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24.
Cultura società
SCAFFALE MOSTRE
Il mistero della settima chiesa Corea del Nord e sorrisi di regime
Un mosaico di strade, vicoli, budelli, piazze, che sin dall’incipit si impianta nella scena I temi della politica internazionale e dei regimi totalitari sono al centro della cultura
espandendosi come una nuvola sul paesaggio urbano di Praga, sfondo del romanzo nero siracusana in questi giorni. La mostra fotografica "Sorrisi di Regime", ospitata nello
« Sette chiese» (Fanucci, pp. 312, 18 euro). Lo scrittore Miloš Urban confeziona la partitura Spazio espositivo del Palazzo del Governo della Provincia di Siracusa, offre documen-
degli eventi come componenti flessibili di una trama che confina con il thriller. Il protago- ti inediti proposti da Orazio Mezzio e prodotti in Corea del Nord, al cui popolo sono
nista , il cui nome è svelato solo più in là con le pagine, è un ex poliziotto, ex studente uni- ancora negati i più elementari diritti politici. Il testo di Tiziano Terzani e le testimo-
versitario, ex figlio di genitori divorziati, ed ha la peculiarità di cadere in trance se messo a nianze dei giornalisti Lanfranco Norcini Pala (direttore di Azione Sociale) e Giuseppe
contatto con le mura antichissime delle cattedrali. Già gli edifici di culto, in vetrina come Matarazzo (redattore economico di Avvenire) focalizzano aspetti di profonda attua-
su una guida turistica e vero motore immobile dell’intreccio: San Carlo, Santo Stefano, lità. L’iniziativa rende omaggio a Neda, la giovane iraniana rimasta uccisa durante le
Sant’Apollinaire, Emmaus, la chiesa della Vergine Maria a Na Slupi, Santa Caterina... E la recenti manifestazioni di Teheran. Il sito internet dedicato alla mostra www.sorrisi-
settima? La settima chiesa è nel finale di una storia che ha inizio con un tentato omicidio, diregime.it, curato da Vincenzo Mosca, sta offrendo spunto per un dibattito sui temi
che prosegue con altri delitti e misteri, non senza concedere all’autore piccole e succulen- delle libertà civili, impreziosito da interventi internazionali. All’iniziativa ha preso
te digressioni su leggende riguardanti questi luoghi sacri: il Medioevo visto come un’età parte Elio Tocco, che ha curato il coordinamento scientifico. Pia Parlato e Gessica
dell’oro annegata ma chissà magari pronta a resuscitare. DANIELA DI STEFANO Failla si sono occupate della comunicazione. BRUNO FORMOSA
Il romanzo
di Scurati
Il presente
come unica
possibilità Piero e Ada
Gobetti
CARLA BISCUSO
ANTONIO SCURATI
che sembrano appa-
rentemente slegati: le
accuse di pedofilia ri-
volte prima ad alcune maestre di una scuola ma-
terna e poi ad un sacerdote che insegna in un se-
"D supplico anzi: Lo lasci fra
noi, a Parigi, sino a che le
Sue idee non saranno
passate nella realtà delle cose." Così scri-
veva Stefano Oberti, fuoriuscito a Parigi,
lano di un’Italia sull’orlo del baratro.
"Ada Gobetti - mi risponde - le aveva
conservate amorevolmente e in seguito
consegnate al Centro Studi Piero Gobetti
di Torino fondato nel 1961. A me sembra-
dipingono un vibrante ritratto di Gobet-
ti. Sono il canto del cigno prima della
soppressione di ogni dissenso. Scriverle,
fu un atto di coraggio?
"Certo, perché Gobetti aveva subito
della raccolta di
quasi trecento
missive. «L’intera
vita questo insulso oppositore di governo
e fascismo’. Quindi le aggressioni e infine,
nel novembre del ’25, la chiusura delle ri-
viste e della casa editrice di Gobetti, do-
po la quale egli si decise a espatriare, era-
minario. In qualità di uomo di cultura in grado di alla fine di una lunga lettera ad Ada Go- vano così belle e spesso anche letteraria- due arresti nel 1923, e nel ’24 c’è il tele- Italia democratica no manovrate dall’alto. Manifestare sim-
inserire gli spiacevoli eventi in categorie archeti- betti nel febbraio 1926. Piero Gobetti, mente pregevoli, che ho pensato di pub- gramma di Mussolini al prefetto di Tori- patia per una figura tanto invisa al regime
piche, il professore viene invitato a dire la sua in morto pochi giorni prima in una clinica blicarle, col consenso generoso del Centro no: ’Mi si riferisce - recita - che noto Go- pianse con lei» poteva costare caro."
un talk-show televisivo. Alla fine anche lo stesso parigina per l’aggravarsi delle conseguen- - Leggendo queste lettere così appas-
professore sarà coinvolto nelle indagini perché ze dell’ennesima aggressione fascista su- sionate è difficile non commuoversi...
accusato ingiustamente da una bambina che vie- bita a Torino, riposava nel cimitero del "Sì, sono molto commoventi. Le più
ne manipolata dalla madre, una donna che, piom- Père Lachaise e lì doveva rimanere: l’Ita- «UNA BOTTIGLIA NEL MARE DI GAZA» DI VALÉRIE ZENATTI belle, a mio giudizio, sono quelle delle
bata in un profondo malessere, finisce col pensa- lia non ne meritava le spoglie. Il giovane donne, per esempio di Sibilla Aleramo,