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STEFANO APUZZO

STEFANO CARNAZZI

BIMBO BIO
DA 0 A 10 ANNI
MANUALE PER DIFENDERLO
© 2005 Stefano Apuzzo, Stefano Carnazzi
© 2006 Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri

Quest'opera è rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione-Non


commerciale-Non opere derivate.
Introduzione
Per il testo integrale della licenza si veda:
http://www.creativecommons.it/Licenze/LegalCode/by-nc-nd
http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/ (originale inglese) Come difendere i bambini dai veleni. Tutti.
direttore editoriale: Marcello Baraghini Il mondo è colmo di inquinamento, la televisione riversa immagini
www.stampalternativa.it terrificanti, e la sensazione di essere accerchiati da rischi per la nostra
redazione@stampalternativa.it salute, il nostro equilibrio, s’insinua subdola nella vita quotidiana...
I più esposti, i più indifesi, sono i più piccoli.
Ecoalfabeto
Le fondamenta per una crescita armonica si rinsaldano innanzitutto
collana diretta da Stefano Carnazzi
con un’approfondita conoscenza degli elementi che possono turbarla, e
Stampa poi mettendo in atto tutte le contromisure: efficaci, sane, dolci.
Graffiti – Roma In questo libro abbiamo esaminato alcuni dei temi che suscitano più
preoccupazione, offrendo una guida pratica con strumenti utili, libri
e link, per affrontarli consapevolmente.
Fritjof Capra, autore per questi tipi di Ecoalfabeto. L’orto dei bam-
Ecoalfabeto – i libri di Gaia
bini, introdusse ne Il Tao della fisica l’idea di «partecipazione inve-
Per leggere la natura, diffondere nuove idee, spunti inediti e originali. Spie-
ce di osservazione». Tutto è connesso, l’ambiente a noi, una genera-
gare in modo accattivante, convincente. Offrire stimoli per la crescita perso-
zione all’altra.
nale. Trattare i temi della consapevolezza, dell’educazione, della tutela della
I bambini imparano a crescere. Noi impariamo a difenderli.
salute, del nuovo rapporto con gli animali e l’ambiente.
S.C. e S.A., febbraio 2006

i libri di con il contributo di

Le emissioni di CO2 conseguenti


alla produzione di questo libro sono
state compensate dal processo
Gaia Animali & Ambiente di riforestazione certificato
Impatto Zero®

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In pancia
Il tao produsse l’uno
l’uno produsse il due
il due produsse il tre
il tre dette vita a tutti gli esseri
tutte le cose han sulle spalle l’ombra
e tra le braccia portano la luce
ma l’infinito spirito le placa.

Lao Tse
Tao Te Ching (a c. di A. Castellani)
Tutte le coccole per la mamma Gli aspetti più rilevanti dei rimedi omeopatici, ovvero la capacità
di stimolare le reazioni dell’organismo, la non tossicità nonché la
Fare esercizi di respirazione. Non fumare sigarette. Scegliere i cibi facilità di assunzione e di assimilazione, rendono l’omeopatia te-
da agricoltura biologica. Evitare tutti i farmaci non indispensabi- rapia d’eccellenza per questa delicata fase della vita della donna.
li… La gravidanza è il momento giusto, per concedersi tutto ciò Pulsatilla 7 CH: 5 granuli prima di dormire nelle ultime due set-
che di più sano la vita può offrire. timane di gestazione in caso di posizione podalica del feto; da uti-
Come si pongono le basi di uno sviluppo armonico? Ecco cosa lizzare ogni mezz’ora durante il travaglio in caso di assenza di con-
“prescrive” la scienza della dolcezza. trazioni efficaci.
Ascoltare Claude Debussy, i Nocturnes (1899) e i Préludes (1910); Actea racemosa 9 CH: 5 granuli al dì per ridurre l’ansia e favori-
Erik Satie, le Gymnopédies (1888; aveva ventidue anni, quando le re il parto nelle ultime due settimane di gestazione e ogni mezz’o-
compose…); Frédéric Chopin, i Nocturnes e l’avvincente Berceuse ra durante il travaglio.
(1846, cascata di note iridescenti su un’invariabile battuta); e Caulophyllum 5 CH: 5 granuli in presenza di falsi dolori nottur-
Ludwig van Beethoven, le Diabelli Variations, 33 variazioni com- ni che si trasmettono agli arti inferiori. Viene utilizzato anche per
poste a mo’ di sfida su un tema, splendido esempio di quanto è rendere soffice il collo dell’utero e favorirne la dilatazione.
bello crescere e arricchirsi a partire da un inizio germinale… Arnica 200 CH: un tubo dose prima di andare in ospedale o all’i-
…stimolano l’intelligenza. nizio del travaglio e un altro prima del parto, per la sua azione an-
Vedere Microcosmos, il popolo dell’erba (prodotto da Jacques Per- tiemorragica e tranquillizzante.
rin, regia dei biologi e fotografi Claude Nuridsany e Marie Peren- La floriterapia, con la sua azione di sblocco sull’energia psichica,
nou, Francia/Svizzera/Italia 1992-1996), Profondo blu, benvenuti può contribuire a rafforzare la personalità e l’autostima della fu-
in un altro mondo (un viaggio fantastico negli oceani di tutti i con- tura mamma. Tra i Fiori di Bach troviamo alcuni validi aiuti per
tinenti, regia di Alastair Fothergill e Andy Byatt e prodotto dalla le donne incinte.
Bbc, 2003), e Genesis (dagli autori di Microcosmos, 2005), spetta- Mimulus: è il fiore per le paure di eventi noti, particolarmente in-
colare viaggio per immagini liquide verso le origini della vita... dicato nelle ultime settimane di gestazione, contro la paura del
...sono calmanti, proiettano nella dimensione della conoscenza dolore e del parto.
tranquilla. Agrimony: è indicato per le donne che tendono a nascondere le
Ma soprattutto star bene, sentirsi bene, curarsi dolcemente sono loro paure e preoccupazioni per l’evento ormai prossimo, mini-
condizioni indispensabili per il benessere psicofisico della mam- mizzandole o lasciandole soffocare.
ma. E del bambino. Red Chestnut invece si può usare in caso di apprensione, quando
Le medicine complementari offrono un nuovo approccio alla salute la futura mamma si preoccupa eccessivamente delle condizioni di
e un vasto ventaglio di rimedi, di cure e di coccole terapeutiche. Par- salute del bambino.
liamo di omeopatia, floriterapia, terapie naturali. Rescue remedy: è il rimedio d’eccellenza per il travaglio e il parto

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da utilizzarsi puro, nella dose di 4 gocce sublinguali anche ogni ventre all’altezza del 2° chakra per circa mezz’ora, immaginan-
mezz’ora. Provvede affinché il sistema energetico della donna do il bambino avvolto nella luce.
non si disintegri, stimolando l’organismo a reagire in modo po-
sitivo e adeguato.
Scleranthus, il fiore dell’equilibrio, è utile in caso di nausee mat- C’è un libretto che è una gioia. Appartiene a una sorta di
tutine durante la gravidanza. ‘collana’ inaugurata con Cinquanta semplici coccole per far-
Walnut, il fiore della centratura, aiuta ad affrontare e ad accettare ti felice. Piccola guida per rilassarsi, ringiovanire e prendersi cura di
in modo positivo il cambiamento che si manifesta nel corpo del- se stessi. Anche gli studi psicologici hanno dimostrato che l’amo-
la donna. Sarà utile anche ai neonati durante la prima settimana re e le coccole che un bambino riceve nel suo primo anno di vi-
dopo la nascita, aiutandoli ad adattarsi alla vita extra-uterina. ta costituiscono il fondamento del suo futuro benessere psicofi-
Tra gli oli essenziali, ricordiamo quello di melissa, che aiuta a sico e della sua autostima. Questo manuale raccoglie una serie di
calmare il vomito e le nausee. Si diluisce in un olio vettore, per consigli per preparare semplici rimedi naturali per i problemi più
esempio quello di mandorle dolci, prima di usarlo in massaggio comuni del neonato; esercizi per farlo rilassare e addormentare
dolcemente; speciali massaggi per farlo crescere più sano e robu-
o frizione. Gli oli essenziali dalle note morbide e profumate di
sto; massaggi prenatali per creare un legame col bambino prima
rosa, lavanda e gelsomino rilassano e rasserenano. Ricordiamoci
della nascita.
di non superare 3, 4 gocce di essenza, da diluire nell’acqua del
Karyn Siegel-Maier, 50 Semplici coccole per far felice il tuo
bagno. L’incenso, meglio di no: fa aumentare il Pm10 all’inter-
bebè, Edizioni Il Punto d’Incontro, 2004
no delle stanze.
La fitoterapia consiglia il magnesio biologico in caso di nausea
e come rinforzante del sistema nervoso.
Secondo la medicina ayurvedica, la donna incinta ha bisogno di
@ Un grande compendio online di medicina olistica, con mi-
gliaia di articoli sulle medicine complementari ordinati in
sezioni e rubriche. In ‘mamma e bimbo’ si legge come riportare il
sostanze nutritive specifiche, e a tal fine sono stati creati dei ra- proprio organismo in equilibrio dopo il parto, recuperare l’armo-
sayana, rimedi naturali a base di piante e minerali, apposita- nia e infonderla nel piccolo, affrontare serenamente il suo accudi-
mente per il periodo della gravidanza (si trovano nelle erbori- mento, con diversi consigli sull’alimentazione e la nanna. La sezio-
sterie specializzate in Ayurveda). ne informativa è collegata a LifeGate Clinica Olistica, il centro per
Infine, considerando la cristalloterapia, l’agata, per la sua carat- la medicina complementare a Milano, dove concretamente medici
teristica forma a uovo è particolarmente adatta a proteggere la specialisti effettuano trattamenti, corsi e terapie.
madre e il feto durante la gravidanza. L’agata svolge infatti una www.lifegate.it/salute
funzione simile a quella dell’aura umana, perché protegge l’in-
tero organismo e perché ha un effetto stabilizzante e armoniz-
zante sulla salute. Nell’antichità si usava appoggiare un’agata sul

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Al telefono coi genitori stimolano e plasmano il sistema neuro-sensoriale del bambino in
formazione. Da recenti studi è stato verificato che tali vibrazio-
Ogni mamma in attesa sa intuitivamente ciò che gli scienziati ni hanno proprietà sinaptogeniche: la voce paterna sollecita pre-
hanno solo recentemente dimostrato: che il bimbo è un individuo valentemente le connessioni neuronali del tronco e degli arti in-
sensibile, riconosce la sua voce, ed è capace di creare un forte le- feriori mentre quella della madre consente l’attivazione senso-
game con i genitori. motoria della parte superiore del torace e del capo.
Fin dal quarto mese di gestazione il nascituro, con l’apparato udi- La voce femminile e quella maschile sono, quindi, richiami allo
tivo ben formato, stabilisce uno schema percettivo del mondo sbocciar della vita.
esterno: se i messaggi inviati dai genitori sono amorevoli, si può «Se la donna porta nel suo grembo il figlio, il padre lo porta nel
suo cuore e nella sua mente... La paternità non è un involucro
stabilire un «dialogo». Suggeriamo allora le chiacchiere quotidia-
vuoto e formale, ma lo diventa solo se privata del tessuto di rela-
ne, la lettura della favola preferita e delle filastrocche, non solo
zioni umane su cui poggia e cresce» scrive Gino Soldera, docente
con la mamma ma anche col papà e gli eventuali fratellini.
di Psicosomatica all’Accademia Nazionale di Scienze Igienistiche
Attraverso questo speciale «telefono ombelicale» mamma e bimbo
e Naturali Galileo Galilei di Trento. Sì, perché anche il padre «fa»
possono gustare insieme della buona musica, un metodo eccellente
gravidanza, travaglio e parto: accarezza il pancione, parla al bam-
per comunicare sensazioni di gioia al nascituro.
bino, ma soprattutto deve donare sostegno e protezione. E anche
Simili metodologie permettono di esplorare l’esperienza emozio- nell’uomo, durante la gravidanza della sua donna, avviene un
nale interiore della gravidanza riportandola nella giusta luce, aiu- cambiamento ormonale: c’è una diminuzione di testosterone e un
tando le future mamme ad affrontare l’attesa non come un qual- aumento di ossitocina. Il messaggio che questi ormoni gli manda-
cosa che deve essere sopportato, ma come un’opportunità di cre- no è: «ammorbidisciti». Questo può indurlo a sentimenti di soli-
scita personale. tudine che è bene comunicare alla propria compagna. In questi
Comunicare i propri stati d’animo è fondamentale per il buon momenti è fondamentale che entrambi i genitori mettano in chia-
equilibrio della coppia e per trasmettere al bambino una benefica ro quali sono le aspettative, le paure, e soprattutto le emozioni di
sensazione di protezione. La coppia è il primo esempio di relazio- questo magico evento.
ne che si dà al piccolo. Il primo, e il più importante... una donna
che si sente capita, sostenuta, accudita, protetta e amata, vivrà una
gravidanza più felice e serena e trasmetterà inconsciamente al E se il nostro distacco dalla natura fosse il riflesso del di-
bimbo queste sensazioni ed emozioni di gioia – sia psichicamen- stacco raggelante e violento del piccolo dalla madre? Gli
te, con i suoi pensieri, che chimicamente, con gli ormoni che pro- Yequana, indios dell’Amazzonia venezuelana, ci insegnano co-
durrà in questo stato di benessere. me allevare i bambini felici tenendoli in braccio e a stretto con-
Il periodo prenatale è accompagnato da un «corredo sonoro»: le tatto con genitori, parenti e amici nei primi anni di vita. Il mes-
voci della madre e del padre sono importanti, le loro vibrazioni saggio che permea ogni comunicazione con loro può diventa-

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re: “Benvenuto tra noi, riconosciamo il tuo valore”. Praticare il anche secondo studi pionieristici: senza la forza di gravità, sen-
continuum vuol dire permettere al bambino di riconnettersi – za la prima arida boccata d’ossigeno al primo respiro, si evite-
anche noi, noi tutti – alla madre… e a madre natura. rebbero lesioni a delicatissime zone del cervello. Certo è più na-
Jean Liedloff, Il concetto del continuum, Edizioni La Meridia- turale per il bambino, che passa dal liquido amniotico all’acqua
na, 2005 della vasca, e meno traumatico per la mamma, che rilassa la
muscolatura facilmente rendendo meno dolorose le contrazio-

@ Un passo coerente verso una maggior naturalità è il ri-


torno al parto in casa: conferma, simbolica e pratica, di
quanto questo evento sia normale, naturale, fluente col codice
ni, fa meno fatica per la minor forza di gravità, e ha un parto
più breve grazie all’azione di massaggio dell’acqua stessa. Il par-
to in acqua va eseguito in strutture adeguate con personale pro-
della vita. Madre e figlio si trovano fin dall’inizio nel proprio fessionalmente preparato, come avviene nei circa 35 ospedali
ambiente e, per il padre, niente orari di visita. Essenziale per un attrezzati in Italia. La vasca è di vetroresina, con dimensioni che
parto in casa è la garanzia di una buona assistenza per madre e permettano alla partoriente di muoversi e all’ostetrica di ese-
figlio; una buona occasione per la madre della madre di prepa- guire tutti i controlli. La temperatura dell’acqua è costante, sui
rarsi al nuovo ruolo di nonna, mentre è importantissima la 37°C, con un ricambio continuo.
scelta dell’ostetrica. Ecco le domande da porsi per pianificare Ricorrere al parto in acqua può rivelarsi un’ottima scelta, in
un parto in casa: si prevede un parto normale? La donna è si- particolare per quelle donne che si sentono già orientate verso
cura della sua decisione, cioè ha scelto lei o s’è fatta convincere una scelta olistica, alla quale non rinunciare in uno dei mo-
da qualcuno? C’è un’ostetrica disponibile prima e dopo il mo- menti più memorabili della propria vita. Online – a cura del-
mento del parto, sicuramente? E l’ostetrica si è già occupata l’associazione Mammole che ha ricevuto il Mercurio d’Oro nel-
con successo di molti parti? È esperta nella rianimazione di l’ambito del premio “Civiltà Del Lavoro 1997” della regione
neonati (per ogni evenienza dovrebbe essere comunque in gra- Lombardia – si trovano gli indirizzi aggiornati di tutte le strut-
do di mettere in pratica le misure di rianimazione)? È disponi- ture ospedaliere italiane attrezzate, informazioni, consigli, indi-
bile un pediatra che faccia visite a domicilio? C’è una clinica cazioni.
raggiungibile in venti minuti? www.partoinacqua.it
Se invece controindicazioni di salute o il difficile reperimento
di un’ostetrica libera professionista, gli spazi in casa ridotti o…
le pareti sottili consigliano di recarsi in clinica, si può optare
per un parto in acqua. L’ambiente sonoro attutito, morbido,
acqueo del grembo materno trova la sua foce più naturale nel-
l’elemento d’origine della vita stessa. Come luogo in cui venire
alla luce garantirebbe al bambino un «tuffo» ideale nella vita,

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0-1 anno
La natura ha dato alla madre le mammelle,
fonti che sgorgano, preparando in anticipo
il nutrimento per i piccoli che devono nascere.
La natura ha dato alla terra, la più antica
e la più fertile delle madri, a mo’ di mammelle
i corsi di fiumi e ruscelli
per bagnare le piante e fornire a tutti gli animali
un’abbondante abbeverata.
Così la donna è fatta a imitazione della terra,
che i poeti chiamano «madre universale,
portatrice di frutti, dispensatrice di tutti i beni».

Philo Alexandrinus De opificio mundi


Farsi furbi, col latte di mamma I princìpi nutritivi che il latte materno contiene sono su misura
per i bisogni del bambino. Ad esempio, la percentuale di grassi
Le mamme e i neonati si sono sempre affidati alla natura e all’i- è più elevata alla mattina che alla sera, per favorire la digestio-
stinto. Per migliaia di anni è andata così. Questa sapienza innata ne, e si concentra maggiormente alla fine della poppata, per la-
continua a manifestarsi nell’istinto materno di ogni donna e nei sciare al bambino un piacevole senso di sazietà. Il latte materno
richiami del suo bambino. contiene anche una sostanza calmante che dona un senso di be-
A volte, però, il frastuono e la medicalizzazione delle nascite mo- nessere al bambino e gli facilita il sonno dopo la poppata. Inol-
derne ne confondono la voce. tre il latte si forma e si accumula nel seno della madre puntual-
Il latte materno è costituito essenzialmente da acqua, proteine, mente, alla temperatura giusta e nella densità più adatta a sod-
grassi, lattosio (un tipo di zucchero), vitamine, sali e ormoni, disfare fame, sete o bisogno di coccole.
componenti che hanno caratteristiche e proporzioni molto diver- Il neonato allattato al seno riceve dalla madre sostanze (come la
se da quelle del latte degli altri mammiferi. taurina) che stimolano lo sviluppo cerebrale, e un corredo di an-
Il latte artificiale viene prodotto partendo da latte vaccino addi- ticorpi che gli dà un periodo naturale di immunità verso molte
zionato con sostanze aggiuntive. Lasciamo, se ci si può riuscire, da malattie virali. Il passaggio di anticorpi da madre a figlio inizia
parte l’esplosione dell’incidenza di allergie e intolleranze al latto- con la prima poppata dopo la nascita, quando dal seno non esce
sio, le ricorrenti sanzioni dell’Antitrust ai produttori di latte arti- ancora vero e proprio latte, ma una sostanza preziosa che si chia-
ficiale per i «cartelli» dei prezzi e le odiose politiche di diffusione ma colostro.
del latte artificiale nei paesi del terzo mondo – dove l’acqua o non L’insieme armonico delle sostanze che compongono il latte ma-
c’è o è contaminata – che causano stragi. Comunque, nessun lat- terno è reso ancora più efficace dall’abbraccio tra la madre e il
te artificiale è in grado di riprodurre le caratteristiche peculiari del bambino nel momento dell’allattamento. Il contatto stretto fra
latte materno umano. madre e figlio crea quegli stimoli psicologici che fanno dell’allat-
Le proteine del latte materno proteggono il bambino dalle infe- tamento al seno la naturale risposta ai bisogni psicofisici del neo-
zioni distruggendo i batteri dannosi che potrebbero trovarsi nel- nato.
l’apparato respiratorio o in quello digerente, e sono anche più di- Per tutti questi motivi l’Organizzazione Mondiale per la Sanità
geribili di quelle del latte vaccino. consiglia a tutte le mamme di allattare i propri bambini per alme-
Il ferro contenuto nel latte materno è in una forma più assimilabi- no sei mesi.
le di quello degli altri tipi di latte. Il suo assorbimento è pari al 50%, Se il bambino viene allattato al seno, si tenga conto che ciò com-
contro il 4% di quello contenuto nel latte formulato (artificiale). porta per la mamma la naturale perdita di circa 600 calorie al gior-
Anche la proporzione fra proteine è diversa: ad esempio la caseina, no, il che in caso di leggero sovrappeso può già essere sufficiente
proteina poco digeribile e fonte di allergie, costituisce il 30% delle per far riacquistare in 6-7 mesi la forma ideale!
proteine del latte materno contro l’80% di quelle del latte vaccino. Sempre il latte materno, differente ogni giorno nel gusto per la va-

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rietà dei cibi mangiati dalla madre, assicura quel ventaglio di sa- man Development in collaborazione con la Norwegian University
pori utile a facilitare lo svezzamento e indispensabile per imposta- of Science and Technology, secondo cui i bambini nati sottopeso
re le basi di una variata e sana alimentazione. Uno studio dei ri- (al termine di una regolare gravidanza di 9 mesi) e allattati esclu-
cercatori del Monell Chemical Senses Center di Philadelphia ha sivamente al seno per almeno 6 mesi, crescerebbero più intelli-
dimostrato che le antipatie e le simpatie per i cibi si sviluppano genti di quelli nati nelle stesse condizioni, ma nutriti con latte for-
nei primi mesi di vita, quindi già prima dello svezzamento dei mulato. Secondo quanto evidenziato dallo studio, i risultati del te-
bambini con cibo solido. Pubblicata su “Pediatrics”, la ricerca ha st sul Quoziente Intellettivo (QI) dei primi, sarebbero infatti su-
previsto la somministrazione ai bambini di due diversi alimenti periori di ben 11 punti.
per l’infanzia, simili nel contenuto di nutrienti ma differenti nel I bambini allattati al seno hanno circa il 50% di probabilità in
gusto: uno, più saporito, a base di latte, l’altro a base di una pro- meno di diventare miopi. Ad affermarlo è uno studio dell’Univer-
teina idrolisata, predigerita e quindi più facilmente assimilabile, sità Nazionale di Singapore condotto su 797 bambini tra i 10 e i
ma meno dolce. Dopo sette mesi, l’alimentazione è stata inverti- 12 anni. A proteggerli dallo sviluppo del disturbo visivo, sarebbe
ta: i bambini hanno tutti fortemente rifiutato il nuovo alimento, il DHA, ovvero l’acido docosaesanoico, contenuto nel latte ma-
terno. Il DHA, infatti, stimolerebbe lo sviluppo delle cellule foto-
diverso nel gusto. «I risultati di questo esperimento – ha detto Ju-
rettrici nella retina, cellule che proteggono dalla miopia precoce.
lie Mennella, autrice della ricerca – rivelano che le abitudini ali-
Le ultime ricerche dicono che protegge due volte. È noto infatti che
mentari dei bambini si formano molto prima dell’assunzione di
le madri che allattano al seno hanno meno probabilità di sviluppa-
cibo solido».
re tumori. Ora, un nuovo studio ha rivelato che lo stesso tipo di
La ricerca condotta dal Great Ormond Street Hospital for Chil-
protezione si ha anche per le bimbe: il latte di mamma riduce il ri-
dren di Londra e pubblicata su “Lancet” evidenzia che già dalla schio di sviluppare cancro al seno da grandi. La ricerca inglese, pub-
primissima infanzia è possibile, attraverso l’allattamento al seno, blicata nell’ottobre 2005 sul “Journal of the National Cancer Insti-
proteggere i neonati dal rischio di sviluppare aterosclerosi e ma- tute”, nasceva in realtà dalla necessità di sfatare una vecchia creden-
lattie cardiovascolari da adulti. Lo studio ha monitorato due za degli anni ‘30, secondo cui l’allattamento naturale poteva tra-
gruppi di adolescenti: gli uni erano stati allattati al seno, gli altri smettere al piccolo gli «eventuali» virus oncogeni della madre. Al-
no. Sul totale di 216 adolescenti è emerso che il gruppo non al- troché. Non era così. È esattamente il contrario: l’allattamento i tu-
lattato al seno presentava più alti livelli di sostanze (lipoproteina e mori li previene. Due volte.
proteina C-reattiva) associate all’aterosclerosi. Il campione allatta-
to al seno, invece, presentava anche livelli di colesterolo cattivo
(Ldl) del 14% più bassi rispetto a quello buono (Hdl). L’allattamento al seno troppe volte è dipinto come qual-
Altri studi? L’allattamento al seno rende più intelligenti i bebè na- cosa di bello, ideale per il bambino, ma difficilmente
ti sottopeso. La rivista “Acta Paediatrica” ha pubblicato uno stu- praticabile, riservato cioè a poche mamme “votate al sacrificio”.
dio dello statunitense National Institute of Child Health and Hu- Paola Negri qui sfata questo luogo comune e insegna a percor-

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rere la strada dell’allattamento al seno, dribblando i pregiudizi taccandolo frequentemente al seno già dalle prime ore di vi-
che circondano questa pratica così naturale. Il libro risponde a ta, stimolerai la produzione di colostro e, successivamente, di
queste domande: cosa ha portato alla drammatica diminuzione latte.
di bambini allattati al seno a tutto vantaggio del latte artificia- Concorda con il personale sanitario che non vengano dati al
le? Quali implicazioni ci sono sulla salute dei bambini? È pro- tuo bambino supplementi (biberon di glucosata, latte artificia-
prio vero che allattare è una questione di fortuna, o sono altri le, tisane etc.) che non siano necessari per ragioni mediche;
i motivi che portano molte mamme a ritenere erroneamente di ogni supplemento o tettarella artificiale (ciucci, paracapezzoli,
non avere latte a sufficienza o che il loro latte non sia adegua- e così via) potrebbe infatti interferire con la capacità del tuo
to? Partendo dall’assunto che l’organismo femminile produce bambino di succhiare correttamente e di stimolare adeguata-
latte ed è quasi impossibile che ciò non avvenga, l’autrice svela mente la tua produzione di latte.
la bellezza e la semplicità dell’allattamento al seno, ma anche la Chiedi di essere aiutata a posizionare bene il tuo bambino:
sua delicatezza, la sua fragilità, ponendo l’accento su come sia informati sulle varie posizioni in cui potresti allattare; per
facile interferire con questo meccanismo biologico, e addirittu- esempio, anche se hai subito un cesareo, potrai farlo, da sdraia-
ra ostacolarlo. ta, subito dopo l’operazione. Se attaccherai il bimbo corretta-
Paola Negri, Tutte le mamme hanno il latte. Rischi e danni mente, avrai più possibilità di evitare l’insorgenza di ragadi e
dell’alimentazione artificiale, Il Leone Verde, 2005 stimolerai la produzione di colostro e di latte. Se la posizione è
corretta, non dovresti sentire dolore.

@ Esiste un’associazione internazionale, la Leche League,


che anche in Italia sta svolgendo una preziosa opera di
informazione sul tema. Eccone i consigli basilari.
Con il sostegno e le informazioni necessarie, si può allattare an-
che dopo un parto cesareo, dopo un parto gemellare, dopo un
parto pretermine e nella quasi totalità dei casi.
«Durante la gravidanza, informati adeguatamente sull’allatta- Comunque sia andata dopo il parto, una volta tornati a casa
mento materno ed accertati che la struttura scelta per partorire potrai allattare il tuo bambino a richiesta in un ambiente
offra un adeguato sostegno alla mamma che decide di allattare confortevole. Se dovete restare separati per motivi medici, puoi
al seno. stimolare la produzione di latte fino al suo ritorno con un tira-
Chiedi di allattare il tuo bambino in sala parto o, al massimo, latte ed eventualmente portarglielo dove è ricoverato. Chiedi
entro la prima mezz’ora dal parto, poiché in questo intervallo sostegno al personale dell’ospedale.
di tempo il suo istinto di suzione è molto forte, così come il vo- A casa, creati una rete di sostegno per le faccende domestiche,
stro bisogno di stare insieme. così da poterti concentrare sulla cura e sull’allattamento del tuo
Dove possibile, chiedi da subito il rooming-in 24h su 24, in bambino».
modo da evitare ogni separazione che non sia necessaria per www.lalecheleague.org/Italia.html
motivi medici; in questo modo, potrai prendere in braccio ed
allattare il tuo piccolo senza orari fissi né limiti di tempo. At-

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Operazione ciucciotto sicuro di bis(2-etilesile) (DEHP), ftalato di dibutile (DBP), ftalato di di-
pentile (DIDP), ftalato di diottile (DNOP), ftalato di butilbenzi-
Ciucci, tettarelle e biberon, ma anche piatti e stoviglie in genere le (BBP).
destinati ai più piccini, possono contenere sostanze sospettate Dopo le prime denunce, quindi, 8 anni fa, interminabili manovre
d’essere tossiche. Nuove norme europee (luglio 2005) stanno fis- dell’industria chimica, voluminosi studi, bandi temporanei, ora i
sando nuovi criteri di solidità e atossicità dei prodotti per pueri- bambini europei saranno protetti da 6 tipi di ftalati, sostanze chi-
cultura. miche sospettate di causare danni ai reni, al fegato, al sistema ri-
La Commissione europea ha riconosciuto la pericolosità di alcuni produttivo. Tre ftalati (DEHP, DBP, BBP), identificati come dan-
materiali con i quali sono fabbricati giocattoli per neonati e bam- nosi per il sistema riproduttivo sono stati banditi da tutti i pro-
bini, tra i quali ftalati e polivinile clorurato (PVC). Ora i baby- dotti per bambini senza limite di età, mentre altri tre (DINP,
prodotti non dovranno più contenere queste sostanze; al bando, DIDP and DNOP) sono stati proibiti solo per giocattoli e altri ar-
anche in minime quantità, piombo, cromo, mercurio, antimonio ticoli per l’infanzia destinati a essere introdotti nella bocca.
e cadmio. Vietate inoltre le nitrosammine, cancerogene, residui Nell’aprile 2004, in Italia, Greenpeace ha ripetuto le analisi dei
della lavorazione della gomma, e gli antiossidanti. Silicone e gom- giocattoli. In bambolotti per bambini e bambine hanno trovato
ma non devono più contenere VOC-composti organici volatili. ancora concentrazioni elevate in particolare di di-isononil ftalato
Greenpeace aveva testato una serie di giocattoli di plastica come (DINP), un altro ftalato indesiderato. Greenpeace ha presentato
bambole, paperelle per il bagno e giocattoli per la dentizione nel un rapporto sui veleni nascosti in giocattoli, maglie e detergenti
‘97. Tra gli altri prodotti furono messi sotto accusa un biberon per bambini. Sui campioni di giocattoli raccolti da Greenpeace, le
d’una grande catena mondiale di giocattoli nel quale è stato ri- concentrazioni di sostanze nocive (composti organostannici, no-
scontrato il bisfenolo A sospettato di causare danni genetici nei nilfenoli e ottifenoli etossilati) sono elevatissime: fino a 327 milli-
mammiferi e perturbare il sistema ormonale. grammi per chilo il muschio sintetico e 580 milligrammi per chi-
Due anni dopo il Parlamento europeo approvò un primo bando lo il nonilfenolo.
temporaneo agli ftalati, mentre in Italia un decreto ministeriale ne Bambini e genitori devono guardarsi anche da altre «innocue» co-
vietava l’impiego in alcuni articoli per bambini al di sotto dei 3 se di plastica. Un test effettuato nel 2002 dall’associazione tedesca
anni. Per la precisione, la Commissione adottava il 7 dicembre dei consumatori, “Oekotest”, ha rivelato che 29 paia di ciabattine
1999 la decisione 1999/815/Ce, modificata poi da una serie suc- di plastica su 30 contengono ftalati e tributilstagno, sostanze tos-
cessiva di decisioni, che impone agli Stati membri di vietare l’im- siche che si sciolgono al contatto con l’acqua e il sudore (soprat-
missione sul mercato di giocattoli e articoli di puericultura, desti- tutto ad alte temperature) e che sono assorbite dalla pelle. Sono
nati a essere messi in bocca da bambini di età inferiore a tre anni, tutte sostanze usate industrialmente per ammorbidire gli oggetti
fabbricati in Pvc morbido contenenti una o più sostanze al di so- di plastica. Come riconoscerle? A naso. In etichetta, non si trova-
pra di un certo limite quali ftalato di diisononile (DINP), ftalato no. I Voc «odorano» di plastica e gomma. Avendo per le mani un

22 23
oggetto di plastica morbido, non deve «odorare» di «nuovo». Un special modo i bambini, fin dalla nascita. Online – in italiano
metodo molto approssimativo. Ma è l’unico. Alcuni, sull’etichet- – seguendo i link ‘Inquinamento’ e ‘Chimica europea’ si trova-
tatura, dovrebbero riportare «senza PVC» o senza «ftalati». no tutti i rapporti: il rapporto «Additivi chimici nei prodotti di
Sostanze rilasciate col tempo e l’uso che vanno a finire nell’am- consumo»; «Esempi di sostituzione»; «Casa dei Veleni» (si «vi-
biente e negli alimenti e perfino nel latte materno. Si trovano nel sita la casa»…); il Rapporto “Eau de Toxines”; il Rapporto “So-
sangue dei neonati. stanze chimiche fuori controllo”; la guida ai composti nei pro-
Un progetto finanziato nel 2000 dall’Europa ha messo a punto dotti d’uso comune e la guida al sistema Reach.
una soluzione con le medesime caratteristiche tecnologiche e mec- www.greenpeace.it/inquinamento/chimica.htm
caniche, biocompatibile e non tossica. Il costo è più alto, ma que-
sto non può essere una giustificazione a che si continui a usare so-
stanze nocive. Lo studio voluto dalla Commissione europea nel
2000 ha dimostrato che i sostituti ci sono, sono additivi naturali
che in Danimarca e Svezia sono stati adottati. «Esistono già in
pratica, in commercio, esempi di sostituzione, diversi produttori
l’hanno già fatto – conclude Vittoria Polidori della campagna
Toxics di Greenpeace – è necessario però un obbligo normativo,
che imponga la sostituzione soprattutto laddove esistano alterna-
tive oggi praticabili. Ci vuole la volontà dei politici e delle azien-
de». E chi la può smuovere? Le mamme.

Impiego di tecnologie e composti chimici non sicuri, ma


anche licenziamenti in massa per trasferire la produzione
dove è possibile sfruttare adulti e bambini e distruggere l’am-
biente; comportamenti amorali messi in atto da corporations
senza scrupoli. Come riconoscerle?
Centro nuovo modello di sviluppo, Guida al consumo critico,
Emi 2004

@ Greenpeace svolge da anni una vastissima campagna


d’informazione e denuncia sul tema dell’aggressione
chimica a cui siamo sottoposti tutti, e alla quale sono esposti in

24 25
1-2 anni
È chiaro che i bambini piccoli
non sono esseri umani.
Sono degli animali con una cultura antica
e ramificata, come quella dei gatti,
dei pesci e anche dei serpenti.

Ronald Hughes
Un forte vento in Giamaica, 1970
Pigiamino e a nanna sostanze nocive». Indica che sul prodotto sono stati effettuati test
per ricercare la presenza di sostanze nocive per la salute e per l’am-
Ma… anche nelle fibre di cotone? Anche nei tessuti, nei pigiami- biente e i livelli riscontrati sono inferiori alle soglie previste dallo
ni? Il pericolo si annida anche lì, in mezzo ai soffici batuffoli di Standard 100, standard proprio dell’Associazione Oeko-Tex (As-
cotone, addosso agli stessi piccoli, proprio negli innocui pigiami- sociazione Internazionale per la Ricerca e Prova nel campo dell’E-
ni che Greenpeace ha fatto analizzare nel 2003 da un laboratorio cologia Tessile). La verifica viene fatta attraverso analisi di labora-
indipendente olandese. Anche nei fili di tessuto possono esserci torio effettuate da un istituto appartenente all’associazione.
sostanze tossiche in grado di danneggiare gli organi riproduttivi,
interferire con la crescita e lo sviluppo, danneggiare il sistema im-
«Gli abiti di tutti i giorni. Dagli scaffali al guardaroba,
munitario e ormonale. Ce li pucciano dentro, poi li fanno asciu-
per orientarsi tra mode, tessuti ed etichette» s’intitola
gare. Più o meno funziona così. Così diventano più colorati, più
una delle 10 piccole guide racchiuse in cofanetto che «Il Salva-
brillanti i colori, più resistenti o più facili da stirare. E anche un
gente» ha pubblicato nel ‘98 per i propri abbonati. Meritano
po’ più velenosi.
una menzione anche le altre: «i segreti delle etichette», «il be-
Sotto la lente finirono sia pigiami per bambini, giocattoli e bibe-
nessere a tavola», «il piatto naturale», «la casa ecologica», «gli
ron che profumi, vernici, prodotti per la pulizia interna delle au-
elettrodomestici», «l’energia senza sprechi», «il galateo ecologi-
to e deodoranti per interni, rinvenendo le stesse sostanze tossiche co», «lo spot svelato» e «il computer per amico».
che sono trasmesse poi dalla madre al bambino o che il bimbo as- Consumare senza essere consumati, Il Salvagente, 1998
sorbe respirando o con il contatto.
«Abbiamo trovato il nolifenolo, una sostanza che interferisce con
il Dna umano e danneggia la produzione di sperma nei mammi-
feri, in 5 paia di pigiami per bambini di una major del diverti-
@ I prodotti tessili contrassegnati dall’etichetta Oeko-Tex
«Fiducia nel Tessile» offrono la garanzia di un prodotto fi-
nito privo di sostanze nocive. Se da una parte l’impiego di alcu-
mento Usa che abbiamo analizzato – spiegano i responsabili di ne sostanze è assolutamente vietato (sostanze cancerogene, so-
Greenpeace, aggiungendo – tutti i vestiti per bambini testati con- stanze chimiche che provocano allergie, molecole biocide e igni-
tengono poi gli ftalati, banditi perché possono causare danni al fe- fughe), dall’altra per alcune sostanze contenute nel prodotto fi-
gato, reni e ai testicoli. I livelli più elevati di ftalati sono stati ri- nito, come ad esempio metalli pesanti, pesticidi, formaldeide, fe-
scontrati in un pigiamino “Tigre”». noli clorurati e plastificanti, sono stati fissati dei limiti severi. L’e-
Metalli pesanti, bagni di formaldeide, teflon e altri «appretti» chi- tichetta viene conferita nell’ambito della fase di trasformazione
mici impregnano così anche i vestitini dei nostri bimbi. dei tessili, dopo vari test, tra cui quelli di lavaggio e sfregamento,
Per evitare tutto ciò, c’è un marchio da cercare in etichetta oltre per garantire un rilascio minimo o nullo di sostanze nocive.
alla taglia e al costo: l’Oeko-Tex Standard 100, una linea curva blu www.oeko–tex.com
con una margherita ricamata e la scritta «Fiducia nel tessile – test

28 29
Omogeneizzati Geneticamente Modificati ticamente modificati. Ancora meglio, scegliere sempre prodotti «da
agricoltura biologica», sottoposti a controlli incrociati e totalmente
Hanno cominciato tra il 1999 e il 2000 i Nuclei Anti Sofistica- esenti (non essendo trattati sul campo) da residui di pesticidi.
zioni e Sanità dell’Arma dei Carabinieri a sequestrare in farmacie
e supermercati di tutta Italia una gran quantità di pappe per bebè
e merendine, in particolare con latte e soia, contenenti organismi Qui, è indispensabile munirsi di un buon manuale per
geneticamente modificati. informarsi su ‘cosa sono gli Ogm’ e sui loro effetti sulla sa-
Alcune multinazionali agroalimentari annunciarono: «Basta Ogm». lute (e sull’ambiente). L’Independent Science Panel coordinato da
Ma le sorprese non finiscono mai ed ecco che gli Ogm rispunta- Mae Wan Ho ha pubblicato nel 2003 un ampio studio che do-
no qua e là, in patatine e snack a base di mais, nel cioccolato bian- cumenta tutti i rischi. Le colture Ogm non hanno portato i be-
co… I dati non rassicurano, per esempio sembra che il 60% del- nefici promessi. Pongono problemi all’agricoltura. Sollevano gra-
la soia in circolazione sia ormai transgenica. vi preoccupazioni sulla sicurezza del cibo. Geni pericolosi sono in-
Purtroppo, anche alcuni alimenti per bambini potrebbero con- corporati in piante transgeniche alimentari. I diserbanti fatti ap-
tenere organismi geneticamente modificati: un’indagine condot- posta per gli Ogm sono altamente tossici. Il Dna transgenico nei
ta a Torino tre anni fa aveva rivelato la presenza di organismi ge- cibi viene assorbito dall’intestino…
neticamente modificati nel 20,6% dei 300 campioni analizzati. Come evitarli? Attenzione alle etichette dei prodotti alimenta-
Sette prodotti su quarantasette sono risultati positivi ai test, con- ri: gli ingredienti transgenici (oltre lo 0,9%) devono esservi se-
dotti dal laboratorio chimico della Camera di commercio di To- gnalati. Diffidare della soia non certificata biologica. Altri in-
rino, analizzando campioni di prodotti di largo consumo ven- gredienti comuni, probabilmente contaminati: mais (negli
duti in negozi e supermercati di Torino e provincia. Allarmante snack, o col derivato sciroppo di glucosio), “oli e grassi vegeta-
il risultato per i prodotti a base di soia. li” indistinti (potrebbero contenere colza Ogm); e anche “idro-
A rischio le pappe per neonati: gli Ogm sono stati trovati in 2 lizzati di proteine vegetali” nei dadi e nei piatti pronti…
campioni su 15. Per il primo campione, i biscotti, la percentuale Ogm. Le verità sconosciute di una strategia di conquista, a cu-
era dello 0,04%, più preoccupante invece il 4% trovato in una ra di Laura Silici, introduzione di Fabrizia Pratesi, Editori
confezione di biscotti di soia. Anche gli «Ogm-free», prodotti Riuniti, 2004
quindi che riportano una garanzia scritta di «purezza», hanno evi-
denziato, in 2 casi su 12, la presenza di Ogm.
La sicurezza per le pappe dei bambini è stata raffforzata dall’allora
ministro Alfonso Pecoraro Scanio con il DPR 7 aprile 1999,
@ Greenpeace e GeneWatch hanno lanciato il primo regi-
stro mondiale della contaminazione da Ogm. Il sito, con
un pratico motore di ricerca, offre i dettagli di tutti i casi noti
n. 128, in forza del quale non devono esserci residui di antiparassi- di contaminazione da Ogm di cibo, mangimi, semi e piante
tari superiori a 0,01 mg/Kg e non possono esserci prodotti genetica- selvatiche nel mondo.
mente modificati. Ripetiamo, non devono contenere prodotti gene-
30 31
«Nessun governo o agenzia internazionale ha creato un registro
pubblico degli incidenti o degli altri problemi associati alle col-
ture Ogm. Non si può chiudere un occhio quando si ha a che
fare con il biotech che implica un rilascio incontrollato di orga-
nismi viventi nell’ambiente» ha dichiarato Federica Ferrario,
della campagna Ogm di Greenpeace. Dalla loro introduzione
nel 1996, gli Ogm hanno causato 62 incidenti legati alla conta-
minazione da Ogm illegali o senza etichettatura, in 27 Paesi, in
5 continenti. E sono solo gli incidenti di cui si è venuti a cono-
scenza.
Scorrendo il registro si scopre che il maggior numero di casi di
contaminazione da Ogm si è registrato negli Stati Uniti (11
2-3 anni
grandi incidenti). La contaminazione da mais ‘Starlink’ si è ve-
rificata in sette Paesi: Stati Uniti, Canada, Egitto; Bolivia, Ni-
caragua, Giappone e Corea del Sud. Il rilascio illegale di Ogm Che cosa posso sapere io di più alto?
nell’ambiente o nella catena alimentare è avvenuto in India Se solo fossi più amabile, come sono i bambini!
(cotone), Brasile (cotone e soia), Cina (riso), Croazia (mais),
Se solo potessi cantare, come gli usignoli,
Germania (papaia) e Tailandia (cotone e papaia).
www.gmcontaminationregister.org il canto spensierato della mia gioia!

Friedrich Holderlin

32
Futuro assicurato o avvelenato? donne in età fertile, infine, mangia dosi di pesce contaminato da
mercurio sufficienti a mettere a rischio i nascituri.
«Questi bambini… nascono inquinati» ha dichiarato la deputata Bambini, pesticidi, leucemia. Una relazione analizzata dalla rivi-
newyorkese Louise Slaughter alla lettura del rapporto dall’Envi- sta “Environmental Health Perspectives” pubblica i risultati di
ronmental Working Group e Croce Rossa Americana nel 2005. una ricerca condotta dalle Università di Standford e Berkeley
Metalli tossici, benzina e derivati del petrolio, pesticidi: li hanno con il sostegno del Wwf. Lo studio, durato 4 anni e condotto su
trovati non nei serbatoi di una raffineria, bensì analizzando il cor- 324 bambini tra 0 e 14 anni (metà dei quali affetti da leucemia)
done ombelicale delle mamme americane. Sono stati trovati nei dimostra inequivocabilmente la relazione tra leucemia e sostan-
campioni di tessuto e sangue analizzati una media di 287 conta- ze chimiche di sintesi. I feti e i bambini nei primissimi anni di
minanti chimici! età sono risultati essere i soggetti più a rischio: pericolosi e cau-
«Se mai avessimo avuto bisogno di sapere come funzionano nel sa di leucemia si sono rivelati sia l’utilizzo casalingo di insettici-
nostro paese le leggi a difesa dell’ambiente, basta leggere questa li- di nell’anno precedente e nei tre anni successivi la nascita del
sta di sostanze chimiche industriali trovate nei tessuti di bambini bambino, sia l’esposizione ai pesticidi nel secondo anno di vita
che non erano ancora nemmeno entrati a contatto col mondo o nel grembo materno.
esterno. Delle 287 sostanze, 180 sono cancerogene, 217 sono co- I pesticidi chimici che rimangono come residuo sugli alimenti so-
munque tossiche per i tessuti nervosi, 208 possono causare nasci- no pericolosi per gli adulti, ma ancor più per i bambini.
te deformi» si legge nel rapporto. I ritmi metabolici dei bambini sono diversi da quelli degli adulti,
Il metilmercurio scaricato da processi industriali ce lo rimangiamo la loro capacità di metabolizzare ed eliminare le tossine è minore;
dal pesce (raccomandazione della Food and Drug Administration la loro sensibilità agli agenti allergogeni e cancerogeni è maggiore.
americana per le donne in gravidanza e allattamento: non più di Molti studi hanno dimostrato che i pesticidi, se assunti nel perio-
una scatola di tonno a settimana, proprio a causa dell’alto conte- do neonatale e nella prima infanzia, possono alterare, anche in mo-
nuto di mercurio). Assorbiamo composti del teflon. Idrocarburi do irreversibile, la funzionalità e lo sviluppo dei sistemi nervoso,
policiclici aromatici (PAH) prodotti dai processi di combustione. immunitario, endocrino e dell’apparato riproduttivo. Anche le
Dibenzodiossine polibrominate, furani, pesticidi tra cui DDT e mamme che allattano dovrebbero evitare di consumare cibi con re-
chlordane. L’anno prima, quando la stessa ricerca era stata con- sidui di pesticidi, perché queste sostanze passano nel latte materno.
dotta anche sul latte, ci trovarono PBDE (ritardanti di fiamma). La sovraesposizione del bambino ai pesticidi, inoltre, aumenta il
Uno studio condotto negli Stati Uniti e pubblicato dalla rivista rischio di sviluppare patologie allergiche (anche in età adulta),
“Psychiatric Times” ha accertato che un milione di bambini ame- perché il continuo contatto con sostanze estranee sensibilizza il
ricani hanno nel sangue livelli superiori a 10 microgrammi/dl di sistema immunitario predisponendolo a reagire in modo abnor-
sostanze tossiche dannose per il sistema nervoso, mentre il 90% me anche nei confronti di sostanze innocue, come succede nelle
dei bambini ne mostrava tracce nelle urine. Ben un milione di allergie.

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Non è l’«ambiente che ci circonda» a essere inquinato; è l’am- importanti concetti ecologici. S’impara il ruolo delle piante
biente di cui noi siamo parte, in cui siamo immersi, fin dai primi verdi nel flusso di energia di sistemi più ampi: il ciclo dell’ac-
istanti di vita. Dobbiamo fare di tutto per salvarlo: per salvarci. E qua, il ciclo delle stagioni e così via – i quali sono tutti dei col-
per insegnarlo ai piccoli. legamenti alla rete planetaria della vita. Si diventa consapevoli
di come noi stessi facciamo parte della rete della vita!
Nell’orto di scuola s’impara che la terra fertile è un terreno vi-
Dopo anni di silenzio, torna l’autore de Il tao della fisi- vo che contiene miliardi di organismi viventi per ogni centi-
ca, Il punto di svolta, La rete della vita, libri colossali per metro cubo, ed è il luogo ideale per insegnare ai nostri bambi-
ampiezza, profondità, importanza. ni i meriti della coltivazione biologica.
E torna con un libro… piccolo, piccolo come un “Millelire”, I bambini assistono al ciclo vitale di un organismo – il ciclo di
piccolo come i suoi protagonisti: i bambini. nascita, crescita, maturazione, declino, morte, e la nuova cre-
Ma quanto grande, nel suo significato! scita della generazione successiva. Imparano, nell’orto, il mon-
Gli scienziati parlano, in complicato linguaggio specialistico, di do reale.
«reti autopoietiche», di «strutture dissipative», di «cicli catalitici». Così, la scuola diventa una vera e propria comunità di appren-
Fritjof Capra coltiva le piante. Con i bambini. E glieli spiega, an- dimento. E per i bambini diventa qualcosa di magico. Come ha
zi, glieli mostra, questi fenomeni, che sono essenzialmente la re- detto uno degli insegnanti, “una delle cose più entusiasmanti
te della vita, il flusso di energia e i cicli della natura. dell’orto è che creiamo un luogo magico per l’infanzia dei bam-
Un vero e proprio ‘abc’ dell’ecologia del terzo millennio è rac- bini, che altrimenti non avrebbero un posto del genere e che
chiuso qui. Il mondo rivive tutto in un orto a scuola! non sarebbero in contatto con la Terra e con tutte le cose che
Coltivare i frutti della Terra ricongiunge i bambini non solo al- vi crescono. Si può insegnare tutto quel che si vuole, ma esser-
le basi del cibo, ma alle basi stesse della vita. Coltivare, cucina- ci per davvero, coltivando e cucinando e mangiando, è un’eco-
re, sono esempi di lavoro ciclico – un lavoro che dev’essere ri- logia che tocca il loro cuore, e che la rende importante”.
fatto di continuo. Si prepara un pasto che viene mangiato su- Fritjof Capra, Ecoalfabeto. L’orto dei bambini, ‘Euro’ Stampa
bito, si lavano piatti che ben presto saranno nuovamente spor- Alternativa, 2005
chi. Si semina, si coltiva l’orto, si raccoglie e poi si pianta an-
cora. “Dato che sono gli stessi bambini a progettare e coltivare
l’orto (naturalmente, con l’aiuto degli insegnanti), sviluppano
un grande senso di proprietà verso l’orto e ne hanno grande cu-
ra. Dovresti vedere l’entusiasmo con cui i bambini mangiano la
@ Una volta controllava “solo” che i prodotti da agricol-
tura biologica fossero davvero da agricoltura bio. Og-
gi, il maggiore ente certificatore italiano s’è aggregato con di-
verdura che hanno coltivato, quando magari fino a quel mo- verse organizzazioni (Aiab, Associazione Nazionale Architet-
mento non gli è mai piaciuto mangiarla!”. tura Biologica, Demeter-Italia, Associazione Consumatori
Si svolgono nella pratica i cicli alimentari, uno dei primi e più Utenti, Banca Etica, cioè soggetti di diversi settori accomu-

36 37
nati da una sola idea di sviluppo: socialmente equo ed eco- nome e indirizzo del fabbricante o dell’importatore e le istruzioni
logicamente responsabile) diventando l’Icea, e certificando, per l’uso (che devono essere in italiano).
col suo marchio, tutto ciò che è «equo, eco e bio». E, proprio come il cibo, non bisogna farne indigestione.
www.icea.info L’eccesso di beni materiali gratifica i parenti (o i genitori…). Ma
disorienta i più piccoli.
Riempire i bambini di regali è diseducativo perché li induce a
chiedere sempre di più e a valutare l’affetto dei genitori in base al-
Il giocattolo, cibo per la mente la quantificazione materiale dei beni ricevuti. I regali superflui in-
ducono nei piccoli sempre nuovi bisogni falsati ed avulsi dalla
Quale gioco è più adatto per il tuo bambino? È meglio scegliere realtà, creando scompensi nel momento in cui dovessero venire a
un animale di pezza, un libro che si gonfia o un giochino con i mancare.
campanelli? Beh, dipende dall’età del bimbo e dai suoi gusti… e Meglio pochi regali, ma utili; e soprattutto la condivisione con i
dai nostri! Poche cose sono divertenti, per mamma e papà, più di figli di emozioni vere, vissute, come una esperienza di scoperta in
mezzo alla natura, sul comportamento degli animali o sui segreti
scegliere il nuovo balocco!
delle piante.
Colorati, maneggevoli e divertenti ma soprattutto sicuri e adatti
alla sua età: i giocattoli sono gli inseparabili compagni del bambi-
no che, quanto più gioca, tanto meglio comprende la realtà che lo
Gli anni che precedono l’ingresso nella scuola sono per il
circonda.
bambino decisivi: il suo sguardo pian piano si allarga ol-
È vero che per divertirsi a volte possono bastare delle semplici sca- tre le mura di casa, le sue esperienze si moltiplicano a dismisu-
tole di cartone, o dei fogli di carta e qualche matita. Tuttavia ai ra, le sue competenze crescono. Tutti i suoi sensi, particolar-
giocattoli spetta un ruolo di primo piano nella formazione del- mente recettivi, vanno stimolati: vista, udito, tatto, gusto, af-
l’immaginario del bambino e della sua creatività. finché le sue potenzialità ancora inespresse possano dispiegarsi
Molti infatti sono gli oggetti studiati per stimolare le attività ma- appieno e liberamente. Compito dei genitori è allora di favori-
nuali e fisiche, sviluppare il senso sociale così come il gusto esteti- re il più possibile le occasioni quotidiane di ‘fare esperienza’:
co e, nel caso dei più grandi, per facilitare l’apprendimento delle con giochi creativi, attività domestiche ‘su misura’, incontri con
materie scolastiche. la natura, musiche, canti, balli, racconti, disegni… La pedago-
Per scegliere i giocattoli più adatti al bimbo è fondamentale tene- gia steineriana si fonda proprio sullo sviluppo della creatività.
re conto, oltre che della fascia d’età a cui sono rivolti, anche della Questo libro offre ai genitori princìpi-guida, suggerimenti,
sicurezza. esempi concreti da seguire nella vita familiare di ogni giorno.
Sulla confezione del giocattolo devono essere riportati, oltre alla Tra le materie, «Raccontare ai bambini: fiabe, rime e storie», «Il
fascia d’età, il marchio CE (occhio che non sia il marchio cinese), teatrino: un’arte per tutti», «I girotondi», «Cantare con i bam-

38 39
bini», «Costruire giocattoli per i bambini», «La natura del bam-
bino e la natura intorno a noi», «La saggezza nei disegni dei
bambini», «Tutti i bambini hanno bisogno di giocare» e «L’“ar-
te di coltivare la meraviglia”».
Come sviluppare tutti i talenti dei bambini (aa.vv., cura di Ar-
ve Mathisen), Red, 2004

@ Facciamo dipingere i bambini! Da questo gioco sempli-


ce e benefico, la pittura, l’emergere spontaneo del segno,
è nato un metodo psicopedagogico di liberazione. Anche per i
grandi! È il Closlieu (dal francese “luogo chiuso”, nel senso di
protetto, raccolto) dove il bambino (o l’adulto) sperimenta la
3-4 anni
sua libertà, la rende fisica, presente. Dipingere diventa seguire il
piacere della traccia, in un gioco che si rinnova continuamente.
Entrando in un atelier, si scopre uno spazio dove la luce è vi- Prometto di piantare un albero
brante di colori, l’atmosfera accogliente, il tavolo-tavolozza in- per ogni anno che trascorrerai su questa terra
vitante... Fissato il foglio sul muro, il gioco comincia, e si intin-
e, come quell’albero, io ti incoraggerò
ge un pennello nel colore... liberamente. L’ideatore è Arno
Stern, ebreo di origine tedesca emigrato in Francia ancora bam- a crescere più forte di anno in anno.
bino. A 22 anni, nel 1946, entra in un istituto per orfani di
guerra: incaricato di occuparsi dei bambini decide di farli di- Olivia Newton John su Babypromises.com
pingere. E capisce immediatamente il ruolo primordiale del gio-
co, per il quale inventa un allestimento originale. Oggi, da qua-
si 50 anni lavora nel suo atelier di Parigi. Gli atelier di pittura
«metodo Arno Stern» son diffusi in diversi paesi e coinvolgono
bambini, ragazzi e adulti, in gruppi formati da partecipanti di
età, sesso, cultura, formazione, provenienza diversa.
www.arnostern.com

40
Pericolo yo-yo crobiologiche hanno rilevato la presenza di svariati microrganismi
che, potenzialmente, possono causare «un’ampia serie di infezioni
Nel marzo 2005 in un capannone a Milano, la polizia annonaria nell’uomo». «La loro patogenicità è generalmente bassa – scrive
sequestra oltre 30 mila bambole, robot e orsacchiotti. La grande l’Istituto Superiore di Sanità – ma possono essere causa di infe-
maggioranza dei giocattoli, provenienti dalla Cina, non aveva al- zioni nosocomiali e sono stati segnalati come causa di meningiti,
cun marchio o riportava un marchio di sicurezza contraffatto. setticemie, polmoniti, endocarditi, congiuntiviti, osteomieliti e si-
L’anno precedente l’allarme giocattoli pericolosi fu lanciato anche noviti». Sono stati trovati, inoltre, altri microrganismi apparte-
da Assogiocattoli, per il rischio che i genitori scegliessero giochi nenti al genere dei coliformi e quindi indicatori di «contamina-
«dinamici» a basso costo (skateboard, roller, palloni e racchette) zione di origine fecale». Nel liquido erano presenti anche dei fun-
ghi ritenuti pericolosi per l’uomo.
non conformi alla sicurezza. In questo caso, il prezzo troppo bas-
Sempre ad agosto 2003, la Guardia di Finanza sequestra sul terri-
so di un giocattolo è di per sé sinonimo di pericolo e di mancan-
torio nazionale 50.000 palloncini privi del marchio CE e quindi
za di garanzie minime di sicurezza.
sprovvisti di garanzie di innocuità e sicurezza.
Sempre nel 2004 la Guardia di Finanza conduce un’operazione
Diffidare da ogni giocattolo a costo basso. Resistere alle tentazio-
che porta al sequestro e alla distruzione di oltre 34 milioni di
ni dei giocattolini cinesi. Distrarsi con promesse di giochi interes-
giocattoli pericolosi, per circa 100 milioni di euro di valore. L’o-
santi e fai da te, costruiti in casa o per i quali occorre manipola-
rigine del materiale è sempre la Cina e il luogo di smistamento zione e partecipazione.
Milano.
I prodotti intercettati prima che finissero sul mercato sono elet-
trodomestici, giocattoli, tra cui una gran quantità di yo-yo ad ac- Quali sono i più bei giocattoli? Li ha un bambino che di-
qua inquinata, capi di abbigliamento. scute di filosofia, di antropocentrismo e di umanità col
La Francia li aveva banditi 6 mesi prima, avendone accertato la pe- suo compagno, “ferocissimo” (ma paziente) tigrotto. Ha una
ricolosità e dopo che due bambini erano finiti all’ospedale. macchina del tempo che lo scaraventa aldilà d’ogni calendario,
Continuano a riservare sorprese i giocattoli per bambini. la possibilità di proiettarsi in dimensioni fantasmagoriche, e
Quegli apparentemente innocui yo-yo nascondono una serie di anche una macchina che lo clona in mille esemplari.
pericoli che ne hanno causato il ritiro dal mercato nel corso del- La macchina del tempo… è uno scatolone. Anche quella clo-
l’estate del 2003. Il Ministero della Salute ha ordinato ai carabi- natrice è una scatola. E l’amico fraterno è un tigrotto di pezza.
nieri del Nas di disporre il sequestro su tutto il territorio naziona- O almeno… così diventano all’istante, quando un adulto entra
le e di imporre il definitivo ritiro dal commercio e lo smaltimen- nella vignetta. Dopo dieci anni, l’autore, stufo delle pressioni
to di questi giocattoli. Dalle analisi chimiche è risultato che il li- della casa editrice, l’ha chiusa volontariamente. Ci sono molte
quido contenuto negli yo-yo è costituito «da una soluzione ac- raccolte. Questa comprende l’ultima tavola dell’intera serie:
quosa comparabile ad acqua contaminata», mentre le analisi mi- «Caspita, se ha nevicato, stanotte! Non è splendido?». «È come

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avere un grande foglio di carta bianca per disegnarci sopra!». incidenti e di danni irreparabili ai piccoli. Il 30% dei bambini che
«Una giornata piena di possibilità… È un mondo magico, cadono in bicicletta non riporta trauma cranico se utilizza il casco
Hobbes, vecchio amico». «Andiamo a esplorarlo». da ciclista; il 90% dei piccoli sistemati nell’apposito seggiolino in
Bill Watterson, Calvin e Hobbes. È un magico mondo, Comix auto, non subiscono danni in caso di incidente.
2002 Prodotti per la casa e l’igiene, alcolici e oggetti tanto piccoli da po-
ter occludere la trachea in caso di ingestione, devono essere tenuti

@ È importante che genitori – e poi educatori, insegnanti


e studiosi di scienze umane – si impegnino a mettere a
disposizione di tutti i bambini giocattoli adatti alla loro età, e
sotto chiave o lontano dalla portata dei bambini.
Mai, sottolineiamo mai, ri-riempire le bottiglie d’acqua di plasti-
ca vuote con altri prodotti o miscele! Mai. Sono centinaia, ogni
organizzino spazio e tempo per il gioco. Ma… come garantire anno, gli episodi da avvelenamento, gravi e non, causati da que-
che i giocattoli che arrivano sul mercato italiano siano confor- sto incauto, sciocco ed evitabile gesto.
mi ai requisiti e alle modalità costruttive da adottare in tutti i Da evitare anche il fumo in casa e in auto in presenza di minori.
Paesi europei? Si trova online una guida all’acquisto («Come Fin qui, gli episodi «acuti» d’avvelenamento. E quelli «cronici»,
scegliere un giocattolo sicuro e adatto all’età del bambino») e
più lenti ma più sottili, a cui i bimbi sono ancor più esposti?
diversi documenti su «cosa controllare nei vari tipi di giocatto-
Ebbene, secondo una ricerca del Cnr, è tra le mura di casa, ufficio
li» e le misure a tutela del mercato. A cura dell’ente privato Isti-
e scuola che si rischia di più. «All’interno degli ambienti chiusi si
tuto Italiano Sicurezza dei Giocattoli, attivo dal 1978.
nascondono molti inquinanti nocivi per la nostra salute – ha ri-
www.giocattolisicuri.com
badito Carla Iacobelli, ricercatrice del Servizio prevenzione e pro-
tezione del Consiglio Nazionale delle Ricerche. – Il più delle vol-
te l’aria dove molte persone passano circa il 90 per cento del loro
Piccoli grandi incidenti in casa tempo, contiene composti chimici, prodotti da diverse fonti, che
possono essere cancerogeni e tossici». Il pericolo riguarda soprat-
Le mura domestiche sono in assoluto il luogo più pericoloso per i tutto i Voc (composti organici volatili), il più noto dei quali è la
bambini minori di 12 anni e, a volte, le mamme si dimostrano un formaldeide, causa di una vasta gamma di effetti che vanno dal di-
po’ impreparate a prestare soccorso ai propri bambini. sagio sensoriale fino a gravi alterazioni dello stato di salute. Ma
L’ingestione di prodotti per l’igiene della casa è causa di ben nocivi sono anche il fumo delle sigarette, le esalazioni provenien-
30.000 richieste di intervento per avvelenamento di bambini. ti dai detersivi e gli spray in genere. L’esposizione al fumo passivo
Ogni anno sono 70.000 le telefonate che giungono da tutta Italia in casa riguarda circa la metà dei bambini che nascono in Italia.
al Centro anti veleni dell’ospedale Niguarda di Milano. «Non è necessario – ha concluso la ricercatrice – che ci siano con-
La prevenzione aiuta a ridurre in maniera significativa il rischio di centrazioni elevate di sostanze nocive: è soprattutto l’esposizione
costante e prolungata a rendere preoccupante la situazione».

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Ecco alcune cose, all’apparenza innocue, che causano lento rila- anticalcare, facciamo il pieno di veleni. Basta guardare i bolli qua-
scio di Voc. dri arancioni: «tossico T», «nocivo Xn», «corrosivo C», «irritante
Il mobiletto nuovo della cucina. Bella economica, questa creden- Xi», «pericoloso per l’ambiente»… e li spruzziamo pure doviziosa-
zina con le antine di laminato, bianca, o beige con le venature del mente per tutta la casa! Anche risciacquando, poi, i residui riman-
legno, eh?… Ci voleva, per stipare un po’ di roba. Certo, non è di gono. I tensioattivi uccidono la vita acquatica, sono difficilmente
legno massiccio, è di truciolare; rivestito di melammina. Ebbene, biodegradabili, la soda caustica usata per disincrostare il forno ri-
nel truciolare, nel trattamento dei trucioli del legno, nel collante schia di condire un po’ anche i nostri arrosti, dopo. E proprio più a
per legarli e per il rivestimento di laminato c’è formaldeide. La rischio sono i bambini, che vanno a carponi, e poi lì, con le loro pic-
formaldeide, HCHO, libera a temperatura ambiente vapori irri- cole dita, a esplorare quegli interstizi, quegli angolini dove i residui
tanti per le mucose e sensibilizzanti per l’epidermide. Li libera len- rischiano di restar annidati…
tamente, nei mesi o addirittura negli anni. Si usa anche come le- Quindi? Sì ai materiali ecologici. Socchiudiamo le finestre, o…
gante per colle e plastiche e come antipiega nei tessuti (stoffe, tap- viva gli spifferi. Mettere piante verdi in casa. Massima attenzione
peti, abiti, lenzuola). all’uso (all’abuso?) di cosmetici e detergenti per bambini: un pic-
colo su tre, infatti, soffre di problemi alla pelle. Il 10% dei bam-
Nell’armadio. Le palline bianche dell’armadio… emanano vapori
bini soffre di dermatiti allergiche e un altro 10% di angiomi. Ri-
di naftalina e paradiclorobenzene, sostanze cancerogene che, in
spetto a 10 anni fa, nei paesi industrializzati, è stato riscontrato
seguito a esposizione ripetuta e prolungata nel tempo, nuocciono
l’aumento del 30% delle patologie infantili della pelle. Le alterna-
alla salute. La naftalina causa emicranie, sindromi da affaticamen-
tive naturali non mancano.
to, nausea. Ma, in fin dei conti, non sono stati creati proprio per
intossicare e uccidere? Negli armadi e cassettiere mettiamo invece
sacchetti di lavanda o trucioli di cedro, dal profumo decisamente Detergenti chimici, tossici, irritanti, inquinanti... Male
più gradevole. Per proteggere definitivamente gli indumenti in la- per l’ambiente, per noi, e soprattutto per i più piccoli:
na, riponiamoli in contenitori a chiusura ermetica. nessuno come loro passa il tempo a gattonare sul pavimento e
Le “saponette” per wc. Al contatto con l’acqua sprigionano pro- a esplorare gli angolini, entrando così in contatto con i residui
fumi, schiume attive… con cloro e velenoso acido cloridrico, al- dei detersivi. E proprio loro sono i più esposti ai rischi della
deidi e – proprio lo stesso vapore venefico della benzina! – benze- chimica! Ci sono fior di ricerche e studi sulla pericolosità degli
ne: si diffondono come profumi nel bagno e poi per tutta la casa, agenti chimici sulla salute. Ebbene, come e più di ogni prodot-
e si riversano nell’acqua, nelle fogne, nelle falde acquifere. Steri- to sintetico, erbe e oli naturali possono avere proprietà disin-
lizzare, igienizzare e profumare quello che è già uno dei posti più fettanti, antibatteriche, fungicide e detergenti. È necessario un
risciacquati e puliti di tutta la casa non dovrebbe essere un’osses- manuale per utilizzarli al meglio. Gli ingredienti più ricorrenti
sione. sono olii essenziali (spesso d’agrumi: sgrassano), bicarbonato di
Sotto il lavandino… un arsenale chimico! Tra sgrassanti, detersivi e sodio, sapone di Marsiglia, erbe, borace, ma anche cera, cremor

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tartaro, glicerina, estratto di semi d’agrume. Un esempio: «pol-
vere detergente alle spezie: 1 tazza bicarbonato, 3 cucchiaini di
cannella macinata; 3 gocce olio essenziale di cedro». Sullo stes-
so stile il rigenerante alle erbe, il detergente universale, lo sgras-
satore per il forno, l’ammorbidente per la lavatrice… e c’è an-
che l’alternativa alla candeggina: «ricetta base per il sapone da
bucato (pag. 87): 1⁄4 di tazza borace; 1⁄4 tazza succo di limo-
ne… Per un maggior potere sbiancante, stendere al sole».
Karyn Siegel-Maier, Casa pulita naturalmente, Il Punto d’In-
contro, 2004
4-5 anni
@ L’aumento delle malattie respiratorie e i malanni dei
bambini sono aggravati proprio dalla situazione dell’in-
quinamento: smog, inquinamento indoor (detersivi, fumo passi-
vo, plastiche, vernici, collanti...) e fumo di sigarette… Non Linus e Charlie Brown
aspettiamo che qualcuno faccia pulizia per noi. Facciamo noi davanti a un mucchietto di sassi.
qualcosa. Optiamo sempre per la scelta ‘eco’. Risparmiamo ener-
LINUS. Tu pensi che questo sia un comune
gia, in casa: tutto ciò che non si brucia inutilmente contribuisce
a far respirare un po’ il mondo, la nostra casa, e noi stessi. mucchio di sassi, vero?
www.lifegate.it/ambiente No! Questi sassi servono per essere scagliati
con rabbia! Quando sono fuori di me,
tiro i sassi più forte che posso!
(Tira i sassi con foga).
Questo per la gente che odia
i bambini! E questo per chi picchia i cani!…

Charles M. Schulz
“Peanuts”. L’aquilone e Charlie Brown, 1959

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La parola vien mangiando niente di meglio che bere, appena alzati, un bicchiere d’acqua o
un infuso d’erbe. Sfiziose spremute di frutta e centrifughe di frut-
Uno studio inglese, condotto da psicologi dell’Università di Bir- ta o verdura, latte vaccino o di riso, d’avena, di mandorle, idrate-
mingham, ha rivelato che la gamma del beige, caratteristica di bi- ranno apportando nutrienti e mineralizzando l’organismo. È im-
scotti, pappine e omogeneizzati, fornisce ai bimbi l’imprinting portante che tutti gli alimenti provengano dall’agricoltura biolo-
primordiale, che non sarà mai più dimenticato. Crescendo, i ra- gica». (“LifeGate Magazine” 21 nov-dic ‘04).
gazzi ricordano inconsciamente quel beige e lo ritrovano, per Stefano Cagno, psichiatra e saggista, pubblica un altro contributo
sventura della loro salute, nelle patatine fritte, negli hamburger illuminante.
dei fast food. «L’alimentazione dei bambini rappresenta un importante mo-
È indispensabile educare i figli fin da piccolissimi ai colori e alla mento per rafforzare la relazione con i genitori, e per consolidare
consistenza di frutta e verdura, rinunciando a espedienti più rapi- il contatto emotivo e affettivo di entrambi.
di e scorciatoie, alle solite pappine e biscotti confezionati indu- Nei primi anni il cibo diventa un elemento che favorisce il contat-
strialmente. Ma non contano solo il «gusto» e i «colori». Contano to fisico, e quindi emotivo, con la madre. Già prima della nascita il
anche i gesti. Partiamo dall’inizio. feto viene alimentato attraverso il cordone ombelicale e dopo la na-
«Aurora integrale», così s’intitola un bell’articolo di Paola Magni scita, attraverso la suzione del capezzolo il bambino si nutre, ma an-
per LifeGate, che pone proprio l’accento su quanto è importante che si tranquillizza e rafforza la relazione con la madre stessa.
il momento semplice e tiepido del riunirsi al mattino, con la luce Successivamente i genitori insegnano al figlio come stare a tavola,
di mamma e papà, dopo la notte buia: come usare le posate e come non sporcarsi con il cibo. E quando
«Fare una buona colazione è importante. Nutre il corpo e bendi- il bambino si rifiuta di mangiare alcuni alimenti, spetta ai genito-
spone la mente a vivere la giornata che sta iniziando. La colazione ri il compito di convincerlo, usando mille espedienti per stimo-
apporta le calorie necessarie all’organismo per “partire”. E racco- larlo a sperimentare.
glie tutti attorno al tavolo, riavvicinando grandi e piccini, dopo la Se il bambino, ad esempio, non vuole mangiare la verdura, biso-
lunga notte... gnerà convincerlo dell’importanza di questo tipo di alimento. Per
Studi scientifici dimostrano che chi salta la colazione ha maggio- fare ciò sarà inutile parlargli delle carenze di vitamine, ma biso-
ri difficoltà di concentrazione e attenzione durante le ore del mat- gnerà trovare nel suo mondo argomenti convincenti, utilizzando
tino, quelle che il nostro orologio biologico ha deputato all’ap- personaggi delle fiabe e dei cartoni animati (ad esempio Braccio
prendimento. Come si fa la buona prima colazione? Scegliendo di Ferro) o comunque che fanno parte dell’immaginario infantile.
pane e cereali integrali, che cedono lentamente gli zuccheri all’or- La scelta stessa del tipo di alimentazione contribuisce a favorire la
ganismo, miele, yogurt, torte fatte in casa dolcificate con zucche- comunicazione, basti pensare ai genitori vegetariani che devono
ro di canna, frutta fresca o secca, oppure focacce salate alle erbe spiegare ai figli come mai non mangiano alla stessa maniera dei lo-
aromatiche, uova, formaggi freschi. Per riattivare il metabolismo, ro piccoli amici.

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Tutto ciò diventa utile per i genitori stessi che vengono stimolati ti nozioni per un consumatore critico, da sfoderare al momento
a immergersi nel mondo dei propri figli, aiutandoli a comprende- di… andare al supermarket. ‘Oggi mi curo con’ illustra le pro-
re meglio le loro emozioni. prietà terapeutiche di diversi alimenti, prescrive i gesti da segui-
Il cibo quindi diventa un collegamento bidirezionale che rinforza re per preservarle ed esaltarne l’efficacia. ‘Meglio di stagione’ in-
il contatto emotivo e affettivo di entrambi. L’utilità di questa fun- dica le migliori qualità di tutti i cibi, mese per mese. ‘Diete
zione risulta particolarmente importante in questo momento sto- per…’ non propone calendari settimanali da seguire come bigi-
rico, dove la cena serale, spesso, diventa l’unico momento in cui ni, bensì, in modo assai più morbido e suadente, piatti e alimenti
la famiglia si riunisce e il bambino ha finalmente la possibilità di da preferire per guadagnare, nei molteplici aspetti della propria
stare con i genitori e i fratelli». (www.lifegate.it, 22/10/2001) salute, in energia e benessere. Moltissime ricette completano poi
tutti gli spunti testuali.
www.lifegate.it/alimentazione
È il primo libro ad affrontare le meccaniche mentali in
relazione al cibo e all’alimentazione. Si tratta della guida
più completa sui meccanismi mentali in relazione all’alimenta-
zione dal concepimento alla vecchiaia. Un libro unico nel suo
Voglio un cane!
genere che affronta il tema in modo originale, e con un ap-
proccio diverso dai modelli psicologici e psicoanalitici classici.
Affiancare uno o due piccoli amici a quattro zampe al nostro cuc-
Michele Riefoli, Il rapporto mente-cibo, Armando Editore, 2006
ciolo è una buona idea. Per lui e per noi. Diamo una scorsa ad al-
cuni aspetti psicologici e sanitari.
@ Abbiamo scelto questi brani dalla sezione ‘Alimentazione’
del portale www.lifegate.it. Vi si trovano moltissimi spun-
ti originali, cosicché ripensare al proprio stile alimentare viene…
«Contro le allergie dei più piccoli? Un cagnone!», «Gli animali do-
mestici proteggono i bimbi dall’asma», ecco i primi titoli della no-
naturale. Insegna quanto sia facile mangiare bene e sentirsi in stra rassegna. I bambini che trascorrono il primo anno di vita in-
forma. Suggerisce come gustare il cibo conservandone intatti i sieme con un cane hanno un minore rischio di sviluppare allergie,
principi nutritivi. Esalta la gioia culturale dello stare a tavola. Of- secondo diverse ricerche.
fre spunti di riflessione e consigli pratici, accorgimenti immedia- Cani e gatti proteggono i loro piccoli padroni dal rischio di am-
ti. Non sponsorizza diete, ma consiglia come ottenere, dai vari ci- malarsi di asma allergica. Se ne sono accorti per primi i ricercatori
bi, benefici per la salute e la bellezza. Promuove un rapporto più svedesi che hanno analizzato la storia e le condizioni di oltre 2500
autentico con l’alimentazione. Per esempio, l’‘Abc della nutrizio- bambini. L’esito della ricerca, pubblicato sulla rivista “Clinical Ex-
ne’ fornisce approfondimenti e spunti su nozioni basilari, com- perimental Allergy” rivela che solo il 3% di chi è stato a contatto
pletate però dai primi suggerimenti per ogni elemento nutritivo. con cani e gatti nei primi cinque anni di vita soffre di asma entro
In ‘Fare la spesa’ si riassumono, in pochi tratti, le più importan- i 13 anni, contro oltre l’8% di chi ha vissuto solo con mamma e

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papà. Anche la rinite allergica affligge in misura molto inferiore gli nal of Allergy and Clinical Immunology», è stata condotta con
amanti degli animali. esami compiuti su 285 bambini, nel loro primo anno di vita. In
Anche gli scienziati americani promuovono a pieni voti la convi- ogni famiglia o la madre o il padre hanno una storia di allergie o
venza animale-bambino nei primi anni di vita. I piccoli che han- di asma.
no la fortuna di crescere con animali come compagni di giochi I bambini che hanno convissuto con cani hanno tendenzialmen-
(con i dovuti accorgimenti s’intende: l’animale non è un giocatto- te meno eczemi, sintomo che spesso precede sintomatologie asma-
lo e può reagire alle insistenze del bimbo) sono meno soggetti ad tico-allergiche. C’è di più. In chi vive vicino a un cane si nota una
allergie di varia natura. minore produzione di una proteina implicata nelle malattie im-
Uno studio del Medical College of Georgia pubblicato sul «Jour- munitarie, e tende a mostrare più alti livelli di sostanze protettive
nal of the American Medical Association» conferma che «il con- contro le reazioni allergiche! Gern ha anche notato che i cani ri-
tatto con i batteri presenti negli animali domestici rende più resi- ducono i rischi d’allergie... più dei gatti! «Forse perché in genere
stente alle allergie il sistema immunitario dei bambini». La pre- tendono a essere un po’ meno puliti. O, secondo un altro punto
senza degli animali negli anni della prima infanzia aiuta i bambi- di vista, perché, rispetto ai gatti, ci sono più probabilità che ti lec-
ni a rafforzare le difese contro acari, polveri e alcuni tipi di pian- chino la faccia!» ha concluso...
te. Sono stati notati miglioramenti perfino nei casi di allergie ere- In queste ricerche c’è una promettente prospettiva medico-scien-
ditarie e delle reazioni asmatiche di tipo allergico dovute al fumo tifica: si potrebbe un giorno essere in grado di «mimare» questa si-
dei genitori. «Le endotossine di origine animale agiscono sul si- tuazione protettiva, comprendendo, con le parole dei ricercatori,
stema immunitario dei bambini, mettendolo ‘a registro’ e ridu- «quali fattori – come gli animali domestici – in un habitat contri-
cendo il rischio di allergie», afferma Tennis Ownby, uno degli au- buiscono a un sano sviluppo del sistema immunitario», indicando
tori della ricerca. Il 45% dei piccoli che vivono con animali ha svi- la via per nuovi tipi di trattamenti preventivi delle malattie aller-
luppato una forte resistenza alle allergie. Negli appartamenti con giche. Ma c’è anche una prospettiva più pratica, domestica. Si
più di un animale, la percentuale di bambini allergici è inferiore tratta di un forte motivo in più, oltre l’amore, l’allegria, l’affetto
al 5,1%. «Il risultato ottenuto è il contrario di ciò che pensavamo reciproco, l’importante interazione e la comunicazione non ver-
all’inizio della ricerca – ammette Ownby – dobbiamo affermare bale con un altro essere vivente, per avvicinare il nostro bambino
che le misure precauzionali adottate negli ultimi anni per difen- a un cane, o un gatto, a un animale.
dere i bambini dalle infezioni e dal contatto con gli animali, si so- Maturità. Crescita. Senso di responsabilità. Ecco cosa ne può sca-
no rivelate errate». turire. Danilo Mainardi scrisse sul «Corriere della Sera» (30/3/97):
James E. Gern della University of Wisconsin-Madison conferma «…Quello che si deve insegnare al bambino, soprattutto con l’e-
che nei bimbi amici dei cani si registrano meno segni indicanti il sempio, è proprio l’attenzione, il rispetto per ogni forma di vita, la
rischio di sviluppare asma e allergie. Una «cagnolino-terapia» che comprensione e l’apprezzamento per ogni diversità. Un cucciolo
rinforza il sistema immunitario! La ricerca, pubblicata nel «Jour- che cresce all’interno di una famiglia umana può davvero insegna-

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re tutto questo. Se poi sarà il bimbo a curarsi del benessere del cuc- bile, di vedere il quattrozampe correre e scattare a una propria
ciolo, ecco allora che questa proiezione e attenzione verso i bisogni azione… Terzo. No alle punizioni fisiche. Per far di qualunque
altrui smusserà addirittura il suo naturale, infantile egoismo. Un quattrozampe un buon compagno bisogna fargli capire subito
cucciolo davvero può insegnare cose importanti ai nostri figli. chi è il «capobranco»: senza sgridate inutili (che susciterebbero
Quelle che sono le grandi virtù. Non sottovalutiamolo». reazioni negative), ma con affettuosa fermezza. Quarto. Se il
bimbo è un neonato permettete a cane o gatto di annusarlo.
Non proibitegli di entrare nella stanza del bimbo. Riservate al-
Un rapporto, quello tra bimbi e animali, da costruire la bestiola molte attenzioni, come bocconcini speciali e carez-
con molta attenzione. Ci sono alcune piccole regole per ze, guardatela e parlategli quando è in presenza del neonato.
fare felici sia il bimbo sia l’animale. Gli si farà così capire che il neonato è un vantaggio per lei, non
Primo. I genitori devono saper leggere i segnali di disagio del un concorrente. E non si avranno mai problemi di «gelosia».
quattrozampe, con i quali il nostro amico ci dice «Per piacere, In questo libro si trovano tanti altri consigli, suggerimenti e
basta!» o quelli di esasperazione tipo «Ora mi sto proprio ar- spunti per vivere… felici e contenti. A quattro zampe.
rabbiando...». Per questo deve esserci sempre un adulto nella Edgar Meyer, Stefano Apuzzo, Qua la zampa, Stampa Alter-
stanza in cui si trovano contemporaneamente un bimbo e un nativa, 2006
cane, anche se il quattrozampe non ha mai dato problemi. I
movimenti goffi, la voce acuta e le mani che toccano, tirano ed
esplorano potrebbero risultare fastidiosi o addirittura intimida-
tori per il quattrozampe. E allora si dovrà insegnare al bambi-
no che il cane non è un giocattolo, che non gli si devono tira-
@ In soccorso della scuola, ora, arriva anche Internet. So-
no già parecchi i portali dedicati all’educazione ambien-
tale dei bimbi. Uno è Ciaopet, che ospita uno spazio dedicato
re orecchie e coda, che non bisogna entrare nella sua cuccia né al mondo dei giovani e della didattica. «L’idea è di entrare nel-
disturbarlo mentre mangia. In una parola: che va rispettato. Se- le scuole attraverso Internet e offrire così, prima ai docenti e
condo. Al bambino, si sa, piace giocare. Al cane, pure (per gli poi agli alunni, percorsi alternativi di conoscenza e approfon-
altri animali domestici come il gatto vale un po’ meno). È sem- dimento su questa nuova materia, da sviluppare online con
pre opportuno differenziare i giochi del bimbo da quelli del ca- l’ausilio della nuova tecnologia», spiega Anna Morandi, idea-
ne… I giochi che prevedono il confronto fisico, come il tira e trice di Ciaopet. Una che di rapporto animali-bimbi ne capi-
molla, il rincorrersi o l’invito a mordere sono meno indicati: sce: insegnante per un ventennio, da trent’anni è allevatrice
possono stimolare competitività nel cane. Meglio il riporto del- amatoriale. «Ora che il computer e Internet stanno per diven-
la pallina o del legnetto. Se viene ben gestito, garantisce diver- tare per la scuola strumenti didattici obbligatori, il nostro por-
timento per tutti. Permette al cane di sgranchirsi le zampe e di tale con il suo spazio ad hoc per le scuole potrebbe diventare un
rapportarsi con il bimbo, che è in grado di lanciare un oggetto importante punto di riferimento per insegnanti e scolaresche
sin dalla tenera età. E garantisce al piccolo la felicità, impaga- interessati al rapporto con gli animali d’affezione». Imparare

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navigando, imparando a navigare. Così, gli insegnanti possono
trovare utili suggerimenti, proposte di itinerari didattici, infor-
mazioni, materiale di lavoro, bibliografia, normative relative al-
l’argomento e altri spunti didattici, mentre ai ragazzi è riserva-
to uno spazio con giochi online, curiosità, informazioni inte-
ressanti sul mondo degli animali. Per imparare divertendosi.
Ecco allora la storia della papera Martina, così come l’ha rac-
contata Konrad Lorenz, oppure quella dell’uccello fregata (di
nome e di fatto) o ancora di Simon, la sentinella del deserto, e
così via. Ed ecco, soprattutto, le favole di Esopo, raccontate on-
line da un simpatico pagliaccio.
Siamo entrati così nella galassia dei gruppi di protezione degli
5-6 anni
animali. I siti zoofili sono moltissimi: parecchie associazioni,
dalle più grandi ad alcune piccine hanno un proprio indirizzo
web. Molto informativo, ad esempio, quello di Diamoci La I giorni del bambino
Zampa: fornisce, in maniera semplice, informazioni su come eludono il tempo dell’adulto;
viaggiare con gli animali, su cosa fare se si trova un cane va-
il loro tempo è ingoiato dalla soggettività,
gante, sul pericolo dei bocconi avvelenati, sulla sterilizzazione,
sul maltrattamento (spiegando le leggi), su come fare un’ado- dalla passione, dai sogni inseguiti dalla realtà.
zione a distanza di un micio o un cagnetto, e così via. È anche All’esterno, gli educatori vigilano, aspettando,
utile a chi smarrisce il proprio beniamino: attraverso la rubrica orologio alla mano, fino a quando il bambino
Persi & Trovati è possibile segnalare gli smarrimenti e i ritrova- aderisca e si adatti al ciclo.
menti dei quattrozampe. Ma il sito è incentrato soprattutto sul-
l’incentivazione delle adozioni dei cani del rifugio: le foto di 70
quattrozampe che l’associazione accudisce servono a questo. Raoul Vaneigem cit. in John Zerzan,
www.diamocilazampa.it Apocalittici o liberati? Che cos’è il primitivismo

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No, la minestrina no! Sarebbe sufficiente, cosa che alcuni Comuni, scuole e Asl stanno
facendo, coinvolgere i bambini, i genitori e gli insegnanti per
La hit parade dei cibi più odiati dai bambini vede al primo posto un’indagine sui cibi graditi e per organizzare corsi e percorsi del
seppioline e piselli, seguita da pasta e piselli, riso e limone, insala- gusto e della corretta alimentazione.
ta verde, zucchine trifolate e finocchi gratinati. In cima al gradi- È necessario costruire una sorta di menu partecipato, attivando cor-
mento invece troviamo patate arrosto, bietole all’olio, pollo, pro- si del gusto e dell’alimentazione che coinvolgano soprattutto i bam-
sciutto cotto, cotolette di pesce e lasagne. bini, le insegnanti e i genitori, per definire, insieme, i menu mi-
Il disgusto per seppioline e piselli raggiunge addirittura quota gliori. I menu tutti uguali costruiti in laboratorio, infallibili sulla
91% dei piccoli «clienti» delle mense scolastiche. grammatura dell’apporto proteico e cestinati dopo pochi istanti che
Perché allora in molti casi ci si ostina a proporre nei menu delle giungono in tavola, non rappresentano certo la scelta migliore.
refezioni scolastiche cibi che i bambini non possono neanche ve- L’educazione alimentare è un percorso che parte da casa e arriva a
dere? scuola, e viceversa.
Per stanchezza, mancanza di fantasia, assenza di coordinamento e La fascia d’età tra i due e i sei anni è un periodo molto importan-
di educazione alimentare, scarsa comunicazione tra i protagonisti te per l’educazione alimentare perché si inserisce nell’epoca in cui
della refezione scolastica. il bambino conosce gli alimenti e impara a gustare, masticare e de-
Il 30% del cibo proposto ai bambini delle scuole elementari fini- glutire cibi consistenti, e l’età scolare, in cui la sua autonomia di
sce nella spazzatura. In Italia, gli scarti delle mense scolastiche, do- gusti e l’attrazione per tutti (o quasi) gli alimenti comuni agli
vuti al rifiuto degli alimenti da parte dei bambini, equivalgono a adulti dovrebbe essere raggiunta.
un importo di 131 milioni di euro l’anno. Considerato il costo Chi si occupa della refezione dei bambini delle scuole elementari
medio di un pasto, da 3,5 a 4,20 euro e il possibile più proficuo dovrebbe lavorare su un menu ideale per comporre, con l’aiuto di
destino delle risorse alimentari si tratta di uno spreco incompren- questionari rivolti ai bambini e con l’aiuto di genitori e insegnan-
sibile. La causa? Il cibo proposto ai bambini nelle mense delle ti, il menu appetito dai piccoli: vario, creativo, condiviso.
scuole elementari non va incontro ai loro gusti. Le merendine industriali ormai entrate di prepotenza in cartelle,
Scuole e comuni spendono risorse non indifferenti per consulen- cestini e zainetti, dovrebbero essere disincentivate a scuola. Se la
ti, esperti di alimentazione e dietiste, che approntano il «menu frutta, lo yogurt e il budino abbinati al pasto fossero anticipati a
ideale», equilibrato al milligrammo. mezza mattinata, le famiglie risparmierebbero i soldi di merende
Peccato che poi i bambini di quel «menu ideale» non ne vogliono e snack e i bambini ne guadagnerebbero in salute.
sapere. Si riuscirebbe così anche a far mangiare ai bimbi la frutta, troppo
L’importanza del pasto alla mensa di scuola è dovuto anche al fat- rara nei menu quotidiani dei più piccoli.
to che costituisce, nei primi anni di vita e di sviluppo del bambi- Un’altra proposta creativa e sperimentale è quella di dividere in
no, il 40% dell’apporto calorico quotidiano. classi di appetenza gli ospiti delle mini mense, oppure di differen-

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ziare le proposte della cucina per le differenti età. Un approccio gnare questo, ai nostri figli. Aprendo il frigo, preparando i piat-
differenziato e particolare, con molta più pazienza, deve essere ri- ti, non manchi mai qualcosa di «crudo, vivo e colorato», parole
servato ai bambini obesi, tendenzialmente sovrappeso o inappe- che, trasformandosi in variopinte crudité sulla tavola o in fanta-
tenti, senza colpevolizzarli e senza farli sentire dei «diversi». stici piatti, aiutano bambini (e adulti) a riconquistare e mante-
nere la loro salute. A non diventare allergici, e spesso anche a
guarire dalle allergie. A non diventare grassi, ammalarsi meno
Esiste un rapporto tra l’alimentazione nei primi anni di d’inverno e mantenere intatta la loro capacità di crescere sani. E
vita e la salute nell’età adulta. Lo stile alimentare della gli adulti sappiano di potere così contrastare le malattie cardio-
prima e della seconda infanzia influenza il metabolismo del vascolari, la degenerazione tumorale (almeno il 50% in meno), e
bambino, e dell’adulto che diverrà, anche a distanza di cin- l’osteoporosi… Chiunque lo può mettere in pratica: mangiare
quant’anni. La base per il mantenimento di una buona salute è un morso di mela o una albicocca prima di bere il caffelatte del
un’alimentazione corretta fin dai primi mesi di vita, insieme a mattino; mordere una carota o un finocchio prima della prima
una precisa educazione alimentare che consenta di imparare il forchettata di spaghetti magari con pomodori freschi, addentare
concetto di salute come bene prezioso. Gli alimenti provenien-
un sedano prima di mangiare un panino. Semplici gesti… che
ti da agricoltura biologica, non manipolati, senza residui chi-
salvano la vita. Verdure bollite e frutta cotta non valgono altret-
mici, con alti contenuti nutritivi sono i più indicati per un or-
tanto. Serve qualcosa di crudo. Anche poco. E che sia colorato:
ganismo in crescita. Giulia Fulghesu, nutrizionista e psicologa,
il colore, con la sua varietà, indica i diversi minerali e le diverse
autrice per gli stessi tipi di Svezzamento naturale. Guida all’ali-
vitamine offerte dalla natura. «Ai bambini cui s’insegna questa
mentazione del bambino, spiega anche che l’alimentazione è in-
vestita di significati emotivi strettamente connessi al loro mon- pratica basta chiedere: quanti colori usi per fare un disegno? Tut-
do psicologico, a sentimenti ed emozioni. ti dicono che ne usano tanti. Esattamente come fa la natura con
Giulia Fulghesu, Alimentazione naturale dallo svezzamento i suoi freschi e vivi gioielli: frutta e verdura».
all’adolescenza, Tecniche nuove, 2001 www.eurosalus.com

@ Un’enciclopedia della salute naturale e della scienza, ec-


co cos’è oggi Eurosalus.com. Ad opera di Attilio Specia-
ni, immunologo noto a livello internazionale, saggista e divul-
Che sete

gatore, ecco disponibile un completo archivio colmo di rispo- L’acqua è l’unico elemento assolutamente indispensabile per il
ste su tutti, veramente tutti i quesiti sulla salute. Vi si trova corpo, soprattutto in estate, quando si perdono moltissimi liqui-
spiegato anche quello che lui chiama «il mantra dell’educazio- di. Bere aiuta a eliminare le tossine, regola la temperatura del cor-
ne alimentare»: «Crudo, vivo e colorato», oggetto di tanti suoi po e impedisce la disidratazione. Una parte dell’acqua è assimila-
articoli, che ritorna in varie forme nei suoi libri. Si tratta di inse- ta con frutta e verdura, il resto deve essere bevuta al naturale. È in-

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dispensabile sia perché tutte le reazioni chimiche delle cellule pos- chi in genere sono zuccheri, sostanze aromatiche, ottima vitamina
sono avvenire solo in sua presenza, sia perché svolge un ruolo di C, beta-carotene, pectine.
depurazione. Il bambino, come del resto l’adulto, tollera la scar- Il nettare. Si ottiene da polpa di frutta (30-40%) che, dopo esse-
sità d’acqua molto meno della scarsità di cibo. Fino al dodicesimo re stata filtrata e centrifugata, viene diluita in acqua e addizionata
mese, il bisogno di acqua del bambino è di circa 120-135 millili- di zucchero e vitamina C. A differenza dei succhi di frutti freschi
tri per ogni chilo di peso corporeo, con variazioni a seconda della i nettari di frutta hanno maggior contenuto energetico ma mino-
temperatura, dell’umidità dell’ambiente e della sua attività. re contenuto vitaminico e minerale.
Già, ma quale acqua scegliere? Se siamo in una regione distante da Bibite analcoliche alla frutta. Sono le aranciate, le limonate e si-
siti inquinati o a rischio (falda o pozzi lontanissimi da attività in- mili, che contengono il 12% o 13% di succo di frutta. Il resto è
dustriali o agricole…), si può scegliere con tranquillità la norma- acqua, anidride carbonica, aromi, coloranti, saccarosio; e possono
le acqua del rubinetto. Ripetiamo. La normale acqua di rubinetto essere edulcorate con dolcificanti sintetici.
può essere migliore di quella nelle bottiglie di plastica, che sta Drink e bibite «alla frutta». Nell’estate 2003 è stata lanciata sul
troppo tempo in bottiglia, in viaggio o in magazzino, non sempre mercato un’“aranciata” «exotic» che di esotico aveva solo i ghiri-
stoccata nel migliore dei modi (a volte persino esposta al sole, e i gori giallo mango in lattina. Perché, dentro, c’era lo 0% di frutta.
sali di metalli utilizzati come additivo per stabilizzare la plastica Lo 0%. Neanche una traccia. Acqua, zucchero, aromi e coloranti
delle bottiglie rischiano di essere rilasciati nell’acqua). artificiali, ecco di cosa sono fatte simili bibite. La legge lo tollera,
E quelle in bottiglia? Meglio bere solo occasionalmente quella con i coltivatori nostrani di frutta e le associazioni di consumatori no.
molti minerali (nel caso in cui si sia sudato molto) e non abituar- Il ministero delle Attività Produttive aveva emanato una circolare
lo subito a bere quella addizionata di anidride carbonica (frizzan- abrogativa della norma che prevede(va) che su lattine e bottiglie di
te). L’anidride carbonica può compromettere l’effetto alcaliniz- aranciate, nelle bevande, nelle bibite in lattina e in bottiglia non
zante dell’acqua che favorisce l’eliminazione dell’azoto eventual- potessero esservi immagini di frutta poi non presente tra gli ingre-
mente assimilato con la carne. dienti. La circolare, cancellando questo divieto, si rassegnava a una
L’acqua minerale naturale proviene da fonti profonde o protette. realtà che ognuno può verificare leggendo l’etichetta della bibita
Meglio quelle d’alta quota. «esotica» di quella celebre marca d’aranciata o di fronte al bancone
L’acqua «da bere» è quella del rubinetto, ma microfiltrata. delle bevande «sportive» con dentro sali, aromi e coloranti artifi-
E se ha voglia di una bibita, o d’un succo di frutta? ciali. Tutte al «gusto» di arancia, mora viola, flash lemon, super
Vediamo ora cosa c’è nelle bevande predilette dei bambini. strawberry, exotic, e non contengono la benché minima traccia di
Succhi di frutta. Innanzitutto, se c’è scritto «di frutta» non vuol vera frutta. I dubbi non riguardano tanto la salute, per la pochez-
dire che ci sia solo frutta. za nutrizionale di bevande fatte solo di acqua, zucchero, aromi e
Il «vero» succo di frutta proviene dalla pressione di frutti freschi, coloranti artificiali. I dubbi riguardano le suggestioni e la corret-
sani e maturi, non fermentati. I composti che si ritrovano nei suc- tezza delle informazioni per chi acquista una bevanda col nome, le

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immagini di frutti presenti solo nell’inchiostro dell’etichetta. Se il te le dimensioni dell’affaire acque minerali: leggi un po’ troppo
bimbo ha sete vera, perché dargli una bibita falsa? accondiscendenti verso alcune sostanze indesiderabili, contami-
Bibite gassate. Occhio, infine, a quest’intelligente notazione: tut- nanti dell’acqua, come si costruisce con la pubblicità l’immagine
te le calorie assunte dal ragazzo con le bibite gassate zuccherate di un’acqua minerale, i rilievi mossi dal Giurì di autodisciplina, le
“pesano” il doppio, perché non sostituiscono un’analoga quantità etichette reticenti, i problemi delle acque minerali e delle acque di
di calorie “solide” dal cibo, ma a queste si sommano. rubinetto degli acquedotti...
Quindi, le bevande più indicate per il bambino sono i succhi di In effetti, l’acqua di rubinetto costa dalle 600 alle 5000 volte in
frutta naturali ottenuti al 100% dalla frutta (meglio, sempre mol- meno. Ma è buona? Per quanto concerne i pro e i contro dell’ac-
to meglio se ‘bio’), l’acqua non gasata, infine i ‘nettari’. I succhi di qua minerale e di quella del rubinetto, è vero che in alcuni casi
frutta naturali e le spremute di agrumi e di frutta in genere sono l’acqua imbottigliata può contenere più contaminanti di quella di
un buon modo per dare la frutta anche ai bambini che non la casa e che le etichette possono omettere alcune voci «scomode»
mangiano volentieri. (fluoro e fluoruri, altri metalli pesanti indicatori dell’inquina-
Che il ragazzo beva quanto gli pare, senza restrizioni di sorta! Nel mento dell’acqua), ma è anche vero che l’acqua di rubinetto può
periodo estivo bisogna solo ricordare di non dare acqua o bevande contenere residui dei disinfettanti impiegati per renderla più si-
troppo fredde ai più grandicelli che tendono a chiederle continua-
cura, il cloro ad esempio. L’acqua di rubinetto, meglio e più con-
mente, per la sensazione di immediato refrigerio che ne ricavano.
trollata di quella in bottiglia, in alcune zone d’Italia non ha un
Fino all’adolescenza, meglio niente bevande alcooliche (vino, bir-
buon sapore, ha cattivo odore, è troppo calcarea e potrebbe pas-
ra, liquori), perché l’organismo giovane ha una ridotta capacità di
sare attraverso tubature vetuste e rugginose. Insomma, liscia, gas-
metabolizzare l’alcol, i cui effetti negativi sul processo di sviluppo
sata o... minerale o di rubinetto? Non è facile come bere un bic-
sono noti. Caffè e il tè andrebbero evitati in quanto contengono
chier d’acqua… dettare una regola valida per tutti. Dall’incontro
alcaloidi eccitanti. Se si vuole aggiungere caffè al latte della prima
colazione dei bambini, è più indicato il caffè d’orzo; se si vuole of- con l’autore abbiamo desunto che l’acqua di rubinetto, anche del-
frire un tè, meglio utilizzare infusi o tisane. le città, è più buona di quello che pensavamo (lo conferma un’in-
chiesta di “Altroconsumo” del maggio ‘03), e costa poco. Ma con-
cedersi un bicchiere d’acqua cristallina, una «cara» bevuta di ac-
Siccome l’acqua è di fondamentale importanza, dobbia- qua minerale d’alta quota, con un basso residuo fisso e zero ni-
mo imparare a conoscerla bene. L’Italia è il primo paese trati... si può fare senza sensi di colpa. Forse la miglior soluzione,
al mondo per consumo di acqua minerale in bottiglia: ogni ita- per noi e per il nostro portafoglio, è berne un po’ e un po’.
liano ne beve all’anno 190 litri, spendendo in media quasi 300 Giuseppe Altamore, Qualcuno vuole darcela a bere, Fratelli
euro. Il giro d’affari è di 5.500 miliardi di vecchie lire, 700 dei Frilli, 2003
quali reinvestiti in pubblicità, ogni anno.
C’è un libro che spiega, citando testi, interviste e documenti, tut-

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@ Come si sceglie l’acqua? Leggendo l’etichetta. Ebbene
c’è un’enorme bacheca online di etichette di tutte le ac-
que minerali commercializzate in Italia, utile per dare un’oc-
chiata anche ai dati analitici in etichetta. Vi si trovano i dati su
residuo fisso (TDS), sodio, potassio, calcio, magnesio, cloro,
fluoro, bicarbonati, solfati e nitrati. Non offre chiavi di lettura
critiche, però. Per cui ne diamo una noi. Le acque minerali con
contenuti di nitrati superiori a 10 mg/l sono sconsigliate alle
donne in gravidanza e non sono adatte per la prima infanzia.
Quindi, più bassi sono i nitrati, meglio è. Alcune acque ne han-
no valori pari a 0. Date ora un’occhiata al database, oppure...
all’acqua di casa.
6-7 anni
www.acqua2o.it

La fantasia è come la marmellata.


Bisogna solo spalmarla
su una solida fetta di pane.

Italo Calvino, Lezioni americane

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Ecco la merendina con senso critico. E passava. Purché non uscissero le marche. Con
le marche non passerebbe… Ci fu un casino per il pezzo sulle me-
Merendine «preparate con lo yogurt», «ricche di frutta», «preparate rendine. Il caporedattore mi disse che avremmo avuto dei proble-
come una volta», «al miele», «naturali e leggere»? Qualsiasi nonna o mi. Si parlava dei grassi saturi non evidenziati in etichetta. Era un
nonno non si sognerebbe mai neanche di degnarli di uno sguardo, pezzo interessante che metteva a confronto le merendine in com-
gli snack industriali. Eppure le multinazionali alimentari attingono mercio con quelle casalinghe, e si parlava della qualità diversa di
proprio al frasario dei nonni per convincere bambini e genitori a grassi. Un’azienda di cui si parlava ne usciva male…» (La repub-
consumare le inconsistenti merendine industriali. I paesaggi da vec- blica delle marchette, Stampa Alternativa 2004).
chia fattoria: bicchieri colmi di latte, ciotole di miele, cesti di frutta Ma perché le merendine industriali sembrano piacere tanto ai bambi-
fresca, servono solo a ingannare i consumatori e le mamme distrat- ni? La responsabilità potrebbe essere degli aromi artificiali (indicati so-
te che fanno la spesa depauperando il portafogli ma senza spendere lo come «aromi»): danno allo snack quell’essenza e quel gusto quasi ir-
qualche secondo in più per leggere le etichette. Se leggiamo le eti- resistibile… Micidiale lo zucchero, che arriva a provocare una sorta di
chette di snack e merendine, infatti, ci rendiamo immediatamente
assuefazione/dipendenza: non per nulla le bevande che più riscontra-
conto che il contenuto non corrisponde granché a quanto decanta-
no il gradimento dei bambini sono anche le più gassate, piene di aro-
to sull’involucro, nel contenitore e negli spot televisivi!
mi, coloranti e zucchero. Ma forse il vero motivo del successo delle me-
Un dolcetto industriale «al miele» ne contiene, se va bene, 1,4
rendine industriali è, in realtà, il packaging, la praticità e quindi la co-
grammi. Le merendine «allo yogurt» ne contengono sì e no tra i 2
modità assicurata ai genitori, oppure i gadget e gli orpelli…
e i 4 grammi. L’unica caratteristica peculiare dello yogurt, ovvero i
fermenti lattici vivi, è annullata dalla cottura ad alte temperature. La Ma… la buona, cara fetta di pane, burro e marmellata!… Mille vol-
merenda «con latte fresco» ne contiene meno di un grammo, la te meglio. Altri suggerimenti? I gusti dei piccoli possono oscillare da
punta di un cucchiaino. Gli snack «alla frutta» a malapena conten- una certa abitudinarietà a un’insopprimibile curiosità. Ricetta? Palli-
gono 1 o 2,5 grammi di frutta (un frutto pesa 35-40 grammi). Gli ne di avena e nocciole: tritare finemente l’uvetta e le mandorle nel
ingredienti decantati nella pubblicità e sulla confezione come sani e tritatutto, quindi versarle in una terrina, aggiungere poco miele
salutari sono sempre inferiori ai grassi. Grassi insalubri, come ve- (quanto basta per legare e formare una massa malleabile). Formare
dremo, che diventano solo ciccia. Alle mamme sarebbe sufficiente delle palline o dei cilindretti, quindi passarli nei fiocchi d’avena in
leggere le etichette dei prodotti prima di acquistarli: gli ingredienti modo che ne rimangano uniformemente coperti, poi avvolgere una
sono indicati in ordine di quantità decrescente, dalla maggior quan- per una le merendine nella carta oleata o da forno. Invece del miele,
tità alla minore. Scoprirebbero così che le merendine dei propri fi- provate il malto, buono, energetico e si trova bio: il malto di grano
gli sono piene di grassi, zuccheri, aria, acqua e aromi artificiali. (chiaro e dorato), di riso (ancor più chiaro e filante), di orzo (il cibo
Beh, allora dove si va a documentarsi? Sui giornali? Paolo Bianchi dei filosofi) e perfino il compatto e saporoso malto di mandorle.
e Sabrina Giannini hanno incontrato la caposervizio di un setti- Oppure, stuzzicateli con frutta infilzata in spiedini: ingrediente
manale femminile che ha detto loro: «Ho proposto di scriverne più importante, la fantasia.

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«Oggi il bambino americano medio è immerso nel mer- Come la vuoi la tua città?
cato di consumo con una modalità tale da annichilire
qualsiasi raffronto storico. A un anno guarda Teletubbies e I bambini, come vorrebbero che fossero le strade delle città?
mangia il cibo dei suoi “promo partner” Burger King e McDo- Con tanti alberi, laghetti e siepi, strisce pedonali e lunghe vie co-
nald’s. A 18 mesi i bambini sono in grado di riconoscere i lo- lorate, un pulsante a terra per fermare il semaforo al momento op-
ghi commerciali e prima di raggiungere il secondo anno d’età portuno, marciapiedi più grandi e automobili più lente. Sono i ri-
chiedono i prodotti nominandone la marca. Entro i tre anni o sultati del progetto «Oplà! Una strada da inventare», concorso che
i tre anni e mezzo i bambini cominciano a credere che la mar- fa parte dell’iniziativa della Regione Toscana sui percorsi pedona-
ca sia in grado di conferire loro caratteristiche uniche, per li casa-scuola «Noi a scuola ci andiamo a piedi». L’iniziativa ha
esempio l’essere in gamba, forti e intelligenti». Comincia così
coinvolto l’anno scorso le scuole elementari di Firenze con l’o-
un libro-inchiesta molto documentato sulle tecniche di persua-
biettivo di introdurre innovazioni e ampliamenti al progetto di
sione sempre più chirurgiche a cui sono sottoposti i bambini.
percorsi pedonali e di contribuire a definire ‘criteri tipo’ per la rea-
Un intero capitolo è dedicato a snack, merendine e junk food.
lizzazione di un territorio sempre più a misura di bambino. In
Il contenuto dei messaggi pubblicitari, la penetrazione nelle
particolare, gli alunni partecipanti al concorso hanno esposto i di-
scuole, il marketing dell’infanzia con tecniche dai nomi in-
segni realizzati sul tema della pedonalità, a partire dalla mappa del
quietanti quali age compression e trans-toying, le nuove formule
di ricerca intrusiva, la vendita – anzi, lo spaccio – di junk food, percorso pedonale ideale.
droga e violenza… viene tutto portato alla luce e analizzato. I bambini hanno riportato sulle mappe gli itinerari che maggior-
Così ognuno può rendersene conto. Il sottotitolo reca “salvia- mente percorrono a piedi, o i luoghi del quartiere che a loro giu-
mo i nostri figli, ostaggi della pubblicità”. dizio sono più rilevanti, come giardini o pasticcerie!
Juliet B. Schor, Nati per comprare, Apogeo 2005 È un bel gioco, piacevole e stimolante anche per gli adulti.
La realtà?
Il grattacielo Pirelli si alza, si sposta e va a sedersi, con tutti i suoi
@ L’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nu-
trizione ha online un decalogo per aiutare le mamme a
capire se i propri figli crescono bene. Una ricerca Eurisko-AI-
quintali e tonnellate, sugli ultimi quattro alberelli del quartiere
Gioia. Questo sta per succedere davvero, a Milano, dove, secondo
DI dice che, nonostante cambino gli stili di vita, la merenda re- un progetto in fase esecutiva, in un quartiere già soffocato da traf-
sta ancora un appuntamento irrinunciabile durante la giornata fico, cemento e inquinamento, anche l’ultima zolla verde dovrà
dei bambini italiani. L’importante è variare questo ‘piccolo pa- sparire.
sto’ scegliendo tra un panino, una merendina confezionata, Ma è così in molte città italiane, non più a misura d’uomo, e
una porzione di frutta, uno yogurt. neanche di bambino. Il rapporto tra numero di abitanti e verde
www.inran.it <http://www.inran.it> pubblico delle nostre metropoli è sconfortante, umiliante il con-
fronto con le capitali europee. A Pescara ogni abitante ha a dispo-

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sizione solo 0,44 mq di verde, Napoli ha 2 mq di verde per abi- pochi giorni hanno raccolto più di diecimila firme, però il desti-
tante, 14 Milano, 25 Zurigo e Amsterdam, 32 Berlino… no del Giardino di Gioia pare segnato: secondo gli avvocati, il vin-
Cosa fare? Come hanno fatto genitori, scolaresche e abitanti del colo posto dalla defunta filantropa è decaduto da anni e nessuno
quartiere Gioia, a Milano. Si sono riuniti in comitato. Hanno pro- è più obbligato a rispettarlo. Forse questo è vero dal punto di vi-
mosso una prima raccolta firme che in pochi giorni ha decuplica- sta giuridico, ma non da quello etico: Giuditta Sommaruga Faini
to le aspettative sulle adesioni, oltre 10.000 in due settimane. A ha compiuto un gesto disinteressato pensando al bene di tutti,
partire dal 7 aprile 2005, il «comitato di cittadini Giardino in l’ente che ha accettato la sua eredità, pur essendo “pubblico”, non
Gioia» ha posto un presidio 24 ore su 24 in via Galvani 34, davanti ha fatto altrettanto. Ma la cosa più grave è il tradimento di una
a quest’ultimo boschetto del quartiere. Hanno fatto scioperi della promessa: chi è a conoscenza di questa storia regalerà mai più
fame, invitato scolaresche, giocolieri e artisti di strada, organizzato qualcosa a un Comune o a un ospedale?» (Milena Gabanelli, “Io
serate in locali… A favore si sono spesi Elio e le Storie Tese, Gian- Donna”, 24 maggio 2005)...
ni Cinelli, Fabio Treves che ha scritto: «Sono contento per la bella Il bosco è stato tagliato il 27 dicembre 2005.
cifra di firmatari... Alla faccia di chi vuole sempre darci dentro con È importante che laddove vivono i bambini, e dove viviamo noi, si
possa vivere… davvero. “Vita” e “verde”, nella lingua antica, vengo-
il cemento...». Milena Gabanelli, coraggiosa conduttrice di “Re-
no da viriditas. Hanno la stessa radice.
port” su Rai 3, interviene così, «Nessuno deve costruire nel parco
donato», sul settimanale del “Corriere della Sera”:
«A Milano, fra catrame, cemento e traffico, c’è un ettaro di oasi
«A scuola ci andiamo da soli» è il progetto di mobilità so-
che da più di cinquant’anni ospita almeno duecento alberi di spe-
stenibile di Ferrara che ha visto interventi urbanistici nel-
cie diverse: si chiama “Il Giardino di Gioia”. Nel 1964 la proprie- la frazione di Porotto (nuovo giardino delle elementari, nuovi
taria del parco, Giuditta Sommaruga Faini, lo lascia in eredità al- percorsi protetti) e diffusione nelle scuole di materiali educati-
l’Ospedale maggiore di Milano, a condizione – precisa nello scrit- vi: a partire dal 2001 ogni anno si individua una zona nel fer-
to – che “non venga venduto né dato in affitto, ma sia destinato a rarese e lo si replica. A Forlì l’anno scorso il progetto «Percorsi
lenire le sofferenze dell’umanità”. E in effetti così succede per sicuri casa-scuola» ha messo in sicurezza le piste ciclabili intor-
molti anni. Poi arrivano gli anni della flessibilità morale e nel no alle scuole: la modalità di «progettazione partecipata» è sta-
1983 il direttore dell’ospedale vende il parco a un’impresa edile. ta un tale successo che l’amministrazione comunale estenderà
Tanto su quel terreno non si può costruire! Ma gli imprenditori l’esperienza ad altre aree della città. A Piacenza il progetto «An-
hanno la vista lunga e sanno perfettamente che basta sapere aspet- dare a scuola in sicurezza», dopo un’indagine Infoambiente, ha
tare. Nel 2001, infatti, ecco che quel terreno diventa edificabile. coinvolto le scuole cittadine, la Federazione Italiana Pediatri e
L’ultima tappa è un accordo firmato da Comune e Regione: dove l’Arpa. A Modena («Vado a scuola con gli amici») vengono rea-
oggi c’è il bosco sorgerà il grattacielo del Nuovo Polo Regionale. lizzate nuove piazzette pedonali d’incontro per bambini che
A scombinare i piani sono arrivati gli abitanti della zona, che in poi vanno a scuola insieme, esperienza simile a Losanna (con

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«Pedibus», una sorta di camminata collettiva verso la scuola).
Friburgo e Berlino mettono su tutte le scuole nuovi tetti solari
e poi spiegano ai bambini come funzionano, Villach (Austria)
dà nelle mense alimenti bio ed equosolidali… Sono alcuni dei
cento buoni esempi da imitare raccolti in un manuale per tut-
ti: cittadini, amministratori locali, architetti, manager. È il pri-
mo libro di questo genere, in Italia. Ecco come l’effetto serra, il
degrado cittadino e ambientale, si contrastano, davvero. Sono
stati infatti soprattutto i Comuni ad aver preso l’iniziativa, spe-
rimentando misure concrete a favore della sostenibilità.
Karl-Ludwig Schibel, Silvia Zamboni, Le città contro l’effetto
serra, Edizioni Ambiente, 2005
7-8 anni
@ Ultime notizie sul Giardino di Gioia! Si trovano su un
blog. A partire da…
7 aprile 2005. A Milano, il «Giardino in Gioia»... digiuna!
«A chi cercavi di telefonare?»
«Alla mamma. (triste) Mi manca tanto...»
24 aprile 2005. Per salvare quest’ultimo boschetto verde si mo-
«Rudy, la mamma tornerà tra una settimana.
bilitano le scuole!
24 maggio 2005. Presentata in Consiglio Comunale una mo- Se una settimana ti sembra lunga, perché...
zione che chiede la salvezza del Bosco di Gioia. perché non le scrivi una lettera?
26 maggio: Performance ‘Do not cross’ di Moreno Gentili – (prepara tutto) Ecco. Scrivi...
ore 18.30 al Bosco di Gioia, via Galvani 34, Milano... Cara mamma, papà è un papà meraviglioso,
Fino agli ultimissimi sviluppi, la mozione bocciata dal Consi-
glio Comunale, la proposta alla Provincia di un «vincolo di che cucina in modo meraviglioso...».
monumentalità che si potrebbe porre sulle piante più impor-
tanti dopo un approfondito esame dell’area»... e il taglio, du- Bill Cosby ne “I Robinson”, serie tv, anni ‘90
rante le vacanze di Natale 2005.
http://boscodigioia.splinder.com/

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Ormoni In America i trattamenti con ormoni sono non già solo am-
messi, bensì incoraggiati! Zeranolo, estradiolo, testostero-
Bambine al di sotto degli 8 anni con significative protuberanze ne, progesterone, trenbolone acetato, perfino un ormone biotech
della ghiandola mammaria e bambini di 10 anni con calvizie. La sono in continuazione iniettati in vitelli, mucche e tori. Così li
causa scatenante, in entrambi i casi, conclamati a Torino e in al- fanno crescere più velocemente del 50%. Perciò l’Europa conti-
cune città del Nord nel 2002, sembra essere la presenza di ormo- nua a tenere le proprie frontiere barricate all’importazione di car-
ni ed estrogeni nella carne somministrata nelle mense scolastiche. ne Usa: gli Usa chiedono miliardi in risarcimenti, ma le porte re-
A Torino 49 bambine di età inferiore agli otto anni sono rimaste stano chiuse.
vittime del telarca, manifestazione precoce delle ghiandole mam- E in Italia? C’è qualche condanna penale, poche ma senza so-
marie. In alcuni casi la manifestazione è regredita una volta elimi- luzione di continuità, mentre l’Istituto Superiore di Sanità tro-
nata la carne dal menu. Il Procuratore della Repubblica di Torino, va ogni tanto qualche corticosteroide illegale nel latte e 17-be-
Raffaele Guariniello, è intervenuto ipotizzando il reato di lesioni ta-estradiolo nel siero bovino. D’altronde, il D. lgs. 27/1/1992
colpose. n. 118 vieta la somministrazione di ormoni, però nel contem-
La calvizie infantile è l’ennesimo allarme alimentare, accomunato po li tollera «a scopo terapeutico» e nel periodo successivo al
al caso delle bambine vittime del telarca dalla probabile comune parto, cioè: con qualche forzatura, sempre. Dell’ormone Des
causa scatenante: gli ormoni. (Dietilstilbestrolo), che provoca cancro al seno, è difficilissimo
L’alopecia androgenetica (calvizie) colpisce, generalmente, dopo la accertare la presenza, essendo attivo anche in quantità minime
pubertà. In Italia ne sono vittime 11 milioni di uomini, general- (parliamo di milionesimi di grammi). Secondo il Comitato
mente tra i 20 e i 40 anni. Scientifico dell’Unione Europea che doveva pronunciarsi a pro-
«Ho registrato circa 20 casi di alopecia androgenetica precoce, do- posito di doping, anche dosi infinitesimali di queste sostanze
vuta agli ormoni sessuali, che non dovrebbero essere presenti pri- usate dagli allevatori danneggiano la salute umana, innescando
ma della pubertà», afferma Antonella Tosti della Clinica dermato- tumori e alterando le risposte del sistema endocrino e immu-
logica dell’Università di Bologna. nitario. Inoltre, i valori residuali di ormoni ritenuti innocui fi-
Il consiglio dei pediatri per evitare di accumulare, con il cibo, so- no a dieci anni fa, sono oggi, grazie a dati scientifici più raffi-
stanze tossiche e pericolose per la salute dei bambini, è variare la qua- nati, considerati rischiosi per i consumatori, specialmente per i
lità degli alimenti, non insistendo sempre sugli stessi. bambini in età pre-puberale.
Stefano Carnazzi, Stefano Apuzzo, 4 sberle in padella. Come
Marcello Giovannini, pediatra nutrizionista dell’Università di Mi-
difendersi dall’inquinamento alimentare, Stampa Alternativa
lano, afferma: «Fin da bambini bisogna seguire un’alimentazione
2000
varia. Si eviterà così l’accumulo e l’eccessiva ingestione di tossine.
La carne va alternata ad altre fonti proteiche, come uova, pesce,
formaggio, yogurt. Frutta e verdura si devono alternare sul piatto».

78 79
@ Quale antidoto agli ormoni, all’inquinamento alimenta-
re, alla contaminazione? Tenersi aggiornati quotidiana-
mente e mangiare biologico. Per entrambe le cose c’è dal 1995 la
Sono circa 4 milioni i bambini italiani che guardano la tv. La metà
dei bambini da 3 a 5 anni guarda la tv da 1 a 3 ore al giorno, il
17% per più di quattro ore, percentuale che balza al 25 per i bam-
community del biologico su Internet, Greenplanet: fornisce bini tra 6 e 10 anni. Una indagine Istat ha dimostrato che l’11%
un’ottima rassegna stampa quotidiana su tutte le questioni più dei bambini della terza elementare guarda la tv per più di 5 ore al
scottanti che riguardano l’agricoltura, l’alimentazione e la salute. giorno. Solo una sparuta minoranza (8%) dei bambini fra 3 e 5
Un apparato informativo unico in Italia per completezza e pun- anni guarda la tv meno di un’ora al giorno. E il 15% di loro un
tualità, con riferimenti legislativi e approfondimenti vari e anche, paio di volte a settimana si addormenta davanti all’apparecchio te-
quando serve, il coraggio di editoriali graffianti e polemici. levisivo acceso…
www.greenplanet.net Passano più ore con la tv che con i coetanei. I bambini sono or-
mai assuefatti in primissima età all’ascolto prolungato e passivo. E
iniziano a vederla di prima mattina, cosa che molti esperti giudi-
Cosa c’è in tv? cano negativamente: prima di andare a scuola il 23% dei bambi-
ni delle elementari l’ha già vista, e quasi il 24% dei piccolissimi
Più tv si guarda, più si va male a scuola. Lo diceva Karl Popper, anni
viene messo davanti allo schermo appena alzato.
fa. Oggi lo hanno confermato i dati emersi da diverse ricerche. In
Queste cifre ci dicono che l’utenza televisiva è costituita, specie in
particolare, è stato notato che gli studenti di terza elementare che
alcune fasce orarie, soprattutto da ragazzi e bambini, che guarda-
hanno la televisione in camera ottengono voti più bassi di quelli che
no la tv da soli. Oltre il 15% dei bambini da 3 a 5 anni e il 10%
non ce l’hanno, tendenza che non si verifica con il possesso di un
computer con accesso a Internet. Lo studio rivela che i bambini che da 6 a 10 anni guarda la tv sempre da solo, percentuali che salgo-
hanno un televisore nella propria camera da letto ottengono nei test no al 25 della prima media e al 37 della terza media.
risultati significativamente inferiori rispetto ai compagni senza televi- Da tempo le aziende televisive hanno dato vita a codici di auto-
sore in camera. Secondo la stessa ricerca, la presenza di un computer regolamentazione. Il Comitato incaricato di far applicare il prin-
in casa è invece associata a punteggi più alti. Lo studio, condotto da cipale codice vigente si è dovuto più volte dichiarare di fatto im-
ricercatori della John Hopkins Bloomberg School of Public Health e potente di fronte alle reiterate violazioni delle regole da parte di
dell’Università di Stanford, è stato pubblicato sul numero di luglio quegli stessi che le avevano solennemente sottoscritte.
2005 di “Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine”. Spunti di alto livello non mancano. Le aziende televisive e le case
Altri studi pubblicati sull’argomento dalla stessa rivista indicano di produzione devono impegnarsi seriamente a elevare la qualità
che la televisione ha un impatto negativo sulle capacità d’appren- delle trasmissioni destinate ai bambini. In questo senso dobbiamo
dimento dei bambini molto piccoli (al di sotto dei tre anni), e ad- aiutare la produzione nazionale ed europea: l’acquisto di format e
dirittura che i bambini che guardano meno tv hanno maggiori la proposta di modelli culturalmente lontanissimi ha portato in
probabilità di terminare gli studi! Italia, insieme a una corsa all’audience e allo share, un abbassa-

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mento della qualità della programmazione, e questo pur in pre- Accompagnare il ragazzo alla visione. Assecondare il desiderio di
senza di operatori italiani ed europei di ottimo livello. seguire le migliori trasmissioni, quelle che inducono alla manua-
La scuola dovrebbe aiutare gli adulti, le famiglie e i piccoli a un lità, all’arte, alla manipolazione. Stimolare il senso critico del pic-
uso corretto e appropriato delle trasmissioni tv: si può collabora- colo con domande e dialoghi durante la visione. Stuzzicarne la cu-
re col sistema scolastico per educare bambini e ragazzi a una ade- riosità, facendogli notare che ciò che si vede in tv non è sempre la
guata alfabetizzazione televisiva. La tv può dunque entrare a scuo- realtà, ma il suo specchio.
la, come un mezzo da imparare a usare per crescere e conoscere il
mondo. Ci si può battere perché in ogni azienda televisiva sia pre-
sente una figura del responsabile delle scelte editoriali rivolte ai mi- Una sorpresa, questo Bambino ecologico, Millelire pro-
nori. C’è il modello francese, che ha funzionato, che ci invita a ri- mosso a piccolo saggio della collana “Margini”. Una rac-
vedere i criteri che sono alla base dell’attuale organizzazione delle colta di pagine, testimonianze e concisi pareri di esperti sul te-
fasce orarie di programmazione. ma della difesa dell’equilibrio del minore. Del suo essere, dei
Il fronte della pubblicità è particolarmente delicato: come dimo- suoi sentimenti, del suo ambiente. Giovanni Bollea scrive
dell’«istinto ecologico dell’infante». L’endocrinologo Leopoldo
strano le indagini svolte dagli stessi operatori, i tetti pubblicitari
Silvestroni appunta l’attenzione sulla condotta alimentare del-
nelle varie fasce orarie sono particolarmente elevati e si assiste a
la donna in gravidanza; Dina D’Addesa, Inran, consiglia la
trucchetti (come la scoperta di programmi contenitore che altro
«pappa della salute» («variare il più possibile, consumare più ce-
non sono che una serie di cartoons interrotti da spot) per aggira-
reali, legumi, ortaggi, più frutta fresca; una buona prima cola-
re i divieti vigenti di inserire messaggi pubblicitari nei cartoni ani-
zione; limitare i prodotti confezionati; equilibrare l’assunzione
mati di durata inferiore ai trenta minuti. Una recente indagine di energia e mantenere un buon livello di attività fisica»). Athos
Eurispes ha scoperto che la metà dei bambini tra gli otto e i dieci de Luca indaga il rapporto tra bambini e televisione. Patrizia
anni associa la pubblicità a un dato positivo. Angrisani dell’associazione “Dentro lo specchio” suggerisce un
Meglio non fuggire di fronte alla difficoltà di tutelare i mino- nutrimento «con le fiabe». Lo psichiatra Luigi Cancrini parla
ri. La migliore protezione può e deve avvenire sul piano edu- dello sviluppo armonico, anche «dando voce al dolore»; Fran-
cativo, prima ancora che a livello legislativo. Soprattutto con i cesco Tonucci dell’Istituto di Psicologia del Cnr esamina il rap-
ragazzi si deve intervenire per favorire lo sviluppo delle capa- porto tra i bambini e la città. Francesco Robustelli dà consigli
cità critiche. La funzione educativa compete innanzitutto alla sulla vicinanza con gli animali domestici. Carla Parisi, pediatra
famiglia e alle istituzioni scolastiche, ma può essere agevolata Asl, parla del sonno, Anna Cotugno dell’associazione “il Prato
dalla televisione al fine di aiutare i bambini e i ragazzi a cono- celeste” traccia un «elogio della paura, del dolore, della lentez-
scere progressivamente la vita e ad affrontate i problemi. In za» per un’ecologia dei sentimenti…
questo senso le potenzialità del mezzo televisivo e dei nuovi Athos De Luca, Il bambino ecologico, Stampa Alternativa
linguaggi multimediali è enorme.

82 83
@ Nel sito del Ministero delle Comunicazioni si può leg-
gere il testo integrale del Codice di Autoregolamenta-
zione Tv e Minori. Vi si trova l’esatta scansione delle fasce te-
levisive: «Tv per tutti: 7.00 – 22.30», «Fascia protetta: 16.00 –
19.00», le norme sulla pubblicità e anche l’e-mail per inviare
segnalazioni.
www.comunicazioni.it/it/index.php?Mn1=18&Mn2=98

8-9 anni
…Quando invecchiò, mio nonno
tornò bambino. Come i bambini
doveva curare i campi di granoturco
impedendo agli animali di entrarvi...
Il nonno li scacciava con alte grida...
Poi ci spiegava che gli animali,
come gli uomini, sono golosi.
Amano rimpinzarsi più del necessario.

Rigoberta Menchù

84
Il “cicciobomba” in una piccola quantità, dosi elevate di energia. Questa energia o
è smaltita, spesso con fenomeni di ipercinetismo, oppure si accu-
Dal 5 all’8% dei bambini italiani sono obesi, cioè superano il pe- mula nell’organismo.
so forma almeno del 20% (30 chili invece di 24, 42 anziché 35), I chili in più accumulati rappresentano un problema per la salute
mentre il 20-24% è in sovrappeso. Ogni anno la popolazione in- dei bambini e dei futuri adulti, esponendoli a rischi più elevati di
fantile oltre il peso forma cresce dell’8%. infarto, malattie circolatorie e altre patologie.
Un piccolo italiano su quattro deve, in sostanza, dimagrire.
Sul totale, solo il 2-3% è interessato da patologie legate a disfun-
zioni ormonali o metaboliche. La quasi totalità dei bambini ingras- Eppure, il cibo genuino e naturale sembra essere sempre
più interessante… e a dirlo sono proprio i bambini! Esi-
sa perché mangia troppo e male. I chili di troppo rappresentano un
ste un Premio Nazionale Libro per l’Ambiente: a decretare i
problema per la salute oltre che per la forma fisica, che si trascina
vincitori, una giuria popolare di oltre 1500 ragazzi. Il concor-
negli anni. Secondo gli esperti dell’Istituto Auxologico di Milano
so di “editoria verde” per la fascia d’età tra i 6 e 14 anni è pro-
85 piccoli su 100 sono destinati a divenire adulti con seri problemi
mosso ogni anno dall’Editoriale La Nuova Ecologia, in colla-
di alimentazione. Infatti, il 70% degli adulti in eccesso di peso ave-
borazione con Comune e Provincia di Ancona, realizzando
va problemi già dalle scuole elementari. Ingrassano di più i bambi-
un’esperienza di lettura collettiva unica nel suo genere, che
ni che appartengono a fasce sociali più basse, a causa della mancan- coinvolge ben 1500 piccoli lettori. Una giuria popolare unica
za di informazione e di educazione. I genitori non rivestono alcun in Italia.
ruolo educativo sull’alimentazione dei figli e gli lasciano «brucare» L’ultimo anno hanno vinto Operazione Brioche e Dalla Natura
qualsiasi cosa a qualsiasi ora. Uno studio condotto dall’Unità di Nu- alla tavola, che si occupano entrambi delle relazioni tra am-
trizione dell’Asl di Brescia dimostra che le zone (come il lodigiano biente e alimentazione. Se questo è l’argomento che ha affasci-
e la zona di Palazzolo nel bresciano) dove scuole, Asl e Comuni in- nato i giovani lettori, evidentemente l’attenzione ai prodotti da
vestono di più nell’informazione e nell’educazione alimentare la mangiare sta entrando nel senso comune, a scuola e in famiglia.
presenza di bambini in sovrappeso è inferiore. Una sana nutrizione Anna Lavatelli – Anna Vivarelli, Operazione Brioche, Monda-
dovrebbe essere sobria, ordinata e variegata. dori, 2005
E invece, ecco che nei pasti e nei fuori pasto dei bambini, la par-
te del leone la fanno snack e patatine.
«Prodotti confezionati con i peggiori grassi, olio di palma e di coc-
co, i più nocivi anche per l’apparato cardiovascolare», afferma Oli-
@ Ecco un decalogo presentato nell’ottobre 2005 dal Con-
sensus della Società Italiana di Pediatria per prevenire il
rischio di obesità in bambini e adolescenti.
viero Sculati dell’Asl di Brescia. 1. Controllare il peso e la statura con regolarità (almeno ogni
I grassi di snack e merendine contengono il doppio di calorie ri- sei mesi)
spetto a carboidrati e proteine, otto per grammo, concentrando,

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2. Fare cinque pasti al giorno (colazione, merenda a metà mat- Farmaci contro l’infanzia
tina, pranzo, merenda, cena) evitando i “fuoripasto”
3. Consumare almeno cinque porzioni di frutta o verdura al Il gioco è una condizione naturale, che fa parte dell’infanzia. Un
giorno bambino che canta, corre, urla ed è euforico, è un bambino che
4. Bere molta acqua limitando le bevande zuccherate sta bene! Il gioco e la vivacità sono la natura dei bambini, i bam-
5. Ridurre i grassi dell’alimentazione, in particolare salumi, bini scatenati sono bambini sani!
fritti, condimenti, dolci Invece no.
6. Evitare di utilizzare il cibo come “premio” Negli USA, una nazione dove l’uso dei farmaci è su scala da su-
7. Privilegiare il gioco all’aperto, possibilmente almeno un’ora permercato, il Ritalin ha già creato 6 milioni di dipendenti. In un
al giorno articolo del 1° luglio 2005, “Forbes”, nella sua edizione online, ri-
8. Camminare a piedi in tutte le occasioni possibili ferisce che il controverso farmaco Ritalin potrebbe essere associa-
9. Praticare uno sport con regolarità. Non importa essere cam- to anche allo sviluppo di tumore. Si tratta di un farmaco il cui
pioni a tutti i costi, è più importante fare esercizio fisico e di- principio attivo è il metilfenidato. Ricercatori dell’MD Anderson
vertirsi Cancer Center presso l’Università del Texas avrebbero purtroppo
10. Limitare la ‘video dipendenza’ (TV, computer, videogiochi) registrato un danno cromosomico nei bambini che lo assumevano
durante il tempo libero. Massimo 2 ore al giorno complessiva- da 3 mesi. Esperti dell’FDA (Food and Drug Administration), del
mente. NIH (National Institutes of Health) ed EPA (Environmental Pro-
Vi sono anche alcune sollecitazioni alla scuola: tection Agency) stanno esaminando i dati per accertare l’eventua-
– vigilare sull’equilibrio della dieta scolastica facendo sempre le pericolosità del farmaco. I dati sono ancora preliminari.
controllare i menu delle mense scolastiche a un pediatra; Oltre all’iperattività, il farmaco promette di curare la sindrome da
– scegliere appropriatamente gli alimenti contenuti nei distri- «deficienza di attenzione» (bambini trascurati).
butori automatici presenti nella scuola; E in Italia?
– non trascurare l’educazione fisica, anzi potenziarla; «Troppi farmaci ai bimbi. Bimbi iperattivi trattati con un farmaco»
– favorire l’organizzazione di iniziative come i campi estivi: pe- titola il giornale. Mentre a Torino, secondo la denuncia di un geni-
riodi di incontro e di gioco nei quali i bambini con problemi tore, un neuropsichiatra infantile della Asl avrebbe «illustrato la fe-
di peso condividono esperienze e attività volte al dimagrimen-
nomenologia del disagio infantile in una riunione scolastica, spie-
to e all’acquisizione di un corretto rapporto con il cibo.
gando che tale situazione poteva essere risolta con l’intervento me-
www.sip.it
dico tramite la somministrazione di psicofarmaci», una ricerca (lu-
glio 2005) di «Giù le mani dai bambini» dice che il 99,6% dei ge-
nitori è «contrario alla somministrazione degli psicofarmaci».
Critiche anche al test attraverso cui i bambini vengono definiti

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iperattivi. No a una definizione troppo facile di bambino iperatti-
vo e, soprattutto, no a un uso spensierato di psicofarmaci per cal-
marli: una contrarietà espressa quindi dalla quasi totalità di un
@ A cura del quotidiano “La Stampa” e di comitati di me-
dici pediatri. La mission online: «Negli Stati Uniti a oltre
undici milioni di bambini vengono somministrati quotidiana-
campione statisticamente rappresentativo, interpellato dalla cam- mente anfetamine o psicofarmaci allo scopo di tentare di risol-
pagna nazionale di farmacovigilanza «Giù le mani dai bambini» verne i disagi. Nelle scuole italiane, sono stati recentemente av-
con il patrocinio del Segretariato Sociale della Rai, della Federazio- viati programmi di screening di massa per individuare i bam-
ne italiana Medici e altri enti. bini sofferenti di problemi di carattere psicologico. Se tuo figlio
Allarmanti, i dati. In due anni, la somministrazione di psicofar- perde le cose, è disattento a scuola, interrompe spesso gli inse-
maci, antidepressivi e calmanti a bambini e adolescenti italiani è gnanti o è aggressivo coi compagni di classe, non è detto che
quintuplicata. sia malato. Prima di sottoporlo a una cura dagli esiti incerti e
Dal 2000 al 2002 la prescrizione degli antidepressivi ai più picco- dagli effetti collaterali potenzialmente distruttivi, raccogli infor-
li è aumentata di 4,5 volte; secondo l’Eurispes almeno 20.000 mazioni complete sul nostro sito, oppure contatta il nostro co-
bambini e giovani (fino a 18 anni di età) sono in cura con psico- mitato per ricevere a casa una pubblicazione gratuita. Spesso un
farmaci. A Milano, un istituto di ricerca ha condotto uno studio bambino ha solo necessità di essere ascoltato con attenzione.
che ha dato un esito sconcertante: due bambini su mille assumo- Non etichettare tuo figlio. Parlagli!».
no psicofarmaci. www.giulemanidaibambini.it
La maggioranza dei farmaci antidepressivi e psicofarmaci sono te-
stati e sperimentati per gli adulti, ma sono ugualmente sommini-
strati a bambini e adolescenti semplicemente diminuendo la dose.

Curato dai responsabili della campagna «GiuleManidai-


Bambini» c’è un opuscolo di una quarantina di pagine a
colori, un piccolo formato che va per la maggiore sia nelle
scuole, tra gli insegnanti, che in famiglia, che anche tra gli ad-
detti ai lavori (pediatri, pedagogisti).
Per riceverlo, scrivere al Comitato Giulemanidaibambini, Casel-
la Postale 589, 10121 Torino Centro; oppure via e-mail a
info@giulemanidaibambini.org. Sarà inviato a casa col solo con-
tributo delle spese postali.
Bambini e psicofarmaci: nuova emergenza sanitaria.

90 91
9-10 anni
Il futuro è di tutti i cuccioli.

Campagna Gaia – Animali&Ambiente, 1998


Come glielo spieghiamo? pianeta e non ne abbiamo uno di ricambio e dovremo trovare il
modo di vivere tutti insieme.
Il mondo, oggi, può essere terrorizzante. Notizie e immagini da Ogni momento è buono per cominciare a “utilizzare” ciò che suc-
giornali, tv e nuovi media colpiscono noi, i nostri piccoli. Colpi- cede, anche ciò che succede di brutto, di molto brutto, non come
scono, e feriscono. All’indomani della strage della scuola di Beslan una scusa per creare ancora più odio, ancora più divisione, anco-
in Ossezia (era l’1 settembre 2004: sequestro di 1200 persone, poi ra più violenza, ma per rafforzare la nostra volontà di trovare pri-
un’esplosione, un crollo, 331 vittime – 172 tra i bambini), Mar- ma di tutto cosa ci accomuna come esseri umani... l’amore per i
cella Danon, ecopsicologa, propone questa riflessione per non bambini, tanto per cominciare.
sentirsi inermi davanti agli eventi, ma per rafforzare il proprio im- È necessario fare leva su quanto di bello di grande e di glorioso
pegno personale nei confronti della propria vita, di quella dell’u- condividiamo con tutti gli esseri umani, possiamo provare a im-
manità e del pianeta, una riflessione da condurre insieme ai no- maginarci tutti come cellule di un unico organismo, diversi nella
stri… piccoli adulti. forma e nella funzione ma tutti accomunati da una stessa finalità:
«Che cosa diciamo ai bambini di quanto è successo in questi vivere e far vivere l’organismo intero.
giorni? Quando questo è chiaro, qualche cellula impazzita o così sofferen-
Che cosa diciamo al nostro “bambino interiore” sgomento davan- te da aver negato la sua stessa origine e la sua umanità non diventa
ti agli schermi, ai giornali, ai monitor, che ci fanno partecipare al il pretesto per amputare l’organo. Molte malattie, anche molti tu-
dramma con una intensità raramente provata prima, giacché i me- mori, possono essere combattuti rafforzando l’insieme, non di-
dia sono sempre più presenti nei primi piani del mondo e il mon- struggendo il particolare. Il fatto che una malattia prende piede vuol
do è presente sempre più in primo piano nella nostra vita? dire che lo stato generale di salute non è buono. E la nostra società
Che cosa diciamo, per non perderci nel già detto della retorica, nel- è inequivocabilmente malata, eventi come quelli che seguiamo sem-
le facili risposte dell’odio o nell’ancor più facile rimozione di tutto pre più spesso sugli schermi ne sono il sintomo, occupiamoci quin-
l’accaduto, come fosse un altro terribile telefilm? di di fare qualcosa di concreto per la sua/nostra salute!
Ci sono delle cose che non capiamo. Ci sono delle cose in cui non Cosa può fare ognuno di noi? Cominciare a sanare rapporti e re-
c’è niente da capire, c’è solo da agire... perché non succedano più. lazioni nel proprio piccolo, perché c’è uno strettissimo rapporto
E allora qualcosa dobbiamo dire, qualche cosa dobbiamo fare. tra ciò che succede in noi, nella società e nel mondo. Comincia-
Perché il rischio è quello di lasciarsi sopraffare dall’angoscia e que- mo a curare il mondo curando la qualità dei nostri pensieri, delle
sto non vale solo per i bambini, ma anche per noi che bambini sia- nostre parole, delle nostre azioni.
mo stati e per i nostri bambini vorremmo creare un mondo degno Privilegiando l’ascolto e la comprensione invece del rifiuto e del
di essere vissuto. pregiudizio.
Non siamo inermi e impotenti davanti a ciò che succede, c’è mol- Verificando in prima persona dicerie prima di gettare fango su
to da dire, c’è molto da fare. Siamo tutti abitanti di questo stesso qualcuno solo per “sentito dire”.

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Frenando la malalingua quando non ha uno scopo propositivo.
Ascoltando più spesso quell’ingenua della voce della coscienza che
ci guida verso una maggior fiducia negli altri e nella vita.
@ Per rispondere alle esigenze attuali di una psicologia che
comprenda l’individuo nell’ambito del contesto in cui
vive e che lo metta in condizione di «essere e agire» con creati-
Ricordando che uno degli insegnamenti più essenziali per l’uma- vità e responsabilità nella vita quotidiana, nasce una «psicolo-
nità è “ama il tuo prossimo come te stesso” e cominciando con l’a- gia del noi»: l’ecopsicologia. Nasce dall’incontro tra psicologia
mare maggiormente noi stessi. ed ecologia e propone una visione molto ampia dell’essere
Scoprendo che un gesto gentile ha più forza di uno violento. umano riconoscendo le strette interrelazioni tra la qualità delle
Affrontando ogni conflitto mirando a un punto d’incontro, non relazioni coltivate nel mondo interiore e di quelle esternate ver-
alla distruzione della controparte. so gli altri e il mondo. La crescita personale diventa così un per-
Sviluppando la consapevolezza che siamo tutti foglie dello stesso corso concreto di azione sulla società e di formazione alla co-
albero. E prima lo capiamo meno ci distruggiamo. scienza ambientale, in cui la natura è punto di partenza e pun-
Insegnando ai bambini che l’odio è il frutto dell’ignoranza. to di arrivo di un processo di autoconoscenza e autorealizza-
Mandando pensieri di luce e d’amore alle vittime, piuttosto che zione. Psicologia ed ecologia si arricchiscono e completano re-
odio agli aggressori. ciprocamente verso l’obiettivo comune di porre le basi per un
Usando il pensiero creativo per porre i semi del mondo che vor- vivere ecosostenibile e gioioso, basato su ascolto, rispetto e col-
remmo. laborazione. Marcella Danon è l’«ambasciatrice» dell’ecopsico-
Non permettendo a interessi economici – altrui – di dirigere e logia in Italia ed è anche curatrice della sezione ‘essere’ di Life-
strumentalizzare le nostre emozioni. Gate.it.
Dando energia alla vita, non all’odio. www.ecopsicologia.it
Questo è solo un inizio di riflessione. Quanto succede in questo
mondo ci riguarda. Tutti».

Ho anch’io i miei diritti


Un libro importante per comprendere i profondi legami
che esistono tra l’individuo e il mondo di cui fa parte, un Eccolo, il nostro piccolo uomo, la nostra piccola donna. Ecco che
incontro tra psicologia, che studia l’uomo, ed ecologia, che stu- s’affacciano al mondo, a questo mondo di adulti.
dia il mondo, in modo da elaborare strategie di ascolto, rispet- La nostra è stata chiamata da Norberto Bobbio l’«èra dei diritti».
to e interazione. Per favorire stili di vita costruttivi e collabora- Vediamo quali sono quelli dei bambini, ora. Quelli di tutti i bim-
tivi per tutti i popoli della Terra. bi del mondo. A promulgarli è la Convenzione Internazionale sui
Marcella Danon, Ecopsicologia. Crescita personale e coscienza Diritti dell’Infanzia: approvata dall’Assemblea Generale delle Na-
ambientale, Urra-Apogeo 2006 zioni Unite il 20 novembre 1989, è entrata in vigore il 20 settem-
bre 1990. Questa convenzione, ratificata dall’Italia con la Legge n.

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176 del 27 maggio 1991, è assai più articolata di quella che risale sciuti in questa Convenzione, con i soldi suoi oppure quelli della
al 1959, consta di 54 articoli (contro i 10 di quella vecchia). Ci cooperazione internazionale.
sono poi molti termini tecnici, non facilmente comprensibili. Articolo 5. Orientamento del bambino e sviluppo delle sue ca-
Gli articoli vanno tradotti, rendendoli comprensibili ai ragazzi. pacità
Ecco fatto. I genitori e i membri della famiglia, come previsto da cultura, usi
locali, tradizioni, hanno il diritto/dovere di dare al bambino l’o-
Convenzione dei diritti dell’infanzia rientamento e i consigli necessari in modo consono all’evoluzione
Preambolo. delle sue capacità.
Nel preambolo vengono ricordati i princìpi fondamentali dell’O- Articolo 6. Diritto innato alla vita
nu, le Nazioni Unite, e le disposizioni dei trattati e dei testi sui di- Lo Stato riconosce che «ogni fanciullo ha un diritto inerente alla
ritti dell’uomo e si riconosce che il bambino, e la famiglia, neces- vita», cioè il diritto di vivere! Quindi bisogna impegnarsi a garan-
sitano di una particolare protezione e di cure speciali. tire la sua sopravvivenza dopo la nascita e il suo sviluppo.
Articolo 1. Definizione di bambino Articolo 7. Nome e nazionalità
È «bambino» (o, nel termine adottato dalla Convenzione, «fan- Il bambino ha diritto a un nome e a una nazionalità. Va registra-
ciullo») «ogni essere umano avente un’età inferiore ai diciotto an- to subito a un’anagrafe, appena nasce, con un nome e con la sua
ni», a meno che nel suo paese le leggi dicano che si diventa mag- cittadinanza.
giorenni prima. Articolo 8. Tutela dell’identità
Articolo 2. Divieto di discriminazione Il nome, la nazionalità, le relazioni familiari del bambino vanno
Lo Stato deve impegnarsi a garantire tutti i diritti a ogni bambino, protette. Se si smarriscono, lo Stato fornirà assistenza e tutela af-
senza distinzioni, anche se il bambino è di colore, etnia, lingua o re- finché venga ristabilita l’identità.
ligione diversa, indipendentemente da sesso, condizione sociale: Articolo 9. Separazione dai genitori
questo significa che lo Stato ha l’obbligo di tutelare il fanciullo da Il bambino ha diritto di vivere con i suoi genitori (a meno che la
qualsiasi forma di discriminazione e s’impegna a non violare alcun separazione non risulti necessaria nell’interesse del fanciullo). In
diritto del bambino, facendo tutto il possibile per lui. caso di separazione da entrambi i genitori o da uno di essi, il bam-
Articolo 3. Interesse superiore del bambino bino ha diritto di mantenere relazioni personali con ambedue i
In tutte le decisioni riguardanti i bambini, prima di tutto bisogna genitori. Se la separazione è dovuta al fatto che papà o mamma
pensare all’«interesse superiore» del bambino. Lo Stato assicura as- vengono messi in prigione, o espulsi, lo Stato deve fornire tutte le
sistenza al fanciullo anche nel caso in cui i suoi genitori o altre informazioni sul luogo in cui si trovi il membro della famiglia.
persone responsabili non riescano a fare il loro dovere. Articolo 10. Riunificazione della famiglia
Articolo 4. Attuazione dei diritti Il fanciullo coi suoi genitori ha il diritto di lasciare qualsiasi Paese
Lo Stato si impegna ad assicurare l’attuazione dei diritti ricono- e di far ritorno nel proprio ai fini della riunificazione della fami-

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glia: siccome va sempre fatta domanda, lo Stato deve valutare que- net, sono importanti, e quindi incoraggia i mass media a diffon-
sta «domanda» con «spirito positivo». dere informazioni positive, materiali utili per i bambini, incorag-
Articolo 11. Trasferimenti illeciti e mancato rientro gia la stampa di libri per l’infanzia, e però vigila anche per tutela-
Lo Stato deve adottare misure ragionevolmente appropriate per re il fanciullo contro l’informazione e i materiali che gli possono
lottare contro i trasferimenti illeciti all’estero di fanciulli e il loro far male.
mancato rientro da parte di un genitore o da altre persone. Mam- Articolo 18. Responsabilità dei genitori
ma o papà non possono decidere da soli, senza dirlo a nessuno, di La responsabilità di allevare il fanciullo è in primo luogo di en-
portarsi all’estero il figlio. trambi i genitori, mamma e papà. Lo Stato deve fornire un’ade-
Articolo 12. Opinione del bambino guata assistenza ai genitori nell’adempimento delle loro responsa-
Il bambino, quando diventa capace di avere un’opinione, ha di- bilità. Se i genitori lavorano, per esempio, devono esserci sane
ritto di esprimerla liberamente in merito a tutte le questioni e ai strutture per la custodia del piccolo.
procedimenti che lo riguardano: nella certezza che tale opinione Articolo 19. Protezione da maltrattamenti
venga tenuta in debito conto. Lo Stato deve garantire a tutti i bambini la necessaria protezione
Articolo 13. Libertà di espressione contro qualsiasi forma di maltrattamento da parte dei genitori o da
Il bambino ha diritto di leggere e guardare quello che gli pare, cer- altre persone che l’hanno in cura. Niente violenze, botte, coercizio-
care e diffondere nuove informazioni e idee, e di esprimere le sue ni fisiche o mentali, niente sfruttamento sessuale né lavorativo, mai
(fatte salve le libertà altrui e le regole). abbandoni. Lo Stato offre programmi di prevenzione e di cura.
Articolo 14. Libertà di pensiero, di coscienza e di religione Articolo 20. Protezione del bambino al di fuori del suo ambien-
Ogni bambino ha libertà di pensiero, di coscienza e di religione nel te familiare
rispetto del ruolo di guida dei genitori e delle limitazioni che a vol- Se il bambino non può stare con la sua famiglia, lo Stato deve aiu-
te le leggi nazionali prevedono per motivi di ordine pubblico. tarlo, affidandolo a qualcuno. E chi si occupa del bambino deve ri-
Articolo 15. Libertà di associazione spettare le sue abitudini. La sua cultura, le tradizioni.
Il bambino si può vedere, associare, riunire e formare ‘club’ con Articolo 21. Adozione
chi vuole e come vuole, purché siano salvaguardati i normali di- I bambini bisognosi possono essere adottati. Gli Stati che ricono-
ritti degli altri. scono o autorizzano il sistema dell’adozione devono sempre veri-
Articolo 16. Protezione della vita privata ficare che però l’interesse del bambino sia la prima cosa, che ci sia-
Anche il bambino ha diritto alla sua privacy, non può essere sot- no tutte le garanzie del caso e che le autorità competenti abbiano
toposto a interferenze nella sua vita intima, nella sua famiglia, nel- rilasciato le autorizzazioni.
la sua abitazione o nella sua corrispondenza. Articolo 22. Bimbi rifugiati
Articolo 17. Informazione A volte, da un Paese in guerra o con condizioni civili invivibili è
Lo Stato riconosce che giornali e giornalini, la tv, la radio, Inter- necessario scappare. Il bambino considerato rifugiato o che chie-

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de, con i genitori, l’asilo, ha diritto a una protezione speciale. A Articolo 28. Educazione
tal fine lo Stato deve cooperare con le organizzazioni a cui in- Lo Stato riconosce il diritto del fanciullo ad avere un’educazione. Per
combe il mantenimento della protezione. questo si impegna a: a) offrire un’istruzione elementare (primaria)
Articolo 23. Bimbi disabili gratuita e obbligatoria per tutti; b) organizzare le medie; c) dare la
Il bambino handicappato ha diritto a cure speciali, a un’educazio- possibilità, a seconda della bravura del bambino, di proseguire gli
ne e formazione adatte a lui, che promuovano la sua autonomia e studi superiori; d) dare un corretto orientamento; e) far di tutto per
facilitino la sua partecipazione alla vita della comunità, a scuola, evitare che il bambino smetta di andare a scuola. La disciplina scola-
con gli amici, a casa. stica dev’essere impartita nel rispetto della dignità del bambino.
Articolo 24. La salute, il dottore Articolo 29. Obiettivi dell’educazione
Il bambino ha il diritto di stare bene, che la sua salute non venga Tutti gli Stati del mondo concordano sui seguenti obiettivi dell’e-
mai messa a rischio. Lo Stato gli garantisce il diritto ad andare even- ducazione: la promozione dello sviluppo della personalità del fan-
tualmente in ospedale, dal dottore, per guarire. È molto importan- ciullo e dei suoi talenti, la preparazione a una vita attiva da adul-
te l’assistenza sanitaria di base, la prevenzione, l’informazione della to, il rispetto dei diritti dell’uomo e dei valori culturali e naziona-
popolazione per ridurre, specie nei Paesi meno sviluppati, il tasso di li del suo e degli altri Paesi.
mortalità infantile. Inoltre, lo Stato deve contribuire all’abolizione Articolo 30. Bambini di minoranze e di origine autoctona
delle pratiche tradizionali che possono risultare pregiudizievoli alla Il bambino che appartenga a una minoranza o di origine autocto-
salute dei bambini e, per l’affermazione di questo diritto, bisogna na ha il diritto di avere la propria vita culturale, di professare la
rafforzare la cooperazione internazionale. propria religione e di avvalersi della propria lingua con gli altri
Articolo 25. Riesame di un ricovero membri del suo gruppo.
Ogni bambino ricoverato in ospedale non va… dimenticato: ci vuo- Articolo 31. Tempo libero, attività ludiche e culturali
le un riesame periodico di tutte le circostanze relative al suo caso. Ogni bambino ha diritto a giocare, al tempo libero, e a partecipa-
Articolo 26. Sicurezza sociale re alla vita culturale e artistica.
Anche se lui o i genitori sono poveri, il bambino deve comunque Articolo 32. Lavoro minorile
potersi curare, e ha il diritto di beneficiare della sicurezza sociale Lo Stato riconosce il diritto del fanciullo a essere protetto contro lo
come tutti i cittadini. sfruttamento economico, contro qualsiasi lavoro che possa fargli
Articolo 27. Livello di vita male, nuocere alla sua educazione, alla crescita. Inoltre, si fissano
Il bambino ha diritto a un livello di vita sufficiente per crescere per legge l’età minima per cominciare a lavorare (è vietato lavorare
bene, per il suo sviluppo. La responsabilità spetta ai genitori; lo quando si è bambini) e le norme relative alle condizioni di lavoro.
Stato deve adottare le giuste misure per garantire l’attuazione di Articolo 33. Stupefacenti
questo diritto da parte dei genitori, se necessario fornendo assi- Il bambino va protetto dall’uso di stupefacenti e di sostanze psi-
stenza materiale per il sostentamento. cotrope.

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Articolo 34. Sfruttamento sessuale ritto al rispetto dei suoi diritti fondamentali, in particolare il dirit-
Lo Stato adotta tutte le misure, nazionali, bilaterali e multilatera- to a un processo normale, equo, all’assistenza legale o psicologica
li, per impedire che bambini e bambine vengano obbligati ad at- nella preparazione e presentazione della sua difesa. Inoltre, clausola
tività sessuali illegali, che vengano sfruttati o che siano fatti parte- importante, lo Stato si impegna a evitare il ricorso a un procedi-
cipare a spettacoli o pratiche pornografiche. mento giudiziario e al trattamento «istituzionale» ogni qualvolta ciò
Articolo 35. Vendita, traffico e rapimento risulti possibile e auspicabile.
Il fenomeno del traffico di minori è gravissimo, orrendo, prelude Articolo 41. Rispetto delle normative vigenti
a gravi sofferenze, allo sfruttamento o alla morte del piccolo. Gli Se uno Stato ha una legge ancora più favorevole alla realizzazione
Stati devono prendere ogni misura appropriata per impedire il ra- dei diritti del bambino di quelle qui contenute, si applica natu-
pimento, la vendita, la tratta di fanciulli «per qualunque fine e ralmente quella.
sotto qualsiasi forma». Articoli da 42 a 54. Applicazione ed entrata in vigore
Articolo 36. Altre forme di sfruttamento Le disposizioni degli articoli da 42 a 54 riguardano l’obbligo di
Comunque il bambino va protetto contro tutte le forme di sfrut- ogni Stato di far conoscere diffusamente presso gli adulti i princì-
tamento non menzionate negli articoli 32, 33, 34 e 35. pi e le norme della Convenzione, l’istituzione presso l’Onu di un
Articolo 37. Tortura e privazione della libertà Comitato sui diritti del fanciullo, composto di 10 esperti, a cui
Nessun bambino dev’essere soggetto a tortura, a trattamenti o pu- compete il controllo dei rapporti che gli Stati parti si impegnano
nizioni crudeli o degradanti, né alla privazione illegale o arbitraria a sottoporre allo stesso, e la partecipazione attiva delle agenzie del-
della libertà. Inoltre, non gli si può dare la pena di morte né l’er- le Nazioni Unite come l’Oil, l’Oms, l’Unesco e l’Unicef.
gastolo. E se proprio va legalmente privato della libertà, va tratta-
to con cura e detenuto separato dagli adulti, deve avere il diritto Lanciamo questa inchiesta:
di mantenere i contatti con la propria famiglia. «Quali nuovi diritti hanno i bambini?». Ve ne diciamo alcuni:
Articolo 38. Conflitto armato diritto all’ozio, a spazi di tempo non programmati;
In caso di guerra, vige il principio per cui nessun fanciullo di età diritto a sporcarsi;
inferiore ai 15 anni venga reclutato come soldato, prenda diretta- diritto a dir le bugie, primissima espressione di creatività;
mente parte alle ostilità. diritto di toccare, plasmare e manipolare;
Articolo 39. Reinserimento sociale diritto al «buon inizio», cioè: buon cibo, buona acqua, aria pura
Lo Stato adotterà poi ogni appropriata misura per assicurare il fin da «cuccioli»;
reinserimento sociale di un fanciullo vittima di conflitto armato, diritto al selvaggio: a boschetti, a spazi verdi non ordinati, a mo-
tortura, abbandono, sfruttamento o maltrattamento. menti di sfogo, di liberazione;
Articolo 40. Giurisdizione minorile diritto al silenzio, a potersi rinchiudere ogni tanto nel piccolo
Ogni bambino sospetto o accusato di aver infranto la legge ha di- mondo di pastelli e di sogni, in pace….

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…e poi, chiediamo loro un’idea per un nuovo «diritto»! Un dirit-
to di cui vogliono essere riconosciuti titolari! Arriveranno idee ti-
po «diritto a non avere la cartella pesante», «di avere un cane» o
«di giocare col pallone di gommapiuma in casa»…
È questo il germe di una profonda riflessione, di una nuova con-
sapevolezza, per una nuova… generazione.

Realizzato in collaborazione con l’Unicef, il volume ospi-


ta storie di bambine e di bambini, di parole e immagini.
Una visione toccante dei diritti negati all’infanzia, in cui l’im-
magine denuncia il reale e la parola si riappropria del diritto
Appendice
violato, della sua imprescindibile necessità di essere ristabilito.
Per dire che l’infanzia è un diritto, un obbligo anche dei gran-
di (a ogni immagine, nel finale, corrisponde un preciso dettato
normativo) – per esempio, a pagina 26, il diritto all’amore. Per
spiegare anche ai bambini tematiche complesse come la vita, la
morte, la guerra, con realismo, ironia e poesia.
Giovanni Floris, ill. Lorenzo Terranera, Storie di bimbi senza
storia, Lapis Edizioni, 2005

@ «Filiale» italiana d’una organizzazione internazionale


presieduta dalla duchessa di York, Children in Crisis Ita-
lia supporta le campagne internazionali ma ha anche un pro-
getto italiano per affrontare sia sul piano pedagogico che psi-
cologico, in modo integrato, i temi dell’educazione all’affetti-
vità, dei rischi per il bullismo, l’abuso alimentare e di sostanze
tossiche. È l’unico progetto italiano, certificato dall’Università
Cattolica e dall’Asl, che tratta questi temi in modo forte, lavo-
rando nelle scuole: il progetto «Decidi».
www.childrenincrisis.it

106
Come attivare il menu ‘bio’ a scuola senso. Una delle principali remore ad attivare i menu biologici nel-
le refezioni scolastiche è dovuta ai timori per i costi aggiuntivi.
Comprare biologico vuol dire sostenere un’agricoltura fonte di vi- Prima di attivare l’iter amministrativo che porterà alla istituzione
ta, vuol dire lottare contro il saccheggio dell’ambiente, rispettare dei menu bio, coinvolgendo la Giunta, il Consiglio e gli uffici co-
gli animali e salvaguardare la biodiversità del pianeta. munali e le scuole, è necessario convincere il Sindaco e l’assessore
Vuol dire proteggere la salute (nostra, dei nostri bambini, di tut- all’Istruzione della bontà dell’iniziativa.
ti, anche degli agricoltori e… di chi non acquista ancora questi I costi aggiuntivi dovuti alla istituzione delle mense bio non sono
prodotti). proibitivi né per le famiglie né per l’Amministrazione comunale.
È anche una forma di resistenza contro le brutture dilaganti e la Il Comune che attiva le refezioni biologiche deve però compren-
follia delle modificazioni genetiche di piante e animali. dere l’importanza della scelta e dell’educazione alimentare dei pro-
È una forma di libertà, una speranza da sostenere e nutrire, un in- pri piccoli concittadini, investendo, anche economicamente, in
vestimento sul futuro del mondo. questa direzione.
– Baule Volante Ciò significa che il pur non considerevole aumento dei costi deve
essere sostenuto in parte anche dal Comune.
Sono più sani, più sicuri. Più ricchi nutrizionalmente. Più con- Alcune pubbliche amministrazioni, lo diciamo per esperienza,
trollati e garantiti. Per questo, per i nostri bambini sono meglio hanno attivato le mense bio mettendo i costi aggiuntivi a carico
i cibi da agricoltura biologica; e per questo dovrebbero essere esclusivamente delle famiglie, col risultato di una rivolta dei geni-
proposti anche a scuola. tori contro la scelta biologica.
Metà della frutta e verdura in commercio in Italia non è adatta al Altri Comuni hanno, invece, sostenuto parzialmente i costi ag-
consumo per i bambini, a causa dei residui di pesticidi. giuntivi dovuti alla scelta biologica, mettendo a carico delle fami-
I cibi bio non contengono la benché minima traccia di residui di glia solo una minima quota.
pesticidi, perché, secondo le norme europee e italiane, per colti- La nuova scelta della pubblica amministrazione deve essere ac-
varli e produrli non si usano veleni chimici. compagnata da una adeguata campagna di sensibilizzazione e
Ecco come fare per ottenere che anche nella mensa della scuola ci informazione, perché è purtroppo ancora scarsa la consapevolezza
siano alimenti da agricoltura biologica certificati. È necessario sa- dell’importanza di una corretta alimentazione dei più giovani.
pere cosa dice la legge, essere tutti d’accordo, e rivolgersi in Co- Speriamo che questo libro contribuisca costruttivamente.
mune alle persone giuste. I prodotti biologici nelle mense scolastiche rappresentano un in-
vestimento in salute sia per le famiglie, sia per la pubblica ammi-
1. Dati e costi del menu ‘bio’ nistrazione: vale la pena quindi spendere qualche centesimo di eu-
Asili, scuole elementari e medie comunali attivano menu biologici ro in più a buono pasto.
nella refezione quando l’Amministrazione Comunale decide in tal Ma… di che percentuali di aumento stiamo parlando?

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L’aumento del costo pasto è, ovviamente, proporzionale al nume- fase di crescita il metabolismo è, infatti, più rapido. I bambini, ri-
ro e alla tipologia dei prodotti biologici inseriti, nonché della loro spetto agli adulti, sono 10 volte più esposti ai rischi di un’alimen-
frequenza nel menu. tazione con residui chimici e sintetici. I residui massimi di so-
Vediamo qualche dettaglio relativo alla previsione di aumento dei stanze pericolose in agricoltura e negli alimenti, consentiti per leg-
costi, in linea del tutto generale, differenziato per le diverse tipo- ge, hanno come punto di riferimento non un bambino, bensì un
logie di alimento biologico: adulto dal peso medio di 60 chilogrammi.
+5%: prodotti ortofrutticoli freschi L’importanza della refezione scolastica di qualità, garantita biolo-
+5%: legumi secchi, cereali e derivati gica, è stata riconosciuta anche dallo Stato italiano e dall’Unione
+6%: condimenti europea (Regolamento CEE n° 2092/91 del giugno 1991, zoo-
+6%: latte e derivati tecnia biologica certificata dal Regolamento CE 1804/1999, vali-
+18%: carni rosse do dall’agosto 2000).
+25%: carni bianche L’art. 59 della Legge Finanziaria del 2000, voluto dai Verdi, pre-
+10%: salumi vede che le pubbliche amministrazioni dispongano anche la pre-
+3%: conserve. senza di prodotti biologici nelle mense pubbliche di scuole, ospe-
Come si vede, siamo ben lontani dai costi esorbitanti dei pro- dali e case di riposo.
dotti biologici paventati dai detrattori dell’agricoltura biologica Alcuni Comuni hanno adottato i menu biologici al 100% con
o che si possono trovare in qualche negozio specializzato, deci- convinzione unanime, in altri è stato necessario proporre in Con-
samente smodato. Si tratta, certo, ancora di un mercato di nic- siglio comunale una mozione, un ordine del giorno che impegna-
chia e che si sta evolvendo, che dovrà adeguare i propri prezzi va in tal senso la Giunta. Più facile l’adozione delle mense bio se
anche a tasche più popolari. La maggior richiesta e distribuzio- il capitolato di appalto per la refezione scolastica è in fase di sca-
ne su larga scala dei prodotti biologici consentirà anche la gra- denza e deve essere rinnovato. È comunque possibile chiedere al-
duale diminuzione ed assestamento dei prezzi. Anche per con- la ditta che prepara i pasti per le scuole di integrare il proprio ser-
sentire al biologico di diventare un vero e proprio mercato di vizio, aggiungendo o trasformando i pasti in biologici.
massa, con prezzi sempre più accessibili, è necessario che le Le Commissioni mensa miste, genitori-insegnanti, dovranno ave-
pubbliche amministrazioni ci credano e investano in questa di- re un compito di partecipazione e non solo di controllo, nel ga-
rezione. rantire l’accoglimento della nuova proposta e il rispetto rigoroso
La scelta di menu biologici nasce dalla consapevolezza che i bam- di quanto previsto nel capitolato.
bini sono, rispetto agli adulti, maggiormente esposti all’inquina- Nel primo periodo di avvio dei nuovi menu biologici potranno ri-
mento alimentare, come ricordano studi pediatrici, primo fra tut- scontrarsi dei piccoli problemi legati al gusto e alle abitudini. I ci-
ti il rapporto del Consiglio Nazionale delle Ricerche USA del bi biologici, infatti, vanno cotti per minor tempo. Le carni sono
1993 su «I pesticidi nella dieta dei neonati e dei bambini». Nella generalmente più dure e più scure, perché gli animali degli alleva-

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menti bio si possono muovere, sviluppando la muscolatura e le rischio di sviluppare patologie allergiche (anche in età adulta),
carni non sono trattate con coloranti e antiossidanti chimici. perché il continuo contatto con sostanze estranee stressa il sistema
I nuovi sapori «di una volta», a cui la maggioranza dei bambini e immunitario predisponendolo a reagire in modo abnorme anche
non solo loro, sono ormai disabituati, devono essere accompa- nei confronti di sostanze innocue, come accade nelle allergie.
gnati da informazioni di sostegno e spiegazione. La sicurezza ali- Quindi, i piccoli sono più esposti degli adulti ai rischi di un’ali-
mentare richiede educazione e qualche piccolo, iniziale, sforzo da mentazione con residui chimici. E metà della frutta e verdura in
parte dei Comuni e degli insegnanti. commercio in Italia ha residui di pesticidi superiori ai valori con-
sentiti per l’alimentazione infantile. Ripetiamo, metà della frutta
2. Per la salute dei bimbi presente sul mercato non è idonea all’alimentazione dei bambini,
I pesticidi possono essere tossici, cancerogeni, allergenici; ma vi perché sfora i limiti di legge per la presenza di residui indesidera-
siete mai chiesti che effetto fanno ai bambini? I ritmi metabolici bili.
dei bambini sono diversi da quelli degli adulti; la loro capacità di Un prodotto con residui superiori al limite di legge, ovviamente,
eliminare le tossine è minore; la loro sensibilità agli agenti aller- non è idoneo all’alimentazione in generale; ancor più rigorosa-
gogeni e cancerogeni è maggiore. mente, per i più piccoli, la legge italiana – in base al DPR 7 apri-
I pesticidi chimici che rimangono come residuo sugli alimenti so- le 1999 n. 128 dettato dall’allora ministro dell’agricoltura Alfon-
no pericolosi per gli adulti, ma ancor più per i bambini. so Pecoraro Scanio – dice che il prodotto che presenti residui su-
Secondo le ricerche i bambini che consumano regolarmente cibi periori a 0.01 mg/kg (lo zero strumentale) non è idoneo all’ali-
con residui di pesticidi corrono un rischio molto più elevato rispet- mentazione dei lattanti e dei bambini. Lo ribadisce poi la norma
to agli adulti di contrarre il cancro. Sommando il rischio derivante europea, la Direttiva 2003/13/CE della Commissione, del 10 feb-
dalla presenza sugli alimenti di 8 pesticidi utilizzati comunemente braio 2003, che modifica la direttiva 96/5/CE sugli alimenti a ba-
per la produzione di 20 tra frutti e ortaggi, il bambino tra 0 e 6 an- se di cereali e gli altri alimenti destinati ai lattanti e ai bambini: gli
ni può vedere decuplicato il livello di rischio considerato “accetta- alimenti a base di cereali e gli altri alimenti destinati ai lattanti e
bile” dalla medicina. ai bambini non devono contenere alcuna sostanza in quantità ta-
Molti studi hanno dimostrato che i pesticidi, se assunti nel perio- le da poter nuocere alla salute dei lattanti o dei bambini. In base
do neonatale e nella prima infanzia, possono alterare, anche in a ciò: alcuni pesticidi non possono assolutamente essere utilizzati,
modo irreversibile, la funzionalità e lo sviluppo dei sistemi nervo- per altri è tollerato un residuo massimo di 0.003 mg/kg (3 milli-
so, immunitario, endocrino e dell’apparato riproduttivo. Anche le grammi per chilo, 3 grammi di pesticida per 1 tonnellata di pro-
mamme che allattano dovrebbero evitare di consumare cibi con dotto), che è sempre praticamente zero, lo zero strumentale.
residui di pesticidi, perché queste sostanze passano nel latte ma- Ecco perché un quinto degli ortaggi e metà della frutta in Italia
terno. non posseggono le caratteristiche sanitarie per essere utilizzabili
La sovraesposizione del bambino ai pesticidi, inoltre, aumenta il nelle mense degli asili nido e delle scuole elementari e medie (e sa-

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rebbe meglio che non arrivassero nemmeno nel piatto dei bambi- ra, come ha richiesto il Parlamento europeo a tutti gli Stati mem-
ni a casa)! bri. I pesticidi producono conseguenze a livello immunologico ed
Insalate, pomodori, ravanelli conditi con captàno, diazinon e vin- endocrino, possono contribuire allo sviluppo di alcune forme tu-
clozolin. È il menu offertoci dai banconi dell’ortofrutta. Lo dico- morali e contaminano le falde dalle quali si trae gran parte del-
no le indagini italiane ed europee. Su una ciliegia nel 2003 hanno l’acqua potabile. Per questo il Parlamento di Strasburgo aveva ap-
trovato tre diversi pesticidi; un peperone su quattro è fuorilegge; i provato un piano d’azione nel quale raccomanda l’adozione di in-
controlli non sempre sono efficaci e sufficienti. Anche adesso la terventi nazionali finalizzati a conseguire l’obiettivo di ridurre del
metà della frutta infatti, stando ai campioni analizzati dalle agen- 50% l’uso degli additivi chimici impiegati in agricoltura, con
zie ambientali e dalle Asl è contaminata da almeno un tipo di pe- campagne di informazione, servizi di consulenza agli agricoltori e
sticida. In un prodotto su quattro si trova addirittura traccia di incentivi per l’agricoltura biologica e sostenibile.
più di un principio attivo. Migliore – ma non buona – la situa- Quindi, se dai controlli di frutta e verdura normali in vendita nei
zione della verdura: il 20% dei campioni è risultato contaminato supermarket di tutta Europa ogni tanto emerge che i residui di pe-
da almeno un pesticida, e nel 5% ne sono stati trovati più d’uno. sticidi ci sono eccome, e “preoccupano”, che in un’insalata su tre
E poi ci sono pure i campioni fuorilegge, dove non solo i pestici- la soglia di fitofarmaci è fuorilegge, o addirittura sono state usate
di ci sono, ma superano le concentrazioni imposte per legge o so- sostanze proibite... fondati dubbi devono assalire i genitori più at-
no addirittura vietati: sono il 2% del totale; un dato tutt’altro che tenti.
rassicurante. Tra i veleni più frequentemente rinvenuti: Imazalil, Nel biologico, invece, tolleranza zero. Basta una piccola infrazio-
Procimidone, Clorpirifos, Clorpirifos etile, Endosulfan, Captano, ne, il produttore perde la certificazione. Non c’è dubbio e, forse,
Procloraz, Metidation, Tiabendazolo, Difenilammina, Clorpro- di questo ci si può fidare.
fam, Ortofenilfenol E231.
In Europa il trend non è diverso. Non solo non ci sono stati cali 3. Il «diritto al biologico»: la legge 488/99
nell’uso di pesticidi in agricoltura, ma la percentuale di campioni «...le istituzioni pubbliche che gestiscono mense scolastiche e
contenenti residui multipli è aumentata notevolmente e i cocktail ospedaliere prevedono nelle diete giornaliere l’utilizzazione di pro-
che ne derivano risultano essere assai pericolosi per la salute, se- dotti biologici...», questo dice la legge 488/99, che segna una svol-
condo uno studio della Commissione Europea del 2004. Sono ta nella politica agricola e alimentare italiana proponendo incen-
stati trovati residui nel 40,2% dei campioni, e ben il 4,2% supe- tivi per l’istituzione delle mense biologiche e spianando la strada
rava i limiti di legge. Nel ‘99 la percentuale era pari al 36%: quin- a un mercato, quello degli alimenti puliti e sicuri, dell’agricoltura
di nelle ultime rilevazioni il trend di diminuzione riscontrato ne- senza pesticidi. La legge prevede una piccola tassa per i produtto-
gli anni 1996-1998 si è invertito! ri, i distributori e gli utilizzatori di fitofarmaci al fine di raggra-
Si deve mettere a punto una strategia per ridurre i rischi per la sa- nellare risorse finanziarie per sostenere l’agricoltura e le mense
lute e per l’ambiente causati dall’impiego di pesticidi in agricoltu- biologiche.

114 115
La legge 488/99, articolo 59, «Sviluppo dell’agricoltura biologica 4. I genitori possono far attivare le mense bio nelle scuole
e di qualità», recita: Quindi la legge c’è (ma non ci sono sanzioni per chi non la ap-
«Al fine di promuovere lo sviluppo di una produzione agricola di plica, né le quantità, le modalità). Ecco allora cosa fare.
qualità eco compatibile (...) La legge prevede l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di at-
comma 4. Per garantire la promozione della produzione agricola tivare menu anche biologici nelle refezioni scolastiche, senza però
biologica e di qualità, le istituzioni pubbliche che gestiscono men- specificare la quantità di prodotti biologici da inserire nei menu,
se scolastiche e ospedaliere prevedono nelle diete giornaliere l’uti- né le modalità. A dispetto del basso numero di Comuni che ri-
lizzazione di prodotti biologici, tipici e tradizionali nonché di spettano la legge, circa un terzo dei bambini italiani mangia già al-
quelli a denominazione di origine protetta, tenendo conto delle li- meno qualche prodotto biologico, dato che la maggior parte del-
nee guida e delle altre raccomandazioni dell’Istituto nazionale del- le città più grandi e densamente popolate ha inserito la previsione
la nutrizione. Gli appalti pubblici di servizi relativi alla ristorazio- dei prodotti biologici nelle gare d’appalto.
ne delle istituzioni suddette sono aggiudicati ai sensi dell’articolo Alcune regioni hanno già una legge regionale che dispone l’obbli-
23 comma 1 del Decreto legislativo n° 157 del 17 marzo 1995, e gatorietà. Chi abita in queste regioni può andare in Comune in-
successive modificazioni, attribuendo valore preminente all’ele- vocandole:
mento relativo alla qualità dei prodotti agricoli offerti». Emilia Romagna: Legge Regionale n. 29 del 4 novembre 2002,
Un’ultima riflessione, affidata a Roberto Pinton, fondatore di «Norme per l’orientamento dei consumi e l’educazione alimenta-
Greenplanet, la rete del biologico su Internet, direttore di Con- re e per la qualificazione dei servizi di ristorazione collettiva» – ob-
sortium Bio e animatore di Federbio. Intervistato per LifeGate bligo di 100% prodotti biologici nelle mense dall’asilo nido fino
Radio nel 2004, ha risposto: «Una raccomandazione. Esiste una alle elementari comprese; almeno 70% di prodotti biologici, tipi-
legge nazionale, la 488/99, che obbliga i Comuni e gli Ospedali a ci, tradizionali e da lotta integrata in tutte le altre mense, ma con
usare quotidianamente nei menu delle mense pubbliche “prodotti prevalenza di biologico (cioè quota minima 35%).
biologici, tipici e tradizionali”. Su 8.109 comuni italiani, sono circa Marche: Legge Regionale 3 aprile 2002, n. 4 «Modificazioni del-
1.000 i comuni che rispettano questa legge. I genitori possono ri- la Legge Regionale 29 dicembre 1997, n. 76 ‘Disciplina dell’agri-
chiedere al loro Comune che inserisca prodotti bio nella mensa sco- coltura biologica’» – nessun obbligo, ma incentivazione anche gra-
lastica. Anche perché i dati dicono che metà della frutta e della ver- zie a un contributo ai Comuni che utilizzano prodotti biologici
dura oggi in commercio non è idonea al consumo da parte dei bam- (fino al 50 per cento delle spese col massimo di euro 77,47 per il
bini, a causa dei residui di pesticidi. Con il cibo bio l’assenza di pe- primo anno e euro 38,73 per il secondo anno per ogni studente o
sticidi è una certezza. E, per i nostri bambini, è un diritto sancito per posto letto che sia stato occupato).
legge!». Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: Legge Regionale
8/8/2000, n. 15, «Norme per l’introduzione dei prodotti biologi-
ci, tipici e tradizionali nelle mense pubbliche e per iniziative di

116 117
educazione alimentare» – niente obbligo ma contributi ai Comu- È bene che un consigliere comunale o un assessore sensibile pre-
ni che introducono cibi biologici, nella misura massima del 30 per sentino in Consiglio comunale una mozione che impegna la giun-
cento calcolato sull’importo totale della spesa globale, mentre il ta ad attivare i menu bio.
contributo è del 50% per iniziative di educazione alimentare de-
gli utenti, di aggiornamento professionale del personale scolastico 5. Il testo della ‘mozione’ da presentare in Consiglio comunale
e addetto ai servizi. Questo è un testo-tipo da presentare a un assessore o a un consiglie-
Basilicata: Legge Regionale n. 18 del 20 maggio 2002, «Dispo- re comunale, che dovrà proporlo, magari corredato dalle firme di
sizioni per la precauzione in materia alimentare e per la coltiva- duecento genitori, in Consiglio per approvazione.
zione, l’allevamento, la sperimentazione e la commercializzazio-
ne di organismi modificati e di prodotti da essi derivati. Norme Premesso che
per la produzione dei prodotti biologici, tipici e tradizionali nel- negli ultimi anni si sono succeduti, sempre più allarmanti, scan-
le mense pubbliche» – niente obbligo, ma contributi nella mi- dali di frode e avvelenamento alimentare, dalla “Mucca Pazza” ai
sura massima del 30 per cento della spesa totale, che sale al 50% polli alla diossina, dall’olio contraffatto al pesce al mercurio fino
per l’uso di prodotti biologici regionali. allo scandalo delle mense e dei refettori scolastici sui quali si spe-
Veneto: Legge Regionale 1 marzo 2002, n. 6 (BUR n. 27/2002), culava a danno della salute degli studenti e degli operatori della
«Norme in materia di consumo di alimenti nelle mense prescolasti- scuola.
che e scolastiche, negli ospedali e nei luoghi di cura e di assistenza». Attestato che
Nelle altre regioni, le remore all’attivazione dei menu bio nelle men- l’alimentazione a scuola propone anche dei modelli educativi, cul-
se scolastiche da parte dei Comuni possono essere la maggiorazione turali, comportamentali ed alimentari che avranno grande impor-
dei costi e la burocrazia: specie nei Comuni più piccoli gli addetti tanza per lo sviluppo, non solo fisico, dei ragazzi.
agli uffici tecnici preposti alla stesura dei capitolati d’appalto guar- Considerato che
dano con greve ostilità a ogni cambiamento della routine… educare i bambini e i ragazzi a un sano stile alimentare rappresen-
Le mamme e i papà più sensibili dovrebbero innanzitutto racco- ta un intervento di promozione della salute e prevenzione delle
gliere il consenso di tutti o di un gran numero di genitori, poi ot- patologie, in definitiva un vero e proprio investimento sul futuro
tenere un incontro con il Sindaco del Comune, per chiedere con delle famiglie e del paese.
fermezza menu biologici, per i propri bimbi. Attestato che
È importante che molti genitori siano d’accordo per orientare la normativa vigente è inadeguata a garantire a lattanti, bambini e
l’Amministrazione Comunale verso la scelta più positiva. Occor- ragazzi in età scolare un regime alimentare corretto, sano ed esen-
rerà anche valutare insieme i costi aggiuntivi e l’aumento del buo- te da rischi dovuti a sostanze tossiche chimiche e residui di pesti-
no pasto bio, per convincere il Comune a farsi carico almeno di cidi, estrogeni, ormoni e antibiotici presenti nella carne e negli ali-
una parte dei costi. menti.

118 119
Constatato che I prodotti agroalimentari utilizzati nelle mense devono essere ga-
il 35% delle cause di insorgenze tumorali è dovuto alla alimenta- rantiti nella genuinità, nella freschezza, nell’origine di provenien-
zione e che il recente rapporto USA “I pesticidi nella dieta dei za e nella rispondenza alle norme di sicurezza igieniche e alimen-
bambini” rileva che i bambini sono esposti dieci volte più degli tari con cui sono stati ottenuti. Tali prodotti sono assoggettati al
adulti all’assorbimento e ai conseguenti danni delle sostanze di regime di controllo determinato dal citato Regolamento CEE.
sintesi, Firme (...)
Preso atto che
i cibi e gli alimenti biologici comportano un minor rischio per la
salute dei ragazzi e degli adulti, in particolare per:
a) minor contenuto di nitrati a causa dell’impiego di concimi or-
ganici,
b) assenza di residui di fitofarmaci, esclusi dalle normative euro-
pee per le coltivazioni biologiche
c) la dicitura e la provenienza “biologica” degli alimenti implica il
rispetto di severe normative e controlli sulla qualità e sul ciclo pro-
duttivo,
Constatando che
la sempre maggior diffusione di veri e propri centri di “diseduca-
zione alimentare” quali sono i fast food, con la scarsa qualità dei
cibi somministrati e la proposizione di un modello culturale e ali-
mentare omogeneo, a danno della tradizionale e variegata “dieta
mediterranea”
IMPEGNA LA GIUNTA
a predisporre il prossimo capitolato per la gara di appalto per l’of-
ferta dei servizi di refezione scolastica nelle scuole di ogni ordine
e grado amministrate dal Comune (Regione/Provincia) unica-
mente sulle seguenti indicazioni vincolanti:
i prodotti agroalimentari destinati alle mense devono provenire da
produzioni, coltivazioni e lavorazioni biologiche certificate ai sen-
si del Regolamento CEE n° 2092/91 del Consiglio del 24 giugno
1991 e successive modificazioni.

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Ringraziamenti
Per la redazione di questo libro sono stati importantissimi gli scritti,
Indice
i contributi e gli spunti di molte autrici, in particolare Sonia Taran-
tola, Laura Verdi e Anna Paioncini; di Vittoria Polidori, che pur im-
pegnatissima tra Roma e Bruxelles è riuscita a dedicarci attimi molto
utili per i capitoli sui veleni, Paola Magni, ogni cosa per lei è natura-
Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
le, e Marcella Danon, latrice di un messaggio etereo e potente nel
contempo: “È la bellezza, che salverà il mondo”. Grazie anche a don- In pancia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
ne senza la cui forza, la bravura organizzativa, il loro lavoro e il “sa- 0-1 anno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
per fare” questo libro non sarebbe così: Aurelia Costa, Daniela Bel-
1-2 anni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
lon, Simona Roveda. Ringraziamenti quasi integralmente al femmi-
nile, dunque, salvo che per Stefano Cagno, per una supervisione sem- 2-3 anni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33
pre scientificamente puntuale; a Attilio Speciani per l’ispirazione, a 3-4 anni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41
Edgar Meyer, lo zampino ce lo mette sempre, a Stefano Bettera per
“Children in Crisis”, a Tullio Berlenghi, Giampiero Spagnoli e Stefa- 4-5 anni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49
nia Limiti del Gruppo parlamentare dei Verdi (Camera Deputati) e a 5-6 anni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59
Roberto Pinton, direttore di Greenplanet.net, al quale per le instan- 6-7 anni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69
cabili battaglie a favore dell’agricoltura biologica e delle mense ‘bio’
tutte le mamme italiane dovrebbero esser grate. 7-8 anni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77
8-9 anni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85
9-10 anni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93

Appendice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107

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