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3 (Novembre)
Educazione scientifica
Compito unitario in situazione. Costruire molle di diverso tipo, avvolgendo ad esempio del
filo di rame su supporti cilindrici di differenti diametri. Indicare in una relazione scritta se sono più
deformabili le molle lunghe o le corte, le molle con diametro grande o piccolo e provare, quindi, a
A1,3,4; Geometria C5- A10; Misura C2- A1,2,3. Italiano: Leggere C7- A5; Scrivere C1-A2.
2. Riconosce l’azione della forza-peso in facili esperimenti come ad es. la caduta di un corpo;
forze.
4. Nelle attività sperimentali di gruppo, sa utilizzare il dinamometro per misurare il peso di piccoli
oggetti.
5. In semplici esperimenti, riesce a spiegare come la stessa forza provoca pressioni diverse su superfici
di diversa area.
Attività laboratoriali. In questa fase pre - attiva o ideativo/progettuale dell’UA, si darà ampio
Dopo aver precisato il compito unitario di apprendimento uguale per tutti gli studenti, si favorirà
apprenditivo di ciascuno, partendo dai prerequisiti rilevati e dalle differenti capacità evidenziate. In tal
modo, si potranno scegliere le attività più adatte alla maturazione delle competenze attese
Si avvierà lo svolgimento dell’UA tramite un’intervista svolta per iscritto dagli alunni individualmente,
o a coppia, a loro scelta. Il lavoro a coppie risulterà utile soprattutto per i ragazzi diversabili o comunque
in situazione di disagio psico/cognitivo, che potranno trarre supporto dall’interazione con il compagno.
Si fornisce una traccia di intervista, che sarà rielaborata e adattata dagli insegnanti delle équipe
pedagogiche sulla base dei reali bisogni manifestati dagli allievi nei peculiari contesti di riferimento.
L’intervista fornirà informazioni, sulle conoscenze e abilità previe in possesso dei ragazzi, necessarie a
Domande Risposte
Prova ad attribuire un significato all’espressione
“fare forza”.
Riesci ad osservare la forza o soltanto i suoi effetti?
Cerca di motivare la risposta con degli esempi.
Prova a fornire una definizione del termine “forza”.
Sapresti spiegare con degli esempi cos’è il peso?
Conosci degli strumenti con cui si misurano le forze?
Prova a fornire una spiegazione del termine
“pressione”, anche ricorrendo a degli esempi.
Sai che cos’è la pressione atmosferica?
comprendere la necessità di attribuirle invece un unico significato nel contesto scientifico. Partendo, fin
da bambini, da dati di esperienza personale, il concetto di forza viene quasi assimilato all’idea di sforzo
ma il “fare forza” cosa comporta veramente? Per trovare delle risposte adeguate, si proporranno agli
1. Esercita il tiro alla fune con un tuo compagno e rispondi alle domande:
b. Ci sono altre parti del corpo che ti aiutano nel tiro alla
fune?..................................................
2. Prova a stappare una bottiglia con il cavatappi a vite e rispondi alle domande.
a. Sei in grado di infilare la vite nel tappo di sughero con una mano soltanto?...........................
……………………………………………………………………………………………………………..
b. In quanti punti della bottiglia devi fare forza con le mani per riuscire ad aprirla?................
……………………………………………………………………………………………………………..
Riflettendo sulle attività proposte, gli alunni giungeranno alla conclusione che il corpo umano “fa forza”
sull’esterno almeno in due punti e che il fare forza coinvolge sempre due sistemi uno che agisce e l’altro
Proseguiamo verso la precisazione del concetto di forza facendo notare ai ragazzi, mediante la seguente
esperienza, come in effetti non sia possibile “vedere” la forza bensì osservarne le modificazioni indotte.
Procedimento: 1. prendere il pallone, sistemarlo a terra e provare a metterlo in movimento senza sollevarlo.
2. Mettere il pallone in movimento, quindi cercare di fermarlo, successivamente di farlo andare più forte o
più piano e di variarne, infine, la direzione. 3. Mettere ancora in movimento il pallone e osservare fino a
quando si ferma. 4. Lasciare andare giù il pallone dalle mani chiedendosi da che cosa è provocato il
movimento verso il basso. 5. Comprimere il pallone con le mani. 6. Ripetere l’ultima attività con la plastilina
- Elencare gli effetti indotti dalle forze che agiscono nelle sei attività svolte…………………………………
- Provare a dare una definizione di forza come causa in grado di provocare tali effetti………………………
Riflettendo sull’esperienza svolta, gli alunni, organizzati in piccoli gruppi eterogenei per livello cognitivo,
forniranno una propria definizione del concetto di forza e successivamente metteranno a confronto i singoli
risultati da cui si perverrà alla conclusione che : le forze sono le cause che modificano lo stato di quiete o di
Attraverso diverse attività sperimentali scelte allo scopo, si farà acquisire ai ragazzi il concetto del “vettore
forza”, segmento sempre caratterizzato da quattro elementi: punto di applicazione, intensità, direzione e
verso.
Si proporranno ulteriori attività mediante le quali fare osservare ai ragazzi le modalità di composizione di
Faremo comprendere ai ragazzi che, se ci poniamo il problema di “come misurare le forze”, in linea di
principio “possiamo servirci di un qualsiasi loro effetto”. Potremmo ad es. misurare una forza in base
difficilmente riproducibile perchè trovare due molle esattamente uguali risulta in concreto un’impresa molto
ardua.
Materiale: una molla lunga 15-30 cm ( si può acquistare facilmente in un negozio di ferramenta), non troppo
rigida in modo da poter utilizzare pesi non molto elevati per ottenere allungamenti apprezzabili; grossi dadi
da bullone, di peso noto, da utilizzare come campioni per la taratura della molla; riga o carta millimetrata per
Procedimento: 1. Legare la molla sospendendola ad un supporto senza che tocchi pareti o altro. 2. Trovare il
modo di sospendere i campioni di peso all’estremità libera della molla. 3. Fissare sul muro, dietro la molla, la
riga, oppure la carta millimetrata, e su di essa segnare lo zero in corrispondenza dell’estremo libero della
molla, quando non è non soggetto a pesi. 4. Appoggiare il primo campione all’estremo della molla e
misurarne l’allungamento dal punto zero. 5. Ripetere la stessa operazione per 2,3,4,5…campioni (senza che
Tabella
- Cercare di spiegare gli allungamenti della molla in riferimento ai diversi carichi applicati al suo estremo.
pesi con i dati sperimentali ottenuti in tabella. E’ assai probabile che i punti ricavati abbiano un andamento
molto regolare e sia possibile tracciare un segmento rettilineo che passi per essi e per l’origine. Ciò significa
Una volta completata la taratura della molla, questa può essere utilizzata per determinare il peso incognito di
un oggetto qualsiasi come un libro, un mazzo di chiavi o altro. Si introdurrà, a questo punto, il Newton come
l’unità di misura delle forze nel S.I. mettendo in evidenza la sua relazione con il Kgp , abbreviato in Kg, unità
di misura, utilizzata nella vita quotidiana, che rappresenta il peso di un campione di platino-iridio, conservato
Mediante una ricerca su Internet, la lettura di alcune pagine di libri specifici o la visione di videocassette si
potrà approfondire la comprensione dei diversi tipi di forze esistenti in natura, tra cui le principali sono: la
forza gravitazionale; la forza elastica; la forza elettrica; la forza magnetica; la forza nucleare; l’attrito.
In particolare, si potrà approfondire la conoscenza delle forze attrattive gravitazionali mediante la seguente
Editore, Milano.
- Asimov, Biografia della Fisica, Zanichelli, Bologna
⇒ in Internet: - http://www.enel.it/it/enel/enelandia/storia/default.htm
-http://webscuola.tin.it/risorse/quark/opera/concetti.htm
Procedimento: 1. provare a “staccare” da terra il bauletto pieno. 2. Dopo averlo sollevato, lasciarlo cadere.
Per sollevare da terra il bauletto pieno occorre esercitare una forza su di esso; tale forza è diretta verso l’alto
per vincere quella che lo attrae verso il basso e che lo fa cadere quando lo lasciamo andare: la Terra e il baule
si attraggono reciprocamente con due forze di uguale intensità ma di verso opposto proprio come i poli
opposti di due calamite che, arrivate a una certa distanza, si attraggono reciprocamente fino ad “attaccarsi”
l’una con l’altra. L’attrazione della Terra sul bauletto è la forza peso; la forza esercitata dal bauletto sulla
Terra non viene percepita in quanto la sua massa è molto piccola rispetto a quella della Terra.
La forza peso è della stessa natura delle forze attrattive, che agiscono fra due corpi celesti, dette forze
gravitazionali.
Si affronterà, per mezzo di semplici esperienze, la relazione esistente tra l’intensità di una forza e l’area
della superficie su cui agisce, ovvero la pressione, avendo cura di trattare, in particolare, la pressione
Completate le fasi del percorso di apprendimento, sarà realizzata collettivamente una mappa dei concetti
Verifiche e Portfolio. Si forniscono alcuni esempi di prove mediante cui verificare in itinere, in
termini di sapere e saper fare, l’acquisizione dei contenuti proposti durante svolgimento dell’itinerario
formativo.
Lo sai?
1. VERO O FALSO?
2. QUALI SONO
a. I componenti di un vettore?.............................................................................................................
3. COMPLETA
natura delle forze………………che si esercitano fra due ………………celesti, per esempio fra la Terra
e la ……………
1. Lo sai fare?
1. SOMMA LE FORZE
Sommando una forza di intensità 4N a una forza di intensità 5N si ottiene una forza di intensità 9N.
Come devono essere disposte le due forze per rendere vera questa affermazione?
2. CALCOLA IL PESO
b. Su un certo pianeta X il peso di un corpo è del 10% superiore a quello sulla Terra. Quanto vale in
Gli allievi potranno inserire nel proprio Portfolio sia il compito unitario in situazione che le prove
tabella previsionale e comparativa che può essere utilizzata dall’alunno come strumento per fare una stima
della preparazione personale prima di una verifica, una previsione, immediatamente successiva al suo
svolgimento, una comparazione con la valutazione data dall’insegnante. La tabella può essere inserita nel
COGNOME NOME
Tipo di Data Stima della Previsione Valutazione Comparazione
verifica preparazione (immediatamente dell'insegnante
personale (prima della dopo lo svolgimento)
verifica)
Annarita Ruberto