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Situazione Rifiuti in Campania

Licenza di uccidere.... le leggi con il principio delle deroghe


DISCARICHE
In nome di una emergenza senza fine, di un mancato rispetto delle regole più elementari su come si
affronta il problema rifiuti, si privilegia lo stoccaggio di milioni di tonnellate di false ecoballe e di
rifiuto tal quale, in discariche a cielo aperto e si va a caccia di siti da riempire velocemente, senza
adeguate garanzie per la salute dei cittadini.
Il PIANO di governo, scritto nella legge 123/2008, autorizza la realizzazione di una serie di
discariche in tutte le cinque province campane, nelle quali è previsto lo sversamento di ogni tipo di
rifiuto ordinario (tal quale) e speciale tossico o nocivo. Questi i siti potenziali:

- Savignano Irpino (AV), località Postarza;


- Sant'Arcangelo Trimonte (BN), località
Nocecchie;
- Serre (SA), località Macchia Soprana;
- Napoli, località Chiaiano (Cava del
Poligono - Cupa del cane);
- Andretta (AV), località Pero Spaccone
(Formicoso);
- Terzigno (NA), località Pozzelle e località
Cava Vitiello;
- Caserta, località Torrione (Cava
Mastroianni);
- Santa Maria La Fossa (CE), località
Ferrandelle;
- Serre (SA), località Valle della Masseria.

Questa è la situazione attuale:


Savignano Irpino (AV)
La discarica si trova in località Postarza. E' stata aperta il 12 giugno 2008. Fra Avellino, Benevento
e Foggia in una terra la cui unica risorsa è sempre stata l'agricoltura. Ora a Savignano Irpino, è
attiva una discarica regionale che si estende su un’area di 22 ettari un tempo, non molto lontano,
coltivata a grano dagli agricoltori locali. anche se già esiste un’altra megadiscarica regionale chiusa
e mai bonificata, ad Ariano Irpino (AV), quella di Difesa Grande a meno di 1 km di distanza e che
ospita due milioni di metri cubi di rifiuti
TANTE SONO LE IRREGOLARITÀ CHE SI STANNO COMMETTENDO. Innanzi tutto si tratta
di una discarica costruita sull’acqua; dovevano arrivare 50-60 camion al giorno e invece ne
arrivano 100-150; il percolato, spacciato per acqua piovana, viene trasportato con autobotti al
depuratore di Ariano. Ariano e Savignano sono state blindate dalle forze dell'ordine e lo saranno
finché anche Pustarza traboccherà di rifiuti e veleno! Possono continuare a morire così,
nelll'indifferenza più totale?
Sant'Arcangelo Trimonte (BN)
Si trova in località "Nocecchie"ed è ubicata di fronte al belvedere della piazza del paese con gli
effluvi che ne appestano l’aria. La discarica è stata aperta il 25 giugno 2008 ed è stata realizzata in
parte su un altopiano argilloso stabile (Lotto 1) e in gran parte lungo un versante
geomorfologicamente instabile interessato da evidenti fenomeni franosi (Lotto 2), costituito
prevalentemente da rocce argillose alterate in superficie fino alla profondità di vari metri.Così come
previsto dai tecnici dei comitati lunedì 11 agosto 2008 si è verificato un dissesto che ha interessato
una vasca in costruzione, per l’accumulo dei rifiuti. Ciò nonostante l’attività di conferimento
continua.( il link sant’arcangelo 21 giugno)
In realtà queste 2 discariche ,con Ferrandelle (video di legambiente che sta anche su chiaiano
discarica)sono state per molti mesi le uniche ufficialmente aperte.
Ora si sono aggiunte Chiaiano e Terzigno entrambe realizzate in aree protette da vincoli
paesaggistici.

Chiaiano (NA)
Dal 10 luglio 2008 l’Esercito ha avviato l’attività di sorveglianza della Cava del Poligono a
Chiaiano, in località Cupa del Cane per l’allestimento di una delle 2 discariche della città di Napoli.
La scelta di Chiaiano è l’ennesima dimostrazione della mancanza di buon senso e della scarsa
scientificità nei criteri di scelta di un sito.
E’ centralissima nell’abitato, coinvolge infatti 4-5 grandi quartieri napoletani, oltre all’intero polo
ospedialiero della città; è inidonea da un punto di vista geomorfologico, e lo dimostrano le
innumerevoli frane di questi giorni, più che previste dai tecnici dei comitati; inoltre proprio chi ci
deve garantire trasparenza e sicurezza ha tentato di occultare per lungo tempo il rinvenimento di
notevoli quantità di amianto.Anche in quest’area l’esercito viene utilizzato contro i cittadini che
difendono il proprio diritto alla salute, coprendo nefandezze operate ai danni della popolazione.
Una discarica che è già costata oltre 50 milioni di euro per l’allestimento.
A dispetto di ogni regola nella notte tra il 17 e il 18 febbraio 2009 iniziano i primi sversamenti nella
cava.
Terzigno (NA)
Terzigno, in pieno Parco Naturale del Vesuvio,zona quest’ultima che andrebbe restituita alla sua
naturale bellezza bonificandola dalle innumerevoli discariche abusive presenti.
In questa discarica dovrebbero finire le ceneri dell’inceneritore di Acerra. Le ceneri sono
considerate dalla Comunità Europea rifiuri speciali da mettere in discariche speciali ma in
Campania si fanno leggi speciali per rendere idonee discariche ordinarie ad accogliere rifiuti
speciali
A nulla sono valse le proteste, i richiami alla direttiva europea sull’ ambiente, che stabilisce che
nessuno sversamento di rifiuti è possibile in un’area protetta e che in discarica devono essere
depositati i rifiuti già trattati e non - come accade qui - rifiuti indifferenziati, cioè: di tutto.
Dal 15 giugno scorso è entrata in funzione la discarica di Terzigno. A sversamento ridotto - le
prime notti solo 20 camion, scortati dalla polizia - ma con il numero di camion in aumento, notte
dopo notte.

La discarica è, come si ricorderà, in pieno Parco del Vesuvio, in terreno “privato”, ma requisito
militarmente dal Commissariato di governo. Il sito era negli anni passati una discarica di tutto,
come si usava allora.Chiuso con qualche difficoltà alla proclamazione del Parco del Vesuvio (1995).
E’ stato riaperto, riscavato, sono state fatte brillare delle cariche per facilitare il lavoro dell’ esercito,
sono state costruite piattaforme di sosta e di stoccaggio, un impianto di “primo trattamento del
percolato”.

Tutto è avvenuto in spregio a qualunque Valutazione d’Impatto Ambientale;senza rispetto per una
qualunque normativa sulle aree protette, senza rispetto per il parere negativo che l’ Ente Parco
aveva dato (per iscritto) nell’ottobre del 2008.

Macchia Soprana (SA)


La discarica si trova nel Comune di Serre. E’ stata chiusa il 25 giugno 2008 perché sovrasatura e
riaperta il 10 luglio,dopo che gli accertamenti tecnici per la verifica della stabilità hanno dato esito
positivo. Lo scorso 25 agosto l’attività di conferimento è stata sospesa.
Ma la zona resta sotto il tiro del commissariato di governo che intende ancora violentare quello
splendido territorio, con l’apertura del sito di Masseria Grande ancora più vicina al paese.

Cava Mastroianni
Non ci sono più parole. La cava Mastroianni,attigua alla tristemente famosa discarica di LO
UTTARO, è tra le 10 discariche scelte dal governo per placare l’emergenza rifiuti. Lo Uttaro è stata
definita una bomba chimica dal Presidente della commissione parlamentare d’inchiesta e la gente di
quell’area in luogo di una doverosa bonifica si vede arrivare una nuova discarica.E’ proprio vero
che la legge non è uguale per tutti.L’articolo 32 della costituzione che sancisce il DIRITTO ALLA
SALUTE non è valido per chi, sciaguratamente, abita in una zona che viene scelta come sito di
discarica.
Questo soprattutto in Campania dove è possibile PER LEGGE disattendere tutte le normative
europee in tema di discarica. IN EUROPA, infatti, LE DISCARICHE PER IL TAL QUALE SONO
FUORI LEGGE, inoltre i siti di stoccaggio della frazione residuale dei rifiuti, ossia le discariche a
norma, devono essere ad ALMENO 5 KM DALL’ABITATO, e mai e poi mai rifiuti speciali
insieme a rifiuti ordinari.

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