamavano
nello foret.
Capelluta
.
COTLLUK
.
Stella
Una
Una
Stelluccia
di
color bianco
7-
HIPUT.
,
Cometa
Stella
di
color bianco
efca
un fiocchetto
farebbe
irregolarit delle
I
i
appa-
2$ o
lor
LETTER
delle
il
A
e dal
apparizioni
Comete
,
loro
co-
Grigio
,
lutto
che
effe
minacciavade'
no
attefi
.
la
Pe-
narli
le
Credeano
,
Comete
la
morte
de' loro
o
.
la
diftruzto-
Provincia Ed oh piane di qualche loro tra Noi non ci foffer ceffe al Cielo, che Peruani per rifpetto a quello!
de'
8.
CUTCHU.
.
L'Jrco baleno
Roffo
,
.Un
ar,
Azzurro
Verde
9.
plice
TLLJTA
Il
Fulmine
fiocchetti
Un
femdi
laterali
V accenfione . color roffo per dinotarne coNotate , che cos il detto Fulmine ,
me
1'
Arco Baleno
aveano
il
tutti
fuddctti
del
Aftri
nel gran
Tempio
o
Sole
,
ciafcheduno
fuo
propio appartamento
,
dove effendo o
o in argento
dipinti
-(colpiti
.
in oro,
Il
venivan
venerati
Sole
non
APOLOGETICA.
non per tanto era
le
,
I-
cui
effi
offerivano
,
giacch
,'
di
Pachacamac
o,
che era
Joro
invifibile
PINUNSUN.
,
L Equinozio
e
Un
per
met
del
giallo
Y eguaglianza
giorno
colla
notte
Eran
ti
,
mani
11.
fteflb
MATTIMI
legn efpreflb
Eclife Solare.
nel
Lo
,
numero
3.
di effo riverita
nero
1 2.
TJNRINUT.
Ecliffe
fteffo
Lunare Lo numero 4. f
.
non
nero
che colla
di
13.
TNCJ.
Re
Un Nodo
l 2
templial-
ce feguito
tro
V%-'Vi*-'
Hi
fiocchetto
LETTERA
un
pendente
fegno
tutto
(
che
farebbe
le
flato
Tempre
il il
da dinotar
di color
figure li-
mane
giallo
per con5
traflegnare la
concioffiach
ftirpe
elfi
effere la
loro cofa
per la qual
.
GOTA. La Regina. Lo
5
fletto
an-
tecedente fegno
ma
co per indicare
de' Peruani
ella
il
rapporto
che
5
nel!' idea
giacch,
ficcome riputavano
rella
,
effer la
Luna
3
So-
cos do-
vea
glie
la
effer
Sorella, e
Moftef-
delf Tnca
1 5.
JUQUI.
,
Principe Reale
Lo
fo antecedente fegno
Umano
bens tutto
Giallo
col
folo
fiocchetto
pendente
Bianco
Col
color Giallo
dominante
farebbefi
dine-
APOLOGETICA.
dinotata
1'
2?3
Bianco
e della
qualit
Reale
col
,
effer legittima
.
Goya
16.
MISTA.
5
Principejfa Reale
Lo
ffeffo, f
rifpet,
to a' colori
tutto Bianco
e col
Col Bianco
farebbe!!
,
indicata la fpezie
femminile Reale
e col
,
Giallo
e
effere leg.
della
Goya
MANCO GAPAC
Cronologico
ca
fu
neW ordine
il
cio
colui
che
primo
.
ad
iftituire
la
detta
dignit
tra'
Peruani
nel
Lo
fteffo
fegno appunto u
fpofto
numero
zione d'
al
un
altro femplice
,
Nodo
di fopra
,
detto fegno
e fuori
la
della
filza
per
d'
il
dinotare
non
folo
fuprema dignit
1'
Tnca
ma
,
ben anche
effere
egli flato
.
primo
di tutti gli
altri
Tnca
il
Notate
che ficcome
fuddetto femplice
a,4
plice
LETTE
Nodo
aggiunto
al preferite
fegno
fa-
Prirebbe fervito per contraddiftinguere il mo Tnca , cos V agggnef ceyrie due fareb-
il
Secondo,
5
lignificare
il
Terzo
con
aggiungimelo
di altri
femplici
fino a
Nodi
dimo-
farebbe
il
potuto pervenire
ftrare
8.
OELLO La prima
.
Goya neU
or-
dine Cronologico.
Lo
5
fteffo
appunto, che
T antecedente fegno
bianco
19.
.
SINCfflROCJ.
9
Il Secondo
.
degt
la
Tnca nell
regola
ordine Cronologico
nella
Giufta
affegnata 17.
nota
fottopofta al
numero
20.
MJMA
CORA
numer
ya neU
gno
ordine Cronologico
Lo
fteflb fe-
efpreffo nel
14.
ma
coll'agginn-*
APOLOGETICA.
i
255
fuddetta nota
.
CURACA
fegno
Patrizio Feudatario
5
folito
Umano
carne
ma
col femplice
,
Nodo
fto
Nero
col re-
di
fa~
graziofa prerogati-
va conceduta
ca
la
a*
Manco Capac
tefta
gli
di
poter portare
cinta
:
d*
una
treccia di lana
in
Nera
ci
che
agi'
facea
5
un
una
5
certo
effi
modo
fimili
'
Tnca
la
poich anche
tefta d'
portavan co-
ronata
treccia di
Lana
era
.
ma
.
di
Il
varj colori
folito
,
RUNA
Uomo
fegno
Umano
23.
HANAN PACHA
l'idea, che
Il
Cielo
efprime-
attefa
Peruani n avea-
no:
$t 6
LETTERA
il
no:
credeano
>
elfi
fu la
gi
Terra
sferica
che
reputa van
non
24.
VELI
di
,
PAC HA
r
all'
Inferno
col
Un
col
archetto
all'
color di Terr
concavo
,
ins
e col
convello
ingi
lignificato
i
il
feno
della
,
Terra
nel
quale credeano
Feniani
la
che
folle
pur
T Inferno
il
ficcome
,
fteffa
fuddetta voce
altro
;
dinota
non
importando
e dal
che
Mondo Jbtterraneo:
ofcurit
5
Nero
l'orribile
effi
,
nella
la
quale teneano
che
confifteffe
go
come
nafcofto
.
Sole
25.
TUTA
,
.
La Notte
dinotare
Un
archetto
tutto nero
per
Y ofcurit dei
Cielo
26.
co' loro
PUMA
Leone
alf
Due
,
archetti
e
convelli
oppofto
che
fi
C01>
APOLOGETICA.
combacino
con un
implice,
,
257
e a traverfo
un Cordoncino
5
Nodo
II
,
in
una punta
coli' altra
[
Notate
che con
Quadrupedi,
2%
a*.
VEUMJRI
5
Orfo
Lo
.
fteffo
.
che T antecedente
ma
di color nero
.
UTUrilNCU
Tigre
di
Lo
fteffo;
,
ma tmio mefcolatamente
nero
.
bianco
di
2 9.
fimo
tra
'1
fuperior
,
feme
Nodo
altro Fraricefcano
il
con fu,
tut-
un archetto avente
e fatto dentato a to di color bigio
.
concavo
all'in
:
foggia di fega
il
Notate
fi
fareb-
Volatili,
a
ri*-
Kk
25 S
fuddetto
LETTERA
'1
Nodo
femplice
,
'l
Francefcano,
diftintivo
,
il
quale concorre
,
come un
del
in quefto Uccello
per rappor-
to
alla
5
ftraordinaria
e a riferva
lunghezza
fuo
collo
30.
CUNTUR
.
Uccellacelo
fteflb
fero nabian-
Lo
che Y antece-
dente
ma
di
tinto mefcolatamente di
.
co
e
1
.
nero
3
{''Ili,;
URITI!
di
Pappagallo
5
Il
medemee
fimo
antecedente fegno
tinto bens
di
fcolatamente
giallo
.
verde
roffo
di
32.
LINUT. Acqua
.
33.
lori
LLAUTU
della quale
Treccia
di varj co^
la te-
portavan coronata
da
g'
Tnca
Pi
Cordoncini
di
diverf
colori
APOLOGETICA.
colori
intrecciati infieme
.
ed
infilzati
traverfo
34.
J/UJRU
,
Serpetit accio
eflere
naturale
flato
d'
del Per
rato
e celebre per
ado.
Provincia
e
Antis
Un Cordone
traverfo
>
nero
verde
in
infilzato
con un
colf altra
Nodo
una
.
dell' eftre*
mit
femplice
35.
CITU. Quarta
tutto
Feja folenne
Sole
5
.
ih
al
Il
fegno
quadrupedi
al di
nero
,
ma
e
con un
di
fiocchetto
lotto
tro
,
fopra
un
5
altro al
ambo
di
color roflb
con quat-
Nodi
flati
femplici di fopra
de'
quadrupedi farebbe,i
Agnelli neri
che in
da'
rito
,
quel!' occafione
fiocchetti roffi
da' quattro
due
3
Nodi
quarto
grado
che
Kk
Nota*-
6o
Notate
,
LETTERA
che ficcome
co' fddetti
quat-
tro
Nodi farebbe
\
Quarta Fefta
ftata indicata
cos
la
,
Prima
e
detta
tre
.
Raymi con
)
due
la
Seconda
con
la
Terza
36.
MUNCJTNIM
c7iquc piccioli
IJlr amento
,
da
quadell
fuono d
li
Flauti
de'
uno
i
gradatamente pi picciolo
.
altro
di
Cinque Cordoni
all'
lunghezza
dall'
.
fcakta
al
uno accodo
,
altro
alto
baffo
di
color
di
canna
37.
gno
fo-
nu-
mero
plice
2.
di
ma
Nodo femil
color
di
carne
con tutto
5
refto
grigio
*\
color di forice
,
giacch
quefto
nelle
colore
che ufavano
.
Peruani
loro gramaglie
28.
vile
,
QUINQUIR
Veje
cenaofa
tempo
APOLOGETICA.
tempo
,
261
efire
.
che faceano
le
pruove per
fegno dinotante
1'
Auqui rapportato
aggiunzione
d'
nel
numero Cordone
diritta
,
un
I
e finiftra del
Nodo
Fiore
,
Francefcano
affai
39.
CANTLIT
del Per
le
bello e
particolare
d'
del
i
quale
ufavano
Tnca nel
ornar
loro tefte
della
.
giovani
d folenne
de' Cavalieri
Tre
uno
nero
giallo
,
un
altro roffo
,
un
altro
,
col
Cordoncino
che ne pende
di
color verde
Da'
tre
lignificate le
tinte
,
che fo-
fiori
trovando:
de' rolli
e de' neri
e dal
Cordoncino verde
rato lo ftelo
.
40.
TACVEHIKAC
Frombola
Si
farebbe
26 2
LETTERA
appunto una picciola
;
,
Frombola
ch
di
,
fiafi
di qualfivoglia colore
giac-
Cordoni
che
cui
i
quelle
ra
,
del
.
erano
intendentif-
fimi
Mi rimango
Catalogo
fco
la
,
qui
dal
pi
,
allungare
il
perch cono,
del-
Voi
ben fapete
to
.
addotti
ben ifcorgiate
.
la
fomma
vi
\
facilit
,
dello ftabilirgli
Solamente
foggiungo
che
egli
ben da penfare
e della
,
che della
mai
nifattura
preparazione di tutti
fuddetti fegni
fof-
Donne
degli
Anan-
ia
ed
Haravec
fuddetti
effe
,
eran tutte
dell' illu
ftre
ficcome
\
erano ap5
punto
Amaitta
ed
Haravec
altronde
Parliacamar
Viracocha
Vnri
Quilla
Coyllur
Hiptiy
Cuychu
Yllapa
Ph
Maytinnu
Vanrinnuy
Ynra
Cova
La
/\ **
1
Curata
e
I
Vu-pacha
Tuta Tuia
*
Puma
"Ytuiiia: \fcumari
Aurjtti
Nusta
incu
llttttt fTTTTTT f
I
Suri >un
Ginriir
MaricoJTiipac
Oe^o eUo
SmcIi^Rpca Smch
Maina-Cra
Runa
Hanan-pacha
Uriiu
Vnuy
Llaiitu
Amaru
( (''",,
1
Muncajmim
Catollay
Quinquir
Cantili
Tacvehira
'ftfefe=
m,
APOLOGETICA.
altronde da pi
luoghi
effe
Tappiamo
che
erano intcndentiffime
,
lana
efercizio,
di portarfene appreffo
il
compa-
indivifibile -,
,.
que andaffero
ni
,
e infino
j
ndk
converfazio-
e ne' divertimenti
i
talch
non erano
in
fomma
non quafi
altrettante
,
Dame
No-
dell'
ultima noftra
moda
alle
,
le
quali da per
i
tutto
detti
.
avean fempre
mani
loro
dir vero
fuddetti Jmau-*
di vifati fegni;
troppo
gran
tempo pure
farebbe ftato
Ouipii
loro
i
componimenti
concioffiach
non
plici
fieno
Nodi
ma
,
di
26
fti
,
L E T
e
T E R A
indicanti
.
<iverfe
figure
Ma
pel
ro
il
farlo
laddove trovando
loro
i
gi
per E
opera
fatti
delle
Donne
,
anticipatamente
,
e preparati
Segni principali
o fieno
a fa-
le
Parole Alaejre
altro
, ,
re
tali
che l'inferirne
que'
de' quali
avean bifogno
,
'1
formar
poi
nel
Cordoncini
,
che ne rimanevano
,
pendenti
que'
Nodi
che
ci
fi
richiede-
da'
medefimi
effer
facilmente e folleattefa la
citamente
tica
,
fatto
gran pra-
ne acquiftata
fortunati de'
Vedete
i
quanto erano pi
:
ncftri
delle
Peruani Poeti
,
efli
avean fempre
Dame
:
van
ed
all'
Noi tocca
trova da
che
qual-
che
Dama
Dopo
APOLOGETICA.
Dopo
me/Te
il
,
\i$
avervi
fpiegate tutte
,.
quefte pre-
io
penfo
mio
penfiere
folo
nuta non
yufa
ne
ma una
pruova
.
Amauta
,
una
far-
perfetta
la
Haraveca
n vi refta
ecco
,
che
Or
che ve ne do V
opportuna occafione nella Tavola feconda, che vi prefento y nella quale ho regiftrata
alla
maniera
de* fuddetti
Haravech
Valera
Credetemi
farlo
5
il
lineare
vedrete
per-
prima
giunta
'
in-,
ciampare.
LI
Deb-
2 66
LETTERA
avvertirvi
,
Debbo qui
ficcome
)
che laddove
tro-
verete T intero
(
Segno
fignificante
Jnqu
tavola
nel
numero
ri
15.
della
prima
dovrete
,
cono/cerei regiftrata la
la
voce Tor
che
La
cio
il
fud-
Tor
lignifica
realmente Fratel-
Or
di
,
parlandofi ad una
,
Nuja
ad
e per ifpiegare
Fra-
non potea
dizio
gno
Reale
dinotante
:
Jnqui
;
cio
Figliuolo
non altrimente
,
che parlandofi ad
un
Tnca
non
fi
farebbe
meglio potuta
,
regiftrare Y
efpreffiohe
Moglie tua
che
coir inferire
Y intero Segno
fignificante
Goya
vola
della
ta-
prima
innanzi
cio tua
di regiftrare
.
Y agaggiu-
giunto qiita
Anzi
vi
indicate
dagf
interi
Segni
Mae*
APOLOGETICA.
Maejri
,
267
che non
,
le
altre
le
attefa la mag-,
.
giore fcmplicit
refto
accompagna Del Voi vedete beniffimo, che avrei pparola Tor col valermi del
,
che
TO
cha
,
di
CaTOllay
d' altra
e del
.
RJ
di
ViRJco-*
voce
dovete pure aver per difettofa la riduzione in Quipu della parla Tllapantac
,
Non
ma
piuttofto
,
concepirci
un femplice
a quelli
tifano
:
troncamento
che
fimile
del tutto
fi
e
,
o equivoco
di
la
mancanza
quefta n
pu cagionare
vocabolo.
quantunque per
far
che la
voce Tllapa di
te
il
Fulmine
fulmina tuona \
, ,
lampa
fia
neceffario d* aggiugnerci
fe-
condo
r**w^
268
condo
perch
il
LETTERA
coftuine
Peruano
ntac
pure
quefto
,
Maejra
in vece
ne'
di
ficcome
diffi
gran
,
ben pu comportarli
,
che
di Tllapantac
,
fi
trovi registrato
Oupu Tllapatac
della n.
camento
Avvertite in oltre
che lo
nella proI
nunzia Peruana
doppio
qualora
vocale
,
vale
fempre come un
,
con
tale
circoftanza per
f
,
che
ha
innanzi a
o dopo
dividerli
una
,
ma
;
almeno quefto
verfi
I
metro
de* loro
vi
vedere
altres il
di cui vi
vorrei
,
che qualcuno
d'
abbondar fempre
cufafle di
la
voftra Cafa
vi ac-
fofpetto lo fcompartimento da
me
'
III
I
I
Ca-macM^m
iHBmmmmmmmtttm
Tora--lla^c|iLm.Puy^mu)rcjiu--
ta
Pa- qmr
ca-
j^n
Hi
m mA
1=
ra
'
^U= " U;
nTm= rnn
Yllapa* tac
'
Can=
Mista Ilrmy
qui-
ta
Bu
ci
muri- qui
Ri-
ti
mtin= qui
Pacha
rtx-
rac
na= pac
Qui*' ra^
uric qui
Ca- ina^
*un= qui
maeftre , o quali pozioni di effe han fervito per la riduzione in Quipu della fopraddotta Canzoncina: e'I rojfo le coniraddifiingue.
-
Pa~
4).^
mac
-llur *
Hi-
May-.ti.nnu* Yan-ri- nnuy* Yn-ca* Co-ya* Au-qui* Nu- fta* Man-co-ca- pac*Oe-Ilo* Sin-chi-ro-ca * Ma-ma-co-ra * Cura-ca* Ru- na .* Ha-nan-pa-cha * Ve-u-pa-cha * Tu-ta* Pu-ma * Ve-u ma- ri* U-tu-cun-cu* Su- ri * Cun-tur * nuy * Lla-u-tu * A-ma-ra * Ci- tu * Mun- cay- nim* Ca-to- Hai* Quin- quir * Cari U-ri-tU * tut * Tac- ve - hi, rac*
Nel pronunciare
fecondo la quale fi trovano ferine-, vale a dire Chi-glia la parola Qui -Ila, e May -ti-gnu la parola May -ti -ami; - cos tutte le altre fwnli.
,
le
Pronunciar
APOLOGETICA
me
fatto
de'
269
Sillabe
,
Suoni
fia
delle
delle
parole
,
della fuddetta
Canzoncina
fuggerendovi
di fatto ufato
d'
Peruani
talch
cagion
efempio
laddove ho
fatto
,
io partito
.
Cu-mac,
aveffero
effi
Curn-ac
e
Io ve lo con-
cedo volentieri
il
vi dico,
{addetto feompartimento
,
fon regocoftuine
lato
col
:
da noi tenuto ne' nottri metri del retto T abbiano pure i Peruani Haravec fatto
,
come meglio U
porre
,
vottri Frati
piace di fup:
fempre
la
batta a
re
,
me
i fuddetti Suoni, , fenza che m'importi punto la prerfa maniera nella quale Y avran forf prati-,
ficcome vi moftrai
cato
Voglio
erano
fioni
i
che o/ferviate
ancora quanto
loro efpref,
fia
della
7o
LETTERA
noftra
della
Vocale
giacch non ne
troverete n pure
ta
le
uno
in tutta la fuddet,
Canzoncina
Poefie
degli
credete gi
,
che tutte
fi
Amauta
ed Haravec
riduceflero
e
(0
Hiftoir. des
'"
delle
intere
Tragedie
'Commedie
e la
i
(1)5 nelle
d'
lib. 2.
cap.27.
prime
re al
delle quali
proccurarono
,
efprime-
vivo
le
la
grandezza
;
magnificen-
za
azioni Militari
,
ed
ro
Tnca
di altri
la
Uomini
e
af-
nelle
feconde
gli
fari del
commercio
gli
Mondo
ed altre
le
qua-
riguardavano
ta
Umana
Eran
%
zi air
Tnca
ne' d
ed
delle
Signori
5
della
Corte
tori
fette folenni
gli
\
At-
non erano
gi del
\
baffo popolo
ma
e figliuoli de'
Curaca,
APOLOGETICA.
giojelli,
,g x
o di
ben recitare
Signora
intorno
rei
,
,
loro verfi
me non
refta altro
5
da dirvi
\
a'
Quipu
de' Peruani
ben vora
che a Voi
n pure
:
reftaffe altro
defiderar di faperne
la
ma temo
,
forte
che
fopraffina
efttezza
folita
di rendervi
nelle quali
,
cofe
inftrutta'
a dir verp
io
vel confenta
ferne la cagione
Di tutto v ho
fin
qui
,
Suddetti
fi
Quipu
prefo a dirvi
come
o da chi fo ben
Ma
fiate
5
do,
vete
per quanto
alla
mai ne
meglio
curiofa
acchetarvene
poich
io in
,
quanto a
me
vi dichiaro
finceramente
che
2 j2
L E T T E R A
affatto
la
all'
che ne fono
ofcuro
u qua-
lunque
ta
fa ftata
diligenza, che
,
ho
ufa-
per
.
venirne a capo
mi
,.
finora riu-
fcito
Non
,
ci
ha Storico
i
o alcun altro
Scrittore
che
5
fia
ne parola
quello
ila
non
fopra
per tanto
di
che
mi
par
,
che
tutto da maravicerto
gliare
che
am
Autore
il
quale
di di-
Quefti non ha mica penfato a farlo !" Autore del Libro Y anno paffato ufcito
.
dalle
ftampe di
>
Baffiea
intitolato Telila-
wed
Ja Ragionamenti d' un
Filojbfa
ecc.
gagliardemente inge^
,
guato di
ftabilire
,
che n a Voi
me
vo
(.a)- 9 e
in
dopo aver
fatto
vedere
!
come
abbian
I
ww
uni i.
Il
(fi)
Noi*
dee riu/cir
nuovo n
me
alla
Signora
APOLOGETICA.
Signora Dnchefl
forf
273
ri,
dal
ft
di erro
rinomat.umo noftro Medico Napoletano Anftino Magkan , volgarmente il Medico delP chiamato, il quale era egualmente
folito
.
e difpofto
mik
tare cosi
oiftefamente
ne mi
ta
fi
, come la fua Diffi f or fe pi concioffiach qualche altra offervazio ncordi d'aver nel fuddetto
,
la
mia cafa
di frequen "
oltre a quelle
manofcritto fetTelli
,
che
nei
fopraccitato
mei pure * netto d. errori,- perciocch chiaramente mi fovviene, che qualche grave errore, che in queflo trovo , l queUo non trovai , I fatti
Diffi
.
trovano allorch , quindici anni gi fono diede per alcuni giorni a leggere .
amd
notabile
quello
Jmo
de'
nel
quale
il
allorch non contento di far Solamente il Filoffo Aquatico, imprende di fare anche V Aftronomico
J
I
Egh
(i)
fonando
) '
del particola,:
moto
intorno
al
K net
*,
necefT^rn
* +*m
tal
tanto f.dice ,. _.
"'
T Luna
,
W,
3rtr
Ufuo
-
So e
da loroprop, Pianeti
>
mafom
,
dal movimento
*4&%5
de'
tffc
Ajlro pg liam
S # ^J**
Intorno
T Jg
***
Satelliti
^ S--mm
(l)
1SJ
'
-
nccve
dalla vojlra
Terra
,%, fa*g
s74
L E T T E R
talch effa non ci prefenta intorno a fi medefma ; met della fua faccia , e mai , che una delle due Cih che ha fenza dubbio egualmenfemore la Jieffa a' Satelliti di Giove , e di Sate luogo per ri/petto
.
turno
Or
fi
egli
con
ijuefto
ragionamento
non
fo-
lamente
Aftronomo , Aftronomo , poidi pochiffima levatura di non aver mai confultach d evidente pruova
moflra pefimo
:
ma
ancora
peifimo
to
l'
alcun buono
Autore
Se
avene
e
fatto
avrebbe fenza
veduto nel
Si-
(OTntrod. ad
vera mPhyGcam|
&c Lea
-
'
'-
intorno alprofi volge nel quaP Piamente, pio fuo affi nello fieffo per la alla Terra compie il fuo periodo intorno le Terra fuddetta alla di f qual coffa avviene , che
gnor Keill
Luna
bile
col
quale
effa
um
avrebbe letto , che l moto della Aftm-om- Signor Gregori (a) tutto fimile al moto , che PhyGc. & Geo in tatto e per met.Eiem.iib.4- . propio centro , mentre pure Terra ha into rno al pr P S4, portata: Dappoich la Luna , che intorno al Sole ancora tntor moffa , fi muove intorno alla Terra Luna ntor~ delltl t0 ... i r n alle no al Juo ajje non altrimente che quello a quefio offe propio (
la Jieffa
/acca
nel
'
fa
'
...... H
.
m
j
Illa
degli
altri
Vnmp
30
del
Libro fi
mofirato:
uniforme
ed equabile,
fimpre
e 'Ifiuo periodo
egua-
APOLOGETICA.
ljjmo
275
al mefe periodico
le
.... Non
,
ift
qua a rap;
portar
dottrine
di
il
tanti altri
che potrei
poi-
ch (timo
de'
5
fuperfluo
farlo
,
i
fliddetti
due
i
Autori
fono annoverati
dell
5
tra maggiori, ed
Si
pi folenni Lumi
Agronomia.
;
poi-
ch cofa
veramente da trafecolare
che
le
,
come rapenintorno
,
do
alla
egli
la
Luna
nell
eflr
portata
Terra
prefenta Tempre la
ftelfa
faccia
non
che effa gira pure intorno al propio Mio aff: giacch, appunto perch poifa prefentar Tempre alla Terra la fletta Tua faccia indi, dee fpenfabilmente volgerli pure intorno al propio fuo
aff
;
fppia poi
in
tanto
tempo giuftamente
alla
in
quanto
.
il
Tuo giro
cof
intorno
che
ci
rifletta
.
da chi
fa
ben
riflettere
diven,
ta manifefthTima
E ben mi
il
ftupifco
fopra tutto
come, moftrandofi
Fontenelle
fta
Ragionamenti fu la Pluralit
,
Mondi
del Signor
dottrina, la quale
(i)
,
ci
,
fi
tro,
>
va fpiegata
la
che
*i
una
donna
5
qual era
otti-
Marchefa di G.
intef
.
Sol
mo ftr
torto
d averla
mamente
Ma
io
ho qui
confermarmi nel
pure
Mm
pi
?7 6
pio feci
cio a
LETTERIA
, i
che V Autore
,
attribuito
Telliamed
fts
lo fletto
che
L'
illiiitre
Scrittore delle Lettere Giudaiche ; poich io trovo Egli avencolla ftelfa propiet appunto condotto
.
done fatto fflenitore un Filofofo Indiano, e avendo immaginato forf, fccome verifimile , che egli ft giustamente uno de' nofri Peruani Amauta , ben dovea poi farlo ragionare da tale^ E* a dir vero , un Filofofo per Natura , e non per insidio, com' era da fupporr un Amauta , ben dovea o ignorare , o rifiutare ogni dottrina non ma ; e pi
contento
le
fentiri
delle propie
.
Stravaganze
fu
,
>
che del5
altrui
dimoftrazioni
Tal
gi
Epicuro
in
di
0)
Lib. io.
cui
volumi
afferifce
,
che
ci
trecento
,
non
era co fa
forf
che
non
de
fua propia
ftravolto
d' altronde
proce-
penfare
de' Suddetti
fia
Amauta
per
ri-
riufcito
ad
alcune di effe
:
to Epicuro
il
difcernimento
Cos , altri dovette effer diverl da So-? che 1 a cagion d' efmpio j immagin Epicuro , ogni fera fi fpegnelfe nel mare , e che ogni le
quello degli
5
mattina fi riaccendere nelP Oriente ; e che non fotf pi grande di quello , che appare agli occhi noEd ecco pure come per rifpetto a qufto penftri
:
farono
Peruani
Ama ut a
allorch
(fon
le
parole
della
APOLOGETICA.
della
:*
77
Tnca
bf^Ok x^Mt
9
tramontava,
il
che
pana,
,
(.)
Tom.,.Hb
mar e,
nel F-*?-
quale in tinta
/' efienfione
va dalla parte
dell' Oefi
;
4toffe
Mfed
realmente
che
^^ ^
fi
la violenza del
fuo
calore difi
ficcava la
tuffava
maggior, parte delle acque ; e che ci al difotto della Terra , la quale credean efer fopra /' acqua ,'fer ufeirne la mattina
vegnem
te
errore dell' Indiano Telliamed duoimi di quello d'un moderno noft.ro Italiano , il quale lo ftefl ha moftrato dolcemente di credere
deli
Ma
affai
pi
La Luna
rivolta
fa
fempre
cofantemente
cosi
(l) Lef ,, rp
fiche
non f le puh dare quel moto di riduzione at- Lt^Tc^T terno tlproph affi , che Copernico fuppone nella Terra. Leu*. A dir vero , f ciafeuna delle Tue Lettere valeffe
tan.
ddi'
a"
bm
to
quanto quella
cofa
tutte
d'
varrebbero pochiffimo
'1
Ed
fue
degna
ammirazione, che
0'
buon
Signor Abate Pietro Chiari in una delle Lettere ficelte di varie materie di , frefeo in quei? anno venute alla luce in Vinegia , e propia* mente in quella , nella quale della Luna
Brefciano
Umori Lunatici
tanti
degli
il
propone
a
di ragionare
tanti
di
altri
M Tnm
%.
mtf ? *
e ftftpftNMM
punti
di/ereditare
^7 8
fua
LETTE
di
A
Autore
,
Dama
intorno
la
qualit
il
fuddetto
e niente
rifpetto a quefo
modif-
propio
.
alfe
di
cui intendea
egli di
privar
ficile
1*
Luna
Quanto perci
ben criticare
da reputarli
col altrui
I
arte del
le
Ma
quel , che fopra ogni altro di ftupore degniifimo Abate cos la fua let'1 fuddetto Signor fi , che Madama , e forf antutto detto chiude : Ho
tera
cora pi
del hifogno
Or
che non pu
!
la
palfion
egli
propia
glior
fopra
gli
,
un tutto quello
parte
.
per
della mi-
Ma
colla
per tornare
fi
Magliani
,,
egli
di
niun' altra
,
medicina
valf
mai
che della
femplice acqua
, non per tanto oper non fece per tutto il tempo della fua viacqua ; e mor guittata , che bere di continuo cio idropico ; di che pieniiTimo , mente d' acqua
quale
:
prodigiofe
gua-
rigioni
il
chiam fin all' ultimo fiato contentiffimo Ma degno d' eflere rifaputo ci > che un d pochi meli prima della col medefimo m' accadde Avendogli detto , che un lluftre Aufua morte avea in fuctore , le cui opere flava io leggendo ,
.
.
cinto
data
1'
idea del
in tali
medefimo Siftema
,
egli
pro,
ruppe
in
tcfto
grida
fcliti
e in tali
fmanie diede
quali
3
i
non fono
quali
di
dar
che coloro
,
fla-
mente
alcuna preziofa
gemma
di cui eran
pOifefTori,
APOLOGETICA.
pofleffori
,
279
abbian
perduta
Quinci
paffando tofto
del
dal
fmmo
,
fo turbamento ad
rioft
fervorofmente
,
ricercommi
,
nome dd
fddetto Autore
e del luogo
,
in
gionato
tore
123.
dell'
Soggiuntigli
appunto
del
delle Lettere
4.
;
Giudaiche
nella
in
,
Lett.
Tom.
ma che
,
ponendolo
facea dirgli
e
bocca
che
'1
fiddetto Siftema
gli
era fiato
,
comunicato
che
far
.
in confidenza
amico Arabo
compii lo
.
attualmente
applicato
mai pure quefto Divino AraboB Ripigliommi toflo Gli replicai che per quel , che io ne penfava , egli non dovea efiere altri che '1 , medefimo fpiritofiffimo Autore delle fuddette Lettere
;
Chi
poich
il
dole
filolfica
queir attaccare
ficcome fa
fare
amico
e in
citato
innanzi ancora che alla luce fofTe ufcita y e perch finalmente troppo affettata e debole mi parea la maniera, colla quale avea moflrato di diffentirne . Se egli ci vero, ditemi di grazia, mi fggiun-
ci
ha
forf
nel frontefpizio
,
delle
fue
Opere
ficcome 'i
Coflume
f
'1
il
fuo
>
,
che s.
Deh
Cielo lungamente
con fervi
Signore,
280
L E T T E R
,
A
e
Signore
tutto
,
accef
,
nel
,
volto
sfavillante
ne-
gli occhi
ripref
fate
che
io
ammiri
o che
piuttofto
adori
Egli
non pu
eilere f
non
,
il
pi fublime
fien
fpirito di
fulla
quanti ne
.
fieno flati
e ne
per eilre
il
Terra
Fattomi
fubito
nel
recafd-
re
primo
:
Tomo
delle
fuddette
Lettere
ma non s torlo l'ebbe egli nelle mani , a farmi con tal fervore inftanza peravanz che che , non ch mi contentali! di fargliene dono
disfeci
s'
,
avendonelo potuto in alcun modo diffuadere , mi libro fiaccarlo , e fu forza di diligentemente dal pochi d avendo io capo a In di rilafciarglielo
.
faputo
nato
,
che T avea
d'
ed' un
,
finiiBmo
la
coperto
mi
,
feci
a domandargliene
rifpof
cagione
E*
ben
giufto
mi
af-
immagine
ti
un
Uomo,
,
alla cui
formazione
flutamente necefTario
della grand'
,
le
che fon
lora
fovvenire
di
ci
che era
fli to
,
di
fare
il
Uomo
,
s ce-
molte dottiflime
di
flie
Opere
il
quale
udir
fmpre
di
che oceorreagli o
nominare, o
d'
nominare il fil Platone , non dare alcun rnanifefto fegno di riverenza o col toglierli- immantinente il Cappello di teda i o
:
;
non potea
far di
meno
col
BBH
2SB
mm
APOLOGETICA.
col
a 8i
chinarla
era
cagione
jj
o col batter palma a palma di che fecondo che egli mede/imo attendava
:
V avere egualmente
co f appunto
iate
lette
,
in
Platone
ritrovate
le
ftefl
le
,
e
.
(labili te
innanzi che
le
aveffe
in
Platone
Quanto
da compiacerli di ritrovare
un
lin-
cer approvatore de' propj penfamenti ? E tale dee di rieceffit. eflr colui che gli ha anche innanzi s prodotti . Ma, per dire del Magliani quel , che rimane a faperfi , fggiungo , che f '1 fuddetto Tuo
Manofcritto non
fi
trova ufcito
alla
ftamente cagione la
ac-
qua
fcire
poich datoli interamente a fffiare per riunel ritrovamento d'una Medicina Univerfale
che egli dall'acqua intendea aleutamente d' eftrarre, forf per arricchire anche di queffo ultimo pregio il ilio Siftema 3 trafcur ogni altra fua cof
,
tra
ftampa del fuddetto Manofcritto. Coni tutto che forf egli n' avrebbe piuttofto ricavato lucro 3 che fofferto difpendio , f 1' aveffe in qualche
le altre la
al-
Mondo mandato
a ftampare
r aveffe fatto ricapitare allo Stampatore -Criftqfaro Conrad fui Canale de IP Eglantir , o ad Aard Wolfgrfh n-Amflerdam ; purch non aveffe coftui temuto di ritornare per f
Opera de
}
Zetetici
dell'
Olanda
nella
tWa della
Correzione
Nn
gf
gli
LETTE
,
A
Je fpecie
,
de*
Animali
fieno
e
acqua
,
dodo-
altre
prima
altre
tempo
-,
in
,.
tempo
che
gif
fi
ne fien tratte
fuora
e'
,
par
moftri inchinato a
penfare
(0 Giornata
0.
che forf
Fra
molti no-
avvenimenti
egli
00
ivi pag.340.
Siftema
adduce
uno
'1
feguente (2)
'
Sulla fine del Secolo paffuto ( egli dice ) un Vafcello Inglefe della Citt d Hall ,
e fl-
fulla
5
cojl a
et tent rionale
dell'
In-
ghilterra
ne*
mari
il
5
Groenland
in
djlanza
,
da Terra
fi trov
fiefi
verfo
mezzo giorno
circondato da
,
in ognu~
fu->
r 0770
Jcoperte
\\
.-,
fecer0
APOLOGETICA.
fecero forza
2H3
qualche duna
ma
,
coloro
le
che
ejfi
montavano
co?iduceano
accorti
queje barchette
quali
,
effendofene
vedendo
erano gi per
effer loro
to
per tutto
tra
te
,
aU
una fola Queja dopo un jantorn fopra l' acqua a cagion che nel
che
, ,
tuffar cif
le
era
Jpezzato
,
uno de puoi
,
remi
to
Dopo quattro
ore di caccia
e cen-
nuovi tuffament
,
a mifura che gli fchifi le s accoja* vano effa fu alla perfine prefa infieme con colui che la conduce a Fu egli me nato a bordo del Vaf cello , dove viffe ven,
ce a
fenza mai aver voluto prendere aU cun nutrimento e fenza mai gettare aU cun grido mandar fuor a alcun fuono,
ti
il
che egli
avejfe
Nn
2S4
avejfe
s
l'
LETTERA
ufo della parola
,
ffpirando ben*
.
di continuo
di continuo piagnendo
,
e col-
fquame
coperto
ejfa
avea
,
ot-
in nove piedi
,
di
lunghezza
nelle
ed era
eft remi,
jrettjjma
fopra tutto
due
Le fue parti erano di offa di pefce fino al edile fu 7 quale f Uomo era pEra coperta al di dentro e al di fiojo ra di pelli di cane marino ben cucite in
ti
.
fieme
ta
nel
mezzo
il
per capirvi
vogatore
d*
queja apertu*
ra era fornita
una fpecie
di borfa
,
per la
Uomo
s era nella
,
barca
intromeffo
cos per-
az
sa
APOLOGETICA.
anche di pelle di cane marito
. \
che
385 t ac-
qua non potea entrarci Egli avea innanzi due pezzi della mede/ima pelle attaccati
fulla coperta
,
faccocce
nell'
e degli
ra di
offa
di pefce
.....
Uomo
difeccato
vede
oggid in
girato
$
Hall
Ammira-*
tano del
gio
,
cello Vaf
da tutto
/'
Equipag-
Or
detto
,
vedete quanto
guittamente
vi
ho
ori^
che
'1
fuddetto
Autore ha avuto
X
Egli gi vuo*
di rintracciar
.
Quipu
i
tra'
Peruani
che
Mare
alla
Ter-
gi pure fa
che a quel
tale
Uomo
JMarino
ff
2 $6
LETTER
fu trovata innanzi
:
A
una borfa
pie-
Marino
na
di lenze
quefte certamente
,
non dovetgiunchetti
tero eflere
altro
che o molti
fila
marini
o molte
.
ga del Mare
ci
,
che que'
tali
to altrettanti
Quipu
dagli
Uomini
de'
marini
per
tali
quegli
Ami
,
che
malamente
Aghi
,
furon prefi
altrettanti
compor,
ne
ravvolgimenti
i
In
fatti
gli
Aghi
de'
quali
po ufo
CO
14,
Hiftoir. des
iib.
non
,
d' altra
materia erano
che
.
di
officelli
Yncas
4 .cap.
ecc0
o fieno fpine di
-
pefci (i)
,
Ed
Pe-
che
mani
tono
poi
Mare
,
ufci-
avendo
folamente &
la
giunchi
,
alle
ba foftituita
fcir
lana
di cui
il
dovette riu-
loro pi
comodo
provvederli in ters
ra
e a trattar la
be-
ne
ES
APOLOGETICA.
ne indirizzati dal loro primo Tnca
gislatore
,
287
e
Le-
Ma?2Co Capac
,
meglio ancora
d in d vie
quali di
pi fempre
gli
dirozzarono e incivilirono.
E
od
che
Non
ottanta
Uomini marini
,
fcoperti
dal
Vafeello Inglefe
di differenti
effer
tanti
Corrieri, che
Me (faggi
,
foffero incaricati ?
5
Nel
dee
proceffo verbale
effer
datene ficura
non
ci
ci
fi
cofa
.
che
pofitivamente
op-
ponga
In
fomma
n'
io
non veggo
ad
fuddetti
Quipu
.
do-
po che ve
feffer folo
ho tante
n*
cofe dette
,
Vi con^
con ingenuit
fione
che
me
fi
avete data
fopra
pratica
mi
de'
renduta
,
cos familiare la
f
Quipu
,
che
di
non
farei
l-
foffe
a'
per
lo fcrupolo
che ho
e
far
,
danno
po-
veri Cartai
d'
Stampatori
rifoiuto
introdu-
zione
^^v
<T
288
ne
della
LETTERA
noftra Scrittura
5
Voi
farefte la
:
chi
potrebbe
,
meglio
effer tale
non
Voi
de'
la
Nodetti vi dilettate
Ma
lafcinfi
9
gli fcherzi
da parte
con*
cedetemi
pensamento
Noi
lettere
potremmo beniffimo
in
detti
zi
Quipu
e
vece di Scrittura
facilit
,
ed anPerua-
de'
ni
nella pratica
,
maniera
che ora ve
ri efporr
vedrete f dico
il
vero
penferete forf
ma
fon
ficuro
altronde..,,
che
dovr fa,
efercizio
do-
Tutta
^*-:^!?*2=
APOLOGETICA.
Tutta per tanto
duce a poche regole
riffime
:
289
fi
la
5
grande opera
ri-
ben femplici
e chia-
Eccole
d'
Prima
ogni
altro
,
neceffario
che
AE
I
,
della Scrittura
prendono ragione
:
conofcere
le
Confonanti
affai
OC
Aro Alfabeto dopo la prima Vocale^ fe~ guono le tre Confonanti b e d 5 quinci
viene
la
feconda Vocale
le
ed a quefla
fuccedono
tre
Confonanti
fg
I
h
,
tro-<
vafi in feguito la
fta
terza Vocale
que-
feguitata
dalle
quattro
Confonanti
,
a quefta
vanno appreffo
r
cinque Confo-
nanti
p q
ft
,
oltre la quale
le tre
Confonanti b x z.
Egli
39o
LE
TTERA
affai
Egli perci
giuito
che
tra tut-
Noi
al-
maniera
le
degli
AlgebrifH
,
per
Domi-
vanti
effe
cinque Vocali
e ciascheduna di
Dominante di quelche le compongono il le tali Confonanti feguito L* J dunque Giva Ad, Dominante
particolarmente per
,
:
delle
di
le
tre
fue
in
Confonanti h
e cos
mano
mano
le
altre
ciafeuna del-
fue rifpettivamente
fuddetta
pratica
,
fuor di propofito
le
Vocali
altrettanti
Capi
fk veftito d'un
altri
colore
da quello
degli
differente
,
Cos
d
T A
far veftita d*
I
Jzzurro
E
,
Nero, Y
T
di
Bianco, Y
di
Rofo
di
Verde.
APOLOGETICA.
il
391
che ciafcuna di quefte cinque Dominanti tenga delia fteffa fua divifa
,
pcnfare
veftite
pur anche
5
Je
dominio
e
ti
5
con
che
lei,
dominate da
,
non
gi
per
Dominanti
,
ficcome
ella
farete perci
che
le
dette
Confonandi Giallo
to al
la
principl colore
,
un
filo
qual cofa
dentiffima a quel
fo7?e
che in termine
di'
Bla-
tutte
loro
come dominate dall' avranno non di meno in mezzo al Jz&urro un filo di Giallo
d'
,
.
Jz&urro
Le
mate
tre
Confonanti
fg
h, bench
for,
di Nero,al
avranno pure
mifchato
5
e nella
alle
maniera uferete
per rifpetto
altre
Oo
Eccovi
nJlf^
2 92
L
Refta ora
ETTE
le
,
R A
dalle
Eccovi
cali
.
diftinte
Confonanti
vi
Voab-
che
fpieghi
come
ciafeheduna
particolar
;
Confonante
fegno
.
dalle altre
per
un
Ed
Nodi
per
dalla
Vocale
firn
Dominante
femplice
,
Cos
la
Confonante h
efpreffa
ceflar j
far
vale a dire,
da que'
foli
Nodi
le
che fono
ne-
,
come appunto
diftintivo
del
fon
Vocali
col del
folo
filo
tramifehiamento
5
Giallo
detta
all'
Jz&urro
b
e quefto
perch
la
Confonante
alla
immediatamente
prof l ma
fua
Dominante Vocale A.
La Confonante e far efpreffa da due perch di due luoghi dittante Nodi dalla fuddetta Dominante A. La Confonante d far efpreffa da tre No*
,
di
perch di
tre
luoghi
fi
trova dittante
dalla fuddetta
A,
ci
APOLOGETICA.
E
altre
la
29^
ci
dovrete oflervar
parimente per
rispetto
dalia diftanza
fi
nella quale
ciafcuna di
effe
Dominante
la
Notate
naturale
nella
,
cofa affai
ho u fata neir affegnare i propj colori alle Vocali la facile regola di dare ad ognuna
quel colore
la
memoria ferbarne
appunto
,
nel
s
cui
Vocabolo
,
prima Vocale
,
che
incontra
col
fia
la
ftefla
la
:
quale
cos
:
debba
all'
all'
detto
colore
il
efprimerfi
lore
A
E
ho affegnato
il
:
co,
I
il
Azzurro
:
nEro
e ali*
all'
il
bianco
de
5
all'
O
fia
il
rOfo
Ver
quantunque f
del
fuddetto Vo*
cabolo Verde
in
quanto a
lettera
lo
ftefTo
nome
che
,
I'
Vocale
altra
chiaman-
doli cos r
una
come V
fempre
V5
perci
294
perci
le
ETTE
il
,
R A
.
ho dato
Spazio
,
A
la
dinotar poi
9
ci che pur
,
neceffarif-
fimo
,
lo
T altra
une
dalle
altre diftinte
,
fervir
fteffo
il
color
Giallo aflbluto
e nello
altri
modo
apfic-
punto -, che
gli
colori
fervono,
come
vi
ho
5
detto
per
la
lignificazione
delle Vocali
fpreffo in
fa
cale
quanto
,
Nodi
appunto
5
ma
di
Spiegatavi
nerli
maniera
le
i
che dovr
,
te-
per lignificare
,
Vocali
le
Confo-
nanti
e gli Spazj
der
refta
la
le
ora
che vi moftri
dinotarli
la
maniera,
tutti
gli
nelaltri
quale potran
,
fegni
che concorrer
debbono
a rendere
5
dico
,
le
varj
Punti
gli
Accenti
e gii
Jpo~
APOLOGETICA.
Jpojrcfi
ridurfi a
de' quali
.
^95
poflbno
,
Or
tutti
:
quefti Segni
due Gaffi
fiam
foliti
X una
di quelli
d' ufare
nella Scrittue
ra
al
di
,
fotto
della
foliti
riga
d'
altra
al
di
quelli
che fiam
ufare
di
fo-
pra
Nella
,
prima fono
da
,
includerli la
i
Virgola
ti
\
il
Punto
e Virgola
.
Due PunInterroil
'l
Punto Finale
T Jccento
gativo
Ironico
,
X Jpojrofo
il
/W/0
,
il
Punto Jmmirati'vo
.
Punto
che
,
e la Parentej
s'
effi
5
fempre
col
:
color Giallo
con
la
Virgola far
fotto della
tre
:
dinotata
filza
:
da due Nodi
al
di
il
Punto
Vrgola
:
da
Due
Punti da quattro
cinque
.
-J
Punto Finale da
fegni della
Per ci
che
,
s'
appartiene
a*
feconda Claff
effi
296
LETTERA
Pagonazzo
,
con quefta
re-
far dinotato da
un
al
filo
Pagonazzo
elfo
che far
mifchiato
,
color
fu della quale
,
cade
che tutte
loro
quelle Vocali
affluto
le
quali avranno al
colore
,
mifchiato
anche
Pagonazzo
nunziate
dovranno
:
effer
accentate
cos f in
mezzo
tale
5
al
ci
,
vedrete mi-
un
filo
Pagonazzo
quel
O'
e
dovr
da Voi pronunciarli
.
accentato
Pagonazzo
quando
il
Giallo
troverete
,
Pagonazzo
la
che
parola
che
termina
termina con
Jpojirofo
11
Plinto
con
>-e^
sa
APOLOGETICA.
con
color
to
,
due Nodi
al
i
di
m
da
Pagona&&o
che
vien
nella
guidi appun-
Virgola een due Nodi nel Giallo ficcarne vi diffi Il Punto Ammirativo' fari dinotato
,
lignificata la
tre fa
Nodi
nel
,
Pagonmu
Punto
e
nella
fteffa
guL
appunto
nel Giallo
II
il
Punto Ironico
far
contraddiente da
,
nella
IMI
Due
Punti.
efprelFa
E
fa
Pagonamo
il
nella ftc
nel
Gallo
,
additato
Notate
tra
1'
che allora
una
fem~
plice giallo,
quando
tra
di effe
non vea*
eee.
ga a
%oi
PP
29 S Apoftrofo
LETTERA
j
Punto
Interrogativo ecc.
e
Ma
quando
quello
palili
tra
K una
dinotare
,
la
diftinzione
il
che
tra le parole
fenza
fuperfluo ag~
giallo
.
Dee
folo
va
lignificato
,
feparatamente
incitilo
dalle
altre
5
Lettere
ma
cos che f
nifee
dopo quella
parola
,
che
fi-
non venga a
cadere alcun altro de' fopraccennati fegni di Virgola , Punto ecc. , in detto cafo
dovr
giallo
.
farfele
fuccedere
il
folito
Spazio
perch
all'
finalmente
niente
affatto
manchi
intera
affili
Quipu
ftri
far
a propofito
che
vi
mo-
la facile
maniera ancora
d'
u fargli in
vece di
Numeri
Il
.Jlllll'-T
APOLOGETICA.
frate
299
con
effi
la
Data
altres
Or Voi ben
vela
vedete
non
che
ri-
petervi
tutto ci
che
ho
gi
detto di
mayui ma
no-
quale in
due manie*
i
re
ri
,
Cam
cio,
noi fiditi
di
(lignificare
Numedi
colle ordinarie
Cifre, o colle
il
Lettere
, voglio
o
fia
,
/piegarvi ora
modo
ma*
niera
a'
,
Numeri Romani
colle quali
Le
i
Lettere
ordinariamente
s'
fuddetti
Numeri Romani
,
efprimono
fono Sette
Numera-*
feguenti C.
la
D. h L. M. V. X.
I.
,
Vocale
allorch
fia
e con
un immediato punto
finale
Pp
dopo
...
3 oo
LETTERA
di effa
,
dopo
col
dinoter Y Unit
finale
2.
,
Due
III.
II.
medefimo punto
il
dopo
e cos
di effi
il
dinoteranno
g.
di
,
Numero
il
un
eflb
I
,
punto
finale
folito
di-
noter
il
un
,
folo
V. col
di
punto
dinoter
fino al
e
5.
cos
mano
in
mano
,
quinci
da una L.
notato
e fino al
,
da un C.
al
500.
che
far dinotato da
un D.
e fino
pur an-
che
al
,
1000.
e
M.
cos
ultimamente fino
,
poffibili
Numeri
.
attenendofi
ftefle
regole fempre
Or
io voglio far
e vedete f
do
la
nel fegno
Ha
dovuto
for*
,
prendervi
del
novit
del
Punto Ironico
Io
veggo beniffimo
che
la
Scrittura
fino
.11.
Jimi
aa
-5*"-
APOLOGETICA.
fino a quefto
tutte
le
301
poi
.
d
5
ancor
mancante preffo
fo veder
il
Nazioni
f
ma non
fa
,
perch non
ne
penfto
rimedio
E
le
pure
egli
indubitato
che maggior
,
mancanza
ratino
chirla
:
le faccia
quefto punto
,
che non
farebbero Y Interrogatilo
,
Jmmiu
,
de* quali
la
fi
ben penfate
da
,
propia indole
Ammirazioni da
la
propia
,
forza
le
non
avviene delle
Ironie
non quello
che
maggior
bifogno
,
dunque hanno
le
un qualche
indizio
,
che
,
accompagni
le
,
nella Scrittura
le
Ironie
che non
.
In-
terrogazioni
e le
,
Ammirazioni
buon
Voi
che
\
pi
che f ago
profefsate la letteratura
potrete
efsermene
teftimonio
Io
potrei
3 oz
nie
delle
LETTE
,
A
d"
Iro<*
quali
appena
,
dopo aver pi
a grande
5
e quel
valore
ma
per
non perder tempo a rincontrarle negli Autori ne lafcio a Voi medefima la cu,
ra
Penfo per
dell'
quello
intero libro
del
The
di
f vi
Tale,
of a
Tub
le
rinomato Decano
\
S.Pa--
trick in Irlanda
il
qual libro
man-
ca (Ter o
Note
,
Francefe
bile
.
Se
non che
chi
la
quanto maggior
,
danno n avrebbe Y Autore rifentito avelie del Punto Ironico fatto ufo ( a
f
)
Or
Egli
(a)
fccome
.
altrove
il
fi
dille
,
il
Signor
coftui
d'
alia
tn-i
Clonata Szwift
ghilterra
Or
ecco
:
danno
che
La Regina Anna
di-
gnit
'
'
APOLOGETICA,
Or che
Ironia
Si
,
303
?
non
intefa per
non
trover detto
mente
male
,
dell'
Autore
meritava
di
male
e detto
5
di chi
data lode a
chi
era
biafimo
.
biafimo a chi
pic-
degno
gran
di lode
Vi par quefto un
dabbene
?
il
Qual
li
rimedio a tanto
/concerto f
PUNTO IRONICO.
E
vi dico
pure rifolutamente
che
io
gnit
di
Ve/covo
del
allora
quando
tutti
principali
membri
dei lo
dicendo
Configli f V oppofro , che farebbe flato prima neceffario di renCriftiano ; giacch per tale noi dava a di,
fuo fupremo
vedere
nie
il
Se dun-
que fnza
che
,
manifefta dichiarazione delle tante Irocontiene il Suddetto libro , tanto gli nocfi
que
che
egli
giuftamente
pi. gli
avrebbe nociuto
le
del
Punto Ironico
,
tutte
fatto
fue Ironie
avrebbe rivelate
aveife
ufo
904 io mi
L E T T E R
trovali] in Firenze
il
;
A
non
trafcure-
tei cY efporre
bifogno
,
fuddetto Punto
km! altro
bfaes
di meritarne Y appro-
vazione da
Virtuofiffimi
Compagni
la
Ma
di
forte
farlo
ho voluto almeno
penfati
introdurlo
.
ne' iute!
nuovamente
,
Quipu
E' forza
no
che
ft
i
to la
di piti
ma
Se poi defderafte
il
come
fuddetto Punto
c\
d* altro
ripi:
che
*1
fegnerei cos
Che
i
vi",
pare
?
Poteva io arricchir
miei Quipm
t
Certo
mi par
che
gliate
delle Leiiere
Maja/cole
E" vero
ma
ben potevate
ci
farlo
da Voi medcfima
pia
facile
:
5'
poich non
ha
la cofa
fer-
vitcv
APOLOGETICA.
vtevi di
vi
le
\
305
ed
ecco,
cordoni pi majulcoli
pure
Lettere
Majufcole
disfarvi
tanto nel
nel
far
Lettere
i
Majufcole
quanto
maneggiare
5
miei
Qupu
giacch potrefte
fervirvi
mai
una
vi fofle a
grado,
ancora
d'
gumina da nave.
Ed oh
Ora
re
allora che
s
Lettere MajufcolJJmel
a chiccheffia
5
che
niente
manchi
miei Qupu
lo
con
cuore di
ragione
.
far-,
Voi
non folamen*
impiegate
il
ma
non
ho
miei Qui~
di
lignif2
pUj
ficar
la
maniera
:
con
a
T Italiano
i
dunque per
fpetto
Voi
fuddetti
.
miei
Qupu fono
ancora mancantiffimi
rei
Vi giuro, che
\
fe
dinegare
Qupu
Peruani '-, e
forf
Q^f
306
forf
L E T T E R
anche
la
A
f
pazienza
d*
Vi par poco
compiuta
Quando mi
mia
fare
credea
,
aver
la
intraprefa
.
cominciata
con una
!
Dama
mio
tuosi
faffi
Ma
gi veggio
che
f io
m* addoftroppo
voi
dal canto
la fatica di tirar
,
non
che
da
tolle,
rarne la lettura
d'
uopo dunque
quel
che mi
refta
da dirvi
Voi avrete
de* miei
Quipu
,
per ifpiegarvi
non
ma
Europa
e
dico in Latino,
,
in Francefe
in Ifpagnuolo
:
in
Tedefco
in
Inglefe
fempre
,
attenendovi
che vi ho gi
colori
,
data di
fopra
per rifpetto
le
a'
5
che
dovran formare
Vocali
cio
all'
ufare
per
?rr
APOLOGETICA.
per
tal
la
307
quel
formazione
,
cT
ognuna
di effe
colore
i
prima Vo-
cale
a
che
incontra
fia
quella appunto,
lignificar- la
quale
per
per
1'
Voi
T
X impiegate
vi
fervir
Cos
in
Latino
5
A
il
il
Bianco
per
Album
l'IT Azzurro
$
hErba^
Y
il
Nero Obfcurum
e per
J]
li
il
Rodo
rll-
beum
in
Francefe
per X
X Azzurro
3
A&ur
il
per X
E
3
il
Rod Ecarlate
per X I
Giallo ]aune
1'
per X
il
Nero Obfcnr^
in Ifpagnuolo
5
e per
li
il
il
Verde Verd
per X
per T
Giallo Amarrilo
5
per X
il
Roffo Encarnado
il
Bianco ^I<%
5
m
il
per T
il
Nero Qbfcuro
:
per X II
Verde Verde
in
Tedefco per X
A l'AzwE/>
il
5
zurro
per
fo
/A
il
per r
E
il
il
Bianco
per
TI
rOtb
Verde vie/e
per X li
FO
-;
Ro
in
Inglefe per T
il
A
5
il
E
5
Roffo
rEd
per F
Bianco
\dll#f
0*9
P er
3 o8
LETTER
O
il
A
per
per r
Giallo
gOld
Mi
l'Az*
zurro bilie
In oltre per rifpetto aque' puntini
quali
,
da'
fogliono
eflere
di
tempo
in
tmpo
a
nel
,
Francefe
piacciavi
d' attenervi
quel
che n
Ta-
Idioma
non
caduto
\
il
vocabolo
poltri-
vo
d'
ogni colore
5
non
,
dovete fentirne
\
maraviglia
quello
tale
, ,
perch
ci
f
che
che non pu
:
non
,
lo fteflb
dinop*
tarvi
che altro
,
tra lignificarvi
queir Obfcurum
,
Obfcur<>
,
Obfcuro
Francefe
Dunckel
,
nel
nello Spagnuolo
,
e nel
?
Tedefco
trovate ufato
tro queir
non
il
Nero
,
Che
f
al-
Herba
3
nel Latino
e
,
quel Wie-
cio
?
non
il
Verde
Che
Neve
nello Spa-
gnuolo,
am
APOLOGETICA.
gnuolo
i
309
altro i-
non
il
Bianco
?
,
Che
non
iJ
Giallo
le licenze
che io
mi prendo
In
te
,
fomma Voi
,
fcorgete manifeftamenfi
che
,
Ila
qualunque
Sette faran
voglia
I'
Idio-
ma
fpiegarvi co*
i
miei
Ouipu
fempre
colori
,
de' quali
dovete valervi,
U Jzzurro
,
il
il
Nero
Giallo
il
Bianco
'1
il
Rojfo
:
il
Verde
,
Pagona&zo
,
F ultimo
mirto
al
cio
il
Pagonazzo allorch
cipale d'
fia
color prin-,
feco
ficcome
al-
lorch
tri
affoluto
,
gli al.
fegni
Gli
altri
Vo-
cali
le
Confonanti
e lo
Spazio
e tutti
3
ti
io
gli
,
LETTER
altri
A
;
Segni
fuddctti Sei
che
non entrer
Vocali
,
formazione
ftinguere
le
per
e
contraddi-
Confonanti
Segni in ciafeuno
tal
de' rifpettivi
,
Idiomi
far
5
nel
nel
Latino
e
il
nel
Tedefco
5
il
Giallo
Francefe
Bianco
nel!'
nello
il
Spagnuolo
Y Azzurro
Inglefe
Verde
Se non
quelle
tali
Confonanti
le
quali
fi
trovati
qualcuno
,
de* fuddetti
Idiomi
Francefe
e nelf
Spagnuolo
glefe
il
Y
il
nel
,
Tedefco
e
In-
ficcome dunI
,
que nelf
te
Italiano
dopo
la
Vocale
la
conta-
nel
il
Te-
defco
la
detta
per terza
ficcome
nelf
Italia-
no
APOLOGETICA.
no dopo
glefe
la
;il
nelf In-
Vocale
li
Confonante f
ci
nel
il
conterete
j
Tedefco
,
e.'
fuddetto
per
la
terza
ficcome
nel!'
Italiano
dopo
terza
fuddetta
Vocale II contate
lo
ci
per
Confonante
e Spagnuolo to
Z\
5
nel
Latino, Francefe
1'
conterete
e
'I
fuddet-
per quarta
fuddetti
Latino
Vocale li contate per terza Confonante 1' Y , nel Tedefco e nel!' Inglefe
la
,
dopo
la
zi
ad
cio
,
1'
il
f
gli
X.
Gli Alfabeti
,
occhi
vi daranno
la
e ve ne rende-
ranno
fteflb
la pratica
facile
chiara
vi
pi dello
fatta alcui
giorno.
non
ho
na menzione
feriti
della
maniera di fare
pre,
Nodi
,
ci flato
ki
2
il
LETTE
farlo
fluo
con una
R A Dama cui
, ;
quefta
la
gentil
Opera
efige
tanto familiare
quanto
moda Y
La
notizia
gradevole di tutte
altre
che reca
,
il
maggior
quella
>
pregio
a'
La Signodotata di
ra Principer di Striano
Dama
quella
,
e di
mirabi-
per rifpet*
ri gi ren5
anzi n'
.
una
,
perfetta
Maeftra
pure
non
tafca
e
altro
diede Y occafione
Volendo
n'
io
cavarmi
di
,
un non
Quipu
fo che
ufc
pur anche
involto
de*
miei
che
io
avea
,
comporti per
gli
fubito che
im-
maginai
ci che fu
che ebbi T
ca-
nore
dm
^L^,
ai
Alfabeto Italiano
I)
e d
a.
13
LI v x x
a 6
oO
*-.
wj
Ut* * * | ~TTT
f
& *
Latine
fWfT
x
W5
?*f
Ab
;
e d
i
I
Ef 5 * ***
E
T j
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il
Op
UV
o u
***** i**i
i****J**jyL
Vuo*
,
144
fff
ki
AloJ
li
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\
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a.
f
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s.
... O C) w
*T tr
w
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X,n LjSpanol
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*%Hfj
U
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f
li
ni
Opqrst
Uvx
rTei
II
Espacio
;
oO
"ffi-+tttftHfff t
3
?
Hill
t)
ttl tfr-HfJ
& fr /
;
xi
II
t.
n>
ci
xx
.....
?
!
***
oO
fi
Ab ed
**
*
Efd.
4
*
ni
* *
......
uVW V Z j i.ijii
p q r
s
t
X'
Sp*<
U4AJ
MU* _
*JF
APOLOGETICA.
nore di predarvi
d*
il
313
libretto
delle' Lettere
una Ternana
Uri
indifferente curioft
ri-
che mai
:
io le rifpofi
.
fedamenIl
para-,
doflb a
fe
:
nuova
maggior
ci
,
curioft la fpin-
rinnov per
le
con pi di pre,
mura
la
mi
credetemi
la
che
fpie-
fu ella
follecita
ad intendere
mia
gazione, comech
di
,
fattale cos in
due -pie*
digiofa
intendimento
quanta
la
avea gi
ella prefa
.
da prima dell
d feguente
me
lei
ne
mand
, ,
in
pruova un efempio da
formato
mancanza
effa
ancorch minima
virtuofe
trovai
Da
la
ad
altre
Dame
fue
amiche
Rr
3 i4
la
LETTER
.
A
Talch
a'
Voi
l'o-
non
nore
ro
,
affrettate a reftituire
Qupii
gli
trionfar
La
oltre
aniei
Signora
nel
quanto era
,
di penfarci
Vi
dico folo
che
le
,
'1
fuddetto Telajetto
fa per-
fettamente
peria
.
veci d'
E
,
perfuafa
tera
accompagnarlo
egli
.
ben -degno
del-*
la voftra
approvazione
,
Ultimamente
lo
'
mi
fteffe
bene di
far-
Vi
direi
che gran-
de occafione
d'
onore e
di gloria
ne trar-
ranno
^*=
j'""
APOLOGETICA.
ranno
315
Signore
da
5
oggi
innanzi tutte
il
le
Dame
plicate
e/Ter
giacch batter
al
farfi
vedere ap^
per
maneggio
de*
.
loro
Nodetti
credute Letterate
efll
veramente non
cos inetta
faranno
cofa
,
pi.
nelF avvenire
pi
be' concetti
,
che
o*
>
dono
nelle converfazioni
d'
tutti
quelli
:
che nafcono
Vi
maravigliofo ufo
feguaci di
che
e d'
potrebbero farne
Marte
Amore
(a)
Ma
de' feguaci di
Marte non
poffo
(a)
Non
far
di/corivnevol
che
in
luogo di
Nota abban qui finalmente un /aiutare ricordo cos tutte le Signore Dame , come tutti Mercatanti de donnefchi ornamenti. Le prime perch il guardino
i
bene dopo*
andare
la
pubblicazione di quefta
lettera
dall'
venendone loro V occafione , e la voglia , , a vedere qualche accampamento di Truppe con al-
cun
'.'
3 i
LETTE
\
R A
d*
Amore
non dee
quel
,
intendere tutto
:
mi rimango
dunque dal farvene la dichiarazione. E dove iti' era fuggito dall' animo V avvertirvi
la
,
in vece di
quella
delle
gli
Oupos
dari-
altri
perct ho voluto
antico
tener
piuttofto
\
vero
il
Vocabolo
Peruano
gnuoli
che ufare
la
dopo
loro
Conquifta
la
fuddetta
cun fornimento
tatrici
di Nodetti
in
dodo
poich potreb3
o apporcredute
.
nemico meffaggio
5
efer
fecondi 3 perch non s arrischino cuna mercanza nelle Caf di certi Padri
portarne
,
al-
o Marilo-
ti
troppo
gelof
?
Chi
fa
quel
che ne potefTe
ro addivenire
APOLOGETICA.
fuddetta
7
a
Dama non
;
E ha fatto
,
flato
avrebbe forf
e
)
prudenza Y ha
avrei ufato io
,
,
ella
fatto
in
Francefe
aveffi
com'
ef-
fa
non
in Italiano
.
vi
quefta mia
Lettera fcrittz
Non
,
ziare la fuddetta
Voce Qupu
noftra
,
maniera
Italiana
ma
alla
Francefe
f
cio,
come
Chipu
.
la
pronunziarefte
folle
fcritta
Notate pure
di ritenere
la
il
che
'1
ragionevole
fofTe
motiva
pi, che mi
Peruani
,
poffibile,
altres,
maniera
de'
ha fatto
la
termina-
numero
la ftef-,
fempre
in
tanto nel
numero
!
del
meno
quanto
quello
del pi
prendendo
folo
la
318
LETTERA
dalle
particelle,'
,
la loro (.Minzione
che
gli
accompagnavano
la virt
e
,
non altrimente
5
che in
le
virt
il
.
Re
ed
Re
la verit
Io
le
verit
la
ho terminata
fta
mia Lettera
di
della
quale
la
gi ora a
,
Voi
prendere quel.
vendetta
,
L' ho
fcritta
ficcome fapete
,
con tanta
fretta
Se non che mi fa
,
folamente
altri
il
penfare
5
ad
comunicarla
delle
,
giacch la magtrova in
tal
gior parte
xofe
ci fi
ger-
go conceputa
intelligibile
ti
,
cui
Jempre
faprei
,
aperti
non
di
promettermi
che
f
fo bens
'1
fo
fcuro
,
non
fnifce
di piacere a
,
Voi
Dama
di cui
contiene X Apologia
gliene pervenire
la
APOLOGETICA.
h
lta
notzia
Alia perfine
f la
Lettera
;
non
degna
,
della voftra
benevolenza
mi ba-
che non ne ftimiate indegno Y Autore , il quale niuna cofa piti forte defe-
der, che
fana
.
la.
voftra
buona grazia.
State
//
Libro intitolato
delle
,
la
rito
Leggi
di frefco
dalle
,
e di frefchijjmo capitatomi Jampe m ha dato giuja occajone d foggingner qui ultimamente una protejla che Jimo ne,
cej/arijfima
Nel
progrejfb della
le
mia Let-
tera
molte
occor/o
tori o di diver/a
di niuna
d*
alcun invor
Or non
ad intravvenirmi
Spirito
quello Jejp)
eia y
che
Rimanti
medefimo
or
tu
,
pure JcuriJJmo
col quale
della
che
io
con quel
ti
zelo
,
fua Lettera
.
ho fatto dono
le
EMJNENTJSSIMO SIGNORE.
Ennaro MoreJJi f2 VJT m quefta
P^bJico Stampatore
Citt fU p P Ii
FedelnW
Em.
V.
ondo
dare
efpone
all'
come
dcfidcra
alle
tera apologetica dell' Efercitato Jccaderntco della Crufca ecc. Per tanto fuppli, ca 1 Em.y. a darne ,] permeilo
metterne
ut Deus,
con com.
Ja revifione
tf
avr a grazu
Mm.Rev.
4rcbu fcopali Naturali. P Philofopbrjjn* teceffor r^deat &referat Datum Nea~ poh hac die xxjv. Januarii i 7$l
,
.
|^a ^
Maria a Turre
er efeguire
comandi ddV E.
la
'
ta
ho kt
attentamente
LETTERA APOLOu"
s
np^
in
E
fa
in ella
co-
alcuna
Dogmi
buon
di noftra Religione
!
coftumej
ma
Maffta-
fime
e de' veri
,
noftra credenza
che opportunamente
Opera
Se bene
medefima da prezzarfi infinitamente che 1' ha protanto per rifpetto all' Autore ,
dotta
,
il
quale
il
nome che
, ,
tiene neh"
Accademia
della
Crufca
ed
Accafccome dal Catalogo de' nomi degli Raidemici fi offerva , V Eccmo Signor D.
mondo
di
Sangro Principe
al
di Sanfevero
troppo noto
Mondo
Tattica ftampata nelf anno 1747- quanto Daper rifpetto alla Nobiliffima Virtuofa
ma,
fare
alla
quale indirizzata
s
e che ne vuol
Si
un
bel
dono
al
Pubblico 3
rende
,
fua erudizione
e per
maniera
dotta,
)
,m
dotta
degna
di tutta la poffibile
.
ammiafterx.
Jo
qui
ri
d' entrare
,
nel
efl
minuto
pregi
che
contiene
perch eflen-
domi
Ja
mentovata
Dama una
Lettera
che
[l
deir
Accademia
,
della
Crufca
da
fcriffe
Yu
renze all'Autore
occafione
.d*
a'
eflere
ftato eletto
,
mi
gi fto .Elogio
,
Opera
Signor Marchefe
.
.
dunque
Io
la
cennata Tua
Lettera cos
dell'
Opera
,
rimanente
bench
dalle
lafcio di
ogni
minimo
injante
\
m
2
avanci
mie continue
e inevitabilifaccende.
Ss
E mi
E
il
mi creda
V.
E.
Jv?'Za
>
tanto
fo f
,
fa
pi da
,
ammirare
il
la
brio
con cui
trattato
la variet
>
delle materie
che vi
aminano ef
,
o la
profondit
o
o
la
la
forza
vaghezza ed energia
te
file
cofe tut-
che la
fmo
vafa erudizione ha
folidit
,
quella
che non
vivacit di penfare
nella
pu acquifarf fuorch
ca
del
gran prati-
Mondo
Io
lei
me
,
ne congratulo vie
vamente con
1*
effo
gliene pronof.ico
.
Baji
le
qui
fun*
molto
ne fento
... Or dopo
,
che
ha fatta
all'O-
all'
di tanta
faviezza
la per
me non
,
refta altro
,
che aver-
uno
perch in
,
dot-
ttffimo
Autore
iftruifce
il
raviglia efeguifee
fto
.
fine
impreC
che
fione, per
non
reftar priva la
,
Repubblica
,
e piacere
medefima
'
Dell' Eni. V.
Napoli dalla Cafa Profefla de' SS. Demetrio, e Bonifacio 3. Febbrajo i 75X
.
Ss
Attenta
Attenta
Reiat ione
.
Domivi Revifors
Neapoli hac die
oc.
Imprimatur
Datum
Februarii ij%i*
C. EPISC.
'
S.
R.
M.
S.
SIGNORE.
R.
M,
GEnnaro
cando efpone
re alle
in quella Fedeliffima
alla
M. V. come
ckfidera da:
Let-
Accade-'
ecc.
M. V.
ut
a darne la permiflone
la revifione
\
con
com-
metterne
Y avr a grazia
Deus.
Rmus
P. Abbai-
D. Jojepbus Orlandi
r evi de a t die
1
'& in /criptis
Januarii
refe rat
175
1
Neap.
5 . menfs
C.
filmo
e
a'
Rmo
Signore
di
Per obbedire
comandi
intitolato
V.
S.
Uhm
LETTERA APOLOGETICA DELL' ESERCITATO ACCADEMICO DELLA" CRUSCA CONTENENTE ecc. La 'novit
ho
Ietto
il
Libro
delFArgomento
ne
,
la varia
profonda erudiziofu
di-
il
difparati foggetti
il
lodevole impegno
centra
,
le
nieri
1'
la
vivacit e
Me
fono
mio
il
intendimento,
principali pregi,
onde
chiariffimo e nobiliffimo
Autore ha fapuin
,
cui nule
ravvifa,che
a'
Regj
che
di
diritti
abbuoe
ni
coftuixii
non
fia
convenevole
parere
,
.
che pof-
debba tofto
,
al
comunicarli
:
cui
che
piacere e
giovare
ficcome
avverr
fenza
-^
ed invenzioni
dell'
Autore
che Y in-
nominata virtuofa
a carte
Dama
,
nella fua
Nota
206.
eloquenza ha
cera
Egli
luce
fi
[
compia*
un giorno
di darle
alla
come per
defde-
pubblico
rarfi
bene
fommamente da
Di V.
S.
M&a
3.
Napoli
Febbrajo 175
Vip
re/cripto S. R.
currentis
menfis
&
%
M. fub
anni
,
die tertia
ac approba-
D.
Jofe-
pbum Orlandi
Capellani
de commijjone Rev.
Regii
Aiajoris
Die
1 1
Camera SanBce Ciarde providecermi atque mandat quodm<* et primatur cum itferta forma prafentis,
Regali?
? ,
fupplicis libelli
viforis
p Verum
ferve tur
Regia Pragmatica
CASTAGNOLA. GAETA.
111.
FRAGIANNI.
S.
R. C. tem-
interfuit.
Ctus.
%egJ{Yctt. fot.
36.
a ter&
\
Larocca.
di quefta Lettera Apologetica fofe ufcita alla luce perfettamente conforme air Originale dei dottiffimo Autore , fiata fmma ; ma , poich la de-
LA
diligenza
che
fi
ufta
affinch la
(lampa
bolezza
tmpre maggiore di
,
quad'
non
,
flato poflibile
non per
del
batiifima
no
refto
efler
tenute in conto di errori in qualfivoglia Le parole dunque , che fi fono notate , fono
guenti
:
altro libro.
le
f-
pag.
.
a.
v.
7.
3.
fuol'
in
vece
di fuol fnza
.
apoftrofo
9.
pag.
.
v.
io.
pubblicarli
pag. 12. v.
in
.
profferirli
campag.
bio
di pubblicargli
i
profferirgli
a"
affrettar negli
.
ao. v. 4. a
8.
Comandi per
Comandi
pag. 24. v.
Taaica , e dee dire Tattica in carattere Corrivo non efTendo voce Tofcana pag. 36. v. 1. quemia , e dovrebbe dire quefta mia Lettera fta quando che pag. 37. v. 14. della di lei fantafia
,
. .
di lei
.
9
pag.
5-3.
v.
14.
16.
Scrit-
vece di Scrittore
,
pag.
6f. v.
,
fu
V Alancora
corano
alla
e dee
2.7?.
dire full
Alcorano
come
pag.
v. ao. fu la, e
D \JV\ 1) -
4.
oggi giorno
8.
e dee
ferino oggigiorno
.
pag. 87. v.
/predi per
ir.
fpejjb
pag. 100. v.
per Arnauld
bio
pag.
19.
ao.
dice
?Mulfife\. pag. i^ac nella citazione Ver/: ir. cap. 366. e dee dire jsg; 366. nella pag. 17;-.
v. 23. feco medefmo in vece di /eco medefimi . pag. 269. v. 3. altrimente per altrimenti e final> mente pag. 287. v. ao. Cartai per Carta] oltre ; a qualcun altro errore , che potefTe notarli e di ,
non mi fotti avveduto. Per ri/petto poi al punteggiamento f in , qualche cofa fi errato , la colpa ben degna del compacui
concioffiach
fi
tratti
fcappano dall'attenzione di qualfifa pi accorto inventatore Si fa per fine avvertito il Legatore della
,
.
minuzie
che di leggieri
preferi-
prima Figura , la quale dilegna il Vocabolarietto Peruano , dee elTer porta alla pagina a6a infeconda s cio , quella della Canzone dee
,
te Lettera
che
la
efler
fituaitfc
alla
pagina 268
de' varj
la
3
che
quella
la
Alfabeti
terza
po
pagina 312.