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La luna il fal TEMPO Le vicende coprono circa trentanni, il protagonista, che ha circa quarantanni, racconta episodi della sua

a vita, dallinfanzia (circa dieci anni), allet adulta.Gli eventi sono riportati dal narratore senza alcun ordine logico o cronologico, ma nella sequenza in cui li vive o gli tornano alla mente. evidente che la ricostruzione della fabula, estremamente diversa dallintreccio, complessa. Il romanzo montato come un continuo andirivieni tra il piano della contemporaneit e il piano del passato. Memoria e realt si saldano in maniera inestricabile.

LUOGHI
Nel romanzo, si possono identificare due tipi di ambienti ben diversi: le vicende si svolgono, durante linfanzia del protagonista, sulle colline del Belbo, in et adulta, in America.Anguilla ha trascorso la sua infanzia nella Gaminella, anche se non era il suo paese, non aveva un luogo di provenienza, n unorigine certa e spesso ne soffriva e la desiderava. L era vissuto fino a quando il Padrino non aveva pi avuto i soldi per abitarci e insieme alla sua famiglia si era poi trasferito a Cossano. Il protagonista, che da allora non rivide pi la famiglia adottiva, era stato portato presso un grande podere, la Mora, vicino al paese di Canelli, a fare il contadino. Nel Nuovo Continente aveva viaggiato a lungo, conosciuto molte persone ed aveva fatto fortuna. Era certo che un giorno sarebbe ritornato al paese dove aveva trascorso la sua infanzia.Ritorn in Italia ed and a vivere a Genova. Dal 1948 ogni estate si recava a Gaminella, per rivedere i luoghi dove aveva vissuto e per incontrare il suo grande amico Nuto. Insieme parlavano dei vecchi tempi e spesso tornavano nei luoghi dove avevano trascorso la loro giovinezza: le rive del fiume Belbo, i noccioli l accanto, le colline attorno alla sua casa e le vigne. I luoghi della campagna sono visti come il sedimento di un passato sempre uguale a se stesso, completamente estraneo al movimento della storia.Il ritorno di Anguilla al paese pone un confronto immediato tra ci che restato e su cui trascorso il tempo e che dovrebbe aver portato cambiamenti. In realt la storia non ha mutato in nulla il mondo immobile della campagna. Per quanto riguarda la descrizione di questi scenari, bisogna sottolineare la maestria dellautore che ha saputo dipingere tutto con piccoli tratti, dettagli che creano una visione ampia e indimenticabile. Se nella descrizione dei luoghi natali prevale lelemento del ricordo, nella descrizione degli scenari americani si respira tutta la grandezza di terre sconfinate e la solitudine dei deserti (non possibile dimenticare la magia creata nella descrizione delle serate con la fidanzata americana, passate nel ristorantino e sui prati tra il canto delle cicale e le stelle che, dice il narratore-autore, non erano le mie (capitolo terzo).
http://www.atuttascuola.it/scuola/italiano/la_luna_e_i_falo.htm

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