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Testo didattico adottato dalla SICOOL, dalla Scuola Olistica del CONACREIS e dall'Accademia Olistica del Villaggio Globale

di Bagni di Lucca.

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MANUALE DI COUNSELING OLISTICO


Il Counseling come processo di aiuto alla Crescita Umana Manuale teorico pratico di Psicologia Olistica

AGGIORNAMENTO LUGLIO 2008


Curato dal Dott. Nitamo Federico Montecucco Docenti: Prof. Enrico Cheli, Dott. Roberto Sassone, Dott. Mario Betti, Dott. Luisa Barbato, Dott. Marifa De Benedetti, Dott. Massimo Marini, Dott. Lucia Vigiani, Kapil Pileri, Dott. Giuseppe Pagliaro.

In verde: materie fondamentali da studiare dettagliatamente, temi precisi delle domande desame In giallo: materie importanti da studiare bene, possono essere argomenti delle domande desame In azzurro: parti da leggere e capire, possono essere temi generali delle domande desame

Adattamento dal dattiloscritto della Settimana di Formazione in Counseling Olistico Villaggio Globale Villa Demidoff Bagni di Lucca 25 Agosto / 3 Settembre 2005 - 26 Agosto / 1 Settembre 2006

INTRODUZIONE GENERALE

Nitamo MONTECUCCO Questo Manuale del Counseling Olistico una introduzione generale alle basi culturali, teoriche e pratiche del Counseling orientato alla Psicologia Olistica. Abbiamo deciso di redigere questo Manuale perch non mi risulta che possiate trovare n in Italia n allestero un testo introduttivo alla psicologia olistica per counselor di questa ampiezza e di livello cos elevato, ossia che tratti della relazione di aiuto del counseling come processo di crescita umana e di sviluppo del potenziale umano. Ogni disciplina psicologica ha le sue caratteristiche, i suoi modelli, i suoi linguaggi e una sua visione terapeutica. Ma di fatto, non c nessuna relazione trasversale tra le scuole tranne in pochissimi casi, mentre lessere umano uno e necessita di un aiuto ai suoi disagi e alle sue malattie di tipo unitario. Questo Manuale rappresenta una reale sintesi tra varie scuole di psicologia, di neuropsicologia, di meditazione; frutto di un lavoro di pi di trentanni portato avanti dalla nostra scuola e individualmente da tutti i suoi docenti. Negli ultimi anni si venuto a creare un processo di sintesi che noi avevamo previsto e anticipato, quello del meticciato: psicologicamente e culturalmente siamo tutti meticci. Pi precisamente, pi che di meticciato, parlerei di creolizzazione, nel senso che il meticciato prevedibile: un bianco e una nera si mettono insieme e fanno un figlio color caffellatte. Invece la creolizzazione imprevedibile e pu dare dei risultati altamente innovativi e creativi nellambito della manifestazione. Quello che a noi interessa darvi, di tutto lambito generale vastissimo - quasi infinito - delle culture spirituali e delle psicologie, una visione orientata alla crescita umana. Lapproccio Olistico al Counseling che vi trasmettiamo in questo Manuale serve a dare unidea generale della psicologia secondo le normative europee della formazione al Counseling, che richiedono una base di psicologia generale, dellet evolutiva, di psicodinamica, di psicopatologia, di deontologia professionale, di setting ecc. Questo il nostro intento: darvi degli strumenti psicologici di base, farvi una sintesi dellenorme massa di informazioni in modo che non dobbiate perdervi in troppa lettura, ma abbiate ben chiari quelli che sono i vostri limiti da una parte e la bellezza della psicologia dellessere dallaltra. Ricordiamo che questo Manuale del Counseling Olistico si basa su termini, nozioni e concetti esposti in modo preciso ed esaustivo nel libro Psicosomatica Olistica di Nitamo Federico Montecucco, Ed. Mediterranee Roma-2000, che consideriamo il principale testo di riferimento. Inizieremo questa Introduzione Generale con un primo capitolo pi generale sulla Cultura planetaria e lEvoluzione umana, continueremo con un secondo capitolo pi pratico sul Counseling Olistico, un terzo capitolo pi psicologico sulle Basi teorico-filosofiche della psicologia olistica e un quarto sulle Basi scientifiche della psicologia olistica.

LA CULTURA PLANETARIA E LEVOLUZIONE UMANA


Cultura planetaria ed evoluzione umana Il Manifesto nello Spirito della Coscienza Planetaria uno dei pi importanti documenti della nuova cultura, firmato nel 1998 da artisti, scienziati e Premi Nobel per la Pace, in cui scritto: "Abbiamo raggiunto un punto di cruciale importanza nella nostra storia. Siamo all'inizio di un nuovo periodo di evoluzione sociale, spirituale e culturale. Stiamo evolvendo verso un sistema interconnesso, basato sull'informazione, che abbraccia l'intero pianeta. La sfida che ora dobbiamo affrontare quella di scegliere il nostro futuro. La nostra generazione chiamata a decidere il destino della vita su questo pianeta, a creare una societ globale pacifica e cooperante, continuando cos la grande avventura dello spirito e della consapevolezza sulla Terra. Il nostro pianeta sta trasformandosi in modo velocissimo, e cos anche il nostro modo di vivere si modificato in modo drammatico nel giro degli ultimi decenni senza permetterci di adeguarci. La scienza e la tecnica si sono sviluppate molto pi rapidamente della nostra coscienza, il risultato un evidente malessere globale che noi chiamiamo: guerre, stress, inquinamento, confusione nelle relazioni, paura di vivere, mercati impazziti, prezzi in costante aumento, ansia, caos, disuguaglianze sociali e razziali, futuro incerto. La maggior parte delle persone vive passivamente questo stato di crisi globale e disgregazione aspettando che qualcuno (Lo stato? LONU? Il comune?) risolva questi problemi. I creativi culturali Una parte consistente della societ, circa il 20-25% della popolazione adulta secondo le ricerche sociologiche della American Demographics, si invece spontaneamente attivata per creare un cambiamento, per migliorare la vita in ogni suo aspetto, per far emergere una nuova cultura migliore di quella attuale. Questa creativa e ottimista massa in rapido sviluppo (negli anni settanta era intorno all1%), crea cambiamenti culturali che influenzano e influenzeranno sempre pi profondamente non solo le loro stesse vite, ma anche la societ nella sua globalit. Il sociologo americano Paul Ray e la psicologa Sherry Anderson, gli autori della ricerca, li hanno chiamati Creativi Culturali in quanto stanno dando forma ad un nuovo tipo di cultura per il XXI secolo, che nasce da un profondo cambiamento di valori, delle priorit e dello stile di vita, del modo di fare soldi e di spenderli. Sono coloro che effettuano un cambiamento di paradigma comportamentale e mentale rispetto ai vecchi schemi di riferimento, in qualunque ambito svolgano la propria opera. I creativi culturali sono distribuiti trasversalmente nella societ, il 60% sono donne! La nuova cultura del benessere globale Le ricerche hanno rivelato che la nuova cultura emergente caratterizzata da serie prospettive ecologiche e globali, visione olistica della vita, enfasi sulle relazioni, orientamento alla spiritualit e allo sviluppo psicologico, alla medicina naturale e olistica, allapertura transculturale e alla coscienza planetaria, insoddisfazione verso le grandi istituzioni della vita moderna e rifiuto del materialismo come base della vita e dello stato sociale. Nascono cos spontaneamente operatori creativi e attivi nelle cinque principali aree della nuova cultura: 1) ecologia, ambiente e sostenibilit: formata da - ambientalisti, animalisti, verdi, bioarchitetti, le 3

associazioni che si occupano di rispetto dellambiente (WWF, Lega Ambiente, Green Peace, World Watch Institute), esperti di diritti degli animali, di riciclaggio, ecc. 2) salute naturale e medicina olistica: formata da - medici omeopati e agopuntori, erboristi, naturopati, macrobiotici, massaggiatori, vegetariani, chiropratici, che propongono e praticano le medicine alternative, ecc. 3) pace, cultura globale e diritti umani: formata dalle associazioni pacifiste, neo global, transculturali, dalle associazioni di volontariato, dagli artisti e gli attori impegnati, i garanti delle minoranze e dei diritti umani (Amnesty, Survival, Emergency, ecc.), 4) economia e consumo etico: formata dagli economisti e finanzieri etici, i gruppi di consumo critico, le associazioni per il Commercio Equo Solidale, la Banca Etica, Altro Consumo, ecc. 5) la ricerca di s e la spiritualit: formata da tutti coloro che sono orientati alla ricerca interiore, da tutte le associazioni di yoga, di preghiera e di meditazione, dai terapisti transpersonali che propongono gruppi di crescita e di evoluzione, che trasmettono nuove e antiche vie al divino e nuove tecniche di consapevolezza. Tutti questi operatori fanno parte di un unico grande movimento culturale planetario, anche se non ne sono ancora pienamente coscienti, in quanto vivono realt separate. La consapevolezza di essere parte di questa unit pu creare una grande forza coesiva e un movimento di opinione capace di fare mutare il nostro pianeta verso un futuro sostenibile. Il paradigma olistico: dalla divisione alla coscienza globale La nuova cultura emergente pur nella sua estrema variet di visioni - si muove sulla base di un paradigma olistico, che offre una visione unitaria e globale dellessere umano e del pianeta. Lessere umano viene quindi visto come ununit psicofisica che si manifesta nel corpo fisico, nelle emozioni, nella psiche e nellanimo profondo; il pianeta non percepito solo come un insieme di stati e di specie animali e vegetali, ma come Gaia, ununit vivente, una rete globale di interrelazioni che creano lequilibrio della natura e delle societ umane. Uno dei punti chiave di questa nuova cultura che lo stato di crisi globale del pianeta rappresenta il riflesso macrocosmico dello stato di divisione in cui vive ogni singolo essere umano (separazione dellessere umano da s stesso, dagli altri e dalla natura) e che lunica via per il suo superamento lo sviluppo di una nuova coscienza e del potenziale umano individuale, che porti a ritrovare lunit e larmonia interiore ed esteriore. Il drammatico stato del pianeta espressione dell'inconsapevolezza umana che da millenni viene tramandata come modo di vivere, di pensare e di agire. La risposta alle innumerevoli questioni aperte, dalle guerre alla sovrappopolazione, dall'inquinamento alle malattie degenerative, non pu essere calata dall'alto come in passato, ma deve necessariamente nascere dal possibile risveglio della coscienza umana, e dal passaggio dall'attuale stato di ristrettezza egoica ad una dimensione planetaria che abbracci l'ecosistema e l'umanit in modo unitario. Il malessere globale di ogni individuo, che riflette la profonda crisi ecosistemica e umana del pianeta, una sfida alla trasformazione globale di s stessi e della propria vita. La rivoluzione interiore Partendo da questi presupposti, la risoluzione della crisi globale implica una trasformazione globale dell'esperienza di s stessi, la realizzazione di una profonda unit interiore che, modificando e sviluppando le potenzialit del nostro cervello e della nostra coscienza, si manifesti in una nuova logica 4

creativa del vivere e in una visione unitaria dell'uomo e del pianeta. "Oggi, ad un bivio cruciale nella storia dell'umanit - scrive Ervin Laszlo, filosofo della scienza e presidente del Club di Budapest - abbiamo bisogno di nuovi concetti, nuovi valori, ed una nuova visione per guidare i nostri passi verso un futuro umano e sostenibile. La consapevolezza deve innalzarsi e trasformarsi da locale ed ego-centrica a globale e di dimensione planetaria. La nuova coscienza richiede una visione olistica di noi stessi, delle nostre societ, della natura e del cosmo. Il grande compito, la sfida del nostro tempo, cambiare s stessi. Noi tuttavia non possediamo n strumenti, n modelli, n informazioni adeguate che ci permettano di comprendere in modo globale le logiche e le modalit di questa trasformazione interiore e planetaria, per questo necessaria una nuova figura professionale, un agente attivo che operi sul benessere globale delle persone, che utilizzi semplici ma efficaci strumenti di consapevolezza e di trasformazione, integrando differenti conoscenze e tecniche pratiche di salute psicofisica, di rilassamento e meditazione, di ecologia quotidiana, di comunicazione interpersonale, di sviluppo del potenziale umano e di ricerca etico spirituale. Su queste esigenze culturali e sociali nata la figura delloperatore olistico.

LA FUNZIONE CREATIVA ED EVOLUTIVA DEL COUNSELOR OLISTICO


Loperatore e il counselor olistico: una professione interdisciplinare per un pianeta in trasformazione LOperatore/Counselor Olistico una figura chiave della nostra epoca, un catalizzatore della trasformazione umana, un facilitatore del benessere psicosomatico e della crescita personale, quindi un educatore alla consapevolezza globale di s e del pianeta. Loperatore olistico si forma attraverso un percorso di apprendimento integrato e unitario delle materie essenziali di tutte e cinque le aree della nuova cultura, diventando un esperto in cultura globale con specializzazione in una o pi delle aree suddette. Loperatore olistico grazie a questo training formativo diventa una figura professionale interdisciplinare di grande importanza, che utilizza informazioni, consigli di vita, etiche e tecniche di ricerca interiore. Loperatore olistico un operatore socio-culturale del benessere globale, che agisce individualmente sulle persone o collettivamente nei gruppi, offrendo strumenti di consapevolezza e di crescita umana. Loperatore olistico molto spesso un counselor. Il Counselor - colui che aiuta e orienta - una figura professionale riconosciuta in gran parte del mondo: dallEuropa ai Paesi con il pi alto livello di cultura (Canada, USA, Australia, Giappone, ecc.). In Italia la figura professionale del counselor olistico sostenuta e tutelata dalla SICOOL (Societ Italiana Counselor e Operatore Olistico - www.sicool.it) che opera per il riconoscimento di questa figura professionale. Un counselor pu anche non essere laureato ma deve avere un diploma di scuola media superiore e deve frequentare dei corsi come il Corso Triennale di Formazione per Operatori e Counselors Olistici del Villaggio Globale - in cui si specializza in crescita umana e salute globale, studiando le basi di psicologia generale, sociale, evolutiva, di medicina energetica, olistica e psicosomatica, che devono essere insegnate da docenti laureati o abilitati. Il ruolo del counselor-operatore olistico di aiutare ogni singola persona a ritrovare la consapevolezza globale di s e parallelamente comprendere e superare gli errori (alimentari, comportamentali, energetici, emozionali, psicologici) che la portano alla malattia. Loperatore - counselor olistico deve formarsi attraverso un profondo percorso di crescita personale e training specifici che lo pongano in condizione di essere un elemento catalizzatore di entusiasmo, di ricerca della gioia, di nuova vita. I suoi strumenti sono innanzitutto la sua stessa 5

consapevolezza e la sua presenza capace di trasmettere energia e amore. Lavorare sulla parte sana Loperatore olistico esperto in salute globale e crescita umana opera sulle persone sane o sulla parte sana delle persone malate, facilitando la salute e levoluzione globale. Loperatore olistico aiuta la persona a ritrovare larmonia psicofisica attraverso luso di tecniche naturali, energetiche, psicosomatiche, artistiche, culturali e spirituali, stimolando un naturale processo di trasformazione e crescita della consapevolezza di s. Loperatore olistico non un terapista, non fa diagnosi e non cura malattie fisiche o psichiche, non prescrive medicine o rimedi, e quindi non si pone in conflitto con la medicina ufficiale e con la legge per labuso di professione medica. Ci che rende fondamentale loperatore olistico la sua consapevolezza della situazione culturale globale e limportanza del lavoro sulla coscienza umana per orientare lattuale stato del pianeta verso una direzione positiva e sostenibile. Il Curriculum Olistico: una rivoluzione nella formazione educativa Una delle piccole rivoluzioni che siamo riusciti ad ottenere - grazie ad una grande collaborazione tra innumerevoli centri, associazioni, medici, psicologi, terapisti e operatori di tutta Italia - stata la creazione della Scuola Olistica Nazionale CONACREIS e della SICOOL che si basano su un unico iter formativo di 900 ore per gli operatori e counselor olistici. Questo iter formativo uno dei sistemi educativi pi avanzati e intelligenti che possiamo trovare sul pianeta perch comprende un equilibrio tra educazione teorica e pratica, tra insegnamento e sperimentazione diretta degli argomenti appresi, che contempla unesperienza spirituale almeno in tre differenti scuole, in modo da non creare settarismi e chiusure ideologiche, inoltre d valore a tutte quelle esperienze umane che non possono rientrare nei normali curriculum ufficiali. Vorrei invitare tutti coloro che stanno leggendo questo Manuale, e si occupano di questi argomenti, a scaricare il Curriculum Olistico dal sito della SICOOL (www.sicool.it) o dalla Scuola Olistica Nazionale del CONACREIS (www.scuolaolistica.it) o dallAccademia Olistica del Villaggio Globale (www.globalvillage-it.com/accademiaolistica), e provare a compilarlo, segnando tutti i percorsi didattici seguiti, i gruppi, le conferenze, ma anche le esperienze umane che sono state fondamentali nella propria vita. Vi renderete conto che diventare operatore o counselor possibile e utile. Solo dando valore a ci che realmente ha valore potremo cambiare il mondo. La Scuola Olistica Nazionale CONACREIS per la Salute Globale e la Crescita Umana La Scuola Olistica un progetto unico nel suo genere e di grande importanza in quanto creato per formare operatori olistici e per sviluppare una visione della salute profondamente legata alla crescita umana. Dopo alcuni anni di preparazione e di organizzazione allinterno del CONACREIS (il Coordinamento Nazionale Centri di Ricerca Etica, Interiore e Spirituale) con il sostegno del progetto Porto Franco della Regione Toscana e del Club di Budapest, siamo arrivati alla strutturazione finale della Scuola Olistica Nazionale per la Salute Globale e lEvoluzione dellUomo e del Pianeta. Questo uno dei progetti didattici di medicina olistica e crescita umana pi articolati e strutturati che sia possibile trovare in Italia e allestero. Una delle caratteristiche pi interessanti della Scuola Olistica Nazionale di essere formata da una serie di centri operanti su tutto il territorio nazionale e organizzati in rete dal CONACREIS. Una Alleanza di realt diverse ma riunite dal senso e dallimpegno di contribuire ad un benessere globale delluomo e del pianeta. La Scuola Olistica Nazionale, come abbiamo accennato, propone un Programma Triennale di Formazione per Operatori/Counselor Olistici di 900 ore, con un primo anno generale di 300 ore nelle otto differenti aree didattiche (lavoro sul corpo, lavoro sulle energie, lavoro sulle emozioni ed i condizionamenti, arte terapia, comunicazione e counseling, empowerement e sviluppo del potenziale umano, ricerca interiore e spirituale, coscienza planetaria) che devono essere sperimentate da tutti gli allievi, ed un biennio di specializzazione di 600 ore in una o pi delle stesse otto aree. 6

LE BASI TEORICO-FILOSOFICHE DELLA PSICOLOGIA OLISTICA


La logica del Counseling Olistico: lavorare globalmente sulla parte sana della persona In questa parte dellintroduzione parleremo soprattutto di Counseling e di Psicologia Olistica continuando a ricordare la differenza tra un operatore olistico e uno psicoterapeuta psicologo o medico. Questi ultimi hanno la possibilit di utilizzare le tecniche a fini di risoluzione di patologie, che sono interventi sulla parte malata della persona o supposta malata, mentre il ruolo di Counselor, che state per apprendere, un ruolo di sostegno, un ruolo di aiuto. La traduzione italiana pi vicina del termine inglese Counselor : colui che si prende cura, colui che d aiuto. Quindi prendersi cura di una persona che sta male, a cui offrire strumenti di crescita, di salute globale e di consapevolezza. Laiuto offrire una modalit per superare i propri problemi attraverso un percorso di crescita personale, attraverso tecniche di salute naturale, energetica, emozionale e interiore. La funzione del Counselor non quindi, in nessun modo, quella di guarire, ma quella di facilitare levoluzione personale di una persona. Vedremo a livello pratico la mappa di informazioni che potrete mettere in atto per portare a compimento questo compito importantissimo e bellissimo. La logica del counseling olistico polare a quella della medicina e della psicoterapia ufficiali, quindi non in conflitto ma complementare ad essa. La logica meccanicista della guarigione ufficiale : io curo la tua patologia con una diagnosi, una serie di prescrizioni farmacologiche e terapie. La malattia una parte negativa, un errore che devo eliminare, estirpare e combattere con ogni mezzo. Non c nulla di utile nella malattia. La logica olistica del counseling invece: io non curo la malattia, ma mi prendo cura di te nella tua globalit e ti aiuto, rinforzando la tua parte sana, vitale e consapevole, con strumenti e tecniche energetiche, naturali e psicosomatiche, al fine di ritrovare un migliore equilibrio e unarmonia psicofisica. La malattia spesso una espressione dellinconsapevolezza del nostro modo innaturale di vivere o di qualche parte di noi che abbiamo negato, La malattia, quindi, pu diventare un elemento di crescita e comprensione che ci aiuta ad evolvere e a conoscere meglio noi stessi. Tutte e due le logiche, in situazioni differenti, hanno una loro applicazione pratica e unutilit reale. Lasciamo ai medici e agli psicologi il compito a volte grato e a volte ingrato di dover affrontare la parte dura del problema, che significa anche la possibilit di sbagliare, di sbilanciare la persona, la possibilit di creare anche danni secondari come nelluso degli psicofarmaci. Loperato di un Counselor invece agisce sulla parte sana della persona, la sua vitalit, la sua coscienza. LOperatore Olistico, nato circa 10 anni fa e strutturato 5 anni fa con il CONACREIS, stato definito come colui che lavora sulla parte sana della persona o sulla parte sana della malattia. E bench la persona sia malata ha comunque un potenziale vitale da cui il Counselor pu attingere le risorse per facilitare una serie di processi di crescita. Facciamo un ulteriore appunto. Quando noi parliamo di medicina olistica o di psicologia olistica o di meditazione globale, intendiamo essenzialmente la stessa cosa: nel passato le medicine o le psicologie olistiche erano fuse in un unico sistema -dal corpo fisico, alle emozioni, al lavoro sulla psiche, al lavoro sullo spiritointeso come un unico processo di guarigione/evoluzione. Pian piano nelle civilt pi potenti, pi numerose come numero di guaritori, si sono venute a creare delle scuole come ad esempio la Scuola Ayurvedica, la Scuola Tantrica Tibetana, la Scuola Taoista Tradizionale Cinese. Allinterno di questo grande corpus di guarigione si sono poi venute a creare le scuole di alimentazione, le scuole di 7

massaggio, le scuole di fitoterapia, le scuole di meditazione, le scuole di agopuntura e cos via. Nella Medicina Tradizionale Cinese della guarigione globale cera una parte che trattava la guarigione mentale. Allinterno della guarigione tibetana possiamo trovare libri di Tantra sulla psichiatria interessantissimi, cos come nella scuola ayurveda e nelle altre scuole, che hanno creato specializzazione nei processi di guarigione. Oggi la visione unitaria andata quasi completamente perduta. Non esistono praticamente pi scuole complete, conoscenze globali, non esistono pi testi estesi e completi, ma conoscenze piuttosto frammentate. Esiste qualche manuale di psichiatria tibetana, perch stato tradotto in inglese e in italiano. Il resto si trova in volumi antichi spesso fuori pubblicazione dove allinterno di un libro c un piccolo capitolo sulla psichiatria o sulla psicologia. In questo corso cercheremo di concentrare queste informazioni per dare una visione il pi possibile congrua e unitaria. Coscienza come energia intelligente: la base della guarigione-evoluzione olistica Uno dei presupposti di tutta la guarigione-evoluzione olistica antica e moderna (e quindi anche per noi oggi della psicologia olistica) che lessere umano un anima, una coscienza, un centro di consapevolezza che vive in un corpo, che nel momento della vita cosciente, sensibile e vivo. Nelle antiche visioni, cercando di riunire le informazioni simili (perch ogni scuola aveva le sue visioni particolari) ed i minimi comuni denominatori delle scuole olistiche dellantichit, troviamo che lesistenza vista come una Unit. Tutto Coscienza. Questa Coscienza Infinita chiamata Dharma, Vuoto, Tao, Grande Spirito, Wankatanka, Logos, aveva aspetti diversi. In quasi tutte le vere grandi tradizioni la struttura dellessere umano, dellesistenza, veniva differenziata in corpi, in livelli. Sul libro della psicosomatica olistica troverete un riferimento ai corpi (nello yoga, nel tantra), dove c un corpo fisico, un corpo energetico-biologico, un corpo pi sottile-emozionale, un corpo psichico e alcuni livelli di spirito. Abbiamo il primo livello -quello dellAnima individuale- e dei livelli di Anima, di Coscienza pi espansi. Alcuni lo chiamano planetario, alcuni lo chiamano cosmico, alcuni ancora nirvanico. Sottili differenze. Quello che sempre stato il comune denominatore che lintera esistenza ha questa vita cosciente che permea ogni singola struttura. Torniamo a questi concetti in occidente con pochi pensatori. Uno di questi stato il premio Nobel della letteratura Henry Bergson che ha parlato di un flusso di vita cosciente, llan vital. Questo lan vital presuppone una coscienza di fondo che tutti i vitalisti hanno percepito, ma sono sempre stati una minoranza esclusa dal main stream della grande cultura. Dobbiamo arrivare a Reich, nel periodo della grande scuola psicoanalitica di Vienna, per riavere un approccio scientifico alla comprensione della vita come energia. Reich venne estromesso dalla societ psicoanalitica, venne buttato fuori dal partito comunista, fu costretto a lasciare la Germania, fu cacciato da Oslo, si trasfer in America dove gli bruciarono i libri, venne incarcerato e praticamente ucciso. Un tribunale sentenzi che doveva restare in carcere e che (testuali parole) lenergia orgonica non esiste e quindi lui un millantatore. Rifiutandosi di esporre le sue teorie in veste di imputato fu condannato per disprezzo della corte e mor dinfarto nel penitenziario di Lewisburg il 3 novembre 1957. Quindi, pensate che incredibile potenza ha questo concetto di energia intelligente. Energia intelligente come unica forza sensibile che pu avere per infiniti livelli di aggregazione o di evoluzione. Oggi, nella prima parte, vedremo la parte fisica scientifica di questa componente di base della psicologia, ossia levoluzione degli esseri viventi, in particolare delle loro strutture nervose che portano a una complessit di organizzazione delle stesse strutture nervose e che alla fine permettono, nellessere umano in particolare, di arrivare a questo processo delicatissimo che si chiama autocoscienza. Vedremo il percorso della coscienza che esiste gi a livello atomico, a livello cellulare, e che rimane tale e in modo integro. Quindi ogni essere vivente ha coscienza di s, ma non ha coscienza di essere cosciente. Questa acquisizione avviene - che noi sappiamo - nellessere umano. In alcuni primati c gi un accenno, ma il meccanismo a livello neuronale, il meccanismo di feed-back come uninformazione io sono cosciente, io sono automatico, 8

totalmente istintivo in questa mia coscienza, io sono una bestia, che sia un ramarro o una formica e faccio la mia vita: scappo dal dolore, ricerco il piacere, ho unintelligenza, metto via le cose per linverno, creo strutture, ho una vita di relazione complessissima e ho coscienza, ovviamente, di me. Ma questa coscienza diretta, istintiva e totale. Invece, ad un certo momento, nellessere umano primitivo, c questo passaggio tra i primati e gli ominidi, dove avviene il salto di autocoscienza. La consapevolezza di s: il feedback della coscienza Definiamo la prima forma di autocoscienza: rendersi conto di esistere. Una volta sono entrato in un fiume dove cera un fascio di luce che filtrava attraverso gli alberi illuminando lacqua. Lacqua era fermissima, era estate, io mi sono sporto e mi sono visto nellacqua: Ah, sono io! pensai. Nel momento in cui mi sono visto ho come sentito che ero l, che esistevo. Ho immaginato che questo processo potesse essere avvenuto sicuramente ad una scimmia evoluta che un giorno si guardata (le scimmie vanno a guardare dietro lo specchio, a cercare chi c dietro lo specchio e si arrabbiano con laltra scimmia che dietro lo specchio), era in un momento particolare - magari era ammalata, magari era da sola e aveva pi tempo e pi spazio- ed ha cominciato ad avere questo primo feed-back. E avere questo processo che riporta linformazione in s: Io? Ah, ma io sono io. Cogito ergo sum. Io sono io. Sono cosciente quindi esisto. Esisto in quanto sono cosciente di esistere. E un feed-back di coscienza, un feed-back dinformazione. Questo feed-back di consapevolezza poi si sviluppa in una maniera straordinaria nel cervello pi evoluto dellessere umano, dal centro del cervello che ancora pochissimi neurofisiologi considerano il centro dellessere. Lo considerano nella corteccia, perch fanno il gravissimo errore di considerare lIo della persona come il centro della persona stessa. A livello di psicologia consideriamo lIo una struttura sociale, quindi periferica, mentre il S una struttura, chiamiamola, totale, quindi anche fisica. Questo centro del S deve essere ritrovato nel nucleo pi primitivo del cervello, qualsiasi animale lo possiede: il nucleo pi primitivo del cervello rettile ha in s il centro della coscienza. Poi da l si evolve lemozione che un feed-back maggiore, poi si evolvono i pensieri che sono ancora pi periferici, ma il centro di coscienza rimane al centro. Questa esperienza dellessere, questo S, labbiamo tradotto in un modello scientifico: Cyber, il primo modello olistico di coscienza, lUnit (Fig.1) e il suo modello energetico associato Cyber7, la Complessit (Fig.2).

Fig.1

Fig.2

In questi modelli, da noi studiati a livello neurofisiologico, c la chiave per comprendere il processo di crescita. Una delle cose, a mio avviso straordinarie, come opportunit per un Counselor, quella di riuscire a capire che il processo di crescita della consapevolezza di s - che il centro di tutto il nostro lavoro - cio ritornare alla presenza, un processo assolutamente centrale del sistema umano, del sistema biologico. Quindi, essendo un processo assolutamente naturale, parte del nostro lavoro come Counselor -che pu per un attimo lasciare da parte la patologia, la guarigione- riportare la persona in uno stato di presenza, in uno stato di centratura, perch quella la natura delle cose. E, come vedremo poi dagli esperimenti sul cervello, una persona che in uno stato di presenza trasmette ad unaltra persona questo stato di presenza in modo diretto, se si crea quellempatia che lo permette (non va in automatico). Se la persona capace di creare uno spazio di comunicazione empatica, la trasmissione della presenza diventa automatica, istantanea, anche in chi non ha mai fatto unora di meditazione in tutta la vita. Questo processo un processo naturale. Significa riportare il sistema nervoso, il sistema biologico, al suo stato di normale e naturale stato di funzionamento e semplicemente esserne consapevoli. Questo non implica un atto terapeutico, implica un atto umano pi che di trasmissione, di scambio di empatia o, se vogliamo, di entusiasmo. La persona in stato di presenza ha uno stato tale di equilibrio tra energie fisiche e psichiche riunite nellambito dellunit- da avere un bassissimo livello di tensione e un altissimo livello di energia. Quindi, come se la propria macchina funzionasse al suo meglio: in quinta, va tantissimo e consuma pochissimo. Il riconoscimento profondo dellessere: la presenza empatica Quando questo stato di presenza una stabile calma fisica e unelevata attenzione e consapevolezza viene trasmessa empaticamente, la persona arriva istantaneamente ad un equilibrio di rilassamento e di centratura. Vedremo come questo processo di riconoscimento dellessere, di empatia, di risonanza tra un Counselor e una persona (cliente) diventa poi il nucleo centrale della persona. E proprio la mancanza di questa presenza empatica tra genitori e figli, agli inizi della vita, che porta a non sentirsi accettati e che genera la chiusura del cuore e del senso di identit, da cui nasce tutta la patologia, cio la creazione dei blocchi psicofisici. La prima azione del Counselor quindi quella di ricreare una dimensione empatica che permetta alle persone di sentirsi profondamente accettate e quindi di poter superare i propri blocchi e sviluppare una coscienza di s. Mentre una volta - ed era congruo con i tempi di allora - si riteneva che era pi importante il blocco della libert fisica e sessuale delle energie, noi oggi alziamo il tiro, perch congruo con la nostra situazione sociale di questo momento storico capire che quello che ad un bambino o ad una bambina manca, come punto centrale della propria crescita, il riconoscimento di s stesso/a da parte dei genitori o delle persone che gli sono vicine e che gli trasferiscono questa percezione globale dellessere. E come dire tu sei tu. Questo riconoscimento, che di solito dovrebbe essere caricato di quella energia che noi chiamiamo amore, affetto, presenza, entusiasmo da parte del genitore o comunque delleducatore, il principale nutrimento del senso dellidentit profonda: IO ESISTO. Esisto, perch vengo riconosciuto. Certo che esisto, ma se non c il feed-back, manca il nutrimento. Allora questo punto centrale quello che noi vorremmo potesse essere il principale punto di azione dellOperatore o Counselor Olistico. Attraverso questa presenza silenziosa si manifesta lempatia, la profonda risonanza con la persona che chiede aiuto. La presenza empatica non richiede scambio di energia, non richiede a volte nemmeno scambio di parole. Richiede semplicemente un training di presenza dellOperatore/del Counselor in modo che questa presenza passi, risuoni nellaltro. Quando questa presenza empatica si realizza, la persona si sente capita, riconosciuta, accettata nellanimo e quindi si apre. Per semplificare, esattamente come noi viviamo una situazione, magari da bambini se vi ricordate quando cerano situazioni di enorme tensione (il padre era sempre arrabbiato, la madre era sempre tesa) e poi cerano delle persone calme e tranquille. Io avevo una nonna calma e tranquilla: qualsiasi cosa facessi, andava bene. Mi guardava, mi 1

sorrideva e cera questo scambio di presenza empatica. Le piaceva la sua vita, era vedova, viveva da sola, vendeva scarpe nel suo negozio, faceva da mangiare, faceva una vita semplice e naturale: fluiva. E io stavo da Dio. Mi sentivo me stesso, mentre invece in casa cera mio padre teso, cera la mamma, e per ogni cosa che facevo: stai attento, non va bene! non avevo lo spazio di esistere comero. Credo che questo tipo di esempio sia abbastanza comune. Pu essere che si crei empatia, che la stessa persona cambi lenergia, come accadeva a mio padre: quando si rilassava io avevo un contatto immediato con lui. A volte la sera prima di andare a letto ci prendeva e ci leggeva un libro, prima di dormire. Quindi in quel momento cera una presenza fisica, cera calore, empatia, cera dai, facciamo questo, il riconoscimento avveniva e nutriva un senso di benessere. Quello che normalmente avviene a livello inconsapevole pu invece diventare uno strumento cosciente di vivere e di operare. Se vogliamo, questo uno strumento centrale, qualsiasi sia la vostra specializzazione. Lindividuo come unit e le sue modalit caratteriali Roberto SASSONE Il mio compito di darvi delle definizioni un po pi tecniche, pi pratiche. Lo scopo del mio intervento non tanto quello di definire in maniera precisa le strutture caratteriali, ma di dare la possibilit di cogliere, al di l di una definizione del carattere, alcune modalit di funzionamento delle persone, che possano indicare qual il tipo di problema di fondo che esse esprimono. Anche se utile definire in linea di massima i caratteri e le patologie ad essi connesse, in questo ambito di lezioni per il counseling pi funzionale sottolineare le modalit di relazione con lambiente, le forme di pensiero, gli atteggiamenti proiettivi e il modo di percepire la realt. Questi segnali, che vanno aldil della diagnosi, ci possono aiutare a vedere come quella persona funziona e dove pericoloso spingerla. Naturalmente per cominciare dobbiamo vedere sempre di pi lindividuo come ununit e in essa cogliere i vari tipi di percezione della realt che egli ha. Ci sono delle caratteristiche specifiche che derivano dal tono emotivo della persona, dal taglio che lemozione fondamentale d a quella persona, che consentono di vedere la coloritura, la sua emozione di base. In base a questo, linterpretazione degli eventi di quella persona e il contatto che essa ha con gli altri assume una caratteristica specifica di quel colore. Ed con quel colore che lindividuo filtra la realt e si impedisce di guardare che cosa esiste sul serio di fronte a lui. Se noi incominciamo a lavorare su quella coloritura non stiamo facendo una psicoterapia, ma diamo la possibilit di rendere il nostro cliente consapevole del tipo di proiezione che sta facendo sulla realt; in questo modo stiamo gi facendo un atto profondamente trasformativo, ma che non va a toccare le dinamiche profonde che un operatore olistico non deve toccare. Nitamo MONTECUCCO S, il confine sempre molto labile, per molto chiara la professione. Lo psicologo dice io curo i tuoi disagi psichici, invece il Counselor dice io sono qua per aiutarti in un processo di consapevolezza globale, utilizzando degli strumenti semplici nellambito della salute globale del benessere, non della guarigione, non della medicina, della psicologia, non della cura diretta, ma della cura indiretta, nel senso di favorire un ripristino dellequilibrio. Anche durante il corso sul respiro, per esempio, abbiamo imparato a non usare le emozioni, ma a sentire il corpo, entrare nel cuore, nella consapevolezza dei blocchi senza dover necessariamente tirare fuori anche una singola emozione che potesse poi turbare lequilibrio, perch le emozioni sono gi a un livello molto pi critico. Quindi, chi ha una formazione psicologica o medica adeguata, pu entrare nelle emozioni prendendosi la responsabilit del proprio lavoro; mentre voi, invece, come Operatori lavorate sul leggero e avete unopportunit nuova.

Roberto SASSONE Vorrei rimarcare un concetto importante: per lo psicoterapeuta la difficolt caratteriale di un individuo o qualsiasi conflitto o problema che egli pone riguardo alla sua incapacit di percepire la vita e s stesso, diventa un punto di partenza per andare ad approfondire il conflitto e vedere le cause e far emergere le emozioni dolorose che spesso sono rimosse. Per un Operatore/Counselor Olistico questo materiale offre invece la possibilit opposta, vale a dire che il conflitto ha qualcosa da insegnare al suo cliente. Il conflitto significa guarda, c tutta una modalit che tu devi imparare, il conflitto ti sta mostrando che hai la possibilit di apprendere qualcosa di importante, che hai in qualche modo dimenticato o di cui non hai voluto tenere conto, quindi una grossa opportunit di evoluzione. A seconda di come si tratta un conflitto, si pu andare in una situazione profonda dinamica che fa emergere lombra che noi come Operatori non dovremmo toccare, oppure si pu mettere lattenzione sulla possibilit evolutiva che essa offre. Questa possibilit evolutiva lo scopo del Counselor Olistico. Nitamo MONTECUCCO Ci che tu hai definito adesso la base di quello che noi chiamiamo la crescita umana o lo sviluppo del potenziale umano. Significa che una persona dovrebbe vivere, questo il nostro modello di base. La persona vive con un centro di coscienza e con infiniti strumenti nella vita. Quindi, ha i piedi per camminare, le gambe per correre, ha le mani per prendere e per abbracciare, ha gli occhi per vedere, ha le orecchie per sentire. Ma se qualcosa nella vita comincia a toglierci le orecchie, toglierci gli occhi, segarci le gambe, ovviamente vivremo una vita che non piena, che non una vita nella sua completezza. Se parliamo di questa metafora a livello psicologico, abbiamo delle funzioni psichiche e delle funzioni energetiche. Abbiamo la vitalit, la sessualit, laffettivit, la creativit, la comprensione, lo scambio, il divertimento, la creazione. Tutto questo parte delluniverso psichico. La complessit di queste forze ci d una vita piena, piena nella sua semplicit, rotonda. Ci rendiamo conto che viviamo in una societ altamente innaturale che si allontanata dalla natura e dagli eventi del cuore umano e che in tutte le scuole del mondo non esiste una materia che sia cuore, che sia relazione, che sia piacere di esistere, intelligenza emozionale. Adesso stanno iniziando ad introdurla nelle scuole pi elevate, ma lintelligenza emozionale non ancora cuore. E tutto ci devastante. Un bambino o una bambina che hanno delle grandi potenzialit non vengono nemmeno presi in considerazione: se sai bene la matematica, bene, se non sai, prendi quattro e vieni rimandato, punto. Consideriamo che la vita ci ostacola nellespressione o nel funzionamento di alcune attivit fisiche o psichiche e se prendiamo anche solo coscienza di questa mancanza possiamo in qualche modo aiutare la persona a riprendere il gioco della vita, e quindi riprendere possesso di un potenziale che per una qualche ragione stato inutilizzato. Gli strumenti operativi del counselor olistico Nel lavoro dellOperatore o del Counselor Olistico lavoriamo con il processo della consapevolezza: non utilizziamo strumenti terapeutici, ma strumenti di consapevolezza. Anche solo mettendo la persona in contatto con quello che gli mancato nella vita, la consapevolezza dei propri limiti, ogni evento della vita pu diventare un evento utile alla crescita. Perch ogni evento ci d un certo senso, una comprensione, da non intendere, come ipotizzano i New Agers, che "ogni evento ha un senso" come se tutto fosse completamente preordinato. Questo un punto che bisogna rimarcare, perch mentre all'interno del meccanicismo vige il principio opposto secondo cui "niente ha senso e tutto avviene per caso o per causa effetto", nella parte pi immaginifica della New Age tutto ha un senso. Ogni volta che vado alle conferenze incontro qualche signora che mi guarda con aria commossa e mi dice: Ah, dottor Montecucco, finalmente ci incontriamo e naturalmente niente avviene per caso. S, certo, esistono sicuramente nella vita degli avvenimenti sincronici che sono dei momenti rari, non comuni. Tu incontri 1

casualmente il panettiere, il fornaio, incontri casualmente quattromila persone per la strada e poi, ogni tanto, ne incontri una che fa la differenza, che sincronica con la tua anima, e dici: Ah, questo un incontro fondamentale! A volte vai a cercare questa persona, a volte ti arriva, nel senso che se stai vivendo un certo tipo di momento, vai a cercare i maestri spirituali, vai a cercare i guaritori. Quando ti arrivano diventa un evento sincronico, altamente significativo per la tua vita. Quindi noi abbiamo una vita altamente casuale con degli eventi altamente significativi. E man mano la nostra evoluzione cresce, man mano la nostra vita da casuale - perch siamo inconsci e quindi casuale - diventa consapevole e quindi significativa. E allora la vita la scegliamo noi e moltiplichiamo la sequenza degli eventi significativi. Cos nella malattia. Il caso e la sincronicit: una visione di equilibrio Il crollo della diga del Vajont, che ha ucciso migliaia di persone, stato assolutamente casuale. Non che il karma di quelle persone sapeva che la diga sarebbe stata costruita male ed ha fatto s che le anime si incarnassero in quel luogo per soffrire e morire. Non che tutti quelli che muoiono in Africa sono persone che hanno fatto del male e sono l per soffrire: cos si puliscono dal karma cattivo. E unidiozia pensare che qualsiasi malattia sia dovuta a una causa ben precisa. Quellidiota della scuola di Dethlefsen e altri simili che sostengono che tutto ha un senso sbagliano, non vero, unidiozia. Tant vero che se avesse un senso e tu lo conosci, riusciresti a curarlo. Se un qualcosa di psichico che dipende dalla tua volont, anche inconscia, la fai diventare conscia e questo processo di trasformazione ti cura, cosa tuttaltro che vera. Quindi, sappiamo purtroppo che esistono malattie di cui non abbiamo nessun dato, n noi, n in Germania, n in America, n i maestri spirituali, n gli illuminati, n i ciarlatani. Esiste una fascia di malattie in cui c una certa quantit di casualit, una certa quantit di significativit, di karma, di psicosomatica. In quel caso si pu migliorare grandemente la situazione lavorando sulla parte significativa. Esistono malattie dovute ad unalterazione psichica ed in quel caso, se le persone lo vogliono veramente, ci sono buone possibilit di guarigione. Sappiamo tutto questo con la nostra intelligenza e apertura. Sappiamo, come in tutte le antiche tradizioni, che il mondo diviso in una parte di Caos e in una parte di Logos. Esistono due leggi in fisica: la legge dellentropia che causa il decadimento, e la legge della sintropia, della negaentropia per cui pian piano le cose si aggregano, crescono e si sviluppano. Queste due energie sono contemporanee, nellantichit le chiamavano Caos e Logos. Kamas lenergia che tende alla disgregazione al basso; mentre altre energie, tra cui linerzia, portano il fuoco verso lalto. Cos la pianta pu crescere. Quindi ogni cosa ha un ciclo, la pianta cresce e poi muore. Il corpo da una cellula diventa un corpo vivo e vegeto per tanti anni e poi c linvoluzione e la morte. Pensate quanti codici genetici errati vengono fuori: esiste Cernobyl, esistono tumori da sostanze chimiche, bambini che muoiono per leucemie. A volte non c dentro il karma, c solo un evento casuale. E se un medico, o psicologo o Counselor, capisce la casualit dellevento, anche un evento casuale pu diventare un evento significativo. Quindi non c nessuna colpa, ma laccettazione di quellevento ci mette in uno spazio di consapevolezza di essere nellesistenza. Laccettazione della realt cos com Questa una grandissima comprensione. Le scuole di spiritualit invitavano i discepoli a vivere ogni evento della vita, anche quelli casuali, come significativi per la propria crescita. Tu sei un umile essere vivente nella grande esistenza, ogni tanto ti succede qualche cosa -hai un incidente, ti muore qualcuno- e hai un grande dolore. Puoi arrabbiarti, rifiutare l'evento oppure dire semplicemente ok, lo accetto, accetto anche la parte negativa. E questo porta una crescita umana enorme. Questo apre il cuore. Se non lo accetti chiudi il cuore e vai nella rabbia. Se apri il cuore, lo accetti anche se non comprendi il perch. Poich accettare che non c un perch fa accadere dentro di te un meccanismo di crescita profondissimo. 1

Roberto SASSONE Bisogna anche dire che c un fatto energetico ben preciso, perch laccettazione profonda di una sofferenza e di una difficolt non avviene mai attraverso una semplice presa di coscienza dellevento ( qui la differenza del Counselor Olistico), ma avviene perch si riesce ad attivare il livello del cuore. Il livello del cuore il livello della vera presenza e coscienza di s. Il livello del cuore corrisponde ad un centro dinamico di energia molto potente, che, fra le varie qualit, ha quella di trasformare le energie che non riescono ad essere utilizzate o che si collegano su una polarit negativa. Quindi, importante comprendere che c una differenza fondamentale tra il far capire al cliente un suo problema e far comprendere il problema, perch comprendere non tocca il livello mentale, ma quello della sua Presenza nel cuore, capace di trasformare. Questo lo approfondiremo nei capitoli successivi perch un grande strumento terapeutico in chiave positiva. Comprendere vuol dire prendere dentro, prendere in s con la capacit trasformativa del cuore; laccettazione di per s una capacit trasformativa: il cuore non capisce, ma accetta e accoglie. Luisa BARBATO Vorrei sottolineare una cosa. Dal momento che tutto unito, lavorando con le persone per esempio sul piede, sulla schiena, sul corpo con la danza, ci pu far emergere problemi psicologici che il Counselor non dove curare, ma pu fare un lavoro di accettazione, di testimonianza anche del cuore. Inoltre la presenza dellOperatore, in qualche maniera, gi permette alla persona un processo di trasformazione che se vuole, pu approfondire con uno psicologo o psicoterapeuta. Una volta sono stata invitata, in quanto psicoterapeuta, ad un Convegno che trattava problematiche sulla schiena. Sono stata invitata per quanto riguardava la parte psicoterapeutica legata al corpo. Molti di questi fisioterapeuti affermavano che lavorando sulla schiena, o altre zone del corpo, le persone tiravano fuori moltissime emozioni. Queste avevano due posizioni fondamentali: la fuga, che era chiudere velocemente il rapporto, oppure se cera unaccoglienza ne parlavano. Quindi che fare in questa situazione? Questa idea della presenza centrata ed accogliente che non va specificatamente a cercare qual la causa, gi un modo per avviare un processo che la persona pu portare avanti. Roberto SASSONE Questo significa che lOperatore Olistico deve conoscere un processo e seguire un percorso dindividuazione e quindi avere una pratica meditativa, perch se non in grado di entrare in questa percezione di presenza, tutti questi discorsi decadono.

Transfert e controtransfert: la logica delle proiezioni Luisa BARBATO Questo il punto pi delicato di tutta la questione, il punto del transfert, nel senso che comunque dopo alcuni incontri, in cui si lavora su alcune parti del corpo della persona, inevitabilmente si crea il transfert. Una delle obiezioni che viene fatta che se si rimane l anche solo in accettazione avviene il transfert. Per chiarire, qualsiasi processo di cambiamento psichico ha bisogno di una relazione, non avviene cos per caso. Gi uno stato di centratura, di accettazione o di empatia dellaltro crea subito una relazione preferenziale. Quindi, laltro viene letto come il testimone, colui che accoglie preferenzialmente le nostre tematiche: questo legame si chiama transfert. Il transfert proiettivo, per cui quando inizia il transfert, se laltro in uno stato neutro, di accoglimento, automaticamente diventa lo specchio delle cose dette. Se il cliente ha avuto un genitore persecutorio, in questa posizione di neutralit legger subito uninquisizione, ovvero qualcuno che lo sta giudicando. Se il bisogno trovare un accoglimento, cercher una persona che lo accoglier, nel silenzio possiamo leggere laccettazione. Quindi importante anche capire come gestire 1

questo transfert, cio il legame preferenziale che questa persona crea con noi. E fondamentale riuscire a vedere il momento in cui si sta sviluppando troppo, nel qual caso necessario fare da ponte in modo che questo transfert si ricrei con uno psicologo o psicoterapeuta. Nitamo MONTECUCCO Ogni volta che si instaura una relazione non neutra, immediatamente questa persona tender a proiettare o il padre o la madre o lamico o lamante. Essenzialmente proietter su di voi una figura che ha avuto pi a cuore o che gli piace, e attraverso questa proiezione viene veicolata unenorme quantit di emozioni. Il livello emozionale estremamente carico: non semplicemente ti voglio bene, sei una cara persona, mi stai aiutando, ma c tutta unaspettativa che conforme alla figura che sta proiettando. Escono una serie enorme di istanze, non solo, anche se questa proiezione non avviene in modo eclatante, comunque si vengono ad instaurare, nel rapporto, una serie di proiezioni emozionali. A titolo di esempio, se questa persona abituata da tutta la vita ad arrabbiarsi, naturalmente si arrabbier anche con voi. Anche questo parte del processo del transfert a livello emozionale. Quindi, pu accadere che una persona vi rifiuta dicendo ma questo io lho gi fatto, ma cosa mi stai dicendo! oppure vi sorride sempre e vi dice sempre s, s, s hai ragione, certo, certo o fa cose a livello psicoemozionale non dipendenti strettamente da voi. La comprensione del transfert fondamentale. Larte dellAikido terapeutico quella di permettere a queste energie di muoversi con fluidit, con coscienza, sentirle, non far finta che non ci siano, ma muoverle in modo assolutamente congruo per quello che il vostro lavoro. Lo psicoterapeuta deve operare ad un altro livello di intervento. Roberto SASSONE Per questo importante che ognuno abbia unidea delle strutture caratteriali. Provate ad immaginare un operatore olistico che, di fronte ad uno psicopatico, per fargli capire delle cose lo contraddice; o di fronte ad un orale, che sta in una continua richiesta damore, si propone come un grande seno per cercare di soddisfare questo suo bisogno: cos fa il gioco dellorale e non se lo scolla pi. Bisogna quindi sapere cosa NON fare per evitare questi guai. Luisa BARBATO Importante non aver paura. Ho sentito in questo Convegno che c molta paura nello scoprire che si sta creando questa portata emozionale, di cui in qualche maniera uno non si sente responsabile, non sente che il suo mestiere. Non abbiate paura, perch il meccanismo della creazione del transfert praticamente quasi automatico quando si vanno a toccare certi punti o si entra in una relazione terapeutica. Quindi molto importante accettarlo nellordine delle cose e accettarlo sapendo che poi non deve essere gestito. Nitamo MONTECUCCO Il contro-transfert, nella sua accezione pi semplice, che voi, come Operatori, avete delle aspettative o delle proiezioni sulla persona. Una situazione classica che comunemente capita agli operatori olistici che la persona che viene da voi ha paura di liberarsi dallambito familiare. Quando voi avevate lavorato sulla stessa paura ne eravate usciti in tre anni, ma vi aspettate che lui ne esca in tre mesi. Ecco, le aspettative, le proiezioni tipo: ma che belluomo! oppure ma che persona antipatica o ma che persona dura, sembra mia mamma, adesso gliela faccio vedere, le far i punti psicosomatici pi dolorosi del piede. Questo livello di contro-transfert molto presente. Marifa DE BENEDETTI A questo punto, secondo me, giusto considerare lo stato di presenza. La risoluzione pi facile, se si riesce, sempre lo stato di presenza che corrisponde anche in parte allo stato naturale dellessere che non ha proiezioni, non si identifica con lego. Quindi il cliente non ha pi bisogno di proiettare quando dimora nello stato di presenza, il Counselor non ha bisogno di proiettare o di avere aspettative quando 1

stabilizzato nello stato di presenza. Il concetto di malattia Nitamo MONTECUCCO Trovare un paziente che in questo stato rarissimo, per tendenzialmente questo il nostro obiettivo. Comunque ricordiamoci che se non riusciamo, significa che non siamo realmente in uno stato di presenza. Vorrei fare delle considerazioni generali nell'ambito della psicologia olistica e della crescita umana. La malattia veniva considerata come una NON comprensione delle leggi dellesistenza. La legge del Tao, la legge del Dharma semplicemente la legge di come va il mondo, non come va il mondo degli esseri umani. Sappiamo anche che dobbiamo avere la consapevolezza che il mondo degli esseri umani va in una direzione innaturale che bene conoscere, ma da cui possiamo anche dissociarci. Le leggi dellesistenza, ovvero laccadimento degli eventi nel positivo e nel negativo, sono una base di saggezza che possiamo acquisire, a cui possiamo attingere attraverso esperienze, letture etc. Se riusciamo a conformarci con questa legge dellesistenza, siamo in uno stato non solo di presenza nostra interna, ma di presenza allinterno di una vita: la nostra vita. Un processo semplice, il senso di come la vita e la morte continuano il loro ciclo. Un esempio: nella nostra iconografia sociale e culturale la coppia un archetipo finto, un falso storico, vissero felici e contenti fino alla fine dei loro giorni. Quante persone avete conosciuto nella vostra vita che vissero felici e contenti fino alla fine dei loro giorni? Intanto, hanno sempre litigato, nella maggioranza dei casi si sono separati, alcun volte subito, alcune volte massacrandosi, quando andava bene restavano moderatamente amici (basta che non mi stai troppo addosso). Quindi, noi abbiamo delle strutture sociali che non ci danno veramente la visione di ci che una vera relazione, per cui non abbiamo veramente il senso di cos la legge dellesistenza. Abbiamo una vita sociale che mette in evidenza, per esempio della sessualit, una serie di aspetti eclatanti, le grandi performances di Nove settimane e mezzo ed elimina tutta una serie di istanze reali, dove la morte non viene quasi mai affrontata, dove larroganza sociale, il divario sociale, non vengono quasi mai toccati, per cui chi ha pi ego, chi ha pi palle, chi pi arrogante, vince. E va bene cos. Da una parte vedi larrogante e dallaltra parte vedi chi non ha niente da mangiare e c una disparit di trattamento economico, per cui uno ha valore e laltro non vale niente. Noi dobbiamo assolutamente essere consci della legge dellesistenza nella sua accezione pi vasta. Quel grande mistico che fu Alce Nero parlava del Grande Cerchio del mondo, il Grande Spirito della terra. Ad un certo momento questo mistico nordamericano vide il mondo e percep questa sottile esistenza, fatta di vita e di morte, fatta di relazioni. Comprese il senso globale di questo sottile elemento che larmonia, lamore, lintelligenza tra le relazioni, tra i pi semplici esseri viventi e tra i pi complessi. Ecco, allora quando noi riusciamo a capire il senso di come realmente lesistenza si muove, possiamo cogliere il cuore profondo che batte dentro gli esseri umani, dentro le relazioni, riusciamo a far fare anche dei passi chiamiamoli di saggezza, non di conoscenza, di scienza, ma di una sottile saggezza che a volte pu arrivare, pu arrivare in ogni momento. E se anche non arriva, possiamo attendere, possiamo entrare in uno spazio vuoto. Nellantica tradizione a volte le malattie venivano semplicemente curate con lattesa. Cera una serie di malattie, tra cui molte malattie psichiatriche, che venivano curate con il silenzio. Mettevano la persona malata in uno spazio di relativo isolamento: mangiava tranquillo da solo, trovava tutto pronto, non aveva scambi per parecchio tempo durante il quale poteva rivedere che cosera successo. A volte anche questo diventa un processo di cura. Counseling come presenza empatica Quello che di base fondamentale, per voi Counselor, proprio latteggiamento della presenza, soprattutto il silenzio. Quando ascoltate la persona, e gi dallinizio della relazione questo avviene, se voi 1

entrate in uno spazio di profondissimo silenzio di meditazione, di silenzio ricettivo vi svuotate di tutto quello che accade dentro di voi e ascoltate, andate in uno spazio di relativa saggezza, dove la persona si sente accolta e dove comincia ad accadere qualche cosa su un livello umano. Gi questo rappresenta un livello alto di guarigione, di consolazione, di prendersi cura, di aiutare una persona. Gli offrite un contesto dove riversare le tensioni emozionali, psichiche; c unapertura, una ricettivit, una presenza. Come un contenitore umano, una persona che semplicemente l per te, anche se non sa fare niente, anche se non far niente, ma semplicemente c e ti ascolta. Luisa BARBATO Il silenzio sembra una cosa semplice, ma in realt difficile, bene che lo sappiate. Il non fare spesso pi difficile che il fare. Anche perch delle volte le reattivit delle persone vi porta a dover dir qualcosa e fare qualche cosa. E indietreggiare, stare nella posizione di chi osserva, stare un passo indietro e non interferire, difficile. Nitamo MONTECUCCO Allinterno dellAccademia faccio compiere una serie di esercizi che rappresentano la differenza tra il fare e il non fare ed entrare in uno spazio di silenzio. Chiedo di mettersi uno di fronte allaltro in silenzio e semplicemente attivare la percezione del contatto tra cuore e cuore, tra pancia e pancia, tra testa e testa, ed entrare poi in uno spazio di silenzio. E come fare gli esercizi in cui vedere le caratteristiche della persona in modo giudicante e poi cercare di spogliarci dei giudizi e vedere dietro la faccia della persona, gli occhi, la presenza, il silenzio. Tutta una serie di esercizi (che poi vorrei fare molto brevemente nei prossimi giorni) fondamentali proprio per questa dinamica sottile molto importante. Lo stato di presenza la stessa cosa. Presenza anche quando sei attivo: puoi farle un massaggio ed essere molto presente. Puoi fare un massaggio e intanto pensare: Adesso vado in automatico e intanto penso che cosa devo fare di spesa, ci significa essere tutto da unaltra parte. Non essere nel qui e ora, essere centrato su di te, perch quando sei centrato sei in uno spazio vuoto, che ti permette di agire in un modo particolare. Speriamo di aver la fortuna di poter fare questo nella scuola quadriennale di psicoterapia, perch, secondo me, dovrebbe essere il centro di ogni scuola di psicoterapia. Personalmente ho puntato enormemente sullOperatore Olistico e sul Counselor Olistico perch ritengo che, nonostante non posseggano le grandi conoscenze di sette anni di medicina o cinque pi quattro di psicologia, abbiano invece colto il senso umano pi profondo e importante. Quindi, possono trasmettere la presenza, laccettazione, il cuore, i valori umani in modo diretto, semplice e a basso costo, perch costa meno fare una visita da un operatore olistico che non da un medico, e inoltre si moltiplica la trasmissione, libridazione, la trasmissione anche del lavoro su di s. Questo pu permettere alla nostra societ di accelerare il processo di superamento della crisi che ormai imminente. Anche se ancora oggi non sappiamo se riusciremo a superarla. Durante lincontro che abbiamo avuto a Lucca nel giugno 2005, ho citato un articolo apparso su La Repubblica: Entro 5 anni il barile di petrolio coster 100 dollari. Io ho aggiunto: Se va bene accadr fra tre anni; se va male, come purtroppo immagino, tra due anni/due anni e mezzo. Adesso siamo nel 2008 e il barile costa gi 150 dollari, un delirio. Ma cosa succeder quando nel 2012 il petrolio arriver ai 300 o 400 dollari al barile? Stiamo accelerando la situazione di crisi energetica in modo pazzesco. Tenete presente, giusto per essere chiari, che a Erice, Zichichi ha fatto riunire una serie di scienziati tutti daccordo sulluso dellenergia atomica e delle centrali nucleari. Non hanno parlato una sola volta dello smaltimento delle scorie. Come se la centrale fosse sicura: e le scorie del Nord Corea dove sono andate a finire? E le scorie delle venti centrali cinesi, dove sono andate a finire? E quelle tedesche, e quelle francesi? Come mai i francesi stanno smantellando le loro centrali? Quindi lunica cosa che noi possiamo concepire - e lo dico con grande consapevolezza - che lOperatore Olistico (pur non avendo un training lunghissimo, ma un training medio-breve) pu acquisire gli 1

strumenti di crescita umana importanti e trasmetterli (alle altre persone) e fare in modo che la consapevolezza individuale aumenti velocemente e quindi che, a livello sociale, si possa arrivare al raggiungimento della massa critica delle persone consapevoli. Questo fondamentale per bilanciare la tremenda forza delle multinazionali e dei gruppi di potere che, invece, vogliono un mondo ricco ma completamente devastato ecologicamente. Quindi, noi abbiamo questa grande opportunit che lacquisizione della consapevolezza come Counselor e Operatori Olistici. Quello che a noi in questo momento serve capire lUnit umana. Poi andremo ad avere una visione pi precisa, ma quello che ci serve stabilire con molta precisione la percezione che noi abbiamo di essere unUnit. Questo il punto fondamentale: questa percezione, questa coscienza unitaria la possiamo chiamare il S, lanima, o in altri modi, ma ha come caratteristica sempre di essere nel corpo. Questa percezione parte dal corpo e resta nel corpo. Non sono viaggi astrali, non sono percezioni extra-corporee, non sono andare fuori di testa, ma una percezione che parte del corpo ed legata al corpo. Questo fino a un certo punto di evoluzione oltre il quale non andiamo e non ci interessa toccare. Le persone non hanno una percezione globale di s Le persone normalmente non hanno la percezione di s. Partiamo da questo punto di partenza che fondamentale. Se, come abbiamo visto prima, lessere umano fatto di tante parti, e se queste parti corrispondono ad una psiche, se non c unit significa che le persone sono frammentate con un Io formato da tante sub-personalit. Questo ormai un dato acquisito dalla psicologia moderna: le persone hanno una serie di sub-personalit. La tecnica del Dialogo delle Voci non psicoterapia, ma una tecnica di Counseling. La tecnica molto dolce, forte e utile. Il Dialogo delle Voci mette in evidenza il S e potrete vedere salti molto evidenti da una personalit allaltra. Il punto fondamentale da cui noi partiamo che, quando la persona arriva (a meno che non abbia gi fatto un lavoro su di s), non ha una percezione integra del proprio essere, n nel corpo n nella mente. Se voi gli chiedete: chiudi gli occhi e senti tutto il corpo, sente tutto il corpo, se va bene, al 20-30%. Se gli dite senti la mano destra la sente benissimo. Ogni parte del corpo la sente benissimo, ma se gli chiedete sentiti ununit, sentiti un insieme, non riesce a sentirlo. Ogni anno, in estate, facciamo il gruppo della Guarigione della testa. E il gruppo fondamentale del processo della crescita, dove mettiamo le persone in contatto con questa realt. Tutti, indiscutibilmente, anche le persone che fanno meditazione, yoga o tai-chi da tanti anni, se gli si chiede di sentire il corpo unito lo sentono, se va bene, al 30%. Le persone che riescono a sentirlo molto bene sono al 50%. Dopo due giorni di lavoro, di integrazione delle parti corporee, di consapevolezza delle energie corporee, orientate alla presenza, arrivano ad avere degli sprazzi, dei momenti di pochi minuti, dove hanno una certa percezione di s, diciamo sopra il 50%, 60, 70%. Questo lavoro di integrit delle energie, normalmente nelle vecchie tradizioni, richiede dai sette ai quattordici anni di meditazione costante. E un training lunghissimo, non una cosa che si acquisisce facilmente. In questo training, le varie parti del corpo, le gambe, la psiche, la creativit, lamore, la rabbia, la paura vengono re-incluse e comprese nellunit psicofisica. Quindi la psiche alla fine si trova ad essere un processo di inclusione di tutte le energie. E un centro che non importa quale sia, un centro come diceva Gurdjieff di gravit permanente. Immaginiamoci lo stato psicofisico di una persona che ha somatizzato una chiusura del cuore gi da bambino: i genitori non avevano presenza, non avevano coscienza, non potevano trasmetterla. Qualche volta nella vita normale la presenza era un po di amorevolezza, un po di affetto, un po di gioco ma il punto centrale -che da bambini si chiude- il senso dellesistere come totalit. E questo significa che si chiude il cuore, le energie sono basse, ristagnano nella pancia, perch non salgono al cuore, le energie alte non scendono. Quindi nascono i grandi blocchi il blocco della gola fra la testa e il cuore, il blocco del diaframma tra il cuore e la pancia, il blocco del bacino tra la pancia e il sesso, il blocco del VI livello tra le energie centrali della testa e le energie di apertura verso lalto, i blocchi classici delle gambe (piedi e 1

ginocchia) perch non c una messa a terra, i blocchi delle spalle, dei polsi e delle mani perch il cuore non pu fluire in maniera naturale verso la periferia. Questi blocchi somatici provocano una parallela frammentazione a livello psichico. Quindi la frammentazione dellidentit il nostro stato acquisito a livello culturale nel nostro tempo presente. Se noi ritorniamo attraverso un lavoro psicologico, emozionale, fisico, energetico a far fluire e liberare le emozioni ed i pensieri che bloccano le varie zone del corpo, ritorniamo a un corpo sano, normale, ad uno stato di presenza fisica, integra. Da questo stato di presenza fisica noi ci auguriamo che la persona riesca a ritrovare una centralit dellessere ancora pi forte e attraverso i processi di meditazione arrivare ad un livello dove lenergia interna diventa assolutamente viva, esuberante, intensa, ed eventualmente arrivare a quello spazio di fusione, di unit che tutte le scuole del passato e del presente continuano a ricordarci.

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NEUROPSICOLOGIA: L'UNITA' DI COSCIENZA E I BLOCCHI PSICOSOMATICI


Nitamo MONTECUCCO

Quando entriamo in meditazione profonda e non abbiamo pi la sensazione di divisione fra testa e corpo, tra noi e gli altri, questo campo di coscienza, di energia luminosa, che scorre in tutto il corpo nella sua interezza, sfuma allargandosi pian piano verso lesterno. Questo il primo modello a cui facciamo riferimento, lunit della coscienza. Se questa energia si allarga, contemporaneamente, l uovo di energia in movimento.

Il primo blocco psicosomatico: la chiusura del centro della coscienza Passiamo alla comprensione del cervello (fig.38 del libro Psicosomatica Olistica)

Immaginiamo il cervello come ologramma cibernetico dellessere umano. La rappresentazione informatica dellunit dellessere umano. Il cervello non la mente, ma solo il suo strumento operativo. Questa mappa raffigura il cervello visto dal basso, dal lato ventrale. Le sue parti sono: la zona rossa il ponte bulbo-cervelletto; la zona verde la parte della corteccia temporale laterale che scende gi, ma immaginiamo che dietro in tutta la zona centrale c il cervello limbico, la zona emozionale; la parte blu la corteccia, la parte alta del cervello soprattutto i lobi frontali e prefrontali la parte pi evoluta dellintero sistema; la parte gialla la zona del talamo-ipotalamo, il centro del cervello, il centro della coscienza, appena sotto il chiasma ottico, lincrocio dei nervi ottici. la parte piccola del nostro essere in cui sintetizziamo tutte le informazioni fondamentali, un sistema dinamico che continua a muovere energie e informazioni, senza il quale il s si frammenta, perde di integrit. Tutte le informazioni salgono qui e da qui vanno o al cervelletto o al sistema limbico, dal sistema limbico alla corteccia e poi ritornano sempre qui. Questo giro quello che definiamo il feed-back della coscienza. Se volessimo antropomorfizzare questo livello, possiamo vedere che la zona gialla corrisponde esattamente alla parte sotto-diaframmatica; la parte rossa che il cervello rettile corrisponde alla pancia; la zona verde che il sistema limbico, corrisponde al cuore e alla fascia intermedia che il cervello mammifero; la parte neocorticale azzurra corrisponde al cervello umano superiore. La fig.40 del libro Psicosomatica Olistica rappresenta la I Tavola delle Equivalenze Psicosomatiche: il punto centrale del cuore cerebrale ritorna ad essere esattamente sul cuore fisico. Nel cervello rettile, in basso, ci sono i centri istintivo-motori sessuali; nel cervello mammifero, in mezzo, vi sono in generale a livello di cuore come funzione affettiva, i centri emozionale-affettivi; nel cervello umano, la neocorteccia in alto, vi sono i centri cognitivi intellettuali, razionali-intuitivi. Ma il centro dellessere comunque dove noi ci segniamo con la mano quando diciamo io, sul cuore.

Riportare tutto al centro dellessere: la I Tavola delle Equivalenze Psicosomatiche L'area gialla centrale di quest'ultima tavola ci ricorda che: il centro funzionale energetico-informatico del cervello si posiziona nella zona centrale encefalica: il talamo-ipotalamo, che sincronizza le tre parti del cervello e del corpo e le due polarit neuropsichiche. La I Tavola delle Equivalenze Psicosomatiche ci ricorda che: se il punto di coscienza centrale attivo, tutte le parti del corpo-mente sono in contatto con il s, il centro dellidentit, e quindi anche tra di loro; mentre se il centro addormentato o chiuso ogni parte sar a s stante, senza un centro realmente operante, e la persona si sentir isolata, frammentata, divisa. E il modello dellunit della complessit e del centro. Questa prima mappa, volutamente semplificata, fondamentale per capire come nellessere 2

umano noi possiamo immediatamente riconoscere il primo blocco, il pi importante: il vuoto del centro dellessere. La persona che abbiamo davanti tutta di testa, tutta di emozioni, tutta fisica, oppure integra tra tutte le sue parti? Il campo della persona coerente, armonico, oppure no? Questa persona ha o non ha un centro di autoconsapevolezza? Ha unidentit? Ha una sua forza interna? una forza mentale, una forza egoica, una forza didentit strutturata oppure ha veramente un centro di profondit? Sente veramente di vivere la sua vita? Da questo blocco centrale nascono tutti i principali blocchi e disturbi, cio nasce la frammentazione del nostro essere. Cos, in modo assolutamente semplice, ci ricordiamo anche il punto essenziale del counseling olistico: quello di riportare ogni elemento al centro dellessere, ossia di risvegliare lesperienza dellessere. Quindi noi avremo -per quanto riguarda la totalit dellessere- persone che saranno parzialmente prive di questa percezione centrale, di questa coscienza centrale dellintero essere. Cio avranno poco contatto tra il s ed il corpo, non sentiranno il corpo, non sentiranno i limiti del corpo, non saranno in contatto con la loro forza, le energie fisiche-mentali-emozionali-biologiche-sessuali non sono fluide tra loro. Avremo persone che non hanno contatto tra il s, lidentit centrale, e la parte intermedia -non hanno contatto emozionale, hanno il cuore chiuso-; oppure non hanno contatto con la parte intellettuale, oppure avremo persone che hanno questa parte fisica estremamente radicata e forte: sono molto fisici, sono per i bisogni primari: cibo e sesso. Oppure ci sono quelli che lavorano essenzialmente sul piano emozionale (immaginiamoci il 99% delle canzoni, delle storie, delle telenovelas, dei film sono tutti su livello intermedio) e quindi vivono completamente persi nel mondo delle relazioni affettive. Oppure ci sono quelli che hanno optato per la mente e sono completamente persi nella testa: ogni cosa viene fatta attraverso il pensiero, nellamore e nellamicizia pensano, vivono il corpo e pensano. In seguito vedremo queste tre grandi tipologie e quelli che poi saranno i grandi comportamenti e le grandi formazioni del carattere della persona. Chiaramente se una persona gi dallutero non ha avuto una mamma con una chiara percezione del corpo, diventa uno schizoide, non sente pi il corpo, perch gli mancato il nutrimento/le energie rosse, basse del corpo.

La polarit maschile-femminile: la II Tavola delle Equivalenze Psicosomatiche

Uno degli aspetti importanti del cervello la dualit: la complementariet funzionale e psicologica tra i due emisferi. Una met del cervello maschile ed una met femminile, e fra le due parti, se scorre bene lenergia, si crea lunit, il piacere. Due aree diverse con funzioni molto differenti che vengono sempre integrate. Lemisfero sinistro dominante nei processi linguistici, specializzato nei processi che richiedono logica, razionalit. Lemisfero destro dominante nei processi visivi, specializzato nel senso della bellezza, nellintuizione, fantasia e abilit artistiche. Questa dualit cos unitaria e complementare ci riporta, per analogia, alla cellula uovo fecondata che dar vita a tutto il nostro essere, dove i cromosomi materni e paterni, e quindi le energie del DNA femminile e del DNA maschile, si intrecciano. Gi la prima unit contiene, quindi, gli aspetti complementari del maschile e del femminile. La mappa rappresenta un altro dei capitoli importantissimi della polarit psichica, maschile/femminile. In altre parole le zone fisiche del cervello corrispondono alle zone psichiche-emozionali del cervello. Ogni area del cervello come se fosse una mente, una psiche, unanima che la anima e la fa crescere. Quando i mammiferi si sviluppano sui rettili, sviluppano una parte che era gi presente nei rettili, ma gli danno pi spazio, pi elaborazione. Questa mappa riunifica i dati relativi ai due emisferi del cervello, ai due aspetti polari simpatico e parasimpatico, alle polarit energetiche yin e yang. Lattivit dellemisfero sinistro maschile/razionale, corrispondente alla parte destra del corpo, correlata con lattivit del sistema simpatico, il sistema dellattivazione, yang, che viene sostenuto dallenergia calda attiva dello Shen del fegato (a destra). Lattivit dellemisfero destro, femminile/intuitivo, corrispondente alla parte sinistra del corpo, correlata allattivit del sistema parasimpatico, il sistema recettivo, del rilassamento, passivo/yin, sostenuto dallenergia femminile dello Shen della milza (a sinistra). Tutti gli organi (reni, polmoni, testicoli, ovaie) sono speculari, tranne il fegato che sulla destra, il centro yang, maschile, e la milza, a sinistra, lenergia femminile. Sono gli unici due organi del corpo che non hanno una polarit. Nella tradizione yogico-tantrica, il Fegato Surya Chakra, il chakra del Sole; la Milza Chandra chakra, il chakra della luna, della femminilit. Di fronte ad una persona ci dobbiamo chiedere: questi due sistemi sono in equilibrio? La persona integra nelle sue polarit o ha un lato maschile/femminile in eccesso o in difetto? Questi due sistemi sono 2

polari come una coppia che si ama? Il suo cervello funziona nei suoi emisferi maschile e femminile come una coppia con tutte le energie che circolano? Le energie sono fluide nel corpo e nella mente o sono interrotte? E se sono fluide quanto sono fluide e se interrotte quanto, totalmente, parzialmente? una persona che continua ad essere sempre in eccitazione, sempre troppo attiva o troppo passiva? Ha la mente troppo razionale o troppo intuitiva? Funziona di pi il fegato o la milza? Queste attivit sono in equilibrio o sono differenziate? Sono ben differenziate e armoniche o ben differenziate e schizofreniche? Quando vediamo la persona, quindi, la prima domanda da porci sullunit della persona, la seconda sul maschile e femminile, quanto questa persona polarizzata o depolarizzata su queste due energie, quanto sono fluide, quanto ha appreso dei modelli vecchi e li ha incorporati e quanto invece ha fatto una sintesi e vive in equilibrio.

I tre cervelli e le tre energie psichiche: la III Tavola delle Equivalenze Psicosomatiche

Questa tavola riunisce i dati relativi alla triplice divisione dellessere umano. I tre cervelli rettile/istintivo, mammifero/emozionale, mentale/sensoriale - sono connessi con le tre parti del corpo addome, torace, testa - che identifichiamo come le aree somatiche dove si manifestano le attivit dei foglietti embrionali endoderma, mesoderma, esoderma. Questo modello riunisce i dati relativi alla triplice divisione dellessere umano. Se la persona ha perso il suo centro, non ha pi lintegrazione del cuore come profondit tra testa, cuore e pancia. Il s (la parte centrale gialla del cervello) non riunisce pi il mentale, lemozionale, il fisico/biologico e quindi si hanno le grandi divisioni. Oppure la persona pu anche avere una sua integrit, ma un foglietto embrionale pu essere pi sviluppato degli altri e sar pi di testa, o di emozioni o di istintivit. La terza tavola della psicosomatica ci permette di vedere con relativa facilit quanto una persona nei propri istinti (quindi ha pi sviluppato il cervello rettile), nelle proprie emozioni (maggiore sviluppo del cervello limbico), nelle proprie logiche (maggior sviluppo del cervello mentale).

Queste tre parti del cervello corrispondono: il cervello rettile alla pancia-gambe il cervello mammifero emozionale-circolatorio, al cuore-torace il cervello mentale-intellettuale alla testa Queste tre aree (fig.19) furono scoperte da un neurofisiologo, Paul MacLean, che sin dallinizio scopr che, nellessere umano, non sono in contatto armonico tra di loro. MacLean parl di schizo-fisiologia del sistema nervoso. Queste tre grandi funzione sono come delle neuro-personalit, tre grandi energie psicosomatiche che non sono vissute in modo naturale e fluido, ma sono inibite, bloccate, squilibrate o iperstimolate. Quindi, le persone sono troppo fisiche o di pancia, se sono troppo istintive; oppure poco di pancia, se sono poco istintive; oppure sono troppo di cuore se sono molto emozionali; o troppo di testa se viluppano molto il polo mentale. Queste sono le tre grandi categorie che corrispondono a delle iper-attivit o a delle inibizioni dei tre cervelli. Pancia: il cervello rettile/istintivoSede delle funzioni primarie, vitali. Connesso con il sistema metabolico, ossia produttore di energia, rappresentato psicosomaticamente dalladdome, in cui troviamo la maggior parte degli organi derivati dal foglietto interno, lendoderma. Il cervello rettile descritto come il centro di integrazione di una rete di informazioni istintivo/metaboliche, caratterizzato da un livello di coscienza primitivo/pulsionale, associato agli istinti primari. Corrisponde al secondo chakra della tradizione yogico-tantrica, al centro Hara della tradizione giapponese, al Tan Tien inferiore della tradizione taoista. Torace: il cervello mammifero/emozionaleAssociato ai sistemi circolatorio/immunitario, osteomuscolare e sessuale derivati dal foglietto intermedio, il mesoderma. Psicosomaticamente rappresentato dal torace, sede del cuore. Il cervello mammifero pu essere considerato il centro di integrazione della rete circolatoria, connessa con laspetto emozionale/affettivo del sistema limbico. Corrisponde al quarto chakra dello yoga e al Tan Tien medio. Testa: il cervello umano/mentaleRappresenta il centro di elaborazione del sistema sensoriale derivato dal foglietto esterno, lesoderma, che governa il pensiero e la coscienza. La neocorteccia rappresenta il centro di integrazione della rete sensoriale/informatica che preconscia e conscia. Corrisponde al sesto chakra (terzo occhio) e al Tan Tien superiore. La figura 28 raffigura, secondo la tradizione taoista, la mappa dei tre fornelli o tre riscaldatori:

il fornello Tan-Tien inferiore, nelladdome, dove risiede il polo vitale e la sessualit. il fornello Tan-Tien intermedio, allaltezza del cuore, dove dimora il senso dellessere. il fornello Tan-Tien superiore, nel centro della testa, chiamato anche Tao o Dao, il s spirituale.

In tutte le tradizioni per esempio la cinese o la tibetana con i relativi chakra - le tre funzioni erano assolutamente stabilite. Questa triplice divisione esisteva per tutte le categorie. Nella fig. 39 c la parte dello spaccato del cervello: la zona bassa in rosso, il bulbo-cervelletto, il cervello rettile. La zona talamo-ipotalamo il centro del cervello e in alto c la corteccia. Se volete vedere tridimensionalmente, le zone rosse e blu sono il cervello emozionale, c l'amigdala e lippocampo che la sede delle emozioni e delle memorie emozionali, quelli che vengono chiamati i feeling tones, i toni emozionali. Molto interessanti sono i bulbi olfattivi che sono una delle parti pi emozionali e anche rettili del sistema sensoriale, perch nei bulbi olfattivi partono tutti i sistemi di riconoscimento emozionale. Una delle considerazioni importantissime per la professione di Counselor quella di comprendere il benessere come piacere di essere, sensazione generata dall'endorfina.

Queste in viola sono le aree del cervello dove maggiormente viene prodotta endorfina. Le zone del talamo

e ipotalamo sono tra le due maggiori produttrici. Come dire, quando il funzionamento di questa parte centrale del cervello ottima, il cervello produce endorfine che danno la sensazione del piacere di esistere. Il talamo/ipotalamo una zona immutata sia nel cervello rettile che nel cervello mammifero che nel cervello umano. Tutti gli animali, di tutte le specie, tutte le cellule, producono endorfine, tutto produce senso di piacere. Tutti gli animali hanno un centro di coscienza, basti pensare che lipotalamo pesa 4 grammi in tutti gli animali superiori, compreso luomo, dove gestisce il 90% delle sue funzioni di neurointegrazione globale. Non mai stato modificato. E come un centro di soggettivit che rimane assolutamente uguale. Cambia leggermente il numero di connessioni, di complessit, ma la struttura uguale. E come dire, la coscienza di s uguale per tutti. La mia coscienza o quella di un rettile non cambia. Tutti gli animali, quindi, hanno il s, ma non hanno l'auto-coscienza di s. Il rettile ha solo il cervello rosso, i mammiferi hanno solo la parte verde, pi una piccola parte blu. Quando invece la parte blu si sviluppa, come nellessere umano, linformazione gira dalla corteccia allipotalamo e dallipotalamo alla corteccia. Si dice, in cibernetica che diventa un flusso di informazioni ricorsivo e autoreferente. Le informazioni diventano operative. Si viene a creare un feedback di conoscenza e di autoconoscenza. Rapportandoci alle mappe, se prendiamo il cervello umano possiamo vedere il processo di evoluzione dal rettile come unenergia che passa e che ritorna sempre a trovare il proprio centro. Tutto il sistema nella sua complessit ha un unico centro di coscienza, a cui arrivano e da cui ripartono tutte le informazioni. Guardate il movimento del campo elettromagnetico: dal centro va allesterno e ritorna gi a spirale. Il campo elettromagnetico umano, dalla testa ai piedi va esattamente nello stesso senso, continua a girare e non solo allinterno, ma anche allesterno. Quello che noi chiamiamo aura, il campo elettromagnetico intorno allessere umano, viene studiato esattamente come una forza che continua a girare. Le informazioni girano e continuano ad arrivare alla coscienza. Io sono tutte le informazioni che ho e che ritornano al mio centro. Io sono le mie informazioni. Se lo avessimo dimenticato, noi eravamo comunque ununica cellula che si differenziata nei tre sistemi, i tre foglietti embrionali. Come la luce si differenzia in rosso, blu e verde che sono i tre colori fondamentali, queste sono le tre energie fondamentali. Ricordiamoci sempre che i tre sistemi nascono dallunit e rimangono unit. Di nuovo quando vediamo una persona dobbiamo chiederci: quanto in equilibrio fra queste aree? Quanto mentale, di testa? Quanto di cuore, quanto s stessa nelle proprie emozioni, come si esprime? Quanto usa il cervello rettile-istintivo,? Quanto di pancia? Una persona equilibrata dovrebbe esprimere un po tutte le potenzialit: pensare, sentire, comportarsi istintivamente, tutto in modo equilibrato, ma noi sappiamo che questo non nella natura del nostro mondo occidentale e cos come nel cervello ci sono delle frammentazioni, cos nel corpo ci sono le grandi fratture psicosomatiche. In tal modo una persona invece di sentire quello che giusto, pensa a quello che dovrebbe essere giusto. Invece di sentire con il corpo quello che vuole, pensa per sentire quello che vuole. Ogni volta che segue un istinto o unemozione, la mente interviene col controllo o col giudizio e lemozione gli va in testa, e la persona invece di provare emozioni, invece di agire spontaneamente, continuer a pensare. La testa ci pu anche essere utile, ma un conto sono le piccole informazioni razionali che ci aiutano a vivere bene ed un altro quando la testa preponderante, funziona in ogni istante. Anche quando vogliamo entrare nella sessualit, restiamo nella testa e non ci lasciamo andare, non viviamo una buona sessualit. Anche quando vorremmo colpire qualcuno che ci ha fatto del male entra il Super Io della testa che blocca le emozioni ed i comportamenti. La rabbia non viene esternata e ci brucer come risentimento nel fegato, ci appesantir il cuore e dopo un po che la reprimiamo andr in testa ed esploder. E quindi la testa continua a funzionare a manetta, non viviamo le emozioni, non viviamo la gioia del corpo, non abbiamo nessuno schema reale di soddisfazione. Dal sesso alla meditazione, le cose belle che facciamo permettono realmente di rilassarci, di aprirci anche in basso. 2

La terza mappa serve a verificare velocemente quello che vedremo in pratica nella settimana: quali sono le energie preponderanti o pi represse. Ricordiamoci che ci sono persone pi di corpo, con un corpo forte, una struttura fisica pi larga, pi robusta; sono terreni, la struttura primaria una struttura forte. Nelle persone di cuore di solito il sistema equilibrato fra muscoli, ossa e sistema sanguigno, quindi sono persone proporzionate ed abbastanza piacevoli. Le persone di testa di solito sono pi longilinee ed un po meno fluide nei movimenti. Ognuno ha delle basi fisiche e psicologiche ben precise. Nella prima tipologia i movimenti non sono fluidi ma forti, nella seconda si ha una certa fluidit, nella terza tipologia i movimenti sono a volte scattosi, rigidi (gli indiani dicono della personalit di testa che quando si muove scricchiolano le ossa). Questo nella natura delle cose, per cui osservando una persona si pu capire se in equilibrio fra i sistemi. Potete vedere quanto la persona ha inibito i suoi istinti. Se chiedete quante volte ha esternato la sua rabbia, risponde che non lo fa mai ed elenca una serie di motivazioni che lo portano a contenersi. Se gli chiedi se si lascia andare nella vita sessuale, risponde che arrivato a quel momento blocca tutto. L'energia va tutta nella testa, tutto il calore fisico sale alla testa e viene inibita la parte bassa. I Cinesi sono esemplari in questo, lo yang deve essere basso, i piedi caldi, le gambe solide. Ci sono persone per le quali la parte bassa non ha importanza, hanno sviluppato maggiormente la parte intermedia. Sono attratte dal sentimentalismo e dal pettegolezzo, non hanno sviluppato la propria vita e vivono la vita degli altri, non usano la testa ed invidiano quella di un altro. Quindi il livello intermedio delle emozioni in realt bloccato e tutto esteriorizzato: vivono attraverso gli altri. I blocchi emozionali si vedono istantaneamente, le persone sono coinvolte dalle storie esterne, non comunicano. Hanno normalmente la bocca stretta, spalle strette, la struttura di comunicazione controllata. A volte, diventando vecchi, queste persone hanno la bocca rugosa e contratta: come la bocca hanno chiuso la vita. Quelli ipereccitati nella testa studiano moltissimo e dopo pochi mesi dimenticano il 95%; c iperattivit mentale, ma la testa aperta? Il pensiero libero o anche sul pensiero c stata inibizione? Pensate quante persone credono di essere stupide, non hanno il coraggio del proprio libero pensiero, non hanno lintelligenza negli occhi, si nascondono, guardano basso, pensano di essere non adeguati. Con la scusa, ad esempio che non hanno studiato. Non vero. E una convinzione! Magari inculcata dai genitori, dalla scuola, da unistituzione. Questa mappa ci fa capire, fisicamente, emozionalmente dove il centro primario della persona, e quindi dove riequilibrarlo, dove agire per ribilanciare. Se una persona troppo materiale necessario spiritualizzarla, se troppo alta occorre concretizzarla. Quando vedo ragazzini tutti di testa, pur essendo io vegetariano, do da mangiare carne, e li spingo all'attivit fisica: il corpo fisico man mano si allarga e la pancia si riapre, la testa va dentro le gambe.

La Mappa delle Energie Psicosomatiche Essenziali La Mappa Psicosomatica Essenziale rappresenta la sintesi della tradizione yogica e taoista classica dellantichit. Entriamo nel vivo della concezione psicosomatica. Questa mappa descrive il movimento delle energie emozionali umane, delle varie energie-coscienza in relazione al cuore che riceve tre energie calde dal basso (rene, fegato, milza) e tre energie fredde dallaltro (polmoni, testa, cielo). Per creare la luce, il s globale (parliamo dellanima, dell'essere, dellio profondo, non dellego della testa), per avere questa sensazione, che i buddhisti chiamano body-citta - coscienza luminosa - abbiamo bisogno di fondere le sette energie primarie.

I primi tre chakra sono le unit fondamentali del cervello rettile. La prima lEnergia rossa della Forza, viene dai piedi, dallenergia dei Reni, dallenergia ancestrale, quella che i Cinesi dicono risieda nel Ming Men: il punto di mezzo tra i Reni, la carica vitale che come quella pila che non potr essere ricaricata, che terminer con la nostra morte. Una parte della nostra Energia potr essere ricaricata, ma la parte di Energia ancestrale quella che : o c o non c. E secondo loro dipende del grado orgonomico/energetico con cui i due genitori interagiscono, con cui si amano o hanno una buona relazione sessuale. Dallinsieme di queste forze fisiche ed emozionali interiori nasce questo elemento energetico. La prima Energia sale diritta dalla Terra al Cuore: questa lEnergia primaria di Terra, di Reni, di forza, il grounding, la forza che ti fa spostare con vigore nel corpo, quella che ti fa sentire vivo e forte, quella che ti tiene sulle gambe, che ti d la presenza fisica, lenergia della kundalini. Nasce sotto i piedi, attraversa la zona sessuale e arriva al cuore, dove diventa coraggio: la forza di essere s stessi. Finisce a livello esterno sul quinto livello e poi si interiorizza e va energeticamente nel cervello rettile. Il canale associato yang di vescica doppio posteriormente, sale su per la schiena. lenergia pi carente in senso assoluto nella persona della nostra societ. E il canale della volont di vivere. il senso del piacere quando mangiamo, lavoriamo o facciamo lamore. Se questa Energia viva, ti d calore, il senso dellidentit e fa s che la psiche/lanima si senta incarnata, si senta nel corpo fisico. Se questo canale debole, quasi assente, la persona non ha pi la parte bassa, non ha pi le palle (testicoli e ovaie). Ricordatevi che a livello genetico nel feto esistono due gonadi che diventeranno testicoli o ovaie a seconda dello sviluppo dei due sistemi: i dotti del Muller e del Wolf; se si sviluppano i dotti di Muller le gonadi si differenzieranno in ovaie, determinando il sesso femminile; se si sviluppano i dotti di Wolf, le gonadi si differenzieranno in testicoli, determinando il sesso maschile. Tuttavia noi abbiamo la totalit della potenzialit, le gonadi sono uguali, tanto negli uomini, tanto nelle donne, cambia solo la loro funzionalit. La seconda Energia lEnergia della Milza che sale da Terra, secondo la vecchia tradizione sia tibetana sia cinese, prende lenergia del primo chakra, passa attraverso la milza e arriva al cuore dal lato sinistro. lEnergia della dolcezza, della sensualit, della maternit, senso di accoglienza e contenimento, del lasciarsi andare, del godere il piacere delle piccole cose. lenergia che d calore e forza a tutte le altre energie. lenergia femminile per eccellenza, fondamentale nella vita. Quando c questa energia c unidentit nel bambino che cresce. Il bambino ha bisogno di questa energia fisica e di farla crescere negli anni, affinch si manifesti con pienezza, nella maturit, come integrit del sistema. di colore rosavioletto, ma veicola anche le energie giallo-linfatiche della pancia. La terza Energia della vitalit dinamica, passa principalmente dal Fegato, nasce da Terra, prende lenergia del primo chakra, elaborandola pi verso lesterno, e la porta al cuore. lenergia che chiamiamo vivacit, giocosit, movimento, dinamica, intelligenza attiva, Yang. di colore verde, a volte arancio, o rosso se c rabbia. Quando queste tre Energie sono in equilibrio tra di loro, il bambino ha il cuore aperto e vivo. Sente il corpo fisico, sente la sua vivacit, gioca, felice di giocare, sente la sua tenerezza, sente il calore della mamma che lo abbraccia, felice di lasciarsi andare. Il sistema simpatico e parasimpatico sono attivi, con scambio armonico tra i due. Il cuore il centro pilota: il Cyber del sistema Dallalto scendono al cuore le tre energie sottili di quinto, sesto e settimo livello. 2

L'Energia di Quinto livello, della creativit e della comunicazione, scende dalla radice del naso e si biforca nei Polmoni, lEnergia dellaria, fortemente associata alla mente. In tutte le tradizioni antiche laria e la mente, vento e psiche, sono quasi sinonimi. lEnergia della curiosit, dellintelligenza attiva, creativa. E il bambino che scopre, conosce, si muove. Questa Energia del quinto livello e permette alla persona di respirare. unenergia che alimenta fortemente il Cuore, che gli d respiro. Il colore azzurro, indaco o rosato. LEnergia Psichica di sesto livello, lEnergia della mente, della coscienza, scende dal centro della testa (ipofisi) direttamente al cuore. Il colore blu-indaco. LEnergia Spirituale di settimo livello, scende dallalto come luce viola, a volte dorata, entra nella testa dalla fontanella e arriva al cuore sul canale centrale, connesso al primo livello. Quando la persona vive integralmente, le sette energie sono armoniche tra loro ed il cuore trasmette vita a tutto il corpo, connettendo la pancia (II, III chakra) alla testa (V, VI chakra), mentre il I chakra si connette al VII sul canale centrale-posteriore. I sette colori sono coerenti tra loro, si uniscono e producono ununica luce. Lorganismo diventa un corpo di luce, realizzando il Cyber. I sette livelli di nutrimento dell'essere e dell'identit Quando il bambino nasce ha bisogno di mangiare, di dormire, di stare al caldo, altrimenti muore: primo chakra. Ha bisogno della mamma che gli vuol bene, lo accarezza e gli d il seno con amore: secondo chakra. Ha bisogno di vivere la sua vita, andare in giro, esplorare, conoscere, farsi anche del male, sentirsi libero, sentire che ce la pu fare: terzo chakra. Se questa energia verde intenso non viene bloccata diventa lenergia vitale, del conoscere, del fare, del prendere iniziative. Quindi un livello meno intimo, pi rivolto allesterno. Il bambino ha bisogno di essere amato, quindi il cuore la base. Il cuore un verde molto pi chiaro a volte giallo dorato. Il cuore lunico organo che ha due funzioni, due livelli: quello pi esterno dell'amore e quello pi interno dell'identit. Prendiamo il cuore normale: la funzione che il bambino deve sentirsi amato, cio riconosciuto per quello che . Non un amore condizionato. Lamore condizionato il veleno del cuore, ti amo solo se fai quello che dico io. Allora il bambino non si sente amato e chiude il cuore. Il cuore un punto centrale che fa girare tute le energie. Il bambino sin dallinizio parla, comunica. E la comunicazione, quinto chakra, fondamentale. Ci sono genitori che non comunicano con i figli. La comunicazione comincia subito, prima della nascita. Comunicazione, ascolto, empatia, contatto, presenza: quinto chakra. La comunicazione in tutte le discipline energetiche antiche anche il veicolo della mente, il sesto chakra. La voce, quinto chakra, il comunicatore del sesto, la mente. Per i tibetani, i cinesi, attraverso laria si comunica lintelligenza, attraverso la voce si comunica il sesto chakra. Dietro la domanda: perch esisto? c il settimo chakra. Quando al cuore arrivano tutti e sei gli altri livelli, va in profondit. Si apre la dimensione globale che noi chiamiamo lEssere. Che un io libero, sono io, io esisto, io vivo tante cose e mi sento me stesso. Il S va in profondit. Il S si connette con gli altri chakra, soprattutto con il settimo. E a volte prende anche unenergia ancora pi profonda ed impersonale, si connette con il primo, entra nella materia. Una volta feci una intervista ad Osho e gli chiesi del modello olistico in psicologia. Mi parl del s centrale, di tre livelli dellinconscio pi in basso e di tre livelli del superconscio pi in alto. E mi disse: quando scendi ti ricordi delle tue vite passate. prima umane, poi anche animali. Il difficile, disse Osho, entrare nellinconscio cosmico, quello della materia. E sopra tre livelli. Di autoconsapevolezza di te, di autocoscienza spirituale non solo della tua anima ma anche del mondo delle anime attorno a te. Quindi la visione sottile, la presenza, i maestri, fino ad aprire 2

ancora di pi: il Dio di tutte le cose. Il grande spirito delluniverso l, un salto infinito. Queste sono le nostre potenzialit. La sede della coscienza La coscienza psicosomaticamente (come percezione diretta) ha sede nel Cuore, e parallelamente (neurociberneticamente) ha sede nel centro del cervello, che prende coscienza dallo stato dellessere attraverso il Cuore, il centro tra la testa e la pancia. Quindi, quel punto che abbiamo visto essere il Cuore del cervello, nel corpo corrisponde al Cuore fisico. Sono due punti in totale parallelismo, in totale equilibrio. Quindi, se lintelligenza viene sviluppata, se locchio vede la mamma e riceve amore, se la mamma respira e gli d vita, se affettuosa, se c una giocosit, se c una percezione del corpo fisico, il bambino nasce naturale. La mamma che non ha tanto primo chakra, non ha tanto radicamento nel corpo e quindi per esempio non cura i figli, di testa, non fisica, trascura o abbandona i bambini. Questa cosa la troviamo in tutti gli animali soprattutto i superiori. Per esempio i gatti hanno una mamma che c. Nella gatta il Rene fa scattare le surrenali, in caso di pericolo tira una graffiata negli occhi e ti acceca. Questa Energia dellaggressivit pu scattare, una presenza. Anche una scrofa quando gravida pericolosa, questo centro vitale. Mentre i piccoli fanno partire istantaneamente queste due Energie voi vedete i piccoli che hanno sempre spazio per giocare, vivacit e tenerezza la mamma non li perde mai di vista. Gi negli animali inferiori questo tipo di equilibrio pu essere devastato. Facciamo degli esempi semplici. Ho fatto un esperimento molto interessante. Avevo due galline, una bianca e una nera. Fecero due nidiate in una stalla, ma alcune uova furono mischiate. In una cesta furono messe le uova della gallina bianca e in unaltra cesta le uova della gallina nera. La gallina bianca era una gallina simpatica e amorevole. La gallina nera era isterica e nervosa. Quando sono nati i pulcini alcuni erano scambiati. La gallina bianca era tranquilla e non dava segnali se qualcuno si avvicinava, mentre la gallina nera, se ci si avvicinava, mandava segnali ai pulcini che scappavano. I pulcini, anche neri, che erano stato allevati dalla gallina bianca era tranquillissimi; i pulcini, anche bianchi, che erano stati allevati dalla gallina nera erano isterici. Per noi il punto fondamentale che queste Energie, che dipendono anche da centri cerebrali ben precisi, possono essere alterate. Se mamma gatta muore e quindi viene a mancare tutta la parte di tenerezza e dolcezza i gattini vanno a succhiare i vestiti perch non hanno avuto il riflesso della suzione, non stato concluso, per cui per tutta la vita avranno un bisogno affettivo (sono diventati orali) e continueranno a ciucciare il latte. Oppure mamma gatta troppo nervosa e aggressiva e li fa diventare troppo aggressivi oppure la gatta non lascia giocare i piccoli. Nel caso della gallina nera che non lasciava andare i suoi pulcini fuori, lasse prevalente del Rene era sulla paura, non sulla forza. Quindi ipertensione: i pulcini non giocavano, non si godevano la loro vita con pienezza. Shen: il cuore e l'anima emozionale degli organi Gi nel regno animale abbiamo uninfinita serie di esempi di alterazioni delle energie psichiche primarie. Queste Energie i Cinesi le chiamavano Shen, gli spiriti, le anime degli organi. Lo spirito centrale sul Cuore, quello a cui arrivano tutte le anime del corpo, cos come al centro di coscienza del cervello arrivano tutte le informazioni del corpo. Dobbiamo capire che lanima del Cuore vive realmente e cresce solo se viene nutrita da tutte le anime somatiche. LImperatore, simbolo del cuore centrale, vive ed potente se riceve nutrimento, denaro, forza da tutto linsieme del regno. Se non lo riceve, diventa debole. Se ne riceve pochissimo, pu collassate. Questo processo lo possiamo rivedere nellimmagine della Mappa Psicosomatica Essenziale: il Centro del Cervello della Percezione Globale dellEssere, a met tra la destra e la sinistra, tra davanti e dietro, lalto e il basso dove per esempio i Cinesi o le tradizioni tibetane fanno arrivare tutti gli Shen. La 3

chiamano la Stanza della riunione delle Anime, le anime dei vari organi. A livello psichico immaginiamo questo come il centro del cervello: la parte corticale, la parte intermedia emozionale, la parte pi istintiva. Tutte queste energie devono arrivare in questo punto per produrre una percezione intelligente dellessere. Se una persona non riceve le Energie basse sar una persona senza corpo, senza radici. Ci che noto di pi nelle persone la totale scarsit di energia nelle mani, sia nella comunicazione che nella stretta. Talvolta sono mani grassocce, sudate, come se non ci fossero o come se fossero delle pinze, delle cose esterne. A volte, invece, dai la mano ad una persona e senti la persona, ti parla con il chakra della mano, nel Cuore. Sembra che i canali arrivino proprio al palmo della mano. Ma se questo Cuore debole, perch lenergia del Cuore viene frammentata a livello di spalle-gomito-polso, abbiamo questa forte alterazione. Si viene a creare, quindi, proprio sulla zona del Cuore uninterferenza fortissima che ha un parallelo anche meno evidente sulla testa. Ci sono due punti sul Ren Mai relativi al Cuore: il punto psicosomatico del Cuore, quello emozionale, sulla linea mediana tra i due capezzoli. Noi posizioniamo il Cuore, invece, a livello energetico, leggermente pi in alto, 2 o 3 cm pi su, che corrisponde proprio alla radice, allanima, allessenza del Cuore. larea del s. A livello di pancia si riuniscono i 7 meridiani Yin principali: tre da una parte e tre dallaltra che vengono su dalle gambe pi il meridiano di Vaso Concezione che passa nel mezzo. la zona della vitalit, il punto evidente di una carica enorme. Laltro, a livello cerebrale, al centro della testa a cui arrivano i vari meridiani del Tan Tien Superiore. Piacere, paura e inibizione del cervello istintivo Facciamo una brevissima riflessione sulla crescita umana di questi tre cervelli. La cosa interessante che il cervello inferiore quello della vitalit, essenzialmente orientato alla sopravvivenza di s: io esisto e voglio sopravvivere. Ci sono alcuni passaggi fondamentali, in cui lenergia del Rene e delle surrenali sono fondamentali: attacco o fuga. Se pi piccolo di me, lo attacco e lo mangio; se pi grande di me, scappo e mi salvo la pelle; se non posso fare niente mi abbandono e mi lascio andare, vado in inibizione dellazione e perdo completamente la funzione degli istinti, perch non posso pi fare niente. La gazzella scappa con tutte le forze, ma se viene presa si butta a terra, inutile scappare, tanto vale morire in fretta, non c pi niente da fare, c il collasso delle funzioni. Il collasso delle funzioni del cervello rettile comunissimo (linsetto, invece si finge morto per istinto di sopravvivenza: viene mangiato solo se si muove). Altrimenti negli esseri umani questo processo comunissimo nei contesti di inibizione dellazione. A livello neurofisiologico stato studiato da Henry Labory che ha osservato come i topi, per sopravvivere in una gabbia divisa in due e data elettricit a mezza gabbia, saltavano nella met opposta. Si accendeva la luce, si elettrizzava e i topi saltavano per non prendere la corrente. Poi, gli scienziati elettrizzavano entrambi le gabbie e i topi saltavano da una parte allaltra cercando di capire dove non cera elettricit. Fino a che si buttavano come morti e non reagivano pi. Noi umani abbiamo esattamente la stessa funzione. Esistono specifiche caratteristiche nelle persone che hanno delle strutture di carattere assolutamente date dalla non-reazione. Di questo ne parliamo in Accademia quando diciamo che hanno cos tanto proiettato valori di paura o di arroganza sui genitori, il prete, Dio, io non posso agire, che anche quando gli si fa del male, non reagiscono. Quando incontro questo tipo di persone faccio in modo di farle reagire. Normalmente una delle cose che faccio di spingere nel punto del diaframma, che spesso fa molto male. Quando vogliamo stimolare la respirazione di una persona, dobbiamo schiacciare questo punto e la persona sblocca il respiro, gli si apre il diaframma. E dato che la compressione bassa essenzialmente diaframmatica e i Reni sono sottodiaframmatici e retroperitoneali, in questo punto si va proprio a stimolare quella zona di azione, si cerca di rimettere in moto la reazione. Comincio a schiacciarlo e chiedo : Qui, ti fa male? Questo tipo di persone non reagiscono e soffrono anche se gli faccio del male. Allora li minaccio dicendo: Adesso vado 3

dentro e ti sfascio il piede!! e finalmente hanno una lieve resistenza. Gli chiedo: Allora ti fa male? S, s un po. Allora carico la dose, loro cominciano a dire: No, no, per piacere non mi faccia male. E io faccio di tutto per mandarli in reazione e quando finalmente cominciano a reagire, scatta questa inibizione del centro dellistintivit. E glielo rifaccio fin quando loro non lo imparano. Nessuno ti deve fare del male. Non accettare che nessuno ti faccia del male!! Se qualcuno ti fa del male, non pi tuo amico. A qualsiasi cane se gli fai del male, anche se il tuo cane favorito, prima ti azzanna delicatamente ringhiando come per dire Che cosa fai? Guarda che ti mordo. Se continui, lui continua a tenere la presa, ti guarda ringhiando ancora di pi finch ti morde. Io lho sperimentato: quattro punti sulla mano, Era un cane sano! Tu non lasci che nessuno ti faccia niente, perch se qualcuno ti fa qualche cosa vuol dire che o squilibrato o pazzo. Se vuol picchiare qualcuno, vada a casa e picchi sua moglie, ma non me. NESSUNO MI DEVE PICCHIARE! Quando facevamo i punti del cranio-sacrale dello psoas, gridavamo, per nella relazione se ti fanno troppo male dici: No, troppo! Loro ti dicono: Prova a resistere ancora e prova a mollare invece di tendere. In questo caso c un rapporto di reale fiducia dove stai facendo un lavoro doloroso, ma che serve. In realt quando il muscolo viene stressato a lungo, cede ad un certo punto lattenzione e lemozione che bloccata l. Quindi, lo si pu fare, ma con un progetto mirato. I rettili quando crescono hanno unenergia estremamente forte per la vitalit. La vitalit esattamente quello che si vede nel mondo contemporaneo che, secondo me, dovrebbe essere chiamato il mondo tecnorettile. La parte razionale del cervello ha totale supporto dallenergia del cervello rettile. Lenergia del cervello rettile : mangiare, avere potere, avere territorio. Le multinazionali hanno lestensione del cervello rettile, cio territorio, potere e se mai, meglio abuso che non il contrario. Meglio avere qualcuno sotto che non sopra. Se posso schiacciare qualcuno, mi sento pi forte e pi sicuro. Quindi, questo centro istintivo quello che stimola ad arrivare al vertice della gerarchia - il maschio alfa - il che significa che io sono pi cattivo di te, sono pi grosso e pi potente di te, ti metto sotto, ti massacro e quindi mi faccio le femmine del gruppo, perch io sono il maschio migliore, quindi ho la genetica migliore. Questo legato alla riproduzione, ma avviene anche allinterno di strategie fortemente di sopravvivenza, mentre invece nelle societ dove non c cos bisogno di sopravvivenza, questo tipo di gerarchia si affievolisce, si orizzontalizza. Quando parlo di societ con maggiore o minore senso di sopravvivenza, mi riferisco al fatto che laddove non cera cibo, la sopravvivenza psichica di una societ era fortemente orientata ad un comportamento rettile ed ai bisogni primari. Dove non c da mangiare, devi creare dei piccoli clan per avere un minimo di forza e sopravvivenza. Quando invece abbiamo abbondanza di cibo tanto da buttarlo via, non c pi un orientamento alla sopravvivenza e i livelli pi alti cominciano a prendere prevalenza e diventano pi importanti. Quindi, se nella psicologia prima di tutto devi far vivere il bambino - perch se no non c una psiche l dove c cibo in abbondanza devi badare ai lati pi alti del suo essere. La comparsa del cervello mammifero la comparsa di un elemento caratterizzato dalla necessit di far evolvere di pi nel tempo e in complessit i figli. Quindi, mentre i figli dei rettili di solito vengono partoriti o vivi o nelle uova, nei mammiferi la prole la societ, lestensione del self non solo come s, ma come gruppo, figli, compagno, piccola societ vista come self-extension. Lestensione del s allentourage assolutamente fondamentale, permette una maggiore complessit, una maggiore evoluzione che ha dei tempi necessariamente pi lunghi. Il cervello mammifero pu inibire le funzioni del cervello rettile. Quindi, la mamma che non ha cibo si depaupera per dare il latte ai figli. A volte mette a rischio la propria vita per far vivere la prole. Ci vuol dire che va contro la prima legge della sopravvivenza, dellautoprotezione di s, un po come le leggi della robotica di Asimov. Nel cervello mammifero io sono vecchio, preferisco eliminare me e far vivere i miei figli, perch hanno pi probabilit di portare avanti me stesso in senso esteso. E molto intelligente. Il cervello mammifero fortemente basato sulla comunicazione. Mentre il cervello rettile ha tre tipi di meccanismi: il primo la 3

paura, il secondo laggressivit, il terzo il sesso. Pu essere voglioso di sesso, fa il relativo verso a tutte le raganelle che sono l attorno, oppure un maschio in apertura di territorio e fa un verso forte come per dire Ti faccio paura. Alcuni rettili quando vengono registrati questo vale anche per i mammiferi fanno tutti la stessa cosa, per esempio prendono il senso della paura base e lo fanno diventare pi complesso. Per esempio i Mustelidi hanno tre messaggi di pericolo. Quando vengono registrati i messaggi di pericolo dallalto, si possono vedere questi piccoli mammiferi che guardano tutti in alto, perch significa attenzione, pericolo di rapace! Laltro attento dal basso tipo serpente e tutti saltano fuori dallerba. Ricapitolando, il cervello rettile territorio, paura, sesso. Il cervello limbico degli affetti e dell'amore I mammiferi riprendono questi messaggi e li rendono estremamente pi complessi. E non si tratta pi di un messaggio per s, i mammiferi aprono il livello sociale, la famiglia, la comunit. Lunico messaggio collettivo dei rettili per laccoppiamento, o lanciano i messaggi agli altri per paura o per intimidazione, ma non si tratta comunque di messaggi sociali. Gi gli uccelli sono paralleli al livello evolutivo del cervello mammifero. Anche nellaccoppiamento dei mammiferi c uninibizione del cervello rettile altrimenti la femmina, subito dopo laccoppiamento, andrebbe a cercare un nuovo compagno; c uninibizione degli ormoni dellaccoppiamento in modo che lei rimane vicina alla prole, mentre lossitocina e la prolattina agiscono per inibire il cervello rettile, per permettere al comportamento materno di emergere. E un livello molto bello, molto interessante. Ad un certo momento noi ci siamo trovati a essere primati, a dover sviluppare, ad un livello ancora pi elevato di mente, di elaborazione, delle informazioni su livelli molto pi avanzati. Gi i mammiferi hanno un discreto livello di intuizione, di razionalit. Gli uccelli creano dei nidi complessi e fanno delle cose molto interessanti, i canidi fanno delle strategie di gruppo complesse per accerchiare, fare tutta una serie di cose. E tanto pi complessa la specie, tanto pi si tende a raggiungere un livello di accoppiamento che sia lungo nel tempo. Questa una motivazione biologica, perch il bambino non che nasce ed gi adulto. Ci mette perlomeno 3, 4, 5 anni e la struttura della coppia tra uomo e donna deve essere precisa. La scelta tra uomo e donna: luomo deve sceglier una donna che abbia una certa presenza e la donna deve scegliere un uomo che abbia una certa presenza, che diano lidea di essere stabili perlomeno per 4-5 anni, un ciclo. Da qui nasce lidea della coppia perfetta, dellamore, della famiglia che, a livello biologico, essenzialmente corretto. Non corretto a livello umano, perch noi non siamo pi a quellistanza e comunque la decisione di fare una famiglia non dipende pi dallet o dal sesso. Noi possiamo scorporare la sessualit, laffettivit, lamicizia dallaver dei figli. Ma tutte queste energie sono assolutamente fondamentali nella comprensione degli scompensi emozionali. Sono dei blocchi psichici. Nella formazione del carattere se queste energie non vengono sviluppate in modo naturale possono creare una serie di tragiche alterazioni, dove le energie di base o lavorano troppo o lavorano poco. La Mappa Psicosomatica Essenziale Questa mappa rappresenta uno schema semplificato: destra, sinistra, alto, basso lo schema biologico o neurobioenergetico pi semplice per interpretare in modo corretto le patologie psichiche. Tutte le alterazioni, dalle quelle leggere a quelle pi gravi. Nella situazione delle pi gravi c una rottura degli equilibri, nelle situazioni lievi c un momentaneo squilibrio. Quindi, pu essere per esempio che voi avete una persona che ha avuto un certo imprinting allinterno di un rapporto di lavoro o di amicizia normale, a un certo momento fa scattare dei processi iper-affettivi, diventano troppo gentili. Oppure non sono gentili per niente, zero affettivit; oppure sono troppo di fegato, sono iperattivi; oppure sono negativi sul lato maschile e sono sempre arrabbiati; oppure sono sempre negativi dal lato femminile e sono sempre depressi. Queste patologie a livello energetico sono il classico delle tre pi importanti discipline di psicologia 3

olistica. In Cina, in Tibet e nellAyurveda questo tipo di processi sono gi stati studiati con un discreto livello di conoscenza gi 3000 anni fa (quindi molto antichi), dove il dottore dellImperatore che incontra la figlia che non mangia pi, sente solo i polsi, non la vede neanche, dai polsi sente gli organi e capisce che lei ha un Cuore chiuso e un intasamento della Milza. La Milza andata in chiusura, perch lapporto affettivo stato scarso e quindi il lato affettivo si chiuso, non d pi energia affettiva al Cuore, il Cuore triste e la Milza carica. La Milza carica crea questo processo che noi chiamiamo depressione, rimuginamento, ossessione. Quindi, il dottore senza usare niente, senza usare lalimentazione, senza fare massaggi o agopuntura, semplicemente la fa arrabbiare per farla spostare sullaltro lato. Facendola arrabbiare (bastava poco per farla arrabbiare bastava dirle tu invece di chiamarla Sua Altissima Santit) la faceva spostare cos dallenergia femminile (interiorizzata, introversa e chiusa dentro) a quella maschile (attiva, esteriorizzata) salvando cos il Cuore e salvando la principessa lavorando semplicemente sul bilanciamento dellenergia a livello psichico. Questo nel Nei Ching So Wen di 2000 anni fa che ha dentro una pratica di psicoterapia di estrema intelligenza.

LE ENERGIE PSICOSOMATICHE ORMONALI-EMOZIONALI


Entriamo pi dettagliatamente nel campo delle Energie Psicosomatiche Essenziali: gli Shen della medicina tradizionale cinese e dei rispettivi livelli psicosomatici (fig. 44 o poster a colori della Mappa Psicosomatica Essenziale). Ricordiamo che per tutto quello che riguarda i centri energetici i Chakra - e i loro rispettivi livelli psicosomatici, dal punto di vista pi tecnico, fisiologico e descrittivo, facciamo direttamente riferimento al testo Psicosomatica Olistica. Queste energie ormonali-emozionali essenziali sono una delle risorse principali del counselor per capire lo stato delle persone ed aiutarle a ribilanciarsi. Il primo livello psicosomatico Il primo livello psicosomatico (il primo chakra e tutta larea relativa), rappresenta il centro della prima energia psicosomatica fondamentale. Ha la forza vitale del cervello rettile, la sopravvivenza. Quando funziona si esprime come: io ho bisogno di vivere e di sopravvivere, io faccio le mie cose, io sento il mio corpo, io mi sento vivo. Se in una persona questo centro viene inibito, perch i genitori non ce lavevano, o perch lo picchiavano, o perch la persona stata in una situazione in cui non poteva esprimere questa energia primaria, questo centro spento e bloccato sar soverchiato dalla sua energia primaria negativa che la paura. Quindi tutte le paure, le ossessioni, le crisi di panico, tutte le paure di base, sono blocchi di I Chakra. Nei blocchi di I livello l'energia vitale, la reazione stata spenta e siamo andati in inibizione pi o meno grave dellazione. La paura blocca il I Chakra, la paura lo comprime, blocca lattivit reattiva, non puoi n attaccare n fuggire. Pensate che nelle statistiche la grande maggioranza delle donne che vengono aggredite non grida, non si ribella realmente, c una paura paralizzante ed i maniaci hanno una particolarissima attenzione psicologica ad individuare quella che non reagisce. Grandissima parte di tutta leducazione basata su questo; per esempio il meccanismo per inibire il I Chakra la punizione, meccanismo basato sul dolore e la paura. Ti punisco, ti picchio, ti mando in castigo, ti schernisco, ti metto in uno stato dimpotenza: io posso e tu no. Ti ho detto di stare fermo! Fai il bravo! Questo diventa uninibizione dellazione. Che poi pi complessa, ha una serie di sfaccettature perch lo posso inibire sullazione, sullamore, sulla creativit, sullintelligenza (taci che sei stupido!), ma la base sempre sul I Chakra. Questa energia primaria di Rene potentissima, quanto pi viene inibita tanto pi pu degenerare in malattia. Se le persone hanno poca di questa energia di base, ci sono tre fattori concomitanti che devono essere valutati parallelamente per poter capire a fondo il 3

carattere ed il blocco principale: 1) lanima della persona; 2) la genetica della persona; 3) lambiente. Prendiamo ad esempio il carattere masochista, caratterizzato da un blocco delle energie attive di primo livello. Il carattere masochista, nella mia particolare visione, tipico di un bambino o una bambina cresciuti in una famiglia dove geneticamente, se dovessi fare un parallelo con un animale, pi nellenergia delle mucche, dei buoi, che non nellenergia delle pantere. Sono persone generalmente pacifiche o represse, come dire - la mucca la prendi, la spingi, la tiri e lei ubbidisce. Se fosse un toro sarebbe molto pi difficile, ma lo posso castrare e farlo diventare un bue che subir per tutta la vita senza ribellarsi. Quindi, ha gi una conformazione genetica di questo tipo. In effetti ha tanta energia, ma di base questenergia di I livello non arriva, chiusa dentro. Quindi, questa persona pu facilmente essere sottomessa e diventare, attraverso un condizionamento esterno, un carattere di tipo masochista: non usare la reazione, ma subire. Ha la pelle spessa, la conformazione del corpo pi lenta, pi linfatico che bilioso. Se fosse pi bilioso non lo riusciresti a trattenere. Se un toro non riesci ad imporgli di stare fermo, tirare laratro. A differenza della mucca, il toro ti scaraventa, ti schiaccia e ti incorna. Il livello familiare, genetico , di terreno dellenergia di base gi strutturato. Poi, ovviamente, anche con quella struttura, chiamiamola di base, genetica, lanima della persona pu essere molto attiva e superarla, oppure le situazioni esterne possono non toccare, ma tendenzialmente ci sono delle corporature o delle strutture neuro-psico-fisiche che ci portano a vivere di pi certe situazioni. Lindole una base energetica che tutte le scuole antiche riconoscono. Lindole pu esser cambiata con opportuni esercizi, per c, genetica. Se una bambina nasce in una famiglia dove c una bella mamma grassa e pesante gi da piccola sar gonfia; da ragazza non sar sicuramente unatleta, potrebbe essere una lanciatrice del peso, ma sicuramente non una centometrista. C anche lo sport per quel tipo di carattere (carattere che in omeopatia viene definito carbonico). Non pu fare delle cose veloci, ma lente e forti. Invece, se uno nasce in una famiglia di intellettuali magri e veloci, non far il sollevamento pesi, perch non ha il fisico di base. Quindi abbiamo la personalit di pancia, legata alliperattivit del cervello rettile, forte e tendenzialmente pi larga, ha calore nel corpo. La tipologia media di cuore, con una struttura fisica pi in equilibrio, armonica, bella. La tipologia di testa, con figura alta e longilinea. Le tipologie omeopatiche verticali di testa sono fluorici/fosforici, quelli medi sono i sulfurici, quelli fisici sono i carbonici. Il secondo livello psicosomatico I linfatici sono di Milza: II chakra. Il linfatico il sistema della mamma, la forma della donna rotonda. In tutte le vecchie tradizioni le grandi madri sono opulenti. Come mai le grandi Dee Madri steatopigie hanno queste forme? Devono essere cos, perch in caso di carestia il magro muore, mentre il grasso dimagrisce, ma sopravvive. La mamma alleva i figli e quindi "Dea Madre". Il carattere del II livello, che per i taoisti rappresentato dalla Milza, sensuale, una porta sul Cuore, che, attraverso la Milza, manda in circolo la "linfa" il piacere e la dolcezza: come lessere caldo, rilassato, lento. La mamma la figura genitoriale che ti accoglie e ti ci abbandoni dentro, sei nella sua energia di pancia. Non andiamo! facciamo! Al contrario, lentezza, tranquillit, riposo. Se un uomo avesse questa caratteristica lenta ricordiamo che noi uomini siamo ancora geneticamente nella giungla non andrebbe a cacciare, perch non porterebbe a casa niente. Al massimo pu diventare un buon contadino, aiutare in casa le donne. I maschi devono essere veloci, attenti, cattivi, avere il fegato, avere luso dellaggressivit in modo intelligente, essere lUlisse della situazione. Negli ultimi anni le donne sono dovute diventare un po maschili per conquistare una civilt maschilista, ma la vera forma del femminile la lentezza e la pienezza. Questa parte del corpo si muove, vibra, presente, lenergia la dolcezza, la bellezza, il rilassamento. E la massima espressione del sistema 3

parasimpatico, me la godo. Infatti, quando noi godiamo, i liquidi spermatici o i liquidi vaginali sono essenzialmente linfatici, di II livello, di Milza. Il terzo livello psicosomatico Il III chakra si osserva nella vitalit dei bambini, negli animali che corrono, nei cavalli nervosi, sanguigni e scalpitanti; i gatti, i cani se vanno in giro si fanno anche del male, ma devono esplorare, fare esperienze attive. Se si prende un animale e lo si mette alla catena, questo si arrabbia. Se un animale un po bilanciato, si sposta sul lato passivo invece che attivo e va in depressione. Negli zoo gli animali vanno in depressione. Alcuni sono aggressivi, altri diventano ossessivi. Hanno il I Chakra caldo, hanno voglia di girare, di mangiare, di accoppiarsi e invece sono imprigionati e alla prima occasione attaccano. La rabbia lelemento che stringe questa parte che invece dovrebbe essere aperta. La rabbia pu essere espressa, pu essere una personalit Yang che comunque la esprime in un dato contesto, oppure pu essere un contesto o una personalit che non ti permette di esprimere la rabbia interiorizzata: diventa rigida, dura e offende amabilmente con la voce. Questo tipo di energia assolutamente vitale nellambito delle esperienze della vita. Il quarto livello psicosomatico Il cuore, il IV chakra, sia il centro affettivo ed emozionale del nostro essere, sia, pi profondamente, il centro dellidentit e della coscienza di s. Quando si dice io, in ogni parte del globo, si indica il centro del petto. Per questa ragione il lavoro sul quarto livello il pi importante e delicato di tutti. Quando noi lavoriamo sulle esperienze infantili mediamente entrano in gioco questi tre livelli: - il primo, che parte gi dallinizio come costituzione della mamma. Se la mamma non ha latte o ha latte ma non ha contatto con il proprio corpo il bambino non viene alimentato o non riceve nutrimento sensoriale sul corpo. - il secondo la mamma affettiva o non affettiva, - il terzo la mamma o il padre che ti d lo spazio del gioco o che ti nega lo spazio del gioco. Sono le tre variabili pi importanti nellambito della biologia dello sviluppo psichico. Dallaltra parte ricordiamo sempre il riconoscimento del Cuore: se il bambino non viene amato (la piccola creatura percepisce di non essere amato o non voluto gi dal concepimento), il senso di riconoscimento gli viene a mancare, e gli viene a mancare il punto centrale dellidentit. E come limpossibilit di dire io esisto. Facciamo una piccola parentesi. Noi come scuola del Villaggio normalmente partiamo dal concetto di base che lanima non sia il corpo, ma che lanima abbia una sua esperienza e che poi entri nel corpo e si incarni. Possiamo anche prenderlo come ipotesi di partenza, per cui capiamo tantissime cose che altrimenti sarebbero impossibili come quello di avere quattro figli tutti dementi tranne uno che diventa un professore universitario o suona o fa delle cose incredibili perch le possedeva gi. Altri hanno la capacit di liberarsi da alcune condizioni: ci sono fratelli assolutamente piatti e normali o appesantiti e abbruttiti dalla vita e c uno che diventato una persona straordinaria, perch aveva gi da bambino la capacit di cogliere la spiritualit delle cose. Facciamo un esempio classico: la tradizione di non essere amati dalla mamma, la tradizione ti viene tramandata: la mamma cattiva, tinsegna ad essere cattiva e tu trasmetti la cattiveria ai figli. Un maggiore agio economico ha fatto s che la vita fosse meno orientata alla sopravvivenza e che ci fosse un incremento straordinario damore verso i figli nel giro di tre, quattro generazioni. Adesso c un numero inferiore alla media di bambini non amati, mentre nella mia generazione era superiore alla media. Era impensabile che i genitori giocassero con i figli: tiravano due calci al pallone o andavano insieme al mare qualche volta. Per tradizione il figlio era lasciato alla moglie mentre il marito andava a lavorare o al bar. Quindi, esiste anche la possibilit di scavalcare queste consuetudini. ma lo rispetter come anima libera. Altrimenti mio/a, fai quello che ti dico io!. Quindi, quando la madre o il padre agisce da padre padrone, ti devasta la vita: tu non esisti, il tuo io deve essere come quello che vuole il tuo genitore, devi 3

seguire il suo modello, devi entrare nel suo schema. Oppure, prendiamo ad esempio i cani, alcuni sono contenti di ricevere un pezzo di pane e non chiedono nient'altro, altri che muoiono di crepacuore se non ricevono affetto. Io ho avuto un cane, Dick, un cagnone pastore belga, lo avevo ricevuto da un vicino di casa "malefico": era un signore piccolo di statura, vestiva sempre di nero, era cattivo, picchiava i suoi figli, era una presenza negativa, ne combinava di tutti i colori. Un giorno viene da me e mi chiede vuoi un bel cane? al che io rifiuto. Passano dei giorni e mi succede di vedere nel suo cortile un pastore belga tutto ossa e spelacchiato ed emanava unenorme tristezza. Anche se non volevo cani gli dissi che avevo deciso di prenderlo. Il cervello rettile del padrone era sicuramente pi rettile del cervello del cane che avr avuto anche qualcosa in pi del cervello mammifero. Lo presi e nel giro di due mesi diventato un batuffolo di peli. Non era triste solo perch era alla catena, ma lo era perch non si sentiva amato, lo si vedeva negli occhi. Infatti, stato un cane amorevolissimo e umano. Quando litigavo con la mia fidanzata mi morsicava, come dire lasciala stare. Quindi nella logica di queste energie il riconoscimento (pu essere anche un cane) fa nascere questo stimolo. Se questo stimolo non c cosa comunissima o tu hai dentro una forza straordinaria, o sei fortunato trovando qualcuno che ti aiuta, ti ama e ti fa crescere, altrimenti questo centro chiuso. Hai dimenticato la tua vera natura e sostituisci tutto quello che dovresti sentire con il cuore, con la testa. Assumerai comportamenti meccanici: devo fare cos, se devo amare scelgo la donna che va bene a mio padre, scelgo la fidanzata che va bene per la famiglia, se devo fare lamore penso come farlo. Tutto con la testa. Il cuore qualche volta mi spaventa, perch mi porta in contatto con il dolore, esce il buco creato allinizio che mi ha creato cos tanto dolore. Il quinto e sesto livello psicosomatico Il V e il VI chakra spesso funzionano insieme. Il V parte gi dallinfanzia, ma si sviluppa soprattutto nelladolescenza. Il bambino deve esprimersi. Tutte le energie che abbiamo passato in rassegna si esprimono attraverso la voce. Il V Chakra fatto da sette vertebre: ognuna deve esprimere la sua natura. Se ti viene impedito di esprimerti con il canto, il gioco, il riso, il pianto (non arrabbiarti! non ridere!) tu blocchi tutto il livello nel corpo. Attenti a questo comportamento si possono sviluppare una serie ampia di tumori alla tiroide, noduli, tiroiditi di Hashimoto. Lavorando sulle emozioni, sullapertura emozionale, quando la persona pu essere libera di esprimere il positivo e il negativo, tutti i lati, i sette lati del proprio essere. Il VI chakra si sviluppa a partire dai 4-5 anni e per tutta let scolare, ancora di pi dopo i 18 anni ed quella caratteristica che i tuoi genitori ti riconoscono, lintelligenza. Il genitore stupido pensa che lunico modo di vivere sia il suo per cui devi fare come ti dice lui e ti castra lintelligenza. Oppure, gli fa paura la tua intelligenza perch lui si sente stupido e quindi ti continua a castrare, ti continua a tagliare a livello mentale, ti dice che sei stupido, che sei un idealista, ma non cos, che cavolo vuoi sapere, taci tu!, qua come ti dico io, se ti piace va bene, se non ti piace va bene lo stesso. Spesso la castrazione dellespressione e la castrazione dellintelligenza vanno di pari passo. Spesso i genitori castrano il V e il VI livello insieme. Quando il bambino gioca in un certo modo intelligente, se lo vedo e lo amo gli d un rinforzo, se gli dico smetti di fare casino, che significa che blocco lenergia di Fegato, gli sto dicendo che stupido, che quello che lui sta facendo una cosa stupida. Da queste apparentemente banali comunicazioni del genitore il bambino deduce di essere stupido. Allinizio il V e il VI chakra sono molto importanti per la fiducia che uno ha nel Cuore e nelle energie basse istintive. Quando noi riapriamo le energie basse, poi il lavoro di apertura del IV, del V e del VI livello pi veloce. Uno acquisisce la forza e quindi lenergia. Tutte le scuole indiane e cinesi dicono che gli occhi sono il Fegato, gli occhi sono lanima, intorno locchio fisico loro lo chiamano Fegato, fuori dallocchio il Rene, dentro nellocchio il Cuore. Se hai gli occhi rossi il fegato, se li hai cerchiati di scuro il Rene, se hai gli occhi luminosi o spenti dal di dentro il Cuore. Nella visione dellocchio, se tu riapri le energie di Fegato, la vitalit, immediatamente locchio si elettrizza. Se tu rinforzi i Reni, locchio diventa pi forte, se no si ritira. Non puoi lavorare direttamente sullocchio. E pi semplice lavorarli come singoli 3

problemi. Il lavoro sul VI livello, sullintelligenza, una volta che la base riacquisita, un lavoro molto bello, molto pi creativo. A questo punto per esempio a questo livello vengono fuori tutti i gruppi avanzati: la Primal, la Family Constellation, la Co-dipendency che lavorano dopo che la persona ha liberato le energie primarie del corpo, si sentita, ha liberato le grosse istanze, ma c ancora tanto lavoro psichico da fare, allora l questo lavoro funziona benissimo. Il settimo livello psicosomatico Lultimo livello che viene bloccato, oltre allintelligenza, lo spazio vuoto. Quello, paradossalmente. il livello pi libero che abbiamo, perch la religione non ne capisce nulla (la religione, se va bene, si ferma al Cuore, qualche raro mistico arriva al V livello). Pu essere oscurato pi dal VI che crea la cappa io non capisco un cavolo o ho le energie basse perch il I Chakra ferma le attivit del VII. Se apri il I, lenergia sale facilmente al VII che si apre con estrema facilit. Quello il livello della meditazione spontanea, naturale, della percezione globale dellessere. E un livello di facilissima apertura. Non interferisce con niente di quello che avete fatto, perch non avete fatto niente del genere nella vita. Vi ho dato una base energetico-neuro-fisiologica, attraverso cose semplici, che potete utilizzare con molta chiarezza nella comprensione dei meccanismi: come mai una persona diventa passiva o attiva, come mai uno sta nel corpo o magari bloccato nel corpo o sta troppo nella testa o va fuori di testa, come mai uno apre o chiude il cuore, ecc. Le cose di base hanno una loro struttura relativamente semplice. Dopo vi faremo un excursus fra le varie scuole di psicologia, i vari personaggi che hanno creato la psicologia contemporanea e di ogni personaggio non vi faremo la storia facilmente consultabile su qualsiasi testo ma vi facciamo partecipi di ci che di pi interessante hanno detto e che serve a noi come persone orientate alla crescita umana. E in seconda battuta sappiamo che certi psicologi o certe scuole lavorano su certi argomenti. Quindi, se tu hai un disturbo di relazione grave e tu fai loperatore, per esempio gli fai i massaggi, gli dici ma tu sai che esiste la sistemica relazionale che ti permette di riaprire in un certo contesto pi globale e sistemico le relazioni?. E allora lo indirizzi. Se invece uno ha un disturbo della prima infanzia gli dici sai che esiste un tipo di terapia che si chiama Primal oppure se ci sono dei blocchi profondi ancorati a degli episodi, la bioenergetica o la gestalt sono molto utili. Piano piano voi potete orientare sulla base della conoscenza diretta al terapista o a delle scuole. Faremo anche il passaggio fatto oggi a livello evolutivo-genetico, lo rifaremo per quanto riguarda levoluzione umana.

I GRANDI PERSONAGGI E LE GRANDI SCUOLE DELLA PSICOLOGIA


In questo capitolo esporremo le scuole ed i personaggi pi importanti della psicologia. La psicologia nasce con la civilt umana. Nelle grandi civilt del passato, migliaia di anni fa, avevano gi compreso una serie vastissima di processi. Per noi punto di riferimento e dinizio della psicologia contemporanea Freud, che ha riunito insieme i vari pezzi di psicologia preesistenti che avevano antiche e profonde radici.

LA PSICOANALISI DI SIGMUND FREUD


Luisa BARBATO Iniziamo con Freud che sembra semplice. In realt non lo , perch molto conosciuto e abusato ed difficile ritornare allessenza del suo pensiero. Proviamo a dare soltanto qualche flash, qualche punto di collegamento per vedere anche lo sviluppo successivo. La prima cosa da puntualizzare che in realt Freud si inserito in un movimento di pensiero che gi era presente nella cultura europea occidentale e che esisteva da centinaia di anni e millenni nelle culture orientali. Lo studio dellinteriorit e della psiche (la parola psiche deriva da anima) esisteva quindi gi da moltissimo tempo nella psicologia delloriente. I suoi riferimenti allepoca erano la scuola dellipnosi di Charcot, e comunque gi esisteva un filone di psichiatria che faceva riferimento alla medicina antica. Quindi, non vero che il suo pensiero nasce dal nulla. stato un conduttore di idee e sperimentazioni, e laltra cosa che secondo me, bisogna sottolineare, lattenzione costante alla ricerca della controparte biologica, ad una serie di fenomeni che lui osservava dal versante della psiche. La neurobiologia era agli inizi, quindi probabilmente se Freud vivesse adesso avrebbe un altro taglio. Auspicava che le ricerche future dessero una controprova fisiologica di quello che lui asseriva come movimento della psiche, ma quando queste controprove sono iniziate ad arrivare da Reich, che ha cercato di fare la sperimentazione di quello che diceva Freud dal punto di vista del corpo, non sono state accettate in primis da lui e poi da tutta la nomenclatura. In qualche maniera le strade si sono divise. Cera una componente ortodossa che in un certo senso ha congelato il pensiero di Freud che ha rifiutato di trovare dei collegamenti. E invece tutti quelli che hanno continuato quello che Freud aveva auspicato, hanno preso altre strade. Si ritiene che la parte organicistica di Freud, che quella che si basa sulle pulsioni, in realt ormai corrisponde ad una concezione un po idraulica: questo ingorgo delle pulsioni, questa scarica vista come modello molto semplicistico, oggi con le attuali scoperte non regge molto. Indubbiamente alcune definizioni che lui ha dato e alcune scoperte che ha fatto sul funzionamento dellinteriorit, sono rimaste e sono la base di tutte le cose successive. Gli dobbiamo molto in ogni caso. La scoperta dellinconscio Sicuramente il punto di partenza fondamentale : lasserzione e la scoperta dellinconscio. Quella che a noi sembra una cosa quasi scontata - in realt fu veramente una scoperta anche se le culture antiche gi lo sapevano - lidea che esiste una parte della nostra mente che non consapevole alla nostra coscienza. Quindi lidea che la psiche, la mente (in realt io uso mente e psiche come sinonimi; in realt non sono la stessa cosa, lo faccio per semplificazione), quindi la nostra consapevolezza non include una parte della nostra interiorit, ha un peso un po importante nella nostra vita. linconscio che esce fuori dal pensiero consapevole, dal pensiero razionale, che condiziona il nostro agire. Questa scoperta venne fuori dagli studi condotti sullipnosi: ipnotizzando delle persone e velando il livello di consapevolezza ordinaria, emergeva tutta una serie di vissuti, distanze, di ricordi che non venivano ricordate appena si tornava al livello di coscienza ordinaria. Questo apr un grande varco nel contesto storico dellepoca (tra il 1870 ed il 1880), dove cera una forte morale borghese, il tema centrale era la grande separazione della cultura dalla parte istintuale e quindi sessuale. Ci che lui andava scoprendo era sempre relativo alla grande depressione dellenergia che lui chiam funzionale-libidica, perch questo fu molto il tema dei suoi tempi. Diciamo che nella nostra cultura le patologie sono molto meno relative alla depressione sessuale e toccano altri contesti, ma allepoca quello che veniva invece scoperto era lagire di queste forze sessuali che venivano represse e che da canali inconsci poi diventavano consci da questo collegamento tra lassetto fisico della persona e del materiale che non era reperibile nella coscienza ordinaria che la 3

persona aveva. Questo un punto che poi rimasto. La semplificazione che Freud vedeva era che il materiale rimosso era la pulsione fondamentalmente libidica, quindi sessualit a cui non era possibile dare corso. Invece, noi adesso sappiamo che le cose sono un po pi complicate. Se ragionassimo sul nostro approccio attuale diremmo che cera un blocco di II livello che veniva percepito, o un blocco di I per quanto riguarda laggressivit. In realt noi adesso sappiamo che tutti i livelli interagiscono e che ciascuno di essi ha delle componenti di cui non siamo consapevoli finch non lavoriamo a quel livello o su quel blocco. Quindi, lidea iniziale era che vi questa parte inconscia e che essa relativa a forze funzionali che sono a loro volta relative allaggressivit, alla libido e che negli anni successivi si scopre che riguarda lautoaffermazione, il narcisismo. Nella parte istintiva lui vedeva soprattutto il lato affermativit come funzione di sopravvivenza, la libido e laggressivit. Fece, quindi, questo corollario e identific tutte le patologie in relazione alle parti che venivano rimosse. Quindi, questo port allanalisi dello sviluppo dellessere umano e del bambino e identific delle fasi nelle quali il bambino evolve con delle strutture funzionali che man mano si evolvono e identific questa fase non natale, poi cera la fase relativa allallattamento e alloralit e alla fase anale quando avviene il controllo degli sfinteri, la fase genitale quando arriva la parte edipica in cui in teoria ci sarebbe una prima maturazione genitale dellessere umano. Il complesso di Edipo Sul complesso di Edipo lui fiss gran parte della sua costruzione teorica. In realt gran parte dellapproccio di Freud basato sul complesso di Edipo inteso come impossibilit da parte del bambino di avere un accesso anche sessuale alla madre con relativa castrazione, per cui tutta una parte libidica viene rimossa. Lo stesso vale per la bambina per tutta una serie di complicazioni che adesso non prendiamo in considerazione. In realt il complesso di Edipo ha una sua valenza anche attuale. Prima si era detto no a tutta questa cosa sul pansessualismo (in realt i temi sullEdipo sono molto pi complessi), per limportanza di questo pensiero che, secondo me, va tenuto presente che in qualche maniera luscita del complesso di Edipo che avviene a 5, 6 anni- sancisce lentrata del bambino nel mondo della cultura. Quindi, lidea che cera di fondo che era ottocentesca ma che comunque ha una sua valenza (si dimostrato adesso che la disfunzione di queste cose porta a molte patologie) che in qualche maniera perch ci sia cultura, perch ci sia socializzazione occorre sacrificare una parte istintiva funzionale. Quindi, la societ e la cultura si costruiscono sulla repressione di una parte di noi, quella relativa alle pulsioni, agli istinti. una concezione molto classica. Sono discorsi sulle societ primitive, sullorda primordiale. possibile poi levoluzione socio-culturale, laccesso alla conoscenza e alla tecnica, cio in qualche maniera una repressione di una parte istintuale. Questo molto importante, perch pone le basi di una concezione di fondo quasi pessimista, che anche nella psicoanalisi in generale, che la seguente: se ci deve essere una repressione delle pulsioni in qualche maniera un dissidio insanabile. A quel punto non potr mai esserci una vera infiltrazione delle forze istintive della persona con la cultura e la societ, perch i due sono in conflitto. Infatti quando Freud parlava della guarigione lui era molto lucido su questi punti e non aveva molte illusioni diceva che una buona analisi riesce bene se porta una persona dalla sofferenza patologica, cio dallavere molto materiale istintivo non espresso, rimosso, molta aggressivit rimossa, molta libido rimossa, al riconoscimento di questo, e quindi passare dalla sofferenza della patologia alla normale infelicit dellessere umano. Quindi, linfelicit dellessere umano in qualche maniera data, perch strutturale al sistema sociale. E sottolineo questo punto, che secondo me importante conoscere quando ci si rivolge a una terapia, se si sceglie quella psicanalitica si entra un po in una valutazione di questo genere. Nitamo MONTECUCCO Diciamo che a livello di psicoterapia tradizionale, le persone che vengono trattenute uso questo termine 4

che un po pesante, ma reale allinterno di una struttura psicanalitica freudiana sono quelle che hanno i tempi pi lunghi in assoluto, a volte anche 10, 12 anni. Sono psicoterapie che hanno unimpronta molto strutturata che spesso spinge, pi che al riconoscimento di alcuni blocchi o complessi psichici interni, alla loro fortificazione. Se si ha un minimo di conflitto con i genitori e si entra in una psicologia freudiana, si tende a ingigantire i rapporti di potere allinterno o certe problematiche interne fortissime. Una cosa a mio avviso reale e molto pesante, la presenza, nella struttura del setting psicanalitico freudiano, di uno strapotere del terapista e dellimpossibilit da parte del paziente di concludere la terapia. Io ho avuto tantissimi pazienti che hanno impiegato due anni per finire unanalisi che stavano facendo da dieci anni. Non riuscivano ad affrontare il terapista e ogni volta che lo facevano era vediamo un pochino perch tu stai tirando fuori queste resistenze. Non cera mai un ascolto reale alla frase mi sento dopo otto anni di aver finito lanalisi, non mi sta dando pi niente. Tra laltro i freudiani hanno unorigine economia di tipo classico, si paga la sessione anche durante le vacanze, anche se si manca alla seduta. E una struttura economica rigidissima e quindi, tranne qualche personaggio tra i freudiani di grande rilievo, percepisco spesso la tradizione freudiana come un rallentamento della crescita umana. Sicuramente il primo anno utile, ma poi diventa una stasi da cui molto difficile uscire. Qui lo dico, qui lo nego. Luisa BARBATO Sono state trovate alcune lettere scritte da due suoi pazienti, nelle quali emerso che Freud in realt era molto comprensivo e non era un personaggio cos rigido. Di solito sono gli allievi che creano poi rigidit inesistenti. Il punto evolutivo importante che ci interessa di Freud che ebbe in seguito unevoluzione dalla sua concezione forse un po semplicistica: ci sono forze funzionali che vengono represse dalla cultura e dalla societ che si strutturano in fasi diverse dalla vita, la patologia nasce da questo conflitto tra cultura e istinto. Le varie aree della psiche Questa concezione venne articolata un po meglio ed a un certo punto lui defin questa meta psicologia in cui defin le tre istanze psichiche che importante segnare perch poi sono riprese da molte scuole: lES il luogo delle nostre forze pulsionali, ci sono tutti i ricordi e i fantasmi, che non sono addomesticabili. Sono in qualche maniera forze primitive che agiscono e sono parte istintiva delluomo e di tutti i fantasmi legati a queste forze. Quindi, tutto il tessuto infantile che si imparato a dominare e a rimuovere queste forze. LIO che praticamente listanza della consapevolezza, la nostra parte che si relaziona con il mondo e ne siamo consapevoli, per cui vi entra anche la personalit che si relaziona con il mondo, dove lIO in realt in contatto con lES, nel senso che molte delle cose che lIO esprime derivano dalle forze dellES che si muovono. Possiamo fare un esempio: una persona che ha una forte aggressivit che viene rimossa alla quale probabilmente non ha accesso pu essere una persona che nella struttura, nella relazione con il mondo si presenta incapace di agire. Quindi una struttura apparentemente passiva, dove lIO si presenta remissivo, e in realt questo atteggiamento consapevole e questa persona si sente timida e molto bloccata e sente che non riesce a reagire alle situazioni, una situazione di copertura di una forza aggressiva che completamente inconsapevole alla quale lIo reagisce da controaltare. Lo schema delle varie aree della psiche: lEgo come lIo, lId, come parte profonda, il Super-Ego o Super Io in alto, la zona della Coscienza, una zona dellInconscio che spesso viene collocata in basso, la zona dei valori che sono quelli a met dalla fase dellInconscio al pre-Conscio e sono istanze 4

represse da motivi sociali che diventano represse e quindi la base dellInconscio pi profondo. Il Super Io C unistanza che si chiama Super Io, che si forma alla fine del complesso di Edipo, vale a dire quando il bambino sancisce la rinuncia funzionale alla madre e accetta listanza culturale e sociale reprimendo il suo desiderio verso la madre. Questo processo di rimozione del contenuto funzionale di s avviene tramite lidentificazione dei genitori. Il bambino non potendo contrastare la rivalit del padre, avendo paura della punizione che sarebbe la castrazione che il padre d se lui ha accesso alla madre, in qualche maniera si identifica con questa figura paterna della quale ha paura e quindi prende le caratteristiche del padre o anche di entrambi i genitori. C unadesione completa, per cui fa sue le norme morali e sociali sotto forma delle caratteristiche caratteriali dei genitori. In generale si identifica con la norma, con la legge, con listanza regolatrice. Quindi, il Super Io ha questa valenza di essere istanza regolatrice, quella che d il senso del dovere, della moralit, il senso dellorganizzazione della propria vita. Ed , appunto, lultimo che viene costituito. LEs completamente inconscio, ma anche una parte del Super Io inconscia. Questo molto importante, perch c una serie di istanze morali e del senso del dovere che in qualche maniera sono inconsapevoli: agiscono inconsapevolmente, quella parte di noi che rimprovera. Ad esempio: se non vengono rispettate determinate regole del dovere scatta il senso di colpa. Quindi, un meccanismo dellinconscio, perch ldentificazione con i genitori talmente profonda da diventare totalmente inconscia. Questa struttura molto importante e verr poi ripresa da molte scuole di psicologia transazionale. importante anche perch ci definisce una divisione con le strutture psicotiche, borderline e nevrotiche. Ad esempio se noi prendiamo una struttura psicotica, diciamo che una struttura dominata dallEs, dalle parti istintive. Da tener presente che gli psicotici hanno un Io fragile, debole che di fronte agli assalti di queste forze istintive anche Freud lo dice manca di connessione con la realt. un mediatore molto fragile che stabilisce il contatto con gli altri e con il reale. Sintomatologicamente quando avete uno psicotico davanti avete dei fenomeni eclatanti: in uno psicotico conclamato si hanno, quindi, fenomeni di delirio e di allucinazione in cui viene confuso il livello del reale. Quando lo psicotico dice che ha le allucinazioni, effettivamente lui sente le voci, come lo schizofrenico. Lui sente delle voci, ma in realt la sua interiorit, per lui le proietta sullesterno e le sente sullesterno. In qualche maniera il limite dellIo fra interno ed esterno della realt cade anche quando si vivono stadi meditativi molto avanzati e si diventa il tutto. La differenza che mentre in stati meditativi avanzati c una consapevolezza, qui manca invece totalmente la coscienza. Quindi, i tre fenomeni fondamentali per cui si riconosce una psicosi sono (vedi la mappa di Fisher, fig.42): Gli stati di borderline Lo stato di borderline quello in cui la persona ha lEs, uno sviluppo dellIo ma manca listanza superiore, per cui si dice che invece di essere una struttura bipartita, con le tre istanze, manca di una parte ed soprattutto la parte super-egoica. Questo come lo riconoscete? Una persona borderline (significa che cammina sul limite) una persona apparentemente integrale, perch ha un Io che riesce a interagire, per gli manca unistanza di regolazione. Uno dei sintomi della persona borderline la mancanza di etica. Di solito sono persone che hanno una morale per conto loro, in cui esiste limbroglio, in cui creano situazioni a loro piacimento. Inoltre, dal momento che manca listanza regolatrice del Super Io, quindi il senso del dovere, hanno una funzionalit e istintivit che delle volte deborda e che non viene per niente repressa. LIo ha una funzione di mediazione, ma ci che veramente struttura la persona il Super Io. Li riconoscete anche perch quando dovrebbero prendere consapevolezza ed esserci, non ci sono. Non si responsabilizzano, si arrabbiano subito se vengono attaccati nella loro difesa, hanno unimpulsivit molto forte. Sono persone tranquille che hanno improvvisamente arrabbiature tremende, che travalicano 4

qualsiasi regola di comportamento e di relazione. Attenzione perch la patologia borderline in grande aumento nella nostra societ, dilagante. In qualche maniera la nostra societ sta andando verso una deregolarizzazione che per non sostenuta da una centratura. una deregolarizzazione che va verso la licenza. Il voler tutto e subito e non rispettare le regole. Nitamo MONTECUCCO Questi, tuttavia, possono essere anche solo comportamenti eccessivi momentanei. Il borderline colui che sta rischiando veramente di entrare in uno stato di alterazione della propria identit che noi chiamiamo stato psicotico per intenderci in modo generale. Una persona che ogni tanto si arrabbia troppo uneccessivo, non un borderline. Non sta entrando in una psicosi, si sta solo arrabbiando. Invece, c anche quello che non solo si arrabbia di brutto, ma perde proprio la ragione e infierisce sugli altri. Sotto c un processo differente. Cio, tutti abbiamo dei momenti di eccesso in basso e in alto. Il borderline una situazione che ha sotto uno stato, chiamiamolo, patologico reale che pu essere organico o psichico o avere altre origini, ma che un reale squilibrio e quando ci entra poi difficile riportarlo indietro. Pu entrarci da tante porte diverse, dalla depressione maniaco-depressiva, dalla schizofrenia, dalla psicosi pura e semplice, dalla maniacalit spinta, comunque difficile riportarlo indietro. Quindi, non un eccesso recuperabile, un eccesso che travalica i confini e rompe un sistema di equilibrio interno. Il Super Io come Giudice Interiore: il condizionamento impiantato nella tua psiche Bisogna ricordare, cosa importantissima, che questo schema ottocentesco, dei primi del 900 uno schema che ha come base di riferimento una societ molto chiusa e conservatrice. Lo scopo della psicoterapia era di fare rientrare una persona nella sua societ e sopravvivere nella normale tristezza esistenziale. Questo significa che in Freud e in tutta la sua scuola non c realmente il concetto di cambiamento, ma c ladeguamento e il ritorno alla norma. Man mano vedremo che gi da Freud a Jung e ancora pi intensamente agli autori pi moderni, questo elemento del cambiamento e per contro del Super Io diventa molto differente. Il Super Io non necessario per una persona che abbia una consapevolezza risvegliata. Il Super Io, nelle scuole spirituali degli ultimi anni, diventa chiaramente un ostacolo alla crescita, perch ci che la societ, i genitori, la religione ha introdotto nella tua psiche contro la tua volont e consapevolezza, contro la tua vera natura. E ci che subdolamente comanda lIo dallinterno. Il Super Io il giudice interiore che continua a massacrarti ripetendoti i giudizi negativi, i codici morali, le parole dei genitori o delle persone a cui hai dato potere. E linteriorizzazione di tutte le regole sociali, alcune delle quali sono palesemente vecchie, obsolete e negative. Il lavoro sul Super Io e il giudice interiore diventata una parte obbligatoria anche nella nostra scuola di formazione. Solo quando una persona va oltre lIo sociale e ritrova il S, il suo Super Io si affievolisce e nel tempo si esaurisce del potere che aveva ricevuto. Le basi dellevoluzione psichica: bisogni fisici, affetto e riconoscimento del s Luisa BARBATO Non c la coscienza della propria auto-regolazione, auto-morale. Ladeguamento ha una morale precostituita, per cui c una situazione disperante dellindividuo, cio lindividuo qualcuno che senza la regola sociale si autoregola, cio una specie di animale istintivo che fa quello che gli pare. E questa veramente la concezione ottocentesca secondo me abbastanza disperante. Nella nevrosi le tre strutture ci sono tutte, per c un conflitto permanente tra ES, IO e SUPER IO. Quando si parla di psicanalisi bisogna sottolineare che questa la concezione classica freudiana che ancora molti adottano, perch negli anni 20 con Anna Freud inizi tutto un filone di pensiero che mise laccento su fattori differenti, filone che poi si svilupp con la Klein e Winnicot che indagando i bambini piccoli, scoprirono che ci che il bambino cerca veramente non la soddisfazione libidica, ma la relazione. Quello che veramente determina la struttura dellindividuo non la soddisfazione degli impulsi 4

e degli istinti, ma la relazione. Quindi il bambino non cerca il nutrimento, ma il calore umano. Tutta la persona si struttura sulla base della qualit delle relazioni oggettuali (padre, madre, ecc..) che definiscono dei tratti incisi che rimangono dentro e che poi diventano inconsci. Non che non esiste la parte inconscia o lIo, per non il conflitto con la pulsione, ma la relazione con laltro che la definisce. Nitamo MONTECUCCO E importante sottolineare che Freud parte da una societ che ha ancora alla base la sopravvivenza e quindi le pulsioni libidiche e il piacere il latte, la fisicit sono visti come una cosa essenziale. Cinquanta anni dopo Winnicot e tutta la scuola kleiniana spostano il livello dalla pancia al cuore e diventa relazione. La relazione pu vacillare, perch la madre era fredda e rigida, anche se era attenta e amava. Oggi oltre al bisogno e al piacere fisico di Freud, oltre al calore umano e alla relazione di Klein e Winnicot dobbiamo portare il punto centrale dellintero processo evolutivo infantile sul riconoscimento del s, sulla percezione che il bimbo riceve, dalla madre, di essere accettato e riconosciuto come Io. Ho seguito molte persone che hanno superato abbastanza facilmente i limiti fisiologici della mancanza di allattamento, o di una mamma poco affettiva, quando questa era capace di dare riconoscimento, era presente e dava una sensazione di identit al figlio. E probabile che fra 50 anni il peso si sposti ancor pi in profondit, un processo in evoluzione. Luisa BARBATO A suffragio di quanto si detto furono fatti degli esperimenti sui bambini, e tra questi ricordiamo quello famosissimo della scimmia di peluche. Crearono da una parte una struttura fredda che aveva il biberon e dallaltra parte misero una grande scimmia di peluche senza il biberon. Lo scimmiotto affamato preferiva la scimmione di peluche, caldo e soffice, anche se non aveva il latte, piuttosto che andare dalla struttura fredda che aveva latte. Quindi non era il latte che cercava bens il calore. Nitamo MONTECUCCO Passiamo al secondo punto. Dopo Freud ci fu una sorta di separazione di scuole: la scuola freudiana classica che andr avanti per molto tempo e due grandi personaggi che dalla scuola di Vienna si separano: Jung e Reich.

Biografia (di Giuseppe Pagliaro) Sigmund Freud nasce il 6 Maggio 1856 a Freiberg, in Moravia. La sua una tipica famiglia di commercianti. Laureatosi in medicina nel 1881 e dopo un trasferimento di tutta la famiglia a Vienna, lavora per un certo periodo nel laboratorio di neurofisiologia diretto da Brcke. Nel 1882, per ragioni economiche, abbandona la ricerca scientifica e si dedica alla professione medica, specializzandosi in neurologia. Nel 1885 ottiene una borsa di studio che gli permette di accedere alla leggendaria scuola di neuropatologia della Salpetrire, diretta dal celebre Charcot. Nel 1886 si sposa con Martha Bernays, che in seguito gli dar ben sei figli (la pi famosa tra loro Anna Freud, continuatrice della ricerca del padre nell'ambito della psicoanalisi infantile). Dopo aver utilizzato le tecniche classiche di quel periodo, sperimenta l'ipnosi e nel 1989 si reca a Nancy per approfondire la conoscenza di questa pratica. Tornato a Vienna, si dedica completamente alla professione di neurologo. Nel frattempo stringe amicizia con Josef Breuer, con il quale pubblica nel 1895 gli "Studi sull'isteria" e con cui inizia quella grande avventura intellettuale e clinica che lo porter alla fondazione della psicoanalisi. Nel 1899 (ma con data simbolica del 1900) Freud pubblica un'altra opera dagli esiti rivoluzionari e per certi versi sconvolgenti: "L'interpretazione dei sogni". E' una tappa che segna una svolta dell'intero pensiero occidentale, attraverso i parallelismi fra logica razionale e logica del sogno e il disvelamento del linguaggio "geroglifico" attraverso cui i sogni parlano all'essere umano concreto che ne portatore. All'alba 4

dell'avvento dei drammatici fatti che segneranno l'Europa, l'epilogo di questa epopea intellettuale non poteva che esser tragico. Nel 1933 a Berlino i nazisti ormai al potere bruciano, in un rogo libresco tristemente famoso, anche le opere dell'ebreo Freud, complice oltretutto di una strenua resistenza allavanzare della barbarie nazista. Nel 1938 la situazione talmente insostenibile che costretto ad andarsene. Si trasferisce a Londra dove, dopo un solo anno, muore per un cancro alla mascella. E' il 23 settembre 1939, la seconda guerra mondiale alle porte, epitome di quell'istinto di morte cos presente nelle opere del grande rivoluzionario del pensiero.

Opere consigliate: -L'interpretazione dei sogni (1900) -Psicologia della vita quotidiana (1901) -Tre saggi sulla vita sessuale (1905) -Il motto di spirito e le sue relazioni con l'inconscio (1905) -Totem e tab (1912-13) -Introduzione alla psicoanalisi (1915-17) -Metapsicologia (1915-17) -Autobiografia (1925)

LA PSICOLOGIA DEL SE DI CARL GUSTAV JUNG


Jung era un passo in avanti rispetto a Freud. stato il primo vero psicologo ad introdurre laspetto spirituale allinterno della psicanalisi. E parlando di questi processi noumenici, da Nous che il termine greco per lo spirito, lanima, parla proprio di una spiritualit inerente e profonda. Jung era uno psichiatra svizzero, aveva una grandissima sensibilit ed era affascinato da tutta una serie di fenomeni parapsichici e parapsicologici che invece terrorizzavano il vecchio Freud. Si racconta che un giorno si trovavano in una libreria e stavano parlando di questi fenomeni di percezione, di anticipazione degli eventi. Il vecchio Freud si arrabbi con Jung definendoli la melma delloscurantismo e gli ingiunse di smettere di ricercare in quella direzione. Probabilmente anche socialmente aveva molta paura di inficiare con i fenomeni di parapsicologia e di occultismo, un livello molto alto di psicologia che era riuscito ad ottenere a livello accademico. In quel momento ci fu unenorme tensione fra i due, Jung disse a Freud: Sta per accadere un evento e in quel momento sent un colpo e cadde un libro Hai visto? Freud lo neg, ci fu unaltra enorme tensione e Jung previde che il fenomeno si sarebbe ripetuto e infatti il fenomeno riaccadde per la seconda volta. Era inverosimile che un evento venisse previsto per due volte consecutive, per Jung si trattava di sincronicit, era certo dellesistenza di una psiche che travalica i confini fisici. Da l part un processo. Jung si isol dalla scuola di Freud e sub un vero attacco psicotico, vivendo un momento di grandissima disperazione, perch ovviamente lui si stiva fortemente allinterno della scuola di Vienna. Ebbe un periodo di allucinazioni talmente pesanti che lo portarono a scrivere un libro intitolato Sette sermoni ai morti, in cui descrisse di vedere gli spiriti che bussavano, descrisse quello che gli dicevano e le cose che gli facevano, una serie di situazioni tra limmaginario, il mistico e lallucinato. Tuttavia riusc a superare questo periodo di grande turbolenza psichica includendo le allucinazioni allinterno del proprio Io e raggiunse un traguardo dintegrit. Riusc ad espandere estremamente la propria coscienza. Jung ebbe anche unaltra serie di esperienze e la bellissima descrizione di questo passaggio si trova in unintervista che la BBC fece a Jung. Gli chiesero: Ma qual il centro della tua psicologia? E lui 4

rispose: Lanima umana, perch successo a me. Racconta che si era ammalato, rischiava di morire, era ormai dato per spacciato e muore. Esce dal corpo, si allontana addirittura dalla terra quindi era un grande spirito e vede un asteroide come un tempio, dove trova un maestro che lo accoglie e lo induce in uno spazio di meditazione. A questo punto lui felicissimo, ha raggiunto la propria vita interiore, spirituale. Vuole morire, non vuole pi ritornare indietro e a questo punto, che un classico delle NDE, Near Death Experience, le esperienze vicino alla morte, vede arrivare dalla terra lo spirito del suo medico che gli dice: Non puoi morire, devi ritornare indietro, il tuo compito non finito. Devi portare queste esperienze sulla terra. E lui sente che vero e ha la folgorazione che per salvare la sua anima questo medico ceder la propria anima. Jung ritorna, si risveglia dal coma e riesce lentamente a migliorare fino a sopravvivere. Dopo poco tempo il suo medico muore. Jung attraverso queste esperienze comprende la natura non materiale dellanima, pur essendo assolutamente daccordo sul fatto che lanima comunque entra nel corpo, nella mente e nel cervello attraverso una serie di funzioni biologiche. Mette al centro questa rivoluzione dellessere umano e struttura una serie di processi psichici tra cui forse il pi importante lindividuazione, ed espande questo modello a una parte estremamente pi profonda (proiezione). Se questo linconscio, questo diventa linconscio collettivo. Linconscio collettivo in realt poi un super conscio collettivo, facendo una ricerca stupenda a cavallo tra lEuropa e tutta la tradizione alchemica simbolica degli alchemisti. E il primo che aiuta la comprensione dei processi psichici dei testi tipo Tao The Ching, I Ching-il Libro dei Mutamenti, Il Mistero del Fiore dOro di L Tsu, dove spiegata la fisiologia sottile del processo dellevoluzione della coscienza interiore, della meditazione. Per L Tsu il TanTien Superiore, la mente conscia, che deve proiettare la propria energia luminosa nellinconscio e comprenderlo, fondendosi con esso e creando un essere pienamente cosciente. In questo caso l'io della mente viene trasformato in S, lIo quindi parte del conscio sociale, il Super Io quello che condiziona lIo a vivere la sua vita nella societ. Se lIo, per, ritrova un suo S pi elevato e pi profondo che diventa il centro, questo Super Io diventa invece una matrice di consapevolezza estremamente pi dilatata. Lanimus, lanima e il mito delleroe Altro contributo fondamentale di Jung laver capito che, nelle persone normali, lio multiplo: ossia abbiamo molte sub-personalit. Lidentit unica ma abbiamo un Animus e unAnima: Animus la parte pi positiva e luminosa, lo Yang della testa - nel libro posizionato nella testa che la luce della coscienza che deve scendere nellinconscio oscuro dove c la fanciulla, lo Yin, lAnima che deve essere salvata. In questo abbiamo ritrovato (non so se lha trovato anche la scuola analitica), studiando da altre scuole, tutto il processo mitico della discesa delleroe negli inferi per ritrovare la fanciulla smarrita (e qui c tutta una serie di racconti mitici: da Euridice, a Proserpina a Gilgamesh) e riportarla alla luce del sole. Ma a questo punto lui non pi un uomo, ma un semidio. Acquista un carattere divino e questa fanciulla di solito ha delle caratteristiche sia di donna sia di dea: per esempio la figlia di Demetra la dea della natura, Proserpina, che viene rapita dal dio degli inferi (e la terra diventa secca perch la madre natura triste), lui salva questa fanciulla e la natura rifiorisce. E unanalogia molto forte su quello che la vita umana. Questa polarit deve originare una fusione da cui si genera lanima. Quindi lanima si genera dallunione degli opposti, come maschile e femminile generano un figlio, una cosa che non cera prima, come una nuova coscienza da una vecchia coscienza. Non solo, ma scopre che le personalit possono essere multiple, possiamo avere diversi livelli di personalit. Questo concetto junghiano lo vedremo in tutte le scuole future, che lo codificano per in maniera differente. Jung afferma che in ogni uomo c una componente femminile codificata come anima, e in ogni donna una componente maschile codificata come animus: ogni relazione amorosa , in realt, una relazione a quattro; questo ne spiega, almeno in parte, la complessit . 4

Gli archetipi e linconscio collettivo Quindi in questo processo Jung espande i livelli della coscienza e scopre una cosa fondamentale: in tutte le tradizioni del mondo esistono una serie di archetipi, di basi psichiche strutturate come modelli, e questa base psichica una forza. Gli archetipi sono una forza, di solito positiva, che a volte pu diventare negativa, ma comunque unenergia psichica universale. Gli archetipi non sono solo quindi il Bene, la Saggezza, lAmore, ma sono le forze che hanno dei simboli e che vengono raffigurate a volte nelle stesse modalit dalle varie tradizioni. Questo a noi interessa enormemente, perch il primo transpersonale, perch introduce lelemento transpersonale nella psicologia. La psicologia transpersonale non la fanno mai partire da Jung e personalmente ritengo che sia realmente una delle basi fondamentali. Quindi lui era sicuramente unanima evoluta. Se volete approfondire largomento prendete le due edizioni italiane del libro Il Mistero del Fiore dOro: una, con la prefazione di Richard Wilhelm, che molto spirituale e mistica, e quella della Boringhieri che invece psicologica ed fatta da Jung. Jung era proprio uno psicologo, per cui a volte non riusciva a capire i termini meditativi orientali, ma riusciva a trasferirli in linguaggio psicologico con un fortissimo senso di realt. Ha dato vita a scuole, ha collaborato con i gruppi cristiani autentici. Io ho fatto alcuni anni di analisi con Dora Kalf che ha sviluppato il Sand Play il Gioco della Sabbia e ha lavorato in collaborazione con i monaci tibetani della Svizzera. Quando andate ad una riunione della scuola junghiana sentite realmente un clima di tensione spirituale, anche se per la maggior parte questi personaggi hanno pi una spiritualit istintiva, intuitiva che non una vera pratica di meditazione reale. E un anelito per molto forte. LOmbra: il lato oscuro della forza interiore Una delle grandi scoperte che poi era gi stata scoperta, ma Jung la esprime e rivaluta in un modo estremamente utile - il concetto di Ombra. Questo concetto, che nasce da questa bipolarit, cio la coscienza e linconscio, la coscienza luminosa e linconscio oscuro, ci parla di come questo Io sociale debba necessariamente, per la prima parte della propria vita, per identificarsi a livello sociale, accettare una serie di istanze psichiche che gli fanno rifiutare e rendere inconsci alcuni suoi poteri e potenzialit, e ne accetta (perch il Super Io non solo il padre e la madre che dettano le regole) degli altri. Quindi quando c questo tipo di meccanismo, lOmbra diventa il rimosso. Jung capisce che non solo vanno rimossi gli elementi dellinconscio per bilanciare lidentit, ma come il concetto di recupero dellOmbra come un potenziale (che poi viene sviluppato da tutte le scuole moderne). E non solo come un potenziale, ma una specie di rivalutazione del pozzo nero dove hai rimosso un trauma, un uovo dove tu hai nascosto delle potenzialit. Quindi, se tu le recuperi con la ragione, se leroe della coscienza scende nellinconscio e recupera la fanciulla che debole ma preziosa perch saggia e portatrice di intensit, recupera delle potenzialit. Baumann, uno dei grandi allievi di Jung, diceva che proprio quando tocchiamo il fondo al limite della depressione possiamo realmente andare a recuperare gli elementi dellOmbra che sono degli elementi della nostra anima che sono stati misconosciuti. Quindi, nellinconscio c tutto, anche il negativo, ma nellOmbra c pi questo concetto di una parte dei questo inconscio positivo. Lo stesso Jung rinacque dalla depressione - andando oltre i bordi della normale patologia - facendo un vero e proprio processo alchemico. E possiamo anche dire che alcune persone che si sono risvegliate senza aver fatto un approfondito e reale lavoro sul proprio inconscio, hanno vissuto alcuni periodi della loro, chiamiamola. Illuminazione in una fase assolutamente depressiva o addirittura psicotica. Per citare un dato molto interessante, in India cera un grande maestro che abitava a Poona ed era uno dei pi grandi maestri del suo tempo. Si chiamava Meher Baba, girava per lIndia a recuperare i pazzi illuminati, persone che avevano attinto allinfinita energia dellesistenza e avevano fuso Es, Io e Super Io, il S si era espanso, ma che avevano un Io fragile, un Io sociale non strutturato e quindi tutta quella forza che Jung direbbe archetipica o transpersonale, li aveva bruciati e quindi si erano ridotti a cagarsi addosso e qualche brava donna gli dava qualcosa da mangiare e li curava. Questi erano in uno 4

stato semi-estatico. Lui li prendeva, li lavava e li puliva e insegnava ai suoi discepoli a guardarli negli occhi. Questo lo facevano gi i maestri tibetani che dicevano tu mettiti l e guardalo negli occhi e impara. Questo una parte del pensiero junghiano che per noi molto utile, perch ci serve per lavorare. Quindi, una parte degli archetipi verr poi ripresa da Ken Wilber come matrici profonde della psiche proprio a livello transpersonale. Tuttavia come se Jung avesse vissuto direttamente questa esperienza perch lui era lui, ma non era passata attraverso una scuola di risveglio interiore e quindi, a sua volta, non non riuscito a creare una scuola di risveglio, non ha passato nessuna tecnica pratica reale per risvegliare le coscienze dei suoi allievi e pazienti, se non un valore profondo che certamemnte stato trasmesso . Lui aveva passato questo come intuizione e gli altri lhanno colta come intuizione, come concetto di grande valore ma non avevano una pratica concreta per realizzarlo profondamente. La sincronicit Jung comprese il processo viennese della relazione causa-effetto e il principio sincronico degli eventi. I sogni, gli incontri, i momenti speciali diventano momenti sincronici. Lui definisce la sincronicit come la legge dello spirito, dei processi profondi, ed in questo si fa aiutare da uno dei grandi fisici quantistici, Wolfgang Pauli, autore del basilare principio di esclusione, che appunto un principio di sincronicit: gli elementi atomici che girano attorno al nucleo, gli elettroni, anche a distanza enorme sentono il moto e lo spin di rotazione degli altri elettroni, istantaneamente. C una legge di comunicazione (diciamo della coscienza) delle informazioni che permette questo passaggio, che non quindi fisico. Dalla sincronicit degli eventi deriva la degenerazione new-age che tutto ha un senso. Ma ci non vero, viviamo in un mondo che altamente non sincronico, casuale e caotico, con dentro degli elementi rari di sincronicit. E quanto pi si evolve nel campo dello Spirito, tanto pi questa legge della sincronicit viene messa in evidenza e si entra in un mondo che diventa sincronico. Possiamo dire che un illuminato vive in un mondo altamente sincronico, dove lelemento del caso esiste (anche gli illuminati si ammalano e muoiono), ma un livello minoritario: lattenzione pi sulla sincronicit che non sul caos. Lavorando con il premio Nobel della Fisica, Wolfang Pauli, che era fuori di testa ed aveva unenergia pazzesca, Jung entr in contatto con tutta una serie di forze strane. Pauli era capace di mandare in tilt tutti i macchinari scientifici, i suoi amici lo sapevano e non volevano che venisse da loro. Un giorno, in un laboratorio in Germania saltarono tutti gli apparati e tutti dissero: Se fosse stato qua Wolfang Pauli, avremmo sicuramente dato a lui la colpa. Poi glielo dissero e si scopr che esattamente in quel momento lui passava con il treno da quella parte. E un evento casuale. Wolfang Pauli era discretamente fuori ma, attraverso la pratica psicanalitica con Jung, risolse una grossa parte dei suoi problemi. Non abbiamo parlato del lavoro fatto da Jung sui sogni. Freud fu il primo a strutturare lanalisi dei sogni, ma Jung la port molto pi avanti. Attraverso lanalisi dei sogni Jung si accorse che nel nostro inconscio sono presenti una serie di archetipi come per esempio i Mandala, che sono comuni a tutte le tradizioni. Il Mandala un termine che significa sia centro sia circonferenza, una rappresentazione dellessere umano come quello che abbiamo visto proiettato: il cerchio e il centro, ma pu rappresentare lidentit umana o luniverso, il micro e il macrocosmo. Jung scopr che i pazienti in certi stati di coscienza entravano in questa rappresentazione simbolica di s e facevano dei mandala. Wolfang Pauli quando fu guarito cominci a ragionare sul principio di indeterminazione che significa che sullo stesso orbitale (intorno al nucleo ci sono degli orbitali di atomi) non possono stare due elettroni che girano dalla stessa parte: uno gira da una parte e laltro gira dallaltra, devono avere spin opposti se no non possono stare. Ma questo portava un problema gigantesco: come fa lelettrone che gira in un senso a sapere che sullo stesso orbitale a distanza di qualche chilometro c un altro elettrone che gira in senso opposto? L part il concetto di sincronicit, di una comunicazione sottile tra eventi simili. Jung parl di sincronicit quando avvenne lepisodio con Freud in libreria. Inoltre cit degli esempi come di una persona che gli stava raccontando 4

di aver sognato uno scarabeo dorato e proprio in quel momento entra dalla finestra uno scarabeo dorato. Comincia a capire che addirittura intere civilt, come quella cinese, si sono basate sull I Ching esattamente basandosi non sul concetto di causa-effetto di uno che genera un altro, ma sul concetto di sincronicit. Cosa vuol dire che se tu lanci le bacchette (allinizio non cerano le monete dellI Ching per cui usavano le bacchette delle pianta di Achillea) e da questo quel momento genera una situazione. E come quando in quel momento scegli una carta e quella carta significativa, incontri quella persona che significativa in quel momento. Quindi, esistono una serie di nessi acasuali, ma significativi. Questo il concetto di sincronicit. Il concetto di sincronicit il concetto che bilancia il caos. Lui scopre cos le basi fisiche dellinformazione della coerenza elettromagnetica che poi si svilupper enormemente e che lavorer anche sul cervello. Jung fu veramente un grande personaggio. Purtroppo non lasci una scuola di tecniche di meditazione ai suoi allievi (se le avesse sperimentate su di s le avrebbe lasciate) per cui i suoi discepoli sono rimasti un po carenti di pratica. Sono rimasti con una grande intuizione, ma poi non hanno tecniche per sviluppare unanima. Jung lanima se la cre da solo, gli altri no. Io ho collaborato con le psicoterapie junghiane, molto spesso una buona e fruttuosa relazione (non posso dire altrettanto delle psicoterapie freudiane), hanno un carattere pi umano, un incontro tra persone, e devo dire che pu a volte dare dei bei risultati di comprensione e di armonizzazione interna.

Biografia (di Giuseppe Pagliaro) Carl Gustav Jung nacque nel 1875 a Kesswil (Svizzera). Il padre era un pastore protestante, cappellano dell'ospedale psichiatrico di Basilea. Il nonno era stato un medico famoso e rettore dell'Universit di Basilea. In questa citt, Jung comp gli studi secondari e nel 1885 si iscrisse alla facolt di medicina e si laure nel 1900. Negli anni universitari si interess di parapsicologia e spiritismo e nel 1902 pubblic la sua tesi di laurea dal titolo Psicologia e patologia dei cosiddetti fenomeni occulti. Nel dicembre del 1900 cominci a lavorare nell'ospedale psichiatrico di Zurigo, all'epoca diretto da Bleuler. Tra il 1902 ed il 1903 fu a Parigi a prendere lezioni da Janet ed al suo ritorno spos Emma Raushenbach. Nel 1907 Jung si reca da Freud che lo ritiene il suo successore. Nel 1910 fu eletto presidente della Associazione psicoanalitica internazionale e direttore dello "Jahrbuch", la rivista ufficiale della societ. Negli anni l'idealizzato rapporto tra Freud e Jung si incrina sempre di pi, ma la rottura ufficiale avvenne solo nel 1913 al congresso di psicoanalisi, e la causa principale fu la pubblicazione da parte di Jung, nel 1912, del suo testo fondamentale sulla teoria della libido La libido: simboli e trasformazioni. Nell'ottobre successivo Jung si dimise dalla carica di direttore dello "Jahrbuch", nell'aprile del 1914 da quella di presidente dell'Associazione e usc definitivamente dal movimento psicoanalitico. Negli anni seguenti Jung si dedic all'attivit psicoterapeutica privata, a lunghi viaggi (Nord America, Nuovo Messico, India, Egitto e Kenia), nonch alla formulazione di innovative teorie ed alla stesura di nuovi libri. Nel 1930 Jung fu nominato presidente onorario della Associazione tedesca di psicoterapia. Nel 1944 ha un incidente, una frattura e un successivo infarto. In coma vive una esperienza pre morte che descriver nel suo testo autobiografico Ricordi, sogni e riflessioni. Muore il 6 giugno 1961, dopo una breve malattia.

Testi consigliati: 4 La libido simboli e traformazioni (1912), Newton Compton L'inconscio (1914-1917), Mondadori Energetica psichica. 1928 (1928), Bollati Boringhieri

La sincronicit. 1952 (1952), Bollati Boringhieri Coscienza, inconscio e individuazione, Bollati Boringhieri L'Io e l'inconscio, Bollati Boringhieri Analisi dei sogni, Bollati Boringhieri Tipi psicologici, Newton Compton La psicologia dell'inconscio, Newton Compton L'uomo e i suoi simboli, Tea, Opere (18 volumi), Bollati Boringhieri

LA PSICOLOGIA ENERGETICA DI WILHELM REICH


Roberto SASSONE Vi parler di Reich secondo la mia esperienza di vita, tutto quello che ho sperimentato dallinizio della mia terapia reichiana che risale al 1972. Da quel momento ad oggi ho fatto un percorso reichiano insieme poi ad altri percorsi di meditazione, per cui la mia vita intrisa dallesperienza reichiana non gi in una chiave teorica, ma soprattutto come esperienza profondamente corporea ed emozionale. Per questo motivo preferisco parlarvene non facendo la storia di Reich, ma spiegandovi sinteticamente quelli che per me rappresentano i punti fondamentali di Reich, adatti a questo contesto di counseling. Affermo anzitutto che considero Reich un ricercatore con aspetti transpersonali, anche se la maggior parte dei suoi seguaci ignora o non considera questo aspetto del suo pensiero. In effetti tutta la sua teoria reca la possibilit continua di una dialettica tra lindividuo come unit psicosomatica, ma soprattutto come unit energetica, e la realt energetica e cosmica in cui continuamente immerso. Cio, per comprendere lessere umano, non si pu prescindere dal fatto che lindividuo immerso nellenergia, che Reich chiama energia orgonica cosmica, e che proprio questo continuo scambio a regolare lesistenza. Un altro tema fondamentale di Reich, equivocato dalla maggior parte di studiosi (e mi assumo la responsabilit di questa affermazione) e che anche alcuni reichiani non hanno capito, la sessualit: lhanno banalizzato e ridotto esclusivamente allo sblocco di una funzione fisiologica che certamente importante, ma soltanto laspetto visibile e limitato di un processo pi complessivo che riguarda lintero biosistema dellessere umano. Piacere-espansione e dolore-contrazione Reich realizz il sogno di Freud che aveva il desiderio di trovare la base biologica della libido. Con semplici esperimenti dimostr che la percezione del piacere legata alla maggiore o minore capacit del corpo di espandersi o di contrarsi. Ci significa che laddove ci sono dei punti del corpo pi contratti muscolarmente, la sensazione del piacere ridotta o assente; quando invece nel corpo c una maggiore distensione muscolare, consentito un flusso maggiore della libido (del piacere) che viene percepita chiaramente. Questo fenomeno fondamentale, perch oggettiva nel corpo la funzione di controllo e di repressione che Freud chiama Super Io. Lintroiezione delle regole morali e dei divieti si manifesta nel corpo come contrazione. I blocchi muscolari hanno lo scopo di trattenere le emozioni che altrimenti fluirebbero liberamente (dallEs) in barba ad ogni regola sociale. Stiamo entrando nel vivo del corpo. Se repressione uguale a contrazione muscolare, liberazione non un fatto ideologico, ma la 5

possibilit di sentire il flusso energetico-vitale che scorre in s. Questa affermazione ci conduce ad un altro enunciato basilare: il recupero di una libera funzione sessuale la conseguenza dello sblocco dellenergia vitale a livello totale dellindividuo, inteso come unico biosistema. Inoltre bisogna sottolineare che il campo unitario energetico-vitale dellindividuo inserito nel pi vasto campo della terra ed anche del cosmo. Reich lo chiama campo di energia orgonica cosmica ed entra cos nella schiera dei ricercatori integrali ed olistici. Andiamo sugli elementi fondamentali. Reich era uno degli allievi pi promettenti di Freud. Anchegli quindi assume il concetto di Es, ma ne evidenzia laspetto qualitativo: lInconscio uno stato di non consapevolezza; tutto quello che non viene percepito, non viene vissuto e non viene conosciuto (non consapevole) Inconscio. Quindi, ci sono le emozioni inconsce, le strutture inconsce del Super Io e tutti i modelli stereotipati e culturali di cui non si consapevoli. Tutto questo materiale represso, rimosso e compresso lo si pu cominciare a leggere nello sviluppo del bambino nelle fasi di sviluppo libidico di cui Freud parlava nel percorso della formazione della corazza caratteriale che si struttura gradualmente dagli occhi alla bocca (fase orale allattamento) e successivamente nella fase anale o, meglio, fase muscolare (controllo della muscolatura), fino alla fase genitale (Edipica). Tutta la storia individuale la si pu leggere quindi nel corpo. Reich dice chiaramente che il corpo il serbatoio dellinconscio nel senso che realmente nel nostro corpo bloccato c tutto il materiale rimosso che ha una valenza energetica e emotiva reale e che determina anche la struttura non solo muscolare, ma anche psichica. Unaltra scoperta di Reich lidentit funzionale: lenergia unica pur manifestandosi a livello psichico e somatico. Cosa vuol dire questo? Lo psichico ed il somatico hanno come fonte la stessa energia vitale. Questa unit Reich la chiama Identit funzionale. Quindi, un blocco corporeo anche un blocco psicologico. E il blocco psicologico anche il blocco corporeo. Ma non sono due blocchi, lo stesso blocco che deve essere visto nella sua modalit energetica e nella sua modalit psichica. La sessualit e la funzione dellorgasmo Nitamo MONTECUCCO Limpostazione di Reich fu di forte impronta vitalista e lo port a studiare e a fare ricerche scientifiche di grande spessore sullenergia vitale, da lui chiamata energia orgonica e, sulla natura del piacere. Sono famose le sue ricerche sulle basi della vita: i bioni (specie di precellule luminose che tendono ad aggregarsi e crescere) e i bacilli T (T da Tanatos, la morte) che nascono da tessuti malati e privi di vitalit. Da queste scoperte deriv le sue analisi di laboratorio, che, attraverso lanalisi della vitalit del sangue o dei liquidi, permettono di comprendere quanto lunit psicosomatica umana sia integra o frammentata. Reich, dopo le ricerche sullenergia orgonica ed i bioni a Oslo, si trasferisce negli USA dove crea lOrgone Istitute. Qui crea una forte scuola di terapisti e sviluppa una serie di apparecchiature: gli accumulatori orgonici, per facilitare la guarigione nei pazienti in cui lenergia vitale-sessuale era ormai troppo bassa o compromessa. Gli accumulatori orgonici diedero dei risultati sorprendenti ed inaspettati. Attraverso elettrodi applicati ai genitali e le zone erogene, dimostra che la sessualit energia fisica, la misura. Non solo, energia che non dipende dalla funzione ma dal contesto della funzione. Se ti tocco non produco una sensazione piacevole, ci accade se abbiamo una relazione. Reich scopre lenergia vitale, o per noi riscopre quella che i cinesi chiamano Chi, i buddhisti R'lung, gli indiani Prana, la scopre alloccidentale, senza i canali, i circuiti, ma come la capacit di fluire o di essere bloccata. Reich concepisce una personalit di tipo genitale, diciamo luomo o la donna sessuale naturale, capaci di vivere normalmente, fisicamente e di avere quel momento di piacere che noi chiamiamo orgasmo. Le importantissime ricerche sullenergia sessuale e sullorgasmo, iniziate in Norvegia e proseguite negli Stati Uniti, lo portarono ad una serie di scoperte fondamentali sul ruolo dei sistemi viventi, sulla genesi delle patologie e sulla loro risoluzione attraverso una differente consapevolezza di s e della propria natura espansiva legata al piacere di vivere. E il primo a fare una diagnosi energetica delle malattie, dei tumori, 5

facendo emergere come sotto i tumori c sempre una rabbia trattenuta perch c unenergia sessuale bloccata. Ricordiamoci che una parte della liberazione sessuale che si avuta con il 68 fu promossa da gruppi reichiani. Egli parl di sessoeconomia ad indicare il fatto che lenergia sessuale sia modalit interna che di scambio relazionale che fornisce, nelleconomia di un sistema, lenergia primaria. Sviluppa tale visione dicendo che tale energia deve salire dal sesso, che il suo canale naturale (primo chakra o per i cinesi il canale del rene). Se viene fermata, se il canale viene bloccato si ha una dicotomia: se voglio fare una qualsiasi azione che mi d piacere e vengo bloccato, vivo una dicotomia (lo faccio, non lo faccio, conflitto, colpa etc.). Il blocco dellenergia crea una depressione: questo un modello psicoenergetico fondamentale. Il S originario delle persone che molto fisico, molto energetico, viene bloccato a tanti livelli e genera delle patologie, o meglio genera dei caratteri. I caratteri, come le forme psichiche di Jung, sono molteplici. Il carattere una modalit per cui, sulla base di un blocco, una persona sviluppa dei comportamenti come forma di adattamento che non sono i suoi originali, ma quelli con cui poi si identifica. Reich quindi anche il primo padre della psicosomatica. Scopre i primi blocchi energetici, scopre lenergia vitale, scopre lorgone, inventa gli accumulatori di energia, scopre le energie catartiche, crea la curva dellenergia. Un genio. Non solo, pur essendo antireligioso, meglio contro qualsiasi forma di ideologia, non conoscendo altre forme di religione che quelle occidentali, passa da un ateismo scientifico ad un misticismo cosmico. Scopre che la nostra energia (per noi ovvio) deriva dallenergia del cosmo e si inventa una sorta di agopuntura planetaria: pianta dei tubi, collegandoli allacqua che catalizza energia, e li punta per due giorni verso il cielo, facendo piovere in pieno deserto, in Arizona, alla presenza dei giornalisti. Quella zona rimasta verde per qualche anno. Pensa che il dio delle religioni unassurdit, che lenergia viva dellesistenza. Non fa lultimo salto nello spirituale, non riesce a capire che lenergia cosciente, intelligente. Pur non conoscendo le tecniche di meditazione, riesce ad avere dei momenti di estasi, di percezione altissima della relazione che connette il cosmo. Per la limpida spregiudicatezza di queste ricerche Reich venne espulso dalla Norvegia e venne perseguitato negli Stati Uniti fino alla sua incarcerazione e alla morte in carcere per attacco di cuore. La sentenza della corte fu che Reich doveva essere incarcerato in quanto colpevole di aver sostenuto lesistenza dellenergia orgonica che non esiste. Il suo laboratorio venne distrutto dal governo americano ed i suoi libri messi al bando in tutti gli Stati Uniti. A pieno diritto possiamo considerare Wilhelm Reich un tantrico ante litteram. Dalla scuola di Reich si sono sviluppate numerosissime vie terapeutiche che hanno contagiato tutta la moderna concezione psicosomatica della crescita umana: dalla Bioenergetica di Lowen alla Core Energetica di Pierrakos, dalla Vegetoterapia di Federico Navarro, alla scuola di Baker, a tutte le moderne terapie basate sulla crescita umana e sul decondizionamento. Lanalisi del carattere Roberto SASSONE Quando Reich comincia a concepire e strutturare lanalisi del carattere, fa un discorso incredibilmente articolato, perch lanalisi del carattere comprende diversi piani di lettura, secondo un principio sistemico: lanalisi del funzionamento dei sette livelli e la loro correlazione, i comportamenti e gli atteggiamenti nei confronti del mondo che corrispondono al modo corporeo di funzionare, le strutture difensive comportamentali e i loro agganci muscolari. E evidente ancora di pi che psichico e somatico sono luno lo specchio dellaltro. Nella visione di Freud il superamento della nevrosi consiste nel sapersi reinserire e adattare nella vita sociale, aderendo alla logica di quel sistema, altrimenti non c la possibilit di avere veramente un Io solido. Con Reich si ribalta veramente tutto: le ideologie sociali sono il prodotto del carattere nevrotico ed esprimono la logica di questa repressione. Quando la natura delluomo si struttura in maniera disfunzionale non pu che generare una cultura che avvalla la 5

repressione stessa della natura. Ma nel corpo esiste un principio di autoregolazione che viene attivato dalla terapia e che contribuisce a recuperare la percezione del proprio corpo, sbloccando le emozioni e liberando il rimosso attraverso un reale sentire e non attraverso latto cognitivo. Il paziente impara fisicamente ad entrare in contatto con la sua ombra (termine junghiano), a conoscerla e a non averne paura, e libera le forze vitali al servizio dellio che stimolano il processo di autoregolazione di s stessi e della propria realt. In tal modo accade un fatto singolare, ovvero che lindividuo che attiva il processo di autoregolazione, sciogliendo le catene del super-io ed entrando in contatto con s stesso, sviluppa un funzionamento etico. Questo il senso profondo dellanarchia. La repressione e la necessit di una legge necessaria per frenare gli impulsi. Ma quali parametri si assumono per decidere quali impulsi e come devono essere frenati, cio chi decide se quellimpulso cattivo o buono? Allora facciamo dellironia: la sessualit un impulso cattivo per carit, bisogna gestirlo bene, perch se uno gode troppo non riesce a fare pi il suo dovere! Invece il presupposto quello contrario e cio che gli impulsi naturali hanno una loro logica vitale e un loro senso profondo di realizzazione. Chi fa un lavoro su di s psicocorporeo non ha bisogno di leggere Reich, ma sentendo s stesso, percepisce anche laltro come essere vivente e individuo reale. Se io vedo te e sento te non posso pi vederti in maniera virtuale, perch ti rispetto, non perch c unideologia che mi fa pensare che giusto rispettarti, ma perch tu sei come me, ti sento. E ci vale anche per la natura, ma se io non sono pi natura, perch non sono pi in contatto con la mia natura e temo la percezione vegetativa del mio flusso vitale, come posso rispettare qualche cosa che io temo? Il grosso impedimento alla relazione con la natura sussiste perch nella repressione sessuale, e quindi nella repressione degli impulsi naturali, c la paura di sentire il piacere. Perch tutti questi divieti ai bambini, tutta questa necessit di imbrigliarli? Perch il bambino ricorda profondamente quella libert vitale che ladulto nella sua repressione ormai si negato. Gli crea quasi un problema, fa paura, ti fa vedere quello che hai perduto. Lo devi controllare, lo devi di nuovo inscatolare per rassicurarti profondamente e non entrare in contatto con ci che ti sei negato. Quindi, chi ha paura della vita perch non ha il contatto con la vita e naturalmente la uccide per poter rientrare in una sua rassicurazione. Questo il motivo per cui una societ si fonda sulla repressione (Vedi Psicologia di Massa del Fascismo di W. Reich). E inutile creare delle strutture sociali, anche ben congegnate, che dovrebbero funzionare sulla carta benissimo, quando poi le strutture caratteriali delle persone che le gestiscono sono esse stesse malate, appestate, e sono strutture di potere che negano la vita. Reich cominci a lavorare sul corpo infrangendo un tab grandissimo della psicoanalisi: non si deve toccare il paziente. Il corpo non poteva essere toccato, perch subito si presentava il mostro della sessualit. Il corpo e i sette livelli Il corpo lindividuo, la possibilit di essere coscienti della vita e nella vita, la percezione che sostiene la coscienza. E' veramente difficile avere una relazione con la realt che non venga interpretata in maniera mistica. Secondo Reich latteggiamento mistico latteggiamento di colui che apre dei canali di coscienza (anche attraverso delle pratiche di meditazione) senza avere prima una percezione sana del proprio corpo. Ne consegue che lapertura di questi canali, lesperienza di stati di coscienza pi vasti, che genera una grande energia finisce per creare uno scollamento ulteriore con la percezione corporea. Si pu creare una confusione tra stati che Wilber chiamava pre-egoici, fusionali, intrauterini, in cui si perde lidentit e stati pi integrati di coscienza nei quali ci si collega con dimensioni cosmiche, senza perdere il centro dellidentit. Per cercare di recuperare questa dimensione di coscienza del corpo Reich evidenzi una serie di livelli nel corpo sette livelli che ripercorrono la storia dellindividuo che si imprime profondamente nel nostro corpo. Dobbiamo tener sempre presente che il corpo siamo noi finch siamo incarnati. Noi siamo qui, siamo il nostro corpo e direi che addirittura il S profondamente radicato al corpo e dobbiamo sentire e 5

realizzare questa unit. Questi livelli partono dallalto con il livello degli occhi che comprende non solo i bulbi oculari, ma tutta la parte frontale della testa, il talamo, la neocorteccia, loccipite, il naso e le orecchie. Gli occhi rappresentano quindi il primo imprinting fondamentale che si ha alla nascita, esprimono il primo contatto con il mondo quando si viene alla luce. Nei nostri occhi c tutta la nostra storia, dallintrauterino alla nascita, sino a ci che siamo noi attualmente. C la nostra visione del mondo, la consapevolezza con cui stiamo in esso. Reich decide di iniziare il processo di scioglimento della corazza partendo dagli occhi sostenendo che lenergia vitale, libidica, si dirige dalla coda (bacino) alla testa. Se questa energia potente si libera in questo movimento verso lalto tende a caricare ulteriormente i livelli alti, soprattutto gli occhi, rafforzando il blocco. Liberare invece prima il livello degli occhi aiuta a consolidare una consapevolezza pi chiara, a dare maggiore presenza allindividuo, ad essere pi nella realt. La maggior presenza degli occhi aiuta ad affrontare le emozioni pi profonde bloccate negli altri livelli. Quindi, Reich sostiene che, dato che il processo energetico avviene dal basso verso lalto, noi lavoriamo in senso contrario sbloccando dalla testa fino alla coda, in modo da liberare sempre di pi il cammino allenergia che si sprigiona dal basso verso lalto. Personalmente non sono pienamente daccordo su questo approccio, pur riconoscendo che nel percorso psicocorporeo bisogna sempre fare in modo di non caricare gli occhi, ovvero di avere unattenzione particolare alla capacit che il cliente ha di accogliere ed integrare il materiale emotivo e cognitivo che emerge. Bisogna quindi lavorare sul grounding, sulla messa a terra, sul contatto con il suolo, per rafforzare le radici dellindividuo. Gambe ed occhi sono profondamente collegati. Il I livello degli occhi (6 e 7 chakra) il livello su cui sono fondamentalmente ancorate le esperienze di base di contatto con il mondo. Avere occhi nel nostro linguaggio significa esserci, non avere occhi significa non esserci. Negli occhi si strutturano situazioni che spesso sono molto gravi. Infatti, dagli occhi si pu riconoscere se c una situazione borderline o addirittura psicotica. Uno degli esercizi pi efficaci chiamato naso-cielo che consiste nel far convergere gli occhi verso la punta del naso e successivamente guardare un punto di fronte. La mancanza o la difficolt di convergenza indica un blocco agli occhi e di conseguenza manifesta la presenza di temi di relazione con la madre e con la realt interna o esterna. Non il caso di approfondire in questa sede il discorso. Ricordiamo che un blocco muscolare significa un blocco emotivo e che quindi presente una tema caratteriale legato a quel blocco. Per esempio pu accadere che si riesca a guardare la punta del naso solo con un occhio e che laltro fugga. Questa gi unindicazione interessante e senza fare facili schematizzazioni possiamo dire che locchio destro bloccato legato a tematiche con la figura maschile o con il proprio maschile o con la figura autoritaria esterna che potrebbe essere anche una madre che funge da legge, (il che si pu rapportare allenergia Yang). Se, invece, non riesce a convergere locchio sinistro abbiamo delle tematiche riguardanti il rapporto con il proprio femminile (ci vale anche per luomo), con gli aspetti sensitivi, interiori o con la madre (tutto ci che riguarda lo Yin). Un altro indicatore della presenza e del contatto lo sguardo: una persona che non ti guarda negli occhi, che sfuggente, ha paura di entrare in contatto (talvolta molto evidente questa paura o questassenza di sguardo ed consigliabile porre molta attenzione nel trattare quel cliente). Locchio vitreo o locchio vuoto fa immediatamente chiedere dove sta quella persona? dove sta quellidentit?. Quindi, negli occhi si trovano tantissime emozioni, ma soprattutto viene indicata la qualit del contatto che si ha con il corpo e con se stessi. Il II livello quello della bocca (5 chakra) e anche qui per bocca sintende labbra, gola, lingua e nuca (che la parte posteriore del Chakra della gola). Quindi, a questo livello si strutturano tutte le problematiche orali che sono attinenti alla relazione con la madre, lallattamento, il contatto con il seno. importante sottolineare che non tanto la quantit, ma la qualit di ci che si avuto dalla relazione. Diciamo che nei sette livelli si struttura il blocco con la relativa tematica, per il blocco leffetto di un 5

tipo di relazione che si perpetuata in quella fase di sviluppo del bambino. Quel tipo di relazione che avvenuta sar la modalit base di relazione che ognuno di noi ha in quella determinata situazione. Ce ne possiamo accorgere dalla conformazione della mandibola, dalle labbra pi o meno strette o carnose, da atteggiamenti come mordersi le labbra o le dita, da come uno parla. Ad esempio attraverso la voce si individua a quale et quella persona si fermata: pu avere una voce da bambina piccola pur essendo adulta. Quindi, conoscere la storia di un blocco e liberare le emozioni che sono collegate ad esso, ci d la possibilit di vedere effettivamente quale storia quella persona ripete continuamente nelle relazioni affettive. Lavorare su questo livello fa emergere il tema del bisogno, della richiesta, della rassicurazione. E presente il timore di non avere sufficiente attenzione e considerazione o al contrario c il rifiuto di ogni dipendenza e la fuga continua di fronte allamore. Il III livello del collo, che un indicatore della struttura del Super Io, di quanto la persona sia capace o meno di abbandonarsi, quanta rigidit abbia, quale sia limmagine che lIo ha di s stesso, che tipo di immagine di s stia recitando nel mondo. E qui c molto da dire sulla postura: ad esempio chinare la testa (sottomissione), avere la testa alta (orgoglio), avere la testa sulle spalle (responsabilit), non piegare mai la testa (intransigenza), tutto un linguaggio corporeo che ci indica letteralmente latteggiamento verso s stessi e la vita. Nel lavoro sul collo, gola e attaccatura del trapezio, c tutto il percorso per riuscire ad abbandonare la rigidit del Super Io ed allentare la struttura di controllo. Nella lettura del corpo bisogna osservare due parametri opposti, cio di una eccessiva carica, tensione, contrazione muscolare (iper) o di una mancanza di carica, di tensione (ipo) per cui i muscoli sono scarichi, flosci, poco vitali. Lo si vede in ogni zona del corpo, e dobbiamo distinguere che se c una parte del corpo iper carica spesso per compensare una parte scarica. La cosa un po pi complessa, per un operatore olistico pu farsi unidea sufficientemente chiara del cliente osservando come le tensioni muscolari sono dislocate nel corpo e come si alternano con i vuoti. Chi fa shiatsu o altro si rende conto qual il tipo di problema. E chiaro che se una persona ha i muscoli molto contratti nelle gambe vuol dire che non ha una buona messa a terra, vuol dire che ha paura. Il I Chakra significa sopravvivenza, vuol dire che la persona non ha radici, e siccome ha paura della vita -probabilmente per un trauma intrauterino, una minaccia di aborto, un parto difficile- si regge a fatica, non ha fiducia e teme di non farcela e di cadere. La messa a terra una percezione molto chiara e per niente astratta della fiducia, ci fa sentire che la vita ci sostiene. Questa esperienza, per, deve esser stata trasmessa dalla madre, acciocch il corpo possa imparare. Non serve dire a parole devi aver fiducia. Bisogna indurre unesperienza positiva attraverso il corpo magari con delle tecniche di respirazione o di esercizi semplici di radicamento al suolo, in modo che si possa percepire realmente che possibile stare in contatto con la terra, con i piedi e le gambe. Il IV livello corrisponde al torace (4 chakra). Dal momento che in Accademia si dedica una particolare attenzione al centro del Cuore, ho la necessit di dire e qui Reich non centra che il centro del Cuore ha due livelli: un livello pi di superficie che quello emozionale e, arretrando e immergendoci in una percezione pi profonda del centro del Cuore, si raggiunge e si ha percezione dellIDENTITA, della vera identit. Dietro il livello del Cuore emozionale c lAnima o, secondo Sri Aurobindo, il centro psichico. Infatti egli fa una distinzione tra lo psichico e lo psicologico: psicologico tutto ci che relativo allego, alla personalit sociale, mentre lo psichico la nostra vera identit che si va formando oltre i ruoli. Quindi, il livello del torace fondamentale perch in esso c la percezione della propria identit nel mondo, ma anche un livello che esprime con che identit ci rapportiamo ad esso. Ci sono toraci con il petto in fuori, gonfio, sempre espanso, una vera gabbia per proteggere il cuore ferito o per contenere una forte rabbia o odio. Nello psicopatico la situazione pi evidente. Le emozioni del cuore sono soffocate ed presente una grossa carica energetica; per contenere bisogna bloccare il diaframma, separandosi dagli impulsi vitali ed emotivi. Questa una delle situazioni pi frequenti, per cui 5

se si ama non si riesce a fare lamore (tipico comportamento degli uomini, ma sta diventando pi frequente anche tra le donne). Loggetto damore non pu essere desiderato, perch lamore una cosa nobile, mentre il sesso sporco, per cui certe cose non si devono fare con la persona amata; invece quando manca la relazione damore si riesce ad avere una relazione sessuale. Questo blocco una tipica separazione tra la parte istintiva e la parte emotiva, o luna o laltra. Oppure c il torace scarico, che indica una depressione. E caratteristico dellorale che sta con il bisogno continuo di avere conferme e rassicurazioni, con una continua richiesta, come gli uccellini che stanno con il becco spalancato aspettando che gli arrivi dallesterno il nutrimento. C il bisogno di alimentare il cuore perch c tutta una richiesta daffetto precedente che non stata soddisfatta. A livello del torace c anche latteggiamento aggressivo o propositivo o rinunciatario, la determinazione o la rassegnazione. Ricordiamoci che il torace lidentit, ma significa come io mi rapporto, come manifesto questa identit. Ed con le braccia e con le mani che io agisco sulla materia. Con gli occhi uno pu anche avere una relazione di contatto, ma se non porta questa relazione di contatto dagli occhi al torace e al cuore e quindi alle mani, non reale. E l che il contatto diventa una vera possibilit di realizzare e di incontrare e di fare. A questo livello incontriamo anche le tematiche di respirazione e di cuore che dobbiamo comunque interpretare nella chiave di qual la capacit di dare, del tipo di relazione di cui si capaci, di come ci si manifesta nel mondo. Il V livello il diaframma (3 chakra). Tutte quante le discipline di contatto, di approccio anche spirituale per cominciare ad entrare in contatto con la percezione di s, si basano sulla respirazione. Reich faceva fare una respirazione piena ed intensa da cui nato il Rebirthing, o anche la respirazione olotrofica. Le tecniche di respiro possono avere due tipi di funzione, la prima pompare ed intensificare. Infatti la respirazione che cos in fondo? Un movimento di Energia vitale. Pi energia immetti, pi avvengono una serie di reazioni nel corpo. Provate a far respirare una persona soltanto per dieci minuti con una respirazione profonda e veloce, e vedrete che inizieranno ad accadere delle cose: formicolii nel corpo, tetania alle mani e piedi. Cosa succede in pratica? Che laumento della carica energetica mette in evidenza le contrazioni muscolari. E come un evidenziatore. C lattrito tra laumento del flusso di energia vitale e il blocco muscolare che fa resistenza. Quindi, da una parte si crea una corrente che una liberazione, perch il muscolo comincia a decontrarsi; dallaltra, per, c lopposizione del muscolo e si crea una tetania. Questo laspetto legato alla respirazione quasi per cercare di stimolare le reazioni e per mettere in evidenza le contrazioni muscolari ed i blocchi. La seconda funzione della respirazione quella di essere strumento di concentrazione. Ad esempio la meditazione Vipassana unosservazione del respiro mirata allo sblocco di una situazione o ad evidenziare una situazione emotiva, ma mette lattenzione sulla percezione. E chiaro che il blocco del diaframma - ecco perch vi ho fatto questo cappello un po la base su cui si deve lavorare per poter riattivare la coscienza di s. Il blocco del diaframma proprio il punto cardinale. Da l si dovrebbe cominciare per fare un lavoro spirituale. Il livello successivo, il VI, il bacino, dove il 2 Chakra. Tenete sempre presente che il sistema dei Chakra e il sistema dei livelli di Reich sono simili ma non sovrapponibili. E anche nel sistema dei Chakra bisogna dire che i primi tre sono molto connessi tra di loro. Noi lavoriamo a livello di sperimentazione, quindi, quando lavoriamo sul II livello, le persone esprimono una serie ampia di emozioni da cui noi estrapoliamo una serie pi chiara. Infatti, se noi facciamo la respirazione in ogni caso si attiva e si lavora sul diaframma e di conseguenza si attivano tutti i livelli del corpo perch essi sono funzionali e non c uno sbarramento tra di essi. Ogni livello continua e sfuma nel successivo. E il diaframma a consentire la respirazione. Sul VI livello ci sono le emozioni pi viscerali. E un livello che prende anche la parte posteriore della schiena. Pu diventare un ancoraggio 5

che paralizza il bacino e blocca la sessualit, essendo strettamente collegato al VII livello che comprende la pelvi, i genitali, le gambe ed i piedi e che corrisponde al I Chakra. Il livello pelvico, il VII, ha per tema la relazione fondamentale con il mondo. Tutta la tematica delle gambe, sembrer paradossale, non legata solo alla sopravvivenza, ma anche per esempio al come noi spendiamo il denaro. Ci sono delle persone che non riescono mai a trovare una stabilit non riescono mai a trovare una casa, non riescono mai ad avere qualcosa di solido, un minimo di certezza pratica. Sono tutte persone che hanno un problema di I Chakra, per cui non riescono a costruirsi le basi della loro vita. Quindi, c una tematica molto vasta che non soltanto legata al cibo da procacciarsi, ma allincapacit di crearsi un habitat nel mondo. Ci sono persone che vagano continuamente cercando di realizzare qualche cosa non riuscendo mai ad affermarsi n consolidare niente. Questo il VII livello reichiano.

Biografia (di Giuseppe Pagliaro) Wilhelm Reich nasce nel 1897 a Dobrzcynica, in Galizia, in una famiglia di agricoltori di lingua tedesca. Nel 1910, quando Wilhelm aveva solo tredici anni, raccont al padre della relazione tra il proprio tutore e la madre, che forse per questo si suicid. Quattro anni dopo mor anche il padre e Wilhelm si fece carico, diciassettenne, di gestire l'impresa familiare ed i possedimenti agricoli. Dopo la guerra si iscrisse a giurisprudenza, ma poco dopo cambi facolt e pass a Medicina (sempre presso l'Universit di Vienna) ove si laure in soli quattro anni, nel 1922. Nel 1919 divenne membro della Societ Psicoanalitica di Vienna e tre anni dopo spos Annie Pink, un'altra famosa psichiatra, inizialmente sua paziente come il discepolo Alexander Lowen. La stima di Freud per Reich aument incondizionatamente fino al 1927, anno della sua iscrizione al Partito Comunista e della pubblicazione del libro "La funzione dell'orgasmo" che poneva Reich in contrapposizione con i colleghi, tutti appartenenti alla borghesia. In questo periodo matur in Reich la convinzione che vi sia un nesso tra repressione sociale e repressione della sessualit. Ormai isolato dalla comunit scientifica, negli anni trenta Reich sostenne di aver scoperto una specie di energia collegata con l'orgasmo, che chiam per questo orgonica, supponendo che fosse contenuta nell'atmosfera e nella materia vivente. Questa sua opinione non fu mai accettata, ma sempre contrastata, dal mondo scientifico. Quando nel 1933 pubblic Psicologia di massa del fascismo, questa fu messa al bando dai nazisti e Reich decise di fuggire dall'Austria e si trasfer in America nel 1939. Nel 1947, a seguito di una serie di articoli sull'energia orgonica, la Food and Drug Administration (FDA) lo accus di ciarlataneria e fu condannato a 2 anni di reclusione. Nell' agosto del 1956 i suoi appunti furono bruciati dalla FDA. Reich mor in prigione per un attacco cardiaco un anno dopo.

Testi consigliati: 5 L'analisi del carattere. (1933), SugarCo Edizioni srl - Milano 1982, Esedra Srl, 1994, Sessualit e angoscia. (1935-36), SugarCo Edizioni srl - Milano 1983, Esedra Srl, 1994, La scoperta dell'orgone, volume n. I - La funzione dell'orgasmo (1942), SugarCo Edizioni srl Milano 1975, Esedra Srl, 1994, Tascabili SugarCo La scoperta dell'orgone, volume n. II - La biopatia del cancro. (1948), SugarCo Edizioni srl Milano 1975, Esedra Srl, 1994, Tascabili SugarCo La teoria dell'orgasmo ed altri scritti, Lerici, Milano 1961

LA PSICOSINTESI DI ASSAGIOLI
Kiran Lucia VIGIANI Seduti, occhi chiusi, sentiamo il respiro calmo e regolare e lasciamo andare totalmente tutte le tensioni muscolari. Cerchiamo di aprirci completamente allesperienza che faremo insieme e apriamo il cuore cercando di trattenere quello che per noi sar necessario e funzionale alla nostra crescita. Cerchiamo di farlo in una modalit rilassata. Tratter due argomenti molto belli, la Psicosintesi e il Dialogo delle Voci. Inizio dalla Psicosintesi, perch in essa vi sono dei postulati che ritroviamo come base anche in altre scuole psicologiche. Roberto Assagioli, il fondatore della Psicosintesi, nasce a Venezia nel 1888 e muore a Capolona (AR) nel 1974, dopo aver passato gran parte della sua vita tra Firenze e Roma. Assagioli stato un pioniere di quella che poi stata definita la corrente olistica che si sviluppata in anni pi recenti. E interessante considerare il contesto storico nel quale lui ha portato queste idee e ha mosso i primi passi. Allinizio del 900 gi parlava di Psicosintesi, della confluenza di pi approcci per la crescita umana. In Italia la Psicosintesi non molto conosciuta e soprattutto non stata riconosciuta nella sua accezione trasformativa. Invece, negli Stati Uniti e nei Paesi anglosassoni la Psicosintesi tenuta in grande considerazione. Ad esempio, nelle nostre universit o non conosciuta o si sta affacciando da pochi anni. Possiamo dire che Assagioli si rivelato essere un uomo con un notevole spessore sia umano che culturale. Se voi siete interessati ad approfondire, ci sono dei testi che parlano della sua biografia e dei suoi anni di formazione, di come lui avesse relazioni in tutto il mondo, in tutte quelle correnti culturali emergenti. Ha partecipato alle riviste fiorentine dellinizio del 900 e al fervore innovativo di quegli anni. Era medico psichiatra, aveva fatto la sua tesi sulla psicoanalisi e immaginate in quali anni lui ha avvicinato la psicanalisi. E stato veramente il pioniere che ha portato la psicoanalisi in Italia. Tra laltro, aveva preparato la sua tesi allospedale psichiatrico di Zurigo, sotto la supervisione di Jung ed era stato incaricato da Freud di diffondere le sue idee in Italia. Quindi, estremamente interessante seguire il cammino di questuomo che ha precorso un po tutte quelle correnti che poi sono andate ad affermarsi negli anni successivi. Nella Psicosintesi abbiamo quella che una concezione olistica, perch presente in essa una visione bio-psico-spirituale dellessere umano. Ci significa vedere un individuo sotto il profilo fisico-biologico, sotto quello emozionale-psicologico e dare molta importanza e spazio alle sue possibilit di espressione ed espansione sul piano spirituale. Adesso pu apparire del tutto normale, ma immaginate quale poteva essere la situazione 70 anni fa. Era in contatto con Alice Bailey, teosofa prima e poi fondatrice della scuola esoterica Arcana, ispirata da un maestro di saggezza tibetano; ha conosciuto, come detto, Freud e Jung; ha collaborato con Dane Rudyard alla diffusione dellastrologia esoterica ed era in rapporto diretto con molti altri personaggi di grande rilevanza dellepoca. A vederlo fisicamente era molto minuto, quasi etereo, ma, al contrario, era un personaggio di grande spessore. Era ebreo, per cui aveva vissuto tutte le persecuzioni razziali della seconda guerra mondiale, conoscendo anche la dura prova della prigionia. Nelloccasione, aveva trovato la forza e lironia per uno scritto sulla libert in prigione, nel senso che era talmente forte questo suo sentire che lessere umano una creazione a molti livelli, e non solo unidentificazione con il corpo, che lui riusciva a sentirsi libero anche in prigione. E vero che si possono rinchiudere i corpi, ma non si possono uccidere le idee. 5

Tutta la Psicosintesi rientra in quella che considerata la corrente della psicologia transpersonale. Quindi, una psicologia con direzione. Chi che d la direzione? Ci significa che con questo concetto di direzione c gi unenfasi sullessere umano nella sua accezione pi profonda che lui che pu dare la direzione alla propria esistenza. Questo un punto molto importante. E anche un punto che ci chiama ad una grande assunzione di responsabilit, perch se io so che posso dare la direzione alla mia esistenza, significa che devo uscire da quellatteggiamento un po paranoico di vedere tutte le colpe allesterno. La persona si mette in una posizione in cui si interroga e si chiede: Cosa sto facendo per direzionare la mia vita l dove vorrei che andasse?. Bisogna uscire da quel ruolo di vittima di essere la persona che si prende tutto quello che gli piove addosso e incominciare a dire: Io posso scegliere dove voglio mettere la mia energia e dove voglio andare. Questo un punto di fondamentale importanza. Adesso mi piacerebbe soffermarmi su alcuni postulati base della Psicosintesi, per dare degli schemi di riferimento in modo che possiate utilizzarli voi stessi. Lovoide di Assagioli: la prima mappa psichica transpersonale La prima mappa della strutturazione psichica secondo la Psicosintesi, raffigura un uovo diviso in tre parti che si chiama ovoide di Assagioli. In primo luogo osserviamo che lovoide stato tratteggiato con linee discontinue perch la divisione ha solo valore didascalico. In realt questi campi non sono divisi in maniera cos netta perch esiste unosmosi tra tutte queste energie: la parte bassa, che corrisponde al n. 1, larea dellinconscio inferiore; larea centrale, contrassegnata con il n. 2, linconscio medio; larea superiore, indicata come n. 3, corrisponde allinconscio superiore; una piccola area rotonda centrale che si sovrappone allarea 2 la n. 4 che il campo della coscienza; accanto c unaltra piccola area rotonda, la n. 5 che lIo o il S personale; sul punto superiore dellovoide sta il n. 6 che corrisponde al S transpersonale; esterno a tutto lovoide, il n. 7, linconscio collettivo. Linconscio inferiore relazionato a tutti quei complessi psichici che sono pi lontani dallaccesso della nostra coscienza. E un contenitore dove hanno sede e luogo i nostri complessi relativi al passato, che hanno colorazioni emozionali molto forti che rimangono dentro di noi e si imprimono dentro di noi. In questo inconscio ci saranno tutte le parti istintuali che sono meno accessibili alla coscienza, tipo unaggressivit non riconosciuta, oppure una sessualit tenuta molto compressa. Tutti complessi che si lasciano arrivare al campo della coscienza con pi difficolt. Linconscio medio un inconscio pi plastico, c la fase di ricordo-dimentico, di certe cose che arrivano alla nostra consapevolezza e che poi se ne rivanno via, perch non riusciamo a fermarle n a trattenerle. Significa che pi facile che i contenuti dellinconscio medio arrivino nel nostro campo della coscienza o possiamo richiamarli pi facilmente rispetto a quelli che sono immagazzinati in un inconscio molto pi profondo. Linconscio superiore la sede delle nostre potenzialit, le intuizioni, le aspirazioni, gli slanci altruistici. Per, attenzione, siano ancora fuori dal campo della coscienza. Significa che come sono inconsce certe istintualit tipo laggressivit o la sessualit, sono inconsce anche le nostre potenzialit creative. Il n. 4 il campo della coscienza, quello che Jung chiamava lisoletta nel Mare Magnum dellinconscio. Ci significa che - e lo vediamo anche graficamente - il campo della coscienza veramente uno spazio, una quantit di consapevolezza molto ridotta rispetto a quello invece che tutto il nostro inconscio. Pi 5

noi portiamo del materiale che ha sede nel nostro inconscio sia inferiore sia medio che superiore - a livello della coscienza, pi portiamo terra alla nostra isola nel Mare Magnum del nostro inconscio. Quindi, possiamo dire che il campo dominato dallIo. Il n. 5 lIo o S personale. Ci sono delle scuole dove con lIo intendono lEgo, altre scuole intendono il S. Nella psicosintesi il S personale quella parte di divino dentro di noi, quella parte che potremmo chiamare il Testimone dentro di noi, quella parte immutabile che non si identifica con alcun contenuto, proprio lOsservatore. Il n. 6 il S transpersonale che potremmo chiamare il Divino onnipervadente. Ognuno di noi ha il proprio modo per identificarlo, ma il 6 il Divino in assoluto, il Divino cosmico. Il n. 5 la scintilla del divino cosmico che allinterno di noi. Esiste questo collegamento tra il 5 e il 6. Il 7 linconscio collettivo, il patrimonio inconscio dellumanit che si strutturato nei secoli con il contenuto inconscio dellumanit che ritroviamo sotto forma di simboli, di archetipi o nelle cosmogonie delle varie trib che, pur trovandosi agli antipodi geograficamente, usano gli stessi simboli. Il S personale e il S transpersonale o superiore Nella psicosintesi c una cosa molto interessante: il S personale, il nostro S interiore che poi il riflesso del S transpersonale, preesistente alla strutturazione della personalit. Ci importante poich significa che dal momento che io nasco, io sono portatore di questo S. Poi, pu verificarsi che posso passare tutta la vita senza riuscire mai a contattarlo per tutte le sovrastrutture, le mie impostazioni mentali, per i miei credi, perch il mio livello evolutivo mi porta altrove. Per estremamente importante, perch questo fa molta differenza. Infatti, provate a pensare cosa significa in tutto il discorso del counseling trovarsi ad esempio di fronte ad una persona che strutturalmente a pezzi, che ha mille problemi e vederlo come persona oppure riuscire a vederlo come anima. Quindi, molto significativo ritenere che questo quid di divino esiste in ogni essere umano ed preesistente a tutta la strutturazione della personalit. Pu trattarsi quindi di una persona portatrice di handicap fisici o mentali, ma sempre portatrice di unanima. Oppure potremmo dire che unanima che ha scelto di fare quel tipo di percorso servendosi di quel corpo. Questa strutturazione ci fa capire subito che ci sono vari livelli e che noi possiamo arrivare a contattare questa parte di divino interiore, del S interiore, attraverso tante tecniche. Nella Psicosintesi vengono usate moltissime meditazioni e visualizzazioni per arrivare allo scopo che ci siamo prefissi: quello di parlare, contattare, sentire, entrare in contatto con il nostro S interiore. Forse una delle meditazioni pi interessanti della Psicosintesi la meditazione della disidentificazione. Altre delle meditazioni vengono fatte con simboli e archetipi, e molto lavoro viene fatto sui sogni. Sono tutte tecniche che possono essere a nostra disposizione per poter sentire in maniera esperienziale questi vari livelli dentro di noi. Credo che sia interessante riuscire a percepirli, a farli diventare esperienze che noi possiamo veramente sentire ed interiorizzare affinch non rimangano solo a livello della nostra mente concreta. La volont: Assagioli ha fatto uno studio estremamente interessante sulla volont (Latto della volont), ambito che stato molto poco indagato. Il suo testo parla dellatto di volont come funzione dellIo, dove fa una disamina di tutti i passaggi del processo di attuazione della volont, quali sono i punti deboli dove noi riusciamo andare in pezzi e non rimanere fermi nei nostri intenti. Ritornando a ci che stavamo dicendo, credo che quando abbiamo capito che siamo una strutturazione di tutti questi livelli, nostra responsabilit capire che dobbiamo mantenerci piuttosto puliti, che ognuno di questi livelli ha bisogno di un certo tipo di nutrimento. Quindi, proprio perch abbiamo parlato di bio6

psico-spirituale credo che dobbiamo andare ad individuare quelli che sono i nostri blocchi sul piano fisico, psichico, sul piano emozionale, sul piano spirituale e poterli rimuovere attraverso quelle modalit che ci lavorano in maniera molto specifica. In realt il nostro Inconscio una spugna, sia lInconscio medio, che lInconscio inferiore che quello superiore. Quindi, se io mi nutro di cibo cattivo, letture cattive, frequentazioni energetiche molto basse, di luoghi che vanno a nutrire solo quelle parti pi basse, il mio Inconscio Superiore rimane scoperto, affamato, ha bisogno di altro nutrimento. Noi siamo spugne, assorbiamo tutto. E importante che ci prendiamo la responsabilit di scegliere chi vogliamo frequentare, cosa vogliamo leggere, quale atteggiamento emozionale vogliamo avere nella nostra vita. E un punto da tenere molto presente sia per noi, sia nella nostra relazione come counselor con il nostro cliente. Partiamo dallinizio. Allinizio, nella nostra interazione, siamo indifferenziati, siamo un tuttuno. Poi, piano piano nella strutturazione della nostra personalit si strutturano tanti piccoli Io (n.5, Io o S personale) con i quali noi ci identifichiamo. Chiedendo alle persone chi sei? ci viene risposto sono la madre, sono la figlia, sono lautista, etc. Ognuno di noi si identifica maggiormente con qualcuna di queste strutture che Assagioli chiama subpersonalit. Le subpersonalit sono strutture che hanno una vita propria, hanno una loro autonomia, una loro coscienza, hanno dei loro bisogni, hanno una loro volont. Quindi, come se nella nostra vita giocassero dei ruoli che fanno la parte del leone. Come se fossimo vissuti da tutti questi Io dove, a seconda delle circostanze che noi viviamo, qualcuna di queste parti prende il sopravvento e noi pensiamo di essere quello. Credo che se noi andiamo a lavorare molto sulla coscienza, piano piano capiremo che quella solo una parte di noi, non la nostra totalit: unidentificazione con una sub-personalit. Lo vedremo con Il dialogo delle Voci che ha molto approfondito e strutturato il discorso delle subpersonalit in una maniera molto bella. Tuttavia cosa succede? Le sub-personalit non si strutturano a caso, ma si strutturano come parti di noi che servono a proteggerci nel nostro cammino della vita. Ci servono per sentirci sicuri, tutelati, perch in qualche modo vanno a proteggere la nostra vulnerabilit. Questo il motivo primario. Il dramma quando una persona rimane molto identificata in una di queste strutture, tipo il grande manager che si sente sempre il grande manager, non entra in contatto con le altri parti di s, quali potrebbero essere il bambino, ladulto gioioso, il ragazzo che ha voglia di amare e quindi uscire fuori dal suo schema. Tutto ci significa che fintanto che noi nella nostra vita saremo agiti da queste subpersonalit, non saremo padroni della nostra vita. Queste sub-personalit si formano per proteggerci. Proteggono le nostre parti fragili, proteggono il S personale ed altre sub-personalit. Ad esempio la personalit dellaggressivo o del competitivo pu proteggere la personalit del bambino fragile. Questo lo vedremo in seguito con il Dialogo delle Voci che riprende dal concetto delle sub-personalit. Dobbiamo vederle come giochi energetici dentro di noi, poich sono tutte parti che noi abbiamo allinterno. Qual il processo? Il processo riconoscerle e far s che dentro tutto questo coacervo quello che comanda lIo consapevole, il S personale, non una subpersonalit. Ci che Assagioli chiamava il direttore dorchestra. E come se tutte queste sub-personalit fossero degli strumenti. Se questi strumenti suonano ognuno per conto proprio, anzich una sinfonia, avremo un caos. Solo quando l Io personale, la nostra centralit, si mette alla guida, trasformer il caos in una sinfonia e allora sceglier consapevolmente qual la parte che deve portare fuori. Non possiamo dire che noi non abbiamo bisogno della nostra parte competitiva o impositiva, perch ci saranno situazioni nella vita dove essere impositivi o anche autoritari oltre che autorevoli pu salvarci la vita, pu salvarci da certe situazioni. Noi dobbiamo avere a disposizione tutto quanto. E che cos che discerne quando opportuno un certo comportamento oppure no? E la coscienza, questo Io consapevole o S personale. Se noi, invece, rimaniamo identificati in una di queste parti? Ricordiamo il prisma di Jung. Egli 6

affermava che se una persona rimane identificata con una parte ed nel prisma, nella parte rossa, dir che tutta la realt rossa. Se, invece, nella parte verde, dir che tutta la realt verde. La realt , invece, multicolore. Ci che dobbiamo imparare a fare disidentificarci, andare in quella posizione del testimone e poter vedere che abbiamo a disposizione tutte queste possibilit, E non significa che una migliore dellaltra, perch tutto quanto ha un motivo per essere. Tutto quanto si struttura perch c una motivazione profonda per la sua strutturazione. Basta solo trovare la chiave per capire quale il messaggio che ci vuole dare. Quando parliamo di energia, non c unenergia cattiva e una buona. E energia, lutilizzo che ne faccio che cambia la cosa. E come lenergia atomica: se faccio la bomba atomica diventer unenergia distruttiva, ma se realizzo altre cose che servono allumanit sar positiva. Ed eccoci di nuovo a quello che abbiamo detto prima sulla psicologia con direzione. Siamo noi che diamo direzione anche alle nostre energie. Assagioli parlava anche di io molteplice, il che significa che noi siamo questa folla di personaggi interni, siamo questo caos che deve passare attraverso questo processo di integrazione di tutte queste parti sotto la direzione della nostra parte consapevole, della nostra parte saggia, della nostra parte che sa. Noi non sappiamo, ma lei sa. Possiamo dire che la Psicosintesi ha una struttura che si basa su tre passi che sono: conosci possiedi trasforma

Il Conosci in relazione alla coscienza, alla consapevolezza che esiste una coscienza che pu essere sempre pi amplificata. Quindi, quando lavoreremo su questa fase del conosci andremo ad utilizzare tutte quelle tecniche che ci permetteranno di sapere come siamo fatti, di cosa abbiamo bisogno, di come strutturato il nostro corpo. Conosci significa conoscere tutte le dinamiche mentali nelle quali noi ci imbattiamo, che utilizziamo inconsciamente, come tutte le proiezioni. Assagioli partito da questo presupposto: se Freud ha lavorato tanto sullinconscio inferiore ed ha strutturato degli assunti, inutile che io vada a ripercorrere tutte queste vie. Utilizzer le sue tecniche e cercher di andare avanti. Quindi, Assagioli ha ripreso molto sia da Freud sia da Jung o dalla bioenergetica, e ha creato una sistematizzazione di ci che gi era disponibile aggiungendolo alla sua visione ed elaborazione personale. Nel processo di conosci-possiedi-trasforma vediamo che dentro ci sta tutto. Qui il conosci significa la possibilit di utilizzare tutto quello che possibile per portare sempre pi materiale dallinconscio sia quello inferiore sia quello superiore - al nostro campo della coscienza. Ci significa portare lenergia dal suo rinnego, dal suo demonico alla nostra consapevolezza, il che implica anche trasformarla. Il possiedi centrato sullessere, sul s, sullidentit profonda, sulla parte di noi che deve gestire e non essere gestita. Il possiedi un grande lavoro sullidentit, perch significa metabolizzare, significa far diventare ossa, carne, sangue quello che noi stiamo dicendo. Quindi, dobbiamo portare profondamente dentro di noi sia sul piano fisico che emozionale e mentale le esperienze della vita. Significa principalmente disidentificarci da e identificarci in. Se io sono una persona collerica che si arrabbia continuamente, che si arrabbia appena sente qualcosa che un po diverso da ci che vorrebbe sentire, da quello che si immaginava o si aspettava, necessario che io mi disidentifichi dal mio personaggio collerico e dica: Ecco la mia parte collerica che venuta fuori a fare la parte del leone!. Quindi, necessario riconoscerla e disidentificarmi, prendere distanza. Questo significa che io mi identifico con la mia parte che capace di vedere il processo. Significa che io porto sempre pi potere alla mia parte che 6

agisce dalla coscienza e che vede il processo. Il trasforma il processo del divenire. E tutta quella parte molto bella e interessante che va a lavorare sullattivazione delle nostre potenzialit latenti. Questo cambia moltissimo tutto quanto, perch implica che io non lavoro soltanto su quello che vedo (dipende su quale livello stiamo trattando la cosa), ma lavoro anche su quello che pu essere una persona. Io cerco di tenere presente quello che la persona pu diventare, la sua potenzialit di crescita. Uno psicologo estremamente interessante, Viktor Frankl (un ebreo che ha vissuto lesperienza dei campi di concentramento), ha fatto un discorso centrato sul valore dellatteggiamento, il poter vedere oltre, il poter vedere qual il potenziale in divenire, per cui io assumer un atteggiamento diverso rispetto a una persona che percepisco come anima anzich rimanere centrato solo sulla patologia. E chiaro che se c una patologia devo vederla ed essere anche competente nel saperla affrontare con tutte le metodologie che ho a disposizione, fisiche, psicologiche, psichiatriche o altro. Qui c proprio un discorso centrato sul valore dellatteggiamento. Noi crediamo di avere molta paura di quelli che sono i nostri limiti, di avere molta paura di non essere mai abbastanza, siamo molto influenzati dai nostri complessi dinferiorit. Sono fermamente convinta che noi abbiamo altrettanta paura, se non di pi, nellaffrontare quelle che sono le nostre potenzialit. Vale la pena di soffermarci un poco, poter cominciare a pensare alle nostre grandezze anzich alle nostre limitazioni, implica unassunzione di responsabilit. Se io so che non sono piccola, ma sono grande, devo prendere la responsabilit di comportarmi come una persona grande. Ci significa stare nella vita, scegliere come voglio stare nella vita. Voglio stare nella vita vivendo in un metro cubo tutta ripiegata perch sono piccolina, perch non so, perch non ce la faccio, oppure voglio pensare che il mio metro cubo si espande sempre di pi e io sono un essere che nella sua vita pu stare con tutta la sua energia, la sua potenzialit. Pu starci portando tutto quello che sa, aperta a tutto quello che arriva e anche con latteggiamento che nella vita siamo un po come in una scalata, dove ci sar sempre qualcuno che sa pi di noi, al quale tendiamo la mano, e qualcuno che sta iniziando, dietro di noi, al quale diamo la mano. E questo non vuole dire che siamo maestri, che siamo insegnanti, ma significa semplicemente che siamo esseri umani che facciamo unassunzione di responsabilit, con grande umanit e con il cuore molto aperto, nel dire che questa cosa che servita a me, per la mia crescita, la metto a disposizione di qualcun altro. Questo diventa una responsabilit per tutti noi, qualunque cosa noi facciamo, un atteggiamento che possiamo portare nella nostra vita. Tutti siamo allievi e maestri. evidente come queste cose sono sempre attuali e facilmente riportabili nella nostra vita e in quello che noi possiamo fare con gli altri. In questa settimana voi sentirete parlare molte scuole e voci diverse, avrete lopportunit di estrapolare gli strumenti che possono servire ad ognuno di voi nel proprio lavoro quotidiano. Quindi, il conosci-possiedi-trasforma da tenere sempre presente. In effetti questa cosa molto semplice in realt richiede una grande conoscenza, perch richiede una conoscenza di tantissime tecniche. Sar diverso lavorare sul piano fisico o emozionale e dipende da cosa ho davanti. Ci significa che devo avere una conoscenza enorme e tirar fuori, a seconda della mia sensibilit, della mia conoscenza e della mia preparazione, ci che pu essere pi utile a quella persona in quel momento specifico. Quindi, il percorso della psicosintesi molto lungo, proprio perch si avvale di tutte queste tecniche ed esperienze che richiedono anni di formazione. Credo che questi piccoli elementi possiamo portarli nel nostro lavoro quotidiano. Quando Assagioli parla dellaspetto fisico, lavora molto con il contributo dello yoga, con il respiro, insistendo sullo stile di vita e le norme di igienistica. importante che il mio corpo respiri bene, importante che si nutra correttamente, importante che io faccia il movimento perch serve anche alla mia mente, al sistema circolatorio, alle mie ossa ecc. Dobbiamo fare attenzione a che cosa si d priorit 6

nellarco della propria giornata. Adesso anche gli ambienti scientifici pi chiusi si stanno aprendo a scienze nuove tipo la PNEI, la psiconeuro-endocrino-immunologia, perch sappiamo che tutti questi sistemi interagiscono e si condizionano a vicenda, perch c uninterdipendenza tra loro. Ci significa che se io psichicamente, emozionalmente sto bene, vado a interferire sul mio sistema endocrino, che andr a sua volta ad influenzare a cascata il sistema immunitario. Tutti i nostri sistemi sono in questo equilibrio dinamico. Io posso anche essere perfettamente equilibrata, ma se improvvisamente sento una notizia che mi disequilibra, dentro di me tutto il mio assetto far in modo di rimettere tutto a posto e riportare equilibrio. Ad esempio a livello fisico, il nostro PH del sangue in un range molto, molto stretto, e ogni volta che ci sar un elemento che andr ad interferire, si metteranno in moto una serie di meccanismi affinch lequilibrio ritorni. Tutto tende allequilibrio, che comunque dinamico e non statico. Se conduco uno stile di vita dove d spazio anche a un rilassamento, a un ascolto, ad una presenza attenta, andr inevitabilmente a influenzare gli altri campi. Assagioli aveva chiare tutte queste cose gi allinizio del 900. Abbiamo, quindi, lidea di quanto stato innovatore? Il sogno da svegli Sul piano emozionale un lavoro interessante pu essere fatto ad esempio con la bioenergetica, sul piano del profondo, possiamo utilizzare le visualizzazioni avvalendosi anche del sogno da svegli guidato. Ci sono persone che non riescono a ricordare i sogni, hanno un rifiuto o una difficolt nel ricordarli: nella psicosintesi si pu lavorare sul sogno da svegli. Si mette la persona in uno stato di assoluto rilassamento e poi si inizia una storia guidata, ad esempio: Stiamo camminando su una spiaggia, senti il corpo quando entra nellacqua, cosa vedi, cosa provi Ha unassonanza con il Gioco della sabbia di Dora Kalf, allieva di Jung. Sono tutte tecniche per andare a lavorare sul piano psico-emozionale, insieme a tutto il lavoro sui simboli e sui sogni. E sul piano spirituale chiaramente la meditazione lesperienza per arrivare a percepire la propria identit profonda, lo spazio di silenzio e di collegamento con il tutto, e pu essere fatta attraverso modalit diverse. Con il Dialogo delle voci vedremo come le sub-personalit possono essere rappresentate graficamente con disegni o si possono mimare o descrivere. Da questo lavoro emergono dei messaggi che ci fanno capire cosa sta dietro. Se una persona facendo un sogno guidato visualizzer un uomo terrificante e minaccioso e accanto a lui c una donna piccolina e timida e il nostro cliente nel mezzo a queste due persone, possiamo capire subito come vive il rapporto genitoriale. E magari se glielo chiediamo razionalmente minimizza, scappa, non si ferma, non vuole entrare nellimpatto emozionale. Sono tutte tecniche che ci permettono di andare ad accrescere il campo della coscienza e questo significa diventare esseri pi liberi di scegliere. Altrimenti, anzich essere noi che scegliamo, noi siamo semplicemente scelti. Pensiamo di essere noi gli artefici, ma in realt non lo siamo. Tutte queste sub-personalit, queste energie che abbiamo dentro, anzich sottostare al nostro direttore dorchestra si mettono a suonare ci che vogliono e quando vogliono. Pu essere creativo, per possono creare un grande caos. Lesercizio della meditazione della disidentificazione molto interessante. Si induce un profondo rilassamento e si fa percepire il corpo fisico, tu hai un corpo fisico, ma non sei un corpo fisico. Questo corpo fisico come un abito che noi abbiamo e che dobbiamo amare, rispettare, curare, ma non siamo questo corpo fisico. Poi, scendiamo pi in profondit e sentiamo il corpo emozionale. Sentiamo, quindi, le emozioni, le visualizziamo come un lago calmo e sentiamo che abbiamo emozioni, ma non siamo queste emozioni. Scendiamo ancora pi in profondit e sentiamo che abbiamo un corpo mentale, che abbiamo dei pensieri che a volte ci sostengono e a volte ci disturbano, che abbiamo un corpo mentale, ma che di nuovo noi non siamo questo corpo mentale. E quindi ci chiediamo: Ma, allora, chi sono io veramente? E scendiamo in uno spazio di grande interiorit per poter contattare il nostro S, il testimone. In molte 6

visualizzazioni viene fuori il vecchio saggio che il nostro S che osserva, non si identifica, senza giudizio e ci fa da specchio. Dare giudizio significa accettare o rinnegare qualcosa, e significa che si danno ancora valori discriminanti alle energie. C un altro esercizio molto interessante che faceva fare Assagioli, il modello ideale, che una tecnica dellagire come se. E la persona che dice: Ma io non sono capace, non potr mai andare via di casa perch ho paura, perch non avr mai questo, non avr mai quello Possiamo suggerire la tecnica dellagire come se. Invitiamo la persona a creare un modello ideale raggiungibile e attuabile. Ad esempio prendiamo una persona che si sente molto vittima o molto debole, le suggeriamo di creare nella sua mente un modello di persona pi realizzata, pi energica che riesce ad affermare s stessa. A questa persona facciamo fare una visualizzazione di incarnare una situazione dove si vede come il modello che ha creato, vivere quindi dentro di s quella serie di qualit che per lei erano deficitarie - e sentirle molto, direi anche fisicamente - e poi le facciamo visualizzare una modalit dove incarnando queste qualit pu riprendere una situazione vecchia, ritornando dentro una condizione di blocco, e trasformare qualcosa che la teneva vittima e debole. Questo diventa possibile nella misura in cui riesce ad integrare dentro di s le nuove qualit. Questa tecnica la possiamo applicare anche su di noi nella nostra vita quotidiana, perch tutti noi abbiamo le nostre paure, i nostri momenti fragili, i nostri momenti in cui vorremmo essere un poco di pi di quello che siamo, e non vi riusciamo per mille motivi. Se applichiamo una tecnica di questo tipo, pu veramente aiutarci ad immaginare di agire come se noi fossimo i portatori anzich di una debolezza, di una forza, e quindi esser e capaci di cambiare una situazione. Molto interessante la stella di Assagioli, di cui vi accenno solo il principio. E una stella a sei punte dove di nuovo c il campo della coscienza, dove abbiamo il punto centrale che il nostro S e le sue punte sono delle funzioni: 1. Sensazione, 2. Emozione/sentimento, 3. Impulso/desiderio, 4. Immaginazione, 5. Pensiero, 6. Intuizione, il 7. Volont (si trova nella parte centrale e corrisponde alla Volont intesa come funzione dellIo), l8. il punto centrale, lIo o il S personale. Il concetto che mi interessava passarvi questo: se la punta 1. lImmaginazione, il suo opposto il 6. Intuizione, significa che una persona che immagina che ha bisogno di vedere, avr molto meno sviluppata la parte intuitiva. Ci significa che se una di queste punte una iper-funzione, dalla parte opposta abbiamo una ipofunzione. Un altro esempio: se una persona estremamente attiva, significa che dalla parte opposta avr bisogno di capacit di rilassamento, di introspezione e di silenzio. Ricordate questo, perch anche alla base del Dialogo delle voci. C analogia tra la visualizzazione, incarnare una situazione, e il rinforzo del pensiero positivo. Praticamente il concetto un po lo stesso, perch significa, che se io mi sento molto carente in una mia qualit, e questa mia qualit pregiudica la riuscita rispetto a certe situazioni, e sono quindi incapace di risolverle, se con il mio pensiero riesco a capire qual la polarit opposta che devo integrare, posso fare questa visualizzazione, attuo questo pensiero (che un pensiero positivo) per poter agire poi nella stessa situazione incarnando questa qualit. E per molto importante capire che ci non accade per magia, ma perch metto in atto un processo legato alla consapevolezza, al prendere coscienza di che cosa accade dentro di me. Ho quindi un atteggiamento attivo. Normalmente nelle scuole che hanno la finalit della realizzazione del S a meno che lIo non sia troppo fragile, per cui va prima rinforzato, un rafforzamento con il pensiero positivo considerato controproducente alla risoluzione dellIo nel S superiore. Anche nella Psicosintesi cerchiamo di usare queste tecniche con chi ha gi un Io strutturato, perch questo non lo puoi usare in una psicosi, perch non viene fuori niente. Significa che devi usarle per 6

andare a rafforzare delle qualit l dove c un Io gi abbastanza strutturato. Perch il problema, altrimenti, qual la parte di me che visualizza? Se tu non hai la capacit di andare al centro e lavorare da l, significa che una sub-personalit potrebbe prendere il posto dellIo e anche la visualizzazione, seppur contenga un pensiero positivo, non so quale effetto potrebbe sortire. Qui stiamo parlando di lavori che possiamo fare con personalit che sono sufficientemente integrate. Se c una psicosi assolutamente non il caso. Questo vale anche per altre terapie. Se non c il senso dellidentit, non sai cosa vai a rafforzare. Penso che questo sia un distinguo fondamentale. (pratica della visualizzazione della Montagna e del Vecchio Saggio) Biografia (di Giuseppe Pagliaro) Roberto Assagioli, medico psichiatra, nacque a Venezia il 27 febbraio 1888 e l visse fino al 1904, anno in cui la famiglia si trasfer a Firenze. Grazie alle solide possibilit economiche ed allo stimolante ambiente famigliare Roberto fin da piccolo pot sviluppare le proprie doti intellettuali. Frequent l'universit a Firenze, iscrivendosi in medicina e chirurgia. La scelta di uno studio di tipo scientifico non limit, per, i suoi interessi culturali, che furono e restarono vastissimi: letterari, filosofici, spirituali, tutti ad orientamento transculturale. Dal 1906 al 1908 fu bibliotecario della Sezione Psicologica, inserita nell'insegnamento di Filosofia Teoretica dell'Universit di Firenze. Nel 1907 present alcuni di quelli che saranno aspetti fondamentali della psicosintesi e, due anni dopo, in un articolo intitolato "Per una moderna psicagogia" ne deline tutta la traccia anche se sarebbe passato ancora qualche anno prima che la psicosintesi prendesse tale nome. Sempre in quegli anni frequent in Svizzera l'Ospedale Psichiatrico Burgholzli, dove conobbe Jung col quale rest in amichevole rapporto per tutta la vita. Nel luglio del 1910 consegu la laurea in Medicina all'Universit di Firenze, presentando una tesi sulla psicoanalisi che aveva preparato all'Ospedale Psichiatrico Burghzli, con la supervisione di Carl Jung. Successivamente si specializz in psichiatria e si dedic a studi di psicologia e filosofia, alla pratica della psicoterapia usando vari metodi e sviluppando il suo metodo integrale, la Psicosintesi. Nel 1913 fond a Firenze il "Circolo di Studi Psicologici". Con lo scoppio della 1 guerra mondiale Assagioli venne arruolato come tenente medico; a guerra conclusa inizi ad esercitare la professione di psicoterapeuta. Nel 1923 nacque il suo unico figlio Ilario che scomparve prematuramente dopo lunga malattia all'et di 28 anni, dopo essersi laureato in medicina e poi in lettere. Nel 1926 Assagioli pubblic l'opuscolo "Psychosynthesis, A New Method of Healing"; nello stesso anno, a Roma dove si era trasferito, fond l'"Istituto di cultura psichica", che nel 1933 prese il nome attuale di Istituto di Psicosintesi, eretto in Ente Morale dello Stato nel 1965. Per alcuni anni l'Istituto svolse un'attivit molto intensa; successivamente, con lo scoppio della 2 guerra mondiale, i rapporti internazionali di Assagioli, dovuti ai suoi molteplici viaggi e le attivit umanitarie suscitarono i sospetti del regime fascista. Nel 1940 Assagioli fu quindi costretto a chiudere l'Istituto. Nel 1973 con alcuni allievi e collaboratori fonda la Societ Italiana di Psicosintesi Terapeutica, scuola di formazione per psicoterapeuti fra le prime riconosciute legalmente in Italia. Nel 1974, all'alba del 23 agosto, all'et di 86 anni, Roberto Assagioli moriva nella residenza estiva di Capolona d'Arezzo. Opere consigliate: 6 Principi e metodi della psicosintesi terapeutica, Astrolabio Ubaldini, 1973 L'atto di volont, Astrolabio Ubaldini, 1977 Lo sviluppo transpersonale, Astrolabio Ubaldini, 1988 Psicosintesi, Mediterranee, 1990

Comprendere la psicosintesi. Guida alla lettura dei termini psicosintetici, Astrolabio Ubaldini, 1991

LA PSICOLOGIA TRANSPERSONALE DI MASLOW Oltre Assagioli, un altro autore, da cui nasce la Psicologia Transpersonale, Maslow. Maslow (1908-1970 conosciuto per la Piramide dei Bisogni Umani) ha scritto Religions Values and Peak-experiences, Valori religiosi ed esperienze di vetta. Esperienze di vetta sono i momenti di satori, di intuizione, di illuminazione che ci fanno entrare per un attimo nella nostra percezione allargata dellEssere. Il S si allarga, entri e rimani nella meraviglia dellEsistenza, concetto, come vedremo, che la base di tutte le religioni orientali. Il modello che abbiamo illustrato un modello religioso orientale che arriva tramite la scuola di Alice Bailey dei triangoli da un tibetano, che ha preso i modelli orientali e li ha trasmessi negli Stati Uniti; da qui la rielaborazione di Assagioli. Rintracciamo gi ununione, molto olistica, fra Oriente ed Occidente.

CARL ROGERS E IL COUNSELING


a cura di Giuseppe Pagliaro La nascita del counseling Il counseling affonda le sue radici nella Psicologia umanistica di Rollo May e soprattutto di Carl Rogers. Rogers introduce questo termine nel 1940 col suo libro: Counseling e Psicoterapia. Fa seguito nel 1952 la nascita in USA della Counseling Association per formare il tumultuoso sviluppo americano del Counseling come strumento di consulenza ed educazione. Negli anni 70 il counseling arriva in Inghilterra dove trova utilizzo nei servizi sociali e di orientamento, inizialmente soprattutto nel reinserimento dei reduci di guerra. Nel 1994 nasce in Europa l'EAC (European Association for Counseling). In Italia arriva fra gli anni Ottanta e Novanta, e nel nostro paese, come nel resto dellEuropa, sta oggi conoscendo una rapida diffusione ed ampliamento dei suoi campi di applicazione. Lapproccio centrato sul cliente Nella forma attribuitagli originariamente da Carl Rogers, il counseling un "colloquio centrato sul cliente", in cui lattenzione del counselor va focalizzata sulla persona, prima che sul suo problema, sulla qualit del rapporto umano. Rogers considera la salute mentale come la progressione normale della vita e la malattia mentale (e altri problemi umani) come distorsioni della "tendenza attualizzante". Quest'ultima una forza vitale che pu essere definita come la tendenza fondamentale dell'organismo a realizzare le proprie potenzialit e di autocurarsi; essa opera sia sul piano ontogenetico che su quello filogenetico e necessita di un contesto di relazioni umane positive, favorevoli alla conservazione e rivalutazione dell'Io. Se la nozione dell'Io realistica, ovvero se vi corrispondenza tra le capacit che il soggetto crede di possedere e quelle che effettivamente possiede, egli sar congruente e potr svilupparsi in modo unitario, autonomo e soddisfacente. In genere il cliente si trova in una situazione di incongruenza tra l'esperienza reale dell'organismo e l'immagine di s che egli ha quando si rappresenta l'esperienza. Lo scompenso psicopatologico nasce quando lindividuo, durante let infantile, vive situazioni insolite e anormali che 6

comportano gravi fratture che non favoriscono il normale sviluppo. Lidentit organismica del bambino Per Rogers nellinfanzia che si forma il concetto di s. Il bambino piccolo, quando nasce, ha in s la capacit di scegliere o rifiutare in modo chiaro le esperienze in rapporto al modo in cui esse possono agevolare o ostacolare le esigenze dellorganismo, in base a quello che Rogers chiama una valutazione organismica. Se i genitori assicurano amore, stima, sicurezza, considerazione in modo incondizionato, accettando anche aspetti negativi del bambino, il suo concetto di s si plasmer sullesperienza in modo libero e autonomo, le esperienze saranno vissute conformi rispetto al concetto di s e ai bisogni organismici. La tendenza attualizzante guider il bambino e poi ladulto fino alla piena autorealizzazione. Se la considerazione positiva viene data in modo condizionato, il bambino introietter valori, mte, modi di essere incongruenti con la propria esperienza organismica. A causa di questi condizionamenti, il concetto di s viene sviluppato su basi esterne e rigide e le esperienze verranno selezionate o distorte affinch si possa mantenere la coerenza del s che si formato. Le esperienze personali non fluiranno pi liberamente in accordo con lorganismo e con la tendenza attualizzante. Quando la frattura tra il concetto di s e lesperienza troppo grande e le difese non svolgono pi la loro funzione di protezione, nasce uno stato di incoerenza nel s e comincia il disagio psicologico

Counseling come processo di autoconsapevolezza Secondo Rogers, il compito del counselor , da una parte quello di innescare un processo di autoconsapevolezza e di integrazione tra il s e lesperienza, che porti la persona a divenire consapevole della propria condizione, dei propri stati danimo e dei propri bisogni; dall'altra favorire la riattivazione della "tendenza attualizzante". Rogers ritiene che una volta divenuto consapevole delle proprie problematiche e delle proprie risorse interne, grazie ad un processo di autoregolazione, il cliente sar in grado di far fronte alla propria vita in modo autonomo. Questo significa che il counseling, a differenza di altri approcci a carattere psicologico, non considera l'individuo come portatore di problemi, ma come portatore e origine delle soluzioni. Nel promuovere questo processo, il counselor non impiega tecniche direttive o interpretazione, cos come avviene in psicoterapia, ma utilizza l'empatia. Il concetto di empatia incondizionata L'empatia (da empateia, passione; en patos, sentire insieme) viene intesa come la comprensione dell'altro che si realizza immergendosi nella sua soggettivit, senza sconfinare nella identificazione. Il terapeuta capace di considerazione o accettazione positiva incondizionata verso il paziente, nella misura in cui sente di accettare incondizionatamente ogni aspetto dell'altro, ogni sentimento - espresso o non espresso sia quelli negativi, anormali che quelli buoni. infatti proprio lascolto empatico che permette la libera espressione del cliente, e crea le condizioni ottimali per la sua crescita e trasformazione, nella direzione da lui stesso desiderata e determinata. Lintegrit del counselor Secondo Rogers, per essere capace di tale ascolto, il counselor deve essere congruente, ovvero essere integro, in profondo contatto con i propri pensieri, emozioni, vissuti e di averne consapevolezza durante la relazione col cliente. Ci favorisce la capacit di essere reali e di non attribuire erroneamente aspetti di s alla persona che sta di fronte. Ovviamente, a questa predisposizione d'animo si accompagnano una serie di tecniche messe a punto da Carl Rogers, che permettono di mantenere e rinnovare il contatto, ed 6

allo stesso tempo aiutare il cliente a prendere coscienza delle proprie emozioni. Si pu citare ad esempio la tecnica della riformulazione, nella quale il counselor, utilizzando adeguatamente formule tipo quindi secondo lei allora lei pensa che ripropone al cliente le proprie stesse dichiarazioni, evitando di giudicare, interpretare o indagare insistentemente, ed offrendogli, al contrario, la possibilit di riesaminarle sotto una luce diversa. Anche se la parola rimane il veicolo principale attraverso cui la relazione viene canalizzata, il counseling pu avvalersi anche di tecniche corporee, artistiche e grafiche, proprio perch vi la convinzione che la comprensione non avvenga solo e sempre sul piano mentalerazionale, ma anche su quello emotivo e corporeo. Spesso, su questi piani di consapevolezza ci si imbatte nel limite del linguaggio convenzionale e si ha la necessit di utilizzare altri tipi di comunicazioni non verbale che consentano di esprimere tali vissuti. Possiamo dire che il counselor, dal punto di vista delle competenze specifiche, un esperto di comunicazione che, mediante questi strumenti, accompagna la persona nel diventare cosciente della propria condizione, comprendere i propri stati danimo. In questo percorso di autoconsapevolezza ed integrazione, il counselor non suggerisce soluzioni, ma facilita lemergere dei veri bisogni e delle risorse necessarie per soddisfarli; "aiuta la persona ad aiutarsi".

Biografia Carl Rogers nasce nel gennaio 1902 in Illinois, in un sobborgo di Chicago in una famiglia molto unita, con princpi religiosi e morali piuttosto rigidi. Nel 1914, quando Carl aveva 12 anni, la famiglia Rogers abbandon la citt ed acquist una fattoria a 30 miglia da Chicago, ove trascorrer un'adolescenza solitaria, piuttosto isolato. Interessandosi di agricoltura scientifica, comincia gli studi di agraria, segue alcune conferenze di carattere religioso e successivamente si orienta verso il ministero religioso. Nel 1922, con un gruppo di studenti americani, partecip in Cina ad una conferenza internazionale organizzata dalla Federazione Mondiale degli Studenti Cristiani. In seguito a questa esperienza in oriente comincia a dubitare di alcuni fondamenti religiosi di base, prendendo distanza sia dal contesto familiare che dalle vecchie credenze. Dopo la laurea sposa Helen Elliot e con lei si trasferisce a New York dove frequenta una istituzione liberale, allontanandosi progressivamente dalla prospettiva di un lavoro religioso per diventare psicologo. Partecipa a seminari e conferenze di natura psichiatrica e psicologica e durante la sua frequenza al Teachers College, gli viene offerto un incarico all'Institute for Child Guidance, dove trascorre un anno in cui, lavorando, si trova a confrontarsi con altri professionisti. Successivamente viene assunto al "Child Study Departement" della societ di Rochester per collaborare attivamente a progetti volti alla prevenzione della crudelt sui bambini. In questo periodo approfondisce la riflessione sulla relazione terapeutica che diverr materiale didattico nell'ambito dei suoi corsi universitari: all'Universit dell'Ohio, come professore di psicologia, alla Chicago University e infine alla University del Wisconsin. A Chicago si ferm 12 anni, con grande successo fra i pazienti, anche se i colleghi non lo vedevano di buon occhio; ad esempio l'Istituto di Psichiatria dell'Universit apertamente negava ogni forma di collaborazione con Rogers. Nel 1951 d alla stampa "La terapia centrata sul cliente" che rappresenta una sintesi del suo pensiero. Finalmente l'Associazione degli Psicologi Americani cominci ad apprezzare, che per molto tempo lo aveva osteggiato, ne cominci a riconoscere i meriti e ad attribuirgli riconoscimenti ufficiali. Con il suo quinto libro, 'On Becoming a Person', pubblicato nel 1961, raggiunse una fama tale che si sent pronto a lasciare gli incarichi accademici per trasferirsi a La Jolla al Western Behavioural Sciences Institute, un'organizzazione non-profit, dove port avanti le sue ricerche sulle relazioni interpersonali. Lavora ininterrottamente fino agli ultimi anni della sua vita, viaggiando per tutto il mondo e dedicandosi alle sue teorie sul conflitto sociale. Nel 1985 riusc a far incontrare i leader di 17 paesi in una conferenza 'residenziale', per farli parlare di pace nel mondo e disarmo nucleare. Muore all'et di 85 anni, quando era stato appena nominato per il Premio Nobel per la Pace.

Presentandosi con un curriculum vitae su 'La terapia centrata sul cliente', Rogers enumera una serie di 'scoperte' che crede di aver fatto, sia relativamente a s stesso, sia riguardo ai rapporti interpersonali di varia natura. Ecco alcune di queste 'scoperte'. -Occorre avere fiducia nell'intuizione interiore, che non di natura intellettuale. -La valutazione degli altri non pu essere per noi una guida, semmai un semplice riferimento. -L'esperienza la massima autorit, essendo pi sicura delle idee. -Quando si comunicano pensieri e sentimenti, si risveglia una risonanza molto forte negli altri. -L'uomo dotato di una forza costruttiva: quanto pi si sente compreso ed accolto, tanto pi tende a far cadere le false 'facciate' per muoversi in direzione del miglioramento.

Testi consigliati: -La terapia centrata sul cliente, Martinelli 1970. -I Gruppi di incontro, Astrolabio 1976. - Psicoterapia e relazioni Umane, Bollati Boringhieri.

LA PSICOLOGIA SISTEMICO RELAZIONALE DI PALO ALTO


La teoria dei sistemi in psicologia MARIO BETTI Cercher di dare alcuni concetti di base fondamentali sulla teoria dei sistemi. Si cerca di dare una struttura scientifica a quella che la psicologia relazionale, la psicologia dei gruppi. Si parte, quindi, da una nozione scientifica che il concetto di sistema, ripreso da Von Bertalanffy che negli anni 30 del 900 elabora la cosiddetta teoria generale dei sistemi. Cos un sistema? Se ne sente parlare da ogni parte, ma spesso senza aver chiarezza. Definiamo un sistema come un insieme di elementi che interagiscono secondo determinate regole. E chiaro che questo concetto ci permette di affrontare qualsiasi contesto di studio scientifico. Si pu parlare di un sistema solo nel caso in cui i singoli elementi che lo compongono interagiscano tra di loro, cio siano connessi tra loro funzionalmente e abbiano determinate regole. Un orologio smontato un insieme di elementi, ma non un sistema. Il discorso interessante della teoria dei sistemi che risponde a determinate leggi che valgono per qualsiasi sistema. Ci sono alcune regole che sono uguali per tutti, come se luniverso fosse strutturato per cui tende a formare dei dati che interagiscono secondo regole uguali. Questo interessante nella teoria dei sistemi. Esistono tanti sistemi: meccanico, chimico, etc., ma per quanto ci riguarda prenderemo in considerazione quello relazionale umano. Questo sistema relazionale ci condiziona cos fortemente che noi ci comportiamo in una data maniera e non in unaltra. Infatti, in questo momento a nessuno di voi verrebbe in mente di giocare a pallone o mettersi a cantare. Se lo facesse sarebbe un comportamento anomalo per noi ora e quindi appartenente ad un altro sistema. O la persona lo spiega e quindi noi sappiamo che il suo comportamento rientra in un altro sistema che in questo momento interpreta il nostro, oppure un comportamento anomalo e incomprensibile per gli altri. Infatti, molti dei comportamenti della patologia 7

mentale vengono interpretati secondo la teoria dei sistemi come dei comportamenti difformi dal contesto, perch come se la persona agisse legata ad un contesto che non quello presente. Le caratteristiche dei sistemi: totalit, struttura, confini, progettualit, finalit e storia La prima caratteristica la totalit. Questo concetto conosciuto sin dallantichit. Diceva Lao Tse nel VI sec. a.C. che la somma delle parti non costituisce il tutto, cio la somma dei pezzettini dellorologio non ci aiuta a capire il senso dellorologio. Se noi prendiamo un quadrante o una lancetta, non ci fa capire nulla sulla misurazione dellora. Lorologio ha delle caratteristiche in pi che non sono contenute in nessuna delle parti che lo compongono. Noi, allinterno di questo sistema abbiamo delle capacit o delle propriet in pi che non sono proprie di nessuno di noi presi singolarmente, ma che messi insieme realizziamo in questo punto. Il secondo concetto: la struttura. Ogni sistema ha una sua struttura, cio si suddivide in sottosistemi. Prendendo il nostro sistema in questo momento, i sottosistemi sono i docenti e gli allievi. Volendo ci sono tanti sottosistemi: allievi maschi e femmine, quelli seduti sulle sedie o seduti per terra e cos via. Anche se questi ultimi sottosistemi hanno poco significato ai fini del funzionamento di questo sistema. I sottosistemi che pi saltano alla luce nellorganizzazione del nostro sistema sono gli allievi ed i docenti. Comunque se si entra nellanalisi dei gruppetti, di come sono seduti potremmo scoprire tanti sottosistemi che stanno interagendo senza che ce ne rendiamo conto. Il terzo concetto: i confini. E un sistema aperto che scambia informazioni con altri sistemi esterni che ciascuno di noi ha: con la famiglia, con lambiente di lavoro, con la reception e altri che influenzano il nostro sistema di ora. Il quarto la progettualit. Si detto che ogni sistema interagisce secondo determinate regole. Ogni sistema tende a perseguire un proprio progetto. Il progetto dellorologio segnare lora, dellautomobile lo spostarsi, il nostro progetto di questo sistema qui e ora quello di focalizzare e apprendere alcune nozioni su un inquadramento olistico sulle principali correnti e tecniche psicologiche e psicoterapeutiche. La progettualit uguale alla funzionalit. Se un orologio non persegue il suo compito di segnare lora, lorologio non funziona. Si dice che disfunzionale, non persegue il proprio progetto. A livello individuale pu essere un progetto di vita, in questo nostro contesto il nostro progetto di apprendimento. Quindi, se alla fine del nostro incontro non si fosse appreso alcune nozioni relative a quello che ci proponevamo, vorrebbe dire che questo stato un sistema disfunzionale. Quanto pi riusciamo ad apprendere ed a focalizzare meglio queste nozioni, tanto pi funzionale il sistema. Altro concetto importante la finalit. Consiste semplicemente in questo: se si prendono due sistemi pur conoscendo la situazione iniziale, non sappiamo di conseguenza quale sar lesito finale. Due sistemi inizialmente uguali possono andare incontro ad esiti differenti o sistemi differenti possono avere un esito simile. Cio, leffetto non legato alla causa in maniera determinata, ma al come interagiscono nel tempo i vari elementi e i vari sistemi confinanti. Ad esempio prendiamo una famiglia, non che tutti i bambini soffocati da una madre soffocante sviluppano la tendenza allalcolismo. In alcuni casi possono svilupparlo, in altri no. Quindi, vuol dire che dipende da come si interagisce. Questa una nozione molto importante, perch modifica una visione meccanicistica legata a molte correnti della psicologia, sicuramente alle correnti del primo comportamentismo che vedeva causa ed effetto in maniera lineare. Ma anche della psicanalisi iniziale che diceva se c un trauma infantile di conseguenza ci sar una nevrosi nelladulto. Non cos semplice e lineare, dipende da tutta una miriade di fattori che interagiscono, il che rende pi complesso lo studio. 7

Altro concetto la storia che lultimo concetto fondamentale della teoria dei sistemi. Ogni sistema ha una sua evoluzione storica, un suo ciclo vitale. Ci sono dei sistemi che hanno una vita breve: il nostro gruppo ha un ciclo che dura pochi giorni o poche settimane. Ci sono dei sistemi che possono essere momentanei, per esempio il sistema di un gruppo di persone a cena, che al momento della cena o di una festa creano un particolare sistema con determinate regole che poi si scioglie. LUltima Cena non si limitata allultima cena. L ha stabilito il rituale che stabilisce le regole per esempio leucarestia che collegato con lUltima Cena, si mantenuto nel tempo stabilendo una storia millenaria. Quindi, non una cena che finita l. Tipico il sistema familiare che ha una durata lunghissima. Una famiglia dura almeno quanto la vita di un individuo, anzi di pi della vita di un individuo perch uno nasce appartenendo a una famiglia in senso lato, visto come sistema di figure relazionali significative. Il minimo di una famiglia una madre con il padre e il figlio e poi altre figure che possono esserci o no. Se voi pensate quanto ci condiziona un sistema psicologicamente. Basta entrare in una chiesa e ci sentiamo condizionati dal nostro comportamento. In una chiesa non ci riesce avere lo stesso comportamento che avremmo se fossimo assieme a dei tifosi allo stadio a fare il tifo per la squadra del cuore. Anche se proviamo a farlo non ci viene nella stessa maniera oppure non abbiamo lo stesso stato danimo, lo stesso comportamento o modo dinteragire di quando siamo a cena con degli amici. Insomma il sistema ci condiziona fondamentalmente. Figuriamoci un sistema come la famiglia che dura tutta la nostra vita. Modificando un elemento del sistema si modifica il tutto Allora, la teoria dei sistemi parte dal presupposto che modificando un elemento del sistema, si modificano automaticamente tutti gli altri. Per esempio qui nasce il discorso della terapia familiare che in forma classica in genere cos strutturata: abbiamo una famiglia allinterno di una stanza assieme ad un terapeuta. Un altro terapeuta, collegato con un citofono sta fuori e attraverso uno specchio unidirezionale guarda cosa succede dentro e in qualsiasi momento pu comunicare allinterno. Lo scopo cercare di mettere a fuoco quali sono i meccanismi ridondanti che perpetuano certi comportamenti (un comportamento conflittuale, un comportamento che genera patologia) e si cerca di modificarli. Perch in genere essenziale che ci siano due terapeuti, uno dentro il gruppo e laltro fuori? Perch quello dentro a contatto con la famiglia si lascia talmente invischiare nel sistema familiare che perde di vista una serie di elementi fondamentali. Chi sta fuori se ne accorge e pu comunicare chiamandolo e facendogli notare un certo comportamento del figlio. E magari mette in evidenza comportamenti automatici del gruppo che aiutano a prendere consapevolezza e a modificare certi comportamenti nella relazione e modificando questi comportamenti poi possono modificare per esempio situazioni di conflitto, di patologie, ecc. E tipico un lavoro spesso efficace collegato con le patologie del comportamento alimentare. Le anoressiche spesso hanno un loro comportamento che viene perpetuato da una serie di dinamiche relazionali a livello familiare. Modificandole, si pu arrivare anche a modificare radicalmente il comportamento anoressico. Quindi, spesso ci sono anche dei risultati fondamentali. Mesmer: le radici storiche Unultima cosa importante per inquadrare un po il discorso della psicologia sistemico-relazionale. Vista cos sembra abbastanza meccanicistica, cio una serie di elementi che interagiscono, ogni persona un elemento che interagisce. Quindi, un po comportamentistica. In realt le potenzialit di questo approccio sono molto pi ampie e conosciute fin dallantichit. Un autore che non abbiamo citato Mesmer che fu un grande psicoterapeuta (visse a cavallo tra la fine del 700 e linizio dell800) che parlava di magnetismo animale o di magnetismo che oggi si definisce energia. Studi come questa energia, questo magnetismo poteva essere utilizzato per curare e guarire diverse malattie Egli introdusse cos il sistema dei passi magnetici (movimenti ripetuti e ipnotici sul corpo), interessantissimo, perch anticip la moderna pranoterapia con risvolti terapeutici estremamente interessanti. Egli introdusse il sistema della 7

terapia di gruppo. Cre una tinozza piena di limature di ferro e di bottiglie dacqua (quindi secondo le concezioni dellelettricit del tempo, con dei buoni conduttori) con delle maniglie di ferro, mise delle panchine intorno, fece sistemare delle persone in cerchio (come si fa un cerchio di meditazione), attorno alla tinozza. Mesmer passava accanto alle persone dando stimoli toccandoli leggermente o facendo fare delle emissioni sonore alle persone finch alcune di queste persone avevano le cosiddette crisi catartiche. Una che soffriva di asma poteva avere una crisi asmatica, unaltra una crisi epilettica e piano piano la crisi di una persona si trasmetteva quasi come per induzione, per contagio a tutti le altre. Era capace di dare contenimento a questa situazione e fu famoso terapeuta sia individuale che di gruppo. Probabilmente come in tutte le terapie ci saranno stati dei casi di guarigione, casi di ricadute e casi di miglioramento. Probabilmente ci che pubblicava erano i casi meglio riusciti, ma sicuramente ebbe un grosso seguito e un grosso successo. Lavor in Austria, a Vienna, poi a Parigi dove ebbe un grosso successo. Ma ebbe una persecuzione da parte dellambiente medico che lo defin un ciarlatano. Ma quello che interessante che il mesmerismo, altrimenti conosciuto come magnetismo animale, dopo Mesmer ebbe una larghissima diffusione in Europa e anche in America e dette origine a tutta una serie di fenomeni. Uno fu lo studio degli stati profondi di coscienza ad opera di un suo allievo Puysegur che studiava gli stati di trans, attraverso i passi magnetici induceva gli stati di trans, di conduzione e fenomeni di conduzione addirittura fino allinfanzia o alle vite precedenti. Questo fu un filone molto interessante. Dal mesmerismo nacque lipnosi e tutti gli studi dipnosi fino ad arrivare al nostro tempo. In particolare in Francia nacque una scuola a Nancy e una con Charcot a Parigi, dove studi Freud. Nacque lo spiritismo e varie fratellanze di studi sia spiritici sia esoterici fondati sulle tecniche di catena e le tecniche di guarigione anche a distanza. Quindi, nell800 ci fu una grossa espansione di tutti i concetti legati alla psicologia di Mesmer che poi conflu anche nella psicologia di Freud. Freud allinizio lavorava con lipnosi, aveva imparato lipnosi da Charcot e aveva studiato tutti i fenomeni dal mesmerismo. Questo interessante, perch in genere si parte da Freud come lo scopritore dellinconscio, linventore della psicanalisi, lo scopritore della sessualit infantile, le dinamiche psicologiche. Sicuramente fu linventore della psicanalisi, dando il nome al sistema che lui fece. In realt Freud fu un abile e intelligente organizzatore. Egli riusc a sistematizzare nella sua dottrina e nella sua pratica una serie di conoscenze che al suo tempo erano di pubblico dominio. Cio, la sessualit infantile, per dirne una, era normalmente conosciuta e descritta da tutti i teologi morali della chiesa cattolica protestante. Linconscio, si parla dellinconscio in tutto il romanticismo a partire dal 700. Leibniz, il filosofo che elabora il concetto dellinconscio gi molto prima di Freud; il concetto dellinconscio collettivo che poi di Jung. Se si guarda si ritrova in tutte le antiche dottrine misteriche o nei vari miti religiosi. Quindi, non sono conoscenze nuove, sicuramente lui le sistematizza in maniera originale e questo gli va dato atto. Mesmer stata una figura centrale nella storia della psicologia occidentale ed interessante perch elabor un po queste condizioni anche della terapia di gruppo. Un ultimo concetto che importante. Provate a pensare a come viene condizionato il vostro stato danimo in una cena con amici, in una chiesa o altro dove si viene a creare una specie di anima collettiva, come una specie di coscienza di gruppo o di coscienza collettiva con degli aspetti inconsci, che crea dei comportamenti e dei modi di sentire simili. Qui si rientra in un altro settore, quello che abbiamo definito assieme a Nitamo psicologia sistemica transpersonale o sistemica olistica, cio una sistemica che utilizza tutte le conoscenze dello studio sistemico scientifico classico, ma le introduce in una visione pi umana, pi legata alla coscienza o alle emozioni, al sentimento e anche a quello che una coscienza collettiva. Rientra in un ambito in cui la sistemica assume una dimensione un po diversa da quella con cui viene comunemente usata. 7

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IL DIALOGO DELLE VOCI DI HAL E SIDRA STONE


Kiran Lucia VIGIANI Il Dialogo delle voci una tecnica stupenda iniziata da Hal e Sidra Stone, due psicologi californiani. E una tecnica che stata messa a punto alla fine degli anni 70 ed stata successivamente portata in Italia nel 1993/94 da Manuela Adelman. E una tecnica sullindagine dei nostri personaggi interiori definiti voci. La tecnica parte un po dal concetto Junghiano delle sub-personalit per poi andare molto pi in profondit anche rispetto alla psicosintesi di Assagioli. Quindi, un lavoro di vera e propria indagine interiore fatta con una modalit gestaltica. Le sub personalit Prima, per, vorrei dirvi un paio di cose. Il dialogo delle voci pu essere applicato in molti campi. Pur avendo detto che partivamo dallanimo molteplice e dalle subpersonalit pur adottando la modalit gestaltica, non stiamo facendo una psicoterapia. Il dialogo delle voci pu essere usato in molti ambiti, anche come supporto psicoterapeutico, in ambito artistico o per interpretare dei sogni o in un lavoro corporeo o altro. E una tecnica che viene usata proprio per capire cosa succede dentro di noi, e per capire cosa succede a livello di dinamiche tra tutte queste nostre subpersonalit. Partiamo dal concetto che dentro di noi esistono molti personaggi, molte voci. Secondo questo metodo possiamo asserire che esistono delle voci primarie e delle voci rinnegate. Quindi, vediamo questo discorso come unasse polare, dove noi siamo molto identificati con molte sub-personalit o voci (c unanalogia tra i due termini). Se noi lavoriamo con delle voci primarie, significa che dalla polarit opposta ci sono delle voci rinnegate. Questo ci rimanda di nuovo alla stella di Assagioli gi vista precedentemente. Il concetto lo stesso dellasse polare: se da un lato c una parte iper-trofica, dallaltro lato ci sar sicuramente una parte ipo-trofica. Noi abbiamo molti personaggi interni e la nostra tendenza di identificarci o di rappresentarci di pi con qualcuno di questi personaggi che sono definiti voci primarie. Quasi sempre questi personaggi sono quelle parti che ci proteggono, le parti con le quali noi ci sentiamo pi a nostro agio, sono dei ruoli con i quali siamo pi abituati a stare e ci sentiamo pi sicuri. Le voci rinnegate, invece, sono le nostre parti rimaste pi nellombra o nellinconscio medio o inconscio profondo, di cui potremmo non conoscerne proprio lesistenza. Le parti del Dialogo delle voci Quali sono le parti che giocano nel Dialogo delle voci? Sono: le voci primarie in cui ci identifichiamo di pi le voci rinnegate che sono in noi, ma che rimangono pi in ombra, sono pi inconsce un ego operativo che la parte di noi che si identifica nei ruoli (ad es. mi identifico con il mio ruolo di insegnante)

un ego consapevole che il nostro testimone, la parte di noi che non si identifica con le varie voci, ma semplicemente le osserva la visione lucida o awareness che il momento in cui noi possiamo vedere attraverso lego consapevole.

Essendo il dialogo delle voci un metodo molto poco invasivo e rispettoso, pu essere usato con chiunque tranne in casi di psicosi conclamate. E una tecnica che si svolge in maniera energetica e si sente quando invitiamo a parlare una voce se parla solo da un livello mentale o con la propria parte energetica. Vediamo come si svolge. Quando il cliente arriva si chiede cosa vorrebbe andare a investigare o chiarire assieme a noi, cerchiamo dunque di definire un ambito. Nella descrizione iniziale, il facilitatore pu gi farsi una mappa di cosa sta succedendo nellaltra persona, e a seconda di come si esprimer, potr individuare quali sono le voci che stanno parlando. Chiaramente questo non si rivela allaltra persona per non influenzarla, per si invita laltro a spostarsi usando la modalit gestaltica. La persona si muove in unarea e anche in una posizione a sua scelta dello spazio. Entriamo in una condizione pi meditativa invitandola ad entrare pi in profondit. Da questo momento le facciamo una sorta di intervista per indagare, conoscere, raccogliere dettagli sulla voce che sta parlando. Vi faccio un esempio pratico. Diamo il nome di Maria alla cliente che abbiamo davanti e poniamo che nellarco della sua esposizione abbiamo sentito emergere una voce primaria quale potrebbe essere il critico. Le chiediamo di spostarsi, e di ricontattare lemozione che era molto presente, domandandole: Tu sei quella parte di Maria che si espressa dicendo che Maria non in grado di fare certe azioni, perch Maria non ha studiato abbastanza,. perch Maria non brava abbastanza. Ti posso chiedere chi sei,. da quanto tempo sei nella vita di Maria, in quale parte del corpo di Maria sei,.quale il tuo alleato dentro Maria ecc. ecc.? Significa che andiamo a parlare con il personaggio emergente (critico) facendo una sorta di intervista, e risponder dicendo: Io sono quella parte di Maria (critico) che c da tanto tempo..Sono io che la inibisco in continuazione perch altrimenti lei si espone troppo e ci mi fa arrabbiare. Non sopporto Maria quando fa vedere le sue fragilit, ecc. Nel proseguo dellintervista vengono fuori tantissimi dati, per cui scopriamo da quanto tempo si strutturata questa voce con quali modalit e soprattutto il perch della sua esistenza nella vita di Maria. Scopriremo che le nostre voci primarie si strutturano per proteggere il bambino vulnerabile. Solitamente nella nostra vita il critico ci massacra, non ci fa vivere, ma inizialmente venuto fuori proprio per proteggere la nostra fragilit. Una parte di me critica me stessa, il che sar meno doloroso che non uscire in un contesto aperto e sentirmi criticare dagli altri. Allinizio queste voci primarie si sono strutturate per proteggere la nostra vulnerabilit. Allora, qual il problema? E che anzich essere delle voci che sono rimaste l circoscritte, sono diventate onnipervadenti e hanno preso il sopravvento e controllano la nostra vita. Tanto che un critico molto attivo pu diventare una voce fortemente distruttiva, pu diventare massacrante. Fintato che queste energie rimangono ombra (per usare una terminologia junghiana) significa che rimangono inconsce, sono energie demoniche che possono essere distruttive se non le conosciamo. Quindi, il compito di riconoscerle sempre di pi portandole nel nostro campo della coscienza (se parliamo di psicosintesi) e di andare sempre di pi a rafforzare lego consapevole, se parliamo del Dialogo delle voci. Cambiano le terminologie, ma il concetto base sempre lo stesso. Quindi, facciamo lintervista alla persona per capire al massimo questa voce, per capire da quanto tempo c, che spazio ha nella vita della persona, come si relaziona con gli altri personaggi dentro di noi, e come condiziona la nostra esistenza. Le voci pi importanti che ritroviamo un po tutti noi sono il critico, il giudice, il patriarca o la 7

matriarca per le donne, il bambino fragile e vulnerabile, e il bambino giocoso che ha voglia di vivere e di esprimersi ma che quasi sempre rimane soffocato. Il bambino estremamente fragile ed molto difficile che venga fuori al primo incontro. Il bambino ferito o abusato viene fuori con molta fatica e questo accade solo se si sente molto accolto e non giudicato. Quando viene fuori il bambino ferito ha una voce molto flebile, spesso la postura piegata in avanti, il tono piagnucoloso. Il facilitatore deve entrare in una relazione energetica ed empatica con quella voce, anche con il tono di voce che sar sommesso, e chieder: Ti senti impaurito a venire fuori?. Cosa ti fa sentire pauraQuali sono le cose che ti fanno sentire pi minacciato Cosa ti mancato. Cosa vuoi che faccia Maria per te ecc.? E Maria potrebbe rispondere: Io sono il bambino di Maria. Maria non mi ha mai ascoltato, Lei si sempre vergognata di meOgni volta che avevo voglia di una cosa non era mai il momento giusto ecc. Altrettanto interessante e bello quando vengono fuori la forza o la rabbia e le persone riescono a sentire che ci sono queste energie potenti dentro di loro. La voce parla attraverso la persona finch esprime la propria energia, poi sentiamo che si scarica e comincia a subentrare la noia oppure un calo energetico. A quel punto si sente che non c altro da dire, per cui ringraziamo la voce qualunque essa sia stata, anche se stata distruttiva, perch dobbiamo onorare tutte le parti dentro di noi. E dobbiamo farlo senza giudizio. Quindi, ringraziamo la voce che venuta e chiediamo alla persona di ritornare al centro. Ritornare al centro significa ritornare nella posizione dellego consapevole. Qui riparliamo con la persona chiedendo come ha vissuto lesperienza, se ha scoperto parti nuove di se stessa, se ha sentito le diverse energie che portavano le voci, se ha sentito energeticamente ed emozionalmente che relazione avevano con il corpo, come queste voci abbiano trovato spazio o rinnego nella vita della persona, ecc. Molte volte mi sono trovata con delle persone apparentemente deboli che scoprivano quanta forza avevano soffocato dentro e quanta voglia avevano di farla venir fuori. Vi ho dato una piccola idea? Forse meglio che ripetiamo la differenza tra la gestalt e Il dialogo delle voci. Nella gestalt le voci possono parlare tra di loro, mentre nel Dialogo delle voci ogni volta che una voce ha parlato ritorniamo nellego consapevole. Questo ci permette di radicare sempre pi la voce rinnegata. In secondo luogo, perch ci spostiamo fisicamente? Cosa significa ci? Spostandoci in un altro spazio entriamo in unaltra energia, e possiamo generare unidentificazione pi profonda nella voce che andiamo a contattare e che vogliamo investigare.

Lobiettivo del Dialogo delle voci Qual lobiettivo del Dialogo delle voci? E una tecnica per andare a indagare e sentire le varie energie che sono dentro di noi e per poterle portare sul piano della coscienza. Il punto centrale poter prendere coscienza di queste parti e attraverso il nostro ego consapevole portare sempre pi terra allisoletta della coscienza, perch pi noi siamo consapevoli, meno ombre ci sono, pi siamo liberi. E lo stesso discorso del direttore dorchestra che fa suonare gli strumenti quando decide e in quale modo decide di farli suonare, e non lascia ad ogni strumento la possibilit di agire fuori da un progetto. Ricordiamoci sempre che nessuna energia va condannata, perch sono tutte parti di noi che dobbiamo integrare abbracciandole e comprendendole per portarle alla luce. Cos anche le energie demoniche si trasformano e diventano energie a nostra disposizione. Se prendiamo una grande rabbia che pu diventare aggressiva se non riconosciuta, pu trasformarsi una grandissima forza di aiuto per noi stessi se la integriamo portandola nel campo della coscienza. Ricordate che cosa ha fatto Ges nel tempio? Non stato remissivo, anzi, ha rovesciato tutto come una furia. Quindi, che noi abbiamo la nostra rabbia a disposizione molto importante, come importante che abbiamo un centro che decide consapevolmente come usare la rabbia e non diventiamo la persona che in balia della rabbia e scatta in continuazione. E agire la rabbia anzich essere agiti dalla rabbia. Questo il concetto fondamentale al di l di qualunque ambito o tecnica noi 7

usiamo, che sia psicanalisi o il dialogo delle voci o altro. Tutte queste energie sono al servizio della difesa. Quando vengono portate nel centro, in parte vengono purificate dalla necessit di difesa infantile che non pi necessaria, in parte diventano energia pura disponibile per lego integrato. Alcune di queste energie, tipo il bambino piagnucoloso che gli pu servire ancora, si trasformano. Vi porto un esempio. Quando avete lavorato con la voce di una persona, ad esempio il sabotatore che ha rotto le scatole tutta la vita, che ha sempre detto che non sei in grado, che non sei abbastanza, ecc., quando la persona comincia a fare un percorso di trasformazione, accade che intervistando il sabotatore questi risponder: Sono proprio stanco, sono un personaggio vecchio, ho voglia di andare in pensione. Quindi, si capisce che quellenergia obsoleta, non ha pi motivo di essere, si consumata. Ed bello quando nellintervista viene fuori il personaggio che si riconosce vecchio, perch significa che c stata una trasformazione, che qualcosaltro si strutturato per rafforzarci per darci sicurezza e non c pi necessit del sabotatore che ci tenga a freno. Noi siamo portatori di molti tipi di energie. Il bambino una figura basilare nella nostra vita. Potremo avere cento anni e avremo sempre il nostro bambino interiore e per fortuna, perch unenergia pura, frizzante, gioiosa. Il bambino sar sempre portatore dello stesso tipo di bisogno, che amore totale. E quando il bambino viene ferito o abusato che diventa il bambino ribelle, il bambino piagnucoloso. Ed per questo che si strutturano tutte le voci primarie che sono tutte voci che proteggono la vulnerabilit. Tutti noi se analizziamo le nostre vite e le nostre esperienze, vediamo quanti compromessi abbiamo fatto, quanto potere abbiamo dato via per essere amati. Lo sappiamo. Noi tutti abbiamo degli imprinting, dei ricordi delle situazioni, per cui mettiamo in atto delle strategie di sopravvivenza. Allo stesso modo succede anche al bambino, che alle richieste dei genitori reagir solitamente in due modi: o diventer il bambino compiacente o il bambino ribelle oppure un po tutte due, a seconda delle circostanze o degli impedimenti. E importante vedere che le due forme dellatteggiamento del bambino sono entrambe. Se il bambino avesse avuto il soddisfacimento del bisogno primario che lamore, non avrebbe avuto bisogno n di diventare compiacente n ribelle, ma sarebbe stato nella sua essenza. Ricordiamo che comunque il bambino ha bisogno di un confine, altrimenti si perde. Noi possiamo anche rimproverare un bambino, ma con amorevolezza. Se lui sente che c una relazione damore anche se fa qualcosa di sbagliato e viene rimproverato, riconoscer questo amore, per cui non avr ferite laceranti. Il Dialogo delle voci una tecnica molto articolata della quale vi sto dando soltanto qualche idea. Ci sono tanti personaggi al nostro interno, sarebbe interessante capire le loro modalit di strutturazione, le loro interazioni con gli altri personaggi, le dinamiche che si creano per avere una visione pi allargata della nostra vita. E veramente molto bello, anche perch c questo grande rispetto nellagire. Come abbiamo gi detto, allinizio del lavoro, partiamo sempre dai ruoli e dai personaggi primari che sono quelli dove ci sentiamo pi forti. Non una modalit invasiva, perch rispettiamo chi c, e vediamo che per primi emergono quelli pi sicuri di s, che generalmente sono le voci che agiamo di pi e sono pi accessibili. E difficile che in una persona che arriva con una problematica dolorosa, possa uscire subito il bambino vulnerabile. Ecco perch molto importante questo gioco: la persona arriva, c il primo inquadramento dellargomento che porta, poi invitiamo la persona a spostarsi nello spazio e possiamo fare varie interviste a pi personaggi. A volte questi personaggi hanno un nome, a volte la persona stessa d il nome, altre volte sono delle energie indefinite che possono essere anche molto diverse fra di loro. Una volta ci parla lenergia della forza, unaltra volta quella del controllore o del protettoreecc.. Quando poi si invita la persona a tornare al centro, pu uscire unenergia molto diversa e cio unenergia pi fragile, molto timorosa, la paura o altro, che pu essere totalmente in antitesi alla prima voce. Non dobbiamo mai interrompere una voce, dobbiamo lasciarle tutto il tempo che necessita per potersi esprimere. Limportante che il facilitatore sia sempre l, in relazione empatica e molto energetica, perch se una voce si sente giudicata immediatamente si richiude. Se viene fuori ad esempio il maniaco sessuale, e voi lo tranciate subito con un giudizio, la persona si chiude e non si esprimer pi. Se 7

percepite che mentre la voce si sta esprimendo cambiata lenergia, non la interrompete, ma glielo chiedete dicendo ad esempio: Sento che tu ti stai esprimendo con unenergia diversa, ma sei ancora tu? Nel Dialogo delle voci si chiede sempre il permesso per avere accesso ad una voce, e soltanto quando si invita la persona a ritornare al centro le si chiede: Hai sentito che energia era? La senti? Lhai riconosciuta? e poi possiamo proseguire nuovamente per fare lintervista ad altri personaggi. Il tutto pu durare unora, unora e mezza. Limportante che non interrompiate il processo. Ricapitolando, la sessione si svolge con lintervista alle voci. Poi, dopo che una voce si espressa, si invita la persona al centro dove si parla a livello dellego consapevole, si fanno alcune domande per portare consapevolezza sul come ha vissuto le voci. E poi c un momento estremamente bello che si chiama la visione lucida o awareness. Questo un momento dove si chiede alla persona di mettersi dietro al facilitatore, con gli occhi chiusi, e di rimanere in ascolto molto cosciente e consapevole senza intervenire come se fosse un testimone. Ecco perch si chiama visione lucida. Vi assicuro che unesperienza estremamente forte: il momento in cui il facilitatore deve rifare il riassunto di tutta la sessione usando le parole dette dalla persona, quelle che ha usato la voce, senza interpretare ma semplicemente facendo in modo fedele il riassunto. La persona che dietro, ascolta come se fosse nella posizione del testimone e rivede che cosa successo. Si rivede non pi coinvolta, osservandosi con distacco. Potete immaginare che forza potente si sprigiona in questo momento? Dopo questo riportiamo la persona davanti, e chiediamo se c qualcosa in sospeso, se ci sono delle parti che desidera approfondire. Non lasciate mai andar via una persona da una sessione se a pezzi. La faremo uscire da un incontro magari con tanto lavoro da elaborare, ma con la sua integrit. Questo vale per qualsiasi tecnica che noi usiamo. Per quanto riguarda i bambini, dal momento che una tecnica molto strutturata, con loro la farei pi come un gioco. Userei tecniche molto morbide con dei confini pi sfumati, proprio perch il bambino in fase di strutturazione della personalit. Pu essere molto interessante prendere delle parti di quello che abbiamo detto e farlo giocare con queste parti ad esempio con il disegno, con la teatralit, con la voce senza dargli questa struttura cos definita. Molte delle cose che abbiamo detto possono avere unattinenza molto pratica, perch le possiamo riportare gi in quello che noi stiamo facendo con le persone. Se noi abbiamo capito dei concetti che come si visto sono trasversali, pu essere gi molto importante. Con il tempo e lesperienza vi accorgerete che queste voci parlano come parlavano i vostri genitori. Capirete pi facilmente perch si sono strutturate, perch ce le avete dentro. Quante volte riconoscerete quel linguaggio, perch lo stesso linguaggio di vostro padre o di vostra madre. Quindi, molto importante far notare questo alla persona, anche se spesso lei stessa si accorge di questo e lo riconosce. Ci che mi piace di questa pratica che tutto viene fatto con grande rispetto, perch i personaggi escono quando c una situazione pronta per accoglierli. Non esce mai una voce se non c il contesto giusto per ascoltare. Ecco perch il facilitatore deve essere in questo atteggiamento e capacit di ascolto, molto empatico e capace di sentire cosa succede con le energie e contemporaneamente andare a sentire cosa succede dentro se stesso, perch funzioniamo tutti come delle casse di risonanza: entriamo in covibrazione. Credo che unaltra cosa molto importante per il counselor o il terapeuta in generale entrare nel coraggio dellimperfezione, perch accettare la nostra imperfezione un grande gesto di coraggio. Accettiamo i nostri limiti e impariamo anche a comunicarli per il rispetto di noi stessi e degli altri. Quindi non possiamo dire s a tutto e a tutti, perch possono arrivare persone che portano tematiche dove noi stessi stiamo ancora lavorando e non possiamo essergli di aiuto. (Si verifica spesso che i clienti che arrivano, ci mettono di fronte alle nostre stesse tematiche. Credo che non sia un caso!) E poi, veramente un lavoro alchemico, perch la stessa cosa detta da una persona o detta da unaltra, 7

cambia vibrazione; per questo noi non possiamo entrare nella stessa sintonia con tutte. In questo caso bisogna avere il coraggio di dire che sentiamo di non essere nella giusta polarit per cui le consigliamo qualcun altro. Se lo diciamo con amorevolezza, credo che la persona debba apprezzarlo. E chiaro anche che quanto pi lavoro noi facciamo su noi stessi, sempre pi riusciremo ad essere accoglienti. Come imprescindibile che per poter lavorare con gli altri si deve aver lavorato su s stessi. Daltro canto non possiamo aspettare di essere perfetti per iniziare a fare delle cose. Questo significa che ci sar sempre un margine dove noi saremo vulnerabili. Ecco che assolutamente indispensabile che un counselor sia capace di entrare nel silenzio, in uno spazio di ascolto, uno spazio di visione attraverso il proprio testimone interno. Solo cos pu accorgersi che la persona che ha di fronte, gli porta qualcosa che risolleva la propria problematica personale, il proprio dolore, ed necessario capire che se una situazione ingestibile la mander da qualcun altro. E molto importante che il facilitatore a sua volta veda la problematica irrisolta con il proprio supervisore. E fondamentale affrontare le sensazioni che ci rimandano ancora nei nostri buchi di tristezza, di senso di abbandono, di fallimento e quantaltro. Guai se pensiamo di essere arrivati. Personalmente ho molto timore e sospetto verso quelli che fanno soltanto i terapeuti e che non vanno mai a fare un lavoro di supervisione. Lo stesso Jung diceva che poteva portare il paziente soltanto al punto in cui lui era arrivato. Questo il cardine: capire il punto in cui noi siamo, significa stare nella nostra dimensione, e sapere che ci sono degli esseri molto pi avanti di noi e affidarci a loro. Questo, per, non deve farci sentire falliti, ma degli esseri responsabili che umanamente passano quello che hanno, e si affidano ad altri esseri superiori. Se impariamo a fare questo, siamo veramente in grado di portare grandi contributi ad unumanit che soffre. C un grande dolore attorno a noi, sia a livello del pianeta che della razza umana. Ognuno di noi, l dov, pu portare molta luce e guarigione e balsamo su tante ferite. Ci, per, richiede fondamentalmente che lo facciamo con molta professionalit, con un cuore aperto e con una mente che sia in grado di fare un passo indietro e creare silenzio per accogliere e rielaborare tutto. Infine, per quanto riguarda il lavoro del Dialogo delle voci ci sono due livelli molto distinti che sarebbero interessanti da fare in parallelo, e cio, il lavoro individuale e il lavoro di gruppo. Con le sessioni individuali capiamo dov una persona, e se pronta possiamo suggerirle il gruppo pi appropriato in relazione alle proprie problematiche, perch se non ha fatto nessun lavoro su s stessa e fa un gruppo di dinamiche forti, pu portare una chiusura anzich beneficio. Dobbiamo dire che i gruppi sono sempre delle grandi accelerazioni, perch nel gruppo diventiamo tutti specchio luno per laltro. Succede che quello che avviene in un percorso personale in un anno, in un gruppo pu avvenire in una settimana. Non dimentichiamo per, che prima di affrontare un gruppo necessario aver iniziato un viaggio individuale per avere un minimo di riferimento e anche perch ci possono essere delle problematiche che meglio risolvere in ambito personale. Non si pu mai generalizzare. Quindi, sono sempre due dimensioni da prendere in considerazione.

Biografia (di Giuseppe Pagliaro)


Il Dott. Hal Stone si laureato in psicologia nel 1953 allUniversit di Los Angeles. Da allora si dedicato alla psicoterapia, allinsegnamento e alla scrittura. Dal 1953 al 57 stato psicologo nellesercito, ottenendo il grado di Capitano. Successivamente ha iniziato la pratica professionale privata e ha completato la formazione junghiana presso listituto C.G. Jung di Los Angeles nel 1961. Per tutti gli anni 60 e i primi anni 70 ha lavorato come analista. La formazione junghiana e il particolare interesse per i miti, i sogni e le favole lo hanno guidato nel suo cammino di esplorazione interiore. Durante gli anni 60 stato membro dellAmerican Board of Examiners in Professional Psychology (ABEPP), consulente 7

e insegnante al Dipartimento di Psichiatria e Psicologia del Mount Sinai Hospital di Los Angeles. Nello stesso periodo stato anche uno dei coordinatori del programma della nuova California School of Professional Psychology. La fine degli anni 60 ha segnato un momento di ricerca ed esplorazione di nuove modalit di lavoro trasformativo e in questo ambito il dott. Stone ha coordinato una serie di programmi che, attraverso lUniversit della California, hanno diffuso questi nuovi modelli ad un pubblico pi vasto. Nel 1973 Hal ha creato il Center for the Healing Arts, forse il primo Centro per la Salute Olistica negli Stati Uniti, un centro allavanguardia nellambito della psicologia e delle medicine non convenzionali. Nel 1979 Hal ha iniziato una collaborazione attiva con sua moglie, la Dott.ssa Sidra Stone. Tre anni dopo, hanno cominciato a viaggiare e ad insegnare il loro lavoro negli Stati Uniti e allestero, attivit che continua ancora oggi. Nei primi anni 70 Hal e Sidra iniziarono a sviluppare il Voice Dialogue come metodo per lavorare con le sub-personalit. Attraverso la loro relazione personale (sono sposati dal 1977) e la collaborazione professionale il lavoro si trasformato, in questi ventotto anni, in una metodologia per lavorare con i s interiori e in un sistema teorico completo, che stato definito la Psicologia dei S. Attualmente la maggior parte del loro insegnamento si svolge a Thera, la loro casa a Mendocino County sulla costa settentrionale della California. Qui essi conducono seminari, danno consulenze private e scrivono. Hanno cinque figli e quattro nipoti.

La Dott.ssa Sidra Levi Stone nata a Brooklyn, New York ed cresciuta durante la Seconda Guerra Mondiale, in unepoca in cui era fortemente sentito il desiderio di dare il proprio contributo al bene dellumanit. I suoi studi al Barnard College hanno avuto una grande influenza nel suo sviluppo come donna indipendente: gi allora questo istituto incoraggiava le donne a laurearsi e a prepararsi per una professione. Nel 1957 si diplomata con il massimo dei voti e nel settembre dello stesso anno si sposata e si trasferita a Baltimora, dove si laureata presso lUniversit del Maryland. Dopo essersi trasferita a Washington, negli anni 60 ha iniziato a lavorare come psicologa clinica. Ritornata a New York, ha lavorato come psicologa clinica al Veterans Administration. Dopo la nascita della seconda figlia, ha preferito lavorare part-time come psicoterapeuta al Lincoln Center for Psychotherapy in modo da poter godere anche le gioie della maternit. Nel 1967 si trasferita con la famiglia a Los Angeles, dove ha continuato ad esercitare la professione privata, finch nel 1968 diventata consulente psicologa alla Hamburger Home, una casa per ragazze adolescenti, di cui stata anche Executive Director nel 1972, dopo la nascita della sua terza figlia, Recha. In quel periodo trasform lHamburger Home in un centro per il trattamento residenziale per adolescenti acting out, introducendo tecniche olistiche e mettendo a punto un programma che combinava tecniche comportamentistiche, modificate con la psicoterapia individuale e di gruppo basata su principi psicoanalitici. Il programma era arricchito dallarte-terapia, la scrittura creativa, i giochi teatrali, lo yoga ed esperienze di campeggio in zone selvagge della California. Si poneva inoltre attenzione agli aspetti nutrizionali, allo stile di vita e alle attivit atletiche. Nel 1979 Sidra lasci lHamburger Home per riprendere lattivit professionale privata a tempo pieno e iniziare una maggiore collaborazione con Hal, collaborazione che stata estremamente creativa sia sul piano personale che professionale. Il lavoro di psicologi e docenti di Hal e Sidra sempre stato strettamente connesso alla loro relazione di coppia, che a sua volta stata arricchita dalle loro esperienze di psicoterapeuti. E stato un viaggio di esplorazione interiore e un matrimonio romantico che dura da circa 30 anni. Sidra ha sempre amato viaggiare; insieme, Hal e Sidra viaggiano frequentemente per visitare nuovi luoghi, incontrare nuove persone e insegnare il loro metodo. Ma amano anche la loro casa, sulla costa magica e nebbiosa di Mendocino, e la loro famiglia. Opere consigliate: -Tu ed io, Hal e Sidra Stone, MIR Edizioni, 2003. -Il dialogo delle voci, di Hal e Sidra Stone, Ed. Amrita. 8

LA PSICOLOGIA TRANSPERSONALE DI KEN WILBER


Luisa BARBATO E mia intenzione usare la teoria di Ken Wilber, come raccordo con le cose dette oggi. Wilber un autore molto interessante della psicologia moderna. La sua teoria ha inoltre subito molti mutamenti nel tempo, per cui molto complessa. In questa sede faremo solo ci che ci interessa ai fini del nostro lavoro. Ken Wilber in realt un pensatore, un personaggio che a cavallo tra la meditazione e la psicologia. In realt non uno psicologo, ma un meditante praticante molto avanzato lho scoperto poi leggendo la sua biografia. E uno che ha questa grandissima capacit di raccordare pensieri. Si dice che legga da anni almeno 10 libri al giorno, una mente evidentemente molto evoluta, il primo libro lha scritto a 20 anni ed ebbe un successo strepitoso. E un personaggio molto avanzato dal punto di vista intellettuale e personale. Qual il punto di partenza di Wilber? Io preferirei farvi vedere prima gli schemi e poi alla luce di questi vedere anche il discorso della psicologia umanistica. Wilber si posto questo quesito che era un quesito contemporaneo molto presente. Sostiene che la via occidentale allinteriorit la psicologia moderna partendo dalla psicanalisi. Evidentemente produce dei risultati nellevoluzione dellindividuo. La via allinteriorit delle culture orientali tradizionali plurimillenarie e quindi sono sicuramente pi stratificate di quelle occidentali , invece, la via meditativa, la saggezza orientale. Loggetto di questa indagine sempre luomo. Egli si chiede, per, dov il raccordo. Deve essere possibile in qualche maniera conciliare queste due strade che appaiono separate, appaiono agire su cose diverse o paradossalmente agire sugli stessi fenomeni, per non si capisce probabilmente entrando da porte differenti. Ora, che nella pratica si possa fare psicoterapia e meditazione insieme, o una dopo laltra o che comunque anche gli orientali abbiano la loro psicologia questo lo sappiamo tutti. Lui, siccome un teorico, cerca di strutturare dei modelli teorici. Per far questo si avvalso della teoria dei sistemi e di tutta la conoscenza sullolismo. Quindi, da una parte lui fa una concettualizzazione che olistica che tiene conto del tutto; dallaltra parte si basa sulla teoria dei sistemi per cui poi in natura si scoperto che tutti gli organismi fanno parte di sistemi organizzati che funzionano secondo determinate regole. Una di queste regole che sono sistemi gerarchici in cui si va in complessit sempre crescente. Il sistema gerarchico nel senso che su sistemi successivi sempre pi complessi, ma secondo delle regole precise. Una di queste regole pi importanti che un sistema pi complesso si costruisce inglobando il sistema precedente e che non possibile che ci sia unevoluzione del sistema pi semplice o pi complesso senza che quello complesso in qualche maniera non inglobi la conoscenza del pi semplice. Quindi, un sistema evolutivo in cui il gradino successivo assorbe, fa sua la conoscenza precedente e la trascende. Per, per trascendere una conoscenza precedente bisogna averla integrata. Essendo questi sistemi oliatici e gerarchici li defin con il termine oloarchico. Un altro concetto molto importante di questa teoria dei sistemi anche quella dellentropia, nel senso che ogni sistema a complessit maggiore in realt crea maggiore sintropia (la sintropia, o nega-entropia, la tendenza dei sistemi viventi ad organizzarsi e a creare maggiore ordine, informazione e complessit. Mentre i sistemi meccanici tendono a involvere e a degradarsi). Sono sistemi di complessit sempre maggiore, sempre pi sintropici e sempre pi organizzati. Quindi, in qualche maniera diminuiscono il caos. Questo schema qui, secondo lui, si applica anche agli esseri umani sia filogeneticamente sia ontogeneticamente, per cui si applica come evoluzione a tutta la specie degli esseri umani. La storia viene letta come una serie successiva di evoluzioni gerarchiche, in cui ogni societ o gruppo successivo ha subito le conoscenze precedenti e le ha trascese, le ha migliorate, sia nella storia del singolo individuo. Quindi, ogni individuo ha questo processo di sistemi sempre pi complessi che seguono una certa 8

evoluzione fino ad un certo punto ella propria vita, fino allet adulta. Lui ha definito filogeneticamente che ci sono delle tappe di sviluppo dalle quali non si pu prescindere. Dopo di che, invece, abbiamo un livello in cui la successiva evoluzione scelta soggettiva. Quindi, c questo schema molto preciso di organizzazione gerarchica ed evolutiva, termine che non cos scontato perch ci sono molti in psicologia che sostengono che non c evoluzione ma successione. Ora vi farei tre schemi con le cose dette oggi. Cominciamo con lo schema psicologico e ve lo disegno come lo disegna Wilber stesso: I livello PSICOTICO (organizzazione molto legata allistinto, alla materia, alle parti primarie della vita in cui non esiste ancora un Io, unorganizzazione che si relaziona, la parte pi ancestrale) II livello BORDERLINE III livello NEVROTICO dove c il conflitto tra le varie istanze psichiche IV livello CENTAURO lintegrazione di tutte queste parti, la possibilit di un individuo di scorrere su tutti questi livelli La stessa definizione la possiamo vedere dal punto di vista dellorganizzazione orientale suddividendo in: mente, corpo, emozioni. Ovviamente le connessioni non sono cos meccaniche: non che corpo voglia dire necessariamente psicotico. Diciamo che lo possiamo considerare corrispettivo del livello pi ancestrale, pi primitivo, quella che in psicologia -nel senso di unorganizzazione superiore- viene definita psicosi. In un certo senso siamo tutti psicotici per una certa fase, nel senso che manchiamo di relazione e di strutturazione successiva. Poi arriva la parte emozionale, la parte che in psicologia viene molto rafforzata alle posizioni borderline oppure nevrotico, la posizione di conflitto forte emozionale che non riesce ad integrare. Il centauro invece, lui definisce come la mente vista come la parte che riesce a integrare e a comunicare sulle tre parti. Tutto questo lo possiamo raccordare secondo lo schema dei tre cervelli mettendo allinterno il cervello rettile, poi, il cervello limbico e allesterno il cervello umano. Visto cos uno schema molto grossolano, tuttavia ci serve come schema di riferimento. Quindi, c un corrispettivo fisiologico nel cervello ben preciso di quella che unorganizzazione gi definita dagli albori della cultura orientale, che trova un corrispettivo nelle strutturazioni che vanno a definire in psicologia. Per quanto riguarda questa parte della psicologia, lui lha articolata in tutte le fasi della psicologia della madre (ha fatto tutta una scansione di 13 livelli, 17 e 22, per cui estremamente complesso). Lidea base, per, questa. Quindi, siamo sempre in una dimensione o pre-personale, cio prima della costruzione dellEgo che la parte psicotica e borderline, mentre la parte del nevrotico e del centauro personale, nel senso che siamo nella struttura della persona. La differenza tra il nevrotico e il centauro che il centauro colui che in qualche maniera ha unintegrazione, unaccettazione dei vari livelli. Riesce ad integrare bene, ad accettare e a scorrere funzionalmente come dicono i reichiani - dalla parte istintiva alla parte emotiva, alla parte cognitiva. Quindi, a questo punto potremmo dire che il centauro colui che ha risolto, colui che sta bene. Su questa parte che Wilber chiama del centauro in realt c gi stato un interrogarsi, soprattutto in America, sul fatto che ormai il centauro era colui che avendo risolto era un individuo soddisfatto, in realt si era scoperto che ci sono dei bisogni che non sono strettamente collegati con la patologia, ma ad unesigenza che a questo livello ancora unesigenza esistenziale che sono stati molto affrontati dalla psicologia umanistica, da Rogers. Il che vuol dire che le persone si rivolgono alla psicologia e allanalisi non perch abbiano qualche particolare disagio, ma perch cercano un senso nella loro vita o cercano di sviluppare delle parti che non hanno ancora sviluppato, ad esempio il gioco, lamore per lavventura o la riflessivit, tutte capacit o potenzialit che non sono ancora state espresse. Questa fascia della psicologia umanistica ha segnato un grosso passaggio perch ha sganciato la psicologia dalla patologia. Non vero che la psicologia si debba solo occupare 8

della patologia. Essa si occupa di processi psichici e allinterno di questi ci sono anche le istanze da sviluppare anche della persona apparentemente soddisfatta. Per non finita qui, perch siamo sempre in un livello personale e gi essere dei centauri significa avere un buon livello di integrazione. La saggezza orientale ci dice, invece, che lo sviluppo della persona pu andare oltre. Fino al livello del centauro siamo in quello che garantisce il piano del lavoro della psicologia occidentale e quello che qua dovrebbe essere quasi automatico nello sviluppo dellindividuo. Se le condizioni sociali e culturali e della famiglia funzionano bene lindividuo dovrebbe arrivare ad essere centrato, dovrebbe essere qualcosa di predisposto dalla specie, dallo sviluppo umano. Ed quello, dice Wilber, che si raggiunge con la maturit, entro i 40 anni. Perch centauro? Centauro questa figura mitologica met cavallo e met uomo, quindi, questa personalit che integra la parte istintiva con la parte psichica. A questo punto arriva lo sviluppo dellindividuo che invece non necessariamente definito ontogeneticamente, non scritto nel percorso dello sviluppo psicofisico, perch in realt anche la psiche materia. Nitamo MONTECUCCO Sta parlando delluomo n. 4 di Gurdjieff, poi c il n. 1 che quello fisico, il n. 2 quello emozionale e il n. 3 mentale, e tutti e tre possono essere patologici, normali o equilibrati. Il n. 4 quello che parte dal centauro, cio dalluomo equilibrato, e attraverso un lavoro che Gurdjieff chiama di scuola, perch individualmente quasi impossibile avere questo equilibrio e anche perch richiede un confronto con persone che stanno crescendo e non con persone normali che vivono attorno a s. Le persone che stanno crescendo fanno da specchio su quello che lui chiama gli angoli acuti della propria personalit e dei propri condizionamenti e riesce cos ad integrare queste prime tre parti e va in una fase transpersonale. Luisa BARBATO E molto importante capirlo perch fino a che siamo nel corpo, emozioni e mente siamo sempre nella materia. Anche la mente materia anche se materia pi sofisticata, molto meno densa, ma sempre materia . A questo punto continuiamo a ragionare su questi cerchi, dove ogni livello che trascende laltro e che evolutivo e successivo e a questo punto e la potenzialit perch la persona sviluppi i piani successivi che non sono pi personali ma transpersonali (oltre la persona). E quindi sono tutti piani non materiali di una densit sempre pi rarefatta. A quel punto lui ha cominciato a fare tutto uno studio sulle antiche tradizioni cercando i pari livelli di sviluppo che si ha con la meditazione dalle culture buddista, vedanta, confuciana e cos via facendo i relativi schemi. Li ha cercati di aggregare - non bisogna dimenticare che lui comunque un americano e quindi lo schematismo gli riesce bene definendoli: Livello SOTTILE CAUSALE SPIRITUALE, quello dellAnima e lanima comunque duale NON DUALE (*), lAssoluto in cui non esistono pi distinzioni. Nitamo MONTECUCCO LAnima il riflesso spirituale dellindividualit, lAnima il S, individuale. Io sono unanima il che vuol dire che sono ancora un Io comunque separato ancora dal resto, cio mi identifico. Io come corpo sono pi ampio, sono pi sottile, ma unidentit e quindi il S ancora quello che viene chiamato lIo spirituale. Quando una persona fa un lavoro di VI, VII livello entra in questo spazio che lui chiama non duale, che viene chiamato nirvanico, o del vuoto, o coscienza cosmica o piano Adi, e sperimenta unevanescenza di questa divisione io, te, gli altri, lei - ed entra in uno spazio di coscienza unitaria, di fusione. E la sensazione dellenergia che sale, travalica i confini individuali, diventa ampia, transpersonale. Comincia lespansione della coscienza e nella storia delle religioni e del misticismo hai al I livello lespansione di coscienza. Le persone che hanno questa esperienza riportano ad esempio come 8

se la coscienza trasparente si allarga alla stanza (che sono i satori o i samadi, unallargamento della coscienza) e poi ritorna e tu hai avuto questa grande esperienza, hai capito delle cose, per sei ancora tu. Poi si arriva alla fase non duale che quella della meditazione dove non torni pi indietro. Nelle meditazioni ad un certo momento entri nei samadi senza il S, il corpo si ferma, la mente si ferma, resti in catatonia a volte delle ore e bruci questo senso della separazione. Le persone che hanno raggiunto questo spazio sono degli illuminati che restano fissi e rimangono l nello spazio non duale. Chi tra voi ha sperimentato lanima, della luminosit, della presenza, dellintensit incredibile dellanima e poi ritorna nellIo della mente, non pu vivere bene nellIo della mente. Cercher di rientrare in contatto con lesperienza dellanima. Quando lanima si apre come se in quel momento sei parte di Dio e capisci, poi ritorni indietro e non hai capito niente. Senti che lespansione arriva fino ad un certo punto ma potrebbe arrivare molto pi in l. Io ho avuto unespansione di un chilometro che del Vlivello, poi c il VI del pianeta e il VII che viene raccontato nel libro Lautobiografia di uno Yogi che arriva a tutto il cosmo. Lui tutto il cosmo e il cosmo lui, la coscienza si espansa. Quando gi fai queste piccole cose una tale gioia, ti viene da ridere o da piangere dalla commozione. Luisa BARBATO Dopodich si posto il problema degli strumenti. Finch siamo in questa parte della psicologia occidentale abbiamo i relativi strumenti, dove per ciascun livello egli ha definito il tipo di terapia pi adatto. Aggiunge che quando si arriva sui piani transpersonali la metodologia del lavoro unaltra e l entra in tutte le metodologie di meditazione, facendo un confronto tra le varie tecniche. Riporta queste indagini fatte in America su gruppi di meditanti che descrivono gli stadi in cui sono facendo i gruppi di controllo, ecc. Quindi, fa uno studio scientifico sui stadi della meditazione in cui lui dimostra (c un bellissimo lavoro su questo) che se si fa una meditazione buddhista e se ne fa una vedanta ci sono livelli diversi, per cui la persona ha delle percezioni differenti ma la conclusione uguale. Arriva comunque allo stesso livello di coscienza che comunque un livello non duale. Quindi, lui dice che come se la metodologia della meditazione di ciascun popolo compresi i sistemi esoterici delle religioni monoteiste, sufi o cristiana esattamente come si fa in psicologia in cui bisogna affidarsi ad un metodo: bisogna andare da un terapista, ci sono delle regole ecc. Con la meditazione la stessa cosa. Quindi, lui ha creato uno schema che raccorda queste cose. E questo , secondo me, il senso quando il Dalai Lama dice che nella concezione evolutiva dellindividuo la psicologia occidentale ha avuto merito di aver chiarito tutte le tappe evolutive, le strutturazioni della mente e dei livelli precedenti allo sviluppo transpersonale, di cui gli orientali non si sono occupati. Nitamo MONTECUCCO Pur avendo un grande rispetto per il pensiero di Wilber e per la sua visione psicologica vorrei rimarcare che, per quanto riguarda la Psicosomatica Olistica e in particolare le attivit degli psicoterapisti e dei Counselor Olistici, profondamente scorretto utilizzare una scala mista dove tre livelli su quattro sono "patologici". E una visione a mio avviso che implica un approccio troppo giudicante: se sei evoluto sei sano, se sei normale o poco evoluto sei malato. Sicuramente tutti noi abbiamo dentro dei livelli caotici profondi, quello del sogno e del sonno senza sogni. Chiamerei, invece il livello "nevrotico", un livello "duale". Posso avere un livello duale, ma nevrotico ha un altro senso, perch la dualit normale mentre il livello nevrotico o psicotico, sono sinonimo di patologia, e questo profondamente lesivo per un reale rispetto della persona e della visione dell'essere umano "normale". Questo schema dal caotico al non duale presente in tantissime tradizioni orientali. Il fatto che in Oriente nella strutturazioni degli schemi non avevamo tante e tali malattie psichiatriche. E. quindi, a chi interessano i pochi psicotici e quasi nessun nevrotico: venivano considerati degli esempi fuori dalla norma, mentre tutti abbiamo dentro non un livello psicotico, ma un livello caotico profondo, dove il caos linconoscibile caotico inconscio. Ecco, questo ce labbiamo tutti. Questi livelli sono abbastanza conosciuti dai Tantra, dal Buddhismo. Non 8

avevano i metodi per curare uno psicotico come ha fatto lOccidente, ma il Dalai Lama non si riferiva tanto alla cura delle malattie psicotiche gravi, anche perch gli psicotici curati ce ne sono pochissimi, al massimo sono un po migliorati. Quindi, la potenza delle tradizioni orientali era quella sul ramo evolutivo, dal secondo livello in poi loro consideravano evoluzione. Sono infinite scuole con infiniti sistemi diversi, alcuni che badano anche agli aspetti meno violenti della malattia psichica. Se tu vai in Tibet e vedi come vivono ancora oggi le famiglie tibetane: c una dolcezza e unarmonia tra di loro che non ti permette di avere una malattia psichica. Per questo non lavoravano sulle malattie psichiche. Ci saranno tanti abusi piccoli e grandi, ma nel complesso vedi una civilt che ha alla base una tale armonia interna che non porta alla rottura della schizofrenia della mente. C da dire che il suo stato un contributo enorme specialmente in un momento in cui soprattutto negli Stati Uniti da un alto cera tutta la nuova psicologia che stava emergendo, dare una traduzione transpersonale alla psicologia. Lui non si inventato nulla, ha messo insieme due mondi. Nitamo MONTECUCCO Alla fine degli anni 70 noi lavoravamo tra le psicoterapie e le meditazioni di tutte le scuole con la stessa divisione, solo che caotico chiamavamo la psicologia di I livello, la psicologia delluomo malato. La psicologia delluomo sano che quella umanistica, la psicologia di Buddha che poi diventer la transpersonale sar la psicologia di coloro che hanno in parte gi trasceso attraverso la loro esperienza il centauro, luomo normale e che hanno gi dilatato e che sentono e hanno la percezione intuitiva o diretta del risvegliato, dello spirito dentro e che, quindi, diventano dei veri ricercatori. Noi lavoravamo gi con quello schema e quando vidi i suoi libri ne fui molto contento. Noi eravamo un piccolo gruppo, lui in America aveva creato un movimento molto pi vasto, per cui ha contribuito enormemente. Luisa BARBATO Per, la cosa importante , secondo me, una serie di conseguenze che vengono fuori da questi schemi e che non sono cos scontate. Ad esempio, una cosa importante che si riesce a passare al livello successivo solamente quando si integrato completamente al livello precedente. Quindi, uno sviluppo evolutivo che sia armonico integrare a tutti i livelli. Che cosa succede se invece vengono fatti dei salti? Perch poi nella pratica accade che vengano fatti dei salti. Allora quando si salta una fase, questo porta degli scompensi e delle patologie. Ad esempio, lui dice che una persona che non ha ben integrato la parte delle energie istintive e delle emozioni e va direttamente su uno stato transpersonale, se queste esperienze non hanno una base solida, non vengono integrate e quindi danno luogo a degli scompensi. Nitamo MONTECUCCO Per integrare non sintende prendere atto di quello stato e accettarlo per quello che , questa una comprensione intellettuale. Integrare significa realmente elaborare psicosomaticamente una situazione, riportarla realmente nella propria vita vissuta, ossia sciogliere quella situazione critica di blocco che pu essere diversa e su diversi livelli, sul corpo, sulle emozioni o sulla mente. Per esempio un classico di questo che stiamo dicendo visibile in molte scuole spirituali che non fanno nessun lavoro sul corpo e quindi si trovano ad avere queste persone un po pretesche, tutte di testa che parlano dei massimi sistemi, di energia altamente spirituali, come i teosofi ancora oggi. Sono dei personaggi buffi e un po patetici, che ti raccontano mille cose sulla coscienza Adi o sul piano non duale e poi vedi che hanno il corpo devastato, non hanno vitalit, hanno conflitti emozionali enormi, un rapporto con i figli disastroso, una vita sessuale scadente. A questo punto ti chiedi; Ma che cos che hanno imparato? Hanno aperto a volte intuitivamente i livelli alti ma devono ritornare nel corpo reale per integrare, e rifare il lavoro semplice anche perch una delle grandi intuizioni di Wilber : Perch un sistema pi alto deve includere quello basso? Quello basso fa da motore. La seconda considerazione proprio il processo che avevamo visto nello schema precedente che era lo 8

schema della totalit. Cio lesperienza spirituale unesperienza di totalit, di unit di tutto il sistema. Quindi, se il sistema ha dentro delle parti che non sono integrate, ha delle emozioni che non sono state sciolte, delle concezioni psichiche rimosse, non si pu arrivare alla totalit del sistema, il sistema carente, non un vero sistema unitario. E, quindi, Ken Wilber giustamente riprende il discorso di Gurdjieff, di Osho, dei Sufi, che un lavoro di scuole, dove si deve lavorare sul I livello fisico, sul II livello emozionale, sul livello della coscienza mentale e integrarli tutti insieme. Cos si avr un processo evolutivo totale. Luisa BARBATO Afferma: Tutti questi livelli esistono sempre e contemporaneamente, solo che sono livelli di sviluppo e dintegrazione. Ci sono delle persone che sono disastrate sui livelli emozionali e fisici ma che hanno delle grandissime aperture transpersonali. Quindi, c sempre uno scivolamento continuo di tutti noi su tutti i piani e non come appare rigidamente nello schema. Non che finch non si arrivati al centauro non si possa arrivare alle altre dimensioni, perch in potenza ci sono tutte. Possono essere, lui dice, anche a livelli di sviluppo molto diversi. Nella pratica per chi vuole fare il counselor solistico, molto importante avere in testa questo schema, perch quando si presenta una persona che ha una tematica tipica emozionale molto forte, noi sappiamo che dobbiamo lavorare su quello stesso livello. Non gli si pu proporre unapertura meditativa, cos come per una persona, i cui problemi sono cognitivi che riguardano il funzionamento e la percezione delle cose, lavorare sulle emozioni pu essere inadeguato. Questo schema aiuta in qualche maniera a capire il punto in cui si con quella persona. Nitamo MONTECUCCO Allora, prendiamo lOccidente dove sappiamo che c realmente qualcosa di psicotico dentro di noi, qualche cosa di borderline e sicuramente molto di nevrotico. Se partiamo dal centauro che una persona normale, il lavoro da fare costantemente doppio, perch qui che voi in particolare avrete da fare con le persone, non andrete in contatto con i borderline o con gli psicotici Non il vostro campo. Quelle che voi vedete sono le persone normali che pi o meno sono in un certo livello tra le nevrosi e lequilibrio. Una parte di lavoro sar in negativo e una parte di lavoro in positivo. Il lavoro si deve sviluppare necessariamente nelle due dimensioni e tanto pi voi riuscite a capire quali sono i blocchi di quella persona e andate ad aiutarla a sciogliere anche solo i blocchi fisici, a livello energetico, prendere coscienza un minimo delle emozioni, anche solo comunicare, scioglierle: questo il lavoro solo sul negativo. E, contemporaneamente, come abbiamo visto tantissime volte, ogni volta che c uno scioglimento di un blocco, quindi unemozione, unenergia bloccata da unemozione, bloccata a livello fisico, si libera, questa viene reintrodotta nellambito della totalit come una delle energie fondamentali. Come dicevamo prima, limportanza del potenziale dellombra. Quello un pezzo in pi dellenergia che ti mancava per andare un po pi in avanti nella consapevolezza. Quindi, il lavoro su e gi. C un bellissimo racconto della tradizione dei Sufi Le sette valli: c un uomo normale che comincia un primo picco di meditazione e gli d un nome bellissimo tipo la vetta dellestasi. Ma dopo la vetta c sempre una valle, e si integra si integra. Si sale una vetta pi alta della prima e sono sette valli e sette vette e ogni picco di altezza e di consapevolezza corrisponde che vai sempre pi nella valle. Questo riconosce il proprio lato negativo. Allinizio, quando si fa un lavoro individuale e si scende nellinconscio, si scende per quella che la propria coscienza. Poi, quella energia la apri e si espande e pu entrare ancora di pi nella coscienza negativa. Entri in una valle pi profonda, e quindi malessere. Magari lanno prima stavi cos bene e ti sembrava di aver superato tutto il problema e dopo un po di meditazione stai peggio. Certo, perch hai pi coscienza, pi consapevolezza e la tua sensibilit maggiore ti permette di vedere gli abissi, i condizionamenti, le cose dolorose ancora pi intensamente. Anche quello un regalo, parte del lavoro. E pian piano queste sette valli corrispondono a 8

queste sette vette, fin quando non arrivi a un punto finale non c un vero equilibrio, ma c un continuo su e gi di energia. Luisa BARBATO Volevo aggiungere una cosa importante, e forse meno conosciuta, su Wilber. In realt lui fino ad un certo punto della sua vita ha continuato a scrivere, ad andare a conferenze, a dibattere, andare in giro. Poi ha interrotto, si allontanato perch questo schema era molto utilizzato, tutti erano diventati transpersonali lavorando ciascuno a modo suo e soprattutto molto new age. Ha deciso pertanto di non partecipare pi ad alcun dibattito e a comunicare soltanto tramite i suoi libri e poi attraverso il suo sito internet. Infine si ammalato ed ha perso la sua compagna malata di cancro che ha seguito intensamente per due anni sino alla sua morte (ha scritto anche un libro Grazia e grinta in cui parla della storia con sua moglie). Si chiese come mai non riusciva a riconoscersi in tutti coloro che si definivano transpersonali e si rifacevano proprio a lui. Elabor in che cosa si differenziava da Jung, visto che molti lo definivano junghiano, e dalla New Age. Si chiese quale era la concezione di Jung e quella della New Age. La nascita rappresenta unincarnazione di unanima e il bambino quando nasce ha tutta una serie di poteri, in uno stato molto vicino alla spiritualit. Quindi lincarnazione un cadere nella materia, c in qualche maniera una graduale perdita dei poteri e della conoscenza e anche delle connessioni spirituali. Anche il bambino perde questa connessione ed come se perdesse un Eden, un qualcosa che gli apparteneva, c questa nostalgia di qualcosa che aveva ed ha perso. Questo lo sviluppo fino allet matura dopodich c il recuperare questa dimensione fino ad arrivare alla morte che dovrebbe essere una morte piena di consapevolezza. Quindi c questo processo ciclico. Wilber in realt nega di pensare questo, perch lincarnazione totale. Lui ha cominciato gli studi sul piacere, sulla madre e tutta la psicologia infantile, arrivando ad affermare che il bambino non ha niente di spirituale. E istinto e basta. Quindi, non c un ritorno, ma c una progressione dello spirito che parte come materia, istinto per passare poi alla parte razionale, alla parte cognitiva, e poi diventa spirito. Quello che lui dice che le concezioni new age fanno confusione tra il pre-personale - corpo/emozioni e gli stati spirituali. Egli pensa che gli stati pre-personali iniziali dello sviluppo dellindividuo, che possono avere delle cose apparentemente in comune con il percorso spirituale una certa semplicit e immediatezza nel sentirsi diverso, in qualche maniera vengono confusi. Dice che anche Jung era caduto in questa idea. Si ingenerata una confusione tra il livello pre-personale e il livello spirituale. Quindi, quello che molti movimenti new age propugnano non vera spiritualit, ma un nostalgico livello prepersonale che dal punto di vista evolutivo e dello spirito un ritornare indietro. Secondo me, un punto di vista molto interessante . Nitamo MONTECUCCO Il bambino viene condizionato, non ha la consapevolezza di questo: un buddha, ma non lo sa. Quindi, ha la sensibilit che non ancora consapevole. Poi, per, perde la spontaneit e la naturalezza dellessere, perch viene bloccato nelle funzioni fisiologiche, biologiche, emozionali e psichiche che devono essere ripristinate per portare la persona allo stato di normalit che, se vengono fatte con consapevolezza, possono diventare degli strumenti di elevazione. Luisa BARBATO Wilber dice che lindividuo ha una corporeit ed emozionalit molto naturali. Nitamo MONTECUCCO E il bambino vicino a s stesso come lo un animale. Dalle ricerche di un professore universitario americano, Jan Stevenson, sui ricordi di reincarnazione, si rileva che i bambini fino allet di quattro anni 8

hanno un elevatissimo ricordo di vite passate. Stevenson ha viaggiato in tutto il mondo raccogliendo una casistica di un migliaio di casi con situazioni di questo tipo. Un bambino australiano raccontava di essere vissuto nellInghilterra del 1700, indicando il paese e la casa. I genitori hanno voluto verificare andando in Inghilterra. Arrivati nel posto indicato dal bambino, questultimo ha raccontato particolari molto precisi della casa, addirittura il tipo di pavimento che aveva allora la stalla. I genitori hanno buttato per aria la stalla, dove, dopo strati diversi di pavimento, hanno trovato il pavimento disegnato e descritto dal bambino. Mia figlia di quattro anni mi raccontava delle sue vite passate, come una vecchia donna che racconta la sua vita parlando dei suoi tre figli, della guerra. Poi, quando aveva cinque anni le ho di nuovo chiesto di raccontare quella storia ma lei non la ricordava pi. Non laveva pi nella memoria, come se si fosse staccata da una matrice. Quindi, c non solo una corporeit. Un altro esempio di Jan Stevenson un bambino dello Sri Lanka, di una famiglia induista. Si ricordava di essere stato un prete buddhista. Insisteva a dire che era un prete buddhista che girava con una macchina rossa. Dopo alcune ricerche hanno scoperto che realmente era esistito un grande monaco buddista, un grande oratore, a cui un americano buddhista aveva lasciato una grande macchina decappottabile rossa con cui andava in giro a fare le conferenze. Aveva anche uno dei primi giradischi con i dischi in vinile che cerano ancora sullisola. Inoltre quando gli fecero vedere la foto con tutti i monaci di ventanni prima, lui si riconobbe. Questo ricordo c stato fino ai 4-5 anni. Luisa BARBATO Afferma: Attenzione a non confondere il piano spirituale con il piano pre-personale. Quello che molti movimenti new-age propongono il ritorno nostalgico al piano pre-personale, perch lui ha una concezione molto evolutiva. E tra laltro e qui ha mutuato delle cose da Aurobindo - che cosa comporta questa idea evolutiva da un punto di vista non solo individuale ma globale del pianeta? Lui dice che la coscienza si incarna a livello collettivo e passa per lombra, passa per la materia, perch deve passare per questo per poter arrivare. Questo processo funziona con lo stesso processo, quello che vero per il singolo vero per il collettivo e in qualche maniera questo anche il processo della coscienza collettiva: la coscienza si incarna, passa per l'esperienza fisica, reale, materiale e poi verso il processo evolutivo. Questo che cosa comporta, che lui trova che la nostra epoca e questa la grande differenza con la new age e con un certa spiritualit junghiana tradizionale nella sua cultura, nella sua violenza, il 900 con tutto il disordine e il caos che c molto pi spirituale di quello che erano le epoche precedenti. E come se fossimo passati da epoche pre-personali, quindi, epoche pi semplici, pi immediate ad epoche di maggiore incarnazione e consapevolezza e siccome stiamo scendendo molto nellombra e lincarnazione sta andando molto nel profondo questo il segnale che levoluzione andr verso lalto. Lui dunque in contrasto con i movimenti new-age perch dice che non bisogna ritornare alle civilt precedenti pi semplici, con questa spiritualit. E si chiede: Perch sono saltati i sistemi religiosi, perch sono saltati i sistemi locali, perch questo mondo va verso questa globalizzazione che macina tutto, frantuma tutto e non ricrea su livelli pi elevati?. Cio rispetto alle cose del passato possiamo avere delle nostalgie: cera una cultura locale che conteneva le persone, anche una spiritualit locale. Per non pi questo il momento. In questo senso questo momento di brutture molto pi spirituale, secondo lui, molto di pi di quanto lo era nelle epoche precedenti. Dice che Assagioli stato un precursore della transpersonale, perch aveva capito proprio questo. Anche Assagioli ha questa concezione evolutiva che lo differenzia dalle concezioni tradizionali. Una concezione sullincarnazione della coscienza e sulla maggiore spiritualit della nostra epoca rispetto alle precedenti, malgrado non sembri. Il disordine attuale il segno dello spirito che sta lavorando nella materia, concetto che prende come riferimento da Aurobindo. Nitamo MONTECUCCO Le componenti new-age degli ultimi 30 anni le trovo utilissime, perch comunque ispirano molte persone 8

a intraprendere un cammino interiore, ma assolutamente false a un certo livello e pericolose perch sono delle assurde illusioni: ci sono tanti falsi maestri dellultima ora che si spacciano come illuminati, tutti i chanelling pazzeschi che raccontano cose banali, il concetto che la via spirituale una via di rose e fiori, non c il concetto di realt, di responsabilit reale della vita, c quasi un concetto di fuga dalla vita per cui bisogna elevarsi, non c il lavoro pesante dellombra. Su questo sono assolutamente certo: la via interiore una via intensa e pesante che a volte ti porta anche a confrontarti con questa parte caotica. In alcuni casi, se ci sono stati dei traumi pesanti, pu diventare chiaramente psicotica. Io ho visto tante persone normali entrare in profondit a livello prenatale o natale per poi vivere in uno stato psicotico anche per una giornata, come capitato a me. E un lavoro pesante e difficile. Anzi, senza fare lelogio del negativo non devi necessariamente soffrire per stare meglio le persone che hanno comunque avuto del negativo, se lo hanno utilizzato possono fare dei notevoli passi avanti. I miei amici che hanno avuto conquiste di consapevolezza pi elevate sono quelli che hanno avuto le peggiori situazioni di vita familiari, e quelli che sono riusciti ad uscirne hanno acquisito livelli di consapevolezza elevati. Alcune scuole spirituali di psicologia raccontano come le anime elevate a volte scelgano incarnazioni difficili, dato che comunque quando si incarnano passano il processo di dimenticanza. Vale a dire che una volta che sono incarnati tanto vale giocare pesante, perch se giochi che sia la madre sia il padre ti vogliono bene, tu diventi un bravo bambino. Se, invece, hai una situazione di ampio conflitto, ma hai unanima di cui ti fidi, hai la tua forza, riesci ad un certo momento a trovare la via duscita. Questo significa se sei un bodisattva, se sei unanima che lavora nel sociale - aver trovato lo stesso tipo di meccanismo con cui aiutare un sacco di persone che poi troveranno la propria strada. Luisa BARBATO Io concluderei dicendo che ha assunto una posizione di separazione, definendosi non pi transpersonale, ma integrale.

Biografia (di Giuseppe Pagliaro) Ken Wilber nato nel 1949 ad Oklahoma City. Ha completato i suoi studi scolastici a Lincoln, Nebraska, e cominciato gli studi in Medicina alla Duke University. Durante il primo anno, perse ogni interesse nel perseguire una carriera nelle scienze, e cominci a leggere di psicologia e filosofia, sia Orientale che Occidentale. Ritorn in Nebraska per studiare Chimica. Conseguita la specializzazione in biochimica, lasci il mondo accademico per dedicarsi interamente a studiare e scrivere. Con 20 libri sulla spiritualit e la scienza, tradotti in 25 lingue, Wilber oggi il pi tradotto autore accademico degli Stati Uniti. E visto come il pi importante esponente della psicologia transpersonale, che emerse negli anni 60 dalla psicologia umanistica, e che ha per argomento il s e la spiritualit, da cui Wilber si evoluto verso la Visione Integrale. A causa della natura fondamentale e pionieristica delle sue concezioni, Wilber stato chiamato LEinstein della coscienza. Per oltre quindici anni ha studiato e si dedicato allo Zen buddhista. La psicologia transpersonale aveva avuto in Abraham Maslow il suo iniziatore negli anni sessanta. In Roberto Assagioli aveva avuto il suo primo codificatore, ma in Wilber trova il contributo pi vasto e importante, che lo porter alla Visione Integrale.

Opere consigliate: 8 Spectrum of Consciousness (1977) Sex, Ecology, Spirituality (1995-2000)

The Atman Project (1980) A Brief History of Everything (1996) Up from Eden (1981) The Eye of Spirit (1997) The Holographic Paradigm (1982) Marriage of Sense and Soul (1997) A Sociable God (1982) One Taste (1999) Integral Psychology (2000) Quantum Questions (1984) A Theory of Everything (2000) Spiritual Choices (1986) Transformations of Consciousness (1987)

L'INTENSIVO DI ILLUMINAZIONE DI CHARLES BARNER a cura di Giuseppe Pagliaro


Charles Berner nasce nel 1929 a Los Angeles, California. Cresciuto con una formazione scientifica, dopo una educazione formale in Fisica, lavor per un breve periodo come ricercatore tecnico per il governo degli U.S.A. Nel 1950 cominci una intensa indagine sulle vite passate e sulle esperienze di morte e di "dopo-morte". Ebbe la sua prima esperienza di Illuminazione prima di avere vent'anni e da allora studi e speriment centinaia di tecniche volte allo sviluppo della consapevolezza ed alla crescita personale. Charles Berner attu una sintesi tra la filosofia e la letteratura dell'oriente e dell'occidente studiando comunicazione, nutrizione, anatomia, sogni e dinamiche mentali di entrambe le culture. Nel 1964 fond l'Istitut of Ability, basandolo sulla trasmissione delle tecniche e dei principi che favoriscono le relazioni spirituali tra individui. Grazie a questo istituto pot sperimentare le sue pratiche su centinaia di persone, sia all'interno di una struttura di gruppo che all'interno di una struttura "one to one" (diadica). Oltre che sviluppare ed insegnare tecniche per la pulizia della mente, per il rilascio emozionale di traumi e per il miglioramento delle capacit relazionali, Charles Berner sviluppo interessanti ed originali lavori nel campo della Teologia, della Metafisica e dell' Esistenzialismo. Nel 1968, durante un ritiro spirituale su una montegna di Santa Cruz, ebbe l'intuizione sull'essenza dell'Intensivo di Illuminazione e da allora cominci a svilupparne la struttura formale fino a quando, cinque anni dopo (1973), fond la Dyad School of Enlightment che sar il centro ufficiale di formazione per conduttori di Intesivi di Illuminazione. Nel 1973, mentre viaggiava in India, Charles incontr il suo Guru, Swami Kripalvananda, che lo inizi allo Yoga Naturale e gli diede il nome sanscrito Yogeshwar Muni. In seguito a questa esperienza fond il Santana Dharma Foundation per importare in occidente i principi della "Eterna via della Verit". Dal 1977 si ritirato dal lavoro sull'Intensivo di Illuminazione per praticare ed insegnare il Santana Darma e la religione dello Yoga. Il 24 giugno 2007 Yogeshwar Muni ha 9

lasciato il suo corpo fisico. Le ceneri ora si trovano in un semplice reliquiario, come da suo desiderio, a Merimbula, in Australia, dove ormai viveva da molti anni, perch possano essere di ispirazione a tutti i praticanti dello yoga.

Opere consigliate
Handling Suppressive Patterns in Relating Communication Mastery Natural Meditation A guide trougth the after death experience How to rice and have a children

LA PSICOLOGIA NON DUALE


Marifa DE BENEDETTI Volevo fare una specie di meditazione ad occhi chiusi semplicemente per richiamare lo stato di presenza, dato che parler essenzialmente dello stato di presenza nel lavoro di counseling: quello che riguarda la cosiddetta saggezza non duale. Provate a sentire come vi sentite adesso, com in questo momento il vostro stato di qualit, il vostro stato di presenza, il vostro esserci, e poi immaginatevi 5 anni fa. Non c bisogno che troviate dei fatti specifici, ma cercate di percepire in questo momento comera allora il vostro stato di presenza, il vostro esserci. E poi, torniamo ancora nel tempo indietro fino a pi o meno 20 anni. Non c bisogno di nuovo di avere ricordi precisi, ma centratevi a sentire, percepire comera, com, il vostro stato di presenza. E anche se c uno stato di cambiamento nel vostro stato di presenza. E poi, ancora andate indietro fino alladolescenza fino ai 13, 14 anni: comera e com lo stato di presenza, il vostro esserci. E ancora, torniamo indietro nel tempo fino ai 6 anni e di nuovo cerchiamo di percepire comera il nostro stato di presenza, come ci percepivamo. E poi, ancora indietro, ai primi mesi di vita, quando avevamo gli occhi aperti al mondo, questi grandi occhioni che guardano fuori, comera lo stato di presenza, allora, e se c differenza con lo stato di presenza adesso. E poi, fate uno sforzo maggiore, non seguite la logica ma affidatevi a come viene, cerchiamo dimmaginare comeravamo presenti, comera lo stato di presenza quando lo spermatozoo sinser nellovaio e, possiamo immaginarlo come un punto adimensionale che nello stesso tempo posizionato nel centro del cuore. Ed entriamo in questo punto senza dimensioni che esiste in tutte le dimensioni e usciamo dallaltra parte espandendoci allintero universo e cerchiamo di percepire com il nostro stato di presenza oscillando tra questo punto adimensionale nel centro del cuore e lintero universo. E, espandendoci allintero universo vediamo se percepiamo dei confini, andando ai confini delluniverso, il nostro stato di presenza si arresta l e include anche questi confini. E adesso, come lo sentiamo questo stato di presenza: diverso, espanso in tutto luniverso, in questo punto dimensionale che crea tutto luniverso. Cerchiamo ora di mantenere questo stato di presenza, la stessa presenza per ognuno di noi. Pian piano apriamo gli occhi e cerchiamo di mantenere questo stato di presenza. Questo stato di presenza che anche lo stato dellessere, uno stato di non separazione, che non ha 9

confini, che non ha limiti. Questo stato si pu utilizzare per eliminare la sofferenza. Esiste tutto un gruppo di terapisti non duali o dei saggi non duali che usano anche degli strumenti terapeutici per arrivare allo stato di presenza in comunione con il cliente, per cui terapeuta e cliente non sono pi divisi ma sono nello stesso stato di coscienza, in cui si pu affrontare in modo diverso dal solito e molto pi efficace e risolutivo il problema della sofferenza. Da cosa causata la sofferenza? Ci sono tre punti principali che poi sono interconnessi, sono circa la stessa cosa, ma visti da unangolazione leggermente diversa. Anche se qui Nitamo forse non daccordo, la sofferenza essenzialmente dovuta alla perdita del rapporto con la propria vera natura. Uno soffre perch non pi in contatto con quella parte vera di s. Anche questa nostalgia di cui parlava Wilber una cosa che in qualche modo si conosceva. Non importa se poi da adulti la si conosce in modo pi articolato, ma la conoscenza diretta, immediata di quello che uno perch quello che , c gi da subito. Uno non sa di essere. Non pu dire so, perch non ha larticolazione per dirlo, ma corporeo, quasi fisico, la sua sostanza stessa di essere. Quella sostanza lessere che sa di essere anche quando appena nato. Rimane una traccia mnemonica nellindividuo quando prende contatto per processi di crescita. Quindi, la sofferenza dovuta: alla perdita del contatto con la propria natura al fatto che ci si considera un individuo separato dal resto del mondo, separato dal resto degli individui. E in quanto ci si considera un individuo separato si creano dei confini, delle barriere, delle difese dalla realt che parte di quello che siamo come natura essenziale. Questo di nuovo crea sofferenza: lessere separato ci impedisce di unirci, di scoprire, di sentire quello che siamo sin dalla nascita: presenza. La presenza non ha confini. Se lavete percepita durante una meditazione, vi potete espandere nelluniverso, ma siete ancora presenza. Certo, una presenza focalizzata in un corpo fisico, ma in realt non ci sono confini. Ci sono solo delle localizzazioni di un certo tipo di percezione allinterno di una cosa che non ha assolutamente confini. per difendere questi confini, questo senso di separazione, questo senso di identit che si assume nella relazione con il padre e la madre, o in relazione con il mondo e cos via, si acquista una personalit che non accetta la realt cos com. Voi potete immaginare qualunque cosa, anche piccolissima che voi non accettiate cos com, non vi va bene, non volete che sia in un certo modo, vi contraete, soffrite. Quindi c la possibilit di eliminare la sofferenza, non importa quali siano le cause (traumi infantili, il rapporto con la madre non riuscito, karma difficile). Il punto di accettare la realt cos com. Ma come si fa ad accettare la realt cos com? Come si fa a vederla? Nel momento in cui si entra in uno stato di presenza - se si riesce a mantenere il contatto con il proprio essere - la presenza non rifiuta, la presenza accetta quello che cos com. E se c un problema, quando si in uno stato di presenza, il problema non arreca disturbo. Questo non vuol dire che gi risolto, ma la soluzione al problema pu tranquillamente col tempo far saltar fuori uno stato di presenza, invece di usare la mente per cercare di uscire da una situazione in cui si . Con la presenza, invece, si al di fuori da questa situazione, la include, molto pi vasta, perch ha molti pi strumenti per risolverla: il problema diventa molto pi piccolo, molto meno persecutivo, molto meno ossessivo. Si pi rilassati e ci sono pi possibilit di poterlo risolvere. Certo, non facile arrivare a un senso di presenza sufficientemente stabile per far tutto questo tipo di lavoro. Quando lavorate con persone che presentano blocchi emozionali, fisici o altro, potete iniziare ad usare altri strumenti terapeutici per sbloccare la persona in modo che si rilassi, si espanda e possa entrare in uno stato di presenza. Se la persona non ha conosciuto, assaggiato lo stato di presenza (a parte il fatto che lo conosce proprio perch fa parte della sua vera natura), voi potete comunicarlo per empatia al cliente, e 9

perch questo avvenga dovete conoscerlo, averlo, essere stabiliti in questo stato di presenza. Questo la fine della terapia. E la terapia pi avanzata che si possa fare usando tutti gli strumenti terapeutici che avete a disposizione nella vostra cultura, nella vostra esperienza personale. Per risolvere completamente il problema della sofferenza non si pu fare altro che usare la propria vera natura, il proprio stato di presenza, il proprio essere. Prima, in quel momento, non ci pu che essere una parte con la propria sofferenza. Anche luomo pi normale, come diceva Luisa Barbato, ha comunque uno stato di sofferenza. Lincarnazione di per s anche uno stato di sofferenza, perch la vera natura (questo poi non tutti lo accettano ma una possibilit) si chiama the core wound, la ferita centrale, originaria; incarnandovi passate da uno spazio infinito, senza limiti e senza confini, in uno spazio limitato. Potete, per, con la consapevolezza, capire e accettare di essere infinito e senza limiti e di vivere, almeno parzialmente, in uno spazio limitato. Quando si parla di un certo tipo di verit non possibile parlarne in un modo lineare. Un certo tipo di verit descrivibile solo usando spesso gli opposti contemporaneamente validi e non pi in opposizione, ma in coesistenza. Troppo difficile? Allora proviamo in questo modo: provate a mettervi in uno stato di attesa senza attesa o di ascolto senza ascoltare. Ascoltate senza ascoltare. Non possibile mentalmente, dovete andare in uno stato di silenzio. Questa la parte della terapia non duale. Quindi, essenzialmente, la cosiddetta psicoterapia e saggezza non duale un modo di operare che si sta manifestando con parecchie persone che lavorano nel campo della psicoterapia, che hanno fatto molto lavoro con dei maestri o meditazioni per anni anche a livello personale e hanno aggiunto una certa percezione dello stato di presenza, dello stato di non separazione, riescono a fare questo tipo di lavoro con il cliente ottenendo dei risultati non avuti con le normali psicoterapie. Per quanto riguarda lindirizzo tecnico, posso accennare soltanto ad alcune piccole cose. La cosa pi semplice guardarsi negli occhi, che pu essere molto intenso o molto soft. Questo pu aiutare ad arrivare a una comunione e uno stato di presenza. Ci pu essere un respiro in diverse forme. Ci pu essere il respiro energetico o il respiro rilassato. La percezione in modo diverso del corpo e del corpo energetico pu innestare questo stato di presenza, ma se il terapeuta gi focalizzato sul proprio stato di presenza pu aiutare il cliente ad entrare in uno stato di presenza. da ricordare lesperienza di un illuminato inglese, Douglas Harwey (de La via senza testa). Si illuminato durante un viaggio in India, sullHimalaya, dove si era illuminato il Buddha. Ha scoperto improvvisamente di non avere una testa. Noi siamo condizionati sin da bambini ad avere una testa: ci guardiamo allo specchio e diciamo questa la mia testa. Usate una percezione priva di memorie di quello che avete imparato nel passato e usate il dito per indicare quello che vedete. Cosa vedete? Il ginocchio, la gamba, la testa. Nel momento in cui fate cos percepite lo spazio e dentro questo spazio c il punto zero che voi non potete vedere. Voi avete la concezione che le cose che vedete sono fuori di voi, sono dal vostro corpo, ma non fuori di voi. Dentro questo spazio c tutto, quello che vedete e quello che non vedete, c la vostra coscienza, la vostra presenza. Questo semplice esercizio si pu usare anche per aiutare la persona a percepire in modo diverso s stesso, aiuta a trovare il senso di presenza e spazio. E la percezione fatta dal di dentro, dalla distanza zero. Al centro c il vuoto che totalmente cosciente.

LA PSICOLOGIA SUFI DI A.H. ALMAAS


Molto interessante il lavoro del maestro sufi Almaas. A.H Almaas un maestro dellArabia Saudita, che ha vissuto per tanti anni negli Stati Uniti. Ha pubblicato molti libri, tra cui: Essenza, Il cuore del diamante, Lelisir dellilluminazione. Anche al Villaggio Globale si fanno i suoi lavori. Almaas chiama la natura vera la presenza, natura essenziale o essenza. Studiando la psicologia delle relazioni oggettuali e il come si crea il senso del S, si scopre che nei primi anni di vita si crea nel rapporto oggettuale tra il bambino e la madre soprattutto, il rapporto del soggetto con loggetto, il rapporto del bambino e un oggetto esterno, il bambino e il padre. La relazione oggettuale passa attraverso diverse fasi: autismo infantile, simbiosi, processo di separazione (quando in grado di muoversi verso il primo anno) che si completa verso il terzo anno di vita. Queste relazioni oggettuali tra il bambino e la madre sono percezioni di s: cinestesiche, corporee, sensazioni varie, e un affetto, unemozione, un colore affettivo che veda le due immagini del S. Queste poi si combinano, oggetto ed emozione, fin quando non si arriva ad un struttura pi complessa che diventa limmagine di s e poi da l si arriva a strutture ancora pi complesse che formeranno lIo, lEs e il Super Ego. Almaas ha studiato i primi tre anni di vita, teorizzando, con il sostegno di dati sperimentali, che il bambino nasce con una natura essenziale incontaminata che ha un certo tipo di potenziale da dove fluiscono diverse qualit che possono essere: volont, presenza, contatto, valore. Qualit essenziali che non sono concettuali, sono pre-concettuali, cio uno sa e si sente valore, semplicemente il suo potenziale essere valore, suo potenziale avere la qualit della forza. Poi questo potenziale si pu usare per fare delle cose in un certo modo. Ha scoperto il modo con cui si sviluppa il bambino anche con le frustrazioni dellambiente e la necessit di adattarsi ad esso. Nasciamo anche con la necessit di essere riconosciuti e di essere amati. Se non veniamo amati in modo opportuno, arriviamo a dei compromessi. Quasi sempre dobbiamo reprimere certe manifestazioni della vera natura. Reprimiamo una, due tre volte finch questa natura essenziale va nellinconscio e viene distrutta, o meglio, viene velata dalle strutture difensive che si formano e velano la nostra vera natura essenziale. Le strutture difensive sono strutture concettuali, mentali. La natura essenziale non mentale. Almaas ha scoperto: 1) che lessenza nei primi tre anni di vita viene quasi completamente mascherata 2) che certe qualit vengono mascherate prima e altre dopo. Comunque nei primi tre anni il bambino perde quasi completamente il contatto con la propria natura essenziale. Le difese che vengono costruite talvolta sono simili a quelle essenziali, ma non sono essenziali. Quando si va a lavorare psicanaliticamente sulle difese che costituiscono la struttura dellEgo, si smantellano le difese e si creer una lacuna, un vuoto. Da questo vuoto, se il terapista ha spiegato che tipo di lavoro si sta facendo, la natura essenziale che stata velata dalle difese pu riaffiorare. Lindividuo riacquista cos questa pienezza e totalit in modo non concettuale, ma in modo vero che molto pi vero di qualunque forma-pensiero di origine concettuale. Questo un processo di guarigione che diventa una guarigione totale. Nel lavoro di Almaas le tecniche sono lunghe quanto le tecniche psicanalitiche o quelle bioenergetiche che durano 3, 4, 5 anni. Non un lavoro veloce. Un lavoro veloce quello indicato allinizio: non sar completo, ma lo stato di presenza potr alleviare molto la sofferenza di una persona o di problemi facilmente solubili, perch il cliente cambia totalmente limmagine di s e comincia ad affrontare la vita in modo totalmente diverso. Pu essere molto rapido. Nitamo MONTECUCCO Ho fatto un lavoro iniziale con Almaas sulle latifa, le energie essenziali connesse con i colori, le 9

emozioni e gli stati danimo. I mistici sufi sono riusciti ad entrare nei colori energetici dellessere umano, nei chakra e nelle energie e noi sappiamo, anche se non le vediamo, che ogni centro o energia ha un colore - talvolta tenue, a volte pesante, a volte a tinte pastello o intensissime. Hanno definito il bianco del vuoto, il bianco della luce, il bianco freddo, il bianco opaco, e cos il rosso. Ci sono infinite gradazioni per entrare nelle emozioni del rosso o del bianco. E esattamente quando vediamo un giglio bianco e ne siamo rapiti, perch ci risuona con il bianco di quella qualit dellessenza dellanima. Hanno variazioni di rosso pazzesche: pu essere un rosso di sangue o un rosso di incredibile sensualit. C il rosso che chiamano colore rosso granata del melograno che la passione spirituale pi calda, e infinite variazioni, come i rossi pallidi, le tinte stinte che corrispondono a stati di sessualit cadente, di emotivit vuota, di finta energia. Ogni gruppo, di alcuni giorni, si tinge di un colore. Si percorrono tutti i colori dellanima, e, passando attraverso i colori e le varie personalit delleneagramma, si sviluppa il lavoro che riconduce allessenza, allanima. Kapil PILERI Questo lavoro si basa sui Latifa, che sono le qualit essenziali, rappresentati da cinque colori principali bianco, nero, rosso, giallo, verde, e su una parte finale che si chiama la guida interiore. E un lavoro che arriva dalla tradizione sufi, ma si ritrovano molte similitudini anche nel lavoro di Gurdjjeff. Si basa su quattro pilastri. Il primo lEneagramma, il riconoscimento della nostra struttura della personalit. In questo tipo di lavoro si usa la struttura della personalit per riconnetterci allessenza, quindi c una totale accettazione e riconoscimento di come questa struttura della personalit si formata, come sistema di difesa per la sopravvivenza. Le nostre esperienze da bambini vanno a formare questa struttura. In realt noi siamo tutte le strutture della personalit, ma una in particolare un po come la nostra colonna vertebrale. I nove enneatipi si dividono in tre parti, tre numeri sono legati al centro istintivo, tre al centro del cuore, tre al centro mentale. Si usa molto questa mappa in questo tipo di lavoro. Un altro pilastro alla base di questo lavoro il Giudice Interiore e tutto il lavoro di reazione, accettazione-non accettazione che ci provoca questo giudice, identificazione col bambino compresa. Non si lavora con il contenuto del giudizio, ma si lavora con la modalit che usa il giudice, che una cosa completamente diversa. Perch questi sono ancora meccanismi che noi mettiamo in atto semplicemente per sopravvivere, quindi andavano benissimo al momento. La modalit del giudice interiore aggressiva o manipolativa. E la tendenza di creare delle vere e proprie separazioni da quelle che sono le nostre energie essenziali. Laltra cosa che si utilizza la Teoria dei buchi (esposta nel libro Il cuore del diamante), un lavoro molto particolare, bello e intenso, che richiede un tempo di alcuni anni, dove tra le strutture della personalit, lattacco del giudice, e il momento che noi portiamo queste energie allinterno, andiamo a toccare cose particolari di noi che sono dei veri e propri buchi energetici. Tali buchi a volte sono abbastanza coperti, e nella parte interna di questo buco che ci riporta alla nostra essenza, generalmente ci troviamo tutto il lavoro emozionale. Quindi per riconnetterci alle nostre qualit essenziali dobbiamo riattraversare tutte quelle che sono identificazioni, memorie, condizionamenti, esperienze generalmente, ma non necessariamente, non piacevoli. Il quarto strumento che si utilizza, e che per la mia esperienza molto interessante per questo tipo di lavoro, quella che viene definita Praticare Presenza, ancora molto legata alla colonna vertebrale e al plesso solare. Da questo tipo di indagine chiamato Inquiring (non ha una vera traduzione in italiano), vale a dire inchiesta, indagine, un po come tante cose messe assieme, dove si lavora con la parte della memoria, quindi col ricordo. Landiamo sempre a esplorare fisicamente nel corpo nel momento presente e ci apre dei grandissimi spazi, abbastanza comodi dove ci possiamo permettere di avvicinarci a questi buchi, vederli, prenderci contatto, disidentificarci, da quella che la struttura della personalit. E ancora l un movimento molto semplice perch con la struttura della personalit lenergia va fuori, ancora si gira, 9

e la riportiamo dentro e ci permette soprattutto di fare un lavoro sul giudice interiore che un poil gradino pi duro per tutti, per andare ancora pi in profondit a riscoprire quella che la nostra vera natura. In questo senso trovo Latifa un lavoro splendido.

Giudice Interiore
quello che cerca sempre di mantenere lo status quo delle situazioni, quello che non ci permette di andare semplicemente in quello che lo sconosciuto, che non ci permette di stare continuamente presenti in ogni momento. A volte proprio una voce che ti dice: Ah non sei in grado oppure Sei senza cuore. A volte molto sottile, a volte una sensazione nel corpo di non riuscire a sentirsi dal diaframma in gi. Il giudice interiore si forma intorno ai primi sei-otto anni di vita, principalmente con i nostri genitori. E la nostra modalit di adattarci a loro, la nostra maniera di castrarci, principalmente per avere quello che ci serve mangiare, dormire, amore-. Io ci trovo un grande legame (a parte che questo lavoro riprende il lavoro di Freud) con Reich. Il concetto che meglio vi esprimer Sassone di carico e scarico. Praticamente quello che succede in questi primi anni di vita che il nostro sistema generalmente carica o non scarica. La maggior parte di noi ha un eccesso di carico. E questa energia viene trattenuta nel sistema nervoso, principalmente quello centrale, e poi nel sistema simpatico e parasimpatico. Se ci immaginiamo di essere una grande cellula, ununica piuttosto che milioni di cellule, quello che lequilibrio o il benessere dovrebbe essere tanta espansione e tanta contrazione. Se io non posso esprimere la mia espansione c come un irrigidimento della membrana della cellula, che viene trattenuta nel sistema nervoso. E diventano quelli che sono i blocchi psicosomatici. Rispetto al lavoro del giudice interiore, spesso non sentiamo la voce ma sentiamo un effetto fisico, vero e proprio, quando siamo sotto il suo attacco. Il primo passo di smettere di dare la colpa agli altri e di prenderci la responsabilit cos che mi sta succedendo veramente in questo momento-. E sentirsi rientrare ancora in contatto col corpo. Ci sono segnali ben precisi. Ad esempio la rigidit della nuca, non sentirsi dal diaframma in gi (cosa abbastanza comune), sono segni specifici che in quel momento dentro di noi c un attacco deciso del giudice interiore. A volte si sente la voce, diventandone consapevoli. E si pu riconoscere proprio di chi la voce, pap o mamma. Se siamo in contatto profondo col corpo e se ci sentiamo in quel momento, ad es. la mamma che ci dice sei senza cuore, noi ci sentiamo come un bimbo di 5 anni. In quel momento, anche se ho Nitamo davanti che mi dice qualcosa che non centra assolutamente niente, io vado in quello spazio e mi comporto esattamente come un bambino di 5 anni, con davanti mamma che mi dice che sono senza cuore. intenso come lavoro di consapevolezza, a volte molto sottile, perch ci riporta in spazi di una delicatezza incredibile. In quel momento sto facendo di tutto per avere lamore di mia madre, la mia percezione fisica di castrazione. Oppure non mi sento lo spazio del cuore. Ho la mia compagna davanti e la vedo come se fossi un bimbo di cinque anni, non voglio lincontro con la persona che realmente ho davanti, ma con mia madre. Si lavora principalmente con la consapevolezza e con questo tipo di autoindagine che si definisce inquiring, e poi in maniera pi precisa si va a lavorare con due tipi di energie essenziali, quella del bianco che la qualit della presenza se io mi sento nel corpo in questo momento posso riconoscere esattamente quella memoria molto precisa e non mi faccio attaccare dal giudice e quella del rosso con cui si lavora inizialmente dove si lavora con laggressivit. Non si lavora mai sul contenuto del giudizio, ma sulla modalit che utilizza il giudice per attaccare, che pu essere aggressiva o manipolativa. Lui ti taglia il corpo. Ti porta fuori. Non vuole che tu cambi qualcosa di te stesso. Quindi si va a ricontattare quella energia che ci stata tagliata da piccoli, che principalmente quella dellaggressivit. Per difenderci dal giudice dobbiamo ricontattare quellenergia e fermarlo. A volte c la sensazione fisica di fare a pugni con qualcuno, molto forte e intensa. Lenergia dellaggressivit principalmente legata allenergia sessuale, quindi si tratta di rimettere in movimento allinterno del corpo unenergia che ci siamo completamente dimenticati di avere ma non abbiamo mai 9

perso. Secondo me non un lavoro psicologico, ma energetico. Molti lo prendono come un lavoro psicologico, ma per la mia esperienza, non ho notato grossi cambiamenti a livello psicologico sulle persone. Mentre quando il lavoro energetico e di presenza, il semplice ricontattare quello che veramente siamo, fa una grande differenza. Se il giudice blocca significa che gi molto sviluppato. Si vive lesperienza dei genitori cos come li abbiamo interiorizzati. Non li vediamo proprio, non possiamo amarli semplicemente, perch si continua a vedere quella idea che ci si fatti di loro. Il giudice rappresenta una modalit che conosciamo benissimo, una modalit storica. E ci identifichiamo con la bambina, torniamo in uno spazio infantile dove subiamo il giudizio. Al di l di ci che dice il giudice interiore la modalit del suo lavoro ha la finalit di massacrare. Una volta che siamo riusciti a staccarci da questo, nel momento che riusciamo a vedere come i nostri genitori sono realmente, esseri umani, quando il giudice interiore dice stai sbagliando e pu essere vero, da giudice diventa guida interiore. Noi siamo esattamente nostra madre e nostro padre. Il giudice una parte di noi, nel senso che una strategia. Se sei in una condizione di pace dove accogli tutto, abbracci tutto anche il giudice. Ma prima di arrivare a ci se non ti difendi ti massacra. Il lavoro sul giudice interiore dura anni, perch lui diventer sempre pi sottile. Quello che serve per andare oltre s ricontattare laggressivit e le altre energie, ma anche un praticare presenza che porta sempre pi in contatto con lamore per se stessi. Nitamo MONTECUCCO Il giudice usa ovviamente le stesse parole che usavano i genitori. La stessa voce. la tua modalit di sentirli in quel momento, tu non rispondi al giudice e ti riporta alla stessa situazione infantile. Devi aggredire il giudice. Nel Dialogo delle voci vengono fuori le voci delle persone che hanno dominato una certa situazione. Il giudice interiore sempre il pi forte tra tutti quelli che hanno fatto parte della famiglia, quello che da bambino ti ha imposto le regole della vita. Nel caso devi provare rabbia ma non riesci, la parte fisica che attaccata dal giudizio che ti sega lenergia. Quando lui ti attacca c sempre una parte del corpo specifica che subisce lattacco. Se tu lavori stacchi le parole, il concetto, e ti riprendi quella energia che dentro di te ma che avevi rifiutato perch non eri tu. Ma non ti basta riconoscere il giudice, devi rigirargli lenergia.

I Latifa
Kapil PILERI un lavoro tradizionale dei Sufi. Ognuno dei 5 colori principali: bianco, rosso, nero, giallo, verde (che oltretutto hanno una corrispondenza con il lavoro dei 5 chakra tibetani) corrisponde ad una qualit essenziale. Il bianco la presenza; il rosso il coraggio, la forza, la passione; il nero la pace (bianco e nero sono molto legati alla tradizione zen); il giallo corrisponde alla gioia ed legato al cuore; il verde corrisponde alla compassione. Nel Sufismo molto sviluppata la qualit del rosso, legato allo spazio del cuore, alla mamma, la devozione, ricevere la grazia e riversarla. Latifa un lavoro dove la tradizione dei sufi viene trasmessa al limite tra la modernissima psicologia e la meditazione. Parliamo di psicologia transpersonale e tecniche tradizionali dei sufi. Vengono date tutte le corrispondenze fisiche perch ogni colore ha una corrispondenza fisica specifica e principalmente corrisponde a come somatizziamo nella prima fase della nostra vita, le energie trasmesse dai nostri genitori. Con landare del tempo questi condizionamenti si radicano nel corpo, condizionano il movimento, lespressione, la modalit che abbiamo di nutrirci, di relazionarci con gli altri. A mio parere il lavoro pi preciso che ho visto. A livello di tradizione le meditazioni si basano sul lavoro di tutti e tre i centri. La meditazione No dimension , secondo me, quella pi potente per centrarsi, perch ci porta nella pancia, col cuore aperto. Perch il movimento delle braccia amplifica lapertura del cuore e della gola. Il suono che esce lavora sullosso pubico, oltre che aprire la gola va a liberare questa zona dove (secondo la tradizione sufi) viene 9

interiorizzata la rabbia. Rispetto ai chakra, dove le qualit essenziali sono la fiamma della lampada, nellessenza lolio che brucia. Lessenza non unidea, un qualcosa di psicologico, lessenza siamo noi.

PSICOLOGIA DALLE ANTICHE SCUOLE SPIRITUALI


Nitamo MONTECUCCO Tutte le scuole hanno avuto una visione psicologica dellessere umano e hanno tracciato dei percorsi che lanima poteva sperimentare per arrivare al divino. Lascio la parola a Kiran Vigiani in modo che possa darci la sua visione di una scuola particolare.

Il Vedanta e i cinque corpi dell'essere umano Kiran VIGIANI interessante poter vedere queste diverse mappe in termini di strumenti della nostra crescita. Strumenti per uninterpretazione della realt, per poter entrare sempre di pi in contatto profondo con noi stessi. Credo che questo sia lelemento che stiamo cercando di perseguire, perch far una grande differenza su come noi possiamo andare a relazionarci con le altre persone. Credo sia fondamentale prenderlo come assunto di base. La scuola alla quale ora mi riferisco il Vedanta. Mi interessava passarvi a grandi linee questa mappa della strutturazione. Parliamo di vari corpi, perch luomo non ha ununit monolitica ma ha varie strutturazioni in vari corpi. Il primo corpo Annamayakosha, il corpo fisico, il corpo che ha bisogno del nutrimento attraverso il cibo, il corpo che legato allazione, al movimento, al divenire interno. la nostra parte pi esterna, la parte tangibile, che possiamo toccare, vedere, che ha una sua strutturazione, una sua motivazione di essere, che ha dei nutrimenti specifici per la sua sopravvivenza. Dove ci sono blocchi che vi impediscono la loro funzione o potenzialit per la nostra crescita globale. Questo vale per tutti i corpi. Poi abbiamo Pranamayakosha, il corpo energetico. il corpo che non ha pi una tangibilit materiale, ma il corpo legato alla circolazione energetica, al respiro, e quindi il nutrimento di questo corpo sar di natura pi sottile. legato al linguaggio, alle emozioni. costituito dalla rete dei canali energetici, Ida e Pingala, che partono dal perineo e vanno a confluire rispettivamente nella narice destra e sinistra, e Sushumna, il canale energetico centrale nel quale scorre lenergia Kundalini, che sale verso i chakra. Poi abbiamo Manomayakosha, il corpo della nostra mente pi esterna, pi concreta. la mente legata alle opinioni, ai pensieri, alle simbologie pi codificate. In questa corrente di pensiero la mente viene suddivisa in quattro strutturazioni: Manas, la mente pi esterna, pi superficiale, che ha il chiacchiericcio della mente, alla quale arrivano tutte le sensazioni, tutto il contenuto del vissuto pi esterno. Quando noi ci identifichiamo, lo facciamo a questa mente pi esterna. la mente pi impressionata dalle cose esterne, la mente con cui facciamo le identificazioni con i nostri ruoli. Citta la mente ad un gradino pi interno, possiamo considerarlo come un serbatoio, la mente che contiene le memorie e quindi potrebbe essere, sul piano psicologico, confrontato con quella parte di inconscio dove sono anche i nostri imprinting. Andiamo poi ad un passaggio ancora pi interno, Ahamcara, la mente che potremmo rappresentare come cerchi concentrici. la mente pi interna dove siamo gi a livello di quella che la mente pi sottile, Vijnamayakosha. Questa Ahamcara ha a che fare con tutto ci che la nostra identit pi profonda, sul chi sono, quindi su 9

un nostro senso di identificazione. Per scendere in quella che la mente pi profonda, Buddhi, la mente illuminata. Quando arriviamo a Buddhi arriviamo a quella qualit della mente dove ha sede il nostro testimone, che la mente di una qualit estremamente pi raffinata, dove non esiste pi nessun processo di identificazione con tutti i fattori esterni, con le emozioni, le sensazioni, le memorie, con il vissuto. Dove essere nella qualit della mente Buddhi significa stare nello spazio di silenzio, dal quale possiamo prendere uno spazio-tempo di distanza in quello che il meccanismo stimolo-risposta. Quindi dove noi usciamo dalleffetto delle cose per poterci mettere in uno spazio di osservazione. Per arrivare nello spazio di Anandamayakosha, lo spazio gioioso, il corpo della beatitudine, che potrebbe essere considerato un po come unemanazione del Brahman, cio della causa prima, della gioia assoluta. uno stato estremamente profondo come qualit dellessere che possiamo sperimentare. Significa andare a sperimentare quelle esperienze che non sono estremamente al di l di noi, della nostra possibilit esperienziale, su questo piano cos come siamo. Credo che a tutti sia capitato un momento, magari per frazioni di secondi, di allargamento di coscienza, un momento in cui abbiamo sentito di fare quellesperienza di assoluta unit, dove non c pi frammentazione e tutti i nostri corpi sono allineati con lHatma, il centro del cerchio. Uno spazio di silenzio totale, di collegamento totale con noi stessi, con il tutto. Credo che a tutti possa essere successo, guardando un tramonto, in uno scambio damore, un momento di compassione, in uno slancio particolare, di essere passati attraverso questa esperienza, un momento in cui ricordarci di andare a riscoprire chi siamo veramente. Perch poi la maggior parte dello stato di coscienza nel quale viviamo sono identificazioni con tutte le sovrastrutture, con le personalit e sub-personalit, dipende a quale scuola di riferimento ci rifacciamo per poterle cos definire. quello stato di beatitudine originaria che noi abbiamo perso nello sperimentare il nostro percorso di vita e di crescita cos com. E quindi il discorso delle peak experiences, la possibilit di scendere in queste esperienze cos profonde, proprio il ricordarci qual la nostra origine. E allora possiamo veramente sentire che siamo delle scintille divine e che abbiamo un po perso la direzione, ma che siamo qui proprio per cercare di ritrovarla. Credo che, prima di tutto, queste cose debbano essere sperimentate dentro di noi perch solo se le conosciamo poi possiamo riconoscerle nellaltro e possiamo prenderle in considerazione nella persona che abbiamo di fronte. Possiamo cos cominciare a vedere la persona non pi come un disagio o una patologia, possiamo vederla non per quello che in quel momento, ma per quello che pu diventare. E la nostra psicologia che ha una direzione, che viene data proprio dalla parte pi profonda. Questo senso profondo di noi stessi, se lo sperimentiamo dentro noi, poi possiamo riconoscerlo negli altri. Se noi non andiamo prima a lavorare su noi stessi, diventa illusorio pensare di portare qualunque tipo di aiuto a chiunque allaltro. Potremo riprendere questa mappa in modo esperienziale lavorando sulle meditazioni come la vipassana o la meditazione dei maestri himalaiani - che hanno modalit diverse ma la stessa finalit, quella di portarci a sperimentare questo punto di coscienza dentro di noi. E importante che ognuno le conosca per poter sentire qual la modalit che gli corrisponde di pi, dove sente che vibra maggiormente. Nitamo MONTECUCCO Tutta questa parte interessante sui vari livelli labbiamo codificata nel modello Cyber 7 dove, se lo rapportiamo al corpo interno sono i vari chakra, ma se lo vediamo in termini di livelli sono i 7 livelli di coscienza. Come il Vedanta riconosce 5 corpi o kosha, la tradizione buddhista considera lessere umano composto da 5 skandha. Ma sono la stessa cosa. Rupa-skandha laggregato fisico, della coscienza del corpo. Vedana-skandha laggregato dei sentimenti, le percezioni, le emozioni viscerali. Samjna-skandha laggregato della mente analitica, riflessiva e discorsiva che corrisponde a Citta, la mente inferiore. Samkhara-skandha laggregato delle forme creatrici che corrisponde a Buddhi, la mente alta. 9

Vijnana-skandha laggregato totale, che rappresenta la potenzialit della coscienza in forma pura. Abbiamo ripreso queste tradizioni nel modello Cyber 7 (i sette livelli di coscienza pag.138 di Psicosomatica Olistica). Potremo ridefinirle con molta semplicit: PRIMO CORPO del mondo materiale, fatto di atomi. Corrisponde al regno minerale. SECONDO CORPO formato da energie e vita, il corpo delle cellule, i chakra ed i canali energetici, il campo elettromagnetico del corpo. Corrisponde al regno vegetale. TERZO CORPO la dimensione emozionale-istintiva. Corrisponde al regno animale. QUARTO CORPO il primo livello mentale, dove usiamo la mente inferiore, la mente legata ai sensi, ai desideri al piacere. Corrisponde al regno umano. Il corpo di autocoscienza parte dal quarto e arriva al quinto. QUINTO CORPO il primo corpo spirituale, corrisponde a Buddhi, la coscienza intuitiva. SESTO CORPO la coscienza planetaria SETTIMO CORPO la coscienza cosmica, dove ci apriamo ad un livello molto pi intenso e sviluppiamo livelli di consapevolezza pi elevati.

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LA PSICOLOGIA OLISTICA
LA SINTESI DELLE VARIE SCUOLE PSICOTERAPEUTICHE E MEDITATIVE PER LO SVILUPPO DEL POTENZIALE UMANO E LEVOLUZIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA GLOBALE

Nitamo MONTECUCCO Dopo aver visto i principali autori che hanno contribuito a creare le basi della psicologia moderna, entriamo nellargomento centrale di questo testo: la Psicologia Olistica, le sue basi e la sua evoluzione. Abbiamo visto che nellutilizzo delle tecniche o delle scuole pi vecchie, le persone attingono dagli autori anche le informazioni pi specifiche. Ad esempio io sono convinto che Reich sia stato come siamo stati tutti noi della nostra generazione, siamo partiti come atei contro la chiesa, le istituzioni e poi siamo entrati in una spiritualit cosmica, in una spiritualit differente. Reich e Jung hanno avuto questo processo. Tra i grandi maestri potremmo citare un grande maestro italiano, Assagioli, veramente straordinario, che ha pubblicato una serie di libri sotto uno pseudonimo ed stato tra coloro che hanno sponsorizzato la traduzione di tutti i libri di Alice Bailey. Testi bellissimi, come la Guarigione Esoterica e la Psicologia Esoterica. Sono stati personaggi con unanima molto intensa, sicuramente tutta la psicologia moderna che cercheremo di coprire, partendo dallumanistica alla transpersonale, come se avesse subito questo fascino alliniziazione, alla meditazione. Possiamo dire che proprio a livello di scuola l'uso della meditazione in terapia, era gi cominciata negli anni 60 ad Esalen. In America nacque un gruppo interessante che si chiamava Arica che aveva cercato gi allinizio di integrare. Poi, c tutto il lavoro di 1

Osho, che in India diede una serie di iniziazioni soprattutto attraverso le terapie di gruppo. Arrivarono quelli di Arica, quelli della Primal, quelli della bioenergetica tedesca e americana, la gestalt, arriv Ronald Laing e a Poona si cre questo primo gruppo dove la psicoterapia era assolutamente orientata allo sviluppo della consapevolezza. Quindi, psicoterapia e meditazione funzionarono insieme. Ancora oggi per esempio, la Primal che facciamo al Villaggio Globale viene fatta da Swarup, che stata una delle collaboratrici dirette di Ronald Laing e che ha diretto uno dei suoi centri psichiatrici per tanti anni. Quindi, dopo un grande inizio, questo lavoro continua integrando e contaminando scuole di tipo differente, con approcci differenti. Qualche anno fa il Dalai Lama fece unimportante dichiarazione: La psicoterapia moderna, in particolare quella dei gruppi, uno strumento essenziale per la crescita spirituale. Dei grandi maestri nessuno si era spinto in questo modo anche perch non cerano delle psicoterapie in grado di facilitare ci. Intanto una delle cose straordinarie proprio che dallinizio della psicologia transpersonale, alla fine degli anni 50 e inizio anni 60, si sviluppa questo movimento di gruppo. Prima le terapie di gruppo non esistevano, erano gruppi di persone che chiacchieravano, facevano poche cose, non cera una vera struttura di gruppo, di psicoterapia. Nemmeno Mesmer lavorava sulla psiche ma faceva fare fondamentalmente delle catarsi di tipo sciamanico. Li faceva ballare, lenergia saliva, loro andavano fuori di testa e liberavano delle emozioni grosse, ma non era un uso attento e consapevole delle energie. Gli sciamani quando perdono coscienza non sanno che cosa succede. Invece nelle dinamiche di gruppo la catarsi assolutamente cosciente. E un po come il passaggio dal vecchio mesmerismo o dallo spiritualismo, dove le persone andavano in trance e perdevano coscienza, ai moderni channeling, dove nessuno perde coscienza ed una comunicazione di alto livello che avviene allinterno di unenergia molto presente, di cuore e consapevole. E il cambiamento del nostro pianeta che ha dato questi risultati. Negli ultimi 20 anni c stata unevoluzione delle psicoterapie di gruppo con questo processo, chiamiamolo di ibridazione collettiva che non ha paragoni. Al Villaggio Globale abbiamo circa 30 gruppi di terapia e tra essi non c' uno che non abbia fatto la P.N.L., Primal, Bioenergetica, Gestalt, ecc. Non appena c un nuovo maestro che propone qualcosa, il popolo dei terapisti sperimenta il lavoro con uno scambio enorme che porta al miglioramento. Nella fisica e nella scienza olistica - che stata in parte qualche volta anche sperimentata a livello scientifico lautore dei campi morfogenetici, Rupert Shaldrake, ha creato lidea della sincronicit degli eventi attraverso la ripetizione. Vale a dire che si sono accorti, a livello scientifico, che quando una ditta deve formare ad esempio un farmaco e deve venderlo in forma cristallizzata, la cristallizzazione di alcuni farmaci richiede dei tempi lunghissimi e molti laboratori continuano a lavorare per produrre lo stesso farmaco. Accade che, quando in un laboratorio riesce la cristallizzazione, quasi contemporaneamente accade in altre parti del mondo. E come se lenergia di una forma si trasmettesse, lenergia di unemozione si trasmettesse, lenergia di una evoluzione di consapevolezza si trasmettesse. Cosa succede? Succede che in questo nostro tempo sicuramente c stato un aumento di energia. E quello che per me stato un lavoro di almeno 5 anni di gruppi pesanti, con tre/ quattro ore al giorno di meditazione, adesso diventa possibile in due o addirittura un anno. E come se la maturazione collettiva creasse questa risonanza che facilita i processi di evoluzione della consapevolezza. Abbiamo visto negli anni 70 che una serie di gruppi (ad es. la vecchia bioenergetica o il vecchio encounter), fatti soprattutto dai vecchi terapisti tedeschi, erano di una violenza pazzesca. A quei tempi lavoravo in un ospedale dove vedevo anche arrivare contusi, con le ossa rotte, a testimonianza di una violenza collettiva molto alta che pian piano nel giro di 20/25 anni di lavoro si ridotta enormemente. Anzi se prima non partivi con quellenergia non succedeva niente, adesso se parti con quellenergia troppo. E come se si fosse alleggerito il carico delle persone, tale che, nonostante abbiano delle rabbie, sufficiente creare un contesto e le stesse emozioni escono con estrema facilit. Noi riteniamo che: 1

1 - Lenergia del pianeta si elevata e trasformata su un buon livello di maggiore densit e intensit. Un fenomeno di risveglio della coscienza collettiva che stato previsto da molte tradizioni antiche e che ha dato vita al concetto di New Age. 2 Si osserva un incremento e un riverbero globale di esperienze di risveglio della coscienza individuale e di liberazione delle emozioni che hanno creato un campo morfogenetico planetario, come lo chiama Rupert Sheldrake, che facilita ulteriori processi simili. Ricordate lesempio della centesima scimmia dove in una societ di scimmie, pochissime scimmie avevano imparato a lavare le patate dolci buttate nella sabbia mentre per tanti anni il gruppo le aveva mangiate con tutta la sabbia; da un giorno allaltro tutta la societ delle scimmie inizi a mangiare le patate lavandole. E come se un piccolo gruppo di persone crescesse lentamente e ad un certo punto raggiunge la massa critica. Si parlava simbolicamente della centesima scimmia, come se fosse un decimo della loro societ, che ad un certo momento passa di l e fa catalizzare unintera societ di scimmie. Questa una parte della teoria delle catastrofi. Ci auguriamo che attraverso di voi, attraverso il lavoro collettivo che stiamo cercando di fare attraverso la formazione dei counselor e delle tecniche di sviluppo del potenziale umano e di crescita umana, possiamo arrivare a creare una massa critica che possa catalizzare anche la nostra societ globale. Vi ricordate il fenomeno dei blue-jeans: negli anni sessanta non si potevano portare soprattutto al liceo o in banca. Poi, alla fine degli anni sessanta, da un giorno allaltro, tutte le bancarelle di tutti i mercati vendevano i bluejeans e le persone accettarono i blue-jeans come una cosa naturale. Quando lidea entra nella mente collettiva, nel main stream, avviene questo passaggio sociale.

LO SVILUPPO DEL POTENZIALE UMANO


E LARTE DI FACILITARE L ESPERIENZA DELLESSERE
Lo sviluppo del potenziale umano, in questo momento storico di cambiamento, deve essere diretto con decisione allesperienza dellessere. Nel testo Cyber, la visione olistica, nel capitolo che tratta questo tema, c una parte iniziale che parla del concetto del funzionamento del cervello. Molti neuroscienziati sostengono che usiamo il 10% del nostro cervello, secondo me ne usiamo il 150% (come lo intendono gli scienziati), mentre usiamo soltanto il 10% della nostra sensibilit, il 10% della nostra coscienza, della nostra consapevolezza, del nostro essere. Quindi, noi stiamo iperutilizzando la mente e sottoutilizzando la nostra consapevolezza. In questa prima parte c unimpostazione sullego e sul s, sulla difficolt di capire queste due identit, sullandare oltre il s e sulle difficolt di riuscire a fermare lego e trascenderlo. E infine, c una parte finale dove vengono citate esperienze personali. Ve ne leggo una. di una donna. Tutto avvenne in un secondo e fu il momento pi importante della mia vita. Era la vera realt. Prima di questo vivevo in un lungo sonno e dimprovviso mi sono svegliata. Perfino laria che respiravo sembrava essere viva. Ogni cosa acquistava un senso e le sue conseguenze pratiche non erano certo meno intense del sentimento profondo che provavo. Oltre a questa trovate esperienze di Yogananda, di Fritjof Capra, di Tagorre, di Bohme, o di persone che non hanno meditato tipo Enzo Maiorca che ha fatto soltanto un po di yoga. Egli scrive: Il dio che incontro laggi negli abissi diverso dal dio che preghiamo qui sulla terra. E un dio senza suono dorgano, senza liturgia, immenso e turchino. Lo ricordo dal silenzio assoluto, dal suo misterioso 1

messaggio di eternit. riportato un passo di Pascoli, che non fanno mai studiare nelle scuole: Ad un tratto vidi una palla doro cadere dal cielo con grande lentezza. E immerse nel gran verde, in silenzio molle. Oh! La palla del cielo! Non era il piccolo lampo della tua canna, uomo mortale. Scendeva dagli azzurri calma e tacita. Dimenticai molte sciagure, vidi in un sogno scendere le stelle luminose, e le vedo sempre, come pastore seduto sulla pietra E non mi dolse dessere una stella che illuminando discende nellombra E sentii la mia vita confusa col gran tutto. La nostra mappa semplificata (che trovate sul libro Psicosomatica olistica), su cui lavoreremo tutta la settimana, quella che parte dalla consapevolezza dello stato di frammentazione attuale, in cui mancano pezzi dellemotivit, sesso, potere etc. In uno spazio assolutamente taoista di accettazione, lavoriamo, a seconda delle tecniche, contemporaneamente sul negativo e sul positivo, vale a dire, parallelamente sullEgo (i blocchi psicosomatici e psicologici che hanno generato la nostra personalit) e sul S (recupero delle energie pulite e positive, sciolte dalle negativit del passato, che ricostituiscono il senso dellunit interiore e quindi del nostro Essere). Questo duplice lavoro sullombra e la luce della coscienza, porta ad una pratica articolata che sfocia continuamente in un sempre maggiore livello di consapevolezza, di unit. Quindi continuiamo a passare da stati di inconsapevolezza a stati di consapevolezza, da stati di frammentazione e disequilibrio a stati di maggiore equilibrio. Una delle basi del Pensiero Olistico , come abbiamo visto, il centro di coscienza. Noi siamo un centro di coscienza, non siamo frammentati. Possiamo vedere che questo centro di coscienza ha delle polarit nel corpo e nelle energie; energie, ad esempio, a volte maschili a volte femminili, o possiamo vedere polarit di testa, di cuore o di pancia. Man mano possiamo diventare pi complessi e vedere che a volte la nostra energia molto veicolata dai vari chakra, o pu essere condizionata da alcuni eventi. Possiamo metterci dentro tutto, ad esempio lenneagramma, cio ci sono nove tipi di personalit ed a secondo di come ci comportiamo emerge uno o pi tipi intrecciati in un certo modo e noi riconosciamo delle identificazioni. Il S che il testimone silenzioso a volte si identifica e diviene: io sono un depresso, un irascibile, o un debole e continua a fare un gioco, i giochi sono la parte periferica, possiamo metterne tanti, come i segni zodiacali o riconoscerci con qualsiasi schema ci danno, poich dentro abbiamo tutto. La cosa importante che abbiamo un punto centrale, poi vengono una divisione binaria (maschile, femminile) e poi ternaria (testa, cuore, pancia) e possiamo arrivare ai sette punti dellagopuntura, i nove tipi dellenneagramma, i dodici di altre tradizioni. E fondamentale capire che alla periferia abbiamo le identificazioni, i caratteri, le personalit (dal latino persona = maschera) che possiamo interpretare. Se le interpretiamo va bene, se ci identifichiamo vuol dire che non abbiamo pi il nostro centro. Io posso ridere, arrabbiarmi ed essere consapevole di me, oppure perdere il mio e provare paura perch il mio io non pi presente, ed essere la mia paura. In quel momento non mi posso fermare, non mi posso osservare, sono completamente dentro quello spazio. Questo il modello di base. Al suo interno abbiamo elaborato una mappa, che quanto di pi sincretico e sinergico abbiamo sviluppato in tanti anni. Abbiamo riunito in modo chiaro ed intelligente una serie di mappe di scuole antiche: quella dellagopuntura, gli shen degli organi; quella dei chakra della tradizione indiana e tibetana; le funzioni primarie della bioenergetica, i sette livelli di funzione dorgano della tradizione reichiana; il modello neuro-fisiologico. Siamo riusciti a fare un discreto lavoro, poich questa mappa ci permette di riconoscere delle personalit su una base energetica molto semplice. E soprattutto di riconoscere, se una personalit stata squilibrata in un certo senso, come pu essere riequilibrata in un certo modo. Ad esempio, nelle personalit che sono la base delle energie fondamentali, lenergia di primo chakra, che nei canali dellagopuntura parte dai piedi e sale fino al cervello rettile, lenergia rossa primaria. 1

Se possiamo fare un appunto al modello di Assagioli, possiamo vedere che la polarit principale verso lalto, non verso il basso. E verso il basso cosa c? Noi siamo polari e c sicuramente una polarit bassa. Reich aveva preso solo la polarit bassa, come unenergia che sale potente e che pu essere stoppata. Assagioli in basso non mette niente, mette solo quella in alto. Per noi la mappa sia in alto che in basso, dobbiamo sperimentare tutte le direzioni e dobbiamo entrare nel corpo molto pi di quanto potessero anche solo immaginare prima della guerra: era inimmaginabile come il corpo dovesse essere spiritualizzato. Prima della guerra tutto il percorso esoterico era tira su e spiritualizzati vivi nel corpo, trattalo bene ma lenergia spirituale verso lalto. Abbiamo intere scuole orientali dove lenergia spirituale verso il basso: si chiama grazia. Tu prendi lenergia cosmica e la risucchi, la riporti nel corpo e spiritualizzi il tuo corpo. Proprio questo corpo il Buddha. Questo mondo il loto del paradiso. Questo un messaggio Zen. Portare gi lenergia e scoppia il primo chakra, non il settimo che diamo per scontato perch gi aperto e lenergia del settimo scende, oppure bloccato in basso. Come in alto c Supercoscienza, un punto di alta coscienza, in basso c un Supercoscienza cosmica, materiale, che lenergia della Kundalini, lenergia della terra. Il cielo sottile, la terra pesante: noi abbiamo bisogno di tutti e due i poli. Se non tiriamo gi lenergia della terra, la terra va come sta andando, chi ha coscienza vive nei monasteri e la terra: ciao! Se abbiamo i piedi per terra incominciamo ad intervenire nel mondo anche fisicamente, energeticamente, con la coscienza. Noi dobbiamo sviluppare tutte e due le dimensioni. Non solo, dobbiamo vedere come alcune persone hanno gi un primo chakra molto aperto e dobbiamo tirarlo su, il lavoro della Kundalini, della ascesa; ma ci sono persone che hanno il primo chakra quasi chiuso, sono estatici, a volte psicotici, hanno il corpo devastato dalla paura e dai condizionamenti; togliendo i condizionamenti, queste energie scendono e loro diventano delle persone vive, reali, piene di energia. Il canale da aprire dal settimo al primo. Altre volte dal primo al settimo. Il flusso bidirezionale, per esempio nella meditazione Kundalini prima lenergia va dal basso verso lalto, poi nella terza e quarta fase ti apri e semplicemente assorbi lenergia dallalto. Davanti ad un maestro mi capitato di sentire che venivo aperto dalla testa e da l mi entrava lenergia. Come durante le iniziazioni buddhiste in cui ho sentito una luce che dallalto passava nel primo chakra per poi fuoriuscire dai piedi. E un po anche come la rappresentazione simbolica della manna dal cielo, il nutrimento quello dellanima, non semplice cibo. Quindi abbiamo due canali ben precisi. Il punto centrale di tutto il cuore: il senso dellidentit reale.

IL PROCESSO DI CRESCITA E LE SUE QUATTRO FASI


I fase - La consapevolezza dello stato di frammentazione in cui ci troviamo II fase Il decondizionamento o liberazione da ci che non nostro III fase - La riappropriazione o sviluppo del potenziale umano IV fase - La realizzazione o consapevolezza globale di s Le quattro fasi hanno una sequenza temporale anche se in realt vanno tutte insieme. La consapevolezza dello stato di frammentazione La prima fase - la consapevolezza - fondamentale. Significa la consapevolezza del male. Si va dal medico o dal counselor e si dice Sto male in questo punto. Questa una consapevolezza del male esteriore. Noi dobbiamo fare il trasferimento di consapevolezza del male interiore. Ogni cosa avviene dentro di noi, non fuori. Chiaramente prendere una storta alla caviglia o ferirsi la pelle sono cose esterne. Ci che a noi interessa, invece, quello che avviene dentro. Per iniziare il cammino per lo sviluppo del 1

potenziale umano necessario una consapevolezza del proprio stato. Pu anche essere una consapevolezza positiva, per esempio la lettura di un libro. Ci sono dei libri che ispirano le persone. Oppure la consapevolezza del negativo: Sto male e voglio crescere oppure la consapevolezza che c qualcosa oltre. Io ho tutto, sto bene, ma sono in un momento di crisi. Sento che devo cambiare vita, fare qualcosa di nuovo. Anche se non so che cosa. In questa consapevolezza voi potete avere un ruolo importantissimo, anche come amici. Se voi trasmettete il senso che avete acquisito facendo esperienze di meditazione, di respiro o altro ad altre persone, influenzate lo stato positivo, fate comprendere che possibile liberarsi dal negativo, date consapevolezza che esiste uno stato di unit pi bello, pi maturo, pi umano. Decondizionamento e disinquinamento: Il lavoro sul negativo Il secondo passaggio lo chiamiamo disinquinamento, decondizionamento: il lavoro sul negativo, il lavoro sullombra. Detto semplicemente, la fase di disinquinamento globale del corpo, delle emozioni, della psiche, da tutti i veleni, le tossine, le inibizioni e le informazioni negative che ci hanno avvelenato e condizionato fino ad ora. E necessario ripulire il sistema e togliere queste tossine psichiche (le nostre paure), possiamo farlo lavorandoci ed entrandoci con consapevolezza. La paura come un tappo su qualche cosa che c, solitamente si ha paura di qualcosa che nella realt. Bene. Guardiamola!! Cosa ci pu succedere? Al massimo ci spaventiamo ancora di pi. Normalmente dietro la paura non c unaltra paura, c uno stato di emozioni che non vogliamo vedere. Al di l di qualche ora di pena o di down tutto si risolve. E come se ci trovassimo al buio dove i fantasmi emergono, diventano grandi. Alla fine successo a tutti che ogni volta che si accende la luce non rimane pi niente. Anche se avete paura, riconoscetela. Questo estremamente importante: daccordo, la paura c, per ci siete anche voi con la vostra parte di forza. Sentite la rabbia, ma allo stesso tempo sentite anche la parte di amore. Sentite le varie emozioni pesanti che vi prendono, ma sentite che dentro di voi c anche la parte che vi bilancia. La parte del disinquinamento e decondizionamento met del grandissimo lavoro che viene fatto partendo da qualsiasi punto del corpo. A tal proposito consiglio il capitolo che parla delle Alimentazioni dei sette Corpi. Riappropriazione e sviluppo del potenziale umano: Il lavoro sul positivo Il terzo punto della crescita umana la riappropriazione. Corrisponde al parallelo lavoro sulla riapertura del corpo, delle energie, delle sensazioni, degli affetti, della mente, delle percezioni sottili e dellesperienza del nostro essere in modo positivo. Per riappropriazione sintende che quello che siamo adesso non veramente tutto quello che siamo. Il concetto di riappropriazione lo sviluppo del potenziale umano. Significa che hai un potenziale che non conosci, a cui non hai accesso. La cosa fondamentale da capire che noi abbiamo dei potenziali positivi che non sono stati espressi e dei potenziali negativi che sono diventati paure. La paura quello che ti va a bloccare le palle. In realt la paura quella che ti castra le palle, non ti lascia tirar fuori lenergia ormonale (il testosterone, ladrenalina). La paura ti cancella la forza. Il processo di disinquinamento e decondizionamento viaggiano in parallelo. Io normalmente preferisco svolgere prima il lavoro sul negativo e poi il lavoro sul positivo, perch mi fido molto delle persone. Bisogna fare una precisa valutazione allinizio del lavoro, perch potrebbe essere necessario con alcuni clienti fare prima il lavoro della riappropriazione e dopo quello del disinquinamento. Perch? Perch ha un io fragile. Questo il punto determinante: la percezione dellio della persona. Se vi fidate di questa persona e lei di voi, se sentite che c una parte di solidit, potete cominciare con il negativo. Se sentite che c molta fragilit, anche magari in quel momento (ad es. sta passando il momento di collasso dellidentit per crearsi un s), allora lavorate sul 1

disinquinamento partendo dal corpo fisico: fatelo mangiare bene, cibo biologico, senza inquinanti, tanta frutta e verdura. Passiamo allalimentazione del II corpo, positiva, i quattro elementi: aria, terra, sole, acqua. Fategli respirare aria pura, fategli fare il bagno in acqua pulita, fategli prendere il sole, fateli stare sulla terra a piedi nudi, nella natura, fategli prendere energia. Fategli evitare fonti di inquinamento, perch a livello energetico linquinamento parallelo a quello fisico. A livello fisico abbiamo bisogno dintrodurre cibi sani, molecole chimiche naturali, non sostanze alterate, biologiche. A livello energetico significa che se voi mangiate una sostanza biologica passata al microonde, questa morta. Se prendete due carote e poi le piantate tutte due e passate una al microonde per 30 secondi, marcisce, mentre laltra vive. Tanto pi bollite, cuocete a lungo, conservate, tanto pi avrete cibi morti, senza il livello energetico. Il secondo livello energetico significa: stare davanti al computer, allo schermo televisivo, stare nei campi magnetici tra cellulari, transistor ecc, e quindi non nella natura. Campi che alterano i vostri campi. Perch si dice che pi buono il cibo di una buona mamma? Perch ci mette dentro quella qualit che quella che poi vi arriva sul piatto. Osservate quando mangiate fuori casa: se il cuoco ha tensioni, mangerete le sue tensioni. Se, invece, mangiate in un posto con un clima da terzo livello - dellamicizia e della condivisione - digerite bene. I veleni del terzo sono i film dellorrore, di violenza. Evitateli, sono devastanti. Piuttosto preferite film emozionali, letture scritte col cuore, film spirituali come lAttimo fuggente (si parla di libert che gi un concetto spirituale). Quindi lalimentazione a livello emozionale. Dal livello emozionale, con i film ed i libri, passiamo anche a livello mentale, alle informazioni positive. I giornali sono pieni di informazioni negative: ti spaventano, ti ammazzano la fiducia, la visione del futuro. Invece, consultate su internet good news agency, le informazioni positive da tutto il mondo, tutto quello che di buono sta succedendo. Leggete libri belli, pieni di saggezza, esperienze di vita reale vissuta, positiva. In questo modo entrate nella spiritualit. Attenti, per, perch anche l c molta fuffa: il divino messo assieme al malefico, al peccato. Leggete libri dove Dio amore, dove c la realt delle cose anche nella crudezza, ma c profondit, c infinit. E pian piano vi alimentate. Cos fate con i clienti. Prestate loro i libri, cos anche se non cominciate ad agire sul decondizionamento fisico, emozionale, energetico, cominciate un lavoro su livelli di alimentazione generale. E in un momento di fragilit andate a rinforzargli il cuore. La tecnica elementare: voi dovete sentire di amare quella persona e piano piano date fiducia a quella persona. Attenzione, non fatelo con un depresso altrimenti si arrabbia. Se non avete fiducia in quella persona, non dategliela. Se una persona stupida non siate ipocriti dicendogli: Tu che sei cos intelligente ce la puoi fare. Guardatelo bene e a volte capite che non ce la pu fare. Lo potete anche stimolare, ma sempre rimanendo molto sinceri. Basta mettersi nei suoi panni. Uno degli esercizi che uso fare immagina di essere luomo o la donna di quella persona. Pensateci un attimo, vedrete tremila difetti che non vi piacciono. E siete reali. NellAccademia queste cose ce le diciamo. Fanno parte della nostra consapevolezza e dei nostri aspetti negativi. Dobbiamo crescere. Allinizio non potete fare questo tipo di esercizio con una persona. Per potete essere sinceri e dirgli: Io percepisco che tu hai questi limiti e se fossi la tua compagna ti potrei dire subito una serie di cose. Per esempio sei arrogante, sei muto, non hai esuberanza. Essenzialmente nella prima fase, se c un rinforzo dellidentit, voi agite in maniera energetica. La cosa fondamentale che noi facciamo nel gruppo di luglio sulla psicosomatica la respirazione a livello energetico. Fate sentire attraverso il respiro lo potete fare anche attraverso il massaggio, il craniosacrale o il reiki - ma con il respiro lui o lei che lo sta facendo. Gli fate sentire esattamente la sua energia, dove fluisce e dove bloccata; dove un po bloccata -facendo fare un po di movimento o massaggio, un po di esercizi, qualche Kundalini o qualche danza- si apre; gli fate prendere coscienza che si aperto e alla fine della sessione, gli ultimi 5 minuti, la fate entrare in uno spazio di consapevolezza di s. 1

Alla fine della sessione si invita la persona a rimanere rilassata ad occhi chiusi, le mettete una mano sulla fronte e una sulla pancia ed entrate in uno spazio silenzioso, entrate in meditazione, e lasciate il vuoto e il silenzio fondersi con lenergia di questa persona. Se, invece, sentite che la persona non riesce a sentire la sua totalit, laiutate a sentirla con la seguente tecnica. E semplicissima. Lavoriamo sullintenzione, sulla direzione: il cuore, il centro. Il corpo aperto dopo una sessione di shiatsu o altro. La invitiamo a sentirsi chi , a sentirsi almeno nel cuore, poich nella pancia gi pi difficile. La invitiamo ad aprire il cuore che anche il senso dellidentit. Per lidentit quasi tutti dovete lavorare sul cuore. Ad un certo momento andate con lintenzione e dal cuore sentite le respirazioni progressive che vanno a tutto il corpo e si espandono dalla testa ai piedi. La persona sempre coricata mentre voi sentite la sua aura dai piedi alla testa, anche con le mani. Passate con le mani sul corpo e, se sentite, sullaura. Sentitela e aiutatela a sentirsi dalla testa ai piedi, tutta intera, dicendole: Bene, sentiti tutta intera. Molla, molla e se lei ci riesce, fa un bel respiro e in quel momento vi fondete. Questo si pu fare anche nella prima sessione. Bastano 5 minuti. Vi faccio lesempio. Dopo una parte iniziale di colloquio fate sdraiare la persona, invitandola a chiudere gli occhi. Chiedete dove le fa male toccandola nei centri energetici: che reagisca o no la invitate a respirare. Se ride, va bene, perch sblocca il diaframma, porta lenergia della pancia al cuore e alla gola. Gi cos si cambia lumore: se riuscite a far ridere un depresso, met del lavoro gi fatto. Tutto ci pu durare circa mezzora. Dopodich la invitate a sentire tutto il corpo, dalla testa ai piedi. Se non sente i piedi, si invita la persona a prendere coscienza dei piedi mentre voi glieli tenete, facendogli reiki. Continuate a dirgli di respirare nel cuore e nella pancia per sentirsi tutta intera. Solitamente le persone non sentono i piedi, perch non mollano la pancia. Contemporaneamente dovete mollare anche voi. E rimanete cos, nel silenzio per un po. Se prima le chiedevate di sentire il corpo, alla fine le chiedete dove finisce la sua energia. Pu rispondervi di non sentire pi il corpo, sente di espandersi fino a non sentire pi il limite. Bene, l in fusione: si spento il senso dellidentit, come se stesse dormendo in modo cosciente. Siamo sul quarto livello di coscienza. Se la persona resta l per dieci minuti, lasciatela. Se, invece, lei ritorna alla mente, datele qualche messaggio sussurrando: Benissimo, continua a sentire il cuore che si apre sino a respirare in cima alla testa. Senti la pancia bella calda. E vi fermate. In questo stato riprendete lo stato di vuoto, mollate tutti i muscoli, abbandonate per un secondo tutta la testa, le tensioni e nel silenzio sentite soltanto il respiro. Provate tutto il corpo intero e lenergia tuttattorno al corpo e pian piano mollate e sentite che lenergia si espande. La coscienza non ha pi un limite sensoriale. Quando siete a questo punto date il messaggio: Apri il cuore (non sempre ce lhanno aperto), senti la gioia e il piacere di stare in questo spazio vuoto. E in questo momento le dite: Senti chi sei. Questa la tua essenza, la tua anima, lenergia che ti anima. E unenergia vuota, ma sensibilissima e viva. Respira. E viva. Anche se in uno spazio di dilatazione le dite: Sentiti. Senti tutto il corpo. E vivo Senti questo spazio silenzioso, questa la tua natura. Stai bene, stai bene con te stessa. E se per caso questa persona ha una rabbia, una tensione, un problema le chiedete: In questo momento dov finito il problema? Senti il dolore? (se un dolore fisico, c ancora) Tu come stai? Adesso come ti senti? Possono rispondervi: Non c pi il problema, oppure se cera un dolore fisico s, lo sento, ma diminuito, pi piccolo, lontano. E voi continuate a dirgli: Sentiti e magari linvitate a mettersi una mano sul cuore. E pian piano da questo spazio che di pancia, impersonale, lo riportate molto al cuore. Apri bene il cuore, senti come potresti stare bene in questo spazio. Ci abbiamo messo 5 minuti a entrarci. Puoi farlo in tutti i momenti della giornata. Questo spazio la tua natura. gratis. C sempre. E disponibile. Hai solo da portare dentro la tua consapevolezza. E pian piano gli fate mettere la mano sul cuore o gli massaggiate il cuore. In tutto saranno passati forse 5 minuti. Per rinforzarlo gli fate dire: Esisto provando a sentirsi totalmente, non soltanto con la mente. Esisto. Bene, questo il tuo spazio di coscienza. Questo il tuo s. 1

Prima eravamo andati oltre il s, nello spazio duale. Quando ritornate dovete dargli il s, il s del cuore altrimenti ritorna nella testa. Sentiti. Una delle strutture pi importanti di tutto il lavoro si chiama risorse. Le persone non escono dal loro stato di malessere, perch non hanno le risorse. Questo stato di coscienza la loro risorsa. Se volete fare un po di PLN transpersonale, olistica, quando la persona in questo spazio le fate fare delle cose. Per esempio le fate rivedere quella cosa che non riusciva a fare o vedere: Avevi il conflitto con tua moglie/marito/sorella/fratello. Non riuscivi a dirgli o fare qualcosa. Va bene. In questo momento cosa gli diresti stando nel cuore? Prova a dirgli amore. Parti dal cuore. Cosa cambia? oppure In quella situazione che per te critica o senti dolore allo stomaco, provaci con la tecnica di Atisha. Respiraci dentro col cuore. Che bello! Ahhhh! Oppure alle persone che si sentono infelici gli dite Come ti senti adesso con il cuore aperto? Dicevi che non ti senti amata. Senti adesso che questo amore ce lhai tu. E piano piano gli state rinforzando il senso dellidentit. Ce la fai. Senti che bel cuore che hai. Rinforzo positivo. Ce la fai. Tu ci sei. Fallo adesso. In quel momento siete in simbiosi: la vostra forza la sua forza. Il vostro cuore il suo cuore. Siete in trasmissione: lei aperta e voi siete aperti. In questo momento, senza perdere un grammo di energia, perch la simbiosi genera pi energia, voi state dando a lei qualche cosa. Questa la trasmissione della saggezza. E un processo catalitico, una risonanza. In realt voi non state perdendo niente, anzi: voi state guadagnando pi coscienza e pi cuore e anche lei, per risonanza, lo sta guadagnando. Entrambi siete pi contenti. Quando riuscite a lavorare a questo livello, passate una giornata a lavorare sui depressi stando bene. Se, invece, fallite perch il depresso pi forte di voi e non molla, uscite che siete uno straccio. Attenzione! Dovete uscire bene anche se stanchi. Lenergia deve essere pulita. La realizzazione di s Lultimo passo dello sviluppo del potenziale umano si chiama realizzazione. E il pezzo che abbiamo fatto alla fine: lopera di riconoscimento della nostra natura profonda, la riscoperta dellanima e del s e degli stati di coscienza spirituali. Qui il s in realt non un vero stato di coscienza spirituale, ma uno stato di identit spirituale. Quando senti tutto il corpo bello aperto e tu ci sei, sei in uno stato di presenza. Questo il minimo che viene richiesto ad un operatore o counselor olistico, ma non lessere. Lessere quando rompi questa cosa e vai veramente in meditazione e perdi lego, perdi anche il s. Per noi, invece, il s fondamentale, perch le persone meno evolute non vanno nello spazio del vuoto o se ci vanno ci stanno giusto un po e poi ritornano allio. La creazione di un s, cio di una percezione globale dellessere, di unidentit integrata globale assolutamente funzionale alla vita. Quindi, sostituisci lio della mente con le sue trappole e i suoi trucchi, con un s che molto pi fluido e vivo. Le persone che fanno molta meditazione pian piano in qualche anno di esperienza si spostano verso un io spirituale (io preferisco chiamarlo un s). E ancora un ego, solo che vero. E ancora una struttura parzialmente illusoria. Abbiamo ancora una nostra energia e una nostra pelle, per possiamo anche aprirla. Leggete nel capitolo iniziale la teoria del campo. Il campo in fisica una delle cose pi straordinarie che siano mai state inventate. Il campo un centro che pu essere un qualsiasi corpuscolo energetico elementare. Qualsiasi particella subatomica un campo di energia, genera un campo di energia. Il campo ha una sua densit, pu essere isolato, pu avere una sua raffigurazione, ma in realt entro il suo limite c il suo confine, dove c un irraggiamento che va allinfinito. Il campo fuso con lunit di tutti i campi, lawareness di tutto luniverso. Quindi, tu hai il campo che lillusione parziale di essere ununit, un qualcosa di concentrato, ma parallelamente il paradosso che ti senti anche nellinfinito. E ununit non isolata. Vi sembrer strano, ma cos. E paradossale. E come se tu fossi dentro la funzione della particella come corpuscolo, come onda su s stessa e hai la sensazione del s. Il che vero, perch sei una particella, ma dovresti vivere anche con la consapevolezza parallela che sei parte di un tutto. Cyber. Io esisto, Io sono cosciente perch esisto. A questo proposito, linconscio collettivo di Jung, quello degli archetipi, un bene positivo e negativo 1

comune a tutta lumanit e agli animali. C una percezione unitaria, anche solo interna, della consapevolezza di essere formato di tanti pezzi, anche se perdo una parte di me sono sempre uno. Il s sono io, la mia vera natura, che esiste. Io ho una parziale consapevolezza di essere separato e una parziale consapevolezza di essere unito. Queste due realt coesistono. Io sono sia s sia non-s. Questa la natura delle cose. In questo spazio si nella natura delle cose, si hanno tutte e due le bande. Concludiamo questa ultima parte, la realizzazione, ricordando che ogni volta che voi liberate un pezzo del negativo state liberando lenergia bloccata delle persone. Per questo il negativo un lavoro fondamentale, perch dietro ogni rabbia repressa, pianto represso, amore represso, c una quantit di energia stagnante separata dallunit. La paura una delle pi potenti, perch lavora sul I chakra, il senso del corpo. Se hai paura stringi il I chakra ed il corpo si sente debole, insicuro, senza stabilit. E tu da dove ti prendi lenergia? Te la sei fregata. La paura unillusione, per ti taglia la genesi dellenergia. E allora riprendi la tua energia. Come? Come faccio fare io: faccio saltare per due ore di fila, faccio aprire la pancia, il I chakra, faccio fare un lavoro fisico (come le lotte con animali) che vi porta a sentire la pancia, le gambe bene a terra. Quindi, ho fatto unopera di ripulizia, unopera di sviluppo di un potenziale di sensibilit e di energia nelle gambe che porta, alla fine, alla realizzazione: tu sei questo. Con i clienti potete farlo a pezzi, volta per volta avendo come obiettivo la sua realizzazione. La mia esperienza di tantissime tecniche mi porta ad usare quelle che, secondo me, funzionano di pi: il lavoro sul corpo a livello psicosomatico, il lavoro sul respiro, il lavoro sullenergetica -la consapevolezza e il movimento-, le tecniche di meditazione, ma tutto ci con un lavoro parallelo negativo su dove sono le energie bloccate che devi ricompattare per ritornare allunit, e un lavoro sul positivo come riscoperta del potenziale ancora inespresso, cio i segni sottili che non sono mai stati sviluppati. Quindi, una persona ha bisogno di aprire il I chakra e poi aprire quella dolcezza e poesia che magari aveva da bambino e non ha mai espresso. Quello diventa un potenziale. Oppure ha sempre pensato di essere timido e quindi non ha mai usato il potenziale della comunicazione che invece pu diventare enorme. Voi potete aiutare le persone ad entrare in campi psichici. Per esempio tutto il campo dello sviluppo del potenziale umano a livello sottile, lintuizione, lempatia, Il lavoro sullempatia pu durare negli anni. Voi attraverso lempatia potete fare una lettura energetica del corpo. Altri vanno ancora pi in profondit delle memorie passate; alcuni vanno nelle vite passate. Lapertura delle percezioni sottili e della sensitivit un dono enorme. A volte le persone sviluppano queste doti proprio dalle energie represse che liberano dal pianto o della pancia. Ad esempio sviluppano la matrice del cuore che viene dalla milza e che in grado di percepire le energie eteriche. Alcuni sviluppano il meccanismo dellaria sbloccando la gola che porta unintelligenza sottilissima nei processi, arrivando a capire cose che prima non comprendevano. Io portavo gli occhiali fino a 35 anni: come se si fossero aperti, si fossero allineati i due emisferi. La maggiore difficolt che potete incontrare nellapproccio con il cliente di sbagliare linquadramento della persona, ovvero capire se ha bisogno di tanto o di poco. Una delle considerazioni fatte ieri limportanza del counseling per voi. Il counselor deve entrare in un ruolo che il ruolo primario: lui che gestisce il gioco. Ha, quindi, una caratteristica di potere che se usato in modo intelligente aiuta a sviluppare il potere anche nellaltra persona. Per le persone che non hanno mai avuto il potere o hanno paura di gestirlo in modo diretto possono avere dei grossi problemi. Tutto sommato gli fa molto bene. Il counseling in questo ambito deve essere visto - soprattutto quello sviluppato sulla ricerca personale, sulla crescita umana come un lavoro da investigatore dellanima e cercare qual il punto forte su cui lavorare, qual il punto che si rotto nello psicosoma della persona, dove ha originato il primo grosso conflitto o uno dei principali conflitti. Quindi, ritornate indietro, ricostruite, e lo fate rivivere, perch rivivendolo permette di far un salto di consapevolezza sciogliendo un 1

processo. Invece il punto positivo : Qual la via daccesso pi intelligente al cuore della persona? Per riportarlo su di s? Qual il punto? Se la persona un depresso pu capitare che non voglia sentirsi fare i complimenti. Altre persone, se gli fai i complimenti si tirano indietro, diffidano, per cui dovete agire in un altro modo. Dovete trovare il suo punto daccesso, dove lui si rilassa. Quindi a volte se usate unenergia forte su delle persone va benissimo, perch hanno bisogno di qualcuno che le porti. Le prendete per mano e le portate nei meandri dello psicosomatico. A volte sono delle persone che hanno paura di inoltrarsi, di affrontare. Preferiscono stare fermi o fare il minimo. Altre volte alcune hanno bisogno di unenergia materna, a volte di unenergia neutra oppure paterna. E se prendete una posizione che non in risonanza con loro, diffidano. Cambiate e immediatamente vi seguono. In questo ambito voi dovete stare molto attenti a quello che il gioco delle sue proiezioni e delle vostre. Vi capiter di lavorare su vari tipi di caratteri e ognuno avr i suoi lati stupidi, intelligenti, sensibili o pesanti, ma lavorate senza giudizio. Se voi, lavorando su uno psicopatico, dentro penserete che un figlio di buonadonna, avete finito di lavorare con gli psicopatici. Se voi pensate che lorale un debole, avete finito di lavorare con gli orali. Dovete evitare che vi vengano i giudizi e cercare piuttosto di stare in uno stato di presenza e quindi togliere energia allidentificazione col giudizio. Il pensiero viene, c niente da fare. Non potete evitare, almeno allinizio, che vi venga il giudizio in forma di pensiero. Io preferisco la strategia dello spostamento dalla testa al cuore. Pratica: Facciamo un cerchio, ognuno metta un cuscino davanti. Siamo in numero pari. Immaginiamo di avere una prima sessione. Siamo nel nostro studio, la persona bussa alla porta, entra e la facciamo sedere e la guardiamo per la prima volta. Proviamo a vedere con attenzione e decifrare la bolla energetica in cui questa persona vive. Osservo il volto, le caratteristiche somatiche, la postura e cerco di intuire anche solo un po che cosa sta vivendo e che cosa gli potrebbe essere utile. La cosa importante che al di l dei convenevoli il cliente, se vuole chiedere qualcosa, lo fa. Rimango in silenzio, tengo il cuore aperto, sento la testa, la pancia e sento le sensazioni che mi suscita e gliele comunico. Poi ci si scambiano i ruoli. Ora ripetiamo lo stesso esercizio ancora pi centrati, aprendo ancora di pi il cuore. Ascoltate le vostre sensazioni nel silenzio. La prima volta avete visto le sue caratteristiche, ora sentite di essere qui e provate a vedere che le cose gi scoperte prima fanno parte della sua maschera. Cercate di sentire che cosa ha questa persona dentro, la sua parte interna. Cominciate a sentire il suo potenziale. Chiedetevi: Perch questa persona ha ancora questa maschera? Che cos che si porta addosso? Potrebbe lasciarlo? Che cosha dentro? Che evoluzione ha la sua consapevolezza? Sentitevi intuitivamente. Chi fa da cliente lasci uscire il suo lato triste, doloroso, le sue emozioni, in modo che laltro, che fa da counselor, le legga e provi a vedere cosa c dietro queste emozioni tristi. I counselor provino ad immaginare: Se io fossi al suo posto, se io fossi unanima con quella maschera, se io fossi una coscienza in quella situazione, cosa potrei fare? Questa persona davanti a me pu fare qualche cosa? Andate a sentire questa profondit e, quando vi sentite pronti, provate a trasmettergliela. Pratica: Ritornate in voi e riproviamo a ritornare in silenzio, poi ci diamo il cambio. Scrollatevi dal vostro ruolo. Facciamo, per circa 3 minuti una delle tecniche pi potenti che aiuta in pochissimo tempo a toglierci tutte le menate che ci portiamo addosso: si chiama Gibberish. Si fa uscire la voce accompagnata da gesti dicendo delle frasi o suoni senza senso. E poi fermatevi, rimanete in silenzio, andate in profondit, andate nel cuore e ricominciate (fatelo anche quando siete nel vostro studio). Provate a fare un passo in pi. Invitate la persona a rilassarsi un minuto e sentirsi. Aprite molto il cuore, diteglielo: Lasci andare le tensioni nel corpo, faccia un bel respiro profondo, chiuda gli occhi e rimanga 1

un attimo in silenzio ascoltando semplicemente il suo respiro. Entrate nel silenzio e cercate di vedere la coscienza dietro la maschera e ascoltate quello che vi arriva. Chi c dentro questa persona? Aprite il vostro cuore, immaginate un canale che passa da cuore e cuore. State con gli occhi rilassati, non da aquile. Sentite, questa persona con tutte le sue caratteristiche, ha la possibilit di uscire dalla sua maschera? Ha le facolt, le risorse per un processo di trasformazione? E come lo pu fare? E quando ve la sentite, glielo dite. Alla fine osservate se c stata una differenza tra la prima e la seconda volta. Sappiate che nel vostro lavoro se prima dincontrare il cliente fate un po di meditazione, sarete molto pi percettivi. Vi consiglio di fare questa parte prima di fare la scheda, perch altrimenti potreste essere condizionati da ci che vi ha detto. Siate semplici, non assumete atteggiamenti falsati. O fate stendere la persona sul lettino e la fate respirare come abbiamo fatto nel seminario di psicosomatica. Se la persona, invece, in piedi e vi racconta le sue storie, guardate oltre, andate oltre la maschera, sentite cosa c oltre la persona. Potete anche fermarla e farle delle domande e ve le annotate. Potrete sentire grande dolore, ma non diteglielo. Potrebbe essere una persona molto preparata. Anzi, allinizio chiedetele che lavoro ha gi fatto su di s (psicanalisi, yoga, reiki, ha letto qualche libro, ecc). Io uso chiederle qual la sua religione, come vive lautorit oppure cos dio per lei. Da tutte queste informazioni capite se usa la sua energia o ripete ci che le stato detto. E importante fargli rimarcare quando usa la sua energia, perch una forza da cui pu attingere. Purtroppo ci sono persone che sono state condizionate o sono molto ansiose e ributtano questansia sui figli che a loro volta assorbono il messaggio e falliscono. Ad esempio la madre iperansiosa che tampina il figlioletto, standogli addosso dicendogli in continuazione di stare attento perch potrebbe cadere, finch il bambino cade veramente. Il messaggio non ce la fai, non ce la fai, il bambino le ubbidisce e cade e lei di rimando gli conferma ecco, hai visto che non ce la fai. Lui ubbidisce, perch lei gli sta dando un messaggio fortissimo e il bambino, purtroppo si lascia condizionare dalla mamma.

PSICOLOGIA DELL'EVOLUZIONE UMANA


LA GENESI DEI BLOCCHI PSICOSOMATICI Nitamo MONTECUCCO Tratteremo ora un argomento fondamentale della psicologia, levoluzione umana, in termini decisamente pi ampi di quanto non si faccia allinterno delle normali scuola di psicologia, dove il concetto di evoluzione si ferma allinizio della maggiore et. Normalmente gli elementi psicopatologici, presenti in un paziente, vengono fatti risalire alle origini genetiche, epigenetiche, infantili, ai condizionamenti, alle strutture sociali che la persona ha vissuto. Per noi molto pi di questo. Per noi levoluzione psicologica umana rappresenta un processo spirituale che si espande allintero arco della vita. Per questo motivo faremo un excursus generale dal concepimento alla morte e cercheremo dintegrare le varie informazioni dei passaggi della vita con quelle sulle strutture dei blocchi, dei caratteri e della creazione della personalit. 1

Recuperiamo tutte le informazioni finora viste e proviamo a mettere in evidenza le forze interiori ed esteriori che un bambino o una bambina, quando nasce, possiede, e che possono essere sviluppate o trattenute, che si possono incrementare o che possono essere inibite o addirittura castrate. Attraverso questo processo vedremo la formazione del carattere, delle personalit psicofisiche, vedremo come certi elementi o certe forze psicofisiche o psicoenergetiche vengono come abbiamo in parte gi visto in evidenza o vengono inibite. Per noi molto importante avere un quadro molto preciso, seppure semplificato, di cosa una persona, con particolari problemi, deve fare per poterli risolvere. Lipotesi coscienza: la vita come evoluzione della consapevolezza Nella visione olistica delle antiche scuole tradizionali, come nella moderna visione transpersonale, esiste il concetto di anima che si incarna. Fin quando non potremo fotografare o misurare scientificamente lanima, prenderemo la coscienza globale di una persona come unipotesi di lavoro. Partiamo con cautela parlando di ipotesi di coscienza, di anima, perch nella nostra visione questi concetti possono offrire un profondo senso delle cose umane, hanno una loro precisa logica interna, ma non possono essere validati scientificamente. Quello che diciamo pu essere vero o falso, e con questo presupposto iniziamo il percorso dellanima che inizia il suo percorso nella vita. Con questa ipotesi di partenza, immaginiamoci lesistenza come un processo di evoluzione: come esseri viventi abbiano livelli diversi di evoluzione gli invertebrati, gli insetti, i rettili, i mammiferi, gli umani. Partiamo dalla semplice considerazione, che sar di immensa importanza nel processo della crescita umana, che possono esistere categorie diverse di esseri umani, nel senso di coscienza, di consapevolezza di s. Ma ricordiamo che il fatto che un rettile, una lucertola o un gatto siano inferiori a noi nella scala evolutiva della consapevolezza, cio che abbiano una coscienza minore della nostra, non ci d il diritto di sopprimerli n di lederli in nessun modo. Il ruolo gerarchicamente superiore degli uomini non significa che noi li comandiamo, come vorrebbero far credere molte religioni, che Dio ha creato luomo per essere a capo di tutto il mondo, ma al contrario implica da parte nostra dei doveri etici verso chi meno evoluto. Pur esistendo categorie diverse di anime, cio di risveglio delle anime, possiamo avere un contesto quasi al contrario, vale a dire che le anime pi evolute sono quelle che, secondo me, hanno maggiori responsabilit. Lanima pi evoluta di un essere umano, invece di schiacciare la lucertola, potrebbe amarla, aiutarla. Con questa logica il fatto che ci sia unevoluzione delle anime non comporta una gerarchia per cui quelle pi evolute comandano quelle inferiori. Semmai quelle pi evolute hanno pi comprensione, hanno pi diritti-doveri rispetto a quelle meno consapevoli. Per noi unanima pi cosciente ed evoluta avr maggiore libert di scelta della propria vita, meno condizionamenti, pi integrit, pi amore e pi potere per essere e realizzare s stessa. Il concepimento: inizia il viaggio Lanima a un certo livello viene attratta da due genitori, c una situazione umana congrua per entrare in incarnazione. Lenergia luminosa della coscienza entra nel momento del concepimento e si trova ad essere il punto centrale superimponendosi ai due singoli codici genetici del padre e della madre che si stanno fondendo in una nuova doppia elica di DNA. Innanzitutto da precisare che, sulla base di centinaia e centinaia di casi, abbiamo osservato che ci sono anime che vogliono incarnarsi e anime che non vogliono incarnarsi, ma che devono o si sentono costrette ad incarnarsi. Durante le tecniche di regressione quando chiedevamo alle persone che partecipavano allesercizio che cosa sentivano nel momento del concepimento, ricevevamo due risposte polari molto evidenti: voglio entrare oppure non voglio entrare. I positivi sono la maggioranza, pi dell85% dei casi, i negativi sono comunque consistenti e spesso sono associati allo sviluppo di esperienze emozionali o psicologiche negative, depressioni gravi in particolare. 1

Quando lo spermatozoo raggiunge lovulo, per lanima che si deve incarnare c a disposizione il codice genetico dei due genitori che ha caratteristiche specifiche fisse (ad es. pelle gialla, occhi scuri, ecc.), ma che in quello specifico istante - pu essere combinato e polarizzato in infiniti modi diversi (se non avvenisse tutti i figli sarebbero uguali). Quindi lenergia-informata di quella specifica anima influenza e polarizza una specifica ricombinazione dei geni materni e paterni e in particolare una attivazione o inibizione dei tre foglietti embrionali, dai quali si svilupperanno il sistema fisiologico-istintivo, il sistema emozionale-comunicativo e il sistema mentale-sensoriale. Lanima ha caratteristiche psichiche-energetiche. Immaginiamo ad esempio che la nostra anima abbia dei colori pi sviluppati di altri, ad esempio il blu che il colore della mente, o il giallo-verde che il colore del cuore, o il rosso-arancione che il colore della pancia. Pu influenzare una forte pancia che catalizza il sistema del foglietto embrionale basso, metabolico; oppure pu influenzare e attivare un sistema nervoso pi sensibile e intelligente; oppure pu stimolare lo sviluppo emozionale di un grande cuore che bilancia i due elementi polari, testa e pancia, con il foglietto medio. Lenergia dellanima non agisce materialmente, ma catalizza per risonanza e coerenza i codici genetici andando cos a stimolare i due codici che in quel momento si stanno unendo. Quindi sin dallinizio lanima ha una base genetica fissa (costituzione generale, razza, colore, caratteri genetici dominanti, ecc.) e una serie di caratteri personali (costituzione energetica-psichica, stimolazione o inibizione di alcune funzioni neuro-psico-endocrine, ecc.). A questa base naturale e psico-energetica si aggiunge il fattore casuale. Il bambino, come qualsiasi macchina che esce da una catena di montaggio, pu subire dei difetti di partenza che non sono voluti, ma che a volte sono tecnicamente inevitabili. il caso delle malattie genetiche, dove i geni subiscono mutazioni per radiazioni ionizzanti o sostanze radioattive (come i bambini deformi o leucemici di Chernobil), o per malattie infettive nella donna in gravidanza (come la cecit del bambino in caso di rosolia della mamma), oppure la mamma prende una medicina come il Talidomide e la bimba nasce focomelica. Questo non un karma, un castigo divino dovuto alle cattive azioni passate, ma una situazione casuale che pu accadere anche ad animali innocenti. Lanima sceglie dei genitori che hanno molto cuore, per entrambi hanno nel loro DNA un gene recessivo dellanemia falciforme che ricombinandosi pu diventare dominante e manifestarsi nel corpo. In tal modo loro trasmettono una malattia ma questo Karmico? Lanima non pu scegliere tutto. E come dire si sceglie in generale una casa, che sia abbastanza grande e luminosa e non troppo in centro. Per non si possono scegliere i particolari, che gi esistono, i pavimenti, i colori delle maniglie, gli infissi ecc. Si sceglie quello che c, che ha certi pregi e necessariamente certi difetti. Lanima entra in questo corpo e il corpo parte. Le grandi scuole taoista, cinese o tibetana dicono che nel momento del concepimento lenergia orgastica, fisica, ma anche animica dei genitori, ed essa crea una forza di base della vita di questo essere che ci sar e che continuer per tutta la vita. Quindi, a volte abbiamo persone che partono gi con una forte carica, a volte invece abbiamo una carica debole. Pu essere una carica pi fisica, pi emozionale, pi psichica o in alcuni casi anche pi spirituale. E pian piano comincia il percorso dentro lutero. Le cose classiche che le persone raccontano nel livello uterino la relazione dopo i due mesi. A due mesi e mezzo comincia a formarsi il sistema nervoso, il sistema sensoriale, e dai due mesi e mezzo in poi il feto comincia ad avere prima delle percezioni, chiamiamole, indirette, e poi dirette, nel corpo sensazioni di quello che lambiente fisico, emozionale e psichico della mamma. Il cuore della Mamma la vita del bimbo Quando un bimbo concepito ha la necessit di essere nutrito su tutti i sette livelli. Ha bisogno di nutrimento fisico che viene dal canale ombelicale, ma ha altrettanto bisogno di nutrire il proprio cuore di amore, di sentirsi accettato e desiderato dalla mamma. Se gi dai primi mesi di gravidanza la mamma 1

sempre depressa, triste, arrabbiata o ha degli incidenti, se non ha il tempo di ascoltare il bimbo nella propria pancia, questo bimbo nascer con una chiusura pi o meno grave del cuore e del livello emozionale. Non che non abbia un cuore, ma il suo cuore verr fortemente ostacolato. Se questa anima ha un cuore poco sviluppato, pi di tanto non gli interessa; se, invece, unanima evoluta e ha grande bisogno di amore questo creer un blocco, un ostacolo nella sua vita futura. Ricordiamo che il cuore anche il centro fisico dellidentit, della coscienza di s, e per questo motivo queste considerazioni sono particolarmente importanti. Il periodo intrauterino Roberto SASSONE Il carattere di una persona il segno inciso e per Reich soprattutto il modo in cui un individuo s potuto strutturare adattandosi allhabitat in cui progressivamente si formato. Il carattere reca in s anche la difesa che lindividuo, per sopravvivere, ha strutturato in modo da rapportarsi alla realt; la difesa funzionale alla sua salvezza ed il modo migliore in cui ha potuto adattarsi. Questo un altro discorso molto importante, perch dalla modalit, da come un individuo si manifesta nella relazione, noi possiamo comprendere da che cosa si dovuto difendere e anche qual la potenzialit da sviluppare, allentando la difesa che stata funzionale alla protezione in quel determinato momento della sua vita. Per, noi normalmente, quando ci riferiamo al carattere, pensiamo alla parte pi evoluta di esso: al modo di comportarsi, di rapportarsi, alle modalit con cui agiamo e quindi anche allemotivit che manifestiamo, al tipo di emozioni che ci concediamo. Secondo questa definizione, visto che il carattere si struttura nel nostro corpo, perch noi abbiamo tutta la relazione con la vita attraverso limpatto fisico e quindi emotivo, questo impatto lo abbiamo dal momento del concepimento fino alla morte. Quindi, possiamo iniziare a parlare anche dellintrauterino, ovvero lindividuo comincia ad esistere nel momento in cui lo spermatozoo e lovulo si incontrano. la carica energetica delle due cellule, cos come lo stato di coscienza e lenergia vitale dei due genitori al momento del concepimento, a caratterizzare linizio di una nuova vita. Il piccolo grumo di cellule, in relazione con una parete che lo definisce e il tipo di relazione anche se non una relazione consapevole determina gi il suo modo di funzionare. Il codice genetico che deriva dalla fusione dei due codici maschili e femminili determiner limpalcatura. Ma fondamentale lhabitat in cui si sviluppa. Lutero non solo un contenitore, ma esprime lassetto energetico della madre durante i nove mesi di gestazione. Il feto come se fosse un organo della madre, tutto quello che accade alla madre passer al feto. Ecco perch importante comprendere il tipo di madre che la persona ha avuto, ma non tanto per laspetto psicologico, ma proprio per caratteristiche fisiche, energetiche ed emotive. Vale a dire, che habitat consentiva al feto questa madre? Era una madre depressa, con poca vitalit, ansiosa, oppure una madre sovraeccitata, con una struttura molto rigida, con un accumulo di energia molto forte, una madre con attacchi di panico, una madre psicotica? Tutto ci ci d la possibilit di vedere il quantum energetico di base che presente nel big bang dellincontro dello spermatozoo e dellovulo e di osservare se il feto cresciuto in un utero ricco di energia vitale oppure no. Detto questo, ecco perch importante anche comprendere la relazione tra i coniugi, cio il modo in cui si strutturata la relazione tra il padre e la madre, che non d soltanto la capacit di comprendere le successive fasi evolutive dellindividuo, ma d anche il senso di una qualit eventuale che pu avere questo feto. La relazione tra padre e madre non la dobbiamo vedere soltanto come la relazione tra due individui, come relazione psicologica-emotiva e basta, ma c anche la qualit interiore. Ovvero, ci pu essere una madre o un padre che pur avendo una serie di situazioni nevrotiche, hanno una qualit interiore, unanima, una qualit sottile di buon livello e che quindi passano, al di l della modalit strettamente psicologico-emotiva, un contenuto spirituale. Anche la qualit animica dei genitori si trasmette esattamente quanto la qualit o la disfunzionalit psicologia, energetica, ecc. Voglio quindi sottolineare che importantissimo porre lattenzione sul Cuore della persona che viene da 1

noi. Ci si pu trovare di fronte a persone con una storia veramente disastrata. Mi viene in mente una donna con una madre alcolizzata, violentata ripetutamente dai sei-sette anni da uno zio, il padre la chiudeva di giorno in uno stanzino buio con i topi, una donna che poteva diventare facilmente schizofrenica o autistica. Chiaramente cera in lei un grande rifiuto della sessualit, perch ovviamente viveva lo schifo della violenza subita. Era cresciuta poco in altezza e in pi era grassottella e sgraziata. Non era un fatto genetico: era tutta compressa per riuscire a resistere a quella vitaeppure era bellissima!!! Ho scoperto sin da subito, lavorando con lei, che aveva unanima meravigliosa, senza esagerare. Era una persona che, bastava tu le aprissi la possibilit di sentire la sua dimensione interiore, immediatamente si apriva. Avevo la sensazione che in lei ci fosse una potenza pronta ad emergere. Questa persona ha sviluppato nel giro di tre anni - su un altro si sarebbe dovuto lavorare molto di pi una spiritualit, una comprensione che lha aiutata a sciogliere e ad affrontare questi traumi pesantissimi che, secondo me, non avrebbe mai potuto affrontare, usando soltanto gli strumenti psicologici. Lei, invece, ha usato la potenza della sua anima individuale che io chiamo il centro psichico (usando il linguaggio di Aurobindo), per reggere ed elaborare questa storia cos pesante. Perch faccio questo discorso che sembra un po campato in aria? Sostengo che soltanto un operatore olistico o anche uno psicoterapeuta a orientamento transpersonale o comunque con unesperienza interiore possa aiutare una donna cos. Da noi verranno, anche un po per contagio, persone un po particolari. Ve ne accorgerete. Per una questione di empatia e di trasmissione di ci che noi siamo veramente, si avvicinano a noi delle persone che ci chiedono qualche altra cosa, delle persone che hanno s bisogno di lavorare sulla loro struttura caratteriale, ma per loro tutto questo anche unoccasione di risveglio interiore. Vogliono avere la possibilit di contattare il livello del cuore, ma attenzione! Non il livello del cuore esclusivamente emotivo, ma quello che sta dietro, pi in profondit, cio il contatto con la propria anima. Il contatto con la propria anima la percezione di esistere. Allora, noi possiamo aiutare queste persone moltissimo se abbiamo unattenzione particolare a questo tipo di Presenza, se ci mettiamo in contatto empatico con questa presenza profonda che ci chiede, al di l delle parole, di essere riconosciuta. Luisa BARBATO Vorrei fare un breve inciso sulla clinica diagnostica relativa al periodo intrauterino: gravidanza, parto, allattamento e svezzamento. Di solito noi psicoterapeuti nel nostro screening chiediamo informazioni relative a tutte queste fasi, ma anche voi potreste chiedere qualche informazione su queste fasi che sono importanti. Ricordate che in questa parte della vita maggiore stata la rimozione, minori sono le informazioni che le persone hanno. Alla domanda com andata la loro esperienza vi rispondono tutto bene. Poi, se uno fa unindagine pi approfondita emerge sempre qualcosa da elaborare. La densit energetica Luisa BARBATO Volevo fare un discorso sulla densit energetica che la scuola reichiana condivide. Lunione tra il padre e la madre non solo unisce le loro cariche energetiche distinte, ma la loro interazione definisce qualcosa che viene considerata la carica energetica, cio un quantum energetico che viene stabilito alla nascita e che immodificabile, non si ricarica. Nitamo MONTECUCCO S, lo si colloca nel I chakra o, per i cinesi, tra i due reni, e viene chiamato il Ming Men la porta della vita. Sono le pile della vitalit che continueranno per tutta la vita. Luisa BARBATO Ed un qualcosa su cui nessuna psicoterapia potr agire, neanche quelli che lavorano sul corpo potranno 1

agire. Ed , tra laltro, una delle cause principali, una delle condizioni perch ci sia un sistema psicotico, perch le persone psicotiche hanno questo deficit, questa mancanza di quantum energetico. Sono persone che noi definiamo con una bassa densit. Questo, per, non vuol dire che poi la persona non sviluppi in fasi successive nella vita una struttura di copertura da dare limpressione di essere forte, rabbiosa, incisiva. In realt se poi si va a vedere, c un deficit molto profondo che si struttura a livello di vita prenatale. E proprio in questa relazione estremamente primaria con la madre, cio questa carica bassa perch la madre durante i nove mesi non passa un sufficiente quantum energetico, altissima la probabilit che il bambino venga con questo vuoto di base. Questo deficit energetico non recuperabile, ma si pu provare a compensarlo. Nitamo MONTECUCCO Si pu avere una debolezza di un organo che per pu andare avanti lo stesso (ad esempio c chi ha le anche deboli). Per, la considerazione di base che nelle gravi mancanze, allatto del concepimento i due genitori non stavano bene: lei soffriva o aveva subito una violenza o non volevano un figlio, o non lo voleva uno dei due, cera disarmonia. Secondo, la mamma durante la gravidanza non ha avuto contatto con la propria pancia, non voleva un figlio, non era desiderato. Tutto questo porta una mancanza energetica di fondo, per cui il I chakra, il rinforzo fisico primario, viene a mancare, c una debolezza di fondo. Il II livello importantissimo soprattutto in quel momento, quando lanima sensibile di una persona ha bisogno di quel nutrimento di amore o di riconoscimento ancora pi profondo e non lo riceve. Va in una situazione di grandissimo disagio. E come se non avesse il diritto di esistere. Non ha lo spazio, non gli viene dato n fisicamente n emotivamente n spiritualmente il diritto di esistere e, quindi, ha una serie di buchi. Ho avuto persone con genitori che stavano bene insieme e avevano un corpo fisico che teneva, ma erano il terzo figlio non desiderato, o il primo figlio non voluto perch non erano ancora sposati. Quindi, in questi casi c una debolezza del senso dellidentit sul cuore e sulla presenza profonda che enorme. Quello che ha detto Roberto importantissimo. Ad esempio noi possiamo avere dei casi gravissimi, casi intermedi e casi dove c un buco ma che non cos grave. Ma soprattutto nei casi intermedi o borderline, a volte il solo esercizio terapeutico non sufficiente. Noi dobbiamo andare a ripescare e a sviluppare nella persona il senso della presenza dellidentit e farle sentire che comunque lei unanima al di l di quello che successo, perch questa forza (spesso anche la spiritualit come dio o forze pi grandi di noi con cui noi siamo intimamente e profondamente in contatto) ci d un punto di riferimento forte che ricrea quel centro di identit che durante il concepimento o la gravidanza non c stato. E quindi permette di recuperare un momento che pu essere veramente un momento critico. Traumi e tensioni intrauterine Roberto SASSONE Provo a dare una chiave complementare per quanto riguarda lintrauterino. Ovviamente a questo riguardo accadono delle cose e quando accadono possono essere molto forti e possono segnare dei traumi. Da una parte, lhabitat che densit energetica ha? Quindi, il tipo di situazione energetica della madre, il tipo di tematiche che ha ci d unidea. Ma se vogliamo collegarci con gli aspetti pi evidenti che scandiscono il percorso del feto, sicuramente una delle cose pi grosse che possono accadere quando nella madre ci sono delle minacce di aborto. Oppure, addirittura, quando la madre tenta di abortire, perch non desidera il bambino. La situazione che abbiamo descritto per il feto una minaccia di morte. A questo punto dobbiamo ricordare che i due movimenti complementari dellessere vivente sono la contrazione e lespansione. Quindi, la contrazione fondamentalmente legata alla difesa, alla paura, come se uno cercasse di fare corpo con s stesso, e lespansione legata al piacere. Nel ritmo della vita queste due pulsazioni devono 1

essere complementari per dare movimento alla vita stessa. Se c un trauma molto grosso, esso va a segnare la struttura dellindividuo con una contrazione che rimane incisa nella memoria del corpo. Allora, una minaccia di morte in un feto che non ha ovviamente ancora la consapevolezza di s e, quindi, non ha la possibilit di elaborare il vissuto traumatico, un segno inciso molto forte. Ci si porta dentro un riverbero molto forte di morte. Per, vediamo laspetto positivo di tutto questo. Si visto che persone che hanno nella storia dellintrauterino traumi di questo genere, sviluppano anche come necessit potenziale una forma di allarme, che per diventa anche una grande sensibilit a cogliere i pericoli. Proprio perch in loro, dentro, profondamente, c stata la necessit di difendersi da questa minaccia, hanno acuito poi con lo sviluppo psichico successivo, dopo la nascita, una grossa sensibilit a cogliere le cose. Quindi, direi che laspetto positivo che le persone che hanno avuto questo tipo di trauma intrauterino sviluppano una capacit che diventa quasi intuitiva nel cogliere il pericolo nella vita. Sono persone che riescono a cavarsela, sono persone che proprio per questa sensibilit riescono a muoversi e vivere in dimensioni che per altri sarebbero pi difficili. Quindi, non sottovalutiamo o dimentichiamo laspetto positivo. Ci dimostra che ogni trauma pu essere adoperato come lezione di vita. Ed altrettanto importante latteggiamento delloperatore che pu o soltanto sottolineare laspetto dellombra in una chiave esclusivamente patologica, oppure pu andare ad esaminare e sottolineare laspetto dellombra come possibilit per sviluppare la qualit che quellombra mette in evidenza. Penso che questo sia un buon taglio per affrontare la patologia. Cerchiamo di lavorare su quello che c e in tutta semplicit, di non fare troppe interpretazioni in quanto operatori olistici, perch allora si rischia di creare un codice, un sistema rigido. Il sistema invece, deve essere molto flessibile per dare la possibilit di includere una serie di esperienze che non rientrano nel sistema. Un sistema forse pi utile per uno psicoterapeuta anche se pericoloso. Io direi che per un operatore che legato pi allascolto che alla presenza importante che quello che c, che viene manifestato come tematica, sia vissuto come una possibilit per laltro, anzich entrare nellinterpretazione di cosa pu significare a livello del profondo. Poi, se una qualit dellanima, quella parla da s. Noi non possiamo fare molto. Se c una qualit dellanima, ognuno di noi ha una sua potenza, una forza archetipica propulsiva fortissima che gli viene in aiuto. Nitamo MONTECUCCO Infatti, lanima si porta dentro larchetipo dei sette chakra. Noi abbiamo definito anima come linsieme di tutte le energie coscienti, di tutti gli spiriti degli organi e al centro c questa parte profonda che chiamiamo proprio spirito, che ha una natura transpersonale. Per, finch rimaniamo nella natura personale, tutte le cose che ci succedono nutrono o impoveriscono lanima. Roberto SASSONE La raccolta dei dati per un operatore molto importante, perch lanamnesi del cliente non deve essere usata a scopo psicoterapeutico, ma deve dare la visione dinsieme delle varie fasi di sviluppo dellindividuo e deve essere molto accurata proprio perch si ha lindicazione di quello che accaduto nelle tappe fondamentali della vita. Ecco perch vi utile chiedere sullintrauterino; anche se non lo si pu ricordare, il cliente pu fare unindagine successiva, parlando con la madre o con altri familiari. Il contatto o il non-contatto intrauterino Nitamo MONTECUCCO Volevo precisare una cosa che riguarda lintrauterino, che vi servir e su cui lavorerete tantissimo. La cosa pi facile che accade a livello intrauterino - partendo da due genitori che comunque vogliono il figlio, che hanno qualche problema generale pi o meno normale - che la mamma non ha contatto con il proprio corpo e quindi con il bimbo o la bimba. Sono venute da me tantissime mamme al quarto-sesto 1

mese di gravidanza che non si toccavano mai la pancia o non si mettevano in ascolto del bambino. A questo proposito prendendo ad esempio la civilt indiana, ci sono uninfinit di pratiche di massaggio della pancia, i canti (c un libro bellissimo di Leboyer sui canti indiani delle mamme al proprio figlio). Quando mio figlio era nella pancia la massaggiavo, ridevo, cantavo, parlavo. E chiaro che non gli arriva la parola, ma gli arriva la vibrazione. Questo un grandissimo nutrimento che tutti i popoli primitivi hanno capito e che da noi esiste molto poco. Esiste per le mamme, in alcuni casi, che vanno a fare i corsi pre-parto, dove gli insegnano un minimo di contatto. Ma da una mamma che non si massaggia, il bambino non riceve il contatto e quindi come isolato. Questo uno dei casi pi semplici. Il secondo caso, piuttosto frequente, la mamma che non ha contatto con il corpo perch troppo tesa: lavora, sempre nella testa, ha mille preoccupazioni e anche se ama il suo bimbo come se trascurasse il suo corpo. La base della meditazione il profondo rilassamento. Senza un profondo rilassamento del corpo noi non possiamo arrivare ad una forma di meditazione profonda. Quindi, una delle cose che voi potete certamente capire e su cui potete operare il MATERNAGE. Abbiamo strutturato il maternage con un semplice esercizio in cui si prende la persona con le gambe allargate, le si appoggia la testa sulla coscia mentre accovacciata, la si abbraccia come se fosse la vostra grande pancia e la si comincia a coccolare cantandole una ninna-nanna. Le persone che hanno avuto una mamma che si rilassava nella pancia, mollano la testa ed entrano istantaneamente in una sorta di sonno/rilassamento profondo, si lasciano andare. Le persone, invece, che avevano una mamma molto di testa e poco nella pancia, non mollano. Questo semplice esercizio fa ritornare in un clima in cui il bambino piccolo protetto, amato e dove non ci sono preoccupazioni n problemi, n tensioni. Le persone vivono questo spazio che dovrebbe essere lo spazio reale intrauterino di base, dove la mamma si concede una grande pienezza e gioia e dove il bambino se la gode e vive una sorte di Eden. E una situazione di grandissimo piacere che ogni giorno le persone possono riprovare: ogni volta che vanno a letto, ogni volta che si rilassano cinque minuti possono rientrare in quello spazio intrauterino, se lhanno gi conosciuto, altrimenti glielo potete insegnare voi. Questo solo positivo, non porta alcun tipo di alterazione particolare e praticamente lo si pu insegnare entrando dentro nella pancia. Gli rifate rivivere la mamma (vi sar insegnato come estendere la vostra energia, perch fondamentale non farlo con la testa): entrate dentro la vostra pancia come se lenergia di pancia abbracciasse tutta la persona, tutto il corpo della persona e attraverso questo semplice movimento che induce il sonno, induce le onde lente del cervello riportandole cos a rivivere il periodo positivo dellinfanzia o a recuperare se ce n stato poco. Quindi, si estende tale esperienza e la si fa ritornare ad una delle esperienze di base della loro vita. Roberto SASSONE Il contatto definisce lindividuo. Attraverso il contatto si comincia a strutturare lindividualit. Non stiamo parlando del discorso pi avanzato dellindividualit dellanima, ma stiamo parlando della persona. La persona cresce, si sviluppa allinterno della madre e ci che fondamentale che il riconoscimento dellaltro passa attraverso il contatto. Infatti, nella maggior parte dei disturbi della personalit, c un grande disordine nella percezione della propria identit perch c un grande disordine del proprio contatto. Questo contatto non stato dato e non stato preso. Il contatto qualcosa di pi del toccare, perch dobbiamo ricordare, nellottica del discorso che stiamo facendo, che il nostro corpo non finisce ovviamente dove finisce la pelle. C il corpo energetico che normalmente si pu chiamare eterico che lemanazione energetica del corpo fisico. Poi c il corpo astrale che il corpo emotivo, e altri corpi ancora, ma questi due livelli passano continuamente nella relazione. Lincontro tra due persone avviene prima con questi due corpi, poi con il contatto fisico per cui importante essere consapevoli come operatori di questo fenomeno. Lassetto, la posizione, la presenza e le emozioni che ha loperatore determina e influenza il riconoscimento o meno del cliente che ha di fronte. Quindi, non un atteggiamento esteriore la benevolenza o laccoglienza e loperatore non pu 1

improvvisarlo, ma deve essere un reale accoglimento. Il contatto definisce lidentit dellego e ricordiamoci, che per tutti i processi successivi di sviluppo una buona identit dellego, cio un equilibrio della struttura della personalit complessiva dellindividuo, la base su cui poggia e prende forma un autentico e reale percorso spirituale. Se vogliamo perdere lego che il nostro progetto di ricercatori, prima dobbiamo avere un ego armonico. Se non abbiamo unarmonia nei nostri sottosistemi ovvero il rettiliano non in armonia con il limbico, il limbico non in armonia con il corticale e quindi questi sottosistemi non hanno una relazione di collaborazione, lo sviluppo spirituale pu avvenire in maniera alterata o sproporzionata rispetto la struttura di contenimento dellindividuo.

Il primo blocco psicosomatico: la percezione intrauterina di non essere amati Nitamo MONTECUCCO Vorrei aggiungere qualcosa a livello intrauterino. Le persone che hanno unanima molto sensibile e non ricevono, gi a livello intrauterino in una normale gravidanza, il contatto del cuore della mamma o il suo piacere/ benessere/ presenza, lo percepiscono immediatamente. Una volta, lavorando su un paziente che aveva avuto una mamma molto nevrotica, quando entrava nello spazio intrauterino, doveva difendersi. Tutte le emozioni negative della mamma ansia, tensione gli arrivavano e lui andava in una reazione non psicotica, ma sicuramente nevrotica di chiusura e protezione psichica. Si doveva stringere dentro il suo uovo per non farsi arrivare tutte le emozioni negative dalla mamma. Al contrario, alcuni sono gi in uno spazio orale, per cui sono l con il cuore aperto: ogni tanto gli arriva un po damore e poi non ne arriva pi e gi nellutero hanno delle aspettative o a volte una frustrazione. Se la persona ha un cuore non particolarmente sviluppato pu andare in reazione. Ho avuto delle persone adulte che mi hanno raccontato che da bambini piccoli hanno immediatamente rifiutato il latte della mamma. Erano gi arrabbiati quando sono usciti. A volte possono esserci tantissimi motivi: lodore della mamma, il sapore del latte, lalito o il sudore puzzolente o anche unincompatibilit tra madre e figlio. Quindi, c un vero e proprio rifiuto da parte del bambino della propria mamma. Noi dobbiamo vedere questo stato di difesa che avviene gi a livello intrauterino: o lenergia psichica della mamma non c, o il bambino egoico e non riceve quello che vuole dalla mamma e si arrabbia. E molto reattivo sin dallinizio. A volte vedete delle mamme che sono molto amorevoli, ma un po ansiose o angosciate e il bambino le rifiuta pesantemente. Quindi, c la relazione, ma il bambino ha pi una reazione che non lamore e laffetto; altrimenti n quel caso l sarebbe diventato pi un orale che non un reattivo. Per quanto riguarda la mancanza di lattazione ci possono essere molti motivi, Il primo che la mamma molto nella testa e non nel cuore. Luisa BARBATO A questo si aggiunta una spinta da parte delle case farmaceutiche sul latte artificiale, specialmente negli anni 60, 70; poi c stato un blocco. Ciononostante non riuscite a trovare una clinica o un ospedale in Italia dove, malgrado la mamma sia pronta o quasi per allattare, non ricorrino al biberon di latte in polvere. Addirittura c lo sponsor della casa farmaceutica che finanzia le cliniche e gli ospedali se seguono questa prassi. Succede in effetti che la mamma non pronta subito, per cui possono passare anche quarantottore finch non scende la montata lattea. Il bambino ce la farebbe anche senza, senonch si mette in moto il meccanismo ansiogeno per cui il bambino deve assolutamente mangiare e non pu aspettare le 24 ore, per cui nel frattempo lo abituano al biberon. Il problema che dopo bisogna fare un processo inverso per riportarlo al seno. Alla fine noi abbiamo tutta una serie di problemi orali e digestivi o intolleranze alimentari. Il parto e la drammatica situazione di molti reparti di ostetricia Nitamo MONTECUCCO 1

Riprendendo i motivi principali della mancanza di lattazione, il primo che la madre non abbastanza nel cuore ed tutta nella testa. Di questo sono molto corresponsabili gli ospedali che spesso trattano le donne con durezza e con regole rigide, e a volte con una sorta di vero e proprio terrorismo psicologico, dove il medico simpone con arroganza tecnica e scientifica sulla madre, che non pi in grado di essere in contatto con la propria sensibilit e intuizione femminile, non libera di esprimersi. Lambiente sterile, non morbido, non c supporto per le donne. Questa violenza arriva alla mamma, la fa rientrare completamente nella testa, la fa entrare in uno spazio gerarchico di potere - il dottore sa tutto, tu non sai niente, tu ti devi fidare e gli devi ubbidire - e quindi la manda completamente fuori dal suo centro pancia/cuore che materno, facile, istintivo, intuitivo, libero. E tutto rigido. E un delirio. Tutto questo lo paga il bambino, lo paga la mamma che diventa tesa e perde il latte. Luisa BARBATO S, basterebbero dei piccoli aggiustamenti, un minimo di assistenza umana, basterebbe qualcuno che ti accanto e si prende cura di te finch non si assesta tutto. Non occorre tanto. Alla fine sono delle cose molto semplici, ma fondamentali. Vorrei anche passare ad un tema preciso e importante di cui si parla molto poco ed quello dei parti prematuri. Per parti prematuri sintendono i parti in cui la decisione di nascere non viene presa dal bambino, ma viene presa dallequipe sanitaria. Questa diventata una piaga sociale. Secondo il percorso naturale ad un certo punto, giorno pi giorno meno, il bambino rilascia un ormone che d gi lanticipo alla mamma che sta succedendo qualche cosa. La mamma risponde con un secondo ormone, c uno scambio ormonale per dire va bene, il momento, a cui segue tutto il processo delle contrazioni. Noi non sappiamo quando esattamente quel momento. Ripeto, in uno stato naturale il bambino a decidere. Ora, questa cultura non per niente rispettata, per cui prevale il fatto che bisogna programmare il giorno o perch c un parto cesareo o poich i parti tendenzialmente avvengono di notte fuori turno del personale medico o si prospettano di avvenire durante i weekend in assenza dei medici, si preferisce fare uniniezione di ossitocina e si anticipa il parto nelle ore di lavoro. Oppure, c questa situazione ansiogena, per cui appena superato esattamente il termine - in realt si potrebbe andare avanti altre due settimane inizia tutta una serie di controlli e alla fine si forza con lossitocina. Dal punto di vista psicologico questo fatto non neutrale, per cui una nascita prematura, in cui il bambino non pronto e viene improvvisamente spinto fuori, gli provoca una situazione di allarme. Ad esempio c unipotesi per cui molte depressioni acute sono collegate a questidea della nascita forzata che provocherebbe un notevole calo di energia al bambino, poich si trova impreparato. Nascite premature o forzate Nitamo MONTECUCCO Lo confermo. Quando noi facciamo i rivissuti del parto abbiamo due situazioni classiche da parte del feto. Primo: Voglio uscire, non ce la faccio pi a stare qua dentro! Fate presto, lasciatemi uscire! Secondo: Non voglio uscire, la mamma mi butta fuori. Sono situazioni molto comuni e vissute con precisione. In realt linterferenza pu avvenire da tutte due: se la mamma molto matura, pu rilasciare questo ormone anche se non c un equilibrio con il feto. Normalmente, nella legge naturale degli eventi, dovrebbe esserci questo accordo. A volte nonostante il feto maturo, psicologicamente proprio perch non ha avuto abbastanza accoglimento e non si sentito forte, viene buttato fuori. Nelle matrici perinatali di Groff c questa analogia molto forte: se uno ha vissuto bene lintrauterino, questa esperienza come un ritorno allEden, come una situazione ottimale di simbiosi, di fusione con il tutto che poi gli rimane, a cui, a volte, tende.

Luisa BARBATO Daltra parte questo processo della nascita e dellespulsione viene vissuto come un momento caotico tremendo per cui la nascita pu essere vissuta come una vera e propria cacciata dallEden. Ci lascia una sensazione di non essere amati, di essere fortemente rifiutati. La cosa tremenda che bisogna fare una vera e propria battaglia per avere la naturalit. Posso testimoniare in prima persona la forzatura subita dal mio medico che voleva far nascere mia figlia con un anticipo di ben dieci giorni. Cosa che io rifiutai. Roberto SASSONE Riprendiamo il principio che abbiamo assunto, ovvero che il tipo di esperienza che ogni individuo ha con laltro da s, d unimpronta specifica di come esso si relaziona con lesterno. E, quindi, sono importanti i passaggi da una fase allaltra. Il parto il primo grande momento della separazione. E una cosa banale, ma fondamentale, perch l c realmente unuscita da qualcosa. Si cambia completamente stato. Innanzitutto, ricordatevi che si passa alla respirazione polmonare e quanto pi stata faticosa e spaventosa per il neonato questa uscita, tanto pi si fissa nel soggetto una modalit di questo passaggio. Ci significa che il come ci separiamo alla nascita d limpronta al come ci separeremo nella vita. Molte difficolt di separazione, ad esempio nelle coppie, sono ben determinate da quellimpronta fondamentale della prima separazione. Poi, ci sar la separazione dal capezzolo (lo svezzamento), poi ci sar quella edipica anchessa molto importante. Quindi, noi abbiamo gi tre indicazioni che ci possono dare indicazioni su come ladulto, che abbiamo di fronte come cliente, si orienter nella sua vita. Per quanto riguarda il parto diamo per scontati i traumi della nascita: la grossa fatica del nascere quando il feto si trova incastrato nellutero, oppure quando ha il cordone ombelicale attorno al collo che lascer nella persona il ricordo dellesperienza di soffocamento, che potrebbe costituire il terreno su cui si instaura la claustrofobia e la sensazione di sentirsi imprigionati. Sul piano psicologico ci corrisponde alla tendenza a sentirsi soffocati nelle relazioni affettive o nel lavoro. Se una persona si porta dentro per esempio unesperienza di soffocamento e di costrizione, questo spesso un deterrente importante che sviluppa il desiderio di uscire dalla propria gabbia. E proprio quellesperienza negativa di essere rimasti incastrati che sviluppa allinterno della persona unaspirazione o un desiderio di riuscire a respirare, di riuscire a rompere la chiusura, e diventa lo strumento e linizio di un percorso di evoluzione e di trasformazione. Nitamo MONTECUCCO Prendiamo un bambino di un parto normale. Se lui gi nellutero ha un sufficiente I chakra e quindi reattivit, una sufficiente forza interiore, passa una prova che lo rinforza nellavercela fatta. Se, invece, il bambino gi dentro la pancia ha ricevuto poca attenzione e poca energia fisica vitale primaria, questo pu essere vissuto come una morte gi allinizio della vita e quindi si chiude ancora di pi. Noi possiamo vedere, dalla forza interna della persona, come quellevento pu alterare a volte la percezione stessa della vita. Chi ha fatto respiro con me avr visto quanto a volte il respiro della nascita apre delle paure di respiro e di vivere che sono degli imprinting che lo segnano nella totalit della sua esperienza. Quindi, ripeto, lenergia primaria del corpo fisico del feto e lenergia del cuore (nel senso anche di sicurezza) danno una forza che spinge lindividuo ad andare avanti nella vita con tutte le difficolt, perch fondamentalmente c una gran voglia di vivere. Mentre una persona i cui genitori gli hanno dato meno carico e meno amore o meno intensit dentro, lo stesso parto difficile lo segna. La fase orale Roberto SASSONE Parliamo adesso della fase orale. Puntualizziamo un aspetto di cui ha parlato gi Nitamo Montecucco. La fase orale significa fondamentalmente il momento della nutrizione in cui il bambino attiva il riflesso di 1

suzione, che un riflesso spontaneo senza il quale non potrebbe succhiare. Da non dimenticare che lo stesso riflesso di suzione stimola ulteriormente il capezzolo della donna a produrre latte, il che dimostra che c anche qui una comunicazione tra madre e neonato. E chiaro che fondamentale che ci sia un allattamento con il latte naturale che contiene tutta una serie di sostanze che favoriscono lo sviluppo delle difese immunitarie; per che sia anche chiaro che non esclusivamente la saziet alimentare a soddisfare il neonato. Il capezzolo anche dispensatore di contatto e di energia della madre. In questo contatto c la comunicazione vera tra madre e figlio, la relazione di fiducia e di riconoscimento, le radici su cui si struttura lidentit del bambino. Da qui si deduce che la vera carenza nella fase orale, oltre ad essere quella del non allattamento, soprattutto la carenza di presenza della madre. Una madre che non sente il suo corpo, pur avendo tanto latte, non trasmette calore, che non soltanto fisico, ma quello che Reich definisce la pulsazione vitale trasmessa nel corpo energetico del neonato e che attiva ulteriormente la sua vitalit. Quindi, tutte le carenze fondamentali di questa fase hanno alle spalle la mancanza di contatto cos come noi labbiamo definito. Nella fase orale ci pu anche essere non solo un difetto, ma anche un eccesso: molte nevrosi sono causate dal troppo e non dal troppo poco. Una madre ansiosa che ha la necessit ossessiva, principalmente per s stessa, di rassicurarsi sulla salute del neonato pu essere una madre profondamente invasiva. Pu dargli troppo spesso il capezzolo e dargli da mangiare anche quando il neonato sazio e stargli troppo addosso, causandogli un senso di soffocamento. E importante definire queste due modalit: la modalit per difetto e per eccesso. Se ci troviamo di fronte a chi carente, dobbiamo essere aperti alla donazione e aiutare laltro ad essere capace di prendere. Una modalit per eccesso del paziente, invece, innanzitutto determina una struttura reattiva che mette le mani avanti, che dice non mi invadere. Molti operatori o psicoterapeuti o psicologi hanno questo difetto fondamentale che la necessit di rassicurare s stessi, aiutando laltro. Quindi, vogliono vedere il risultato e vogliono strafare. Il che impedisce al paziente di vivere anche lesperienza fondamentale del riuscire a trovare le chiavi per uscirne fuori. Guai a non capire che c un individuo di fronte a noi che essendo stato asfissiato dal troppo amore ha bisogno, al contrario, che loperatore o lo psicoterapeuta tratti questa tematica dandogli la possibilit di sentirsi libero. Uscendo dal discorso strettamente orale, il come ci si relaziona diventa un come che si manifesta con la stessa modalit ripetitiva nelle varie fasi di sviluppo successivo: per esempio il come uno sceglie il lavoro o il tipo di struttura conosciuta in cui egli sceglie di rimettersi perch d maggiore sicurezza. Questo ci aiuta ad affrontare il qui e ora del cliente, perch, non dimentichiamolo, come operatori lavoriamo soprattutto nel presente. Quindi, il sapere oltre al qui e ora del cliente anche il suo come ripetitivo nel presente, ci aiuta a dare una chiave interpretativa per fargli vedere meglio che proprio il suo come che gli impedisce di uscire da una certa situazione. Poi, il modo in cui ci uscir potr far parte o di una sua esperienza o un approfondimento terapeutico a cui potremmo orientarlo. La nostra funzione di dirgli guarda e vedi questa cosa, questo lo ripeti puntualmente in tutte le situazioni che si assomigliano. Limprinting: il principio del condizionamento Nitamo MONTECUCCO Limprinting stato scoperto dal premio Nobel, Konrad Lorenz, etologo, che osserv come unanatra appena uscita dalluovo identifica come mamma la prima figura animale che vede vicino a s. Lorenz si mise vicino alle uova che si schiudevano e divenne cos la mamma delle anatre appena nate: lo si vede in numerose immagini che nuota nel lago con le anatre dietro che lo seguono in fila. Questo limprinting: una logica di identificazione vitale per cui questa la mamma. Tutti gli animali superiori, mammiferi e uccelli, nei primi momenti della vita, mostrano una tendenza al condizionamento e allidentificazione con strutture psicofisiche genitoriali. Nel momento iniziale dellesperienza di vita, compresa anche la matrice prenatale che fondamentale, le logiche di vita dei primi giorni, mesi e anche due-tre anni, formano una serie di situazioni che sono limprinting psichico di tutta una vita. Questo accade in tutti gli animali. 1

Dentro di noi abbiamo due forze giganti, una forza maschile e una forza femminile. Sono i due archetipi, la dualit del Tao, la dualit della vita. Se allinizio la forza della vita ha quellimprinting, noi andremo a riconoscere e codificare sulla nostra parte femminile, sul nostro cervello femminile, quel tipo di energia come lenergia di base. E codificheremo subito dopo il maschile sul padre. E chiaro che un imprinting di una mamma che fa o non fa certe cose, che ti d amore o te lo toglie, che rigida o triste o amorevole, d un imprinting che rimane come codice per tutta la vita. E rimarrebbe necessariamente quello per tutta la vita se non fosse che lessere umano ha un codice psichico capace di ristrutturarsi. Negli animali, se hanno un imprinting di un certo tipo voi non riuscite a toglierlo pi di tanto: i cani bastonati quando li accarezzate sono tutti contenti, per basta un tono di voce pi duro per vedere subito la coda tra le gambe. E evidente il I chakra in chiusura e un atteggiamento di richiesta di aiuto che non glielo togliete pi. Oppure se sono cani aggressivi o hanno reazioni in suzione rimangono cos tutta la vita: li potete coccolare o dargli tutto il cibo possibile, miglioreranno un pochino, ma quella reazione ci sar sempre. Mentre, invece, nellessere umano noi riusciamo a modificare lequilibrio psichico in modo funzionale e profondo per cui quel tipo di imprinting alla fine viene perso. Questo perch noi facciamo sempre appello alla parte profonda, saggia e naturale, che attraverso il processo di autocoscienza viene a emergere. Quindi, lautocoscienza la discriminante che ci permette di superare limprinting. Dobbiamo ricordare due cose: uno, che abbiamo un cervello pi grande per cui abbiamo una serie maggiore di aree associative. Secondo, che dato che abbiamo un imprinting molto pi lungo e articolato, questo ci permette di modificare. E la coscienza che forma il cervello e gli d le funzioni e non il contrario. Vi do un esempio classico di una bambina americana di quattro anni che parlava regolarmente - con un tumore nellemisfero maschile del linguaggio. I medici le hanno tolto quella parte del cervello e lei smise di parlare. Sulla base della conoscenza di chirurgia oncologica dissero che togliendo quella parte del cervello la bambina probabilmente non avrebbe parlato pi. La bambina aveva quattro anni, per cui aveva ancora una certa plasticit neurofisiologica. Poich lei voleva parlare nel giro di due, tre anni riusc a far funzionare lemisfero opposto, che non viene considerato area di linguaggio, e ricominci a parlare. Se fosse successo, secondo loro, a sette anni, lei non ce lavrebbe fatta perch la struttura a quellet ormai troppo forte. In questo caso c proprio unablazione di una parte del sistema nervoso. Noi, invece, parliamo a livello funzionale di imprinting, di associazioni, che possono essere modificate con un lavoro di consapevolezza. A questo punto stiamo gi vedendo una serie di parametri continueremo con altri caratteri - ma i contesti di esperienza vitale per eccellenza, ci che abbiamo chiamato lasse renale, il I chakra, il cervello rettile per eccellenza, il cuore, la psiche, le associazioni affettive, vengono gi codificate in questo modo con una serie amplissima di varianti per ciascuno di noi.

LEVOLUZIONE CARATTERI

UMANA

LA

FORMAZIONE

DEI

Roberto SASSONE Riflettevo su come facile intrappolarci negli schemi e nelle strutture, per quanto schemi e strutture siano fondamentali per dare indicazioni, anche se nello stesso tempo possono essere delle trappole. E pensavo anche a quello che veramente utile a noi che facciamo un corso di questo tipo, in quanto sicuramente noi non ci occupiamo della patologia per dobbiamo saperla riconoscere, proprio per evitare di caderci dentro. Anche questa sarebbe una trappola perch in quanto operatore olistico cadere nella patologia del 1

nostro cliente significa non segnare il territorio nella modalit che ci utile in quanto operatori. Pensavo anche che per quanti sforzi noi facciamo a definire un individuo, nel nostro linguaggio, affiora continuamente il senso della separazione tra il corporeo e il mentale, anche se continuamente ribadiamo che questa separazione non esiste, ma di fatto difficile usare un linguaggio olistico che tiene conto di questa unit nellessere umano. proprio la difficolt verbale di esprimere questo tipo di realt dellindividuo. Quando penso allessere umano lo penso e lo sento come ununit. E quando osservo il corpo di una persona, sempre pi osservo lespressione nel corpo della coscienza di quella persona. O addirittura possiamo dire che, osservando il corpo di quella persona, possiamo comprendere anche che rapporto emotivo ha con la vita e che impostazione mentale ha nei confronti della vita. come se ci fosse una dimensione unificata tra il modo di pensare, il modo di sentire e la manifestazione corporea che appare come dimensione pi evidente dellinsieme di questo modo di sentire e di pensare. Il manuale del counseling, insieme al libro di Nitamo, ci danno una visione teorica delle strutture caratteriali, per questo cercher di andare su una dimensione un po diversa. Proviamo ad immaginare che tutte le tappe dellindividuo, quindi dallintrauterino fino al momento immediatamente precedente alla morte, siano di per s, e questo banale dirlo, esperienze fondamentali. Ogni esperienza fondamentale inscritta nellindividuo su quattro livelli: - sul livello fisico, quindi diventa un segno visibile nel corpo; - a livello emotivo, quindi diventa un segno visibile nelle modalit di risposta emotiva che questa persona avr; - a livello mentale, diventa un segno visibile nel tipo di struttura mentale che collegata alle emozioni; se osserviamo con attenzione e direi quasi con uno sguardo che parte dalla coscienza del cuore, vediamo che questi segni visibili diventano anche unimprinting, che pu essere anche qualitativo dellanima di questo individuo. importante dire questo perch come operatori olistici il nostro scopo riuscire a tradurre questi segnali corporei, emotivi e cognitivi, e quindi animici per evidenziare le qualit possibili. Il terapeuta lavora con unattenzione specifica sul disturbo per portare il disturbo, in un processo di trasformazione, ad un livello di armonia e consapevolezza. Gi stato detto pi volte come il counselor od operatore olistico porta o mette lattenzione sulle possibili qualit da sviluppare e quindi sulle risorse che possono essere proprio in qualche modo stimolate dalle esperienze negative che lindividuo ha fatto attraversando le varie tappe di sviluppo nella propria vita. Pi che parlare delle strutture del carattere, anche se faremo delle osservazioni in merito, cerchiamo di comprendere che cosa fondamentalmente viene toccato nelle varie fasi di sviluppo. Nitamo ha parlato molto dellintrauterino e del neo-natale, quindi tralascio questo aspetto ma sottolineo il fatto che tutto il periodo dellintrauterino e del neo-natale collegato allo sviluppo del primo chakra. Carattere schizoide: il distacco del corpo Il primo chakra, che poi rappresentato nel corpo fondamentalmente dalla pancia, dalle gambe e dai piedi, esprime la tematica della capacit di stare nella vita, quindi della sopravvivenza, la tematica della stabilit Quindi d lindicazione fondamentale di quanto un individuo capace di trovare nella propria esistenza una radice su cui far crescere il resto della propria vita, ovvero quanto capace di crearsi una struttura importante, quanto capace di avere una solidit. Il primo chakra indica tantissimo la capacit di avere un luogo in cui stare, una posizione solida in cui attecchire, indica anche il proprio rapporto con il denaro, cio la capacit di creare una struttura che consenta, in ogni caso della vita, di poter sopravvivere. Quanto pi una persona in grado di sopravvivere tanto pi ha una solidit del primo chakra, vale a dire un buon grounding, la capacit di stare coi piedi per terra. Questo ci d un indicazione molto forte del 1

contrario, cio linstabilit, il caso di una persona che non riesce mai a stare da nessuna parte non solo fisicamente, ma non riesce a stare da nessuna parte nemmeno dentro di s. E una persona cos ha una caratteristica, leterna paura di vivere. E la paura, come voi sapete, lemozione base del primo chakra. Questa carenza di primo chakra e quindi questa mancanza di contatto profondo con la propria fisicit, naturalmente genera delle grosse rigidit corporee, e genera una specie di separazione con il corpo. Chi non riesce a sentire il proprio corpo o lo vive come un oggetto da utilizzare o una carrozzeria in cui stare, che non sente magari il dolore, che in grado di affrontare situazioni estreme e non perch c una vera forza quanto uninsensibilit, ha sicuramente una struttura che la base del carattere schizoide, che significa scisso, separato dal proprio corpo. Vivendo il corpo come un oggetto pu fare anche cose incredibili, ma ha una grossa difficolt a sentire. Una difficolt molto grande di aprire il cuore perch lenergia di base, quella del cuore, lenergia pi chiusa. Il cuore ha una grossa difficolt in una struttura del genere ad aprirsi. Lo schizoide non sente fondamentalmente il bisogno degli altri, perch non sente il bisogno come tale. Il bisogno la tematica del carattere orale. Luisa BARBATO Nella diagnostica della patologia come se ci fosse unasse che va dalla manifestazione pi grave -la schizofrenia- alla meno grave carattere schizoide o con tratti schizoidi-. Anche se stiamo facendo delle semplificazioni, in realt ognuno di noi una manifestazione della coscienza, per cui ci sono moltissime variabili che entrano in gioco: la densit energetica dei genitori, com stato il concepimento, la gravidanza, limprinting durante la gravidanza, eventuali allarmi che la madre ha dato, eventuali minacce di aborto, esposizioni temporali diverse ad eventi traumatici durante la gravidanza. Quanto pi lunga la durata di esposizione ai traumi tanto pi profondo sar il segno lasciato nella persona. Le variabili sono moltissime ed molto importante non entrare subito nella categorizzazione. Tra le tante visioni molto diverse nella nostra concezione energetico-sistemica una situazione di allarme che avviene in un periodo intruterino, ma che non cos prolungata e devastante, pu portare ad una situazione schizoide. Schizoide vuol dire che c una separazione di una parte dal s. Quindi, quando la parte fisica e la parte emozionale non sono ben integrate. Nella persona schizoide la separazione avviene soprattutto nella parte emozionale. Una persona schizoide si riconosce, perch una persona ritirata e sente il corpo a pezzi. Nitamo MONTECUCCO E come se quella matrice iniziale di cervello rettile, di I chakra, di grounding, di fisicit fosse venuta a mancare; come se lanima non fosse veramente scesa nel corpo che non si sentito nutrito, amato e energizzato. Lo schizoide una persona che non realmente in s, un po staccata. Luisa BARBATO Spesso si ritira nella testa e diventa una persona che vive in un mondo tutto suo. Anzi, una persona che sceglie deliberatamente di vivere in questo mondo interiore fantastico rifiutando il contatto con gli altri. Il contatto con gli altri lo metterebbe di fronte al dover relazionarsi con tutti i suoi livelli: con la fisicit, con lemotivit e con tutta la parte intellettiva. Questa persona non pu mettersi in relazione, perch laltro gli fa da specchio e quindi vedrebbe nellaltro la propria separazione. Questa separazione inizia prima dal corpo, poi nellemotivit e infine nella testa. Non una persona psicotica. Quello che, per, si trova pi frequentemente il tratto schizoide. Le persone presentano delle caratteristiche che rimandano allessere schizoide in compresenza di altri fattori. Il tratto schizoide molto in espansione nella nostra cultura, perch la mancanza di integrazione viene vissuta fin dal periodo intrauterino, porta alla separazione e allincapacit di sentirsi sia fisicamente che emozionalmente. Quindi i suoi rapporti non sono veramente di contatto, pieni. 1

Nitamo MONTECUCCO Sono persone sfuggenti, non ci sono. Vedete gi nei loro occhi la loro identit mancante o la paura di esistere o la sensazione di non aver diritto di esistere. Quando gli chiediamo di sentire il corpo, loro non sentono niente. Normalmente gli facciamo fare le tecniche pi elementari di massaggio, percezione del corpo, rallentamento, amorevolezza, cura. Non una cosa che succede in poco tempo, per anche con un massaggio, con laffetto, con la percezione del corpo si hanno dei risultati. E un lavoro fatto con profondit, perch deve riaprire il senso di esistere, della sua essenza, e recuperare quello spazio mancante che lo ha portato a ritirarsi. Luisa BARBATO La patologia schizoide sempre riferita ad un allarme minaccia di morte - che in questo caso si riferisce al periodo prenatale. Tuttavia importante tenere presente che la patologia su tutti i livelli sempre collegata alla paura, perch la paura che determina la contrazione. Bisogna recuperare la propria integrit e la propria ombra per entrare e diventare in qualche maniera lo spettatore della propria paura, scendere nella propria paura. Questo fondamentale. Nitamo MONTECUCCO Gli schizoidi sono tenacemente nella testa e anche quando gli viene fatto un massaggio non sentono veramente il corpo, sono meccanici. In realt la paura porta un estremo disagio nellentrare nel corpo, perch l rievocano una serie di esperienze emozionali molto dolorose, come ad esempio il non essere stato amato quando dovevano essere amati. Luisa BARBATO Il termine paura un termine generale, perch sono molti i tipi di paure. Nel caso di queste patologie sono paure molto ancestrali, pi una paura di vivere, una paura che non ha una ragione, non collegata ad un episodio: allarme primario incondizionato. Mentre le paure che si hanno nei livelli di sviluppo successivi diventano molto pi circoscrivibili. Ad es. paure di episodi vissuti nellinfanzia, paura di una situazione specifica, che unaltra cosa da quello che si prova a livello prenatale. Nitamo MONTECUCCO Anche nella patologia classica del masochista, che vedremo tra poco, essenzialmente abbiamo una persona che ha paura di sentire le energie forti primarie, una persona che si protetta (vedremo pure liter di formazione di questa personalit), per diversa da quella paura pi profonda e pi assoluta del carattere schizoide. E pi una paura pratica, l c stato un impedimento: mi hanno controllato, mi hanno detto di non farlo e io mi sono abituato cos. Sotto c pi unemozione calda che raccoglie delle rabbie, delle inibizioni, delle tensioni, ma pi umana. A volte sembra un blocco pi duro dellaltro, ma in realt pi flessibile. Il carattere schizoide richiede una presenza e un lavoro pi di profondit. Roberto SASSONE Aggiungo ancora qualche dato sulla struttura fisica dello schizoide. Innanzitutto diciamo che gli schizoidi hanno una grossa padronanza del loro corpo, proprio perch non lo sentono. Il corpo un robot in cui loro abitano. Hanno una percezione smembrata di s stessi. Se gli si fa sentire il proprio corpo dopo un certo lavoro, sentono il braccio staccato dalle spalle, le gambe staccate dal tronco: non hanno assolutamente la percezione unitaria di s. Questo quando lo sentono. Normalmente, invece, non lo sentono proprio. Hanno anche una grossa resistenza per il dolore. Sono strutture che hanno una profonda tensione interna: sono magri e dritti. E grazie a questa grossa padronanza del proprio corpo possono fare cose incredibili. Molti ballerini/e classiche sono schizoidi: stanno alla sbarra per ore, giorni, anni con una disciplina rigidissima. 1

Il carattere orale: il buco affettivo Luisa BARBATO Una cosa da tener presente che ormai non si riesce pi a dare una definizione univoca. Ci sono delle griglie, per lidea di fare una clinica della persona che sia multilivello e di tratti separati. Mi spiego meglio. Loperatore dovrebbe chiedersi: Com stato lintrauterino di questa persona? Com stato il parto? Com stato lo svezzamento? Com stata la fase anale, edipica, ladolescenza e cos via? Ogni fase di sviluppo ha una sua qualit, una sua caratteristica e linsieme di questi tratti d unidea di com la struttura di quella persona. Ad esempio se una persona ha avuto una fissazione prevalente in fase orale, vuol dire che il parto andato bene, ma poi non ha avuto lallattamento oppure la madre, che era ansiosa, gliene dava molto; questa persona molto nella bocca per cui si dice che il tratto orale prevalente. Potrebbe, per, benissimo essere che una persona con un tratto orale prevalente - che collegata sempre con un situazione di richiesta e di energia bassa - magari poi ha avuto un rapporto edipico con la madre di grande conferma e accettazione per cui sviluppa una struttura esterna molto seduttiva e affascinante; in tal caso avremo un tratto isterico di copertura con sotto unoralit. Quando togliamo questo tratto di aggancio alla sessualit troviamo una persona richiedente, una persona orale, perch il suo tratto in realt loralit che viene compensato. Quindi, c tutta una mappa pi complessa che sicuramente voi non dovrete affrontare. Nitamo MONTECUCCO E come se i blocchi possano essere paralleli e in un certo modo possano coesistere, per cui in certe situazioni ne emerge uno e in altre situazioni emerge un altro, e possono in qualche modo coesistere ribilanciandosi tra di loro. Rifacendoci a quello che abbiamo detto su una personalit multipla, quando non esiste ancora un S centrale, un senso dellidentit profonda globale, esistono tante subpersonalit. I cinesi le chiamavano le personalit dorgano, per cui lorgano Rabbia prevale sullorgano Tristezza o sullorgano Gioia di vivere o hanno una serie di equilibri tra di loro. Li possiamo vedere come caratteristiche dinformazione di strutture di personalit, li possiamo vedere come qualit dei chakra e questo in contemporanea perch funzionano tutti. Vi do un esempio: quando facciamo lapertura del II livello possono uscire una serie enorme di cose. All80% esce il rapporto di tristezza o di mancanza damore con la mamma e quindi lenergia pi comune lenergia della tristezza e del pianto. Esistono, per, tutta una serie di articolazioni: troviamo persone che chiudono la gola e non parlano pi; persone che continuano a piangere e parlare; persone che dicono di sentire unesigenza ma rifiutano ogni aiuto esterno e andando sul Fegato decidono di fare tutto da sole; altri che vanno sulla Milza e sono persuasi che la loro vita sar sempre cos perch se la mamma non gli ha voluto bene nessuno gli potr voler bene e neanche lo cercher; altri ancora che continuano a tenere viva la ferita e continuano a dire io ho bisogno, bisogno, bisogno; quelli che invece non esprimono non per reazione o rabbia, ma perch chiudono e negano. Sulla caratteristica del bisogno orale, che molto presente, abbiamo tutte queste varianti a seconda dellalchimia in cui gli organi e le energie delle persone si muovono. Riprendiamo il bambino che nato e vive tutta una serie di eventi altamente significativi per lui, tra cui il parto stesso che un grande processo di passaggio. Ricordiamoci che sono stati dedicati molti studi al parto, dai quali si scoperto che a livello psicologico, i bambini che hanno avuto il parto cesareo hanno un rito di passaggio in meno. E come insito nello schema della vita doversi conquistare delle cose, fare una certa fatica per ottenere un risultato. Oppure i neonati prematuri che vengono messi nelle incubatrici che non danno assolutamente alcuna possibilit di contatto e di riconoscimento. Quindi, il bambino vive questi momenti come i pi delicati della sua vita fuori dalla pancia della mamma, dentro la quale si sentiva molto pi protetto e dove le condizioni di alimentazione sono lineari. Inoltre abbiamo visto come la carenza o la relativa privazione del latte materno, o della presenza materna 1

amorevole, pu creare tutta una serie di bisogni psicologici nel bambino che poi si manifestano genericamente nel carattere orale. Roberto SASSONE Con la struttura orale entra in funzione il secondo chakra, il piacere. Siamo nella fase dellallattamento, la fase del contatto con la pelle della madre, quindi quanto amore reale, ovvero quanta energia, quanto calore reale stato trasmesso. Il tema del piacere un tema fondamentale, perch, potrei dire, che il piacere lelemento che fa sorgere lesistenza quindi la percezione dellaltro da s: quando siamo nel primo chakra quindi in una tematica di sopravvivenza laspetto fondamentale la dimensione di preservare noi stessi e di trovare uno spazio in cui riusciamo a sopravvivere; attivandosi il secondo chakra nasce il desiderio che un aspetto fondamentale, su cui c la crescita di ogni forma di relazione perch il desiderio la spinta verso qualcosa che sta apparentemente fuori di noi. Desideriamo qualcosa fuori di noi. Il desiderio una molla potente al movimento. Il bambino come inizia a sentire il desiderio spinto ad alzarsi o ancora prima a stendere le mani per afferrare qualcosa, e questo perch si inserito un nuovo circuito neuro-muscolare che trova la sua radice energetica nel secondo chakra, ovvero in questa spinta al desiderio. Il desiderio insoddisfatto si trasforma in bisogno. La differenza tra desiderio e bisogno sottile, per necessario comprenderla. Nel bisogno c una frustrazione, nel desiderio c una spinta affermativa. Per ogni desiderio pu diventare un bisogno. Ad esempio se io desidero mangiare e non mangio, si trasforma in un profondo bisogno di mangiare, se invece il desiderio soddisfatto c la gratificazione ed il circuito viene completato e si pu passare ad un altro tipo di attenzione. Possiamo ben capire quanto le tematiche orali del desiderio-bisogno che sono tematiche affettive profonde, interessano tutti noi in maniera cos diretta indipendentemente per dal fatto che poi qualcuno abbia una preminenza orale, in quanto magari ha avuto una grossa carenza nella fase dellallattamento contatto. E possiamo anche vedere quanto, riuscire come operatori ad aiutare lindividuo a recuperare la spinta positiva che sta dietro il bisogno, sia un cavallo vincente. Ma importante non lavorare sulla frustrazione, come farebbe un terapeuta, ma lavorare sulla possibilit di individuare un desiderio e quindi una spinta gratificante che possa rimettere in movimento quel meccanismo inceppato dalla frustrazione. Il carattere orale ha chiaramente un buco nel cuore molto forte, ha un atteggiamento di richiesta nei confronti della vita e si sente in debito damore, ovviamente tutte le sue relazioni avranno la venatura di questa pretesa damore. Direi quasi che la loro bocca-cuore una ventosa. Questa dimensione diventa per passiva, perch aspettando che il mondo soddisfi la loro esigenza, il movimento per realizzarlo in maniera autonoma viene paralizzato. Ovviamente sto estremizzando per definire questo concetto, non esistono mai strutture caratteriali cos definite. Ma pur vero che noi dobbiamo vedere la venatura, la caratteristica, la qualit. Ed essendo in debito di cibo-amore anche scarico energeticamente. Si tratta di strutture per lo pi esili, con il cuore chiuso, quindi con le spalle chiuse per proteggere il cuore-buco damore. Propendo per non far entrare tutti i disturbi alimentari gravi, tipo anoressia o bulimia, nella struttura orale, come invero altri fanno. Perch una situazione molto pi grave, non siamo in presenza di una richiesta damore, siamo addirittura a dei livelli, come nel caso dellanoressia, di rifiuto della vita, la paralisi di un impulso vitale fondamentale. Io li metterei in disturbi di primo chakra, come negazione della vita. Nel caso della bulimia siamo in un eccesso altrettanto distruttivo perch non la fame che riesce ad appagarsi parzialmente come quella dellorale, che trova tanti piccoli appagamenti che non colmano il vuoto ma che ha la capacit e duttilit di cercarne ancora. Nel bulimico il pozzo talmente grande da essere senza fondo, non c mai la possibilit di riempire, davvero un disturbo molto grave nel quale ora non voglio entrare. Tornando allorale, ha questa eterna richiesta, e quindi ha sempre la sensazione che non gli venga dato quello che merita. E la sua ricerca del piacere quasi come quella di un marinaio che vaga di porto in porto sperando che arrivi quello migliore in cui poter finalmente riposare. La tematica del bisognodesiderio e la tematica del rapporto con il piacere. 1

Ma lo sviluppo va avanti ed entra in funzione il terzo chakra. Potremo dire che questa prerogativa che legata al piacere in cui ancora c una relazione stretta con la madre perch il neonato non si pu ancora staccare, acquista una dimensione ancora pi vasta in quanto nasce la muscolarit. Pian piano il bambino comincia a poter compiere degli atti muscolari, come alzarsi in piedi, che corrisponde davvero ad un salto evolutivo. Il mondo comincia a diventare un territorio da esplorare. Non c pi un mondo che deve venire verso di te come nellorale, nel muscolare e quindi in questa nuova fase in cui si comincia ad avere il controllo della propria muscolarit, si ha la possibilit di sviluppare laggressivit, vale a dire la spinta a realizzare; quindi la vera autonomia inizia con la muscolarit. Potete immaginare come in questa fase sia importante che il bambino senta, da una parte che gli concessa la libert dellesplorazione, e dallaltra senta che c lo sguardo del genitore. molto bello questo momento, vediamolo nellaspetto positivo, non nella patologia. Perch in questo aspetto positivo possiamo ritrovarci come counselor dando proprio questa dimensione. Cosa pu fare il counselor? Pu aiutare il proprio cliente a sperimentare cosa avviene in questa fase della muscolarit. E lo pu fare lavorando sul suo corpo, aiutandolo a riconoscere delle risorse nuove, aiutandolo a fare dei piccoli progetti, aiutandolo a risvegliare la capacit di curiosit e desplorazione; per ci deve essere, e lesserci non pu mai essere una menzogna. Una persona, se c, si sente che c. Al di l di tutto quello che pu dire di s, sentita nel suo esserci. Un genitore, se c, non ha bisogno di dire molte cose; se un genitore c il figlio sente il suo sguardo, e lo sguardo non pi come il contatto nella fase orale, si passa in uno sguardo in cui anche qui c un movimento da s allaltro che non passa attraverso il contatto fisico ma passa attraverso il contatto del cuore. Sono entrambi contatti importanti, ma uno pi essenziale, quello viscerale della madre, ma quando poi si passa da un secondo chakra ad un quarto chakra del genitore il contatto passa attraverso lo sguardo. E ricordatevi che uno sguardo che non passa attraverso il cuore non uno sguardo. Ovvero vedere il mondo sempre un atto di consapevolezza e di presenza per tutti noi, non ci illudiamo che vedere semplicemente uno stimolo neurofisiologico. Vedere un figlio senza la presenza di un mio sguardo che nasce dal cuore significa vedere un oggetto fuori di me. Vedere esserci, quindi come un genitore o c o non c e non ci si pu creare unillusione menzognera, allo stesso modo un terapista o un counselor deve essere sentito, perch questo crea la possibilit del progresso nel cliente. Se c questa capacit di stimolare il movimento, allora si attiva questa muscolarit. Che cosa accade? Che generalmente i genitori hanno paura e sappiamo che le nostre paure sono le nostre proiezioni. Ovvero nella maggior parte dei casi noi ci inventiamo il mondo, vale a dire che creiamo un mondo che lo specchio delle nostre paure o dei nostri rifiuti. Quindi attribuiamo allaltro una serie di prerogative che non gli appartengono. Allora un genitore che ha paura crea nella sua mente una serie di disastri che vengono assorbiti dal bambino come timore del pericolo, ma del pericolo immaginario e non reale. E quindi il mondo viene vissuto come un mondo esclusivamente pericoloso. Il genitore che fa cos paralizza il movimento, ma siccome in questa fase muscolare tutto limpulso vitale va verso il movimento, paralizzare il movimento vuol dire bloccare e irrigidire i muscoli in maniera forte. Perch significa proprio contrastare un impulso fondamentale che quello dellesplorazione, e quindi paralizzare il movimento significa creare i presupposti per una struttura masochista.

Il carattere masochista: linibizione alla libert Roberto SASSONE Proprio perch ha dovuto frenare tutto limpulso vitale anche capace di reggere grandi carichi, allenato a trattenere quindi a reggere e a sopportare. In questo reggere e sopportare c anche la qualit da prendere in considerazione, nel senso che in questo reggere c anche una determinazione da sfruttare come risorsa, per noi operatori e terapeuti, nel trattare un caso del genere. Come nellorale c la risorsa del movimento del piacere, nel masochista c la risorsa della determinazione. Mentre lorale ha un corpo scarico, si affloscia, e quindi attivare il piacere per lorale significa attivare la possibilit di nutrirsi e 1

gratificarsi in maniera pi autonoma, nel muscolare-masochista incentivare il movimento e la sua determinazione significa dare la possibilit di sbloccare questa paralisi che lo porta a contenere un quantitativo di energia enorme, perch il masochista ha molta energia da spendere, se trova realmente la causa giusta, quella che corrisponde alla sua aspirazione profonda. Parlando di struttura fisica, cos come lorale, che in quanto scarico, ha un torace infossato, spalle chiuse, gambe esili e poco grounding, la struttura fisica del masochista, proprio perch ha questa capacit di reggere, molto pi solida e a volte tozza, con spalle grosse, il collo incassato e taurino, torace gonfio, e spesso con gambe come tronchi. Essendo abituati a trattenere il loro movimento, hanno delle grosse contrazioni al livello della zona delle natiche, della zona anale, del pavimento pelvico e la parte interna delle cosce. Se noi ora simulassimo latteggiamento del trattenere, cosa accade? Ogni parte del corpo chiusa e contratta. Quando si lavora con una persona con una struttura masochista, la prima cosa che viene fuori che si sente imprigionato, e gi sentirsi tale significa esser consapevole, questo molto, percepisce il peso che prima non sentiva. Questo valido per qualsiasi struttura caratteriale. Vale come indicazione che riuscire a passare prima dello scioglimento di un blocco, attraverso la sensazione del disagio e della contrazione in una determinata parte del corpo, la base per poter poi aiutare a sciogliere. I primi contatti con il corpo sono dolorosi, a seconda di dove uno ha le proprie contrazioni, perch finalmente uno sente quello che gi cera ma che non veniva percepito. E una contrazione non pu essere gradevole. Se si passa attraverso il dolore si d allaltro la possibilit di mettere lattenzione su dove pu sciogliere. E mettere lattenzione su ci significa dargli la possibilit di passare dalla sensazione fisica che viene individuata, allemozione che collegata a quella sensazione fisica. Perch bisogna ricordare che emozione e contrazione sono due facce della stessa medaglia, cio il corpo tutto emotivo, non si pu sciogliere veramente una contrazione -leggi difesa- se non c la liberazione consapevole dellemozione tenuta bloccata da quella parte del corpo. Andando avanti in questo processo, naturalmente questa esplorazione porter ad un altro evento che accade gradualmente: man mano che la muscolarit diventata sempre pi sviluppata e quindi c la libert del movimento, si comincia ad attivare un altro livello del desiderio-piacere. Non siamo pi nel livello piacere diffuso nel corpo come nelloralit, ma si comincia a sviluppare il primato dei genitali. Si attiva la zona dei genitali. Stiamo parlando dei primi tre anni di vita. Questo piacere che legato alla sensazione dei genitali, introduce unaltra tematica, che non pi la tematica del piacere indifferenziato, ma la tematica dellattrazione maschile-femminile. Su tale tematica ci sarebbe da parlare molto, diciamo fondamentalmente che anche qui vengono fatti dei danni molto evidenti. La libert del piacere la base della libert del pensare. La base della sessoeconomia come diceva Reich. Nitamo MONTECUCCO Nella crescita, se tutto va bene, noi osserviamo un secondo periodo critico. In realt quello che accade molto comunemente che la rigidit della struttura familiare -che pu essere della mamma o del padre o della nonna, che vive pi nel passato che nel presente in casa-, condiziona la crescita del bambino. Comunemente viene a crearsi questa polarizzazione dove il bambino nella sua crescita ( come un animaletto che si muove, comincia a sgattaiolare, guarda, tocca, fa delle cose) comincia a venire fortemente condizionato dalle ansie, dalle paure, dal controllo della struttura materna o familiare. Che cosa succede normalmente? La mamma ha paura che si muova e non lo lascia muovere, ha il terrore del controllo e lo continua a controllare, tendenzialmente ansiosa e continua a trasmettere questo senso di incertezza e insicurezza in tutte le cose. Il punto di controllo. Nel passato non esistevano i pannolini, per cui ogni volta che il bambino si sporcava innestava un maggiore controllo degli sfinteri anali da parte della mamma che trasmetteva ulteriori ansie, paure e sottili angosce che vanno tendenzialmente a controllare tutti gli esercizi primari di espansione psicomotoria del bambino. Quindi, tendenzialmente creano nel bambino un bisogno di controllo, un meccanismo che, purtroppo, molto comune. Non tanto il controllo sfinterico che adesso prevalente (pensiamo alla sostituzione dei moderni pannolini usa e getta), molto di pi, invece, nelle giovani generazioni il controllo generale. Nella civilt odierna c un 1

maggiore controllo generale: mentre, fino a qualche decennio fa, i bambini potevano essere relativamente liberi con spazi maggiori (vivevano pi in campagna) o avevano tempi pi dilatati, ora vivono tra le macchine, la televisione, in case sempre pi piccole e con tempi sempre pi stretti, con unansia di controllo maggiore. Il tipo di meccanismo che passa genera una tipologia ampiamente molto comune del carattere masochista. Il masochista ovviamente un termine molto grosso. Una volta comprendeva il carattere anale , ma dato che negli ultimi due, tre decenni si visto calare fortemente questo tipo di controllo, stato come sostituito con un altro, per cui una certa tipologia comunque continua a sottostare. La mia sensazione che pi del controllo anale, che era pi unidentificazione che Freud aveva messo in evidenza, pi un carattere della mamma o della famiglia che continua ad interferire con lapertura psicofisica del bambino. Roberto SASSONE Agganciamoci a questo discorso del periodo che Freud chiam della fase anale, e che noi possiamo invece tradurre in una chiave pi moderna e funzionale. In realt il fatto che Freud abbia parlato del carattere anale e lo abbia collegato allo sfintere legato alla funzione dellevacuazione, ha anche un significato fisiologico in termini pi generici. Verso i due anni di et si comincia ad avere il controllo volontario della propria muscolatura. Il bambino finch non riesce ad alzarsi in piedi e non comincia a camminare e non ha la capacit di controllo sulla sua muscolatura, non pu fare tutta una serie di operazioni di trattenimento, perch il corpo non glielo consente. Il tratto anale del masochista il tratto di una persona che impedita nella sua possibilit di agire la propria vitalit, per cui lui trattiene con la sua muscolatura generale e blocca il suo movimento vitale: blocca le sue emozioni, blocca la sua azione, blocca la sua aggressivit. Questo lo pu fare fondamentalmente nella fase dai due ai cinque anni, proprio perch il corpo glielo consente. Quindi, la struttura del masochista una struttura carica di energia. Il suo corpo, al contrario del corpo dellorale (che ha un corpo pi esile, con un torace scarico e una dimensione di richiesta), un corpo che capace di contenere e assorbire grosse cariche di energia e di sostenere molte responsabilit. Fondamentalmente nella dinamica familiare c una madre che ha il potere, ha la direzione e il comando, e c un padre sottomesso o assente. Questo tipo di madre induce nella relazione con il bambino questo messaggio: tu devi fare come ti dico io! Questo il modo per avere lamore dalla madre, per cui il bambino si trova in una situazione terribile: se vuole essere amato dalla madre deve fare quello che la madre gli impone e non pu dire di no, non pu rifiutarsi. Per essere s stesso deve, invece, dire di no alla madre, il che gli impossibile perch significa la negazione della relazione con essa. Allora impara a soddisfarla e a trattenere tutti i suoi impulsi che lo porterebbero verso laffermazione, verso lespansione, verso il gioco e la scoperta. Nitamo MONTECUCCO Non detto che questo tipo di madre imperante si esprima sempre con le parole, pu anche mostrargli unipergentilezza e iperattenzione e quindi essere una mamma buona. E dato che lei cos, quando il bambino, al suo primo anno di vita, comincia a muoversi, lei l che interviene prepotentemente e lo blocca. Conosco una bambina che gi allet di un anno aveva la struttura masochista completa. La mamma una persona che ha paura di vivere, ha grandi difficolt di comunicazione, un forte senso di possesso nei riguardi della bambina su cui esercita un forte controllo. La bambina sempre compressa, rifiuta tutte le attivit vitali forti, ha un continuo trattenimento. Daltronde lei vuole molto bene alla mamma che le mostra tutta una serie di attenzioni reali, ma quello che passa infine lautocontrollo e la paura e quindi tutta lenergia vitale soprattutto quella del Fegato e dellespansione - viene contenuta e tutta questa forza diventa una carica interna, come se la pelle dovesse irrigidirsi e contenere tutto. 1

Roberto SASSONE Ci mostra in maniera pi chiara che quello che passa nella relazione tra madre e figlio non tanto il linguaggio verbale, ma il reale tipo dintenzione che c. La madre apparentemente buona e sorridente e pu essere talmente inflessibile da far comprendere che il suo sorriso si spegner se il bambino non come lei vuole. Questa struttura caratteriale, quindi, una struttura che portata ad accontentare e assumersi responsabilit. Pu anche essere una grossa qualit una volta che viene estrapolata dalla situazione nevrotica caratteriale, poich queste persone hanno comunque una grossa capacit di lavoro, molta determinazione, una grande capacit di sopportare degli sforzi, sono affidabili. Tutto questo anche un pregio, se uno riesce a liberarsi dalla sua trappola caratteriale e diventa un individuo capace di determinare la propria scelta nella vita, usando qualit che sono state formate paradossalmente dalla sua nevrosi. Ed qui che loperatore pu intervenire e trasformare quella che era unincapacit in una possibilit maggiore di affermarsi nella vita. Ora, siccome la struttura masochista ha la necessit di contenere le sue emozioni, blocca fondamentalmente la sua energia dalla gola fino a tutto il torace (in genere sono persone con strutture grosse), nel diaframma e nellano che interessato alla necessit di contenere. Questo lo possiamo vedere fisiologicamente. Se abbiamo un minimo di contatto con il corpo, ci accorgiamo che le nostre natiche si stringono o quando dobbiamo controllare o perch abbiamo paura. Il corpo fa questo del tutto spontaneamente, per cui impariamo a sentirlo e a vederlo. Se il masochista non si nascondesse pi dietro la sua disponibilit e gentilezza, si scoprirebbe che molto arrabbiato. Ricordiamo a questo proposito pi di un fatto di cronaca dove improvvisamente una persona gentilissima e a modo uccide un parente. La grande difficolt del masochista proprio la possibilit di provare il piacere. Per lui ottenere il piacere significa fare unoperazione corporeo-energetica opposta a tutto quello che ha imparato a fare per poter accontentare la madre. Il masochista per eccellenza contiene; al contrario vivere il piacere mollare. Collega il mollare a un terrore, perch essendo vissuto con lesperienza di s anche fisica di eterna contrazione, sperimentare il cedere viene vissuto quasi come una perdita di identit. Ha paura di smembrarsi, di cadere, di rompersi, dimpazzire. Quindi, nel trattamento con il masochista bisogna tener conto di tutto ci. La relazione terapeutica con il masochista molto complicata, ma interessante. Ho gi accennato che c la tendenza delloperatore o psicoterapeuta a voler aiutare il cliente. Con il masochista lerrore pi grande che si possa fare cercare in tutti i modi di farlo reagire e di farlo sbloccare e di fargli tirare fuori la sua emozione, perch in questo modo ci comportiamo nello stesso modo della madre. Gli stiamo chiedendo ancora una volta di fare il bravo e quindi gli rinforziamo proprio la dinamica da cui il masochista vuole fuggire. Nitamo MONTECUCCO Quando lo vedi osservi subito la chiusura della testa, senti la sua rigidit. Sente poco il corpo. Sono anche delle persone intelligenti e sensibili a cui ti viene voglia di dire E dai, smollati! Vivi! Apri! perch lui ha paura di muoversi, chiss cosa succede. Intanto, poi, la mamma non lo ama pi. La mamma gli ha trasmesso mille paure e ansie. Gli ha trasmesso, soprattutto, lidea che per lui lapertura pericolosa, paventa una perdita del controllo e non esiste pi. Roberto SASSONE A questo punto vediamo cosa si deve fare e cosa non si deve fare con il masochista. Anzitutto bisogna saper creare una relazione in cui lui abbia i suoi tempi di scelta nel mollare. Bisogna dargli la possibilit di poter scegliere il momento in cui pu lasciarsi andare. Non deve viverlo come un dovere o come un dovere di accontentare il terapeuta. Quindi, sempre come operatori, anche nel lavoro sul corpo pi un accennare una possibilit di respiro, di mollare anche un pochino il torace con un tocco dolce e lasciare che sia lui a fare. 1

Nitamo MONTECUCCO Una delle cose che ho notato nel mio lavoro che masochisti un po si nasce. Ho trattato una famiglia, con due figlie. I due genitori sono normali, la madre normale mentre il padre di tipologia masochista, un po pesante, fisicamente pieno. Una figlia normotipo ed carina. La seconda figlia ha una conformazione pesante ed diventata un carattere masochista. Quando si dice in omeopatia carbonica in generale e calcarea in particolare, si parla di una struttura dove lintelligenza somatica, lintelligenza viva ridotta. In questo caso specifico la seconda ragazzina decisamente meno perspicace della sorella. Nonostante n la madre n il padre le dessero pi controllo dellaltra, lei si creata una struttura fortemente masochista, mentre la sorella non ce lha. Aveva gi un fenotipo che lavrebbe certamente portata pi facilmente ad essere di quella tipologia. Invece, la sorella aveva una tipologia pi normotipo e pi esteriore, il condizionamento del controllo e delle pressioni su di lei non aveva molta presa. Invece, nella concezione pi piena dove nel sistema linfatico prevale la rotondit del corpo e la lentezza, immediatamente molto pi consono a fermarsi e a chiudersi. Quindi, un carattere orale classico magro, un po spinto, se lo chiudi diventa piuttosto un nevrotico, diventa un reattivo, diventa un frustrato o nervoso, ma non diventa un masochista. Quindi, in questa tipologia particolare c, secondo me, una forte base di struttura fisica di partenza, una predisposizione, il resto lo fa sicuramente la struttura materna. Roberto SASSONE Per questo motivo importante vedere il percorso delle varie fasi. Per esempio nella struttura masochista utile vedere che cosa avvenuto nella fase dellallattamento con quella stessa madre con quei tratti di controllo e di predominio. Anche nellalimentazione molto facile che il masochista abbia subito uninvasione rispetto allorale che energeticamente pi scarico. La madre del masochista non tiene conto dellesigenza del figlio, non la rispetta, ma vede soltanto la sua necessit, secondo il suo schema e il suo progetto, di ci che il meglio per il bambino. Quindi un masochista, anche come nutrimento che ha avuto, facile che sia pieno e che abbia la tendenza ad ingrassare. Bisogna collegare le varie fasi per capire meglio lindividuo. Nitamo MONTECUCCO Nelle famiglie, molto spesso, i figli hanno tipologie e caratteristiche diverse. Uno quello pi veloce che riuscito a scappare di casa pi in fretta, laltro quello rimasto in casa e su cui si riversa tutto linvestimento futuro per la vecchiaia dei genitori. Questultimo, nel peggiore dei casi, dove la mamma pi imperante o dove la struttura pi rigida, non si muove pi di casa. O se va via di casa sar perseguitato da un controllo continuo. E normalmente quando c questa situazione nellinconscio del bambino, nellorale c comunque il grande desiderio di avere la mamma o un po di rabbia per la mamma che non ti ha data la tetta, ma c pur sempre una dinamica di cuore aperto. Nel masochista spesso questa mamma veramente invasiva: ti ha fatto sentire amato, ma non ti ha veramente amato. Si crea cos unidea della donna tale che nella vita non avr voglia di sposarsi. C una chiusura di fronte ad una relazione oppure si crea una situazione dove la moglie gli fa di nuovo da mamma dominante e quindi si sente protetto. Roberto SASSONE Vediamo cose molto pi semplici. Dallutero materno nascono maschi e nascono femmine. Questo vuol dire che la relazione con la figura femminile ce lha sia il maschio che la femmina, soltanto che il maschio nel suo sviluppo libidico continua la relazione con la donna. La donna ha la relazione con la madre, ma nel suo sviluppo deve incontrare un altro oggetto dinvestimento libidico, ovvero il padre e successivamente un uomo. Ha pi possibilit di sganciarsi, perch va verso un maschile, non va di nuovo 1

verso un femminile e quindi non c un rinforzo. Questo aspetto, che pu sembrare banalissimo, fondamentale. Nitamo MONTECUCCO Infatti, chi rimane in casa pi facilmente il cocco di mamma che non la cocca di mamma. Questa una tipologia di carattere comunissima. Considerate che lanno scorso il secondo gruppo in Accademia presentava una fortissima predominanza di comportamento da tipologia masochista. Non avevano tanto il conflitto con il padre e neanche con la madre. Avevano una pesantezza con la mamma: la amo, non posso distaccarmi. Quindi, quando abbiamo fatto lapertura del cuore non usciva niente. Mentre nellorale a volte il cuore tanto e nello psicopatico pieno perch rinforzato dalla mamma, nel masochista il cuore molto ristretto e respira poco, il corpo piuttosto rotondo, la pancia piena. Roberto SASSONE Nel masochista il torace sta fondamentalmente in inspirazione, perch non riesce a sgonfiarsi. Mentre lorale non riesce a prendere, il masochista pieno e non riesce a svuotare. A questo punto vorrei fare unaltra osservazione: quando c una madre che controlla ossessivamente e un figlio che la soddisfa in tutto per farsi amare - se poi il padre veramente debole e insignificante ci sono i presupposti perch si sviluppi unomosessualit. Ci sono molte situazioni di omosessualit che hanno questo quadro. Vivono con la mamma che li ha castrati definitivamente, quindi laggressivit virile non c pi. Non c lidentificazione con il padre, e per essere amati dalla madre si toglie energia al fallo. Questo tipo di omosessualit di carattere passivo. Mi fermo qui sullomosessualit, perch un tema troppo complesso. Nitamo MONTECUCCO Uno dei meccanismi chiave dellomosessualit il condizionamento sociale a non riprodursi. Questa una delle tante basi, anche perch allinterno di una societ iperpopolata come la nostra, la polarizzazione maschio/femmina non pi cos necessaria. Tutto molto mediato per cui la polarit diminuisce, c un codice genetico che scatta. In sovrapopolazione non pi necessario fare figli, la polarit maschio/femmina viene diminuita e quindi a questo punto va bene tutto. Dallaltra parte, scattano dei meccanismi psicologici dati dalla mancanza di polarit tra i genitori o con i genitori e il figlio. Roberto SASSONE Da tener presente che le nevrosi sono sociali e culturali. I caratteri che vedeva Freud difficile vederli adesso.

Il tratto nevrotico: iperreattivit da stress e incapacit di relax Nitamo MONTECUCCO Il carattere nevrotico una personalit caratterizzata da uno stato cronico di stress, di tensione e ipereccitazione del sistema globale, in particolare del sistema nervoso. La tipologia nevrotica nasce quando non vengono rispettati i ritmi lenti naturali di equilibrio tra il sistema nervoso, il sistema cardiaco e il sistema fisico; il sistema nervoso subisce un condizionamento alliperattivit. Comunemente si definisce la persona nervosa. Questa caratteristica nervosa una caratteristica che prevale enormemente nelle donne negli ultimi trentanni. Da quando le donne, grazie al processo di emancipazione che trentanni fa ha portato avanti il femminismo, si sono accordate ad una tipologia sociale che assolutamente maschile, per ottenere gli stessi diritti degli uomini. Quindi hanno cominciato a fumare come gli uomini, tanto che lincremento della crescita della libert delle donne parallela al numero di sigarette fumate ed allentit della malattia del cancro che si divulgata tra loro. E molto vicina alla 1

diminuzione del seno che un linfatico come apertura e dolcezza, le forme rotonde, i tempi lenti. Tutto questo stato in qualche maniera cancellato e quindi le donne hanno sviluppato una struttura rigida, nervosa, che diventata comunissima. Questo anche parallelo alla diminuzione alla lattazione da parte dellle donne industrializzate. Il latte sempre il linfatico. Tutta quella parte stata ridotta. Lo stress era prima una caratteristica molto pi maschile, perch luomo si trovava a gestire il mondo del lavoro, leconomia, un mondo in rivoluzione. Man mano che le donne si sono avvicinate al modello maschile hanno assunto anche loro una sottile nevrosi, perch non vanno pi lente come dovrebbero andare, non vanno armoniche, non vanno con i tempi biologici come dovrebbero andare. Se nella tipologia del bambino/a che nasce c una mamma che non li allatta, una mamma che li controlla e il bambino ha una tipologia particolarmente nervosa, uno degli elementi fortemente dominante che viene fuori il nervosismo. C sempre un meccanismo di sottile conflitto interno. Questo conflitto nelle donne diventa relativamente grave perch sono loro che gestiscono i figli e, quindi, questo meccanismo passa rapidamente ai figli. I figli, nelle famiglie con un livello intellettuale e sociale nella media o superiore, assumono frequentemente il carattere nevrotico. Notate che sotto qualsiasi cosa venga detta c sempre un filo di rabbia. Uno parla e di nuovo c, seppur in forma minore del carattere schizoide, questa tendenza ad avere una rigidit della spina dorsale e a vivere le cose con una sottile negativit, con una sottile conflittualit. Quando voi fate un maternage ad uno schizoide lui non c, rimane teso e tutto deve essere sotto controllo. Se lo fate ad un nevrotico lui si lascia andare, si accuccia, lo sente, per rimane sul mentale, ti dice subito che non molto contento, ti crea un conflitto. E una tipologia molto comune che pu contaminare tutti i caratteri, trasversale, per estremamente sensibile alle terapie. Non hanno particolari problemi: basta talvolta appoggiare una mano sulla fronte o sul cuore e loro si lasciano andare. Sono quelli che si appassionano, ci stanno, giocano con te, sono in qualche modo intraprendenti. Sono quelli che ti danno maggiori soddisfazioni, perch non essendo tanto gravi si hanno dei risultati in tempi brevi. Quando, invece, questa caratteristica sfocia in altre caratteristiche, come il rigido, diventa pi difficile.

Il carattere psicopatico: la sfida alla vita Nitamo MONTECUCCO Passiamo ora allo psicopatico. Vediamo la differenza tra il masochista e lo psicopatico per vedere meglio la dinamica che avviene. Abbiamo detto che il masochista deve accontentare la madre, ma che madre? Una madre che gli impone la sua autorit e, quindi, una madre castrante. Lo psicopatico ha una relazione importantissima con la madre, ma di altro tipo. Lo psicopatico una struttura che viene montata da una madre che vede nel figlio la possibilit di realizzare il sogno della sua vita. Suo figlio meraviglioso, intelligentissimo, un figlio che la riscatter dal padre o addirittura che prender il posto del padre. Questo accade quando il padre muore e il bambino ancora in tenera et e lei si trova sola con lui che diventa il suo mondo. Anche qui c un bambino che impara a soddisfare la madre, ma non la madre imperativa e castrante, bens una madre che si allea con il figlio e gli fa credere di essere speciale. Al contrario della madre castrante del masochista, gli d un sacco di possibilit: gli fa fare nuoto, il pianoforte, scherma e sviluppa una grande intelligenza. Dobbiamo immaginare che questo meccanismo un meccanismo vincente nel senso che realmente poi questo bambino comincia a ricevere delle conferme. Infatti, gli psicopatici hanno sempre successo per tutte queste caratteristiche enunciate. Ma qual laspetto fondamentale dello psicopatico? Lo psicopatico talmente centrato su s stesso, perch ovviamente tutta la sua realizzazione dimostrare il suo grande valore con la complicit della madre, che tutto il resto del mondo semplicemente uno strumento. Lo psicopatico non sa amare, lui vede gli altri come oggetti che pu usare a piacimento. Egli pu addirittura, in forme psicotiche molto pi gravi, tagliare le persone a pezzi, perch per lui sono realmente degli oggetti da rompere. 1

Roberto SASSONE Nello psicopatico c lesasperazione delle aspettative del genitore, soprattutto per i maschi le aspettative della madre e per la donna verso il padre. Anche se in genere non si parla della psicopatica, dovete sapere che queste strutture caratteriali nascono in epoche storiche, e quindi visto che la nevrosi il prodotto di una situazione sociale, le nevrosi cambiano o si evolvono a seconda di come cambia una societ. E per questo che non ci ritroviamo pi oggigiorno con queste definizioni, perch nel frattempo cambiata la societ e quindi cambiato anche il tipo di dinamiche caratteriali. Lo psicopatico la persona che vive per il potere, che deve realizzare le grosse aspettative della madre. In genere un bambino che viene pompato con le parole sei super intelligente, realizzerai e avrai successo nella vita. Quindi lo psicopatico collega la realizzazione del successo e del potere con lamore, come se il suo modo per ottenere amore (ma non consapevole) riuscire a diventare qualcuno nella vita. Tutto questo esaspera alcuni atteggiamenti quali: il potere sugli altri, la necessit fondamentale di avere sempre ragione, sviluppa una mentalizzazione molto forte. Lo psicopatico una persona molto intelligente che capace di avere anche un potere mentale sugli altri, capace di strutturare forme-pensiero e una serie di ragionamenti che riescono realmente a mettere laltro in difficolt. Quindi un leader. Lo psicopatico una struttura che deve chiudere il cuore, perch in qualche modo ha venduto il suo cuore alla madre, e il prezzo che ha pagato quello di diventare il migliore. Una struttura cos pi portata agli attacchi di panico, o al suicidio per fallimento, dal momento che la loro identit il successo. E una struttura ad alta densit energetica, mentre lorale a bassa densit energetica. Per mentre il masochista con alta densit energetica ha un ristagno di energie, lo psicopatico ha molte energie in movimento, perch le spende, le agisce. Quindi porta tutta lenergia in alto. Inoltre ha una buona sessualit, ma ancora pi esasperata del fallico-narcisista, ma a patto che sia un atto di potere, per dimostrare alla donna quanto potente, quanto ha valore. Ma ripeto, non la potenza del fallico-narcisista, che invece deve dimostrare la sua potenza per farsi bello. Luisa BARBATO Se vogliamo dare una lettura energetica dello psicopatico, fondamentalmente egli una persona che stabilisce un contatto diretto tra la parte del corpo, degli istinti, del rettiliano con la corteccia. E un movimento verticale diretto che in qualche maniera salta la parte limbica. Quindi, non avendo la parte emotiva/affettiva riescono a considerare gli altri come oggetti e non li connotano con lemozionalit, il senso di colpa o il senso morale che noi tutti abbiamo. Si tratta, quindi, di unintelligenza lucida sorretta dallistinto e dalle sottostanti forze primitive. Questo schema anche lo schema della nostra societ e della nostra cultura vincente. Questo il rischio culturale di massa del nostro sistema. Quando Nitamo Montecucco definisce la nostra societ tecno-rettile fa riferimento a una societ psicopatica. Pensiamo ai casi estremi, agli adolescenti che uccidono la propria famiglia o che gettano i massi sullautostrada. Ci sono tantissimi giovani che sentono questo tipo di disagio, proprio perch spesso sono in questa posizione rettiliana, molto sullistinto, che viene anche espressa dalla tecnica dove luso della tecnologia e la formazione dellintelligenza garantita attraverso lo studio scolastico ma che non prende mai in considerazione la parte affettiva Ogni volta che c un caso di psicopatia eclatante quello che colpisce le persone la mancanza di affettivit dei protagonisti. Einquietante il fatto che quando fanno le perizie psichiatriche tendono a sottolineare che queste persone hanno la capacit dintendere e volere, che sono persone consapevoli e lucide. Ci che, per, non viene mai misurato a queste persone la capacit di provare emotivit e affettivit. Tra laltro la psichiatria classica conferma che con queste persone non c niente da fare, perch questa mancanza, essendosi costituita in un periodo molto lontano dello sviluppo della persona, difficilmente viene recuperata, malgrado queste persone siano molto abili nel condurre e sedurre per la loro intelligenza seduttiva. Abbiamo il caso di Erica di Novi Ligure che stava gi riuscendo a uscire dalla 1

prigione, perch aveva sedotto e convinto della sua innocenza chi lavorava nella struttura. Negli Stati Uniti, quando ci sono detenuti psicopatici, di solito lequipe cambia in continuazione per evitare di cedere alla loro seduzione. Nel caso ancora di Erica cosa nota che ha ricevuto centinaia di lettere di ammirazione da parte di giovani. Nitamo MONTECUCCO La mia lettura che hanno di base una forte mancanza di apertura del cuore. Guardiamo gli animali: in effetti ci sono degli animali che uccidono. Se guardiamo il leone non ci d la sensazione che uccida senza cuore, mentre per le iene diverso. Pensate agli usurai, ai mafiosi, a coloro che commerciano in armi, a quelli che fanno del male gratuitamente. E chiaro che in quei casi non c il senso del cuore, o c cos poco che rispetto ad altre istanze psicofisiche irrilevante. Auspichiamo una societ dove il cuore diventa simbolo di civilt, una base di civilt. E invece manca il cuore perch una societ organizzata per il guadagno, per lapparenza, per lavere e il possedere, e diventa facile, con un minimo di intelligenza, uccidere, massacrare, vendere, guadagnare, essere famosi. Roberto SASSONE Vorrei attirare la vostra attenzione su un breve passaggio tratto dal libro Il corpo non mente di Luciano Marchino, perch veramente esemplare. Mentre lo schizoide si tiene insieme per non andare in pezzi, lorale si tiene stretto per non sentirsi abbandonato, il masochista tiene fuori resistendo alle invasioni e ai soprusi e tiene dentro rinunciando allautoespressione per non perdere loggetto damore, lo psicopatico si tiene su per sentirsi allaltezza della situazione, il rigido si tiene indietro per non farsi coinvolgere nellamore. Nitamo MONTECUCCO Tutti questi caratteri non sono mai unici. Ad esempio per gli psicopatici abbiamo decine di strutture: ci sono quelli moderatamente psicopatici, quelli che hanno avuto un sostegno forte da parte della mamma che li ha rinforzati in una parte di ego, ma non detto che tutti abbiano risposto alla stessa maniera. Alcuni sono diventati dei palloni gonfiati, altri sono diventati delle persone determinate, altri ancora non ce lhanno fatta per mancanza dintelligenza o volont di riuscire e cos via. Quindi, abbiamo tantissime strutture, ci sono anche dei buoni psicopatici in grado di amare. Ci sono persone che da un cervello puramente rettile si rendono conto di aver fatto male e si ribilanciano. Quindi, lasciamo aperto il campo. Quindi, attenzione quando identificate una struttura: a volte la vedete forte, piena, e a volte la vedete meno evidente, ne vedete solo un tratto. Il piacere Che cos il piacere e soprattutto il piacere nella dimensione della relazione con laltro genere. Proviamo a unire due elementi. Nella spinta del movimento c questa grande possibilit di andare incontro al mondo. E quindi c la libert dellesplorazione. Senza questa spinta aggressiva non si pu arrivare alla genitalit perch ovviamente anche il movimento di desiderio delluomo verso la donna e viceversa un movimento di aggressivit. La spinta andare verso, per la soddisfazione del piacere. Siamo ancora ad un livello animale, ma che ha una grossa opportunit, non dispregiativo. Tra gli animali evidente la lotta per la conquista della femmina, e quindi laggressivit necessaria per la conquista della femmina, legata alla riproduzione. Anche nelluomo cos, la fase rettiliana per la spinta riproduttiva, ma nelluomo si attiva anche la parte limbica, laffettivit, lemotivit, che la porta per il contatto con il cuore. Non si deve confondere la porta del cuore con quella dellemozionalit; quando parliamo di contatto con il cuore parliamo di esperienza di identit, dellintensit damore che c nella esperienza dellidentit. Perch nellesperienza dellidentit (che non quella dellego) c la percezione del collegamento continuo con laltro da s, ovvero c lesperienza che laltro in realt non esiste come separato ma esiste come 1

continuo collegamento con la nostra presenza interiore. Ho fatto un salto, ma spesso ho sentito parlare di questo equivoco: bisogna stare nel cuore. Stare nel cuore non sentimentalismo, ma un atto di presenza amorevole, silenziosa e concreta. Per torniamo un po indietro. Questo movimento aggressivo va verso il femminile o verso il maschile. Ma cos il maschile e il femminile? Ricordiamoci una cosa fondamentale: ognuno di noi ununit. E quindi sia luomo che la donna contengono in s tutti i princpi e naturalmente luomo contiene dentro s il principio femminile. Forse non si dovrebbe parlare pi di maschile e femminile, perch significa dare connotazione culturale. Il principio femminile per luomo lattivazione di un altro tipo complementare di percezione della realt, vale a dire la percezione della realt con lemisfero destro. Vale a dire percepire attraverso lintuizione, attraverso una percezione diretta, attraverso unempatia. il contrario della discriminazione. Non sono sicuro ma credo sia stato pi un fatto culturale, che stato favorito pi un modo di funzionare nella donna rispetto alluomo. Di fatto in questo movimento, per luomo, per il quale mi riesce pi facile dirlo, c un elemento importantissimo: la molla del piacere anche qui unoccasione di incontro di un altro da s, che per il catalizzatore di una funzione poco sviluppata. Ovvero luomo attraverso il contatto con il femminile risveglia allinterno di s una funzione fondamentale di s senza la quale non pu essere interamente un individuo, cio non diviso. E finch c uno yin e uno yang, un femminile e un maschile che non comunicano allinterno di noi, diventa estremamente difficile comunicare allesterno di noi con un maschile o con un femminile. Quindi una grande occasione questa molla del piacere per realizzare un piacere ancora pi vasto, che non esclusivamente il piacere sessuale, ma il piacere sessuale che attraverso il collegamento con il canale del cuore diventa riconoscimento dellaltro come parte di s. Quindi non pi esclusivamente un atto in cui laltro oggetto di desiderio, come avviene a livello animale dove ha la sua funzione importante, ma laltro come possibilit di unit. Non un caso che poi, facendo un altro salto qualitativo, proprio lenergia sessuale in alcune vie come voi sapete, quelle tantriche, diventa strumento di base da affinare e da trasformare per realizzare lunione, attraverso la donna e attraverso luomo con questa parte di s. Quindi recuperare lesperienza della libert del piacere, ricollegandomi al discorso di prima, significa recuperare la capacit di scegliere la vita. Perch il piacere ci mette in contatto con lenergia vitale, che non patrimonio dellindividuo. Lindividuo immerso nella vita, e la vita non un termine astratto ma un campo ancora pi grande di energia che consente il continuo ricambio e la possibilit continua di azione finch non si esaurisce questa possibilit corporea, con la morte. Tornando alla sessualit come funzione primaria, quando questa funzione viene in qualche modo compromessa, viene compromesso il rapporto con il piacere. Ma siccome questo movimento al piacere rimane la base, una delle spinte che non possono essere paralizzate, si viene a deviare questo movimento. Persone che hanno superato pi o meno indenni le prime tre fasi e sono arrivate alla fase della genitalit, vale a dire sono in contatto con il piacere, nella nostra cultura intoppano con un grosso tema: quello del senso di colpa, la morale. Cosa produce il senso di colpa nelle strutture che hanno raggiunto questo livello (nel fallico, falliconarcisista, la donna isterica, le persone che usano la sessualit come strumento di relazione e di seduzione): determina una scissione tra il piacere e lamore. Ovvero, io mi muovo verso il piacere anzi imposto tutta la mia vita sul piacere, seduco molto, tutto il mio atteggiamento proiettato ad avere una relazione con laltro che basata su questa seduzione, ma a patto di non amare la persona che mi suscita questo tipo di desideri, perch se la amo la sporco in quanto sono arrivato alla genitalit ma questa si caricata del timore del peccato. Non a caso in tutte le religioni si parla della necessit di reprimere la sessualit. Dicevamo che la sessualit libert, se un individuo non libero di scegliere il piacere, vuol dire che non libero di scegliere il piacere ad altri livelli. Noi non dobbiamo immaginare il piacere esclusivamente come qualcosa di legato ai nostri genitali, il piacere la libera circolazione dellenergia nel nostro corpo. Il piacere significa la capacit di accettare la gioia di godere di qualsiasi manifestazione della vita. Quando una persona non riesce ad avere e ad accettare di perdersi nellorgasmo, difficilmente accetta il piacere di perdersi in un ideale o in un progetto, di credere profondamente in una struttura. C, direi quasi, un pensiero genitale e un pensiero non genitale. Una persona genitale pensa genitalmente e 1

viceversa. Una persona avara ha un corpo avaro, un pensiero avaro; una persona che ha un bisogno, ha un corpo di bisogno; una persona che seduce ha un corpo che seduce e un pensiero che seduce. Non si pu pensare di trasformare un pensiero come se fosse altra cosa di un corpo, o pensare di trasformare un corpo come se fosse altra cosa di un pensiero. Il corpo pensiero. Eurobindo e non solo lui, diceva che in molte tradizioni si parla della mente del mentale, della mente delle cellule, della mente del corpo. Come se ci fosse un mentale che ha vari livelli, sul livello dellenergia del pensiero, sul livello dellenergia della emotivit, sul livello dellenergia dellistinto, sul livello dellenergia del vitale, come se la cellula fosse la base della struttura di un individuo. Provando a dire con un pensiero molto sintetico che il corpo un grumo di pensiero si potrebbe rendere lidea di tutto questo. Quindi come c la paura di vivere nello schizoide, come c la paura dellabbandono nellorale, la paura dellazione nel masochista, la paura del fallimento nello psicopatico, cos c la paura della gioia, dellabbandono nel fallico e fallico-narcisista, oppure c il grosso desiderio di realizzare il piacere ma il prezzo da pagare il senso di colpa. I caratteri e la sessualit: il rigido, il narcisista e listerico Roberto SASSONE Ora vediamo la differenza tra un carattere psicopatico e un rigido come indicazioni di massima, non reichiane. Nella nomenclatura rigido fondamentalmente si inseriscono due strutture caratteriali: la struttura del fallico narcisista e dellisterica. Vediamone la differenza. Listerica (come termine lo trovo desueto) che trova come contraltare maschile il fallico-narcisista, ha la caratteristica di essere arrivata alla sensazione piacevole dei genitali, avere avuto anche una relazione di complicit con i genitori di sesso opposto, una relazione in cui per langoscia del genitore, che sente questo gioco seduttivo, ha fatto s che questo movimento verso il piacere stato bloccato dalla paura del genitore opposto. Al piacere si associa la sensazione che sia qualcosa di sporco, che non deve essere agito fino in fondo. Da questa caratteristica viene fuori che queste due strutture come se arrivassero sempre ad un punto in cui poi non realizzano mai, come il momento della donna o delluomo in cui stanno per essere in qualche modo coinvolti, scappano. Quindi il piacere non mai portato fino alla fine. Queste persone hanno una buona carica energetica, perch sono arrivate quasi vicino alla genitalit, hanno attraversato abbastanza indenni le fasi precedenti che abbiamo descritto. Quindi circola lenergia vitale nel loro corpo. In genere si riconoscono le isteriche dal movimento sinuoso dei fianchi e da come camminano, tutto quanto un accenno alla loro femminilit. E anche i maschi li si vede ostentare in qualche modo questa loro virilit. Le persone che si amano non possono essere coinvolti da un eros passionale perch come sporcare questo ideale damore, mentre le persone che non si stimano e si sentono oggetti sessuali possono essere desiderati e vissuti con un alta carica erotica ma il cuore viene separato dai genitali. Mentre lo psicopatico ha una relazione con la madre - ed una relazione ovviamente edipica - in unalleanza emozionale e proiettiva che ha il fine di realizzare il successo e il potere, nella relazione edipica del rigido o del fallico narcisista non c da parte della madre la richiesta tu sei quello che deve diventare grande nella vita, ma una vera e propria relazione seduttiva sul piano dellaffettivit e non del progetto di realizzazione. La madre riversa la sua affettivit sul figlio, amoreggia (che pu essere anche bello e sano, se misurato e senza richieste implicite), senza la richiesta di essere speciale o superiore a tutti quanti. Quindi, c la relazione edipica, ma pi sullaffettivit e sulla seduttivit. Il vero grande problema del carattere rigido o fallico narcisista che questa struttura ha passato abbastanza indenne tutte le altre fasi e incontra finalmente la madre come oggetto damore. A questo punto tenete presente una cosa importantissima che, per, crea la difficolt del genitore di sesso opposto: il bambino non fa differenza tra amore e sessualit. Egli ama totalmente, per cui il suo desiderio di contatto e la sua manifestazione di sessualit che non di genitalit - un contatto di cuore innocente e 1

pulito, se ha fatto gli altri percorsi con semplicit.. E la madre o il padre che si spaventa di questo tipo di relazione, perch ovviamente c la sessualit in questo contatto. Ed il timore e la sensazione di allarme del genitore, che invece si vive il senso di colpa o comunque una dimensione un po sporca della sessualit, a mettere in allarme il figlio. Nel caso del rigido o fallico narcisista la madre propone lincontro manifestando la seduttivit nei confronti del figlio per a condizione che non ci siano manifestazioni sessuali. Ed veramente il dramma del fallico o dellisterica (quindi, del rigido e della rigida) che ha accesso ai sentimenti erotici e di cuore (sono ancora uniti!), ma se vuole avere una relazione con la madre, deve scindere i sentimenti erotici dal cuore. Pu avere un rapporto di cuore, ma la sessualit non consentita. Qui nasce un fatto culturale negli uomini (che sta diventando sempre pi frequente anche nelle donne) ovvero che gli uomini possono avere rapporti sessuali forti ed eccitanti con donne che non amano mentre la donna che amano che nobile e angelicata non pu essere oggetto di desiderio. Si trovano ad essere meno potenti quando sono innamorati e pi potenti quando non c un investimento damore. Laspetto del fallico narcisista piacevole, una persona che ha una buona mobilit energetica, perch comunque giunto alla genitalit, per un seduttivo, come la madre faceva con lui. Se noi dimentichiamo i caratteri, questo meccanismo che descrivo un meccanismo frequente e che possiamo chiamare anche in un altro modo. Per, se noi come operatori cerchiamo di capire aldil delle definizioni che cosa accade quando ci sono questi tipi di vissuti, diventa pi facile operare. Il fallico narcisista ha una ferita damore, per cui fa il movimento, erotizza loggetto e poi si ferma perch si trova nellangoscia di questa sensazione. Ha magari una grossa potenza e una grossa carica energetica, ma non pu viverla insieme allaffettivit. Quindi, anche il bello irraggiungibile che si manifesta e fugge, come fa a sua volta listerica. E seduttivo, ma poi alla fine si tira indietro: la dannazione della donna un uomo cos. Il rigido, quindi, ha una struttura abbastanza mobile, per tirato. Il suo vero problema la paura, ha paura di amare. Su di lui si lavora sulla sua paura di amare, sul dargli la fiducia e sul fargli sentire che il suo affetto non viene negato. Per quanto riguarda il problema di Edipo c un triangolo in questo caso. Mentre nelle situazioni precedenti, che ho descritto, c un rapporto duale - la storia tra il bambino e la madre nelle varie fasi quando entriamo nella fase edipica c un reale confronto con il padre, ed il vero triangolo. Quindi, molto importante vedere che relazione c tra il padre e la madre. Bisogna capire effettivamente perch la madre riversa la seduttivit sul figlio anzich viversi in maniera pi piena la sua femminilit con il proprio compagno. Magari a volte c un ottimo rapporto intellettuale con il proprio compagno o un rapporto di stima, per manca la sessualit. Quindi, c tutta la parte erotico-affettiva di questa donna che viene negata e il figlio maschio le offre questa possibilit. Ad ogni modo sono donne pi sane, con una capacit di contatto damore. Non stiamo parlando della donna degli altri modelli precedenti, dellincapacit del contatto, di madri che non sentono il proprio corpo oppure donne ansiogene, ossessive o prevaricatrici o violente. Stiamo parlando di una situazione molto pi accettabile. Luisa BARBATO Una situazione molto comune, che viene definita come una delle caratteristiche importanti del nostro sistema sociale, questo investimento della madre sul figlio che diventa ad un certo punto simbolicamente il padre. Il padre viene privato della funzione sessuale che viene successivamente trasferita sul figlio. C una situazione collettiva di screditamento del ruolo delluomo, perch c unassenza del padre. Io vedo molto spesso questo passaggio dove il figlio viene eletto a compagno simbolico. Per quanto riguarda le donne, sarebbe pi facile parlare dellisterica secondo Freud, ma in questa sede preferisco parlare in maniera pi semplice del carattere vero e proprio isterico e della ragazza che arrivata al primo sviluppo genitale, il che avviene intorno ai 5-6 anni. A tale proposito c unipotesi 1

molto interessante che dice che in realt filogeneticamente lo sviluppo dellessere umano sarebbe completo entro i 5-6 anni ed entro i 10 sarebbe una maturazione genitale. In realt se non ci fosse stato uno sviluppo del sistema della corteccia si sarebbe pronti a 5-6 anni. Poi, per, c tutto un periodo di latenza fino alla pre-adolescenza, per cui lo sviluppo stato rimandato, perch c lo sviluppo di tutte le facolt. Infatti, nello sviluppo delluomo c questa doppia fase che in realt non c negli animali. E come se ci fosse uno slittamento della maturazione sessuale per permettere lo sviluppo di tutte le facolt cognitive e intellettive che altrimenti non si sarebbero potute sviluppare. Che cosa comporta questo doppio stadio? In realt si arriverebbe almeno dal punto di vista energetico ad una maturazione intorno ai 5-6 anni e quindi c tutta la triangolazione edipica. E una fase in cui si scoprono, si toccano, se non gli dici niente non fanno niente, girano nudi disinvolti. Dopo gli otto anni: tab, non ci si tocca, devono vestirsi. Se andate nei campi nudisti le uniche che hanno le mutande sono le ragazze dagli otto ai quattordici anni, il periodo premestruale e linizio delle mestruazioni. In effetti, lepoca pi delicata, di cambiamenti, emotivamente di vergogne. Nel caso della bambina c limpossibilit di andare verso il padre, perch questo viene inibito dalla madre. Spesso le bambine richiedono il contatto fisico con il padre, contatto energetico che ha anche delle sfumature di sessualit che la madre permette. Se questo processo non viene completato la bambina sviluppa una patologia isterica: va verso il padre, verso luomo, ha la maturazione, ci sono, sono disponibile, poi, per, non possibile. In questo processo ci sono coloriture diverse: se la madre permette ed il padre che blocca questo processo allora c unidentificazione positiva con la madre. Altrimenti ci pu essere una situazione di conflittualit con la madre e di maggior rifiuto della femminilit. Poi, ci sono vari sottotipi. Comunque, chi listerica? Siccome in teoria il carattere isterico di una persona che ha avuto tutte le fasi precedenti che si sono sviluppate normalmente, listerica una persona che ha una certa mobilit fisica. Anzi, si dice che ha una certa agilit, una certa sensualit, esercita seduttivit e fa del maschio il suo riferimento prevalente, perch l il blocco. Quindi, quando vedete le ragazze che sono tutte prese dal gioco della seduzione capite che il tema l, c un blocco interiore edipico. Questo uno schema teorico su cui ho personalmente dei dubbi, perch secondo me nella realt non mai cos. Ormai trovare una vera isterica difficile. Magari ci fossero solo le isteriche, perch vorrebbe dire che ci sono tutte le strutturazioni pre-edipiche di cui abbiamo parlato: tutta loralit, la separazione del parto, tutta la fase anale avrebbe dovuto svolgersi bene. In realt non cos. Ci sono da fare delle distinzioni. Si definisce la reazione isterica, che la pi superficiale, limprovvisa reattivit che poi viene definita isterica, ma che ha poco a che fare con la genitalit. Mentre possiamo definire il tratto isterico un tratto di copertura, e questo troviamo pi frequentemente. Cio, questo gioco di seduttivit nelle donne si vede bene: lesser molto puntate sul maschio, sulla conquista, sul piacere, sullessere ammirate, sulla leggiadria (pensiamo alle ballerine brasiliane). Spesso questo un tratto di copertura, come se lultima fase vissuta nello sviluppo fosse quella che viene messa come sistema relazionale, ma che in realt nasconde ben altro. Nelle varie posizioni isteriche possiamo distinguere molte sotto-posizioni. Se togliamo il tratto isterico nel giro di poco tempo se ne va via, perch un tratto di copertura. A quel punto emergono le posizioni sottostanti che coloriscono anche il tratto isterico. Ad esempio, c unisteria di conquista e fuga: seduco, mi piace molto sedurre e poi abbandono. Questa unisteria con un tratto fobico sottostante, c unallarme. Poi, esiste unisteria che copre unoralit, che molto comune, e fa disperare gli uomini: la donna si presenta con un tratto isterico molto seduttivo e leggero, e quando arriva allo scopo tutto il gioco di seduzione serve a colmare loralit e luomo serve da riempitivo, deve continuamente riempire il bisogno, deve allattare e, quindi, c lattaccamento. 1

Poi, esiste invece unisteria che di copertura a un tratto fallico. E una donna che nella relazione con il padre ha in realt sviluppato un processo di conflitto e di identificazione, cio non riuscita ad andare verso il padre perch cera un conflitto, una situazione di competitivit. E una persona che magari ha unidentificazione con il padre anche perch c unimpossibilit didentificazione con la madre, per cui la situazione seduttiva diventa una situazione di sfida nei confronti delluomo. Vive questi rapporti amorosi che vanno in escalation simmetriche: c una grande seduttivit, poi c un abbandono, poi ci sono le urla e le grida e poi la ripresa e cos via. Tutto questo perch spesso dietro c una posizione femminile disteria di copertura di una posizione fallica in competitivit con luomo. Questo per darvi solo degli accenni, per farvi capire com importante leggere le varie situazioni come tratti che si combinano. Quindi, a seconda di come si mettono i tratti si legge la persona. Nellisteria particolarmente semplice, perch quasi tutte le donne hanno tratti isterici ad eccezione delle donne ossessive, intellettuali.

Le pi comuni tipologie Nitamo MONTECUCCO Abbiamo identificato delle tipologie primarie che possono essere importanti se riusciamo a identificarle, per avere sia unidea generale della loro struttura di base, di come si venuto a creare il loro blocco, sia unidea dei loro punti deboli, su cui eventualmente si pu fare unazione di aiuto e di sostegno. Per questo cercherei di entrare il pi possibile nella struttura della vita media e di far un excursus su quelli che sono i casi pi normali di strutture critiche delle persone che potrebbero arrivare da voi con bisogno di aiuto. Partirei non tanto dalle personalit, quanto dalle cose pi comuni che capitano. Per esempio potrebbero capitarvi molto comunemente delle persone che vi chiedono qualsiasi cosa, ma ci che vi stanno realmente chiedendo di farli uscire dalla depressione. Vi raccontano mille cose, ma essenzialmente che hanno un processo di crisi interna e hanno bisogno di aiuto. Unaltra delle tipologie assolutamente comuni che vedrete sono le persone che sono in un momento di crisi esistenziale: attorno a loro sta cambiano il mondo, stanno cambiando le relazioni, sta cambiando il lavoro, stanno cambiando i loro sentimenti che li connettono con la rete delle relazioni. Quindi, vengono da voi con una piccola scusa - per labbandono del fidanzato o la moglie che non ha pi voglia di fare lamore con il marito - ma in realt ci che voi riuscite a vedere in queste persone che sono in un momento di passaggio e che hanno semplicemente bisogno di un centro. E la crisi esistenziale. Ieri mettevamo in evidenza come, soprattutto in questo momento storico, molte persone che sono gi normalmente con il cuore aperto, lhanno dovuto chiudere. Dentro hanno un cuore che batte e che soffre e fuori tutta la sofferenza che non riescono pi a gestire. Voi, in questi casi, entrate e ascoltate quello che di positivo queste persone hanno dentro. In seguito avrete mezza giornata intera per guardare con attenzione la psicopatologia, perch dovrete assolutamente imparare a riconoscere i casi. Finora abbiamo parlato di caratteri: lo schizoide, il rigido, lorale ecc. Ma a volte arrivano persone che sono borderline o che sono psicotiche oltre misura e voi non avete assolutamente gli strumenti per poterle aiutare. Quello che potete fare per aiutarle consigliargli un buon psicologo, un buon medico, una buona struttura, consigliargli di entrare in un iter di crescita che comprende un lavoro di profondit che voi non siete tenuti a fare. Persone depresse hanno bisogno a volte di una psicoterapia o a volte hanno bisogno di uno psichiatra. Se sono andati oltre un certo limite, perch se la persona piange tutto il giorno inutile che gli fate il massaggino del piede o lo fate danzare. Evidentemente ha dentro un meccanismo contorto che non gli permette di vivere la sua vita e che deve essere risolto con degli strumenti potenti Se, invece, la persona ha una depressione psicofisica lieve ed un po insoddisfatta, voi le potete dare unenorme aiuto: sia in questo caso sia nel caso della persona che ha crisi di relazione o crisi di identit in senso semplice - per esempio improvvisamente non se la sente 1

pi di fare il suo lavoro oppure la donna che per anni stata una brava moglie e ora non ce la fa pi -, sono situazioni intermedie. In tutte queste situazioni quello che voi potete fare applicare le norme generali di empatia con la persona e le pratiche di vostra competenza. Si articola il suo bisogno nella realt. Abbiamo visto degli ottimi risultati con lo shiatzu, con la danzaterapia, con il respiro, con il craniosacrale e altro, e quello che spesso succede questo atto magico che risolve il bisogno della persona. Se particolarmente teso e rigido si fa tanto lavoro sul corpo. Se non sente il corpo gli fate il massaggio ayurvedico. Se, invece, un carattere masochista con un corpo duro e coriaceo, gli fate il rebalancing che lo scioglie nelle strutture di profondit. Se ha subito incidenti o operazioni chirurgiche gli fa bene una sessione di craniosacrale e il lavoro sulle cicatrici. Quindi qualsiasi tecnica voi usate quello che esce lemozione. Spesso esce lemozione del momento in cui la persona si fatta male, non esce il dolore fisico: uscir la rabbia, la paura, la tristezza. Gli si fa vivere lincidente e magari esce il dolore del recente abbandono della fidanzata. Poi, ognuno di voi ha una tecnica che ha delle sue specifiche funzioni, ma ci che vogliamo veramente trasmettervi in questo momento limportanza assoluta di come voi entrate energeticamente ed interiormente in contatto con la persona. Se pensate, ci sono tantissimi che pagano un analista per parlare al muro e lanalista scrive due cose e tenta invano di non addormentarsi. Voi potete fare lo stesso lavoro con meno danaro e molto pi cuore e presenza.

Lo schema generale della struttura della personalit Per riassumere quanto dello fino ad ora sui caratteri e le qualit umane diciamo che la comprensione delle varie identit una parte particolarmente utile e interessante, uno schema globale composto da almeno 5 schemi sottostanti, con cui voi dividete le persone: 1. 2. 3. 4. 5. lidentit: quanto la persona ha realizzato il suo centro, la sua essenza la polarit: quanto la persona polarizzata sul maschile-yang o sul femminile-yin le tre strutture: quanto la persona polarizzata su pancia-istinti, cuore-emozioni, testapensieri i Chakra - Shen: quanto la persona polarizzata sulle sette energie essenziali dei centriorgani Le personalit secondo la bioenergetica, lenneagramma, la psicologia transpersonale, lastrologia, ecc..

Al punto 1) abbiamo le persone con unidentit integra e stabile; quelle con un io debole e vacillante; quelle con alterazioni pi gravi di perdita o vuoto di identit, di psicosi. (I Tavola delle Equivalenze Psicosomatiche) Al punto 2) troviamo persone pi neutre e bilanciate; persone pi nellenergia femminile-yin, dolce, intuitiva; persone pi nellenergia maschile-yang, decise, intraprendenti, razionali. Oppure se volete usare i codici indiani: quello pi tamasico (basso-denso), quello pi satvico (equilibrato-armonico) e quello pi rajanico (focoso-energetico). (II Tavola delle Equivalenze Psicosomatiche) Al punto 3) abbiamo le personalit di pancia, pi istintive, fisiche; le personalit di cuore, pi affettive, emozionali; le personalit di testa, pi mentali e intellettive. (III Tavola delle Equivalenze Psicosomatiche) Al punto 4) troviamo le sette energie psicosomatiche essenziali, riprese dalle tradizioni indiane e taoiste, che ci offrono un punto di riferimento estremamente articolato e complesso con cui interpretare le qualit 1

delle persone. (Mappa Psicosomatica Essenziale) Attraverso questa comprensione complessa delle varie personalit voi riconoscete i loro tratti, i loro schemi fisici, energetici, neuropsichici di base e ci vi serve per capire la struttura dellidentit. Anche in ogni contesto spirituale trovate tutti i tipi. Trovate maestri spirituali di tutti i tipi: quelli orientati sul cuore, quelli orientati sulla mente, quelli molto fisici. Facciamo qualche esempio semplice: sicuramente Ges era molto di cuore sul lato destro, era un personaggio che non si faceva dire di no da nessuno (piuttosto la morte ma io vado avanti sulla mia strada). Prendete Yogananda e vedete una persona di cuore completamente sul lato affettivo, della dolcezza, della comprensione. Prendete un mentale-razionale come Krishnamurti oppure i lama tibetani. Osho ( un 7 dellenneagramma) che ha la caratteristica di essere una tipologia di testa che fa la sintesi di tutto. Poi, ci sono quelli pi orientati alla volont, al potere, al fisico come Bodhi Dharma, Gurdjieff, molti maestri zen, gli yogi. Tenete sempre presente che queste sono delle caratteristiche di maggiore polarizzazione, ma tutti hanno anche tutte le altre parti.

I caratteri e le energie psicosomatiche essenziali Nitamo MONTECUCCO Proviamo a vedere le caratteristiche principali delle varie personalit anche alla luce della mappa energetica tradizionale indo-cinese o indo-tibetana. Roberto SASSONE Basiamoci sulle strutture caratteriali gi trattate. Iniziamo intanto dallo schizoide. Che caratteristiche ha lo schizoide? Che linizio della sua vita legato alla paura, per cui fondamentalmente non ha le radici, ha paura di entrare in contatto con la realt. Quindi il I chakra, che significa la sopravvivenza e nel corpo corrisponde fisicamente ed energeticamente ai piedi, alle gambe, ai due reni (Ming men = i due centri della vita) i cui canali scendono al sedere e gi fino ai piedi. Il blocco della paura avviene quando i reni vengono bloccati dallinibizione, energeticamente sono contratti o in vuoto e generano - sempre a livello di energie - il blocco di tutta la zona bassa. Fondamentalmente la muscolatura della zona lombare blocca perch rigidissima e dal momento che questo lunico asse centrale/lasse spirituale i cinesi lo connettono con tutti i disturbi, per cui se manca questo polo a terra tutta lenergia sale verso lalto. Quindi, queste persone hanno bloccato il corpo, il centro dellincarnazione, da cui parte lenergia verso il cuore e ti d la carica, ma se non avviene questo tutta lenergia va tendenzialmente alla testa. In questo caso la paura totale ed generalizzata e la contrattura muscolare si trova in tutto il corpo. Nitamo MONTECUCCO Inoltre, dato che il cuore il foglietto embrionale medio che tiene insieme gli altri due, se si ha un buco sul cuore ed il cuore frena la sua funzione di connettore tra testa e pancia, tra istinti e mente, questi ultimi si separano. Ricordiamo che il sistema cardiaco gestisce il sistema sanguigno, i muscoli del corpo, il sistema immunitario e lapparato scheletrico. Quindi assimilabile alla struttura che connette di Gregory Bateson. Una patologia che negli ultimi anni ha avuto unincremento enorme la mialgia generalizzata. Ve ne accorgete specialmente se lavorate sul corpo, poich ovunque lo toccate dolorante. Ci significa che hanno il cuore completamente bloccato: tutti i muscoli sono in tensione, il dolore del cuore vive in tutti i muscoli del corpo. Sicuramente la mancanza di riconoscimento e di vitalit del I chakra fa s che la persona rivive questa energia nella testa. Quindi, il corpo molto gracile. Immaginiamo un bambino che nasce e sin dallinizio pu avere o lenergia della mamma dentro la pancia, di amore e accettazione, oppure pu avere unenergia non di amore, gli manca quella luce che lo fa sentire vivo. Il bimbo nasce, la mamma lo allatta e lo accudisce ma tesa, nervosa e manca il contatto con 1

gli occhi, il suo vero sorriso. Non comunica, non parla al bambino, non lo ascolta. La pelle (sistema nervoso) sostiene ma non contatta, non c il secondo livello, il movimento comune, il gioco. Questa lenergia primaria. Se il bambino nasce con questo centro di libert, potr fare i capricci, potr anche andare contro ai genitori, sostenere il confronto. Vuol dire che gi nei primi anni il centro dellidentit forte, libero corpo in libero pensiero, libera emozione in libero cuore. Il bambino si sente sufficientemente amato, unanima libera, sa che pu contare sullamore dei genitori anche se c il contrasto. Viceversa se manca il nutrimento del cuore, se vogliamo dellanima, il bambino diventa fragilissimo, dipendente perch gli manca la cosa essenziale, attraverso il cibo del cuore lo condizioni ad avere un blocco. Allora il bambino diventa un carattere, che non ha il contatto col corpo, diventa quello che la mamma vuole perch sotto c questo tremendo bisogno di essere accettati; come se la mamma dicesse io in realt non ti accetto, ma se fai quella cosa l un po ti accetto e per essere accettati un po facciamo cose incredibili. Prendiamo unaltra forma, ad esempio un orale. Che cos che gli manca? Roberto SASSONE Allorale mancata lalimentazione e laffettivit e questa mancanza innanzitutto gli provoca a livello del corpo una protrazione verso lavanti di tutta la testa e tutta la bocca. Questa postura molto evidente nellorale e denota colui che aspetta qualcosa e questo qualcosa non arriva. Lirrigidimento dei muscoli della zona sub-occipitale provoca un blocco alla gola. la mandibola serrata e le spalle vengono portate in avanti come se la persona si volesse proteggere perch manca questo alimento. Lorale si riconosce anche dallespressione degli occhi, perch sono imploranti e richiedenti. Ricordiamoci Bambi. Nitamo MONTECUCCO Cosa ci suggerisce la persona con gli occhi da cerbiatto? Che cerca amore e affetto che tipicamente un affetto di cuore e di milza, un affetto materno e dolce che gli mancato, soffre per la mancanza dellalimento e continua a chiederlo. Roberto SASSONE E proprio perch c una pena e una necessit quasi di farsi da nido proprio perch non arriva questo contatto - il torace tende ad essere incavato, svuotato come se volesse proteggere il centro del cuore, il collo proteso in avanti, la gola e la mascella sono contratte, c una tensione nel cingolo scapolare e nelle spalle. Le sue braccia sono poco irrorate, sottili e vissute come impotenti non essendo disponibili per lazione autoassertiva. Le gambe dellorale sono generalmente esili e proprio perch non ha molto contatto con il suolo cammina un po a papera. Il bacino ritratto, perch questa mancanza damore porta una certa paura genitale. Nitamo MONTECUCCO Una persona che ha queste caratteristiche come pensate che abbia i canali della forza di reni che salgono al cuore? Sono un po in vuoto. Infatti, i cinesi parlano di solito di vuoti di milza, cuore e reni, perch la forza non grande, perch a livello genitale non c potenza e la potenza deriva dal riconoscimento della fiducia di s. Quindi, l c una scarsa fiducia di s, per cui non tira su lenergia. Roberto SASSONE Quindi, bisogna lavorare sulla fiducia, sul grounding, sulla riattivazione del canale principale del I chakra, in maniera tale che si possa cominciare ad avere una percezione di stabilit, di esserci. Questo molto importante. Nitamo MONTECUCCO 1

Questo tipo di persone possono facilmente andare in depressione e la depressione chiaramente definita come uniperattivit negativa, un vuoto, unattivit di milza. Quando noi vogliamo curare velocemente questo tipo di patologia dobbiamo fare una serie di interventi: anzitutto aprire il cuore, aprire la vitalit e spostare sulla vivacit e la giocosit. E un classico che se noi riusciamo - se riusciamo perch non detto che ci si riesca, perch a volte la persona che in quello stato non vuole uscire da quello stato, dal mal damore - ma se riusciamo a trascinarla a farla divertire, ridere e scherzare (o la meditazione della Kundalini o di danza) e le cambiamo ambiente, possibile che in poco tempo possa recuperare. Ci significa che hanno ribilanciato lasse sinistro con uniperattivit dellasse destro. Ricordate che voi come counselor non siete abilitati a curare questo tipo di persone, per potete aiutarle. Come counselor potete fargli far muovere il corpo, dargli fiducia, sciogliere le tristezze, la meditazione Kundalini, consigliare di vedersi un film divertente, di fare biodanza relazionandosi con laltro. E chiaro che farlo da soli ci vuole pi tempo. Roberto SASSONE Il respiro fondamentale, perch le devi far espandere il torace. Nitamo MONTECUCCO Prendiamone un altro per vedere la differenza dei caratteri. Chi secondo voi, invece di essere sul canale di sinistra pi sul canale di destra? Chi il polare rispetto allorale? Se prendiamo lo psicopatico, qual la sua caratteristica principale? Anzitutto lottimismo, ha molta energia, ha molto i piedi per terra, ha lasse centrale che gli funziona bene, connesso con la testa, lintelligenza attiva e pratica, lavora molto con la vivacit e giocosit. Ricordiamo che lasse centrale il centro dellidentit che nellorale debole, perch non stato amato. Nello schizoide anche spesso debole, nello psicopatico invece lego stato rinforzato. Anche se in una forma primitiva c il riconoscimento dellego, non del Cuore, per cui si sentono amati. Ecco perch lo psicopatico usa molto lenergia primaria della terra, la forza del fegato; non riesce, invece, a usare la dolcezza e la sensualit della milza. Quindi, questa parte che quella umana, attenta e affettuosa non arriva al Cuore e li fa diventare carenti della parte che noi chiamiamo amorevole, etica che per loro ritenuta una debolezza. Roberto SASSONE Lo psicopatico proprio lopposto del masochista con le sue gambe grosse e che fondamentalmente sembra piantato sul suolo. In realt il masochista non ha un vero riconoscimento di s, lui esiste solo in funzione dellaccontentare laltro. Perch ha tutta questa struttura pesante? Gli serve esclusivamente per contenere il suo vuoto, solo apparentemente sembra molto solido. Nitamo MONTECUCCO Proviamo per un momento ad immaginare il contrario. Il masochista, ha gi da bambino un corpo molto solido e tozzo, dove lelemento linfatico spesso in abbondanza. Questo tipo di bambini non sono esuberanti, giocosi e vivaci; anzi, sono un po goffi. Mentre nellorale c lattenzione sulla milza, ma la milza vuota, perch il cuore vuoto di affettivit, nel masochista c una madre iperprotettiva che gli ha dato troppo, lo ha soffocato. Quindi, di aspetto materno ce n tanto, di brutta qualit, ma gonfio e stagnante. Roberto SASSONE In realt non ha contatto con il suolo. Sembra che abbia contatto con la terra per le gambe grosse, ma non ha forza, perch non ha lenergia. Ha paura di crollare anche se si sente stabile. Facendo lesercizio del grounding, mentre lorale reagisce presto cominciando a tremare e oscillare, il masochista sta unora senza reazioni. Ha una struttura sicuramente ristagnante e compressa. Bisogna rimobilitargli lenergia. E 1

chiss quante volte gli hanno detto dai! muoviti!. Cos si ferma ancora di pi. Nitamo MONTECUCCO Mentre nello psicopatico la respirazione molto attiva, perch deve tenere il cuore aperto, deve lavorare tanto e quindi deve anche respirare tanto, nel masochista c una respirazione lenta. Non mai una respirazione vivace e veloce. Se fate respirare velocemente un masochista significa che o non grave o che gi in grande miglioramento, significa che apre gi i canali, che apre tutto. Vediamoli associandoli con gli animali: come se il masochista fosse un animale da tiro tipo una mucca o un bue da tiro, lento ma va avanti tanto. Lorale invece come se fosse della categoria di animali tipo cani o gatti che sono piccoli e pi veloci. Oppure uno psicopatico come se fosse un leone o un lupo con il proprio potere gerarchico. Roberto SASSONE A proposito di respirazione. Quando si mette una persona con una struttura tendente al masochismo sdraiata a respirare e si riesce a farle abbassare il torace, si gonfia la pancia. E come dire: molla, s, il torace, ma erge immediatamente una difesa in unaltra zona che qui la pancia. E tipico. E veramente un segnale interessante. Nitamo MONTECUCCO Immaginiamo lultimo carattere che solitamente non ha ricevuto grandi blocchi a livello primario, ha laffettivit mediamente aperta; vivace e presente perch lenergia dei Reni c. Allora quale potrebbe essere la caratteristica dellisterico-fallico-narcisista? Una certa dicotomia: come se lenergia arriva al cuore che per troppo superficiale. E come sul cuore ci fosse un ostacolo, una ferita. Ad esempio come se il pap a 11 anni ti fa fare il cavalluccio sulle sue ginocchia, poi improvvisamene mettendo la gamba tra le sue gambe sente che tu hai un seno e di colpo non sei pi la sua bambina e non vai pi in braccio a pap. Anzi, comincia a contrastarti vietandoti certe cose, controllando con chi esci e dove vai, oppure nel triangolo con la mamma (che vive questa energia attraverso la figlia che a sua volta ama il padre) il cuore della bambina va in corto circuito. Da adulta ogni volta che si innamorer di un uomo sar aperta nelle energie base, ma sar bloccata nel cuore, perch rimasto chiuso. Questo ego strutturale cade abbastanza facilmente. Quando sono intelligenti (e a volte non lo sono) hanno anche una certa vivacit, per cui quando gli proponi di aprire i sentimenti spesso quello che viene fuori una serie di banali condizionamenti sociali. Se si riesce a pulire questo si arriva spesso al cuore. Roberto SASSONE Queste strutture proprio perch sono arrivate vicine alla genitalit, quindi hanno energia sessuale che scorre abbastanza liberamente, hanno anche una flessuosit e una morbidezza: nel camminare, ondeggiano molto il bacino. Non il movimento del latino americano che ancora in contatto con la sua energia vitale, ma un movimento che denota la seduttivit. Nitamo MONTECUCCO Due cose ancora. Parliamo del VI Livello: lespressione e lintelligenza. Avevo un amico che era uno schizoide, quasi completamente bloccato nel sistema muscolare-scheletrico e la grande energia con cui non era riuscito a vivere nel corpo lha trasferita in testa. Era geniale. Un giorno mi ha raccontato che da bambino sua mamma non lo lasciava troppo solo e libero di vivere, per cui si rinchiuso, ha preso in mano dei libri di matematica ed diventato un genio in matematica. Praticamente ha trasferito il piacere pi genitale, di fegato e di milza nella testa. Era come se la testa non fosse realmente in contatto con il resto del corpo. Non riusciva ad usare lintelligenza del cuore n della pancia. 1

Abbiamo detto pi volte che non dobbiamo formulare dei giudizi, Nella mia accezione pi normale mi scatta il giudizio sul masochista. E un tipo di mente con una lentezza di formulazione. Ricordiamoci che la vivacit del fegato finisce nel punto in cui entra nel polmone. I polmoni prendono lenergia del fegato. La loro vivacit diventa curiosit, la giocosit diventa intelligenza creativa. Quando questo lato diventa inibito (dietro c spesso una mamma che non lascia giocare) la loro mente diventa legata a delle strutture molto forti e non c assolutamente la vivacit del pensiero che permette la rivoluzione. Roberto SASSONE Ricordiamoci che il blocco pi forte del torace ce lha proprio il masochista. Non riesce ad espirare allentando il torace e abbassandolo. Nitamo MONTECUCCO Quando invece fate respirare un orale che ha i polmoni vuoti, se lo tratti bene spesso si muove, va in iperventilazione in fretta, va in tetania. Se, invece, lo dici al masochista non c niente da fare, respira tre volte e poi si ferma. Lintelligenza del masochista pi logica-formativa che non intuitiva, mentre nello psicopatico lintelligenza molto stimolata. Come abbiamo gi detto, nello psicopatico manca il canale di milza con laffettivit che corrisponde al II chakra. Il II chakra unenergia simbiotica, lenergia dellunione, lenergia del cordone ombelicale, dellutero, della mamma. Se la mamma non ti d questa energia, e, anzi, lei diventa un maschio che ti stimola al rappresentarti allesterno, chiaro che questa parte etica viene fortemente a mancare e il cuore se tutto fuori non pu essere tutto dentro. Una delle caratteristiche degli psicopatici il torace sempre pieno daria. Li aiutate semplicemente appoggiandovi sopra chiedendo cosa sentono. In alcuni casi hanno sensazione di panico, perch hanno paura a svuotarsi, perch limmagine di s, del loro ego, la pienezza. Non possono permettersi di essere perdenti, perch altrimenti crolla tutto. Questo nel caso di psicopatici pi stupidi. Poi ci sono quelli intelligenti e bilanciati che capiscono questo e hanno anche un grande cuore. Ho avuto dei pazienti manager dazienda molto determinati che per avevano fatto del bene, hanno lavorato molto su di s. Hanno dovuto sostituire le loro energie di terra forti riscoprendo il loro lato femminile che non utilizzavano. Roberto SASSONE Infatti, lo psicopatico uno che rischia il suicidio quando perde limmagine di s (per esempio gli imprenditori che falliscono). Nitamo MONTECUCCO La stessa cosa pu succedere alla donna che viene ingabbiata nel modello di madre e moglie. Io la reputo gi di base una persona che ha un carattere masochista e dato che questo in Italia un dato estremamente comune, c un enorme numero di figli di madri masochiste che hanno preso questo carattere di chiusura e di adattamento alla situazione di non farsi troppe domande, di avere dei figli e di andare avanti. Di buono c che sono delle madri stabili, dallaltra parte che non sono donne realizzate, perch si sono identificate troppo in un ruolo sociale. Fortunatamente sono sempre di meno, anzi sono sadiche. Questo si pu spiegare, perch la masochista ha avuto un ordine forte e quando cambia il ruolo da figlia a madre, diventa allincontrario. La legge adesso sono io che ti comando e ti d la vera legge della verit! Fai cos come ti dico io, perch mi ha detto mia madre e ora devi farlo anche tu! 1

Roberto SASSONE Io direi che non la regola che il masochista diventi sadico. Se il masochista riesce a toccare il suo sadismo significa che si liberato dallodio che aveva dentro. Ma questo lo fanno un po tutti. Ovviamente, tra tutte le strutture il masochista quello che meno si pu permettere di esprimere la sua violenza. La sua distruttivit una forza molto potente: dove la va imbrigliare? Nella contrattura molto forte della sua muscolatura e nella distruttivit verso s stesso. Si vede realmente quanto il masochista tutta la rabbia la sfoga contro di s. Nitamo MONTECUCCO Riprendiamo le energie di una mamma in gravidanza. Se la mamma molto fisica, ha un bel canale rosso, il bambino riceve una carica vitale che gli carica il suo primo e secondo chakra. Se invece la mamma ha il primo chakra chiuso e non riesce a vivere serenamente lamore di coppia, il bambino riceve sul primo e secondo chakra un senso di fastidio. ovvio che lenergia vitale non latto damore in s, solo se la mamma ha il cuore aperto tutto il suo sistema sar gaudente e anche il bambino ne avr beneficio, riceve questa energia di piacere. Tutti i problemi, le preoccupazioni della mamma vanno sulla pancia, il bambino avr gia nella gravidanza un cuore che si chiude. Se la mamma di testa e ossessiva vale a dire con la milza e cuore bloccati e liperattivit del cervello superiore, il bambino riceve una banda di onde beta costante che lo massacra. Se la mamma un iper-emotiva e ansiosa, il primo chakra tirato, al bambino arriva una costante banda di onde theta. Primo caso: la mamma staccata dal corpo e dal cuore e vive molto nella testa e il bambino ha subto gi un trauma (tentativo daborto, una caduta, una paura), il bambino avr la possibilit di avere lo stesso blocco gi dalla nascita (schizoide). Il bambino ricever una doccia di paura e tensione per nove mesi, nascer con quel codice, avr il primo chakra bloccato o poco funzionante, nascer con la predisposizione a non sentire il corpo, dato che non ha sentito il contatto con il corpo della madre. Neanche dopo la nascita la madre lo ribilancer o lo far solo parzialmente. Secondo caso: la mamma ha un blocco di secondo chakra. depressa, orale, con un grande buco sul cuore. Ha un buco di milza, di energia affettiva, e non riesce a sentirla per la sua bambina che nella pancia. Questa energia di milza, povera, non nutrir il feto. Il bambino nascer con quella codifica, poca energia affettiva e calore. Avr un cuore ansioso, bisognoso, con unenergia femminile non viva, piacevole, rilassata. Terzo caso: la mamma ha un blocco di terzo livello, sin da bambina non ha potuto giocare nel corpo, non ha potuto sperimentare sulle proprie gambe la propria autonomia, la propria dinamicit, nella vita non si sente dinamicamente presente e non sa come divertirsi. Pu anche essere tesa, nevrotica, rancorosa. Primo chakra, fegato e cuore un po induriti, tutto sul lato destro. Il bambino nella pancia sente questa codifica. Quarto caso: la mamma ha una chiusura del cuore, una mancanza enorme. Ne abbiamo gi parlato, proviamo ad analizzare il caso contrario, dove la mamma ha un cuore aperto, sensibile e di cuore. Pu avere un blocco di primo o secondo chakra, un po di depressione. Accade che la gravit dellinfluenza viene minimizzata, il bambino avr delle turbe ma saranno molto meno gravi rispetto ad un altro bambino con le stesse strutture materne di crescita ma con una mamma col cuore chiuso, che non lo ama. Se la mamma in definitiva lo ama, lo sente, il bambino lo percepisce perch tale energia passa attraverso il corpo. Se la mamma un po depressa e abbraccia poco il bambino, questo avr un po di sofferenza, sar poco incline alle emozioni, poco facili al sorriso. Ma avr un cuore aperto, sar una bella persona. La consapevolezza amorevole, la presenza empatica la prima cura della persona, la prima terapia. Questa cosa, voi counselor, dovete darla, ce lavete, perch chiunque sia un essere e su quella base cercate di tirare fuori quello che si pu. Voi potete facilmente lavorare su una persona col cuore aperto. Su le persone che palesemente non hanno un cuore dovete stare molto attenti, forse a volte meglio non lavorare o meglio, se siete dei massaggiatori, degli shatsuka, operatori di cranio-sacrale, preferibile che 1

facciate le tecniche che conoscete, con grande rispetto e grande amore, ma non lavorate come counseling, perch il cuore chiuso gi una patologia. Voi potete dire: Guarda, io non posso aiutarti sulle cose di cuore, di profondit, di psiche e di emozioni, posso darti qualche piccolo consiglio, cos a livello giocoso, ti faccio fare un po di biodanza, un massaggio, lavoriamo intanto sul corpo, ma non oltre, non la prendiamo in considerazione come punto centrale del processo di crescita tra me e te, perch io non me ne posso occupare. Se invece, anche in una situazione tirata, voi riuscite a sentire che ha un cuore che risponde, allora potete lavorare, senza ovviamente fare psicoterapia. Se la persona ha davvero il cuore aperto riesce a dire Io voglio uscire da questa situazione. Se la persona ha il cuore chiuso dir Non credo che riuscir ad uscire da questa situazione, non ho fiducia (che significa non ho fiducia in te n in me). In questultima situazione non forzate minimamente, perch significa che questa persona ha subto una tale ristrettezza di amore che gli ha creato un blocco profondo nellidentit. Voi in questo caso potete lavorare molto sul corpo, aiutarlo, dargli strumenti, leggerezza, ma non dite mai alla persona Ti posso aiutare ad aprire il cuore. Magari riuscite ad arrivare comunque ad aprire il cuore attraverso il corpo, lamicizia, ma non attraverso il counseling diretto e consapevole. Quinto caso: una mamma con il blocco della gola, non comunica. Nelle famiglie in cui i genitori non comunicano le emozioni, i figli cresceranno senza comunicare emozioni o hanno un grosso blocco. Sesto caso: la stessa cosa dicasi per il centro della mente, la tipologia di sesto livello. La mamma trasmette ideologie, condizionamenti. Riprendiamo un attimo questo schema e rivediamo i casi opposti. Finora abbiamo analizzato le carenze, ora vedremo gli eccessi. Immaginiamo che il bambino nasca senza aver ricevuto energie pesanti o particolari blocchi di chakra. La gravidanza stata abbastanza normale. La mamma abbastanza equilibrata, minimamente di cuore. Il bambino nasce normale. Se la mamma comunque ha un blocco sul primo chakra, trasmette al figlio questo tipo di energia. O gli pompa o gli svuota il primo chakra. Pu anche farlo contemporaneamente. Da una parte dice Ah finalmente sei nato, avr cura di te e ti dar tutto il meglio dalla vita, cos facendo d unimpostazione di primo livello forte, fisica, strutturata; immediatamente crea una spinta sul primo chakra fisico dove il bambino si sente investito da una serie di cose mentali ma che vanno istantaneamente a fortificarlo. Non tanto un rinforzo narcisista ma come dire tu devi essere un bravo ometto, responsabile, aiuterai se ci sar bisogno; oppure sei una brava figliola responsabile, dovrai aiutare i tuoi fratelli, non darmi preoccupazioni. La parte utile che pu essere fisica, economica, viene rinforzata. E questo crea nella psicologia della persona che questa prender parte della sua energia fisica o solo mentale, e si sentir investito di una forza enorme. Dallaltra parte la mamma potrebbe dire accidenti aspettavamo un maschio e sei nata femmina oppure mi aspettavo che diventassi un uomo forte come il nonno avrebbe voluto, e c quindi un processo di castrazione. Gi nei primi mesi di vita il bambino manifesta istantaneamente unattivit fisica. Ad esempio gi a due mesi si tira su con le gambe. Possiamo fare due cose: bloccare la vitalit e fermare le gambe, magari fasciandole, oppure permetterle di sgambettare gioiosamente. Nel primo caso il bambino viene castrato, ci sar uninibizione di primo chakra e del fegato, successivamente. La parte di riconoscimento fisico dellindipendenza verr bloccata. La parte muscolare del movimento fisico verr bloccata. Sar una persona che tender ad ascoltare questo suo lato un po pauroso o ansioso o molto protettivo della mamma e svilupper un carattere introflesso. Sapr sostenere questa mamma, diventando come un bue che stato castrato psichicamente, rimanendo in unenergia di primo chakra debole. Nellaltro caso lopposto, svilupper un primo chakra forte. possibile che queste due forme siano contemporanee. La scorsa settimana era qui un uomo forte, determinato, capace nella sua vita professionale, che nella vita famigliare ridiventa un bambino rispettoso. Ha una postura col torace espanso e sicuro, ma quando gli si chiede della famiglia riassume una conformazione masochista. Io sono un guerriero, dice, ma non devo 1

fare nessuna guerra, devo proteggere i miei genitori. Fuori uno che si d, una volta tornato a casa subisce i genitori. Lui lamministratore delegato dellazienda di famiglia, in pratica il capo, ma in realt comandano sempre i genitori. Quindi doppia azione: fuori sei un imperatore, dentro uno schiavo, devi essere il nostro bravo figliolo, ma per quanto riguarda la famiglia e le emozioni, sei sotto di noi. Prendiamo il carattere di milza: la mamma che non ama il bambino crea un carattere orale, con il classico buco dellabbandono, un buco di secondo livello, dove il cuore in continua richiesta ogni volta che incontrer una persona. Ma c anche il caso opposto dove la mamma iperprotegge, rassicura sempre. Esiste una media, una giusta affettivit al momento giusto. Questo atteggiamento spinge verso una personalit, ad esempio nel caso di una bambina si svilupper un carattere molto femminile, se maschio a diventare molto maschile per reazione, comunque sul secondo livello, caratteri sessuali. La madre si insinuata nella sua psiche e ha condizionato un comportamento in eccesso, senza lasciarle la libert di essere ci che . Avr questa sessualit e affettivit spiccate, la Brooke Shields della situazione. Altro esempio il film la fabbrica del cioccolato, dove sono trattati diversi caratteri, con ego molto pompato. Altro esempio il pompaggio o la decompressione del fegato. Il ragazzo spinto di fegato il classico sportivo. Spessissimo c dietro il pap. Una personalit fisica, dinamica, sportiva, che impara presto a cavarsela e ad essere autonomo. Se mischiata ad altri caratteri pu diventare un elemento caratteristico fondamentale. Se il genitore spinge a cavarsela da soli e guadagnare qualcosa gi nelladolescenza, d autonomia al figlio, che verr su dinamico e forte delle sue esperienze. La contrattura del diaframma Per quanto riguarda il blocco del diaframma, direi che siccome la respirazione trasversale il blocco c sempre. Bisogna, per, vedere lintensit del blocco. Nitamo MONTECUCCO Lo sblocco del diaframma si effettua un po con tutte le respirazioni, anche se ci sono tecniche pi specifiche. Riprendiamo lo schema dei meridiani di energia. Se il cuore si chiude, si chiude la gola e il diaframma, che sono le porte del cuore. In realt il cuore ha sette porte e queste sono le prime due pi importanti, Per chiudere il cuore tu stringi le spalle. Poi c la porta anteriore che quella del dare e quella posteriore che quella del ricevere. Vi sar gi successo che quando un amico sta male vi viene istintivo mettergli una mano dietro sulla zona del cuore, tra le due scapole, per sostenerlo. E unaltra porta del cuore quella dellenergia del cielo, dellalto ed entri nello spirito. Io ho avuto esperienza con migliaia di persone in una comune per circa tre anni vivendo o conoscendo migliaia e migliaia di persone di tutte le razze, tutti i tipi, di tutte le et e di tutte le conformazioni psicologiche: cerano gli orali, i masochisti, gli schizzati, gli schizofrenici. Cerano persone con vari problemi di salute, ma tutte avevano una caratteristica fondamentale: quella di avere unanima. E ogni anima si era manifestata nel mondo con quel tipo di blocco o quella vita, partendo da una particolare genetica e condizioni ambientali, dove le energie potevano o non potevano uscire, anche con patologie gravissime o problemi psichici rilevanti. Ebbene, quando si risvegliava la coscienza centrale queste persone cambiavano, si ribilanciavano. Il carattere che avevano prima non cera pi. Cerano delle tracce o qualche volta emergeva ancora, ma la vecchia struttura veniva sostituita dalla consapevolezza della realt. Quindi, tutta la mia formazione universitaria e post-universitaria in psicologia, che sosteneva che la personalit di unindividuo si struttura al massimo fino ai diciotto anni, veniva vanificata da quella esperienza diretta dove anche persone di settantanni cambiavano personalit nel giro di uno, due, tre anni. Per me stata una rivoluzione concettuale e quello che cambiava era lanima, il contatto di profondit e losservatore di s stessi. Ho visto delle trasformazioni enormi e questo stato il grande 1

motivo che mi ha indotto a studiare il cervello e la psicosomatica. Le ricerche sulla coerenza e la sincronizzazione cerebrale Quando abbiamo studiato la coerenza e la sincronizzazione cerebrale ci siamo accorti che esistono degli stati di coscienza che possono essere a bassa o ad altissima sincronicit. Se prendete il libro di Psicosomatica Olistica da pagina 168 in avanti potete comprendere lestrema importanza della coerenza per capire il grado di integrit psicosomatica di una persona e, nella pratica della sua crescita personale, per verificare lavanzamento del suo stato. Ricordate che lo Psico Olotester, lelettroencefalografo per fare queste analisi disponibile al costo ridottissimo di 1400 euro, quando un normale eeg portatile costa dai 14.000 ai 20.000 euro. Nella fig. 48 possiamo vedere lemisfero destro e lemisfero sinistro con il valore della sincronizzazione che pu essere al massimo a pi 100%, a zero e a meno 100%. La sincronizzazione continua a variare nel tempo. Qui vediamo un esempio dove la media del tempo di tre minuti e la media di sincronizzazione 67. Questo un bel quadro di un contadino dellHimalaya: il cuore bello aperto, il cervello rettile giallo-rosso, il cervello mammifero londa verde e il cervello razionale-intuitivo in alto. E una bella sincronizzazione. Laltra diapositiva fig. 50 invece di una persona normale di Milano, Il cervello un pochino pi pieno, manca londa sul cuore. La media di 66. E uno che lavora con la testa ma con una leggera asimmetria nelle beta di sinistra. Guardate non c unonda a sinistra uguale a quella di destra. Si direbbe che una di quelle persone che vivono senza una vera ragione e non se lo sono mai chiesti. Nella fig. 52 vedete uno squilibrio a sinistra che indica un forte stato di stress. La fig. 53 il quadro di un giovane ingegnere in stato di eccitazione mentale e fisica: vedete come la parte alta espansa. La sincronizzazione alta, 95 di media. Chiaramente aveva dei deficit emozionali interni. Da questi esperimenti sappiamo che il cervello pu viaggiare sotto il normale, a livello normale o sopra il normale. Immaginiamoci che una persona che volesse fare il counselor dovrebbe perlomeno essere normale se incontra una persona sotto il normale. O meglio ancora, dovrebbe essere in uno stato sopra il normale in modo da poter incontrare chiunque in uno stato di presenza. Non una cosa difficile, lavete provato pi o meno tutti. Ora guardiamo nella fig. 64 gli effetti di due cervelli normali di due persone amiche che stanno parlando. In questi due grafici al centro vedete che la sincronizzazione fra i due emisferi sinistri e due emisferi destri incrociata: praticamente zero. Tra i loro propri emisferi si ha 84 e 77. Quindi, hanno una buona sincronizzazione, per non c nessuna relazione di sincronizzazione tra di loro nonostante stessero bene chiacchierando. Ognuno ha il suo cervello. La fig.65 mostra i cervelli delle due persone che meditano insieme ad occhi chiusi. La banda di sincronizzazione diventa altissima: 84 e 78. E interessante vedere che appena si entra in uno spazio, c una sincronicit, perch lenergia passa. Nella fig. 66 invece, le due persone non stanno meditando, ma sono innamorate. La cosa interessante che la sincronizzazione negativa, cio sono a fasi alterne, una polarizzazione necessaria allattrazione sessuale. Nella fig. 67, abbiamo invece un terapeuta e una paziente, le onde sono ad altissima sincronizzazione, ogni onda delluno si riflette sullaltra. Tutto questo per farvi vedere e capire qual il meglio che potete offrire alle persone in un processo di counseling ed ci che noi vorremmo che voi foste in grado di trasmettere: un cuore aperto, una coerenza, una grande presenza che passa. Nelle fig. 68 e 69 gli stupendi quadri di due persone trattate con rilassamento al villaggio globale da operatori counselor ben armonizzati e in stato di presenza. Questa cosa accade anche in un gruppo di 12 persone: nella fig. 70, lesperimento ad occhi aperti, ogni persona ha unonda diversa; le onde poi si uniformano, fig. 71, nel momento di silenzio; fino a diventare 1

sincroniche, fig. 72, quando le persone chiudono gli occhi ed entrano in meditazione. Si realizza una forte sincronizzazione collettiva! Questo breve excursus per stimolare la nostra comprensione dei processi empatici che possono avvenire e che possono trasmettere gioia, coraggio, presenza. Ecco che quello che c scritto nei testi di guarigione esoterica tipo quelli di Alice Bailey che il guaritore deve agire su di s per trasmettere la giusta energia allaltro, voi lo fate respirando nel vostro cuore, sentendo lenergia per poi trasmettergliela, anche senza fare niente. Quindi, latto principale che noi proponiamo proprio quello del lavoro su di s, della presenza su di s, dellenergia pulita su di s che automaticamente viene trasmessa allaltra persona.

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SCHEMA SINTETICO DEI CARATTERI PSICOSOMATICI


I tre fattori che determinano un carattere: genetica-epigenetica, condizionamenti e anima-coscienza Riassumiamo le informazioni relative ai caratteri secondo Reich e Lowen e proviamo ad integrarle con le moderne conoscenze di psicosomatica e di neuroscienze. La struttura globale della personalit derivata da tre principali fattori che interagiscono profondamente tra loro: 1) La componente genetica (ossia il DNA) una parte della quale assolutamente immodificabile (colore della pelle, strutture ossee, organi alterati, ecc.) mentre una seconda parte, detta epigenetica (metabolismo, neurotrasmettitori, alterazioni fisiologiche, ecc.) modificabile da 2) e 3). 2) I condizionamenti esterni ossia le l'influenze famigliari, ambientali e sociali, che modificano la struttura genetica. 3) L'anima, ossia la coscienza globale, che pu risvegliarsi e manifestarsi come S o dimenticarsi di s e identificarsi con una sua struttura genetica o con un condizionamento famigliare o sociale diventando un ego, un io della mente, una personalit (da persona = maschera). Secondo lipotesi coscienza lanima pu rientrare almeno in tre maggiori livelli di evoluzione: basso: la persona essenzialmente identificata con i bisogni esterni (fisici, emozionali e mentali); media: la persona identificata con i valori del cuore e della libert anche se non riesce a focalizzarli e realizzarli concretamente; alta: la persona poco identificata con i bisogni esterni, ha una forte sensibilit interiore e dedica la sua vita alla ricerca spirituale di s e alla realizzazione dei suoi valori profondi.

PERIODO FETALE: LA STRUTTURA GENETICA, MATERNA E ANIMICA L'influenza genetica-epigenetica L'influenza genetica la principale base della personalit, ed dovuta ai codici genetici derivati dall'unione dei geni del padre e della madre. In particolare importante la struttura genetica espressa dallo sviluppo dei tre foglietti embrionali, con le loro specifiche tendenze - impronte neuro-ormonali. Una parte di queste tendenze sono plausibilmente genetiche-immodificabili, una parte (sempre pi vasta 1

secondo le ricerche internazionali) sono epigeneticamente modificate dagli influssi psico-neuroendocrini della madre. Lanima e lipotesi coscienza Al momento del concepimento, dal preciso momento in cui il codice genetico materno e paterno si fondono, ipotizziamo possa sovrapporsi (per superimposizione) l'influenza dell'anima, la quale potrebbe agire stimolando o inibendo i sette centri energetici (chakra) e pi in generale lo sviluppo dei tre foglietti embrionali. Partendo da questa ipotesi appare interessante puntualizzare che, nelle ultime generazioni, si osservato un evidente sviluppo cognitivo e di personalit dei neonati, gi nelle primissime fasi della vita. Questi bimbi appaiono come particolarmente svegli, vivaci, determinati, sicuri dei propri sentimenti, e difficilmente condizionabili, come se la loro anima o S fosse particolarmente forte, evoluto e maturo. Queste testimonianze, associate ad osservazioni energetiche sottili, hanno portato a definire questi bambini e bambine indaco. I condizionamenti materni I dati della ricerca internazionale evidenziano che l'essere umano gi durante il periodo fetale riceve impulsi dalla madre che condizionano alcuni schemi neuroendocrini (cortisolo, ecc.) in modo tale che il piccolo, appena nato, presenta gi una sua conformazione genetica strutturale che lo orienter ad una particolare personalit (stressato, spaventato, dipendente, dominante, scisso al corpo, ecc.). evidente come alcune delle pi gravi patologie siano fortemente associate a situazioni di rifiuto al concepimento o a forti traumi nella gravidanza.

I TRE CARATTERI PSICOSOMATICI ALLA NASCITA


La base genetica dei caratteri genera una evidente predisposizione ad alcune tipologie caratteriali e non ad altre. La struttura nervosa non genera un masochista reale e viceversa una struttura forte psicopatica non porta ad una carattere orale. La struttura fisica-istintiva e il cervello rettile Se la principale struttura genetica sar quella fisica-endodermica, avremo un bimbo di corporatura spesso robusta, con maggiore sviluppo del corpo e del metabolismo fisico (CIBO!), particolarmente identificato coi suoi bisogni fisici primari (cibo, sesso, possesso di beni, benessere), col suo corpo e con la propria forza fisica (potere). Queste sono le caratteristiche espressioni del cervello rettile-istintivo legate alla sopravvivenza personale: massima attenzione ai bisogni fisici, scarsa tendenza alla comunicazione sociale. Gli ormoni ed i relativi schemi comportamentali impongono due principali caratteri: attivo e passivo. Il carattere attivo quello orientato alla dominanza, ossia alla forza fisica, all'aggressivit e al potere, (testosterone, adrenalina, noradrenalina); il passivo, quando l'individuo non sia sufficientemente sostenuto dagli ormoni attivi o quando stato specificamente condizionato, orientato a comportamenti rilassati, accondiscendenti, deboli e dipendenti, e sar particolarmente sensibile al riconoscimento fisico e formale, agli stimoli della paura (ansie della madre, aggressivit del padre) e quindi a sperimentare frequentemente una personalit orientata alla sottomissione. Come nella realt animale uno solo diventa il maschio alfa allinterno di un gruppo, gli altri si sottomettono a differenti livelli. Cos questa tipologia fisica si manifesta socialmente con le personalit dominanti-istintive (pochi individui) e personalit sottomesse-controllate (le masse). 1

La struttura emozionale-affettiva Se la principale struttura genetica sar quella mesodermica, quella di fatto pi comune, avremo un bimbo o una bimba di proporzioni equilibrate e particolarmente identificato con la dimensione delle emozioni, che evidenzier una particolare sensibilit ai bisogni affettivi e relazionali, allamoree alla comunicazione affettiva e sociale, ossia con le funzioni principali del cervello emozionale-mammifero. La persona con una armonica proporzione del corpo, spesso associata ad una bella struttura fisica, bench risenta dell'influenza degli ormoni fisici che rappresentano la base, sar ovviamente pi suscettibile alle influenze affettive, emozionali famigliari e sociali relative all'apprezzamento, all'amore e spesso alla bellezza (i figli belli sono statisticamente pi amati); fattori che generano sicurezza emozionale, e, nel caso siano sostenuti dagli ormoni dell'attivit fisica, una fiducia in s stessi e un certo carisma. Le persone emozionali saranno particolarmente sensibili allattenzione affettiva (e alle relative privazioni), allaccettazione personale, ai contrasti emotivi, alle tensioni relazionali. Se il lato emozionale sensibile non viene sufficientemente rinforzato e amato, si sviluppa una caratteristica di evidente dipendenza affettiva (ma spesso anche fisica e intellettuale) che, nel codice bioenergetico va sotto il termine di personalit orale. La struttura nervosa-psichica Se la principale struttura genetica esodermica, avremo un bimbo o una bimba che evidenziano una struttura fisica longilinea e delicata, maggiormente identificati con la propria dimensione psichica, con unevidente espressione del cervello mentale-neocorticale, spesso associata ad una particolare sensibilit (o ipersensibilit) del sistema sensoriale-nervoso-cognitivo. Le persone mentali saranno particolarmente sensibili alle privazioni cognitive e psicologiche, alla mancanza di comprensione personale e di riconoscimento intellettivo, alla carenza di stimoli culturali. Questa sensibilit psichica se sostenuta da un'adeguata spinta di forze (ormonali-psicologichecomportamentali) fisiche ed emozionali, genera una persona mentalmente sicura e forte, mentre se non viene sostenuta dall'asse delle energie ormonali attive, genera una persona spesso vaga, strana, sognante. La persona fisicamente concreta e attiva ha a disposizione il proprio emisfero razionale e intuitivo, che pu utilizzare in modo molto reale e quindi realizzare i propri pensieri razionali o di fantasia. Un sognatore concreto diventa un Quasimodo, un amante della musica un Jim Morrison, un analitico diventa un Einstein, se legato all'intelligenza finanziaria diventa un Bill Gates. Queste tre personalit genetiche possono anche essere bilanciate ed armoniche tra fisico, emotivo e mentale. Possiamo ipotizzare che l'anima, pi o meno polarizzata o se vogliamo identificata, con le sue componenti energetiche, emozionali e mentali, possa influenzare il maggiore o minore sviluppo delle strutture fetali dei tre foglietti embrionali.

LO SCHEMA UNIFICATO DEI CARATTERI PSICOSOMATICI FUNZIONALI (FLUIDI E INTEGRATI) E PATOLOGICI (RIGIDI E CONDIZIONATI)

In questa tavola troviamo lo schema sintetico per comprendere in modo unitario e globale i caratteri psicosomatici. Il centro luminoso sul cuore della figura umana rappresenta il centro di coscienza, il s. Il cerchio giallo in cui tenuta la figura il campo armonico dellessere, ossia il campo di energie e informazioni che costituiscono le parti dellunit umana. Larea Blu rappresenta la dimensione mentale cognitiva della persona, larea verde la dimensione emotiva affettiva, e larea rossa larea istintiva fisica. Nella met destra della figura umana (sulla sinistra per chi vede) la sua polarit attiva/yang/simpatica, nella met sinistra la sua polarit passiva/yin/parasimpatica. Questo schema evidenzia quindi le sei principali strutture caratteriali funzionali o fluide, di ogni persona, ossia le sei dimensioni naturali e piacevoli di esperienza che ognuno, in momenti differenti della sua vita, dovrebbe naturalmente vivere e godersi. Le due polarit fisiche - istintive Partendo dalla dimensione fisica - rettile, la pi vitale e istintiva tra le energie o forze dellintera specie 1

animale, abbiamo i due comportamenti che stanno alla base di ogni azione di sopravvivenza: lattacco e la fuga, la dominanza e la dipendenza. Queste energie sono assolutamente sempre presenti in ogni persone, e ogni persona quindi dovrebbe sperimentare momenti di forza attiva (mediati dal testosterone e adrenalina) e momenti di rilassamento (mediati dalla serotonina), momenti di sana dominanza (mediati dal testosterone) ad es. negli sport, a scuola, e momenti di obbedienza, ad esempio ascoltando i genitori o imparando a scuola da una maestra. Le due polarit emotive La dimensione emozionale affettiva la seconda grande forza che sostiene la vita e la crescita di ogni persona: essa rappresenta lenergia materna per eccellenza, lamore, il calore e laffetto, la tenerezza del contatto. Ogni persona dovrebbe aver sperimentato da neonato e da bambino, come in ogni relazione intima questa energia recettiva e dolce, cos come si dovrebbe sperimentare la sua componente polare attiva, che viviamo quando il nostro compleanno, quando siamo tra amici e ci sentiamo accettati e simpatici, quando possiamo anche rischiare e buttarci. Le due polarit mentali Le due polarit attive e passive, sui livelli fisici ed emozionali attivano la rispettiva componente neuropsichica o cognitiva, che rappresentata in parte dai due emisferi cerebrali. Queste due polarit sono connesse con la personalit Yang mentale, autonoma, discriminante, realista o con la personalit Yin influenzabile, accettante, intuitiva e fantasiosa. Tutti abbiamo queste polarit e neuro-personalit, e quindi dovremmo averne diretta e completa esperienza. I caratteri patologici condizionati e rigidi Ogni volta che uno di questi aspetti caratteriali si blocca o si cristallizza, la persona perde la consapevolezza del suo centro e delle sue complessit emozionali e polari, e, alla coscienza di s si sostituisce un Io, una personalit con cui la persona si identifica completamente. Le scritte allesterno del cerchio luminoso (giallo) stanno ad indicare le personalit cristallizzate, condizionate, pi armonicamente comprese nel campo della coscienza centrale. La descrizione di questi caratteri stata fatte nei capitoli precedenti, la differenza appunto nel grado di identificazione e quindi nella possibilit per la persona di poter cambiare la propria vita o di sentirsi prigioniera di un carattere. Dalla patologia ai caratteri fluidi Le vecchie concezioni psicologiche - da Freud, a Reich a Lowen hanno utilizzato essenzialmente delle tipologie patologiche o malate per definire i caratteri. Nella moderna Psicologia Olistica invece fondamentale togliere le terminologie patologiche dalla descrizione della normale tipologia caratteriale e relegare queste terminologie ai soli casi realmente alterati e patologici. Alcuni di questi caratteri non sono pi nemmeno realisticamente rappresentati nella societ. Dal condizionamento anale al condizionamento allesplorazione Il condizionamento anale diventato obsoleto, mentre era un condizionamento estremamente attivo nellEuropa di un secolo fa, con lavvento di nuove forme di educazione e di nuova cultura e soprattutto con la creazione dei pannolini il blocco anale non pi reale. Noi lo sostituiamo con il condizionamento allesplorazione e alla vitalit, che un condizionamento muscolare-nervoso-mentale attuato dalle mamme ansiose e angosciate da ogni evento potenzialmente pericoloso, e quindi che proiettano sui loro figli le loro paure e i loro timori in larghissima parte inesistenti. Le mamme ansiose diventano quindi iperprotettive e condizionano i figli ad avere paura di ogni cosa, a non fidarsi di se stessi, a non poter godere della loro esplorazione fisica-cognitiva che, attraverso la curiosit, sviluppa una 1

base psicosomatica attiva, assertiva e dinamica. Dal complesso di Edipo alla relazione affettiva Edipo, nellantica mitologia Greca, fu simbolo di incesto e di sessualit alterata. Edipo, non sapendo chi fossero i propri veri genitori, uccise il padre e divenne il marito della madre. Questo mito sventurato e drammatico aveva ovviamente la funzione di toccare i purtroppo numerosi casi di incesto allinterno di sciagurati nuclei famigliari e di evidenziarne la gravissima colpa sia sociale e legale, che divina. Parlare di complesso di Edipo nella struttura famigliare contemporanea significa immaginare un incesto dietro ogni relazione Madre-Figlio o Padre-Figlia. Pur ricordandoci che i casi di violenza e di abuso sessuale allinterno dei nuclei famigliari purtroppo ancora presente, dobbiamo relegandoli ai casi di relazione chiaramente patologica e aberrante. Nella normale struttura di relazione famigliare, dobbiamo invece eliminare i riferimenti Edipici, come attrazione sessuale e incestuosa tra genitori e figli, e sostituirli con una descrizione della normale tipologia caratteriale, e sostituendoli con una descrizione pi attuale e leggera di rapporti di relazione-attrazione emozionale e affettiva tra genitori e figli.

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L'APPROCCIO OLISTICO AL COUNSELING


LA PRESENZA EMPATICA
La presenza empatica come stato di consapevolezza globale di noi e dell'altra persona Nitamo MONTECUCCO In questo capitolo tratteremo pi dettagliatamente dellapproccio con il cliente. Proveremo a concretizzarlo, a dargli delle regole, a capire come viene strutturato e soprattutto come si pu facilitare anche fisicamente lapproccio con una persona che vi chiede aiuto, nel setting, nel dialogo, nelle domande, nel questionario. In primo luogo importante creare uno spazio e fare in modo che la persona entri in questo spazio. Oggi con noi Kapil che oltre ad essere il responsabile per il Villaggio Globale di tutta larea del cranio-sacrale, anche il nostro punto di riferimento per tutta quella parte di esperienze meditative di profondit che ruotano attorno ai gruppi dellAwareness Intensive, del Who is in? e del Satori. Questo tipo di percorso per sperimentare lesperienza dellessere ha una storia interessantissima che vorrei vi venisse raccontata da Kapil. Kapil PILERI Mentre vi racconto queste storie sullilluminazione o sulla consapevolezza vi invito a stare in uno spazio di ascolto. La cosa importante che voi cominciate a riconoscere quali sono i vostri segnali del corpo, 1

come i sensi sono aperti e totalmente disponibili a far entrare quello che stiamo ascoltando. La cosa molto importante che, secondo me, ha detto Nitamo che quando siamo in questo spazio della pancia come stare continuamente in un paradosso. Per esempio una sensazione pu essere contemporaneamente paura o eccitazione. E come la sensazione che c tutto e che da quel tutto vengono fuori le idee, le sensazioni, le emozioni. Riconoscete quali sono i vostri segnali: i suoni non vi danno pi fastidio, c la sensazione di vedere con gli occhi a 180 gradi, il calore nella pelle, la sensazione di sentire la spina dorsale dritta. Portate lattenzione a quelli che sono i vostri indizi, perch comunque in questo tipo di lavoro, perlomeno come lo intendo io, la cosa fondamentale che io non posso incontrare laltro se non so chi sono io. Quindi, io vado in questo spazio e questo spazio permette allaltro semplicemente di essere in quel momento l. La parte finale di questo lespressione. Cio, questo mio spazio, questo mio essere in uno spazio di vuoto principalmente - e qui c ancora qualcosa di paradossale, se lo sentite nella pancia permette allaltro come di scivolare nella sua pancia e nella sua consapevolezza. Portate attenzione al corpo e state con quello che c: difficolt, paura, sentite queste sensazioni e portatele pi in profondit, come se vi deste il permesso di precipitare dentro. L'intensivo di illuminazione di Charles Berner Questo lavoro nasce tra la fine degli anni 60 e i primi anni 70 del secolo scorso, dallo psichiatra Charles Berner. Berner, appassionato di Zen cinese, lavorava principalmente con persone con problemi di relazione. Lavorava con lo Zen originario in cui si pu ancora distinguere lunione del buddhismo con il taoismo. Poi lo Zen si sviluppato successivamente in Giappone. Lavorando con persone con problemi principalmente di comunicazione, ha cominciato ad usare lantica tecnica del lavoro col koan mettendo due persone una di fronte allaltra. I koan, originariamente, erano dei quesiti irrisolvibili che potevano avere una soluzione solamente nel momento facendo esperienza diretta per esempio della dualit o del volto originario della persona. Charles Berner - partendo anche da tutta una serie di insegnamenti legati allantica scuola indiana dellAdvaita Vedanta, al grande illuminato Ramana Maharshi, a diversi altri maestri tra cui George Gurdjieff - ha inserito dei koan che sono esistenziali, tipo Chi sono io?, Chi c dentro? e in seguito altri: Che cos lamore, Che cos la libert, Che cos la vita. Questi sono dei koan su cui si pu lavorare anche tutta la vita. In altre parole, io posso avere lesperienza diretta per esempio di Chi c dentro? in questo momento e posso continuare a lavorarci e averla continuamente e continuamente cambia. Io divento il koan e la risposta viene fuori principalmente dal corpo, non viene fuori dalla mente. Quindi, non una risposta mentale o razionale, una risposta esistenziale. Lutilizzo del Koan esistenziale ci porta continuamente ad andare a verificare cosa stiamo sperimentando in quel preciso momento dove siamo un facilitatore per laltro. Comincia a organizzare questo lavoro mettendo due persone una davanti laltra, seguendo le tecniche tradizionali dello zen lo sguardo fisso negli occhi, una persona rimane immobile in ascolto, laltra persona parla esprimendo tutto quello che sente in quel momento, per esempio Chi sono io in questo momento?. Ha iniziato con mezzora, poi passato a venti minuti, dieci minuti, trovando infine che il tempo ideale fosse cinque minuti a testa. Quindi, una parte attiva, comunicatica e una parte passiva, di ascolto. La sua esperienza dello zen lo port a creare una struttura che riprese completamente dai Sechin della tradizione dello Zen, vale a dire degli incontri mensili, o quindicinali, o di sette, cinque e tre giorni. Dopo vari tentativi arrivato alla formula ideale dei tre giorni, in cui venivano fatte 14 o 15 sessioni al giorno. Unaltra fonte fu Rinzai, cinese, che praticamente si rif a Ko Su Han, quello che poi ha rappresentato nel libro La ricerca dei 10 tori Zen che cinese. Infatti, le prime otto tavole sono il taoismo. La nona e la decima tavola, questa energia di Toro rappresenta lEnergia e lo Zen chiudere quel cerchio alla vita. Questo lavoro si chiamava Intensivo di Illuminazione, in inglese Intensive Enlightnment. 1

Se esprimo quello che provo senza giudizio sono nella presenza dove non c separazione tra me e laltro. Questo lavoro ha avuto degli effetti potentissimi a livello di terapia, anche se non stata una terapia vera e propria su questi primi piccoli gruppi che hanno cominciato a lavorarci. Si diffusa negli anni 69/70 nel mondo tra gli psicologi piuttosto avanzati sia in Germania che in Inghilterra. Dopo circa un anno e mezzo uno dei primi insegnanti di questa tecnica fondata da Charles Berner, arrivato a Poona da Osho e gli ha presentato questo lavoro. I primi insegnanti sono stati Sudha (che lavora con la Primal, col Satori, e col Tantra), Ganga, Chandrakala (insegnante di arti marziali). Osho ha preso questo processo di lavoro e lo ha completamente rivisto. Nel lavoro iniziale ad esempio non cera il lavoro sul corpo. Quindi, ha inserito la meditazione Dinamica, la meditazione Kundalini allinterno del lavoro, una meditazione prima di pranzo (pi o meno verso mezzogiorno) e ha lasciato il resto della struttura uguale. Unaltra cosa che ha inserito che nell Intenzione di Illuminazione le persone si sedevano semplicemente luno davanti allaltro e restavano immobili. Il cambiamento che ha fatto Osho che quando la persona attiva e sta esprimendo quello che prova, pu alzarsi e usare il corpo, quindi c la parte di consapevolezza del corpo. NellIntensivo di Consapevolezza quindi lobiettivo lesperienza diretta di chi sono in quel momento. Trovo che sia rivoluzionario avere la possibilit di muovere lenergia, perch mi consente di sentire, percepire, vedere quelle che sono le mie difficolt in quel momento ma anche quelle che sono le mie risorse, quindi il corpo mi pu dare, continuamente, una visione olistica di chi sono ora. Sentire il corpo ed esprimerlo elimina questa divisione tra corpo e mente, mentre, invece, nel primo tipo di lavoro manca proprio il corpo, manca proprio lesperienza diretta, un lavoro molto pi contemplativo. Osho prende come percorso questa storia dei 10 Tori che sono dieci tavole che poi ha messo a punto questo giapponese, dove ci sono tre maniere di esprimere il sentiero o il percorso o la Via che non altro che la Vita: 1. 2. 3. una raffigurazione grafica, una parte in poesia, e una parte in racconto.

Questo vuol dire semplicemente trova qual la tua maniera di esprimerti, trova dentro di te qual la tua maniera di vivere la vita e di essere. Usano il Toro o il Bue come simbolo dellenergia. Quindi qui c la ricerca del Toro, poi c una scoperta delle orme, c la scoperta del Toro (quindi la scoperta della propria energia incominciando andare dentro), la cattura del Toro (diventare consapevoli della propria energia), domare il Toro (questa una parte molto interessante). Unaltra cosa che interessata allo Zen tradizionale sono i Quattro Passi Magici: 1. 2. 3. 4. LA DIREZIONE LINTENZIONE LO STARE CON QUELLO CHE TROVI L'ESPRIMERE

Lavoriamo con la Direzione nei due giorni del Who is in?. La Direzione dentro. LIntenzione fondamentale se veramente voglio sapere Chi sono?, se veramente voglio andare in profondit, tutta la mia energia sta andando dentro. Stare con quello che trovi il punto centrale in quasi tutte le tecniche di meditazione: qualunque cosa trovo, anche la pi orribile, quella che mi riporta in contatto con me stesso. Che sia la reazione, la 1

rabbia, la paura, la gioia. La chiave diventa lEsprimere, lessere totale nellespressione, perch io esprimo con consapevolezza qualunque cosa trovo. E che succede di quella che viene chiamata la guarigione? La presenza che lo spazio del non giudizio ( fondamentale questa cosa del non giudizio), ed quello spazio di quella piccola meditazione iniziale che vi ha fatto Nitamo dove io trovo il paradosso, dove ho difficolt a trovare dei confini, dove non c differenza tra me e laltro, dove non c nessuna separazione tra me e laltro e dove qualunque cosa io trovo dentro di me semplicemente la inglobo. Quindi, questo punto qui del Who is in? significa tornare al centro, tornare allunit. E il punto fondamentale per poi andare a esplorare dallunit tutti gli aspetti che si manifestano nellesistenza e nel mio processo dellesistenza. Perch se io vado a sperimentare un qualcosa di me e lo vado a fare non dal centro, in verit sto vivendo un qualcosa che non esiste: sto esprimendo un condizionamento, sto esprimendo un imprinting, non sono io veramente e qui lesperienza ancora paradossale. Quindi, queste sono le quattro regole che principalmente utilizziamo per fare lenquiry dentro di noi. Per esempio quello che io uso nelle mie sessioni di cranio-sacrale, ma potrebbe essere un qualsiasi altro tipo di tecnica, ma la base identica. Quindi, cosa faccio? Mi siedo, trovo una posizione comoda, porto tutta lattenzione al corpo, comincio, parto, a volte pi semplice, a volte meno semplice. La maggior parte delle volte il lavoro che faccio con il cranio sacrale pi laccogliere la persona quando arriva. Per esempio a volte si trovano in uno spazio di non giudizio e quello automaticamente gli clicca qualcosa dentro. E chiaro che a volte per me una direzione abbastanza semplice supportarla nellandare a fare questo, magari col dialogo durante una sessione di cranio, per (e qui io sono assolutamente tranquillo) in questo spazio solamente dellessere cambia completamente il lavoro. Quindi, mi siedo, sento dove sta andando la mia energia: se va fuori, riconosco che va fuori. Questo processo molto veloce, e la direzione c gi, perch se sto andando fuori e lo riconosco, la direzione semplicemente la giro. Osho la chiamava inversione di 180 gradi, Ges la chiamava conversione, che non era andare a convertire gli altri, ma era girare lenergia dentro.

La direzione La direzione energia, attenzione al dentro, mentre di solito sono proiettato allesterno e quindi do la colpa a chiunque altro per non vedere mai veramente in maniera diretta ed esperienziale quello che mi sta succedendo dentro. Invece, vero che la mamma pu aver fatto questo, ma quello che attivo in questo momento dentro di me quella ferita vissuta allora, che si sta manifestando ora. Quindi c una risposta a livello fisico del sistema nervoso, del sistema connettivo, c un condizionamento e unidentificazione con una sensazione del corpo. E rarissimo che noi andiamo a verificare veramente cosa ci sta succedendo nel momento. E una sensazione nella pancia, il sistema nervoso la chiama paura, la mente la chiama paura, magari eccitazione per una bella giornata, eccitazione per vivere una situazione completamente nuova, eccitazione di sentirmi in una maniera completamente diversa. Quindi linvito a connettermi a qual la direzione, al dentro, immediatamente mi porta in contatto con tutte quelle che sono le identificazioni ed i condizionamenti a livello mentale. La chiave sempre, in questo caso, il corpo. Lintenzione Se io vado a verificare cosa c veramente in questo momento, si presuppone che ho lintenzione di fare questo. Lintenzione una cosa non semplice da definire perch per ognuno di noi una esperienza differente: qualcosa di diverso dalla volont, un qualcosa che comunque mi porta in profondit, dentro me. Pu succedere solo quando c presenza. Proviamolo praticamente: chiudete gli occhi e connettetevi dentro, sentite la vostra intenzione di connettervi dentro e le sensazioni fisiche che vi d , perch c una sensazione fisica e questa esperienza per ognuno di noi completamente diversa. Quindi questo andare 1

dentro, questa intenzione, un invito a riscoprire la propria individualit, a provare a sentire che c gi chi sono io? che si sta rivolgendo dentro. Provate anche a sentire fisicamente, chiedete in questo momento chi sono io? Siamo abituati a vivere la meditazione principalmente come una sorta di osservazione, con una domanda di questo tipo, soggetto e oggetto sono gi uno perch io cerco chi sono io. Lintenzione mi viene abbastanza in automatico, perch io lavoro col koan Chi sono io?, lo sento pi adatto alla mia energia yang. Per me una spalla, ci lavoro praticamente il pi possibile qualunque cosa faccio, per me spontaneo e naturale. Diciamo che queste due cose vanno molto veloce. E trovo quello che trovo in quel momento l: difficolt, fastidio, imbarazzo, a volte fatica, a volte piacere, a volte la gioia di fare una sessione, e semplicemente mi do il permesso dentro di sentire ci che sto veramente provando in quel momento. Quello che fa la differenza lessere completamente onesti con noi stessi: dirci la verit, la nostra verit soggettiva dentro. E quella cosa l automaticamente (a volte ci metto un secondo, a volte ci metto quattro sessioni) mi porta in profondit. Mi porta in questo spazio che non pi uno spazio passivo, ma come che lenergia comincia a diventare circolare. Viene fuori come un equilibrio tra dare e avere con laltro, perch non c una reale separazione con laltro, assolutamente. Qui io sto molto attento ai discorsi del corpo e naturalmente ho abbastanza chiare quali sono tutte le mie indicazioni per riconoscere quello che sento vero o non vero. Anche l, semplicemente riconoscerlo. Quindi, in verit una cosa di una felicit estrema, perch comunque siamo quello che siamo. La difficolt pi grossa, secondo me, molto spesso viene fuori rispetto a quello che il discorso del . (?), per lavorando sui primi chakra. Ricordiamoci che comunque lo strumento principale il corpo e se io non riesco sentirmi completamente vuol dire che c qualcosa che mi sta attaccando e che la mente nel giudizio. Allora, semplicemente ritorno a sentire i miei piedi a terra, il sedere sullo sgabello, mi risento in tutto il mio corpo e automaticamente e immediatamente io sono quello forte, e torno l. Nitamo MONTECUCCO Riuscite a capire quale enorme differenza c da questo al fatto di dire io devo fare il Counselor, devo raggiungere questi risultati, devo considerare la persona, devo giudicarla sulla base di alcuni parametri, devo raggiungere un certo scopo, mi devo mettere in un certo atteggiamento. Tutto questo viene buttato via. Tu in quel momento sei quello sei e poi vedremo come trovare una direzione. Oggi uno dei grossi problemi, dato che voi oggi parlerete anche verbalmente con la persona, la quale verr con una sua direzione allesterno e con una sua intenzione per esempio di risolvere un problema quasi sempre allesterno. Qggi vi spieghiamo come fare: dovete fargli rigirare il problema verso di s. Il lavoro su di s e lo fa da s. E questo il bello, voi dovete solo prestare lenergia sufficiente, lo spazio, latmosfera, la presenza affinch questo processo venga catalizzato, ma in uno spazio di totale libert e sincerit, perch voi siete quello che siete. Non state mettendo una maschera. Kapil PILERI Se Nitamo viene da me arrabbiato come una bestia in una sessione, io ho paura della rabbia. Tanto pi se non lha espressa o, se lha espressa, lha espressa senza quel fattore che fondamentale per me: che il lavoro della consapevolezza. Se lui esprime la sua rabbia con consapevolezza quella rabbia lo porta a vedere laltra faccia della medaglia, ci va attraverso e pu diventare di colpo consapevole di cosa ed entrare nello spazio di scegliere. Perch, prima, quando lui vede solo una faccia di quella medaglia l, lui convinto di scegliere ma in realt non sta scegliendo. 1

Quello che succede che io non spingo. La persona dove vuole andare va. Piano piano vi invito, usando queste cose.. Lei per esempio ora era gi con lenergia girata dentro. Aveva lintenzione di andare dentro in profondit. Non so se avete sentito il cambio energetico: la sua voce, gli occhi per il punto, se ci portate attenzione, sempre quello di farli tornare al corpo. Per es. una cosa che piace tantissimo alla mente sono le storie. E il punto in cui generalmente ci aggancia. Le persone si cominciano a raccontare delle storie. Usando questa modalit, io posso anche a non ascoltare le storie che dice la persona, mi basta semplicemente guardarla. E non che non lascolto, perch non la voglio ascoltare, perch sono meglio o perch sono un pirla, ma perch so che la storia maggancia. Molto spesso dico no, non mi interessa, descrivimi quello che ti sta succedendo nel corpo. State provando a sentire su di voi che cosa vi succede? Che cosa vi succede? Se provate qualche sensazione, rimanete in quella sensazione l e vedete cosa vi succede. Questa unaltra storia della mente che le persone immediatamente si perdono. Vengono per una sessione o per qualunque cosa. E come se volessero venire da te, ti portano il problema, poi come se loro se ne vanno al bar a prendere qualcosa e tiri dentro la risoluzione. Quindi quello un punto importante di farli lavorare con lintenzione. E fargli avere quella che si chiama lesperienza diretta, anche in piccole cose che la domanda ha gi la risposta dentro, che una cosa totalmente soggettiva. Non posso essere io che do la soluzione. Io ti posso supportare, io ti posso accompagnare nel limite di certe cose. Ad es. io spesso dico loro che probabilmente molto meglio se vanno da un medico. Oppure talvolta mi chiedono delle cose per cui preferisco dir loro che meglio che si rivolgano ad altri, perch quella richiesta non fa parte del mio lavoro. Per esempio questa una maniera che molto spesso riesce ad agganciarci: terrore, il non sapere come stare in una situazione. Lo stare con quello che trovi Quando si passa dallintenzione allo stare con quello che trovi, quello che si apre proprio lo sconosciuto. Personalmente ho notato che a molte persone questo stato dello sconosciuto non ben chiaro. Lo stare con lo sconosciuto pu essere semplicemente chiamato stare con il non sapere. Unaltra cosa importante che viene fuori da questo tipo di lavoro dire la verit, perch quando viene espressa la verit soggettiva. Se per esempio mi trovo in difficolt, io gli dico che non so cosa dirgli oppure gli dico che posso informarmi. Quindi, essere prima di tutto onesti fondamentale. Il lavoro da fare anzitutto un lavoro con noi stessi. E se riuscite veramente a stare in questo tipo di spazio per tempi abbastanza lunghi, vi rendete assolutamente conto che veramente qualunque cosa provate non c una cosa che meglio o che peggio. E allora in quello spazio l per una persona pu essere buono a fare la Dinamica o per unaltra persona fare la No Dimension. Per passi anche dal fatto di averle fatte queste cose e puoi supportare la persona per quello che la tua esperienza diretta. Lo stare con quello che trovi , secondo me, unesperienza molto forte, perch uno stato di non separazione dallaltro, ma questo non vuol dire che io perdo la mia individualit, ma anzi che lio sparisce e c questo sono, come se in quello spazio di vuoto ci fosse questo essere, semplicemente questa esistenza si manifesta. Non una cosa irraggiungibile. Quella che noi chiamiamo lilluminazione una grandissima assurdit. perch lo stato naturale dellessere. Non un dio buono, bello, cattivo, brutto. Quando noi nasciamo siamo in totale sintonia col tutto, la nostra condizione naturale e anche da questa cosa viene fuori la grossa difficolt di comunicare una serie di cose che teniamo dentro noi stessi che ci sembrano troppo grandi per noi, o non adeguate o qualunque cosa. Comunque siamo, abbiamo il diritto di essere ed quello che ci porta ad andare avanti. E lesperienza sar quella che vi far rendere conto che il lavoro non finisce mai. Non c un punto di arrivo, come non c un punto di partenza. 1

Questo passo quello di non cambiare assolutamente quello che trovo, stare, senza tentare di cambiare questo preciso momento. Quello che trovo va bene. Tuttavia la prima cosa che scatta generalmente nelle persone il giudizio. Nella tradizione Zen il giudice viene chiamato il cane che abbaia, e la funzione del cane quella di abbaiare, quindi bisogna riconoscere una reazione, accettare una difficolt e abbracciare anche quella. Se io in questo momento ho un giudizio ed ho difficolt a stare con questo giudizio, bellissimo, perch la consapevolezza di questo ci che c in questo momento. Se c la mente c la mente, se c una emozione c una emozione, se c una sensazione c una sensazione, quello che succede a questo punto che i sensi si aprono e credo che ne stiate facendo esperienza pi o meno tutti, almeno quello che sembra dallesterno: i sensi si aprono, lascia che lo stare con quello che c permetta di creare spazio dentro. Questo proprio uno dei punti chiave nel lavorare con gli altri: qualunque cosa trovo mi porta sempre e comunque a chi sono, mi porta sempre a me stesso, a chi sono in quel momento. Non c uno spingere, non c un guidare laltro, c solo un continuo invito a darmi il permesso di essere quello che sono ora. Quindi il giudizio lo puoi sperimentare prendendolo e mettendolo da parte, perch come stai vedendo quel giudizio, come stai sentendo quel giudizio, come stai percependo quel giudizio, come sei consapevole di quel giudizio, lo puoi semplicemente appoggiare da una parte e dopo se vuoi puoi riprenderlo. Per esempio lascolto, in questo preciso momento, lo puoi percepire con il suono dellacqua, con il suono della mia voce, io posso ascoltare senza essere daccordo con laltro, per lo posso ascoltare totalmente ed uno spazio che si percepisce principalmente a livello della Hara, nella pancia, sotto lombelico. Questo punto fisico del corpo, che un qualcosa di molto sottile, energetico, un po come la casa dellEssere: lHara, la pancia. Comincia a percepire questo punto sotto lombelico. Prova ad ascoltare i suoni da l. Magari anche i suoni dentro. O se hai immagini, guardale da l. E diventa consapevole del percepire te stesso. E comincia, per esempio, ad osservare il respiro. Non c una tecnica di respirazione: il respiro entra ed esce, quando inspiri la pancia si espande, quando espiri ti rilassi, dentro. Da questo spazio possibile sperimentare quella che viene chiamata lesperienza diretta. Non c pi losservazione del respiro sono quel respiro; non c lascoltare un suono sono quel suono. Sono percezione. Non provo pi amore, sono amore. Comincia ad ascoltare dalla pancia il tuo cuore: com? Non cambiare assolutamente niente. Com sentire il cuore dalla pancia? Com permettere al cuore di aprirsi come Essere, e non come terapista, dottore, psicologo lascia che la consapevolezza si espanda a tutto il corpo. Che non qualcosa di preciso, qualcosa di molto indefinito. Un po come esserci e non esserci. come se le sensazioni e la percezione potessero essere contemporaneamente tante cose completamente diverse. Immaginati ora, solo per un momento, di ascoltare qualcuno veramente da questo spazio, di incontrare qualcuno da questo spazio. Prova per un attimo ad aprire gli occhi, puoi stare l anche con gli occhi aperti, a guardare per un attimo le persone che hai vicino, intorno, e senti fisicamente la differenza. Riesci ad immaginarti una sessione di lavoro (che sia Shiatsu, Cranio Sacrale, Riflessologia, non importante) da quello spazio? Cambia qualcosa? Se cambia. Non necessariamente deve cambiare. Nella posizione del facilitatore, la parte finale, che quella legata allespressione, alla comunicazione, anche un qualcosa che estremamente connessa alla creativit, perch da questo spazio non sai mai quello che trovi, non sai mai quello che succede; quello che arriva proprio il corpo che lo esprime, non c pi il discorso del dubbio, della scelta: proprio, fisicamente, qualcosa che si manifesta direttamente dallEssere. Per il facilitatore questo stare in uno spazio di presenza, di ascolto, di fare senza fare. E qualcosa di estremamente rotondo, non un processo lineare n un processo razionale. E quando questa cosa succede, per la persona accade esattamente la stessa cosa: cio un esprimere. Esprimere non solo parlare o raccontare, esprimere movimento, esprimere silenzio, esprimere lodore, esprimere il sapore. Abbiamo quindi veramente la possibilit di utilizzare qualunque cosa si manifesti in quel momento. Non c un questo va bene, questo non va bene. Rispetto per esempio al dialogo, a volte le 1

persone dicono delle piccole cose ed in quella piccola cosa c unintera sessione. C il suo, la persona sa da sola, entra in contatto con unintelligenza che viene da una connessione con qualcosa di pi grande, di pi profondo, e da sola trova la strada, la modalit, la forma per esprimerlo, trova la soluzione: un po come quando nella domanda c gi la risposta. Nitamo MONTECUCCO Se vuoi, racconta ancora qualcosa sulla scuola originaria americana: a che cosa serviva? Che risultati portava? Kapil PILERI Riguardo a ci che dicevo ora, se voi ci fate caso (questo potete nella vita) limparare semplicemente a dire le cose come stanno e darsi la possibilit p.es. nei tre giorni di lavoro, quello che succede che affiniamo sempre di pi la nostra capacit di comunicare. Se io ho una persona davanti e a quella persona dico la verit, si crea uno stato di apertura e di comunicazione che non solo una comunicazione di parole, ma sono i movimenti del corpo, la forma del corpo, la voce e da dove arriva e come cambia. Cio la comunicazione qualcosa di molto vasto. L succede qualcosa fra due persone. Di questo si era accorto Charles Berner quando lavorava con tantissime coppie che allora si trovavano in difficolt. Si lasciavano comunque, per si lasciavano in maniera consapevole delle difficolt, di non poter andare avanti insieme e altro. Lui ha avuto grandissimi risultati con questo lavoro. Poi arrivato al punto che praticamente le accoglieva e quando aveva tipo dieci, quindici coppie faceva i tre giorni di lavoro. E anche questo andare a lavorare con altre persone portava consapevolezza alle persone che comunque a un livello di essere c sempre un punto di comunicazione e di totale comprensione e apertura verso laltro. Quindi, riconoscere la propria soggettivit in questo immenso dato che la consapevolezza. Io posso riconoscere comunque qualcosa che ha lei anche dentro di me. Si esprime energeticamente in unaltra maniera, per lo posso riconoscere ed entrare in contatto.

(VEDI

CAPITOLO

CHARLES
SU GRANDI

BERNER
PERSONAGGI

E
E

L'INTENSIVO
GRANDI SCUOLE

DI
DELLA

ILLUMINAZIONE
PSICOLOGIA)

LA PRATICA DEL COUNSELING PER CHI INIZIA


Il significato di counseling e il lavoro su di s Questa prima parte dellapproccio pratico al Counseling rivolto in particolare alle persone che stanno per iniziare e sono quindi ancora incerte, anche dubbiose sulle proprie capacit, ma soprattutto sentono una certa difficolt a prendersi sul serio e diventare dei reali e corretti professionisti. Il lavoro relativo a questo argomento orientato essenzialmente a strutturare il percorso pratico di incontro con la persona. Il Counseling una relazione di aiuto in cui noi entriamo con capacit e specializzazioni differenti, con il lavoro sul corpo, sulle energie o sul respiro, o con la meditazione o anche eventualmente nel rapporto diretto dindagine dei punti profondi della persona. La relazione da 1

instaurare deve avvenire secondo certi parametri. Quello che abbiamo detto prima la base personale implicita del discorso, vale a dire che il nostro approccio un approccio globale, di profondit. Quello che, secondo noi, il punto fondamentale di tutto il Counseling Olistico la consapevolezza di s, chiamiamola PRESENZA o meditazione. Questo quello che vi distingue nettamente dai medici, dagli psicologi e da tutti gli altri tipi di counselor. La SICOOL e il CONACREIS hanno aderito a questo progetto comune di formazione che inserisce, come materie fondamentali, il lavoro su di s ed i gruppi di crescita sulle emozioni e sulla meditazione. In questo contesto siamo tra i pi avanzati a livello internazionale e questa formazione, per la nostra scuola, rappresenta un passaggio formativo ancora pi consistente. Tutti quelli che vogliono avere la qualifica di Counselor presso LAccademia Olistica del Villaggio Globale devono passare (come avviene con lesame sul potere personale alla fine dellAccademia, con il V livello, che realmente vi fa vedere se ci siete o non ci siete) un analogo esame di presenza Dimmi chi sei?. I Counselor della nostra Accademia devono essere allenati a questo tipo di presenza ed esserci la cosa pi importante che viene richiesta. Questo allenamento comprende un ciclo di crescita di otto incontri sui vari livelli psicosomatici, dove c pochissima teoria e molta esperienza diretta, un primo incontro di tre giorni sul chi sono io? e alcune meditazioni di varie scuole. Il training necessario per il Counselor lo stiamo sperimentando da diversi anni e dallanno prossimo inizier la Scuola Quadriennale di Psicoterapia Psicosomatica e Transpersonale entrando con questo tipo di metodica anche sugli psicologi. La modalit tecniche di incontro: pubblicit, parole chiave, correttezza Allora, considerando limportanza di restare in uno spazio di centratura, di presenza e di fornire questa opportunit alla persona che aiutiamo, iniziamo a vedere limpostazione di questa relazione. Linizio della relazione pu essere un biglietto da visita, un volantino, qualsiasi modalit con cui voi vi fate conoscere in qualit di operatori esperti in un settore (una delle otto aree: pu essere il corpo, le emozioni, le energie, la mente, la spiritualit, ecc.) e in pi avete la qualifica di Counselor Olistico. Quello che traspare dalla descrizione che voi metterete nel proporvi allesterno sar gi significativo. Inoltre vi invitiamo a proporre la vostra specializzazione in modo positivo. Quindi, evitate assolutamente parole come curare, guarire, patologie, usando invece aiutare, sostenere o favorire un processo di guarigione. Noi usiamo anche la parola anima-tore, noi siamo animatori. Gli animatori normalmente sono quelli che ti fanno divertire nel corpo, meglio ancora se lanimatore ti fa divertire nello spirito. Quindi persone che abbiano raggiunto quel discreto livello di equilibrio e che possano rappresentare unenergia che catalizza processi di benessere, che catalizza processi di crescita umana, di consapevolezza, di prevenzione, che pu aiutare a prevenire, che pu aiutare a ritrovare il proprio benessere, che pu aiutare a trovare la salute globale della persona oppure che pu aiutare a ritrovare un buon equilibrio del corpo, a sciogliere le tensioni del corpo, a sciogliere le tensioni a livello emozionale. Non dovete mai entrare nella dizione di quelle che sono le malattie di pertinenza medica o psicologica. Quindi, non potete dire noi aiutiamo gli psicopatici, i depressi e i maniaco-depressivi. Anche gi solo aiutare significa che siete uno psicologo. Anche lui dovrebbe guarire, ma in realt, se va bene, d un aiuto. Non dovete esporvi nellambito delle patologie. In maniera indiretta dite che siete esperti in una data tecnica che si rivelata molto utile nellaiuto e nellalleggerimento, ad esempio se la craniosacrale, sulle tensioni della spina dorsale o traumi psichici. Non parlate di voi, ma della tecnica. State leggeri su questo, perch l che un medico irruente che si vede portar via un paziente, vi denuncia per abuso di professione medica. Ripeto, se scrivete il nome di una patologia che in qualche modo curate gi di pertinenza medica. Siate molto attenti. Potete invece muovervi nellambito del lavoro sulle tensioni, lo stress della vita quotidiana, perch aiutate la persona a ritrovare la propria tranquillit interiore. Mettete in evidenza che non state curando una patologia, ma state prendendovi cura di una persona che soffre di quella patologia, fornendole strumenti di consapevolezza affinch possa ritrovare il 1

proprio equilibrio. Quindi, le PAROLE CHIAVE sono: ritrovare la propria calma interiore, ritrovare il proprio equilibrio psico-fisico, un rilassamento nel corpo e nella mente. - A livello di persone andiamo nel centro vivo della relazione. Prendiamo in considerazione lAPPARENZA. Dal modo in cui apparite, pensano di voi una certa cosa. Lapparenza fondamentale, perch viviamo in una societ delle apparenze e dobbiamo prenderne atto curando il vestito e laspetto esteriore. - Poi, c la fase della vostra PUBBLICITA o tra amici, o a qualche festa o un incontro in cui si viene a conoscere la vostra attivit. Se offrite unattivit individuale e vi chiedono informazioni, dovete stare attenti a cosa dite, perch il punto pi delicato. La cosa fondamentale non tanto dare un codice, ma cercare istantaneamente unapertura e spostare immediatamente lattenzione su quella che la nostra caratteristica fondamentale: il lavoro su di s, la crescita umana. Quindi, abbiate gi molto chiara in voi la risposta da dare quando vi chiedono cosa fate. Dovete avere la massima chiarezza di qual la vostra specializzazione, in quale scuola vi siete formati e avete fatto il vostro training e quali sono le sue caratteristiche. Sono un counselor esperto in tecniche di respirazione o Sono un counselor e opero con la psicosomatica. - Quando questi parametri sono minimamente espressi, voi dovete veramente mettere in evidenza il vostro ENTUSIASMO. La parola entusiasmo parte dalle radici greche en theos che significa avere dio dentro. Quindi, lentusiasmo una matrice fondamentale che nasce dallesperienza positiva che avete vissuto sperimentando le tecniche che proponete, e questa energia positiva caratterizza il vostro lavoro. Mi raccomando, se siete depressi non lavorate, perch gi la vostra vicinanza acuir la depressione della persona vicina. Se siete turbati, non fate sessioni. Questo proprio il nostro codice deontologico dato che noi trasmettiamo non quello che sappiamo, ma trasmettiamo quello che siamo. A questo proposito vi voglio raccontare unesperienza altamente significativa. Io di solito sto molto bene, ma mi succede anche di stare molto male, pur capitandomi raramente. Se ho piccoli disturbi, un male di schiena, vado lavorare lo stesso, tanto lavorando mi curo. Quando invece mi succedono delle cose critiche, non sempre riesco ad avvisare i clienti per annullare la sessione. Magari mi succede allultimo momento o la sera prima, per cui so gi che difficile avvisare tutti. Ebbene, incredibile, ma spontaneamente almeno i tre quarti delle persone che devono venire disdicono la sessione. E questo mi successo pi volte. E come se si creasse un canale positivo, se tu non ci sei, loro non vengono. Quindi, il lavoro della presenza fondamentale, ma deve essere anche rispettato: si lavora quando si sta bene. Attraverso questi due elementi: la presenza (la consapevolezza) e la compassione (lamore), cio lelemento del cuore che agisce nella comprensione (cum pathos = sentire insieme), potete entrare in risonanza empatica ed emozionale con laltra persona, elencate quello che sapete fare, le vostre caratteristiche, e con onest cercate di identificare un percorso di crescita con questa persona. Il che significa che quando cercate il contatto dovete esserci, perch qualsiasi tecnica pratica offrite, come base al counseling, quello che poi in realt si fa lavorare su di s. Le parole che saranno espresse da voi in mille modi dovranno veicolare un messaggio di reale collaborazione e contatto. La cosa fondamentale in questo contesto riuscire a creare questo legame, ascoltare e sentire, trasmettendo la vostra presenza, non importa dove vi troviate. Pu succedere che qualcuno vi chieda cosa fate trovandovi al bar, ad un incontro occasionale dove quindi non c il contesto per parlare; quindi fate un breve accenno al vostro lavoro, le date un vostro biglietto da visita e la invitate a telefonarvi. E gi il Bar o il telefono pu essere il primo contatto. Nel primo contatto voi dovete velocemente svuotarvi, 1

essere presenti e ascoltare quello che realmente la persona vi sta chiedendo. Potete trovare molti modi intelligenti per farvi conoscere. Se, invece non avete un buon giro di conoscenze, trovatevi un appoggio che potrebbe essere un istituto sportivo, un medico che conoscete, pu essere uno psicologo, pu essere chiunque che conosce tante persone. Allora immaginiamoci che avete un incontro anche di pochi minuti e dite che siete un Counselor Olistico, un operatore del benessere, che conoscete diverse tecniche di rilassamento, di consapevolezza, di energetica che possono aiutare la persona a ritrovare pi energia e risorse dentro di s. La maggior parte delle persone comprenderanno questi termini anche se solo superficialmente. Non come alla fine degli anni 70 quando la medicina naturale, la meditazione, le tecniche antistress si associavano con le sette. Lomeopatia era ancora da scoprire, lagopuntura era utilizzata pochissimo, il rebalancing e le terapie del corpo erano scambiate per fisioterapia. Il termine olistico non esisteva. Ho usato per la prima volta questo termine sui giornali Essere secondo Natura e Il Giornale della Natura che per anni aveva utilizzato il termine Medicina Naturale. Allora dovevo spiegare che la medicina naturale era un parallelo verde della medicina ufficiale, che, invece di usare le sostanze chimiche, usava quelle naturali, ma non implicava nessun salto di consapevolezza nelle persone, aldil di un generico ecologismo di fondo, non proponeva nessun lavoro su di s, n sulla coscienza, n sulle energie di profondit. Quindi, dovevo spiegargli che la Medicina Olistica quella che tratta lessere umano nella sua complessit: dallalimentazione naturale al lavoro sulle emozioni al lavoro sulla spiritualit un tuttuno. Non riuscivano a capire per cui su mia insistenza, dato che ero uno di quelli che scriveva meglio, hanno accettato il primo articolo. Come ho detto, eravamo alla fine degli anni 70 e nel giro di pochi mesi sei/nove mesi - erano tutti olistici: estetiste olistiche, massaggi olistici, ecc. Nel giro di un anno ero riuscito a catalizzare unenergia che ovviamente stava arrivando. Ero uno dei primi a portare lOlismo in Italia, mentre allestero, in America, esisteva da qualche anno. Quindi, oggi, per noi Olismo significa esattamente questa presenza, questo lavoro sulla coscienza globale. Voi chiedete alla persona di venirvi a trovare. Pensate che, quando ho iniziato, facevo sessioni iniziali gratuite a tutti e ho impiegato due anni per scrivere un biglietto da visita. Tale era la difficolt di comunicazione linguistica. Per arrivare anche alla comprensione della medicina psicosomatica si impiegato un sacco di tempo. Abbiamo dovuto spingere per anni per creare questo ambito di cura globale che prima non cera. Visto che oggi c, ma non tanto conosciuta, quello che vi invito di fare di invitare la persona a venire da voi. Fate una prima visita, magari di prova, anche gratuita, vedete qual il problema e come potete aiutarla. Se siete strutturati in un certo modo o con strumentazioni o precisi metodi dindagine decidete come procedere o no e glielo comunicate. La prima visita parte da qua. Il pagamento e il problema del denaro Come abbiamo gi sottolineato questa prima parte dellapproccio pratico al Counseling rivolto in particolare alle persone che stanno per iniziare la professione del counselor, che sono appena usciti dalla scuola di formazione e sono quindi ancora incerti sulle proprie risorse, e, soprattutto, perch sentono una certa difficolt ad iniziare le prime sessioni a pagamento (dopo le molte sessioni di prova fatte gratuitamente nel periodo del training), a crearsi uno studio adeguato e a diventare dei reali professionisti. Il denaro, il problema del farsi pagare diventa uno dei punti pi importanti e decisivi. Se riuscirete a farvi riconoscere economicamente avrete superato il punto critico che separa gli allievi dai professionisti veri. Il punto che divide le chiacchierate su questi temi da una vera sessione. La prima sessione parte da un incontro in cui entrate in contatto con un problema, e voi state sentendo e valutando la persona su un suo bisogno. Lei vuole risolvere questo piccolo o grande problema. Voi volete aiutarla a risolverlo lavorando su di s e sviluppando unaltra consapevolezza. 1

Se volete farvi pagare la prima sessione, cosa che gi denota una vostra professionalit, dovete evidenziare una serie di atteggiamenti e modalit che, nel senso comune, vengono ritenute degne di essere pagate. Se voi incontrate una persona amico ad una festa, potete anche appartarvi con lei e fare gi un mezzo colloquio e quello gratuito. Se, invece, la invitate da voi, la prima sessione dovrebbe essere a pagamento. Oppure, se volete, la invitate a fare una prima sessione di prova gratuita e poi si vedr. Dovete valutare voi, altrimenti la prima visita viene pagata. Lo stesso vale per qualsiasi sessione: un massaggio, una meditazione, un craniosacrale o altro ancora. Decidete voi se fate una sessione dimostrativa gratuita. Tenete presente che se la sessione dura unora, e se un amico dovrete impiegare almeno un quarto dora in pi per intrattenervi allinizio e accomiatarvi da lui alla fine. Il setting minimo Se invece volete fare la prima sessione facendovi pagare, allora dovete utilizzare un setting formalizzato. Ci significa che dovete avere uno studio che sia uno studio, dovete avere un approccio che sia un approccio professionale. La realt sociale impone che dobbiamo formalizzare ogni intervento, perch altrimenti non siamo creduti. Se riceverete le persone in casa sulle poltrone del salotto non sarete credibili e non sarete pagati. Dovrete indossare un abito congruo per ci che farete, altrimenti non sarete credibili. Potremmo essere creduti come amici, ma non pagati come professionisti. Invece noi dobbiamo essere creduti e pagati, perch questo un lavoro che diamo, in una societ dove tutto ha un prezzo, e quello che possiamo trasmettere alle persone ha un valore estremamente elevato. Per me la consapevolezza e la crescita umana sono le cose pi preziose anche se poi decidiamo di venderle ad un prezzo accessibile a tutti. Quando avete una persona davanti e le fate una serie di domande e poi di tecniche, quello costa. Anche fosse solo un test. Come dicevamo, se voi usate il brain olotester che vi d un test psicofisico ha un valore e ha un costo. Una chiacchierata non ha valore. Dovete stare attenti a non confondere una chiacchierata con una sessione, se volete essere professionali. Al bar, fuori o a una festa fate quello che volete, ma quando create uno spazio di counseling, dovete agire secondo regole professionali. Potete anche non farvi pagare da una persona perch vi amica o con problemi economici, facendo magari un colloquio preliminare pi breve. Ma poi deve scattare una dimensione professionale di reciproco rispetto che si concretizza nel riconoscimento economico di una prestazione. Sin dal primo colloquio voi entrate in contatto con la persona ed fondamentale che questo avvenga con delle regole e una modalit precisa e funzionale, che chiamiamo setting. Il minimo setting comprende quindi tutte le modalit di una seduta, dal modo che avete di salutarla quando arriva, al modo in cui la fate sedere e la invitate a parlare di s, alle caratteristiche di empatia e presenza che riuscite a creare tra voi, alla capacit di dare e ricevere fiducia, al modo in cui vi fate pagare, prendete un successivo appuntamento e concludete lincontro accompagnando la persona alla porta. Quindi, voi ci siete, avete il cuore aperto, avete delle precise competenze tecniche, una forte deontologia professionale, ascoltate i problemi di questa persona, gli fornite delle nuove prospettive ed opportunit: se tutto questo avviene allinterno di una struttura di setting formalizzato, un grandissimo punto di partenza. Entriamo nel dettaglio di questi elementi che caratterizzano una figura professionale come il counselor. Limmagine professionale Negli anni 60 le multinazionali si sono rese conto che se non curavano anche limmagine professionale non guadagnavano. Nellambito interno di queste grandi aziende, cera stata una liberalizzazione del vestito e ci ha dato degli esiti pessimi. Se alle persone non si imponeva di mettersi la camicia bianca, 1

giacca e cravatta venivano a lavorare in modo sciupato, trasandato, non professionale e questo influenzava negativamente le entrate. In alcune aziende misero dei manichini: uno rappresentava il white collar, impiegato vecchia maniera, datato, con giacca e cravatta, mentre laltro rappresentava il suo opposto, ugualmente negativo, aveva le ciabatte e la maglietta con le scritte, i pantaloni sbagliati, i capelli spettinati o sporchi, e la collanina etno. Le multinazionali che sono interessate esclusivamente alleconomia si sono accorte che non funziona n la prima n la seconda immagine. Si rendeva necessaria una terza immagine professionale pi libera dei colletti bianchi ma certamente non trasandata e sciatta. La terza soluzione quella di una persona che si veste con normale buon gusto, con sobria eleganza, senza vestiti firmati ma anche senza perdere di classe. Se non badate al vestito lavorerete poco. Io, come medico terapista, il massimo che mi posso permettere di arrivare con la barba lunga di un giorno. Non posso permettermi di andare a fare una conferenza allUNESCO di Parigi con una maglietta Lacoste, che invece pu andare bene in conferenze pi amichevoli e ristrette. Il contenuto deve avere un contenitore adeguato. Se per voi non fa alcuna differenza il tipo di abbigliamento, per il pubblico s. Quindi, ogni situazione deve avere unimmagine che congrua con limmagine del vostro lavoro. Se riuscite a capire questo, basta poco, quel poco che fa la differenza. Io quando lavoro nei gruppi ho un certo vestito e quando lavoro individualmente ho un altro vestito. Lo faccio, non perch a me interessi rappresentare una definita posizione sociale, ma perch nella coscienza collettiva esiste questa posizione e senza posizioni non lavori. venuto da me un ragazzo di Milano, fortemente depresso che piangendo mi ha raccontato la sua triste storia. una persona molto bella con una grande intelligenza e creativit, ha messo su una piccola impresa di confezioni di moda che non ha funzionato. Nonostante ci abbia messo tutta lanima e nonostante le cose belle che faceva, non era riuscito ad andare avanti, ha chiuso ed era disperato. Lho guardato e gli ho chiesto: Ma tu quando andavi a vendere i tuoi capi andavi cos? S, perch? Perch cos non puoi vendere! Sei vestito con una qualit troppo bassa, e quindi non ispiri fiducia. Indossava una maglietta normalissima, i capelli non curati, la barba di tre o quattro giorni. Cos non vendi. O giri in Mercedes per cui puoi permetterti di vestire male come vuoi, o sei il figlio di Gucci e allora ti metti quello che vuoi e fai tendenza, altrimenti non vendi. O ti tagli la barba o ti fai crescere la barba. Devi conformarti ad una certa immagine che non unimmagine individuale, unimmagine sociale. Anche se noi trattiamo con i creativi culturali, o con un tipo di societ pi libero, anchessa ha dei condizionamenti. Quindi, limmagine che voi offrite fondamentale. Curate la vostra immagine completa, dai capelli fino alle scarpe. Lambiente di lavoro: essenziale, accogliente e personale Se siete andati qualche volta a farvi una sessione da uno shiatsuka o altri naturopati avrete notato che questi studi hanno queste due principali caratteristiche: la prima che sono molto conformati naturale. Solitamente hanno un arredamento composto da due tavolini in legno naturale stile Ikea, due soprammobili, sedie standard e un lettino o un futon per terra. Quello potrebbe anche essere il minimo se fosse essenziale e non banale. Io in un ambiente del genere ci posso lavorare ma preferisco unambiente magari povero ma pi personale, meno standardizzato. Non che lessenzialit Zen debba confondersi con il banale. Ci sono dei tavoli dellIkea che costano due lire in pi che sono gi belli. Altre cose che noto in questi posti sono: cristalli, collanine, immaginette, amuleti, incensi che fanno molto ambiente o New Age. Io personalmente non ve lo consiglio. Evitate anche, con estrema attenzione, di non trasformare una stanza da letto in uno studio, lasciando il divano letto e altri mobili e mettendoci una scrivania, un compromesso poco professionale e persone lo percepiscono, togliendovi valore professionale. Ancora, non infilate un armadio nello studio solo perch a voi fa comodo. Non assolutamente piacevole entrare in uno studio e sentirsi a casa dellaltro. Lo studio deve essere unambiente impersonale, non una casa. 1

La mia visione, avendo lavorato nei pi grossi centri di medicina olistica del mondo, che lo Zen Zen. Essenziale e molto personale. Entri in una stanza: se vuoi lavorare solo a terra hai dei bei materassini o futon puliti, essenziali, davanti la finestra, le pareti pulite, magari con un colore pastello caldo e non colori pesanti e neppure il bianco gelido. Poi, difficile proporre immediatamente ad una persona che viene per la prima volta, di sedersi per terra. Ci vuole una grossa presenza professionale per fargli capire che tu hai un valore se entra in uno studio e lavori subito a terra. La cosa migliore se volete lavorare a terra comunque avere una scrivania con due sedie dove iniziare la prima parte del colloquio. Se sono due sedie, prendete due sedie comode e decorose. Se prendete due pezzi o mobili che non centrano, non funziona. Oppure non avere voi una poltrona con le imbottiture e laltro una sedia scomoda. Fate attenzione a questo. Non servono tante cose. Lambiente pu essere anche vuoto, povero, ma bello, personale. Fate attenzione nella scelta dei quadri o dei mobili: che siano congrui con lambiente. Se poi avete una bella pietra, un belloggetto che vi piace, mettetelo, ma deve far parte di uno studio e non di una camera di casa. Per quanto riguarda la luce se mai potete scegliete una stanza luminosa, non buia o illuminata non con un neon dallalto, ma almeno con una luce alogena anche se consuma di pi. Quindi, una luce tale da non render uno studio troppo buio n troppo abbagliante per cui non c intimit. Questi sono elementi di prossemica, cio studio delluso che luomo fa dello spazio per cui a seconda di come lo si struttura si pu avvicinare o allontanare gli altri nei rapporti quotidiani. E importante, quindi, entrare in uno studio e c immediatamente un buon contesto, c una buona energia. Sarebbe ideale avere una piccola sala daspetto, possibilmente con unentrata ed unuscita separate, oppure voi avete labilit di mantenere la precisione del tempo con le vostre sessioni. Se, invece lavorate in un centro o andate a cercarne uno per inserirvi con il vostro lavoro, andate nello studio come se foste voi il cliente e osservate com strutturato lo spazio, la luce, larredamento, i colori, la casa dove locato, a volte anche il quartiere pu essere fondamentale. Oppure pensate di avere sia un cliente povero che un paziente ricco, mediamente con la puzza sotto il naso, che non vuole andare in un posto un pochino sporco o trasandato, ma che accetta anche un posto un po particolare. Dovete considerare che dovrete lavorare con entrambi. Se un cliente povero entra in uno studio troppo bello e ricco quando entrer si chieder quanto gli coster la sessione. Ma se voi il prezzo della sessione lo tenete nella media, che normalmente si attesta attorno ai trenta/quaranta euro, tutta la preoccupazione rientra. Mettetevi allora nel contesto di queste due persone che entrano nel vostro ambiente e si trovano bene, perch molto accogliente anche se semplice. Riflettete su questo, fate in modo che questentrata sia congrua al vostro lavoro. Se pensate di mettere qualche profumo nella stanza: o sono profumi reali che si trovano difficilmente o quasi tutti sono a base di benzine e altri aggreganti chimici per cui personalmente appena li sento mi viene lasma. Piuttosto prendete degli olii essenziali naturali, ne mettete una goccia da qualsiasi parte nella stanza, e vi creano un ambiente gradevole. Un altro degli elementi chiave la musica. Va benissimo la musica New Age, ma state attenti che non sia quella troppo indiana, troppo ritmata o troppo sdolcinata, perch se le musiche sono troppo caratterizzanti: o gli piacciono tanto o gli piacciono poco. Invece una musica tipo filodiffusione di fondo, una musica gradevole che non si sente, non si impone, ha toni bassi per permettere di parlare. E importante creare uno spazio in cui piacevole entrare e di cui anche la musica fa parte. Quando avete finito di arredare vi consiglio di far venire due amici, magari architetti, e chiedete le loro sensazioni. Pu darsi che vi possano veramente dare dei buoni suggerimenti.

LA RELAZIONE CON LA PERSONA (IL CLIENTE)


La relazione con il cliente Fatte queste prime due premesse sulla VOSTRA IMMAGINE e sul VOSTRO AMBIENTE, entriamo nel vivo della RELAZIONE. Diamo per scontato che allinizio, quello che vi consigliamo di fare di inaugurare lo studio con una serie di sessioni per prendere la mano sul counseling, ma soprattutto per sciogliere limbarazzo iniziale. Affrontiamo i punti base della prima sessione. Allora, voi incontrate una persona. Le prime sessioni sono imbarazzanti. Non si sa per quale strana ragione, il proporsi verso un altro rappresenta una personalit che molti temono, su cui molti hanno forti proiezioni. A volte si entra in uno studio, il terapista fa delle cose bellissime e c sempre questo atteggiamento del s, s, per io non sono mai abbastanza, sono un povero tapino che crea una sottile tensione che meglio non ci sia. Vi consiglio di fare gratuite le prime sessioni anche per imparare larte dellincontro, oltre che larte del lavoro. Lavorando allinizio vi accorgerete che dallo schema che avete imparato poi pian piano vi trasformerete in uno schema che il vostro. Quando una nostra collaboratrice ha iniziato a lavorare da noi si lamentata che non le insegnassi veramente come si lavora, perch essendo reduce di una scuola dove insegnavano tutto lo schema, si aspettava la stessa cosa anche qui. Allinizio non capiva che era molto meglio non avere il mio schema, bens tanti strumenti di cui poter usufruire. Ha iniziato a lavorare, ha fatto esperienza e adesso ha uno stile del tutto suo personale. Di tutti questi strumenti dato che ognuno di noi ha una propria energia, ne user alcuni e alcuni gli funzioneranno benissimo e altri no. Quindi, inutile spiegare tutto, perch la persona stessa che deve sentire e scegliere cos meglio per lei. Per esempio io sono un tipo molto Yang per cui la mia energia stimola il movimento energetico attivo. Ovviamente, lavorando funziona bene nel movimento. Se, invece, avessi unenergia molto Yin, non farei questo lavoro, oppure avrei degli altri risultati. Allora, chiaro che se voi avete unenergia pi attivante direte alle persone io sono in grado di aiutarti in alcune forme di disagio, perch ti posso dare energia. Ma se la persona che si rivolge a voi gi molto Yang - molto nervoso, irascibile ecc. - potete aiutarla meno. Ci si pu anche modificare lenergia se la situazione lo richiede, per non ci si pu stravolgere la propria energia di base. Quindi, a seconda di qual la nostra energia, le persone vi raccontano di sesso, altri raccontano di relazioni, altri ancora raccontano di lavoro, chi si mette a piangere o altro, perch ognuno di noi catalizza forme diverse di energia. E non possiamo sapere prima cosa catalizziamo. Quindi, bisogna provarci per un po di tempo gratuitamente, facendo il lavoro di base di addestramento e una volta che abbiamo un minimo di chiarezza e di sicurezza, cominciamo a lavorare. Non c una seconda occasione per avere una buona prima impressione Negli USA si dice che: Non c una seconda occasione di avere una buona prima impressione; pu essere labito, lambiente, ma soprattutto voi. Quello che vi giocate siete proprio voi. Quando la persona suona ed entra e vi salutate, gi in quei primi minuti voi state entrando direttamente in contatto con una persona che vi sta chiedendo aiuto e che quindi in un ruolo estremamente delicato. Se io sono quello che d mi sento forte, se io ho dei problemi e ti devo far vedere la mia parte pi fragile dai problemi fisici alle mie paure o la mia impotenza caratteriale - io sono in un ruolo veramente molto delicato. Se vengo da te per fare un massaggio basta, senza counseling, tutto si risolve con il massaggio. Ma se anche come massaggiatore voglio fare del counseling, faccio sedere la persona e le faccio fare un colloquio durante il quale devo essere attentissimo che qualsiasi forma di giudizio o di durezza che io ho dentro bloccher 1

questa persona nelle sue parti pi femminili, pi intime, pi delicate. Se sento questo disagio, se entro in empatia, posso accedere a queste informazioni che diventano preziosissime. Allora divento veramente suo amico. La tecnica di base che io insegno a tutti quelli che sono gi usciti dallAccademia la seguente. Prendetevi almeno cinque minuti prima che entri la persona, entrate nella vostra stanza ed entrate in meditazione e fate la meditazione di Atisha, il respiro nel cuore. La persona arriva e tu hai addosso questo tipo di energia. Puoi essere anche vigoroso, puoi essere anche forte, ma dentro c questo spazio. La persona si siede e soprattutto la prima volta la incontri. A volte si fanno quelle tre parole di convenevoli e a seconda della vostra specializzazione la riportate sul motivo della sua venuta e pian piano cominciate ad ascoltarla. La persona si siede di fronte a voi e voi siete in uno spazio di presenza, ascoltate e sentite immediatamente cos la persona. La persona entra come un mondo in una bolla, nella sua bolla. Per fare un buon lavoro dovreste centrarvi, semplicemente svuotandovi. Se avete qualche problema e sapete fare bene il terapista, alla fine della giornata di lavoro non lavete pi, perch nellarte dellascolto degli altri, devi necessariamente metere da parte le cose contingenti. Nemmeno un medico o uno psicologo non pu esimersi dal farlo, deve ascoltarti. A maggior ragione un counselor olistico: tu devi essere l. In quel momento metti da parte te stesso (i tuoi pensieri o i tuoi problemi) e sei sullattenzione dellaltra persona. Empatia e rispecchiamento: la bolla psichica della persona Una delle cose di base del Counseling in tutte le categorie in cui si manifesta noi abbiamo il counseling relazionale, il counseling sistemico, rogersiano ecc. - la prima cosa il rispecchiamento. La persona entra in una bolla, che la sua energia, che la sua mente emozionale e comportamentale mente/emozioni/corpo, tutte insieme - e tu immediatamente devi percepire questa bolla ed entrare in sintonia con questa bolla. Non significa che tu diventi come lui, ma che tu lo senti: crei unempatia. Se una persona entra e gli morto qualcuno, tu lo devi cogliere istantaneamente anche se non lo fa vedere. Empatia significa che cogli questa bolla, ti apri, ascolti, entri in contatto e lasci entrare. Solo successivamente cercherai di bilanciare le sue polarit. Vediamo dal lato pratico: come pu essere una bolla? Come pu essere lenergia generale della persona? Yang: la persona entra con energia, dinamica, parla velocemente e un po ad alta voce, racconta molte cose tutto in velocit, concitato, oppure, Yin: entra lentamente, si siede, non parla, allinvito di raccontarsi sospira, tutto sullinterno, A volte tutto di testa: pu essere anche depresso, per ti descrive tecnicamente la sua situazione, oppure E molto emozionale. Pu essere quello con le emozioni veloci o lente, con le emozioni positive e appena alla fine accenna appena al suo problema catastrofico, sfiorandolo. depressa e pesante Personalmente ho il mio livello di onest, per cui anche se laggancio sul parlare cio la persona vuole qualcuno con cui parlare - io non gli faccio perdere pi di tanto tempo. Io voglio lavore. Mi interessa ascoltarlo per capire la situazione, ma poi devo riportarlo al problema, non continuare a chiacchierare. Vedo dov questa persona, vedo se nel corpo, vedo com il suo corpo (ricordate il lavoro sul corpo fatto nella settimana della psicosomatica), vedi se aperto vedi le caratteristiche strutturali, se depresso, se ipereccitato. La cosa fondamentale cogliere la sua bolla, la bolla in cui vive. Guarda il viso di una persona e cogli gli atteggiamenti del viso che denotano dei caratteri, delle emozioni, degli scompensi, delle tensioni. Guardalo: bello o brutto? Ha gli occhi intelligenti o ha gli occhi stupidi? E vivo o morto? E cominci a fare una sorta di mappa e tutto questo alla fine butti via, perch in realt non ha alcun valore da unaltra parte. 1

Leggere empaticamente la persona oltre i giudizi Lavoravamo moltissimo in questo modo in India e negli Stati Uniti. Si faceva scuola di terapia: si prendeva una persona e si chiedeva che cosera di sbagliato in lei. Tra laltro la si faceva spogliare, per cui ognuno diceva tutto quello che vedeva di negativo e alla fine questa persona che allinizio era normale, dopo un quarto dora era distrutta, collassava. Poi, si rigirava il tutto e si diceva: Bene, invece di giudicare questa persona o dire ci che avete imparato con la testa, provate per un secondo sentire chi in realt questa persona, provate a cogliere in questa persona quello che c dentro. Intanto una persona viva. Ricordiamo che ogni suo punto del corpo, nel carattere, nelle sue emozioni una ferita che si sta portando dietro. Se ha una tipologia arrogante perch ha avuto quella famiglia che lha massacrato, se depressa perch ha avuto quellaltra famiglia che lha massacrato in unaltra maniera, se ha gli occhi tristi ecc. tutto ci sono tutte le sue ferite. Ecco cos veramente fondamentale imparare: lanima di questa persona, sentirla. In Accademia si facevano spesso gli esercizi dove si entrava in contatto con gli occhi della persona. Leggi gli occhi, leggi dentro gli occhi. Se leggi gli occhi leggi una porta esterna e gi dagli occhi come se leggessi il corpo, leggi tutta la sua vita: leggi se sballato, stralunato, presente o assente, se intelligente o realmente un po stupido. Vedi tutto: vedi il grado di attivazione energetica: se locchio vivo o spento. E poi al di l di questo prova a entrare dentro, qual lanima di questa persona? Se unanima giovane o se unanima antica, se unanima che ha vissuto o non ha vissuto, se ha il cuore o se non ha il cuore. Personalmente ho avuto pochi pazienti senza cuore e vi assicuro che si fa pi fatica a lavorare. Ricordo molti anni fa un paziente in particolare, molto cattivo che a 17-18 anni andava a sprangare i comunisti e se ne vantava. Era il classico psicopatico senza cuore. Mi raccontava di aver avuto una donna che aveva molto maltrattato, fino a che lei lo aveva lasciato, lui fece di tutto per ritornare insieme semplicemente per avere il gusto di usarla sessualmente. Era veramente duro, freddo. Tutto il lavoro stato portare lui a capire, oltre ogni giudizio, che era senza cuore. Ci avvicinammo molto a questa comprensione, anche se non ce lho fatta profondamente come desideravo, ma comunque lui si era reso conto di non riuscire a mettersi nei panni di lei, di avere una visone unilaterale, egoistica. Allora non avevo ancora tutti gli strumenti che ho oggi, non avevo Il dialogo delle voci, non avevo alcuni strumenti di PLN erickssoniana altrimenti gli avrei fatto fare il lavoro fisicamente nei panni di lei per fargli sentire che cosa lei provava per lui, cosa lei aveva sperimentato quando lui la tradiva o la brutalizzava. Sia in questi che non hanno cuore, che in coloro che sono stati molto feriti, il cuore apparentemente non c. Questultimi hanno il cuore in profondit, coperto esternamente da una massa di dolore o di rabbia. Pi o meno la stessa cosa, a volte di tutte due. Allora voi cogliete questa bolla e vi uniformate. Nelle varie scuole di Counseling si suggerisce alcune arti di rispecchiamento. Il rispecchiamento un po quella matrice scimmiesca, da primati, per cui se qualcuno ha lo stesso atteggiamento che hai tu, ti senti empatico ed entri immediatamente in risonanza. In realt potete fare a meno di entrare nel rispecchiamento e aprire realmente le porte del cuore, cosa che non vi insegnano nella maggior parte delle scuole, e entrare lo stesso in risonanza. Gi Rogers e tutta la psicologia umanistica ha sviluppato tantissimo lascolto dellaltro proprio come essere in uno stato di presenza con il cuore. Non avevano la meditazione che noi aggiungiamo a questo e che noi aggiungiamo a questo come profondit e intensit, per era gi un buon livello. Il rispecchiamento che se una persona tanto depressa, tu non puoi fare lo stesso, perch lei non si sentirebbe capita e accolta. Se una persona triste, tu ti metti ad animare in qualche modo un suo stato di coscienza anche se in quel momento non lo condividi. Quindi, ti metti a suo livello e lo ascolti senza giudizio in modo da aiutarlo ad aprirsi e stai l con il cuore aperto. 1

Transfert e controtransfert: il gioco incrociato delle proiezioni E qui parte immediatamente il controtransfert: spesso gli fai da amico o da padre o da fratello. A volte anche da amante e ne sei totalmente consapevole. Non puoi negare che il transfert o il controtransfert non esista, ma te lo giochi con estrema sincerit. Io mi sono trovato a confrontarmi con delle donne che se le incontravo fuori dallo studio, dopo tre ore saremmo stati gi amanti; ho incontrato persone con cui avrei fatto a cazzotti o che avrei potuto detestare per le cose orribili che hanno fatto; altre che avrei potuto ammirare per le cose belle che hanno fatto. Invece, entro in uno spazio di assenza di giudizio e quello che sento me lo proiettano nel tempo e poi io lo dichiaro. Mi sono trovato con persone che avevano quella bolla e instauravo quel tipo di canale, a dire il vero, per esempio: noi due fuori di qui avremmo potuto diventare amici. A volte nei transfert o controtransfert ci siamo dichiarati che saremmo stati rispettivamente un padre o un figlio ideale. Ho avuto il caso di una ragazza che andata oltre il limite provocandomi. Era una persona depressa per attirare lattenzione di suo padre. Non voleva mai che io le dicessi che stava meglio perch se stava meglio, io (nel transfert mi aveva proiettato addosso la figura del padre) non la amavo pi. Ad un certo momento mi ha detto delle cose terribili fino a minacciarmi che se per caso lei si ammazzava sarebbe stata tutta colpa mia. Era la fine della sessione, mi aveva appena pagato. Ho preso i soldi, glieli ho tirati in faccia invitandola ad uscire dal mio studio dicendole che non mi importava assolutamente nulla di quello che avrebbe fatto o meno e che con lei non volevo pi lavorare. Io non ci stavo ai suoi giochi da bambina. Lei non sapeva se piangere o ridere ed uscita. Tutto questo era completamente fuori dal contesto terapeutico classico. Mi ha richiamato dopo 15 giorni chiedendomi scusa e dicendomi che aveva capito di aver detto cose assurde e da allora migliorata enormemente. Ho dato a lei la dignit, ho dato a me la dignit, dicendo e facendo quello che ho fatto non tanto da terapista, ma da essere umano a essere umano. Quella era la terapia della provocazione che pu capitare qualche volta. Quando la persona va oltre un certo limite, devi dirle questo troppo, io cos non lavoro. Dicendo la verit rompi tutta la struttura del transfert e del controtransfert. Pu capitare poche volte, ma quando accade molto forte. Altrimenti io dichiaro tutto il transfert che c e se va bene ad entrambi lavorare cos, questo diventa una consapevolezza, non resta nellinconscio. Io lavoro pulito. Ritengo di avere dei bellissimi risultati cos. Quindi, cogliete lenergia della bolla della persona che vi sta davanti. Se lei triste, voi entrate nellenergia della tristezza. Se lei vi chiede un attimo di attenzione consolatoria io rompo completamente il distacco del rapporto terapista-paziente: io sono un counselor e lei una persona da aiutare. Se piange io la prendo e labbraccio, se sento che sia il caso. Le sono vicino cos come mi sento di fare nella mia professionalit ma anche nella mia onest di sentimenti, di percezioni e spontaneit del comportamento. Devo essere quello che sono. Piano piano entro in questa bolla e cerco di assorbire linformazione pi completa che posso. Normalmente dopo che la persona mi ha raccontato il nucleo del problema, decido come lavorare. Ma gi quando arrivano anche senza parlare della bolla io sento se la persona in un certo spazio. Per esempio: arriva un uomo, imprenditore, molto scettico, carattere determinato, ti dice che venuto esclusivamente perch lha mandato sua moglie che crede nella meditazione e cose del genere, mentre lui non sarebbe mai venuto perch a queste stupidate non crede. A quel punto tiro fuori tutto il mio ego sociale accettando tutto quello che mi ha appena espresso, ma gli dico che comunque queste cose funzionano anche al di l della sua volont e delle sue credenze, anzi, funzionano anche meglio. Cos mi 1

metto in posizione di assoluta parit. Lui un grande businessman, anchio sono un grande businessman, Se lui un grande ricco, anchio sono un grande ricco. Siamo alla pari. Cos entro nel suo personaggio, entro in quello che lui vuole che in quel momento io sia. E questo non lo faccio per falsit, non lo faccio per accaparrarmi un cliente, lo faccio perch lunico modo per entrare nel cuore di quella persona e indurlo a lavorare su di s. Nella sua illusione di quel momento, lui ha bisogno di una certa energia di riferimento a cui potersi affidare. Se io sbaglio la sua proiezione, lui prende e se ne va e io ho perso loccasione di aiutare qualcuno. Se io, invece, lo accondiscendo, mi metto in un contesto dove uso la voce un po nasale, un po da terzo chakra come lui vorrebbe che io fossi. Io so giocare anche questa energia, non ho problemi. Anzi, non lo invito a fare meditazione ma respirare un po invitandolo a prendere coscienza del suo corpo e del suo intero essere: una situazione neurofisiologica, non meditazione. Gli dico le stesse cose in un altro modo. Lui comunque mi stima, perch sono un bastardo come lui. Cos come se arriva la vecchietta non le dir entriamo nella neurofisiologia dellestasi, ma mi empatizzo a lei, divento anchio un vecchietto, anche come voce e atteggiamento, e la invito a respirare un po. La metto a suo agio. Tutti noi siamo in grado di fare il rispecchiamento, chi pi chi meno. Torniamo al concetto di base: noi abbiamo mille personalit. Noi siamo allinizio un aggregato di personalit. I comici cosa fanno? Prendono di solito una di queste personalit, la tirano fuori, le danno un po di energia, la fanno diventare una caricatura e ci giocano su. Ma tutti abbiamo dentro tutti. Voi entrate in risonanza con tutte queste energie. Lempatia a questo primo livello importantissima, dovete entrare nel cuore della persona. Una volta entrati e avete stabilito un contatto, ritornate nella vostra identit e non state pi nella sua, potete a questo punto trasmettergli delle informazioni che vengono recepite. Trovando il canale giusto, il linguaggio e lenergia giusta con cui le persone vogliono rapportarsi, riuscite a farli entrare e fargli fare la riconversione. Ad un signore venuto per il mal di stomaco ho spiegato che il mal di stomaco poteva esser curato anche con qualche medicina, ma essenzialmente era il suo nervosismo che doveva imparare a sentire, a scaricare ed a non voler ricostruire. Piano piano. Lui ha capito benissimo, anzi, poi venuto anche a farsi un gruppo. Quindi, se riuscite ad entrare in contatto, avete il potere dellalleanza, della percezione unitaria dove la persona vi sente, scatta il riconoscimento di gruppo, il riconoscimento di razza. Ogni essere umano deve avere il suo gruppo di amici per formare una piccola trib. Entrando in risonanza con la persona siete riconosciuti come amico, della stessa razza, della stessa conformazione, che lo sente e non lo giudica e gli utile. Una volta superata questa barriera, incomincia il processo della riconversione. Roberto SASSONE E il tema pi spinoso nella relazione con il cliente-paziente. Il transfert la proiezione del cliente nei confronti dellanalista, cio tutto quello che il cliente proietta sullanalista in base alla storia della propria vita. Il contro-transfert, pi importante per noi, quello che il terapeuta o loperatore proietta sul cliente. E normale che il paziente abbia un transfert, anzi il transfert del paziente utilissimo perch ci d le indicazioni sul tipo di relazione che normalmente ha nella vita con gli oggetti che investe affettivamente. Quindi se emerge il transfert significa che compaiono le tematiche che devono essere affrontate nel corso del progetto di crescita. E molto importante perch il transfert offre la possibilit in vivo di osservare e sperimentare quello che nella vita accade al paziente. Nel setting si potr agire direttamente su questo tipo di relazione. Il vero problema il contro-transfert. In teoria non ci dovrebbe essere, ed in questo caso dovremmo essere degli illuminati. In realt noi abbiamo una responsabilit veramente grande di essere in grado di riconoscere il nostro contro-transfert. Ed a questo punto che viene fuori il collegamento tra la 1

nostra storia personale e il tipo di contro-transfert che noi agiamo. Facciamo degli esempi pi semplici per capire: abbiamo visto che nelle varie strutture schizoide, orale, masochista, rigido, psicopatico, ci sono delle tematiche di fondo non risolte. Abbiamo visto che c la paura di vivere nello schizoide, dellabbandono nellorale, la paura dellazione nel masochista, la paura del piacere nel rigido e quella del fallimento nello psicopatico. Adesso ognuno di noi dovr riconoscere brevemente il tema fondamentale ad ognuno di voi di queste tematiche appena dette. Se riconoscete ad esempio che il tema pi grande quello dellabbandono potrete agevolmente verificare come nella relazione con una persona molto probabile che le azioni di questa persona nei suoi confronti saranno lette con la chiave dellabbandono, ovvero quanto mi vuole bene? quanto mi trascura? Oppure riguardo allo psicopatico, si chieder quanto mi stima?. Oppure nelle tematiche di uno schizoide quanto realmente questa persona in grado di reggere un cambiamento perch io come operatore, avendo paura di un cambiamento, temo che non sia in grado di attuare un cambiamento. Se loperatore si sente instabile, la sua necessit di avere sicurezza e stabilit, tutte le tematiche che incontrer di un paziente, che abbia problemi di instabilit oppure ha temi di necessit di cambiamento, io potrei facilmente osservarli attraverso la mia paura del cambiamento. Quindi la cosa fondamentale che ognuno riconosca i tratti caratteriali fondamentali perch sono questi tratti che gli devono fare scattare un campanello dallarme tutte le volte che il cliente parla di tematiche affini al tratto che ha o che non ha ben risolto, e che in ogni caso deve sapere di non aver ben risolto. Il non sapere quali sono i temi di base inevitabilmente crea nelloperatore un contro-transfert. Perch in fondo il contro-transfert la lettura della realt attraverso la griglia della propria tematica non risolta. Insisto sul fatto che vero che loperatore non un terapeuta, e quindi non ha la responsabilit di portare avanti un lavoro in cui si fa carico del transfert del paziente e anzi lo usa per la terapia, ma comunque essendo una persona che agisce in ogni caso su un altro individuo, in quanto operatore, se non ha lobbligo di essere un esperto nel trattamento del transfert ha comunque lobbligo etico di conoscere molto bene e di avere lavorato, come tutti voi state facendo, sui propri tratti caratteriali, in modo tale da essere in grado se non di risolverli, di gestirli. Perch un buon operatore o terapeuta non colui che non ha questi tratti, ma colui che in grado di gestirli. Oltretutto il cliente ha unabilit sottile, addirittura inconsapevole, di cogliere in maniera empatica il contro-transfert eventuale del suo terapeuta, cio afferra i suoi punti deboli e fa leva su di essi. E quindi avviene nel percorso di terapia, una sottile seduzione del paziente sullanalista, che avviene sulla base delle armi caratteriali che ogni cliente ha, e che sono individuabili, se noi abbiamo chiaro i caratteri, sulla base delle strutture caratteriali stesse, in definitiva ognuno user le armi che sono legate a come ha compensato la sua carenza caratteriale. Quindi ogni serie caratteriale sviluppa una serie di compensazioni, per crearsi una struttura di difesa e per vivere meglio nellambito della disarmonia. Queste compensazioni diventano le modalit seduttive che ogni struttura adopera per cercare di avere la relazione. Le strutture seduttive sono quelle che noi possiamo rintracciare facendo unattenta anamnesi, ovvero che tipo di richiesta la madre o il padre avevano nei confronti del figlio? E come il figlio ha sviluppato la modalit per rispondere a queste richieste? Il modo in cui riuscito a rispondere alle richieste dei genitori diventa il modo seduttivo con cui ha la relazione. E chiaro che lorale sedurr fondamentalmente attraverso il suo atteggiamento che suscita la tenerezza, e quindi non bisogna mai accudire unorale, perch rimarr bambino. Un masochista attuer la seduttivit della disponibilit totale, sar il bravissimo paziente, cercher di essere un modello, si prender cura lui stesso della propria terapia, quasi quasi si prender cura del terapeuta stesso, bisogna stare molto attenti. E un modo subdolo per farlo cadere in suo potere, e ovviamente se loperatore ha un bisogno di essere confermato nel proprio valore, se trova dallaltra parte una persona compiacente, cade nella rete, non si accorge di fare un contro-transfert ed una collusione, per cui si crea una relazione che sembra funzioni benissimo, ma in realt una relazione che va bene a patto che non finisca mai; una terapia in cui succedono delle dinamiche molto forti, di aggressivit, di svilimento dellazione del terapista, un attacco al suo valore; un attacco che anche giusto, perch gli attacchi dei pazienti sono da prendere molto in considerazione. Non dobbiamo cadere nella facile 1

tendenza di dire una sua proiezione perch la proiezione spesso ci azzecca. A questo punto possiamo immaginare quando incontriamo unisterica o fallico-narcisista. Tutte le grosse problematiche di rapporti, non solo sessuali, di implicazioni emotive, innamoramenti tra loperatore e il/la paziente avvengono fondamentalmente con clienti che hanno una componente isterica (o lequivalente maschile falliconarcisista). C il dovere etico di riconoscere e di poter gestire attraverso un lavoro su di s i tratti non risolti, in maniera tale almeno di impedirsi di accorgersi di quando li stiamo per agire. Magari la tendenza di agire c, ma una cosa bloccarli e una cosa non bloccarli perch non conoscendoli sembra quasi che quella azione terapeutica sia funzionale al progetto terapeutico, in realt funzionale al progetto seduttivo del paziente che vuole ricreare lalleanza nevrotica con la madre o con il padre, e vuole riprodurre un meccanismo che lunico che conosce. Nitamo MONTECUCCO Possiamo dire che il paziente nel suo gioco va a coprire i buchi della mamma. Se la persona che voi vedete vi rappresenta, penserete anchio come lui ho avuto un pap che faceva cos, una mamma iperprotettiva. E se io ho impiegato 15 anni ad uscire di casa, il paziente deve metterci 15 mesi. Gli darete dei consigli devi uscire di casa, se non esci da casa non sei un vero uomo, se non molli quella situazione non sei una vera donna, se vuoi essere te stessa devi lasciarlo. Questo un consiglio. Questa una proiezione. Se gli dici di fare una certa cosa, ad esempio una meditazione o un gruppo, e il paziente non lo vuole fare, tu sei risentito perch lui non allaltezza di quello che secondo te dovrebbe fare. Questo nella pratica immediata quello che vedete sempre. Loperatore proietta sulla persona se non guarito: ah non sei guarito, ma certo, io ti avevo detto di fare alcune cose, non lhai fatto ed tutta colpa tua. Quindi il transfert e contro-transfert psicologico fa sempre presa su un vostro bisogno. Ma ricordatevi, se voi avete dentro di voi acquisito una modalit, per cui avete dato unenorme importanza a certe cose, le pretenderete dalla persona che viene da voi. Ad esempio se tua madre ha proiettato su di te che devi essere qualcuno, facilmente proietterai la stessa cosa su un paziente. Se tua madre stata iperprotettiva, sarai cos con il cliente. Che non realmente essere daiuto ma piuttosto unansia che gli proietti addosso. Oppure puoi proiettargli addosso il piacere un belluomo, una bella donna- e dicendogli una bella donna come te dovrebbe fare. una proiezione. In realt il transfert e controtransfert qualcosa di pi sottile, pi psicologico. Queste sono le banali proiezioni che noi abbiamo sulle persone. Ad esempio pensare dopo tre sedute non hai ancora capito come fare, non sono io che non sono un buon terapista, sei tu che sei un cane come paziente. Purtroppo di queste situazioni ne abbiamo viste tantissime. Roberto SASSONE E vero anche lopposto. Se conoscete bene queste strutture perch avete lavorato bene su di voi, potete aiutare tantissimo quella persona che presenta lo stesso tratto, perch ormai sapete esattamente dove andr a parare, tutti i discorsi che fa e gli atteggiamenti che ha, li vedete come uno specchio. E quindi potete aiutarla ancora di pi. Nitamo MONTECUCCO Questo stare con quello che c. La presenza con le cose che tu hai passato. Ma non si pu dare un consiglio, non gli si pu dare la strada, dire come deve fare. Il processo che noi dobbiamo fare induttivo, educativo. Se tu hai capito, devi farlo capire a lui ma facendolo arrivare con i propri mezzi, senza dare consigli o suggerimenti. Perch cos facendo lo svilisci. Chiedergli tu cosa vuoi? io in realt so gi la risposta ma non gliela dico. Non gli dico neanche che ho la risposta. Facendo una serie di domande porto la persona ad una certa situazione, per farla capire.

La scheda di crescita personale Ora entriamo nella pratica del contatto diretto con la persona. Iniziamo utilizzando una scheda di crescita personale, che voi scriverete e che la persona porter a casa e riporter sempre con s a tutte le successive sessioni. In modo da non infrangere n le leggi sulla privacy n quelle sul possesso di materiale con dati personali sensibili. La scheda di crescita personale uno strumento molto professionale e quindi prezioso, che, essendo complesso, eventualmente si pu anche non utilizzare allinizio. Il nostro consiglio tuttavia di imparare ad utilizzarlo da subito, perch vi d immediatamente unimmagine di buon livello professionale e di seriet nella modalit di lavoro. LA SCHEDA DI CRESCITA PERSONALE. 1) Data di nascita e accanto io metto let. Let fondamentale, perch dallet voi vedete la congruenza, il suo modo di viversi il corpo, le energie, le emozioni e la mente rispetto allet che ha. A volte vedete tipi molto giovanili, a volte vedete persone vecchie a quarantanni. Ho avuto una signora di 62 anni che ne dimostrava 42 per presenza, vitalit, energia e tutto il resto. 2) La residenza: interessante vedere se coincide con il luogo di nascita. A me interessa sapere con chi vive che aiuta ad impostare immediatamente il livello psicologico dinquadramento (single, divorziato, vive con la mamma o altro) 3) La professione 4) Numero di figli; di solito scrivo let dei figli. E diverso se ha 50 anni e ha due figli piccoli da quello che ha 40 anni e ha un figlio di 23 anni. Oppure chiedere se, pur non essendo sposato, ha dei figli. 5) Storia personale 6) Storia familiare 7) Osservazioni 8) Test 9) Percorso consigliato (che alla fine del lavoro) Normalmente se la persona viene e vi dice che viene da voi per un motivo preciso (per esempio a farsi fare un certo tipo di massaggio) dovete essere chiari. Se voi lavorate solo sul corpo, dovete spiegare che il colloquio fondamentale. Questo vale per qualsiasi tecnica voi state facendo: se volete lavorare nellambito dello sviluppo del potenziale umano o nellambito realmente olistico, gli dite che oltre alle vostre tecniche conosciute e proposte assolutamente fondamentale il contesto dinformazione generale della persona. Questo a qualsiasi livello si lavori - sul corpo, con le emozioni, con la mente - , perch le tensioni della mente o delle emozioni si riflettono sul corpo o viceversa. In questo modo date una giustificazione molto semplice e profonda a quello che state chiedendo. Quindi, date sempre informazioni chiare: dite che lavorando come counselor prima di proporre un programma di lavoro avete bisogno di acquisire una visione olistica della persona. Questo un questionario olistico specifico, intestatelo Questionario dellAccademia Olistica, in modo che diventi un documento importante e non due appunti presi al volo. Se voi stessi date importanza, anche il cliente dar importanza e sarete pagati. Se voi stessi non date importanza alle cose che fate, non saranno viste come importanti e non saranno valutate e quindi pagate.

Normalmente io inizio con la Storia personale: Il primo dato che inserisco il tipo di blocco. Ad esempio gastrite, abbandono dal fidanzato, cio il motivo per cui la persona venuta da voi. E importante ricordarlo al cliente dopo un po di tempo, perch pu darsi che non se lo ricordi pi. Ci vuol dire che avvenuta la riconversione. Si parte dalle informazioni generali: Come sei nato? Parto con il forcipe, parto normale, parto cesareo, ecc. Allattamento: due settimane, tre mesi ecc. Malattie particolari infantili: a 4 anni ricovero per asma grave o altro, tifo a 3 anni, o altro. Se vi portano una montagna di documentazione di tutte le operazioni e indagini avute significa che sono devastati dal malessere. A voi basta sapere che ne ha avute tante, per cui lavorate su un altro livello. Nella storia personale degli ultimi tempi scrivete le cose pi gravi che ha avuto tipo ricoveri psichiatrici, malattie di cuore, asma da ospedalizzazione, epilessie, schizofrenie.
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Storia familiare:

Qui solitamente scrivo che figlio : se il primo, secondo, se ha una sorella, ecc. Dopodich gli faccio una precisa domanda: Qualera lambiente familiare da bambino? Qualera latmosfera? Pu essere stata serena, soffocante, deprimente, in collegio con le suore, ha vissuto con la nonna, ecc. Da bambino comera tua mamma? Affettuosa, nevrotica, depressa, non ti guardava mai, assente? Comera tuo pap quando eri bambino? Giocava con te? Ti stimava, quanto? Ti spaventava, si arrabbiava? Ti faceva paura? Queste sono le radici di tutto il comportamento successivo I nonni: erano affettuosi o autoritari?
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Osservazioni:

Qui normalmente annoto ci che osservo fisicamente, energeticamente della persona. A volte chiedo alla persona se mi permette di farle da specchio. Se dicono di s, parlo come parla lei o gesticolo come gesticola lei, ecc. Da ci esce la tipologia senza giudicare, altrimenti si offende e se ne va. Quando parte la proiezione energetica istantaneamente voi siete gi in un controtransfert: voi vorreste la persona diversa da quella che . State gi facendo da padri e loro sono i figli, gi siete mariti e loro sono le mogli ecc. Se mi accorgo che so mettendo in moto un processo proiettivo che mi solleva i miei problemi personali, me li devo rivedere altrimenti non posso lavorare con lei. Se, invece, metto questa persona come Other self oriented, cio la metto sul cuscino della moglie, del marito o dellaltro che le ha fatto del male, questa tecnica, se fatta bene, va immediatamente a bilanciare una serie di cose. Fate qualsiasi tipo di test di vostra conoscenza: iridologia, kinesiologia, respirazione. 1

Per esempio per quanto riguarda il test del respiro: osservo il blocco del respiro alto, medio o basso. Mi chiedo dov il blocco? A questo proposito io tendo a evidenziare i blocchi secondari e i blocchi primari. Chiedetevi qual , secondo voi, il blocco principale, quello da cui nascono gli altri. Qual il nucleo? Se riuscite ad identificare, scrivetelo. Poi, nelle osservazioni io noto fondamentalmente la sua bolla: cosa osservo nel corpo, nelle energie, qual la sua qualit energetica di fondo. Posso anche osservare che se cerco di parlare troppo, lei diventa nervosa e comincia a parlare il doppio. Posso anche sentire una sensazione che lei ha male al cuore, anche se lei dice di avere un cuore sano. Oppure posso improvvisamente sentire una grande tristezza, e lo annoto. A volte nelle sessioni successive pu accadere che lei butti fuori la sua tristezza che teneva nascosta. Mettete tutte le osservazioni. Inoltre fatevi un appunto delle osservazioni che non devono essere dimenticate: 1) Dimmi chi sei? Ci sei? Ti senti? Che poi allargo con Come ti senti nella tua vita, la vita che tu desideri? Che cosa che ti d il piacere del vivere? La tua vita realmente la tua vita? E in quel momento laltro sente la vostra presenza. Il punto importantissimo in questa serie di domande arrivare sempre alla fase critica. Quello che noi chiamiamo riconversione il processo fondamentale. Dobbiamo far riconvertire lenergia della persona che solitamente fuori, farla ritornare verso linterno, farla rientrare dentro al nucleo. I punti che la fanno ritornare a lei sono elementi molto evidenti e li riconfermi chiedendo: Ma se finora non ti sei goduto la tua vita, cosa pensi di fare? Ti piace? Sei soddisfatto? Se in questo momento dovessi darti una bacchetta magica molto reale cos che vuoi cambiare veramente della tua vita? E se vi rispondono: Vorrei star bene fategli capire che troppo generico, che stanno evitando di dare la vera risposta. E voi insistete: Ma pensa che cos che tu vuoi ? Che cos che tu non vuoi? Da che cosa ti vorresti allontanare ? Che cos che vorresti non avere e verso che cosa ti vorresti dirigere? Queste sono le domande fondamentali che vi mettono in un rapporto esistenziale con la persona. E dopo che la persona vi ha raccontato minimamente la storia della sua vita, dei suoi problemi, delle sue malattie e tensioni, ad un certo momento sentite di essere entrati in lei con intensit. Se avete creato i minimi presupposti - lo spazio idoneo, il setting appropriato, se non avete fatto grossi errori - e la vostra presenza gi pi che sufficiente per entrare in contatto umano con laltro. E continuate a chiedere: Hai amato? Quanti anni hai, 35? Se vai avanti cos, cosa saranno gli altri 35 anni? Vuoi andare avanti ancora 20 anni cos? - Le Relazioni: Se il counselor si trova con una persona in disarmonia con le relazioni, ad esempio ha difficolt con i genitori, con il sesso, o sul lavoro, deve riportare lequilibrio nella persona, attraverso la bioenergetica, il massaggio, la meditazione, le tecniche di respiro. A volte per le relazioni, oltre alle amicizie generiche, c la domanda: Hai un compagno/una compagna? Come ci stai? Quanti ne hai avuti? Com finita? Quanto durata? E vi dicono dei tempi brevi o medio brevi dopodich da tre anni non hanno avuto pi nessuno. E voi incalzate: Come con nessuno? Hai appena 28 anni, sei nel pieno delle tue forze e da tre anni sei senza una donna/senza un uomo. Che dolore devi aver provato, che paure devi aver provato? Almeno sessualmente avevi qualche piccola storia piccola parallela? Nella tua vita sessuale riesci a lasciarti andare? Quanto ti controlli? Approfondisci il punto sul controllo e sullo stress, perch su questa parte istintiva che noi possiamo 1

intervenire con i nostri strumenti di meditazione e di evoluzione personale che sono potentissimi. L devi esserci. Dalla storia delle relazioni vedete il cuore, la capacit di mettersi in contatto con gli altri e capite dove sono. E ancora: Nellultima relazione, come stai? E una relazione reale? Cos che ti fa stare ancora con questa persona? Cos che ti permette di stare ancora con lui/lei? Pu essere anche una cosa: A letto andiamo daccordissimo oppure Chiacchieriamo molto o Ci piace viaggiare ecc. A volte non c niente e allora l dovete entrare: Perch stai ancora in questa relazione se cos insoddisfacente? Partendo dal presente proviamo ad invertire il processo, lavorando sul blocco interno. La persona non si sente desiderata, non amata, quindi una struttura orale, abbiamo un blocco di primo chakra, un blocco di potere, la persona si sente pi sul lato femminile. Andiamo a lavorare sul cuore, la maggior parte delle persone non sente il proprio corpo. Sentite la persona, se vi accorgete che troppo gonfia, una psicopatica e non si sgonfia mai; una masochista se tiene duro e non sente niente; una persona rigida continua a parlare con la testa ed il corpo non lo sente; una persona orale se comincia a piangere appena mettete le mani, e sente soprattutto il dolore affettivo. - La Professione: Il lavoro soddisfacente? Ti piace? Lo fai per guadagnare? Se lo fai per guadagnare allora cos che ti fa vivere? Per che cosa vivi? La risposta pi frequente : Vivo per i figli. Lascia perdere per un momento i figli che sono sicuramente importanti nella vita di una persona, ma tu perch vivi? Tu non vivi per un altro, tu vivi per te. Cos che ti d piacere? Per esempio chiedete: Quando sei con il capoufficio che non ti stima cosa succede?. Pu non rispondere e vedrete un blocco di gola, oppure chiude con le spalle, oppure si irrigidisce e non dice niente, o si gonfia come nel caso di un rancore trattenuto, struttura masochista. Pian piano semplicemente con la consapevolezza, fate sentire tutto il corpo, cio la portate a sentire quello che voi vedete, i blocchi. La rinforzate, lascoltate, la fate parlare. E l toccate le corde pi profonde. Questo il Counseling Olistico che entra in profondit dellessere della persona, nei punti critici dove possibile, auspicata e necessaria una riconversione. Voi portate con voi la cosa pi preziosa che potete dare: la comprensione che possibile girare la vita, anche di poco, e ritrovare la matrice profonda dellessere. Questo il momento critico, non diteglielo voi. Il counselor accetta quello che c, senza mai spingere. Lasciate che ci arrivino da soli. Quando cominciano ad emergere le insoddisfazioni chiedete: Ma tu che cos che realmente vorresti? Che vita vorresti? In questa fase bisogna stare attenti ai criticoni che trovano da ridire su tutto e tutti. Quindi, se un criticone, il cambiamento della vita avviene attraverso lapertura del cuore e smettere di criticare. A questo punto non possono scappare. Intanto li mettete nella condizione in cui loro mettono in risalto la loro situazione. Parallelamente li inducete piano piano a esprimere quello che veramente il senso della profondit dellessere. Le domande esistenziali Riassumendo le domande esistenziali che aprono la via ad una consapevolezza di s e della propria crescita personale sono: COME VA LA TUA VITA SESSUALE? SEI SODDISFATTO DELLA TUA VITA? Se la risposta no, chiedergli 1

COME MAI NO? COSE CHE TI MANCA? COSE CHE NON TI SODDISFA? COSE CHE VORRESTI? Tutto ci senza voli pindarici. Ripeto, li lasciate parlare finch non esprimono un disagio. Se siete forti e sentite di avere un buon canale o tanta empatia riuscite ad entrare direttamente nellIo. A questo punto, soprattutto se avete fatto il who is in potete chiedere: MA TU CHI SEI? CHI PENSI DI ESSERE? COSA VORRESTI ESSERE? A qualsiasi loro risposta avete dei primi elementi per cominciare un lavoro semplice per ritornare allessenza, ritornare a riaprire il corpo, ritornare a risentire il proprio bene e il proprio male. Non gli dovete dire niente. Unaltra grande domanda : COSE CHE TIMPEDISCE DI ESSERE FELICE? COSE CHE TIMPEDISCE DI USARE IL CUORE E DI AMARE? Ognuno vi dar motivazioni che lo portano allesterno. Voi potete aggiungere: STAI CERCANDO QUALCOSA ALLESTERNO CHE TI CONFERMI, MA PER CONFERMARE TE SENZA IL BISOGNO DELLE COSE ESTERNE, DI COSA HAI BISOGNO? HO BISOGNO DI AVERE FIDUCIA. IO TI DO FIDUCIA, PUOI OTTENERE PIU FIDUCIA IN TE PARTENDO DA TE. A questo punto voi avete gli elementi per fare una serie di cose. Qui rientra la componente evolutiva della persona. In questo momento voi dovete pi che mai dire e sentire e mettere insieme gli elementi e capire veramente il livello evolutivo di quella persona. Se sbagliate, la persona scappa, perch le proponete una cosa sovradimensionata. Bisogna rinforzare il corpo, stimolare la mente, far leggere dei libri, farle conoscere altre persone pi mature che riconoscano le sue qualit, per rinforzare il sistema centrale della fiducia; per non bisogna dire ad una persona brutta che bella, perch disonesto. Sentendo quello che la persona vuole, il suo bisogno, laiutate a sviluppare il potenziale interno, e sempre in ogni situazione la riportate a s, allidentit, al cuore e non alla testa, il proprio valore, il proprio potenziale, le proprie energie.

La logica dei primi incontri Prendiamo un esempio concreto. Se viene da voi una persona normale che mediamente ha un tratto masochista gigantesco, che vive male, perch si crea delle ragioni per vivere male, vuol dire che un livello molto basso. E se un livello molto basso non gli potete proporre spesso nemmeno un percorso di crescita. Dovete fare quel processo graduale di crescita che noi possiamo chiamare la prima proposta di percorso consigliato. Il percorso consigliato io lo articolo mediamente in tre fasi: Nel primo incontro riuscite ad avere un quadro generale. A volte se parlano molto, c molta storia e a loro piace raccontarsi, gli proponete di vedervi la volta successiva per fare un lavoro diretto sul corpo. Questo fondamentale. Vi invito ad essere molto chiari sul modo di procedere. Se la persona si aspetta da voi un massaggio e voi non glielo fate e proponete qualche cosaltro, non ritorner pi. Invece dovete spiegargli che voi come Counselor gli fate il lavoro sul corpo con il massaggio, ma oltre a questo lavorate anche sulla parte emozionale che emerge dal massaggio stesso. A questo punto gli chiedete se vuole un massaggio puro e semplice oppure se vuole lavorare sulla profondit. Se dovesse scegliere soltanto il massaggio, alla fine gli potete sempre dire che da questo sono emerse delle tensioni molto forti che 1

andrebbero affrontate indagando ulteriormente. E se accetta lo invitate a riparlarne e chiarire la volta successiva. Se accetta continuate cos. Questo pu essere un approccio per chi lavora con metodi fisici o molto tecnici. Se invece siete psicologi o lavorate sul respiro, non fate la prima sessione se prima non avete fatto insieme una scheda come minimo di mezzora e trequarti dora la dedicate al respiro. Quindi, la prima volta gli fate unanalisi fisica o vi mettete daccordo sui tempi facendo sia la scheda che il lavoro sul corpo. Non dimenticate che il lavoro sul corpo fondamentale, perch la maggior parte delle persone sono molto mentali e il contatto con il corpo fa uscire sensazioni ed emozioni; da l il processo di riconversione estremamente pi semplice. Ad esempio gi facendo un massaggio alla schiena gli potete dire che sotto quel male c dolore o tristezza o rabbia e cominciate ad indurre la persona a sentire le emozioni che stanno sotto facendola respirare dentro, cominciate a direzionarla e farle comprendere cosa sta sotto. Pian piano comincia a comprendere che il lavoro da fare su di s, quello di liberazione delle emozioni. La persona prende una direzione differente. Ad esempio, se vi dice che ha problemi relazionali, chiedete che tipo di dolori o fastidi ha. Immaginiamo che vi dica che accusa dolori sul cuore. Prima di entrare negli altri test, se avete il minimo dubbio che questo dolore al cuore possa essere qualcosa di pi grave, chiedete se ha fatto esami clinici per accertarsi che sia solo di natura psicosomatica. Se ha avuto esiti diagnostici segnatelo alla voce test. E importante che la persona vi informi ad esempio se ha avuto un attacco cardiaco, perch se la fate respirare in un certo modo c un margine di rischio. Quello che interessa non fare unanalisi medica, ma sapere se ci sono dei punti nella vita passata che potrebbero influenzare negativamente le tecniche di respirazione. Le altre parti sono: storia famigliare, storia personale, percorso consigliato, osservazioni. Se siete mediamente capaci e riuscite nellarco di una prima visita generale di unora/unora e mezza o di due visite ad avere abbastanza dati o esperienze su di lui, la persona sente veramente dove sono le tensioni e qual il problema reale su di s, A questo punto ci che vi consiglio di fare di proporre una serie di non pi di cinque, sei sessioni. E dopo queste sessioni si far il punto della situazione. Questa la strategia che vi consiglio. Riassumo: 1. I incontro: questionario ed esperienza Fate le domande per avere delle informazioni e fate sperimentare dove ci sono realmente i problemi e le tensioni, se siete dei bodyworker. Se uno facesse gi lo psicologo, invece, induce la riconversione attraverso unesperienza a livello emozionale diretto portando piano piano la persona a dire da s dove veramente c il problema per induzione. Usate lo stesso procedimento che usava Socrate, in modo che sia la persona stessa a percepire quello che sente e fargli prendere una decisione. Tutto ci meglio se mediato dal corpo. 2. Prime sessioni di sperimentazione: Gli proponete tre, quattro sessioni dove proponete un piccolo progetto di esperienze e scrivete sulla scheda personale il percorso consigliato. Queste sessioni servono a fare sentire il corpo alla persona, a farle percepire direttamente il punto interiore e possibilmente psicosomatico da cui parte realmente il suo problema o il tema su cui voi realmente potete operare con successo. Tenete sempre presente il motivo per cui venuta la persona. Se ad esempio una persona che ha gi avuto una serie di operazioni allanca non gli si pu ripristinare larto, per si pu lavorare sulla sua vita, sul piacere 1

di esistere, mettendo in moto la parte sana. Un dolore anche fisico che non guaribile pu essere tollerato se laltra parte della vita lo bilancia. Cos impostate un percorso consigliato e voi avete quello che lui vuole come cura generale e quello che gli avete consigliato voi per una riconversione della propria direzione. Oppure, alla persona con il mal di stomaco che chiede dintervenire esclusivamente sul mal di stomaco chiedete se p.es. accetta di fare soltanto tre sessioni di rebirthing, in modo da rilassare il sistema nervoso e di conseguenza migliorare anche il mal di stomaco. E lasciate decidere a lui. Se accetta passate alla fase successiva. 3. Incontri successivi: il progetto di crescita Dopo la fase della sperimentazione, nella quale la persona capisce il punti interiore dei suoi problemi, si decide insieme un percorso di crescita personale, ossia un progetto di crescita Ad esempio durante il lavoro di respiro lui tira fuori tutte le sue emozioni, voi gli fate prendere coscienza del corpo e gli fate prendere coscienza della tensione allo stomaco. Sar lui stesso ad accorgersi che esternando il pianto ha allentato o sciolto la tensione allo stomaco. Alla fine gli sottolineate il fatto che se apre il cuore e scioglie il dolore, lo stomaco sta meglio e lui fa un vero processo di guarigione, dove le pillole non centrano nulla.

Il vero e il falso dei problemi Nella prima o nella seconda sessione fondamentale che voi capiate che ci che vi sta raccontando la persona relativamente falso, nel senso che vi sta raccontando un problema o vi racconta di s in modo esteriore, come se la reale causa fosse sempre allesterno e non su di s. Riuscire ad invertire questa percezione del problema essenziale per lavorare su di s. Questo cambio di prospettiva dallesterno allinterno quindi un punto della massima importanza. Stiamo facendo un sostanziale lavoro: stiamo riportando la persona alla realt. Lei viene con un falso bisogno e noi le stiamo riportando il bisogno sul livello di autenticit. Su questo dobbiamo stare molto attenti. Quindi, come punto daccesso dovete considerare che la persona, non essendo in contatto reale e profondo con s, continua a raccontarvi lo stesso problema che un problema fuori di s. E a volte onestamente, nonostante il grande lavoro che le persone fanno a livello psicologico, questo problema rimane esteriore per anni e in alcuni casi per sempre. Le persone che hanno avuto traumi continuano a buttare fuori quello che hanno dentro. Continuano a dire che il mondo fa schifo, che tutto dolore, sono sempre arrabbiate, il mondo pieno di paure: tutto questo dentro di loro e continuano a proiettarlo allesterno. Che hanno una malattia perch hanno avuto un incidente, o un virus, o un problema genetico: loro in tutto questo non centrano. Ci sono donne che continuano a dirvi che si trovano regolarmente in situazioni dove gli uomini le piantano, oppure la moglie lo tratta sempre nello stesso modo, o non riesco mai a fare una certa cosa. Il problema sono gli altri, sempre allesterno. Il punto di rigirare la consapevolezza: a volte ce la fate subito, a volte non ce la fate. Anche nei casi in cui la persona molto proiettata allesterno e continua a pensare al negativo, pur avendo fatto anni di analisi o lavori di gruppo. Voi dovete cercare di portarle allinterno, il lavoro e il setting che create, soprattutto la prima e la seconda visita, servono per ricodificare questo passaggio: il primo punto, la direzione da fuori a dentro. Le varie tecniche di psicosomatica, di respiro dolce, di meditazione, di energetica servono perfettamente a questo scopo: portano lattenzione sul corpo, sul respiro, sulle sensazioni interne e quando sono l dentro di loro - quando sono parati dalla testa ai piedi, dai loro pensieri ricorsivi al corpo e alle sensazioni ed emozioni del momento presente, voi, come counselor olistici potete facilmente fargli 1

capire come e dove il problema interiorizzato, somatizzato, riflesso dentro di loro. Questa la chiave! L potete far capire con sicurezza alla persona che si pu agire direttamente il corpo il loro, il cuore il loro mentre, con la stessa certezza sapete di non poter cambiare le persone esterne. Provate a chiedere alla persona che cosa vuole: e lei solitamente vi risponder che vuole star bene. Questo vi fa capire che la persona fuori di testa. Benissimo, dopo questa affermazione capiamo che chiede a noi di risolverle il suo problema - come se avessimo delle virt magiche - perch non si rende conto di quello che dice. Altrimenti la risposta corretta non sarebbe voglio stare bene, bens io ho questo problema, per cui voglio lavorare su di me per cambiare! Voglio andare oltre queste storie ripetitive, voglio liberarmi da queste emozioni di sfiducia per cui continuo a dire che il mondo o le mie relazioni o gli altri sono negativi, devo guardare me e dire che sono pieno di questa stessa emozione che proietto allesterno. E un lavoro difficile e in alcuni casi anche dopo anni di lavoro non si riesce a farlo completamente. Voi dovete provarci, dovete invertire anche solo parzialmente o logicamente, perch a volte le persone non riescono ad aprire il cuore soprattutto se hanno avuto tante ferite. Questo vale anche per voi: se avete difficolt ad aprire il cuore e avere presenza non vi diamo labilitazione a Counselor. Abbiamo gi avuto alcuni casi -una persona che si fatta tre anni di Accademia, unaltra che ha fatto ben tre scuole di Counselor (una sistemico/relazionale, una familiare e una con la Gestalt) a cui non ho dato il benestare. Posso dar loro la certificazione per la frequenza del corso, ma non il mio benestare per esercitare la professione di Counselor. Glielo dar nel momento in cui lei o lui ci sar. Questo non vuol dire che debba essere una persona perfetta, ma che ha raggiunto un minimo di equilibrio e di pulizia interna per poterlo fare. La direzione esterna e interna Vi faccio un esempio: una persona viene da voi perch ha la gastrite e voi le dite che potete farle una sessione per aiutarla per rilassarsi e comprendere le cause della gastrite, sottolineando per il punto pi importante che, parallelamente al lavoro che voi le fate, la persona lavori su di s. Questo vale se lavorate con le erbe o lalimentazione, i massaggi, il respiro, la meditazione o altro ancora. Quando incontriamo la persona, incontriamo il suo carattere, il suo io esteriore, ma possiamo immediatamente sentire anche la sua profondit, il suo essere, il S. Quindi, voi sapete che state parlando con una persona-carattere che vi sta dicendo io ho un problema, ho il mal di schiena, sono chiuso, ecc. e dietro tutte queste richieste voi sentirete che c una persona che non in contatto con il proprio S. E una persona che ha la direzione esterna e che quindi vi chiede qualche cosa di esterno. In alcuni casi, soprattutto negli ultimi anni, apparentemente ti dice una cosa interna ad es. voglio sperimentare la meditazione o voglio sperimentare il tantra perch si fa meglio lamore oppure voglio fare yoga per il mal di schiena e in realt tutto esterno. Oppure dice ho letto che le persone importanti hanno un S spirituale, per cui anchio voglio avere un S. e voi capite che tutto esterno. Voi dovete addestrarvi a capire dov il problema reale della persona, a capire dov il loro punto critico psicosomatico, la parte su cui potete operare un cambiamento di direzione da esteriore ad interiore: un viraggio della coscienza. Il progetto di crescita In queste prime sessioni voi avete la situazione per fare approfondire realmente alla persona la sua reale situazione psicosomatica e i suoi blocchi. Una volta che avete identificato i blocchi, il lavoro importantissimo quello di farglieli percepire e di creare insieme una linea di crescita personale. Il punto che non dovete mai perdere di vista che la persona vi ha dato fiducia, che vuole vedere dei risultati reali, deve sperimentarli su di s e voi avete tre, quattro ore di tempo per fare questo: per migliorare il suo quadro, fargli prendere ancora pi fiducia in voi e sentire ancora di pi i suoi conflitti e limiti e dargli 1

man mano una direzione di crescita. Non ti senti te stesso, vuoi aprirti, cose la barriera verso te stesso? Tre, quattro ore sono tantissime. Se sapete lavorare, anche in due ore potete fare un gran lavoro. In ogni istante il lavoro deve essere in uno spazio di feedback: le persone sentono e voi dovete fargli prendere coscienza che sentono e ritornare sempre ai modelli olistici che avete conosciuto. I due modelli olistici principali che potete utilizzare con le persone per spiegarle metaforicamente il processo di blocco e di crescita sono: quello del Centro e quello della Spirale. La Spirale un tuttuno che gira. Se si ferma un solo anello della Spirale si ferma tutto il cerchio. Se il Cuore c e d vita e luce a tutto ma oscurato da quella membrana di tristezza che noi chiamiamo pericardio, tutto il sistema perde di luminosit. Quindi, voi avete tre, quattro ore di tempo per fargli sentire dov che non sente la totalit, cos che non parte nel Cuore, cos che interrompe nel corpo e tornare sempre a lui. Le parole chiave che vengono usate sono sei tu che hai in mano la tua vita, sei tu che hai in mano le chiavi del tuo Cuore. A questo punto in questo processo voi dovete essere assolutamente congrui con levoluzione della persona. Magari la persona viene da voi con un problema esteriorizzato emozionale: sto con mio marito da pi di 20 anni ma non sento pi niente, mi rovina la vita e poi anche il lavoro mi soffoca. Voi nelle prime sessioni la fate respirare nel corpo, le fate percepire dove quel suo malessere esterno le crea dolore e tensione, dove sente i blocchi energetici, espressivi e da l iniziate il lavoro di interiorizzazione: le dite non possiamo cambiare lesterno, ma sicuramente possiamo migliorare la situazione interna fisica, emozionale e psichica. Potete suggerirle di riaprire il cuore che si chiuso, riattivare il senso della bellezza con le meditazioni o larte, imparare a comunicare meglio, ad essere pi centrati, a stimarsi di pi. Questo la base del progetto di crescita che ad ogni sessione diventa pi preciso ed evidente. Faccio un inciso, perch il punto importantissimo. Valutazioni e aspettative nel progetto di crescita Se la persona una persona senza Cuore e ha saputo che voi fate delle tecniche che lhanno incuriosita e viene con molte aspettative pratiche, potete mettervi nellatteggiamento che comunque voi le trasmetterete amore e gi un contatto fisico non potr che farle bene. Non dovete aspettarvi tanto da chi ha il Cuore chiuso. Lo ripeto. Non fate proiezioni sulle persone che hanno il Cuore chiuso. Utilizzare lentusiasmo con la persona con il Cuore chiuso come andare a parlare di Ufo ad uno scienziato materialista. Non funziona, controproducente. Questo progetto di aiuto, che noi abbiamo chiamato progetto di crescita, deve essere lui a farlo. Dovete sentire questa chiusura. Se volete lavorare, dovete entrare in risonanza con questa chiusura fin quando la sentite su di voi. Non lo potete far lavorare in un progetto di crescita normale. Le persone che vengono in Accademia sono gi selezionatissime, a cui forse una su venti dico di fare lAccademia. Agli altri non gli dico niente. Al massimo gli dico di fare qualche gruppo, perch non sono allaltezza: o sono troppo vecchi, o sono troppo sbandati, o hanno troppi problemi o sono stupidi. Anche la stupidit reale. Ci sono uomini percettivi e uomini idioti. Allora, voi dovete essere molto chiari sui limiti della persona e fare una cosa che quasi lei che ve lo chiede. E non siete voi che gliela imponete. Se voi date di pi ad uno che non se lo aspetta, scappa, ha paura. Se voi dite a persone che hanno vissuto sempre in negativo, sempre arrabbiate io ti apro il Cuore e sarai felice, scappano. Dovete essere in grado di distinguere. Vi do un esempio negativo di un ragazzo sensibile e intelligente, ma classico esempio di masochista. Se non state attenti, vi brucia due ore della vita a raccontarvi assurdit. Lui, di quello che voi gli dite non sente niente, non capisce niente. Se gli dite di leggere un libro vi segue, altrimenti qualsiasi cosa gli dite di fare lui non c. E stato al Villaggio una settimana, non ha fatto quasi nulla, ma io non mi aspettavo niente di pi da lui. Era gi un miracolo che accettasse di fare il gruppo. Ma io non insisto tanto, perch 1

gi lo considero in questo momento come perso con un 5% di probabilit di miracolo. A quellet lui vive ancora con la mamma tiranna, non ha donne, vive completamente isolato. Quindi, con lui bisogna andare molto piano. Il percorso di crescita deve essere congruo con i limiti della persona. Una cosa semplice da fare questa: se vi accorgete che una persona ha dei limiti, fategli fare delle cose e parlate poco. Se, invece, vedete che la persona ha gi il Cuore aperto, allora potete parlare un po di pi, spingere quel filo di entusiasmo un po di pi. Se uno ha il Cuore aperto, lentusiasmo un nutrimento; se uno ha il Cuore chiuso lentusiasmo una botta. Dovete stare attenti, sappiate moderare lenergia, se volete aiutare. Con questo ragazzo masochista non potevo forzare. Lunica cosa da dire vai bene cos, io ti voglio bene cos come sei. Prima di partire mi ha chiesto se faceva bene ad andarsene a vivere da solo o magari con una donna. Lui pu trovarsi soltanto una donna che gli assomigli e che sia mediamente repressa come lui (un masochista fondamentalmente un represso), che abbia un po di Cuore, un po di sensibilit, faranno poco sesso, ma in qualche modo riusciranno a stare insieme. Quindi, moderate le energie, moderate lentusiasmo, osservate il tempo di maturazione della persona con relativa calma, sappiate portare la persona a sentire quelle determinate cose. Qualsiasi progetto di crescita, che sia soltanto un pochino troppo in avanti, crea paura. Dovete dire le cose con molta cautela. Se invece sentite che la persona pi di Cuore, la prendete con il Cuore. Se sentite che la persona ha gi fatto una serie di esperienze anche banali ed edulcorate da New Age, andate a vedere quanto c del suo Essere in contatto con s, quanto cosciente e libera la sua mente. Questo soprattutto se vivete in un paese, gi tanto che una persona venga da voi. Accertategli sempre che tutto ci che viene detto o fatto rimane tra voi, in modo che loro abbiano una sicurezza. Motivi per cui il counselor non deve dare consigli Una delle caratteristiche del counseling riconosciute a livello internazionale quella di non dare consigli. I motivi per cui il counselor non deve dare consigli sono molteplici: il primo di non influenzare, psicologicamente, emotivamente, con giudizi o con una propria visione personale le scelte della persona (cliente) che venuto per ricevere un aiuto. Il lavoro del counselor di educare le persone, nel puro senso del termine latino di ex ducere, ossia di portare fuori, le loro potenzialit e risorse. I clienti devono essere aiutati dal counselor a scoprire e contare sulle loro risorse personali e sentire che le loro esperienze ed abilit sono positivamente riconosciute dal counselor. Secondo la British Association for Counseling il counselor: Non deve dare consigli ossia non deve influenzare la persona. Pu indicare le opzioni di cui il cliente dispone e aiutarlo a seguire quello che sceglier. Pu aiutare il cliente a esaminare dettagliatamente le situazioni o i comportamenti che si sono rivelati problematici e trovare un punto piccolo ma cruciale da cui sia possibile originare qualche cambiamento. Lo scopo fondamentale lautonomia del cliente: che possa fare le sue scelte, prendere le sue decisioni e porle in essere. Dovr essere sufficientemente fiducioso e autoconsapevole da essere una presenza supportiva e non giudicante. Non emotivamente coinvolto.

Larte di non imporre la propria visione, di non consigliare ma di dare consapevolezza e di educare, ossia di aiutare le persone ad esprimere i propri reali bisogni, progetti, desideri, decisioni alla base di tutto il 1

lavoro del counseling olistico e tradizionale. Questo il processo di induzione. Contrariamente alla deduzione che usa maggiormente la logica e i processi di causa-effetto che noi proponiamo alla persona per arrivare ad una conclusione, il processo di induzione tende a far sviluppare una risposta autonoma alla persona, portandola con opportune domande ad una chiara visione del suo problema o situazione e a comprendere le sue reali necessit e desideri. Se una persona ci racconta che il suo malessere dipende da una situazione di relazione molto pesante, dove il partner ovviamente implicato, noi abbiamo due possibilit: o diamo dei consigli diretti ma perch non lo pianti? o secondo me faresti meglio a chiudere oppure possiamo portare la persona a chiarire la sua situazione chiedendole: ma che cosa senti realmente rispetto a questa relazione o ma se ti ascolti bene ritieni di poter sostenere a lungo questa situazione, o ancora quali sono i sentimenti, anche contrastanti tra loro, che provi? e lentamente la persona, se si sente sostenuta e supportata dalla vostra presenza empatica, dir quello che realmente vuole e voi la sosterrete in queste sue scelte. Il Mito di Kirone: il counselor non un perfetto Ricordiamo uno dei miti pi importanti legati al guaritore e alla guarigione: il mito di Kirone. Per i Greci Esculapio, il Dio della medicina, era una figura onniscente, perfetta, che sa tutto e cura dallalto dei cieli, ma noi, come Counselor, non ci riconosciamo in questa perfezione e prendiamo il mito di Chirone che un centauro, mezzo animale e mezzo uomo ma anche con una parte divina. Ha ricevuto in dono limmortalit, ma non linvulnerabilit. Quindi, come dire, noi siamo Chirone. Abbiamo la panciacervello rettile che animale, il cuore che umano o mammifero, e abbiamo la testa che adesso piena di mente-spazzatura, ma che se fossimo realizzati, sarebbe pura coscienza e spiritualit. Quindi noi abbiamo lanimale, luomo e il divino dentro di noi. Chirone rappresenta la nostra triplice natura. Chirone pur avendo il dono dellimmortalit vulnerabile come anche noi siamo: con unanima spirituale immortale e con un corpo vulnerabile. Chirone fu ferito e cerc tutta la vita di curarsi, impar tutte le medicine esistenti - dai massaggi alle erbe e altro ma non riusc mai realmente a curarsi. Viene considerato il guaritore per eccellenza, colui che porta le tecniche della guarigione. Noi diciamo che lOperatore Counselor Olistico il Chirone dei nostri tempi: una persona che sicuramente ha avuto delle ferite, che pu averle ancora perch non riuscito del tutto a curarle, che riconosce la sua natura sacra e le sue ferite da semplice mortale, ma nellaccezione umana pi nobile ha dentro di s una fondamentale spinta ad aiutare gli altri. A trasferire una parte delle proprie esperienze agli altri, cosciente sia di non essere lui completamente guarito sia, ovviamente, di non poter completamente guarire gli altri. Questa la base della relazione di aiuto. Quindi, una persona pu essere anche paralizzata, malata o fortemente ferita e fare bene il Counselor. Ma se la ferita non se l ancora vista e continua a proiettare una parte della propria tristezza, rabbia o paura sugli altri, questo gli proibisce di fare il Counselor, non perch si debba essere perfetti, ma perch non si il cuore abbastanza limpido e pulito per poterlo fare. Vorrei che fosse molto chiaro. Vi faccio un esempio. Prendiamo una persona che ha le ossessioni. Ci non gli impedisce di fare il Counselor, se si rende conto che non pu lavorare sulle ossessioni. O una persona che ha una base di anoressia o bulimia o ha dei disturbi sessuali non pu affrontare altre persone con lo stesso problema. Ci non toglie che non possa fare tutta una serie di lavori in cui trasmettere quella parte di comprensione che ha gi vissuto in altri settori. A volte le persone che soffrono o hanno sofferto molto hanno unincredibile sensibilit alla sofferenza o unincredibile empatia. E proprio la consapevolezza della paura, della vergogna che ha superato al 50% pu diventare anche un punto di grande aiuto. Pu benissimo dire: Anchio nel passato avevo tante paure, ma lavorando su di me con questa tecnica di respiro oggi ne ho molte meno, per cui te la trasmetto. Non una cura finale, ma un buon aiuto. Bisogna avere consapevolezza e onest e dire alle persone che quel problema voi non lavete superato, che non siete perfetti. Non siamo nel transfert o contro-transfert per cui dobbiamo mantenere una certa posizione e per 1

questo non raccontiamo la nostra vita privata. Non cos. Riconosciamo e diciamo che siamo persone come altre che sano fare bene una certa cosa e ci offriamo di farla insieme ad altri. Anche la persona pi modesta che si trova in uno spazio di presenza e di illuminazione e che magari timido e non parla neanche ma nella gentilezza con cui ti ascolta e si rapporta a te, c dentro tantissimo, c dentro la guarigione, c dentro la presenza. Questa la cosa fondamentale che dobbiamo capire. Esistono dei contesti minimi in cui siamo o non siamo presenti. Esistono dei contesti necessari di emozione che noi viviamo e se sono troppe non possiamo lavorare, perch diventiamo noi stessi proiettivi. Se uno ha una tristezza, perch in quel momento le morto il padre, una tristezza nella natura delle cose. Se uno triste, perch non ha risolto i suoi problemi, non pu fare loperatore. Se uno ha avuto una vita sfortunatissima, andato in depressione e si fatto ricoverare e poi attraverso luso delle tecniche ha risolto il 90% della depressione che ancora ogni volta lo tocca, ma di cui lui consapevole di questa parte, pu fare un grandissimo lavoro sulla depressione. Anzi, questa esperienza gli ha lasciato un gran entusiasmo, una saggezza che lo pu addirittura far entrare in risonanza con chi depresso e aiutare molto. Quindi, grande equilibrio, grande consapevolezza, grande responsabilit. Trasparenza e sincerit Ripetiamo un codice fondamentale importante: non stiamo lavorando sullautoaffermazione, non stiamo lavorando sullego individuale, sulla sicurezza personale, ma stiamo lavorando sulla PRESENZA. Ad esempio: se io sono triste e sono presente, lavoro benissimo, ma lavoro in trasparenza. Personalmente sono contro le scuole che presuppongono un ruolo professionale determinato che viene controllato allinterno di un setting. Quello che sto facendo da anni nel mio lavoro personale e con tutti quelli che sono usciti dallAccademia e che gi stanno lavorando : per quanto possibile il setting non deve creare nessuna contestualizzazione del processo di transfert e controtransfert. Io gioco trasparente: se la persona mi realmente simpatica, le dico che mi simpatica, e viceversa. Se sto male o sono triste per mie ragioni e la persona mi chiede come sto, rispondo la verit, che sono in un momento cos. Questa apertura nella mia pratica ha generato rapporti di grande empatia e verit. Se la persona mi fa venire tristezza o irritazione, le dico ci che sento, con propriet di linguaggio, in modo neutro, positivo, ma glielo dico. Dico la verit. Se una persona mi provoca, non si fida di me o resiste, allinizio lavoro sulle resistenze, rendo consapevole le faccio da specchio testimoniando quanto sta avvenendo, ma, oltre un certo limite, le dico che non posso lavorare pi con lei, perch non ci sono i parametri minimi umani di lavoro, di relazione. Non mi diverto a lavorare cos! Non credo realmente che sia utile e produttivo. E a volte proprio questa franchezza ha generato un cambio di risposta emozionale della persona, una riapertura di rapporto. Di moltissime persone che incontro professionalmente, ogni anno fermo il lavoro almeno con due o tre. E chiaro che tutto questo lavoro che inizia deve avvenire anche nellambito di un equilibrio tra presenza e realt e compassione dallaltra. Se in quel momento con quella persona che mi pesante, ma io riesco ad essere in uno spazio di compassione, ci posso lavorare. Ho avuto una paziente ossessiva, fortemente compulsiva, non borderline ma da ricovero, secondo me, che venuta e mi ha chiesto di essere aiutata e ho fatto molto fatica lavorare con lei. Spesso mi faceva arrabbiare, mi provocava, ma cera una quantit di compassione nei suoi confronti e di apertura di cuore che nonostante questo mi permetteva di lavorare con lei. Tra laltro questa era venuta da me dopo esser stata da quattro psichiatri che lavevano buttata fuori dalla porta, perch lei creava rabbia nelle persone ovviamente. Quando lei mi creava rabbia, glielo dicevo. Se lei insisteva e mi provocava, le dicevo che era andata oltre il limite e io smettevo di lavorare. E lei si rendeva conto che andava a cercare di superare questo limite. Quando lo superava, si accorgeva. chiedeva scusa e si riprendeva il lavoro. Questo un caso limite che spero non vi succeda mai. Se, per, viene da voi una persona che vi chiede una sessione di yoga, massaggio o danza ed uno psicopatico, voi 1

non curate lo psicopatico. Ma se vi chiede di aiutarlo a sciogliere le sue tensioni corporee o desidera fare meditazione, voi lo aiutate. Avete chiarezza che non state curando una malattia, state aiutando una persona. Se questa persona vi crea troppa tensione o scompiglio gli dite che non potete, perch vi crea troppo disagio nel gruppo o a voi stessi. Se, invece, una persona butta fuori tutto il suo pianto e rabbia e non vi crea nessun tipo di reazione, lasciate fare. Voi dovete essere onesti con voi stessi, creare un patto di onest.

oooOOOooo Nel lavoro fatto nelle prime due giornate, dove abbiamo posto il cuore al centro del sistema, emerso dalle esperienze di ricerca, che il nucleo del dolore reale alla fine sempre il cuore. Non viene fuori la rabbia, la rabbia perch non mi ha riconosciuto con il cuore oppure viene fuori la tristezza, perch non ha amato me, cio viene fuori lidentit e non il cuore. E quindi labbiamo messo al centro, agli inizi non abbiamo messo il cuore al centro. Una volta che avete identificato i blocchi, il lavoro importantissimo quello di farglieli percepire e di creare una linea di crescita personale. Finora abbiamo fatto una parte dimpostazione generale del SETTING. Poi abbiamo fatto la prima parte dellINCONTRO, il riconoscimento della persona e della sua energia generale, dellatmosfera o della bolla in cui vive, e dei primi semplici processi di approccio alla persona e di CONTATTO diretto con la persona. Il lavoro sull'identit Ora, invece, vorrei affrontare la tecnica di base del CHI SONO IO? utilizzata non in ambito di gruppo, ma in ambito individuale, e come entrare in quella dimensione che io vi propongo di fare da coricati ( molto pi intensa!) e non in piedi e come utilizzare questo senso dellidentit per muovere delle cose pi profonde. Ricordiamoci, per, una cosa nel percorso consigliato, aldil di qualsiasi cosa che voi avete detto potete anche proporre di fargli il respiro rilassante. A volte anche se non avete lo spazio del colloquio, perch non avete ancora una sufficiente professionalit per imporglielo, iniziate semplicemente cos con tre, quattro sessioni rilassanti con il respiro durante le quali cominciate a mettervi in contatto con queste pratiche. Ma la cosa pi importante che lesperienza della totalit dellessere non ha tempo n spazio e non ha fretta. Lo potete fare a chiunque, dalla vecchietta di 80 anni allo psicopatico, dal manager dazienda al liperrazionale, se riuscite a portare una persona ad un rilassamento profondo, questo fa sempre bene. E ogni tecnica che noi vi abbiamo insegnato in Accademia da quella del massaggio dei piedi, al massaggio della schiena al massaggio della pancia, il rilassamento, lapertura energetica, gli esercizi di energetica, gli esercizi di respirazione e altro tutto questo lo potete fare in meditazione. Se voi siete in meditazione, diventa meditazione. Diventa lo strumento interno per veicolare. Quindi, qualsiasi tecnica elementare - anche con il Reiki di I livello o quello a distanza senza simboli, senza niente: togliete le testa, mandate lenergia e funziona benissimo se va in meditazione trasmette un altro senso delle cose. Anche facendo qualsiasi pratica semplice, se voi siete in uno spazio di profondit trasmettete questo amore, questa sensazione, questa atmosfera. Soprattutto alla fine di ogni sessione, qualsiasi sia, fermate la persona, invitatela a sentirsi,a percepire le differenze da quando era entrata a quel momento e a entrare un attimo in quello spazio. Voi ci entrate, le potete prendere le mani, mettere una 1

mano sul cuore o stare soltanto nella vicinanza e inducete la persona a vivere quello spazio interiore. Voi stessi vedrete che nonostante usate delle tecniche che non sono esattamente congrue con i suoi desideri di risoluzione terapeutica, quando voi utilizzate questa componente di meditazione, avviene una trasformazione, avviene unalchimia. Laltra cosa che fondamentale per tutti che se non avete una laurea vi sentite a disagio, perch per fare questo lavoro sarebbe meglio avere una laurea. Se avete una laurea lo stesso. La paura uguale, la tensione uguale, il senso di inadeguatezza e dimpotenza uguale. E uguale anche per i medici, non solo per gli psicologi quando iniziano il lavoro. Una delle cose fondamentali che dovete capire che il fare come professione il Counselor, (non loperatore olistico che potrebbe essere il mio massaggiatore privato) prende il ruolo che gerarchicamente normalmente viene riservato al Padre, allAutorit. Quindi, di base di per s una terapia per coloro che hanno un vuoto di identit, una fragilit di identit e dato che questo, purtroppo, una cosa molto comune, alcune persone possono avere unenorme guadagno - anche se ambiscono a fare il guaritore - ma il fatto stesso di poter entrare nel ruolo materno/paterno come autorit vera (che ha autorevolezza, che ha una funzione primaria senza gerarchia, ma alla pari; io ho linformazione e la saggezza e la trasmetto a te) si mettono in una funzione di estrema utilit di per s. E chiaro? Ad alcuni di voi questo lho puntualizzato: di prendere coscienza di avere alcune cose da dare, di cambiare gioco, per uscire dal ruolo materno/paterno e dal ruolo filiale, dal ruolo simbiotico. Per diventare grandi bisogna diventare autorevoli, non aspettate pi limboccare, non ripetete pi le cose che vi hanno spiegato. Noi vi diamo degli strumenti e poi quello che avverr sar la vostra storia, la vostra energia che deve uscire. Tutti gli operatori della stessa scuola sono tutti diversi a meno che non siano uniformati, ma non fanno pi shiatsu fanno meccanica. Sono dei robot, esci che ti senti rullato. Quindi, attenzione! Vi svuotate, entrate nella presenza e diventate autorevoli ricordando che non sapete niente. Autorevoli semplicemente perch avete questa energia. Trasmettete qualche informazione, il resto non sapete fare. Nessuno sa fare. Questo la cosa bella della vita. Laltra persona sta cercando di capire qualcosa e voi le date la vera risposta ai suoi problemi. Impara ad accettare la vita senza voler capire un accidente. E cos. Hai capito tutto nel momento in cui ti accorgi che troppo da capire, perch semplicemente hai coscienza delle cose. Ascoltando la vita si pu risolvere un sacco di problemi.

LE NORME DI RICONOSCIMENTO DELLE PERSONE CRITICHE Lidentit strutturata della persona, dellIO della mente su cui lavorate dato: da un lavoro stabile, da una vita fisica stabile, da una sessualit armonica, da una relazione affettiva stabile, amici, interessi nella vita. Se questa persona ha minimamente una stabilit, non ci sono problemi. Nel caso di una persona che non ha un lavoro, non ha una relazione sessuale, non ha interessi, vive da sola, ha tante angosce nelle emozioni, non ha una stabilit; lidentit non ben strutturata, una persona a rischio, una persona fragile, per questa persona andate piano, fate il rinforzo dellidentit. Fate fare la meditazione vipassana, e tutte le tecniche di Atisha sul cuore.

PRIMA SESSIONE DI COUNSELING Nitamo MONTECUCCO Nello spazio della prima sessione di lavoro sul corpo, cosa fate? In realt l di corpo ce n relativamente poco perch chiedete alla persona di essere quasi immobile. Se si muove va in tensione, e sentir le 1

tensioni muscolari. Se voi gli chiedete di non muoversi, la persona rilassa i muscoli, non sente le tensioni e viagger molto di pi sul corpo di energia, o anche pi profondo ancora. Quindi pian piano voi nella tecnica avete sentito il lavoro sulla testa, sulla gola, sul torace, e gi dallinizio avete sentito dove c un ostacolo. Ad esempio avete sentito che la nuca pi tesa, o che alla gola c un po di tensione, o il torace non si espande bene, o non sentite il cuore, o le mani. Abbiamo fatto finora la parte generale. Quando siete con la persona chiedete ogni istante un sottile feedback: Senti la testa? La senti? Apri la bocca, respira, passa bene laria? Apri le braccia, hai la sensazione di fluidit al cuore? Percepisci il cuore, lo senti piacevole, senti un sottile piacere? Senti la pancia, il torace, le gambe, arriva lenergia fino ai piedi? Devono essere piccole domande, la risposta un s, un no, e comunque non interrompete mai la fluidit della meditazione. Avete gi come un piccolo codice psicosomatico. Portate la persona in profondit, dategli questo spazio di energia bellissima, e da questo spazio la fate ritornare alla fine di nuovo con una tensione, alla consapevolezza espansa. Avete percepito quando si apre il campo di energia? Questo uovo di energia intorno al corpo. Lavete sentito? Se restate immobili, con il respiro, non siete contratti, il campo di energia si dilata. Tutto quello che viene bruciato nella reazione muscolare, si allarga. Ma reale, non una cosa mistica, esoterica. Registrate tutte le informazioni in cui non respira, quando nello spazio di apertura ditegli senti chi sei, senti la tua energia adesso, quando avete la percezione. Ricordate che dovete fare la meditazione insieme a lui, sentite questa apertura incredibile e ditegli: senti chi sei, sei energia libera, sei una coscienza libera. Proprio quando il nuovo dellessere, delle energie fisiche, si immobilizza, entri nel respiro pi lento, la pancia, il corpo, lenergia comincia a dilatarsi. E l, che perdi i confini dellidentit, sei in un piccolo samadhi, in meditazione profonda, nel momento in cui provi lapertura, gliela fai semplicemente testimoniare. Sei, ma non c un io, c un essere, c la vita che pulsa e tu non fai niente. Pian piano da quello spazio ritornate al corpo, gli fate sentire la presenza di tutta lenergia pi compatta, gli fate sentire tutti i punti in cui non luminoso il corpo, dove non fluido, dove c tensione, dolore, o c vuoto di sensazioni, i segni inequivocabili dei blocchi, e da l riaprite gli occhi. La cosa importante: non fate la tecnica, entrate in meditazione. Ad esempio non fate semplicemente la vipassana allaltro, entrateci voi. Altrimenti perdete una parte importante del lavoro. Sentite, chiudete gli occhi, state in uno spazio di meditazione. Nella fase iniziale ditegli: chiudi gli occhi, senti tutto il corpo e l voi entrate. E se voi entrate, anche la persona entra. E si sente in uno spazio che non conosce, voi lo conoscete, lavete gia espanso. Continuate a dirgli quando senti una tensione molla e intanto anche voi mollate. Se sentite una tensione, agli occhi, alla mascella, un peso allo stomaco, ditelo anche a lui, succede anche a lui. Invitatelo a sentire e mollare. Ed entrate nello spazio. Alla fine invece di fare la camminata, gli fate aprire gli occhi, gli fate ricapitolare tutti i punti negativi. In una sessione successiva voi potete entrare con il respiro consapevole in queste parti. Entrate energeticamente, le ascoltate, le sentite, e cercate attraverso le tecniche come kundalini, 7 suoni, di riequilibrare l dove ci sono blocchi. Se c una tensione muscolare potete fare un massaggio, se pi respiratoria lo fate respirare. Se ha un buco di sensazioni, mettete le mani e lo aiutate a sentire. Magari potete mettere le vostre mani sulle sue. Se un eccesso di energia lo disperdete. Se non sente le gambe gli fate fare unora di danza. E pian piano arriva lesperienza emozionale di essere nelle gambe, nei piedi, o di non esserci. Alla persona quindi arrivano due cose: lesperienza del proprio corpo e dei suoi blocchi eventualmente se ci sono, e lesperienza di un centro, di sentire il proprio corpo come energia, vivo e consapevole, il centro della propria vita. Da l partiamo, perch esperienzialmente, gli fate toccare il s, quel minimo di piacere di essere quello 1

che . E gli dite di essere nel proprio presente. Dov in questo momento il problema, in questo momento dov lossessione della mente? Quel dolore che sentivi, in questo momento c? Alla fine avete fatto la prima sessione, avete fatto la tecnica di base per invertire la domanda, la riconversione della domanda e del problema. Io tendenzialmente faccio un counseling sulla psicosomatica, basato sulla crescita umana. Vi ho fatto fare due cose: una con il respiro e laltra con la 7 suoni. Due strumenti estremamente semplici, su cui c gi una base di musica che vi segue, lo potete fare non ci sono controindicazioni. Il massimo della psicosomatica sentire il corpo e lavorare sulla fluidit, pi che direttamente sul blocco. Ribadisco un concetto fondamentale: il corpo energetico si cura attraverso il ribilanciamento, il corpo emozionale si cura attraverso dei sistemi caotici, attraverso un lavoro di squilibrio, cio di riequilibrio che necessariamente passa attraverso una prima fase di squilibrio. La psicosomatica ha due fasi. Nella prima fase noi lavoriamo sul corpo e sulle energie, attraverso il respiro e la consapevolezza. Un lavoro orientato al riequilibrio. La seconda fase emozionale e psichica, orientata al riequilibrio attraverso uno squilibrio. Nella prima fase delle energie e del corpo, se c una tensione la rilassate, se c un pieno di energia sul cuore la disperdete, se c vuoto sul cuore lo riscaldate, se c un muscolo flaccido lo fate tonificare. Lo ribilanciate istantaneamente. Il lavoro invece sul livello emozionale, mentale, che il lavoro del centro del problema psicosomatico, passa necessariamente attraverso una fase di squilibrio. Lo squilibrio pu essere leggerissimo, ad esempio chiedete alla persona di raccontare il momento attuale che sta vivendo e solo a parlarne si mette a piangere e parla del problema, tira fuori lenergia negativa. Noi ora faremo un minimo di lavoro sulla prima fase, energetico- fisica, potremmo anche sentire il problema a livello emozionale, perch pu venire fuori, ma per adesso non ci lavoriamo sopra. Lavoriamo invece sul riequilibrio delle energie, per cui diamo al blocco emozionale un contesto energetico pi ampio. In definitiva un lavoro sul positivo.

SIMULATA DI UNA SESSIONE DI COUNSELING Nitamo Montecucco Nella simulazione, la donna al colloquio con Nitamo mostra una certa sicurezza, cura di s, centratura. Ha un carattere forte. Racconta di avere difficolt nelle relazioni damore, ha accusato in diversi momenti della vita un dolore sul cuore. Racconta di avere un problema di aritmia, ma il dolore legato a momenti particolari della vita. La prima volta che ha sentito il dolore aveva 24 anni, quando si separata dal marito per propria scelta, aveva due figli e due erano morti appena nati. Il dolore tornato altre volte, in situazioni particolari. Dove nasce questo dolore dei bambini persi? Riportandolo alla tabella delle 5 energie fondamentali, per una mamma, quindi il canale femminile, una perdita cos pesantissima. Il canale di milza va in shock. Successivamente ha avuto una relazione di 12 anni, terminata con la morte del compagno, anche suo collega nel lavoro. Tornando al dolore al cuore, lei ne parla come se fosse fisico; in realt emerge un cuore femminile, profondo, grande, la sensazione che non sia indurito da questi eventi, sensibile ma molto protetto. Per superare questo ha dovuto dirsi devo andare avanti, la vita deve continuare, devo farmi forza. Se lei ha questo buco sul cuore, una situazione creatasi a 24 anni o una riapertura di un vecchio blocco sul cuore? La donna racconta di aver vissuto in collegio dai sette ai diciotto anni, i genitori si sono separati che ne aveva dieci. Dice di aver sofferto moltissimo questa situazione, pur vivendola come una necessit e mantenendo buoni rapporti con i genitori. Crede che questa sofferenza, pur procurandole un profondo dolore nei rapporti con gli uomini, non le ha impedito di 1

avere una vita regolare. Lei esprime forti giudizi, sottolinea comunque lamore per i genitori ed il loro amore per lei bambina e adolescente. Ma di fatto lhanno abbandonata, anche se lei giustifica labbandono della madre come una necessit, doveva lavorare per vivere e non poteva occuparsi delle due figlie. Lei avrebbe potuto odiare i genitori per il loro abbandono o mettere ancora pi in risalto le loro cose buone. Lei nasconde le cose negative e vede principalmente gli aspetti positivi dei genitori. Ma da come si muove si vede una bambina che ha imparato a tirar fuori le palle e le spalle, per difendersi, per cavarsela. Ma sotto c una profonda tenerezza. Mentre lei parla osservate il corpo. Cosa vedete? Vedete una serie di cose che sono normali, per il cliente, mentre sono indicative della persona. Osservate le mani, le spalle, il volto, il corpo. Potete gi dalla struttura del corpo ipotizzare un carattere. Guardate le gambe rispetto alla parte superiore, il torace, il petto. Vedete inizialmente cosa mostra. Sicurezza, insicurezza. Una persona che si cura, che tiene alla propria figura. Che attenta oppure no. Che sa badarsi. Se ha un suo centro oppure no. Osservate lequilibrio tra quello che la persona mostra, quello che vedete e quello che vi racconta. Delineare la tipologia caratteriale. Per entrare nella storia personale, della famiglia, dovete avere un minimo di contatto con il cliente. Entrare un po in empatia con la persona. Definire i punti salienti, riportando let dellevento. Quando la persona accenna alla propria vita ed a voi arriva una forte emozione di qualsiasi tipo, la vivete insieme, la confermate. Non dovete n enfatizzare lemozione, n fare finta di niente, ci siete. Si crea un pathos. A questo punto avete tre domande di base: comera latmosfera da bambina, che atmosfera emozionale cera in casa; comera il pap; comera la mamma. Nella storia del padre e della madre le cose importanti sono: quanto amore passato, quanto riconoscimento passato, quali sono le cose negative. Voi avete gi un forte contatto, potete fermarmi qui, avete dati pi che sufficienti. Fate distendere la persona. Invitatela a mollare tutto, ad aprire la bocca e sentire il respiro. Solo a raccontare delle cose escono delle emozioni e la persona le sta ancora sentendo. Voi percepite nettamente che lei le sta sentendo. Il primo punto il cuore. Larea in linea con i capezzoli. Premete con la mano sul cuore e chiedete se fa male. Toccate i punti psicosomatici dei polmoni, il centro dellidentit, lo sterno. Entrateci con empatia. Sentite lo stomaco, fate il giro della pancia, ai lati. Le dite di provare a sentire il respiro. Nel nostro caso, con buco sul cuore, c un cuore triste, e quindi terzo livello e gola vanno in chiusura, perch sono le porte del cuore. Anche i due laterali delle braccia sono contratti. Sentite le mani, possono essere fredde. Potrebbe essere lemozione del momento, e significa che lemozione va a chiudere il cuore. La donna ha spalle larghe ma spalle strette per contenere il cuore, tenere le emozioni. La invitate a sentire laria che entra dalla bocca, attraverso la gola, arriva al cuore. La donna sta bene ma dentro ha un dolore. un po unincongruenza. Tiene il mento contratto, a trattenere. La donna sente un cuore bello e grande. Nitamo: Dov questo dolore? Senti la tensione? Vai dentro questa tensione. Ti sto toccando delicatamente per non mandarti in reazione. Cosa succede dentro? Cosa significa che questo dolore viene dal cuore? Sto facendo con lei un meccanismo inverso che farei con una depressa. A parit di dolore, se fosse stata pi debole, se avesse avuto meno affetto dai genitori, se si fosse sentita meno riconosciuta, sarebbe andata in depressione. Quindi questo dolore che lei sente poco perch ha tonificato tutta la parte yang, attiva, bella, lo sentirebbe tantissimo. Al massimo potete fare un po fatica a lavorare con lei perch non molla, lei potrebbe avere qualche difficolt ad entrare in contatto con le emozioni, per la sua tipologia caratteriale tender a sottovalutarle. Se al suo posto ci fosse una persona con gli stessi eventi di vita ma dalla tipologia orale sarebbe gi in lacrime. Lei ha una sofferenza sul cuore ma porta molto in evidenza la parte positiva, riesce a gestire il dolore molto bene. Si identificata con la sua parte positiva piena, mentre unorale depressa si identifica con la parte negativa vuota. Sentite che ha resistenza ad aprire facilmente, per al momento riesce a tirar fuori le emozioni. Cominciate ad andare a sciogliere il cuore, ricanalizzare, e visto che lei ha una buona energia, la invitate a tirare fuori la voce, a lasciar liberare le 1

cose dure, pesanti. E si pu fare solo un lavoro parziale, positivo, sui livelli energetici. In questo caso, se volessimo fare la seconda parte del lavoro, quella sul positivo, sarebbe piuttosto facile, perch lei collaborativa. Se dovessimo fare il lavoro sul negativo, tipo accademia o respirazioni profonde, allinizio lei avrebbe pi difficolt a liberare le emozioni. Ma pi una questione di tempo e di energia, perch se io le dico di respirare e tirare fuori lenergia, uscirebbe poca emozione, ma se mi sintonizzo con la parte emozionale, lei allora libera. Nel lavoro con le persone forti bisogna entrare in contatto con la loro parte debole, che loro ad ogni modo negano, minimizzano. Le rinforzate comunque lidea di accettarla come persona forte. Anzi pu essere utile, con questa tipologia di persone, dire che la persona veramente forte quella che pu permettersi di piangere. Lavorate sul torace, per farla mollare. Vedrete che la persona non lascia andare volentieri. E se chiedete come mai, vi risponde che si sente sgonfiata, senza corazza, uscirebbe troppo il suo lato tenero. Si fa un lavoro leggero, e nel momento in cui emergono le emozioni, si lasciano, si fa accettare questo lato debole, in modo tale che il lato forte aiuti il lato debole ad esprimersi. Cos diventa pi rilassato il lato forte. E pian piano si crea un leggero equilibrio. Se una persona di questa tipologia la vedo nellambito di una tecnica di psicosomatica di respirazione, vado certamente a lavorare su unidentit profonda, per quanto riguarda il suo lato debole, fragile; ritiriamo fuori il lavoro sul bambino interiore, come si fa nella primal, il lavoro della liberazione delle emozioni negative. E pian piano si riequilibra. Una delle cose importanti in questo senso, che potete fare in piccola parte solo usando energie positive, quello di farle sentire molto lidea di suo padre, che identifica con una persona a lei molto vicina adesso; si fa descrivere il pap e si vedono le relazioni con gli altri uomini. Una delle cose che si pu fare se si vuole lavorare energeticamente sulle relazioni chiedere: qual lenergia che tiri fuori nelle relazioni, e quale tiri fuori di meno? O anche chiedere: quando i tuoi uomini si lamentano di te che cosa dicono? La donna risponde a Nitamo: Gli uomini non si lamentano, le mie relazioni si esauriscono perch io vorrei, probabilmente, ancora pi amore di quello che ricevo. Questo un lavoro di primal, co-dependency, ma per voi che non avete tale competenza, potete lavorare sulla consapevolezza che lei non ha avuto tanto amore nei primi anni di vita e sente ancora di averne molto bisogno. Questo fa s che nella relazione questo bisogno interferisca con la realt, per cui anche se luomo lama molto, per lei non mai abbastanza. Questo potrebbe essere il lavoro di Atisha, il lavoro di accettazione, il lavoro di amore di s stessi verso s stessi. Lavorare energeticamente sul cuore e la propria identit in profondit, in meditazione. Amore su di s e accettazione del lato negativo. Quindi entrare in contatto con lombra detto alla yunghiana. Se facessimo con lei il dialogo delle voci il suo s primario il s che lha difesa, il s secondario molto pi vicino al suo vero s, allanima. Ma dato che ha una fortissima fragilit perch ha un grande dolore intrinseco, deve essere preso con grande attenzione e molto difeso. Giustamente perch c un grande dolore sotto. Voi lavorerete pian piano con la meditazione, dando sempre a lei la sensazione che questa bambina interiore sofferente il canale per lanima, perch lanima che soffre, non la mente, perch lei non vissuta con i genitori sin dai sette anni. Una grande mancanza, un profondo dolore. Una separazione dai genitori e di loro da lei, che lei ha poi cercato di bilanciare con tre matrimoni. Una ricerca mai finita. C un lato negativo che lei non esprime tanto e che pian piano deve imparare a vedere, la forza deve aiutare la bambina interiore che soffre, con consapevolezza. E dallaltra parte c una grande rabbia, che non trova sfogo. un lavoro bellissimo, dove non coprite realmente lorigine, non sciogliete il suo nodo, ma lo bilanciate in parte. Ricordate che sia con laccademia che con la primal si va a risolvere una parte, magari il 70%, ma rimane sempre una parte che non riesce ad afferrare. Alla fine di questo passaggio, riusciamo a fare capire che il lavoro che possiamo fare non migliorare le situazioni esterne, ma lavorare sul suo cuore profondo. E quindi la proposta potrebbe essere: ti faccio dei massaggi, per sciogliere un po, andiamo ad ascoltare questo dolore, me ne parli e lo fai emergere. Attraverso le tecniche di meditazione cercheremo di rinforzare laccettazione della bambina sofferente, che deve emergere, altrimenti rimarr sempre un 1

buco. Trovate la modalit per lavorare al meglio, trovando un punto in comune. Stabilite un numero di sessioni, pi una parte di lavoro che lei pu fare a casa da sola. Poi dopo un ciclo di sedute e dopo il lavoro di apertura, in base a quanto viene fuori, potete consigliare di fare gruppi o consultare un terapeuta per lavorare in modo pi specifico ad esempio sullabbandono, sul bambino interiore. Normalmente dopo cinque-sei sessioni dovete identificare, nel progetto di crescita, un piccolo scopo. Questo pu essere: io ti faccio queste cose con lo scopo di alleggerire almeno il 50% del dolore sul cuore (il restante 50% emozionale e non potete lavorarci), ti aiuto a sentire meglio il tuo corpo e a stare in uno spazio pi rilassato. Gli avete dato un centro un po pi profondo e spostiamo un po lenergia sul femminile, perch la parte femminile d una maggiore elasticit, una poesia di vita pi soddisfacente. Identificate due tre punti e cominciate a lavorare. Dopo cinque incontri dovete aver raggiunto questo scopo, a meno che al primo-secondo incontro venuto fuori qualcosa di molto forte e quindi vi concentrate soprattutto su quellaspetto. Quindi alla fine di questo ciclo di 5-6 sessioni, sono usciti i sogni, le emozioni, c stata unapertura ma venuto fuori ancor pi chiaramente un problema, potete chiedere se vuole stare un po tranquillo e riprendere in un secondo momento quando ci sar bisogno, o continuare a fare un secondo pezzo del lavoro. Lei ha una certa identit, ha un buon contatto con il cuore profondo, anche se non lo ha mai sviluppato, autentica, potete lavorare tranquilli, iniziando dalle cose recenti. Sulla carta, alla fine del primo ciclo di sessioni, alla voce 'percorso consigliato' scriverete: cinque sessioni per aprire il cuore, sciogliere il dolore, aprire la bambina interiore e sentire pi il corpo, pi rilassato. Immaginate la differenza tra questa sessione, reale iniziale, e una sessione di training. In questultimo caso, al primo incontro, potete dire che state facendo un training, potete fare tre-cinque sessioni gratuite, lavorando su alcune tecniche che potete far sperimentare. In questo caso potete saltare la scheda, o scriverla successivamente. Gli chiedete un minimo, se ci sono state malattie, per inquadrarla. Ascoltate la persona, la portate dentro, le fate fare questo processo di comprensione del lavoro interno, oppure potete anche dire di entrare subito in questo spazio, ed entrate subito nella tecnica. La fate lavorare 30-45 minuti sul corpo. In genere nella prima sessione parlate un po e le fate fare un po di respirazione, sentendo i punti. Nella seconda sessione potete fare una 7 suoni o una vipassana. Per sciogliere un po il nodo o il dolore.

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LE BASI DEL COUNSELING


Il counselor, il cliente e lincontro Kiran Lucia VIGIANI In questa sezione approfondiremo le basi del counseling olistico utilizzando lapproccio psicosintetico. Perch un counseling sia possibile necessitano tre elementi: il counselor, il cliente e lincontro tra i due. Il counseling pu svolgersi in pi incontri, oppure in una sola seduta, pu essere fatto per una situazione di emergenza, per esempio quando si chiamati perch una persona vuol buttarsi gi dalla finestra. Abbiamo quindi, ununica possibilit. Questo fa capire quanto sia importante lincontro: o siamo totalmente presenti e avviene, accade qualcosa, oppure unoccasione mancata. Riuscire a creare lincontro il punto fondamentale. Il counseling ha tre campi di azione, di investigazione, e sono: - il counseling psicoterapico 1

- il counseling esistenziale - il counseling di crescita

I limiti etici e deontologici del counseling e la psicoterapia Di questi tre campi sicuramente il primo svolto da psicoterapeuti ed un lavoro sulle patologie, psicosi e nevrosi. A proposito sapete la differenza tra le ultime due? La psicosi quando la patologia colpisce lidentit, come lallagamento dellIo, quando la persona non ha pi il senso di s, quando c un caos totale con perdita dellidentit. La nevrosi, invece, pi in relazione della funzionalit dellio. Credo che tutti abbiamo le nostre nevrosi che sono in relazione alladattamento rispetto al contingente, per cui un discorso legato alla funzionalit. Quindi il counseling psicoterapico si rivolge a psicosi, nevrosi, psicosomatosi. Teniamo sempre presente che questo lavoro viene svolto dallo psicoterapeuta, oppure in alcuni casi dallo psichiatra, mentre ci sono gli altri due campi molto interessanti quello esistenziale e quello di crescita - che possiamo gestire noi come counselors perch il counseling esistenziale rivolto a tutte le professioni di aiuto. Quindi, pensiamo quanto pu diventare ampio lambito di applicazione. Pu essere un ambito familiare, di lavoro sulla coppia, in ambito lavorativo, oppure in gruppi con particolari disagi o situazioni di emarginazione. Ci sono molte possibilit di usare il counseling in questo senso. Quando il counselor si rende conto che il cliente ha bisogno di una psicoterapia deve fargli sentire che ha bisogno di uno psicoterapeuta e indirizzarlo a lui. Ma per capire quando pu restare o quando deve essere indirizzato ad uno psicoterapeuta fondamentale conoscere la Psicopatologia e quindi la differenza tra una psicosi e una nevrosi. Su una nevrosi, un disagio esistenziale, possiamo lavorare come counselor, possiamo affiancare ed integrare il lavoro di uno psicoterapeuta, ma su una psicosi dobbiamo assolutamente aiutare la persona a trovare lo psicoterapeuta o lo psichiatra giusto per lei. E per questo che il counselor dovrebbe avere una preparazione psicologica per capire quali sono i confini, perch noi andiamo a lavorare sulle situazioni di disagio. Se una persona cerca aiuto significa che c un disagio esistenziale a qualche livello, c uno star male, per la persona ha sempre il senso della sua identit. Se invece arriva una persona che totalmente fuori, che non sa pi chi , che sente le voci, ossessionata, l dobbiamo immediatamente capire che ha urgente bisogno di uno psicoterapeuta o talvolta anche di uno psichiatra. Credo che capire i confini sia molto importante. Bisogna essere capaci di individuare se si tratta di una persona schizofrenica, allinizio non facile da definire se si presenta con la sua parte integra. Solo in seguito il suo stato emerge per il suo atteggiamento, le sue irruenze. E importante cogliere dal racconto della persona se ci sono atteggiamenti maniacali. Per indirizzare la persona ad uno psicoterapeuta, senza che questa lo viva come un rifiuto, lo si accompagna facendogli da supporto. Magari si telefona allo stesso terapeuta per proporgli di seguirlo insieme, dove lui si occupa della patologia ed io come counselor faccio un lavoro di sostegno. Non dimentichiamo che come counselor lavoriamo su tutti i piani. Se la persona che viene da me ha un disagio fisico io devo essere in grado di valutare se devo immediatamente indirizzarla ad un medico. E sperare che il medico sia illuminato per poter fare con lui un lavoro dquipe. Anche se lavoriamo sul piano fisico abbiamo bisogno di un supporto sul piano emozionale, sul piano psichico e sul piano spirituale. Non perdiamo di vista che quelle che sono state considerate psicosi da certe scuole psicologiche altro non erano che forme dellanima che si esprimeva attraverso simboli, visioni, suoni o altre cose. Quindi, dobbiamo metterci molta attenzione e molta cura per distinguere se una psicosi o un disagio esistenziale tra i contenuti della personalit e i contenuti dellanima. Attenzione, perch si possono fare dei danni gravissimi alla persona se i contenuti non provengono dalla psicosi, ma sono contenuti a carattere 1

spirituale. E qui bisogna essere certi che lo psicoterapeuta a cui mandiamo il cliente ha una formazione olistica, per cui sa che esiste questa valenza spirituale. Sa che pu essere una manifestazione dellanima che ha bisogno di essere presa in considerazione e che gli manda messaggi di un certo tipo. Ecco che lo sapr indirizzare verso un certo tipo di meditazione, verso certi percorsi e lo seguir sul piano emozionale. Purtroppo ci sono ancora troppo pochi operatori di questo tipo. Attenzione perch comunque vero anche il contrario. Noi siamo qui per questo, proprio per creare questa cultura rotonda, olistica, essendo consapevoli che siamo dei pionieri. Non abbiamo protocolli, non esistono, perch non sappiamo mai che cosa succede. Quando una persona ci arriva e magari ci porta un dolore allo stomaco e un po di tristezza, dobbiamo essere in grado di fare una valutazione sul piano fisico e capire se dobbiamo indirizzarla ad un medico. Bisogna capire anche cosa c dietro un mal di stomaco, qual lemozione che sta dietro questo viscere che deve accettare tutto quello che noi buttiamo gi compresi i rospi. Quindi, chiediamoci, quanto quella persona butta gi quello che non vorrebbe. Prima del dolore fisico c un problema di atteggiamento, di struttura della personalit che ha la capacit di dire no quando dovrebbe esser detto. Quindi, vediamo come sono collegate tutte queste cose proprio per non fare danni. Facciamo anche attenzione a non entrare in quelli che sono i deliri di onnipotenza tipo io ti curer oppure so tutto io, per cui non c bisogno della collaborazione di nessun altro. E molto, molto importante che andiamo incontro ad una modalit di lavoro che prevede sinergie, che prevede collaborazioni con altri. Inoltre imprescindibile che ognuno di noi sia cos onesto e abbia fatto un lavoro su se stesso da capire il suo senso del limite, fino a che punto pu accompagnare una persona e da che punto in poi chiedere il supporto di qualcun altro. E una grande responsabilit che ci assumiamo. Spesso, ci sono persone che avrebbero bisogno di uno psicoterapeuta, e non ci vanno perch non hanno n leducazione, n lattitudine per farlo e preferiscono farsi una riflessologia plantare, un massaggio o una visita naturopatica o fanno yoga ecc.. Ed in questo ambito che stiamo veramente cercando di creare delle figure professionali nuove (la S.I.C.O.O.L. unassociazione nazionale di categoria professionale per l accreditamento di counselor e operatori olistici), perch insistiamo molto che questo lavoro sia rotondo e per rotondo intendiamo che abbia competenze in vari ambiti. Ci saranno poi le specificit per ognuno di noi, ma fondamentalmente dobbiamo avere la visione dinsieme di chi abbiamo davanti e fino a dove possiamo arrivare. Sta a noi capire che di fronte abbiamo un universo umano individuale, che dobbiamo trovare la chiave daccesso per poterci entrare in relazione, per poi accompagnarlo verso il percorso pi giusto per lui, aiutandolo cos a trovare il contatto con il proprio guaritore interno. Quindi, quando siamo entrati in questo rapporto, capiamo quanto sono fondamentali nel counseling, lempatia e lincontro. Se non si crea questo non si va da nessuna parte. E importante creare questa comprensione e accettazione senza nessun giudizio per poter poi indirizzare la persona a fare un certo tipo di lavoro. Ognuno di noi utilizzer gli strumenti che ha a sua disposizione. E poi sar la nostra onest intellettuale a capire se quello che noi offriamo sufficiente o se la persona ha bisogno di qualcosaltro, per cui la indirizzeremo altrove. Se facciamo le cose corrette, le persone ritornano. Dobbiamo avere la massima chiarezza che noi non curiamo nessuno, ma siamo degli aiuti, dei supporti, per attivare il processo di trasformazione nellaltra persona. Allora, ricapitoliamo. Diciamo che per utilit didascalica ci sono tre settori dintervento: 1. la psicoterapia che pertinenza degli psicologi, psicoterapeuti o psichiatri 2. il counseling esistenziale per tutti quei campi che abbiamo gi visto, e 1

3. il counseling di crescita. Sviluppo delle potenzialit umane e percorso di crescita Questultimo rivolto soprattutto allo sviluppo delle potenzialit umane. Quindi, andiamo a lavorare su quelli che sono i nostri potenziali pi che i nostri limiti. Spesso abbiamo la sensazione di trovarci di fronte a qualcuno che vive sottodimensionato, la persona che abbiamo davanti ha un grande potenziale, ma lo usa pochissimo. Ecco che diventa nostra responsabilit che questo essere entri in contatto con le proprie potenzialit, che possono essere i propri punti di forza da sviluppare, e che saranno le cose che gli daranno il senso del proprio esistere. Ma avete visto come diventano belle le persone quando trovano i loro canali espressivi? Oppure come i blocchi energetici ed emozionali creano persone ripiegate e tristi. E importante aiutarle a ritrovare quello che pu essere il proprio campo espressivo. E come una fioritura dellessere. A me d sempre una grande emozione questo. E importante che esista questo lavoro sulle potenzialit umane perch aiuta a sviluppare la nostra crescita interiore. Lobiettivo del counselor , quindi, aiutare la persona ad entrare in contatto con quella parte di s superando prima dei blocchi che non permettono il contatto con queste potenzialit e poi fare sentire queste potenzialit, sostenendola in questo cammino. E questo molto impegnativo. Significa che il counselor deve avere una capacit e una conoscenza molto allargata. Richiede una grandissima preparazione altrimenti siamo miseri e tocchiamo la nostra miseria. Pi siamo allargati ed inclusivi, pi ricchezza riusciamo portare anche agli altri. Ed eccoci di nuovo alla nostra responsabilit. Sicuramente ci arriva sempre qualcuno che in un disagio di fondo. Un disagio che pu essere un malessere diffuso, spesso senza saperne neppure le cause. Una persona che sta bene, generalmente non va dal counselor e difficilmente ha il bisogno di cercare. Spesso i malesseri e i traumi sono come dei detonatori che permettono di entrare nel cammino di ricerca. Per portare aiuto alle persone che si rivolgono a noi si possono usare tutte le tecniche che esistono e ognuno di noi pu essere specializzato in alcune. Possono essere tecniche corporee, energetiche, psicologiche o di altro tipo. Dipende a che livello andiamo a lavorare. Il counseling anzitutto abbiamo detto che caratterizzato dal rapporto, dalla relazione. Quindi, ritorniamo allo schema. Prima abbiamo parlato di tre campi al quale rivolto il counseling psicosintetico e non solo. Poi, diciamo anche com la sua strutturazione, come si svolge e quali sono i punti fondamentali del counseling: 1. il Rapporto 2. le Tecniche 3. il Piano di Crescita Il rapporto Prima abbiamo detto che il counseling avviene quando c questo terzo inserimento che lIncontro. Quindi: counselor-cliente-incontro. Il Rapporto estremamente importante in una relazione di counseling, e prima di tutto deve essere un rapporto umano dove la comunicazione diventa fondamentale. E molto importante quindi prestare attenzione alla verbalizzazione, al tipo di linguaggio che usiamo, allintonazione della voce, alle pause agli intercalari ecc. La comunicazione non verbale che passa attraverso gli atteggiamenti, le posture, labbigliamento, la gestualit rivela gi molto di una persona. Ad esempio come una persona entra nella stanza: se entra lenta o veloce, se si guarda intorno, se titubante, dove tiene le mani, dove ha lo sguardo, com il colorito della pelle, sudata, ha freddo, la mano gelida o sudata o calda, come respira, che timbro di voce usa, se tende a ripetersi molto o ha unesposizione lineare, sono tutti elementi preziosi che 2

ci raccontano molto della sua storia. C ancora un altro elemento nel rapporto: la capacit di gestire lincontro. Ci sono situazioni in cui arriva il cliente e vuole gestire lincontro. Pensate che la persona dal momento che arriva da voi, significa che sta cercando un aiuto, ma talmente tanto il disagio di sentirsi nella condizione di colui che sta cercando aiuto che immediatamente copre il disagio attraverso la razionalit e lattivit. Arriver molto nervosa, cercher di fare delle domande e di darsi delle risposte. Noi dobbiamo essere molto centrati. La posizione del counselor di estrema centratura. Dobbiamo capire subito dove vuole portarci laltro e non farci manipolare. Questo fondamentale. Ecco perch importante chiedere subito alla persona perch venuta. E un modo per far s che la persona ritorni a se stessa. Non raro trovare persone che cercano di manipolare. Ripetiamo dunque che nel counseling sono molto importanti il rapporto umano, il livello della comunicazione e la capacit di gestire lincontro. Le tecniche Abbiamo gi detto pi volte che possiamo usare moltissime tecniche, ma dobbiamo essere in grado di capire quale tecnica usare per quella persona in quel preciso momento. Dobbiamo portarla in uno spazio di meditazione o dobbiamo portarla in una tecnica che gli fa fare il grounding? Se una persona che tende a partire per la tangente dobbiamo prima farle fare un lavoro di grounding (useremo tecniche bioenergetiche) oppure se una persona che ha gi una buona integrazione la si fa entrare in uno spazio di meditazione che fondamentale, perch le apriamo veramente laccesso a uno spazio importantissimo di silenzio, di ascolto e di collegamento con unaltra dimensione. Come pure importante lo stato psico-fisico della persona che ci arriva: se ha poca energia le daremo dei consigli pertinenti e sceglieremo tecniche adeguate. Ad esempio la possiamo portare prima in uno stato di rilassamento, farle piano piano sentire il corpo e poi iniziare con tecniche energizzanti. Se, invece, iniziamo con tecniche catartiche troppo forti per lei, la mettiamo k.o. e invece di sostenerla la allontaniamo, si chiude. Se sbagliamo nellapproccio otteniamo leffetto contrario. Ci sono persone che hanno bisogno di procedere in maniera molto lenta e molto graduale, se le proponiamo qualcosa che per quel momento troppo forte per loro, la persona si chiude invece di aprirsi. Inoltre, bisogna tener presente la fase del percorso in cui si trova. Nella fase iniziale useremo certi accorgimenti che poi lasceremo andare in una fase pi avanzata del percorso. Il piano di crescita Il piano di crescita il piano evolutivo, la capacit di vedere quelle che sono le potenzialit dellessere umano che abbiamo davanti non solo per quello che , ma per quello che pu diventare. Questo un punto molto importante in tutte le correnti transpersonali e tanto pi lo nella psicosintesi proprio perch lavora sul potenziale umano. Ci implica entrare in contatto profondo con la persona, il che pu non accadere la prima volta che la vediamo, a meno che non succedano cose speciali. Solitamente nel primo incontro la persona porta i disagi, le chiusure, i blocchi e piano piano raccontandosi scopriremo che dietro c una persona creativa, che ha una potenzialit. E allora il momento di spostare il centro dattenzione, cio anzich lavorare sui disagi laiutiamo a rafforzare il senso di s e la sosteniamo. Ad esempio se una persona che dipinge, laiuteremo a trovare contatto con altre persone che possono darle delle indicazioni per incrementare le sue qualit pittoriche, che possano aiutarla ad esprimersi di pi, aiutarla a portare degli elementi creativi in quello che fa, aiutarla a far s che nei suoi dipinti porti se stessa. Dipende da che cosa fa. 2

Se fa psicodramma, la si aiuter ad entrare in una gestalt teatrale oppure ad usare la voce e si lavorer insieme su questa e altro ancora. E pu succedere che la persona si renda conto delle proprie capacit, anche se non riesce ad esprimerle pienamente. Bisogna lavorare sul suo blocco (non ce la faccio, non me la sento, non sono capace), lo riconosciamo, lo onoriamo e daltra parte le facciamo vedere che c dellaltro. Dobbiamo essere capaci a far sentire alla persona che s, si trova nel tunnel, ma se guarda avanti c la luce. In questi casi pu aiutare molto il Dialogo delle Voci, perch significa far dialogare la persona con queste parti che non solo un dialogo verbale, ma una esperienza energetica. Ecco, questo un piano di crescita. Ora prendiamo in considerazione cosa succede a livello soggettivo del counselor, cosa succede a livello oggettivo e a livello di atteggiamento. Nella psicosintesi, mentre noi facciamo un counseling, annotiamo su una pagina che cosa succede a me che faccio il facilitatore (livello soggettivo): come mi sento con lo stomaco, il cuore, come reagisco a ci che mi dice laltro. Sono centrata? Mi porta in una mia sub-personalit? O il suo dolore fa immediatamente vibrare il mio? Se ci avviene dobbiamo avere la capacit di riconoscerlo e di ritornare al centro, altrimenti non riusciremo ad accogliere laltro e fargli da specchio, ma entreremo nella sua dinamica. Se rimaniamo coinvolti nel suo problema, non potremo aiutarlo. Oppure pu succedere che la persona ci porti una problematica che anche la nostra e su cui stiamo ancora lavorando. In quel caso dobbiamo essere onesti e dirglielo e dobbiamo indirizzarla a qualcun altro senza che lei si senta rifiutata. Semplicemente le diciamo onestamente la verit. Non detto che se siamo counselor, siamo persone risolte. Ricordate, questo un punto molto importante che vale non solo per la psicosintesi, ma per qualsiasi tipo di counseling che noi facciamo. Dobbiamo sempre chiederci se il problema suo o nostro. Ecco perch le sub-personalit sono importanti, perch dobbiamo capire se facendo questo lavoro con laltro stiamo entrando in una nostra sub-personalit che pu essere quella del salvatore o della crocerossina oppure della vittima. A quel punto dobbiamo avere la capacit di riconoscerlo e di ritornare al centro per poter accogliere o far da specchio alla persona che abbiamo davanti. Come altrettanto importante nel fare un lavoro con gli altri laver risolto almeno dei buchi fondamentali su di noi come ad esempio i buchi affettivi, o il bisogno di essere riconosciuti e cos via, perch tutto ci potrebbe portarci al controtransfert. Quindi, lavoriamo con gli altri essendo molto presenti e chiedendoci sempre dove siamo. E poi importante anche che riusciamo entrare in unaccoglienza intuitiva, perch spesso dal nostro intuito arrivano risposte molto pi fondanti e risolutive della risposte che arrivano dalla nostra mente razionale. Inoltre, a livello di atteggiamento, nel counseling dobbiamo sentire che lincontro con laltra persona unico e irrepetibile. Quindi, stare l con questo atteggiamento dove sentiamo che noi siamo chiamati a dare il meglio di noi. Come pure importante che noi anzich continuare sempre a chiedere alla vita (pi soldi, pi prestigio, pi salute) entriamo in un atteggiamento dove ci chiediamo che cosa vuole la vita da noi. E questo cambia molto la prospettiva, perch la vita vuole da noi eccellenza che significa capacit di essere totalmente presenti e di essere al meglio di quello che noi possiamo. Questo un valore di atteggiamento fondamentale, perch qualunque cosa facciamo lo possiamo portare nella vita di tutti i giorni sia che lavoriamo con un altro essere o semplicemente stiamo facendo del giardinaggio. Non dimentichiamo mai che la vita ci chiede totalit e presenza. Allinizio parlavo dei primi tre punti. Vediamoli come una piramide, dove ci sono il counselor e il cliente, e lincontro il vertice di questo triangolo. E se noi ci incontriamo in quel punto scompare la sensazione dellego, per cui viviamo veramente un incontro di anima.

Ogni incontro unico e irripetibile Un altro punto importante nel valore di atteggiamento oltre che lincontro unico e irripetibile, il vedere la persona per quello che pu diventare e vederla nella sua potenzialit. Solo allora lincontro diventa un incontro tra due anime. Questa visione del triangolo ci pu veramente aiutare, perch se riusciamo a spostarci al vertice del triangolo capiamo che non ci sono pi tutti i giochi dellego. E poi, a livello oggettivo, dobbiamo pensare che il cliente non una patologia, ma un S. Questo ci porta a dover conoscere la persona che abbiamo davanti, e possiamo farlo applicando tutte le tecniche o le indagini atte allo scopo. Possiamo iniziare, ad esempio, un indagine sulla sua situazione fisica: come sta, se c qualcuno che la sta seguendo, se ci sono delle patologie vere e proprie, influenze genetiche e familiari, se fa uso di medicinali ecc.. e poi spostare lattenzione sul lavoro. Ad esempio importante sapere se, essendo un temperamento artistico si trova a fare un lavoro di precisione o estremamente di routine, oppure, essendo una persona pratica, se sta facendo un lavoro manuale che lo soddisfa. Quindi, di conseguenza ci saranno atteggiamenti emozionali diversi: ci sar il soddisfatto e ci sar il frustrato. Ecco che lindagine ci dar pi elementi possibili per capire chi abbiamo davanti sia sul piano fisico che sul piano emozionale o sul piano energetico o psichico o spirituale. Lindagine non dovr mai essere un interrogatorio. Dobbiamo rispettare le eventuali resistenze che una persona ha nel dirci certe cose. Noi le possiamo gi intuire, per dobbiamo rispettarle e sapere che questa acquisizione dei dati fondamentale in tutte le tecniche terapeutiche, non solo nella psicosintesi. Perch importante? Perch con i dati che abbiamo raccolto possiamo fare una valutazione, anche se non completa, perch le vere carenze emergono dopo, lungo il processo terapeutico vero e proprio. Per questa ragione dobbiamo essere molto elastici nei confronti di noi stessi, e sapere che la nostra prima valutazione potrebbe essere o sbagliata o carente, e necessitare di ulteriori dati anche perch la persona durante la terapia potrebbe cambiare atteggiamento. Dobbiamo essere molto flessibili e accettare la mobilit del processo che ci fa cambiare direzione o cambiare prospettive o considerazioni. Anzi, molto bello quando il cliente si accorge di aver cambiato il suo comportamento essendo capace di uscire da certe coazioni a ripetere. E allora veramente un bel passo avanti. Quindi, molto importante la comunicazione con laltra persona, come molto importante usare le parole che usa laltra persona, perch un riconoscere laltro. Se una persona sente che voi usate il suo stesso linguaggio si sentir certamente capita, sentir empatia da parte vostra e si aprir maggiormente. E inutile dire che la capacit di ascolto deve essere totale e anche la capacit di creare il silenzio, perch se una persona non ha questa capacit di silenzio, acquisito soprattutto con la meditazione, il vero ascolto sar mancante. Guardate che le relazioni sono essenzialmente di natura energetica, perch noi a parole possiamo dire tanto, ma energeticamente trasmettiamo unaltra cosa. Ecco perch estremamente importante il concetto di congruo fra quello che latteggiamento e quelle che sono le parole, oppure laccoglienza e lascolto. Non si pu dire qualcosa che parte dalla mente e tutto il resto non la sostiene e quindi c questa incongruenza tra quello che si dice e quello che arriva allaltra persona. Ricordo una persona che veniva da me e portava problematiche molto forti sado-masochistiche e io dovevo rimanere in un atteggiamento non giudicante. A volte sentendola mi sarebbe venuta voglia di attaccarla al muro, sia come donna che come essere umano. Poter rimanere in uno spazio neutro mi ha richiesto molta centratura e molto lavoro, ma questo ha permesso il superamento del suo atteggiamento provocante. Ci sono veramente persone che arrivano e ci mettono alla prova, vogliono vedere qual il nostro limite. Quindi, anche l dobbiamo avere la capacit di dire no, ora basta! oppure di accoglierle. Dobbiamo sempre valutare il contesto. Ad esempio a volte ridere di una situazione pu risultare molto giudicante, se, invece, vogliamo usare quelle che in psicosintesi si chiamano le tecniche paradosso, possiamo anche metterci a ridere, perch vogliamo portare allesasperazione un atteggiamento. Ci sono delle scuole che dicono che dobbiamo rimanere assolutamente impassibili. A me, invece, 2

successo di essermi messa a piangere con delle persone che mi hanno portato dei dolori che erano umanamente forti e veri. Questo piangere insieme ha provocato uno sblocco incredibile, perch la persona ha sentito lumanit, lempatia, la vera accoglienza. Questo ha fatto s che cambiasse totalmente tutta la relazione. Ma come facciamo a dire quando si deve piangere o ridere? E veramente un lavoro di grande sensibilit che possiamo fare tutti, purch lavoriamo su noi stessi. Se, per, non facciamo un lavoro su noi stessi, come facciamo a sentire laltro? Inoltre, ricordiamoci che la guarigione non dipende da nessuno, perch un atto sacro. E qualcosa di estremamente profondo e accade se noi siamo su, in quel punto al vertice del triangolo. Questo ci fa capire che noi siamo solo uno strumento che permette allaltro di attivare il guaritore interno e tutta questa cosa sacra. Almeno questo latteggiamento che io cerco di avere e di passarlo allaltro. Quindi, quando entriamo in questo campo e facciamo nostra unaffermazione di questo tipo, sappiamo che dobbiamo stare in un atteggiamento di sacralit. E sacralit non da intendere assolutamente in termini ecclesiastici, ma per me significa una grande accettazione di essere strumenti di qualcosa di pi grande di noi. Abbiamo gi ampiamente parlato del setting del counselor e sottolineato che la cosa principale nel counseling la capacit di incontrare laltro. Se noi in una seduta non riusciamo a creare la magia dellincontro con laltro, possiamo anche usare tutte le tecniche pi raffinate, non accadr nulla dellordine della trasformazione. Non ci che faremo ma la modalit con cui lo faremo. Se non riusciamo ad attivare quella qualit di amore e di accoglienza, la trasformazione non avviene. Lavoreremo sulla capacit di tornare al centro, allo spazio di silenzio. Per poterlo sentire e riconoscere allinterno di noi, per poterlo avere a disposizione per tutte quelle volte che ne abbiamo bisogno. Non che dobbiamo stare sempre in questo spazio di silenzio, a volte dobbiamo anche arrabbiarci, agire con modalit diverse, per la capacit di entrare e uscire da una situazione deve essere gestita dalla nostra parte profonda, per non rimanere identificati in uno stato e riuscire anzi a vederlo. La differenza proprio quella di essere alla causa degli eventi e non alleffetto. Un punto fondamentale per il counseling e per la nostra vita, riuscire a vivere da protagonisti, con la capacit di scegliere. Dobbiamo fare un passo indietro. Quando noi parliamo di inconscio pensiamo immediatamente alla mente, ma io penso che inconscio anche come noi teniamo la schiena, linconscio nella nostra pancia, in tutti i nostri movimenti. Quindi penso sia molto importante lavorare sul corpo, per sentire che questa consapevolezza anche dellordine fisico. Importante per noi, perch il primo punto sentire noi stessi, solo cos potremo sentire gli altri. Per poter riuscire a far percepire il corpo ad una persona che ha la tendenza ad andare fuori, per poter aiutarlo a percepire i piedi, il proprio grounding, a farlo ritornare con il respiro nella pancia. Volevo ribadire il fatto che, soprattutto parlando di gruppi, quando parliamo di meditazione, la prima cosa che inconscia il corpo. Perch vediamo nelle meditazioni che le persone assumono moltissime posizioni. Abbiamo gi parlato dellanatomia energetica che ritroviamo in certe tecniche, dove la meditazione anche un discorso energetico, quindi se la mia schiena curva, storta, posso comunque meditare ma agevoler moltissimo il processo se assumo una posizione dritta con la schiena. Per fare questo il corpo ha bisogno di essere preparato. Per cui anche se cerco di stare dritto ma i miei muscoli dorsali e addominali non sono abbastanza forti, sar uno sforzo enorme. E la mia concentrazione, anzich stare su un mantra o sul respiro, star sui dolori del corpo. evidente che la schiena dritta, energeticamente, lideale per poter stare in una posizione di meditazione. Ricordando le due nadi o canali della tradizione yogica, ida e pingala, che dal perineo salgono fino alle narici e che si intersecano lungo la colonna nei punti in cui si formano i vortici energetici, i chakra, appare evidente come una posizione eretta della 2

schiena sia funzionale nella meditazione. Quindi bisogna lavorare affinch questa posizione sia piacevole e non generi dolori o fastidi. Per questo ora vorrei lavorare sul corpo, per sentire i radicamenti, per sentire cosa significa conscio e inconscio nel corpo, anche per osservare la postura degli altri e dare suggerimenti. Lavorare sul respiro che quellelemento che ci porta dentro. Tutte le diverse tecniche di respiro nelle tradizioni orientali, attive e passive, che energizzano o che calmano, parlano un linguaggio comune. La respirazione un universo. Il respiro lelemento base che permette la relazione tra il mondo esterno ed il mondo interiore. Lo strumento che ci permette di ritornare in uno spazio interno. Quando siamo agitati, se ci fermiamo un attimo, facciamo un paio di respiri, chiudiamo gli occhi, torniamo con lattenzione dentro di noi, al nostro respiro, immediatamente andiamo a modificare qualcosa dentro noi. Vorrei parlarvi e farvi provare una meditazione dei maestri himalaiani, che si basa essenzialmente sulla recitazione di un mantra. Questo un suono, pu essere una parola, pi parole, o sillabe. Pu essere legato al significato o pu esser detto senza conoscere il significato. Sappiamo che il suono vibrazione. La vibrazione in stretta relazione con il provocare nella mente un certo tipo di sensazione. Faremo ora una tecnica che losservazione del respiro. Il respiro qualcosa che non pu essere forzato, perch mentre il respiro ha la capacit di andare a calmare la mente, un respiro forzato pu creare un disordine sul piano del sistema nervoso centrale. Attraverso losservazione del respiro, possiamo modificarlo. Con gli occhi chiusi sentiamo laria che entra dalle due narici, che scende nel canale del respiro e arriva fino gi nella parte bassa della pancia, facendola gonfiare. Espirando la pancia si contrae, partendo dai muscoli del pavimento pelvico, laria torna fuori uscendo dalle narici. Il respiro deve essere calmo, silenzioso, profondo, ritmato. Non esiste un respiro uguale a quello di un altro. Quindi dobbiamo sentire qual la lunghezza del nostro respiro, osservarla, e per dodici respiri proviamo a stare in questo spazio prezioso di grande consapevolezza e osservazione del nostro respiro. Possiamo usare le nostre falangi per tenere conto del nostro respiro. Siamo nel nostro tempio interiore. Quando abbiamo finito i dodici respiri, non apriamo gli occhi, lasciamo il respiro senza alcun controllo. Entriamo nello spazio della meditazione dove nella tradizione dei maestri himalaiani la focalizzazione della mente sul mantra legato al respiro Inspiro con il mantra SO ed espiro con il mantra HAM. Soham (io sono quello) non una parola qualsiasi del vocabolario sanscrito, esso realmente il suono del respiro Lentamente muoviamo le mani, prendiamo tutto il tempo che ci necessita. Spesso addormentarsi una forma di difesa, una forma di resistenza. Ma se si fa meditazione quando si molto stanchi pu accadere. Nella tradizione himalaiana, lallievo rimane con il SO-HAM per un certo periodo poi passa attraverso quella che liniziazione personale. Per precisare, di insegnanti di yoga ce ne sono tanti, di maestri ce ne sono pochissimi. Il maestro di yoga la persona autorizzata dalla tradizione, dal lignaggio, a fare le iniziazioni, dove per iniziazione significa dare il proprio mantra personale. Il maestro sente in maniera intuitiva se la persona che ha davanti ha troppo fuoco, troppa acqua, troppa stasi, se deve essere attivato, se deve essere calmato, e quindi sa che tipo di mantra dare. Ricordiamo che il mantra una vibrazione che va a lavorare sulla mente, per rimanere con la mente focalizzata. I pensieri arrivano, ma invece di rincorrerli, ne prendiamo atto e li lasciamo andare. Il mantra personale molto potente, e deve rimanere segreto. come mettere un seme dentro la terra. Quindi va tenuto dentro. Il mantra personale non va detto a voce alta, mentale. Quello che abbiamo fatto fino a ora la preparazione alla meditazione. Ma avete sentito cos lo stato meditativo lavorando sul corpo? Io non vi ho detto di tenere gli occhi chiusi, se non allinizio. Ma poi ho constatato che la maggior parte di voi ha fatto tutti gli esercizi con gli occhi chiusi. Quindi significa che era vostra esigenza lavorare sul corpo stando con quella qualit, che molto interiorizzata. Quello che a me interessa di andare a destabilizzare lidea, piuttosto ancora diffusa, che la mente e la spiritualit sono una cosa, il corpo unaltra. Vi sono due vie: parti dalla mente e scendi nel corpo, oppure parti dal lavoro sul corpo per arrivare al 2

lavoro sulla mente. Ma quello che importante lesperienza che si vuol raggiungere. E capire che noi possiamo far spiritualizzare la materia, o materializzare lo spirito. importante che sperimentiamo cosa significa questo centro di unit, dentro noi. importante lascolto di una persona rimanendo su s stessi, nel proprio silenzio. Perch se noi siamo persi, identificati con una parte della mente, tendiamo al giudizio, alla non accoglienza, a dare una risposta perch pensiamo di aver capito. Dobbiamo portare lesperienza nella vita di tutti i giorni. La sacralit delle piccole cose. Ricordiamo che qualsiasi tipo di energia neutra, lutilizzo che noi ne facciamo che cambia. Che ha una valenza positiva o negativa, costruttiva o distruttiva.

I samskara Sono i solchi della nostra mente, sono le abitudini mentali che si sono create, che si sono strutturate con la nostra esistenza, sono quelle abitudini mentali che hanno unincisione molto profonda nella nostra mente tanto che poi diventano le abitudini, le risposte incondizionate. linconscio. Possono essere inconsce o consapevoli, ma in genere lavorano su stimolo-risposta, automatismo. Quindi andare a lavorare con le meditazioni -ad esempio con il proprio mantra personale- significa andare a creare delle abitudini nuove nella nostra mente, significa uscire un po da quello stimolo-risposta.

Thich Nhat Hanh detto Tai Monaco vietnamita, della tradizione zen, da cui nata la scuola del buddhismo impegnato socialmente. Ai tempi della guerra del Vietnam ha lavorato per la pace. Per i vietchong era filoamericano, per gli americani era vietchong. Ha lavorato per la pace come qualit della mente. Perch noi non possiamo fare niente se dentro di noi non riconosciamo che c la persona che subisce un sopruso e allo stesso tempo la persona che lo fa. Quindi fintanto che nella nostra mente ci sono i rifiuti, il rimosso di tutto quello che in termini Yunghiani potremmo chiamare la parte ombra, non andiamo da nessuna parte, perch siamo sempre nelle separazioni, nei giudizi. Potete vedere come gli assunti di base della nostra psicologia si ritrovano come postulati essenziali nelle scuole di saggezza orientale. In termini cronologici ci rifacciamo a sapienze antiche di tremila-cinquemila anni. Per Thich Nhat Hanh, il primo assunto il lavoro sulla consapevolezza mentale, che altro non che la base della vipassana, che significa visione profonda. Si tratta di una meditazione che implica uno stato di presenza mentale, dove si parte dal corpo, sentendolo nei minimi particolari, focalizzati sulla posizione e consapevoli del respiro, arrivando alle percezioni delle sensazioni, delle emozioni, a vedere i pensieri che attraversano la mente, la consapevolezza estrema di tutto quello che c. C il lavoro della percezione del corpo, del sentire il respiro, capire le sensazioni, osservare i pensieri e capire da dove arrivano e dove vanno, per arrivare infine ad uno spazio di silenzio. Thich Nhat Hanh insiste molto su tre punti. La consapevolezza mentale, da cui poi si arriva alla visione profonda, per arrivare alla comprensione dellinterconnessione. Thich Nhat Hanh suggerisce delle micropratiche per tornare continuamente ad una presenza mentale che fatta di piccoli gesti. Per raccordarci con le sensazioni e percezioni, per capire che portiamo un elemento che di frattura al meccanismo stimolo risposta. Significa rompere lautomatismo, portando consapevolezza. Perch la risposta parte dal centro, anzich dalla sub-personalit. Queste micropratiche servono a sviluppare il campo di coscienza. Per portare sempre pi consapevolezza a chi siamo, a come ci comportiamo, a cosa stiamo facendo. Ad esempio se squilla il telefono, invece di rispondere subito, di corsa, mi fermo, passo attraverso un momento in cui mi dico sto per rispondere, facendo un respiro, cambiando cos la qualit della risposta. 2

La risposta non reattiva ma consapevole. Dobbiamo essere capaci di usare lenergia giusta, congrua per quel momento. Pu essere anche tagliente, estrema, ma io, consapevolmente, scelgo che sia cos. Nel dialogo delle voci si parla di energie primarie ed energie rinnegate, ma tutte le nostre energie devono essere onorate. La nostra aggressivit non unenergia da tenere da parte, da disonorare, da rinnegare, ma unenergia che dobbiamo avere a disposizione da usare quando noi decidiamo di usarla. E non deve essere usata dallaggressivit. Ma sono io a decidere che quellaggressivit funzionale perch qualcosaltro succeda. Non reattiva, ma consapevole e costruttiva. Quindi prima diventiamo consapevoli di cosa succede, accogliamo e capiamo cosa sta succedendo; poi tralasciando la visione superficiale (delle cose e delle persone), che fa parte della mente pi superficiale, pi esterna e giudicante, entriamo in una ricerca e comprensione pi profonda, entriamo in quella che definita visione profonda. Significa uscire dalla visione che fa subito scattare il giudizio, significa vedere oltre. Questo ci porta immediatamente al terzo punto che linterconnessione. Se riusciamo a vedere pi in profondit, riusciamo a vedere che una cosa esiste perch qualcosaltro c. Siamo un tuttuno. Ogni cosa che ognuno di noi fa va ad interferire con lesistenza di qualcosaltro.

LUSO DELLE TECNICHE DI MEDITAZIONE PER IL COUNSELING OLISTICO


Nitamo MONTECUCCO Abbiamo gi definito il counseling olistico come una modalit di aiuto della persona che parte essenzialmente da uno stato di presenza e quindi di consapevolezza di colui che opera; quindi delloperatore/counselor olistico. Sappiamo che esiste una serie amplissima di tecniche di meditazione, che diventano un ausilio pratico, che ci permettono di fare un lavoro professionale con le persone, se il counselor presente e centrato, mentre la persona non presente. Il counselor pu creare latmosfera, trasmettere una certa armonia, unapertura e unaccoglienza; ma il passo successivo, immediatamente, quello di avere tecniche a disposizione che possano permettere alla persona di entrare nello stesso stato di presenza o di meditazione.

Le tecniche di meditazione Lo yoga sutra (sutra significa discorso) di Patanjali Lo yoga larresto intenzionale delle funzioni della mente; costituito da quattro libri. Patangeli dice che noi siamo in uno stato di mente normale relativamente caotica proiettato verso lesterno e viene raffigurato spesso da una scimmia che salta da un ramo ad un altro. I passaggi successivi sono: concentrazione, contemplazione, meditazione (a volte lo chiama samadhi). Per fermare la mente, una tecnica quella della concentrazione; aiutiamo la persona che un po dispersa a focalizzare la propria coscienza, quindi lattenzione, lenergia, la percezione su alcune cose, pu essere un punto, una fiamma, una parte del nostro corpo, oppure il centro della pancia, o possiamo creare una concentrazione mobile che si sposta, per esempio le tecniche cinesi, che partivano da questa 2

concentrazione sui canali di energia, quindi parti dal perineo, linizio dei canali della kundalini che i cinesi lavorano nella parte posteriore yang e nella parte anteriore yin come un circolo e la concentrazione su un punto di energia mobile armonico, ritmico e mi d una circolarit nel corpo. Alcune tecniche come la Vipassana di Birmania, partono dalla punta del naso, sentono laria che entra, va alla fronte, gira nella testa, scende dal collo, va al cuore e gi alle gambe, ogni punto del corpo viene sentito, quindi lattenzione viene posizionata in differenti parti del corpo. Questa una tecnica di concentrazione e non di meditazione. La meditazione quando la mente si ferma. Nella seconda parte la contemplazione, ci sono tutte quelle tecniche dove la mente si concentra nel dilatare il tutto, per esempio nel tantra stare ed ascoltare tutti i suoni senza scegliere niente, oppure restare con gli occhi aperti senza focalizzare nessuna immagine. Per cui entri in una percezione allargata, una contemplazione che ti permette di entrare in uno stato di coscienza globale, unitario; da l entri nella meditazione. Le tecniche di contemplazione sono soprattutto sensoriali, alcune tecniche tibetane, per esempio, usano le tecniche di contemplazione per creare delle visualizzazioni tridimensionali, per esempio i mandala. I monaci creano questi mandala con la sabbia colorata, la persona visualizza con la mente dellenergie, delle emozioni, delle divinit. Fin quando tu sei dentro al mandala, sei nel centro del mandala, sei il mandala; il mandala la raffigurazione del cosmo con tutte le periferie complesse, con un unico centro di coscienza. Allinizio ti concentri su di un punto del mandala, lo visualizzi fin quando diventa stabile, pian piano poi raffiguri tutto il mandala, ci sei dentro, c uno stato di contemplazione, sei a 360 gradi ed in quel momento, entri nello spazio del silenzio e lasci qualsiasi ormeggio. Nelle tecniche di meditazione, noi non usiamo pi la mente ma esiste solo uno stato di consapevolezza vigile. Solo l abbiamo la percezione dellunit. I grandi maestri dicono che se davvero sei entrato nella meditazione, ed hai un oggetto che catalizza negativamente la tua vita, la mente si libera di questo oggetto, il problema non c pi. Tutti gli stati sono fondamentali, perch non possiamo far arrivare una persona da uno stato di confusione mentale, anche una normale confusione mentale di tutti i giorni, ad uno stato di meditazione, senza passare tra i livelli intermedi, perch significa che lidentit non la sentiamo. Gli diamo uno spazio troppo aperto, come dargli una droga che gli apre le barriere e questa persona non in grado di sostenere un campo aperto perch non ha un centro. Il grande maestro Krishnamurti diceva che lidentit in realt semplicemente la paura di abbandonarsi allenergia oceanica del tutto; non un laghetto tranquillo dove ci fai un bagno. Dio non una piccola cosa accogliente, come appunto una figura di una madonna o di un santo che ti ama; questo un livello animico. Il livello animico per esempio: la tua anima muore e va dallaltra parte e ti aiuta dallaltra parte in modo sottile. Questo parallelo non c unevoluzione, possiamo far del bene nel corpo fisico e se muoriamo possiamo far del bene come anima; siamo degli angeli pi o meno evoluti. Non centra niente con il divino langelo, non centra niente con la vera spiritualit. I mantra hanno una vibrazione, ogni ha mantra ha una funzione; si visto per che la funzione la diamo noi, quindi la direzione e lintenzione sono fondamentali. 2

Per esempio, i sufi si sono inventati gli stessi mantra o suoni, con funzioni completamente diverse. Il passo successivo quello di prendere una tecnica dove usiamo lamore, dove usiamo il canto, la poesia del cuore, con totalit e la inviamo verso lamato. Queste fasi intermedie ci portano molto velocemente in uno stato di contemplazione, in uno stato in cui sentiamo tutto il corpo vibrare. Non siamo ancora alla meditazione. La meditazione avviene da questo stato di apertura energetica, che possiamo ottenere grazie a differenti tecniche e ad un certo momento va in profondit. Attraverso due funzioni principali: una Buddi e laltra Ankara. Buddi la mente superiore, non esprime parole, una pura intuizione, quindi attraverso buddi, la mente luminosa, noi pian piano cominciamo a sentire tutto il nostro corpo. buddi, entriamo nel corpo di luce, nel corpo di energia, energia consapevole. Dopo entriamo nella parte silenziosa, il vuoto, ci perdiamo, non abbiamo pi lidentit. Iniziamo il lungo cammino della meditazione. Nella kundalini, nella prima fase di concentrazione energetica, senti lenergia di tutto il corpo; a met tra concentrazione e contemplazione. Nella seconda fase, ancora pi dilatata lenergia che si muove, e si esprime. Poi iniziamo le due fasi di meditazioni. Quando ti siedi, che sei in uno spazio dilatato, ricordiamo di non usare termini troppo rigidi, perch esistono molto stati intermedi. Tu senti lenergia del corpo e alla fine non senti i confini del corpo, non ci sei pi, in questultima fase, puoi andare ancora pi in profondit, in un totale abbandono, dove senti il corpo che si apre, lenergia del corpo si dilata, in profonda consapevolezza silenziosa. E uguale al coma, da l che lo stato di vera meditazione, a volte entri nel samadhi. Nel samadhi ti addormenti, non c pi coscienza, rimani addormentato. Lo stato di energia esplode in unesperienza di unit di yoga, la liberazione dei limiti di me, in unespansione di coscienza. Lespansione di coscienza non si dimentica, come lorgasmo, la nascita di un bambino, o una morte.

In una mappa indiana, abbiamo i quattro stati di coscienza: stato di coscienza di veglia stato di coscienza di sogno stato di coscienza di sonno profondo (coma) stato di coscienza Turya I maestri dicono che noi non siamo coscienti, ma sogniamo durante il giorno, per esempio sogniamo di avere una fidanzata, di lavorare, di aver paura di qualcuno, non c niente di vero. Quando una persona cade in uno stato di sogno completamente, si chiama malattia psichica, per paura dellauto, paura dellascensore, paura dei ragni. Stiamo parlando di malattie psichiche normali, depressioni, paure; quelle gravi sono unaltra storia. Nel caso patologico lo stato di sogno che entra nel mondo della veglia, quindi stiamo svegli e stiamo sognando. Nello stato spirituale lo stato di presenza consapevole della vita che entra nello stato di sogno, quindi per esempio i sogni lucidi. Il primo livello di consapevolezza, di spiritualit quello di entrare nella parte del sogno dellillusione, positiva o negativa non importa, e svegliarsi. 2

Il terzo livello spirituale, quando scendi con la coscienza allo stato del coma, del sonno profondo senza sogni. Il quarto livello, Turia, i giapponesi lo chiamano Satori.

Se vi arriva una persona depressa, con il cuore oppresso, che non si sente, fatele fare la tecnica dei sette suoni, in modo da farle sentire i propri blocchi. utile per sentire il cuore, dare lenergia e le risorse per andare avanti. Se una persona molto dinamica, ma sente pochissimo le gambe ed il bacino, potete utilizzare come strumento per attivare lenergia la nataraj, unora di danza ad occhi chiusi; ma se la persona realmente bloccata non balla, non si diverte, non apre il cuore. Se la persona molta inibita, controllata, in questo caso utilizzate la chakra breathing, una sorta di sette suoni in movimento.

La tecnica dei sette suoni I suoni sono sempre stati usati nellantichit per accedere alla spiritualit, metodo per fermare la mente. Il suono un potere che pu essere usato verso noi stessi. La tecnica dei sette suoni si basa sulla consapevolezza, facile da sperimentare, che i suoni generano vibrazioni sul nostro corpo. Per esempio, emettiamo un suono, e con una mano sul cuore, notiamo quale suono genera la vibrazione del cuore. In generale, noi abbiamo delle vibrazioni basse nella parte bassa del corpo, delle vibrazioni medie nella parte media del corpo, delle vibrazioni alte nella parte alta del corpo. Questa tecnica potente, semplice e non ha controindicazioni. La salita e la discesa, dovrebbe essere fatta ogni due minuti. Allinizio sentirete poco, poi pian piano di pi. Cercate di non visualizzare niente, non immaginate niente; sentite quello che c. Quando focalizzo una parte del corpo, posso osservare lo stato di quella parte del corpo, un eventuale blocco. La tecnica consiste in sette suoni, allinizio mettiamo le mani suoi centri di energia, sui centri del corpo. Primo chakra - una mano davanti e una dietro che toccano il perineo Secondo chakra - una mano sotto lombelico e laltra sulle lombari Terzo chakra - una mano sullo stomaco e laltra sul rene Quarto chakra - le mani sul cuore Quinto chakra - una mano alla gola e laltra sulle vertebre Sesto chakra - le mani sulle tempie Settimo chakra - le mani appena appoggiate sulla testa Nella parte ascendente stiamo circa due minuti per ogni zona, mentre la discendente pi veloce. Le tre salite e discese del suono, servono come spazio di concentrazione, di contemplazione per riarmonizzare le energie, e mettervi in uno spazio chiamato di meditazione. La meditazione avviene gli ultimi quindici minuti. State in silenzio, ricordate che se vi muovete, non state in meditazione, il corpo deve essere lasciato andare, abbandonato.

La meditazione Chakra Breathing 2

Chakra breathing significa respirazione nei chakra, il respiro dei chakra. I centri di energia sono molto intasati, sono molto bloccati, a volte sono vuoti di energia, pi spesso pieni di energia, e non si muovono perch non c uno scorrimento dellenergia. Quindi bisogna creare un movimento su tutti i livelli. La tecnica della chakra breathing abbastanza semplice: Primo stadio (45 minuti di musica): si resta in piedi, ad occhi chiusi, i piedi alla larghezza delle spalle, in uno spazio dove le gambe e il bacino sono sciolti. Il movimento deve essere sincronizzato con il respiro, le mani sempre allaltezza del chakra su cui si sta lavorando. Con la bocca aperta, inizia a respirare rapidamente nei chakra, iniziando dal centro pi basso, il primo chakra. Ogni volta che suona la campanella, il respiro va verso l'alto, nel chakra successivo. Il respiro dovrebbe farsi pi rapido e sottile mentre muove verso l'alto attraverso ogni chakra. Il corpo morbido e rilassato. La colonna vertebrale sempre fluida. Ci si pu muovere, scuotersi, fare qualsiasi movimento delicato che dia supporto al respiro. Possono uscire lacrime, rabbia, paure, si lascia uscire quello che c, il movimento deve continuare. Giunto al settimo chakra, suoneranno tre campanelle. Attraverso il respiro si torna lentamente al primo chakra attraversando tutti i sette chakra. Il ciclo si ripete tre volte. Secondo stadio (15 minuti): il movimento si ferma, si resta (seduti o in piedi) immobili, in silenzio. Si lascia andare il corpo, osservando qualsiasi cosa accada; il corpo molto carico, vibra.

La meditazione Nataraj E una meditazione di totale libert, movimento puro, con una musica con diversi toni emozionali, che permette di far un giro nelle emozioni. danza trasformata in meditazione, ma una tecnica meno potente delle altre per andare in meditazione. La nataraj molto utile per quelle persone che non si sentono libere, che si sentono controllate e sciocche a fare cose buffe. La tecnica della nataraj mira a far emergere il cervello rettile, la libert dal controllo. Primo stadio (40 minuti di musica): danza ad occhi chiusi, come se fossi posseduto. Lasciati guidare completamente dall'inconscio. Non controllare i movimenti, e non cercare di restare testimone di cosa accade: lasciati dominare totalmente dalla danza. Secondo stadio (20 minuti): la musica si ferma, con gli occhi sempre chiusi, sdraiati e lasciati andare completamente. Resta immobile, in silenzio. Terzo stadio (5 minuti di musica): la musica riprende, il movimento pi delicato, danza e divertiti, celebrando.

La meditazione Vipassana La Vipassana con il metodo Birmano tra le meditazioni una delle pi geniali, perch fa entrare nella consapevolezza del respiro, il respiro naturale. Questa tecnica infatti non usa nessun controllo sul respiro. Consapevolezza del respiro, significa che non alteriamo minimamente quello che stiamo facendo, osserviamo semplicemente in modo distaccato quello che accade al nostro respiro nelle varie parti del corpo. Se noi riusciamo a creare questa attenzione distaccata, entriamo in uno stato di coscienza profondissimo. La meditazione Vipassana la tecnica che forse ha portato il maggior numero di persone allilluminazione. Non ha nessuna controindicazione. Nella Vipassana, che significa osservare il respiro, normalmente si entra nel respiro della pancia, e dalla pancia, si sente tutto il corpo che respira. Il respiro parte dalla pancia, e questa sensazione pian piano si dilata; in 10 o 15 minuti il respiro si rilassa, si approfondisce, londa del respiro si affievolisce, e noi pian piano fermiamo la mente. Quando la mente si ferma, noi entriamo in meditazione, sempre pi in profondit. 2

Questa tecnica pu essere utilizzata anche nel counseling, nella forma birmana; linizio viene fatto in modo progressivo. La tecnica parte dal naso, fa il giro del corpo, fino alla pancia, prima di entrare in meditazione. Tutto diventa vivo, tutto diventa pulsante, sottile, consapevole, e questa sensibilit, questa apertura, ti porta ad un altro modo di sentire il tuo corpo. Potete stare appoggiati alla parete, seduti, o in alcuni casi (soprattutto nel counseling) coricati (senza cuscino sotto la testa), per portare il respiro in basso. Rilassate il corpo e prima di partire sentite il vostro respiro. Sentite il vostro corpo che respira, sentite laria, sentite che respirate anche attraverso i pori. Sentite il piacere di respirare. Pian piano sentite laria viva dentro di voi. Lenergia respira, sentite questo piacere, laria che entra ed esce dalle narici; che entra pi fresca ed esce pi tiepida. Sentite come lenergia viva, come nutrimento. Ora portiamo lattenzione alla radice del naso, alla fronte, allinterno, dove annusiamo laria, e sentiamo tutta la fronte che respira, tutta la parte interna del cervello che respira. Questa energia si espande, sentite che tutta la testa respira; con dolcezza questa energia luminosa arriva alla nuca, alla parte posteriore della testa. Sentite che la testa respira, si gonfia e si sgonfia. La testa si rilassa, la tensione sugli occhi, sulla mascella, si rilassa quando respirate. Attraverso il rilassamento della bocca, sentite che si rilassa tutto il collo, sentite la testa e la gola ununica cosa. Vi invito a non muovervi, state rilassati. Sentiamo il petto davanti e di dietro, tutto il torace, aprite la percezione del respiro che allarga i polmoni e le spalle, sentite il centro del petto, il cuore, sentite il sottile piacere del cuore che respira. Provate a lasciare andare la testa, abbandonate i muscoli delle braccia, delle mani, sentite questo respiro che scende con naturalezza fino alle mani. Fin quando sentite proprio il cuore, le mani che respirano insieme. Allargate questa sensazione, testa, gola, petto, braccia, respirano. Sentite lenergia, senza nessun movimento, lasciate ogni minima tensione. Il respiro va da solo. Cominciamo a sentire la parte bassa del torace, dal cuore arriva al diaframma, allo stomaco, e lasciate andare qualsiasi tensione sul diaframma, sentite il flusso del respiro che scende, in modo naturale. Scendiamo nella pancia. Sentiamo la pancia che respira spontaneamente. Sentite cosa succede alla pancia quando non c nessuna aspettativa di fare o di non fare. Sentite testa, gola, cuore, torace, pancia sono in un flusso, non c nessuna tensione muscolare che interrompe questo flusso. Quando il respiro entra, avvertine il contatto all'inizio del condotto nasale: osservalo da quel punto. Il respiro entra e tu lo senti entrare: osservalo. E poi accompagnalo, seguilo. Scoprirai che a un certo punto si arresta. Si ferma da qualche parte vicino all'ombelico; per un attimo si arresta. Quindi, risale verso l'esterno: seguilo, di nuovo percepisci il contatto del respiro che fuoriesce dal naso. Seguilo, accompagnalo verso l'esterno: di nuovo arriverai a un punto in cui per un attimo brevissimo il respiro si arresta. E il ciclo riprende un'altra volta. Inspirazione, pausa, espirazione, pausa. Dentro di te quella pausa il fenomeno pi misterioso. Quando il respiro entrato in te e si fermato, non c' nessun movimento. Oppure quando il respiro esce e poi si arresta, non esiste alcun movimento. Ricorda, non lo devi arrestare tu: si ferma da solo. Se lo interrompi volontariamente, quell'istante ti sfuggir, perch colui che agisce interferir e scomparir il testimone. Tu non devi interferire. Non devi alterare il ritmo della respirazione, non devi n inalare n esalare. Lo segui quando esce e lo segui quando entra. Nessuna idea, nessun movimento. Lenergia scende nella pancia. Dalla pancia, nella zona posteriore, nel bacino, nella pelvi. Sentite come sta respirando il vostro corpo. Aprite la vostra sensibilit. Le gambe respirano, lasciate andare ogni tensione delle gambe, della schiena. Fino ai piedi arriva il respiro. Sentite questo flusso di respiro che parte dal nasotesta, nuca, collo, gola, torace, pancia, gambe, piedi. Tutto respira. Il respiro parte dalla pancia. Lentamente cominciate a sentire tutto il corpo come una nuvola di energia, nessun movimento, la pelle non la sentite pi, cominciate ad espandere lenergia del 2

respiro, tutto intorno al corpo. Tanto pi lasciate andare la testa, i muscoli, il sistema nervoso, e tanto pi quel filo di respiro che avete si espande. Tutto il corpo unenergia fluida, completamente piacevole. Siete totalmente rilassati ed avete una sensazione di grande presenza. In questo spazio potete stare, cercate proprio limmobilit. C solo il respiro, tutto fermo. Il respiro va da solo. Voi non ci siete. Non c una vera separazione tra voi e tutto intorno a voi. Il respiro dentro e fuori. La vita dentro e fuori. Pian piano sentite questenergia del respiro nel corpo. Lentamente sentiamo di nuovo tutto lasse tra il primo centro in basso della colonna vertebrale, al cuore, alla cima della testa. In questo respiro dal basso in alto sentiamo con attenzione i punti dove interrompiamo il flusso di energia, dove interrompiamo questo ritmo, questo respiro, dov che abbiamo tensione nei muscoli, nelle ossa, quali sono le parti del corpo che sentiamo poco, o quasi non le sentiamo. Dov che c tanta energia, pressione, formicolio, troppa pienezza. Nel nostro corpo di energia dove sono le parti pi dure, o pi scure, ed altre pi luminose. Pi piene ed altre pi dilatate. Vipassana non concentrazione e non si tratta di osservare il respiro per un'ora intera. Quando affiorano pensieri, emozioni o sensazioni, oppure quando sorge in te la consapevolezza di un suono, di un odore, dellaria all'esterno, lascia semplicemente che la tua attenzione li segua. Qualsiasi cosa affiori pu essere osservata come una nuvola che scorre nel cielo: non ti ci devi attaccare, n la devi respingere. Ogni volta che puoi scegliere cosa osservare, torna alla consapevolezza del respiro. Non esiste successo, fallimento, non c nulla da capire. Respiriamo, sentiamo la fluidit del respiro, la nostra energia sana di gran lunga pi viva di quelle piccole parti che sono tese, chiuse o meno sensibili. Sentiamo tutto il corpo fisico. Sentiamo tutto il corpo che si stiracchia e si allunga spontaneamente. Prendiamo contatto con le nostre parti pi dense del corpo. Sentiamo bene il cuore. Sentiamo il piacere di avere il nostro corpo vivo, pulsante, sensibile e cosciente. Sentiamo bene sul cuore, questa sensazione di esistere, io esisto, come unenergia viva, sono unanima. Lentamente saliamo con lenergia agli occhi, alla testa, apriamo lentamente gli occhi. Gli occhi sono aperti, ma senza focalizzare nulla, siete presenti. Vi alzate lentamente, con la stessa presenza. Trovate lequilibrio senza tensione. Continuate a respirare nella pancia. Camminate lentamente, con gran consapevolezza del respiro nella pancia. Fate attenzione alla pianta del piede. Camminate fluidamente, muovete leggermente le braccia avanti e indietro, vi aiutano a non andare a scatti. Mollate la tensione, sentite un modo di camminare leggero e in equilibrio. Siete presenti e rilassati. Lasciatevi andare, siete molto centrati nella pancia, state giocando ad imparare a camminare consapevolmente. Adesso senza nessuna fatica fate quello che dovete fare, mangiate, studiate, lavorate, dormite.

La meditazione Nadabrahma La meditazione nadabrahma semplicissima e geniale. Nel counseling ha due effetti fortissimi: calma il sistema nervoso-muscolare e rinforza le energie. Primo stadio (30 minuti di musica): siedi in una posizione rilassata, con gli occhi chiusi e le labbra unite; quindi inizia a emettere il suono "mmmmmmmmm", abbastanza forte da potere essere udito all'esterno, in modo da creare una vibrazione in tutto il corpo. Si utilizza un suono che non propriamente un suono (come fare una emme a bocca chiusa) ma una vibrazione interna (definito hamming) che viene espansa come percezione a tutto il corpo. Tutto il corpo vibra, pregno di questo suono. Man mano, mentre vibri, entri in una ripetizione, si ferma il cervello superiore ed entra il cervello rettile. Non c alcuno sforzo da fare, un suono naturale, breve. Man mano questo suono vi addormenta, vi calma il sistema nervoso, calma il sistema muscolare. Tonifica lenergia, lenergia liberata dalla tensione muscolare diventa energia fluida. Normalmente nellarco di pochi minuti, dieci minuti al massimo, vi trovate almeno per qualche istante in uno spazio definito il flauto vuoto. Non 2

siete pi voi a fare il suono, il suono entrato in automatismo, il cervello rettile lo fa andare avanti da solo. Il suono avviene. Sarete semplici ascoltatori. Non occorre seguire alcun tipo di respirazione particolare. Il suono, che la forma pi semplice della parola, e del pensiero, frena lattivit mentale. Non ha alcun senso, non ha alcuna direzione, anche se nadabrahma, suono di brahma, suono divino, vi d un contesto di diffusa spiritualit. Questo spazio vuoto il terzo livello di coscienza, il livello di sonno senza sogni, dove c solo il suono. Da questo stato, che gi di profonda meditazione, a volte ci sono momenti di apertura. Nella pratica del counseling questa tecnica fondamentale, ma da fare solo se la persona pronta. Se tesa dovete fargli fare un lavoro sul corpo, perch le energie psicofisiche si smollino un po, poi potete passare alla nadabrahma se sentite che rimasta un po di tensione. Puoi anche muovere il corpo, ma lentamente e con dolcezza. Visualizza il tuo corpo come un tubo cavo colmo solo di questo suono. Secondo stadio (7 minuti di musica): la musica cambia e molto lentamente muovi le mani, con i palmi rivolti verso l'alto, in un movimento circolare diretto verso l'esterno. Partendo all'altezza dell'ombelico, entrambe le mani si muovono in avanti per poi dividersi e formare due larghi cerchi speculari, uno verso destra e l'altro verso sinistra, per poi ritornare all'ombelico. Senti di offrire la tua energia all'esterno, all'universo. Il movimento dallhara verso lesterno. In questo spazio avviene il latihan, il movimento va da solo, fluisce fuori dal normale controllo. Senti che lenergia va, dalla pancia allesterno, da te allesistenza. un donare molto basso, materno, femminile. Terzo stadio (7 minuti di musica): le mani sono girate con i palmi verso il basso, il movimento lento, dallesterno alla pancia, a prendere energia. Ora le mani si muoveranno verso l'ombelico per dividersi verso l'esterno sui lati del corpo, in cerchi concentrici. Senti di portare l'energia dentro di te. Anche questo movimento deve essere lentissimo. una sensazione fortissima, bellissima. Quindi da dentro esce, da fuori rientra. Se la persona equilibrata questi movimenti sono equilibrati. Se la persona non in equilibrio energetico, emozionale, psicologico, una delle due fasi, dare o ricevere energia, alterata. Questi movimenti a volte indicano lo stato interno, quindi se vi trovate con persone per le quali non capite bene in che spazio sono tra il prendere e il dare, la meditazione nadabrahma gli d una consapevolezza notevolissima, a base fisica. Dopo averla fatta con voi, pu farla da sola. utile a chi ha forti tensioni, nervosismo. A chi nella testa e ha bisogno di contattare il corpo, la pancia. Quarto stadio (15 minuti ): la fase finale in silenzio, seduti o sdraiati, immobili. Se si fa in coppia, il momento del silenzio, si fa insieme. Ci si abbraccia e si resta abbracciati. una tecnica che porta in meditazione dallinizio, si ferma il cervello, la mente. Gi di partenza una contemplazione, perch ti invita a sentire la globalit del suono in tutto il corpo. Parte da un livello pi alto rispetto alla 7 suoni. Per contro nella 7 suoni la testa non si ferma, ben presente in tutte le fasi. Se volete lavorare usate la 7 suoni in modo proprio, che vi fare passaggi con attenzione mentale, attiva, una concentrazione, non una meditazione.

La meditazione Kundalini La meditazione kundalini una delle invenzioni di maggior rilievo di tutta la spiritualit moderna, tra le tecniche dinamiche quella pi usata al mondo. una meditazione equilibrata, molto bella, creata e realizzata da Osho per lessere umano contemporaneo. Riassume tutta la parte di movimento energetico sui chakra e sulla kundalini, energia primaria, tutto il lavoro della liberazione del respiro, delle energie interne, il lavoro della presenza, del rilassamento, fino ad arrivare alla meditazione pi profonda. Nella kundalini abbiamo 4 fasi di quindici minuti ciascuna: Primo stadio (15 minuti di musica): tenendo gli occhi chiusi rimani sciolto e lascia che tutto il tuo corpo vibri e si scuota; avverti le energie che salgono verso l'alto, partendo dalle mani e dai piedi. Lasciati andare in ogni parte del corpo e diventa quello scuotimento. La tecnica di scuotimento serve a mettere in 2

moto lenergia del corpo con un sistema ritmico. Invece di avere un movimento dettato dalla mente, o dal piacere del movimento, si ha un movimento di base decisamente rettile. Il movimento di gambe sale alla pancia, a tutto il corpo, che va da solo. Le gambe si muovono, il corpo vibra e si scuote, in equilibrio, completamente sciolto. Questo movimento possiamo tenerlo basso, sentiamo il ritmo e va lenergia. Oppure possiamo sentire lenergia che si muove. La ascoltiamo e la nutriamo. Noi siamo questa energia. Il movimento a spirale, come fosse un serpente, lenergia primordiale della vita, kundalini, viene su da sola, dal basso verso lalto. un movimento che mette in moto tutte le energie del corpo, che salgono verso lalto, partendo dalle mani e dai piedi. Muovendo il bacino, se la nuca sciolta va da sola. Normalmente gli errori di questa prima fase sono: o di muoversi flettendo la schiena, andando avantidietro, tenere la parte alta del corpo rigida. Il ritmo pu essere lento o veloce. Essendo 15 minuti di movimento ripetitivo, ipnotico, il cervello non deve assolutamente pensare a come il movimento. Deve solo prendere un ritmo, e una volta preso, va in automatico. Tutta lattenzione che noi abbiamo concentrata su quella che lenergia interna del sistema. Quando voi siete in questo spazio, dopo pochissimo, cominciate a sentire tutta lenergia del corpo che si muove libera, ad onde. Avete la percezione di un corpo completamente sciolto. Questa tecnica scioglie gli organi, scioglie le tensioni, apre fino in alto. Se allinizio questa fase avviene, si passa automaticamente alla seconda fase, del movimento libero. Secondo stadio (15 minuti): la musica cambia e lascia il corpo andare. Danza con totalit come pi ti piace. Sentite eventualmente i blocchi, che la prima fase ha messo in evidenza, le leggere tensioni, o le parti del corpo di cui non avete chiara percezione. La danza scioglier il resto del corpo e della colonna vertebrale, aprir il cuore. Terzo stadio (15 minuti): nella terza fase ci si siede o si resta in piedi, immobili. Si resta in silenzio, si ascolta, testimoni di quanto accade dentro o fuori. Se arrivano dei pensieri, lasciate andare, ritornate a sentire. Tutto il vostro corpo l, in uno stato di presenza silenziosa. Si sente tutta lenergia interna che poco prima era in movimento dinamico; prima labbiamo mossa allinterno, poi espressa e fatta circolare con la danza. La prima fase alza lenergia, la seconda mette in moto il cuore, la terza fase ti porta allinterno, ti porta in meditazione profonda. Quarto stadio (15 minuti): nellultima fase ci si corica, completamente abbandonati, immobili, supini, lasciando libere tutte le tensioni. Si entra nello spazio pi profondo della coscienza. Vicino al sonno senza sogni. Vicino a quello spazio di vuoto, a volte vi sembra di essere coscienti o addormentati, ma siete ancora consapevoli, entrando nella parte pi profonda della meditazione. Se vengono pensieri, lasciateli andare. Siate nel corpo, presenti, ma lasciate andare il corpo. Tutta lenergia del corpo si scioglie e dopo pochissimo non sentite pi il corpo, c solo uno spazio silenzioso. Grande sensazione di apertura, grande abbandono, grande rigenerazione di energia. come nel sonno profondo della notte, dove rigeneriamo le forze: non c nessuna attivit, n del pensiero, n delle emozioni, n delle sensazioni corporee. Il quarto livello di coscienza comincia ad emergere. La parte pi profonda dellessere, sacra, comincia ad entrare, vi d dei flash, vi d sensazioni profonde, silenziose, come entrare in un oceano di silenzio. Alla fine ci sono tre gong, lentamente vi alzate, riprendete contatto. Questa meditazione utile per il mondo moderno, alla fine di una giornata di lavoro, si sciolgono le tensioni e si torna al corpo, si alza il livello di consapevolezza, ci si ritrova con la mente silenziosa, le energie riequilibrate. Praticare la kundalini ogni giorno conduce in un altro spazio. Non un fare la meditazione, proprio lenergia kundalini a muoversi da sola. La tecnica reale della kundalini lasciare che questo movimento vada da solo. Richiede unintensit iniziale molto decisa, per fare salire lenergia fin sulla testa e rendere tutto il corpo vivissimo. Se viene fatta con una carica bassa il risultato poco soddisfacente. Se si mette tanta energia, al di l del fatto che quando si muove lenergia si avvertono tutte le zone oscure e morte del corpo, sentirete londa attraversarvi. Lasciatela libera, non abbiate alcuna paura. 2

La meditazione Dinamica La Meditazione Dinamica la meditazione di Osho pi essenziale ed quella pi conosciuta. Si compone di cinque stadi. I primi tre devono essere praticati con totalit, in modo che nel corpo non resti alcuna energia statica; in questo modo la mente non avr pi alcun alimento per creare pensieri, sogni e immaginazioni. Esaurendo l'energia nell'estroversione, all'improvviso ci si ritrova dentro di s. Il quarto stadio un'osservazione silenziosa, un essere testimoni. Nel quinto si celebra e si danza. Questa meditazione va fatta al mattino presto, a stomaco vuoto. Primo stadio (10 minuti di musica): respira in modo caotico e rapido, attraverso il naso: profondamente, rapidamente e con intensit, senza alcun ritmo. Usa il movimento naturale del corpo per aiutare la respirazione e portala al massimo delle tue possibilit. In questo modo distruggerai i tuoi schemi mentali e ti preparerai a liberare le tue emozioni represse. Secondo stadio (10 minuti di musica): sentiti ed esprimi totalmente qualsiasi cosa affiori nella tua mente e nel corpo. Ridi, urla, piangi, salta, scuotiti, nella pi assoluta follia. Usa il gibberish o muovi semplicemente il corpo, usa qualsiasi espressione corporea o verbale, purch non resti fermo. In questo modo libererai il tuo organismo da ogni repressione. Terzo stadio (10 minuti di musica): salta con le mani alzate, e urla a gran voce il mantra: "Hu! Hu! Hu!" e stai attento a ricadere a terra sull'intera pianta del piede. Espira mentre emetti il suono, in modo tale che tutto il respiro fuoriesca. Usa tutta la tua energia, esaurisciti totalmente. Questo mantra urlato colpir in profondit il centro sessuale dall'interno e lenergia fluir verso l'alto; in questo modo, ogni cellula diventer pi cosciente, non potrai pi restare inconsapevole. Quarto stadio (15 minuti di silenzio): fermati! Congelati esattamente l dove ti trovi, in qualsiasi posizione tu sia. Non muoverti, non fare assolutamente nulla. In questo arresto improvviso verrai ributtato nel centro. Diventerai un osservatore, un testimone del tuo stesso corpo e della tua mente. Quinto stadio (15 minuti di musica): celebra e gioisci al suono della musica, danza, esprimi la tua gratitudine al Tutto. E porta con te, per tutta la giornata, la vitalit ritrovata.

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IL PERSORSO DI CRESCITA SPIRITUALE E I DISTURBI DELLIDENTIT


Il persorso di crescita e i disturbi dellidentit Nitamo MONTECUCCO Il lavoro del counseling olistico permette una serie vastissima di interventi che potete fare tranne nei casi in cui sentite un Io fragile, una struttura problematica, una persona che veramente in una situazione di crisi di identit. Vi avevo raccontato di Jung che sub un tracollo a livello professionale, umano, di fiducia, faceva parte di unassociazione e fu buttato fuori, per cui pass un momento di crisi di identit 2

che gli fece emergere contenuti psicotici, caotici. Questo pu accadere a tutte le persone. Si viene lasciati dal partner, qualcuno che muore, il lavoro va male, un incidente grave, e tutta la struttura traballa. Alcune persone lo vivono bene, altre vanno gi, si rompe qualche meccanismo. Lidentit un processo in gran parte sociale, immaginario nel senso che noi abbiamo utilizzato lIo della mente (lIo o lego lo usiamo come sinonimo). Quindi, lio una struttura familiare e sociale ovvero in quel contesto, date le vostre basi strutturali di fondo biologiche, voi potete reagire in modo tale da strutturare unidentit che sar il vostro ego. Vi do un accenno per fare chiarezza. Il bambino nasce con una sua integrit e con delle caratteristiche. C quello longilineo molto di testa, c quello tarchiato molto di corpo, c quello molto aperto, c quello molto delicato, c quello muscolare molto forte e ginnico, c quello un po pauroso o rachitico, ecc. Queste categorie esistono in tutte le societ anche in India dove hanno una regolarit di parto, di nascita altissima. Regolarit nel senso che la struttura sociale molto simile e livellata. Infatti si osserva che la maggior parte delle persone sono normotipo. Ogni tanto c qualcuno un po dinoccolato, tipo nervoso, alcuni sono un po tracagnotti e larghi, alcuni sono pi estroversi, alcuni sono un po pi sensibili e introversi (sia bambini che bambine) e questa la loro caratteristica di fondo. Caratteristiche di costituzione e condizionamenti Dato queste caratteristiche di fondo, nascendo in quel tipo di famiglia e societ, la stessa situazione genera delle risposte leggermente diverse. Una persona che abbia molto cuore e senta una propensione per il cuore, gli affetti e la sensibilit, se avr una mamma amorevole si attaccher tantissimo, se avr una mamma poco amorevole si attaccher tantissimo e sar infelice. Se uno molto fisico, sar contento che lei c, se la mamma gli vuole bene gli d la carica e sar ancor pi scaltro, altrimenti sar ugualmente scaltro, ma pi cattivo e rabbioso. Se uno molto rigido e non sente tanto il cuore, se la mamma gli vuole bene, sta bene, se la mamma non gli vuole cos tanto bene lui pi che altro ha bisogno di essere capito che non di essere amato, perch pi aperto sulla mente che non sul cuore. Ha bisogno di una mamma che gli spieghi, che gli permetta di capire il mondo, che gli trasmetta una saggezza. Se gli manca questo andr un po in crisi. Ad esempio se la mamma una professoressa non tanto affettuosa, ma gli vuole bene e gli d ci di cui lui ha bisogno, gli va benissimo. Se un tipo fisico e la mamma cucina male o ha poco latte, questo va in crisi. E ovvio che su questa base se c una mamma iperprotettiva, lui si chiude dentro nel suo bisogno fantastico di simbiosi con la mamma e rester per tutta la vita vicino a lei. Di solito sono una tipologia masochista, bassa, pigra, non sono vivaci nemmeno intellettivamente. Sono come un bue o una mucca che se li attacchi ad un carro pian piano pezzettino per pezzettino tirano, ma certamente non possono fare i cento metri. Il bambino fisico se amato dalla mamma che lo lascia libero, va con le sue gambe, segue il suo bisogno di esperienza e conoscenza; se integro e la mamma non lo dovesse lasciare libero va lo stesso! Il bambino meno amato, (magari pi curato) e inibito invece non scappa, preferisce chiudersi dentro. Quello di testa comincer ad elaborare teorie per la fuga appena ho 18 anni scappo; quello incazzoso gestir lincazzatura e fantasie di rivincita; quello orale pianger e sar un tenero bisognoso. Quindi, da un lato abbiamo le patologie di base, che in medicina naturale vengono chiamate il terreno o la costituzione. Di costituzione si ha un certo imprinting. Certamente se uno scaltro e fisico e ha un padre che lo picchia, una situazione molto chiusa, tutti che gli danno contro, si comprimer e diventer pure lui un masochista compresso. E quello che poi gliela fa pagare e lo ammazza. Se invece unorale e subisce una situazione di grande chiusura, diventer pure lui masochista, si chiuder, ma la sua struttura non sar mai quella di un masochista, ma dellorale incazzato e frustrato. Ci sar unassociazione di tipologie.

Libert e necessit Io ritengo che nellincarnazione ci sia un certo ambito di libert (non tanto), per cui tu scegli i tuoi genitori facendo un contratto, unalleanza: Io nasco con te, perch tu hai questa situazione e permetti a me -che ho bisogno di queste situazioni- di poterle vivere. Non che si possa chiedere tutto. Quelli di cuore cercano lamore. Se dentro di te, nel tuo processo di evoluzione, tu hai il cuore molto aperto, ma nelle tue memorie passate c una serie di situazioni pesanti, per esempio che tu non hai amato, per cui ti porti dietro anche un senso di colpa o disamore, come se tu pensassi io, per liberarmi dalla mia tristezza o rabbia, devo entrare con una mamma che mi faccia rivivere questo. Facendo un gruppo di profondit, mi sono ricordato una serie di vite passate, di cui in una mi sono visto come una persona che ha fatto del male. Mi sono chiesto pi volte nella vita perch mio padre picchiava solo me, lasciandomi segni sul corpo. Quando, poi ho rivissuto queste vite in cui ho fatto delle cose brutte anche uccidendo qualcuno, rivivendo la violenza di mio padre mi uscita fuori tutta la mia vecchia violenza. Era come se lui mi facesse da specchio alla mia vecchia violenza. E in quellambito di comprensione io sono esattamente come quello che mi fa del male. Mio padre mi ha fatto del male, io ho fatto a qualcun altro molto pi male di quanto ne avessi ricevuto da mio padre. Posso perdonarmi, posso perdonarlo, posso lasciare cadere questa cosa. Ho capito che quando qualcuno ti fa del male tu prendi la sua energia e se non sei molto cosciente, tu diventi come loro e fai la stessa cattiveria che hai ricevuto e diventi poi fisicamente come loro. L larte del distacco e dove vedi lidentit, vedi i giochi delle vite. Quando una persona ha sofferto molto a volte non riesce a ricordarsi con chiarezza le vite passate, ma voi potete presupporre con molta tranquillit due cose: 1. Allinizio del processo di crescita larte della vicinanza e della condivisione della sofferenza. Voi siete persone, visto che siete qui, con una strana attitudine ad essere vicini a chi soffre, anche se un cane. Qualsiasi essere vivente che vedete soffrire non vi indifferente. Quindi, come se dentro c questa matrice, per cui ti senti fratello e sorella soprattutto di chi soffre. E dato che siamo in una societ molto vigliacca, dove i ricchi, i furbi e gli arroganti hanno tanto e altri che hanno poco, pochi strumenti intellettuali, sono scemi, persone con poche doti i primi li mettono sotto, li maltrattano, li sfruttano, li truffano. E tu senti limportanza di questa vicinanza che assolutamente necessaria, perch siamo in un unico mondo e loro sono una parte che soffre. 2. Limmagine che voi dovete avere dellidentit che pian piano nel tempo la persona pu comunque utilizzare la propria sofferenza anche come un processo di crescita. Fosse anche che non c alcuna ragione karmica, fosse anche semplicemente che la loro madre era indegna di essere madre e li ha mollati e abbandonati senza pensarci due volte.

La forza interiore Ho conosciuto molte persone con esperienze infantili di brefotrofi o collegi, pur avendo entrambi i genitori che vedevano ogni tanto. Anche queste persone sono riuscite a crescere e a superare lidentificazione con il proprio negativo. Ovviamente, allinizio hanno gettato tutta la loro rabbia sul mondo intero, una reazione comprensibile dato il forte disagio infantile. A volte una persona non trova una ragione karmica per la propria condizione e va sullaccettazione, pensando che un processo che si ritrovato come prova da superare. Nel processo della crescita ogni 2

esperienza della vita, anche quella senza una ragione, una prova da superare. Il punto finale quella bellissima metafora della morte, disegnata dagli Egiziani, dove dopo la morte lanima arriva al cospetto degli dei che giudicano se lanima andr nel paradiso celeste o nellinferno. Al centro c una bilancia e su un piatto della bilancia c una piuma; lanima mette il cuore sullaltro piatto della bilancia. E sar il cuore a giudicare: se il cuore pi pesante di una piuma lanima andr allinferno, se il cuore pi leggero di una piuma andr in paradiso. Non importa che cosa sia stata la ragione, perch non una questione di ragione, ma di cuore. Nella vita, ascoltando il cuore, ad un certo momento molli. Se hai ascoltato la ragione e hai avuto dei torti, vai nella collera e il cuore vive sempre pesante e chiuso. Quindi, aldil di qualsiasi situazione, si pu recuperare. Ho avuto come paziente un figlio di mafia, con un padre omicida ed una madre che, ricattandolo con lamore, lo educava alla cattiveria. Questuomo aveva abbandonato la famiglia con la determinazione di liberarsi dal suo ambiente e dal suo passato, vivere pulito con il cuore aperto e amare i suoi genitori pur sapendo che non sarebbero mai cambiati. Questa persona riusc ad aprire il cuore e a vivere la sua vita. Fu un grandissimo risultato. Proviamo a capire lidentit: il bambino o la bambina nascono in un contesto, hanno alcune prerogative fisico-psichiche (ricordiamo che le tipologie corpulente o linfatiche o nervose o biliosa hanno una psiche diversa) e lanima porta con s la sua intensit. In qualsiasi monastero voi andate o vecchio o nuovo da Esalen a Findhorn, da Poona ad Auroville o dai cristiani a Spello tutti i tipi di carattere hanno per obiettivo la ricerca spirituale per il risveglio dellanima. Quindi, tutti si rendono conto di questa variazione di comportamenti nella loro vita e ad un certo momento c questo salto. Comprendere lidentit come forza interiore e libero pensiero Lidentit -essendo una struttura che cresce e si evolve dal corpo fisico, dalla struttura psico-somatica- in parte viene dal risveglio dellanima (che ancora non veramente risvegliata altrimenti non avreste pi un Io ma il S). il punto daccesso delle persone. Essendo questo il punto daccesso delle persone voi farete allinizio molta fatica a riconoscere i livelli delle persone, perch tendenzialmente cercherete di proiettare quello che voi siete, quello che il vostro livello di coscienza, sugli altri, o una serie di giustificazioni sugli altri. Voi potete fare anche il lavoro della percezione e aiutarvi con una serie di semplici domande. La domanda principale quanto questa persona sentite identificata con i suoi aspetti psicosomatici? Con il suo corpo? Corpo inteso come bisogni, sessualit, cibo. Quanto la sentite identificata con le sue relazioni? Quanto identificata con le sue emozioni? (io sono pieno di paura o rabbia e non lo mollo) oppure identificata con i suoi pensieri? Quanti di voi sono stati da bambini in chiesa? Quanti hanno fatto catechismo? Quanti hanno creduto alle fantasie religiose (inferni e paradisi, diavoli e angeli), o a fantasie comuni (Babbo Natale, la Befana) da bambini piccoli? Che cos che vi ha fatto fare il salto o che vi ha fatto dubitare di quelle cose? Quanti hanno creduto da giovani al senso del peccato? Quasi tutti. Io ho avuto due casi di due ragazze schizofreniche. Entrambi erano alterate, perch non potevano comprendere correttamente il limite tra vero e falso riguardo a quello che gli avevano detto i preti su religione, sessualit, peccato, diavolo, inferno, punizioni ecc. Sicuramente quando sincomincia a sentire lenergia sessuale, da ragazzi, non pensi di solito: prima lo faccio e poi mi pento, trovando cos una mediazione. Queste due ragazze, invece, sono andate completamente fuori di s, si sono letteralmente spaccate tra la mente razionale che dice questa la verit e lesperienza istintiva che dice io devo farlo. La ragione e la vita sono andate contro e loro si sono spaccate. E quando viene fuori questa forma di sfiducia nella religione e nelle regole, quello che appare molto evidente un momento di panico io sono da solo, tradimento, pesantezza, vuoto esistenziale ma allora di chi mi fido? E come con la storia di Babbo Natale e scopri che non vero e che i genitori ti hanno mentito. La mente delle persone vuole la verit che passa attraverso la propria esperienza. Eppure quante persone ci credono ancora. 2

Uno scienziato americano che aveva studiato lintelligenza dei topi diceva che i topi sono pi intelligenti dellessere umano. Si rifaceva ad un semplice esperimento con un labirinto al centro del quale metteva un pezzetto di formaggio, liberava un topino che riusciva a fare tutto il labirinto, si mangiava il formaggio e se ne ritornava nella sua gabbietta. La cosa interessante che se toglieva il formaggio il topo ritornava ancora un paio di volte a cercarlo e poi non ci tornava pi. Il ragionamento che lui faceva riguardante la maggiore intelligenza dei topi rispetto agli esseri umani era che gli umani continuano ad andare ancora nelle chiese e Ges non c pi da 2000 anni. Il punto drammatico. Nelle chiese, la grande parte delle persone non sperimenta direttamente lesperienza dellanima, la bellezza del divino, lespansione della coscienza, gli stati di estasi mistica dei santi. C un prete serio che dice delle cose serie, la gente con la testa china che si pente e lui dopo la confessione li assolve, fanno una piccola penitenza irrilevante fanno la comunione e se ne tornano a casa. Lunica cosa bella il cantare insieme il sentire discorsi etici ma veramente troppo poco. Che nutrimento reale c dello spirito? Ed ecco che uno, se ha a cuore questa dimensione spirituale, spesso diventa ateo o magari a volte trova un un buon maestro di yoga, o un personaggio che medita o che fa una tecnica anche semplice, ma che ha una spiritualit, aperto, ha dei valori profondi e lui lo sente. Magari una sessione semplice, quasi banale come il reiki che gli fa sentire pi spiritualit diretta che anni di messe in chiesa. Basta illusioni religiose: risvegliare la coscienza della realt Il tempo dei simboli finito, indifferente, non ha nessun potere. Sei tu che glielo dai se vuoi darglielo, se no fai pure a meno del simbolo e ti tieni il potere diretto. E come il pendolino che non dice niente, sei tu che dici qualcosa al pendolino. Hai bisogno di dirlo al pendolino e di leggerlo dalla tua mano con il pendolino su un foglio. Perch non lo senti dentro di te? Ogni religione ha i suoi simboli di amore e pace, e infieriscono le une con le altre perch i simboli sono leggermente differenti. Se questo potere gli d qualcosa, che se lo prendano da dentro, da Dio. Cosa servono tutti questi santi e preti mediatori? Bisogna avere qualcuno che faccia da tramite che sia un rabbino, un imam o un lama? Posso capire se uno riconosce in un prete, un rabbino o un imam una vera spiritualit. E allora ti viene da chiedergli come ha fatto per sperimentare il divino? Di trasmetterti qualche cosa. Ricordo il periodo in cui mi ero dedicato intensamente alla meditazione. Un giorno andai determinato dal mio maestro per chiedergli che cosa fosse Dio e se era simile allesperienza vissuta personalmente. Alle persone che erano davanti a me diceva: Essere al cospetto del maestro significa non avere pi nessuna domanda, oppure essere davanti al maestro vuol dire essere con il cuore aperto, non avere alcuna domanda dentro la testa, ma essere in uno stato di presenza. Quando venne il mio turno mi sedetti davanti a lui, mi chiese: Hai qualche domanda? E io gli risposi: Io non ho nessuna domanda, ma tu sicuramente hai qualcosa da dirmi. Prima si mise a ridere e poi divent molto silenzioso e mi disse: Apriti che te lo dico col cuore. Mi ha messo un dito sulla fronte e sono svenuto. Ho sentito una grande energia luminosa che mi portava via. Sentivo questo mio piccolo io che gli avrebbe voluto chiedere se quello che io sperimentavo era Dio, mentre lui mi teneva la mano sulla fronte. Lui era in silenzio, io ero completamente elettrico, ridevo, mi muovevo, volevo ringraziarlo e lui mi invit semplicemente a stare dentro. Dio non una persona, Dio unesperienza diretta! Quindi, lego quello che fa le domande, costruisce strutture, vuole arrivare ad un punto. L, invece, non cera alcun punto, ma apertura, cera lesserci. Quando siete davanti ad una persona, invece, avete normalmente dei livelli dove le persone credono in Babbo Natale, in Ges Bambino, credono nella verginit della Madonna, credono nella Torah e nei testi buddisti. La maggior parte dei testi buddisti almeno il 50% - sono cose completamente inventate. Buddha non ha lasciato scritto una riga e non voleva che scrivessero una riga. Dopo la sua morte, dopo tanto tempo, quasi 500 anni, hanno scritto delle 2

cose a suo nome, cos come hanno fatto con Ges. Ges non ha scritto niente. S. Paolo venuto molto dopo la sua morte. Cosa ne sapeva lui di quello che aveva detto Ges? Ma la gente ci crede. Anche la New Age: ci sono quelli che credono in Hari Krishna, nella sua perfezione, che vive in un mondo chiamato Krishnaloka, che un mondo spirituale della sesta densit ecc. Alla stessa stregua delle renne volanti di Babbo Natale o di Biancaneve. Credere o sperimentare. Le ideologie uccidono la coscienza di s Mi succede a volte di spazientirmi anche con quelli della Advaita Vedanta. Conosco molti dei loro sostenitori. La mia percezione che s abbiano avuto esperienza della non-dualit, come noi qui ora, solo che non si riesce a parlare di meditazione o di apertura spirituale diversa, perch tutto deve essere rigidamente non-duale. C sotto una filosofia molto seria, anzi seriosa, di testa che equivale a ci che ha detto Ges, a ci che ha detto Buddha, a ci che ha detto Maometto. Invece, se tu dici a un grande maestro che ci che sta dicendo una stupidata, lui si mette a ridere. Se invece vai a dire a un non-duale che quello che dice finto, si arrabbia di brutto. Se tu vai a dire ad un mussulmano che forse Maometto non era un illuminato, ti taglia la gola. E la gente ci crede e cos crede a chiunque promette benessere e ricchezza, perch crede a Babbo Natale o ai Politici televisivi che promettono ricchezza e benessere. Su queste basi marciano tutte le nefandezze delle guerre preventive o di regimi dove si applica costantemente la pena di morte, il tutto basato su terribili menzogne o sul tornaconto economico. Bisogna smettere di credere, di illudersi occorre risvegliare una coscienza profonda del reale e lavorare per migliorare s stessi e il mondo. Credere significa essenzialmente fidarsi dellesperienza di un'altra persona invece di attivare la propria esperienza diretta. Occorre passare dal credere quello che mi hanno detto alla sicurezza di conoscere direttamente e realmente. Chi ci invita a credere ha realmente sperimentato su di s quanto ci dice, E se davvero lo ha sperimentato perch invece di invitarci a credere non ci fa sperimentare direttamente anche a noi? Voi vedete pi del 90% delle persone che hanno le menti oscurate dalle convenzioni e dai sogni. Quindi, nellanalisi dellidentit voi dovete essere assolutamente chiari chiedendo: In che cosa credi veramente?. Non date la vostra interpretazione. Chiedete: Tu credi in Dio? S. Ma cosa per te la religione? Ma tu ci credi nella tua religione o hai qualche dubbio? S oppure No oppure Abbastanza. E immediatamente avete la sensazione di che cos lanima di quella persona. Lanima libert, lanima verit. Lanima bellezza. I nomi di Dio sono Satian, Shivan, Sundaram, cio il Bene, il Vero, il Bello. Non c un Dio, c la Bellezza dellEsistenza. C la Verit dellEsistenza. Cos scoprite quanto sono intelligenti queste persone, approcciatele, entrateci in contatto, aprite il cuore e sentite quanta intelligenza c in questa persona, quanta scissione c tra la loro testa che dice certe cose e la loro esperienza che sente certe cose. Quanto sono uniti? Lanima unit, Dio unit. Quando voi volete sentire levoluzione interiore di una persona dovete vedere quanto nella sua vita questa persona ununica cosa, quanto ha unificato la mente, il cuore e la sua bellezza. Piano piano sapete che potete darle tantissimo, ma se volete aiutarla dovete darle pochissimo. Ricordate che nellentusiasmo di dare troppo a volte si fa lerrore di dare troppo e cos si fa chiudere la persona. Un altro errore dare tutto in anticipo. Un bambino deve arrivare a chiedere che cos Dio, cos lanima. Se glielo dite voi, non funziona. I bambini vanno in chiesa a fare catechismo da piccolissimi e gli dicono tutto quello che devono fare e pensare. Loro non lhanno chiesto. Quindi, il bambino, crescendo, non pensa pi, perch gli stato gi detto tutto: Tu ti sposerai vergine allet di 18 anni con chi scegliamo noi e sarai felice per tutta la vita. Questa la tradizione della mia famiglia, della tua famiglia, di tutta la nostra societ. E ringrazia dio che puoi essere sposata, perch ci sono anche gli schiavi che prendono solo bastonate. Oh, che bello. Grazie, pap!. Cos, la libert non c.

I grandi Illuminati erano dei ribelli Al mondo ci sono persone che hanno lanima pi risvegliata degli altri e che ad un certo momento dicono; Ma che cosa dite?. I grandi maestri, che erano risvegliati e si rendevano conto di questa incredibile illusione ideologica collettiva, hanno sempre creato trambusto. Socrate ha buttato allaria tutta la filosofia di Atene di un periodo storico. Ges ha buttato allaria tutta la concezione religiosa ebraica del suo tempo. I Sufi, gli hassidici, i grandi maestri dello Zen, i grandi maestri del buddismo. Hanno buttato allaria quello che cera. Quelli sono i grandi maestri. Sono risvegliati. E non a caso molti di essi sono stati eliminati dalla loro societ: Socrate, Ges, Pitagora, Mansur, Giordano Bruno, Osho sono solo alcuni degli esempi pi conosciuti. C questa storia bellissima di un maestro Zen che sta morendo e chiama il suo discepolo illuminato e gli dice: Sto morendo. Prendi in mano il monastero. E prende un libro e glielo porge: Questo il libro che contiene tutte le cose pi vere e pi preziose. Tienilo con cura. Il discepolo risponde: Grazie, maestro. Prende il libro e lo getta nel fuoco. Il maestro esterrefatto comincia a gridare: Ma cosa fai? e il discepolo di rimando: Ma cosa dici? Che questo libro ha dentro la saggezza dello Zen?. Lo Zen non viene passato attraverso le parole. Se un libro cos, io lo brucio. Lo Zen passa attraverso di me, attraverso la mia esperienza diretta e profonda, e non attraverso le parole. Le parole sono false. E chiaro? Lao Tsu non ha mai scritto niente. Il libro di Lao Tsu non lha scritto lui. Si racconta che un suo discepolo ha bloccato Lao Tsu mentre andava a morire sullHimalaya e lha convinto a scrivere il libro. Per me assolutamente falso! E stato il discepolo a scrivere il libro dopo la sua morte, perch se Lao Tsu lo scopriva prima non glielo avrebbe permesso. Infatti, il discepolo ha scritto molto onestamente ci che Lao Tsu diceva: Il Tao non pu essere scritto. Una frase non pu essere capita dalla mente, perch lesperienza del Tao accade, quando la mente si ferma. In questo contesto voi dovete capire il livello della persona e adattarvi umilmente al suo livello e mettervi nei suoi panni e ricordarvi con realismo della vostra infanzia in cui credevate a Babbo Natale o che vostro pap era il pi bravo del mondo e la mamma era senza difetti. Invece, in seguito la vita porta a vedere che tutti hanno difetti e che il mondo ha una realt e questo il processo di crescita, anche se a volte un po doloroso. Gli ideali devono cadere, la torre di Babele deve cadere, non si arriva a Dio attraverso una torre. La torre di Babele deve cadere altrimenti non ci si pu evolvere cercando di andarci su tecnicamente. Allora, cercate veramente di capire dov quella persona. Fatele tutta una serie di domande tipo Com la tua vita? Com il tuo lavoro? Quanto ti fidi di te? Ti piace vivere? Quanto bene vuoi al tuo uomo? Quanto tempo stai con i tuoi figli? Queste domande semplici sono quelle con cui fare laggancio. A volte attraverso il cuore a volte attraverso lintelligenza suggerite questo processo. Cambiare la direzione del problema Rivediamo nuovamente questo processo che fondamentale. La persona viene da voi, ha un cuore, ha un centro, ma non lo conosce. Il suo desiderio verso lesterno. La sua direzione va verso lesterno, perch dice: Io voglio risolvere questo problema. Voglio fare questo e questo, Voglio andare l. Qua non sto bene, l star meglio. Voi le rispondete: S, va bene. Questo una cosa giusta. Tu hai il mal di stomaco e vorresti risolverlo per stare bene. Ma la direzione non la pillola. La direzione che tu devi prendere coscienza da dove viene il tuo mal di stomaco. Io ti faccio un trattamento, un respiro, un massaggio, perch normalmente se uno ha il mal di stomaco pu essere anche perch mangia male e ci gli provoca una gastrite funzionale. Ma se uno ha il mal di stomaco, il mal di cuore o arrabbiato, o ha mal di stomaco e mal di testa, oppure mal di stomaco e male alla nuca: significa che il cuore chiuso, per cui si chiude la nuca e si chiude lo stomaco e oltre a ci se mangi male perch sei arrabbiato, ti viene il mal di testa. Oppure ti viene perch ha bloccato lintestino o il sesso, per cui ha le gambe morte o troppo piene di liquidi. Allora tu gli dici: Certo, io posso farti il massaggio, farti ballare, farti lavorare, farti aprire il 2

cuore, farti lavorare anche allesterno, ma tutto ci non basta. Occorre che tu intervenga e lavori allinterno scoprendo qual il tuo vero cuore e cercare di risolvere. Nel primo incontro con la persona, voi passate una parte a fargli le domande che vi ho gi dato, una parte a fargli vivere nel corpo il pi possibile il suo dolore, il suo risentimento o altro. Quindi la si invita a sentire il dolore o il disagio - si impiega non pi di mezzora - e le si chiede cosa direbbe se avesse la persona direttamente interessata davanti a s. La si fa immaginare di averla davanti e di dirle le parole mai dette. Generalmente a questo punto le persone scoppiano a piangere, perch comprendono che la persona immaginata soltanto il riflesso di un dolore che hanno gi dentro e che esce con le stesse dinamiche. Potrebbero anche esserci delle ragioni perch tu stai male, ma queste non ci interessano. La ragione una cosa, il cuore un altro. Noi non vogliamo avere ragione, vogliamo amare. Se tu vuoi avere ragione, ti agiti e ti arrabbi. Se tu vuoi amare, apri il cuore. Se tu vuoi aprire il cuore, facciamo il respiro nel cuore. Visti i tempi tecnici ed economici, consiglio di fare un ciclo breve di tre o quattro sessioni e portare comunque la persona a vivere internamente il problema fisico/emozionale/psicologico e cercare di trasmettergli il senso della consapevolezza di s. Se voi riuscite a fare in questi quattro incontri questa breccia, riuscite a far sentire il corpo come se il tutto parte dal nucleo e lei acquista consapevolezza, in quel momento capisce. Alla fine della sessione le si chiede: Com ancora il tuo problema? Di solito dicono di sentire il problema molto meno. Allora, a questo punto le proponete la terza parte e le dite: Perch non facciamo 8, 10 sessioni e lavoriamo su quel punto che pu essere anche diverso da quello detto allinizio e cio il mal di stomaco. Magari la tendenza allarrabbiarsi spesso, oppure la paura del sesso o la difficolt di comunicazione. Proviamo a lavorare sulla comunicazione piuttosto che chiedermi di curarti il balbettio, lasma, la bronchite o il mal di testa. Lavoriamo in apertura, facendo un piccolo percorso dove riapriamo la tua comprensione. Se tu sei centrato, le tue energie sono pi forti, puoi risolvere pi problemi, sei in grado di superare certi ostacoli. Le persone hanno bisogno di conferme, di sicurezze. Quello che io faccio fare spessissimo alle persone prendere il libro Cyber, la visione olistica e di guardare il capitolo sul cervello, dove si vede che il cervello pu funzionare a bassa o alta intensit. La differenza tra alta e bassa intensit il centro, il sentirsi uniti, ununica cosa. Invece di lavorare su una cosa che ti fa male o che non funziona, perch non apri te e riprendiamo le energie e stiamo bene? Cerca di star bene nel corpo e nelle emozioni. Riequilibriamo il tutto e poi rientrati e usa questa nuova forza magari per superare un conflitto o un problema. Io ti do anche unaiuto per ritrovare il tuo centro, per far funzionare il cervello e cio corpo/mente/emozioni insieme in modo altamente sincronico. Spesso le persone anche leggendo soltanto quel capitolo capiscono, anche perch il capitolo successivo a quello sul cervello lo sviluppo del potenziale umano. E l si va nella pratica. Sappiate che il lavoro che stiamo facendo un counseling generale. Poi sta a voi a scegliere la parte specifica sulla crescita umana di cui vi dar dei parametri generali della crescita umana. Per, per praticarli dovrete acquisire delle tecniche complesse anche a livello teorico il che vuol dire come funzionano.

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ELEMENTI DI PSICOPATOLOGIA
ANSIA, ANGOSCIA, PAURA E PANICO
Dott. Mario BETTI Quando si deve affrontare una situazione nuova c sempre unaspettativa e un fondo di paura. Questo sentimento detto ANSIA. Cerchiamo di dare una prima definizione psicopatologica di ANSIA. Che cos secondo voi? Labbiamo provata tutti. Che differenza c tra PAURA e ANSIA? Entrambi sono sentimenti di aspettativa verso qualcosa nel futuro. ANSIA un sentimento penoso, di disagio, di attesa o di aspettativa verso qualcosa di spiacevole che potrebbe accadere. Oppure, potrebbe esserci lo stesso sentimento anche verso qualcosa di piacevole. NellANSIA c sempre un timore, un qualcosa che potrebbe accadere e che non si in grado di gestire e quindi che potrebbe far paura. In altri casi ANSIA un sentimento spiacevole, proporzionato allevento che sta per accadere. Ad esempio io posso dire: Non so perch, ma mi sento in ansia. In questo caso lANSIA un sentimento penoso di attesa verso qualcosa di pericoloso o minaccioso che non riesco ad individuare. Qualche volta posso individuare, per in maniera molto generica. Io sono in ansia per lesame. E diverso dire: Ho paura che mi butti fuori allesame. In questo caso c la paura concreta, invece lansia pi indefinita, non c un motivo ben preciso. La PAURA un sentimento di preoccupazione nei confronti di qualcosa che pu essere pericoloso o minaccioso, ad esempio paura del buio. Io sono in ansia, perch potrebbe accadermi qualcosa, Io ho paura di Gianluca perch Gianluca mi picchia. LANSIA pi pervasiva, ti pervade sotto la pelle, il sentimento primordiale. Il primo sentimento che prova il bambino di ansia e di paura verso un mondo che non conosce. Possiamo dire che questi due sentimenti appartengono al filone della preoccupazione, del sentimento di minaccia che ci pervade dal momento in cui nasciamo. Cos lANGOSCIA? E molto vicina allansia, ma pi legata al dolore. Angor significa dolore. Dal termine latino angor deriva angusto, piccolo, stretto, un senso di costrizione, un dolore costrittivo. Ci crea un senso di affanno, di qualcosa che ci pesa dentro, sul petto o nella gola. Ad esempio quando uno ha unostruzione alle coronarie si parla di angina pectoris. Si parla anche di angina come mal di gola, di qualcosa che ti stringe alle tonsille. LANGOSCIA unoppressione che grava sul nostro corpo a livello di torace, del collo, della cervicale, di stomaco o delle spalle. Ci fa sentire come se fossimo schiacciati, compressi, costretti. E un sentimento pi legato al presente, mentre lANSIA pi proiettata verso una minaccia di qualcosa che sta per accadere. LANGOSCIA pi legata al senso di colpa, mentre lANSIA legata pi alla paura di qualcosa che sta per accadere, Certi stress ripetuti possono portare verso uno stato di alterazione cardiaca tipo extrasistole e tachicardia, fino a creare vere e proprie disfunzioni cardiache che possono portare anche verso langina pectoris o linfarto. Non lANGOSCIA in s che genera langina pectoris, anzi, succede il contrario. LANGOSCIA una situazione di costrizione che d limpressione di essere intrappolati e di non avere una via duscita. 2

Passiamo ad un altro concetto, al PANICO: cos il PANICO? Nel PANICO troviamo una serie di aspetti simili a quelli che abbiamo visto. Abbiamo aspetti legati allansia, aspetti legati alla paura, aspetti legati allangoscia. E un sentimento di terrore che pervade tutto il nostro organismo con forti ripercussioni a livello somatico. In genere, nellattacco di PANICO abbiamo la tachicardia (unaccelerazione dei battiti cardiaci), abbiamo dispnea (respiro affannoso), abbiamo situazioni di freddo e di caldo, abbiamo sudarazioni, tremore alle mani e ai piedi, possiamo avere dolori diffusi in tutto il corpo, sensazioni di svenire o di morire, tutto un insieme di sintomi che pervadono il corpo fino a dare limpressione di non farcela pi a stare in piedi, di crollare , di morire. E una sensazione estremamente spiacevole, dolorosa, spaventosa. In genere lATTACCO DI PANICO di breve durata: dura da 20 minuti a 2 ore circa, dopodich passa. Uno dopo lattacco di panico si sente un po stanco, un po prostrato, per scompare. Si pu ripetere, ma ha una durata limitata. Si pu avere anche la sensazione di andare fuori di testa, dimpazzire. Gli attacchi di panico possono essere sporadici, per si parla di disturbo di attacco di panico quando si ripetono almeno tre attacchi in tre settimane. Negli ATTACCHI DI PANICO non ci sono fattori scatenanti endemici: uno cammina per strada e allimprovviso gli arriva lattacco di panico senza motivo evidente. Dei motivi profondi, inconsci ci sono. Si verifica in concomitanza di una particolare situazione e quindi non c una causa apparente. In genere, quando uno ha subito diversi attacchi di panico sviluppa una paura a uscire da casa e se esce preferirebbe essere accompagnato, perch ha paura che gli prenda lattacco di panico. Ha unANSIA anticipatoria e quindi sviluppa quello stato mentale che si chiama AGORAFOBIA, paura degli spazi aperti, paura di uscire da soli. Ancora, il PANICO una sensazione di ANGOSCIA molto forte. In genere si presenta in forma di attacco. E possono essere gli attacchi di panico intesi come malattia che sono quelli che ho descritti, per si pu parlare di panico in senso di TERRORE collettivo che prende gruppi di persone durante un terremoto o un incendio. Quello comunque un PANICO reattivo di fronte ad una situazione reale, ma accentuato dalla situazione di gruppo. L c un fattore di induzione di gruppo che importante. Voi sapete com fare le meditazioni in gruppo o dei lavori in gruppo accentua certi lavori sulle emozioni nel buono e nel cattivo. Se c una paura di un gruppo di persone come se fosse un contagio reciproco che aumenta la paura a livelli parossistici. Ora cerchiamo di collegare un po insieme questi concetti di cui abbiamo parlato: finora abbiamo parlato di ANSIA, di PAURA, di ANGOSCIA e di ATTACCHI DI PANICO. Cerchiamo di chiarire ancora meglio questi quattro concetti, perch poi ci aiuteranno a chiarire tante altre cose. Abbiamo parlato di sintomi che sono ANSIA, ANGOSCIA, PANICO che il filone della PAURA. Quando si manifestano, possiamo avere delle vere e proprie malattie che si manifestano attraverso questi sintomi. Per esempio possiamo avere quella che una volta veniva chiamata NEVROSI dANSIA. Oggi il concetto di nevrosi superato e si preferisce definire DISTURBO dANSIA. Nel disturbo dansia c uno stato di ansia piuttosto intenso e continuo con assillanti preoccupazioni pi immotivate ed esagerate. Lansia poi pervasiva, pervade tutto il corpo, generalizzata, uno non in ansia solo in una particolare situazione, uno se la porta sempre dietro. Quindi, questo e il DISTURBO dANSIA generalizzata o NEVROSI dANSIA. Poi possiamo avere un altro tipo di disturbo che il disturbo da ATTACCHI di PANICO che una volta si chiamava NEVROSI dANSIA ACUTA. Per questo disturbo da ATTACCHI di PANICO si manifesta attraverso episodi di breve durata, al massimo due ore. E diverso dalla NEVROSI dANSIA che caratterizzata da unansia intensa e protratta nel tempo, sempre presente e fluttuante come le onde del mare ed sempre pi o meno presente. Questi sono sintomi di vere e proprie malattie. Si trovano qui, ma si possono trovare in tante altre situazioni. Ma ritorniamo alla PAURA. 2

Qual la PAURA primordiale, la pi forte, una paura esistenziale, un po pi intellettualizzata. La PAURA del cambiamento, dellignoto, la paura del dolore. Pensate al bambino quando nasce, deve passare attraverso il canale del parto senza sapere cosa succede, spinto suo malgrado. Nel momento della nascita la luce lo invade, il respiro va in apnea, appena tagliano il cordone ombelicale sente di soffocare. Alla nascita i polmoni sono collassati, sono come due sacchetti vuoti senza aria che lui deve provare a dilatare a vuoto spinto, per cui ci vuole una forza enorme. Quindi, avendo i polmoni contratti il bambino si sente morire. Questa la nascita: il bambino nasce con la sensazione di morire. E la disperazione legata a questa sensazione di morire che crea questo sforzo enorme per cui a un certo punto i polmoni si aprono. Anche se oggi stanno pi attenti, con la scuola di Leboyer, il bambino vive lesperienza di disperazione perch si sente morire soffocato. E ineludibile. Quindi, quel momento di sofferenza c anche se prendono tutti gli accorgimenti in un contesto pi ovattato e accogliente possibile. E la prima esperienza dANGOSCIA attraverso la quale siamo passati tutti. Perch collegata con un senso di costrizione? Perch lha conosciuto al momento della nascita nellattraversare il canale del parto. Anche se nasce con il parto cesareo lo stesso. Chi nasce poi con il cordone ombelicale attorno al collo che lo strozza ha unANGOSCIA in pi, ma che comunque non cos intensa come la mancanza di respiro dei polmoni. Un po dangoscia e un po dansia c sempre: provate solo ad andare un minuto sottacqua dove non potete respirare e gi vi sentite morire. Questo aiuta ad entrare in empatia con chi soffre di questi disturbi. Noi fondamentalmente siamo animali strutturati per vivere in un mondo naturale con tutto il bello e il brutto che c. Quindi, dobbiamo pensare a noi come a degli animali selvaggi della preistoria che si trovano di fronte a un pericolo. Proviamo a pensarci come una gazzella o un agnello e arriva un pericolo: una belva feroce ci minaccia. Ognuno di noi provi a sentire qual la prima cosa che prova. Chi prova limpulso di scappare, chi ha una sensazione di paralisi, a chi si accelerano i battiti cardiaci, chi sente limpulso di attaccare, chi ha un respiro affannoso, chi sente una contrattura o colica, chi ha il rilascio degli sfinteri, chi ha tremore, ecc. Vediamo di capire cosa succede di fronte ad un pericolo di un animale minacciato da un altro animale. Immaginate che in questo preciso momento entrino improvvisamente nella stanza dei terroristi con il mitra e vi minacciano. Il fatto stesso che sono armati lo stesso discorso dellanimale ch attaccato da un animale pi forte. La situazione uguale anche in caso di terremoto. Ci sono tre tipi di risposta prevalenti a seconda del carattere: la fuga, lattacco, la paralisi. C chi istintivamente tende a scappare, e la fuga legata ad unemozione particolare che la PAURA. C chi reagisce con il contrattacco, una risposta che collegata allemozione della RABBIA. Due reazioni fondamentali che richiedono entrambi una grossa attivazione energetica. Cosa succede, invece, quando avviene la paralisi? un blocco, dettata da un primo impulso dove non c ragionamento. Dopo ci pu essere unelaborazione e arriva il pensiero di dove nascondersi, come muoversi o altro, ma questo avviene dopo il primo impulso istintivo di freezing. In genere chi portato pi istintivamente a bloccarsi poi portato a fare una strategia per nascondersi; chi pi portato a fuggire elabora strategie per cercare un rifugio lontano. Ognuno ha il suo stile, per in genere in una situazione di pericolo ci sono le tre reazioni istintive: o lattacco o la fuga o la paralisi. Inoltre c un altro risvolto che quello della pazzia che ti permette di affrontare situazioni che se no con il ragionamento non ce la faresti ad affrontare. E importante questo. Nella azzia ci sono strategie di sopravvivenza che escono al di fuori del ragionamento della logica comune. Ci pu essere una strategia differita, tipica umana dove interviene il ragionamento e uno gestisce la propria emozione, gestisce il proprio impulso e dice: Qual la strategia migliore per sopravvivere? Questa presente anche nel regno animale, ma rientra nei conflitti rituali della stessa specie. Lo affronteremo pi tardi, perch ora siamo ancora allanimale aggredito che la base, il I chakra il terrore della sopravvivenza. Poi, dal I chakra si passa al III come momento di reazione. 2

Quindi, la prima reazione potrebbe essere anche un urlo. Alla base uno urla e assume un significato di fuga, oppure uno urla per spaventare laltro. Lurlo ha anche un altro significato: dell animale del branco che avverte gli altri del pericolo: pu essere un urlo scappiamo oppure un urlo diamogli addosso. Giocano pur sempre listinto di attacco o di fuga. Ripartiamo dal nostro animale che viene aggredito dallanimale pi feroce, per cui scappa o contrattacca oppure se non ce la fa a scappare o contrattaccare cade come morto e rimane bloccato per terra : la paralisi del corpo. Questo comporta in natura un fenomeno sorprendente che spesso la belva predatrice di fronte allaltro animale che gi come morto se ne pu anche andare senza aggredirlo. Ecco che la paralisi del corpo diventa una strategia di salvezza. Nellessere umano c una dissociazione. Uno che si blocca non viene notato come uno che scappa, si mimetizza meglio. Allora rivediamo cosa succede di fronte al pericolo per la vita? Il primo tipo di reazione ATTACCO o FUGA, dove lorganismo deve essere messo bene in funzione, lenergia deve essere attivata. Viene attivato quel sistema nervoso periferico che va sotto il nome di sistema nervoso simpatico. Quindi, la reazione di attacco o fuga comporta una attivazione del sistema nervoso simpatico: aumento di battito cardiaco, aumento di respiro, aumento dellirrorazione dei muscoli. Nella PARALISI e nel CROLLO succede tutto il contrario: il respiro diminuisce, i muscoli perdono tensione, c un rilasciamento degli sfinteri (c spesso perdita di urina e feci), legato alla reazione del sistema parasimpatico. NellATTACCO di PANICO cosa succede? Vengono attivati tutte due i sistemi: il simpatico e il parasimpatico. Da una parte uno si mette nella condizione di attaccare e fuggire e dallaltra parte come se crollasse morto. Ecco che vengono fuori tutta una serie di sintomi confusi: respiro affannoso anche se si ha lidea di non poter respirare, tachicardia (attivazione del simpatico), la sensazione di svenire, di perdere forza nelle gambe (attivazione del parasimpatico), le sensazioni di caldo (attivazione del parasimpatico) e di freddo (per attivazione del simpatico). Sono attivati entrambi i sistemi e nello stesso tempo uno come paralizzato, come se dovesse scappare o contrattaccare. I muscoli sono irrigiditi, ma nello stesso tempo hanno come degli scatti per fuggire o per contrattaccare. Quindi, lATTACCO di PANICO non altro che: di fronte a un pericolo terribile scatta lattivazione inconsapevole dei meccanismi di difesa. E chiaro che il pericolo in questo caso non una minaccia esterna, ma una minaccia interiore. Cos come nellansia di tutti i giorni sono tutte ansie interiorizzate. Cosa succede, invece, in unaltra situazione anche questa animale, ma da animale da branco quando c la competizione per la supremazia? E tipica la lotta fra i due maschi che si contendono il primato del gruppo, il diritto di accoppiarsi con le femmine. Il combattimento rituale non ha mai lintenzione di distruggere lavversario. Tuttal pi lo atterra e gli procura delle ferite. I due combattono, fanno tutta una serie di movimenti istintivi ritualizzati, per cui ad un certo punto uno impone la sua supremazia e laltro si arrende. Dopo, quello che si arreso si sottomesso al vincitore, al capo. Ci sono due sistemi di resa, per esempio uno offrire il collo che la parte vitale, dove le belve tendono ad afferrarlo con il morso e tranciando la carotide uccidono lavversario. Tra gli umani quasi tutti i comportamenti sono dei rituali. Ho introdotto il combattimento rituale per il rituale di resa. Cosa comporta il rituale di resa? Che sensazione comporta? Provate a pensare quando sfidate una persona nello sport, nellambito di lavoro, alluomo amato per la rivale, che sensazione avete? Rabbia trattenuta, senso dimpotenza, frustrazione. Pensate, voi avete fatto un rituale dove era in gioco il vostro potere, il vostro prestigio, il vs. senso di dignit di fronte al gruppo e siete stati sconfitti e il gruppo vi rifiuta. Provate un sentimento di VERGOGNA. Questo unaltro sintomo psicopatologico fondamentale importante che si ritrova in tante patologie ed legato a qualcosa del presente: al sentirsi il biasimo e il disprezzo di tutto il gruppo, perch 2

siete stati sconfitti e sottomessi. Il senso di abbandono, il senso dinferiorit sono legati a questo. Il sentimento di VERGOGNA il narcisismo ferito. Non a caso il narcisismo legato al chakra del collo, V chakra, alla corazza cervicale secondo Reich. Lumiliazione legata al collo. Il termine di vergogna deriva dal rituale antico della gogna. La gogna era lo strumento di legno con il buco in mezzo dove veniva incastrata la testa e la persona era esposta alla gente che passando davanti ne faceva di tutti i colori. Vergogna nasce dallessere esposti alla gogna, sentire questa umiliazione. Il termine UMILIAZIONE andare verso terra, abbassarsi allaltro che ti ha messo a terra. Uno dei rituali di resa di offrire anche il posteriore allaltro, come unofferta sessuale, offro il mio corpo al tuo piacere. Il maschio perdente assume e imita la femmina, si offre sessualmente al vincitore come una femmina, perch cos singrazia e suscita benevolenza nel vincitore. In genere i rituali di combattimento pi tipici sono quelli fra i maschi, ma esistono anche fra le femmine, in forme diverse da studiare. Poi, esistono anche le femmine che assumono il ruolo di maschi in certi contesti o viceversa, ma questo rientra un po negli aspetti antropologici dellomosessualit che sono estremamente interessanti. Fisiologicamente parlando, pi del 10% degli esseri umani ha prevalente orientamento omosessuale. Nella nostra cultura non si notava, perch cera un marchio di condanna che faceva sentire la vergogna a chi si dichiarava di essere tale. Oggi pi accettata, per cui uno lo dichiara in maniera pi aperta anche se ci implica tanta angoscia, soprattutto nel momento in cui uno scopre queste sue tendenze e le deve accettare con se stesso e poi porle ai suoi familiari, amici e agli altri. E una grande sofferenza questa, un senso di vergogna profonda che alla base di molti disturbi. E una notevole frequenza e cha anche dei motivi evolutivi importanti che ci sia una percentuale notevole di omosessualit. Anche se normalmente uno pensa che una volta lomosessualit era contro natura, mentre oggi dire contro natura un controsenso, perch se lomosessualit esiste in natura una cosa naturale. Oggi ci sono due modi di vivere lomosessualit nella nostra societ: da una parte c il Gay Pride, cio lorgoglio omosessuale, e dallaltra lomofobia che sono due formazioni reattive. Da una parte c la vergogna di dichiarare la propria omosessualit e allora per vincere quella vergogna esagera nellostentare con orgoglio in questo suo essere diverso, il che ha una sua logica culturale, ma pur sempre una difesa. Allopposto c lomofobia per reprimere in se stessi quelle pulsioni omosessuali che sono presenti in tutti anche se in percentuali diverse. In questo c la PAURA del giudizio degli altri, la paura dellaggressione e dellabbandono degli altri, la paura della punizione, la paura degli aspetti che condanni e hai imparato a condannare per poterti far accettare dalla cultura dominante. Osservando le donne forti, non necessariamente hanno tendenze omosessuali se mai il contrario. Ci sono donne femminili dominanti senza rinunciare alla propria femminilit. E stato fatto uno studio in Svizzera fra le vacche della Svizzera. E stato visto che in un branco di vacche che finch cera il toro, il toro esercitava le funzioni del toro e gli altri tori stavano in disparte. Se toglievano il toro subentrava quasi sempre una delle mucche che assumeva il ruolo tipico maschile del toro: il ruolo di protezione del gruppo, di difesa di combattimento, con il tempo assumevano anche muscolarmente le caratteristiche del toro e arrivava a montare senza ovviamente fecondare - e fare latto dellamplesso sulle altre vacche. Questo significa che in certi contesti culturali si possono sviluppare quegli aspetti omosessuali che in altri contesti restano latenti: quella vacca in un certo contesto si comportava da vacca, e in altri contesti si comportava da toro. Quindi, c uninfluenza culturale, per cui avere molti individui con tendenze omo o eterosessuali pu essere funzionale alla sopravvivenza del gruppo. Per esempio in un Convegno sulle pari opportunit uscito che le donne oggi sono state costrette ad assumere modelli e ruoli maschili per necessit economiche. Una volta la donna era culturalmente condizionata a reprimere le proprie valenze maschili legate allaffermazione di s, nella societ, nel potere ecc. Oggi ci sono contesti dove stimolata, anzi, anche troppo ad affermare questa parte di s. Nei 2

contesti culturali in cui luomo e la donna hanno avuto ruoli diversi questi si sono succeduti fin dallantichit. Se pensate le antiche civilt matriarcali mediterranee e orientali, in cui cera una prevalenza della cultura femminile, alle societ guerriere patriarcali, in cui il femminile veniva represso per affermare un tipo di forza guerresca che si imponeva con la forza delle armi. Contesti culturali diversi che si sono fusi in vari modi e ancora oggi continuano a sussistere. E chiaro che in una situazione di pace tende a prevalere un modello pi matriarcale femminile, in una situazione di guerra tendeva a prevalere un tipo di cultura patriarcale maschile, il guerriero che combatte, che forte, incrollabile che reprime le emozioni ecc. In un contesto di pace, invece, importante lemozione, fare i figli e crescerli, la sensibilit ecc. Culture che comunque si intersecano in vari modi e influenzano in qualche modo anche la psicopatologia. Il termine PANICO deriva dal dio Pan che era un po rude con le zampe di capra e che poi viene ripreso dalla tradizione cattolica per utilizzarlo ai fini delliconografia del diavolo. In realt Pan, dio della natura, era sempre con il membro eretto in cerca di femmine da violentare, da penetrare. Si aggirava per i boschi e ogni tanto gli capitava qualche ninfa leggiadra che passava, chiss perch, e guarda caso si avviciniva con fare morbido e seduttivo proprio dove si nascondeva il dio Pan. A quel punto il dio Pan sorgeva da dietro le foglie con tutto il vigore della sua possenza spaventando la povera ninfa che scappava, ma talvolta riusciva a prenderla. Con ci volevo sottolineare due aspetti importanti: uno il concetto di terrore e panico (panico proviene da Pan) che un terrore che ti pervade tutto, ma che ha in s anche una componente erotica. La PAURA laltra faccia delleccitazione. LANSIA laltra faccia del desiderio. Paura ed eccitazione sono molto vicini. Se pensate agli sport estremi dove c una condizione di estrema paura, ma estremamente eccitante: chi si butta dal paracadute, chi fa parapendio, situazioni fortissime che pervadono tutto il corpo (una sensazione panica) e contemporaneamente terrore e piacere quasi statico. Il vuoto esercita su di noi un doppio effetto: da una parte c lattrazione e dallaltra un terrore. C un forte fascino nel vuoto, leccitazione di buttarsi nel vuoto fortissima. Come la PAURA ha come controparte positiva leccitazione, cos il TERRORE/PANICO ha come controparte lestasi panica. E qui laspetto del dio Pan che attraverso la musica (suona il flauto) diventa un dio che conduce sul cammino mistico ed estatico (il culto di Dioniso). Non a caso il culto di Pan lo ritroviamo nei sabba delle streghe, poi stigmatizzati e perseguitati perch contrari a una dottrina cattolico-clericale. In realt erano culti pagani che erano persistiti nel periodo del medioevo: il culto di Diana, il culto di Dioniso. Questi culti prevalentemente a carattere femminile che nelle campagne continuavano a persistere e furono perseguitati. Le streghe non erano altro che adepte del culto di divinit pagane femminili o maschili, ma naturalistiche, in cui c una emozione intensa dove leccitazione e lestasi vanno di pari passo con la paura e il terrore. Questo interessante anche perch pu portare anche a dei trattamenti del PANICO, dellANSIA e della PAURA di tipo trasformativo. E un filone di terapia che aiuta il sintomo ad evolvere in uno stato mistico e dal panico molto pi facile di quanto non si pensi. Allora, di fronte allATTACCO di PANICO ci sono molti tipi di trattamenti: di tipo farmacologico e altri. Fra i trattamenti un po pi conosciuti ci sono le tecniche di rilassamento muscolare e le tecniche di respirazione. Le tecniche di respirazione sono di due tipi: la respirazione rilassante, lenta (Pranayama, Vipassana) e le respirazioni intensive (Vivation, la respirazione olotropica, la prima fase della Dinamica di Osho) che tendono a creare uniperventilazione. Una persona che soffre di attacchi di panico pu essere curata in due maniere: nella prima si apprendono le tecniche di respirazione lenta, per cui nel momento che sente che le sta per venire un attacco di panico fa la tecnica di rilassamento con la respirazione rilassante e seda il panico attraverso la respirazione. E un trattamento di tipo allopatico, si cura con il contrario, cio il panico 2

eccita e io sedo. Infatti, quando si parla di medicina allopatica e di medicina omeopatica, allopatica si cura con il contrario e lomeopatica cura con il simile. Non necessariamente la cura allopatica quella farmacologia. Pu essere anche semplicemente che uno ha caldo e si bagna con lacqua fredda oppure uno ha freddo e si mette vicino al fuoco e si scalda. Sentire freddo e mettersi a correre nella neve una cura omeopatica. Di fronte ad unattacco di panico si pu fare, secondo il criterio allopatico, una respirazione calmante, come abbiamo visto, oppure si pu fare il contrario. Si pu fare una respirazione intensiva fino a indurre un attacco di panico volontario. Quando la persona ha imparato respirando a creare un attacco di panico, entrarci dentro, starci coscientemente e persistere, arriva ad un certo punto che lattacco di panico non pi una cosa che gli fa paura e che combatte, ma una cosa in cui ci si cala con tutto se stesso e a quel punto un qualcosa che ti coinvolge talmente fino a trasformarsi in uno stato di quiete. Questo, per, come counselor olistici non lo dovete fare, mentre potete insegnare una tecnica respiratoria rilassante. (Pratica di respirazione o seduti o sdraiati. Se siete seduti importante che i piedi siano ben aderenti a terra. Rilassiamo bene il collo e le spalle e portiamo lattenzione sul hara, sotto lombelico. Inspiriamo come se laria entrasse dalla terra, risalisse lungo le gambe e arrivasse fino alla pancia non alla gola e nellespirazione scende portando via tutte le tensioni e le scarica attraverso le gambe nella terra. Ripeto: si respira dalla terra alla pancia e si espira dalla pancia alla terra. Non scordatevi di rilassare il collo e le spalle. Ora proviamo a respirare con il petto. Ora proviamo a portare il respiro alla gola. Avete sentito che quando laria arriva alla gola suscita un accenno di ansia, un momento di allarme o tensione alla gola. Ritorniamo alla pancia. Inspiriamo dalla terra alla pancia ed espiriamo dalla pancia alla terra. Se, invece, andate nel cuore e nella gola andate in un processo catartico. E molto pi impegnativo, prch dopo bisogna lavorare su ci che emerso. Diventa un lavoro psicoterapeutico pi impegnativo e se non lo portate fino in fondo, potete creare degli scompensi che poi non riuscite a comporre. O lo sapete far bene o non lo fate. Invece, la respirazione calmante bene che la facciate sempre. Il respiro con la pancia calmante, pu portare ad entrare in un buon contatto con te stesso e ti pu insegnare a gestire lattacco di panico. Non risolve, per, i problemi di fondo.

Roberto SASSONE Riconosciamo nel tema della paura che unemozione sana, perch lemozione che ci consente di affrontare e di prepararci al pericolo, una serie di emozioni collaterali che possiamo chiamare lemozione dellansia, lemozione della angoscia, lemozione del terrore e lemozione del panico. Nel modo in cui ho descritto queste quattro emozioni, che poi sono quattro modalit della paura, c una gradualit: nellemozione dellansia c come caratteristica fondamentale la sostenibilit di base, cio uno pu vivere in una situazione di ansia protratta nel tempo, ma senza collassare; lansia ha come caratteristica una immaginazione anticipatoria, ovvero nellansia c limmagine mentale di quello che potrebbe accadere ma poi non accade. Lansia si sente molto nel diaframma, nella pancia. Se lansia entra in uno spazio di maggiore condensazione entriamo nellangoscia. Euna situazione in cui ci si sente imprigionati, si soffoca. Nellangoscia pi forte la paura perch c la sensazione di non potere fare niente. Mentre lansia fluttuante, ci si pu navigare dentro, nellangoscia c la chiusura. Se ci fate caso, fisicamente langoscia la si sente pi nel torace. Quando questa sensazione di essere chiusi, di non poter fare niente assume una dimensione dimpotenza totale si arriva al terrore. Per anche qui angoscia e terrore possono essere reali, cio di per s queste 2

emozioni non sono patologiche, lo diventano quando ancora una volta non esiste una causa reale, la cui gravit modula lintensit di queste emozioni, dallansia allangoscia fino al terrore. Quando arriviamo allattacco di panico, la caratteristica fondamentale che condensa o si ritrova in un attacco di panico un cocktail di ansia, angoscia e terrore. Vediamo cos il panico da un punto di vista della struttura. Non esaminiamo gli aspetti del carattere perch gli attacchi di panico possono accadere, come nella depressione, a qualsiasi struttura caratteriale. Dobbiamo per capire il meccanismo che c dentro. Lattacco di panico la percezione del crollo di tutta la struttura dellidentit. Questo un crollo che porta la sensazione di morire. Cio la paura fondamentale nellattacco di panico quella di morire. E la paura di base perch lattacco di panico va a toccare il primo chakra dove c il tema della sopravvivenza. Come si riconosce? Avvengono dei sintomi precisi e antagonisti. Ovviamente c un aumento dei battiti cardiaci, tremiti del corpo e sudorazioni, giramenti di testa, senso di perdita dellequilibrio, affanno, sentimenti di angoscia e ansia. La respirazione da una parte viene attivata, dallaltra bloccata. Nellattacco di panico realmente si perde la capacit di gestire qualsiasi tipo di atto volontario. Lio cortocircuita, si va in una dimensione rettiliana, nella dimensione degli istinti primordiali dove (siccome nella scala di sviluppo delluomo gli istinti primordiali sono quelli che hanno pi potere perch hanno avuto pi tempo per consolidarsi), lio non ha pi capacit di gestione. Nellattacco di panico crolla il grounding, non a caso di primo chakra, perch si entra in una dimensione in cui si perde il contatto con la propria struttura di equilibrio. Le gambe ed i piedi non ci sono pi, ed cos anche oggettivamente perch chi ha un attacco di panico ha la tendenza a sentirsi crollare. In quel momento si nella dimensione del rettiliano. Lattacco di panico in chiave patologica la perdita di ogni controllo, ovvero reca in s o nel suo segno opposto, quella che anche la possibilit che ognuno di noi dovrebbe riuscire ad avere, ovvero perdere il controllo dellego, della personalit in quanto si sviluppato un centro didentit. La perdita di controllo terrorizza in quanto fino ad ora noi identifichiamo la nostra identit con lego ovvero con linsieme di costrutti mentali e storici che definiscono quella che noi chiamiamo identit. chiaro che perdere quella che noi chiamiamo identit equivale a morire. Non a caso esiste la morte iniziatica che ha un valore completamente opposto al panico. Per nellattacco di panico, proprio perch manca la struttura di base, significa che realmente non c stata la possibilit di creare un centro. Come avviene? Perch alcune persone sono soggette allattacco di panico? Questo avviene quando un individuo ha raggiunto il limite estremo della sopportabilit nella propria vita. Al di l dellaspetto patologico lindicazione del fatto che non pu ormai che crollare. Non ce la fa pi. Quindi gli attacchi non avvengono fondamentalmente perch c un trauma. Una persona una mattina va a lavoro, e dentro ad una galleria ha un attacco di panico. La sua struttura aveva gi crepe, e in quel momento la galleria la personificazione, la simbolizzazione della sua chiusura. Laltra caratteristica che lattacco dura poco, e non sono cos frequenti tranne che in casi particolari. Pu durare da pochi minuti ad unora. Il vero problema che una volta che c stato un attacco di panico, visto che la paura di base quella di morire, si innesca il meccanismo di ansia anticipativa, vale a dire la paura che accada di nuovo. E quindi si manifestano in maniera progressiva altri sintomi collaterali come claustrofobia, agorafobia, e per evitare lattacco si comincia a limitare il movimento. Ogni sintomo ha una sua funzionalit precisa, ci sta dicendo qualcosa. Lattacco di panico lestremo rimedio di chi non ce la pi ad affrontare la responsabilit della propria vita, e quindi limitando il suo movimento sta realizzando un meccanismo per salvarsi da una vita che non viene fondamentalmente pi sostenuta. Lelemento opposto che in realt questa perdita di controllo la modalit di base che si deve ritrovare in tutte le dimensioni dionisiache. La fusione col divino, limmedesimarsi col divino anche nelle sue forme e manifestazioni, passa attraverso una perdita della propria identit, dellego. Bisogna morire al proprio ego per potersi perdere o nella manifestazione col divino, come avviene nelle cerimonie sacre, o nellesperienza del divino come avviene nelle dimensioni di coscienza cosmica o di coscienza dellunit. Per cui la dimensione panica- del dio Pan- una dimensione di estrema perdita di controllo, nellimmergersi nel piacere, nella vita, nella intensit dellesperienza mistica. 2

Nitamo MONTECUCCO Provate ad immaginare il sistema della difesa corporea: il simpatico della difesa va in eccesso fin quando ad un certo momento scoppia, con sudorazione, respirazione affannosa, tachicardia ma anche blocco della circolazione periferica con possibile mal di stomaco e giramento di testa, tutti sintomi classici della paura dattacco. Nella storia delle crisi di panico, oltre a quella appena trattata da Sassone che della fase adulta (cio della persona che arriva a caricare fino a non poterne pi), ci sono anche le forme giovanili, diventate comunissime. Dietro c, nel 95% dei casi, un pap che li spaventava o che li picchiava, mettendo in moto il blocco di I chakra, ed il blocco da paura dellaggressivit, dove non si pu fare niente, solo collassare. Oppure una mamma molto ansiosa. Quindi si ha: il sistema maschile che non pu reagire e deve subire, e la mamma che riempie la testa di paure che non esistono. Con la paura della paura e la circolarit. Questo sistema che va in tensione enormemente arriva a un punto di rottura e quindi arriva la crisi. Ho conosciuto un ragazzo con crisi di panico potenti. Lui aveva un pap un po duro che lo aveva picchiato e una mamma ansiosa. Niente di particolare. Ma era molto sensibile quindi andava in tensione. Noi gli abbiamo insegnato un po di meditazione, un minimo di craniosacrale, un minimo di respirazione per sentire quando andava in tensione e mollare. Lui non ha avuto pi crisi di panico. Era comunque una situazione facile, aveva crisi di panico non acute, aveva un senso di morte, un senso di non controllo. Quello che voi potete sicuramente fare come operatori olistici andare a lavorare sul sistema maschile, simpatico e rilassato. Questo lo possiamo fare immediatamente, massaggi, craniosacrale. Riaprire il sistema femminile del rilassamento. Una cosa fondamentale: voi non curate la crisi di panico. Se la persona ha crisi potete dirgli: guarda io ti posso aiutare, ti tonifico il sistema parasimpatico, cio il tuo modo di rilassarti, ti aiuto a sentire quando il simpatico, cio la tensione, va in eccesso e con un po di meditazione e presenza ti aiuto a calmarlo. Ti aiuto a tirare fuori il dio Pan caotico che dentro di te. Lasciati andare, anche solo quando balli o fai lamore, o canti in macchina. Tutti quegli eccessi dove tu scarichi la pressione del sistema simpatico, si possono rilassare. La crisi di panico ha dentro dei meccanismi che lavoro di psicoterapia, e largomento trattato da Sassone attinente ad un lavoro da psicoterapeuta. Mentre voi non vedrete una crisi di panico al massimo una persona viene da voi e vi dice che soffre di attacchi di panico, se c una crisi di panico voi chiamate il 118, non potete occuparvene. Non la curate, potete solo alleviare i sintomi (con un massaggio alla pancia). Limportante che voi ne conosciate la genesi, questo movimento panico, rettile deve emergere di pi, la persona un po troppo controllatina deve poter mollare, liberare quello che sotto e lansia e langoscia coprono. Potete aiutarlo tantissimo a farla divertire, a ballare scatenata, perdere i giudizi formali, perdere il controllo. Roberto SASSONE Comunque un aiuto che un operatore pu dare, proprio per la mancanza di centro di cui parlavamo, la meditazione sul cuore. Perch aiutarlo a cominciare a percepire che esiste in qualche modo allinterno del suo cuore, gli comincia a dare la sensazione di un punto a cui aggrapparsi. Nitamo MONTECUCCO Ho avuto persone che hanno avuto un pap normale e una mamma molto ansiosa, hanno realmente mezza crisi di panico. Hanno una crisi pi leggera, pi ansiogena, pi da paura di quello che pu accadere. O persone che hanno avuto un pap duro ed una mamma normale vivono momenti di panico ma riescono a gestirli se riescono a capire la struttura. Roberto SASSONE Diciamo una cosa semplice: la parte del corpo in cui avviene il sintomo lindicazione chiara di qualcosa che realmente accaduto in quella parte del corpo. E ci d anche il significato. Ad esempio nel caso di un 2

soffocamento successo qualcosa alla gola, al V chakra. Bisognerebbe fare lanamnesi ovvero da che livello parte questa sensazione. un livello neonatale, cio legato al parto, al cordone ombelicale intorno al collo? Se cos d gi unindicazione di quanto affonda il sintomo. Se non , si pu andare avanti e pensare che il soffocamento legato alla presenza di una persona soffocante. C tutta una tematica della difficolt di esprimersi e di realizzare nella vita di questa persona. Abbiamo delle indicazioni precise e stiamo parlando di una fobia nel senso che non che collassa come negli attacchi di panico, ma vive questa paura come potrebbe essere ad esempio la paura di un serpente.

FOBIE, OSSESSIONI E COMPULSIONI


Passiamo al concetto di FOBIA. La FOBIA una paura esagerata e immotivata per un particolare oggetto o situazione, p.es. la fobia per gli insetti. E una vera e propria emozione archetipica, perch linsetto ha delle forti valenze simboliche sul quale proiettiamo tutta una serie di parti nostre represse: laggressivit, la vergogna, il terrore, la paura, tutte le parti con cui non vogliamo avere a che fare, le rimuoviamo nellinconscio e poi le proiettiamo sugli esseri a noi cos lontani, diversi e subdoli. Linsetto diventa cosunl ricettacolo di queste nostre proiezioni. Infatti, gli esercizi sullinsetto consistono nellidentificarsi nellinsetto e quindi modificare la ns. struttura, rimuovere questi blocchi e riattivare un percorso di crescita. Sono scuole che si rifanno allantico Messico che attraverso la scuola di Castaneda e scuole simili che consistono nel cercare di evocare la struttura dellinsetto che ha una struttura opposta alla nostra, perch ha corazza esterna forte e linterno morbido a differenza di noi che abbiamo una colonna vertebrale rigida ecc. E un lavoro abbastanza complesso, per allinizio bisogna identificarsi con linsetto. Ci sono FOBIE per oggetti, animali e situazioni. Per quanto riguarda gli oggetti, possono essere degli oggetti acuminati, spilli o coltelli e uno quando li vede entra in uno stato di terrore. Oppure ci pu essere la fobia degli spazi chiusi (claustrofobia) o degli spazi aperti (agorafobia). Un altro concetto quello di OSSESSIONI o COMPULSIONI. Cosa sono le ossessioni? Sono pensieri e idee che si impongono alla nostra mente in maniera iperattiva, ripetitiva contro la nostra volont. Per esempio uno prima di alzarsi dal letto deve contare fino a tre se no le porta male pur non avendone bisogno. La compulsione una spinta a compiere unazione in maniera costrittiva e contro la nostra volont. Un esempio di compulsione quando una persona continua ad acquistare lo stesso oggetto cinque, dieci volte. Tipico fenomeno ossessivo-compulsivo dellinfanzia quando il bambino deve camminare lungo le linee del marciapiede o della mattonella. Un altro esempio di comportamento ossessivo-compulsivo di colui che prima di andare a letto va a controllare mille volte se ha chiuso bene il gas. Anche la CLEPTOMANIA fa parte della stessa serie ed un impulso a compiere una azione e realizzata lazione si scarica la tensione, mentre la compulsione ripetitiva e continua. Nella compulsione uno non vuole pensare ad una cosa e suo malgrado ci pensa sempre. Ad esempio nel passato dicevano che pensare al sesso era peccato. A questo proposito sono stati scritti dei testi dai padri della Chiesa cattolica proprio per curare gli eccessi di scrupoli, perch si accorgevano che molti di loro entravano in questi meccanismi e si ammalavano proprio perch indotti da questa educazione catechistica al peccato. Comunque, non solo nellambito religioso si realizzano le ossessioni, sono schemi mentali ripetitivi. Invece lIMPULSO una spinta ad eseguire unazione anche complessa come limpulso patologico del gioco dazzardo, per cui si rovinano finanziariamente. Badate bene che il giocatore dazzardo sotto sotto non vuole vincere, ma gioca 2

per un impulso masochistico a perdere, per sentirsi accomunato nel vittimismo con le persone che perdono. E difficilissimo a farlo guarire. Altri esempi dimpulso stuprare una donna, soprattutto se rinforzata da una dinamica di gruppo. Oppure, uno degli impulsi pi deleteri tipici femminili limpulso allo shopping. Le donne, quando entrano in ansia spendono un patrimonio e ci godono anche. Negli uomini gi meno. In loro prevale di pi limpulso alla molestia sessuale. La BULIMIA e tipica femminile e fa parte dei disturbi del comportamento alimentare, mentre impulso allabbuffata una forma di impulso che rientra in unaltra categoria. Allimpulso appartiene anche il sintomo CONTROFOBICO o formazione reattiva: ho paura di gettarmi nel vuoto e vado su un aereo e mi butto con il paracadute. Quindi, dimpulso mi butto proprio in quella cosa che mi fa paura per vincere la paura. Tanti atti di eroismo durante la guerra hanno questo tipo di sintomo. Spero sia chiara la differenza tra lOSSESSIONE/COMPULSIONE quando uno ha dei dubbi di non aver chiuso bene la porta, per cui ritorna e controlla, poi ricontrolla e ricontrolla decine di volte. LIMPULSO quando sbatto e spacco la porta, perch mi ha preso un raptus di rabbia. Sia la COMPULSIONE che lIMPULSO possono essere curati in modi diversi. La compulsione legata pi ad un vissuto di depressione, mentre limpulso unaggressivit che si scarica. Sono due cose diverse. Per il bambino diverso soprattutto per quanto riguarda le ossessioni e le compulsioni, perch impara a controllare e gestire le emozioni. Delle fasi anche di ossessioni del bambino vanno ritenute fisiologiche, ma non lo sono pi tali se si protraggono troppo nel tempo.

PSICOSI E NEVROSI
Passiamo adesso ai disturbi maggiori che nelle loro forme pi gravi possono essere definiti PSICOSI. La differenza tra NEVROSI e psicosi che le nevrosi hanno quadri pi leggeri, per cui si parlava di nevrosi dansia, o di nevrosi ossessiva/compulsiva, Le PSICOSI sono stati mentali pi gravi che alterano profondamente il nostro contatto con la realt. Noi prenderemo in esame i seguenti quadri fondamentali: la DEPRESSIONE lECCITAMENTO MANIACALE la SCHIZOFRENIA il DISTURBO PARANOIDE o PARANOIA

Questi ci aiutano a capire le principali forme di alterazione dello stato mentale. Vi ricordo, per inciso che lANSIA la ritroverete molto spesso in tanti disturbi: nelle ruminazioni ossessive, nella depressione, nella schizofrenia, nelleccitamento maniacale, nel sintomo ossessivo/compulsivo come il bisogno di allineare perfettamente gli oggetti ricontrollare il gas, nella nevrosi fobica, nella blutomania, la mania di lavarsi sempre le mani fino a procurarsi delle vere e proprie macerazioni della pelle a forza di lavarsi, e cos via.

LA DEPRESSIONE
Cos la DEPRESSIONE? E labbassamento del tono dellumore. Cos il tono dellumore? E lo stato affettivo in cui ci troviamo in un determinato momento. Lo stato affettivo linsieme dei sentimenti, delle passioni, delle emozioni che si muovono dentro di noi. Quando questo aspetto affettivo-emozionale scarico, il tono dellumore pi basso, si parla di depressione. Si pu parlare di depressione come sintomo o di depressione come di vera e propria malattia. Un esempio di depressione come sintomo quando uno ha litigato con il suo pi caro amico, ci rimane male e si sente abbattuto. Invece, nella depressione vera e propria labbassamento del tono dellumore intenso e costante. Esistono ovviamente molti tipi di depressioni, Ci sono forme di depressione leggera e forme di depressione molto gravi. Una volta si diceva di depressioni nevrotiche e depressioni psicotiche. Oggi si parla di depressioni minori e depressioni maggiori. Allora parliamo della DEPRESSIONE MAGGIORE che il quadro pi intenso. Abbiamo un abbassamento del tono dellumore con profonda tristezza, noia, sentimenti di vuoto, tutte le funzioni fisiologiche sono alterate per esempio lappetito diminuito fino alla disappetenza, oppure in qualche caso, specialmente se associata con una quota ansiosa, ci pu essere un aumento dellappetito con iperfagia; uno che si riempie di cibo per affogare lansia; unalterazione del ritmo sonno/veglia, linsonnia -. Per la depressione il momento pi terribile la mattina, quando uno deve affrontare la giornata. La sera, invece, uno va a rifugiarsi nel sonno, anche se pu svegliarsi dopo qualche ora e rimanere l con gli occhi sgranati in preda a questa sofferenza. Nella NEVROSI dANSIA, invece, la persona sta peggio la sera: la mattina si sveglia rilassato, poi nel corso della giornata accumula le tensioni e lo stress che gli aumentano le quote dansia sicch la sera ansiosissimo, quando va a letto fa fatica a prendere sonno, si addormenta in genere molto tardi con dei picchi di ansia serali. Spesso significativa anche come diagnosi differenziale: nelle forme di depressione primaria la persona sta peggio al mattino, nelle forme di ansia sta peggio di sera. Ritornando alla depressione diciamo che uno si sente molto debole: astenia, adinamia - mancanza di energia per compiere le cose di tutti i giorni; anedonia, mancanza di piacere nel fare le cose di tutti i giorni. C una sofferenza profonda: spesso non si sente capito dagli altri; il tempo non passa mai, manca il futuro, non c il progetto di vita, ma il rimuginare del passato; sensi di colpa spesso immotivati. Per nelle forme gravi c spesso il desiderio di morte, perch la vita non merita di essere vissuta, o vere e proprie idee suicide o tentativi di suicidio reali. La vita non ha pi senso, ci possono essere frequenti crisi di pianto oppure ci sono anche forme di depressione arida in cui non riesce a piangere e poi si sente in colpa perch non riesce a piangere. Spesso ci sono persone ipertimiche, cio piene di verve, di gioia di vivere, allegre, divertenti, di compagnia e poi improvvisamente piombano in uno stato depressivo. La depressione ha comunque una predisposizione cinetica e poi vi sono fattori ambientali. Ci sono dei fattori che possono essere depressogeni tipo situazioni di abbandono nellinfanzia, perch la depressione legata molto allabbandono. C una perdita alla base di una depressione, una perdita reale o temuta o immaginaria: la perdita delloggetto damore, la perdita della madre. Si parlato dellanimale che viene aggredito, in questo caso si parla di animale che viene abbandonato, il cucciolo che viene abbandonato e quindi si trova disperato e solo nel mondo ed come se si lasciasse morire. E solo e si trova solo di fronte alla morte, per cui c questa sensazione di morire. C da dire unaltra cosa. Tutti noi quando attraversiamo situazioni di paura, attraversiamo situazioni di depressione, perch quando vogliamo la mamma e la mamma non risponde subentra il sentimento di abbandono, di non essere curati e altro. Quindi, esperienze di tipo depressivo ci sono sempre e si 2

accumulano negli anni. Poi ci sono quelle situazioni di per s naturali che sono i lutti. Se una persona ci abbandona o muore c un lutto e il lutto richiede un periodo di elaborazione. Se ci muore una persona cara, per un periodo stiamo male: ci viene sempre in mente, ci viene da piangere, ci sembra che la vita non abbia pi un senso. Questo periodo che pu durare qualche mese o pu durare uno due anni si chiama elaborazione del lutto. Le depressioni che si sintonizzano con i ritmi circadiani del giorno o con i ritmi stagionali non sono delle vere e proprie depressioni, ma sono pi forme di depressioni lievi secondarie allansia: uno si sente rinascere con il giorno e morire alla sera, ma c molta empatia in tutto questo, non c un distacco profondo come c nella depressione. Nella depressione c come un qualcosa che si rompe dentro, desincronizza dal tempo esterno, per cui non c pi futuro n mattina o sera. Alla mattina ha langoscia di affrontare unaltra giornata senza scopo. E poi il pericolo pi grosso semore quello del suicidio. Appena stanno un pochino meglio e la prima energia che trovano in s tale la sofferenza che ancora sentono che li spinge a fare i tentativi di suicidio. Possiamo trovare la depressione in tante altre situazioni: in situazioni di vergogna, nei disturbi schizofrenici, nei suicidi su base impulsiva (sono tanti i casi di suicidi). Se come counselor vi capita un depresso il caso di mandarlo da un buon specialista. La depressione spesso risponde bene anche a dei farmacia antidepressivi che non sono poi tanto pesanti dal punto di vista tossico. E chiaro che quanto pi uno riesce a lavorare le cause e i sentimenti ache stanno alla base della depressione tanto pi uno guarisce. Altrimenti con la cura faramcologica uno esce dallepisodio per poi ricadere dopo, perch il problema rimane alla base. La depressione naturale periodica e episodica. In genere sono episodi di depressione: uno crolla nella depressione e se viene lasciato la depressione dura da un minimo di sei mesi fino a due, tre anni. Con le cure dura un po meno e poi se a queste si abbinano interventi di tipo psicoterapeutico importanti si ottengono dei buoni risultati. Ad es. nelle forme di depressione grave una degli interventi pi efficaci (molto pi efficaci dellelettroshock che vengono ancora fatti dalla maggior parte dei medici attuali che hanno una formazione organicista, cio vedono tutto in funzione dell attivazione cerebrale dei neuroni. Il criterio se i neuroni non rispondono ai farmaci, bisogna dare una scossa ai neuroni. Come dire, se cambiando la pila alla televisione e quella non funziona si prova pigliarla a martellate per vedere se qualche circuito ritorna un po in funzione. Lelettroshock abbastanza pesante, devono fare unanestesia, poi emettono queste scariche elettriche profonde che si scaricano nel cervello, dal cervello si scaricano lungo la colonna vertebrale e da l attraverso i nervi periferici. Nel passato gli elettroshock andavano a determinare una contrattura spasmodica di tutti i muscoli scheletrici. Tutti i muscoli che contemporaneamente agli antagonisti si contraevano - i muscoli flessori con i muscoli tensori spesso procuravano delle vere e proprie fratture dalla violenza di queste scariche. Oggi questo viene risolto, perch ovviamente viene fatta una leggera anestesia quindi la respirazione assistita e poi viene curarizzato, cio viene somministrato il curaro che provoca paralisi in modo che quando arriva la scarica elettrica non provoca le contrazioni muscolari e con questa scarica elettrica (dopo sette, otto cicli di elettroshock) in alcuni casi la depressione si risolve. Una volta, si applicava la piretoterapia fatta con la plasmosi della malaria o altre sostanze, per determinare eccessi febbrili che potevano procurare compulsioni. Come anche si ricorreva allo shock insulinico procurato con iniezioni dinsulina di tipo ipoglicemico. Oggi queste due pratiche sono cadute in disuso, mentre lelettroshock viene sempre fatto nelle cliniche specialmente nei casi che non rispondono ai farmaci e nei casi di depressione molto inibita. Invece, quello che voglio dire a voi che questi casi di depressione inibita rispondono molto efficacemente e rapidamente di quanto non rispondano gli elettroshock, e sono le tecniche di maternage. Le tecniche di maternage, secondo me, dovrebbero costituire un settore importante nella formazione delloperatore olistico non perch vanno a curare la depressione, ma perch se si cominciano a creare delle quipes per lavorare sui disturbi 2

psichiatrici, bisogner fare delle convenzioni con gli operatori olistici, per cui se c da fare un intervento di maternage su un depresso anzich su uno schizofrenico, deve saperlo fare. Gli interventi di maternage sono dare molta presenza e contatto alla persona. Ci sono vari sistemi per farlo, ma un minimo andrebbero imparati e c da dire che sono applicazioni lunghe. Il trattamento di maternage deve durare dalla mattina alla sera, per cui gli operatori devono darsi il cambio. Danno dei risultati incredibili, aiutano la persona ad uscire definitivamente dalla depressione o perlomeno sblocca lepisodio depressivo in maniera non cruenta, ma in maniera estremamente accogliente, estremamente umana. E una bellissima esperienza, molto faticosa, ma molto bella e la persona che esce dalla depressione ci esce, perch si sentita estremamente accolta. E come un bambino abbandonato nel mondo che viene ripreso, mentre nellelettroshock c unamnesia, la scarica elettrica procura unamnesia di tutto quello che ha procurato la depressione e si sblocca, salvo poi a ritornare come prima. Ci sono varie forme di maternage, bisogna sapere come mettere le mani, entrare in contatto con le pulsazioni, entrare in sincronia con il respiro, ci sono anche parecchi accorgimenti sulla comunicazione corporea non verbale. Sarebbe utile fare degli esperimenti su questo. Il maternage poco conosciuto, non viene insegnato n nelle universit n nelle scuole infermieristiche. In alcuni casi sono riuscito con alcuni infermieri a decidere di fare il maternage ottenendo degli sblocchi. Da un certo punto di vista lelettroshock anche etico, perch quando voi vedete una persona che passa mesi di depressione, che non pu pi muoversi, che resta bloccato, che non risponde a nessun tipo di farmaco e passa la sua vita cos deperendo anche organicamente, piuttosto che nulla si ricorre allelettroshock. In certi casi funziona, non lo demonizzo. Ma se ci sono tecniche di accoglienza non solo pi umane, ma anche pi efficaci, cerchiamo di portarle avanti noi. Siccome la caratteristica della depressione che il tempo non passa mai, tutte le tecniche che lo aiutano ad accelerare sono le tecniche allopatiche. Fissiamo questo concetto. Nelle forme di depressione grave questo non funziona: pur sollecitando la persona, questa non ce la fa, perch proprio la volont che gli manca. Anzi, sentendosi sollecitato e non riuscendo a farcela si sente anche in colpa e incompreso e tutto ci aggrava la depressione e si dispera. Non funziona questo. Daltronde se voi pensate quando siete tristi, non avete voglia e arriva qualcuno l con musiche rock e fa casino con urla e risate, vi d fastidio, perch non vi sentite in sintonia. Se, invece, trovate qualcuno o che vi si stende accanto o cerca dindurvi a fare dei movimenti molto lenti con musiche lente e un po melanconiche vi sintonizzate con loro e nello stesso tempo vi trasformano. Dopo non pi una melanconia disperata, ma diventa un entrare in contatto e armonizzarsi con lesterno attraverso questo sentimento di depressione. Cos, oltre al maternage tutte le tecniche di musica, di movimento possono aiutare lui a sintonizzarsi con te o con lesterno e quindi sono efficaci. Come si fa a sfuggire a sentimenti profondi? Si agisce, si ride, ci si muove, si scherza, ci si affaccenda. Questo ci aiuta a uscire.

MANIA ED ECCITAMENTO MANIACALE


Passiamo alla MANIA o ECCITAMENTO MANIACALE. Abbiamo linnalzamento del tono dellumore. La persona si sente allegra, euforica, parla troppo, logorroica, esageratamente piena di energia. Per non la semplice euforia o allegria, la persona viene trascinata, non controllata, scherza sempre, co un continuo fluire di idee senza freno come se fosse preso da una corrente senza possibilit di controllo di se stesso. Per questo motivo sono molto disturbanti verso gli altri. Non riescono a progettare nulla in questo vortice di idee, di parole; spendono tutto facendo regali inutili. Se qualcuno vuole frenarli diventano 2

aggressivi, si arrabbiano, rispondono male, offendono senza controllare quello che dicono, esagerano, infastidiscono. Hanno questa carica energetica enorme, mangiano molto, senza limite, la notte dormono pochissimo, spaventano gli altri perch molto minacciosi, anche se sono meno pericolosi dei depressi. Passano dalla logorrea alla disporia, allumore nero. Vengono spesso ricoverati con i ricoveri coatti nei TSO-Trattamenti Sanitari Obbligatori. Prendono la roba senza pagare, non per rubare, ma magari la lasciano l o la regalano a quellaltro. In questo bagordo di idee, di movimenti, di gesti vivono come trascinati dal tempo: per loro non c n futuro n passato. Nelleccitamento maniacale rave, cio psicotico, c un affaccendamento improduttivo, afinalistico, inconcludente. Non riescono a concludere le cose. Ecco, tutto questo eccitamento per non sentire in realt la profonda sofferenza che c sotto. Poi ci sono gli ECCITAMENTI IPOMANIACALI, dove c un po di euforia, per viene mantenuta la capacit di rapportarsi in maniera rispettosa con laltro. Allota il DEPRESSO non si nota, passa inosservato, l tranquillo, il MANIACO lo si nota subito. Non sembra vero, ma la mania e la depressione sono la stessa cosa. Infatti si parla di psicosi maniacodepressiva, una malattia che caratterizzata da fasi di depressione (si abbassa il tono dellumore), fasi di normalit e di equilibrio affettivo e fasi di eccitamento e cos via. Nella depressione abbiamo un rallentamento del tempo, del corpo, delle idee; la depressione allimpronta del rallentamento. Ogni tecnica di rallentamento tipo le asana dello yoga o il Tai Chi pu entrare in contatto con gli aspetti depressivi e trasformarli. Anzi, si pu dire che la depressione quasi un tentativo irrealizzato, inconcluso di modificare il proprio modo di essere per realizzare uno stato di coscienza, uno stato di essere diverso. Ecco, perch utilizzando tecniche analoghe lo si aiuta in fondo. NellECCITAMENTO MANIACALE si tenta la strada opposta: le danze estatiche, le danze dionisiache, le danze guerriere, dove si danza tutta la notte in modo frenetico, lenergia sale sempre di pi fino a che arriva ad un punto di rottura mentale o di blocco in cui si pu avere esperienze mistica. Nel maniacale succede lo stesso e abbiamo larresto improvviso che viene definito stupor maniacale. Elequivalente di una condizione di estasi, per realizzata in maniera patologica e incompleta. Per, vedete lanalogia. Sia la depressione che leccitamento maniacale sono quasi dei tentativi di trasformazione analoghi a delle tecniche di trasformazione dello stato mentale realizzato in maniera diversa. Vi porto lesempio di una persona pesantemente sofferente di eccitamento maniacale a cui proposi, assieme ad un infermiera, delle tecniche mutuate dalla dinamica di Osho. Nel provare se saltava si scopr che lunica maniera a cui lui rispondeva bene erano gli urli. Si urlava e si saltava tutte tre per circa mezzora, finch fu lui stesso a fermarsi e stette bene. Questa esperienza non lha guarito definitivamente (ha avuto delle ricadute alcuni mesi dopo), ma ha prodotto uninterruzione dellepisodio senza ausilii farmacologici. E interessante, perch si creato la prescrizione paradossale del sintomo (invece di invitarlo a star calmo e fermo lo si incit ad urlare) e poi lo si fece assieme a lui, per cui si cre un contesto che si armonizzava con il suo stato e, infine, si aiut a compiere quel processo che in lui era spontaneo, quello delleccitazione. E una tecnica simile a quella delle danze estatiche o dei tarantolati che se portata a termine la persona realizza un suo percorso. E una terapia omeopatica, anzi psico-omeopatica. Come nel depresso che va bene il maternage o rapportarsi con musiche calme, con lui andava bene entrare in questa danza estatica comune. Non semplice, perch bisogna individuare caso per caso la modalit in base a quello che il paziente sente e crearlo con lui. Bisogna creargli un contesto in cui urlare insieme vuol dire vivere in s unesperienza profonda. Ripeto nellECCITAMENTO MANIACALE, dietro tutto questo ridere e parlare e scherzare incontrollato c un fondo di sofferenza e di solitudine profonda. Chiaramente non facile farlo, un sistema che richiede strutture adeguate (tipo stanze sonorizzate), ma alla fine si possono ottenere dei buoni risultati

LA SCHIZOFRENIA: ALLUCINAZIONI E DELIRI


Passiamo ad un altro quadro: la SCHIZOFRENIA. Dal greco significa mente divisa o mente dissociata. Alla base della schizofrenia c un distacco dalla realt. Voi pensate al povero animale che si diceva prima, che si trova in balia di una minaccia terrificante, non pu combattere, non pu scappare e ad un certo punto crolla. Nel mondo di oggi non siamo pi nelle condizioni dellanimale primitivo in cui il pericolo era dato dallanimale che ci minaccia. E raro ritrovarci in queste situazioni, tranne in guerra o attacchi terroristici. Quotidianamente, per, viviamo una miriade di microminacce: la minaccia dellesame, la minaccia del professore, del padre, dei compagni che ci giudicano, del capoufficio. Viviamo il rischi di non essere compresi, di essere disprezzati, di perdere la stima; sentiamo lostilit, la diffidenza, la vergogna, il rifiuto, lindifferenza degli altri. Viviamo continui attacchi che a volte ci suscitano rabbia, quindi reagiamo, a volte paura e allora andiamo in ansia; a volte ci sentiamo tristi e incompresi, soli e allora andiamo in depressione; a volte reagiamo facendo gli spiritosi, atteggiamento di tipo maniacale. Vedete che queste patologie in fondo le vivono tutti, solo che nelle malattie acquisiscono uneclatanza maggiore. Nella schizofrenia si stacca. Si staccano i contatti dal mondo reale, come se di fronte a questo mondo tremendo che ci minaccia, ma che pu essere anche il frutto di tante minacce che ci succedono dallinfanzia. Ad un certo punto si stacca., come lanimale di fronte allaltro animale che lo minaccia e crolla. E l si perde il contatto con la propria mente. Allora, se lio non controlla pi i propri pensieri, cosa succede? Cosa succede in unorchestra se manca un direttore dorchestra. Ognuno suona gli strumenti senza ascoltare gli altri e anzich una sinfonia si realizza una cacofonia di suoni in conflitto fra loro. Questa la schizofrenia. Nella schizofrenia abbiamo unincapacit di entrare in contatto con gli altri. Il soggetto chiuso, artistico. Il pensiero dissociato, cio le frasi sono sconclusionate, senza senso. Nelle forme pi gravi c la cosiddetta SCHIZOFASIA, cio linguaggio dissociato. Oppure ci pu essere la cosiddetta PARANIMIA, cio esprime le emozioni in contrasto con quel che dice. Un altro sintomo tipico della schizofrenia il DELIRIO. Il delirio una convinzione errata di cui il soggetto estremamente e saldamente convinto, una convenzione errata in cui il soggetto saldamente radicato e che non recede n alla critica n alla dimostrazione del contrario. Ad.es. uno dice di essere angosciato, perch ci sono tutti gli agenti della CIA che si sono alleati con Putin e il KGB e gli vogliono fare la pelle. E vede in qualsiasi situazione e oggetto la prova del complotto e della persecuzione. E in tutto questo c una grande sofferenza. C una differenza tra il DELIRIO PARANOIDE e la SCHIZOFRENIA. Nella schizofrenia c la dissociazione delle idee, paranimia, insalata di parole,chiusura autistica, comportamenti bizzarri, atteggiamento un po incongruo. Lo schizofrenico si nota subito. Nella paranoia c un delirio cronico, lucido, sistematizzato, incistato, in assenza di altri sintomi. Il paranoico, per, ha conservato ancora una buona struttura della personalit, per ci difficile sgamarlo. Lui convinto di ci che pensa e dice ed difficilissimo smantellarlo. Sapete quanti paranoici sono fra noi che non ce ne rendiamo conto? Un delirio recente il delirio da Ecelon il satellite che si dice che controlla tutti i computer. C gente che ha sviluppato dei deliri su questo e pensa ad esempio Tutte le volte che accendo il computer si mette in contatto con me, perch sa che io non la penso come Bush. Sicuramente mi hanno individuato. Quindi se io scrivo una cosa mi perseguitano, per cui io non posso collegarmi con internet. Dal satellite riescono ad osservare tutti i miei movimenti. Se avete un ricevitore satellitare in automobile vi accorgete che in ogni momento vi dice dove siete, che strada dovete prendere. Quindi, si sviluppano con facilit questi deliri. Una volta cerano le streghe, i fantasmi, cerano gli agenti segreti e a seconda del contesto culturale sviluppavano i loro deliri persecutori. Bene, questa la PARANOIA che una forma di psicosi, perch c una alterazione 2

profonda nei confronti della realt. Ritornando alla SCHIZOFRENIA ci pu essere un delirio di tipo paranoico, ma in genere meno strutturato. Mentre un paranoico vi dir tutto e vi porter le prove, lo schizofrenico non sar cos strutturato. Quindi il paranoico mentalmente una persona integra, per cha questo delirio. Al di fuori di questo delirio (per questo incistato, e come se avesse una ciste del pensiero), una persona normalissima, spesso intelligente, brava, di compagnia. Se, per, vai a toccarle quel tasto, l lo disturba. Poi, un altro sintomo tipico della schizofrenia sono le ALLUCINAZIONI. Le allucinazioni sono percezioni di oggetti o situazioni che non esistono e che il soggetto convinto che siano reali. Possono essere allucinazioni visive, uditive, tattili, gustative. Le allucinazioni sono le percezioni senza oggetto. Le pi frequenti sono quelle uditive. Tipiche sono le voci che commentano i suoi atti. E come se fosse il pensiero che commenta me stesso, ma un pensiero sonorizzato, come se fosse una voce. Sente la voce: Sto camminando, sto parlando, ecc. oppure sono voci che criticano se stesso: Guarda che scemo che sei, guarda che non sei allaltezza etc. Quindi voci svalutative, voci offensive. Oppure sentono voci che colloquiano fra loro, il buono e il cattivo, langelo e il diavolo, o delle persone che parlano con altre persone. Per il delirante le voci sono sempre esterne e quindi non lui che se le immagina, ci sono e se ci sono qualcuno gliele manda. Allora c qualcuno che lo perseguita con le voci: Mi mandano le voci perch ce lhanno con me, perch mi vogliono offendere, perch mi vogliono trattare male. La persona si sente oppressa e assillata da queste voci. Poi, ci possono essere le allucinazioni visive: uno vede il diavolo o la Madonna, ma sono pi rare. Oppure quelle olfattive, sente gli odori. Quelle pi tipiche sono quelle uditive. E chiaro che come counselor non potete prendere un caso di schizofrenia. Per un caso di paranoia, se vi chiede di fargli un massaggio va bene, ma non altro. Ecco, direi che i principali quadri psicopatologici li abbiamo fatti. La patologia non mai cos netta dalla realt. Ad esempio prendiamo il DELIRIO, si fa presto a dire il giudizio errato di realt, ma chi lo decide che sbagliato? Daltronde, come sono nati i santi? Uno ha cominciato a dire vedi, lui mi ha fatto il miracolo e mi ha guarito. I santi sono nati dalle convinzioni che gli altri avevano di essere stati guariti o miracolati da qualcuno. Pu essere anche vero, per anche vero che io ho conosciuto lei e il suo contatto mi ha creato un qualcosa che mi ha fatto star bene. Per, se lei devota della Chiesa cattolica pu esser fatta santa, ma se fosse una dedita ad altri culti secondo la Chiesa cattolica non pi santa. A questo la domanda lei che mi ha fatto guarire o sono io che grazie alla relazione con lei ho attivato un percorso di guarigione in me? Quindi delirio o non delirio? Questo vi dico perch dietro il delirio ci sono tante cose. E chiaro che i deliri nella loro grossolanit sono evidenti. Uno dice: C una trama che mi vogliono ammazzare eppure il sono il capo del mondo. Per, cosa c sotto: c il bisogno di dire che valgo qualcosa, ho il bisogno di affermare me stesso? I deliri ci parlano, per cui forse se li ascoltiamo seriamente il delirio si destruttura. Di fronte a un delirio ci sono due atteggiamenti sbagliati: uno quello di rinforzare il delirio dandogli ragione. Laltro ragionamento opposto quello di dargli torto. In entrambe i casi sbagliato. Unaltra via consiste nellaccogliere la sofferenza che sta sotto senza entrare nel merito del delirio. Il delirio la copertura di qualcosa che sta sotto. Es.: la gente ce lha con me, vuole farmi la pelle. Certo che nelle condizioni in cui ti trovi devi sentirti molto angosciato. Dicendogli questo non entro in merito al delirio, non gli dico se ha ragione o torto. Per il delirio non funziona, quello un suo mondo, una sua creazione, ma langoscia che mi trasmette quella con cui posso entrare in contatto. E lui si sente accolto nella sua angoscia e non ha pi bisogno di usare il suo delirio per esprimerla. Cos tolgo potenza al delirio altrimenti lo rinforzerei. Il delirio una costruzione immaginativa per dare un senso alla sofferenza che uno sente. Ma tutti i costrutti teorici sono cos. Quando io dico esiste la meditazione, esiste la cosa che do per scontato, sono costruzioni della mia mente. Per una verit e resta verit fintanto che 2

condivisa da chi partecipe di un certo modo di pensare. Oppure quella costruzione della mente se confermata da pi persone diventa verit. Ma alla fine un delirio questo o una convinzione culturalmente indotta? una convinzione culturalmente indotta, un costrutto culturale e quindi non un delirio. Importante vedere queste cose anche con un po di umorismo, non su chi ci soffre, ma su di noi. Noi ci si casca su queste cose e non ci rendiamo conto. Quindi, importante avere sempre questa elasticit mentale e rendersi conto che le nostre verit non sono assolute e avere maggiore comprensione e accettazione per la verit dellaltro. Ampliamenti al riconoscimento e trattamento delle patologie Nitamo MONTECUCCO Dopo aver ampiamente parlato delle forme patologiche, amplieremo con la descrizione di come si fa a riconoscerle. E una volta riconosciute potete lavorarci. Dove, come, quando? O non potete lavorarci. Aggiungeremo quelli che sono gli elementi pratici, tecnici della psicopatologia. Una premessa. Voglio ricordare che come psicopatologie noi indichiamo degli stati che sono scompensati. Tutti noi abbiamo dentro gli elementi dellansia, langoscia, fobie, ossessioni, psicosi, nevrosi, compulsioni, depressione, per riusciamo a compensare. Abbiamo una struttura di sopravvivenza, di identit, di lavoro, di stabilit che ci permette di vedere questi elementi, percepire il momento di sbilanciamento, ma anche di superarlo. Quindi anche di minimizzarlo. Pu capitare di vivere per qualche settimana in depressione, con fobie, ma poi la nostra struttura riesce a superare. Quindi in questo caso non parliamo di patologia, ma di momenti tristi, difficili. Immaginiamo che questi momenti diventino tragici, dove una forma che noi abbiamo sperimentato in uno stato leggero, in uno stato dove comunque avevamo unidentit, una struttura che riusciva a contenere questa forza maligna che esplodeva attraverso di noi, ora tende allesubero. Non riusciamo pi a contenerla. E andiamo in crisi, in un momento patologico. Quello che ci interessa in questo momento : se una persona entra in un momento difficile della propria vita, e viene da voi perch non ha voglia di andare dal proprio medico o da uno psichiatra o da uno psicologo perch non si sente pazza, ma si rivolge a voi perch siete un aiuto umano. Lo scopo dellincontro quello di sviscerare un pochino quello che voi potete fare. Il caso pi comune che vi capiter sono le depressioni. Di depressioni ce ne sono tante, sono state codificate. Per depressione sintende un momento di down psicofisico, dove abbiamo un elemento caratteristico che un buco sul cuore, un buco di amore che porta immediatamente ad un buco pi esteso, al senso del valore della vita. La vita non pi piacevole. Non abbiamo pi gioia nel fare le cose, ci chiudiamo, ci introflettiamo. Quindi la depressione facilissima da riconoscere: la persona triste, demotivata, svuotata. Ve ne accorgete anche se la persona non ve lo dice. E potete chiederglielo in modo leggero: signora lei ha qualche momento di depressione?. La depressione prende tutti i tipi di persone, in particolare gli orali, dove anche facilmente intuibile. Accade a tutte le categorie, ai rigidi, ai masochisti, agli psicopatici. Perch nel caso di un abbandono tutti possono entrare in un tratto orale, oppure hanno una defaillance sessuale, economica, un lutto, e si cade nella depressione. Che viene vissuta in modi diversi, con sopportazione o tragicamente. Possono essere momenti passeggeri e leggeri, o brevi e molto forti, ma comunque il tratto distintivo un cuore che soffre. La persona avr proporzionalmente meno desiderio di vivere. Quelli pi sani, che voi sicuramente potete trattare, sono quelli che comunque tengono il cuore aperto. La depressione non la consideriamo una malattia, ma un momento in cui non stiamo pi vivendo la nostra vita. Possiamo anche vivere una vita falsa, e falsamente ci d uno scopo, per cui ad esempio, una personalit molto narcisista ha lo scopo di farsi amare. E fin quando succede va benissimo. Molti vanno in depressione perch si sono resi conto di avere addosso questo comportamento, e non lo riescono a sostenere, non sanno neanche cosa fare, non sanno dove andare. Cambiano ma hanno paura, non sanno cosa fare, vivono con una tremenda paura di qualsiasi cosa possa succedere. 2

Il punto critico su cui voi potete immediatamente andare : la persona ha un cuore aperto? (un depresso ha un cuore aperto se piange, chiuso se nasconde e tace). Se la persona ha un cuore aperto o comunque ha un cuore e lo sente e vi dice che sta male e vuole uscirne, ha bisogno di un aiuto, voi potete fare meditazioni, la respirazione di Atisha per aprire il cuore. Potete fare qualche massaggio, ascoltare per lasciar sciogliere le tensioni. Con presenza, empatia, meditazione, gi si pu migliorare e aiutare veramente. Si pu fare il processo della disidentificazione, cio fare domande alla persona per farlo staccare dal problema, per farglielo vedere dallesterno. Va bene questo il tuo problema, ma tu chi sei? Cosa vuoi? Qual il tuo sogno? Lascia una porta aperta!. Se sentite con la persona un contatto di cuore, se la persona ha ancora un punto positivo, che capisce che ammalata ma ha un cuore per uscirne, per cambiare, allora il lavoro relativamente possibile. Quando invece vedete una persona che ha un cuore chiuso, sta male ma non vuole n chiede un aiuto, vuole ad esempio solo un massaggio, fategli il massaggio e non dite nientaltro. Ed il contratto con lei fare un massaggio per rilassare schiena. Se vuole continuare a venire per il massaggio, va bene, vedrete che dopo pu accadere che si vada a parlare della sua depressione. In questo caso voi potreste suggerire alla persona di andare da un psicoterapeuta, perch non dire niente significa che potete aiutarlo solo col massaggio. Non un consiglio che gli date, una proiezione, ma una cosa tecnicamente doverosa, non dire nulla unomissione di soccorso. Perch dalla depressione, se non si trova una soluzione, si arriva alla morte. La depressione pu essere aperta, agevolata in mille maniere. Essenzialmente la depressione un momento in cui la persona non ha strumenti per uscirne. Voi potete dare alla persona gli strumenti anche solo suggerendo dei libri da leggere, facendo insieme una meditazione, o suggerendo strutture o gruppi terapeutici (primal, gruppo sulla paura) che possono aiutare in problemi di relazione, dinfanzia, di paura. Aprite cos una porta amorevole, lasciate che il suggerimento arrivi. Nella medicina cinese la depressione vuoto di cuore e milza e spesso fegato-reni e primo chakra; quindi significa che ci sono sistemi pieni di energia ma staccati. Il cuore ha una situazione di grandissimo dolore, parliamo di mancanza damore, il cuore in realt pu essere anche super pieno e vedrete la persona pletorica (cio rossa, paonazza, calda) quindi in depressione in uno stato di pienezza. Ma il cuore come emozione, non come fisica ed energia, in spazio di vuoto, gli manca lamore, gli manca il senso dellanima. La depressione una malattia dellanima. Una seconda struttura che invece estremamente pi difficile da vedere e da curare la sindrome maniaco-depressiva. La depressione associata alla mania la cosiddetta depressione bipolare. Ed molto pi complessa. C dietro una serie di traumi estremamente pi articolati. Perch la persona passa a cicli da un vuoto di milza alleccesso di fegato, e quindi da cuore chiuso e che non vive pi lamore, ad un canale maschile (I-III-IV chakra) iperattivo, con iperattivit mentale, fisica, sessuale. Passa da un orale svuotato di energia ad un psicopatico in eccesso che si sente padrone del mondo e ne combina di tutti i colori. E molto difficile da curare. In questa situazione non potete entrare, non mettete neanche una parola.

BORDERLINE
Roberto SASSONE Come si fa a riconoscere un borderline? Il termine significa linea di confine. Diffidate di una persona che non in grado di sostenere lo sguardo, diffidate di una persona che manifesta continuamente, anche 2

nel suo modo di pensare, una mancanza di contenuti, vaga col pensiero, che oscilla come se non avesse mai un punto fermo, una chiarezza. interessante anche vedere quanto gli occhi sono allineati nello sguardo o quanto un occhio guarda e laltro no, se uno ha un po di attenzione pu vedere uno sguardo che non capace di convergenza, un indizio di una possibile situazione di borderline. Il borderline molto diffuso tra i giovani, vi una tendenza sempre maggiore dei nostri ragazzi a sviluppare una personalit borderline. Perch il tipo di educazione che in qualche modo passa come educazione libertaria, in realt un tipo di educazione in cui non esistono punti fermi. Il borderline caratterizzato da una grossa mancanza di struttura del super io, e non avendo punti fermi, tende a oscillare nelle emozioni, a oscillare nelle scelte, con progetti fumosi. Si scompensa facilmente, non entra in una crisi psicotica vera e propria ma non ha solidit sulle gambe, sempre in un equilibrio delicato. destrutturato, incongruente. un giovane che non si impegna in nulla, non concretizza niente, che non sente lesigenza di avere una stabilit, vive senza la proiezione nel futuro, senza immaginare una continuit nella propria vita. E portato alla droga, e a tutte quelle situazioni di vaghezza, senza avere regole, senza un senso di disciplina. Il rischio del borderline che pu sviluppare una nevrosi di compensazione. Ricordate le strutture caratteriali e provate ad immaginare che una struttura del carattere che uno vede e identifica, non affonda le radici realmente in una storia personale ma semplicemente la copertura per inventarsi una solidit che nasconde invece questa rarefazione che sta dentro. Pi pericolosi sono i borderline con copertura. Se a voi operatori capita, facendo una respirazione profonda o delle tecniche liberatorie e catartiche, di smontare o creare un varco in questa struttura nevrotica che per utilissima perch contiene sotto il nucleo psicotico del borderline, il borderline scoppia. Nitamo MONTECUCCO Vi faccio un esempio per farvi comprendere meglio. arrivata qui al villaggio una ragazza, con un dolore sul cuore gigantesco, non aveva alcun punto fermo. Ascoltarla dieci minuti ci ha sconvolti, ci ha succhiato unenorme quantit di energia. Era in piena crisi psicotica. stata poi ricoverata e curata con una gran dose di psicofarmaci. Aveva fatto una pratica sciamanica, che Iodorosky aveva insegnato ad una persona e questa persona laveva fatta fare a lei. Lei aveva paura, era comunque una persona al limite, tesa e con varie problematiche. Aveva dato messaggi chiari, non voleva farlo. Ma questuomo le ha fatto fare la seduta, contravvenendo alle pi elementari regole precise, mandandola fuori di testa. Non si pu lavorare usando tecniche forti, senza aver studiato a fondo o aver avuto una supervisione, con persone che non si conosce, si rischia di rovinarle la vita. Roberto SASSONE Un soggetto cos ha bisogno di avere un punto fermo. un soggetto da strutturare e non da destrutturare. Non bisogna farlo lavorare sulle emozioni. Perch lui sfrangiato, se uno potesse vedere laura di un borderline la vedrebbe sfrangiata. Quindi lavorare su un punto fermo, e ognuno pu farlo a suo modo, e fare da contenitore, ognuno a suo modo, un indicazione possibile per un borderline. Penso che debba essere seguito da un terapeuta pi attento, perch pu essere pericoloso. Nitamo MONTECUCCO Ribadiamo il concetto che un operatore-counselor olistico non destruttura. Nella fase del lavoro del negativo aiuta a sciogliere gli elementi negativi, aiuta sul lavoro dellidentit, attraverso processi di meditazioni e disidentificazione, ma non va a destrutturare. Anche il processo di disidentificazione lo fa lavorando sul positivo, non sul negativo. Non dice molla tutto cos andrai bene buttando gi la corazza della persona, che uno schermo sotto il quale non c nulla, perch questa collassa. Il nostro lavoro consiste nel lavorare sulla parte sana. Depurare, disintossicare la mente, le emozioni, ma sempre lavorando con estrema delicatezza e solo quando la persona dice s, voglio, consento, libero 2

questo pianto. Voi lo ascoltate, senza spingere a fare, a liberare, perch altrimenti forzate la destrutturazione di una persona. Magari questo pianto non ancora il momento di essere tirato fuori. Magari questo pianto trattenuto ha dentro un dolore cos grande, che se voi incitate a liberare la rabbia e il pianto, crolla il sistema. Faccio un altro esempio da cui io ho imparato tantissimo, stato un mio errore terapeutico. Una volta venuta da me una psicologa. venuta fuori la mamma, con sotto una rabbia enorme. Ed io, sbagliando non solo come counselor ma anche come psicoterapeuta, mentre lei sentiva tutta questa roba a cui non riusciva a reagire, e confidando sul fatto che era psicologa e quindi che aveva fatto un lavoro su di s, le ho detto di tirare fuori la rabbia, di dire ci che sentiva per sua madre. Spingendola a liberarsi. Lei ha tirato fuori la rabbia, ha detto brutte cose a sua mamma, e dopo era in totale crisi didentit. Non si ricordava pi chi era. stata 2-3 ore in completa assenza. Quindi aveva una struttura di copertura che io spingendo ho fatto crollare. Sotto cera una fragilit estrema. Ora non spingo pi, il paziente che deve arrivare a tirar fuori solo quello che sente. Quindi se un paziente viene da me, come counselor olistico, non curo la crisi di panico o di psicosi, attraverso tecniche dolci aiuto a rilassarlo e a lavorare sul positivo ma mai sul negativo. Non spingo le emozioni, non creo un consiglio drastico sul cambiamento della tua vita, perch mi aspetto che tu lo faccia. Qualsiasi cosa capiti, voi non avete realmente fatto niente, siete assolutamente puliti. Se una persona mi dice che non se la sente, che ha paura, non dico va bene vai avanti e vedi, le dico fermati, cosa senti, di cosa hai paura. Se una paura mentale (non voglio perch poi perdo il treno) potete andare avanti e aiutare a sciogliere, ma se una paura pi profonda, fermate. Se durante una meditazione in gruppo una persona va in panico, la fate fermare e la fate venire vicino a voi, o la accompagnate fuori. Se il gruppo dovesse essere piccolo, e la persona troppo coinvolta, per una volta potete fermare il gruppo e lavorare insieme su una paura. Immaginatevi una cosa: in tutto il mondo da circa 40 anni si fa la dinamica, e non si mai verificata una crisi di panico, una crisi psicotica. Perch una tecnica fisica, ti scarica e non ti carica. Lunico caso al mondo, una persona morta durante la dinamica ma perch era malata di cuore e nessuno lo sapeva. Mentre con la tecnica del respiro tante persone sono andate in crisi psicotica. Lo scorso anno cera un ragazzo borderline (per me psicotico) che seguivo con attenzione, ma poco dopo linizio dellaccademia sua madre lo ha bloccato e mandato da uno psichiatra che lo ha imbottito di farmaci. Questo per essere chiari sulla situazione che c dietro, che a volte pazzesca. Questo ragazzo diventato psicotico perch ha fatto un corso in un centro Osho nelle Marche, dove non solo gli hanno fatto fare delle respirazioni pesantissime, ma quando lui diceva ma no, io sento cos pur avendo visto palesemente che aveva una struttura di carattere molto rigida, gli hanno anzi detto che per diventare qualcuno, per avere un ego pi forte doveva fare le respirazioni anche nellacqua gelata, lui si fatto delle violenze pazzesche che lo hanno mandato fuori di testa. Gli hanno potenziato quello che la mamma gli aveva dato. Questo per ribadire che se lavori male con una tecnica corri seri rischi. Noi non vi insegniamo tecniche pesanti, ma grande attenzione e contatto empatico. Dovete sempre stabilire un contatto col cuore, in caso non riusciate ad averlo, non lavorate. Se sentite che vengono da voi e vi dicono unaltra cosa tipo sono venuto per dimagrire, oppure voglio fare unesperienza perch ho letto una cosa, ma non dicono chi sono veramente e cosa sentono, non si aprono, non lavorateci. Dite che prima di ogni cosa bisogna fare unapertura del cuore, avere un contatto diverso. Quando le persone sono resistenti a volte hanno anche ragione ad esserlo perch hanno dei nuclei nevrotici forti o nuclei psicotici controllati non lavorate. Se invece una persona in una situazione pessima ma tiene un buco al cuore, dategli aiuto. Gli dite con chiarezza non stiamo curando la patologia, ma stiamo aprendo il cuore, pu essere utile. Se vi capita una persona a cui fate fare un massaggio o una respirazione e comincia a fare delle cose emotivamente strane o sconnesse, rallentate, fermate. Voi capite che questa persona ha una struttura che non ha un contenimento, il super io di contenimento. Se uno psichiatra vi manda una persona che non guarda negli occhi oppure che continua a guardarvi negli occhi, lo psichiatra si occupa del fuori di testa mentre voi lo fate rientrare nel corpo, gli fate sentire il proprio corpo. La prima cosa che serve il 2

contatto col corpo, massaggi, balli. Roberto SASSONE Semplificando vorrei dire che al di l dei segni indicativi la persona comunemente nevrotica, cio che ha una serie di problematiche, la persona che noi siamo, cio non si sente la percezione dello strano o dellestraneit. Una persona che ha problemi di abbandono, di angoscia, che sono poi i problemi di una storia difficile, ma manifesta comunque una normale umanit, cio una forma di pensiero identificabile nella comunicazione, si riconosce facilmente, cio uno non sente la diversit. Non c neanche bisogno di fare una diagnosi, al primo gesto si vede che quello strano, perch non parla come parlano tutti, non si muove come tutti, non la persona con la difficolt, senti che il codice cambia. facile notare, ci si accorge subito, ed l che deve scattare il campanello dallarme, se realmente il caso di prenderlo. Perch prenderlo pu significare entrare in situazioni che poi uno potr rimpiangere, perch con queste persone si possono creare dei rapporti molto stretti, cominciano a chiedere e ad arrabbiarsi se non dai. Ci si pu trovare in una spirale difficile interrompere. Quindi non bisogna solo chiedersi sono in grado di prenderlo ma vale la pena di prenderlo. Nitamo MONTECUCCO un discorso delicato. Qualche anno fa arrivata una ragazza che mi ha mandato uno psicologo di Firenze, dicendomi che era una situazione di ossessione, di compulsione. Io lho vista e siamo riusciti ad avere mezzora di colloquio normalissimo. Fino a quando, improvvisamente, le scattato qualcosa. Mi disse che ne aveva gi parlato con lo psicologo e non me ne voleva parlare. Lha ripetuto pi volte, ovviamente voleva raccontarmela ma dentro non voleva. Ad un certo momento lho invitata ad ascoltare quello che stava succedendo, stava tirando fuori un elemento pur continuando a dire che non voleva parlarne. uscito un delirio, che lei era cattiva, che la mamma la accusava, che lei non aveva una vita, aveva fobie anoressiche. Mi ha chiesto col cuore di aiutarla, io le ho detto di s. Nel giro di due sessioni non migliorava, e anzi ho capito perch lo psicologo me laveva mandata: tanto pi io cercavo di entrare nel lavoro positivo, tanto pi lei tirava fuori lossessione di non andare bene, di essere negativa. Mi accusava di volerla mandare in clinica. Mi tempestava di telefonate, e se non rispondevo mi accusava di abbandono. Un caso difficile, era in situazione psicotica, per cui le ho detto di lavorare in un certo modo, con una certa logica, ero un uomo con una certa energia, forse ci voleva una donna con molta pi pazienza che lavorasse su tempi pi lunghi. Sentivo di non avere lenergia giusta per lei. Abbiamo cos interrotto, consigliandole di andare in clinica.

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L'ENNEAGRAMMA: RELAZIONI E DIALOGO DELLE VOCI


Prof. Enrico CHELI Oggi ci occuperemo di relazioni interpersonali. Useremo lEnneagramma che uno dei metodi per comprendere le dinamiche interpersonali partendo dalla personalit. Non vorrei darvi solo questa visione anche perch gli scopi di questa settimana quello di darvi una panoramica dei vari metodi, per cui non si potr approfondire alcun metodo. Importante , per, che riusciamo a mettere a fuoco alcuni punti su cui i 2

vari metodi concordano anche se sono nati in luoghi ed epoche storiche molto diversi. Ad esempio lEnneagramma sembra che sia un metodo antichissimo, portato da Gurdijeff allinizio del 900 e che i Sufi utilizzavano da secoli o millenni. Altri metodi sono nati nel XX sec. con lo sviluppo della psicologia occidentale e da autori che nemmeno sapevano che esistesse lEnneagramma e che, per, sono arrivati a conclusioni simili. Quello che vorrei fare mettere a fuoco i punti centrali e poi andare al metodo. I punti centrali siamo noi. LEnneagramma parla di noi, parla della differenza dellessenza e della personalit, parla di come si costruisce la personalit durante linfanzia. Ci aiuta anche a capire come differenti personalit entrano in conflitto oppure in armonia. Un altro metodo. invece, la psicologia analitica di Jung che partendo da altri presupposti per alcuni aspetti arriva a conclusioni simili. Ognuno di noi durante linfanzia sviluppa delle zone dombra, o meglio, sviluppa delle zone di luce, mentre le altre non le sviluppa. Alcune zone di noi rimangono del tutto ignote pur essendo presenti nella ns. potenzialit: rimangono inesplorate, peggio ancora, represse. Un altro metodo ancora il Dialogo delle voci che parte da una base indiana e poi sviluppa il discorso in maniera molto pi dinamica e interpersonale. Secondo questo metodo ognuno di noi ha una personalit molteplice che composta da sub-personalit. Quindi, il mito delluomo tutto dun pezzo che molti anni fa era molto sentito in occidente, un mito del tutto privo di fondamenta. Non esiste un uomo tutto dun pezzo e non esiste una donna tutta dun pezzo, o meglio, pu esistere in maniera innaturale se lessere umano forzando e reprimendo certe parti di s, fingendo, ecc. pu sembrare esteriormente di essere tutto dun pezzo. Dentro, in realt, nessuno lo : tutti noi abbiamo molte sub-personalit. Una facile confusione legata molto al cinema di una certa divulgazione della psichiatria un po sensazionalistica - si parla di personalit dissociata o di doppia personalit - ci fa venire in mente ad esempio Dr. Jekill e Mr. Hyde questi personaggi psicopatici. Quindi, appena parliamo di una personalit multipla pensiamo ad una patologia. In realt non cos. Di una personalit alcune sub-personalit ci sono note, altre ci sono ignote. Nel mondo molto semplice del dott. Jekill il discorso era semplificato: una personalit era nota e laltra era la sua ombra. In realt noi abbiamo anche dieci note e altrettante in ombra. Laspetto psicopatologico si innesta nel momento in cui la forza della repressione talmente alta che sulle personalit represse si va a impuntare una grandissima quantit di energia. Il dott. Jekill viveva in una societ vittoriana molto repressiva sulla sessualit, sulla trasgressione. Di conseguenza tutte queste energie andavano a convergere in ununica sub-personalit ed ecco che l si innescava una patologia. Nel passato e stata molto comune la patologia degli indemoniati. La tratta anche Aldous Huxley nel suo libro I diavoli di Loudun da cui stato tratto un film di Ken Russel, dove un intero convento di suore diventa un nido di indemoniate. In realt, semplicemente la loro energia sessuale repressa e attivata da un prete giovane che fa innamorare una dietro laltra le varie suore che, per, non possono ammettere a se stesse di essersi innamorate di un prete. Ecco che le loro forti energie sessuali fuoriescono sottoforma di deliri da indemoniate: si buttano per terra, si strappano le vesti, si denudano, dicono oscenit dando cos sfogo alla loro sessualit repressa. Era lunico modo in cui potevano esprimere questa energia. Il nostro inconscio cerca delle vie duscita e siccome queste energie sono molto potenti possono andare in due direzioni: o esprimersi o retroflettersi. Se si esprimono dipende dal contesto sociale. Nell800 lunico modo di esprimere quel tipo di energia era appunto o svenire o il delirio delle indemoniate. Oggi la cosa molto pi libera, anche se non del tutto. Laltra modalit di dirigere queste energie contro noi stessi e sono alla base di tutte le malattie psicosomatiche. Un organo viene eccessivamente caricato di energia o indebolito e si crea un corto circuito. Pensate ad una persona identificata come un/a bravo/a ragazzo/a che ha una forte rabbia dentro e non deve esprimerla, per cui comincer a manifestarla sottoforma di tensioni muscolari, di digrignamento dei denti, tensioni diaframmatiche ecc. che a lungo andare potranno creare delle patologie fisiche o psichiche, compresi gli attacchi di panico.

Un'essenza tante personalit Detto questo facciamo un po di ordine. Intanto fissiamo il concetto base che questo: la personalit molteplice e dentro di noi ci sono tante potenzialit, tante energie diverse, tanti desideri diversi. Cosa succede quando una molteplicit come questa immaginata come tanti semini diversi di una pianta? Ognuno di noi ha un corredo di semi, dove alcuni sono uguali per tutti - tutti abbiamo la pulsione sessuale, la sopravvivenza, la propensione al contatto con gli altri- e poi una serie di semi peculiari. C chi ha pi movimento motorio, artistico, musicale o chi pi di cuore, emozionale ecc. Gi nei neonati notiamo alcune differenze: chi pi estroverso, chi pi vorace, chi mangia poco, per, il grosso delle differenze si vede man mano che crescono, perch questo pacchettino di potenzialit comincia a scontrarsi con il terreno di coltura. Non tutti i semi che vengono seminati germogliano. Dipende dal tipo di terreno, da quanto vengono annaffiati e da quanto sole ricevono. Nel mio modello il sole lamore, la luce, lamore consapevole, lacqua sono le emozioni e il terreno il corpo. Questi sono i tre fattori che influenzano la crescita di questi semi. Questi semi sono il corredo dellessenza, ci che ognuno di noi lessenza al momento della nascita. Le essenze non sono uguali per tutti. I punti comuni che valgono per tutti noi sono: la voglia di sopravvivere, il bisogno di dare e ricevere amore, il bisogno del contatto fisico, il bisogno di interazione sociale. Lessenza comincia a confrontarsi con il terreno che la societ in cui viviamo e la cultura della nostra famiglia: una famiglia bigotta, atea, comunista, apolitica, rigida, flessibile, impegnata verso i figli, permissiva, che tipo di padre c, che esempi danno i genitori ecc. Tutto ci molto importante, perch rappresenta le tre variabili menzionate prima: il calore che il sole - la famiglia sostiene i figli? Comunicano il loro amore ai figli? Glielo fanno sentire? E quanto? Ci sono tanti figli? Perch pi figli sono pi lamore viene ripartito: una buona regola sarebbe che ci fossero un adulto per ogni bambino e possibilmente con genitori attenti e capaci di dimostrare amore, perch non basta pensare di amarli. Pensate alle famiglie dove cerano 8, 10 figli con un adulto solo, la madre, che doveva dividersi. Lamore Quindi quello che conta lamore che veramente si riceve, non soltanto lintenzione. Certamente c anche la qualit di questo amore, un amore di alta qualit che nutre. Molto spesso noi chiamiamo amore ci che amore non , bens possessivit, dipendenza e altro. Il bambino ha bisogno di cure e attenzione costanti. Si visto negli orfanotrofi dove c una differenza enorme tra bambini toccati o non toccati dalle infermiere. Quindi, il punto di vista del bambino importante che il sole irradi parecchie ore al giorno altrimenti il bambino non cresce. Ci sono, purtroppo famiglie ingolfatissime che non riescono nemmeno gestire il primo figlio che gi arriva il secondo. La procreazione consapevole non soltanto quella di decidere di avere un figlio, ma di chiedersi se il momento opportuno o se si in grado di averlo.Quindi, il primo punto fondamentale lamore, la quantit di amore. Poi vedremo la qualit. Il terreno e la cultura Il secondo aspetto altrettanto fondamentale il terreno: un terreno libero o ci sono molti sassi? I sassi sono i blocchi, i vincoli. In una famiglia che molto controllata significa che alcuni di questi semi cadono in terreni non fertili o addirittura dove c del diserbante: sta attento, non toccarti l oppure te non fare la femminuccia, te non fare il maschiaccio. Cos si reprimono alcune potenzialit. Altre non vengono represse, semplicemente non vengono stimolate perch non riconosciute per incapacit della famiglia stessa. Se il piccolo Mozart fosse vissuto in una famiglia rozza e ignorante non avrebbe avuto loccasione di esprimere il suo talento. Quindi, la cultura della famiglia fondamentale. Oggi la famiglia tendenzialmente composta dai due genitori, mentre nel passato il sistema famigliare era molto pi complesso. Oltre la cultura della famiglia abbiamo la scuola, dove il bambino passa molto tempo. Anche la cultura proposta a scuola fa s che alcuni lati dellessenza si trasformi in personalit oppure no. Lo stesso i mass-media. Ormai i bambini gi 2

dai due anni vedono i cartoni animati che sono tuttaltro che neutri. Pensate anche a quelli pi innocui come potrebbero essere Tom e Jerry dove la realt una lotta continua. Si mandano messaggi in cui si interagisce combattendo. Vale la legge o del pi astuto o del pi forte. Sembrano carini, mentre sono altamente diseducativi. Poi, se gli adulti fanno la lotta dei galli o dei cani vengono messi in galera, i bambini invece possono guardare la lotta dei Pokemon alla televisione. E se qualcuno di loro, da adulto, fa la lotta dei cani e dei galli non c da meravigliarsi. Vedete, ci sono varie influenze. Infine, lacqua, le emozioni. Supponete che il nostro aspirante bambino Mozart un bel giorno trovando un pianoforte in casa - se non c il terreno adatto lacqua del tutto inutile - comincia a strimpellare facendo questo prova delle emozioni: sorpresa, meraviglia, entusiasmo. E come reagisce la famiglia? Lo lascia fare? Gli dice che stonato? Dice che non suona bene? Questo il sostegno che crea certe emozioni positive o negative associate a ci che fa il bambino. Quando il bambino fa il prepotente, quale atteggiamento assumono i genitori? Che se gliela danno vinta, per il meccanismo del rinforzo, quel meccanismo tender a ripetersi. Se non gliela danno vinta quel comportamento non si manifester pi, scomparir. Da ricordare che un certo grado di comportamento aggressivo utile, ma c una differenza importante fra aggressivit e rabbia, collera e distruttivit. Ci sono varie gradazioni. Aggressivit deriva dal latino aggredi, aggredire, andare verso. In termini orientali potremmo chiamarla energia yang, attiva, direzionata e se molta pu diventare aggressiva. Quindi, una certa quantit di energia aggressiva importante per difendersi, per far valere le proprie ragioni, un eccesso non va bene. Quello che fa la differenza il modo in cui noi sappiamo gestire questa energia. E un modo consapevole o un modo automatico? E un modo in cui noi valutiamo se il caso di usarla in questa situazione oppure io ho un meccanismo del tutto o niente, per cui quando si discute e il conflitto supera una certa soglia a quel punto l mi arrabbio ed esplodo. Questo un automatismo del tutto inconsapevole. Molte persone hanno paura dellaggressivit, specialmente molte donne salvo poi cercarsi un partner forte, sicuro di s, anche un po prepotente. La paura ingiustificata, non lenergia di cui dobbiamo aver paura, ma la nostra incapacit di gestirla. Purtroppo la nostra cultura, dalla famiglia alla scuola, questa cosa non lha mai capita, per cui noi andiamo avanti per dualismo: o s o no. Senza pensare che ogni energia un continuum tra due poli che, a seconda della situazione, pu essere o non pu essere appropriata. Nessuna energia negativa in assoluto. Tutto ci che esiste nellessere umano ha un qualche scopo relativamente a certe situazioni. Se mi stanno per ammazzare, la capacit di controaggredire pu salvare la vita a me, ai miei figli, ad altri. Chi lha detto che una persona allevata in una cultura quacquera o giainista, talmente distaccata dalla propria aggressivit che nel momento del bisogno non capace di difendersi e si fa ammazzare. Quindi, vedete che entriamo nel campo del relativismo. A seconda della cultura in cui cresciamo ecco che certi tratti possono esprimersi, non possono esprimersi o vengono repressi. Quelli che possono esprimersi vanno a costituire quella comunemente detta la personalit. In realt noi impariamo tante modalit diverse. Io imparo in certe situazioni ad essere gentile ed accondiscendente, in altre invece imparo a pestare i pugni sul tavolo, in altre ancora imparo a proteggeremi. Ognuno di noi sviluppa le sue subpersonalit consentite, il suo mazzolino di fiori, quelli che hanno trovato terreno, luce e acqua. Poi c lombra, secondo Jung, o s rinnegati secondo gli Stone (i creatori del Dialogo delle Voci) e s inespressi. I s rinnegati sono quelli che sono stati repressi volutamente, mentre quelli inespressi sono quelli che non hanno mai avuto loccasione di contattare il proprio talento, perch nella sua famiglia quella sfera dellesistenza non esisteva. Un modello grafico Io ho sviluppato un mio modello grafico. Ho immaginato un uovo, un ovale diviso in tre aree: larea superiore contiene i s non espressi, al centro quelli consapevoli, in basso i s repressi. Tutto lovale sarebbe linsieme delle nostre potenzialit, il pacchettino di semi di cui germoglia si e no un terzo che va al centro; quelli repressi vanno in basso, perch Freud parlava di sub-conscio al di sotto della 2

consapevolezza. Invece, per esempio Assagioli e in parte anche Jung parlano di super-conscio, al di sopra, che, per, anche un inconscio. Quelli in basso sono connotati negativamente, sono quelle parti di noi che non ci piacciono e di cui ci vergogniamo al punto che li abbiamo rimossi; anzi, persone che ci suscitano una forte antipatia spesso sono portatrici di ci che in noi rimosso e represso. Quelli nellarea superiore sono positivi (non che la famiglia dei contadini avesse qualcosa contro la musica, anzi, magari potrebbe anche ammirare un musicista, ma lo ritiene talmente al di fuori della propria condizione sociale da non prenderlo in considerazione). Quindi, questi s sono quelli che quando li vediamo negli altri li ammiriamo. Tutto questo ci dice una cosa importantissima: le relazioni interpersonali da adulti sono unoccasione per riappropriarci delle parti mancanti di noi stessi, cio i due terzi che ci siamo persi per strada. Quando troviamo persone fortemente antipatiche, sappiate che sono un alleato prezioso, perch vi possono mettere in contatto con uno o pi s repressi. Lo stesso quando ci innamoriamo di una persona non solo nellamore romantico-erotico, ma anche quando ci innamoriamo di un artista, di uno scrittore. Molto probabilmente egli esprime pi tratti che abbiamo dentro di noi che non abbiamo mai sviluppato e ci mette in risonanza. Spesso il nostro atteggiamento di distruggere quelli antipatici e di allontanarci da loro e con questi altri di avvicinarci e di ammirarli, ma di pensare che loro hanno questi pregi e noi no. Cos li possiamo ammirare tutta la vita senza crescere mai, mentre latteggiamento corretto sarebbe se io ammiro in lui/lei questa qualit significa che da qualche parte c dentro di me. Ho voglia di andare a cercare e svilupparla? Se unammirazione che dura nel tempo ed molto intensa un messaggio della mia essenza o anima che mi manda a dire di sviluppare questa parte. Nei s non-espressi spesso lautostima che ci frega, mentre nei s repressi lorgoglio. Cos come non detto che stiamo per tutta la vita accanto ad una persona che ammiriamo, ma rimaniamo finch la risonanza con lei ci aiuta a sviluppare le parti mancanti. E lo stesso, una persona che ci suscita forti sentimenti negativi possiamo quantomeno usarla per capire dov il punto dolente. Forse proprio lei ci aiuta a sviluppare una parte mancante di noi. Di solito succede che ci fa scattare un campanello dallarme proprio chi troppo negativo, non poco. E proprio grazie al suo troppo ci accorgiamo del nostro poco. Lerrore che fanno spesso molte persone che non vogliono diventare tanto negative come lui. Allora, in quel caso bisogna prenderlo in dose omeopatica, per esempio sgualdrina alla 5CH oppure arrivista al 10CH. Stimoler in voi la giusta dose di quella qualit. Dopodich lui o lei la/lo lasciate al suo destino, per voi vi arricchite di questa qualit che importante per la vostra crescita e il vostro benessere. Se noi adottassimo queste due regole molto semplici non ci sarebbero pi guerre, non ci sarebbe pi bisogno di combattere: ah, ma quelli adorano il falso dioUn pochino di pluralismo nelle religioni monoteiste non ci starebbe male, come pure un pizzichino di monoteismo nelle religioni troppo pluraliste. Quindi, se uno imparasse dallaltro, non si farebbero pi le guerre e si starebbe tutti meglio. Invece, c la predominanza della legge del tutto o niente. E invece ci sono le gradazioni: questo il punto fondamentale. Per comprendere le gradazioni bisogna avere una mentalit adulta. I bambini non capiscono le gradazioni che si imparano crescendo. Purtroppo si trova anche negli adulti la mentalit infantile. Non riescono a comprendere questa legge fondamentale dellarmonia, dove due forze opposte se giustamente miscelate creano in realt armonia. Questa una delle cose che Gurdijeff port in occidente in maniera molto chiara e che la legge del tre. Egli diceva che nel nostro mondo sono allopera tre forze che lui chiamava santa affermazione, santa negazione e santa conciliazione. Potremmo chiamarle yin, yang e tao. Laffermazione quella maschile antica, la negazione lo yin e la terza forza la conciliazione come negli atomi. I neutroni sono la conciliazione tra i protoni e gli elettroni che sono opposti e che da soli si distruggerebbero o si allontanerebbero e proprio grazie ai neutroni riescono a convivere. 2

D: Tornando alluovo, autostima, orgoglio e paura che sono barriere che noi utilizziamo per dividere la parte conscia dalla parte inconscia, non sono delle vere e proprie forze pulsionali? R: Per dividere vengono usate altre energie che sono appunto quelle della repressione durante la crescita. Queste tre, invece, sono le forze che ci tengono lontane una volta adulti dallinteragire in maniera costruttiva con quelle persone che ci potrebbero far crescere. Se troviamo uno che ammiriamo andiamo magari a fargli il portaborse, facendo cos lallievo a vita. Se il tuo maestro una persona che ammiri cos tanto, cerca di diventare come lui, perch non sei un buon allievo se rimani a fargli il lustrascarpe a vita e certamente un buon maestro non chiede questo al suo allievo. Se lo fa non un buon maestro, ma uno che gli piace avere la corte, perch cos si sente importante. E lo stesso la paura o lorgoglio che ci impedisce il confronto con il diverso da noi, quello che dispregiamo invece di studiare e capire quellenergia. Interpretandola a modo nostro ci pu servire per crescere. In oriente c un detto che dice pi o meno cos: Se trovi una persona che ha un potere maggiore del tuo e tu lo accetti, quel potere diventa tuo. Quindi, per confrontarsi con un diverso ci vuole apertura, disponibilit, coraggio, e umilt, ma non troppa. Inoltre ci vuole intraprendenza e autostima, bisogna saper osare. LEnneagramma come tipologia di personalit A questo punto potremmo ritornare allEnneagramma da cui siamo ripartiti. LEnneagramma una tipologia di personalit. Anche se le persone sono una diversa dellaltra, tuttavia si riscontrano delle somiglianze, dei tipi. LEnneagramma - ennea/nove e gramma/grafico - propone una suddivisione delle sub-personalit in nove tipologie principali. Ognuna di queste tipologie ha unulteriore suddivisione in sub tipologie che sono tre. Quindi, in tutto sono 27: dal tipo 1 al tipo 9. Poi il tipo 1 pu essere di tre tipi: conservativo, sociale o sessuale. Idem il tipo 2. Quindi, nove tipi principali e 27 complessivi. Adottando questa semplice griglia sono in grado di classificare tutti i tipi, naturalmente non perfettamente (nel senso che comunque ogni tipologia sempre una griglia), ma sufficientemente da poter capirne e prevedere il comportamento. Ora, se io sono un tipo 2 escludo dalla manifestazione esterna tutti gli otto tipi. Il presupposto di una sana crescita dellessere umano che sia in grado di muoversi in tutti e nove i tipi pur avendone uno come predominante, che non sia ostacolato e che possa alloccorrenza esprimere anche le caratteristiche degli altri otto tipi. Quanto pi una persona rigida, quanto pi tutta dun pezzo e si identifica in uno solo dei nove enneatipi, tanto pi patologica. Sta male e fa star male tutti gli altri. La crescita avviene aprendosi agli altri enneatipi. LEnneagramma rappresentato graficamente in una stella a nove punte inscritta in un cerchio. I vertici, ognuno delle nove punte, rappresentano un enneatipo. La numerazione in senso orario dove il 9 si trova a mezzogiorno.

Secondo alcuni autori sarebbero a loro volta raggruppabili in tre macroaree: i soggetti che hanno un orientamento pi emozionale, i soggetti pi intellettuali e i soggetti pi corporei. I tipi 2, 3 e 4 sono quelli pi emozionali; i tipi 5. 6 e 7 sono quelli pi intellettuali (pi freddi e distaccati); i tipi 8, 9 e 1 sono quelli pi corporei. Cerchiamo di capire il cuore di questo modello che, secondo me, molto utile per certe cose e molto limitato per altre. Intanto, abbiamo detto che quanto pi una persona si colloca su uno solo dei punti, tanto pi rigido e tanto pi patologico. Una persona del genere soffre tutta una serie di situazioni. La rigidit noi la interpretiamo come rigidit mentale, una rigidit di personalit: pu essere rigido un emozionale, quanto un mentale o un corporeo. E rigido perch si fissa sugli stessi schemi e non sa fare altro. Per es. una persona che si sa solamente lamentare rigida. Non solo rigido chi freddo, intellettuale o apparentemente emotivo. Una volta individuato a quale enneatipo la persona appartiene, bisognerebbe poi capire quanto rigido viceversa se nella sua vita permette anche la manifestazione di caratteristiche che appartengono agli altri. Per esempio il tipo 1 un tipo molto serio, ha valori molto fermi, conservatore ecc., per pu essere un 1 flessibile o un 1 rigido. Se un 1 flessibile si permetter intanto manifestazioni di tipo 7 (vedete sul grafico della stella a nove punte che c una linea che collega la punta 1 con la punta 7: queste linee si chiamano frecce ). Quindi, le frecce del punto 1 e 7 si collegano anche con il punto 4, formando un triangolo. Nel momento in cui il n. 1 si apre un po, le direzioni in cui gli pi facile muoversi sono il 7 e il 4. Quindi, gi da un 1 imperniato su se stesso all1 che comincia ad oscillare sul 7 e sul 4 gi comincia il processo di crescita che, per, non basta. Prendiamo un altro esempio: l8 il capo, quello sempre dominante, quello che in tutti i contesti deve comandare, deve essere al centro dellattenzione, spesso piuttosto autoritario, non ammette critiche. Oppure, prendiamo una persona introversa. Intanto lintroversione e lestroversione sono qualit, un continuum. I pi introversi dellenneagramma sono il 4 e il 5 e un po il 6 , ma in modi diversi. Il 5 un introverso sfuggente che non entra mai in relazione, rimane piuttosto in superficie. Il 4 un introverso che manifesta, ma la sua estroversione solo per lamentarsi. Il 7 , invece, un estroverso per eccellenza, anche un po superficiale o inconcludente. Ci dipende se un 7 evoluto o no. Quindi, nessun enneatipo di per s migliore o peggiore degli altri. Tutto dipende dal grado di evoluzione. Quanto pi evoluto tanto maggiore sar la presenza degli altri otto 2

enneatipi nella sua manifestazione esterna. Piano piano dovrebbe allargare le sue manifestazioni a tutti i numeri del cerchio in modo da raggiungere una personalit integrata. Voi che siete qui improbabile che siate un enneatipo rigido e tutto dun pezzo, perch gi il fatto stesso di trovarvi qui vuol dire che vi siete messi in discussione, che siete in un percorso di crescita. Quindi, come minimo voi siete un enneatipo centrale con le due frecce che oscillano oltre le ali (le ali sono le linee che collegano i numeri da una punta allaltra esternamente al cerchio) che sono i due numeri limitrofi. Per esempio lala del 7 l8 e il 9. Ogni enneatipo presenta qualche caratteristica dei due enneatipi adiacenti. Allora, se noi ci mettiamo i due adiacenti e le due frecce siamo gi a cinque manifestazioni anche se qui siamo gi un po al limite del modello. Quello che fa la differenza non solo questa oscillazione, ma la gestione di questa oscillazione: unoscillazione consapevole o meccanica dovuta alla situazione? Sono io che scelgo di adottare un certo stile o lo stile che adotta me, perch in questa situazione scatta un automatismo incontrollato? Su questo il Dialogo delle Voci molto pi utile. Lutilit dellEnneagramma, dipende da chi lo usa e come lo usa e fondamentalmente va capito. Se una persona lavora solo sullEnneagramma - e di specialisti oggi ce n veramente pochi - la sua utilit soltanto quella diagnostica. Se, invece, una persona che lavora ad esempio da tanti anni nella psichiatria e che ha abbinato allenneagramma come diagnosi, la gestalt come strumento di lavoro assieme alla meditazione, allora si parla di un sistema integrato. Il counselor, invece, lo legge come diagnosi e poi a seconda del lavoro da fare orienta la persona ad uno specialista o ad un gruppo tenendo sempre presente che bisogna lavorare sulle cose in difetto e su quelle in eccesso limandole. Gurdjieff: essenza e personalit Riprendendo la terminologia che usa Gurdjieff e che in qualche modo appartiene allenneagramma, parliamo di essenza e di personalit. Lessenza sarebbe la nostra anima, la nostra parte spirituale prima di rivestirsi di questo involucro che la personalit che dipende dalla famiglia, dalla cultura, dal terreno. Naturalmente una personalit necessaria e non ne possiamo far a meno. Alcune tradizioni spirituali la chiamano semplicemente lEgo. Bisogna uccidere lego, bisogna far a meno dellego che vuol dire che bisogna eliminare la personalit. Secondo me, queste espressioni sono fuordevianti. Prima, non si tratta di ammazzare nessuno, se una personalit noi ce labbiamo dobbiamo fare i conti per tutta la vita. Ci che possiamo fare renderla pi fluida, pi integrata e pi ampia e semmai ampliare lego e non ucciderlo. Secondo, per uccidere qualcosa bisogna averlo. La maggior parte delle persone non ha lego, ma ha dei pezzettini di ego molto resistenti. Quindi, prima di uccidere lego bisogna averlo: prima di poter fare a meno della personalit bisogna avere una personalit abbastanza forte, sicura e salda da permetterci anche latto di coraggio di metterci a confronto. Se io so di avere una personalit solida, salda, che mi protegge, posso anche avere il coraggio di farne a meno. Se, per, sono talmente insicuro e talmente poco protetto, la personalit come una corazza che mi protegge dallesterno, dagli altri e dai miei stessi comportamenti. Non solo la corazza ci difende, ma ci impedisce anche nei nostri movimenti. Ci ci fa fare un giro pi largo. Infatti, proprio quello che noi facciamo comunemente quando ci rapportiamo agli altri, un giro largo. Ad es. invece di dire: Io vorrei passare un po di tempo con te, perch mi sei simpatica e perch ci sto bene, visto che mi vergogno a dirlo, comincio fare dei giri allargati. Gurdjieff lo chiamava cercare mezzogiorno alle tre. Facendo giri larghi i miei messaggi non sono diretti e laltro, a sua volta, li riceve sulla propria corazza che li filtra. Ecco che la comunicazione si altera a tal punto da creare una commedia degli equivoci. Le nostre relazioni sono tutte una commedia degli equivoci e solo rarissimamente noi ci esprimiamo in maniera diretta. Vi faccio un esempio. Prendiamo lenneatipo 2 che ha come caratteristica principale quella di essere molto generoso, di donare. In realt un meccanismo attraverso il quale il tipo 2 cerca di ricevere. Lenneatipo 2 come tutti ha bisogno di amore: lo vuole dare e lo vuole anche ricevere. Nel darlo non ha problemi, ma per riceverlo come fa a chiederlo? Ognuno dei nove enneatipi ha sviluppato una sua 2

strategia per cercare mezzogiorno alle tre. Lenneatipo 2 ha sviluppato questa strategia: Io voglio amore da te, cosa faccio? Ti do per primo il mio amore sperando che cos tu contraccambi. Di solito lenneatipo 2 si trova dei partner a cui d e loro sono felicissimi di tutto questo amore che gli arriva e non pensano minimamente a restituirglielo, perch la loro strategia prevede unaltra strada. Se questa persona chiedesse esplicitamente voglio il tuo amore, laltro risponderebbe s, posso o te lo voglio dare oppure no, non te lo voglio dare. Facendo, invece, il giro largo non si sa. Pu soltanto fare delle supposizioni interpretando secondo il proprio modo di vedere. Magari pensa secondo un meccanismo del tutto mi dovuto che il modo attraverso il quale uno si difende dalla carenza damore. Si crea una relazione rigida dove uno sempre d e laltro sempre riceve. A lungo andare quello che d si stufa e allora o d ancora di pi pensando di non dare abbastanza, oppure se ne va. Chi riceve a sua volta poi vorrebbe dare, ma in realt non riesce dare, perch con uno che cos esageratamente generoso non riesce ad inserirsi. Alla fine sono entrambi scontenti. Ora non voglio entrare nelle dinamiche dei vari tipi. Desideravo solo farvi un esempio di come ognuno di noi in funzione della personalit che ha distorce sia i messaggi in entrata sia i messaggi in uscita. Come mai avviene questo? Fondamentalmente per due motivi: primo, perch da bambini non abbiamo ricevuto abbastanza amore e, secondo, perch al posto dellamore abbiamo ricevuto molta disapprovazione. Questo un po il peccato originale: tutti noi nasciamo in un contesto deprivato damore, perch i nostri genitori non sanno amare, perch a loro volta non sono stati amati. E una catena che si perde nella notte dei tempi. Pensate che ancora oggi, nella nostra civilt il primo momento in cui i nostri genitori cominciano ad esprimere un po damore verso i propri figli. Fino a cinquantanni fa non cera spazio per lamore, non era previsto dalla cultura, perch cera solo leducazione repressiva, severa, autoritaria. Diciamo che un percorso storico che cominciato a partire dal 700 in avanti, per se ne cominciano a vedere i frutti dagli anni 50, 60 in poi. Lo spartiacque , secondo me, tra la fine della seconda guerra mondiale e i primi anni 50 e non ancora uguale per tutti a seconda delle zone geografiche: il sud Italia e alcune campagne. Se noi prendiamo mille persone nate negli anni 40 e mille persone nate negli anni 50 c un abisso non di cinque anni, ma di cinquecento. E poi c un altro problema. Con la controcultura degli anni 60 sono stati scardinati i modelli autoritari sia a scuola sia in famiglia. In effetti, il modello autoritario non funzionava, ma non stato sostituito da un modello equilibrato. Siamo andati alla famosa legge del o nero o bianco, dallautoritarismo al permissivismo che altrettanto nocivo, perch i bambini hanno bisogno di una guida che non sia n rigida e autoritaria e nemmeno che non sia una guida. Il permissivismo, in realt una non-guida: quando il genitore permette al figlio di fare qualsiasi cosa, non lo indirizza. Questo manda i giovani allo sbando. Il bambino si sente non amato sia con genitori severi sia con genitori permissivi. E chiaro che il figlio di genitori autoritari ha un certo tipo di comportamento, il figlio di genitori permissivi ne ha uno apparentemente opposto: piccoli tiranni, piuttosto superficiali che in realt sono meccanismi protettivi che li proteggono da questa mancanza damore. La risposta sempre nel mezzo. Quindi, si deve trovare un punto dincontro fra autorit e permissivit. Il punto dincontro ce lo d la terza forza. Vi ricordate le tre forze di Gurdjieff: positiva, negativa e neutra? Che quella che nella Voice Dialogue si chiama ego consapevole, cio la capacit di scegliere consapevolmente valutando la situazione. Lego consapevole in grado di comprendere la situazione in cui si trova, la persona o le persone con cui in relazione per poi scegliere la modalit migliore tra quelle possedute. Non che lego consapevole infallibile, per sceglie. Quando noi diciamo che la prerogativa umana libera, ci dimentichiamo che la maggior parte delle persone non ha questa capacit. Il libero arbitrio non un qualcosa che noi abbiamo per nascita, qualcosa che noi dobbiamo sviluppare. Il libero arbitrio si sviluppa con la consapevolezza. Se io non sono consapevole non sono libero di scegliere. Pensate che ci sia libero arbitrio nelle democrazie attuali dove c gente che vota senza minimamente valutare e senza sapere chi vota e cosa fa? Questa non 2

assolutamente libert. E una maschera della libert. Quando la persona sa di avere tre possibilit, conosce le conseguenze di ognuna e ne sceglie una, allora s che sceglie liberamente. Tuttal pi potrebbe sbagliare, per se ha sbagliato in maniera consapevole torna indietro e sceglier una delle altre due. Se, invece, si muove per automatismi continuer sempre a sbagliare, perch la persona meccanica siccome non sceglie consapevolmente cos come non valuta la situazione prima di agire, non la valuta nemmeno dopo aver agito. Quindi, una persona consapevole valuta tutte le possibilit per poi sceglierne una; la persona inconsapevole ha semplicemente una sola risposta ed sempre quella. Due persone sposate devono fare cos, non possono fare cos oppure Un bravo studente non deve comportarsi cos, un bravo figlio deve agire cos. Questo linsegnamento alla meccanicit. Se noi da bambini non veniamo allenati alla consapevolezza e, quindi, a esercitare la capacit di scelta, poi da adulti saremo degli automi. Apparentemente sembriamo liberi, ma non cos. Di solito una persona di ampia cultura un po pi elastica di una persona di bassa cultura. Per, non lunica variabile in gioco. Il nucleo base: essere riconosciuti per quello che siamo Allora, ritorniamo al nostro nucleo base, cio il nostro bisogno di essere amati e di essere riconosciuti per quello che siamo. Da bambini nasciamo con una certa essenza, con questo pacchettino di semi, e noi vorremmo che questa essenza fosse riconosciuta. Invece abbiamo visto che la famiglia ne riconosce solo una parte, laltra parte non la riconosce e una terza parte la disprezza e la reprime. Questa gi una ferita profonda ed questa ferita che ci porta, secondo gli Stone del Voice Dialogue, a creare la personalit. Cio, per strutturare la personalit in due blocchi: i s ammissibili che vengono chiamati i s primari e i s rinnegati o sconosciuti, quelli che vengono accantonati o in soffitta o in cantina. Lo facciamo per proteggerci, perch a nessuno piace sentire la disapprovazione, tanto pi dei genitori. Il bambino che fa una cosa e vede la faccia scura del genitore o addirittura sente il rimprovero verbale, automaticamente il comportamento vien caricato di un valore negativo. Se, poi, questo rimprovero - talvolta basta solamente la reazione - si ripete, il bambino rinforzo lidea che non il caso di comportarsi in quel dato modo. Quindi, il primo s che noi sviluppiamo si chiama protettore, controllore. Sono proprio le prime ferite che noi riceviamo che ci spingono a sviluppare una sub-personalit che ci protegge da ulteriori ferite. Come fa proteggerci? Evitando quei comportamenti che vengono sanzionati dalla famiglia, dalla scuola, ecc. e, invece, rinforzando quelli che vengono premiati. Siccome in alcune famiglie vengono premiati certi comportamenti e in altre famiglie vengono premiati altri, ecco che noi siamo diversi. Alcune famiglie sono severe, alcune sono permissive. Magari sono severe, ma disordinate, per cui il disordine in casa loro non una cosa negativa. Nellaltra famiglia permissiva, invece, si pu far tutto ma non il disordine. Cos si innestano aspetti su aspetti che danno un mix di tipologie. E cos gi a due anni di et si forma il controllore/protettore che comincia a dire questo s e questo no e comincia a formare la distinzione fra personalit permessa e personalit depressa. Nel corso degli anni questo protettore former la sua personalit. Cos, nel corso degli anni noi ci costruiamo la nostra personalit in funzione dellambiente in cui noi vivevamo. Nessuno di noi stupido, ognuno di noi anche da piccolo ha molto ben presente il concetto di rinforzo e punizione. Se io metto in atto un certo comportamento, ricevo un premio o una punizione? Funziona o non funziona per avere pi amore e pi considerazione? Funziona, bene. Il guaio che quando io ho strutturato una certa personalit che funziona nella mia famiglia, non detto che funzioni altrettanto in altri contesti. Quindi, magari poi mi metto insieme a una donna che viene da un altro contesto e tutte le mie strategie che funzionavano nella mia famiglia saltano. Oppure mi trovo in un ambiente di lavoro con colleghi con i quali quel tipo di strategia non funziona e questo mi mette in crisi, mi mette in discussione, per cui o do la 2

colpa a loro o rivedo le mie strategie. Mi accorgo allora che quelle strategie vanno bene solamente in certe situazioni e in altre no. Comunque bene che noi troviamo degli attriti, perch se dopo esser cresciuti ci trovassimo un compagno/a pi o meno identici a nostro padre o nostra madre, una situazione di lavoro pi o meno identica alla famiglia o alla scuola, noi saremmo anche sereni, per, non arriveremmo veramente al nucleo di ci che siamo. Avremmo una situazione priva di grossi conflitti, ma anche priva di grosse soddisfazioni. E qui ci mette lo zampino, specialmente nelle relazioni di coppia, quella forza che linnamoramento. Linnamoramento quella forza che ci fa sentire attrazione per il simile/diverso da noi, perch solo simile diventa nostro amico, ma mai nostro amante. Una persona troppo simile pu essere nostro amico/a, ma non sprigioner mai quella forza erotica che sprigiona il simile/diverso. Il tutto diverso , invece, talmente lontano che lo sfuggiamo. E quello che sembra simile in realt alcuni aspetti ce li ha molto diversi da noi e che spesso sono quei s rinnegati che noi ci portiamo dentro oppure quei s che noi ammiriamo. Io ho una mia teoria sullinnamoramento e cio che la natura ci fa innamorare di quelle persone che in qualche modo ci possono permettere di entrare in contatto con le energie represse di noi stessi. E siccome questo contatto doloroso, solo se compensato da una forte attrazione noi rimaniamo in contatto con una persona del genere. Se no, se non ci fosse quellattrazione che noi chiamiamo innamoramento dopo pochissimo tempo ci divideremmo. Quindi, il dolore e il confronto con la diversit in parte compensato dallattrazione, dalla sessualit, dal piacere di stare insieme. E s doloroso, per ha anche dei ritorni. Quando il dolore troppo, la relazione si rompe. Alle volte quando il dolore troppo pu far soffrire anche dopo la rottura della relazione. Ognuno deve saper scegliere la propria dose di sopportazione. La relazione che non porta dolore non porta nemmeno crescita e nemmeno molto piacere. Tutti noi sappiamo, per le nostre esperienze amorose passate, che una storia intensa, dai sapori forti inevitabilmente porta anche dolore. Sul quanto, io ci sto ancora lavorando, nel senso che un gioco di dosi. Come il piccante: se troppo poco non si sente, se troppo brucia. Ci vuole la dose giusta. Non va bene n la storia straziante, quella passionale di grandi travolgimenti, ma anche di dolore insostenibile, e non va nemmeno bene la storia tutta tranquilla, tutta armoniosa della coppia felice che non litiga mai. Ritengo che sia una coppia di poca crescita e di poco piacere. Non va bene dal punto di vista evolutivo. Siccome noi siamo comunque parte di un processo che va al di l di noi, un processo di evoluzione, che noi lo vogliamo o non lo vogliamo, abbiamo questa spinta allevoluzione. Entro certi limiti la possiamo anche decidere noi, entro altri limiti invece no. Se la ostacoliamo del tutto, moriamo. Ci sono persone che sembrano vive, ma sono morte, anzi, direi la maggior parte, anche se oggi un po meno, perch almeno in occidente c una grande apertura emozionale e relazionale. In modi diversi molte persone sono in contatto con queste energia di crescita e di cambiamento, ma sono sempre pochi coloro che la cercano veramente attivamente. La maggior parte la subisce, perch lideale avere unesistenza tranquilla e felice. Tranquillit e felicit non necessariamente vanno daccordo. Realizzante, ma non conflittuale: come fai a realizzarti se non affronti i conflitti? Il fatto che non siamo realizzati dipende proprio dal fatto che noi abbiamo delle forze in conflitto dentro di noi, ma abbiamo risolto questo conflitto mettendone una parte in cantina permettendoci di vivere solo laltra parte. In realt tutte le nostre forze, tutte le nostre energie, le nostre qualit sono dei conflitti dove c un polo positivo e un polo negativo. Il disordine non ha senso senza lordine, la promiscuit non ha senso senza la fedelt, il piacere non ha senso senza il dolore. Tutte queste cose sono in realt dei continuum tra due polarit. Il sano nel mezzo, dove sei in equilibrio fra gli opposti e questo equilibrio non si raggiunge una volta per tutti. E un equilibrio dinamico che noi dobbiamo mantenere ogni volta in ogni situazione, in ogni momento della nostra vita, perch domani non sar uguale ad oggi. Lesistenza ci metter di fronte a situazioni sempre diverse, perch noi siamo diversi e quindi dobbiamo adattarci continuamente. Non 2

bisogna fermarsi mai. Questo il comportamento della persona sana. La persona non sana si fissa: si fissa sui momenti belli e su quelli brutti. La nevrosi dipende dallessersi fissati su momenti brutti: pu essere un trauma, come riteneva Freud, o pu essere un periodo della vita, come ritiene invece la psicoterapia pi moderna. Ma vuoi rimanere incollata a quella sofferenza oppure cerchi di sbloccarti? Vuoi rimanere fissato su quel momento brutto o bello? In ogni caso non vivi il presente, anzi, lo vivi male perch ricrei il ricordo del momento brutto del passato. Devi comprendere semplicemente che tu sei il frutto di tutto il dolore e di tutto il piacere che hai provato e tutte due ti hanno aiutato ad essere quello che sei e tutte due sono necessari. A questo proposito il Voice Dialogue veramente magistrale. E una teoria psicologica che pi si avvicina a questo ideale di armonia e di equilibrio. Intanto non esiste un polo solo, ma esiste anche il polo opposto. A me piace molto il mio compagno per la sua forza maschile, la sua virilit, per mi fa paura la sua aggressivit, la sua immodestia, la sua presunzione. Questa persona sta dicendo che di questa polarit unica apprezza solo una parte. Queste forze vanno insieme. Non possibile avere una persona che sia forte e sicura di s, ma che non abbia al contempo anche unagressivit. Non sta nella natura delle cose. Allora, nel momento in cui questa persona comprende che questi due gruppi di qualit stanno insieme inscindibilmente, allora comincia a sviluppare un diverso atteggiamento. Comincia a capire che il problema suo, che dentro di s ha spezzato in qualche momento della sua infanzia questo continuum, una parte lha repressa e una parte lha accettata. Ecco che noi dobbiamo reintegrare la dualit. Integrarla vuol dire per esempio unire il maschile e il femminile che sono due macro-categorie. Se comprendiamo che non esiste luna senza laltra e la integriamo dentro di noi, non esiste il coraggio senza la paura. Entrare in questa dinamica vuol dire piano piano riabilitare quelle parti di noi che abbiamo tagliato via. Vedendole negli altri ci pi facile. Per fare questo lavoro occorre un ego consapevole. Per arrivare allego consapevole occorre la visione lucida, cio il testimone. Voi avete esperienza di meditazione e sapete che una metodologia attraverso la quale si impara ad allenare la consapevolezza. Prima di tutto la consapevolezza di s, il che vuol dire stare in silenzio ad occhi chiusi e sentire il respiro - meditazione Vipassana -. E un esercizio in cui io alleno la mia capacit di essere consapevole, cio presto attenzione alle prestazioni fisiche che il respiro produce in me. E molto semplice. Ora state tutti seduti, ma nessuno di voi ha consapevolezza dellesser seduto. Ora s: ora avete consapevolezza dei vostri piedi perch ci pensate. Fino al momento in cui io ve lho detto no. Ovviamente non si pu essere sempre consapevoli su tutto. In questo momento la vostra attenzione focalizzata sulle mie parole, per cui il 90% sul sistema uditivo, il 10% sul sistema visivo e tutto il resto fuori. La meditazione ci insegna ad allenare la consapevolezza a dirigerla intenzionalmente prima sulle sensazioni corporee, poi su quelle emozionali, e poi, su quelle ancora pi difficili, quelle energetiche o sottili, e poi su quelle interpersonali. Di solito la meditazione orientale si ferma allindividuo, le relazioni non vengono considerate. Quindi, anche la spiritualit orientale ha dei grossi limiti, perch noi viviamo in un mondo di relazioni. Non posso essere consapevole della relazione se non sono consapevole di me. Parto da me. Una volta che sono diventato consapevole delle mie sensazioni, delle mie emozioni, dei miei comportamenti sono consapevole che il modo con cui li utilizzo, laltro ha una reazione diversa. Ripeto, intanto devo essere consapevole di me, perch altrimenti non mi rendo conto ad esempio di come lho detto o se avevo uno sguardo severo. Tanto meno posso rendermi conto del collegamento fra il tono della mia voce e la sua reazione. In che stato danimo sono: sereno o arrabbiato? Se sono arrabbiato, probabilmente nel dirti una cosa, ti ho buttato involontariamente un po di rabbia. Se sono consapevole me ne accorgo e ti chiedo scusa; se sono ancora pi consapevole riesco anche a non buttartela addosso. Se non sono consapevole di me, non posso 2

essere consapevole della relazione. La relazione gi un passo avanti. Io ho conosciuto molte persone che fanno meditazione da 20, 30 anni e nella relazione sono degli analfabeti totali, perch si sono chiusi in se stessi. La meditazione diventata un bozzolo, un guscio protettivo, una concezione della spiritualit in cui il rapporto fra me e dio, e sono incurante degli altri. Non cos. Quindi, una volta che ho sviluppato una buona consapevolezza di me(corpo, mente, emozioni) a quel punto mi metto in relazione e l arriva una nuova forma di consapevolezza, la consapevolezza dellaltro. Io devo osservare laltro. gli occhi, devo ascoltarlo, devo sentirlo emozionalmente. Per esempio mentre parlo con te capto per empatia la tua difesa attraverso un segnale che mi viene allo stomaco. Ti guardo negli occhi e vedo che hai cambiato espressione. Ho detto qualcosa che ti ha ferito? E l si affronta la situazione. Ci sono corsi sulla comunicazione interpersonale che sono del tutto inefficaci, perch partono solo dalla consapevolezza dellaltro senza pensare che se non hai prima sviluppato una consapevolezza di te non ti serve a nulla la consapevolezza dellaltro. Tutto viene filtrato dalla tua interpretazione. Quindi, anche qui il giusto nel mezzo: n troppo sullaltro come in occidente, perch da noi siamo molto nel sociale. N troppo su di me come in oriente. Vedete quanto si parla di pace. E inutile parlare tanto di pace se prima non la crei in te stesso, com anche vero che se fai come in oriente e ti dedichi solo a te stesso senza curarti dellesterno, siamo punto e a capo anche l. Infatti, non c pace neanche l. Sono necessari entrambi i poli: io e laltro. La meditazione mi aiuta ad entrare in contatto con me stesso e poi ad entrare in relazione. Se mi metto in un monastero in cima ad una montagna facile, ma non serve a nulla. Certamente lass nessuno verr a rompermi le scatole, non avr conflitti, sar sereno e in armonia ma solo. La solitudine non dipende dallessere soli, ma linterpretazione che tu dai alla solitudine. Ci sono dei momenti in cui io sto veramente bene da solo, me li cerco; ci sono dei momenti, invece, che sono solo e vorrei essere in compagnia e ciononostante riesco ad adattarmici; ci sono altri momenti ancora che vorrei essere in compagnia, sono solo, e non accetto il fatto di esser solo. Questa la solitudine. Diciamo che nessuno di noi fatto per essere solo. Il dolore prodotto dalla solitudine positivo, perch ci segnala che dobbiamo cambiare qualcosa nella nostra vita. Poi, ci sono quelle persone che si sentono costantemente sole anche in presenza di altri e questo patologico. Vuol dire che hanno eretto dei muri, per cui anche in mezzo alla gente si sentono sole. E ci non solo per poco tempo, ma questa sensazione li accompagna per tutta la vita. Allora, la meditazione ci aiuta a stare bene in compagnia di noi stessi. E importante stare soli. E importante prendersi dei momenti sia nellarco della giornata che nellarco dellanno in cui stiamo con noi stessi, il che non stare soli. Le persone che vanno per scelta in un monastero, piuttosto che star male in relazione preferiscono star male da soli. Quindi, non sono loro soffrire di solitudine. Se mai soffrono di troppe persone. Soffre di solitudine la persona troppo socievole che non riesce relazionarsi, che si creata dei muri. Occorre, quindi, sviluppare la capacit di essere testimoni che nel Voice Dialogue si chiama Visione lucida. Qui la consapevolezza nella meditazione e poi la consapevolezza nella relazione. Quanto pi io esercito questa capacit, tanto pi il mio ego si forma e si struttura. Bisogna distinguere bene fra consapevolezza e lego consapevole. La consapevolezza la qualit in gioco, lego consapevole il modo in cui questa energia si cristallizza e diventa stabile. Allinizio una persona che fa meditazione pu anche sperimentare gli sprazzi di consapevolezza, ma non ha ancora un ego consapevole. Poi, piano piano questi sprazzi aumentano e man mano che sviluppa questa energia, si cristallizza e diventa stabile. Questa 2

persona sempre meno in balia degli eventi esterni ed sempre pi in grado di scegliere. E lego consapevole che sceglie. Consapevolezza, Ego Consapevole e Visione Lucida Quello che normalmente si chiama consapevolezza gli Stone la chiamano Visione lucida, per un momento di consapevolezza che tutti possiamo avere. Quando questi momenti invece di essere uno, due e diventano ore o giorni, quando nella tua vita tu sei sempre pi consapevole e scegli, questa energia sottile e impalpabile in qualche modo si solidifica. Loro lhanno chiamata lego consapevole. Potremmo definirla consapevolezza cristallizzata/stabile per distinguerla dalla consapevolezza episodica. Non mentale, ma una struttura dellessere. Lego consapevole deve essere consapevole dei processi mentali, dei processi emozionali e dei processi corporei. Gurdjieff lo chiamava il centro di gravit permanente. Quanto pi ce lhai, tanto pi scegli e sbagli, per sbagli in modo da poterti correggere, perch sai che percorso hai fatto per scegliere. Devi rivedere la valutazione e cambiare strada. Questo il motivo per cui anche i grandi maestri sbagliano. Vi siete mai chiesti come mai Osho o Gurdjieff hanno sbagliato n pi n meno degli altri? Solo che il maestro illuminato non ripete due volte lo stesso errore. Sbagliano anche di meno, perch comunque fanno una valutazione. Un maestro illuminato non onnisciente anche alcuni libri di paccottiglia New Age o di paccottiglia sia di mistica orientale che occidentale ci fanno vedere questi esseri onnipotenti che guariscono qualsiasi malattia. Come mai, poi, anche i maestri illuminati muoiono per esempio di tumore? Sono persone che hanno raggiunto il centro di gravit, lequilibrio, la consapevolezza. E sono in grado di agire nel modo migliore allinterno dei limiti della sofferenza con un margine di errori. Quindi, la mia personale opinione che questa grande consapevolezza non si estrinseca in poteri soprannaturali, ma in una vera libert di essere padroni di se stessi, di soddisfare i propri veri bisogni, di essere consapevoli delle relazioni con gli altri e vederli come specchio di s. Quando c questo centro di gravit, automaticamente un ego consapevole tiene molto ben presente che tutti e tre i centri entrano in risonanza armonica. Non c pi conflitto distruttivo, ma solo costruttivo nel gioco delle polarit. A quel punto siamo in uno stato di beatitudine, di felicit. Alle volte questo stato si raggiunge in pochi attimi durante una meditazione, in cui i tre centri sono allineati; altre volte, invece, un attimo diventa unora o un giorno o addirittura stabile. Si parte, per, da piccoli momenti dove i ns. tre centri risuonano armonicamente. Ampliare la nostra personalit Il percorso di crescita va nellampliare progressivamente la nostra personalit e renderla pi fluida. NellEnneagramma, per esempio si passa da un enneatipo a pi enneatipi, nel Voice dialogue nel passare da una famiglia interiore ristretta ad una famiglia allargata. Se io fino ad oggi permettevo solo a sei delle mie sub-personalit a manifestarsi, piano piano ne integro 7. 9, 12. La nostra essenza molto pi colorata di quanto noi immaginiamo, perch condizionati dallesterno. Bisogna scoprire quali sono le nostre vere caratteristiche: non quelle che crediamo di essere, ma quelle che realmente sono. E un percorso lungo e infinito, per quanto allinizio in un anno si fa una crescita enorme, il secondo un po meno e dopo ventanni per trovare quel pezzettino ci vuole chiss quanto. Quando si fa questo percorso o quando si facilita unaltra persona a farlo, importante non creare confitti tra la vecchia personalit e la nuova, ma, anzi, creare alleanze. Quello che uno gi non va buttato via, ma va cercata una sintesi andando dalle qualit che gi si possiedono verso quelle che non si possiedono ancora. Nel Voice Dialogue si inizia la seduta alleandosi con i s-primari, quelli gi ben consolidati riconoscendone il rapporto, perch quello che noi siamo oggi anche se non ci piace (personalit rigida o diffidente o protetta) la parte di noi che nel passato ci ha salvato la pelle. Quello che noi siamo oggi 2

stato un modo di adattarci a quello che stato un ambiente privo damore, di attenzione, di consapevolezza. Ognuno di noi ha fatto del suo meglio e per quanto abbia fatto, per quanto imperfetto sia, ha avuto comunque una sua precisa utilit. Quindi, bisogna onorare ci che siamo e nello stesso tempo anche NON rimanere l. Molte persone hanno pi facilit ad andare da un estremo allaltro. Andare allestremo opposto limitante: ti risolve certi problemi e te ne crea nuovi. E un po come i farmaci allopatici: hai il mal di schiena, prendi il Voltaren, ti passa il mal di schiena e ti viene il mal di pancia. Prendi un altro medicinale, ti passa il mal di pancia e ti viene il mal di testa. Fino a che si lavora per estremi inevitabilmente un estremo comporta il suo contrario. Quindi lavori sullarmonia per esempio perch le medicine omeopatiche hanno molti meno effetti collaterali se non addirittura nessuno? La medicina omeopatica non introduce un estremo, ma semplicemente stimola lorganismo a reagire da solo. Dato che lorganismo lo sa, se tu lo fai agire, lui automaticamente va verso lequilibrio. Se, invece, introduci tu dei fattori esterni, automaticamente lo squilibri. Nella medicina di urgenza la chirurgia occidentali e alcuni farmaci sono sicuramente da preferirsi. Non vorrei trovarmi in una situazione di urgenza con un medico tibetano, ma preferibilmente con un medico della rianimazione, anche intubato e con defibrillatori, che mi salvano la vita. Cos come con uninfezione fortissima mi possono salvare gli antibiotici. Per, in tutti quei casi dove la malattia non cos aggressiva e con rapido decorso, funzionano molto meglio le medicine olistiche, proprio perch si affidano al corpo. Il corpo programmato per ritrovare larmonia. Se lo stimoli a reagire, poi, lui va da solo. Quindi, per ribadire il concetto, quando vi trovate di fronte una persona che vi chiede aiuto e che presenta una problematica in cui alcuni suoi lati sono evidentemente in eccesso, non vanno disconfermati. Dobbiamo evitare di creare come dei gruppi di potere denigrando una sua parte e accettando unaltra. Bisogna, invece, portarla verso una sintesi costruttiva, dove lei possa riconoscere lutilit anche della parte rifiutata che nel passato lha aiutata molto, ma oggi non pi. Anzi, oggi dovrebbe allentarla un po e, invece, dare forza a questaltra parte. La differenza molto sottile. In questo secondo caso io non ho disconfermato questa parte. Ho detto che non serve in questa situazione, ma ne confermo la dignit e limportanza. Siccome queste sub-personalit sono delle vere e proprie persone, non posso dire da un momento allaltro ad una di queste prendi la porta e vattene. Questa diventa una nemica e far di tutto per sobillare e creare problemi. Se, invece, le dico guarda, in questa situazione di oggi il tuo apporto non indicato, per ti ringrazio molto per tutto quello che hai fatto fino ad oggi e per tutto quello che farai ancora, perch mi servirai. Oggi no, oggi deve entrare in gioco questaltra persona, questaltra subpersonalit, perch pi adatta a questa situazione. Allora questo non unestromissione, non crea un conflitto. Ripeto, la vecchia personalit non va mai persa. Non che la nuova personalit ad un certo punto cresce e va sostituire la vecchia. La nuova personalit la somma della vecchia pi un aspetto nuovo, poi pi due aspetti nuovi, e poi pi tre aspetti nuovi e cos via. Immaginate che vi sia un gruppo di tre persone: le decisioni dobbiamo prenderle in tre. Poi, viene un quarto e le decisioni dobbiamo prenderle in quattro. E poi in sei, e poi in dieci. Automaticamente il potere dei primi tre si ridimensiona, perch uno su tre conta molto, ma uno su dieci conta meno. Quindi, non c bisogno di defenestrarlo, ma, anzi, facendolo molto pericoloso. La fragilit pu essere gestita in vari modi: o facendo il cambiamento drastico. Esempio con la rivoluzione, fuori i tre vecchi, dentro i tre nuovi. Poi si scopre - vedi in Russia - che i nuovi rappresentanti del popolo diventano come o peggio dei vecchi. Qualunque posizione assoluta di per s rigida, negativa. Dobbiamo affiancarla. La personalit si espande, cambia nella sua globalit, ma certi aspetti rimangono 2

sempre quelli. Ogni sub-personalit rimane quella che , sta allego consapevole il giusto dosaggio della gestione delle vecchie e nuove sub-personalit, purch faccia stare la totalit, cio lindividuo, meglio. Se, invece, sostituiamo i vecchi bisogni con dei nuovi bisogni, per quei vecchi non li soddisfiamo pi, piano piano ricreiamo il malcontento. Possiamo andare avanti un anno, forse due, per alla fine il malcontento esce nuovamente. Noi siamo globali, dobbiamo imparare a rispettare tutti i nostri bisogni e a trovare lequilibrio fra tutti, il che non una cosa facile. Primo, dobbiamo rispettare le tre dimensioni: corpo, emozioni, mente. Ad es. se uno fa un lavoro intellettuale bisogna bilanciare con lattivit fisica. Se uno molto emozionale, molto viscerale, bisogna bilanciare con uno stacco mentale e un po di attivit di sfogo corporea. Gi questo un avvicinarsi molto grossolano. Poi bisogna andare pi nei dettagli. Allinizio di un percorso se viene una persona che non ha mai fatto nulla gi dirgli di fare tre volte alla settimana una passeggiata gli pu cambiare la vita. Poi bisogna andare su aspetti pi sottili.

oooOOOooo Una delle cose base che troverete nel libro Relazioni in armonia il metodo dellassertivit. Lassertivit una comunicazione che non n aggressiva n passiva. Aggressiva vuol dire contesto tutto, passiva mi sta tutto bene, assertiva una via di mezzo. Se c qualcosa di te che non mi piace te lo dico in un modo non aggressivo: Quel tuo comportamento di ieri sera mi ha fatto male. Questo fondamentale per avere buone relazioni. Si pu uscire dalla regola del tutto o niente. Ci sono alcuni aspetti che vanno individuati e comunicati allaltro.

L'ANALISI OLISTICA DEI SOGNI


Il lavoro sui sogni un lavoro tipico del processo di crescita personale che inquadra i sogni in un modo molto differente da quello ordinario. Normalmente oggi come oggi ogni scuola analizza i sogni secondo una propria modalit: se lo psicologo junghiano analizza i sogni in modo junghiano, se freudiano analizza i sogni in modo freudiano e cos la scuola tibetana o la scuola americana, ecc. Alla fine c un gran caos di informazioni che non trovano molta coerenza tra loro. L'analisi olistica dei sogni una pratica complessa, che si espande a differenti scuole, orientata a risvegliare la coscienza centrale della persona attraverso la consapevolezza dei suoi condizionamenti, desideri, caratteristiche e limitazioni. Partiamo nella nostra dalla considerazione scientifica pi riduttiva che i sogni essenzialmente sono delle rivisitazioni neurofisiologiche dei vissuti della giornata e quindi delle rielaborazioni di emozioni non completamente elaborate, di paure non risolte o di pensieri e progetti non terminati che riecheggiano nella nostra mente e che di notte trovano nel sogno una loro una possibile espressione. A questa considerazione di base aggiungiamo tutta la componente psicologica pi analitica e simbolica che, a iniziare dalla scuola psicoanalitica viennese di Freud, giunge ai nostri giorni. Su questa parte entreremo nel dettaglio con l'analisi dei vari livelli.

L'ANALISI DEI SETTE LIVELLI DEL SOGNO


Per una vera analisi olistica dei sogni dobbiamo utilizzare il modello olistico di essere umano, ossia la sua unit profonda e i suoi differenti livelli di esistenza: un livello fisico, un livello energetico, un livello emozionale-astrale, un livello mentale, un livello spirituale e altri livelli pi sottili. Cos come esistono 7 corpi, esistono 7 livelli di sogno. Quindi partiamo da questa considerazione e creiamo una struttura di analisi dei sogni sui differenti livelli. Il primo maestro che ha fatto una analisi integrata della struttura dei sogni sui sette corpi stato Osho (vedi il libro Psicologia dellEsoterico). Su questa base sulla quale abbiamo lungamente lavorato come scuola il lavoro si successivamente evoluto. I livello: i Sogni Fisici Il corpo fisico ha dei bisogni e delle pulsioni: se tu hai fame, sogni che hai fame; se desideri fare sesso con il vicino di casa, sogni di farlo. Anche quando la testa contraria c qualcosa nellinconscio che esce energeticamente come azione diretta nel sogno e cos ti trasmette messaggi e segnali. Quindi, il I livello quello dei sogni fisici. II livello: i Sogni Sensoriali (Energetici) Sul secondo livello abbiamo i sogni del presente, legati alle sensazioni di piacere o disagio, di rilassamento o fatica. Spesso sono sogni legati a situazioni di relazione affettiva. I sogni del secondo livello sono spesso semplici, banali rivisitazioni di situazioni della giornata appena passata, sogni di atmosfere normali. Dietro le atmosfere di questi sogni emergono i caratteri delle energia. I Tibetani li interpretano come un codice energetico dei bisogni fisici. I bisogni fisici sono reali, per cui se da bimbi sognate di voler fare la pip, la fate a letto e vi svegliate bagnati. I Sogni di II livello vengono inscritti direttamente nel campo energetico. Sono i sogni classici che evocano i 4 elementi. Nei sogni c un elemento che o in eccesso o in difetto. Quando sognate lelemento acqua, sognate il mare alto, o una palude. Quando sognate lelemento aria, magari sognate troppo vento, una tempesta, o di non avere aria a sufficienza. Ci significa che lelemento aria nel vostro corpo in eccesso o in difetto. Se sognate di avere difficolt di respiro significa che lelemento aria in voi in vuoto energetico. Cos per lelemento terra se sognate una valanga di melma o al contrario la mancanza di terra, non avete il terreno sotto i piedi. Oppure lelemento fuoco: sognate che brucia la casa o che avete freddo. Nel II livello avete sogni in cui lelemento energetico, le sensazioni fisiche, possono diventare simboliche, analogiche. Per esempio sognate che vi trovate o troppo in alto o troppo in basso. Nel sogno emergono le percezioni in modo simbolico. Gi i sogni di I e il II livello li possiamo interpretare, proprio in quanto c gi una componente simbolica, dove per esempio allelemento acqua pu diventare, per quella persona, il simbolo associato alla vitalit o alla sessualit, l'aria alla libert, il fuoco alla passione e cos via. III livello: i Sogni Emozionali Mentre i primi due sogni sono quasi sempre nel presente o nellimmediato passato, i sogni del 3 livello, chiamato emozionale o astrale, oltre a darci le impressioni emotive del presente ci permettono di viaggiare anche nel passato, fino all'infanzia e, a volte, anche oltre. I sogni del 3 livello, oltre agli elementi reali e contengono, hanno un tono emozionale di fondo, una loro specifica atmosfera emozionale, che vedremo poi con maggiore chiarezza. In questo caso lassociazione simbolica non pi 2

legata ad un bisogno fisico o ad un bisogno energetico sensoriale, ma ad un bisogno emozionale strabordante che pu anche essere mediato dal conscio. I sogno del 3 livello, ci fanno rivivere virtualmente le nostre paure e i nostri desideri. Per esempio se nella realt desideri fortemente di fare allamore con il tuo consulente, cosa che il conscio pensa assolutamente impossibile, per cui poi nel sogno linconscio ti fa fare allamore con un collega pi vicino (il che pi facilmente realizzabile), che rappresenta una mediazione simbolica tra conscio e inconscio. In questo caso non tanto il bisogno quanto lemozione che viene trasferita su di un oggetto possibile e comunque realizzata. Altre volte ci fanno rivivere virtualmente le nostre paure diurne,cos da sognare un incidente che semplicemente abbiamo temuto e immaginato nella veglia, o magari sogniamo che muore qualcuno accidentalmente mentre in realt sappiamo che proviamo odio o rancore verso di lui ma, nella veglia, non ci permettiamo nemmeno di poterlo pensare. Nei sogni di III livello, quelli emozionali, si esprime il rapporto anche con la propria infanzia con l aggiunta,sia di elementi della memoria emozionale che elementi simbolici/mentali che vogliono dire altre cose. A volte c unibridazione dei vari livelli del sogno. IV livello: i Sogni Mentali Siamo arrivati ai sogni di IV livello, il livello mentale. Qui abbiamo una serie di sogni molto molto importanti che sono i sogni dei condizionamenti della nostra mente. A volte sogniamo la nostra casa, la nostra relazione, il nostro lavoro e abbiamo allinterno una serie di elementi reali, immaginari o simbolici - che caratterizzano i blocchi di coscienza, i blocchi di comportamento, i vissuti negati della nostra vita. Per esempio un classico esempio : Cera una persona che mi faceva male, ma io non riuscivo a dirgli niente, o non riuscivo a parlare. Tutto questo esprime un condizionamento psichico ben preciso. Non un bisogno, una situazione che si ripercuote dove tu non puoi parlare e non riesci a parlare. E perch non riesci a parlare? Perch questa persona mi faceva paura, perch aveva pi potere di me. Cosa vuol dire questo schema, che tu sei pi debole e lui pi forte? Conosci questo schema? Chi stato pi forte con te nella tua vita? Risposta: Mio padre... forse... non mi permetteva di essere me stesso... E in pochi passaggi arrivate ai punti generali del condizionamento. Quindi, il IV livello particolarmente interessante perch potrebbe veramente andare dentro questa dimensione. I sogni di IV livello sono sogni psichici, spesso simbolici, che ci parlano di situazioni mentali/intellettuali o intuitive, e che possono avere una grandissima rilevanza. Una persona mi raccont: una volta sognai una ragazza che gridava: Aiuto, aiuto, quella donna una strega, mi vuole fare del male. Le risposi: Non preoccuparti, ci sono qua io. Ma questa strega mi riconosce, prende tre cani e me li scaglia contro. Io capisco che una maga che mi sta facendo una magia. I cani che erano piccoli diventano improvvisamente giganteschi come leoni. Lei li incitava ad avventarsi contro di me. Io non avevo paura e quando mi furono vicini anchio divenni enormemente grande, pi grande di loro, feci un urlo terrificante e loro scapparono via. Io ero cosciente del sogno, che quella era una cattiva magia e che lavrei facilmente debellata, perch potevo fare quello che volevo. E quindi in quel momento tiravo fuori tutta lenergia e la rabbia e li spaventavo. Loro ridiventavano piccoli e scappavano. Questa persona stava immaginando ed esibendo la sua forza verso forze negative, suo padre era stato molto duro e violento con lei ed il sogno era simbolicamente molto significativo. I sogni che non hanno senso: la vita inutile Il sogno in grandissima parte unaccozzaglia di esperienze vissute durante la vostra giornata, prive di senso, esattamente com la vostra giornata. Solitamente alla domanda: Che cosa hai sognato questa 2

notte? vi rispondono Ho sognato di essere andata a fare la spesa, ho comperato delle bottigliette di succo, poi mi sono imbattuta in un cane un po strano con il pelo marrone, ma non proprio marrone quasi grigio, poi non riuscivo a trovare la macchina, ecc. ecc. Ti raccontano esattamente ci che hanno fatto il giorno prima. Ma il sogno che senso ha? Zero. Che senso ha quel momento della vostra vita? Zero. A volte viviamo un periodo turbolento, per cui nel sogno esce sia lelemento fisico disturbato sia lelemento emozionale psichico che ti dice solo che hai la mente affaticata e non riesci a staccare. Questo il senso principale. Nella maggior parte dei sogni pi intelligenti il sogno diventa invece un processo di elaborazione di ci che nella vita non possiamo vivere o che nella vita ci immaginiamo potrebbero accadere. Per esempio ho sognato che andavo fuori strada con la macchina, facevo una sbandata, ma io riuscivo a buttarmi fuori dal finestrino. Cosa vuol dire? Vuol dire che tu da qualche parte durante la giornata, magari per un attimo hai pensato se dovessi uscire di strada.. E nel secondo pensiero hai pensato cosa avresti fatto e nel sogno lo fai, perch rimasto dentro il cervello. Oppure concludi una cosa lasciata durante il giorno a met. I sogni ripetitivi invece nascono dal bisogno di uno schema non concluso. Poi, interessante capire i simboli anche contemporanei. Per esempio i simboli sia della macchina sia della casa sono molto spesso analogie del corpo. Sognare che: eravamo in macchine ma guidava mio padre estremamente significativo di un super-io paterno ancora incombente. Sognare una nuova casa bella e luminosa pu rappresentare l'inizio di un periodo di crescita e di risveglio. V livello: i Sogni Spirituali Ma passiamo ai sogni di V livello: i sogni spirituali. Nei sogni di V livello comincia entrare lelemento anima. Tu non sogni pi il tuo corpo fisico: sogni la tua anima che aveva unaltra storia. I sogni del V livello sono sogni che hanno lelemento spirituale sempre pi dilatato e quindi toccano la coscienza. Una volta data questa interpretazione per densit (sogni pi densi e sogni pi sottili) proviamo ad analizzare la loro funzionalit. I sogni spirituali pi semplici sono quelli dove c un elemento che caratterizza il sogno di grande bellezza e grande luminosit. Per esempio: Ero in una citt che non conoscevo e cera una bellissima sensazione di luminosit nellaria. Non lavevo mai vista prima, ma sentivo che avrei voluto vivere l. Era la mia vita. E un messaggio molto elevato che non ha nulla a che fare con il fisico, ma con la bellezza. Oppure: Sono in un bosco con delle persone e c tra di noi un rispetto magico. Oppure Incontro un vecchio che mi racconta delle cose e mi dice perch non ti svegli?. Oppure sogni di satori. Stavo camminando per strada e vedevo oltre: vedevo come in trasparenza la terra, oltre le pietre e lasfalto. E di colpo attorno a me era lunit. Tutto era perfetto cos comera. E io mi sentivo pervaso da questa bellezza. Questa sensazione mi accompagna ancora da sveglio. I sogni lucidi A questo livello appartengono anche i sogni lucidi, in cui quando si sogna si ha la consapevolezza di star sognando, per cui si decide di fare quello che si vuole, di decidere della propria vita come nel sogno e in quel momento si pu fare ci che si vuole. Io mi sono addestrato un periodo al sogno lucido con le tecniche di Castaneda guardandomi le mani nel sogno oppure quello di ricordarmi di me volendomi svegliare nel sogno. Ci sono delle tecniche bellissime di lavoro sulle meditazioni del sogno. Quando si riesce ad entrare in questo contesto avviene qualcosa di magico: pu essere in negativo o in positivo. Unaltra volta mi sono messo in testa di ricordarmi di quando finiva il sogno e incominciavo a svegliarmi, 2

volevo ricordarmi del momento del ritorno nel corpo, come avveniva. Di solito nei miei sogni sono molto allestero oppure volo. Una volta stavo volando e mi stavo ripetendo.Devo ricordarmi di me, devo ricordarmi di me, non devo addormentarmi, devo stare sveglio Sentivo che stavo tornando a casa che era unaltra casa, su cui atterro, cera un abbaino e allimprovviso ritornai nel corpo e mi svegliai. Labbaino era il VII chakra aperto. Dellabbaino mi ricordo fin quando ero dentro a met e poi quando sono entrato per intero era come se lanima entrasse in s e io mi sono risvegliato dentro il corpo. Con queste esperienze capisci una serie di processi, capisci una serie di libert, ti svegli nel sogno e ti svegli anche nella vita di tutti i giorni. Nella vita di tutti i giorni, che come un sogno, puoi dirti Svegliati! Svegliati! Stai facendo una cosa meccanica. Stai facendo sempre la stessa vita.. Ma chi ti dice qual la vera realt? Chuang Tzsu raccont ai suoi allievi che era sconvolto perch aveva sognato di essere una farfalla e diceva: Non capisco bene se sono io che ho sognato di essere una farfalla o se la farfalla che ha sognato di essere Chuang Tzsu. A modo suo stava trasmettendo ai suoi discepoli la sensazione che anche qua stiamo dormendo. Magari siamo convinti di essere noi come nel sonno siamo convinti di essere una farfalla e possiamo ad un certo momento lasciare andare questa identit ed espanderci. I sogni di vite passate Una delle cose straordinarie del piano spirituale che pu spingersi nel passato, arrivando anche a rievocare le vite passate. Una della cose pi interessanti nel sogno che voi non siete nel vostro corpo. Se voi chiedete ad una persona di rivivere il sogno, mentre ve lo raccontano percepite unenergia molto precisa. Sentite se la persona nel corpo o nelle emozioni. E' fondamentale riuscire a cogliere lelemento emozionale o psicologico delle vite passate. C tutto un contesto di energia che si muove e che voi percepite, a volte pi emozionale e a volte pi profonda. Quando vi raccontano dei sogni di vite passate c unintensit ancora maggiore. Chiedete anche in che corpo sono, com il loro corpo in quel momento. E loro vi descriveranno per filo e per segno il corpo in cui si trovano, la sua corporatura, il colore dei capelli, l'et, il sesso che spesso si rivela differente da quello attuale. Tutto spostato in un altro tempo e in un altro spazio, come se tutto fosse normalissimo, perch in quel momento dentro c lologramma del sogno che si riapre. I sogni di vite passate sono relativamente comuni. Quando, si ha il ricordo di una situazione storica. Se si fa l'esercizio di entrare nel sogno ci si accorge di essere in un altro corpo, quindi, lanalisi del sogno pu essere estremamente interessante. I Sogni Illuminati di VI livello E poi, ci sono i sogni di VI livello, dove incontriamo i maestri, le presenze spirituali, il divino. Sogni di espansioni di coscienza, di accedere a dimensioni divine, di incontrare i Maestri, di vedere il proprio futuro. A questo livello appartiene anche il famoso sogno di Jung che racconta di essere uscito dal corpo, come se fosse morto, e di aver visto il pianeta Terra dallalto, di essere entrato in un tempio su un piccolo asteroide ed di aver avuto un forte contatto spirituale. Sono sogni di VI livello, sono illuminazioni, la coscienza planetaria, la grande vita, un livello alto di visione. Se richiami quello stato di coscienza nella vita di tutti i giorni richiami quella coscienza alta dentro di te, rivivi quella stessa sensazione stando seduto e sentendo questa coscienza allargatissima. Si possono sentire delle presenze o delle voci che dicono qualcosa e senti che non una presenza fisica, ma qualche Maestro o uno Spirito o a livello generale. Oppure qualcuno che nel sogno ha visto se stesso da vecchio e attorno a lui cera unarmonia delle cose. Oppure si sogna di spiritualit: Era come se io fossi un illuminato. Camminavo tra la gente e sentivo un grande amore attorno a me.

I Sogni Infiniti di VII livello Infine sono i sogni di VII livello che sono i sogni di vuoto, di spazio infinito, di eternit. Non c pi niente. C un senso di immensit e tu esisti - non pi come te stesso - sei infinito.

L'INTERPRETAZIONE OLISTICA DEL SOGNO


L'interpretazione simbolica soggettiva e oggettiva Nellanalisi del sogno noi dobbiamo capire alcuni livelli contemporanei. Quando una persona ci racconta un sogno possiamo fare un lavoro interessantissimo. Intanto prima ancora che ci chieda qual il senso o il significato del sogno gli chiedete che cosa vuol dire per lei quel sogno. Molto spesso linterpretazione simbolica diventa immediata. Per esempio Ho sognato che cera una bambina per strada, a cui davo delle cose e poi me la portavo con me. Domanda: Secondo te, che cosa vuol dire questo sogno?. La persona pu interpretare che nel sogno lei sentiva di essere quella bambina, che essa rappresentava la mia parte bambina e questo il primo livello, soggettivo, una analisi immediata del sogno che comunque uninterpretazione reale e significativa. Il secondo livello pi profondo dell'associazione simbolica soggettiva, e spesso richiede la attenta presenza di un osservatore esterno, che prendendo atto dell'intera situazione, e, utilizzando strumenti specifici come l'analisi del tono emozionale e l'analisi delle parti del sogno, che vedremo nei paragrafi successive, mette in grado la persona di comprendere una dimensione pi ampia e profonda. E l si va nellanalisi pi profonda degli elementi onirici, cio linterpretazione oggettiva. Questo stato il grande contributo della psicoanalisi freudiana e junghiama e dell'analisi classica del sogno. Ma se si vuole entrare ancora pi in profondit e fare un reale lavoro di crescita personale, occorre acquisire alcune ulteriori comprensioni sulla natura virtuale e olografica del sogno. Ologrammi della realt Partiamo dalla considerazione che la mente virtuale, ossia che il cervello attraverso le fantasie e i sogni, rappresenta una bolla psichica virtuale, un ologramma della realt, che appare a tutti gli effetti assolutamente realistico, come sappiamo quando per esempio sogniamo una situazione di paura e ci svegliamo gementi e grondanti di sudore, come se fosse stato tutto vero. Usiamo la parola ologramma per identificare una bolla di esperienza psichica completa, dove abbiamo sensazioni fisiche, emozioni, sentiamo musiche o profumi particolari, abbiamo percezioni psichiche complesse. Il cervello, quando sogna, o quando entra in un processo di regressione, ci da l'illusione di essere realmente in quella realt, autentica o immaginata che sia, proprio come se tutto fosse vero. Questo significa che se utilizziamo la capacit mentale di creare sogni e ricordi e poi entriamo consapevolmente in questi ologrammi, possiamo trasformare le vere radici psichiche che stanno alla base di un problema, di un trauma o di uno shock. La mente virtuale Il sogno rappresenta quindi una incredibile opportunit virtuale di trasformazione e di evoluzione umana. Il sogno ci permette di entrare nelle parti profonde del cervello, le immagini che si aprono nel sogno sono immagini reali. La visione olografia della psiche di giorno vi fa vedere delle cose che possono essere vere o possono essere dei fantasmi, e di notte anche. E come se noi sogniamo di notte nel sogno e 2

di giorno nella realt. Quindi, una persona che di notte sogna di avere una crisi spaventosa di panico, su un problema che non c', pu avere la stessa paura anche di giorno, su un pensiero o problema che comunque non c. Spero sia chiaro. Vi do un esempio: se io sogno un leone che mi spaventa o sogno che qualcuno che mi rincorre e io non riesco a correre, una paura che ho di notte ma, sicuramente, ho anche di giorno. Ho sempre paura che qualcuno mi aggredisca e mi faccia del male e penso di non avere la possibilit di scappare. Questo un sogno ricorrente in famiglie con genitori molto pesanti e oppressivi. Meglio ancora, di notte ho un sogno di paura perch mi trovo da solo in ascensore, ma la stessa paura irreale pu farmi avere una crisi di panico mentre sono in ascensore perch mi salita un'ansia irrazionale. Nel sogno uno pu anche fare delle cose straordinarie: ha il desiderio di volare e vola via, cosa che nel sogno pu fare. Magari poi in quello stesso contesto lo fa anche nella realt: quando vive qualcosa che gli fa paura, sente di non poter scappare e allora vola via con la testa o tende ad evitare ostacoli e situazioni pesanti che potrebbero, tuttavia, aiutarlo a crescere. Entrare coscientemente nel sogno: l'ologramma onirico Nello sviluppo dellanalisi dei sogni una delle cose pi interessanti che noi abbiamo visto, e che voi non dovete fare se non siete degli psicoterapeuti di grande esperienza, la possibilit di entrare nei sogni. Normalmente lanalisi dei sogni viene fatta al massimo su un lettino dove uno racconta il sogno e laltro lo scrive e lo analizza, ed pi sul livello verbale. Raramente lo si fa ad occhi chiusi. Personalmente ho sviluppato una tecnica di analisi del sogno una decina di anni fa e poi pian piano lho portata avanti ed questa: quando le persone vivono dei sogni che hanno un grosso senso, che hanno toccato una parte vera di s, le potete condurre a rientrare nel sogno come in un reale ologramma onirico. La tecnica quella di fare entrare la persone in meditazione profonda, ossia in stato di consapevolezza globale di s, cosa che facciamo aprendo le sensazioni di tutto il corpo, e portando la persona a sentire il corpo pian piano che diventa energia e lenergia poi si espande e va ancora pi in profondit... e si dimentica di tutto quello che ti circonda. In quel momento la persona in stato ipnagogico ossia nelle onde delta e teta (non pi nelle beta della mente attiva verso l'esterno) e comincia ad entrare consapevolmente in quel preciso sogno, e il sogno si riapre, l'ologramma onirico ritorna alla memoria e diventa vivo. Quindi, mi raccontano di nuovo il sogno, ad occhi chiusi, da questo stato delta/teta, dal livello ipnagogico. A questo punto gli chiedo: Dimmi dove sei. Descrivimi tutto, fammi vedere ogni particolare del tuo sogno e piano piano loro ti dicono dove sono e molti particolari pi di prima. La cosa straordinaria che hanno la consapevolezza del sogno. E nel sogno vivono emozioni magari anche paure ma sapendo che il sogno virtuale e simbolico - possono decidere se vogliono rientrarci e riviverlo consapevolemente. Non forzare mai la persona! Accettarne i limiti e le paure Se non vogliono mi fermo e parliamo con tranquillit del sogno e, se lo manifestano, di ci che crea timore nell'affrontare quella situazione onirica. Se mostrano disagio o paura nell'affrontare le situazioni del sogno, mi fermo e cerco di mettere la persona a suo agio, di farla sentire accettata anche se sta fuggendo da memorie, fantasie o da qualche cosa di ancora pi misterioso dentro di s. In nessun caso la persona deve sentirsi giudicata male da voi perch non ha avuto coraggio o presenza di affrontare le sue paure. Al contrario deve sentirsi supportata, deve capire che quella paura segno di una ferita dell'anima, di una memoria traumatica che richiede pi tempo per essere affrontata e superata. Ricordate che affrontare una paura senza la centratura necessaria pu portare ad un dissesto della personalit, a fare riaffiorare una crisi rimossa e mai superata. Si deve quindi invitare la persona a comprendere questo punto delicato e a lavorare su se stessa per fortificarsi, per acquisire pi fiducia, consapevolezza, potere e 2

radicamento nel corpo. Se invece vogliono entrare, iniziamo l'esplorazione. Se nel sogno emerge la paura, con estrema attenzione e presenza, gli chiedi se vuole vederla, se desidera capire il perch di quella paura, e, lentamente, gli fai analizzare il sogno dal di dentro. Sei nel sogno, senti paura, e perch hai paura?. E ognuno d delle risposte diverse. E di fronte alle risposte, alle diverse situazioni, voi gli chiedete se vogliono affrontare quella situazione. Se non se la sentono ci si ferma e si continua il lavoro in modo pi descrittivo attraverso associazioni o riferimenti simbolici. Se invece si sentono sufficientemente pronti e desiderano affrontare quella situazione, si chiede loro di essere pi presenti, vitali e centrati dentro il sogno e, grazie a questa risorsa, di sentire che cosa vorrebbero fare in quel momento per evitare lo stato di paura o per superarla, e loro, sentendosi sostenuti da voi, mettono in moto la loro componente pi creativa, vitale, profonda e rispondono attivamente ad una situazione di blocco cronico, di inibizione. Infrangere i tab alle radici della coscienza: la porta virtuale del cambiamento A livello onirico profondo ogni cambiamento pu creare un cambiamento di stato, una rottura del vecchio equilibrio, una trasformazione che muta le radici della mente e che porter ad un differente futuro. Positivo o negativo. I traumi sono da considerarsi come dei tab psichici, delle interruzioni di un ciclo vitale e naturale di comportamenti, emozioni, pensieri; quando noi prepariamo la persona a rinforzare il proprio senso di s e la portiamo ad entrare nell'ologramma di quel preciso blocco e, quando possibile, ad infrangere il tab, essendo l'ologramma una realt psicologica virtuale attiva, come se portassimo indietro la persona in una macchina del tempo fino a poter cambiare quello specifico evento che ha causato un blocco cronico nella sua vita. Cambiando la radice cambia l'intera struttura della pianta, cambiano anche i frutti. Quindi, le persone possono essere aiutate a rivivere intensamente un sogno, dove cambiano comportamenti e strategie di vita e contemporaneamente sono coscienti, la consapevolezza testimoniante vigile. Sono nellinconscio con la memoria profonda, e con la mente cosciente vedono lillusione delle loro paure, delle loro emozioni, dei loro condizionamenti e li possono rompere. Possono entrarci dentro e possono cambiare la vita. A volte non ce la fanno, c come una barriera che, come counselor non dobbiamo MAI forzare. Come counselors dobbiamo solo facilitare la persona a conoscere s stessa, a capire i suoi meccanismi e a sentirsi pi fiduciosa nelle proprie possibilit. L'analisi del tono emozionale Una delle componenti pi interessanti dell'analisi olistica del sogno la consapevolezza del tono emozionale. Dopo aver ascoltato il sogno e la sua elaborazione, si chiede alla persona: Mi dici qual lemozione di fondo che c in questo sogno o delle singoli parti del sogno? E l vi potete accorgere immediatamente che lelemento emozionale a volte completamente separato quasi scisso dal contesto psicologico generale. Vi accorgerete che la persona a volte completamente scissa su due fronti: magari vi sta raccontando un sogno apparentemente bello tipo: mi trovavo al mare, era caldo, l'acqua limpida ero con degli amici... e poi se gli chiedete quale era il tono emozionale di fondo vi dice: sentivo una sensazione di ansia tremenda... un grande disagio... Oppure a volte il sogno sembra drammatico: ero in uno spazio strano, come dopo una tempesta o disastro naturale, sentivo delle persone che gridavano o litigavano, era tutto buio... ma se chiedete il tono emozionale potrebbe rispondervi: io per mi sentivo bene, ero calmo e distaccato da tutto quello che mi circondava... L'analisi del tono emozionale si rivela fondamentale nella tecnica di entrare coscientemente nel sogno. Questo ci permette di seguire la direzione emozionale pi intensa e profonda e di arrivare pi velocemente alle radici del problema. 2

Lasciare andare l'inconscio... Ricordo una ragazza che aveva un grosso problema con il padre che era morto. Ad un certo momento mi ha portato questo sogno pesantissimo di essere vicino alla sua bara che sprofondava nella terra e lei sprofondava con la bara di suo padre. A questo punto le feci prendere atto che era sprofondata e le chiesi che cosa voleva fare. Espresse il desiderio di aprire la bara di suo padre e su mio invito lo fece e vide il padre morto. Le chiesi che cosa voleva fare e mi rispose di voler mettersi al suo posto e di chiudersi dentro. Lo fece. Le chiesi come stava, qual'era il suo tono emozionale (mi aspettavo che fosse pesante e negativo) invece lei mi rispose Sto molto bene, mi sento tranquilla e protetta! Quel giorno la sessione fin cos. Quando ritorn la sessione successiva mi disse: Sa, questa cosa di essere chiusa in una bara al posto di mio padre mi rimasta proprio qui. Ma perch lo devo fare? Non lo so risposi eri tu che lo volevi, anzi mi sembrava proprio che ti stesse bene. Mi disse che in realt non le piaceva molto l'idea di essere in una bara, decise (con la mente cosciente) di non volerlo fare pi... ma poi la sua mente inconscia la faceva ricadere. Lei, per simbiosi affettiva, ritornava e si impersonificava al posto di suo padre e viveva la sua sofferenza come morta. Infatti, dalla morte del padre lei era veramente un po' come morta. Lei aveva avuto un enorme conflitto con il padre. Il padre era morto e lei non aveva pi nessuno con cui risolvere il conflitto, sentiva di avere dentro lamore che non aveva dato al padre ma anche tutto lodio che non era riuscita a trasmettergli, per cui chiaro che non riusciva lasciarlo andare. Continuammo ad entrare nel sogno. Allora... sono ancora l nella bara..., Che cosa vuoi fare? Uscire. E cosa c attorno a te? Della gente che mi dice di uscire e mi tira una corda per salire fuori... ma io non ci riesco, mi scivola dalle mani.., ecc. Abbiamo continuato cos per quattro intere sessioni, senza spingere, con molta accettazione di ci che c'era in quel momento. Nellultima sessione vi stata un'evoluzione. Lei spontaneamente ha lasciato andare il padre: La bara diventata come una barca sull'oceano... sul quale lui se ne va... sembra la nave che porta via il Profeta di Kahlil Gibran... mi dispiace lasciarlo ma non posso farci niente... Lo saluto, sono felice per lui. La situazione si era risolta, ma con i suoi tempi e le sue modalit. Linconscio le ha messo dentro il senso di colpa, lidentificazione con il padre, la voglia di morire per stargli vicino, la voglia di ritornare a vivere. Alla fine lei aveva detto al padre delle cose importantissime, sia belle che brutte. C stato un vero e proprio scioglimento di un bubbone. Nel sogno aveva potuto fare delle cose che ovviamente con il padre non poteva pi fare. Si sentiva liberata! L'analisi delle parti del sogno: il s osservante, l'io e le sub-personalit Come nel modello olistico di essere umano abbiamo un s osservante centrale e degli io, ossia delle personalit esterne, cos nel sogno abbiamo un osservatore centrale che testimonia gli eventi, un io principale e delle sub-personalit (dall'etrusco persona la maschera degli attori) che interpretano le varie parti del dramma onirico. Normalmente l'io principale il protagonista, la personalit primaria con cui ci identifichiamo, e le personalit secondarie sono gli elementi del sogno con cui ci relazioniamo o anche ci opponiamo e litighiamo. Tutto il dramma onirico avviene dentro di noi, nella nostra mente. Noi siamo il regista occulto, il protagonista e gli attori. Il sogno quindi una vera messa in scena virtuale in cui noi prendiamo a prestito le fattezze di amici, genitori, amanti e personaggi pi o meno conosciuti e decidiamo come li animiamo come fossero veri attori. Ma dobbiamo ricordare che ogni personaggio del sogno non in alcun modo reale ed autonomo, ma ogni personaggio del sogno una parte di noi, un elemento che abbiamo interiorizzato nella nostra mente pi o meno conscia (super-io), e che noi facciamo o lasciamo agire nel nostro sogno. Una signora mi raccont uno strano sogno che l'aveva alquanto turbata: entravo nella stanza da letto e trovavo mio marito sopra mia figlia di 10 anni, in atteggiamento sessualmente compromettente, restavo 2

esterrefatta e uscivo dalla stanza, mentre mio marito si lamentava che l'avevo disturbato.... Chiedo alla signora che cosa le dice questo sogno (analisi simbolica soggettiva) e lei mi parla di come a volte il marito le sembra troppo intimo con la figlia, anche se capisce che lui in realt assolutamente pulito e amichevole, e che la bimba, in periodo edipico, sta ritrovando una nuova relazione di amicizia col padre. In realt lei, che una personalit assolutamente dominante, si rende conto che quando il marito gioca troppo con la figlia lei si sente a disagio e si irrita come se perdesse controllo e potere. Dopo questa analisi soggettiva entriamo pi in profondit alla ricerca della dimensione oggettiva profonda. La faccio entrare in meditazione globale e pian piano lei rientra coscientemente nel sogno, me lo ridescrive come personaggio principale (moglie-mamma) con cui si identifica, con maggiori particolari e poi le chiedo se interessata a diventare il marito, mi risponde di si, che curiosa di entrare in quel personaggio. C' un salto di intensit emozionale, mentre come personaggio protagonista vedeva il marito come incestuoso, ora mi racconta di percepire tutto come quando da ragazza si sentiva controllata affettivamente e sessualmente da sua madre, che entrava nel bagno o nella sua stanza privandola di una necessaria intimit con se stessa. Ora capisce il comportamento verbale del marito che nel sogno si lamenta di essere stato disturbato... cosa che lei da ragazza non aveva mai avuto il coraggio di dire a sua madre. Le chiedo allora se vuole diventare la bimba, lei accetta e, quasi istantaneamente, inizia a piangere e mi racconta vari episodi infantili dove desiderava attenzione dal padre senza avere mai soddisfazione di questi bisogni. L'analisi oggettiva del sogno si conclude cos con un quadro psicologico e umano estremamente pi ampio e articolato, dove lei capisce come marito e figlia hanno solo dato corpo ai suoi stati mentali pi inconsci e profondi. Anche la sua relazione famigliare risulter migliorata, pi accettante e meno direttiva. Pericoli del lavoro sul sogno Una delle cose che voi non dovete assolutamente fare forzare il sogno delle persone, non dovete indurre delle immagini vostre o delle immagini positive (visioni piacevoli, pensiero positivo, ecc), non dovete proiettare i vostri desideri o i vostri valori sui sogni di nessuno. Con il sogno state lavorando con una zona dellinconscio che potentissima e delicatissima. Non andate a lavorare sui sogni traumatici o che comunque contengono grandi paure. Il lavoro sul sogno negativo richiede una professionalit e una presenza che non potete avere se non avete fatto anni di pratica e di supervisione dei sogni e del lavoro infantile. Con i sogni traumatici fate entrare le persone in contatto con le aree bloccate della mente. Questo un lavoro psicoterapeutico, che non consentito al couselor! Il lavoro sul trauma vietato perch pu emergere e slatentizzare una psicosi, una schizofrenia, unossessione, una perdita di identit. Stati sui quali, come counselor, non avete legalmente e tecnicamente le capacit per intervenire. Avete aperto la porta dellinconscio di una persona che quindi rimane senza protezione e non potete certo sostituire la vostra mente cosciente con la sua mente inconscia. Dovete avere una grandissima attenzione e sensibilit, perch se sostituite la vostra mente alla sua e le dite consciamente o inconsciamente cosa fare vi sostituite a lei e avrete fatto un errore gravissimo. Avete sostituito la vostra volont esterna alla sua. Non lecito. E uno dei peggiori abusi di potere che potete fare anche se lo fate a fine di bene. Non dovete mai sostituirvi alla coscienza della persona. La dovete facilitare, vedere, osservare e nei sogni semplici e leggeri dove evidente una paura o una piccola cosa (per esempio la fuga da un esame non dato a scuola) gli chiedi che cosa vorrebbe fare: l'aiuti a cambiare lenergia. Se questo che lei chiede, glielo aiutate a fare. Ricordate, una cosa molto delicata. Rivivere ed esplorare i sogni, soprattutto se contengono elementi di paura, di terrore o di negativit, pericoloso, l state sconfinando in una zona inconscia critica, state destabilizzando la struttura di protezione dell'io, che si costruito proprio per difendersi da quelle antiche paure. Per farlo doveste avere un training che in questo momento non avete. Per farlo dovreste essere psicologi o psicoterapeuti di lunga esperienza e di provata esperienza spirituale. Dovreste gi aver lavorato con le psicosi, con le 2

schizofrenie, con linconscio profondo, con le grandi paure e solo allora avreste la sicurezza che vi permette di maneggiare gli elementi negativi con estrema attenzione. Invece del lavoro terapeutico sul negativo il counselor opera sul positivo e lo sviluppo del potenziale umano. Il counselor e la terapia del risveglio La grandissima risorsa del counselor olistico la possibilit di utilizzare le tecniche di consapevolezza e di risveglio della coscienza, che pochissimi psicologi e medici conoscono e applicano. Come counselor, potete operare sulla parte sana e consapevole della persona e risvegliare le potenzialit latenti. Nel sogno, invece di affrontare le grandi paure del passato e dell'inconscio, potete aiutare la persona a risvegliarsi nel sogno e diventare consapevoli che la vita reale disponibile e possibile. Quando riuscite a lavorare in meditazione, ossia in stato di consapevolezza globale di voi e della persona che seguite, accade una magia, una sincronicit che apre delle porte, che risveglia forze positive e valori profondi, che apre le porte dell'anima. Dovete essere bravi nella conduzione della sessione, dovete essere in uno stato di grande presenza, dovete portarli in uno stato di meditazione profonda. Voi potete diventare bravi semplicemente anche a far rivedere i sogni delle persone, fargli rivedere gli elementi e farglieli raccontare invitandoli a svegliarsi nel sogno! Noi la chiamiamo la terapia del risveglio. In un sogno medio dove non ci sono grandi paure o problemi la persona lo pu fare quando ha una minima identit di s, se no non lo si pu fare. Allora si pu lavorare con la disidentificazione. Soltanto quando una persona ha una sua identit, ha una sua centratura ed un Io formato.

IL C O D I C E D E O N T O L O G I C O SICOOL
II Codice Deontologico, previsto dall'art. 3 dello Statuto, ha lo scopo di precisare l'etica professionale e le norme a cui il Counselor e Operatore Olistico deve attenersi nell'esercizio della propria professione. Oltre ad essere uno strumento di tutela e di trasparenza dellAssociazione Professionale S.I.C.O.OL., rappresenta al tempo stesso un insieme di indicatori di autoregolamentazione, di identificazione e di appartenenza, per ciascun socio. La SICOOL il Registro Professionale di Categoria che riconosce e rappresenta in Italia le figure professionali del Counselor Olistico e dellOperatore Olistico. E iscritta regolarmente al CNEL Consiglio Nazionale dellEconomia e del Lavoro Organo di consulenza delle Camere del Governo. La SICOOL inoltre registrata presso il COLAP Nazionale Coordinamento Libere Associazioni Professionali

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Art. 3 - Competenza e professionalit Il Counselor Olistico tenuto ad operare nel proprio ambito di competenza professionale, a monitorare la propria formazione attraverso un aggiornamento permanente ed il ricorso alla supervisione. Costituisce illecito deontologico fare uso di titoli riservati ad altre categorie professionali, effettuare dichiarazioni mendaci relativamente alla propria formazione professionale, fare dichiarazioni mendaci nei confronti di ogni altro tipo di professionista.

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di parentela o relazioni affettive e/o sessuali.

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Art. 8 Pubblicazioni didattiche Il Counselor Olistico potr, per pubblicazioni scientifiche, didattiche o di ricerca, fatta salva limpossibilit di identificazione dei soggetti, utilizzare i percorsi realizzati durante la propria prestazione professionale. In ogni caso, i soggetti coinvolti debbono essere messi al corrente delle finalit duso del materiale.

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INDICE GENERALE
INTRODUZIONE GENERALE ............................................................................................................... 2 LA CULTURA PLANETARIA E LEVOLUZIONE UMANA ......................................................... 3 Cultura planetaria ed evoluzione umana .......................................................................................... 3 I creativi culturali ............................................................................................................................... 3 La nuova cultura del benessere globale ............................................................................................ 3 Il paradigma olistico: dalla divisione alla coscienza globale ........................................................... 4 La rivoluzione interiore ...................................................................................................................... 4 LA FUNZIONE CREATIVA ED EVOLUTIVA DEL COUNSELOR OLISTICO ........................ 5 Loperatore e il counselor olistico: una professione interdisciplinare per un pianeta in trasformazione..................................................................................................................................... 5 Lavorare sulla parte sana ................................................................................................................... 6 Il Curriculum Olistico: una rivoluzione nella formazione educativa ............................................ 6 La Scuola Olistica Nazionale CONACREIS per la Salute Globale e la Crescita Umana ............ 6 LE BASI TEORICO-FILOSOFICHE DELLA PSICOLOGIA OLISTICA ........................................ 7 La logica del Counseling Olistico: lavorare globalmente sulla parte sana della persona ............ 7 Coscienza come energia intelligente: la base della guarigione-evoluzione olistica ....................... 8 La consapevolezza di s: il feedback della coscienza ....................................................................... 9 Il riconoscimento profondo dellessere: la presenza empatica ..................................................... 10 Lindividuo come unit e le sue modalit caratteriali ................................................................... 11 Gli strumenti operativi del counselor olistico ................................................................................. 12 Il caso e la sincronicit: una visione di equilibrio .......................................................................... 13 Laccettazione della realt cos com ............................................................................................. 13 Transfert e controtransfert: la logica delle proiezioni................................................................... 14 Il concetto di malattia ................................................................................................................... 16 Counseling come presenza empatica ............................................................................................... 16 Le persone non hanno una percezione globale di s ...................................................................... 18 NEUROPSICOLOGIA: L'UNITA' DI COSCIENZA E I BLOCCHI PSICOSOMATICI .............. 19 Il primo blocco psicosomatico: la chiusura del centro della coscienza ........................................ 19 Riportare tutto al centro dellessere: la I Tavola delle Equivalenze Psicosomatiche ............... 20 La polarit maschile-femminile: la II Tavola delle Equivalenze Psicosomatiche ..................... 21 I tre cervelli e le tre energie psichiche: la III Tavola delle Equivalenze Psicosomatiche ......... 23 La Mappa delle Energie Psicosomatiche Essenziali ...................................................................... 27 Shen: il cuore e l'anima emozionale degli organi ........................................................................... 30 Piacere, paura e inibizione del cervello istintivo ............................................................................ 31 Il cervello limbico degli affetti e dell'amore ................................................................................... 33 LE ENERGIE PSICOSOMATICHE ORMONALI-EMOZIONALI ............................................. 34 Il primo livello psicosomatico .......................................................................................................... 34 Il secondo livello psicosomatico ....................................................................................................... 35 Il terzo livello psicosomatico ............................................................................................................ 36 Il quarto livello psicosomatico ......................................................................................................... 36 Il quinto e sesto livello psicosomatico .............................................................................................. 37 Il settimo livello psicosomatico ........................................................................................................ 38 I GRANDI PERSONAGGI E LE GRANDI SCUOLE DELLA PSICOLOGIA ................................ 38 LA PSICOANALISI DI SIGMUND FREUD .................................................................................... 39 2

La scoperta dellinconscio ................................................................................................................ 39 Il complesso di Edipo ........................................................................................................................ 40 Le varie aree della psiche ................................................................................................................. 41 Il Super Io .......................................................................................................................................... 42 Gli stati di borderline........................................................................................................................ 42 Il Super Io come Giudice Interiore: il condizionamento impiantato nella tua psiche ............ 43 Le basi dellevoluzione psichica: bisogni fisici, affetto e riconoscimento del s .......................... 43 Lanimus, lanima e il mito delleroe .............................................................................................. 46 Gli archetipi e linconscio collettivo ................................................................................................ 47 LOmbra: il lato oscuro della forza interiore ................................................................................. 47 La sincronicit ................................................................................................................................... 48 Testi consigliati: ................................................................................................................................ 49 Lanalisi del carattere ....................................................................................................................... 52 Il corpo e i sette livelli ....................................................................................................................... 53 Testi consigliati: ................................................................................................................................ 57 LA PSICOSINTESI DI ASSAGIOLI ................................................................................................. 58 Lovoide di Assagioli: la prima mappa psichica transpersonale .................................................. 59 Il S personale e il S transpersonale o superiore .......................................................................... 60 Il sogno da svegli ............................................................................................................................... 64 Opere consigliate:.............................................................................................................................. 66 LA PSICOLOGIA TRANSPERSONALE DI MASLOW .............................................................. 67 CARL ROGERS E IL COUNSELING............................................................................................... 67 La nascita del counseling .................................................................................................................. 67 Lapproccio centrato sul cliente ...................................................................................................... 67 Lidentit organismica del bambino ............................................................................................... 68 Counseling come processo di autoconsapevolezza ......................................................................... 68 Il concetto di empatia incondizionata ............................................................................................. 68 Lintegrit del counselor .................................................................................................................. 68 Biografia............................................................................................................................................. 69 Testi consigliati: ................................................................................................................................ 70 LA PSICOLOGIA SISTEMICO RELAZIONALE DI PALO ALTO ............................................ 70 La teoria dei sistemi in psicologia .................................................................................................... 70 Modificando un elemento del sistema si modifica il tutto ............................................................. 72 Mesmer: le radici storiche ................................................................................................................ 72 IL DIALOGO DELLE VOCI DI HAL E SIDRA STONE ............................................................... 74 Le sub personalit ............................................................................................................................. 74 Le parti del Dialogo delle voci...................................................................................................... 74 Lobiettivo del Dialogo delle voci................................................................................................. 76 Opere consigliate:.............................................................................................................................. 80 LA PSICOLOGIA TRANSPERSONALE DI KEN WILBER ......................................................... 81 Opere consigliate:.............................................................................................................................. 89 L'INTENSIVO DI ILLUMINAZIONE DI CHARLES BARNER .................................................. 90 LA PSICOLOGIA NON DUALE........................................................................................................ 91 LA PSICOLOGIA SUFI DI A.H. ALMAAS...................................................................................... 94 PSICOLOGIA DALLE ANTICHE SCUOLE SPIRITUALI..................................................................... 98 Il Vedanta e i cinque corpi dell'essere umano .................................................................................... 98 LA PSICOLOGIA OLISTICA .............................................................................................................. 100 LO SVILUPPO DEL POTENZIALE UMANO .............................................................................. 102 2

IL PROCESSO DI CRESCITA E LE SUE QUATTRO FASI................................................... 104 La consapevolezza dello stato di frammentazione ....................................................................... 104 Decondizionamento e disinquinamento: Il lavoro sul negativo .................................................. 105 Riappropriazione e sviluppo del potenziale umano: Il lavoro sul positivo ................................ 105 La realizzazione di s ...................................................................................................................... 108 PSICOLOGIA DELL'EVOLUZIONE UMANA............................................................................. 111 LA GENESI DEI BLOCCHI PSICOSOMATICI ........................................................................... 111 Lipotesi coscienza: la vita come evoluzione della consapevolezza ............................................ 112 Il concepimento: inizia il viaggio ................................................................................................... 112 Il cuore della Mamma la vita del bimbo .................................................................................... 113 Il periodo intrauterino .................................................................................................................... 114 La densit energetica ...................................................................................................................... 115 Traumi e tensioni intrauterine ....................................................................................................... 116 Il contatto o il non-contatto intrauterino ...................................................................................... 117 Il primo blocco psicosomatico: la percezione intrauterina di non essere amati ....................... 119 Il parto e la drammatica situazione di molti reparti di ostetricia .............................................. 119 Nascite premature o forzate ........................................................................................................... 120 La fase orale..................................................................................................................................... 121 Limprinting: il principio del condizionamento ........................................................................... 122 LEVOLUZIONE UMANA E LA FORMAZIONE DEI CARATTERI ....................................... 123 Il carattere orale: il buco affettivo ............................................................................................. 127 Il carattere masochista: linibizione alla libert ...................................................................... 129 Il tratto nevrotico: iperreattivit da stress e incapacit di relax ............................................ 134 Il carattere psicopatico: la sfida alla vita .................................................................................. 135 Il piacere .......................................................................................................................................... 137 I caratteri e la sessualit: il rigido, il narcisista e listerico ......................................................... 139 Le pi comuni tipologie .................................................................................................................. 142 Lo schema generale della struttura della personalit .................................................................. 143 I caratteri e le energie psicosomatiche essenziali ......................................................................... 144 La contrattura del diaframma ....................................................................................................... 151 Le ricerche sulla coerenza e la sincronizzazione cerebrale ......................................................... 152 SCHEMA SINTETICO DEI CARATTERI PSICOSOMATICI ...................................................... 153 I tre fattori che determinano un carattere: genetica-epigenetica, condizionamenti e animacoscienza........................................................................................................................................... 153 PERIODO FETALE: LA STRUTTURA GENETICA, MATERNA E ANIMICA ................. 153 L'influenza genetica-epigenetica.................................................................................................... 153 Lanima e lipotesi coscienza...................................................................................................... 154 I condizionamenti materni ............................................................................................................. 154 I TRE CARATTERI PSICOSOMATICI ALLA NASCITA ...................................................... 154 La struttura fisica-istintiva e il cervello rettile ............................................................................. 154 La struttura emozionale-affettiva.................................................................................................. 155 La struttura nervosa-psichica ........................................................................................................ 155 LO SCHEMA UNIFICATO DEI CARATTERI PSICOSOMATICI ....................................... 156 FUNZIONALI (FLUIDI E INTEGRATI) E PATOLOGICI (RIGIDI E CONDIZIONATI). 156 Le due polarit fisiche - istintive.................................................................................................... 156 Le due polarit emotive .................................................................................................................. 157 Le due polarit mentali .................................................................................................................. 157 I caratteri patologici condizionati e rigidi .................................................................................... 157 2

Dalla patologia ai caratteri fluidi................................................................................................... 157 Dal condizionamento anale al condizionamento allesplorazione .......................................... 157 Dal complesso di Edipo alla relazione affettiva ............................................................................ 158 L'APPROCCIO OLISTICO AL COUNSELING ............................................................................... 158 LA PRESENZA EMPATICA ............................................................................................................ 158 La presenza empatica come stato di consapevolezza globale di noi e dell'altra persona ......... 158 L'intensivo di illuminazione di Charles Berner ........................................................................... 159 La direzione ..................................................................................................................................... 161 Lintenzione ..................................................................................................................................... 161 Lo stare con quello che trovi ...................................................................................................... 163 Il significato di counseling e il lavoro su di s............................................................................... 165 La modalit tecniche di incontro: pubblicit, parole chiave, correttezza ................................. 166 Il pagamento e il problema del denaro ......................................................................................... 168 Il setting minimo ............................................................................................................................. 169 Limmagine professionale .............................................................................................................. 169 Lambiente di lavoro: essenziale, accogliente e personale .......................................................... 170 LA RELAZIONE CON LA PERSONA (IL CLIENTE) ................................................................ 172 La relazione con il cliente ............................................................................................................... 172 Non c una seconda occasione per avere una buona prima impressione ............................. 172 Empatia e rispecchiamento: la bolla psichica della persona ................................................... 173 Leggere empaticamente la persona oltre i giudizi ................................................................... 174 Transfert e controtransfert: il gioco incrociato delle proiezioni ................................................ 175 La scheda di crescita personale ..................................................................................................... 179 Le domande esistenziali .................................................................................................................. 182 La logica dei primi incontri ............................................................................................................ 183 Il vero e il falso dei problemi .......................................................................................................... 185 La direzione esterna e interna ....................................................................................................... 186 Il progetto di crescita .................................................................................................................. 186 Valutazioni e aspettative nel progetto di crescita..................................................................... 187 Motivi per cui il counselor non deve dare consigli ....................................................................... 188 Il Mito di Kirone: il counselor non un perfetto ......................................................................... 189 Trasparenza e sincerit .................................................................................................................. 190 Il lavoro sull'identit ....................................................................................................................... 191 PRIMA SESSIONE DI COUNSELING ........................................................................................... 192 SIMULATA DI UNA SESSIONE DI COUNSELING ....................................................................... 194 LE BASI DEL COUNSELING .......................................................................................................... 197 Il counselor, il cliente e lincontro ................................................................................................. 197 I limiti etici e deontologici del counseling e la psicoterapia ........................................................ 198 Sviluppo delle potenzialit umane e percorso di crescita ............................................................ 200 Il rapporto........................................................................................................................................ 200 Le tecniche ....................................................................................................................................... 201 Il piano di crescita ........................................................................................................................... 201 Ogni incontro unico e irripetibile ............................................................................................... 203 LUSO DELLE TECNICHE DI MEDITAZIONE PER IL COUNSELING OLISTICO........................ 207 La tecnica dei sette suoni ................................................................................................................ 210 La meditazione Chakra Breathing ................................................................................................ 210 La meditazione Nataraj .................................................................................................................. 211 La meditazione Vipassana.............................................................................................................. 211 2

La meditazione Nadabrahma......................................................................................................... 213 La meditazione Kundalini .............................................................................................................. 214 La meditazione Dinamica ............................................................................................................... 216 IL PERSORSO DI CRESCITA SPIRITUALE E I DISTURBI DELLIDENTIT.................... 216 Il persorso di crescita e i disturbi dellidentit............................................................................. 216 Caratteristiche di costituzione e condizionamenti ....................................................................... 217 Libert e necessit ........................................................................................................................... 218 La forza interiore ............................................................................................................................ 218 Comprendere lidentit come forza interiore e libero pensiero ................................................. 219 Basta illusioni religiose: risvegliare la coscienza della realt...................................................... 220 Credere o sperimentare. Le ideologie uccidono la coscienza di s ............................................. 221 I grandi Illuminati erano dei ribelli .............................................................................................. 222 Cambiare la direzione del problema ............................................................................................. 222 ELEMENTI DI PSICOPATOLOGIA .................................................................................................. 224 ANSIA, ANGOSCIA, PAURA E PANICO ...................................................................................... 224 FOBIE, OSSESSIONI E COMPULSIONI ...................................................................................... 233 PSICOSI E NEVROSI ........................................................................................................................ 234 LA DEPRESSIONE ............................................................................................................................ 235 MANIA ED ECCITAMENTO MANIACALE ................................................................................ 237 LA SCHIZOFRENIA: ALLUCINAZIONI E DELIRI ................................................................... 239 Ampliamenti al riconoscimento e trattamento delle patologie ................................................... 241 L'ENNEAGRAMMA: RELAZIONI E DIALOGO DELLE VOCI......................................................... 245 Un'essenza tante personalit .......................................................................................................... 247 Lamore............................................................................................................................................ 247 Il terreno e la cultura ...................................................................................................................... 247 Un modello grafico .......................................................................................................................... 248 LEnneagramma come tipologia di personalit ........................................................................... 250 Gurdjieff: essenza e personalit .................................................................................................... 252 Il nucleo base: essere riconosciuti per quello che siamo .............................................................. 254 Consapevolezza, Ego Consapevole e Visione Lucida ................................................................... 258 Ampliare la nostra personalit ...................................................................................................... 258 L'ANALISI OLISTICA DEI SOGNI.................................................................................................... 260 L'ANALISI DEI SETTE LIVELLI DEL SOGNO .......................................................................... 261 IV livello: i Sogni Mentali ............................................................................................................. 262 I sogni che non hanno senso: la vita inutile .................................................................................. 262 V livello: i Sogni Spirituali............................................................................................................ 263 I sogni lucidi..................................................................................................................................... 263 I sogni di vite passate ...................................................................................................................... 264 I Sogni Illuminati di VI livello ...................................................................................................... 264 I Sogni Infiniti di VII livello ......................................................................................................... 265 L'INTERPRETAZIONE OLISTICA DEL SOGNO ...................................................................... 265 L'interpretazione simbolica soggettiva e oggettiva ...................................................................... 265 Ologrammi della realt................................................................................................................... 265 La mente virtuale ........................................................................................................................ 265 Entrare coscientemente nel sogno: l'ologramma onirico ............................................................ 266 Non forzare mai la persona! Accettarne i limiti e le paure ......................................................... 266 Infrangere i tab alle radici della coscienza: la porta virtuale del cambiamento ................. 267 L'analisi del tono emozionale ......................................................................................................... 267 2

Lasciare andare l'inconscio... ......................................................................................................... 268 L'analisi delle parti del sogno: il s osservante, l'io e le sub-personalit ................................... 268 Pericoli del lavoro sul sogno ........................................................................................................... 269 Il counselor e la terapia del risveglio ............................................................................................. 270 IL C O D I C E D E O N T O L O G I C O.......................................................................................... 270 SICOOL ................................................................................................................................................... 270 Art.1 Accettazione ........................................................................................................................ 270 Art. 2 Principi etici ....................................................................................................................... 271 Art. 3 - Competenza e professionalit ........................................................................................... 271 Art 4 Rapporti con il cliente........................................................................................................ 271 Art. 5 Presa in carico ................................................................................................................... 271 Art 6 Correttezza professionale .................................................................................................. 271 Art. 7 Segreto professionale ........................................................................................................ 272 Art. 8 Pubblicazioni didattiche ................................................................................................... 272 Art. 9 - Rapporto con colleghi ........................................................................................................ 272 INDICE GENERALE............................................................................................................................... 273

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