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Mi sembra di viaggiare in zone rarefatte del pensiero, dove si affina la mia disposizione a vivere che si inebria di stili e discipline.

In un insieme irridente di parche voglie, celebro il mio vanto i miei sensi la mia unicit. Furono giorni di stanchezza assurda e depressiva, di una totale mancanza di lucidit. Quando ti chiedi in qualche letto sconosciuto, che cosa hai fatto e perch vivi in tanta estraneit. Sapessi che dolore l'esistenza che vede nero dove nero non c' n'. Il fatto che non posso pi tornare indietro che non riesco a vivere con te ne senza di te, credimi. Ma io vorrei essere un'aquila vedere il piano del mondo che inclina verso di noi e le leggi che si inchinano lanciarmi a inseguire il tuo deserto e i poteri solenni e le porte dorate cominciare di nuovo il viaggio. Altri testi su: http://www.angolotesti.it/F/testi_canzoni_franco_battiato_127/testo_canzone_stage_d oor_962304.html Tutto su Franco Battiato: http://www.musictory.it/musica/Franco+Battiato

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