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ANTONIO CAPIZZI LA DIFESA DEL LIBERO ARBITRIO DA ERASMO A KANT LA NUOVA ITALIA FIRENZE 1 ediciones dicembre 1963 INTRODUZIONE, Printed in Italy © Copyright 1963 by «La Nuova Italia» Editrice I LIMIT] DELLA NOSTRA RICERCA Nel linguaggio comune i termini « libero » € « libertd » hanno due diverse accezioni, una con valore negativo, l'al- tra con valore positivo. Se diciamo che un posto in treno & libero, intendiamo che non @ occupato; se diciamo che la via 2 libera, inten- diamo che non & chiusa al passaggio; se diciamo che stasera siamo liberi, intendiamo dire che non abbiamo impegni; e se diciamo che un popolo @ libero, intendiamo dire che non incontra da parte dellautorit’ ostacolo 0 violenza alle proprie normali attivita ¢ all'espressione del proprio pen siero. In tutti questi casi liberta @ assenza di impedimento e di costrizione rispetto ad un movimento fisico o alla rea- lizzazione di un fine, comunque sempre rispetto al prodursi di un avvenimento estetiore ¢ visibile. E questo che chia- miamo il concetto ‘ negativo’ della liberta Se invece diciamo che un uomo ® libero di scegliere la professione, o Ia moglie, o 1a casa, il significato che diamo alla parola « libero » @ un altro, Nel primo caso si era esau rita la parte positiva delavvenimento, dato che si dava come gi costituita la volontd di occupare il posto, di per correre la strada, di accettare Pappuntamento o di svolgere Te attivita abituali, e rimaneva solo da stabilire se al realiz zarsi di tale volonti si frapponessero 0 no ostacoli: nel secondo caso invece ci troviamo ancora prima della deci: sione, e appunto tale positiva decisione costituisce Poggetto della libertd. La libertd ‘ negativa’ & la liberta di fare cid 3

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