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Progetti

Maria Chiara Torricelli Parlando con Jean Bernard Mothes, ciata in cotto che si piega, si curva, si La torre tecnica
si staglia sullo sfondo
giovane collaboratore del Renzo Piano fende dando luogo a spazi interni ed delle preesistenze
Building Workshop, responsabile del esterni, gallerie e piazze. del centro di Lodi.
cantiere di Lione, mi colpì come egli Nel rapporto fra concezione e realizza-
ammirasse la capacità di Renzo Piano zione, Renzo Piano lavora sulla strada
di cogliere,in una sintesi,un luogo fisico avviata da Paxton, la strada di Jean
ed un contesto sociale e, disegnando, Prouvé e di Peter Rice: la verifica con-
pensarvi il progetto e il suo prendervi tinua sul piano tecnico,il dettaglio come
corpo. Alla Cité Internationale di Lyon luogo del lavoro interdisciplinare. E così
sull’ansa del Rodano,in Nuova Caledo- un dettaglio che chiarisce il funziona-
nia fra il vento e l’Oceano Pacifico, a mento di un involucro o di una tenso-
Lodi nel centro operoso di una città del struttura caratterizza l’opera più che
Nord Italia, il progetto smorza ogni in- non la composizione dei suoi volumi
tenzionalità programmatica, ogni vo- A Lodi come a Lione,della piazza come
lontà di imposizione di forme per fare della galleria, è più facile ricordare per
attenzione al modo in cui programma e primi il colore e la testura dei materiali,
che non i cilindri dell’auditorium e dei
renzo piano building workshop volumi tecnici di Lodi, o i parallelepi-
pedi dalle coperture voltate di Lione.

Banca Popolare Talvolta sembra, semmai, che manchi,


rispetto ai canoni percettivi più comuni,
una scala intermedia che accompagni
di Lodi dal dettaglio all’insieme: è la ripetizione
di un dettaglio, di una profilo in terra
cotta, di un giunto ferma vetro che
guida la percezione.
Accanto alla rilevanza data al procedi-
forme si applicano alla creazione di un mento costruttivo,appare evidente l’im-
ambiente fruibile per chi vive e chi la- portanza, nella cultura del progetto di
vora. L’architettura come fatto sociale, Renzo Piano, delle strategie operative
che si sviluppa a partire dalla volontà di attraverso le quali il progetto coniuga
una committenza (a Lodi, “un’azienda requisiti del cliente e della collettività,
che sceglie di aprire il proprio territorio officina e mestiere dell’architetto, inge-
al verde e alla circolazione dei passanti”), gneria e industria.
che coinvolge diverse competenze e di- Vicino alla stazione ferroviaria, in una
versi mezzi produttivi, si fa senza troppe zona precedentemente destinata a de-
teorie,cercando piuttosto i modi opera- posito granario e occupata dal com-
tivi attraverso cui realizzarsi. Il rapporto plesso caseario della Polenghi Lom-
che Renzo Piano attua fra programma, bardi, il nuovo complesso della Banca
procedimento costruttivo e idea proget- Popolare di Lodi doveva combinare esi-
Collocazione urbana tuale si manifesta all’origine; difficile è genze promozionali private e pubblici
dell’intervento. cogliere gerarchie e sequenze. L’am- vantaggi. L’idea progettuale, messa a
biente si realizza con i materiali concreti punto con Giorgio Grandi eVittorio Di
che il progetto elabora: colore o traspa- Turi, è quella di un isolato urbano che
renza, leggerezza o terra cotta. Il proce- gradualmente scopre il suo spazio in-
dimento costruttivo, il componente, il terno. In questo, dei corpi cilindrici ri-
giunto,nel loro organizzarsi (ripetizioni, cordano per forma e colore gli antichi
alternanze, cesure), emergono alla per- silos del grano della zona.“Con ironia,
cezione visiva dell’insediamento prima lavorando con i responsabili della
ancora dell’articolazione di forme e vo- Banca, abbiamo affidato a due di questi
Fotografie lumi. Sembra non sia lo spazio ad essere corpi il ruolo di caveaux” (R. Piano
E. Cano, S. Ishida costruito, rivestito, coperto; è una fac- “Giornale di bordo”,Passigli editori,Fi-

4 CIL 71 5 PROGETTI
Il fronte uffici sulla strada
perimetrale dell’isolato.

Pianta livello +1.

La piazza coperta fra Schizzo dell’idea


l’auditorium e gli uffici. di progetto.

6 CIL 71
renze 1997, p. 188). Un terzo costituisce Nella pagina a fianco:
sistema di sospensione
un volume tecnico, mentre quello più della copertura
grande e più centrale è l’auditorium. della piazza.
Il progetto è stato iniziato nel ‘91 e l’au- La scala interna
ditorium sarà terminato alla fine del ‘99, con i gradini di vetro.
con ritardo sui tempi previsti, come or-
mai è inevitabile nel contesto procedu-
rale precario che connota, nel nostro
Paese, la traduzione in realtà dei pro-
getti: la città, che dà le regole urbanisti-
che, ha osteggiato a lungo la proposta di
inserimento del grande complesso ban-
cario nel cuore del piccolo centro citta-
dino. Per evitare la separazione fra quar-
tiere direzionale e città,linee di penetra-
zione dal fronte dell’isolato convergono
verso la grande piazza interna, alberata
in parte e in parte coperta con una ten-
sostruttura fatta di lastre di vetro sospese
fra cavi e pendini di acciaio, con un
giunto ferma vetro che costella il cielo
trasparente.
Le strutture di acciaio della copertura Attacco del cornicione.

sono state messe a punto dalla Eiffel di


Parigi. Il progetto del rivestimento in
cotto delle facciate è stato tradotto in
prototipo, e poi in produzione, dalla
azienda Il Palagio, che lavora le terre to-
scane imprunetine.
Dodici mattonelle estruse e scanalate,
componendosi in quattro su tre file, for-
mano il pannello della seconda pelle de-
gli edifici, sorrette da una sottostruttura
in acciaio inox; parimenti composti e
Il coronamento
supportati, ma con diverso tipo di anco- della facciata
raggio, dei listelli in cotto realizzano i con il cornicione
pannelli grigliati che, quando davanti vetrato.

agli infissi,fungono da brise soleil;in que-


sti, dei pezzi speciali raccordano la se-
conda pelle con la parete retrostante in
corrispondenza dell’imbotte dell’in-
fisso. La parete retrostante è rivestita da
un cappotto, per cui l’insieme funziona
come una facciata ventilata e isolata.
Il coronamento di copertura è risolto
con lo sporto di una cornice in vetro
stratificato e temperato che aggetta sor-
retta da mensole in acciaio e crea un pas-
saggio leggero,appena verde,fra il rosato
del cotto e l’azzurro del cielo. L’attacco
Dettaglio del pendino
a terra non è trattato in modo specifico: e del boma
il rivestimento si interrompe a qualche della copertura vetrata.

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TIPO A centimetro dal suolo scoprendo l’into- La piazza interna
coperta, con a destra
naco giallo che copre il cappotto. Sul il volume cilindrico
lungo fronte degli uffici dei tagli inter- dell’auditorium.
rompono la cortina in cotto,arretrandosi
TIPO B
e ancora mostrando la finitura a into-
naco. Sempre su questo fronte risaltano
evidenti, nella lunga prospettiva della
TIPO F TIPO E ASSE MODULARE TIPO D facciata, le coperture a falde in metallo e
vetro e, insieme, i timpani delle pareti di
copertura e qualche corpo tecnico la cui
presenza non è del tutto risolta.
Che si tratti di una seconda pelle è vo-
lutamente ostentato.In corrispondenza
degli ancoraggi del cornicione, degli
ancoraggi della tensostruttura della co-
pertura della piazza, così come nelle
facciate dei corpi parallelepipedi e cir-
colari, la seconda pelle si interrompe
per lasciare al supporto di parete la sua
TIPO C TIPO G ASSE MODULARE TIPO H funzione strutturale.
Anche all’interno lo spazio è caratteriz-
zato da materiali tradizionali raffinata-
Abaco dei pannelli La facciata in cotto
mente interpretati: gli arredi degli uffici
di rivestimento di facciata: degli edifici per uffici.
tipo F grigliato intermedio in legno e metallo, gli intonaci chiari, i
tipo E grigliato laterale grandi affacciamenti vetrati e la leggera
tipo C pannello pieno
tipo G brise soleil.
scala con i gradini dalle alzate e dalle pe-
date vetrate come nello storico Padi-
Abaco dei pannelli
glione del vetro di Bruno Taut. ¶
di rivestimento di facciata.
Sezione a livello copertura.

SEZIONE LIV. COPERTURA PROSPETTO LIV. COPERTURA Scheda tecnica


Banca Popolare di Lodi (1991-92)
Elemento speciale a Z di
supporto ultimo pannello in Progetto: Renzo Piano La copertura
Elemento di cornice Elemento di cornice profilato di acciaio inox Building Workshop della piazza interna.
Vetro stratificato Design team: G. Grandi (arch. responsabile)
Vetro stratificato temperato e temperato con: A. Alborghetti,V. Di Turi,
C. Manfreddo, F. Santolini,
John Breshears, C. Brizzolara,
Scossalina in G. Fascioli, E. Fitzgerald, C. Hayes,
alluminio preverniciato M. Howard, P. Maggiora, H. Peñaranda,
Scossalina metallica
Intonaco con ciclo ai silicati A. Sacchi, S. Schäfer,V. Tolu
CAD: S. D’Atri, G. Langasco
Pannello speciale
tipo U Strutture: M.S.C., Milano
Eiffel, Parigi
Impianti: Manens Intertecnica,Verona
Asse pannelli Acustica: Müller BBM, Monaco
Illum.ne: P. Castiglioni, Milano
Pannello modulare Grafica: P. Cerri, Milano
tipo C
Aggancio di sospensione
principale in acciaio inox Auditorium Banca Popolare di Lodi (1991)
Progetto: Renzo Piano
Building Workshop
Pannello tipo C
Design team: D. Hart (arch. responsabile)
Struttura di sostegno in con: G. Grandi (arch. associato),
tubolare di acciaio inox
Profilo Halfen già predisposto A. Alborghetti,V. Di Turi,
S. Giorgio-Marrano
Tassello di ritegno meccanico
Strutture: M.S.C., Milano
Fissaggio di supporto in Ing. mecc.: Technion, Lecco
profilato di acciaio inox
Acustica: Müller BBM, Monaco
Illum.ne: P. Castiglioni, Milano La piazza interna
Grafica: P. Cerri, Milano davanti all’auditorium.
Fianco di supporto in
Cielino in cotto profilato di acciaio inox
Piatto in acciaio inox brunito
Pannelo tipo “F”

10 CIL 71 11 PROGETTI
Piatto in acciaio inox brunito
Fianco di supporto in piatto di acciaio inox

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