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Solvay con i giornalisti gioca sulle parole e guadagna spazi e titoloni, che invidiamo.

Cerchiamo innanzitutto di chiarirci sui termini. Dicesi bonifica leliminazione completa e definitiva di inquinanti da terreni e acque. Dicesi messa in sicurezza un intervento di efficacia parziale e temporanea per evitare ulteriori o peggiori inquinamenti. Quando scoppia unemergenza am ientale si procede con urgenza ad una messa in sicurezza, al pi! propedeutica a una vera e propria onifica, che " sempre pi! complessa e soprattutto costosa. Solvay ha annunciato un progetto per il disinquinamento della falda acquifera della #raschetta $almeno %& veleni tossici e cancerogeni' definendolo onifica. ( la seconda volta che Solvay annuncia un piano di bonifica. Il primo, a raccetto con )orenzo *epetto, presidente dell+,+-, sare e consistito nel prelievo e lavaggio delle acque. come raccogliere un lago con un cucchiaio. /l progetto fu su ito ridicolizzato da noi e con qualche sospetto ritardo da tutto il mondo. 0oi in alternativa a iamo sempre sostenuto che lunica vera onifica si fa solo se si estraggono dai terreni i veleni che altrimenti colano in falda per leternit1, e sottolineando che senza onifica lo sta ilimento $attualmente in vendita' " destinato alla chiusura. 2ra Solvay ha annunciato un secondo piano di bonifica che, incentrato sul cromo esavalente a prescindere dagli altri %& inquinanti, sem ra fatto apposta, per i suoi limitati costi futuri, a invogliare gli acquirenti. /l progetto consistere e nell innaffiare alcuni terreni $non tutti peraltro, ens3 solo sei aree contaminate' con una sostanza, il ditionito di sodio $nota&', che trasformere e il cromo4 solu ile e cancerogeno in cromo5 non solu ile e innocuo. 6n sistema non innovativo, molto scolastico, da aula di la oratorio. /n campo, si aprono una serie di interrogativi. /l riducente iniettato, sale di sodio dellacido ditionico " innocuo e immo ile o non diventa esso stesso in un tempo pi! o meno lontano una ulteriore fonte d7inquinamento8 soprattutto se a contatto con gli altri %& veleni8 la 9spruzzata9 di sale a quanti metri arriva8 le punturine si limitano alla superficie, pochi metri, e in profondit18 in profondit1 il cromo4 continua a colare in falda8 e sotto gli impianti, dove non si pu: iniettare8 cosa succede nel presunto cromo5 tra & ; &< anni8 torna allo stato di cromo48 addirittura pu: com inarsi con gli altri %& inquinanti8 Abbiamo risposte tecniche negative agli interrogativi che ci siamo posti in merito al secondo piano di bonifica presentato in pompa magna da Solvay, articolato in 4 presunte bonifiche. Cominciamo dal progetto di iniettare in alcuni terreni non tutti peraltro, bens! solo sei aree contaminate" il ditionito di sodio che trasformerebbe il cromo# solubile e cancerogeno in cromo$ non solubile e innocuo. 6n sistema non innovativo, molto scolastico, da aula di la oratorio. /n campo, si aprono invece una serie di interrogativi. %unziona8 Dal punto di vista chimico, nel processo il Ditionito di Sodio teoricamente funziona se si riesce a stimare esattamente le quantit1 giuste. =oco ditionito non riduce tutto il cromo esavalente, troppo ditionito lascia ditionito in eccesso. Il riducente iniettato, sale di sodio dell&acido ditionico, sarebbe innocuo e immobile o non diventerebbe esso stesso in un tempo pi' o meno lontano una ulteriore fonte d(in)uinamento* /l ditionito " tossico esso stesso ed " insta ile quindi cerca molecole per com inarsi ed arrivare allo stato di equili rio naturale. /l vero pro lema " fare in modo che tra ditionito e cromo vi sia contatto, e ci: viene garantito tramite i test di la oratorio dove si agita tutto dentro un e>er, mentre in un territorio esteso " pressoch? azzardato dal punto di vista ingegneristico affermare che il rimescolamento avvenga. /nfatti non si parla di liquidi dove il contatto intimo tra le particelle " garantito, quindi tutto " reso pi! difficile e necessita di tempi maggiori, indefiniti o infiniti. +un)ue il ditionito si aggiungerebbe come un nuovo in)uinante* a maggior ragione gli altri ,- in)uinanti potrebbero interferire nella reazione chimica* /nfatti conosciamo e facciamo distinzione tra le %& diverse sostanze tossiche e cancerogene presenti nei terreni, molte delle quali sono pi! sensi ili e possono complicare le operazioni con reazioni a loro volta inquinanti. .a spruzzata di ditionito a )uanti metri arriverebbe* )intervento del ditionito deve tener conto di raggiungere il cromo4 a astanza in profondit1 per trasformarlo in cromo5 per: mantenendo una adeguata distanza di sicurezza dalla falda acquifera per non inquinarla ulteriormente. difficilmente queste due condizioni possono essere garantite contemporaneamente. Continuerebbe a percolare in falda il cromo# non raggiunto dalle

punturine di ditionito* #in dove raggiunto ed effettivamente com inatosi diventa cromo5@ il rimanente continua a percolare in falda. / sotto gli impianti, dove non si pu0 iniettare il ditionito* 1imane cromo#. Cosa succederebbe al presunto cromo$ fra -2-3 anni* *esta cromo5, che dovre e precipitare come ossido di cromo. 4ornerebbe allo stato di cromo#* Dipende soprattutto dagli altri inquinanti. =er i quali la onifica " altrettanto fantomatica. Concludiamo con la fantomatica bonifica del co5tail di ,3 veleni tossici e cancerogeni . Solvay assolutamente non ha convinto ,edicina democratica con il suo progetto tutto teorico di presunta onifica del cromo esavalente tramite ditionito di sodio, tanto meno soddisfa la fantomatica onifica del coc5tail di altri ,3 veleni tossici e cancerogeni che da unarea vastissima colano in falda. solventi clorurati, cloroformio, tetrafluoretilene, arsenico, nichel, clorofluorocarburo, solfati, ddt, cobalto, mercurio, selenio, vanadio, piombo, cadmio, solventi aromatici eccetera. =er questi inquinanti Solvay osa definire onifica una cosiddetta barriera idraulica che dovre e interrompere il loro trasporto nelle acque di falda verso lesterno dello sta ilimento. )affermazione " palesemente contraddetta dai risultati della fallimentare arriera. dopo anni e anni sotto leA zuccherificio e la fattoria =eder ona gli astronomici livelli di veleno sono sempre gli stessi. /n realt1 succhiare tramite pozzi e lavare una immensa falda sotterranea sare e una pretesa folle ed " una truffa chiamarla onifica. #a sorridere poi la presunta bonifica dei metalli pesanti tramite felci che li assor ire ero dalle radici per trasferirli nel fogliame, poi sfalciato ed inviato a smaltimento. =i! seria, ma assai limitata, " stata l&estrazione dei vapori dal suolo. Dunque tutti gli interventi di Solvay si alternano allinsegna della precariet1, definita onifica. Cos3 " anche per le discariche tossico cancerogene che vengono definite onificate perch? riammucchiate e ricoperte con teloni. *idicolo. Du itiamo che un professore ordinario di chimica alluniversit1 di +lessandria, +omenico 6sella, si esponga a definire tutto ci: come onifica piuttosto che temporanea messa in sicurezza. /nfine va rimarcato che Solvay per questi parziali e discuti ili tentativi di messa in sicurezza chiede autorizzazione delle autorit1, come fosse una certificazione di onifica. + questa assurda pretesa la risposta degli Bnti non pu: che essere sempre la stessa. Solvay non ha isogno di autorizzazioni preventive, faccia ci: che ritiene di suo dovere, gli Bnti valuteranno a posteriori i risultati.

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