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familiarizzazione
Lama Geshe Gedun Tharchin
C'è quindi una grande differenza tra lo sforzo mentale e lo sforzo fisico: un'azione
fisica non potrà mai raggiungere le potenzialità di un'azione mentale, che può
toccare livelli infiniti. Per raggiungere uno sviluppo infinito sono necessarie qualità
mentali.
Il buon aspetto della familiarizzazione è che la familiarizzazione con aspetti
negativi non potrà mai comunque raggiungere livelli infiniti, ed è questo che
rappresenta una fonte, una risorsa per la nostra aspirazione: per quanto si possa
cadere in basso, ci sarà sempre un fondo, non si potrà mai cadere infinitamente
in basso, mentre al contrario si può salire all'infinito.
Ciò si verifica anche per lo sviluppo mentale: la parte positiva della mente può
contare su una maturazione infinita, mentre la parte negativa della mente non
possiede questa straordinaria possibilità. Questo dipende dalla natura di base
della mente stessa, che è intrinsecamente positiva; in questo senso le qualità
positive della mente sono profondamente radicate proprio nella sua natura di
base, positiva.
I fattori negativi della mente sono soltanto temporanei; è come quando nel cielo
appaiono le nubi, il vento e le tempeste: per quanto l'uragano possa essere forte,
comunque finirà e la natura luminosa del cielo tornerà a manifestarsi, perché è
proprio sua natura quella di essere chiara e luminosa, lo stesso tipo di natura
della nostra mente, chiara e luminosa.
Questo vale anche nel caso della meditazione, perché la meditazione non consiste
nella ripetizione di azioni negative, ma piuttosto nella ripetizione di azioni mentali
positive: grazie alle ripetizioni, ci ritroveremo illuminati, semplicemente.
Sarà quindi molto più facile di quanto siamo portati a credere, perché
l'illuminazione non ha davvero nulla a che vedere con strani rituali, magie, poteri
soprannaturali, ma si basa sulla ripetizione di semplici elementi basilari
E' quello che in termini religiosi si definisce compassione o in termini più comuni
avere un buon cuore, è l'atteggiamento altruistico è il prendersi cura degli altri, è
il senso di responsabilità che si sviluppa verso tutti gli esseri viventi.
Nel monastero dove sono vissuto tutto era organizzato come una grande famiglia
allargata e, come in ogni famiglia, si genera qualche conflitto, ma alla fine tutto si
concludeva senza lasciare strascichi di nessun genere, è qualcosa di molto
speciale. Questo è un segno di alta realizzazione, perché le alte realizzazioni non
consistono nel volare o levitare superando la forza di gravità, ma piuttosto
nell'acquisire la capacità di perdonare e di tollerare, di comprendere e di
condividere ogni cosa con gli altri.
Nel monastero, organizzato come un campus, al cui interno erano presenti più
istituti che potevano fornire il ciclo di studi completo, si potevano incontrare tanti
autentici praticanti davvero particolari, dove pratiche semplici ed un semplice
Dharma permetteva una facile purificazione. A volte lo stare in comunità è
qualcosa di estremamente utile e sarebbe davvero bello creare un grande istituto
di praticanti e maestri italo-kadampa qui in Italia.
Si tratta quindi di una pratica estremamente semplice da ripetersi ogni giorno,
ogni ripetizione è un piccolo passo avanti. E' come il movimento di una ruota:
quando la ruota gira il movimento attorno al suo mozzo è sempre lo stesso,
ciononostante ad ogni giro, ci porta più avanti. Ecco perché la pratica del Dharma,
la pratica del buon cuore, viene chiamata "la ruota del Dharma".
Ma attenzione, bisogna farla girare questa ruota, non stare lì a guardarla fissa. E'
per questo motivo che i tibetani girano la ruota della preghiera, si accumula
energia, fa bene alla salute, irrobustisce le braccia ed è molto meglio delle palline
antistress cinesi.
Con la mala in una mano, la ruota dall'altra e recitando OM MANE PADME HUM si
accumula energia positiva facendo agire corpo, parola e mente
contemporaneamente, realizzando un ottimo e fruttuoso esercizio: otterremo una
mente rilassata, il corpo rilassato e anche la parola sarà rilassata, perché la
parola migliore da pronunciare su questo pianeta è proprio OM MANE PADME
HUM.
Per quanto riguarda il significato del mantra OM MANE PADME HUM è inutile per il
momento addentrarsi nel senso contenuto in ognuna delle sillabe che lo
compongono, ma è ora sufficiente comprenderne il significato essenziale che, in
estrema sintesi, è la COMPASSIONE.
Dovremmo comprendere che la pratica della ripetizione dispensa grandi risultati
e, fare qualcosa quando si ha comprensione di quello che si sta facendo, fa sì che
si raggiungano dei risultati più efficaci.