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Isola ecologica Battaglina

La seguente relazione ha per oggetto l'opera denominata "Isola Ecologia di Recupero e Smaltimento Rifiuti (centro di raccolta e smistamento con discarica per rifiuti non pericolosi ed inerti)". Essa il risultato di consultazioni di documenti originali, atti amministrativi, decreti delle amministrazioni e dati oggettivi rilevati sul sito di realizzazione dell'opera in oggetto. SI FA NOTARE CHE LA PRESENTE RELAZIONE E IN CONTINUO AGGIORNAMENTO, in funzione del reperimento di ulteriore documentazione in merito alla vicenda. In calce viene indicata la data di aggiornamento della presente relazione.

1. Fase Autorizzativa
07.11.2007 con delibera n. 52 il Comune di Borgia concede alla SIRIM s.r.l. luso di un terreno, ricadente amministrativamente nel Comune di S. Floro, per 40 anni + 40 (tacita proroga) al costo di 200.000 ! annui pi una macchina operatrice "Terna". Catastalmente larea individuata dalle part.lle 1, 2, 7, 11, 37, 47, 72, 165, 166 foglio n. 1 del Comune di S. Floro, avente unestensione totale di 120 ettari. La ditta SIRIM srl in data 26.11.2007 prot. 4400 presenta presso il Comune di S.Floro domanda di permessi di costruire allegando progetto, per lesecuzione dei lavori di costruzione di un impianto integrato di recupero e smaltimento rifiuti (centro di raccolta e smistamento con discarica per rifiuti non pericolosi ed inerti) denominato Isola Ecologica Battaglina ricadente sullarea identificata al NCT Comune di S.Floro al foglio di mappa 1 p.lle 7 (porzione), 11(porzione) e 47 (porzione). Il Comune di S. Floro (in seguito a delibera autorizzativa del Consiglio Comunale n.27 del 17.12.2007) concede (20.000! annui + 50.000! una tantum + conferimento gratuito per 10 anni per Comune e operatori con insediamenti produttivi nel territorio comunale di rifiuti autorizzati ad essere trattati nell'impianto, dopo 10 anni costo 50% rispetto al costo di mercato + assunzione addetti residenti in S.Floro) con convenzione del 10.07.2008 parere favorevole ed autorizza la realizzazione, la gestione e manutenzione dell'isola ecologica in oggetto secondo quanto riportato nel progetto esecutivo che verr prodotto in seguito. La Ditta Sirim s.r.l. presenta al Dip.Ambiente della Regione Calabria il 6.10.2008 con prot. 15518 la domanda di avvio della procedura di VIA, richiedendo di fatto il pronunciamento della commissione VIA-VAS-IPPC in merito alla realizzazione dell'opera in oggetto per una estensione di circa 40 ha, in quanto ricade nella categoria progettuale di cui all'All.B parte IV del DLgs 152/2006 come "impianto di

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smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi" mediante le operazione D1, D5, D9, D10 e D11 ed all'All.C lettera R1; e lettera p) "Discariche di rifiuti urbani non pericolosi con capacit complessiva superiore a 100.00 mc, ad esclusione delle discariche per inerti con capacit complessiva sino a 100.00 mc. La ditta in questa sede dichiara che l'Isola ecologica non ricade neppure parzialmente all'interno di aree naturali protette e/o SIC o Natura 2000 e non ricade neppure parzialmente in fascia territoriale e/o fluviale sottoposta a tutela ai sensi del DLgs 42/2004 (PAI Calabria). Ribadisce infine che l'opera trattasi di centro di raccolta con attivit di smaltimento delle frazioni non recuperabili (discarica per rifiuti non pericolosi ed inerti). Inoltre in data 10.10.2008 con prot.15956 la stessa societ presenta allo sportello IPPC la domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale in relazione al predetto progetto. 27.05.2009 parere preliminare del Dip.Agricoltura Foreste e Forestazione prot. 24225 (vedi paragrafo accesso agli atti Dip. Agricoltura). Con Decreto n. 16278 del 08.09.2009 il Dip. Ambiente rilascia Giudizio di Compatibilit ambientale ed autorizzazione integrata ambientale per il progetto di smaltimento e recupero rifiuti denominato Isola Ecologica Battaglina. Il Dip.Ambiente analizzati gli atti inerenti il procedimento istruttorio, in particolar modo: - il parere del Comune di S.Floro acquisito agli atti con prot. 4214 del 24.02.2009; - parere ASP Catanzaro acquisito agli atti con prot. n.4215 del 24.02.09; - parere della Provincia di Catanzaro acquisito agli atti con prot. n.5694 del 12.03.2009; - il parere dellArpaCal acquisito agli atti con prot. n.10035 del 08.05.09; - parere Dip. Agricoltura Foreste e Forestazione n. 24225 del 27.05.09 acquisito agli atti con prot. 12 del 11.06.09; - il parere del Nucleo VIA-VAS-IPPC acquisito agli atti con prot. 16933 del 04.08.09; - i Verbali delle Conferenze dei Servizi del 25.02.09, 03.04.09, 11.06.09 (esiste altra CdS del 26.04.2010) decreta: giudizio favorevole e di rilasciare AIA per limpianto in oggetto assegnando codice IPPC (All.I al DLgs 59/2005) 5.1 Impianti per leliminazione o il recupero di rifiuti pericolosi, della lista di cui allart. 1, par. 4 della direttiva 91/689/CEE quali definiti negli allegati IIA e IIB (operazioni R1, R5, R6, R8 e R9) della direttiva 75/442/CEE e del Consiglio del 16 giugno 1975, concernente leliminazione degli oli usati, con capacit 10 tonnellate al giorno. 5.4 discariche che ricevono pi di 10 tonnellate al giorno o con una capacit totale di oltre 25.000 tonnellate ad esclusione delle discariche per i rifiuti inerti; - il rispetto delle condizioni, i valori limite di emissione e le prescrizioni gestionali riportate negli allegati al decreto; - ArpaCal ai sensi dellart. 11 DLgs 59/2005 accerter la conformit degli impianti alle condizioni dellAIA, la regolarit dei controlli a carico del gestore, soprattutto in merito alla regolarit delle misure e dei dispositivi di prevenzione dellinquinamento e del rispetto dei valori limite di emissione. Prescrizioni Generali: Volume nominale Impianto per leliminazione o il recupero di rifiuti pericolosi (cod. IPPC 5.1): 456.022 mc

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Discarica (cod. IPPC 5.11): 2.482.188 mc - Il gestore dovr realizzare una superficie rimboschita pari a 45 ha quale compensazione alla trasformazione del bosco allinterno del medesimo bacino idrografico dellintervento previsto, e per la cui realizzazione e manutenzione il gestore dovr presentare apposito progetto, secondo le modalit di cui allart. 7 delle P.M.P.F della Regione Calabria; Prescrizioni relative al Centro di raccolta (CRRD) - lisola ecologica non potr essere realizzata a meno di procedere con la variazioni urbanistica dellarea (...) nella stessa potranno essere conferiti semplicemente i rifiuti individuati dal DM 08.04.2008
[art.1 I centri di raccolta comunali o intercomunali disciplinati dal presente decreto sono costituiti da aree presidiate ed allestite ove si svolge unicamente attivit di raccolta, mediante raggruppamento per frazioni omogenee per il trasporto agli impianti di recupero, trattamento e, per le frazioni non recuperabili, di smaltimento, dei rifiuti urbani e assimilati elenca ti in allegato I, paragrafo 4.2, conferiti in maniera differenziata rispettivamente dalle utenze domestiche e non domestiche anche attraverso il gestore del servizio pubblico, nonch dagli altri soggetti tenuti in base alle vigenti normative settoriali al ritiro di specifiche tipologie di rifiuti dalle utenze domestiche. ]

- non potranno essere avviati a discarica rifiuti recuperabili; - dovr essere prevista idonea area per i RAEE, per i quali consentito il solo stoccaggio. Prescrizioni relative alle discariche - non possono essere conferiti rifiuti pericolosi, trattandosi di discarica per rifiuti inerti e non pericolosi; - non potranno essere conferiti rifiuti urbani indifferenziati (CER 200301) se non a seguito di specifico affidamento da parte dei soggetti deputati o inserimento nelle previsioni di pianificazione regionale e, comunque, tali rifiuti dovranno essere pretrattati prima del conferimento in discarica; - non potranno essere conferiti in discarica rifiuti da raccolta differenziata o ingombranti, e comunque tutti i rifiuti che possano essere sottoposti a recupero di materia; - dovr essere mantenuta una distanza dallalveo di piena del torrente a valle pari a 300 metri; - dovr essere acquisita Autorizzazione Paesaggistica; - dovr essere acquisito Nulla Osta Idrogeologico (Dip. Agricoltura Regione Calabria); - dovr essere rispettata la L. 353/2000 Legge-quadro in materia di incendi boschivi ove ne ricorrano le condizioni; - Il perimetro della discarica dovr essere presidiato da strutture atte ad impedire lingresso delle acque meteoriche allinterno; - dovranno essere previste una serie di soluzioni tecniche per minimizzare al massimo il rischio di contaminazione delle matrici ambientali. In allegato al decreto e alle numerose prescrizioni il Dip. Ambiente della Regione Calabria impone lintegrazione del Piano di Monitoraggio e Controllo secondo le indicazioni suggerite. In particolare il Piano di monitoraggio redatto ai sensi del Dlgs 36/2003 ha lo scopo di definire le modalit operative con cui la discarica rifiuti non pericolosi ed inerti terr sotto controllo i parametri dinteresse gestionale ed ambientale nellattivit della discarica secondo quanto previsto nellallegato II al punto 5 del Dlgs 36/03. Il Piano definisce tute le misure necessarie per prevenire rischi accidentali causati dal funzionamento

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probabile errore il codice assegnato il 5.4 come risulta anche dallincoerenza delle prescrizioni di seguito riportate, poich il CRRD raccoglie i RAEE che sono di fatto rifiuti pericolosi e quindi per questo viene assegnato il codice 5.1

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della discarica e per limitarne le conseguenze, sia in fase operativa che post-operativa, con particolare riferimento alle precauzioni adottate a tutela delle acque dallinquinamento provocato da infiltrazioni di percolato nel terreno e alle altre misure di prevenzione e protezione contro qualsiasi danno allambiente. 17.03.2010 rilascio nulla osta idrogeologico per rimboschimento compensativo prot. 13403 (vedi paragrafo accesso agli atti Dip. Agricoltura). Il 05.07.2010 il Comune di S.Floro rilascia il Permesso di Costruire richiesto il 26.11.2007, citando come unici atti acquisiti per tale rilascio: - titolo di concessionario in seguito a deliberazione Comune di Borgia; - convenzione Comune di S.Floro- Sirim; - verbale conferenza dei servizi del 26.04.2010; - Giudizio di compatibilit ambientale e AIA del Dip.Ambiente. Ai sensi delle restanti disposizioni di legge nazionali e regionali, i regolamenti e gli strumenti regolatori in materia di urbanistica, edilizia, igiene, polizia locale, sicurezza del lavoro, circolazione nonch dei beni paesistico ambientali e monumentali e altre; considerato che, in base alle vigenti norme urbanistiche ed edilizie, la destinazione duso compatibile per la progettata opera; lamministrazione comunale concede il permesso di costruire per i lavori di cui trattasi riportando in allegato una serie di prescrizioni del tutto generali e riportate integralmente le prescrizioni del Decreto 16278 del 08.09.2009. Il 15.07.2010 sequestro dellarea da parte del CFS (vedi sotto paragrafo 4). Il 26.10.2012 decreto archiviazione del procedimento (vedi sotto paragrafo 4). Il 14.09.2012 decreto restituzione di cose sequestrate (vedi sotto paragrafo 4). 22.07.2013 rilascio Nulla Osta idrogeologico Isola Ecologica Battaglina (vedi paragrafo accesso agli atti Dip. Agricoltura). 29.07.2013 prot. 2505515 Nulla Osta e proroga rimboschimento compensativo (vedi paragrafo accesso agli atti Dip. Agricoltura).

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2. Descrizione dellopera2 - la proposta progettuale e la fase di realizzazione


Per come riportato negli elaborati progettuali (novembre 2008) utilizzati per ottenere le autorizzazioni si descrive brevemente l'opera.Si cita quanto riportato senza esprimere in tale paragrafo pareri e commenti. Gli obiettivi dell'impianto: - attivit volta al recupero dei rifiuti derivanti da attivit di costruzione e demolizione; - operare in tutto il bacino dutenza ponendosi a servizio di tutti i soggetti pubblici ( Comuni, Consorzi, ecc) e privati (aziende, centri commerciali) che hanno necessit di recuperare/smaltire i propri rifiuti.

Planimetria dinsieme Isola Ecologica e Discarica - Foto di Allegato progettuale originale acquisito in seguito a regolare accesso agli atti Dip.Agricoltura - Lallegato in foto in scala 1:1000 - Superfici soggette a deformazione (93% circa) dovute ad acquisizione attraverso macchina fotografica (1 cm sulla carta = 1000 cm = 10 m in realt)

Il progetto essenzialmente prevede la realizzazione di aree da adibire a: - Conferimento rifiuti differenziati (nel seguito CRRD) per materiali tipo carta, cartone, plastiche, ferro, alluminio provenienti dalle utenze; - Discarica per lo stoccaggio definitivo dei materiali non differenziabili e non riciclabili; - Percorsi didattici;

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fonti: relazione per Autorizzazione Integrata Ambientale, allegati progettuali originali, audizione dirigenti Dip.Ambiente

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- Servizi afferenti (uffici, piazzali, strade ecc.). Il CRRD (disciplinato dal DM 08.04.08 in attuazione del art. 185 comma 1 DLgs 152/06), prevede lo stoccaggio temporaneo dei materiali provenienti da raccolta differenziata (RD) . Un utente conferisce al CRRD materiale gi selezionato (carta, alluminio, plastica ecc.) che temporaneamente viene disposto in apposite vasche divise per tipologia di materiale. Nel CRRD si svolgeranno attivit di solo raggruppamento, nessun disassemblaggio ma esclusivamente riduzione volumetrica sui rifiuti non pericolosi per ottimizzare il successivo trasporto. I materiali successivamente verranno inviati ai consorzi che provvederanno al recupero. Le attivit svolte all'interno del CRRD ai sensi dell'All. B parte IV DLgs. 152/06 prevedono essenzialmente: Deposito (D15), Ricondizionamento (D14) e Raggruppamento (D13). La discarica avr l'obiettivo di stoccare definitivamente materiali non riciclabili. L'estensione totale di 12,60 ettari, prevede la realizzazione di due vasche di raccolta, suddivise per tipologia di materiale da stoccare: " lotto A: vasca da 456.000 mc # 3,40 ha (raccolta materiali contenenti amianto) " lotto B: vasca da 2.480.000 mc # 9,26 ha (rifiuti non pericolosi ed inerti) La proposta di classificazione della discarica, quella di discarica per rifiuti non pericolosi per come previsto dallart. 4 del D.Lgs. N 36 del 13/01/2003. Le attivit di Smaltimento ai sensi dell All. B del D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152, sono in dettaglio: - D14: Ricondizionamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D13. (ad es. triturazione pneumatici); - D1: Deposito sul o nel suolo. (ad es. fibre minerali artificiali, materiali a base di gesso, materiali edili contenenti amianto). A circa 1 km passa una linea dellacquedotto, ma dagli atti ad oggi consultati pare non esistano opere di presa nella zona. Adeguate opere di prevenzione rischi soprattuto per ci che riguarda la contaminazione terreno e delle falde $ previste adeguata impermeabilizzazione dellINTERA AREA $ raccolta percolato (dovuto esclusivamente dalle acque meteoriche) si prevede per ci la realizzazione: fossa di decantazione sabbie, oli e solidi # vasca raccolta finale (periodicamente svuotata e conferito a impianto di depurazione). Previsti adeguati Sistemi di abbattimento emissioni gassose in atmosfera e monitoraggio degli stessi. I Terreni sono a vocazione agricola utilizzati per impianto industriale esiste quindi una difformit rispetto al PRG Comunale. Tutto in regola secondo i Piano Provinciali e Regionali per i quali larea risulta essere tra i luoghi idonei per la realizzazione di un impianto simile.

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Gestione Biogas: $ Tutti i Rifiuti biodegradabili comportano produzione di metano (CH4) e diossido di Carbonio (CO2) insieme compongono il cosiddetto Biogas, e altri componenti organici reattivi e pericolosi $ Prevista lestrazione e il riutilizzo attraverso generatore di energia elettrica utile allimpianto, il Biogas eccedente (superato il fabbisogno energetico) viene bruciato con una torcia. $ la produzione di Biogas avviane per circa 20/30 anni (in generale) $ pericolosit dovuta allinfiltrazione di aria attraverso il sistema di captazione # ossidazione metano # aumento percentuale di anidride carbonica $ non tutto il biogas prodotto pu essere convogliato # flussi incontrollati in fase di coltivazione della discarica. Rifiuti conferibili: Nel CRRD: In discarica:

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e altri Come si evince dal Giudizio di Compatibilit Ambientale, tra le prescrizioni dettate dal Dip. Ambiente lopera in oggetto risulta parzialmente realizzabile, ovvero solo la discarica per inerti risulta formalmente

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autorizzata poich per la realizzazione del CRRD le prescrizioni contenute nel Decreto n.16278 del 08.09.2009 necessario procedere propedeuticamente con la variazione urbanistica dellarea. Inoltre bene evidenziare un errore che potrebbe indurre maggiore confusione, il codice 5.1 assegnato si riferisce al CRRD poich autorizzato allo stoccaggio temporaneo dei RAEE che sono di fatto rifiuti pericolosi, il codice 5.4 invece si riferisce alla discarica.

Isola Ecologica non autorizzata - Foto di Allegato progettuale originale acquisito in seguito a regolare accesso agli atti Dip. Agricoltura

Alla data del 14.12.2013, in seguito a sopralluogo (regolarmente autorizzato dal proprietario Sig. Siracusa Stefano, eseguito insieme ai parlamentari Paolo Parentela e Sebastiano Barbanti), risulta in fase di realizzazione solo il lotto 4 che prevede porzione della vasca B e porzione della vasca A. Da rilievi darea di scarsa precisione (dovuti a mancanza di strumenti di precisione) la vasca scavata sembrerebbe avere una superficie compresa tra i 2,00/2,50 ettari. Da allegati progettuali acquisiti attraverso accesso agli atti al Dip. Agricoltura della Regione Calabria, relativo a Progetto di taglio e rimboschimento compensativo da eseguire nel Comune di S.Floro (Dicembre 2009) si evince che : - la ditta Sirim s.r.l. per ottenere il nullaosta Idrogeologico obbligata ad effettuare rimboschimento compensativo su una superficie pari a quella impegnata nella realizzazione del progetto ed ubicata nel medesimo bacino idrografico nel quale ricade lintervento progettuale in oggetto;

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- lintervento di realizzazione dell isola ecologica con annessa discarica con una superficie totale di circa 19 ettari (vedi immagine sotto), comporter una superficie netta sottoposta a taglio di circa 20,00 ettari, ovviamente la maggiore consistenza quella occupata dallarea destinata allo stoccaggio dei rifiuti: - si realizzer un taglio raso realizzato gradualmente negli anni, allinizio si interverr per realizzare i fabbricati e le aree attrezzate ed il primo lotto (lotto 4) dellarea destinata allo stoccaggio; - una volta che il primo lotto sar saturato si passer alla realizzazione del secondo e cos via; - i lotti hanno una superficie media di circa 3,50 ettari e dalle previsioni di massima effettuate si presume che il primo lotto possa saturarsi nel corso di 5 anni di attivit dellimpianto.

Suddivisione in lotti da realizzare nel corso degli anni - Foto di Allegato originale acquisito in seguito a regolare accesso agli atti Dip. Agricoltura

Ad oggi per il sito in oggetto, secondo la normativa regionale, non esiste la possibilit di conferire amianto non essendo allinterno del P.R.A.C. (Piano Regionale Amianto Calabria). (approfondimenti in merito in corso) [Legge regionale 27 aprile 2011, n. 14 Interventi urgenti per la salvaguardia della salute dei cittadini: norme relative all'eliminazione dei rischi derivanti dalla esposizione a siti e manufatti contenenti amianto.]

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3. Procedura di accesso agli atti


Fin da subito abbiamo avuto limpressione che il progetto dellimpianto tecnologico fosse ineccepibile dal punto di visto puramente tecnico, a in seguito ai diversi accessi agli atti e il reperimento di documentazione progettuale ci stata data conferma di quanto fin da subito ci era parso. Al contempo sorto un dubbio sulliter autorizzativo, perch in occasione dei diversi sopralluoghi effettuati in cantiere e allesterno dello stesso la cosa che risalta immediatamente allattenzione anche ai non esperti del settore, lelevatissimo valore naturalistico dellarea.

Ci siamo quindi impegnati fin da subito in unardua trafila burocratica per reperire tutta la documentazione possibile in merito alla regolarit delle autorizzazioni rilasciate per la realizzazione dellopera. Si riportano di seguito i passaggi salienti dellindagine svolta dal meetup Movimento Cinque Stelle Catanzaro. Atti del Corpo Forestale dello Stato In seguito a regolare istanza di accesso agli atti presentata al Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato, il Comandante Provinciale Primo Dir. Dr. Span Salvatore autorizza il meetup a visionare e ricevere in copia una serie di documenti inerenti allesistenza di un vincolo inibitorio idrogeologico e forestale e di un vincolo scaturito da incendio che nel 2007 ha interessato i terreni interessati nella realizzazione dellimpianto. Il vincolo idrogeologico e forestale: Intorno agli anni 50 e 60 era uso intervenire sui tutti quei territori soggetti a vincolo idrogeologico come previsto dal R.D.L del 30/12/1923 n. 3267, effettuando con spese STATALI rimboschimenti per un triplice scopo: accrescimento del valore naturalistico di aree semi deserte, mitigazione del rischio idrogeologico e per creare maggiori vincoli alla lottizzazione dellarea ai fini edilizi viste le speculazioni che nellimmediato dopoguerra regnavano sovrane sullintera penisola.

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A tale scopo quindi anche molti terreni di propriet privata vennero presi in gestione, generalmente dai Consorzi di Bonifica, che realizzavano vastissimi impianti silvocolturali con fondi pubblici. In seguito, effettuati i rimboschimenti i terreni rimanevano in gestione dei consorzi fino a che gli impianti non avessero raggiunto una maturazione tale da poter essere riconsegnati ai legittimi proprietari, che erano obbligati a manutenzionare e a mantenere la destinazione duso come previsto dai Piani di Coltura e di Conservazione. Nel caso specifico della localit Battaglina i Consorzi di Bonifica Raggruppati eseguirono negli anni 60 un rimboschimento di circa 101 ettari, come risulta dal Verbale di Collaudo (http://goo.gl/vKzcCT ) redatto il 12 giugno 1996, dal quale si evince che il rimboschimento realizzato in agro del Comune di S.Floro contraddistinti in Catasto con il foglio 1 p.lle 7 e 11 di propriet del Comune di Borgia in occupazione temporanea ai sensi della legge 3267/1923. In seguito a sopralluogo lUfficiale del CFS dellepoca constata che: - al fine della sistemazione idraulico-forestale del Bacino del Fiume Amato nellanno 1965, stato effettuato un rimboschimento di area nuda; - che la superficie presentava al momento del sopralluogo una copertura arborea forestale sul 70% della sua estensione massima, mentre il restante 30% si presenta cespugliata; - larea presenta numerose querce naturali, ed eucalipti. Il rimboschimento pertanto stato collaudato ed stato possibile procedere alla riconsegna dei terreni al legittimo proprietario che era tenuto al rispetto delle norme contenute allart.54 del RDL 3267/23 nonch al rispetto del Piano di Coltura e di Conservazione consegnato contestualmente con la restituzione del terreno. [ REGIO DECRETO LEGISLATIVO 30 dicembre 1923, n. 3267 Riordinamento e riforma della legislazione in materia di
boschi e di terreni montani Sezione I Vincolo per scopi idrogeologici Art. 1: Sono sottoposti a vincolo per scopi idrogeologici i terreni di qualsiasi natura e destinazione che, per effetto di forme di utilizzazione contrastanti con le norme di cui agli articoli 7, 8 e 9 possono con danno pubblico subire denudazioni, perdere la stabilit o turbare il regime delle acque. Art. 54. Nei terreni rimboschiti per effetto del presente decreto non sar mai permessa la cultura agraria. Il pascolo sara` in esso regolato in conformit delle norme contenute nellart. 9. Il proprietario dei terreni rinsaldati e rimboschiti deve compiere le operazioni di governo boschivo
in conformit al piano di coltura e di conservazione approvato dal ministero delleconomia nazionale. (...) ]

Il Piano di Coltura e di Conservazione oltre a descrivere lubicazione del fondo, una minuziosa (http://goo.gl/nSg3ul) descrizione dellarea e delle essenze arboree presenti, lo stato vegetativo e fitosanitario, il tipo di governo e trattamento del bosco, allart.5 Manutenzione e Coltivazione si legge (...) fatto obbligo al proprietario della sostituzione delle piante che per qualsiasi causa dovessero deperire o morire impiegando piante della stessa specie di quelle morte (..) Qualora per accertata colpa, incuria o negligenza grave da parte del proprietario, si dovesse verificare un incendio che distrugge il bosco, il proprietario ha lobbligo di ricostituirlo a proprie spese (...). All art.9 Cambio di destinazione dello stesso Piano si legge non sar consentita la lottizzazione del nuovo bosco per ricavarne aree fabbricabili, i terreni di che trattasi rimarranno vincolati a termini dellart. 1 della legge 30/12/1923 n.3267 Il 21.06.1996, 9 giorni dopo il verbale di riconsegna lallora Ispettorato delle Foreste di Catanzaro, acquisito il parere del Comando Stazione Forestale locale, concede al Comune il nulla osta forestale per la realizzazione di una discarica comunale (che non ha nulla a che vedere con il progetto denominato Isola Ecologica Battaglina) (vedi sotto).

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Il 12.01.1997 con Verbale di Consegna il Consorzio di Bonifica riconsegna al Comune di Borgia (http://goo.gl/pYDHkr) i terreni alle particelle 7 e 11 del foglio 1 del Comune di S.Floro oggetto del rimboschimento. Anche con questo documento si obbliga il proprietario di conservare lattuale destinazione colturale nel pieno rispetto delle norme contenute nel comma 1 e 2 dellart.54 della legge 3267/1923 e del piano di coltura e di conservazione. Come quindi evidente sulle particelle n. 7 e 11 ( oggi n. 175, 176, 177, 178, 179, 180 in seguito a frazionamento del 19.01.2010) insiste vincolo idrogeologico e forestale. Il vincolo derivante da incendio: Lart. 10 comma 1 della legge-quadro in materia di incendi boschivi 21/11/2000 n. 353 recita : Le zone boscate ed i pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente allincendio per almeno quindici anni. comunque consentita la costruzione di opere pubbliche necessarie alla salvaguardia della pubblica incolumit e dellambiente. In tutti gli atti di compravendita di aree e immobili situati nelle predette zone, stipulati entro quindici anni dagli eventi previsti dal presente comma, deve essere espressamente richiamato il vincolo di cui al primo periodo, pena la nullit dellatto. inoltre vietata per dieci anni, sui predetti soprassuoli, la realizzazione di edifici nonch di strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attivit produttive, fatti salvi i casi in cui per detta realizzazione sia stata gi rilasciata, in data precedente lincendio e sulla base degli strumenti urbanistici vigenti a tale data, la relativa autorizzazione o concessione.(...) il comma 2 dello stesso articolo recita: I comuni provvedono, entro novanta giorni dalla data di approvazione del piano regionale di cui al comma 1 dellarticolo 3, a censire, tramite apposito catasto, i soprassuoli gi percorsi dal fuoco nellultimo quinquennio, avvalendosi anche dei rilievi effettuati dal Corpo forestale dello Stato. Il catasto aggiornato annualmente. Lelenco dei predetti soprassuoli deve essere esposto per trenta giorni allalbo pretorio comunale, per eventuali osservazioni. Decorso tale termine, i comuni valutano le osservazioni presentate ed approvano, entro i successivi sessanta giorni, gli elenchi definitivi e le relative perimetrazioni. E ammessa la revisione degli elenchi con la cancellazione delle prescrizioni relative ai divieti di cui al comma 1 solo dopo che siano trascorsi i periodi rispettivamente indicati, per ciascun divieto, dal medesimo comma 1. In localit Battaglina il 07 agosto 2007 i terreni identificati al NCT p.lle 7, 11 e 47 sono state percorse dal fuoco per una superficie di 65,83 ettari (rilevamenti da foto aeree con sovrapposizione particelle catastali), in particolare la particella 7 al 41% della sua superficie, la particella 11 per il 99% della sua superficie e la 47 per il 73% della sua superficie, come risulta dalla scheda redatta dal Corpo Forestale dello Stato Comando Stazione di Caraffa di Catanzaro (http://goo.gl/Por3FG). Il 26.3.2009 il Comune di S.Floro pubblica nellAlbo Pretorio di detta amministrazione il censimento dei terreni percorsi dal fuoco negli anni 2005-2006-2007-2008, andando contro al comma 2 dellart. 10 della L 353/2000, che obbliga i comuni a pubblicare e aggiornare il catasto incendi annualmente. Quindi analizzando i fatti secondo il comma 1 dellart.10 della L 353/2000 per i terreni percorsi dal fuoco non possibile modificare la destinazione duso per almeno 15 anni, in tutti gli atti di compravendita o

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simili deve essere citato il vincolo pena la nullit dellatto, vietata per 10 anni la realizzazione di opere fatti salvi i casi in cui stata rilasciata autorizzazione o concessione con data precedente allincendio. Dai documenti in nostro possesso risulta che il primo atto ufficiale che da il via al procedimento autorizzativo dell Isola Ecologica Battaglina la convenzione tra il Comune di Borgia e la ditta Sirim s.r.l. datata 07.11.2007 ben tre mesi dopo lincendio. Inoltre il permesso di costruire rilasciato dal Comune di S.Floro datato 26.11.2007, entrambi gli atti risultano quindi successivi alla data del 07.08.2007 giorno in cui si verifica il vasto incendio. Circa un mese dopo la pubblicazione nellalbo pretorio del Comune di S.Floro, precisamente il 20.04.2009 il Dip. n. 6 - Agricoltura e Foreste della Regione Calabria lArch. Caterina Loddo Dirigente di Servizio scrive ai Comuni di Borgia, di S.Floro e al Comando Provinciale del Corpo Forestale dello (http://goo.gl/0WQzQL) dello Stato chiedendo: - i dati relativi agli incendi verificatisi nelle particelle 7, 11 e 47 del foglio 1 del Comune di S.Floro per poter procedere speditamente alla definizione della pratica per movimento terra per realizzazione opere costruttive ovvero: la trasformazione della destinazione dei terreni vincolati non boscati, qualunque sia la destinazione attuale degli stessi, attuata con la realizzazione di opere costruttive - Isola Ecologica di recupero e smaltimento rifiuti presentata dalla Ditta Siracusa Stefano in data 23.10.2008 (vedi Verbale accertamento istruttorio per movimento terra) ; - ed eventuali infrazioni alle vigenti norme ambientali e di polizia forestale verificatesi negli ultimi anni per le stesse particelle. Prontamente il Comune di Borgia risponde 2 giorni dopo riferendo che le notizie sugli incendi vanno richieste al Comune di S.Floro e che le notizie di reato possono essere reperite presso il competente Comando Forestale. Il 03.12.2009 il Comando Provinciale del C.F.S. di Catanzaro scrive al Dip. 6 - Agricoltura e Foreste della Regione Calabria e per conoscenza al Comune di S.Floro comunicando che le particelle in oggetto, in data 07.08.2007, sono state interamente percorse da incendio come risulta da regolare Comunicazione di Notizia di Reato e che nel 2008 stata inoltrata altra notizia di Reato a carico di persona nota per fatti commessi sulla stessa superficie, in violazione allart.142 lett. g, 146 e 181 Dlgs n. 42/2004, art. 31 e 44 DRP 380/2001, ed art. 10 L. 353/2000 per la costruzione abusiva di strade sterrate.
[Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 "Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137" Articolo 142 Aree tutelate per legge: Fino all'approvazione del piano paesaggistico ai sensi dell'articolo 156, sono comunque sottoposti alle disposizioni di questo Titolo per il loro interesse paesaggistico: g) i territori coperti da foreste e da boschi, ancorch percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento, come definiti dall'articolo 2, commi 2 e 6, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227; Articolo 146 Autorizzazione: 1. I proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili e aree oggetto degli atti e dei provvedimenti elencati all'articolo 157, oggetto di proposta formulata ai sensi degli articoli 138 e 141, tutelati ai sensi dell'articolo 142, ovvero sottoposti a tutela dalle disposizioni del piano paesaggistico, non possono distruggerli, ne' introdurvi modificazioni che rechino pregiudizio ai valori paesaggistici oggetto di protezione. (...) Articolo 181 Opere eseguite in assenza di autorizzazione o in difformit da essa: 1. Chiunque, senza la prescritta autorizzazione o in difformit di essa, esegue lavori di qualsiasi genere su beni paesaggistici e' punito con le pene previste dall'articolo 20 della legge 28 febbraio 1985, n. 47. 2. Con la sentenza di condanna viene ordinata la rimessione in pristino dello stato dei luoghi a spese del condannato. Copia della sentenza e' trasmessa alla regione ed al comune nel cui territorio e' stata commessa la violazione. DPR 6 giugno 2001, n. 380 "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. Art. 31 Interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire in totale difformit o con variazioni essenziali]

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Atti del Dip. n. 6 Agricoltura, Foreste e Forestazione della Regione Calabria In seguito a regolare istanza di accesso agli atti presentata al Settore n. 5 Foreste e forestazione, politiche della montagna, Difesa del suolo e bonifica stato possibile consultare il fascicolo in possesso del Dipartimento che da subito e sembrato poco consistente vista la trafila burocratica a cui lopera in oggetto dovrebbe essere assoggettata. Si fa notare comunque che che nellistanza presentata presso il Dip. Agricoltura si richiedevano esplicitamente i seguenti documenti: - parere del Dip. Agricoltura n. 24225 del 27/05/09; - nulla osta idrogeologico relativo allopera in oggetto; - nulla osta per assenza di vincolo boschivo-forestale. Il giorno seguente giungono attraverso Pec alcuni dei documenti richiesti accompagnati da lettera prot. 397203 del 19/12/2013. I documenti allegati alla Pec sono: - il parere n. 24225 del 27.05.2009; - il nulla osta idrogeologico del rimboschimento compensativo e non dellIsola ecologica Battaglina; e del nulla osta per assenza di vincolo boschivo-forestale neanche lombra. Nonostante le comunicazioni inviate dal Comando Provinciale alla Regione Calabria, sembra, dagli atti consultati che la pratica di taglio e di realizzazione dellopera in oggetto e il rilascio dei relativi nulla osta non abbiano trovato alcun ostacolo allinterno del Dip. Agricoltura della Regione Calabria. Il Verbale di accertamento istruttorio, non datato, del Dip. n.6 della Regione Calabria redatto in (http://goo.gl/voDfLK) seguito a istanza prodotta dalla ditta prot. 28520 del 23.10.2008 per movimento terra per realizzazione opere costruttive ovvero: la trasformazione della destinazione dei terreni vincolati non boscati, qualunque sia la destinazione attuale degli stessi, attuata con la realizzazione di opere costruttive Isola Ecologica di recupero e smaltimento rifiuti, riporta: - Che larea territoriale visti gli atti di vincolo larea interessata ricade nella Zona Unica - Vincolo Idrogeologico e Forestale; - che visto dalla visualizzazione SIM che larea di intervento stata percorsa dal fuoco nellanno 2007 e pertanto risulta essere sottoposta a quanto prescritto dalla L. 353/2000; pertanto si rileva che allo stato attuale non esistono i requisiti per poter procedere alla istruttoria della istanza, come risulta anche dal verbale di sopralluogo del 22.04.2009 allegato. Stranamente, dacch in premessa parrebbero non esistere i requisiti per procedere con listanza il verbale di sopralluogo chiede una serie di allegati integrativi come se si volesse procedere ugualmente con la pratica nonostante le conclusioni appena citate. In particolare si richiede progetto inerente la misura compensativa e relativo parere ai sensi dellart. 4 del Dlgs 227/2001 che prevede la trasformazione del bosco, quindi cambio di destinazione duso, in cambio di rimboschimento compensativo da effettuare allinterno dello stesso bacino. Il 27.05.2009 con prot. 24225 si trasmette al Dip. Politiche dellAmbiente parere preliminare (http://goo.gl/27NqXq) favorevole, nonostante un mese prima si chiedevano al CFS notizie sugli incendi verificatisi e notizie di reato e con verbale di accertamento istruttorio si confermava la mancanza dei requisiti per procedere con la pratica, il tutto si risolve con lunica prescrizione di realizzare una superficie rimboschita pari a 45 ettari quale compensazione alla trasformazione del bosco. Si riservava

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comunque di esprimere valutazione di compatibilit nei confronti della conservazione della biodiversit, della tutela del paesaggio e delligiene ambientale locale in sede di conferenza dei servizi. Non viene fatto alcun riferimento al vincolo derivante dalla provenienza del bosco e da attivit di rimboschimento con fondi pubblici. In data 18.12.2009 prot. 58386 la ditta Sirim srl avanza istanza per autorizzazioni al taglio del bosco (http://goo.gl/E9SPgW) ceduo di Eucaliptus (80% Eucaliptus, 15% Querce, 5% Erica) in discreto stato, di 30 anni per una superficie complessiva di 18 ettari ricadente allinterno delle particelle 7 e 11 foglio n. 1 del comune di S.Floro. Allinterno della stessa istanza si dichiara che gli interventi non comportano modificazione alcuna del sito e della biodiversit esistente (...). Il 17 marzo 2010 con prot. n. 13403 il Dirigente del Settore n.5 del Dip Agricoltura Foreste e (http://goo.gl/kZpsHh) Forestazione, visti esclusivamente il parere preliminare favorevole n.24225 del 27/05/2009, il progetto di taglio, il parere istruttorio favorevole rilasciato ad Giancarlo Olivito, rilascia parere favorevole alla realizzazione e quindi nulla osta idrogeologico di un rimboschimento compensativo in terreno riportato al NCT al foglio di mappa n.6 p.lle 59-63-64-89-90-95-97-117 del Comune di S.Floro. Con questo parere si da automatica autorizzazione al taglio bosco sopra citato. Tale nulla osta idrogeologico non ha nulla a che vedere con il nulla osta idrogeologico dellIsola Ecologica Battaglina, che avrebbe dovuto rilasciare il Dipartimento n.6, poich trattasi di intervento diverso da realizzarsi su terreni diversi riportati a particelle e fogli di mappa diversi. Nonostante tutto in seguito, fino a decreto di archiviazione del 26.10.2012 lunico nulla osta idrogeologico citato negli incartamenti consultati. Il 15.07.2010 sequestro dellarea da parte del CFS (vedi sotto). Il 26.10.2012 decreto archiviazione del procedimento (vedi sotto). Il 14.09.2012 decreto restituzione di cose sequestrate (vedi sotto). Il 05.11.2012 la ditta Sirim srl inoltra al Dip. Agricoltura della Regione Calabria la lettera di notifica del provvedimento di dissequestro e comunica contestualmente linizio dei lavori di taglio per la realizzazione dellIsola Ecologica Battaglina avendo acquisito Giudizio di compatibilit ambientale ed AIA, parere preliminare favorevole n. 24225 del 27/05/2009, parere favorevole al rimboschimento compensativo, permesso di costruire del Comune di S.Floro. In data 12.06.2013 Sirim srl chiede proroga delle autorizzazioni concesse fino al novembre 2013. Il 22.07.2013 il Dip. Agricoltura risponde comunicando che per la pratica di cui in oggetto nulla dovuto da parte di questo Servizio; infatti lo stesso intervento risulta autorizzato con decreto del Dip. Politiche dellAmbiente emesso a seguito di conferenza de servizi. Il 29.07.2013 il Dip. Agricoltura rilascia nullaosta alla ripresa del rimboschimento compensativo. Da che inizialmente il Dip. Agricoltura aveva espresso perplessit in merito alla realizzazione dellopera in quella determinata area, in seguito a archiviazione del procedimento penale sembra che tutte le autorizzazione e i nulla osta che fino a quel momento sembravano tardare ad arrivare sono piovuti contemparaneamente in una manciata di giorni.

4. Il sequestro penale e larchiviazione.

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15.07.2010: Il Corpo Forestale dello Stato NIPAF di Catanzaro provvede al sequestro di materiale legnoso e di superficie boscata in agro del Comune di San Floro, area evidenziata catastalmente al fogli di mappa n. 1, particelle 7 e 11. Il sequestro viene effettuato per la violazione contestata dei reati di cui agli art. 110, 81 e 734 CP, art 44 DPR 380/2001, art. 10, 4 comma, legge 353/2000; 16.09.2010 - Avverso il provvedimento di sequestro e la sua convalida viene proposto ricorso al Tribunale del Riesame che, con ordinanza del 16.09.2010, ha rigettato il ricorso e confermato il sequestro; 30.03.2011 - La Corte di Cassazione, III sezione penale con sentenza n. 16592, (reperibile qui: http://goo.gl/oNVVco) ha confermato lordinanza del Tribunale del Riesame di Catanzaro sollevando numerosi rilievi in ordine alla procedura autorizzativa del complesso dellIsola Ecologica Battaglina; 14.09.2012 - con Decreto di pari data, il PM di Catanzaro dispone il dissequestro e la restituzione dei beni sequestrati in data 15.07.2010, chiedendo, nel contempo, larchiviazione dellazione penale (reperibile qui: http://goo.gl/wCgcos); 26.10.2012 - con decreto di archiviazione il GIP di Catanzaro ha concesso larchiviazione del procedimento penale n. 3681/2010 RGNR (reperibile qui: http://goo.gl/J31diZ). Le motivazioni che sottendono il provvedimento sono riassumibili in una condotta pregressa del Comune di Borgia (proprietario del terreno su cui insiste lopera) il quale, con nota n. 4665 del 1992, ha chiesto nulla osta forestale per la realizzazione di una discarica sulle particelle 7 e 11 del foglio di mappa 1 del Comune di San Floro (documento in fase di reperimento). In data 09.06.1996, il Corpo Forestale dello Stato, con verbale di collaudo ai sensi dellart. 53 del RD 3627/1923, consegnava al Comune di Borgia larea oggi interessata dalle installazioni (reperibile qui: http://goo.gl/cC3nUe ) , secondo le prescrizioni offerte dal Piano Coltura e Conservazione (reperibile qui: http://goo.gl/A062HL ) in cui il Comune di Borgia si impegnava a non variare la destinazione duso ed il regime vincolistico (art. 9), nonch al rimboschimento in conseguenza di taglio o incendio (art. 5). In data 21.06.1996, lIspettorato delle Foreste di Catanzaro (documento in fase di reperimento) ha concesso il nulla osta forestale al Comune di Borgia per limpianto di una discarica nella localit Battaglina di San Floro. In data 07.08.2007, larea in oggetto viene interessata da un esteso incendio (reperibile qui: http://goo.gl/igcLrl). Secondo la ricostruzione del GIP, al momento dellincendio larea non ricadeva sotto vincolo boschivo per effetto del nulla osta richiesto dal Comune di Borgia nel 1992 e concesso dallIspettorato delle Foreste nel 1996, per cui non vi sarebbe violazione della legge 353/2000 che fa salva la possibilit che un terreno incendiato non sia soggetto a vincolo se prima dellincendio ne sia stata richiesta la variazione della destinazione duso. La rinuncia implicita del Comune, inoltre, farebbe anche rivivere il vincolo previsto dallart. 10 della legge 353/2000, ovvero linedificabilit decennale dei boschi incendiati, vincolo che si dispone per il solo fatto dellincendio e non necessita di alcun provvedimento esplicito di riconoscimento da parte dellautorit comunale (secondo Corte di Cassazione Sez. V, 27 giugno 2003, sentenza n. 27799 CONSIGLIO DI STATO Sez. IV, 1 luglio 2005, (C.C.18/03/2005), Sentenza n. 3674). Pertanto, sullarea pare insistano tanto il vincolo boschivo quanto il vincolo derivante da incendio. Ovviamente, il Comune di Borgia si ben guardato dal rinunciare alla variazione di destinazione dellarea boschiva. Di certo, la convenzione stipulata con Sirim (reperibile qui: http://goo.gl/G8q5qa )

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segno della volont dellEnte a perseguire la via della discarica fuori dai confini comunali con lauto rientro di 200.000 euro annui per 40 anni! 5. Conclusioni Per fare maggiore chiarezza si esprimono per i diversi aspetti le conclusioni derivanti dallapprofondito studio degli atti e dei documenti da noi consultati e ci si riserva comunque di integrare la presente relazione non appena reperiremo i documenti a noi ancora ignoti citati nel paragrafo 4. Come si potuto comprendere, larea denominata Battaglina sulla quale in corso la realizzazione del progetto denominato Isola Ecologica Battaglina risulta essere soggetta a almeno 4 tipi di vincoli: - Usi civici; - Vincolo paesaggistico ambientale; - Vincolo idrogeologico e forestale; - Vincolo derivante da incendio. Usi Civici e Vincolo paesaggistico ambientale Ad oggi dagli atti consultati non risulta essere stata presa in considerazione da alcun ente amministrativamente competente la sussistenza di diritti di uso civico, per quanto vengano accennati in altri atti e documenti relativi alla redazione di un Piano di Gestione Forestale (documento in fase di reperimento) redatto in seguito a incarico dellente proprietario. Tale aspetto non risulta essere stato preso in alcun modo in considerazione ne dal punto di vista della normativa specifica, ne in quanto soggetto alla specifica tutela paesaggistica secondo lart.142 del Dlgs 42/04. Da quel che risulta nonostante sia stato acquisito in sede di conferenza di servizi (26.04.10) il nulla osta paesaggistico ambientale, non risulta ad oggi agli atti (documenti in fase di reperimento) alcun parere o provvedimento della Direzione Regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici di Cosenza, evidenziando quindi la probabilit che la normativa in materia di conferenza di servizi, non si applichi alle amministrazioni preposte alla tutela dei vincoli ambientali quali la Soprintendenza ai beni Architettonici e Paesaggistici.

Vincolo idrogeologico e forestale Come si pu evincere dai fatti descritti la vicenda appare fin da subito contorta e non limpida come un qualsiasi iter procedurale autorizzativo dovrebbe essere. Dalla consultazione degli atti evidente che almeno fino al procedimento di archiviazione del GIP, ampiamente discusso nel paragrafo precedente, si intuisce una timidissima posizione da parte del Dip. n. 6 Agricoltura, Foreste e Forestazione dell Regione Calabria, volta a cautelarsi nellesprimere in maniera chiara e netta un parere in merito alla vicenda Battaglina. Nella consultazione degli atti viene richiamato pi e pi volte un parere che nella sua descrizione viene definito PRELIMINARE (prot. 24225 del 27/5/09), senza in verit trovare traccia che confermi una chiara autorizzazione a procedere senza troppi giri di parole. Si nota pi volte come viene confuso un nulla osta idrogeologico per un rimboschimento compensativo con il nulla osta idrogeologico dellimpianto Isola Ecologica Battaglina, che tra le altre cose riferito tuttaltre particelle e tuttaltro foglio di mappa catastale, eludendo di fatto il vero senso del rilascio di nulla osta idrogeologico per limpianto da realizzarsi. A questo punto ci si chiede perch si rilasciato

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solo il parere idrogeologico del rimboschimento e non del complesso di interventi per la realizzazione dellimpianto? Forse perch in fase di istruttoria della pratica il Dip. Agricoltura era obbligato ad accertarsi se sul terreno insistessero vincoli inibitori come il vincolo forestale? Questultima domanda per sembra essere in contrapposizione con le reali conoscenze dei Dirigenti dellepoca in merito alla questione vincolistica. Nel Verbale di Accertamento Istruttorio in seguito a istanza per movimento terra del Dip.Agricoltura, precedente al parere preliminare appena citato, si rileva che non esistono in quella data i requisiti per procedere allistruttoria della pratica poich sulle particelle in oggetto insistono sia il vincolo idrogeologico e forestale e sia il vincolo derivante da incendio, ma misteriosamente allinterno della relazione di sopralluogo allegata si richiedono una serie di integrazioni progettuali come se bastassero a risolvere i problemi vincolistici. Solo dopo il sequestro e la successiva archiviazione del procedimento da parte del GIP, viene formalmente rilasciato da parte del Servizio 12 del Dip. Agricoltura, un documento che a chiare lettere dichiara che per lopera in oggetto (Isola Ecologica Battaglina) nulla dovuto da parte di questo servizio; infatti lo stesso intervento risulta autorizzato con il Giudizio di Compatibilit Ambientale (n.16278 del 08.09.2009), come se gli aspetti da valutare fossero identici sia per il Dip.Ambiente che per il Dip. Agricoltura e Foreste e come se il Giudice avesse eliminato un pesantissimo fardello che fino al 22.07.2013 gravava sulle spalle di dirigenti e funzionari del Dip.n.6 Agricoltura e Foreste della Regione Calabria. Quindi per ci che concerne la sussistenza dell vincolo idrogeologico, nodo principale della vicenda, che per il relativo nulla osta lunico ente amministrativamente competente la Regione Calabria attraverso il Dip.Agricoltura che nel caso specifico vincolo di natura inibitoria, fino alla data del 22.07.2013 gli atti redatti sembrano essere inefficaci e tali da far sorgere molta confusione, finalizzati probabilmente da un lato a evitare o cercare di ridurre il pi possibile lassunzione di responsabilit da parte dellente preposto alla gestione del vincolo e dallaltra a dimostrare ai avere acqusito il nulla osta idrogeologico nei riguardi di altri enti competenti al rilascio di altri nulla osta e autorizzazioni. Il tutto per purtroppo si infrange contro un grosso ostacolo quando il GIP emette decreto di archiviazione con le motivazioni ampiamente discusse nel paragrafo precedente. Risulta evidente quindi che il permesso di costruire viene rilasciato il 05.07.2010 senza di fatto aver acquisito un chiaro documento che confermasse il nulla osta idrogeologico e quindi forestale dellopera Isola Ecologica Battaglina. Vincolo derivante da incendio Anche per ci che riguarda la questione vincolistica imposta dalla L.353/00 la vicenda non risulta essere limpida come dovrebbe. Lincendio, come ampiamente descritto in precedenza, avvenuto il 07.08.07, la normativa in merito abbastanza chiara: non consentita per almeno 10 anni alcuna realizzazione sui soprassuoli boscati o destinati a pascolo percorsi dal fuoco, fatti salvi i casi in cui lautorizzazione non sia stata rilasciata in data precedente allincendio. Il primo atto autorizzativo esplicitamente connesso alla Isola Ecologica Battaglina del 07.11.2007 ben 3 mesi dopo lincendio, pare quindi evidente che la realt dei fatti va contro quello previsto dalla normativa appena citata. La confusione scaturita dal fatto che per ufficializzare lincendio il Comune di S.Floro ha aspettato il 2009 per pubblicare nellalbo pretorio lelenco dei terreni percorsi dal fuoco dal 2005, ma senza aver mai costituito un vero e proprio catasto incendi, contravvenendo di fatto al comma 2 dellart.10 che impone la costituzione del catasto incendi e laggiornamento annuale dello stesso. In effetti il Comune di S.Floro era gi in possesso di ogni atto utile

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e necessario per portare a termine la formalizzazione dellistituzione del catasto incendi, comprensivo anche di quello, di notevole entit e portata, verificatosi nellestate del 2007, soprattutto per il fatto che il Corpo Forestale dello Stato fornisce periodicamente tutti i dati utili ai Comuni che, senza alcuna elaborazione ulteriore, possono pubblicare ufficialmente i dati sugli incendi. Purtroppo anche in questo caso il decreto di archiviazione pone un deciso ostacolo alla questione vincolo derivante da incendio, poich il nulla osta del 1996, di fatto, secondo il giudice fa decadere il vincolo, essendo quello un atto precedente alla data dincendio. Inoltre lultimo punto del decreto di archiviazione dice che non mai stata accertata lesatta coincidenza tra le zone percorse dal fuoco e quelle sulle quali stata prevista la realizzazione della discarica. Ci si chiede come sia possibile che non sia stata mai effettuata una cos semplice verifica, visti gli ormai comunissimi strumenti informatici basati sulla georeferenziazione. Noi stessi con un semplice accesso agli atti siamo riusciti a reperire i documenti che attestano lavvenuto rilievo attraverso GPS dellarea percorsa dal fuoco da parte del personale del CFS, dati che sono stati prontamente sovrapposti alle planimetrie catastali e quindi a disposizione di chiunque abbia voluto effettuare gli opportuni controlli. Considerazioni finali Con questa relazione abbiamo voluto oltre che riassumere e raccogliere i fatti e i documenti utili alla valutazione della vicenda, che come abbiamo visto ha inizio ben 21 anni fa, anche evidenziare come le amministrazioni locali e gli uffici regionali abbiano complicato notevolmente il gi caotico iter burocratico autorizzativo, per motivi che ancora non ci risultano chiari. Superficialit? Scarsa conoscenza? O scarso senso del dovere da parte di quei dirigenti che di fatto dovrebbero assumersi le responsabilit delle autorizzazioni rilasciate? Quel che evidente della vicenda dellopera denominata Isola Ecologica Battaglina la mancanza di una adeguata pianificazione a breve, medio e lungo termine in tema di rifiuti, che di fatto ha concesso le autorizzazioni per realizzare un opera di questo tipo in un luogo sicuramente non adeguato ad ospitare un impianto di queste dimensioni. Purtroppo le lacune dellattuale Piano Rifiuti Calabria sono enormi, lIsola Ecologica Battaglina essendo un impianto di iniziativa privata non deve necessariamente essere coerente con i dati dimensionali imposti dalla normativa vigente, non deve necessariamente far riferimento a una pianificazione del fabbisogno di discariche a livello regionale, tant che pur non essendo prevista la realizzazione di un impianto in quellarea stata regolarmente autorizzata. Il Piano Regionale nel 2007 aveva previsto una percentuale raggiungibile di RD pari al 65% nel 2012. Non ci siamo neanche lontanamente avvicinati a tale percentuale, questo perch lo stesso Piano Rifiuti non redatto per raggiungere tali obbiettivi. Quello che ci fa rabbia dover ammettere che ad oggi, per le condizioni in cui verte la Calabria dal punto di vista della programmazione necessario prevedere e quindi realizzare aree di stoccaggio permanenti di materiali e purtroppo anche di RSU. Quello che ci preoccupa di pi la possibilit da parte della Regione di poter autorizzare il conferimento in fase emergenziale in discariche di questo tipo di rifiuti tal quale, senza quindi aver subito un trattamento preliminare. Inoltre sebbene le prescrizioni contenute nel Giudizio di Compatibilit Ambientale dettate dalla Regione Calabria, vietino il conferimento di RSU, esiste tale possibilit se tale conferimento e la relativa gestione siano affidati a soggetti deputati o nel caso in cui verr inserito limpianto in oggetto nelle future pianificazioni regionali. Alla luce di tutto ci necessario quindi invertire totalmente il senso di marcia, la strada della riduzione

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del riuso e del riciclo sono lunica via percorribile affinch in futuro si eviti di parlare di discariche per inerti o RSU che siano. Ci rendiamo conto purtroppo che lobbiettivo Zero Waste un obiettivo raggiungibile a medio lungo termine, e sicuramente impossibile da raggiungere fino a che la Regione Calabria rediger Piani Rifiuti che prevedono incenerimento e che di fatto vanno contro i principi fondamentali della Raccolta Differenziata e non colmano le carenze dovute alla mancanza di strutture a supporto della RD stessa e fino a che allinterno del Governo Regionale orbiteranno soggetti che non hanno la pi pallida idea di cosa significhi ridurre i rifiuti. Purtroppo fino a che non si avr a regime una gestione sostenibile e virtuosa dei materiali di scarto avremo sempre bisogno di discariche. Paradossalmente abbiamo visto come il progetto denominato Isola Ecologica Battaglina sia stato privato proprio dalla Regione stessa, per i motivi discussi in precedenza, della stessa Isola Ecologica, rendendo di fatto limpianto una vera e propria discarica di rifiuti non pericolosi, ma pur sempre discarica. Ad oggi ci viene da pensare che pur di non vedere discariche abusive che costeggiano i sentieri di montagna, accumuli di eternit nei fossi per la raccolta delle acque, cumuli di detriti da demolizione ai bordi delle stradine di campagna semi abbandonate, preferiamo vederli confinati in luoghi controllati, magari capillarmente distribuiti sul territorio evitando quindi di prevedere un unico impianto calabrese per giunta realizzato in un territorio con una valenza paesaggistica incommensurabile, fino a che magari un Governo Regionale a 5 stelle non imposti una politica diversa, rispetto alla scellerata gestione attuale in tema di rifiuti. Ribadiamo quindi a gran voce che il meetup Movimento Cinque Stelle Catanzaro in linea con al politica nazionale del Movimento contrario alla politica della programmazione delle discariche, nonostante ad oggi non esistano di fatto soluzioni alternative attive. Meetup Movimento Cinque Stelle Catanzaro meetupcatanzaro@gmail.com

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