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LA STAMPA
SABATO 3 FEBBRAIO 2007
PAGINA I

TUTTOlibri
SETTIMANALE
LEGGERE
GUARDARE
ASCOLTARE
NUMERO 1549
ANNO XXXI
tuttolibri@lastampa.it

«... mentre l’umanità stessa rischia un suicidio di FEUILLETON MANZONI DIARIO DI LETTURA
FULMINI specie, l’industria internazionale del libro e
NICO ORENGO
dell’intrattenimento produce, diffonde e propina a Il medioevo Gli sposi I calendari
nico.orengo@lastampa.it milioni e milioni di lettori la più grottesca finzione
mentale consolatoria che l’umanità abbia mai
di Barcellona della prima ora sul lago
Avventure, L’edizione Da Frate
APOCALISSI costruito». Parola di Carla Benedetti, che il suo
editore, Coniglio, lei consenziente, definisce Giovanna
lotte e amori critica del Indovino
CON
d’Arco della critica. Per fortuna che il dialogo che offre
al curatore Maccherini è alleggerito da 31 foto della
«Giovanna» dai 4 anni a oggi, da Levanto a Manhattan,
nella cattedrale “Fermo e Lucia” a Dürrenmatt
NARCISO dall’Iran all’Etiopia. Apocalissi con Narciso. BIANCHINI P. III BARILLI P. V VITALI P. XII

Queneau Ritrovata un’altra versione del celebre ne con tutti i sacri crismi.
Scende nel buco, si attarda un
Gabriel (l’altrettanto indimen-
ticabile e compianto Philippe
po’ distratta da attrazioni che Noiret, nel film) le ha detto che
romanzo, un inedito ora nella Pléiade: la ragazza precedono il passaggio per la
prima strettoia, l’acquisto del
ci si può rimanere anche tutto
il giorno senza che nessuno ti
si calò davvero nei sotterranei della Ville Lumière biglietto. Teme che le chieda-
no cose che non sa, la destina-
chieda niente. Zazie è solo al
primo stadio della stupefazio-
zione ad esempio, esita sul tipo ne, parecchi altri stadi l’atten-

SUL METRO
di documento di viaggio (fami- dono. Poi, però, a una fermata
glie numerose, corsa singola o sale il controllore, Zazie ha
tessera settimanale…). Risol- con lui uno scambio di battute
ve brillantemente, biglietto e la fiducia nello zio Gabriel co-
semplice di prima classe («Za- mincia a incrinarsi. Per frantu-
zie era economa, ma non ava- marsi completamente quando

ZAZIE C’ERA
ra»). Viene spintonata da un il métro arriva al capolinea e
ragazzo mentre scende le sca- una voce invita tutti i viaggia-
le verso la banchina sotterra- tori a scendere dal treno. Non
nea, «cocu», cornuto lo apo- era ancora abbastanza scafa-
strofa lei, e poi riprende la di- ta, Zazie, per inventare che le
scesa interrotta, «chaque mar- era scappata la fermata e chie-
che lui semble nuptiale», scri- dere di poter raggiungere la
ve Queneau, giocando sul dop- banchina opposta per recupe-
pio senso del termine marche, rarla aggirando così il fastidio-
GABRIELLA ti dalle pinze perforanti hanno era falsa. A rivelarlo è un inedi- Una scena sia marcia sia gradino in fran- so inconveniente di dover già
BOSCO
cessato di lavorare», spiega lo to, uno dei numerosi, che figu- di «Zazie cese. «E’ esaltata». Come an- risalire in superficie. Furiosa,
Per quasi cinquant’an- zio. ra nel volume della Pléiade an- nel métro», dasse a nozze. Non tutto fila li- Zazie «rerentre» appena può,
ni generazioni di letto- Adesso viene fuori che la dato in libreria per i trent’anni il film che scio, naturalmente. come direbbe lo zio Gabriel, ci
ri hanno creduto che, a dispet- storia era tutt’altra. Zazie nel della morte dello scrittore. Louis Malle «La sua più ferma intenzio- torna. E la seconda volta Zazie
to del titolo, Zazie nel métro métro c’è andata, non c’era Terzo volume a lui dedicato, trasse dal ne è di godere di quel mezzo di riesce ad approfittare anche
non ci andasse per niente. nessuno sciopero, nessun im- secondo per quel che riguarda romanzo di comunicazione e di fare anda- «delle gioie perpendicolari e
C’era sciopero e la ragazzina pedimento esterno ha ostaco- i romanzi. Comprende una se- Queneau ta e ritorno un numero inde- per così dire aggiunte della cir-
aveva un bel protestare e bat- lato la realizzazione del deside- rie di testi mai pubblicati, tra nel 1959. terminato di volte». Le idee le colazione metropolitana», ov-
tere i piedi, era venuta a Parigi rio principale. A più riprese cui alcuni capitoli sconosciuti Protagonisti ha chiare la strampalata, sur- vero fa su e giù in ascensore,
apposta per quello… Niente da addirittura la ragazzina è pe- di Zazie nel métro, uno dei quali Philippe Noiret reale, tenerissima Zazie che restando sempre sotto terra.
fare: «Il métro, questo mezzo netrata nelle viscere della capi- per l’appunto s’intitola Zazie e Catherine per chiunque abbia visto il film Eccetera.
di trasporto eminentemente tale. Insomma, la condizione vraiment dans le métro, Zazie Demongeot di Louis Malle tratto dal libro
parigino, si è addormentato fondante del celeberrimo ro- davvero nel métro. Il primo (sopra) ha il volto indimenticabile di
sotto terra, perché gli impiega- manzo di Raymond Queneau viaggio lo fa da sola, iniziazio- Catherine Demongeot. Lo zio p Continua a pagina II
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Agenda Tuttolibri
SABATO 3 FEBBRAIO 2007
II LA STAMPA

SCRIVERE A LA RUPE
LA POSTA DI CARLO FRUTTERO Carlo Fruttero, Tuttolibri-La Stampa, via Marenco 32, 10126 Torino cf@fruttero.net
TARPEA
Lei è morto una semplice svista. Adesso non sa- controllare e ricontrollare una per Lucio
della legge Cerami. Per quel che Calpurnio Bestia
ricordavo, le cose erano andate prei dove cercare notizie precise ma una mentre suona il telefono, suona il
diversamente, ma forse questo le assicuro che nel mondo letterario ci telefonino, il collega viene a sedersi di
SCHIAFFO
suicida? capovolgimento rientra in un complotto
negazionista di cui mi sfugge il senso? A
chi devo credere?
sono non pochi precedenti di morti
annunciate e poi smentite. Si crede
anzi che questo genere di equivoci
sghembo sulla scrivania, il marito non
trova il pepe, il bambino va a sbattere
contro lo sportello del frigo. Donne CHE NON
precisissime, pignolissime, gli occhi
FERISCE
Gentile signor Lucentini, nel libro Un «vostro» affezionato lettore porti fortuna, allunghi la vita dello
pseudo-defunto, e sono dunque grato («bisogna che mi decida a mettere gli
«Quello che non si doveva dire» di Enzo Caro lettore, creda a me, nessun occhiali») rossi e lacrimosi dopo cena,
Biagi (con Loris Mazzetti, Rizzoli alla compilatrice della «cronologia» l'indice ossessionante che ti continua
complotto, e mi auguro che lei non fac- C.T. (di cui per discrezione, per affet-

E
editore) leggo a pagina 232: «5 agosto cia parte di quella massa di idioti ter- a ballare nella testa riga per riga men-
to, riporto solo le iniziali), una delle tre cerchi di dormire («bevo troppi ssere personaggi
2002 muore suicida lo scrittore Carlo minali sempre pronti, per noia, per fu- tante signore e signorine che hanno caffè»). Una svista? Ma cosa vuoi mai scomodi, oggi come
Fruttero. Aveva 82 anni». Si tratta di una tile smania di brividi, a tracannare le accompagnato i miei cinquant'anni oggi, è una gran co-
che sia, tenera e stanca amica? Lunga
cronologia rapida degli eventi dal 2002 più inverosimili congetture su qualsia- editoriali. Redattrici, correttrici, se- modità. Si prenda-
vita a te (e a me, se è lecito). E Lucen-
al 2006, curata da C.T., e il triste evento si fatto, clamoroso o minimo. Fu pur- gretarie, curatrici, curve in ufficio e tini, l'indulgente, si sarebbe di sicuro no Diego Cugia e il
è inserito tra la vittoria di Schumacher al troppo Lucentini a morire e l'errore è poi ancora a casa su quegli intermina- divertito. suo personaggio-nom de plu-
Gran Premio di Francia e l'approvazione esattamente quello che è: un errore, bili elenchi di nomi, cognomi, date da Il superstite Carlo Fruttero me-alter ego Jack Folla. Li si
prendano entrambi, e si pren-
da il loro ultimo libro. Si inti-
tola «Zomberos» ed è edito
da Mondadori, collana «stra-
de blu» (pp. 248, €15). Nel ri-
svolto si legge, giustappunto,
PROSSIMAMENTE che la voce di Diego Cugia è
«la più appassionata e sco-

G
li alberi «hanno tene- della somiglianza, della comu- gramma Rai, interventi intorno moda dell'etere». La più sco-

NEL BOSCO
ramente assistito la nanza... L’identità di ogni pianta, allo Stato d’Israele con Fabio moda in assoluto, di tutto il
mia infanzia, circon- come di ogni essere, è il centro Della Seta che poi ne fece un vo- mondo. Poi si legge che la vo-
dato di speranza la “di concatenazioni infinite nel lume Eri, Antico e nuovo Israele: ce scomoda ha scritto vari li-
mia adolescenza...». flusso e nella deformazione infi- momenti e protagonisti del risorgi- bri per Mondadori e anche

FELICE
Gli alberi, nell’opera di Gadda. niti” dove tutto "perennemente mento nazionale ebraico. Per que- per Bompiani e Rai-Eri. Per
Fonte di gioia come quel cilie- si crea"». L’Eraclito di via San sto libro lo storico e giurista (a la Rai, sappiamo, ha scritto
gio deputato a segnare la capi- Simpliciano ama soprattutto il lungo importante collaboratore programmi televisivi e con-
tale del Ducato di Sant’Aquila, bosco che «inscena l’idea di una de «La Stampa») scrisse il sag- dotto programmi radiofoni-

DI GADDA
il feudo fantastico e immagina- comunanza e unità degli esseri... gio introduttivo che Belfagor ci. «Zomberos» nasce dal pro-
rio dei suoi giochi infantili. Fon- Condizione perduta nella quale pubblica in questo numero (ric- gramma condotto su «Ra-
te di rabbia quando cadono per si può intravvedere una delle sor- co anche di una vera e propria ri- dio-24», che è l'emittente di
lasciar posto alla devastazione genti dell’acuta nostalgia che cognizione attorno alla Normale Confindustria. Si dimostre-
della natura. E’ un poeta, stu- permea e muove la sua scrittu- di Pisa). L’analisi di Jemolo risul- rebbe dunque che essere sco-
dioso gaddiano, Giancarlo Con- ra». ta tuttora molto attuale, per la ri- modi non impedisce di avere
sonni, a entrare nel mondo pri- MIRELLA cerca delle radici delle posizioni editori molto istituzionali. E
vilegiato dell’autore dell’Adal- ABBASSO LA ROBINIA APPIOTTI palestinesi e di quelle dell’antise- contempla, invece, la divulga-
gisa, della Cognizione del dolore «... sopra a la terra lombarda è mitismo. zione di pensieri elevati, con-
(due dei suoi capolavori dove più feconda che non le mosche trocorrente e, in definitiva,
Su «Belfagor» gli alberi e il paesaggio lombardo
gli abitanti del bosco sono spe- sopra al risotto» (Viaggi di Gulli- PROUST & MORSELLI scomodi. In «Zomberos», un
cialmente presenti) con un sag- ver). «Pungentissima», ha sop- dell’Ingegnere: dominante il ciliegio La collana di filosofia diretta da po' saggio un po' diario, sono
gio che è Sogno della terra e civi- piantato il «fantasioso e nobile del Ducato di Sant’Aquila, Marco Vozza per la piccola-for- contenuti i seguenti schiaffi
le archivio ovvero Gli alberi e il popolo» d’alberi d’ogni specie. il feudo fantastico e immaginario dei giochi infantili te editrice Ananke annuncia un morali al conformismo italia-
paesaggio lombardo in Gadda, Tale è la violenza della pianta reprint di notevole suggestione: no: elogi a John Fitzgerald
scritto per l’imminente Belfa- che «tutto fu robinia». L’Inge- Carlo Emilio Gadda quel saggio Proust o del sentimen- Kennedy e a Che Guevara; di-
gor (n. 367, 61˚ anno dalla fon- gnere vuol portare l’attenzione to uscito da Garzanti nel 1943, sgusto per il braccio teso di
dazione della rivista di Luigi sulla devastazione del paesaggio mai più ripubblicato e dove l’au- Paolo Di Canio; paralleli fra
Russo, proseguita da Carlo «che dai primi del ’900 si stava tore del Comunista anticipa, se- il Dio degli ayatollah e il Dio
Ferdinando Russo in un sem- consumando con il dilagare delle condo il curatore Marco Piazza, dei cristiani; considerazioni
pre più «diabolico» abbinamen- seconde case nei luoghi più ame- alcuni temi fondamentali della sull'impunità attorno a Usti-
to passione culturale-libertà). ni: le «ville», le «villule», i «villoni attuale critica proustiana, vedi ca e sul lezzo attorno a Piaz-
ripieni», le «villette isolate», le Deleuze, volta ad esaminare la za Fontana; dubbi a proposi-
W IL FAGGIO «ville doppie» del celebre passo Recherche dal punto di vista filo- to della morte di Nicola Cali-
Con le sue radici aggrovigliate. nel Primo tratto della Cognizione sofico (superantesignano restan- pari e sulle responsabilità de-
Ma anche viva i platani «nello (salve le ville nobiliari costruite do Debenedetti). Nell’attesa di gli americani; indignazioni
stagnare delle calure e nelle nei secoli precedenti come la Vil- Proust altri due titoli di rilievo: Il sul carcere di Abu Grahib e
burrasche d’autunno o quando la Borromeo di Arcore) ed è tra i matrimonio avrà un futuro? del- su quello di Guantanamo;
nella nevicata sono scheletri primi a indicare nelle abitazioni l’allievo di Ricoeur, Olivier Abel, vergogna a proposito del turi-
chiari, sereni». Figure-croce- di villeggiatura dei ceti emergen- che tesse l’elogio delle unioni po- smo sessuale; indice alzato
via, scrive Consonni, che «il ti una delle cause dello scempio stmoderne e, soprattutto, Il libro contro Luciano Moggi; criti-
"poverissimo storico", "il pove- territoriale in atto...». E’ «la radi- del filosofo, l’opera che Nietzsche che alla società dei consumi e
rissimo naturalista" e il "gra- ce etica della sua scrittura a isti- «aveva progettato dopo la pub- all'oscurantismo cattolico;
mo filosofo" - i Gadda garzoni tuire confronti ad ogni livello: blicazione della Nascita della Tra- puntualizzazioni sugli uomi-
di bottega del Gadda scrittore - economia e cultura, i modi del fa- gedia lasciandola in una forma ni della P2 arrivati al gover-
finiscono di tirare in ballo appe- re e i lasciti di civiltà, le condizio- frammentaria ma dal contenuto no; scoramento per la lingua
na possono. La singolarità del- ni materiali e gli stili di vita». unitario»: così Marco Vozza nel- uccisa «dai reality, da chi
l’albero posta in rapporto con la sua corposa postfazione che non legge mai un libro…».
le altre piante della stessa spe- JEMOLO-ISRAELE «legge», da filosofo, il testo an- E chi ne ha letto un altro di
cie e con il bosco è motivo di ri- Nel 1958 Carlo Arturo Jemolo che alla luce di Hume e dell’empi- troppo?
flessione sui temi dell’identità, aveva condotto, per il 3˚ pro- rismo inglese.

Sul métro Zazie c’era come esso si delinea in quel


gioiello che è il suo romanzo
autobiografico in versi intito-
lato Chêne et chien. Queneau vi
zie non scendesse mai nel va scritto le prime pagine, inti- racconta la terapia psicanaliti-
p Segue da pagina I
métro?».
In un’intervista del 1959, di
tolato L’enfant du métro. Più o
meno l’odissea che aveva pen-
ca cui si sottopose a metà de-
gli Anni Trenta, quando lui
La faccenda era in pratica poco successiva all’uscita e al sato lui. Inutile continuare. stesso era circa trentenne e la
tutta diversa, diversa la pre- clamoroso successo del libro, Poi la ripresa, anni dopo, con burrascosa stagione surreali-
messa, diverse le conseguen- Queneau parla invece di una la metropolitana in un altro sta conclusasi con una rottura
ze. Che cosa spinse poi Quene- circostanza esterna come cau- ruolo, non più di primo piano. fracassante lo aveva lasciato
au a invertire la rotta e a la- sa dei cambiamenti rispetto Che ruolo? chiede l’intervista- preda di nevrosi e ossessioni
sciar cadere questa prima ver- alla prima versione. Rievocan- tore. «Souterrain», risponde sessualmente connotate che
sione scritta qualche anno pri- do le origini di Zazie, dice che l’intervistato. Ruolo sotterra- piantavano le radici in una lon-
ma rispetto a quella definiti- la prima cosa che gli era venu- neo. Conclude poi Queneau ri- tana infanzia del tutto dimen-
va, inventando lo sciopero ini- ta in mente, già molto tempo badendo che il romanzo rac- ticata. Quella terapia, nei con-
bitore? Nel Diario dà una ver- prima di mettersi a scrivere, conta di una iniziazione, delle fronti della quale Queneau
sione del cambiamento di tipo era stato il titolo, quelle quat- «prove che devono subire i aveva cercato di mettere in at-
un po’ surrealista, e ormai per tro parole così disposte. Poi giovani prima di penetrare to ogni sorta di resistenze, si
Queneau era lontana quella l’idea di immaginare una spe- nella vita adulta». era poi conclusa con un par-
stagione; su caso e ispirazione cie di «odissea» di una ragaz- Benché dodicenne, Zazie ziale successo. Ma l’idea che il
tanto cari a Breton aveva avu- za - all’epoca la pensava un po’ in realtà sa tutto della vita, è desiderio dovesse in qualche
to modo di esprimersi senza più grande, quindici persino precocissima e smaliziata. Le modo rimanere insoddisfatto
mezzi termini. Dice cioè, nel sedici anni, mentre poi la ri- due sole cose che non cono- continuava probabilmente a
Diario, che un bel mattino, dusse a dodici per via «dicia- sce, e di cui le resta la curiosi- ronzargli in testa. Troppo
mentre sentiva Haydn, era il 5 mo, del ringiovanimento gene- tà, sono il métro e «l’ormoses- grande rimaneva la paura del-
novembre del 1957, ha avuto rale dell’umanità» - nella me- sualità». L’idea primaria poi la delusione, dell’appagamen-
«un’illuminazione»: la grève, tropolitana di Parigi. Ma ecco abbandonata non può non far to inappagante. E, con l’aiuto
lo sciopero. E qualche giorno che era uscito un libro per pensare al rapporto di Quene- di Haydn, ecco che lo sciopero
dopo, il 14 dicembre: «E se Za- bambini, proprio quando ave- au con inconscio e psicanalisi, si era imposto.
NA

Il caso Tuttolibri
SABATO 3 FEBBRAIO 2007
LA STAMPA III

L’AUTORE

ILDEFONSO FALCONES
La Cattedrale del mare
trad.di Roberta Bovaia
LONGANESI,
pp.642, €18,60

Ildefonso Falcones è nato a


Barcellona nel 1959, avvocato
specializzato in diritto civile, ha
scritto «La cattedrale del mare» per
tre anni e mezzo, un'ora al giorno,
prima di recarsi al lavoro. In Spagna
ha venduto 880.000 copie.

LA CITTÀ
La cattedrale di Santa Maria del Mar a Barcellona, scenario del feuilleton storico medioevale di Ildefonso Falcones, ora tradotto da Longanesi
DA CERVANTES
A MONTALBAN
Feuilleton Nella Barcellona del ’300, uno spettacolare intreccio in una rivolta popolare contro la care-
stia. Impiccato, il suo corpo viene la-
sciato in bella vista per giorni e giorni:
di violenze e rivolte, persecuzioni religiose, avventure e amori di lì, il primo atto di forza di Arnau,
Barcellona, consacrata alla
letteratura in una famosa
che, nottetempo, va a staccare il cada-

CORSO DI STORIA
descrizione del Chisciotte, trova il
vere del padre per bruciarlo, e riesce a suo momento magico negli Anni
salvarsi mettendosi sotto la protezio- Sessanta. Ancora sotto il
ne della chiesa di Santa Maria del Mar. franchismo, nasce il Premio
Ha inizio così il rapporto di Arnau internazionale Formentor e fiorisce
con Santa Maria del Mar: proprio nel-

IN CATTEDRALE
la grande generazione dei
la chiesa e nell'immagine della Ma- Goytisolo, Barral e Gil de Biedma.
donna il bambino aveva cercato con- Manuel Vázquez Montalbán, nel
solazione e conforto per la mancanza poema «Città» (Frassinelli 1998), la
della madre mai conosciuta. Arnau, percorre passo passo.
giovanissimo, entra dunque nella cor-
porazione dei bastaixos: sono quegli
operai che si vedono ancora oggi scol-
piti sulle porte principali della chiesa. gotico sviluppano dal romanico e in
ANGELA e propria rivoluzione editoriale. si vede poi portar via anche il figlio, A spalle, costeggiando il mare, tra- certi casi, come in Catalogna o nelle
BIANCHINI
La Cattedrale del mare si apre dun- Arnau. Riuscirà tuttavia a sottrarglie- sportavano le pietre dalla cava del Fiandre, risalgono almeno parzial-
In un giorno di settembre dell' que con lo stupro per ius primae noctis lo di nascosto e, mentre la moglie ri- Montjuich al cantiere della Cattedra- mente all'architettura religiosa paleo-
anno 1320, in una masseria vicino a di un signorotto locale. Sconsiglierem- mane a languire in prigione, fugge le allora in costruzione. cristiana.
Barcellona, proprio mentre si celebra- mo, però, al pubblico italiano di farsi con il bambino a Barcellona presso L'intreccio della Cattedrale del ma-
no le nozze di un giovane chiamato tornare in mente I Promessi Sposi, an- una sorella. DA OPERAIO A BANCHIERE re, corredato da testi storici, è, dun-
Bernat, sopraggiunge, tra lo stupore e che perché, lasciata da parte la mae- La Barcellona del Trecento è una E Santa Maria del Mar, voluta dal po- que, politically più che correct. Quanto
la paura degli invitati, il padrone delle stria e la naturale dolcezza del Manzo- ricca città di mercanti, con un com- polo di un quartiere allora miserabile allo stile, nonostante gli abbondanti
terre, il signore di Navarcles e, tenen- ni, se confrontati con i personaggi di mercio in piena espansione, e, nono- (e oggi elegantissimo), diventa al con- colpi di scena, suona forse un po' trop-
do la sposa per il polso, grida: «In vir- Falcones, Don Rodrigo, l'Innominato stante la mancanza di un porto, can- tempo protagonista e sfondo della vi- po togato e levigato ed è questo so-
tù del diritto che, come tuo signore, e la stessa Monaca di Monza risultano cellato dall'avanzare della terra, gra- ta tormentata di Arnau, attraverso prattutto a distanziarlo dai grandi
mi spetta, ho deciso di giacere con tua poco più che semplici disadattati. zie alla sua flotta, muove guerre alla varie trasformazioni che si inanellano feuilleton ottocenteschi, quali, ad
moglie nella sua prima notte di noz- rivale Genova, intessendo, al contem- una all'altra, tutte legate strettamen- esempio, Notre Dame de Paris.
ze». A questo punto, «Bernat fece un IL CANTIERE DI SANTA MARIA DEL MAR po, alleanze con Venezia. E', però, con- te alla storia di Barcellona. Egli stes- Ma non importa. Si tratta pur sem-
passo avanti, ma si trovò la spada di Troviamo infatti qui descritto, e a for- trassegnata da costumi medievali di so, da diseredato, passa a diventare pre di un bestseller storico e non eso-
uno degli amici del nobile puntata allo ti tinte, quel «macabro spettacolare» violenza atroce: vittime i numerosissi- banchiere, amico degli ebrei e dei mo- terico e il suo successo sta a dimostra-
stomaco. Impotente, si fermò di nuo- che, secondo Pierre Vilar, caratteriz- mi schiavi e musulmani, per non par- ri, e amante della bella Raquel. Ri- re la sete di cultura di un pubblico che
vo. Francesca non gli staccò gli occhi za alcune epoche della storia spagno- lare poi degli ebrei, relegati nel barrio schia però di finire sul rogo per le ac- la televisione nutre soltanto a dosi
di dosso mentre veniva trascinata ver- la. Bernat è un servo della gleba, an- judío e costretti a esibire la rosetta cuse dell'Inquisizione, penetrata, or- omeopatiche e prefabbricate. Roman-
so la scala esterna della masseria». corché trecento anni prima i suoi an- che li distingueva dai cristiani. Anche mai, alla fine del secolo, nella libera zi , mostre e viaggi sono oggi strumen-
Comincia così il romanzo di Ilde- tenati, da uomini liberi, fossero impe- peggiore il destino delle donne che Barcellona. ti di cultura, un po' come lo erano le
fonso Falcones La Cattedrale del ma- gnati, a fianco dei baroni catalani, nel- possono essere imprigionate a vita, La costruzione della Cattedrale aule universitarie, affollate di signore
re, uno dei cinque bestseller spagnoli la Reconquista contro i mori. Nel XIV qualunque sia la loro religione. serve inoltre a marcare la continuità che accorrevano ad ascoltare le lezio-
che, per l'esplosione delle vendite e secolo, al contrario, è costretto dal si- Bernat, divenuto uomo libero dopo del tempo attraverso il mutamento, ni di Henri Bergson, ai tempi di
delle traduzioni all'estero, hanno pro- gnorotto a giacere con la moglie appe- la residenza di un anno e un giorno a proprio perché, lo ha osservato Jac- Proust. Ben vengano, dunque, le visi-
vocato, a detta degli esperti, una vera na stuprata, e, come se non bastasse, Barcellona, per sua disgrazia, incappa ques Le Goff, i principi strutturali del te guidate alle cattedrali del mare.

BLOC NOTES
ELISABETTA MONDELLO ANNA POLITKOVSKAJA VITTORIO SABADIN SABINO CHIALA’ PREMIO SOLDATI
L’albero Se è proibito Il futuro Le parole Ma chi era
di Tondelli parlare di Putin dei giornali in viaggio la Milena di Kafka
= Gli Anni Novanta della = L’hanno assassinata l’anno = I giornali di carta andranno in = Dalla Bibbia a Kavafis, da = Milena oltre Kafka. E’ la
letteratura. I nuovi scrittori, da scorso. Era tra le voci libere della archivio (o in soffitta) nel 2043. Chatwin a Esenin. Da Hikmet a storia che si dispiega nel romanzo
Ammaniti a Nove, da Brizzi alla Russia di Putin: Anna E’ la «profezia» che Vittorio Pessoa, a Cardarelli, non d’esordio di Ugo Rubini, docente
Balestra, da Culicchia alla Vinci. Politkovskaja. Ora, negli Oscar Sabadin, tra gli incarichi ricoperti dimenticando, va da sé, Dante. universitario di Lin gua e
Che discendono per li rami. «In Mondadori, appare «Proibito vicedirettore de «La Stampa», fa Sabino Chialà, monaco di Bose e letteratura tedesca, «Il sogno di
principio fu Tondelli» è il parlare» (traduzione di Erika Casali, e documenta in «L’ultima copia studioso di ebriaco e di siriaco, Jan Jesensky» (Pena Multimedia,
viaggio tra letteratura merci Martina Cocchini e Davide Girelli, del “New York Times”» (Donzelli, rischiara il viaggio, l’arte che è, pp. 358, €18). Nell’introduzione,
televisione nella narrativa del pp. 307, €10). Esplicito il pp. 167, € 15). Questo viaggio nel attingendo in questa e in quella Ugo Rubini, a cui è andato il
decennio scorso a cui invita sottotitolo: Cecenia, Beslan, Teatro futuro muove da uno studio di letteratura dell’universo mondo. premio «Mario Soldati 2006»,
Elisabetta Mondello, docente Dubrovka: le verità scomode della Philip Meyer, fra i maggiori Così componendo un vocabolario narra come decise di mettersi
alla «Sapienza» di Roma (Il Russia di Putin. Nella prefazione, studiosi dell’editoria americana: per il «pellegrino» del nostro sulle tracce di Milena, «la figlia di
Saggiatore, pp. 159, €15). Adriano Sofri ricorda che Anna nel 2043 sarà acquistata l’ultima I giornali cambiano formato tempo: «Parole in cammino» Jan, apparsa (...) quasi
Di testo in testo. Prove - Politkovskaja «non si è mai sentita copia su carta del «New York (Edizioni Qiqajon, pp. 226, €13). all’improvviso grazie a Willy Haas,
osserva Elisabetta Mondello - particolarmente eroica, solo una Times». Trentasei anni, dunque, Cinque le sezioni: Tappe, un giornalista che nel 1952
«che impediscono l’indifferenza donna che compiva il suo dovere al crepuscolo o all’alba. Secondo i esita a individuare un’uscita di Dimensioni, Forme, Metafore, Mito pubblicava da Schocken Books
per vari motivi. Perché in modo nel migliore dei modi e che aiutava punti di vista. Per Vittorio sicurezza: l’alleanza fra web e e storia. A suggello una preghiera Inc. a New York le “Lettere a
dirompente, talora sgradevole chi non aveva la possibilità di far Sabadin crepuscolo e alba nuovi media da un lato e giornali per i viandanti, dell’ufficio Milena” di Kafka... Milena
(...) pongono per la prima volta giungere il proprio lamento. Si coincidono. Presentando il suo tradizionali dall’altro. «Perché i monastico di Bose: «Quelli che si sembrava una figura misteriosa
sul terreno della letterarietà un sentiva sola. Non aveva fiducia excursus (distillato di speciali vecchi tempi non torneranno, e sono smarriti ritornino a te / quelli (...): si poteva persino immaginare
variegato catalogo della nella Russia e, peraltro, non ne osservazioni sul campo, nonché di per chi vuole sopravvivere non c’è che non ti hanno conosciuto che fosse solo un’invenzione
contemporaneità». aveva nemmeno nell’Occidente». convegni e intense letture) non più tempo da perdere». possano incontrarti». kafkiana».
NA

Narrativa italiana Tuttolibri


SABATO 3 FEBBRAIO 2007
IV LA STAMPA

Simonetta
Agnello Hornby
Irina, una avventuriera russa ap-
prodata inopinatamente in quel PAROLE Vite di mezzo I cinquantenni
è nata a paese siciliano). Soprattutto por-
Palermo e vive ta in sé una ferita che non si è ri- IN CORSO alla ricerca di una via di fuga
dal 1972 a marginata nel passare degli an-

CAMBIAR
GIAN LUIGI
Londra dove ni. Lui, che ha un così forte senso BECCARIA
svolge la della famiglia, è cresciuto senza
professione di
avvocato: ha
conoscere sua madre: era una
puttana, come insinuano i male- LINGUA
LIBERA
FACCIA, CHE
debuttato con voli, o una donna di qualità co-
«La Mennulara» stretta a «sparire», come gli ha
confessato suo padre? Ogni oc-
casione lo porta a rinfocolare la NOS
SOLLIEVO
sua ossessione, come gli accade
davanti alle fiamme del camino:

L
«Un grosso ramo di olivo brucia- a lingua è come un
va, dritto contro la cappa. Erano fiume, che si muove,
rimasti i neri spuntoni dei ramet- muta, scorre veloce,
ti, alcuni con piccole foglie sec- a volte si allarga in
che. Da quelle attaccate in alto laghi più stabili, ma
guizzavano fiammelle gialle. a volte la corrente rallenta o logo quasi attempato che cede
Boccamurata Agnello Hornby Sembrava un albero genealogi-
co settecentesco con i nomi degli
si attarda in sacche e paludi.
Luigi Meneghello, di cui fe-
alle grazie, ancorché ruvide, di
una allieva, sino a patire l’inva-
antenati in fiamme». steggiamo ora l'uscita del sione e la distruzione del suo
tra affetti e conflittualità familiari Chi potrebbe ricomporre «Meridiano», scriveva al mondo, casa, quadri, tappeti, li-
quella mappa ustionata è la zia cap. 14 di Libera nos a malo: bri rari... Un incubo di stoffa

IN FIAMME
Rachele. Impassibile e distante «La lingua si muove come buzzatiana o di zavattiniana
come una parca, cresce via via a una corrente: normalmente estravaganza. Non sarebbe
protagonista del romanzo. E’ lei il suo flusso sordo non si av- stato meglio (più savio) indos-
la «boccamurata» del titolo, che verte, perché ci siamo den- sare una maschera ed evade-

L’ALBERO
protegge la verità per non turba- tro, ma quando torna qual- re, dal qui e ora, recidendo
re la famiglia ma anche perché che emigrato si può misurare ogni liana, foss’anche quella fi-
la considera un suo geloso pos- la distanza dal punto dove è liale? Càpita all’ingegner Carlo
sesso. Un giorno arriva dall’In- uscito a riva. Tornano dopo Francesco Pecoraro Corrazzi, «vivo solo quando la-

DI SICILIA
p
ghilterra Dante, il figlio di una dieci anni, dopo venti anni p DOVE CREDI DI ANDARE vorava», salvo rimanere folgo-
sua lontana amica; esibisce le let- dalle Australie, dalle Ameri- p MONDADORI rato sulla via di Damasco, alias
tere che Rachele le scrisse e in che: in famiglia hanno conti- p pp. 200, €16 Londra, alias un tizio somi-
p RACCONTI
cui viene rivelato il segreto. Men- nuato a parlare lo stesso dia- gliante a «un maori purosan-
tre Rachele è indotta dall’appari- letto che parlavano qui con gue», che ne tatuerà il viso,
zione del messaggero a racconta- noi, che parlavamo tutti; tor- soddisfando un etico impulso:
re a se stessa, in brandelli di evo- nano e sembrano gente di un «Ecco una faccia vera, mi dissi.
so). C’è invece una forte presen- cazioni e di sogni (contrassegna- altro paese o di un'altra età. La mia, allo specchio, non riu-
za della natura isolana, esube- ti da inserti in corsivo), la storia Eppure non è la loro lingua BRUNO scivo più a vederla: da parec-
QUARANTA
rante e furiosa, nella quale si ris- di un amore esaltante e tremen- che si è alterata, è la nostra. chio tempo mi vedevo liscio.
pecchiano sentimenti e moventi. do. Lo stesso che bruciò le vene a È come se anche le parole tor- La lingua è disador- Fuori e dentro».
Per inciso, appare misurato Bìblide, l’eroina delle Metamorfo- nassero in patria, si ricono- na, non dimessa. Riflette le Rivela, Francesco Pecora-
l’uso del dialetto, che si limita a si di Ovidio, che viene citata dal- scono con uno strano senti- stagioni che scorrono, che so- ro, un passo, un occhio, un me-
pochi prelievi lessicali e non si fa l’autrice di Boccamurata e le ha mento, spesso dopo un po' di no trascorse. Levando e le- todo moraviano. Anime e cose,
lingua impastandosi con l’italia- fornito forse, in senso largo, la esitazione: di qualcuna perfi- vando. Scrollandosi di dosso le anime soprattutto, onorate
no. Il tutto, sia detto, per distin- prima ispirazione per il roman- no ci si vergogna un poco». gli orpelli, le ambizioni, i miti, di una sovrana indifferenza,
guere e non per sminuire. La zo. Dante, sul quale si addensa- Il genovese che si parla in i padri, le servitù... Cin- scrutate da feritoie lontane, ad-
Hornby non sente apparente- no all’inizio sospetti di intrighi, è Sardegna, a Carloforte e Ca- quant’anni e dintorni. Un ur- dirittura remote, smontate e
mente il rovello dello stile ed è in- lasetta, è un genovese più ar- banista, qui nelle vesti di

p Simonetta Agnello Hornby


teressata, più che ai fenomeni so-
ciali, alle storie di famiglia, che
Un imprenditore caico, a Genova il dialetto si
è evoluto più rapidamente e
scrittore, filosofeggia, tra
Epicuro e Nicandro (l’esper-
«Dove credi di andare»,
p BOCCAMURATA sotto sembianze ordinarie na- di successo, un mondo intensamente, quell'altro è ri- to di morsi), sulle clessidre l’esordio di Francesco
p
p
FELTRINELLI
pp. 271, €15
scondono gli impulsi inarrestabi- che scricchiola, masto fermo allo stadio in dove la sabbia va scemando. Pecoraro: oltre
li del sangue, gioiosi e funesti. cui era quando arrivarono, Non è, quello di France-
p ROMANZO
Tito sembrerebbe un uomo una zia nume tutelare, nel 1738, gli abitanti di Ta- sco Pecoraro, un esordio spe- gli orpelli, le ambizioni,
appagato, stando all’insegna che un segreto epistolare barka (isolotto di fronte alla ciale, un’orma così nitida. i padri, i miti
inalbera con fierezza: «Pastificio costa di Tunisi dato in con- Ma, a innervarlo, è, pare,
e famiglia le sue passioni». E’ un chiamato in realtà a svolgere la cessione alla famiglia geno- un’esigenza sincera. Il rispet- rovistate a ciglio asciutto. Si
imprenditore di successo, che si funzione, un poco artificiosa e in- vese Lomellini), i quali per to è quindi d’obbligo, il viag- legga «Vivi nascosto», a propo-
LORENZO avvale delle più aggiornate tecni- gombrante, di deus ex machina. sfuggire alle scorribande sa- gio nelle vite che si succedo- sito di Epicuro, il rebus della
MONDO
che di produzione. Vigila con af- Quanto a Tito, leggendo quelle racene accettano l'invito di no non solo una cortesia, ma - Discarica Totale, di tramezzi-
Simonetta Agnello fettuosa autorità su una schiera lettere, anziché esserne sconvol- Carlo Emanuele di Savoia e ecco - un ascolto doveroso. no in bieca riunione, di «me ne
Hornby è al suo terzo roman- di figli e nipoti: assistito dalla to, troverà pace e lenimento. Al si stabiliscono nell'isola di Chi sale sulla giostra qua frega» in rinvio sine die, di cre-
zo, dopo il fortunato esordio de vecchia zia Rachele, che conosce di là della possibile nemesi pro- san Pietro. Sono rimaste e là cigolante di Francesco pa in legge «basica»: «Fatti
La mennulara. E quello che più tutte le vicende del casato e si vocata da un amore che è dono e «aree isolate», aree che con- Pecoraro? Il professore uni- esclusivamente gli affari tuoi».
colpisce a prima vista in que- presenta come una specie di nu- disgrazia: sulla famiglia si adden- servano sempre i tratti più versitario, l’architetto, l’avvo- Ci si specchi in «Rosso Mafai»,
sto Boccamurata è il tipo di Sici- me tutelare. Avverte tuttavia i sano infatti presagi di malattia e arcaici, perché l'isolamento cato, il dirigente d’azienda, il nelle divagazioni intorno al mo-
lia che viene rappresentato. sintomi di una incrinatura nel so- di morte. lascia evolvere di meno la lin- pittore, l’età matura, di mez- do di uscire di scena, coltivan-
Manca ad esempio ogni riferi- lido mondo che si è costruito. So- Il racconto è condotto con gua. Penso a certe nostre zo, a un passo dal tramonto o, do «l’idea del nulla», accarez-
mento alla mafia (che pure no le ambizioni e i contrasti d’in- mano sicura, con l’usata capaci- aree alpine, che ancora in età forse, dalla salvezza. zandola, ingollandola.
compariva nel primo libro, ma teresse tra figli e nuore, è la vec- tà della Hornby di padroneggia- moderna attestano nei loro Sono il primo e l’ultimo Dove credi di andare, privo
senza intenti di esplicita de- chiaia che si illude di contrasta- re l’intrico degli affetti e delle dialetti parole sottratte a racconto le prove più autenti- del punto interrogativo, è la
nuncia) e più generalmente la re nel furioso possesso di una ba- conflittualità familiari. E rappre- qualsiasi collegamento con il che, ossia condotte spedita- consolazione che Francesco
tensione civile che anima gli dante rumena (incarnazione mi- senta anche una elegante scom- latino o con altre lingue della mente, verso un esito che uni- Pecoraro offre e si offre. Maga-
scrittori suoi conterranei (Con- nimale di un obsoleto fascino messa nella resa di un caso diffi- nostra era. fichi i rivoli sparsi, facendo lu- ri nel proprio sangue rappre-
solo, Camilleri, Silvana Gras- «slavo» che meglio si attaglia a cile, «scandaloso». ce sui destini in gioco. Il socio- so, ma vivo, ma vivi.

Defilippi Dolorose domande - sta nel sottrarsi a questa di- re dell'autore. Potremo allora ra trapassa dal gioco alla pietà
AUGUSTO
ROMANO
cotomia; e così egli ci fa dono contemplare un Defilippi esso- e al dolore, e il racconto dall'
Mi sono fatto l'idea di storie avventurose, avvin- terico: mondano, un po' snob, aneddoto al mito.
seminate in trame accattivanti che la professione di psicoana- centi, ricche di inventiva, be- con qualche civetteria, anche Sull'onda di questa sugge-
lista non faciliti l'attività di nissimo costruite, impagina- stilistica, a volte un po' insisti- stione mi è parso anche di co-

SENZA PADRI scrittore; anzi, che la renda


più problematica. L'esercizio
dell'analisi favorisce infatti un
te con un montaggio nervoso
ispirato al cinema più elegan-
te, e tuttavia non di puro in-
ta; e un Defilippi esoterico, che
nasconde nelle sue trame ac-
cattivanti alcune dolorose do-
gliere i segni di quella che si
potrebbe chiamare una scrit-
tura senza padre: morbida, on-

SI E’ COSI’ GOTICI atteggiamento disincantato e


per certi versi poliziesco, e un
costante interrogarsi sulle
trattenimento.
Trattasi in verità di reperti
leggibili a diversi livelli di stra-
mande. Le quali, secondo me,
hanno a che fare con due temi
fondamentali tra loro apparen-
dosa, nostalgica, malinconica
e insieme seduttiva. Vi è infine
un terzo tema, che rappresen-

E COSI’ SNOB cause e sui significati. Quando


si scrivono prose di invenzione
occorrerebbe invece salva-
tificazione. Il primo è quello
della trama, del plot narrativo.
Sono tutti, o quasi, racconti
tati che, seppure in modo cifra-
to, attraversano quasi tutti i
racconti.
ta per così dire l'inevitabile
conseguenza dei primi due: ed
è la potenza inarrestabile delle
guardare solo un aspetto dell' del genere «gotico», fondati donne. Conseguenza inevitabi-
attività analitica, quello che ne sul misterioso, l'onirico, l'in- MALINCONIA E SEDUZIONE le perché, dove non c'è padre,
rappresenta una sorta di pre- quietante (il «perturbante»), Il primo è quello della invenzio- non ci può essere argine al
p Alessandro Defilippi condizione: la disponibilità all' l'oscuramente simbolico, se- ne, e dunque dell'oltrepassa- femminile.
p CUORI BUI, USANZE IGNOTE ascolto dei propri e degli altrui condo una linea che dai roman- mento di ciò che già esiste, e Così, facendo finta di nien-
p ANTIGONE movimenti interiori. Si rischia tici tedeschi tocca Poe, No- della sua impossibilità o del te, l'autore ci regala, con un
p pp.164, €11 altrimenti di sacrificare trop- dier, Le Fanu e tanti altri (fra i suo fallimento. E' il dramma bel paradosso, alcune ore di
p RACCONTI
p La nuova casa editrice Antigone
po la poesia «ingenua» a quella quali, il nostro Buzzati). Il mi- dell'impotenza e dello scacco, una lettura ricca di suspense,
è stata fondata da Mariella «sentimentale» (per usare le stero è però abilmente impa- al quale si intreccia l'altro te- e poi un retrogusto torbato
Schepisi, già editor di Bollati Bo- categorie schilleriane), la natu- stato con una attenzione «rea- ma: quello della mancanza dei (turbato) come certi whisky
ringhieri. ra all'artificio, l'immediatezza listica» per i dettagli più minu- padri, e del frustrato desiderio che egli sembra prediligere. O
Ha sede in viale delle Industrie, dell'esperienza ai furori dell' ti della quotidianità: il che ne di diventare padre, col suo se- almeno, così è parso a me, che
36, 10078 Venaria Reale (Tori- astratta speculazione. moltiplica l'effetto spiazzante. guito di rimpianti e di immedi- una tenace malattia professio-
no). Il bello dei racconti di Ales- Questa combinazione apre cabile mancanza. Nelle prove nale obbliga a porre doman-
Sito: www.antigonedizioni.com sandro Defilippi - che di pro- le porte a un'altra sovrapposi- migliori (penso al racconto in- de, e un'altra a dubitare di
fessione fa lo psicoterapeuta zione, che riguarda le masche- titolato «Bambini») la scrittu- ogni risposta.
NA

Il classico Tuttolibri
SABATO 3 FEBBRAIO 2007
LA STAMPA V

Manzoni A cura di Dante Isella LA PRIMA


l’edizione critica del «Fermo e Lucia»:
l’autore già si rivela sicuro e magistrale

GLI SPOSI
USCITI
DI GETTO
ALESSANDRO MANZONI
I promessi sposi
edizione critica diretta da Dante Isella
Prima minuta (1821-1823)
«Fermo e Lucia», 2 voll., €90
CASA DEL MANZONI, MILANO

RENATO mo anno d'età, senza vivere ancora qua-


BARILLI
si un mezzo secolo, la sua fama avrebbe
Dante Isella ha impostato un' potuto stabilirsi pressoché in uguale mi- L’ULTIMA
operazione che dovrebbe procurargli sura. Basterà leggere qualche punto
la gratitudine di quanti, e speriamo che cruciale, come per esempio l'incontro COSÌ COME USCÌ
siano tanti, nel nostro Paese amano tra Don Abbondio e i bravi inviati da
profondamente I promessi sposi. Si sa Don Rodrigo per intimargli il fatale di- NEL 1840-1842
che il capolavoro manzoniano, prima vieto. Lo scrittore è già pienamente pa-
dell'edizione definitiva del 1842, ha co- drone nell'afferrare i piccoli comporta- Non una semplice «anastatica» ma
nosciuto tre tappe precedenti, quella menti concreti in cui si manifestano i una rielaborazione al computer di
uscita nel '27, detta appunto la «venti- nostri riflessi psicologici, penetrandoli pagine identiche all’originale (« ma
settana», e due abbozzi anteriori, mai con perfetta, ironica, umana, affettuosa emendate dagli errori»): sono «I
pubblicati in vita dall'autore, rimasti al- comprensione. Ecco che il curato mette promessi sposi» nell’edizione
lo stato di manoscritti, conservati alla la mano nel colletto fingendo di aggiu- pubblicata in fascicoli tra il 1840 e il
Braidense di Milano, ma dopo la sua starselo, ma in realtà per esplorare se 1842 con le 500 incisioni di Gonin,
morte editi in occasioni varie. Ebbene, nei pressi ci sia qualche salvatore, a integrata in appendice dalla «Storia
Isella, di queste tre tappe intermedie, proteggerlo dal funesto incontro con i della colonna infame». Con una storia
ha intrapreso un'edizione critica di bravi. E questi compiono già quelle critica del testo, note di commento
grande rigore, prevista appunto in tre mossette che, come tristemente rileva capitolo per capitolo, cronologia e
fasi successive, di cui ora esce la prima, Don Abbondio, mostrano di attendere indici a cura di Luca Badini
in due tomi, uno dei quali contiene il te- proprio lui, e lo interpellano con un per- Confalonieri. Due volumi in cofanetto
sto come era uscito di getto dalla pen- fetto misto di feroce aggressione e di (pp. 878 e pp. 240, s.i.p.), una
na del Grande Lombardo, in un arco di maliziose furberie, lasciando scivolare preziosa iniziativa di Salerno Editrice
tempo miracolosamente breve, tra il abilmente il nome di chi li manda, che che restituisce l’opera nella veste
1821 e il '23, mentre il secondo è dedica- ovviamente, nota sempre incalzante lo voluta dal Manzoni.
to agli apparati filologici, per stendere i scrittore, funziona come un lampo illu- «Ritratto dell’Innominato» di Federico Hayez, olio su tela ,1845 ca.
quali il curatore principale si è valso minante nella mente del povero prete.
dell'aiuto di Barbara Colli, Paola Italia E così via, si può aprire il testo del chi avesse pensato di essere di fronte a storia della Monaca di Monza, seguen- il protagonista principale lasci il nome
e Giulia Raboni. '21-'23 quasi in ogni sua pagina, per veri- una prova ancora incerta. In genere, il dola lungo i sentieri della perversione e iniziale di Fermo, abbastanza raro, per
ficare che l'autore c'è già, sicuro, magi- lungo lavorio successivo non è stato af- del delitto, nel che era quasi un omag- un più comune e popolare Renzo.
PERFETTA COMPRENSIONE strale nel manovrare i vari pedali dell' fatto inutile, in linea di massima ogni gio a un filone aperto addirittura, in pie- L'altra molla costante del varianti-
Naturalmente, né lo scrivente né for- introspezione, della sagacia, della per- modifica è da approvare, anche se, ov- no Cinquecento, dal nostro Aretino, e smo manzoniano è stata dettata dal so-
se la maggior parte dei lettori posso- fetta conoscenza del cuore umano. Che viamente, ormai si dovranno attendere ripreso appunto in un tardo Settecento lito, eterno problema della lingua in cui
no e vogliono entrare nei sapienti tec- cosa manca? Vi sono dei vuoti, degli gli apporti futuri annunciati da Isella voglioso di storie eccitanti, macabre, esprimersi. Su questo punto si verifica
nicismi scrupolosamente seguiti dall' spazi bianchi, perfino utili, forse qual- per andare a misurare con precisione delittuose, tra Diderot e Ann Radcliffe. il massimo di distanza, dato che l'abboz-
équipe curatoriale. Urge correre alle che lettore comune del capolavoro ha la natura dei «progressi». Meglio davvero «dare un taglio», a zo del '21-'23, in una delle Introduzioni
conclusioni, al risultato di una lettura avuto la cattiva abitudine di saltare i quel capitolo pruriginoso, e non per ce- di cui è dotato, si dichiara fiero di aderi-
fluida e immediata, di quel primo ab- lunghi brani in cui in Manzoni lo storico L’ORMA DI ANN RADCLIFFE dere alle pressioni di una morale casti- re alla lingua che si parla a Milano, men-
bozzo del grande romanzo. Ebbene, del costume italico nel Seicento ha pre- Questi, man mano che l'autore procede- gata, ma per lasciar cadere certi effet- tre via via, come è ben noto, l'autore si
ne può venire un referto incoraggian- so la mano all'inventore romanzesco. va verso l'edizione finale, hanno perse- tacci; un taglio, insomma, suggerito da accosterà alla parlata toscana; ma non
te, tranquillizzante: in quella fase pri- Per esempio, dopo l'incontro tra il guito due ordini di scopi, entrambi in li- ragioni di verosimiglianza, di realismo, per rendere omaggio alla grande tradi-
maria, il grande romanziere c'è già prete e i messi di Don Rodrigo, si ha nea di massima apprezzabili. In primo che sono la vera musa cui il Manzoni zione letteraria della Crusca, bensì per
tutto, presente almeno al settanta-ot- proprio uno di quei vuoti che poi, nell' luogo, il Manzoni ha voluto via via reci- aderisce e ne detta i vari sacrifici. Così il giusto ragionamento che la lingua de-
tanta per cento. Chi temesse di vede- edizione conclusiva, saranno riempiti dere il cordone ombelicale col «roman- pure è tutto di guadagnato che Don Ro- ve essere centrale, comune a tutti, par-
re un ammasso ancora informe, che dal lungo inserto sulle «gride», sui de- zo» in accezione fantastica proposto da drigo, alla fine delle varianti, venga sor- lata per le strade, e solo quella che si
solo a lampi annuncia la futura virtù, creti di assoluta impotenza con cui il go- Walter Scott, ma forse anche coll'ambi- preso da Renzo mentre giace inanima- usava a Firenze gli sembrava risponde-
non abbia paura, il tratteggio di carat- verno spagnolo del Ducato milanese to assai più romanzesco, sempre di pro- to, in preda alla peste, in un misero let- re a tali requisiti.
teri, personaggi, situazioni è già con- tentava di reprimere le milizie persona- venienza inglese, costituito dai narrato- to del Lazzaretto, appartiene invece a Oggi sappiamo che il miracolo di uni-
dotto con piena maestria; nel giro di li dei potenti. Per questa via, qualcuno ri «gotici», sul tipo di Ann Radcliffe, un giovanile romanticismo il fatto che il ficare la nostra lingua, dalle Alpi alla Si-
appena due anni lo scrittore è riuscito si è spinto a dare troppo credito alla fa- una ispiratrice che ha agito sul Nostro morituro, alla vista delle sue vittime del cilia, è stato realizzato non dalla lettera-
a portar via quasi per intero la posta. se aurorale, vedendo in essa un'opera più di quanto non si creda. Proprio per passato, Renzo e Padre Cristoforo, si al- tura di matrice toscana, bensì dalla tele-
Ricorrendo a un paradosso, potrem- autonoma, da gustare in sé e per sé. indulgere a una tradizione del «nero» zi dal suolo e si dia a una pazza cavalca- visione, ma certo il Manzoni si è avvici-
mo dire che, se il Manzoni fosse scom- Questo rischia di costituire un eccesso romanzesco il Manzoni, nei primi ab- ta finale. E forse anche è in nome di una nato come più non si poteva, nei suoi an-
parso alle soglie del suo quarantesi- di segno opposto, rispetto ai timori di bozzi, si era lasciato trasportare dalla semplificazione progressiva il fatto che ni, a un tale obiettivo.

GIOVANNI
LEGGERE LA POESIA TESIO

ANNIE VIVANTI che durò diciassette anni, fino REMIGIO BERTOLINO GILBERTO FINZI ALMANACCO
Un nuovo canto alla morte del «mangiatore di
poetesse» conquistato
Epifanie Testamento Uno “Specchio”
audace e forte dall'incantatrice estrosa, capace dell’inverno alla Villon con Raboni
di mosse libere e sagaci.
= Non si sa se sia vera Chantesuse, signora chic, = Con «Stanse d'ënvern» = C'è un'accortissima = Prese le misure, ascoltate
fortuna, ma certo un ritorno scrittrice plurisangue e (Stanze d'inverno), pubblicato da consapevolezza poetica nell'ultimo forse anche le critiche,
editoriale lo è. Annie Vivanti sta plurilingue, poetessa, narratrice, San Marco dei Giustiniani (pp. 86, libro di Gilberto Finzi, «Poetile» l’«Almanacco dello Specchio»
entrando nella possibilità di commediografa, nomade e s.i.p.), il cuneese Remigio Bertolino (Aragno, pp. 74, €13, con una (2006), a cura di Maurizio Cucchi e
essere riletta, grazie alle cure - vagabonda (da Londra a Torino, incide un mondo ricco di immagini postfazione di Cesare Cavalleri). Antonio Riccardi (Mondadori, pp.
spesso congiunte - di Carlo da Napoli agli States), la Vivanti e cauto di parole. Nell'alto grado Una sapienza che viene da un 246, € 14), riesce più compatto e
Caporossi e di Anna Folli. Dopo fu consapevole di rappresentare simbolico della stagione invernale magistero raffinato. E' poesia di meno aziendalistico dell'anno
la ristampa di alcuni titoli un caso a parte nel panorama - passaggi, soglie, richiami - la sua una vecchiaia risentita, la vena scorso. Molti i poeti italiani
presso Sellerio (da «Racconti della letteratura italiana: «Del è antropologia emotiva, natura che lirica che viene sostenuta da una raccolti in curiose cinquine (da
americani» a «Marion artista di mio paese chiedi? Io ti rispondo:/ si fa verità. Nel linguaggio vocazione gnomico-etica, ironica e Antonio Porta a Maria Grazia
caffè concerto»), ecco «Tutte le Non ho paese: è mia tutta la fittamente metaforico si raccoglie persino satirica. Tra l'amaro di sé e Calandrone), buoni i poeti stranieri
poesie» (edizione critica con terra!/ La patria mia qual è? Annie Vivanti il senso di una felice identità: l'amaro del mondo. Tra l'attesa (il brasiliano Roberto Juarroz, il
antologia di testi tradotti, a Mamma è tedesca,/ Babbo quella di un dialetto aspro e «sul nastro trasportatore di palestinese Mahmoud Darwish,
cura del solo Caporossi, ed. italiano, io nacqui in Inghilterra». fiorellini persi/ Dal gran giardino montanaro che diventa lingua di Caronte» e l'autoironico l'anglo americano Thomas Cole),
Olschki, pp. 466, s.i.p.). Vi si Poesie che vengono da una della Poesia:/ Figli monelli di dentro. Un lirismo essenziale, un «MiniVillonTestamento»: «Amen, equilibrata la sezione «il giro del
raccolgono i «versi scapigliati e dichiarazione di novità: «Io voglio severa mamma,/ Lievi scintille di mondo di fatti e di oggetti la favola tristebella sta per mondo dei poeti» (Benedetti,
monelli» di «Lirica» che uscì in un nuovo canto audace e superba fiamma,/ Si vendono a semplici, di ansie umili, di sogni chiudersi,/ Pollicino la strada non Frabotta, Magrelli). Soprattutto
prima edizione nel 1890 da forte/Disdegnoso di regole e di tre soldi il chilogramma». Tra poveri, di follie solitarie, che può trovare, la penna/esce di splendida (a cura di Patrizia
Treves con una prefazione di rime». E certo risentono autobiografismo e invenzione, schiudono piccole - e a volte pugno, i tasti ballano, il tempo/ Valduga) l'«autolettura» di
Giosuè Carducci, segnando dell'ironia frequente che vi molto lodevoli le introduzioni e straziate - epifanie. Introduzione di vola e se ne va,// sempre più poco, Giovanni Raboni. Utile, infine, il
l'inizio di un rapporto amoroso guizza: «Questi poveri versi/ Son gli apparati. Elio Gioanola. più poco, più...». «Diario critico» del 2005 .
NA

Narrativa straniera Tuttolibri


SABATO 3 FEBBRAIO 2007
VI LA STAMPA

ra con la jihad e si trasforma, al-


meno progettualmente, in terro- Romanzo d’esordio Andy Oakes,
rista. Gli viene affidata una mis-
sione suicida, proprio alla guida delitti e politica nella Cina di oggi
di un camion conducendo il quale

CADAVERI
salterà in aria, a New York. Il tra-
mite è l’unico amico del cuore,
Charlie, «Matto», come viene
scherzosamente chiamato. Ah-

SENZA RENI
mad viene confortato da Charlie:
«... “Tu sei dalla nostra parte?”,
“Io sto dalla parte di chi è dalla
parte di Dio”».

A SHANGHAI
Ahmad cancella virtualmente
il privato, anche il legame con la
madre la quale - egli non lo sa - è
diventata l’amante di Jack, ab-
bandonato dalla moglie luterana.
Qui, secondo la maggioranza dei
recensori, Terrorista si trasforma
in un thriller. Ma non è così: come to, i polpastrelli recisi, incatena-
tutti i romanzi di Updike, si tra- ti tra di loro da possenti maglie
sforma in una favola, la favola del- d’acciaio per non farli ricono-
l’America, con le sue doppie leal- scere. Questa è la visione che
tà. Tuttavia l’ultima parte del ro- sconvolge Sun Piao, investigato-
manzo, che acquista una calcola- re capo del Dps squadra omici-
ta tensione, riguarda il viaggio di di, e che annienta il suo grasso e
Ahmad alla guida del camion di- unto luogotenente, il Grand’Uo-
retto al luogo prescelto per la ca- mo Yaobang. Ma il peggio è che
tastrofica esplosione. Ecco la sor- Wu, vecchio medico legale dal
John Updike, 75 anni: il suo »Terrorista» non è un thriller, ma, come sempre, una « favola sull’America» presa: accanto, al posto del pas- viso di naftalina, Wen-Ming di
seggero, si troverà addirittura, professione («uomo civilizzato
certo non invitato, Jack. Il quale votato alla tradizione, sempre
Updike «Terrorista», una missione ta, nel nuovo, ambizioso roman-
zo, Terrorista, ci troviamo di fron-
ha capito, e vuole fermarlo. La
tensione fra i due cresce quando
p
p
Andy Oakes
LE MILLE LUCI DI SHANGHAI
Traduzione di Matteo Diari
guidato dal Libro del cerimonia-
le in ogni atto della sua vita») ri-
te a quello che definirei una dop- si mettono quasi a giocare con la p fiuta il caso appena vede tutto
suicida dopo le Torri Gemelle pia lealtà, con la scelta lancinante leva del detonatore che dovrebbe p
p
FANUCCI
pp. 504, €18,50
quello strazio. E subito il «com-
che essa impone. far saltare per aria il veicolo, e pagno» Zhiyuan, presidente del-

UN CAMION
p THRILLER
Il protagonista, Ahmad Mul- Jack costringe il ragazzo a una se- lo Shiqu, il dipartimento urba-
loy Ashmawy, in certo senso pati- rie di deviazioni, tra superstrade no che amministra l’area, e Shi,
sce una doppia discendenza. Il pa- e gallerie: il ritratto di una New vecchio arnese del Comitato lo-
dre, che lo ha abbandonato da pic- York cupa, labirintica come un cale del Partito, tentano di far

SALTA
colo, era di origini egiziane; la ma- geroglifico. Jack gli dice della sua PIERO abortire l’indagine. L’interfe-
SORIA
dre Teresa è figlia di immigrati ir- relazione con la madre, ma anche renza dei tre significa una cosa
landesi. Scatta qui la doppia leal- Un esordio ragguar- sola: qualcuno molto in alto vuo-
tà, quando Ahmad è un ragazzo La doppia lealtà devole, a cinquant’anni. Un le insabbiare il tutto. Perché?

IN ARIA
brillante, ottimo studente. Da un modo di scrivere affascinante, Piao ha una moglie stupen-
lato la solitudine, il disprezzo per di Ahmad, il padre pieno di sincopi: pensieri, im- da, Lingling, da cui è stato la-
la società dominata dal culto del di origini egiziane, magini, profumi non sostenuti sciato per un ministro e per le
successo, del profitto, di un sesso da verbi, ma solo dalla forza sue limousine. E il suo odio per

A NEW YORK
privo di spiritualità. Dall’altro i la madre figlia poetica dell’evocazione di un chi non possiede morale a cui ri-
valori tenaci, rigidi, imperiosi del di immigrati irlandesi sapore, di un riflesso, di
credo musulmano, incarnati da
Shaikh Rashid, l’imam yemenita della morte violenta di Charlie, il
un’emozione. Poi le accelerate
improvvise: fiumi impetuosi
Un thriller che apre
della moschea che egli frequenta. quale altro non era se non un di fatti e di cose. Un modo di squarci impensati:
A undici anni, per Ahmad la scel- agente della Cia. scrivere per essere letto, per la pena di morte
ta è un fatto compiuto: l’Islam. Non voglio privare il lettore non far saltare una parola, per
CLAUDIO Ci sarebbe, in verità, un’alter- della sorpresa finale, ma non pos- non concedere salti o visioni per favorire il mercato
GORLIER
nativa: dar retta al consigliere so fare a meno di rammentare oblique. Onestamente diffici- degli organi «vivi»
Un critico americano ha scolastico, Jack Levy. Il quale è che Ahmad rinuncerà al suo pro- le, a sprazzi, finché non si ac-
colto nel segno definendo i perso- ebreo - nome originario Jacob - getto di terrorista. Updike non è quista il ritmo, finché non si spondere, gli impedisce di farsi
naggi di John Updike «spiritual- ma, come apprenderemo compiu- uno scrittore tragico, e le favole viene colti dal senso di una intimidire. Ma finisce in un vor-
mente anfibi, creature alle prese tamente nel finale del romanzo, non sfociano in tragedia. Ma che musica vorticante. E poi il ge- tice di follia, frequentato da una
con due territori ma non piena- anch’egli con una doppia lealtà, americani saranno l’islamico Ah- nere: un thriller di cadaveri diplomatica americana. Dal fi-
mente a loro agio in nessuno dei nel senso che la sua identità ebrai- mad e l’ebreo disincantato Jack? martoriati, spolpati di cuore, glio ucciso (perché implicato in
due». È certo il caso dell’ormai ca venne compromessa dal geni- Che cosa avverrà della loro dop- occhi e reni. Infine, il luogo: la un losco traffico di «uomini di
classico Corri coniglio, con la fuga tore e dal nonno, i quali avevano pia lealtà, peculiare di un’Ameri- Cina del nuovo millennio, le fango» da un inaccessibile sito
del protagonista da una doppia, scelto il comunismo. Così, Jack è ca dalle molte facce? Updike non contraddizioni di una società Han) a cui tutto è stato espian-
stringente realtà; se volete, la si- «stanco, trasandato, incapace di propone mai delle risposte. No, che corre con tradizioni e volti tato. Da una classe politica che
tuazione del suo romanzo forse credere». Ecco, Ahmad e Jack, Ahmad non è un discendente di- antichi verso i grattacieli del usa la pena di morte per fornire
p John Updike più popolare, Coppie, con la serie due modi di essere americano in- retto di Sacco che, poco prima capitale e le nuove modernità di organi (anche vivi) il mercato
p TERRORISTA di adulteri incrociati e reiterati in sofferenti, insoddisfatti, inquieti, dell’esecuzione con Vanzetti, gri- del potere e della corruzione. interno e quello straniero gesti-
p traduzione di Silvia Piraccini una piccola comunità degli Stati come tutti i grandi personaggi di da «Viva l’anarchia»; appartiene Questo è Andy Oakes e to da uno strano chirurgo ingle-
p GUANDA Uniti. Updike, ironicamente, mi Updike, a cominciare da Ang- però a modo suo alla stessa Ame- queste sono Le mille luci di se. Il finale è stupefacente, co-
p pp. 293, €15
p ROMANZO
disse che quando sul campanile strom, detto «coniglio». rica multietnica, nella sua varian- Shanghai. Tutto inizia sulle me tutto il resto, con Piao accu-
della chiesa cade in Coppie un ful- A diciotto anni, però, Ahmad te inquietamente fantastica. Del sponde nere come il fango del- sato di mille e più omicidi. Ma
mine, non si tratta, come scrisse- risolutamente sceglie, o crede di resto era stato già Melville, par- lo Huangpu a poca distanza ancor più agghiacciante è la fo-
ro quasi tutti i recensori, di un scegliere. Ha abbandonato gli stu- lando di Hawthorne, a dichiarare dal Bund, un tempo la strada tografia di un Paese che si dice
Dio irritato, ma di un Dio annoia- di, fa il camionista, e dopo la tra- che lo scrittore non offre rispo- più famosa d’Oriente: otto cor- pronto al vero Grande Salto in
to. A mio avviso, ancora una vol- gedia delle Torri Gemelle si schie- ste, ma soltanto domande. pi squartati, il viso massacra- avanti. Più che ai tempi di Mao.

Jonathan Carroll Racconti tra le fantasie proibite della mo- raccontare le vicende più in- trent’anni prima perché di
RUGGERO
BIANCHI
glie, che s’immagina (o forse credibili e paradossali con il colpo s’è messa a ricordare
Bizzarra ma azzecca- frequenta) un terzo incomo- tono dimesso e cattivante, e prova nostalgia del passa-
l’erotico, lo psicologico, il paradosso ta l’idea di scegliere per l’edi- do nel letto, rispetto al quale distaccato e partecipe, ironi- to; il cane riconoscente che
zione italiana del nuovo libro lui, non essendo più se stes- co e dolente di chi dà voce a annuncia al padrone l’Apo-

DI TALAMO di Jonathan Carroll il titolo


Tu e un quarto anziché, come
nell’originale, quello di un al-
so ma nemmeno l’altro, ri-
schia di essere il quarto o
magari soltanto la quarta
storie vere e riferisce fatti
realmente accaduti: la don-
na che in un momento di cri-
calisse; il professore univer-
sitario che si ritrova con la
sua esperienza di trentenne

IN LICANTROPO tro racconto, The Panic


Hand. Quest’ultimo, imper-
niato sulla figura di una
parte di questo aggroviglia-
to ménage.
si riporta in vita l’amico im-
maginario dell’infanzia, fa-
cendogli creare nel tempo li-
nei panni detestati di quan-
d’era al liceo.
Davvero perfidi i raccon-

IN DEMENZA splendida fanciulla timorosa


che, per imparare come com-
portarsi con gli uomini e con
LE VICENDE PIÙ INCREDIBILI
Una favola un po’ più scon-
tata delle altre, un po’ più
bero oggetti cult che poi
mette in vendita in negozi
esclusivi; il malato termina-
ti di questo anomalo autore
americano che ha scelto
Vienna come seconda pa-
il mondo, si crea una madre realistica persino, ma nume- le che diventa un raffinatis- tria. Racconti sconsolati e
affascinante della quale stu- rologicamente calzante per simo esperto di alta moda; consolatori insieme. Ti dico-
diare e imitare mosse e mos- un volume il cui racconto l’uomo destinato alla cecità no che tutto è provvisorio e
p Jonathan Carroll sette, incarna il classico mon- più lungo propone la vicen- che prima di perdere la vi- illusorio, che la vita è soltan-
p TU E UN QUARTO do carrolliano in cui s’intrec- da di un docente di lettera- sta fotografa i luoghi e i to un costrutto mentale, un
p tr. Lucia Olivieri ciano senza soluzione di con- tura cui un’anomala colf viaggi della sua anima; il gioco giocato da un dio sul-
p LAIN tinuità persone reali e simu- che frequenta i quartieri al- preziosissimo zoondel le cui l’orlo della demenza che sta
p pp. 283, €15,50
p RACCONTI
lacri, in uno spaziotempo flui- ti della città e fa le pulizie di iridi cangianti, accendendo- perdendo la memoria; per
Il libro raccoglie 19 «favole per do dove passato presente e casa per diletto rivela di es- si d’un giallo abbagliante, dirti subito dopo o subito
adulti» del visionario Carroll, futuro, memorie illusioni e sere un trentaseiesimo di svelano un affollato mondo prima o nello stesso momen-
americano di nascita, di casa a sogni sono indistinguibili. Dio, informandolo che un al- di licantropi; il dannato che to che, stando così le cose,
Vienna: tra i suoi titoli più noti Tu e un quarto è invece un tro trentaseiesimo è pro- si scopre costretto per anche la morte è un costrut-
«Mele bianche» (Fazi), «Il mare racconto oscillante tra l’ero- prio lui. l’eternità a rivedere senza to mentale e un gioco e che
di legno» e «Zuppa di vetro» (en- tico e lo psicologico nel quale Il marchio inconfondibile un attimo di respiro tutti i quindi l’avventura dell’uo-
trambi Lain). un marito si sforza con dub- di Carroll sta infatti nella film di Jane Fonda; la casa mo o di ogni uomo non avrà
bio successo di assecondare sua eccezionale abilità di che si trasforma com’era mai limite né fine.
NA

Storia Tuttolibri
SABATO 3 FEBBRAIO 2007
LA STAMPA VII

sto, a cui il curatore dell'edizione ita-


liana aggiunge essenziali annotazioni
ulteriori. Insomma, Vivanti assume IL LIBRO
un atteggiamento minimalista davan-
ti al testo e al suo autore, al quale non
cerca di rubare il proscenio. Anche la
Prefazione, ineccepibile, è di mole
contenuta e misurata nei toni.

UN ARISTOCRATICO UN PO’ CONSERVATORE


Raccogliendo l'invito implicito nella
pubblicazione, ossia a (ri)leggere Toc-
queville, chiediamoci che cosa un let-
tore odierno, senza specifiche compe-
tenze professionali, possa trovare in
quest'opera che si colloca nel cuore
dell'Ottocento. Un'apologia accorta
della democrazia: la difesa di una for- ALEXIS DE TOCQUEVILLE
ma politica che avanza irresistibile - La democrazia
secondo l'autore - «in tutto l'Occiden-
te cristiano», e alla quale è inutile op-
in America
porsi, così come non ha senso cercare a cura di Corrado Vivanti
trad. di Anna Vivanti Salmon
di promuoverla (un importante moni-
EINAUDI, pp. LIII-921, € 80
to a chi vuole esportarla con le bom-
be). Insomma, la democrazia è un pro- Si muove sulle tracce di Tocqueville
cesso da governare: con intelligenza, «American Vertigo» di Bernard-Henri
ma con cautela, cautela che diviene Lévy (Rizzoli, pp. 410, € 19): un viaggio
preoccupazione nella seconda parte (in auto, alla Kerouac) per raccontare
dell'opera, apparsa cinque anni dopo «il corpo e il volto della vera America
la prima, e che, con scorno dell'auto- d’oggi», senza stereotipi e senza
re, non riscosse il successo di quella. pregiudizi. Polemico e sarcastico è il
Si tratta quasi di due opere distinte, «Futuro dizionario d’America« (Isbn,
con una forte accentuazione conser- pp. 228, €23), le voci degli intellettuali
vatrice, nella cosiddetta «Seconda De- antiBush, da Auster a Vonnegut
George Washington, eletto primo presidente degli Stati Uniti d’America, giura alla Federal Hale di New York, 1789 mocrazia». D'altronde, la concezione
democratica di questo aristocratico
fu tutt'altro che lineare e coerente, la-
Alexis de Tocqueville Un pensatore più citato che letto, sciando ampio spazio a sprazzi con-
servatori non esenti da tratti reazio-
profondo sulla forma democratica -
potenzialità e rischi -, ma anche una
nari. perspicace lettura dell'american way
l’Ulivo gli dedica la sua Università, Einaudi ne ripropone Avrebbe anche tentato di portare
in politica le proprie competenze,
of life, o almeno di quel che di buono
essa offre: l'associazionismo (per
il «viaggio» in America, un capolavoro più che mai attuale Tocqueville, ma non fu un successo
quella esperienza. Giunse fino alla ca-
qualsiasi problema sorga nella vita as-
sociata, gli americani si associano per
rica di ministro degli Esteri, vesti nel- affrontarlo insieme); la sagace combi-

LA DEMOCRAZIA
le quali sostenne, o dovè giustificare, nazione di accentramento politico e
con le armi francesi la repressione decentramento amministrativo, la
sanguinosa della Repubblica Romana cui base è nello «sparpagliamento»
nel 1849, con la susseguente restaura- del potere, nato dalle prime forme di
zione del potere temporale di Pio IX: autorganizzazione dei coloni; i rappor-

SI GOVERNA,
un ben triste epilogo per un liberalde- ti tra poteri, in un difficile equilibrio,
mocratico, che confermava così nell' che mira a coniugare efficienza del si-
azione concreta i limiti della propria stema e libertà dei singoli; la funzione
concezione politica. essenziale di una stampa libera e au-
dace…

NON SI ESPORTA
IL PERICOLO DI NUOVI (PICCOLI) CESARI
Cionondimeno, da lui - e in particola- STUDIARLO, NON «USARLO»
re da alcune vivide pagine di quest' Una lezione, che però rimane, in defi-
opera - rimangono insegnamenti pro- nitiva, quella di un sistema politico (il
fondi, di stupefacente attualità, a co- regime democratico), più che quella
minciare dalla sua denuncia della «dit- di un'antropologia (gli americani). E
tatura della maggioranza» e del nuo- in tal senso, oggi, La democrazia in
vo, morbido, «dispotismo democrati- America non è già un repertorio per fi-
ANGELO Si sa, più un autore è citato, meno ne di un testo, specie se tradotto, co- co», dal cui cuore possono sempre lo o antiamericani; piuttosto, un pre-
D'ORSI
è letto; pochissimo è davvero cono- me è il caso di questo, da studiosi di sorgere nuovi (piccoli) Cesari. A diffe- zioso scrigno di insegnamenti per i
Qualche tempo fa Tocquevil- sciuto. Davanti alle non sempre cor- valore quali Giorgio Candeloro e Nico- renza di tanti pensatori, che costrui- fautori della democrazia, ma altresì
le fu definito «uno dei pensatori più ti- rette appropriazioni e ai discutibili la Matteucci. Insomma: perché una vano forme teoriche, eventualmente per i critici delle sue insufficienze, o
rati per la giacca» nel dibattito politi- utilizzi di questo autore, un'edizione nuova traduzione? (Con questa, se cercandone poi la corrispondenza nel- mistificazioni. Insomma, un insieme
co: da destra a sinistra, tutti coloro della sua opera capitale, La democra- non vado errato, siamo giunti alla la vita concreta delle istituzioni e del- di situazioni, istituzioni, tendenze,
che in qualche modo pretendono pa- zia in America (1835-1840), è benvenu- quinta versione integrale italiana dell' le nazioni, Tocqueville si fece studioso problemi e pericoli che vengono impli-
tenti di liberalismo, si richiamano al fi- ta. Ci ha pensato Einaudi, con la pre- opera). E, ancora: l'edizione di un clas- sul campo, recandosi negli Stati Uni- citamente additati come esemplari,
losofo, sociologo, storico e scienziato stigiosa collezione dei «Millenni», affi- sico, non impone come obbligatorio ti, per esaminare le istituzioni peni- nel bene e nel male, all'Europa dell'Ot-
politico normanno. Di pochi giorni or dando a un maestro di storiografia, un indice dei nomi, e, magari, un indi- tenziarie, in realtà per analizzare il tocento; ma assolutamente validi per
sono è l'inaugurazione dell'Università Corrado Vivanti, il delicato compito ce analitico? Quanto all'apparato di funzionamento della vita democrati- la nostra Europa, nonché per gli stes-
Libera di Bologna (Ulibo), intitolata della cura. Che risulta sobria e impec- note, nella sostanza, è composto da ca, in quel nuovo mondo, là dov'era si Usa, e una democrazia sempre più
appunto ad Alexis de Tocqueville, alla cabile. Ci si sarebbe forse aspettati frammenti dalle minute dell'Autore, più avanzata. Con minimalismo, egli flebile e malata. Non resta dunque al
presenza di una buona fetta dello sta- una nota al testo meno avara, specie messe a disposizione dalla prestigiosa scrisse a Stuart Mill: «L'America era recensore che rinviare a Tocqueville:
to maggiore ulivista, per l'occasione per quanto concerne le precedenti edizione francese nella «Pléiade» di soltanto il mio quadro; il soggetto era reiterando l'invito a leggerlo, prima di
diventato ulibista. Tutti tocquevillia- edizioni: operazione, del resto, neces- Gallimard. Si tratta di materiali assai la democrazia». In realtà, l'opera non farne tanto disinvolto uso (e abuso)
ni, dunque? saria, quando si offre la nuova versio- utili a una piena comprensione del te- risulta soltanto uno studio originale e nel dibattito pubblico.

Le origini di un mito Gli italiani si e denti bianchi su carta pati- Giacosa che, nel corso di un loro pelle si conosceva la pig-
GIORGIO
BOATTI
nata/ L'America era il mondo viaggio negli Usa, registra con mentazione del sole per gli eser-
Gli emigrati italiani im- sognante e misterioso di Paperi- qualche sgomento la «macchi- cizi nel campo da giochi». Un ot-
sedotti dallo stile «made in Usa» maginano il Mondo Nuovo, do- no...»), viene da lontano. Anzi, si nosa impazienza» americana, timo giornalista come Dario Pa-
ve contano di rifarsi una vita, delinea nei suoi aspetti più rile- dove un'eccezionale potenza pa, che viaggia a lungo negli

VIENE DALL’800 ben prima di metterci fisica-


mente piede. Come spiega il bel
libro di Claudia Dall'Osso, Vo-
vanti, quando le immagini del
modello americano non sono
ancora giunte nelle nostre città,
tecnica si intreccia, almeno se-
condo il librettista di Madame
Butterfly, con «un'America mi-
Stati Uniti, crede di riconosce-
re in queste donne, che «hanno
il furore dell'ubiquità, del movi-

IL NOSTRO SOGNO glia d'America, lo vedono decen-


ni prima che il «mito america-
no» raggiunga strati così ampi
né attraverso il poderoso impat-
to della tv né per mezzo dell'af-
fascinante affresco del Nuovo
lionaria, brutale e incompiuta».
Giacosa, da uomo abituato al
palcoscenico, è attento ai com-
mento perpetuo», uno degli
aspetti caratteristici dell'ameri-
canismo, vale a dire il moto sen-

STELLE E STRISCE della popolazione da provoca-


re, nel 1954, la geniale satira di
Steno con Un americano a Ro-
Mondo offerto da Hollywood.
Quello che emerge da Voglia
d'America è l'insospettata «rico-
portamenti minuti, al differen-
ziarsi dei gesti quotidiani: ad
esempio è colpito dal modo velo-
za sosta che annulla nelle me-
tropoli le differenze tra giorno e
notte e vede a New York, «capi-
ma: il film in cui adattò la ma- gnizione» giornalistica e lettera- ce di bere degli americani: «Es- tale delle macchine a vapore»,
schera di Alberto Sordi alla ria italiana che investe, sin si non bevono, tracannano». treni e battelli di ogni sorta che
sguaiata e ingenua mimetizza- dall'’800, la terra americana. «corrono instancabilmente e
p Claudia Dall'Osso zione di un trasteverino a stelle La costruzione e la comunica- I MUSCOLI DELLE RAGAZZE appena arrivati già li vedete ri-
p VOGLIA D'AMERICA e strisce che rimpiange di non zioni degli stereotipi più comu- Un altro piemontese, lo scien- partire». Per i futuristi che, co-
Il mito americano in Italia essere nato a Kansas City. ni concernenti la vita oltre Oce- ziato Angelo Mosso, in uno me il pittore Athos Casarini,
tra Otto e Novecento Il «sogno d'America», quello ano, spesso ancora oggi diffusi, scritto sulla Nuova Antologia sbarcano in America è la rottu-
p DONZELLI
p pp. 137, €19,90
che ancora nel 1978, in una can- trova radici nelle «impressioni» del marzo 1902 parla delle ra- ra radicale «con l'insoddisfazio-
A proposito di filo e antiamerica- zone di Francesco Guccini, vie- fissate per il pubblico più sem- gazze americane, che pare aver ne letargica delle città italia-
nismo, mentre c’è chi invoca bar- ne collocato nel suo sorgere agli plice nelle tavole della Domeni- bene osservato durante la sua na»: lì si è avvolti da quel sogno
riere all’imperialismo cinemato- anni del crollo del fascismo e ca del Corriere, ma anche in libri missione oltre Oceano: «Già nel americano, turbinio di velocità
grafico, varrebbe la pena recupe- dell'arrivo delle ben approvvi- di viaggio realizzati da una pat- camminare - scrive l’autore di e movimento, che per Marinetti
rare «I comunisti italiani tra Hol- gionate armate americane («L' tuglia di intellettuali che vanno classici sulla fatica e sulla paura «è centomila volte più interes-
lywood e Mosca» di Stephen Gun- America era allora, per me, i per la maggiore a cavallo tra i - lasciavano comprendere la for- sante della psicologia dell'uo-
dle (Giunti, 1995) G.I. di Roosevelt, la Quinta ar- due secoli. Tra questi il comme- za dei muscoli, resi più solidi mo». Provare per credere.
mata/ L'America era Life, sorri- diografo e scrittore Giuseppe dell'esercizio continuo... nella gboatti@venus.it
NA

Suoni e immagini Tuttolibri


SABATO 3 FEBBRAIO 2007
VIII LA STAMPA

Grande Opera Una monumentale Tra storia ed estetica, Bas-


so privilegia senza dubbio la
prima, e fornisce al lettore non
mappa storica di Alberto Basso tanto una descrizione degli stili
e delle caratteristiche formali

TE DEUM
ed espressive delle singole ope-
re, quanto una ricca serie di da-
ti esterni, storici, sociali, politi-
ci, artistici, culturali in cui in-

PER
quadrare i capolavori che han-
no fatto la storia della musica e
che vengono additati all'atten-
zione del lettore con descrizio-

LA MUSICA
ni sommarie e un'aggettivazio-
ne non di rado generica. Ma,
evidentemente, non è tanto
l'opera in sé , come entità este-
tica, che interessa Alberto Bas-
so, quanto l'opera intesa come Una scena dall’opera «Boris Godunov» di Modest Musorgskij, su libretto tratto da Puskin
documento storico per rico-
Bach struire, con ricchezza di docu-
e la musica
barocca
mentazione, i vari periodi della
civiltà musicale dell'Occidente. Biografia Una somma arte Balakirev, da Stasov, dal
conte Kutuzov; ma era sem-
sono al centro Questo fornisce al lettore e allo pre pronto a difendere le sue
degli studi studioso una mappa sicura per pianistica, un aspetto da dandy idee, che comunque nessuno
di Alberto orientarsi nella storia musicale gli faceva cambiare: incredi-

MUSORGSKIJ
Basso europea, e proseguire in pro- bile la testardaggine nel ri-
fondità le sue ricerche: basti os- fiutare quell'invito di Liszt a
servare la complessità degli in- Weimar che avrebbe potuto
dici, la ricchezza della cronolo- cambiare la sua vita. L'altra

CHE GRAN
gia che occupa tutto il quinto dimensione che emerge è
volume, la chiarezza delle tavo- l'intelligenza, la lucidità dei
le sinottiche, l'apparato biblio- suoi giudizi sulla musica; e
grafico che, alla fine del volume infine la bontà dell'indole,

TESTARDO
terzo, occupa ben centoventi non separata da una punta
pagine. di quella pigrizia che la
L'interesse più propriamen- Emerson avvicina, come
te critico della trattazione si ac- tratto comune dell'anima
centua nel quarto volume, in russa, alla fatalistica inerzia
cui il capitolo sul Primo Nove- dell'Oblomov di Gonciarov;
cento è affidato a Carlo Benzi e certo, solitudine, bohème,
sui personaggi che vi compaio- Stefano Leoni, quello sul Secon- con la traduzione italiana di povertà e alcolismo non
no. Basso considera il suo do Novecento allo stesso Leoni questa Vita di Musorgskij, mancano, ma assumono al-
DEUMM un grande contenito- e ad Andrea Lanza, mentre opera di Caryl Emerson, illu- tro peso fra i tanti aspetti di-
re, una specie di complesso ar- Maurizio Franco e Franco Fab- stre slavista, studiosa di Ba- versi, la nitidezza dei suoi
chitettonico cui si aggiunge ora bri trattano, rispettivamente, il tchin, autrice di vari saggi appunti di lavoro, la somma
una nuova ala: i quattro volumi Jazz e la Popular music. Spe- fra cui una monografia sul arte pianistica, persino il
di Storia della Musica dedicati cialmente le parti di Lanza e di Boris Godunov. Nessun cam- suo raffinato aspetto da
alla civiltà occidentale, più un Franco entrano con finezza nel po della storia della musica «dandy».
volume di Cronologia Musicale, merito di una storia delle forme ha conosciuto negli ultimi Fra le pagine più vive del
sempre pubblicati dalla Utet. e dello stile, attraverso osserva- decenni un rinnovamento libro è la ricostruzione della
La differenza, rispetto alle ini- zioni critiche che permettono tanto radicale come quello grande stagione creativa
ziative precedenti, consiste nel della musica russa dell'Otto-

p Alberto Basso
fatto che, mentre prima Basso
assumeva un ruolo quasi esclu-
Un lungo, documentato p Caryl Emerson
cento, merito sopra tutto
delle ricerche di Richard Ta-
Fra le pagine più vive
p STORIA DELLA MUSICA sivamente direttivo di coordi- viaggio, dall’antichità p VITA DI MUSORGSKIJ ruskin i cui frutti si vedono la ricostruzione della
p UTET, 5 volumi, pp. 3000
L’opera è venduta nel circui-
nazione dei vari contributi affi- (ebrei, greci, latini) p
p
EDT
pp.159, €15
anche in quest'opera della stagione 1869-74,
dati a studiosi diversi, qui pren- Emerson: una maneggevole
to rateale. In libreria è dispo-
de il toro per le corna e affronta al Novecento (compresi Una biografia del musicista
e aggiornata biografia che quella che approda
nibile il cofanetto dei primi 3 russo (1839 - 1881) autore
vol. redatti da Basso, a 56 € lui stesso la stesura dei primi jazz e Popular music) del «Boris Godunov» inserisce la personalità del al «Boris Godunov»
tre volumi che riguardano la musicista nella vita russa
storia della musica compresa di ricostruire la vicenda della circostante, facendo molto 1869-'74, quella che approda
tra l'antichità e la fine dell'Otto- musica contemporanea, e quel- spazio alle testimonianze di- al Boris Godunov: dove si con-
PAOLO cento. Questo garantisce alla la del jazz, con un'efficace sinte- GIORGIO rette (di Musorgskij e dei ferma che malgrado l'idoleg-
GALLARATI PESTELLI
trattazione unità ed omogenei- si della complessità e varietà suoi amici) con inquadra- giamento dell'uomo «rus-
Alberto Basso è uno tà di impostazione. dei fenomeni. In complesso, Per conoscere Mo- mento e discussione delle so», dal contadino al sovra-
straordinario motore di ini- Il lavoro di Basso, studioso quindi, pur nella inevitabile alti- dest Musorgskij il lettore composizioni principali. no, dall'intrigante all'ideali-
ziative editoriali nel campo prolifico di cui si ricorda , tra metria qualitativa che caratte- italiano, oltre al ritratto cri- Invece dell'immagine tra- sta, Musorgskij è affatto
della musicologia. A lui si de- l'altro, un monumentale stu- rizza le varie parti di un proget- tico di Mario Bortolotto nel dizionale del genio bizzarro estraneo alla nozione illumi-
ve l'ideazione del DEUMM, dio su Bach, un volume sulla to di queste dimensioni, la nuo- suo Est dell'Oriente (Adel- e irregolare, fissato in un fa- nistica di progresso politico;
Dizionario Enciclopedico Uni- musica massonica e la storia va Storia della Musica-Utet of- phi, 1999), poteva già conta- moso ritratto di Il'ja Repin, il popolo, un po' come il mito
versale della Musica e dei Musi- del Teatro Regio di Torino, fre uno strumento efficace di re su Musica e verità a cura l'uomo che ci viene incontro per Wagner, era per lui la
cisti, uscito presso la Utet in comprende, quindi, più di conoscenza e di riflessione e di Fedele d'Amico (Il Sag- da queste pagine è assai più cornice, il pretesto per inda-
dodici volumi, tra il 1983 e il 1600 pagine. La trattazione co- una visione panoramica utile giatore, 1981), contenente complesso: Musorgskij si gare l'uomo e la sua sostan-
1988, e quella del dizionario in mincia dalla musica del popo- per lo studioso che, applicando- l'epistolario del composito- sottovalutava, ma con im- za morale: con una intensità
tre volumi dedicato a I titoli e lo ebraico, passa a quella dei si a campi ristretti di ricerca, re come fu pubblicato nel pennate di orgoglio, febbrili che ha fatto apparire Musor-
i personaggi che fornisce infor- greci, etruschi, latini e bizanti- desideri mantenere chiara quel- 1932 da Andrej N. Rimskij- momenti di fiducia in se stes- gskij, a uno storico della let-
mazioni su opere recanti un ni per giungere al medioevo e la visione generale della storia Korsakov, figlio di Nikolaj. so; per tanti aspetti, intellet- teratura come il Mirskij, «il
titolo e appartenenti ai generi risalire sino alle soglie della che dà senso e prospettiva al L'EDT aggiunge ora un tuali e pratici, dipendeva dai più grande poeta tragico rus-
musicali più diversi, nonché modernità. singolo fenomeno artistico. nuovo titolo importante suoi amici più influenti, da so della sua epoca».

Rossellini La storia del film intorno Aldo Fabrizi, Sergio Amidei, Fe- Venturini, che anticipò non po- nologia e degli stessi documen-
GIANNI
RONDOLINO
derico Fellini, Ubaldo Arata. chi capitali e rilevò in corso ti riprodotti, ci consente di ri-
Tutto cominciò il 12 set- Ma intanto il progetto si anda- d'opera la produzione, a cui si percorrere una storia davvero
al prete ucciso perché antifascista tembre 1944, quando la Compa- va progressivamente modifi- deve di fatto la riuscita finale avvincente come un romanzo:
gnia Italiana SuperFilm Nettu- cando sino a giungere a un film dell'operazione. in cui personaggi e ambienti,

COME ROMA nia, sotto la guida della contes-


sa Carla Politi, comprò da Al-
berto Consiglio i diritti d'autore
ambientato nella Roma occupa-
ta dai tedeschi, tutto costruito
attorno alla figura di don Pap-
Di questa storia per molti
versi affascinante, che riflette
la situazione economica e socia-
fatti e accadimenti, intoppi e in-
tralci, vengono a comporre un
testo sfaccettato e spesso coin-

SUL SET DIVENTO’ del soggetto cinematografico


La disfatta di Satana, che si ispi-
rava al sacrificio di don Pietro
pagallo, o meglio di un prete uc-
ciso per la sua attività antifasci-
sta, che si ispirava più ancora
le dell'Italia ancora in guerra,
con Roma appena liberata, e so-
prattutto la quasi impossibilità
volgente. Che si intreccia, qua-
si a commento a piè di pagina,
con le due sceneggiature del

CITTA’ APERTA Pappagallo, arrestato dai tede-


schi il 29 gennaio 1944 e trucida-
to alle Fosse Ardeatine il 24
alla figura di don Giuseppe Mo-
rosini, anch'egli arrestato e fuci-
lato il 3 aprile 1944 al Forte Bra-
di riprendere una produzione
cinematografica regolare, mol-
to si sapeva, ma molto ancora
film qui pubblicate, quella origi-
nale, andata misteriosamente
perduta e ricostruita paziente-
marzo. Il contratto prevedeva vetta. Sicché, quando finalmen- era da scoprire, per la mancan- mente e avventurosamente da
che il film fosse diretto da Ro- te le riprese cominciarono, fra za di documenti o di testimo- Roncoroni e quella desunta dal
berto Rossellini. Dal canto loro non poche difficoltà finanziarie nianze attendibili. film stesso, cioè ricavata dall'
p Stefano Roncoroni Ivo Perilli e Rossellini cedette- e organizzative, nella notte fra attenta visione e analisi di ogni
p LA STORIA ro il 18 settembre alla medesi- il 17 e il 18 gennaio 1945 in via de- TRENT’ANNI DI RICERCHE fotogramma.
DI «ROMA CITTÀ APERTA» ma Nettunia il loro soggetto dal gli Avignonesi a Roma, il film, Ora il libro di Stefano Roncoro- Ne risulta una lettura anch'
p CINETECA titolo provvisorio Domani, anch' dal titolo provvisorio di Storia ni, frutto di oltre trent'anni di essa di grande interesse, forse
DI BOLOGNA-LE MANI
p pp. 480, €38
esso per la regia di Rossellini. di ieri, diventato poi Città aper- ricerche, anch'esso, come il più per gli studiosi che per il
p SAGGIO Due argomenti d'ambiente bel- ta e infine Roma città aperta, ri- film di Rossellini, giunto al ter- grande pubblico, ma indispen-
E’ in libreria anche «In viaggio lico che sarebbero confluiti, co- sultò alquanto diverso dal pro- mine attraverso una serie di dif- sabile per cogliere dall'interno
con Rossellini», saggi di Adriano me due episodi separati, in un getto originale. E fu un'espe- ficoltà e contrattempi, ce ne of- la struttura di Roma città aperta
Aprà (Falsopiano, pp. 256, €15). unico film da realizzarsi tra la fi- rienza straordinaria, che durò fre la ricostruzione con tale do- e soprattutto le varianti appor-
La Utet ha riproposto la biogra- ne del 1944 e l'inizio del 1945. sino ai primi di giugno, con in- vizia di documenti da poterla tate in corso di lavorazione (fra
fia scritta nel 1989 da Rondolino La Nettunia cominciò a met- terruzioni e riprese, con l'inter- considerare definitiva. E la let- cui il finale con l'uccisione di
(«Rossellini», pp. 452, €19,50). tere sotto contratto sceneggia- vento di un altro produttore, il tura dell'ampia introduzione, don Pietro, modificato per l'in-
tori, tecnici e attori, fra i quali commerciante di stoffe Aldo unitamente a quella della cro- tervento della censura).
NA

Società Tuttolibri
SABATO 3 FEBBRAIO 2007
LA STAMPA IX

I TITOLI

PAOLA CARIDI
Arabi invisibili
prefazione di 'Ala al-Aswani
FELTRINELLI, pp.174, €14

MONICA MASSARI
Islamofobia
prefazione di Renate Siebert
LATERZA, pp. 150, €10

FRANCESCA PACI
Islam e violenza
prefazione di Gianni Riotta
LATERZA, pp. 174, €10

Sempre più numerosi sono tra noi gli «arabi invisibili»: perché ancora troppo spesso vengono guardati (o si fanno guardare) con la lente del pregiudizio

Arabi e Islam Tre ricerche sul campo indagano sostituire la parola musulmano con il
termine ebreo in una serie di dichiara-
raltro complesso, è il volume Islam e
violenza della giornalista Francesca
zioni sull'Islam. La nuova versione di Paci. Esperta di fenomeni migratori
fra stereotipi e fobie, pregiudizi e intolleranza quelle medesime frasi sarebbe a dir
poco impronunziabile».
per La Stampa, l'autrice parte dall'isla-
mofobia precisando, con il senso criti-

SOTTO IL VELO
Massari osserva poi come nell'isla- co che la contraddistingue, che «la ten-
mofobia «ritroviamo, sotto sembian- tazione di fare qualche sconto all'
ze parzialmente diverse, i medesimi Islam è più diffusa tra gli italiani che
meccanismi psicologici e le stesse tra gli immigrati».
prassi sociali che conducono ad una «Una particolarità - spiega - che

IDEE DA SCOPRIRE
discriminazione di particolari gruppi emerge nei dibattiti sulla condizione
di persone a causa di presunte carat- della donna musulmana, quando l'at-
teristiche immutabili: cultura e reli- tenzione delle femministe italiane alla
gione si prestano a divenire una sorta specificità di ogni cultura prevale un
di categoria ontologica sostitutiva del- po' contraddittoriamente sull'indigna-
la razza». Massari paragona l'idea fisi- zione per i diritti universali violati».
ca e simbolica di ghetto all'esclusione L'autrice dà poi la parola ai musulma-
«dei musulmani (come ieri gli ebrei) ni italiani sulla questione della donna
dalla vita sociale ed economica delle al di là del velo, il conflitto delle identi-
FARIAN una visita in Italia e quindi il confronto re tavolo quando accanto a lei si era nostre società, spingendoli a rinchiu- tà, la percezione d'Israele, la nozione
SABAHI
con i nostri valori. La muftí egiziana seduto l'ebreo italiano Bruno Segre. dersi all'interno della propria comuni- di umma in sostituzione allo Stato, per
Intellettuali che fanno cultu- Souad Salah, per esempio, è preside Insomma, non tutti gli arabi sono ter- tà di riferimento». concludere sulla figura di Osama bin
ra tra le maglie della censura e attivi- del collegio femminile dell'università roristi ma, a proposito di tolleranza e Laden.
sti che fanno opposizione nonostante teologica del Cairo. È una giurista di di condivisione di valori comuni, gli TRA PAURE E SOSPETTI Di facile lettura, questi tre volumi
le costrizioni dei regimi. Ma anche lungo corso ed è autorizzata ad espri- standard dei religiosi egiziani, in alcu- Gli esempi non mancano. Le inchieste sono frutto della ricerca sul campo di
studenti, professionisti, blogger, fu- mere quei pareri noti con il nome di fa- ni casi, ancora lontani da quelli occi- dei centri europei di ricerca sul razzi- giovani donne che, a differenza di illu-
mettisti, registi, cantanti, atleti e in- twa. Gli egiziani la conoscono bene dentali. Soprattutto quando ci si con- smo dimostrano come, a parità di tito- stri colleghi e docenti, hanno scritto
segnanti. Sono loro i protagonisti del perché conduce una trasmissione ra- fronta con le minoranze religiose e in li, i musulmani abbiano maggiori diffi- dopo avere condotto una lunga ricerca
saggio Arabi invisibili di Paola Caridi. diofonica sull'emittente coranica e particolare con quella ebraica. coltà a trovare lavoro. Ed evidenziano e offrono quindi ai lettori materiale ine-
Residente dapprima al Cairo e ora a uno spettacolo televisivo su un canale Il legame tra Islam ed Ebraismo quanti siano i problemi per le donne dito. Una sola nota di biasimo va ai lo-
Gerusalemme, la giornalista italiana satellitare. non è da sottovalutare, soprattutto al- velate, siano esse nate nell'Islam o con- ro editori. Nel saggio di Caridi, pubbli-
dà voce agli arabi che non conoscia- la luce della crescente islamofobia, vertite: non trovano impiego perché cato da Feltrinelli, manca l'indice dei
mo. A quelli che non sono terroristi. COM’È DIFFICILE ESSERE LIBERALI considerata dalla sociologa Monica indossano il foulard ma, al tempo stes- nomi, indispensabile per rintracciare i
Persone normali, innervosite dagli Poiché ritiene che le mutilazioni geni- Massari una «forma di nuovo razzi- so, sono criticate proprio perché arre- tanti personaggi che animano le pagi-
stereotipi che l'Occidente ha di loro. tali femminili debbano essere vietate smo e non di semplice intolleranza re- trate. Come se l'emancipazione non ne di questo libro informato e curioso.
Perché il mondo arabo è molto più e reputa non obbligatorio il niqab (il ligiosa». Nel saggio Islamofobia Mas- passasse attraverso l'indipendenza In Islamofobia Laterza cade invece in
complesso di come lo immaginiamo. velo integrale che lascia intravedere sari spiega che, «mentre la condanna economica! un luogo comune mettendo in coperti-
Non tutti gli arabi intervistati da solo gli occhi), per gli standard egizia- generale nei confronti dell'antisemiti- Durante la lettura del saggio di Mo- na una donna con il niqab tipico del
Paola Caridi sono però liberali. Ac- ni Souad Salah è considerata liberale. smo è condivisa in maniera pressoché nica Massari emergono alcuni quesiti: Golfo, confuso nella didascalia con il
corgersene non è sempre facile, an- Un paio di mesi fa, in un incontro or- unanime, l'islamofobia gode di una perché abbiamo paura dell'Islam? E burqa della tradizione afgana. La foto-
che per la reporter che ha deciso di ganizzato dall'Università di Lecce cui certa dose di tolleranza». A coloro su quali punti i musulmani italiani de- grafia è stata scattata a Milano, ma in
vivere in Medio Oriente. Il banco di hanno partecipato numerosi studiosi che dubitassero di questa tesi, suffra- vono fare chiarezza per fugare i so- Italia le musulmane che decidono di in-
prova, per verificare se un personag- provenienti da Paesi diversi, la muftí gata da numerose interviste in vari spetti ed evitare l'islamofobia? A soddi- dossare il velo integrale sono un'esi-
gio è integralista o meno, può essere egiziana non ha però esitato a cambia- Paesi europei, l'autrice propone «di sfare queste curiosità, su un tema pe- gua minoranza.

L
ele Luzzati aveva un venta bambini beati. Lele sa-
dono raro. Più che peva sempre districarsi nell'
un dono, era una vir- arruffato pagliaio dei nostri TERRE PROMESSE
tù coltivata con sere- guai, ne tirava fuori l'ago del- ELENA
na pazienza lungo ot- la spensieratezza, di quell'al- LOEWENTHAL
tantacinque anni di vita. legria senza capo né coda che

I COLORI DI LELE,
Questa virtù è una vitamina è in fondo il bello della vita.
provvidenziale per tutti i Tutti i suoi personaggi so-
sentimenti, rende l'amore no così - cose leggere e vagan-

SEMI D’ ALLEGRIA
una cosa speciale e l'amici- ti, come direbbe Saba: Pulci-
zia qualcosa che non si di- nella e la Gazza Ladra, Chi-
mentica più: sta nello scova- chibio e Orlando Furioso, il
re sempre il lato felice degli piccolo Mosé che naviga sulle
altri. Annidato magari sot- acque del Nilo, Pinocchio, il
to strati di adipe malmosto- Visconte Dimezzato. Alcuni Ricordo di Luzzati, l’illustratore che ha saputo portare il sorriso
so, dietro cuori depressi, fra loro si trovano nella rasse- sui palcoscenici della vita e della letteratura con le sue figure
dentro il fiele di un fegato gna Emanuele Luzzati illustra- leggere e vaganti, dalla Bibbia ad Ariosto, da Pinocchio a Calvino
amaro: ma Lele Luzzati era tore pubblicata qualche tem-
capace di riconoscere il se- po fa da Tormena Edizioni
me dell'allegria anche nei (Genova). Ma questo è soltan- razione ma soprattutto come zialità, Lele era davvero un editore) a un umile stagno, in- a Giona nella pancia della ba-
luoghi più impensati. E lo to un piccolo, minuscolo as- una compagna di divertimen- cittadino del mondo. Si trova- sieme alle Filastrane di Anna lena: quanto si sentiva a casa
portava allo scoperto, strap- saggio del suo campionario to, lo divertiva. E anche que- va bene ovunque, su tutti o Lavatelli (sempre per Interli- Lele fra quelle pagine. E nel-
pando un sorriso, una risa- di figure, volti, danze. Perché sta curiosa stanzialità di quasi i palcoscenici della vita. nea), che sono poi filastroc- la stalla della Natività di
ta liberatoria, una nostalgia lui si divertiva a disegnare, e ebreo errante che, per uno Dall'epica ariostesca (fra le che di (per?) rane. quel suo presepe così dolce.
sopita. i suoi personaggi si divertiva- scherzo gentile del destino, sue ultime cose pubblicate un Per non parlare della Bib- E dentro le sinagoghe, insie-
Davanti ai suoi colori, al- no ad esistere: che magnifico abitava da sempre nella stes- Orlando innamorato, per In- bia - da Adamo ed Eva che me a i suoi innumerevoli rab-
le bocche spalancate o bef- connubio. sa casa, lo divertiva e lo ispi- terlinea edizioni) al teatro quasi se la ridono sotto i baf- bini. A tutti loro e a chi scri-
farde dei suoi personaggi, Anche il fatto di vivere da rava al tempo stesso. Perché più celebre del mondo (Luzza- fi a Salomone dongiovanni, a ve qui con un groppo pianta-
agli intrecci di materiali di- sempre a Genova, di sentire in fondo, malgrado questa ti alla Scala, a cura di Vittoria Rut che languida contempla to in gola, mancherà tanto.
versi posati sulla tela, si ridi- la città come una fonte d'ispi- sua placida, sorridente stan- Crespi Morbio, Allemandi i piedi scoperti del suo Boaz, Tantissimo.
NA

Arte Tuttolibri
SABATO 3 FEBBRAIO 2007
X LA STAMPA

narsi, frequentano, in molti, l'Ecole viene presentata a New York la prima


des Beaux-Arts, «a quei tempi la scuo- mostra di Monet. E' un evento emble-
la d'arte più prestigiosa del mondo oc- matico. Gli impressionisti e i postim- IL LIBRO
cidentale». Qui il maestro indiscusso è pressionisti rapidamente conquistano
Jean-Léon Gérôme. Tra i suoi allievi il mercato statunitense, grazie al lavo-
c'è Thomas Eakins (Filadelfia ro di mercanti influenti come Durand-
1844-1916) che scrive a casa entusiasta Ruel. Non meno importante è il ruolo
«Gérôme ha fatto un ritratto di Dante, della Little Galleries of the Photo Se-
nessun altro avrebbe potuto farlo co- cession, aperta nel 1905 dal fotografo
sì». Così scopriamo che gli artisti pro- Alfred Stieglitz al numero 291 della
venienti dagli Usa non ammirano tan- Quinta Avenue, e per questo diventata
to gli impressionisti e i postimpressio- per antonomasia la 291. Qui vengono
nisti, bensì i pittori francesi accademi- presentate opere di Matisse, Toulouse
ci allora più in auge, come Gérôme, «l' Lautrec, Rousseau, Picabia e Picasso.
inenarrabile Couture» e Cabanel. Inol- Tra fine '800 e inizio '900 i pittori fran-
tre gli statunitensi partecipano con cesi vengono acquistati in massa dai
passione al costituirsi delle tante colo- tanti, nuovi, facoltosi collezionisti sta- ANNIE COHEN-SOLAL
nie di artisti sorte a Barbizon, Giver- tunitensi, descritti nella terza parte Americani per sempre
ny, Pont Aven, lontano dalla città, in del volume dedicata ai «filantropi per
mezzo alla natura, per dipingere en tutti i gusti». Sono imprenditori come
I pittori di un mondo
Jackson Pollock dipinge nel suo studio, 1947 plein air. Tutti poi sperano d'esporre Carnegie, magnate dell'acciaio, nuovo. Parigi 1867 -
nei Salon, ma quasi sempre vengono Rockfeller del petrolio, Guggenheim New York 1948
«respinti» e «il verdetto piomba come del rame, Duke del tabacco, Frick del JOHAN & LEVI editore, pp. 500, € 31

Dal 1867 al 1948 Verso un’identità una mannaia». carbone, Corcoran, Mellon e Morgan
dell'alta finanza.
trad. di Manuela Bertone
progetto grafico di Paola Lenarduzzi
Altro avvenimento importante per
che rifulgerà nell’Action Painting TRA LE ARTISTE, MARY CASSAT
Molte sono anche le artiste giunte da-
gli Usa a Parigi, e tra loro la più rinoma-
la diffusione dell'arte francese (ed eu-
ropea) negli Usa è la mostra dell'Ar-
L’autrice, algerina di nascita, è
sociologa dell’arte a Parigi
ta è Mary Cassat. Le giovani america- mory Show che si apre a New York il

QUANDO PARIGI ne rimangano però negativamente col-


pite dagli atteggiamenti antifemmini-
sti dei francesi e dalla volgarità dei
17 febbraio del 1913. In quell'occasione
vengono esposte 1300 opere, un terzo
delle quali proveniente dall'Europa: turo marito, Max Ernst, e fonda la gal-

SGREZZAVA «colleghi» che incontrano ai corsi di


pittura. «Non consiglierei a nessuna ra-
gazza di buona famiglia di venire qui,
Cezanne, Gauguin, Van Gogh, Kandin-
skij, Picasso, Derain, Braque, Matis-
se. Così l'arte contemporanea (di allo-
leria Art of this Century, dove presen-
ta tanti cubisti francesi, gli astrattisti e
i surrealisti.

I PITTORI D’AMERICA questi francesi sono spudorati», scrive


Alice Kellog ai genitori nel 1888. Il sag-
gio della Cohen-Solal, riferisce con am-
ra) diventa di gran moda e grazie al
mecenatismo di tanti privati nascono
anche i primi musei pubblici. Nel 1895
Anno dopo anno, lentamente, ma
in modo inarrestabile, New York pren-
de il posto di Parigi diventando il cen-
pi riscontri documentari e bibliografi- Carnegie dona un museo alla sua cit- tro del mercato e del sistema dell'arte,
ci, di questi dati socio-antropologici, tà: l'Art Institute di Pittsburgh. Nel e anche i «pittori americani» trovano
GUIDO XIX secolo e la prima metà del XX. senza quasi mai entrare nel merito del- 1929 viene fondato Museum of Mo- una propria autonomia e identità, defi-
CURTO
Il racconto prende l'avvio dal pri- le scelte stilistiche e iconologiche. dern Art di New York, subito ribattez- nitivamente sanzionata dal successo
Americani per sempre. I pittori mo luglio 1867, quando s'inaugura Nella seconda delle tre parti del li- zato MoMA. dell'Action Painting. In particolare di
di un mondo nuovo. Parigi 1867 - New l'Esposizione Internazionale di Parigi bro viene indagato il periodo tra 1870 Jackson Pollock, invitato alla Bienna-
York 1948. Può trarre in inganno il ti- e dove i più affermati paesaggisti sta- e il 1913, durante il quale molti statuni- LA DANZA DI POLLOCK le di Venezia nel 1948. Con «la danza
tolo del documentatissimo e appas- tunitensi espongono tele vastissime, tensi riprendono la via di casa e avvie- Subito dopo le opere, anche gli artisti eroica di Jackson Pollock» il libro si
sionato saggio che la sociologa dell' affollate di cascate maestose, alberi se- ne il «ritorno dei figlioli prodighi». Tra francesi arrivano negli States. Come conclude. Per apprezzare in chiave
arte Annie Cohen-Solal aveva pubbli- colari e orizzonti smisurati, convinti di quanti rientrano in patria ci sono Tho- tanti altri intellettuali europei, pur- storico-artistica le molteplici, puntua-
cato nel 2000 a Parigi (da Gallimard), meritare elogi, premi, medaglie; inve- mas Eakins e Julian Weir. Quest'ulti- troppo molti giungono per sfuggire le li notizie di taglio storico-sociale ritro-
ora tradotto in italiano da Johan & ce la critica francese li stronca con mo, dopo quattro anni trascorsi a Pari- persecuzioni antiebraiche scatenate vate e narrate in modo analitico dalla
Levi Editore. Nel libro, infatti, non si frecciate sarcastiche perché la loro gi, torna a New York «soddisfatto dell' dai nazisti e per evitare gli orrori della Cohen-Solan, bisognerebbe leggere
parla solo di artisti «americani», ma pittura «giovane e grezza, in mezzo al- esperienza francese» nel 1877. Pro- Seconda Guerra Mondiale. Tra gli al- anche il saggio di Barbara Rose, Ame-
anche e diffusamente di quelli france- le nostre vecchie culture fa l'effetto di prio in quell'anno nasce la Saa Society tri, nel 1942 arrivano i surrealisti Bre- rican Art Since 1900, uscito negli Usa
si e in genere, degli ambivalenti rap- un gigante sperduto in una sala da bal- of American Artists, che nel 1878 inau- ton e Duchamp che insieme fanno una nel 1967 e tradotto in italiano dalla Eri
porti culturali che uniscono, e divido- lo». Dopo quella cocente umiliazione gura la prima collettiva dei soci. mostra memorabile a Madison Ave- Edizioni Rai nel 1970: un libro ormai
no, Francia e Stati Uniti in quei fatidi- decine e decine di pittori partono da Ma anche molte opere di artisti nue. Lo stesso anno anche Peggy Gug- introvabile, che meriterebbe d'essere
ci cent'anni compresi tra la fine del New York e vanno a Parigi per aggior- francesi arrivano negli Usa e nel 1891 genheim arriva a New York col suo fu- ripubblicato.

NEWTON COMPTON EDITORI


E V I D E N Z I A P E R T E Q U A T T R O G R A N D I S U C C E S S I

SOPHIA MCDOUGALL MICHAEL BYRNES DAVID GIBBINS BILL NAPIER


Romanitas Il vangelo dei Templari L’oro dei crociati La profezia della croce
«La scrittrice inglese immagina in un misto Il furto di una misteriosa reliquia Dalla caduta di Roma all’ultima alba dei «Intrigante e ricco di immaginazione.
di fantasy e storia, modernità e barbarie, a Gerusalemme innesca un thriller Nazisti: la ricerca del più importante Un esempio magistrale di narrazione.»
che cosa sarebbe oggi l’impero romano, mozzafiato che intreccia archeologia tesoro della storia ha inizio... Steve Berry, autore di
se fosse continuato.» e azione, religione e politica, scienza e fede. Torna Jack Howard, il coraggioso archeologo Il terzo segreto e L’ultima cospirazione
Corrado Augias, Il Venerdì «Nel filone dei mistery storico-religiosi [...] subacqueo, in una nuova avventura ricca «Napier intreccia con intelligenza
«Una storia commovente, irresistibile, ha il merito di immaginare scenari di colpi di scena, dopo il successo due storie separate in un avvincente
narrata con vivacità e con talento.» davvero ambiziosi.» internazionale di Atlantis. romanzo di esplorazione, scoperta,
Conn Iggulden GQ «Che cosa ottieni se incroci Indiana Jones e infine di sopravvivenza...
«...un thriller archeologico di sicuro appeal.» con Dan Brown? David Gibbins.» questo è un libro da divorare.»
la Repubblica Daily Mirror Jack Du Brul, autore di The Medusa Stone

NUOVA NARRATIVA n. 59 (560 pp.). € 9,90 NUOVA NARRATIVA n. 62 (368 pp.). € 9,90 NUOVA NARRATIVA n. 64 (368 pp.). € 9,90 NUOVA NARRATIVA n. 68 (304 pp.). € 9,90

W W W . N E W T O N C O M P T O N . C O M
NA

La classifica Tuttolibri
SABATO 3 FEBBRAIO 2007
LA STAMPA XI

N
essun cambio ai vertici. Hannibal il canni- assoluto, firmato da Gian Luca Vialli (l’ennesimo lan- re in classifica la sua Catherine Dunne). Ma non è
AI PUNTI bale passa dal settimo al terzo posto, ma cio tv di Fazio). Vi si spiega la differenza tra «due cul- questo l’unico titolo che si presterebbe a proseguire
LUCIANO non scalza Saviano e Hosseini. Altre novi- ture calcistiche», l’italiana e l’inglese: per loro è solo in libreria il gioco di questo stupefacente regolamen-
GENTA tà 2007 cominciano a farsi strada, anche un gioco, divertimento e piacere; per noi è carriera, to di conti ( non solo amorosi). Basta scorrere le ulti-
se i punteggi, tradotti in copie vendute, re- denaro, successo, potere, dunque anche ansia, affan- me classifiche: Lui che ti tradiva (Bevilacqua) - Inno-
stano modesti. Tra gli italiani, dopo la Carcasi, arri- ni, colpi bassi, un vero e proprio lavoro, faticoso e a cente (Grisham) - Ragionevoli dubbi (Carofiglio) - Ti
IO GIOCO va la Agnello Hornby, con una intricata saga familia-
re nella sua Sicilia. Nei saggi entrano i ricordi del se-
volte pure sporco. L’altra novità tra i primi dieci è il
romanzo del francese Guillaume Musso Chi ama tor-
amerò per sempre (Angela) - Non siamo nati per soffri-
re (Morelli) e di conseguenza La rivincita della donna

TU LAVORI gretario di Wojtyla e la memoria del 1977 di Lucia


Annunziata. Fra i tascabili emerge la denuncia di
Anna Politkovskaja contro Putin. Ma sale più in alto
na sempre indietro, sentimenti conditi di soprannatu-
rale (l’amore, si sa, fa miracoli): potrebbe essere la
risposta del povero Silvio a Veronica, povera «metà
matura (Buchan) - E’ una vita che ti aspetto (Volo),
perciò Rivoglio la mia vita (De Laurentiis). Non resta
che Cancellare le tracce (Battista). Titolo di coda:
LEI AMA di tutti un titolo della «varia», The italian job, settimo di niente» (e adesso aspettiamo di veder ricompari- L’Italia spensierata (Piccolo).

I PRIMI DIECI

1 100
2 86
3 80
4 73
5 62

Gomorra Il cacciatore Hannibal Rivergination Stagioni


SAVIANO di aquiloni Lecter LITTIZZETTO RIGONI STERN
MONDADORI MONDADORI EINAUDI
HOSSEINI HARRIS
PIEMME MONDADORI

6 53
7 51
8 49
9 47
10 45

Inchiesta su The italian job L’ombra del La ali della Chi ama torna
Gesù VIALLI; MARCOTTI vento sfinge sempre
AUGIAS; PESCE
MONDADORI
RUIZ ZAFON CAMILLERI indietro
MONDADORI MONDADORI SELLERIO
MUSSO
SONZOGNO

Narrativa Narrativa Saggistica Varia Tascabili Ragazzi


italiana straniera
1. Gomorra 100 1. Il cacciatore di aquiloni 86 1. Inchiesta su Gesù 53 1. Rivergination 73 1. L’ombra del vento 49 1. Il piccolo principe 32
Saviano [1] Hosseini [1] Augias; Pesce [1] Littizzetto [1] Ruiz Zafon [1] Saint-Exupéry [4]
15,50 MONDADORI 17,50 PIEMME 17,00 MONDADORI 15,00 MONDADORI 12,00 MONDADORI 7,00 BOMPIANI

2. Stagioni 62 2. Hannibal Lecter 80 2. Una vita con Karol 40 2. The italian job 51 2. Predatore 42 2. Eragon. L’eredità. Vol.1 25
Rigoni Stern [3] Harris [2] Dziwisz [–] Vialli; Marcotti [–] Cornwell [-] Paolini [1]
10,80 EINAUDI 19,00 MONDADORI 17,00 IL SAGGIATORE 16,00 MONDADORI 6,00 MONDADORI 15,90 FABBRI

3. Le ali della sfinge 47 3. Chi ama torna sempre indietro 45 3. La scomparsa dei fatti 37 3. E’ facile smettere di fumare... 25 3. Proibito parlare 35 3. Salviamo la balena bianca 19
Camilleri [2] Musso [5] Travaglio [2] Carr [4] Politkovskaja [-] Stilton [9]
12,00 SELLERIO 17,50 SONZOGNO 15,00 IL SAGGIATORE 10,00 EWI 10,00 MONDADORI 8,20 PIEMME

4. Io sono di legno 45 4. Innocente. Una storia vera 40 4. La democrazia che non c’è 25 4. La classe fa la ola mentre... 22 4. Il mio nome è rosso 28 4. Eldest. L’eredità. Vol. 2 18
Carcasi [4] Grisham [3] Ginsborg [3] Beer (Cur.) [2] Pamuk [2] Paolini [2]
11,00 FELTRINELLI 18,60 MONDADORI 8,00 EINAUDI 10,00 RIZZOLI 11,80 EINAUDI 15,90 FABBRI

5. Donne informate sui fatti 45 5. La ricerca della felicità 36 5. Sull’amore 20 5. Il piccolissimo libro... 19 5. Se questo è un uomo 23 5. Cronache del mondo emerso 13
Fruttero [6] Gardner; Troupe [4] Crepet [6] Bolt [5] Levi [4] Troisi [6]
16,50 MONDADORI 18,00 FANDANGO 12,50 EINAUDI 6,00 SONZOGNO 9,80 EINAUDI 20,00 MONDADORI

6. Testimone inconsapevole 39 6. L’ordine del sole nero 29 6. Opus Dei segreta 19 6. La danzatrice bambina 15 6. Il sergente nella neve 21 6. Eldest. L’eredità. Vol. 2 13
Carofiglio [8] Rollins [7] Pinotti [9] Flacco [–] Rigoni Stern [5] Paolini [3]
11,00 SELLERIO 18,60 NORD 11,50 BUR RIZZOLI 16,50 PIEMME 10,00 EINAUDI 6,00 FABBRI

7. Ragionevoli dubbi 35 7. Doppia missione 28 7. Cina. Il drago rampante 19 7. Oggi cucini tu. Vol. 3 13 7. Sotto terra 21 7. Arthur e il popolo dei Minimei 11
Carofiglio [9] O’Brian [8] Pisu [8] Clerici; Moroni [3] Deaver [-] Besson [-]
12,00 SELLERIO 16,60 LONGANESI 16,00 SPERLING & KUPFER 17,00 MONDADORI; RAI ERI 4,90 RL LIBRI 18,00 MONDADORI

8. Fuori da un evidente destino 34 8. Io & Marley 27 8. 1977. L’ultima foto... 18 8. Calendario atlante... 13 8. L’amico ritrovato 19 8. L’incanto del buio... Vol. 2 9
Faletti [5] Grogan [–] Annunziata [–] Autori Vari [8] Uhlman [3] Gnone [9]
18,90 BALDINI CASTOLDI DALAI 14,50 SPERLING & KUPFER 14,50 EINAUDI 15,90 DE AGOSTINI 5,00 FELTRINELLI 15,90 DE AGOSTINI RAGAZZI

9. Olive comprese 34 9. Fiume di sangue 25 9. Una madre lo sa 18 9. Ti amo da impazzire 13 9. Non siamo nati per soffrire 17 9. Viaggio nel tempo. Vol. 2 7
Vitali [–] Deaver [6] De Gregorio [-] Greive [–] Morelli [-] Stilton [8]
16,00 GARZANTI LIBRI 12,00 SONZOGNO 14,00 MONDADORI 10,00 MONDADORI 6,00 MONDADORI 23,20 PIEMME

10. Boccamurata 30 10. Inés dell’anima mia 22 10. Le piccole cose che cambiano... 17 10. Gli uomini vengono da Marte... 11 10. La rivincita della donna ... 16 10. Harry Potter e il Principe... 6
Agnello Hornby [–] Allende [9] Morelli [–] Gray [–] Buchan [-] Rowling [-]
15,00 FELTRINELLI 17,00 FELTRINELLI 15,50 MONDADORI 6,00 SONZOGNO 6,50 PIEMME 22,00 SALANI

LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALL’ISTITUTO DEMOSKOPEA DI MILANO, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 120 LIBRERIE A ROTAZIONE, DI CUI 80 EFFETTIVE. SI ASSEGNANO I 100
PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA CIFRA FRA PARENTESI, SOTTO IL PUNTEGGIO, INDICA LA POSIZIONE IN CLASSIFICA NELLA SETTIMANA PRECEDENTE.
LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 20 AL 26 GENNAIO.

T
rentamila copie ven- Hope del candidato democrati- Times elenca in bella vista la te del marito John Gregory
dute da una sola libre- co alle presidenziali Barack saggistica seria, e in un elenchi- Dunne, esce in volume (picci-
ria, quella di Neil Coo- Obama e Innocente di John CHE LIBRO FA... NEGLI USA no a parte quella popolare. no, 78 pagine, ma ad alta inten-
nerty a Santa Cruz, Grisham. GIOVANNA sità emotiva) About Alice di
California. Titolo: Il In quella di altri giornali, in- ZUCCONI I CAMPIONI DELLA «NERA» Calvin Trillin. Quando, la scor-
nostro incubo sta per finire. Il clusa la rivista specializzata Pu- Che sia tutta questione di pun- sa primavera, questo reporta-

IL PRESIDENTE HA
bestseller però non è un libro, blishers' Weekly, i primi due so- ti di vista è dimostrato anche ge matrimoniale uscì sul New
è un orologio che segna il tem- no invece The Best Life Diet di dalla classifica «nera» (nel sen- Yorker, scatenò il tamtam en-
po che manca alla fine della Bob Greene e You: On a Diet di so di afroamericana) pubblica- tusiasta dei lettori. Alice è

I GIORNI CONTATI
presidenza di George W. Bu- Michael Roizen, e il buon ta su essence.com. Qui i cam- morta, sessantatreenne, l'11
sh (settecento giorni o giù di Grisham viene dopo The Proper pioni di vendite sono scono- settembre 2001: ma la data
lì). È in vendita anche su Inter- Care & Feeding of Marriage di sciuti alle classifiche «bian- non è mai menzionata, perché
net, costa una dozzina di dolla- Laura Schlessinger. Manuale, che» o multicolor: Vickie questa è una storia soltanto
ri, è diventato un must. Ne ha quest'ultimo, di consigli alle Stringer e Mary Monroe nella privata. Che adesso si fa pub-
uno anche Bill Clinton, regalo donne per il successo matrimo- «L’incubo sta per finire» è il polemico titolo di un orologio ideato narrativa, e nella saggistica blica, con limpido pudore.
dello storico Arthur Schlesin- niale, ovvero: non sposare uomi- e venduto (30 mila «copie») da un libraio della California Letters to a Young Brother di
ger. Il libraio Coonerty non è ni di altra fede religiosa, rima- Tra i bestseller della saggistica sale il manifesto di Obama Hill Harper seguito da Forty ATTENTI A QUESTI TRE
nuovo a simili imprese. Quan- nere insieme per il bene dei fi- Million Dollar Slaves di Wil- Tenere d'occhio Amy Sedaris,
do, nel 1995, uscì il manifesto gli, non girarsi mai dall'altra liam Rhoden. attrice e sorella di David: ha
di Newt Gingrich To Renew parte quando lui vuole fare ses- scritto un bel libro sull'arte dell'
America, regalò per ogni co- so, non chiedergli di lavare i IL VEDOVO DI ALICE intrattenimento. Tenere d'oc-
pia venduta un sacchetto di piatti, diffidare del femmini- Ancora a proposito di matri- chio Vikram Chandra, che ha ri-
carta, di quelli distribuiti in ae- smo. Ai mariti, per inciso, si monio. Ma in tutt'altro senso, cevuto un anticipo di un milione
reo per il voltastomaco. chiede soltanto di esprimere rispetto al manualetto ipertra- di dollari per Sacred Games
gratitudine alle mogli per le lo- dizionalista di cui sopra. Dopo (uscirà da Mondadori). Tenere
DIETE E MATRIMONI ro abilità domestiche. John Bayley sull'Alzheimer d'occhio Something in the Air di
Nella classifica per la nonfic- Diete e vademecum nuziali della moglie Iris Murdoch, e Marc Fisher, perché anche qui
tion del New York Times, i più vendono più copie di Obama e dopo L'anno del pensiero ma- prima o poi bisognerà scrivere
venduti sono The Audacity of Grisham. Solo che il New York gico di Joan Didion sulla mor- la storia gloriosa della radio.
NA

Diario di lettura Tuttolibri


SABATO 3 FEBBRAIO 2007
XII LA STAMPA

Andrea Vita Andrea Vitali, medico, è nato nel 1956 a Bellano. Ha un sito: www.andreavi-
tali.net. Dove confessa: «Nel 1988 ho cominciato a rubare storie per restituirle
scritte su carta. Ma è anche l'anno in cui ho cominciato a ripensare all'infinità di
Opere Esordio nel 1990 con «Il procuratore» (premio Mont Blanc). L‘anno scor-
so è uscito da Garzanti il suo ultimo romanzo, «Olive comprese». Sempre da
Garzanti, «Una finestra vistalago» (Garzanti 2003, Premio Grinzane Cavour
Vitali storie che avevo già sentito e che aspettavano solo di essere raccontate». 2004, sezione narrativa). E’ in uscita (in marzo) «Il segreto di Ortelia».

CHE VISTALAGO LE SUE SCELTE

CON FRATE INDOVINO


ANDREA
VITALI

Dovrei mentire a me stesso,


prima che ad altri, se fingessi di non ri-
cordare le mie prime, grandi letture
f
formative. Una, il calendario di Frate
Indovino. Lo rivedo appeso alla parete
di fianco alla finestra vistalago nella
casa delle mie zie. Lettura che mi in-
trodusse in un universo sacro di santi
grandi e piccoli, dai nomi spesso balza-
ni, in un'antologia di motti, proverbi e FRIEDRICH DURRENMATT
detti dal sapore bertoldesco e di favo- La promessa. La panne
lette morali di stampo esopico, ma in EINAUDI, pp. 242, €9,5
sintonia con quegli anni di dottrinette
e strade polverose. Erano gli anni in «Per niente al mondo venderei il
cui, per le previsioni meteorologiche, momento in cui scoprii l'affilata
non si diceva ancora, «L'ha detto la ti- prosa di Friedrich Dürrenmatt che,
vù», frate Indovino invece, manco par- per lucidità, secchezza e brevità
lasse, quel calendario. E l'altra lettura, chirurgica, non sono mai riuscito a
una gioia per i miei occhi di bambino, il disgiungere da un altro grande della
catalogo dei Fratelli Ingegnoli, vendi- penna, Leonardo Sciascia: «La
tori per corrispondenza di sementi, se- promessa» insomma come «A
minatori, al mio sguardo, di variegati ciascuno il suo».E al Maestro di
panorami di ortaggi e fiori, sorta di ac- Racalmuto devo sicuramente la
querello di un mondo sempre pulito, riconoscenza di chi riceve la giusta
fiorito soprattutto, un inno a sane fati- indicazione per non smarrirsi: riuscii a
che quotidiane. Sarà stato per questi non smarrirmi in una cert'aria che, in
imprintings che mi trovai perfetta- quegli anni di liceo, si respirava
mente in linea quando scoprii nella bi- soprattutto tra di noi studenti. Aria
blioteca paterna il Don Camillo dello d'esterofilia...».
scrittore in camicia scozzese Giovan-
nino Guareschi: parole e terra, parole
e acqua corrente, parole quante ne ba-
stano e un mondo, ricreato, in mezzo a
f
gente sana, che si voleva bene.
Passai così la fanciullezza e credo
che, grazie a queste letture, essa sia
durata più del dovuto. Non mi lamen-
to. Perché per arrivare con grave
«scanto», tanto per dirla alla Camille-
ri, a scoprire ciò che, in alternativa al rirmi in una cert'aria che, in quegli anni Dalla Sicilia, amore giovanile, conti- benemerito editore Sellerio ha pubbli- ANDREA CAMILLERI
di liceo, si respirava soprattutto tra di nuo ad avere conferme di grandezza. cato insieme ad altri per la gioia di chi La stagione della caccia
«Furono i calendari le mie noi studenti. Aria d'esterofilia, Kerouac
e Tolkien, quasi bandiere di opposti
Ne è un buon esempio un libro cui ritor-
no spesso. E' La stagione della caccia, di
vuole conoscere un Paese dove, alla tra-
gedia, si affianca l'operetta, la scanzo-
SELLERIO
prime, grandi letture schieramenti, in mezzo ai quali io, figlio Andrea Camilleri, volume che fece da nata arte del sopravvivere che ha avu-
pp. 164, €12,91

formative: com’era di impiegato comunale, ragazzo in bian- chaperon a tutta l'altra, parimenti godi- to, ha e avrà per sempre la sua fotogra- «Dalla Sicilia, amore giovanile,
continuo ad avere conferme di
co e nero come quello de Il posto di Er- bile, produzione del papà di Montalba- fia, un'icona, nel volto dell'indimentica-
fiorito il catalogo manno Olmi, scoprivo il gran respiro no e al quale ho assegnato virtù tauma- bile Alberto Sordi. grandezza. Ne è un buon esempio “La
dei Fratelli Ingegnoli» della nostra narrativa, partendo pro- turgiche: perché, dopo di me, lo lesse im- A questo punto del giretto in mezzo stagione della caccia” , volume che
prio da quella Sicilia, apparentemente mediatamente anche mia moglie negli ai libri di casa mia, non vorrei che qual- fece da chaperon a tutta l'altra,
bello e al buono, la vita propone, ci sa- così lontana, coi I viceré di De Roberto e ultimi giorni della gravidanza e se ades- cuno si facesse l'idea distorta che qui, ai parimenti godibile, produzione del
rebbe sempre stato tempo. Ma ci arri- con Il marchese di Roccaverdina di Ca- so, dopo dieci anni, abbiamo in casa un confini del regno letterario, le novità papà di Montalbano: dopo di me, lo
vai. Fu colpa della Vecchia Romagna, puana. Mi infettò, percorrendo da Sud a erede sereno e divertente, credo che non giungano oppure impieghino lustri lesse anche mia moglie negli ultimi
il liquore che un tempo creava un'at- Nord la mia colonna vertebrale, una vo- parte del merito sia di quella lettura che prima di comparire. Giungono invece, giorni della gravidanza e se adesso,
mosfera mentre adesso non so se gli glia di scoperta tutta italiana. Voglia rese lievi le ore dell'attesa. Se ne sta lì, giungono in tempo quasi reale. Pure dopo dieci anni, abbiamo in casa un
riesca più quell'alchimia. In ogni caso che ha nomi, come le malattie. Li cito co- quindi, a disposizione, sul comodino, quelle straniere arrivano, anche se con- erede sereno e divertente, credo che
mi sembra di ricordare che, allegati a sì come mi vengono alla mente e senza verso il quale basta allungare una mano fermo il prevalere dell'amor di Patria. parte del merito sia di quella lettura
una confezione del brandy in oggetto, far classifiche: Arpino, Parise, Fenoglio, Però, siccome l'amore vero non mette il che rese lievi le ore dell'attesa».
ci fossero dei cofanetti di tre libri. Non
fosse vero me ne scuso sin d'ora. Ma i
Piovene, Dossi, Morselli, per dirne alcu-
ni di quelli che hanno lasciato un vuoto.
«Don Camillo, folgorante: paraocchi, ammetto di aver sbirciato la
donna altrui aprendo alla mia curiosità
tre libri c'erano, offerti in dono insie-
me con quel liquore o un altro o chissà
E Chiara, il Piero Chiara. Stento un
po' a digitarne il nome perché la citazio-
parole e terra, parole e acqua
corrente, un mondo, ricreato,
una finestra su una letteratura lontana
e sconosciuta sino a poco tempo fa, quel-
f
cosa, e li lessi, ed erano le opere mag- ne del nume tutelare ha ormai esondato la del Sol Levante. Fu L'uccello che gira-
giori di Edgar Allan Poe. Da Il pozzo e il e un po' perché, sinceramente, lo stesso in mezzo a gente sana, va le viti del mondo di Haruki Murakami
pendolo alle Sepolture precoci, un ragaz- paragone mi ha sempre imbarazzato. che si voleva bene» a tenermi sospeso, per tre settimane, in
zo che era appena uscito da Guareschi Chiara, per me, è stato medicina. L'ho un paesaggio di sogni e di metafore do-
avrebbe dovuto avere un minimo di as- detto spesso e volentieri, l'ho racconta- per pescare a colpo sicuro. E credo di ve il raccontare fatti è solo pretesto per
sistenza nel compiere il passaggio tra to anche per iscritto che le pagine de La averlo messo in ottima compagnia, tut- condividere un raffinatissimo sentire la
un mondo candido e uno oscuro. Non stanza del vescovo furono la panacea del- ta italiana e spesso di provincia. vita, e raccontarla come un fruscio di se- PIERO CHIARA
l'ebbi invece, giusto così. Se uno vuole la prima e ultima volta che lasciai le mie Faccio una prova e pesco ad occhi ta. Nascosti nelle pieghe della quale ten- Tutti i romanzi
nutrirsi anche di libri è normale che amate sponde per un tempo lungo, quel- chiusi. All'amo delle dita abbocca subi- go due piccoli capolavori che mi fanno MONDADORI-MERIDIANI
scorra tutto il menù. lo della naja. Allora, tornare quotidiana- to Dino Buzzati col suo Deserto dei Tar- guardare la vita anche, o soprattutto, a cura di Mauro Novelli
Fu così che, coniugando due linee mente su quelle righe fu rimedio alla no- tari, rilettura di quest'ultimo Natale in con disincanto e col pensiero che, per pp. XCV-1507, €55
parallele, cominciai a tenere il conto, stalgia e non solo: certezza, piuttosto, pieno sole, libro che per me ha assunto quanto ci si dia da fare, alla fine quello
in continuo aggiornamento, di quei li- che il mondo, il mio, fatto d'acque che il valore di un trattato: in quelle pagine che resta è un pugno di mosche in ma- «Stento un po' a digitarne il nome
bri che mi sarebbe piaciuto scrivere e frusciano alle orecchie, non aspettava trovo infatti il riassunto di tutto ciò che no. Questi due gioielli ce li ha lasciati perché la citazione del nume tutelare
di quelli che avrei amato solo leggere. altro che il mio ritorno. Presuntuoso è estremo, periferico, lontano. E mi so- una scrittrice che vide gli orrori e ne fu ha ormai esondato e un po' perché lo
Per niente al mondo venderei il mo- pensiero, certamente, ma consolante. no fatto l'idea che molti scrittori che ingoiata, Irene Nemiroskvy, e sono Il stesso paragone mi ha sempre
mento in cui scoprii l'affilata prosa di Ora, molti anni sono passati da quel della provincia hanno fatto la loro terra ballo e La moglie di don Giovanni. Quan- imbarazzato. Chiara, per me, è stato
Friedrich Dürrenmatt che, per lucidi- dì, dì del ritorno, della ricongiunzione. il luogo su cui far crescere le proprie pa- do li prendo in mano e li rileggo sento il medicina. L'ho raccontato anche per
tà, secchezza e brevità chirurgica, non E così come, da allora, non ho più stac- role abbiano spesso interrogato l'inelut- fruscio di seta, appunto, della sua prosa iscritto che le pagine de «La stanza
sono mai riuscito a disgiungere da un cato il bocchettone dall'aria, umida in- tabile destino del tenente Drogo cercan- lieve, raffinata. Ma il gelo anche, il buio e del vescovo» furono la panacea della
altro grande della penna, Leonardo vero, di questo mondo di rive, alghe, pa- do, senza riuscire, di spezzare la catena il freddo del mondo che lesse un solo li- prima e ultima volta che lasciai le mie
Sciascia: La promessa insomma come role misurate ma significative, pari- che lo imbriglia. Frenetico però, come bro e la inghiottì. Allora spengo la luce e amate sponde per un tempo lungo,
A ciascuno il suo. E al Maestro di Racal- menti non ho mai smesso di essere cu- se ballasse il tip-tap, un signore che con dico Non lasciarmi, plagiando il titolo del quello della naja. Allora, tornare su
muto devo sicuramente la riconoscen- rioso dei libri nostri, quelli italiani, no- la penna faceva quello che voleva si romanzo di Kashuo Ishiguro ma rivol- quelle righe fu rimedio alla nostalgia
za di chi riceve la giusta indicazione strane storie che nulla hanno da invidia- mette in mezzo: nome, Giancarlo Fu- gendomi alla necessità, più che di scrive- e non solo».
per non smarrirsi: riuscii a non smar- re alle altrui. sco, titolo del libro L'Italia al dente che il re, di leggere.

TUTTOlibri RESPONSABILE: NICO ORENGO. IN REDAZIONE: LUCIANO GENTA, BRUNO QUARANTA. E-MAIL: tuttolibri@lastampa.it SITO INTERNET: www.lastampa.it/tuttolibri/

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