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[Nuovo articolo] La Banca Mondiale irriformabile. E ora di chiuderla.


1 messaggio Z Net Italy <donotreply@wordpress.com> A: girellibruni@gmail.com 19 gennaio 2014 00:08

Nuovo articolo su Z Net Italy

La Banca Mondiale irriformabile. E ora di chiuderla.


by Redazione

di Cyril Mychalejko 18 gennaio 2014 Recenti conflitti collegati a progetti sostenuti dalla Banca Mondiale in Honduras dimostrano che la Banca Mondiale irriformabile e va chiusa. La Banca Mondiale finita di nuovo nel mirino la settimana scorsa quando il suo difensore civico ha rivelato linvestimento della banca in un progetto di palme da olio in Honduras ha aggravato le violazioni dei diritti umani e conflitti violenti. Il Difensore Civico Consulente per la Correttezza della Banca Mondiale (CAO), il revisore indipendente dellInternational Finance Corporation (IFC), il braccio del settore privato della banca incaricato di fornire investimenti ai paesi in via di sviluppo al fine di promuovere la crescita del settore privato, ha indagato un prestito da trenta milioni di dollari (met dei quali versati a

tuttoggi) alla Corporacin Dinant, un gigante honduregno dellolio di palma e delle merendine. Il prestito alla Dinant stato concesso solo cinque mesi dopo che un colpo di stato militare nel paese aveva rimosso, nel 2009, il presidente Manuel Zelaya, un presidente democraticamente eletto che perseguiva moderate riforme agrarie e del mondo del lavoro. Zelaya stato sostituito da un dittatore di fatto che ha usato lesercito e gli apparati di polizia del paese per reprimente con la violenza i movimenti sociali e lopposizione politica. Tale investimento della Banca Mondiale ha ulteriormente compromesso la democrazia nel paese e dato potere alle lite honduregne che approfittano del recente trambusto politico. Il rapporto del CAO suggerisce che presso la Banca Mondiale esiste una cultura istituzionale di indifferenza che incentiva il personale a trascurare, non esporre o addirittura nascondere potenziali rischi ambientali, sociali e di conflitti al fine di snellire lapprovazione dei prestiti, contemporaneamente non rispettando le proprie politiche e procedure volte a prevenire cose simili. LIFC ha prestato milioni di dollari a un progetto, anche se era noto che le sue operazioni erano gi invischiati in assassinii e altre violenze il caso Dinant dovrebbe servire da avvertimento riguardo alle insidie dellinvestire senza controlli appropriati, ha affermato Jessica Evans, capo ricercatore del settore delle istituzioni finanziarie internazionali e sostenitrice di Human Rights Watch. Il CAO ha citato rapporto di gruppi per i diritti umani che hanno documentato lassassinio di 102 persone collegate a movimenti contadini nella valle Bajo Agun dellHonduras, dove le attivit della Dinant hanno intensificato dispute agrarie ultradecennali. La maggior parte degli assassinii attribuita a squadre della morte composte da personale privato di sicurezza della Dinant che opera di concerto con lesercito honduregno appoggiato dagli Stati Uniti. La societ si rifiuta di accettare qualsiasi responsabilit. LIFC ha negato molte delle scoperte del CAO. Tuttavia ha affermato che avrebbe collaborato con la Dinant per riformare le operazioni della sua sicurezza, assieme alle procedure di gestione sociale e ambientale, anche se un portavoce della societ ha dichiarato ad Al Jazeerache le sue forze di sicurezza non erano responsabili di alcuna delle violenze collegate alle dispute sulle terre e che in realt la societ ne era vittima, suggerendo contemporaneamente che molto della altre accuse del CAO erano infondate. Kris Genovese, ricercatore anziano presso il Center for Research on Multinational Corporations, ha definito totalmente inadeguata la risposta dellIFC e ha affermato che qualsiasi futuro finanziamento andrebbe sospeso. Il CAO segnala che la Dinant non era in regola con le politiche dellIFC il giorno del perfezionamento del prestito e che cinque anni dopo continua a non essere in regola. Un Piano dAzione che assuma gli stessi impegni che sono rimasti inadempiuti per tutto questo tempo poco affidabile, ha spiegato Genovese. Il CAO sta indagando anche linvestimento dellIFC nella Ficohsa, una banca honduregna con un lungo rapporto con la Dinant. Peter Chowla, coordinatore del Bretton Woods Project con sede in Gran Bretagna, ha dichiarato al Financial Times: LIFC stato estremamente irresponsabile nellinvestire nel 2011 in una banca commerciale privata, la Ficohsa, pur sapendo che il terzo maggior cliente della banca era la Dinant e lIFC era ben consapevole delle denunce di violazioni dei diritti umani collegate alle piantagioni di palma da olio della Dinant. Questo evidenzia ancora una volta la sconsideratezza del personale dellIFC riguardo agli impatti sui poveri dei suoi investimenti, mentre garantisce i profitti dei suoi partner imprenditoriali. Gli investimenti dellIFC in finanziatori terzi come la Ficohsa, sono un problema antico; il rapporto

stato verificato dal CAO nel febbraio del 2013. L Inter Press Service ha segnalato che la maggioranza dei finanziatori terzi dellIFC ha mancato di migliorare le proprie pratiche sociali e ambientali nel seguire gli investimenti dellIFC e che i meccanismi di controllo [dellIFC] non comprendono la capacit di valutare se tali finanziamenti aiutino o danneggino le comunit locali e gli indicatori generali di sviluppo. La storia della Banca Mondiale a proposito degli investimenti in progetti scaturiti in assassinii e violazioni dei diritti umani suggerisce che sforzi per riformare la banca sono uno spreco di tempo. Nei primi anni 80, nel vicino Guatemala la Banca Mondiale prest centinaia di milioni di dollari per il progetto della diga idroelettrica di Chixoy durante le sanguinarie dittature di Fernando Romeo Lucas e di Efrain Rios Montt. Una delle conseguenze del progetto della Banca Mondiale fu una serie di massacri pianificati che lasciarono uccisi 440 maya Achi, uomini, donne e bambini. Poco pi di ventanni dopo la Banca Mondiale ha prestato al gigante minerario canadese Goldcorp (che allora si chiamava Glamis Gold) per una miniera doro impopolare in Guatemala che non solo ha versato altro sangue indigeno ma stata anche un investimento macchiato da violazioni dei diritti degli indigeni e da una valutazione inappropriata dellimpatto ambientale del progetto. In tutto il mondo, dallEtiopia allIndonesia al Peru, la Banca Mondiale si ritrova invischiata in controversie legate a violazioni dei diritti umani, distruzione dellambiente e discordia sociale. Le ONG hanno per anni chiesto riforme radicali della Banca Mondiale, ma senza risultato. E ora di riconoscere che la Banca Mondiale unistituzione non suscettibile di riforma e in realt immeritevole di tentativi di riforma. Lunica scelta umana consiste nel concentrare gli sforzi nel chiudere immediatamente la banca e nel cominciare a costruire istituzioni finanziarie alternative che promuovano progetti di sviluppo locali, amministrati dalle comunit e guidati da principi di sostenibilit e solidariet invece che dalla dottrina del libero mercato. Diversamente le pile di cadaveri continueranno a crescere nel nome del progresso e dello sviluppo. E delle riforme. Cyril Mychalejko redattore di www.UpsideDownWorld.org, un giornale in rete che si occupa di politica e attivismo in America Latina. Da Z Net Lo spirito della resistenza vivo www.znetitaly.org Fonte: http://www.zcommunications.org/beyond-reform-it-s-time-to-shut-down-the-world-bankby-cyril-mychalejko.html Originale: Toward Freedom traduzione di Giuseppe Volpe Traduzione 2014 ZNET Italy Licenza Creative Commons CC BY-NC-SA 3.0

Redazione | gennaio 19, 2014 alle 12:08 am | URL: http://wp.me/p2HEoQ-3Cv

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