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Indice

1. Introduzione 2. Origini della vita: la visione classica 3. Origini della vita secondo la legge della sintropia
- Evidenze sperimentali dell'ipotesi retrocausale di Fantappi - Sistemi anticipatori, attrattori e meccanica quantistica

4. La visione naturalistica dellevoluzione


- Il concetto di specie - La microevoluzione - La macroevoluzione

5. La sintropia e la visione cosmologica dellevoluzione


- Il Big Bang - Il Big Crunch - L'espansione dell'universo sta accelerando o il tempo che sta rallentando? - Cicli di Big Bang e di Big Crunch - Materia ed antimateria - Gra vit - La vita e lacqua - Supercausalit e complessit - Attrattori e vita

6. Evoluzione convergente
- La forma finale dellevo luzione gi presente? - Levoluzione convergente, u n a nuova possibilit nel dibattito sullevoluzione

7. Levoluzione divergente il darwinismo sociale 8. Evoluzione convergente e sintropia sociale


- La lotta della vita contro la legge dellentropia, la teo ria dei bisogni vitali e il teorema dellamore - Le propriet della legge della sintropia - Propriet di comp lementariet e di unit - Propriet di scamb io e pulsazione - Propriet di pulsazione e risonanza - Propriet negentropica dellin formazione e sintropica dellintelligenza - Propriet di guid a delle emozioni - Propriet di convergenza e benessere e di divergenza e malessere - Propriet di complessificazione - Propriet di unit/differenziazione - Propriet caotica e convergente del libero arbitrio - Propriet di concentrazio ne e amplificazione - Propriet di massimizzazione del benessere e della sintropia

9. La coscienza e lattrattore
- La mente conscia ed il libero arbitrio - La mente inconscia e il sistema nervoso autonomo - La mente superconscia e lattrattore - Morte cerebrale? - Coscienza: causa o effetto della realt? - La bussola delle emozioni

10. Conclusioni Bibliografia

Origini della vita


evoluzione e coscienza alla luce della legge della sintropia
Ulisse Di Corpo e Antonella Vannini (2011)
Revisione del luglio 2012

www.sintropia.it 1. Introduzione

Il modello economico e sociale occidentale si basa tuttora sulla visione della vita formulata nel 1798 dal demografo inglese Thomas Malthus (1766-1834). Malthus, nel suo libro Saggio sul Principio di Popolazione , aveva proposto una serie di idee secondo le quali la popolazione cresceva molto pi rapidamente delle risorse alimentari e, pertanto, si doveva tenerne sotto controllo laumento. Malthus asseriva che le uerre e le epidemie !un ono da !reni "naturali# e che sono vanta iose per le popolazioni, e !u il primo a parlare di "lotta per la sopravvivenza#. $tando alla sua tesi, i poveri non devono essere tutelati ma, anzi, devono essere lasciati nelle peggiori condizioni possibili e lasciati morire senza alcuna piet%, impedendo in questo modo che si riproducano e permettendo, cos&, alle classi 'enestanti di vincere la lotta per la sopravvivenza e prevalere. (l modello economico di Malthus era estraneo alla 'ench) minima piet%, compassione o protezione per i pi de'oli, tuttavia ricevette un ampio consenso dallaristocrazia in lese che temeva di dover cedere il proprio potere alle classi lavoratrici. Malthus aveva mostrato come indebolire la classe lavoratrice, controllarla, opprimerla e s!ruttarla, mantenendola in uno stato di povert% e di miseria, senza protezione n) diritti. In co ntrapposizione a questa visione troviamo lipotesi che nasce dalla teoria della sintropia di una evoluzione

convergente, dove la vita * vista come caratterizzata da coesione, ordine e or anizzazione, la cui tendenza * quella di procedere verso larmonia e il 'enessere. Nel febbraio 2011 il Journal of Cosmology ci ha chiesto di scrivere un commento allarticolo di +ichard ,oove r del NASA Marshall Space Flight Center, in merito a l ritrovamento di micro fossili di Cianobatteri in meteoriti di comete (Hoover, 2011) . Il modello della sintropia , sul quale stiamo lavorando da qualche anno, porta a ritenere che la vita sia una le e enerale delluniverso che si manifesta in presenza della molecola dellacqua. Una caratteristica delle comete *, appunto , quella di essere ricche di hiaccio che in prossimit% del sole si scio lie e diventa acqua. Nel nostro commento abbiamo quindi sottolineato che la teoria della sintropia prevede la formazione di organismi viventi anche in situazioni estreme, come quelle che caratterizzano le comete , e che il ritrovamento di micro fossili in tutte le meteoriti di comete analizzate da Hoover sembra essere una conferma di questa teoria (Vannini e Di Corpo, 2011) . -er un paio di iorni dopo la pu''licazione dellarticolo di ,oover i mass media del pianeta hanno dato grande risalto a questi ritrovamenti, poi improvvisamente * calato il sipario . Dopo circa un mese il Journal of Cosmology (JOC)

pubblica un final statement nel quale descrive che cosa * accaduto e suggerisce che la censura sia riconducibile ad un intervento diretto della Casa Bianca (JOC, 2011). Larticolo di ,oover era stato approvato dalla NASA per la pubblicazione e nellotto're del ./0/ ,oover lo aveva presentato al JOC che lo pubblica nel marzo 2011 , dopo un attenta analisi da parte di esperti. Leditore del 12C era pienamente consapevole del fatto che larticolo di ,oover avre''e esposto il JOC a controversie e che lo stesso JOC sarebbe stato oggetto di attacchi e di diffamazione. Per questo motivo , nel mese di febbraio 2011 , il JOC chiede alla comunit% scienti!ica commenti e analisi sullarticolo di Hoover. Non appena larticolo viene pubblicato sul Web, Hoover e il JOC vengono accusati dallamministratore e dal responsabile scientifico del centro di ricerche della NASA che d% alla stampa versioni totalmente discordanti, in merito a l modo in cui si * iunti a lla pu''licazione dellarticolo , cercando di screditare il JOC e tutti coloro che hanno pubblicato sul JOC. Nella settimana seguente Hoover viene bombardato di richieste e minacce a!!inch) ritiri larticolo e non si arrivi alla pubblicazione. Il 18 marzo leditore del 12C viene informato che lo stesso ufficio del Presidente Obama si * interessato alla faccenda . Nonostante ci3 il JOC e Hoover hanno deciso di procedere alla pubblicazione. In questo saggio presentiamo una nuova ipotesi sull'origi ne della vita e della coscienza. 4uesta ipotesi * basata sulla

teoria della sintropia, !ormulato nel 0560 dal matematico Lui i 7antappi*. Le implicazioni sociali ed economiche saranno inoltre discusse.

2. Origini della vita: la visione classica

La prima domanda sulla vita che da sempre ha impe nato la !antasia delluomo * la seguente : Come p u essersi sviluppata la vita da molecole che non sono viventi ? A questa domanda gli antichi greci rispondevano affermando che la vita si ge nera spontaneamente dalla materia inorganica per effetto della dea Gaia. Questa ipotesi venne riformulata dai latini come generatio spontanea e dalla scienza contemporanea come abiogenesi. Alcune tappe dellipotesi abiogenetica sono le seguenti: Nel 1668 il fisi co italiano Francesco Redi (1626-1697) mostr3, sperimentalmente, che le !orme pi complesse di vita non po ssono originare spontaneamente dalla materia inorganica e con!ut3 cos&, almeno in parte, l ipotesi della generazione spontanea. Tuttavia la dimostrazione di Francesco Redi era limitata alle forme complesse e lidea della generazione spontanea venne perci3 ristretta alle forme organiche semplici: i microbi. Nel 1745 J ohn Needham (1713-1781) mostr3 che il 'rodo di pollo sterilizzato, inserito in un contenitore sterile , portava alla formazione di microbi. Questa dimostrazione diede nuovo impulso allipotesi della enerazione spontanea. Nel 1768 Lazzaro Spallanzani (1729-1799) replic3 li esperimenti di 8eedham , rimuovendo laria dal contenitore sterile, e iun endo cos& alla dimostrazione che non si osserva alcuna generazione spontanea di microbi. Verso la met% del 9(9 secolo, la discussione raggiunse dimensioni tali da portare lAccademia 7rancese delle

Scienze a destinare un premio per colui che fosse stato in grado di rispondere, in modo convincente e con esperimenti esatti, alla domanda sulla generazione spontanea. Il premio fu vinto nel 1864 da Louis Pasteur (18221895) che, con una serie di brillanti esperimenti simili a quelli condotti da Needham e Spallanzani , dimostr3 che i microrganismi non si sviluppano spontaneamente in contenitori sterili . 8ella sua pu''licazione del 0:;. e li riusc& anche a spiegare le fonti di errore e i malintesi dei su oi predecessori e concorrenti. Pasteur riassunse i suoi risultati nella frase latina : omne vivum ex vivo , ad indicare che la vita pu3 essere enerata solo da materia or anica, vivente. Lipotesi abiogenetica venne ristretta ulteriormente a condizioni speciali che avrebbero caratterizzato la Terra primordiale. Nel 1924, Alexander Oparin (1894-1980) pu''lic3 in lingua russa un lavoro dal titolo Le origini della vita in cui, partendo dalle scoperte sulle caratteristiche dei colloidi (soluzioni di grosse molecole con caratteristiche simili ai collanti), suggeriva che la capacit% dei colloidi di le are sostanze alla super!icie indicasse un inizio di meta'olismo (Oparin, 1924). Il suo libro termina con la frase < "!l lavoro gi molto avanzato e presto le ultime barriere fra lanimato e linanimato cadranno sotto lattacco di un lavoro paziente e di potenti pensieri scientifici #. 8el 1938 venne pubblicata la versione inglese del lavoro di Oparin che ebbe un ampio riscontro di pubblico e in!luenz3 numerosi ricercatori. Nel 1952 Harold Urey (1893-1981) coni3 il termine cosmochimica per indicare lo studio de li elementi chimici sulla Terra e nelle stelle durante la loro evoluzione. Nel libro del 1952 The Planets: Their Origin and Development (I pianeti: loro origini e sviluppo) Urey ipotizza che la composizione del latmos!era terrestre primordiale fosse analoga a quella relativa degli elementi del cosmo: 90% in atomi di idrogeno, 9% in atomi di elio, 1% in atomi di altri elementi (Urey,1952) . Da ci3 dedusse che la compo sizione dellatmos!era primordiale dovesse essere fatta di metano (CH4), ammoniaca (NH3 ), azoto (N2), acqua (H2 O) e idrogeno (H2 ). Nel 1953 Stanley Miller ( 05=/>.//?@ pu''lic3 larticolo A Production of Amino Acids Under Possible Primitive Earth Condition s. Miller, studente di Urey , dimostr3 che in unatmosfera primordiale , in presenza di acqua e sotto lazione di scariche elettriche Ache simulavano lazione dei !ulmini@ potevano enerarsi amminoacidi, ovvero i mattoni fondamentali delle proteine (Miller, 1953) . Nel suo esperimento basato su apparati sterili, Miller inseriva gas quali metano (CH4 ), ammoniaca (NH3 ) e acqua (H2 O). Questo sistema conteneva acqua e due elettrodi. Lesperimento era diviso in cicli nei quali lacqua veniva scaldata per indurre la !ormazione di vapore acqueo, gli elettrodi venivano utilizzati per produrre scariche elettriche simili ai fulmini e il tutto veniva poi raffreddato per consentire allacqua di condensarsi. A questo punto iniziava un nuovo ciclo. Dopo circa una settimana ininterrotta in cui le condizioni erano mantenute costanti, Miller osserv3 che circa il 0BC del car'onio era andato a formare composti organici, tra cui alcuni amminoacidi. Lidea di Miller era che questi amminoacidi di sintesi potessero diventare i mattoni per la costruzione delle proteine. Miller diede un impulso decisivo alla ricerca sperimentale dellori ine a'iotica della vita. Negli esperimenti di Miller si formav a una miscela acquosa contenente vari prodotti che venivano poi isolati dimostrando lesistenza , dopo un trattamento di estrazione a base di idrolisi con acido cloridrico, di amminoacidi, fra i quali alcuni di quelli presenti negli esseri viventi. Questa miscela acquosa venne chiamata da Miller "brodo primordiale #. A questo punto la ricerca * passata alla domanda se uente : Come si sono formate dagli amminoacidi le molecole

che sono indispensabili per la vita? Gli amminoacidi sono i mattoni della vita, ma non sono considerati ancora forme viventi. Gli esperimenti di Miller hanno perci3 dato lavvio ad una in!init% di altri esperimenti, che ven ono condotti tuttora, nel tentativo di dimostrare la possi'ilit% di costruire molecole or aniche complesse a partire da li amminoacidi . Questi esperimenti sono finalizzati a cercare di descrivere il passaggio "spontaneo# dagli amminoacidi a lle proteine . 4uesto passa io * per3 risultato su'ito molto problematico per una serie di motivi, tra i quali: Le proteine coinvolte nel metabolismo delle cellule sono composte da catene di oltre 90 amminoacidi. A!!inch) una tale catena possa formarsi per e!!etto del caso sono necessarie pi di 0/ 600 combinazioni spontanee Acio* 0 se uito da 600 zeri) e non basterebbe lintera storia dellUniverso, a partire dal Big Bang, per raggiungere tale pro'a'ilit%, cio* per poter assistere alla formazione spontanea di una sola proteina. Inoltre, i 'rodi primordiali sono costituiti in massima parte da acqua, ma lacqua rende impossi'ile la !ormazione di catene di amminoacidi, impedendo cos& la !ormazione anche de li stadi iniziali delle proteine. Lacqua, in!atti, porta le macromolecole alla decomposizione . Nel 2004 Luke Leman e collaboratori, dello Scripps Research Institute, e Leslie Orgel del Salk Institute for Biological Studies, sono riusciti ad ottenere peptidi (catene di pochi amminoacidi) utilizzando soluzioni di amminoacidi, solfuro di carbonile (COS, un gas vulcanico ) e catalizzatori basati su solfuri metallici (Leman, 2004) . Utilizzando questo processo , tuttavia, non si capisce da dove vengano gli amminoacidi necessari per creare le catene peptidiche . Unaltra proposta * che li amminoacidi ven ano a concentrarsi in la une periodicamente asciutte, condensandosi in!ine sotto lin!lusso di calore secco e producendo cos& il le ame chimico responsa'ile dellunione de li amminoacidi Ale ame peptidico@. Con i processi di sintesi si * riusciti !inora a sintetizzare un massimo di 0= amminoacidi coinvolti nella costruzione delle proteine. Oltre a questi amminoacidi, si formano anche numerosissimi altri amminoacidi che non sono presenti negli esseri viventi. Supponiamo che il processo di sintesi porti a combinare solo gli amminoacidi utilizzati dai sistemi viventi (anche se la pro'a'ilit% * praticamente nulla@. 4ueste com'inazioni se uire''ero rami!icazioni tridimensionali e non le catene lineari presenti nei sistemi viventi. Le ramificazioni tridimensionali (o proteinoidi) sono inadatte al metabolismo delle cellule perch) non possono essere codi!icate da un codice enetico lineare. Ai proteinoidi non si attri'uisce, pertanto, alcun valore in merito alla formazione e allo sviluppo della vita. La sintesi di amminoacidi in laboratorio conduce alla formazione di un numero uguale di catene levogire (che si

avvolgono verso sinistra) e destrogire (che si avvolgono verso destra) . La vita , cos& come la conosciamo noi, dipende solamente da amminoacidi levogiri . La produzione di sintesi delle proteine non risultere''e perci3 idonea alla formazione di organismi viventi. Infine, i processi di sintesi portano alla formazione di molecole monofunzionali che non * possi'ile utilizzare per la costruzione di catene proteiche . Le molecole monofunzionali bloccano gli estremi dei pochi e brevi frammenti di catena, rendendoli inaccessi'ili per ulteriori prolun amenti. La presenza di molecole mono!unzionali * quindi un impedimento fondamentale per lo svi luppo di catene pi lun he, cio* di proteine. In tutti gli approcci sperimentali, oltre agli amminoacidi desiderati, si forma un gran numero di altre sostanze che impediscono i passi successivi.

La terza domanda sulla vita * la se uente< In che cosa si differenzia la materia organica da quella inorganica? Gli esperimenti di Miller costituiscono un primo passo importante verso la sintesi delle molecole necessarie alla vita, ma hanno portat o anche ad un vicolo cieco . -er arrivare alla produzione di proteine di sintesi * necessario lutilizzo di complesse procedure di sintesi, isolamento e purificazione che non si presentano spontaneamente in natura e che si basano su presupposti, su modelli che vengono dati per acquisiti . Questi modelli implicano delle ipotesi teoriche sul rapporto che intercorre tra materia inanimata e vita. Ad esempio, si tenta di definire la vita elencando le varie forme di espressione de li or anismi, come lassunzione di sostanze e di ener ia dallam'iente circostante, il meta'olismo, la riproduzione, la crescita, la mo'ilit% o leccita'ilit%D oltre a ci3, anche lin!ormazione e la sua ela'orazione rappresentano caratteri fondamentali degli organismi. Tutte queste caratteristiche permettono di descrivere singoli aspetti della vita. Le conoscenze delle strutture molecolari, per esempio, permettono la comprensione delle caratteristiche materiali degli organismi e dei processi biochimici, ma in questo modo si individuano soltanto singoli aspetti delle manifestazioni della vita. Ci3 vale anche per la de!inizione che * posta alla 'ase del pro ramma eEo'iol ico della 8A$A, secondo cui la vita sarebbe un sistema chimico autoconservante, che presenta la !acolt% di evolversi. Lo sviluppo di modelli dei singoli stadi che intercorrono !ra la materia inanimata e le prime !orme viventi * direttamente colle ato ai possi'ili concetti di vita< occorre perci3 una chiara caratterizzazione del !enomeno "vita#, anche se ancora o i ci3 si rivela di!!icile e il pro'lema non * stato risolto in modo soddis!acente. Le vaste e affascinanti conoscenze sui dettagli e le reciproche interazioni delle molecole e macromolecole, coinvolte nella costituzione degli esseri viventi (proteine, DNA), non hanno ancora svelato il mistero del !enomeno "vita#. Conosciamo li or anismi viventi soltanto in rapporto a questi componenti materiali, ma sappiamo anche che la macromolecola del D8A, per esempio, pu3 espletare la sua !unzione soltanto allinterno della complessit% altamente strutturata di una cellula. -er quanto ri uarda sin ole !unzioni isolate, questo indispensa'ile "tutto# risulta un presupposto indispensabile per la vita, e ci3 mette in discussione un approccio che passa attraverso vari gradi di complessit%, in quanto non potrebbe avere alcuna possi'ilit% di successo.

3. Origini della vita secondo la legge della sintropia

La le e della sintropia nasce dallequazione ener iaFmomentoFmassa della +elativit% +istretta di Ginstein<

E2 = m2c4 + p 2c2
"quazione "nergia/#omento/massa delle $elativit $istretta . Dove E lenergia , m la massa, p il momento e c la costante della velocit della luce.

Si tratta di unHequazione di secondo rado, cio* elevata al quadrato, le cui soluzioni sono sempre due, una positiva e una ne ativa. La varia'ile tempo * contenuta nel momento A p), di conseguenza, la soluzione positiva ha tempo positivo (che si muove in avanti), mentre la soluzione negativa ha tempo negativo (che si muove all'indietro). La soluzione a tempo positivo descrive energia che diverge da una causa, come la luce che diverge da una lampadina, mentre la soluzione a tempo negativo descrive energia che diverge da una causa futura e che corrisponde, per noi che ci muoviamo in avanti nel tempo, ad energia che converge verso un attrattore. La soluzione a tempo negativo contraddice la legge di causa ed effetto, secondo la quale le cause devono sempre precedere gli effetti , e venne perci3 considerata inaccettabile. Einstein risolse questo paradosso in base alla considerazione che la velocit% dei corpi * estremamente

piccola rispetto alla velocit% della luce A

c). In questo modo il momento pu3 essere assunto pari a zero A

p=0) e

l'equazione energia/momento/massa si semplifica nella famosa E = mc 2 , che ha sempre soluzione positiva , con materia ed energia che si muovono solo in avanti nel tempo. Tuttavia, tale se mpli!icazione non * possi'ile nella meccanica quantistica, nel livello su'>atomico della materia, poich) l o spin, cio* l a rotazione delle particelle , * prossimo alla velocit% della luce e non pu3 essere considerato un momento uguale a zero. Inoltre Einstein aveva omesso che quando l'equazione energia/momento/massa si semplifica si ottiene anche una equazione negativa -E = -mc2. Nel 1925 i fisici Oskar Klein e Walter Gordon formularono la prima equazione che unisce la meccanica quantistica con la relativit% ristretta e si trovarono di !ronte a due soluzioni< una che descrive onde, materia ed ener ia che si propa ano in avanti nel tempo e una che descrive onde, materia ed energia che si propagano a ritroso nel tempo. Nel 1926 Erwin $chrIdin er rimosse lHequazione ener iaFmomentoFmassa dallHequazione di Jlein e Kordon e !ormul3 la sua !amosa funzione d'onda (%) che tratta il tempo in modo sostanzialmente classico, con una ben definito prima e dopo. Nel 1927, Jlein e Kordon !ormularono nuovamente la loro equazione come com'inazione della !unzione dHonda di $chrIdin er e lHequazione ener iaFmomentoFmassa della relativit% ristretta. 4uesta equazione spie a la dualit% ondaFparticella come conse uenza della dualit% tra causalit% e retrocausalit%. Luttavia, la retrocausalit% era considerata inaccetta'ile e nel 1928 Bohr e Heisenberg si incontrarono a Copenaghen e formularono una interpretazione (nota come interpretazione di Copenhagen della meccanica quantistica ), che tratta il tempo in maniera classica (che si muove solo in avanti). Bohr e Heisenberg hanno utilizzato la funzione dHonda di $chrIdin er, dove non compare la soluzione a tempo negativo , per concludere che la materia si propaga come onda e l'onda collassa in una particella quando viene osservata. Di conse uenza, conclusero che lHatto di osservazione crea la realt%. 4uesta interpretazione incarnava lo spirito del tempo, lo zeit eist, e dava soste no scienti!ico allideolo ia nazista basata sul mito degli uomini come semi-d ei, dotati di poteri divini di creazione . Q uando GrMin $chrIdin er scopr& come Heisenberg e Bohr aveva no usato la sua equazione, con implicazioni ideolo iche e politiche, comment3 : "Non mi piace, e mi dispiace averci avuto a che fare ." Paul Dirac, cerc3 di risolvere la controversia applicando l'equazione energia/momento/massa allo studio dell'elettrone. Con sua grande delusione, ottenne per3 due soluzioni: l'elettrone e il neg-elettrone, dove il neg-elettrone si muove a ritroso nel tempo, mentre l'elettrone si muove in avanti nel tempo (Dirac, 1928). Heisenberg rea & violentemente allequazione di Dirac e scrisse a Wolfgang Pauli: " &onsidero la teoria di 'irac spazzatura che nessuno pu prendere sul serio " (Heisenberg, 1928 @. 8el tentativo di rimuovere lindesiderata soluzione ne ativa, Dirac utilizz3 principio di Pauli, secondo cui due elettroni non possono condivid ere lo stesso stato, e su er& che tutti gli stati di energia negativa sono occupati, impedendo cos& qualsiasi interazione tra stati positivi e negativi della materia. Su questa ipotesi di un oceano di energia negativa, chiamato il mare di Dirac, si basa il "Modello S tandard" della fisica delle particelle. Tuttavia, nel 1932 Carl Anderson ha osservato nelle radiazioni cosmiche il neg-elettrone di Dirac , rinominato poi positrone, e ha aperto cos& la strada allo studio dellHantimateria, contraddicendo l'ipotesi di un mare di energia negativa (Anderson, 1932). Ben presto il dibattito scientifico tra Bohr, Heisenberg e Einstein venne inquinato e avvelenato dal clima politico. 8ellaprile 05==, durante un via io ne li $tati Uniti, Ginstein apprese che il nuovo overno tedesco aveva emanato una le e che escludeva li e'rei da qualsiasi carica pu''lica, compreso linse namento universitario. Un mese dopo, il 0/ ma io 05==, il ministro per la propa anda 1oseph Koe''els proclam3 che Nlintellettualismo e'raico * mortoN ed e''e luogo il rogo dei libri, tra i quali anche i lavori di Einstein. Il nome di Einstein figurava nella lista dei nemici del regime che dovevano essere eliminati e venne offerta una ricompensa per chi avrebbe portato la sua testa. Nei giornali tedeschi Ginstein venne annoverato tra i nemici del nuovo re ime tedesco con accanto la !rase "non ancora impiccato#. Le

pubblicazioni e i libri di Einstein furono bruciati, la sua villa alla periferia di Berlino venne saccheggiata, il suo conto 'ancario 'loccato, e il suo violino distrutto. ,itler era stato convinto della pericolosit% della scienza e'raica dal li'ro "100 Autori contro Einstein # A(srael, 05=0@. La teoria della relativit% venne messa al 'ando e sti matizzata come deliri di un nemico del Lerzo +eich, cospirazione della scienza e'raica, mentre lipotesi di Oohr e ,eisen'er , nota come (nterpretazione di Copenha en della meccanica quantistica, divenne parte inte rante dellideolo ia nazista. 8el 0560 il matematico Lui i 7antappi* A05/0>05B;@, mentre lavorava sulle propriet% delle equazioni che com'inano la meccanica quantistica con la relativit% ristretta Aequazione di Jlein>Kordon e operatore di dHAlem'ert@, not3 che la soluzione che descrive energia e materia ch e divergono da una causa passata * overnata dalla le e dellentropia Adal greco en = divergente, tropos P tendenza@, cio* la tendenza dellener ia a dissiparsi , mentre la soluzione che descrive energia e materia che convergono verso una causa futura (un attrattore o assorbitore) * overnata da una le e simmetrica allentropia che 7antappi* denomin3 sintropia Adal reco syn = convergente, tropos = tendenza) , cio* la tendenza alla concentrazione e differenziazione . Glencando le propriet% matematiche della le e della sintropia, 7antappi* trov3 le propriet% dei sistemi viventi e iunse cos& allHipotesi su estiva che la vita * causata dal !uturo. 4uesta ipotesi venne pubblicata nel volume "La Teoria Unitaria del Mondo Fisico e Biologico.N A7antappi*, 0566@

( "videnze sperimentali dell)ipotesi retrocausale di Fantappi 7antappi* era uno dei eni matematici del secolo scorso, ma non riusc& ad ideare un esperimento che permettesse di provare la teoria della sintropia. 4uesto pro'lema * stato risolto solo di recente, razie ai sistemi +GK A Random Event Generators - eneratori di eventi casuali@, cio* dispositivi che consentono di manipolare le cause in un modo che * impredicibile nel passato. I dispositivi REG consentono di utilizzare il metodo sperimentale nello studio degli effetti retrocausali. Nel 2010 Antonella Vannini ha tradotto lHipotesi retrocausale di 7antappi* nella se uente ipotesi< N se la vita si alimenta di sintropia, i parametri del sistema nervoso autonomo che sostiene le funzioni vitali devono reagire in anticipo rispetto a stimoli futuri ." Nella letteratura scientifica possono essere rinvenuti diversi esperimenti che mostrano l'esistenza di reazioni pre-stimolo dei parametri del sistema nervoso autonomo, come la frequenza cardiaca e la conduttanza cutanea. (l primo studio che risale al 055? * quello di +adin in cui si rilevavano !requenza cardiaca, conduttanza cutanea e pressione sanguigna in soggetti ai quali venivano mostrati per 5 secondi schermate bianche seguite da immagini che, in 'ase ad un al oritmo casuale impredici'ile, potevano essere a contenuto calmo o emozionale. +adin evidenzi3 una differenza significativa tra questi parametri del sistema neurovegetativo, prima della presentazione di immagini a contenuto emozionale rispetto a immagini a contenuto calmo (Radin, 1997). Nel 1997 Bierman ha replicato lesperimento di +adin, con!ermandone i risultati AOierman, 055:@ e nel .//= $pottisMoode e MaQ, del Co nitive Science Laboratory, hanno replicato gli esperimenti di Radin e Bierman effettuando una serie di controlli per studiare possi'ili arte!atti e spie azioni alternative. ( risultati hanno con!ermato i risultati i% ottenuti da +adin e Bierman, evidenziando una reazione anticipata dei parametri di conduttanza cutanea prima della presentazione di stimoli emozionali (Spottiswoode, 2003). Risultati analoghi sono stati ottenuti da altri autori, sempre utilizzando i parametri del sistema nervoso autonomo, per esempio: McCratly, Atkinson e Bradely (2004), Radin e Schlitz (2005) e May, Paulinyi e Vassy (2005).

Studiando pazienti neurologici affetti da deficit del processo decisionale, Antonio Damasio ha scoperto lesioni specifiche d ella corteccia prefrontale , soprattutto in quei settori che integrano i segnali provenienti dal sistema nervoso autonomo. Queste lesioni causano una carente e imperfetta percezione delle sensazioni somatiche legate alle emozioni e un comportamento che pu3 essere descritto come N miopia verso il futuro ". Damasio ha suggerito lipotesi dei marcatori somatici AM$@, secondo la quale le emozioni costituiscono un elemento importante del processo decisionale. Damasio descrive lipotesi dei marcatori somatici nel modo se uente< *+uando viene alla mente, sia pure a lampi, lesito negativo connesso con una determinata opzione di risposta si avverte una sensazione spiacevole alla bocca dello stomaco. Dato che questa sensazione riguarda il corpo, lho definita con il termine tecnico di stato somatico, e dato che esso -contrassegna unimmagine, lho chiamata marcatore. / Lipotesi dei marcatori somatici di Damasio * sta ta testata attraverso l Iowa Gambling Task (IGT), un compito a scelta multipla ripetuta dove i partecipanti scelgono carte da gioco da quattro mazzi diversi. Due mazzi, vantaggiosi, assicurano vincite modeste ma perdite limitate, mentre gli altri due, a fronte di guadagni immediati maggiori, comportano perdite gravi. Laddove i partecipanti normali scelgono soprattutto dai primi due mazzi, i pazienti con lesioni alla corteccia prefrontale perseverano nella scelta dai secondi due, anche quando la regola implicita viene loro esplicitata. 8el corso dellesperimento emer ono = tipi di reazioni del sistema nervoso autonomo, delle quali due sono "posticipate# ed una * "anticipata#. Le prime due risposte si mani!estano dopo la gratificazione dovuta ad una vincita o dopo la punizione dovuta ad una perditaD la terza risposta * anticipata nel senso che si mani!esta prima di scegliere da un mazzo sfortunato. Damasio ha interpretato questa reazione anticipata come effetto dellapprendimento. Mentre le prime due risposte posticipate si mani!estano sia nel ruppo di controllo che nel gruppo di pazienti con lesione prefrontale, la risposta anticipata si manifesta solo nei soggetti normali. 8ellarticolo " Heart Rate Differences between Targets and Nontargets in Intuitive Tasks # Lressoldi e collaboratori ipotizzano che la risposta anticipata osservata da Damasio possa essere frutto di una vera e propria anticipazione e non solo di un processo di apprendimento, come ipotizzato da Damasio (Tressoldi, 2005). Tressoldi e collaboratori descrivono due esperimenti che mostrano reazioni anticipate della frequenza cardiaca (HR). Le prove sperimentali erano divise in tre fasi: nella fase di presentazione 4 immagini (paesaggi, animali e monumenti) venivano presentate per 10 secondi, e la frequenza cardiaca veniva misurata; nella fase di scelta le immagini venivano presentate tutte insieme e al soggetto si chiedeva di cercare di indovinare quale immagine sarebbe stata selezionata dal computer; infine, nella fase target il computer selezionava secondo una procedura casuale, impredicibile, una delle quattro immagini (immagine target) e la mostrava a monitor a tutto schermo. Nel primo esperimento si * osservata una di!!erenza statisticamente si ni!icativa di /,B5 ,+ nelle !requenze cardiache misurate in fase 1 durante la presentazione di immagini target rispetto alle immagini non target, nel secondo esperimento la differenza, sempre statisticamente significativa, era di 0,57 HR. DarQl Oem, psicolo o e docente presso la Cornell UniversitQ, descrive nel suo articolo del ./00" Feeling the Future: Experimental Evidence for Anomalous Retroactive Influence on Cognition and Affect # 5 esperimenti classici della letteratura psicolo ica condotti, per3, in modalit% time>reverse in modo da ottenere le!!etto prima, piuttosto che dopo, lo stimolo. Ad esempio, in un classico esperimento di priming si chiede al soggetto di giudicare

se limma ine * positiva Apiacevole@ o ne ativa Aspiacevole@ premendo un 'ottone il pi velocemente possi'ile. (l tempo di reazione AL+@ viene re istrato. Appena prima dellimma ine positiva o ne ativa una parola viene presentata 'revemente, sottoso lia Acio* non percepi'ile a livello conscio@. 4uesta parola * chiamata "prime# e si * osservato che i so etti tendono a rispondere in modo pi veloce quando il prime * con ruente con limma ine che se ue Asia che si tratti di imma ine positiva come di imma ine ne ativa@, mentre il tempo di reazione diventa pi lun o quando non sono con ruenti Aad esempio la parola * positiva mentre limma ine * ne ativa@. 8e li esperimenti di retro-priming lusuale procedura di stimolo avviene dopo, anzich) prima che il soggetto risponda, sulla 'ase dellipotesi che tale procedura "inversa# possa in!luenzare le risposte retrocausalmente. (n questi esperimenti Bem ha utilizzato immagini emozionali tratte dalla IAPS (International Affective Picture System). Gli esperimenti sono stati condotti su oltre 1.000 soggetti, ed hanno evidenziat o effetti retrocausali associati alle emozioni con si ni!icativit% statistica di p P 0,=6F0/ nella!!ermare lesistenza di e!!etti retrocausali@. Prendendo spunto dal disegno sperimentale ideato da Tressoldi, Antonella Vannini ha condotto quattro esperimenti utilizzando misure di !requenza cardiaca al !ine di studiare le!!etto retrocausale ipotizzato da 7antappi* e lHinterazione con leffetto apprendimento osservato da Damasio (Vannini, 2011b). Ogni prova sperimentale era divisa in 3 fasi: Fase di presentazione : 4 colori vengono presentati uno dopo l'altro sullo schermo del computer. Ogni colore viene mostrato per esattamente 6 secondi. (l so etto * invitato a uardare i colori, e durante la presentazione la frequenza cardiaca viene misurata a intervalli fissi di 1 secondo. Per ciascun colore 4 misure della frequenza cardiaca ven ono re istrate< una per o ni secondo. La presentazione del colore * per!ettamente sincronizzata con la misurazione della frequenza cardiaca. Quando necessario, la sincronizzazione viene ristabilita mostrando un'immagine bianca prima della presentazione del primo colore nella fase 1. Fase di scelta: un'immagine con 4 barre colorate viene mostrata in modo da consentire al soggetto (utilizzando il mouse) di indovinare il colore che pensa che il computer selezioner% nella terza !ase. Fase target: il computer seleziona casualmente il colore (target) e lo mostra a tutto schermo.
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Auna possi'ilit% su 0=6.///.///./// di s'a liare

Figura 1 - Fasi di una prova sperimentale:


i colori vengono presentati in successione a tutto schermo per 4 secondi esatti ciascuno e la frequenza cardiaca rilevata ad intervalli di 1 secondo; il soggetto sceglie un colore cercando di indovinare quello che sar selezionato dal computer, il computer seleziona tramite un procedimento random uno dei 4 colori e lo presenta a tutto schermo (colore target).

Ipotesi: in presenza delle!!etto retrocausale si dovre''e osservare una di!!erenza tra !requenze cardiaca misurate nella !ase 0 in concomitanza con il colore tar et selezionato nella !ase =. La presentazione del colore tar et * considerata la causa delle differenze della frequenza cardiaca osservate nella fase 1. Le prove sono state ripetute 100 volte per ogni soggetto. I soggetti erano seguiti solo durante la prima prova e lasciati da soli per le restanti 55 prove. La prima prova non * quindi stata considerata nelle analisi dei dati. Nella figura 2 vengono rappresentate graficamente le differenze dell e frequenze cardiache di un so etto. R possi'ile vedere come ogni colore target porta a valori medi delle frequenze cardiache che divergono dal valore base. In assenza delle!!etto retrocausale le linee dovre''e variare intorno al valore 'ase Ala linea /,//@.

Figura 0 1 Rappresentazione grafica della differenza delle medie delle frequenze cardiache in base al colore target selezionato nella terza fase

Ogni soggetto presenta un pattern caratteristico nelle reazioni pre-stimoli della frequenza cardiaca. Per esempio, alcuni so etti mostrano un aumento della !requenza cardiaca quando il colore tar et * 'lu e una riduzione della !requenza cardiaca quando il tar et * verde. Altri mostrano un pattern che * esattamente lHopp osto. Effettuando l'analisi dei dati allHinterno di ciascun so etto lHe!!etto retrocausale si mostra con !orti valori di si ni!icativit% statistica. 4uando, invece, l'analisi viene condotta in modo classico, sommando li e!!etti osservati tra pi so etti, e!!etti opposti si sottraggono e si annullano. LHanalisi dei dati * stata quindi e!!ettuata con!rontando le differenze delle medie delle frequenze cardiache osservate per ogni soggetto (in totale 64 valori per ciascun soggetto: 16 misure della frequenza cardiaca x quattro colori target) con i valori attesi ottenuti utilizzando dei target fittizi non correlati ( TNC). I TNC non sono stati mostrati ai soggetti durante l'esperimento e non sono correlati con la selezione operata dal computer nella fase 3 e visualizzata al soggetto. LHanalisi dei dati * stata e!!ettuata utilizzando il test statistico del Chi Q uadrato e il test esatto di Fisher. Un esempio * mostrato in !i ura =.

Figura 2 1 Frequenze osservate e frequenze attese nella distribuzione delle differenze tra medie delle frequenze cardiache rilevate nella fase 3 dellesperimento in base a colore target e non target 4fase 25. Chi Quadro = 263,86. Valori del Chi Quadro (gdl 2) superiori a 13,81 corrispondono a p<0,001

Anche se in tutti li esperimenti si osserva una !orte di!!erenza tra !requenze attese e !requenze osservate, non si * riscontrata la capacit% dei so etti di indovinare il tar et selezionato dal computer nellultima !ase. 8el complesso, il tar et viene indovinato il .BC delle volte, una volta su quattro, che * esattamen te quello che ci si aspetta per effetto del caso. In altre parole, la razionalit% sembra non essere in grado di accedere alle informazioni di anticipazione che la frequenze cardiache mostra di conoscere. Un esperimento * stato condotto con lo scopo di con!rontare lipotesi retrocausal e di 7antappi* con lHipotesi apprendimento di Damasio. A tal fine la pro'a'ilit% di selezione di ciascun colore variava. Un colore aveva il 35% di possi'ilit% di essere selezionat o dal computer (colore fortunato) , un altro aveva una p ro'a'ilit% del 0BC Acolore sfortunato) e i restanti due colori una pro'a'ilit% del .BC (colori neutri). Ai soggetti era affidato lo stesso compito degli esperimenti precedenti : indovinare il maggior numero di colori selezionati dal computer. I soggetti non erano a conoscenza del fatto che i colori avevano una probabilit% diversa di essere selezionati. I risultati hanno mostrato l'effetto retrocausale su tutti i colori. Ad esempio, l'effetto retrocausale era pari a p<1/1027 per il colore blu, p<1/10 12 per il colore verde, p<1/10 13 per il colore rosso e p<1/10 11 per il colore giallo. L'effetto retrocausale * stato osservato a partire dalle prime == prove, come previsto dall ipotesi retrocausale. Secondo le opere di Damasio e Bechara (Bechara, 1997) le!!etto apprendimento * previsto dopo un certo numero di prove dell'esperimento. I risultati hanno mostrato leffetto apprendimento con una si ni!icativit% di pP 0,00000000023 nell'ultimo blocco di 33 prove dell'esperimento, mentre era assente nel primo blocco di 33 prove . -oich) lHe!!etto retrocausale e l'effetto di apprendimento condividono gli stessi marcatori somatici una interazione tra questi due effetti era attesa . Di conse uenza, lipotesi era che all'inizio solo l'effetto retrocausal e pu3 essere rilevato , successivamente l'effetto apprendimento inizia a disturbare l'effetto retrocausale e alla fine l'effetto retrocausal e e le!!etto apprendimento si separano e possono essere distinti tra loro. Questa ipotesi era stata suggerita, durante la fase di sviluppo del software, dai soggetti coinvolti. Nei primi esperimenti avevano notato una sensazione alla bocca dello stomaco in associazione con la scelta di stimoli target, nellultimo esperimento non riportavano questo e!!etto e le!!etto retrocausale si osservava in modo meno forte. Ci3 su eriva che le!!etto apprendimento poteva disturbare l'effetto retrocausale e i risultati hanno mostrano questa interazione nella parte centrale dell'esperimento dove l'effetto apprendimento inib isce quello retrocausale con una si ni!icativit% di p= 0,000000000000076. Anche in questo ultimo esperimento non si rileva la capacit% dei so etti di indovinare il tar et . I soggetti indovinano il 25% delle volte, come previsto dal caso. Pertanto il forte effetto apprendimento che si osserva nellanalisi delle frequenze cardiache non si tra duce in un apprendimento cognitivo. Diversi esperimenti sono stati condotti al fine di studiare possibili artefatti. Ad esempio, una critica era che l aspettativa

potre''e intera ire con lelettronica del computer e portare a determinare il colore che viene selezionato nella terza !ase. -er studiare questa possi'ilit% si * deciso di !ar sempre selezionare il tar et al computer, ma la sua presentazione veniva sostituita in modo random con il colore grigio. I risultati mostrano l'effetto retrocausale solo quando il colore target viene mostrato nella !ase = e ci3 esclude che la selezione del tar et da parte del computer possa dipendere da un e!!etto in avanti nel tempo Acome laspettativa@.

- Sistemi anticipatori, attrattori e meccanica quantistica Robert Rosen (1934-1998), biologo teorico, professore di biofisica alla Dalhousie University, sottolinea va nel suo libro "Anticipatory Systems# A+osen, 05:B@: *6ono rimasto stupefatto dalla quantit di comportamenti anticipatori che si osservano a tutti i livelli dellorganizzazione dei sistemi viventi 475 6istemi che si comportano come veri sistemi anticipatori, cio sistemi nei quali lo stato presente cambia in base a stati futuri, violano la legge della causalit classica secondo la quale il presente dipende unicamente da cause passate o presenti. Di conseguenza si cerca di spiegare questi comportamenti con teorie e modelli che escludono a priori ogni possibilit di anticipazione. Senza alcuna eccezione, tutte le teorie e i modelli biologici sono classici, nel senso che cercano le cause unicamente nel passato o nel presente. / Al !ine di rendere i comportamenti anticipatori compati'ili con la le e della causalit%, secondo la quale le cause devono sempre precedere gli effetti, si cerca di ricondurli a modelli predittivi o a processi di apprendimento. Tuttavia, quando si considera che i comportamenti di anticipazione caratterizzano anche le strutture pi semplici della vita, come le cellule che sono prive di sistemi neurali, * di!!icile sostenere lidea che i comportamenti di anticipazione possano essere la conse uenza di modelli predittivi acquisiti tramite lapprendimento e lesperienza. (noltre, questi comportamenti di anticipazione si osservano anche a livello molecolare dove non * possi'ile alcuna spie azione in 'ase a processi innati dovuti alla selezione naturale. +osen conclude che * q uindi necessaria una nuova causalit% , in grado di spiegare questi comportamenti di anticipazione dei sis temi viventi. 4uesta nuova causalit% *, probabilmente, la legge della sintropia che si !onda appunto sul presupposto che la vita dipenda da cause !uture e che de''a perci3 essere descritta e spie ata utilizzando logiche effetto-causa. Lipote si che nei sistemi viventi agisc a un fattore causale diverso da quello classico era i% stata avanzata da Hans Driesch (1867-1941), pioniere delle ricerche nel camp o dellem'riolo ia sperimentale. Driesch su er& l esistenza di un principio causale finale, superindividuale e soprapersonale , che rappresenterebbe la causa dello sviluppo e dellevoluzione dei viventi, la !inalit% della natura, la potenzialit% 'iolo ica . A questo principio di causalit% !inale Driesch diede il nome di entelechia. Gntelechia * una parola reca la cui derivazione Aen>telos@ indica qualcosa che Scontiene in s) il proprio !ine o scopo, e che diri e verso tale !ine il sistema su cui a isce. Cos&, se il percorso di sviluppo normale viene interrotto, il sistema pu3 ra iun ere lo stesso !ine in altro modo. Driesch ritiene che lo sviluppo e il comportamento siano re olati da una erarchia di entelechie, che in senso ultimo derivano tutte dallentelechia complessiva dellor anismo e sono ad essa su'ordinate. La dimostrazione classica di questo !enomeno venne !ornita da Driesch su embrioni di ricci di mare. Se in un embrione molto giovane allo stadio bicellulare una delle due cellule viene uccisa, la cellula rimanente non d% ori ine a met% di un riccio, 'ens& enera un riccio piccolo, ma completo.

(nversamente, la !usione di due iovani em'rioni d% luo o allo sviluppo di un unico riccio i ante e non di due ricci. Risultati di questo tipo mostrano che nello sviluppo i sistemi procedono verso un fine morfologico unico. Nel momento in cui interveniamo su di un embrione, ad esempio uccidendo una delle due cellule che lo compongono , la cellula superstite risponde comunque alla causa finale che porta alla formazione di una struttura analoga a quella che si sarebbe raggiunta con entram'e le cellule dellem'rione, anche se pi piccola. 8e conse ue che la !orma !inale non * causata dal passato o da modificazioni che possiamo introdurre nel passato, ma dal futuro. Anche quando una parte del sistema viene asportata o il normale corso dello sviluppo viene tur'ato, la !orma !inale che si ra iun e * sempre la medesima. Un altro esempio riportato da Driesch * quello della ri enerazione, cio* il processo grazie al quale gli organismi sono in rado di sostituire o riparare strutture danne iate. Le piante presentano una amma stupe!acente di capacit% ri enerative, e cos& li animali in!eriori< per esempio, se un verme piatto viene ta liato a pezzi, ciascun pezzo ri enera un verme completo. Anche molti verte'rati hanno straordinari poteri di ri enerazione< per esempio, se la lente dellocchio di un tritone viene asportata chirur icamente, una nuova lente si ri enera a partire dal 'ordo delliride, mentre nello sviluppo normale dellem'rione la lente si !orma in modo molto diverso, a partire dalla pelle. Driesch utilizz3 il concetto di entelechia per render conto delle propriet% di integrit e di direzionalit nello sviluppo e nella rigenerazione degli organismi. Unaltra proposta in merito allesistenza di un !attore causale diverso da qu ello classico * stata proposta indipendentemente nel 1926 dal biologo russo Alexander Gurwitsch (1874-1954) e dal biologo austriaco Paul Alfred Weiss (1898-1989) ed * conosciuta come la teoria del campo morfogenetico . A parte la!!ermazione che i campi morfogenetici svolgano un ruolo importante nel controllo della morfogenesi (il prendere forma) , nessuno dei due autori indic3 il modo nel quale la causalit% a isce in questi campi. Il termine campo * oggi di moda, dal campo gravitazionale al campo elettromagnetico, al campo delle singole particelle fino a gi ungere al campo morfogenetico. Tuttavia, la parola campo viene utilizzata per indicare qualcosa che si osserva, ma che non si riesce a spiegare in termini classici di teoria meccanicista. Si tratta di manifestazioni che richiedono un nuovo tipo di spiegazioni basate su un nuovo tipo di causalit%. La teoria della sintropia sostituisce i termini entelechie e campi con il termine cause finali o attrattore , c io* cause che a iscono dal !uturo in 'ase alle propriet% retrocausali della sintropia. La meccanica quantistica mostra che la retrocausalit% * alla 'ase dei !enomeni di entan lement Acorrelazione@ e di non>localit% osservati nel mondo su'>atomico. Questi fenomeni hanno la caratteristica di correlare, attirare e guidare . La sintropia a ire''e perci3 in base ad un meccanismo causale simile a quello delle emozioni , attirando, indirizzando e guidando . La teoria della si ntropia giunge cos& ad ipotiz zare che i sistemi viventi sono sistemi guidati dalle emozioni e che la causalit% a ritroso nel tempo si manifesta principalmente sottoforma di emozioni. Le emozioni attirano e guidano verso gli attrattori. Per evitare di scadere in discorsi mistici o magici * importante sottolineare energia/momento/massa prevede lesistenza di tre tipi di tempo: , i% da ora, che lequazione

Causale. Il tempo causale caratterizza i sistemi divergenti, ad esempio il nostro universo in espansione. In questi sistemi le cause precedono li e!!etti, lentropia prevale, e il tempo si muove in avanti, dal passato al !uturo. Retrocausale. (l tempo retrocausale caratterizza i sistemi conver enti, come * il caso dei 'uchi neri in astronomia . In questi sistemi gli effetti precedono le cause, p revale la sintropia e il tempo si muove a ritroso, dal futuro verso il passato.

Supercausale. Il tempo supercausale caratterizza i sistemi in equilibrio tra forze divergenti e forze convergenti, come sono ad esempio li atomi. (n questi sistemi la causalit% e la retrocausalit% coesistono e il tempo * unitario< passato, presente e futuro sarebbero compresenti. Queste tipologie di tempo erano note i% agli antichi greci come: Kronos che descrive il tempo causale, a noi !amiliare, tipico della le e dellentropia, !atto di momenti assoluti che fluiscono dal passato al futuro. Kairos che descrive il tempo retrocausale, tipico della le e della sintropia. $econdo -ita ora Jairos * alla 'ase dellintuizione e della capacit% di anticipare il !uturo e di sce liere in modo vanta ioso. Aion che descrive il tempo supercausale, nel quale passato, presente e futuro coesistono. Secondo questa classificazione sintropia e d entropia interagiscono nel livello quantistico della materia , cio* nellAion , e a questo livello pu3 aver ori ine la vita.

4. La visione naturalista dellevoluzione

(l naturalismo * nato nel diciannovesimo secolo in opposizione allideolo ia spiritualistica del periodo romantico e si basa sulla premessa che tutti i fenomeni naturali possa no essere spiegati utilizzando la causalit% . Tuttavia, lequazioni energia/momento/massa mostra che l a causalit% classica * governat a dalla le e dellentropia, cio* dalla tendenza dellenergia a dissiparsi e della materia a distribuirsi casualmente. Albert Szent-Gyorgyi (1893-1986), premio Nobel per la fisiologia e scopritore della vitamina C affermava che: *" impossibile spiegare le qualit di organizzazione e di ordine dei sistemi viventi partendo dalle leggi entropiche del macrocosmo. +uesto uno dei paradossi della biologia moderna8 le propriet dei sistemi viventi si contrappongono alla legge dellentropia che governa il macrocosmo .# (Szent Gyorgyi, 1977) Mentre lentropia * una le e universale che porta alla disinte razione di qualsiasi !orma di or anizzazione, $zent> KQor Qi conclude che la sintropia * la le e universale di cui li esseri viventi dimostrano continuamente lesistenza. -er KQor Qi la sintropia * la le e opposta allentropia che porta i sistemi viventi verso !orme di or anizzazione sempre pi complesse e armoniche. (l pro'lema principale, secondo KQor Qi, * che< *6i osserva una profonda differenza tra i sistemi organici e inorganici 7 come uomo di scienza non posso credere che le leggi della fisica perdano la loro validit non appena si entra nei sistemi viventi. La legge dellentropia non governa i sistemi viventi./

Il biologo Jacques Monod (1910-1976) descrive questa tendenza al disordine, alla disor anizzazione e allomo eneit%, con queste parole: *L'uomo deve infine destarsi dal suo sogno millenario per scoprire la sua completa solitudine, la sua assoluta stranezza. Egli ora sa che, come uno zingaro, si trova ai margini dell'universo in cui deve vivere. Universo sordo alla sua musica, indifferente alle sue speranze, alle sue sofferenze, ai suoi crimin i (Monod, 1971).# Le spiegazioni basate sulla causalit% classica portano a concepire un universo retto da leggi che negano la vita , per le quali la vita non * altro che un episodio altamente improbabile, destinato alla morte. Il naturalismo cerca di ovviare a questa visione entropica delluniverso attribuendo al caso qualit% neg-entropiche. Ad esempio, secondo il naturalismo la vita origina dal caso e si evolve dal caso , cio* senza cause apparenti . Einstein era solito sottolineare che il ricorso al caso mostra lincompletezza di una teoria. "Dio non gioca a dadi! #, esclamava, per enfatizzare il fatto che una teoria scienti!ica deve !are uso della causalit% e deve evitare di ricorrere al caso. Il ricorso del naturalismo al caso entra in contraddizione con la sua premessa fondante, secondo la quale tutti i fenomeni naturali possono e devono essere spie ati utilizzando la causalit%. La teoria della sintropia allar a la causalit% alla retrocausalit% e d alla supercausalit% e mostra come le propriet% ne > entropiche, che il natur alismo attribuisce al caso, siano proprie della retrocausalit% e della supercausalit% . Operando in questo modo, la teoria della sintropia estende lapproccio causale agli aspetti di or anizzazione, ordine e complessit% che oggi ven ono spie ati ricorrendo ad ipotetiche qualit% ne >entropiche del caso. KQor Qi su eriva lesistenza di una ener ia simmetrica a quella descritta dal principio dellentropia< *9na delle differenze principali tra le amebe e gli esseri umani laumento di complessit che presuppone lesistenza di un meccanismo che sia in grado di contrastare la legge dellentropia. !n altre parole deve esistere una forza che in grado di contrastare la tendenza universale della materia verso il caos e dellenergia verso la morte termica. La vita mostra continuamente una diminuzione di entropia e un aumento nella sua complessit interna e spesso anche nella complessit dellambiente, in diretto contrasto con la legge dellentropia .#

- Il concetto di specie La catalogazione e classificazione de li esseri viventi * uno de li o'iettivi 'asilari e pi anti chi della biologia e viene indicato con il termine "tassonomia#. (l termine tassonomia proviene dal reco taxis (ordinamento) e nomos (regola, norma). In biologia un taxon Ail cui plurale * taxa@ * una unit% tassonomica, un ra ruppamento di or anismi reali, distinguibili morfologicamente e/o eneticamente da altri e riconosci'ile come unit% con una precisa posizione allinterno della struttura gerarchica della classificazione tassonomica. Carlo Linneo (1707-1778), uno dei padri della tassonomia, basava le classificazioni prevalentemente sugli aspetti esteriori degli esseri viventi. Solo successivamente la tassonomia si allar 3 allanatomia, cio* a llo scheletro e a lle parti molli, e alle informazioni genetiche e molecolari. La tassonomia

morfologica cerca di catalo are li esseri viventi in 'ase alla loro similarit% utilizzando descrizioni possi'ilmente neutre ed obiettive. La tassonomia * una scienza empirica che utilizza i ran hi o cate orie, tra i quali< dominio, re no, phQlum, classe, ordine, !ami lia, tri', enere, specie. Mentre in zoolo ia la nomenclatura * strettamente re olamentata dal Codice (CT8 A(nternational Commission on Toolo ical 8omenclature@ nella stessa tassonomia la nomenclatura non * re olata, ma * sempre il risultato di lavori di ricerca della comunit% scienti!ica. (l modo in cui i ricercatori iun ono alla individuazione dei taxa varia. Dipende dai dati, dalle risorse e dai metodi che possono variare da semplici comparazioni quantitative o qualitative di caratteristiche a so!isticati modelli di ela'orazione al computer di randi quantit% di dati tratti dalla sequenza del DNA. Tuttavia, gli stessi metodi possono portare a classificazioni diverse a causa di una serie di scelte soggettive che * necessario operare: le descrizioni possono riguardare un numero infinito di caratteri, mentre solo alcuni possono essere inseriti ne lle analisi. A seconda d i quali caratteri scegliamo di considerare le classificazioni possono cambiare. I valori di similarit% possono essere scelti in modo diverso e ci3 porta a collocare o meno gli individui in gruppi che si trovano in prossimit% dei valori critici di similarit%. Per ovviare ai limiti di queste scelte soggettive * nata la tassonomia genetica che raggruppa gli organismi in base alla !acolt% o meno di produrre incroci !ertili. Lapproccio enetico classi!ica le specie in 'ase alla loro possi'ilit% di produrre discendenti fecondi, in condizioni di vita naturale. Se degli esseri viventi si mescolano soltanto in stato di cattivit% o di allevamento, essi ven ono annoverati in specie di!!erenti. -er esempio, un mulo * il prodotto dellincrocio !ra cavallo ed asino ed * in!econdo. Lapproccio enetico porta perci3 a catalo are il cavallo e lasino in specie diverse. La tassonomia pu3 perci3 essere suddivisa in morfologica, che prende in considerazione i caratteri (morfospecie) e genetica, che prende in considerazione la !ertilit% (genospecie). A seconda che si pon a len!asi su gli aspetti genetici (riproduttivi) oppure morfologici (caratteri), i confini fra le specie possono variare. Nellesempio dellasino e del cavallo si hanno due genospecie e una sola mor!ospecie. Ci3 accade quando le specie sono indistin ui'ili sulla base dei loro caratteri, e quindi appartengono alla stessa morfospecie, ma non producono incroci fertili , e quindi non appartengono alla stessa geno specie. Di conseguenza si parla di classi!icazioni " enospeci!iche# e "mor!ospeci!iche #. P er ovviare a questa discordanza , * stato introdotto unulteriore tipo di classi!icazione, il tipo base , che tiene conto di entrambe le classificazioni, sia del comportamento riproduttivo che dei caratteri morfologici. Tuttavia, nemmeno la classificazioni in tipi 'ase * riuscita a produrre una procedura di classificazione generalmente accettata . Il genetist a W. Gotts chalk a!!erma< " #algrado decenni di ricerca, la definizione della specie come unit biologica presenta delle grosse difficolt. Fino ad oggi non esiste ancora una sola definizione che risponda a tutte le esigenze .# Le comuni definizioni di specie, genospecie, morfospecie e tipo base , sono imprecise; nessuna permette una delimitazione chiara e eneralmente valida. Applicando de!inizioni diverse di specie, cam'iano inevita'ilmente i con!ini !ra le stesse. Ci3 !a sor ere linterro ativo se sia possi'ile de!inire ununit% tassonomica superiore che racchiuda concetti di specie sia genetici sia morfologici.

- La microevoluzione Charles Darwin (1809-1892), nel libro L:rigine delle 6pecie (1859), constatando la varia'ilit% de li esseri viventi , la sovrapproduzione di prole e il fatto che a lungo termine la dimensione delle popolazioni rimane costante, era giunto alla conclusione che sopravvivono solo li individui "me lio adattati# che diventano a loro volta genitori della generazion e successiva. Questo processo di selezione naturale dei pi adatti verrebbe potenziato dalla deriva enetica, cio* dal la tendenza de li alleli, che sono responsa'ili della particolare modalit% con cui si mani!esta il carattere ereditario, di variare ca sualmente rimescolando i l pool genetico dei genitori . Gli alleli che presentano effetti positivi , verrebbero selezionati dal meccanismo di selezione naturale, facendoli divenire pi comuni. Solo le variazioni casuali (mutazioni) che comportano direttamente o indirettamente un vanta io allor anismo possono contri'uire al pro resso evolutivo, mentre le mutazioni prevalentemente deleterie ven ono per lo pi eliminate. $ ono quindi soprattutto le mutazioni vantaggiose a svolgere un ruolo nel processo evolutivo. Per Darwin la selezione naturale e la deriva genetica rappresentano le molle del processo evolutivo. Oggi si distingue tra microevoluzione e macroevoluzione e si sta diffondendo lopinione che i meccanismi della selezione naturale e della deriva genetica operino unicamente nellam'ito della microevoluzione. La coppia di termini microevoluzione e macroevoluzione * stata introdotta nel 05.? da Philiptschenko, dove: microevoluzione o evoluzione in!raspeci!ica, indica la selezione di caratteristiche allinterno della stessa specie , ad esempio: trasformazioni quantitative di organi, strutture e piani di organizzazione di organismi esistenti; macroevoluzione o evoluzione transpeci!ica, indica levoluzione di nuove caratteristiche o specie, ad esempio : lo sviluppo di organi, strutture e piani di or ganizzazione di organismi nuovi, la formazione di materiale genetico qualitativamente nuovo che consentono di evolversi al di l% del con!ine della specie. La !unzione della microevoluzione * quella di ottimizzare strutture i% esistenti, mentre la funzione della macroevoluzione sarebbe quella di sviluppare per la prima volta, ex novo, delle strutture con funzioni nuove. Un esempio di microevoluzione * !ornito dai semi, portati dal vento, che non riescono a erminare in terreni inquinati da metalli pesanti. Tuttavia, n elle discariche di miniere in Inghilterra , si * osservato che una minoranza di semi riesce a germinare, a crescere e a far semi in grado, a loro volt a, di colonizzare terreni inquinati da metalli pesanti. L analisi genetica ha dimostrato limpossi'ilit% di questi esemplari di piante a re -incrociarsi con gli individui che crescono su terreni normali, cio* non contaminati. $ul la base della definizione di geno specie, si pu3 quindi dire che sono nate delle nuove specie. -u3 tale fenomeno essere considerato prova di un inizio d i sviluppo verso informazione nuova ? Dallanalisi * risultato che le piante che riescono a crescere sui terreni contaminati non hanno sviluppato un nuovo carattere, ma che la tolleranza allalto contenuto di metalli pesanti esisteva i% nel patrimonio enetico prima che il processo di colonizzazione avesse avuto l uogo. La tolleranza alle sostanze inquinanti deriva dal fatto che l a capacit% di assorbimento dei s ali minerali dal terreno * limitata e non si tratta quindi di un pro resso evolutivo, 'ens& di una limitazione, che per3 nel caso speci!ico si rivela vanta iosa. Lesempio delle piante colonizzatrici delle discariche di miniera, come anche altri esempi del genere, dimostra che il processo di microevoluzione non * da considerare uno

sviluppo verso !orme superiori, 'ens& come un impoverimento del p atrimonio genetico. Si tratta di una "specializzazione#, della creazione di una razza con un patrimonio genetico impoverito. Si osserva che queste razze sono meno resistenti di fronte ai cambiamenti ambientali e sono pi esp oste al rischio di estinzione. C i3 vale tanto pi q uando il processo di microevoluzione si ripete, con conseguente impoverimento massiccio del pool genetico. Queste nuove razze sono pi adatte allam'iente particolare, sono pi specializzate, ma sono anche meno flessibili. Un altro esempio di microevoluzione * !ornito dal hepardo, il mammi!ero pi veloce del pianeta. 4uesto esempio mostra che limpoverimento del patrimonio enetico, dovuto alla specializzazione , non * in enere reversi'ile e tende a portare la specie verso lestinzione. Malgrado le sue straordinarie cap acit% di corridore e predatore il hepardo * in pericolo di estinzione a causa della varia'ilit% enetica molto 'assa, del fatto che gli esemplari sono tutti molto uguali fra di loro. 4uesta specializzazione * causa di malattie, di unalta percentuale di spermatozoi anomali , del fatto che dopo unazione di caccia sono cos& stanchi da non essere pi in grado di difendere le loro prede da altri concorrenti, quali leoni, leopardi e iene, e di uninsu!!iciente capacit% di adattamento che aumenta il rischio di estinzione. ( !enomeni conosciuti di speciazione, cio* di !ormazione di nuove specie, sono sempre riconduci'ili a processi microevolutivi che portano alla considerazione che i processi di selezione naturale non sono , probabilmente, sufficienti a giustificare i fenomeni di macroevoluzione. A ttraverso la selezione naturale , il potenziale genetico di una specie viene ridotto, specializzato . La speciazione fino ad oggi osservata * limitata ad un processo di specializzazione di natura microevolutiva. Queste osservazioni suggeriscono che le forme di partenza delle specie attuali fossero in possesso di un ampio potenziale genetico, poi ridottosi nel tempo in seguito a specializzazioni progressive dovute ad eventi di colonizzazione e di isolamento . Attraverso la riduzione della varia'ilit% ori inaria si ven ono a !ormare delle specie 'iolo iche specializzate che consentono ai discendenti di colonizzare habitat particolari, mentre i progenitori erano in grado di colonizzare am'ienti molto pi vari. La speciazione , cos& come * o i conosciuta, si basa sulla perdita di parte del patrimonio genetico a causa di particolari condizioni ambientali. Questi processi di speciazione possono avvenire in tempi anche brevi. Un ruolo importante nei processi microevolutivi viene svolto dalla deriva enetica, cio* dalla ricombinazione del patrimonio genetico paterno e materno dur ante la riproduzione sessuata che porta alla formazione di un numero praticamente illimitato di nuove com'inazioni. (l si ni!icato 'iolo ico della riproduzione sessuata * spie ato proprio dalla possi'ilit% di ricom'inazione del patrimonio enetico . Tuttavia , d ato che il processo di ricombinazione non origina qualcosa di !ondamentalmente "nuovo#, questo processo assume un significato importante solo nei processi microevolutivi. Attraverso la ricombinazione non si forma del nuovo materiale genetico, in quanto solo dei geni e degli alleli preesistenti possono essere ricom'inati e "mischiati#.

- La macroevoluzione La teoria di uneventuale macroevoluzione richiede lindividuazione di meccanismi in rado di produrre un autentico pro resso, cio* un aumento di in!ormazione , a differenza de i processi microevolutivi di speciazione, deriva genetica e selezione naturale che portano ad una pro ressiva riduzione dellin!ormazione. Tuttavia, fino ad oggi, sono stati osservati

e dimostrati solo processi microevolutivi di specializzazione che non rappresenta no, per3, linizio di tras!ormazioni di processi macroevolutivi. 7attori evolutivi quali la selezione naturale, lisolamento e la deriva enetica non sembrano in grado di fornire spiegazioni riguardanti la macroevoluzione. 8ella storia della 'iolo ia il termine macroevoluzione * stato inteso e viene inteso in modi molto differenti: Alcuni autori lo utilizzano per indicare meccanismi diversi da quelli gradualistici di Darwin che non basterebbero a spiegare lo sviluppo di organi complessi. Altri lo usano soprattutto in modo descrittivo, senza esprimersi sui meccanismi. Cos& viene utilizzato per indicare levoluzione che va olt re il livello di specie macroevolutivo diventa cos& il con!ine !ra i taEa. il termine macroevoluzione

. La differenza tra microevolutivo e

Lalvolta viene !atta una distinzione per discipline, ossia la macroevoluzione * quella studiata dai paleontolo i e dai ricercatori di anatomia comparata e descrive un ambito non sperimentabile. G stata su erita anche una suddivisione !ra campi di ricerca. Douglas Futuyma attribuisce alla macroevoluzione

interro ativi come quello sullevoluzione dei sistemi complessi e !unzionalmente inte rati, o quello sullesistenza o la causa di tendenze nellevoluzione. ( concetti di microevoluzione e macroevoluzione spesso non ven ono distinti con laccuratezza necessaria e addirittura non si discute neppure della differenza fra i due termini: in questo modo si afferma implicitamente che il con!ine !ra i due processi evolutivi * !luttuante. Altri rifiutano il termine macroevoluzione con la motivazione che esiste un solo meccanismo evolutivo. Le osservazioni empiriche mostrano che la deriva genetica e la selezione naturale consentono di spiegare la separazione di una specie madre in due o pi specie !i lie, ma non consentono di spie are lincremento dellin!ormazione. Le popolazioni figlie possono infatti specializzarsi in direzioni diverse, ma non possano aumentare la loro informazione . Le mutazioni genetiche appaiono in natura spontaneamente (senza cause apparenti), ma possono anche venire indotte o favorite artificialmente, per esempio tramite il trattamento con sostanze chimiche, radiazioni, variazioni di tem peratura. Tali processi artificiali dimostrano che le mutazioni, per quanto si possa empiricamente constatare, si limitano al campo microevolutivo. Ci si chiede allora: esistono dei meccanismi noti che spiegano le cause di una macroevoluzione? Esistono degli indizi che su eriscono che una macroevoluzione * possi'ileU G iusta lequazione microevoluzione V tempo P macroevoluzioneU Una prima cons iderazione in merito allazione della selezione naturale * che una serie di mutazioni, che dovre''ero avviare lo sviluppo di una novit% evolutiva Aun passo macroevolutivo@, potre''ero sommarsi solo nel caso in cui o ni singolo cambiamento provochi un vantaggio selettivo o, per lo meno, non comporti uno svantaggio; questo vuol dire che levoluzione di un nuovo or ano o struttura non * possi'ile passando da stadi intermedi evidentemente svanta iosi . Gli organismi non possono "chiudere# a causa di lavori in corso in quanto o gni stadio evolutivo deve essere i n grado di

sopravvivere e di portare ad un vantaggio evolutivo. Per questo motivo, p er ogni organo complesso di un qualsiasi essere vivente, si presenta la di!!icolt% di spie arne lo sviluppo. 8ella neo!ormazione di or ani e strutture, un vanta io selettivo * dato, in enere, solo dopo il loro completamento. Forme intermedie incomplete verrebbero eliminate dal meccanismo della selezione naturale. L e fasi iniziali di un nuovo or ano rappresentano in!atti un puro spreco di materiale e, !inch) non * completo, non o!!rono al suo portatore alcun vantaggio selettivo. (l valore 'iolo ico di un or ano * dato soltanto quando le varie !unzioni, le su e singole parti e i geni possono interagire. Simulando levoluzione al computer si osserva che * necessario che lo stadio intermedio successivo, vantaggioso dal punto di vista della selezione, possa essere raggiunto in un lasso di tempo accettabile con i meccanismi mutazionali esistenti, ma n) nei sistemi tecnici Acomputazionali@, n) in quelli 'iolo ici * cos& . Se non sono date delle strutture di 'ase ade uate, dei meccanismi e dei tassi mutazionali e di ricom'inazione adatti, nonch) dei criteri selettivi idonei e delle dimensioni di popolazione convenienti, l evoluzione desiderata non pu3 essere ra iunta , il processo evolutivo si arena su de li ottimi locali, molto lontani dallobiettivo finale. Queste simulazioni mostrano che per i processi di macroevoluzione * necessario disporre di un 'uon livello tecnologico e di buoni programmi evolutivi, ma non si conosce alcuna fonte naturale che possa fornir e queste risorse e questi programmi . Le simulazioni mostrano che il quesito pi si ni!icativo, dal punto di vista evolutivo, non ri uarda lesistenza di mutazioni vanta iose, 'ens& la possi'ilit% dello sviluppo di materiale enetico qualitativamente nuovo e di nuove strutture. 8ellam'ito della macroevoluzione si sottolinea che i caratteri affini sono ereditari, ad esempio i figli assomigliano ai loro genitori, e per questo motivo si sostiene che specie a!!ini come li scimpanz) e li uomini dovre''ero avere antenati comuni. 4uesta ipotesi richiedere''e lesistenza passata di innumerevoli anelli di con iunzione tra i diversi tipi 'ase de li organismi, ma questi anelli di congiunzione non sono stati finora trovati. Occasionalmente ci sono dei fossili che vengono interpretati come anelli di con iunzione, ma non si pu3 !are a meno di notare che tali interpretazioni sono !ondamentalmente controverse. Dal momento che nellam'ito di una teoria !ilo enetica non si pu3 assolutamente prescindere dallesistenza di anelli di con iunzione, la loro assenza viene spie ata con il !atto che tutti i processi evolutivi si siano svolti in popolazioni molto mar inali e con una pro'a'ilit% di !ossilizzazione troppo scarsa. ( teorici della macroevoluzione sosten ono, inoltre, che soltanto le a!!init% omolo he indichere''ero unori ine comune, mentre le a!!init% analo he vanno interpretate come convergenze. Tuttavia, come fa unevoluzione priva di una tendenza a convergere verso risultati affini U La presenza di conver enze viene spie ata solitamente dicendo che levoluzione * stata fortemente canalizzata da pressioni selettive simili. Infine, sono noti fossili che, per quanto riguarda grandezza, morfologia, ecologia, stadi di sviluppo e di riproduzione, non possono essere distinti da forme recenti, nonostante si attri'uisca loro unet% molto antica, su erendo cos& una sostanziale costanza delle specie nellarco delle ere eolo iche. Mentre la 'iolo ia prende in esame la variet% delle specie o i viventi e il loro modo di vita !ino al livello molecolare, la paleontologia studia il mondo animale e vegetale di ambienti vitali esistenti sulla nostra Terra nel passato, per cui viene considerata anche una scienza delle origini. Secondo le dottrine macroevoluzionistiche, i singoli tipi di organizzazione si sarebbero sviluppati gradualmente, allontanandosi gli uni dagli altri. In un simile quadro interpretativo, si presume che siano esistiti de li anelli di con iunzione !ra tipi 'ase diversi e !ra unit% sistematiche superiori, e che, con il numero crescente di fossili scoperti, vengano trovati an che gli anelli di congiunzione. Nonostante queste attese la paleontologia non * finora riuscita a fornire prove a favore dell esistenza degli anelli di congiunzione . Anzi, ha fornito prove di una sostanziale costanza delle specie viventi e una serie di altre evidenze che mettono in dubbio sulla reale possi'ilit% di

esistenza di processi macroevolutivi basati su meccanismi di selezione naturale e di deriva genetica. Ad esempio: La maggior parte dei grandi gruppi di piante compare troppo repentinamente per poter essere i modello macroevolutivo graduale. Spesso le specie compaiono nellordine cronolo ico "s'a liato#. Nella maggior parte dei casi, gli alberi genealogici possono essere ricostruiti solo se si ammettono numerose conver enze o reversioni Acio* il ritorno a caratteristiche ori inarie@. Allinterno delle sin ole unit% sistematiche, di solito non * possi'ile dimostrare una tendenza dal semplice al complessoD ad esempio, nellam'ito del enere -silophQton, la specie pi complessa * la prima a comparire nella successione stratigrafica. $econdo la datazione comunemente accettata, la documentazione micro!ossile Areperti di spore@ * precedente alla comparsa dei macro!ossili Apezzi di assi, !o lie, ecc.@ di parecchie decine di milioni di anniD ci3 si ni!ica che le piante in questione sare''ero esistite i% da milioni di anni sulla Lerra, prima di lasciare tracce di macro!ossili conservatesi !ino ad o iD non si sa perch) ci3 potre''e essere accaduto. nquadrata in un

5. La sintropia e la visione cosmologica dellevoluzione

4uando la duplice soluzione dellequazione ener iaFmomentoFmassa viene interpretata si ottiene una rappresentazione cosmologica dell'universo governata da una fase divergente e una convergente che vibrano tra i picchi di espansione e di concentrazione. Durante la fase divergente il tempo scorre in avanti, mentre durante la fase convergente il tempo scorre allHindietro. (n questa rappresentazione causalit% e retrocausalit% intera iscono costantemente. Nello stesso periodo in cui Lui i 7antappi* notava che la soluzione positiva Adiver ente@ * overnata dalla le e dellHentropia, mentre la soluzione ne ativa Aconver ente@ * overnata da una le e simmetrica allHentropia che 7antappi* denomin3 sintropia Adal reco syn = convergente e tropos = tendenza), il !isico americano +o'ert LindsaQ coni3 il termine ne entropia, che ha acquisito un certo livello di popolarit% nel 05B/ razie ai lavori di Claude $hannon, di $chrIdin er e allHequazione sulla trasmissione di in!ormazioni che il !isico !rancese L)on Orillouin ha !ormulato nel 05B;. ( termini sintropia e ne entropia ven ono spesso con!usi, anche se la ne entropia * de!inita come lHopposto dellentropia< Negentropia = - Entropia mentre la sintropia * de!inita come il complemento dellentropia<

$intropia P 0 W Gntropia

Figura ; 1 6imbolo del Taijitu

La complementariet% tra la !orza diver ente dellentropia e la !orza conver ente della sintropia * ma istralmente rappresentata dal sim'olo cinese del LaiXitu A!i ura 6@, dove lHinterazione di queste due polarit% complementari porta o ni aspetto della realt% a pulsare tra picchi di sintropia e di entropia. A livello cosmolo ico questa rappresentazione su erisce la possi'ilit% di in!inite !asi di espansione e contrazione dell'universo. Di infinite fasi di Big Bang, governate dalla legge dellentropia, e di Big Crunch governate dalla legge della sintropia.

- Il Big Bang (l termine NOi Oan N * stato coniato da 7red ,oQle nel corso di una trasmissione radio!onica della OOC nel marzo 0565. La prima !ormulazione della teoria del Oi Oan risale al 05.?, ad opera di LemaYtre, ma !u eneralmente accettata solo nel 1964, quando la maggior parte degli scienziati si convinsero che i dati sperimentali confermano che un evento come il Big Bang ha avuto luogo.

Figura < 1 !l Big Bang

Keor es LemaYtre, prete cattolico 'el a e !isico, ha sviluppato nel 05.? le equazioni del Oi Oan e ha su erito che lHallontanamento delle ne'ulose * dovuto allHespansione del cosmo. G li osserv3 una proporzionalit% tra distanza e spostamento spettrale (ora conosciuta come legge di Hubble). Edwin Hubble e Milton Humason hanno mostrato che la distanza delle alassie * proporzionale al loro redshi!t, cio* allo spostamento verso !requenze pi 'asse della luce. Ci3 avviene solitamente quando la sorgente di luce si sposta lontano dall'osservatore o quando l'osservatore si allontana dalla sor ente. -i speci!icamente, si chiama Nspostamento verso il rossoN quando, nellHosservare lo spettro della luce emessa da alassie, quasar o supernove lontane, appare spostato verso !requenze pi 'asse se con!rontato con lo spettro di o etti corrispondenti. -oich) il colore rosso * la !requenza pi 'assa della luce visi'ile, il !enomeno ha ricevuto il nome di redshift, anche se questo termine viene oggi utilizzato in connessione con qualsiasi frequenza, comprese le radiazioni a radiofrequenza. Il fenomeno del redshift indica che le galassie si stanno allontanando le une dalle altre, e pi in enerale che lHUniverso * in una !ase di espansione. La proporzionalit% tra distanza e spostamento spettrale mostra, inoltre, che le galassie e gli ammassi stellari si stanno allontanando da un punto comune nello spazio: quanto pi sono distanti da questo punto, tanto ma iore * la loro velocit%. -oich) la distanza tra ammassi di alassie * in aumento, * possi'ile dedurre, andando indietro nel tempo, le densit% e le temperature sempre pi alte fino al raggiungimento di un punto in cui i valori massimi tendono verso valori infiniti e le leggi fisiche della soluzione positiva delle equazioni non sono pi valide.

- Il Big Crunch (n cosmolo ia, il Oi Crunch * unHipotesi sul destino dellHuniverso. 4uesta ipotesi * esattamente simmetrica a quella del Oi Oan e sostiene che lHuniverso rallenter% la sua espansione e inizier% a collassare su se stesso.

Figura = 1 Il Big Crunch

$econdo lHipotesi del Oi Crunch la reciproca attrazione ravitazionale di tutta la materia dellHuniverso !inir% per portare lHuniverso a contrarsi. LHintensit% della !orza ravitazionale !ermer% lHespansione delluniverso e lHuniverso collasser% su se stesso. La contrazione apparir% molto diversa dallinverso dellHespansione. Mentre lHuniverso primordiale era uni!orme, un universo in contrazione diventa sempre pi diversi!icato e complesso. Alla !ine tutta la materia collasser% nei 'uchi neri, che si !onderanno producendo un 'uco nero uni!icato o sin olarit% del Oi Crunch. La teoria del Big Crunch propone che l'universo potrebbe convergere nello stato in cui ha avuto inizio avviando cos& un nuovo Big Bang, in questo modo l'universo durerebbe per sempre, passando attraverso fasi di espansione (Big Bang) e di contrazione (Big Crunch).

- L)espansione dell)universo sta accelerando o il tempo che sta rallentando? Osservazioni recenti, per essere precisi l'osservazione di supernova distanti, hanno portato a concludere che lHespansione dellHuniverso non sta rallentando a causa della !orza di ravit%, ma che piuttosto sta accelerando. 8el 055: losservazione della luce proveniente da lontane esplosioni stellari ha portato a concludere che lHuniverso sta espandendo ad un ritmo sempre crescente. L'osservazione del redshift delle supernove suggerisce che le supernove si stanno allontanando pi velocemente man mano che let% delluniverso aumenta. (n 'ase a queste osservazioni lHuniverso sem'ra espandersi ad una velocit% crescente. 4ueste osservazioni contraddicono lHipotesi del Oi Crunch. 8el tentativo di spie are laccelerazione dellespansione delluniverso i !isici hanno introdotto lHipotesi di una ener ia oscura, una ener ia !antasma. La propriet% pi importante dellener ia oscura sare''e quella di esercitare una pressione negativa che viene distribuita in modo relativamente omogeneo nello spazio, una sorta di forza anti-gravitazionale che spin e le alassie verso lesterno. 4uesta misteriosa !orza anti> ravitazionale * considerata una costante cosmolo ica o ener ia del vuoto che porter% lHuniverso ad espandersi in modo esponenziale. Luttavia, !ino ad o i nessuno sa cosa sia questa energia oscura e o da dove provenga.

Al contrario l'interpretazione dell' equazione energia/momento/massa indica che l'aumento nel tasso dell espansione dell'universo non * dovuto all'effetto di unenergia oscura o di una misteriosa forza anti-gravitazionale, ma piuttosto al fatto che il tempo sta rallentando. 8el iu no ./0. i pro!essori 1os) $enovilla, Marc Mars e +aZl Vera dellHUniversit% dei -aesi Oaschi, Oil'ao, e dellHUniversit% di $alamanca, in $pa na, hanno pu''licato un articolo sulla rivista -hQsical +evieM D in cui dichiarano che lHener ia oscura * una !inzione. $enovilla dice che lHaccelerazione * unHillusione che * causata dal tempo che sta gradualmente rallentando: "Noi non diciamo che l'espansione dell'universo un)illusione,/ spiega, * quello che diciamo che l)accelerazione di questa espansione ( cio, la possibilit che l)espansione stia aumentando la sua velocit ( un)illusione. >.. .] Noi ingenuamente continuiamo ad usare le nostre equazioni assumendo una velocit del flusso del tempo costante , quindi i modelli che abbiamo costruito per calcolare i cambiamenti nell)espansione delluniverso mostrano un tasso di accelerazione dellespansione delluniverso.# (l corollario dell)quipe di $enovilla * che l energia oscura non esiste e che si * portati a credere allesistenza dell'energia oscura e allaccelerazione dellespansione delluniverso , quando in vece * il tempo che sta rallentando. A livello di tutti i gi orni, il cam'iamento non * percepibile. Tuttavia, diventa evidente nelle misure effettuate su scala cosmica che prendono in considerazione levoluzione dell'universo nel corso di miliardi di anni. Il cambiamento sarebbe infinitamente lento, dal punto di vista uman o, ma lo studio della luce proveniente da ste lle esplose miliardi di anni fa porta facilmente a misurarlo. Attua lmente, gli astronomi valutano la velocit% di espansione dellHuniverso utilizzando il metodo del redshift. Questa tecnica si basa sul fatto che le stelle che si allontana appaiono di co lore pi rosso rispetto a quelle in movimento verso di noi. Gli scienziati cercano supernov e che forniscono una sorta di punto di riferimento . Tuttavia, la precisione di tali misure dipende dallassunto che il !lusso del tempo sia costante in tutto l'universo. Se il tempo sta rallentando si trasforma in una dimensione spaziale. Pertanto, le lontanissime antiche stelle osservate dai cosmologi, apparirebbe ro come se stessero accelerando. " I nostr i calcoli mostrano che s i potrebbe pensare che l'espansione dell'universo sta accelerando ", afferma il professor Senovilla. Anche se radicale e per molti versi senza precedenti, queste conclusioni non sono prive di sostegn o. Gary Gibbons, cosmolo o delluniversit% di Cambridge, sostiene che il concetto * fondato. "Crediam o che il tempo nato con il ?ig ?ang, e se il tempo pu nascere pu anche sparire ( questo solo l)effetto contrario. "

- Cicli di Big Bang e di Big Crunch LHipotesi del Oi Crunch a!!erma che le !orze coesione e conver enti, come ad esempio la !orza di ravit%, !ermer% lHespansione dellHuniverso e porter% tutta la materia e lHener ia a conver ere in una sin olarit% ravitazionale in cui le le i della soluzione ne ativa non sono pi valide. 4uando la sin olarit% viene ra iunta il tempo si inverte nuovamente dando vita ad un nuo vo Big Bang. L'universo oscillerebbe cos& in una sequenza in!inita di cicli di Oi Oan e Oi Crunch andando avanti ed indietro nel tempo.

Figura @ 1 Cicli di Big Bang e Big Crunch

8ella !i ura ? il Oi Oan * indicato con la prima lettera dellHal!a'eto reco, [ (Alpha = l'inizio), mentre con la lettera \ (Omega = la fine) viene indicato il Big Crunch. Nella fase divergente del Big Bang il tempo fluisce in avanti, mentre durante la fase convergente del Big Crunch il tempo fluisce all'indietro e nei momenti di sin olarit%, cio* della massima concentrazione di materia ed energia e della massima espansione, il tempo si ferma. Il flusso in avanti del tempo decelera durante la fase divergente, si arresta quando lHespansione delluniverso si !erma , comincia a fluire a ritroso, ad un ritmo sempre crescente, quando l'universo converge nel Big Crunch.

- Materia ed antimateria In base alle equazioni fondamentali, durante il Oi Oan cera esattamente la stessa quantit% di materia e di antimateria. La domanda che nasce spontanea tra i cosmolo i * perch) viviamo in un mondo prevalentem ente fatto di materia. Che cos* successo allantimateriaU 4uando la soluzione ne ativa dellequazione ener iaFmomentoFmassa * interpretata correttamente questo pro'lema * spie ato dal semplice !atto che lantimateria si muove a ritroso nel tempo. Di conse uenza, al momento del Oi Oan si * enerata una stessa quantit% di materia e di antimateria, ma lHantimateria si sare''e su'ito allontanata diver endo a ritroso nel tempo, mentre la materia ha cominciato a divergere in avanti nel tempo, allontanandosi immediatamente e impedendo cos& lHannichilamento. Di conse uenza, l'universo sarebbe composto da una quantit% u uale di materia e di antimateria, ma questi due aspetti della realt% si muovono in direzioni temporali opposte. Tuttavia , poich) il Oi Oan si tras!ormer% in un Big Crunch, invertendo la direzione del tempo, questi due piani temporali simmetrici interagiscono costantemente nella forma di un gioco continuo tra forze divergenti e forze conver enti, causalit% e retrocausalit%. $econdo questa interpretazione, tutto quello che * diver ente * overnato dalla soluzione positiva Ala le e dellHentropia@, mentre tutto ci3 che * convergente * governato dalla soluzione negativa (la legge della sintropia).

Figura 8 1 $appresentazione grafica dellinterpretazione cosmologica dellequazione energia/momento/massa

Pertanto, il piano fisico e materiale interagisce continuamente con il piano non !isico e immateriali dellantimateria che si muove a ritroso nel tempo. La complessit% intrinseca dellHuniverso !isico * dunque una conseguenza della interazione continua di questi due piani, dove le !orze coesive dellantimateria e dellantienergia portano lener ia ad addensarsi e diventare materia . Analogamente, la comple ssit% dellHuniverso invisi'ile * una conseguenza dell'interazione dellantimateria e dellantiener ia con le !orze diver enti dellener ia. Secondo questa rappresentazione la sintropia non si presenta perci3 come !orza conver ente indi!!erenziata, ma ha propriet% complesse che guidano la vita verso forme, strutture e organizzazioni precise. 4uesta interpretazione dellequazione ener iaFmomentoFmassa su erisce che dopo lHinversione temporale, quando lHuniverso inizia a conver ere verso il Oi Crunch, la sintropia prevarr% sullHentropia e la vita diventer% la norma. Lutta la materia si tras!ormer% in materia or anica e la vita non sar% pi lHeccezione. Luttavia, la vita sar% pro!ondamente diversa da ci3 che vediamo ora, dal momento che il tempo scorre r% all'indietro e non ci sar % alcun con!litto tra vita e realt% !isica, non pi overnata dalla le e dellentropia ma da quella della sintropia.

( Aravit $perimentiamo continuamente la ravit%, ma nel campo della scienza rimane un mistero. $econdo lHequazione ener iaFmomentoFmassa la ravit% * una !orza diver ente che scorre a ritroso nel tempo. Ma, dal momento che ci muoviamo in avanti nel tempo questa !orza diver ente allHindietro nel tempo, per noi * una !orza conver ente. Le equazioni mostrano che le forze che divergono in avanti nel tempo non possono superare nella loro propagazione la velocit% della luce, mentre le !orze che diver ono allHindietro nel tempo non possono propa arsi a velocit% in!eriori a quella della luce. Di conse uenza, se il modello della sintropia * corretto, dovremmo osservare che la ravit% si propa a ad una velocit% istantanea. Ci3 * in contraddizione con il modello standard della !isica delle particelle che a!!erma invece che la ravit% * causata da particelle prive di massa chiamate gravitoni che emanano campi gravitazionali. I gravitoni si attaccherebbero ad o ni pezzo della materia nellHuniverso e non consentire''ero alla ravit% di propa arsi a velocit% superiori a quella della luce. Ma, * possi'ile ese uire esperimenti per misurare la velocit% di propa azione della ravit% e testare in questo modo

quale dei due modelli * correttoU La risposta * stata !ornita da Lom van 7lander A056/>.//5@, un astronomo americano specializzato in meccanica celeste. Van Flander ha notato che quando si misura la ravit% non si osserva alcuna a'errazione e ci3 pone la propagazione della ravit% ad una velocit% superiore a 1010 la velocit% della luce. Con la luce lHa'errazione * dovuta alla sua velocit% limitata. Ad e sempio, la luce del Sole impiega circa 500 secondi per ra iun ere la Lerra. Cos&, quando a rriva, vediamo il Sole nella posizione del cielo che occupava 500 secondi prima. 4uesta di!!erenza ammonta a circa ./ secondi dHarco, una rande quantit% per li astronomi. Dal nostro punto di vista, la Lerra * !erma e il $ole * in movimento , ci s embra quindi naturale ved ere il Sole dove era 500 secondi fa. In altre parole, la luce del Sole colpisce la Lerra da un an olo le ermente spostato e tale spostamento * chiamato a'errazione. LHa'errazione della luce * dovuta alla velocit% limitata della luce. $e la ravit% si propa a con una velocit% limitata ci si aspetterebbe di osservare l aberrazione nelle misure della ravit%. Cio*, la ravit% del $ole deve risultare emanata dalla posizione che il Sole occupa va quando la ravit% ha lasciato il Sole. La ravit% dovre''e sem'rare provenire da un angolo leggermente spostato , pari al rapporto della velocit% orbitale della Terra e la velocit% di propa azione della ravit%. Ma le osservazioni indicano che tutto questo non avviene nel caso della ravit%] 8on vi * alcun ritardo rileva'ile nella propa azione della ravit% dal $ole alla Lerra. La direzione della !orza ravitazionale del $ole * esattamente verso la posizione nella quale il Sole si trova , non verso una posizione precedente. Con la ravit% non si osserva alcuna aberrazione e questo dimostra che la velocit% di propa azione della ravit% * infinita. Van Flander osserva che la gra vit% ha alcune propriet% particolari. Una di queste propriet% * che il suo e!!etto su un corpo * indipendente dalla sua massa. Come risultato, i corpi cadono in un campo gravitazionale con la stessa accelerazione, indipendentemente dal !atto che siano pesanti o le eri. Unaltra propriet% * lestensione in!inita della forza gravitazionale. Lestensione non pu3 essere in!inita quando le forze si propagano in avanti nel tempo , ad una velocit% limitata. LHaltra propriet% curiosa della ravit% * la sua azione e propagazione istantanea, fatto che pu3 essere spie ato solo se accettiamo che la ravit% * una !orza che diverge a ritroso nel tempo. Gli esperimenti di Van Flander portano a scartare l'ipotesi delle particelle senza massa chiamate gravitoni e sostengono invece l'ipotesi formulata dalla teoria della sintropia. Un a spiegazione recentemente formulata in merito alla forza di ravit% viene !ornita con il bosone di Higgs. Tuttavia, Sheldon Glashow, vincitore del Premio Nobel 1979 per la Fisica, descrive il bosone di Higgs come la morte del modello standard della fisica delle particelle, in quanto la sua unica !unzione * quella di mantenere insieme questo modello . Glashow sostiene che i l bosone di Higgs viene utilizzato per cercare di spie are la ravit% e le altre !orze coinvolte nella massa, senza ricorrere alla soluzione negativa delle equazioni fondamentali e ricorrendo ad una formulazione matematica che * altamente contraddittoria e complessa. Nel mondo rigoroso della fisica delle alte energie, i ricercatori ritengono degno di attenzione un effetto solo quando ra iun e la si ni!icativit% di 5-sigma, cio* una pro'a'ilit% di errore di 0,000028 per cento, e solo allora possono affermare una "scoperta". Tuttavia, nel caso del bosone di Higgs si * ha accettato di a''assare la pro'a'ilit% a 4 sigma, rivendicando una "scoperta" che invece potrebbe facilmente essere il risultato di errori dovuti al caso.

Il modello della sintropia afferma che la ravit% * lHe spressione della soluzione negativa delle equazioni fondamentali. 4uesta soluzione * sempre stata respinta dai !isici come impossibile in quanto contraddice l' assunto che le cause debbano sempre precedere geli effetti. Fiumi di soldi vengono oggi spesi per tenere in piedi il modello standard della fisica delle particelle e i l vecchio paradigma meccanicista , mentre coloro che studiano la retrocausalit% o la supercausalit% vengono privati di qualsiasi sostegno finanziario.

( La vita e lacqua Secondo la duplice soluzione delle equazioni fondamentali, sintropia ed entropia coesistono al livello quantistico della materia, ossia il livello Aion, e a questo livello pu3 perci3 ori inare la vita. Una domanda sor e spontanea< come !anno le propriet% della sintropia a passare dal livello quantico della materia al livello macroscopico della nostra realt% !isica e trasformare la materia inorganica in materia organica? Nel 1925 il fisico Wolfgang Pauli (1900-1958) ha scoperto nelle molecole dHacqua il ponte di idro eno Ao le ame idro eno@. Kli atomi di idro eno nelle molecole dellacqua condividono una posizione intermedia tra il livello sub-atomico (quantistico) e il livello molecolare (macrocosmo), e forniscono un ponte che permette alla sintropia (alle forze coesive) di fluire dal livello quantico al livello macroscopico. Il ponte idrogeno rende l'acqua diversa da tutti gli altri liquidi, aumentando le sue forze coesive (sintropia) , che sono dieci volte pi potente delle !orze di van der ^aals che ten ono insieme li altri liquidi , e con propriet% che sono simmetriche a quelle degli altri liquidi. Ad esempio: quando gela, lacqua si espande e diventa meno densa. Negli altri liquidi, invece, quando questi vengono ra!!reddati li atomi vi'rano pi lentamente, portando la materia a contrarsi, a solidi!icarsi, a diventare pi densa e pesante e quindi ad a!!ondare. Con lacqua accade esattamente lopposto. 8ei liquidi il processo di solidi!icazione inizia dal 'asso, in quanto il calore, cio* la parte calda del liquido si sposta in alto verso la super!icie, mentre quella !redda a!!onda. (l liquido nella parte pi 'assa * quindi il primo a raggiungere la temperatura di solidificazione, e per questo motivo i liquidi solidificano a partire dal basso verso lalto. 8el caso dellacqua accade esattamente lopposto< lacqua solidi!ica partendo dallalto verso il 'asso. Lacqua mostra una capacit% termica di ran lun a superiore a li altri liquidi, cio* pu3 assor'ire molto calore che viene poi rilasciato lentamente. (n altre parole, per produrre lo stesso innalzamento di temperatura, per lacqua occorre pi calore rispetto a quanto necessario per li altri liquidi. 4uando lacqua * !redda diventa pi !luida se compressa, mentre per li altri liquidi la pressione aumenta la loro viscosit%. La scivolosit% del hiaccio * del tutto anomala, dal momento che le super!ici de li altri solidi s!re ano tra di loro ini'endo lo scivolamento luno sullaltro.

Nei pressi del punto di congelamento, due pezzi di ghiaccio che vengano messi a contatto si incollano tra loro. 4uesto meccanismo consente di ottenere palle di neve, mentre * impossi'ile ottenere palle di polvere, di zucchero o di altri solidi. La distanza tra la temperatura in cui lacqua diventa liquida e quella in cui evapora * estremamente ampia rispetto agli altri liquidi. Le sue molecole hanno propriet% coesive che impediscono allacqua il passa io dallo stato liquido a quello gassoso. Le particolarit% dellacqua ven ono o i ricondotte al meccanismo del ponte idrogeno < latomo di idro eno crea un ponte tra il livello atomico ed il livello su'atomico. 4uesto ponte tra linterno di un atomo Amicro@ e lesterno Amacro@ consente alla sintropia di !luire dal micro al macro. (l ponte idro eno di!!erenzia lacqua da li altri liquidi aumentando le forze coesive (sintropia). Lacqua non * la sola molecola a !ormare ponti idro eno. Anche lammoniaca e le molecole di acido !luoridrico !ormano dei ponti idro eno e anche queste molecole mostrano dei comportamenti anomali simili allacqua. Luttavia, nel caso dellacqua il numero di ponti idro eno * nettamente superiore e ci3 determina !orti propriet% di attrazione che legano le molecole in labirinti dinamici in continuo mutamento. La sin olarit% dellacqua risiede, quasi interamente, proprio nelle sue propriet% attrattive. Le altre molecole che !ormano i ponti idrogeno, infatti, non giungono al punto di poter costruire reti e strutture ad ampio raggio nello spazio. I ponti idro eno impon ono vincoli strutturali estremamente insoliti per un liquido, e questi a loro volta in!luenzano propriet% !isiche come la densit%, la capacit% termica e la conduzione del calore, come pure il modo in cui lacqua acco lie al proprio interno le molecole dei soluti. G interessante notare che quando lacqua viene super>ra!!reddata, !ino al limite massimo sperimentale di >=:_C, si osserva un aumento incredi'ile della sua capacit% termica. $e si potesse ra iun ere il limite teorico di >6B_C, si assistere''e ad un aumento incontrollato della capacit% termica che portere''e lacqua a poter assor'ire quantit% in!inite di calore senza che la sua temperatura aumenti di un solo rado. +a iunta la temperatura teorica anche il pi piccolo aumento di pressione !are''e scomparire lacqua nel nulla, un po come nei 'uchi neri nei quali linversione temporale porta a non poter osservare cosa accade al loro interno. 4uando lacqua si con ela le propriet% del ponte idro eno ven ono meno e viene meno quindi anche il passa io di sintropia tra il micro e il macrocosmo, portando cos& la vita alla morte. 4uesto * uno dei motivi per il quale il con elamento del san ue * mortale. Le propriet% dellacqua rendono questo liquido essenziale per la vitaD lacqua *, in de!initiva, la lin!a che irrora la vita di sintropia. $e la vita dovesse mai cominciare su un altro pianeta, sicuramente occorrere''e acqua. Lacqua * il vero e unico mezzo della vita, elemento imprescindi'ile della nascita e dellevoluzione di qualunque struttura 'iolo ica. Le propriet% del le ame idro eno e le propriet% sintropiche dellacqua su eriscono che lHacqua * costantemente sotto

lHe!!etto di !orze retrocausali. 4uesto spie here''e perch) * cos& di!!icile prevedere il comportamento delle molecole d'acqua anche in un bicchiere.

( 6upercausalit e complessit La causalit% * diver ente , mentre la retrocausalit% * conver ente. La scienza convenzionale considera solo la causalit% con e!!etti che diver ono verso il !uturo. La retrocausalit% ha invece le sue cause nel !uturo, mentre li e!!etti diver ono a ritroso nel tempo. Di conse uenza, per noi che ci muoviamo dal passato al !uturo, la causalit% produce e!!etti che divergono dal passato, mentre la retrocausalit% produce e!!etti che conver ono verso il !uturo, e che si azzerano quando viene raggiunto l'attrattore.

Figura B 1 6upercausalit8 gli effetti sono il risultato dell)interazione tra la causalit che divergente ed entropica e la retrocausalit che convergente e sintropica.

La sintropia * ener ia che conver ere verso "attrattori#, cio* cause collocate nel !uturo. A tal proposito * interessante notare che n el 05;= il meteorolo o GdMard Lorenz scopr& lHesistenza di sistemi caotici sensi'ili, in o ni punto del loro moto, a piccole variazioni. Ad esempio, studiando al computer un semplice modello matematico dei fenomeni meteorologici, si accorse che con una piccola variazione delle condizioni iniziali si produceva uno "stato caotico" che si amplificava e che rendeva impossibile ogni previsione. Analizzando questo sistema che si comportava in modo cos& imprevedi'ile, Lorenz scopr& lesistenza di un attrattore che venne poi chiamato Nattrattore caotico di LorenzN< questo attrattore porta le perturbazioni microscopiche ad essere enormemente amplificate e ad interferire con il comportamento macroscopico del sistema. Lorenz stesso descrisse questa situazione con la cele're !rase< " farfalla in Cmazzonia pu provocare un uragano negli 6tati 9niti #. il battito dali di una

Nel momento in cui gli attrattori interagiscono con sistemi entropici, fisici, si entra nel campo della geometria frattale. Un !rattale * un o etto eometrico che si ripete nella sua struttura allo stesso modo su scale diverse, ovvero che non cam'ia aspetto anche se visto con una lente dHin randimento. 4uesta caratteristica * spesso chiamata auto similarit%. (l termine !rattale venne coniato nel 05?B da OenoYt Mandel'rot, e deriva dal latino !ractus Arotto, spezzato@, cos& come il termine frazione; infatti le immagini frattali sono considerate dalla matematica oggetti di dimensione frazionaria. I frattali compaiono spesso nello studio dei sistemi dinamici e nella teoria del caos e sono algoritmi ricorsivi che nascono da equazioni molto semplici. Inserendo nei sistemi entropici degli attrattori (limiti ai quali si tende) si generano, come mostrato da Mandelbrot, figure complesse e allo stesso tempo ordinate. Ad esempio, se si ripete la radice quadrata di un numero superiore a zero Ama diverso da uno@ il risultato tender% ad uno Ama non lo ra iun er% mai@. (l numero uno * quindi lattrattore della radice quadrata. Allo stesso modo, se si continua ad elevare al quadrato un numero superiore a

uno il risultato tender% ad in!inito e se si continua ad elevare al quadrato un numero in!eriore a uno, il risultato tender% a zero. Le !i ure !rattali si otten ono nel momento in cui in unequazione si inseriscono uno o pi attrattori (che si presentano nella forma di algoritmi ricorsivi).

Figura 3D 1 "sempio di figure frattali (immagini tratte da Wikipedia)

La eometria !rattale sta a!!ascinando molti ricercatori a causa della similarit% che alcune di queste !i ure hanno con lor anizzazione dei sistemi viventi. G straordinaria la quantit% di strutture !rattali osserva'ili allinterno del corpo umano, ad esempio: Le arterie e le vene coronariche presentano ramificazioni di tipo frattale. I vasi principali si ramificano in una serie di vasi pi piccoli che, a loro volta, si rami!icano in vasi di cali'ro ancora pi ridotto. $em'ra, inoltre, che queste strutture frattali abbiano un ruolo vitale nella meccanica della contrazione e nella conduzione dello stimolo elettrico eccitatorio< lanalisi spettrale della !requenza cardiaca mostra che il 'attito normale * caratterizzato da un ampio spettro che ricorda una situazione caotica. Linterpretazione convenzionale vuole che la malattia e la vecchiaia siano lHesito del lo oramento di un sistema ordinatamente deterministico e che questo logoramento riduca l'ordine, provocando risposte erratiche dellHor anismo o mettendo in disordine i normali ritmi periodici. 8e li ultimi anni si * scoperto che il cuore e altri sistemi fisiologici si comportano in modo frattale, caotico, non deterministico, specialmente quando sono giovani e in 'uona salute. Al contrario, un aumento della re olarit% si accompa na alla vecchiaia e alla malattia. (rre olarit%, !rattalit% e imprevedi'ilit% sono caratteristiche importanti dello stato di saluteD mentre re olarit% e periodicit% accentuate sono indicatori di malattia. I neuroni presentano una struttura simile ai frattali: se si esaminano a basso ingrandimento si possono osservare ramificazioni asimmetriche (i dendriti) connesse con i corpi cellulari, a ingrandimento leggermente superiore si osservano rami!icazioni pi piccole a partire da quelle pi randi e cos& via. Le vie aeree polmonari ricordano i frattali generati al calcolatore. Bronchi e bronchioli formano un albero con ramificazioni multiple, la cui configurazione si presenta simile sia ad alto che a basso ingrandimento. Misurando i diametri dei diversi ordini di rami!icazione, si * appurato che lal'ero 'ronchiale pu3 essere descritto con la geometria frattale.

La eometria !rattale su erisce che lor anizzazione e levoluzione dei sistemi viventi Atessuti, sistema nervoso, or anismi e specie viventi@ * uidata da attrattori che retroa iscono sul sistema vivente razie alle propriet% retrocausali della sintropia. Il biologo Ruper t Sheldrake fa riferimento al la teoria di +en) Thom (1923-2002) " La teoria delle catastrofi # che individua negli attrattori il punto di arrivo dei processi, la forma finale (Thom, 1980) . $heldra`e introduce cos& lipotesi della causalit formativa, secondo la quale la mor!o enesi Ail prendere !orma@ * uidata da attrattori, cio* da processi retrocausali, effetto- causa (Sheldrake, 1981 ). Il termine "morfico# nasce dalla radice greca morphe = forma e viene utilizzato per sottolineare laspetto strutturale. (l lavoro di Lhom introduce lidea che il prendere !orma dipenda da cause che retroa iscono dal !uturo Aattrattori@, cio* da un meccanismo identico e sovrapponi'ile a quello della sintropia di 7antappi*. Una descrizione simile * stata !ormulata dal esuita e paleontolo o -ierre Leilhard de Chardin A0::0>05BB@ che ha sostenuto che, mentre l'astronomia rileva un evento iniziale da cui il mondo fisico ori gina (il Big Bang), la paleontologia identifica un punto finale verso il quale la vita si sta evolvendo e converge ( il Big Crunch). Teilhard chiama questo punto !inale il punto 2me a e a!!erma che una corretta lettura dei testi sacri mostra che lHori ine della vita * nel !uturo e non nel passato. Le affermazioni di Teilhard hanno suscitato un dibattito acceso all'interno della chiesa cattolica e nel 1958 un decreto del Sant'Uffizio, presieduto dal cardinale Ottaviani, ha imposto alle congregazioni religiose di ritirare le opere di Leilhard da tutte le loro 'i'lioteche. (l decreto dichiara che i testi del esuita " offendono la dottrina cattolica # e impone al clero di " difendere gli spiriti, in particolare dei giovani, dai pericoli delle opere di padre Teilhard de Chardin e dei suoi discepoli .# Luttavia, il Cardinale +atzin er, o i -apa Oenedetto 9V(, in -rincipi di Leolo ia Cattolica A05:?@ ha ammesso che uno dei principali documenti del Vaticano ((, Kaudium et $pes, * stato !ortemente in!luenzato dal pensiero del esuita. Oenedetto 9V( ha anche a!!ermato che Leilhard aveva una " rande visione# che "alla !ine porter% ad una vera litur ia cosmica.# (l pensiero di Leilhard * simile a quello che si trova nelle dottrine orientali e anche nella reli ione islamica. Ad esempio, nel Corano, i ver'i sono sempre usati al passato, perch) Dio parla allHumanit% dal !uturo. La dottrina islamica descrive unHumanit% che si evolve pro ressivamente verso Allah che a isce dal !uturo in modo analo o ad un attrattore. $econdo il pensiero di Teilhard e la teoria della sintropia la vita evolve verso attrattori che si trovano nel futuro e che convergono in un attrattore finale di amore. La teoria della sintropia afferma che lo scopo della vita * quello di portare allesterno il dise no e il pro presente nellattrattore. Analogamente a quanto Michelangelo diceva: etto che * i%

"In ogni blocco di marmo vedo una statua in modo talmente chiaro come se mi stesse davanti, e perfetta nella forma, nellatteggiamento e nell azione. Devo solo t ogliere via il marmo che la imprigiona per consentire di rivelare agli occhi degli altri ci che i miei occhi vedono.# La legge della sintropia suggerisce che le specie viventi originano dallazione retrocausale de li attrattori che si manifesta grazie alle propriet% anomale dell'acqua. Inoltre, la pro'a'ilit% di sopravvivenza di una specie sono le ate alla capacit%

dei suoi individui di far emergere la forma e il dise no che * i% presente nell attrattore. I pri mi organismi viventi si !ormano nell acqua, presentano strutture primitive ed essenziali e si evolvono gradualmente verso l'attrattore che sta fornendo loro sintropia, forma e in-formazi one. Ogni specie vivente ha, secondo questa teoria, il suo attrattore e, di conseguenza, il processo di evoluzione non implica il passaggio da una specie all'altra (da specie meno evolute a specie superiori), ma le specie si evolvono in parallelo, verso il loro attrattore con pari di nit%. La teoria della sintropia porta cos& a !ormulare lipotesi che lor anizzazione dei sistemi viventi in specie r iproduca lor anizzazione de li attrattori che retroagiscono dal futuro.

- Attrattori e vita Prima di avventurarci nella descrizione di come la teoria della sintropia spie a lHevoluzione della vita, * necessario capire come gli attrattori sono organizzati. La complessit% intrinseca dellHuniverso !isico che ha avuto ori ine dal Oi Oan * una conse uenza dellHinterazione tra le propriet% diver enti dell energia con le forze co nvergenti della s oluzione negativa, vale a dire de l Big Crunch. Analo amente, la complessit% dellHuni verso invisibile originato dal Oi Crunch * una conse uenza dellHinterazione delle forze convergenti con le forze simmetriche ed opposte della soluzione positiva delle equazioni fondamentali, ossia del Bang Big. E comunemente accettato che il Big Bang fosse costituito da energia divergente altamente concentrata e indifferenziata che raffreddandosi a causa dell'espansione dell'universo e sotto le!!etto delle !orze ravitazionali si * lentamente addensata in atomi, galassie, sistemi solari e pianeti. Analogamente, il Big Crunch * costituito da energia convergente altamente concentrata, che divergendo a ritroso nel tempo grazie alle!!etto delle forze opposte dellener ia diver ente si * addensata in una erarchia pro ressiva di attrattori . Si presume perci3 che, a nalogamente a quanto * accaduto per la materia nell'universo visibile, gli attrattori hanno una struttura complessa costituita da un attrattore centrale che corrisponde al Oi Crunch, il punto 2me a, e attrattori sempre pi articolati, ma gerarchicamente collegati tra loro . Di conseguenza, la sintropia non si manifesta come un attrattore indifferenziato , ma strutturata in attrattori complessi gerarchicamente organizzati, con il loro punto finale nel Oi Crunch, cio* nel punto 2me a. Secondo la legge della sintropia la vita * la mani!estazione !isica di questi attrattori. Michelangelo ha dichiarato che lHa'ilit% di un artista * quella di rendere visi'ile la !orma che * i% presente nella pietra. Allo stesso modo, il successo di una specie vi venti sta nel far emergere l a forma e il progetto che * i% presente nellattrattore, grazie a cicli di retroazione continua con il futuro. La teoria della sintropia afferma quindi che lHor anizzazione dei sistemi viventi * uidata da attrattori che retroa ire dal !uturo. Secondo questa ipotesi, i geni ed il DNA avrebbero la funzione di mettere in relazione le singole cellule con gli attrattori e non tanto di codificare informazione proveniente dal pa ssato. Ci3 spie a lincredi'ile sta'ilit% delle specie viventi, della loro conver enza verso !orme comuni e spie here''e i risultati "anomali# ottenuti da Driesch ne li esperimenti condotti su em'rioni di ricci di mare che mostrano che se ad un riccio allo stadio 'icellulare viene tolta una delle due cellule, la cellula rimanente non d% ori ine a met% di un riccio, 'ens& enera un riccio piccolo, ma completo. Le !orme viventi tendono comunque verso lattrattore dal quale acquisiscono la !orma, indipendentemente da ci3 che accade nel loro passato. Di conse uenza, lunico modo per manipolare li esseri viventi * quello di modi!icare la loro connessione con lattrattore intervenendo sulla parte genetica.

Un altro risultato sperimentale "anomalo# che pu3 essere !acilmente spie ato in termini di attrattori * la scoperta di Sheldrake che i membri di uno stesso gruppo, ad esempio gli animali di una stessa specie, sono in grado di condividere conoscenze senza che vi sia alcun tramite fisico nella trasmissione di tali conoscenze. Gli esperimenti condotti da Sheldrake mostrano che quando un topo impara un nuovo comportamento, si genera una tendenza in ogni topo simile (della stessa specie e razza @ ad imparare lo stesso comportamento pi rapidamente in !uturo. -i rande * il numero di topi che hanno imparato ad ese uire quel determinato compito, pi !acile *, per o ni topo simile, imparare la stessa cosa. Per esempio, se migliaia di topi vengono addestrati ad eseguire un nuovo compito in un laboratorio a Londra, topi simili imparano pi rapidamente ad ese uire lo stesso compito nei la'oratori di o ni parte del mondo. $e la velocit% di apprendimento dei topi in un la'oratorio a 8eM aor` viene misurata prima e dopo laddestramento dei topi a Londra, si trova che nel secondo esperimento lapprendimento risulta pi rapido che nel primo. 4uesto e!!etto avviene in assenza di ogni connessione o comunicazione nota fra i due laboratori. Lo stesso effetto si osserva nello sviluppo dei cristalli. (n enerale la !acilit% di cristallizzazione cresce con il numero di volte che loperazione * stata ese uita anche quando non * individua'ile alcun modo in cui questi nuclei di cristallizzazione possano essersi spostati da un luo o allaltro e aver in!ettato le diverse soluzioni. Al fine di spiegare questo strano risultato degli esperimenti , Sheldrake introduce il concetto di campo morfogenetic o (Sheldrake, 1981): *Oggi gli effetti gravitazionali, come quelli elettromagnetici, vengono spiegati in termini di campi. #entre la gravit neEtoniana sorgeva in qualche modo inspiegato dai corpi materiali e da essi si diffondeva nello spazio, nella fisica moderna i campi sono la realt primaria e facendo ricorso a tali campi si cerca di capire sia i corpi materiali sia lo spazio compreso fra di essi. !l quadro complicato dal fatto che vi sono vari tipi diversi di campo. !n primo luogo c il campo gravitazionale, che nella teoria della relativit generale di "instein viene identificato come la geometria dello spaziotempo, che si incurva in presenza della materia. Poi c il campo elettromagnetico, in cui sono localizzate le cariche elettriche e in cui la radiazione elettromagnetica si propaga sotto forma di onde. Secondo la teoria quantistica, queste onde consistono di quanti, detti fotoni, simili a particelle e dotati di un campo. In terzo luogo, la teoria quantistica dei campi (QFT, Quantum Field Theory) considera le particelle subatomiche come quanti di eccitazione di campi materiali. Ogni tipo di particella ha un proprio particolare tipo di campo8 per esempio, un protone un quanto del campo protone( antiprotone, un elettrone un quanto del campo elettrone(positrone e cosF via. / Nella teoria dei campi morfogenetici di Sheldrake i fenomeni sono spiegati da una combinazione dei concetti di campo spaziale e di ener ia. Lener ia pu3 essere considerata la causa del mutamento, mente ai campi pu3 essere attri'uito lordine del mutamento della struttura. ( campi hanno e!!etti !isici, ma non sono essi stessi un tipo di ener ia, a iscono come un attrattore, una causa geometrica o spaziale. La teoria della sintropia traduce " campi morfogenetici # in " attrattori morfogenetici # o " retrocausalit morfogenetica# ed * in accordo con la conclusione di $heldra`e secondo la quale i campi mor!o enetici sono alla 'ase della causalit% !ormativa. Kli attrattori sare''ero la causa della mor!o enesi, dellevoluzione e del mantenimento della !orma dei sistemi viventi a tutti i livelli di complessit%, non solo a livello di !orma della super!icie, ma anche al livello

interno dei processi e degli obiettivi che motivano il comportamento. La retrocausalit%, cio* li attrattori che retroa iscono dal futuro sul presente, consente di spiegare in modo causale i misteri della vita e il mistero dei campi. $econdo la teoria della sintropia, la vita * uidata da attrattori, cause che retroa iscono dal !uturo, con propriet% simili alle entelechie di Driesch, che in modo analo o a quanto accade per la eometria !rattale conten ono la !orma e il pro etto dellor anismo. La mor!o enesi viene cos& spie ata come conse uenza di attrattori che, retroa endo sul presente, uidano levoluzione e la crescita. 4uesti attrattori sare''ero alla 'ase della mor!o enesi e di ci3 che in enere viene indicato come il progetto . Gli attrattori sono la causa della !orma, 'ench) non sono la sola causa. Ad esempio, per costruire una casa occorrono dei mattoni e altri materiali costruttivi; occorrono dei muratori che collochino i materiali al loro posto; e occorre un progetto , un attrattore, che determini la !orma della casa. $e il pro etto * diverso, li stessi muratori, !acendo la stessa quantit% di lavoro totale e usando una quantit% simile di materiali, producono una casa diversa. 8ella costruzione di una casa esiste un campo che corrisponde alla !orma che * presente nel pro etto. G da notare che li attrattori sare''ero alla 'ase dellincredi'ile sta'ilit% delle specie animali e ve etali che, nonostante le di!!erenze individuali, riman ono sta'ili ed unitarie. Vi * qualcosa che tiene assieme li individui, qualcosa che contrasta le spinte diver enti della le e dellentropia. Lo stesso pu3 essere detto per le cellule, i tessuti, gli organi e i sistemi viventi in generale. Per ogni specie, per ogni tipo di cellula e di organo esisterebbero degli attrattori che coincidono con il progetto. Il progetto corrisponde al campo che guida il sistema vivente verso la forma. Secondo la legge della sintropia, i sistemi viventi e gli organismi sono organizzati secondo una erarchia di attrattori che dal particolare vanno al enerale per iun ere allattrattore !inale che * unitario. 8ella mor!o enesi, lapproccio meccanicista alla biologia attribuisce un ruolo di pr imaria importanza alla genetica ed al DNA. N el 056. Conrad ^addin ton coni3 il termine epigenetica per indicare la branca della biologia che studia le interazioni causali !ra i eni e il !enotipo, cio* la mani!estazione !isica dellor anismo. $econdo lepi enetica il !enotipo * la conseguenza di mutazioni ereditarie causate da meccanismi di mutazione genetica. Queste mutazioni durano per il resto della vita e possono trasmettersi a generazioni successive attraverso le divisioni cellulari, senza tuttavia che le corrispondenti sequenze di D8A siano mutate. G da notare, per3, che la !ormazione spontanea della pi piccola molecola di proteina richiede pi di 0/ 600 mutazioni degli amminoacidi. In base alle leggi combinatorie non basterebbe il tempo intercorso dal Oi Oan e tutte le com'inazioni possi'ili tra li atomi delluniverso, per iusti!icare la !ormazione spontanea anche solo della pi piccola molecola di proteina. (noltre, nel momento in cui questa proteina dovesse !ormarsi per e!!etto del caso, verre''e su'ito annientata dalla le e dellentropia che porta alla distruzione di qualsiasi !orma di ordine. Lipotesi che le caratteristiche della vita possano a iun ersi per mezzo delle mutazioni casuali, descritte dallepi enetica, * contraddetta da questi semplici calcoli che dimostrano che la !ormazione spontanea della molecola pi semplice di proteina * impossi'ile per e!!etto del caso. G da notare, inoltre, che lipotesi epi enetica implica che qualcuno o un qualche misterioso meccanismo a''ia inserito le propriet% della vita, i pro rammi enetici e le istruzioni enetiche, nei sistemi viventi. Lepi enetica scade cos& nel campo del la metafisica ed il programma genetico sembra essere molto simile ad un fattore metafisico travestito n ei panni del meccanicismo. Rimane infatti aperto il pro'lema di come il pro ramma enetico possa essersi !ormato per caso, in una realt% retta dalla le e dellentropia che porta ad annullare ogni forma di ordine, di informazione e di organizzazione. Gli attrattori costituirebbero il comun denominatore di una collettivit% di individui. Ad esempio, lattrattore genere umano accomuna tutti li esseri umani, lattrattore topo accomuna tutti i topi. Gli attrattori operano come dei ponti, dei

ripetitori, che trasmettono a tutti gli individui ad esso collegati le soluzioni ai problemi, le scoperte. Questo meccanismo spiega i risultati osservati da Sheldrake nei suoi esperimenti, dove topi di laboratori londinesi imparavano a risolvere un compito e automaticamente tutti i topi della stessa specie, dei laboratori di tutto il pianeta, appartenenti allo stesso attrattore Aalla stessa specie e alla stessa razza@ risolvevano lo stesso compito con ma iore !acilit%. Kli individui, razie allinterazione con il mondo !isico, !anno esperienza e questa esperienza viene rim'alzata dallattrattore, al quale lor anismo individuale * colle ato, a tutti li altri individui della stessa specie. 4uando questa in!ormazione * utile per la sopravvivenza viene rin!orzata da li altri individui. (l meccanismo de li attrattori porta a selezionare e rin!orzare solo ci3 che * utile per la vitaD quando in!ormazioni utili per la sopravvivenza ven ono individuate diventano patrimonio dellattrattore, ven ono messe in una specie di ma azzino dei pro etti, al quale il D8A si colle a. Lin!ormazione enetica si crea cos& come somma dellesperienza di tutti li individui che condividono lo stesso attrattore. ( eni non sono perci3 ma azzini di in!ormazioni, ma antenne che collegano le nostre cellule, il nostro organismo, al patrimonio in!ormativo dellattrattore. ( eni ci colle ano a questo patrimonio in!ormativo e quando questo colle amento viene interrotto o modificato emergono le disfunzioni e le malattie. La teoria della sintropia suggerisce che il meccanis mo alla base dei processi macro evolutivi, in grado di contrastare la le e dellentropia, sia caratterizzato da attrattori che retroa iscono razie alle propriet% coesive e conver enti della sintropia. Ci3 non si contrappone con la teoria dellevoluzione la cui validit% viene, per3, circ oscritta allam'ito della microevoluzione. Un esempio di questa lo ica ri'altata pu3 essere rinvenuta nel ve etarismo. (n enere i ve etariani sosten ono che l a forma e la struttura del nostro corpo mostra che ci siamo evoluti da animali che non mangiavano carne. Infatti, non a''iamo arti li per cacciare, non a''iamo i canini tipici de li animali carnivori, lapparato di erente * troppo lun o per di erire la carne che rimanendo pi del dovuto nellintestino produce tossine pericolose, siamo in rado di man iare solo carne !rollata Acio* in avanzato stato di decomposizione@ e lodore de li ormoni animali * per noi nauseante, !atto che ci obbliga a castrare gli animali destinati al macello. Tuttavia la paleontologia non offre alcuna prova a sostegno dellipotesi di una evoluzione dellessere umano a partire da animali ve etariani. La teoria della sintropia ri'alta lar omentazione e su erisce che la !orma e la struttura del nostro corpo * quella di animali ve etariani non perch) ci siamo evoluti da animali !ru ivori e ve etariani A!atto mai con!ermato dalla paleontolo ia@, ma perch) lattrattore, il !uturo, verso il quale ci stiamo evolvendo * quello di animali ve etariani. 4uindi, ne discendere''e che ri!iutare o rimandare la scelta vegetariana causa malattia e sofferenza sul piano fisico, psicologico ed emozionale in quanto lattrattore "essere ve etariano# * i% presente in noi, nella nostra struttura, anche se il nostro li'ero ar'itrio ci consente di disconoscere questo !atto, indirizzandoci verso la scelta carnivora che non * consona alla nostra struttura. In base alla considerazione che "la bravura e la possibilit di sopravvivenza di una specie sta nel far emergere la forma e il disegno dellattrattore che ha dato origine alla specie stessa sopravvivenza come specie implicherebbe la scelta vegetariana. #, la nostra 'ravura e la nostra possi'ilit% di

R interessante notare come la legge della sintropia porti a ribaltare il modo classico di pensare. Seguendo la logica classica, si * portati a ritenere che lassenza delle caratteristiche tipiche de li animali carnivori * dovuta al !atto che all'inizio della nostra evoluzione eravamo animali vegetariani che ci nutrivamo di frutta e di bacche e che solo di recente siamo diventati onnivori. Al contrario, seguendo la logica sintropica e retrocausale, siamo portati a concludere che ci mancano le caratteristiche tipiche de li animali carnivori in quanto il nostro o'iettivo, il nostro attrattore, * quello di evolvere verso una dieta vegetariana. Le nostre caratteristiche attuali non dipendono, quindi, da un ipotetico passato

ve etariano, ma sono determinate dal !uturo, dal !atto che la nostra specie * uidata da un attrattore che * ve etariano.

6. Evoluzione convergente

Come conse uenza della teoria della sintropia 7antappi* concluse che la vita conver e verso o'iettivi che sono sempre superiori: "La legge della vita non dunque la legge delle cause meccaniche, questa la legge della non vita, la legge della morte, la vera legge che domina la vita la legge dei fini, e cio la legge della collaborazione per fini sempre piG elevati, e questo anche per gli esseri inferiori. # Gsiste una incredi'ile coincidenza tra i lavori di Lui i 7antappi* e quelli di Leilhard de Chardin. Leilhard e 7antappi* erano contemporanei e hanno prodotto un modello teorico analogo, partendo da campi e prospettive diverse, senza che luno conoscesse il lavoro dellaltro. Leilhard allepoca era conosciuto come scienziato evoluzionista ed e''e notoriet% come teolo o soltanto dopo la pu''licazione postuma dei suoi principali scritti, tra i quali spiccano " Il fenomeno umano# e "Verso la conver enza# che descrivono le sue convinzioni scienti!iche. Gntram'i !urono o etto di una !orte censura dovuta al !atto che le loro teorie allar ano la scienza ad un nuovo tipo di causalit% conver ente, che retro>a isce dal !uturo. $econdo 7antappi* la vita sare''e so etta ad una duplice causalit%, la causalit% e!!iciente e la causalit% finale e secondo Teilhard la vita verreb be guidata da una forza convergente , il punto Omega. Entrambi gli autori identi!icano la causalit% !inale e il punto 2me a con lener ia dellAmore. Per Teilhard la r ealt% pu3 essere rappresentata come or anizzata sulla 'ase di alcun e s!ere concentriche. La s!era pi interna * quella pi vicina al punto 2me a, cio* allattrattore !inale, mentre quella pi esterna * quella pi lontana . Nella sfera esterna abbia la materia inanimata, la sto!!a delluniverso, che contiene i% al suo interno un principio vitale, la s!era intermedia * quella della biosfera, della v ita, di quelle forme viventi c he non sono ancora in grado di r i!lettere su s) stesse, la s!era centrale * quella della noosfera, della capacit% della materia 'iolo ica di riflettere: "Le cose possono essere misurate non piG secondo la linea che va dallinfinitamente piccolo

allinfinitamente grande, ma secondo lasse crescente dallinfinitamente semplice allinfinitamente complesso.# ALeilhard, .//:, p. 0//@ Convergendo verso lattrattore aumenta la complessit% e lindividualizzazione. convergenza porta allaumento della diversit%. Nellin!anzia lidolo di Leilhard era rappresentato dal NDio di !erroN , la materia solida . Ben presto raggiunse la convinzione che la consistenza della materia non * data dalla sostanza stessa, ma da una forza convergente. Il tema della conver enza diventer% in se uito uno dei concetti !ondamentali della visione di Leilhard. Sembra forse paradossale, ma la

Figura 33 1 La rappresentazione di Heilhard della r ealt su tre sfere concentriche

G interessante notare lassociazione operata da Teilhard tra punto O me a e coscienza. La !onte della coscienza, cio* del sentimento di esistere, sarebbe una caratteristi ca dellattrattore, del p unto 2me a. -i ci avviciniamo al p unto 2me a e ma iore * il livello di coscienza. (noltre, sia Leilhard come 7antappi* identi!icano nel punto 2me a , nellattrattore, lener ia dellamore. (n merito 7antappi* a!!ermava che: *:ggi vediamo stampata nel gran libro della natura ( che, diceva Aalilei, scritto in caratteri matematici - la stessa legge di amore che si ritrova nei testi sacri delle principali religioni .# Leilhard considera il punto 2me a simmetrico alla le e dellentropia< "Ridotto alla sua essenza il problema d ella Iita pu esprimersi cosF8 a mmesse le due Leggi maggiori della &onservazione e della 'egradazione dell"nergia 4a cui si riduce la Fisica5, come sovrapporre ad esse, senza contraddizione, una terza Legge universale (in cui si esprime tutta la Biologia), quella

dell:rganizzazione dell"nergia?... La situazione si precisa e si chiarisce se si considera, alla base della Fisica cosmica, lesistenza di una sorta di seconda "ntropia 4o *anti("ntropia/5. # ATeilhard, 2004) 2ltre ad ipotizzare lesistenza di queste tre s!ere, Leilhard ipotizza un !lusso di centrazione, cio* una !orza che attira e !a convergere verso il punto Omega: ":ra, una tale disposizione, fin troppo chiaro, non potrebbe essere lespressione di un equilibrio statico. !n modo palese come lo per la distribuzione delle stelle di diversi colori nel firmamento, essa fa trasparire lesistenza di un movimento. Jon solo, una volta ordinato secondo il suo asse di centro( complessit crescente, l9niverso si rivela centrato nel suo insieme, ma anche si scopre attraversato e mosso da un flusso di centrazione. Jellambito organo(psichico della centro(complessit, il #ondo convergente; e le isosfere non sono altro che un sistema di onde che con il tempo (che esse determinano) si stringono attorno al punto Omega.# ALeilhard, .//6 ) Leilhard descrive la le e dellamore nel modo se uente< "L9niverso preso nella sua totalit, si concentra, complicandosi, sotto linfluenza di unattrazione derivante da :mega. C partire dallisosfera umana 4o Joosfera5, questa attrazione assume la forma dellamore. "d in ultima analisi gli uomini possono unanimizzarsi per il fatto che dal profondo di ciascuno traspare la Presenza del termine comune verso il quale si muovono. Dal punto di vista della Centrogenesi, insomma, tutto immerso in un flusso di energia psichica convergente, le cui qualit e quantit crescono, di isosfera in isosfera, con lo stesso ritmo della personalizzazione.# (Teilhard, 2004) (l concetto di "centrazione# e di conver enza diventano per Leilhard li elementi chiave sui quali si svol e il processo evolutivo: "Di qui questa prima conclusione generale che, osservato nel suo vero ed essenziale spostamento attraverso il Hempo, l9niver so rappresenta un sistema in vi a di *centro(complessificazione/ interna. L"voluzione non corrisponde esattamente, come diceva 6pencer ad un passaggio dallomogeneo alleterogeneo, ( ma ad un passaggio da un eterogeneo disperso 4disunito5 ad un eterogeneo organizzato 4unificato5, ( cio, ancor piG chiaramente, ad un passaggio da una minima ad una piG alta centro( complessit.# ALeilhard, .//6 ) Leilhard vede la coscienza come una propriet% molecolare universale, una Cosmo enesi per Centro enesi nel corso della quale lUniverso sinteriorizza e si spiritualizza a !orza di complicazione su se stesso. *La coscienza cresce e si approfondisce proporzionalmente alla complessit organizzata di tali unit. Cssolutamente insensibile per i nostri mezzi di osservazione al di sotto di una complessit atomica dellordine di 3D 5 (virus) essa si manifesta chiaramente a partire dalla cellula (10 massimo sviluppo se non nei cervelli dei grandi Mammiferi (10 ordine astronomico./ (Teilhard, 2004)
20 10

) ma non prende il

5, cio a raggruppamenti atomici di

Infine, Teilhard nota che: "Per risolvere lantinomia #ateria(Iita sarebbe dunque ingenuo credere che si debba sacrificare o luna o laltra. #a non si tratta che di stabilire, tra i due termini opposti, una relazione strutturale verosimile che spieghi come, dalluna allaltra, ci si possa elevare per sintesi, e reciprocamente scendere con lanalisi.# ALeilhard, .//6 )

( La forma finale dellevoluzione gi presente? G importante ricordare che i modelli di 7antappi* e di Leilhard richiedono il passa io da una visione sequenziale del tempo ad una visione unitaria nella quale il !uturo i% esiste, almeno nella !orma de li attrattori che retroa iscono dal futuro. 4uesta rappresentazione consente di spie are come sia possi'ile lacquisizione improvvisa e repentina di un nuovo organo nel processo evolutivo, senza tutte le fasi intermedie che costituirebbero invece uno svantaggio evolutivo. Secondo il paradigma supercausale gli attrattori in-formano il nostro corpo e lo guidano vero specifiche forme e strutture. Levoluzione sare''e quindi un processo di conver enza retrocausale e questo * ci3 che si osserva continuamente quando si studia la vita, come hanno mostrato gli esperimenti di Hans Driesch, precedentemente descritti. Un esempio ci viene !ornito dallomeopatia. La le e della sintropia ritiene che lacqua non * un liquido inerte, privo di qualsiasi propriet%, ma * il mezzo !ondamentale attraverso il quale si attiva la retrocausalit% e attingiamo alla sintropia che alimenta i processi vitali dellor anismo, delle cellule e dei tessuti. Ci3 consente di spiegare una gamma molto ampia di !enomeni che la medicina u!!iciale non riesce ancora a iusti!icare. -rendiamo il caso dellomeopatia. Kli studi sperimentali hanno dimostrato le!!icacia di questa disciplina, ma la medicina u!!iciale continua a considerarla non scienti!ica in quanto la "sostanza attiva# Ala materia solida@ viene completamente rimossa dal preparato a 'ase di acqua. Lacqua * considerata sostanza inerte e si ritiene perci3 che non possa essere la causa de li e!!etti osservati sperimentalmente. Lomeopatia venne scoperta dal medico tedesco $amuel ,ahnemann A0?BB>0:6=@ ed * 'asata sul cosiddetto principio di similitudine del !armaco, secondo il quale il rimedio appropriato per una determinata malattia * dato da quella sostanza che, in un soggetto sano, induce sintomi simili a quelli osservati nella persona malata. La sostanza viene somministrata al malato in una quantit% !ortemente diluita< ma iore * la diluizione, ma iore * la potenza del !armaco. Lale metodica produce lincomprensi'ile paradosso per il quale i rimedi omeopatici pi potenti sono quelli talmente diluiti da non poter pi contenere una sin ola molecola della "sostanza attiva#. Gssendo stata rimossa la "sostanza attiva# per mezzo della diluizione, la scienza classica ritiene che li e!!etti osservati siano imputa'ili ad e!!etti place'o e non ad una e!!ettiva e!!icacia della sostanza, in quanto questa * del tutto assente nel preparato omeopatico a 'ase di acqua. La le e della sintropia su erisce, invece, che lomeopatia s!rutta le propriet% retrocausali dellacqua. La sostanza attiva, una volta inserita nellacqua, crea colle amenti con cause collocate nel !uturoD rimuovendo poi la sostanza attiva tramite la diluizione, riman ono i colle amenti retrocausali, non pi vincolati alla sostanza ma li'eri di agire su qualsiasi altra struttura. La teoria della sintropia spiega gli effetti che si osservano nella pratica della omeopatia in base alla logica retrocausale.

Quando si utilizza una sostanza che induce, in un soggetto sano, sintomi simili a quelli osservati nella persona malata e si inserisce tale sostanza nellacqua, le propriet% retrocausali dellacqua, che ven ono potenziate per mezzo del processo di diluizione, portano le!!etto, cio* il sintomo, a conver ere verso la causa !utura Alattrattore@ provocandone la raduale scomparsa. La medicina classica ri!iuta lomeopatia in quanto li e!!etti non possono essere spie ati dallazione di cause collocate nel passato e la sostanza attiva viene del tutto rimossa dai preparati omeopatici. Gli effetti terapeutici, tuttavia, sono tan i'ili e possono essere evidenziati utilizzando il metodo sperimentale che * alla 'ase del !ar scienza. ( meccanismi le ati alla retrocausalit% operano con una lo ica "ri'altata# rispetto a quella le ata alla causalit% classica. Ad esempio, nella causalit% classica per potenziare le!!etto si deve aumentare la sostanza attivaD al contrario, operando con la retrocausalit% per potenziare le!!etto * necessario ridurre la sostanza attiva e ci3 si ottiene razie al procedimento della diluizione.

- Levoluzione convergente, una nuova possibilit nel dibattito sullevoluzione Molto prima che Darwin pubblicasse L'origine delle specie, le posizioni degli studiosi erano divise in due grandi correnti di pensiero che vedevano, da un lato, una natura dinamica ed in continuo cambiamento, dall'altro una natura sostanzialmente immutabile. Della prima corrente facevano parte scienziati e filosofi vicini all'Illuminismo francese, della seconda corrente !acevano parte scienziati e !iloso!i vicini alla teoria della !issit% proposta dallo scienziato Linneo che, a!!ondando le proprie radici nella Kenesi 'i'lica e nella !iloso!ia aristotelica, de!iniva le varie specie come entit% create una volta per tutte e incapaci di modi!icarsi se non entro 'en determinati limiti. (l di'attito tra queste due correnti * tuttora in corso: gli evoluzionisti asseriscono che la vita e le sue varie forme siano apparse gradualmente come conseguenza di processi casuali di mutazione e di selezione naturale che hanno richiesto milioni di anni, mentre i creazionisti ritengono che la vita nelle sue forme principali abbia avuto origine istantaneamente, alcune migliaia di anni fa, tramite latto creativo di Dio. ( creazionisti !anno notare che se lori ine della vita !osse la conse uenza di combinazioni e mutazioni causali, anche la !ormazione spontanea della pi piccola molecola di proteina sare''e impossi'ile. Come i% detto, la pro'a'ilit% che ../// atomi si com'inino nel dise no della pi piccola molecola di proteina, secondo il calcolo com'inatorio, * in!eriore a una pro'a'ilit% su 10 600. In base a questo calcolo i creazionisti affermano che la pro'a'ilit% di !ormazione spontanea della pi piccola molecola di proteina * praticamente nulla. Nelle sue linee essenziali gli evoluzionisti si rifanno alla teoria dell'evoluzione delle specie, ancor oggi tra i pilastri della 'iolo ia moderna. 4uesta teoria * riconduci'ile allHopera di Charles DarMin A0:/5>0::.@, ed ipotizza che tutti i primati (uomo compreso) discendono da un antenato comune. Secondo Darwin si osserverebbe un progressivo ed ininterrotto accumularsi di mutazioni successive, fino a manifestare, in un arco di tempo sufficientemente ampio, significativi cambiamenti negli organismi viventi. Tale processo si basa sulla trasmissione del patrimonio genico di un individuo alla sua progenie e sull'interferenza in essa frapposta dalle mutazioni casuali. Sebbene i cambiamenti tra una generazione e l'altra siano generalmente piccoli, il loro accumularsi nel tempo porterebbe un cambiamento sostanziale nella popolazione, attraverso i fenomeni di selezione naturale e di deriva genetica, fino all'emergenza di nuove specie. La teoria di DarMin trov3 un primo riscontro nelle le i di Mendel sullHereditariet% dei caratteri, e poi nella scoperta del D8A e della sua varia'ilit%. Luttavia li evoluzionisti non sono o i in rado di rispondere a li attacchi che, sul piano scientifico, i creazionisti hanno formulato. Esiste una terza corrente nota come disegno intelligente. Il modello del disegno intelligente afferma che la teoria

dellevoluzione di DarMin non * in rado di spie are, per mezzo di mutazioni casuali e della selezione naturale, lori ine della vita e la !ormazione di esseri pro ressivamente pi complessi ed evoluti. Di conse uenza * necessario il ricorso ad una causa intelli ente. G importante notare la di!!erenza tra il modello creazionista ed il modello intelli enteD mentre i creazionisti fanno riferimento a testi sacri e cercano di ricondurre le scoperte scientifiche a tali testi, il modello intelligente parte da evidenze empiriche e valuta se queste possano essere attribuite al caso o richiedano una causa intelligente. Le conclusioni alle quali si iun e non possono per3 portare a iusti!icare lesistenza di una entit% divina, di un creatore. (noltre, il modello intelli ente non ne a del tutto la teoria dellevoluzione che viene utilizzata per spie are levoluzione per sottrazione di caratteristiche, cio* la microevoluzione. Luttavia nessuna di queste correnti riesce a spie are i processi macroevolutivi della vita, ad esempio come !a la vita ad aumentare di complessit%, ordine e struttureU -erch) le strutture della vita non si disinte rano su'ito per e!!etto dellentropiaU 4ual * la di!!erenza tra sistemi viventi e macchineU Che cosa consente alle cellule di un or anismo di rimanere uniteU Che cos* la coscienzaU La teoria della sintropia introduce una nuova possi'ilit% che ri'alta il modo classico di concepire la causalit%. Vede infatti la vita come conseguenza ed espressione di attrattori che retroagiscono dal futuro attirandoci e offrendoci informazione intelligente. La teoria della sintropia ribalta il modo in cui i processi della vita vengono interpretati , ma non afferma lesistenza di un Dio creatore. Secondo la prospettiva della sintropia, se un Dio creatore esiste dobbiamo cercare la creazione nel futuro, di conseguenza la Genesi e la Bibbia andrebbero rilette, ribaltando il verso temporale e la causalit%.

7. Levoluzione divergente e il darwinismo sociale

Thomas Robert Malthus (1766-1834) nel Saggio sul principio di popolazione , pubblicato nel 1798, affermava che ogni venticinque anni la popolazione cresce secondo una proporzione eometrica A0, ., 6, :, 0;, =., ;6, 0.:, .B;b@, mentre la quantit% di ci'o secondo una proporzione aritmetica A0, ., =, 6, B, ;, ?, :, 5...@D quindi, mentre la popolazione raddoppia, le risorse alimentari mostrano un aumento molto pi modesto. Di conse uenza, da l& a =// anni la proporzione tra popolazione e risorse alimentari s arebbe stata 4.096 a 13. Partendo da questa premessa le risorse non sarebbero state sufficienti a causa della crescita geometrica della popolazione e, quindi, * essenziale intraprendere una seria lotta alla sopravvivenza. Malthus riteneva che si dovesse arrestare questa rapida crescita della popolazione ; a tal fine le carestie e la malattia erano i due strumenti principali di controllo della popolazione. La fame, le epidemie, ma anche lo sterminio dei neonati e le guerre avrebbero contribuito a tenere sotto controllo la popolazione, bilanciando in questo modo la popolazione e le derrate alimentari. Malthus propose provvedimenti da adottare nei confronti delle coppie meno abbienti per evitare che si riproducessero. Questi provvedimenti si tradussero in Inghilterra in leggi come gli "ospizi# speciali per i poveri dove veniva impedito alle coppie sposate di concepire, allo scopo di ridurre la crescita della popolazione meno abbiente. Dopo la rivoluzione !rancese, laristocrazia in lese temeva di perdere i propri privilegi e di dover cedere il proprio status e potere alle classi lavoratrici. Le idee di Malthus divennero popolari e s i diffuse la convinzione che la societ% del !uturo dovesse consistere in una cospicua presenza di ricchi e in una quasi assenza di poveri e che tale obiettivo si sarebbe raggiunto eliminando ed opprimendo i poveri e i bisognosi.

*Invece di raccomandare la pulizia dei poveri, dovremmo incoraggiare i comportamenti inversi. Nelle nostre citt dovremmo re stringere le strade, affollare le case con piG persone e augurarci il ritorno della peste. Nel Paese andrebbero costruiti villaggi vicino alle paludi e, in particolare, fomentare gli insediamenti in tutti i luoghi acquitrinosi e malsani. Ma, soprattutto, dovremmo contrastare i rimedi specifici per eliminare le malattie e quegli uomini benevolenti ma stolti, che hanno pensato di rendere un servizio allumanit progettando dei sistemi per lestirpazione totale di disturbi particolari./ Gli aristocratici si convin sero che fosse necessario inde'olire "la classe in!eriore# , tenendola sotto controllo,

opprimendola e sfruttandola . Malthus aveva !ornito un motivo "scienti!ico# con il quale si iusti!icava il perch) si dovesse bloccare la moltiplicazione de li "ordini in!eriori#. *6iamo formalmente troppo legati alla giustizia e allonore per negare ai poveri il diritto di essere assistiti. A questo scopo, propongo di promulgare una legge che preveda che nessun bambino 475 abbia il diritto di ricevere assistenza. !l bambino offre poco valore alla societ poichK altri prenderebbe ro immediatamente il suo posto (...) Hutti i bambini nati in piG rispetto a quanto previsto per portare la popolazione a questo livello devono necessariamente morire, a meno che non siano le persone anziane che muoiono a fare loro spazio ./ (Malthus, 1798) Le tesi di Malthus contribuirono alla promulgazione di leggi oppressive che peggiorarono le condizioni i% critiche dei poveri in Inghilterra e servirono come base per molte ideologie nei secoli successivi. Herbert Spencer (1820-1903) , sociologo e filosofo inglese, partendo dalle tesi di Malthus propose nel libro Social Statistic (1851) i concetti di lotta per la sopravvivenza e di selezione naturale dai quali ela'or3 un sistema di pensiero che si discosta va da quello riformatore e progressista degli altri esponenti del positivismo (ad esempio quello d i Stuart Mill). Spencer sostenne , in!atti, che la storia non * !atta da li uomini Ae dalla loro li'era scelta@, ma dalla 'iolo ia, che destina ciascuno ad occupare determinati posti nella societ%. ( posti sono asse nati ad o nuno di noi dalla natura i% alla nascita, con le inevitabili disuguaglianze e gli immancabili antagonismi. Le implicazioni sul piano socio-politico di questa teoria sono molto ravi< la realt% non pu3 essere cam'iata dai sin oli ed * inutile e s'a liato perdere tempo a cercare di modi!icarla. I singoli devono accontentarsi di quello che hanno. Herbert Spencer fu il primo a formulare il concetto di "sopravvivenza dei pi adatti# e dichiar3 che li "inadatti# dovevano essere eliminati< *6e sono sufficientemente idonei per vivere, vivono, ed un bene che vivano. 6e non sono sufficientemente idonei per vivere, muoiono, ed meglio che muoiano./ (Spencer, 1851) $econdo la sua opinione, i poveri, li i noranti, li in!ermi, li storpi e i !alliti dovevano morire e tent3 di intromettersi nella politica inglese per evitare che venissero emanate leggi a tutela dei poveri, deplorando non solo le leggi per i poveri, ma anche listruzione a spese dello $tato, la sorve lianza sanitaria, la re olamentazione delle condizioni a'itative e persino la tutela statale degli ignoranti contro i medici ciarlatani. Nella sua autobiografia Charles Darwin scrive: *Jellottobre del 3L2L, ossia quindici mesi dopo aver iniziato la mia indagine sistematica, mi capit di

leggere per diletto il Saggio di Malthus, ed essendo ben preparato a comprendere la lotta per lesistenza che trapela ovunque dallosservazione continua delle abitudini di piante e animali, tutto a un tratto mi colpF che, in tali circostanze, le variazioni favorevoli tendevano a d essere preservate, quelle sfavorevoli a d essere eliminate. Il risultato sarebbe la formazione di nuove specie. Avevo finalmente una teoria con cui lavorare ./ (Darwin, 1859) I concetti di evoluz ione per selezione naturale e di lotta per la sopravvivenza presero forma dopo aver letto i lavori di Malthus e Spencer. In Lorigine della 6pecie Darwin ammise di aver accettato appieno le idee di Malthus: *Jon c eccezione alla regola secondo cui ogni essere organico aumenta naturalmente a un ritmo cosF elevato, che, se non distrutto, la Terra sarebbe presto coperta dalla progenie di una singola coppia. Cnche luomo di lenta riproduzione si raddoppiato in venticinque anni, e a questo ritmo, in meno di mille anni, non ci sar letteralmente posto per la sua progenie./ (Malthus, 1798) Darwin descriveva cos& la teoria di Malthus della selezione naturale: *'al momento che vengono prodotti piG individui di quanti ne possano sopravvivere, deve esserci per forza una lotta per la sopravvivenza, un individuo con un altro della stessa specie o con individui di specie diverse, o con le condizioni fisiche della vita. M la dottrina di #althus applicata con una forza diversa allintero regno animale e vegetale. / Darwin !orn& alle idee di Malthus e $pencer quella "scienti!icit%# che serv& a tradurre queste ipotesi in una dottrina sociale: il darwinismo sociale. Secondo questa dottrina i caratteri innati AlHereditariet%) hanno un ruolo preponderante in rapporto ai caratteri acquisiti (l'educazione) e le lotte civili, le ineguaglianze sociali e le guerre di conquista non sono altro che l'applicazione alla specie umana della selezione naturale. Elemento del d arMinismo sociale * levoluzionismo antropolo ico, secondo il quale vi * una spie azione 'iolo ica alle disparit% osservate< i popoli e li individui meno adattati alla lotta per la sopravvivenza devono rimanere rele ati allo stadio primitivo. 4uesta ideolo ia serv& a giustificare, sul piano politico, il colonialismo, l'eugenetica, il fascismo, il nazismo e il capitalismo selvaggio: Colonialismo. La dottrina del d arwinismo sociale serv& per giustificare lo sfruttamento selvaggio delle popolazioni native. Era legittimo, una legge di natura, che le razze superiori tenessero oppresse le razze inferiori . Le guerre divennero eventi inevitabili come lassassinio di innocenti e poveri, e la distruzione delle loro case, attivit% e capi di 'estiame, la''andono !orzato per milioni di persone di case e terreni, lomicidio di neonati e 'am'ini, divennero modi per garantire il progresso umano. Eugenetica. Formulata dal cugino di Darwin, Francis Galton , leu enetica parte dal presupposto che le comunit% possono selezionare individui di qualit% superiore tramite un processo di epurazione dei eni di!ettosi. $ulla 'ase di queste idee vennero sterminati e'rei, zin ari ed europei dellGst, considerati appartenenti a razze in!eriori. Vennero assassinati malati mentali, disabili e anziani. Credendo che lo sviluppo umano potesse accelerarsi, i seguaci di Galton sostenevano che !osse necessaria una selezione umana per sveltire quella naturale. (n!lissero cos& la sterilizzazione o''li atoria ai so etti "inutili# considerati meno che umani.

Nazismo. Lapplicazione pi crudele delleu enetica si veri!ic3 nella Kermania nazista, dove vennero inizialmente sterilizzati e poi eliminati storpi, malati mentali e soggetti affetti da malattie ereditarie e centinaia di migliaia di persone vennero condannate a morte solo perch) anziane o mutilate. (l d arMinismo sociale si svilupp3 soprattutto in Germania, dove lo scontro fra le nazioni giovani, come veniva vista la Germania, piena di vitalit%, e le nazioni vecchie, come la 7rancia, !u considerato uninevita'ile iusti!icazione della uerra. La vitalit% di una nazione si deduceva quasi esclusivamente dalla sua crescita demo ra!ia< pi una nazione era !econda, pi essa sare''e stata !orte. Cos&, la +ussia ed i popoli slavi in enerale !acevano paura a causa della naturale crescita della loro popolazione, in quanto si sarebbe giunti inev itabilmente ad una resa dei conti violenta. I nazisti tentarono di far passare come le e naturale loppressione dei de'oli, dei poveri e delle razze "in!eriori#, leliminazione de li invalidi, la sottomissione delle piccole imprese, dando adito a pensare che quello !osse lunico modo per !ar pro redire lumanit%. Cercarono di iusti!icare tutte le in iustizie perpetrate con spie azioni scienti!iche. La mancanza di compassione era descritta come una le e della natura e la strada principale per arrivare allevoluzione. Andrew Carnegie (1835-1919) in un suo discorso del 0::5 a!!erm3< *!l prezzo che la societ paga per la legge della competizione, cosF come il prezzo che paga per i comfort economici e per i beni di lusso, alto, ma i vantaggi di questa legge sono maggiori dei suoi costi 1 ed a questa legge che dobbiamo il nostro meraviglioso sviluppo materiale, che porta con sK condizioni ottimizzate. #entre per gli individui questa legge pu essere dura, per la razza un bene poichK assicura la sopravvivenza dei piG adatti in ogni settore. Cccettiamo e sosteniamo, quindi, come condizioni a cui dobbiamo adeguarci, la grande disuguaglianza dellambiente, la concentrazione di affari, industriali e commerciali, nelle mani di pochi; e la legge della competizione tra questi, non soltanto come vantaggioso, ma essenziale per il futuro progresso della razza. / Stando al d arMinismo sociale lunico o'iettivo della razza * il proprio sviluppo !isico, economico e politico. La !elicit% dellindividuo, il 'enessere, la pace, la sicurezza sem'rano non avere alcuna importanza. 8on si prova alcun tipo di compassione verso chi so!!re e chi implora aiuto, verso chi non pu3 provvedere ai !i li, ai enitori anziani e alle !ami lie senza alloggio, cibo e medicine, verso i poveri e gli inermi. Secondo questa visione anche un povero ma onesto cittadino non ha alcun valore e la sua morte va a benef icio dellumanit%. Al contrario, una persona ricca ma moralmente corrotta viene ritenuta "importante# per il "pro resso della razza# e, a prescindere dalle condizioni, * considerata inestima'ile. Questa logica spinge i sostenitori del darwinismo sociale verso il crollo morale ed etico e, quando una societ% su'isce la de enerazione morale, leconomia li'erale si tras!orma in "capitalismo selva io# in cui i poveri e li emar inati ven ono oppressi e non ricevono alcun aiuto, non ven ono adottati pro rammi di assistenza sociale e lin iustizia non viene vista come pro'lema ma come questione "naturale#. (l darMinismo sociale !orn& presunte 'asi scienti!iche al "capitalismo selva io# che caratterizza tuttora leconomia planetaria. (l capitalismo selva io non tutela le imprese pi de'oli Ae li individui pi de'oli@ dal rischio di essere so!!ocate, s!ruttate e !atte !uori. 4uesta !iloso!ia * riassun ta nel detto "il pesce rande man ia quello piccolo# dove le piccole imprese ven ono eliminate Ao acquisite@ da quelle pi randi. Furono inizialmente gli americani ad applicare le pratiche darwiniste al mondo degli affari. Questi credevano che il darMinismo e "la sopravvivenza dei pi adatti# iusti!icasse in qualche modo le loro politiche selvagge. Il risultato fu

linizio di una !eroce competizione ne li a!!ari che poteva, le ittima mente, culminare persino nellomicidio. I numerosi scandali finanziari degli ultimi anni negli Stati Uniti ricordano il periodo alla fine del XIX secolo, segnato dalla dittatura economica e sociale e noto come il periodo dei "'aroni ladri#. D urante questo periodo il capitalismo selvaggio non cess3 di !ar ricorso allo $tato, al Presidente, al Congresso, alla Corte suprema e ai due principali partiti, per reprimere le rivolte sociali. Lunico scopo era quello di ricavare pi soldi e potere possi'ili. (l capitalismo selva io dei "'aroni ladri# non aveva alcun interesse nel 'enessere sociale, nemmeno di quello dei propri lavoratori. Milioni di vite !urono rovinate da salari estremamente esigui, dallo sconvolgimento delle condizioni lavorative e da ore di lavoro prolungate. La mancanza di precauzioni di sicurezza !ece s& che molti lavorator i cadessero malati, restassero feriti o addirittura morissero. Con la rivoluzione industriale i datori di lavoro non davano alcuna importanza al valore della vita umana (soprattutto a quella dei propri lavoratori), ignorando qualsiasi forma di sicurezza sul lavoro e causando il moltiplicarsi degli incidenti. Nei primi anni del XX secolo , negli Stati Uniti, oltre un milione di lavoratori ogni anno rimaneva vittima di incidenti, restava mutilato o si ammalava. Per i lavoratori che trascorrevano la vita in fabbrica, la perdita di un arto o di un or ano era quasi inevita'ile. Durante la vita lavorativa, pi della met% dei lavoratori si ammalava, si !eriva ravemente restando mutilato, perdendo la vista o ludito. $e''ene !ossero consapevoli delle condizioni disumane e degli incidenti che accadevano, i datori di lavoro non prendevano alcun provvedimento per migliorare le condizioni in quanto non attribuivano alcun valore alla vita umana, ritenuta sacrificabile. Carne ie pensava che la competizione !osse una le e 'iolo ica inevita'ile e su questa convinzione 'as3 la propria !iloso!ia. G li a!!erm3 che "nonostante la le e della competizione complicasse la situazione ad alcuni, era un 'ene per la razza poich) assicurava la sopravvivenza dei pi adatti in o ni settore#. Carne ie venne a conoscenza del darwinismo sociale in casa di un professore della New York University dove incontr3 ,er'ert $pencer. Kli uomini da!!ari adottarono il pensiero di $pencer: *La competizione imprenditoriale rende un servizio alla societ eliminando gli elementi piG deboli. Coloro che sopravvivono negli affari sono *adatti/ e quindi meritano la posi zione e le ricompense che hanno./ (l darMinismo sociale divent3 lideolo ia economica dominante, lo stesso 1ohn D. +oc`e!eller a!!erm3< *La crescita di una grande azienda non che una sop ravvivenza dei piG adatti 475 il risultato di una legge della natura./ (Ghent, 1902) Ritenendo che solo i ricchi e i potenti avessero il diritto di vivere e che i poveri, i deboli, gli storpi e i malati fossero dei "!ardelli inutili#, i "'aroni ladri# crearono sistemi oppressivi in un clima di competizione selva ia dove si iusti!icava lo s!ruttamento, lintimidazione, i soprusi, la violazione e persino la morte dei lavoratori . Quest i sistemi non venivano condannati o ritenuti immorali o ille ali poich) erano considerati una diretta conseguenza delle leggi della natura. In una lettera a Charles Kingsley, Darwin descrive i nativi della Terra del Fuoco: *Quando vidi un selvaggio nudo, truccato, spaventoso e orrendo nella Terra del Fuoco, il pensiero

che i miei avi potessero essere in qualche modo simili a lui in quel momento fu cosF rivoltante, anzi piG rivoltante, del mio attuale credere di aver avuto una bestia pelosa per antenato di gran lunga piG remoto. / In Lorigine delluomo DarMin dichiar3 che alcune razze Aneri e a'ori eni@, !ossero in!eriori e che, a tempo de'ito, sarebbero state eliminate e sarebbero scomparse nella lotta alla sopravvivenza: *!n un futuro non molto distante in termini di secoli, le razze civilizzate delluomo quasi certamente stermineranno e rimpiazzeranno quelle selvagge in tutto il mondo. Senza dubbio, verranno sterminate contemporaneamente le scimmie antropomorfe. !l divario tra luomo e i suoi affini piG prossimi sar allora piG ampio, poichK si interporr tra luomo in uno stato piG civilizzato, come ci auguriamo, rispetto a quello caucasico, e alcune scimmie lente quanto i babbuini rispetto a quanto accade adesso tra il nero o laustraliano e il gorilla./ Darwin predisse che "razze umane civilizzate# elimineranno "razze selva e# dalla !accia della Lerra. (n l Origine delle Specie, Darwin diede le basi scientifiche alla pulizia etnica che sarebbe stata effettuata a distanza di pochi anni . Forti del supporto della teoria dellevoluzione, gli europei massacrarono oltre 40 milioni di persone durante la seconda guerra mondiale, vollero lapartheid, giustificarono gli attacchi razzisti contro i turchi e altri stranieri in Europa, contro i neri in America e contro gli aborigeni in Australia, e diedero lavvio a movimenti neonazisti in vari paesi.

8. Evoluzione convergente e sintropia sociale

La visione sintropica dellevoluzione e della societ% si basa sul la considerazione che la vita * uidata da attrattori e che la le e che domina la vita * la le e dei !ini e della colla'orazione per !ini sempre pi elevati. ( nostri vissuti interiori di calore e di 'enessere ci in!ormano che stiamo conver endo verso lattrattore, mentre i vissuti interiori di vuoto e di malessere ci in!ormano che stiamo diver endo dallattrattore. Gli esperimenti sulle reazioni pre-stimolo delle frequenze cardiache mostrano, infatti, che acquisiamo sintropia attraverso il sistema nervoso autonomo, ossia il sistema che sostiene le !unzioni vitali. -oich) la sintropia * ener ia conver ente, quando acquisiamo sintropia sperimentiamo vissuti di calore Anellarea toracica@ associati a 'enessere dovuto ad una adeguata alimentazione dei processi vitali. Questi vissuti di calore e benessere sono chiamati comunemente "amore#. Al contrario, la carenza di sintropia si avverte sottoforma di vissuti interiori di vuoto e di sofferenza che comunemente vengono indicati come ansia e an oscia. (n una societ% conver ente i sentimenti dHamore acquisiscono un ruolo centrale in quanto indicano la direzione verso l'attrattore e l'aumento della sintropia. Al contrario il darwinismo sociale , che si 'asa su una visione diver ente dellevoluzione , ha porta to le persone e i sistemi sociali ed economici ad allontanarsi dallattrattore provocando cos& situazioni di crisi e di malessere e vissuti eneralizzati di ansia e di an oscia. 7antappi*, inoltre, puntualizza che< *+uello che distingue la vita dalla non vita dunque la presenza, negli esseri viventi, di questi fenomeni

sintropici, finalistici, come fenomeni tipici della vita. Ora come si considera essenza del mondo entropico, meccanico, il princi pio di causalit, naturale considerare essenza del mondo sintropico il principio di finalit. +uindi l)essenza della vita proprio in questo princi pio di finalit. Iivere, in sostanza, significa tendere a fini. In particolare, nella vita umana, che aspetto prendono questi fini? +uando un uomo attratto dal denaro, si dice che NamaO il denaro. L)attrazione verso un fine, per noi uomini, sentita come NamoreO. Joi vediamo dunque che la legge fondamentale della vita umana questa: la legge dell'Amore. Non sto facendo una predica sentimentale; io vi sto esponendo dei veri e propri teoremi dedotti logicamente da premesse sicure, ma certo meraviglioso e forse commovente che, arrivati ad un certo punto, quelli che sono teoremi parlino anche al nostro cuore !/ A7antappi*, 1948) 7antappi* continua sottolineando che: *La legge della vita non dunque la legge dell)odio, la legge della forza, cio delle cause meccaniche, questa la legge della non vita, la legge della morte, la vera legge che domina la vita la legge dei fini, e cio la legge della collaborazione per fini sempre piG elevati, e questo anche per gli esseri inferiori. Per l)uomo poi la legge dell)Cmore, per l)uomo vivere , in sostanza, amare, ed da osservare che questi nuovi risultati scientifici possono avere grandi conseguenze su tutti i piani, in particolare anche sul piano sociale, oggi tanto travagliato e confuso. 475 La legge della vita dunque legge d)amore e di differenziazione, non va verso il livellamento, ma verso una diversificazione sempre piG spinta. Ogni essere vivente, modesto o illustre, ha i suoi compiti e i suoi fini che, nell'economia generale dell'universo, sono sempre pregevoli, importanti e grandi./ A7antappi*, 055=@

( La lotta della vita contro la legge dellentropia , la teoria dei bisogni vitali e il teorema dellamore E noto a tutti i biologi e studenti di scienze della vita che i sistemi viventi sono impegnati in una lotta costante contro la legge dell'entropia. L'entropia distrugge le strutture, tende a l disordine, al caos e alla morte termica, mentre la vita mostra la tendenza verso lHordine, la creazione di strutture, laumento della complessit% e lHassor'imento e la concentrazione di energia. La teoria della sintropia ipotizza che la vita abbia origine a livello quantistico, ma quando cresce oltre questo livello entra in conflitto con la legge dell'entropia che domina i l livello del macrocosmo e tende a distruggere qualsiasi forma di organizzazione. (l con!litto tra la vita Asintropia@ e lam'iente Aentropia@ * uno dei paradossi della biologia contemporanea. ( sistemi viventi devono perci3 soddisfare una serie di condizioni vitali al fine di ridurre gli effetti distruttivi dell'entropia e acquisire sintropia. Da questo assunto nasce la Teoria dei Bisogni Vitali che porta ad individuare bisogni materiali, bisogni di amore e di significato. Ad esempio: Bisogni materiali. Al !ine di com'attere li e!!etti dissipativi dellentropia, i sistemi viventi devono acquisire ener ia dal mondo esterno, prote ersi da li e!!etti dissipativi dellentropia ed eliminare i residui della distruzione delle strutture ad opera dellentropia. 4ueste condizioni sono eneralmente indicate come bisogni materiali o bisogni primari ed includono: contrastare gli effetti dissipativi dellentropia , ad esempio acquisire energia dal mondo esterno tramite il cibo, ridurre la dissipazione di energia con un rifugio (una casa) e il vestiario; contrastare la continua produzione di scarti , ad esempio condizioni igieniche e sanitarie; eliminare i rifiuti. La soddisfazione

totale di questi 'iso ni porta ad uno stato di 'enessere caratterizzato dallassenza di so!!erenza. La soddis!azione parziale, invece, porta a sperimentare so!!erenza nelle !orme della !ame, della sete e della malattia. Linsoddis!azione totale, infine, porta alla morte. Bisogno di amore . $oddis!are i 'iso ni materiali non impedisce allentropia di distru ere le strutture del sistema vivente. Ad esempio, le cellule muoiono e devono essere rimpiazzate. -er riparare i danni causati dallentro pia i sistemi viventi devono attin ere alle propriet% ri eneratrici della sintropia che consentono di creare ordine, strutture e organizzazione. Nel caso degli esseri umani la struttura dedicata ad acquisire sintropia * il sistema nervoso autonomo, cio* il sistema che sostiene i processi vitali. -oich) la sintropia si comporta come un assor'itore, un concentratore di ener ia, lacquisizione di sintropia si avverte con sensazioni di calore associate a vissuti di 'enessere nellarea toracica Aarea in cui * collocato il sistema nervoso autonomo@D queste sensazioni coincidono con lesperienza eneralmente indicata con il termine amore. Al contrario, la carente acquisizi one di sintropia si avverte con sensazioni di !reddo Aentropia@ e di vuoto nellarea toracica associate a vissuti di malessere e di in!elicit%, generalmente indicati con la parola angoscia, che si associano a sintomatologie del sistema nervoso autonomo come la nausea, le vertigini e la sensazione di soffocamento. Quindi, secondo la teoria dei bisogni vitali, il bisogno di alimentarci di sintropia * sentito come bisogno di amore . 4uando questo 'iso no non * soddis!atto si sperimentano vissuti di vuoto, di !reddo e di dolore nellarea toracica, nella !orma dellansia, dellan oscia e del panico. 4uando questo 'iso no * totalmente insoddis!atto i sistemi viventi non sono in rado di alimentare i processi ri enerativi e i danni prodotti dallentropia prendono il sopravvento, conducendo il sistema alla morte. -oich) lamore indica acquisizione di sintropia e la sintropia * la propriet% che ri enera e uarisce, lamore ioca un ruolo importante nei processi di guarigione. Bisogno di significato. Al fine di soddisfare i bisogni materiali, i sistemi viventi hanno sviluppato strutture corticali che mostrano un elevato sviluppo negli esseri umani. Questi sistemi corticali producono rappresentazioni del mondo che permettono di con!rontarci con lam'iente e da ci3 ori ina il con!litto tra entropia e sintropia. Lentropia ha portato luniverso a on!iarsi verso lin!inito A!orze diver enti@ sentiamo un nulla. e , con!rontandoci con lin!inito delluniverso, ci

Figura 12 1 &onflitto didentit8 *quando mi confronto con lambiente esterno mi percepisco come una nullit/

Luttavia lessere u uali a zero, lessere un nulla, * incompati'ile con il nostro sentire di esistere. 4uesto con!litto viene in genere sperimentato come bisogno di dare un significato allesistenza . Le strategie messe in campo per rispondere a questo 'iso no possono essere le pi diverse, ad esempio< aumentare il proprio valore, attraverso la ricchezza, il potere, le conquiste, il iudizio altruiD trovare un si ni!icato nella vita, una !inalit%, attraverso le ideolo ie e le reli ioni. (l con!litto didentit% * caratterizzato da vissuti di nullit%, mancanza di si ni!icato, mancanza di energia, crisi esistenziale e depressione. Queste esperienze di sofferenza sono in genere percepite nella testa

nella forma di tensioni e sono correlate allan oscia e a dolori nellarea toracica. I bisogni materiali sono facili da identificare in quanto sono bisogni tangibili. Al contrario, i bisogni di significato e di amore sono immateriali ed * quindi pi di!!icile diventarne consapevoli. -er questo motivo * normale soddisfare prima i bisogni materiali e solo successivamente i bisogni di significato e di amore. Inoltre, quando i bisogni materiali sono difficili da soddisfare, le persone trovano un senso nella loro esistenza lottando per la sopravvivenza. La lotta per la sopravvivenza * vitale e comunica un si ni!icato, uno scopo. 2 i, a causa di un 'enessere materiale di!!uso, le persone non hanno pi un o'iettivo vitale da perse uire e stanno scoprendo che la loro esistenza * priva di si ni!icato. (n altre parole, il mi lioramento delle condizioni materiali ha portato alla luce il con!litto didentit% e la sensazione di non avere uno scopo, un si ni!icato. Di conse uenza la depressione e lan oscia stanno aumentando rapidamente. G importante notare che il con!litto didentit% si risolve solo quando ci uniamo alluniverso tramite lamore<

Figura 13 1 Heorema dellamore8 *+uando mi unisco alluniverso tramite lamore 4P5, confrontato con luniverso sono sempre io/

4uesta equazione * chiamata " Heorema dellamore # in quanto loperatore " x# coincide con lunione, che * la propriet% coesiva della sintropia, comunemente identi!icata con il termine Amore. 4uando ci uniamo al mondo tramite lamore il con!litto didentit% si risolve e sperimentiamo il nostro si ni!icato, la nostra identit% associata a vissuti di !elicit% e di 'enessere. (n pratica il teorema dellamore mostra che la !inalit% ultima della vita * quella di armonizzare lentropia e la sintropia razie allAmore per iun ere alla realizzazione della propria identit% e alla !elicit%. Il matematico Chris King ha mostrato che ogni cellula e processo biologico si trova costantemente in mezzo a sollecitazioni che provengono dal passato ( Kronos ) e sollecitazioni che provengono dal futuro ( Kairos @. Ci3 o''li a ad operare scelte e questo stato costante di scelta sarebbe alla base del libero arbitrio (negli esseri umani) e delle dinamiche caotiche, nei sistemi biologici (King, 1996). Il teorema dellAmore si realizza solo come atto volitivo, come esercizio del li'ero ar'itrio. La nostra realizzazione, la nostra !elicit% dipende quindi dal li'ero ar'itrio e dalla possi'ilit% di disporre di questa li'ert%. 2vviamente, il li'ero ar'itrio ci pu3 portare anche ad optare per il darMinismo sociale, dove l o'iettivo non * lAmore, ma * la lotta per la sopravvivenza del pi !orte . Appena ci allontaniamo dallattrattore dellAmore si attivano i campanelli di allarme della depressione e dellan oscia che ci in!ormano che il nostro orientamento * errato, che dobbiamo cambiare rotta. Per questo motivo seguire il darwinismo sociale e i l capitalismo selvaggio porta a forme di sofferenza atroci: famiglie che si disgreghino, malattia mentale, tossicodipendenze , depressione, angoscia e suicidio. La depressione e lan oscia ci in!ormano che la strada che stiamo percorrendo * errata e che do''iamo cam'iare direzione. (l cam'iamento richiede per3 una scelta, un atto volitivo di li'ero ar'itrio. 7inch) non riusciamo a sce liere di

andare verso lattrattore dellAmore, la depressione e lan oscia continuano a !arsi sentire. La !elicit% non * data quindi dalla ricchezza, ma dalla nostra capacit% di orientarci verso lattrattore dellAmore, di aumentare larmonia, la nostra capacit% di amare, di essere coesi e di colla'orare con li altri. (l teorema dellamore consente anche di a!!ermare che la depressione e lan oscia, cio* il 'iso no di si ni!icato e il bisogno di amore insoddisfatti, devono sempre essere perfettamente correlati, pur avendo origini ed eziologie diverse. (n!atti, il con!litto didentit% si risolve solo razie allamore e la risoluzione del 'iso no di si ni!icato e del 'iso no di amore * simultanea. (n!ine, il teorema dellamore mostra che la !inalit% della vita si ra iun e armonizzando la sintropia con lentropia attraverso le propriet% conver enti ed unitarie dellamore.

- Le propriet della legge della sintropia La teoria della sintropia imp lica una serie di propriet%< complementariet% ed unit%, in!ormazioni, emozioni, scam'io, risonanza, conver enza, complessi!icazione, unit%Fdi!!erenziazione, sceltaFli'ero ar'itrio e laumento della sintropia e diminuzione dellentropia. 4ueste propriet% devono essere soddis!atte quando si pro ettano soluzioni sintropiche sostenibili.

- Propriet di complementariet e di unit Le le i dellentropia e della sintropia ori inano dalla stessa equazione !ondamentale Alequazione ener iaFmomentoFmassa della +elativit% +istretta di Ginstein@ e sono perci3 tra loro complementari< Sintropia = 1 - Entropia 8e li stessi anni in cui 7antappi* scopriva la le e della sintropia il !isico americano +o'ert LindsaQ coniava il termine ne hentropia, termine che acquis& un certo livello di popolarit% nel 05B/, ra zie ai lavori di Claude Shannon e di $chrIdin er e le equazioni sulla trasmissione delle informazioni formulate nel 1956 dal fisico francese L)on Orillouin. La neghentropia * per3 de!inita come lopposto dellentropia< Neghentropia = - Entropia (l teorema dellHamore A!i ura 0=@ mostra che lHo'iettivo * quello di unire sintropia con entropia. Anche se sperimentiamo un costante conflitto con la legge dell'entropia, il teorema dell'amore dimostra che sintropia ed entropia sono entrambe necessarie al processo evolutivo e devono essere armonizzate tra loro.

- Propriet di scambio e pulsazione

Nella Teoria Unitaria del Mondo Fisico e B iologico, pu''licata per la prima volta in spa nolo nel 056=, 7antappi* afferma che la legge della sintropia inverte la seconda legge della termodinamica e: una riduzione di entropia ed un aumento nella differenziazione si osserva; onde conver enti attirano in luo hi sempre pi piccoli ener ia e materiaD la concentrazione di materia ed ener ia non pu3 essere in!inita e ra iunto un certo livello i processi entropici prevalgono compensando la concentrazione sintropica; in natura, sintropia ed entropia interagiscono costantemente. La propriet% di scambio e pulsazione nasce dal fatto che la concentrazione sintropica di materia ed energia non pu3

aumentare indefinitivamente e ad un certo punto il sistema rilascia ener ia e materia, attivando cos& il processo opposto dellentropia e uno scam'io di ener ia e materia con lam'iente. Un esempio viene fornito dal metabolismo.

Figura 3; 1 La sintropia porta a concentrare l)energia in spazi sempre piG piccoli, ma dal momento che la concentrazione di energia non pu crescere indefinitamente, ad un certo punto, il sistema rilascia energia e materia, attivando cosF il processo opposto di entropia e di uno scambio di energia e materia con l)ambiente.

Il metabolismo si distingue in anabolismo Asintropia@ che comprende tutto linsieme dei processi di sintesi e di !ormazione di 'iomolecole pi complesse a partire da quelle pi semplici o dalle sostanze nutritive e catabolismo Aentropia@ che comprende i processi che hanno come prodotti sostanze strutturalmente pi semplici e povere di ener ia, liberando quella in eccesso sotto forma di energia chimica (ATP) ed energia termica. La propriet% di scam'io * fondamentale per la vita e si ritrova in tutti i processi, da quelli biologici fino a quelli economici. Le mani!estazioni della vita oscillano perci3 tra picchi di sintropia e picchi di entropia.

- Propriet di pulsazione e risonanza

Ogni sistema oscilla tra picchi di entropia e picchi di sintropia. Queste oscillazioni prendono la forma di pulsazioni: le pulsazioni del cuore, del respiro e i processi dinamici di espansione e contrazione che caratterizzano tutte le strutture viventi.

Figura 15 - Pulsazione: ogni sistema oscilla tra picchi di sintropia e picchi di entropia

Nel 1665 il fisico e matematico olandese Christian Huygens, tra i primi a postulare la teoria ondulatoria della luce, osserv3 che, disponendo uno a !ianco allaltro sulla stessa parete due pendoli, questi tendevano a sintonizzare il proprio movimento oscillatorio, quasi che " volessero assumere lo stesso ritmo ". Dai suoi studi deriva quel fenomeno che oggi chiamiamo risonanza. Nel caso dei due pendoli, si dice che uno fa risuonare l'altro alla propria frequenza. Tutti i processi della realt% or anica e non or anica sono un continuo oscillare tra le due polarit% della sintropia e dellentropia. Nella vita questo oscillare prende la forma del pulsare del cuore, le fasi del respiro, mentre in fisica prende la forma delloscillazione della luce e del suono. Lutti li aspetti della realt% vi'rano e queste vi'razioni creano risonanze. Un esempio * !ornito dal diapason, cio* una struttura dotata di una !requenza !issa di 66/ ,z. $e si percuote un diapason, che produce onde alla !requenza di 66/ ,z, e lo si pone vicino a un secondo diapason "silenzioso#, dopo un 'reve intervallo quest'ultimo comincia anch'esso a vibrare. Come per il diapason che vibra solo se viene esposto ad un suono che ha la sua stessa risonanza, allo stesso modo la nostra capacit% di conoscere si attiva solo quando entriamo in contatto con vibrazioni analoghe alla nostra. La risonanza tra noi e il mondo esterno attiva il passaggio di alcune informazioni e ne blocca altre. Questo passaggio selettivo delle informazioni si modifica nel tempo in quanto il modo di risuonare di o ni sin olo sistema vivente * i n continua evoluzione. $u questa propriet% si basa il sistema di sintonizzazione delle radio che permette di captare solo le informazioni inviate utilizzando la frequenza sulla quale la radio * sintonizzataD tutte le altre in!ormazioni non sono ra iun i'ili. La sintoni zzazione delle radio utilizza la propriet di risonanza.

- Propriet negentropica dellinformazione e sintropica dellintelligenza

Nel libro 6cienza della Heoria dell!nformazione Brillouin descrive una formula per quantificare la propagazione dei se nali elettrici di un tele ra!o. (n questa !ormula linverso dellentropia * correlato allin!ormazione. Orillouin iunse cos& alla conclusione che lentropia misura lassenza di in!ormazione di un sistema !isico e che il prezzo che si pa a con laumento dellentropia * la diminuzione dellin!ormazione, mentre laumento di in!ormazione porta alla diminuzione di entropia. Lin!ormazione viene cos& de!inita da Orillouin come ne entropia. In 6upercausalit e complessit, cambiare le regole nello studio della causalit Di Corpo e Vannini (2011) osservano che esistono due tipi di informazioni: quelle provenienti dal passato, tipicamente quantitative ed oggettive, e quelle provenienti dal futuro, percepite nella forma di sensazioni di attrazione e caratterizzate da aspetti qualitativi e soggettivi. Questo secondo tipo di informazio ni porta ad aumentare la sintropia. Di Corpo e Vannini associano questo secondo tipo di in!ormazione allintelli enza.

( Propriet di guida delle emozioni Gli esperimenti sulle reazioni pre-stimolo della frequenza cardiaca e della conduttanza cutanea mostrano che la sintropia concentra ener ia nel nostro or anismo tramite il sistema nervoso autonomo, cio* il sistema che sostiene i processi vitali. La sintropia !a conver ere lener ia e si avverte perci3 nella !orma di vissuti interiori di calore associati a 'enessere, mentre la carenza di sintropia si avverte nella forma di vissuti interiori di vuoto e di malessere/dolore. Questi vissuti sono eneralmente indicati come emozioni. Le emozioni di caloreF'enessere e di vuotoFmalessere a iscono come la o di una 'ussola in quanto ci indicano la direzione da se uire per aumentare il !lusso di sintropia. 8elle decisioni pi importanti, nelle decisioni strategiche, le emozioni e le intuizioni giocano il ruolo principale, in quanto indicano la strada verso scelte vantaggiose. Tuttavia, le emo zione possono essere sollecitate anche da ricordi di eventi passati. G quindi importante imparare a distinguere tra emozioni di anticipazione ed emozioni acquisite.

- Propriet di convergenza e benessere e di divergenza e malessere La sintropia * causata da attrattori che retroa iscono dal !uturo. Man mano che ci avviciniamo a questi attrattori il !lusso di sintropia aumenta. Le sensazioni di calore associate ad una maggiore acquisizione di sintropia ci indirizzano verso lattrattore, verso ci3 che * vanta ioso per noi e per la vita. 4uando il nostro li'ero ar'itrio ci porta a sce liere strade che diver ono dallattrattore il !lusso di sintropia diminuisce e si attivano i campanelli di allarme dellan oscia, del malessere e del dolore. Questi campanelli di allarme hanno lo scopo di avvertirci e di farci correggere la rotta in modo da tornare a conver ere verso lattrattore. Da secoli lumanit% si interro a cercando di trovare una risposta alle domande circa il bene ed il male. La teoria della sintropia indica che tutto ci3 che converge nella direzione dellattrattore * 'ene, iusto, vanta ioso, etico e lecito, in quanto porta ad aumentare il 'enessere e lener ia della vita, mentre tutto ci3 che diver e dallattrattore * s'a liato, in iusto, svanta ioso, non etico e illecito in quanto porta ad aumentare la so!!erenza e il dolore, diminuendo lener ia che alimenta la vita. Lentropia * necessaria per levoluzione della vita in quanto o''li a a trovare !orme e soluzioni sempre pi sintropiche.

- Propriet di complessificazione

Lentropia porta alla dissipazione e alla distri'uzione omo enea dellener ia, mentre la sintropia porta alla concentrazione dellener ia e della materia in punti sempre pi ravvicinati. Conver ere verso lattrattore implica quindi laumento della complessit% del sistema, si passa cio* da !orme relativamente omo enee a !orme sempre pi dense e complesse. Mentre lentropia porta alla massi!icazione e alla riduzione delle di!!erenze, la sintropia porta allaumento delle differenze e al potenziamento dellindividualit%.

- Propriet di unit/differenziazione La conver enza verso lattrattore aumenta lunit% del sistema, ma allo stesso tempo lo complessi!ica e lo diversi!ica. $i osserva cos& che lunione procede di pari passo con laumento della di!!erenziazione e della complessit%. Unit% e diversit% sono perci3 'inomi inscindi'ili tra loro, che 'en descrivono la le e della sintropia.

Figura 3= ( 9nit nella diversit8 la diversit nell)unit sono propriet della legge della sintropia, mentre l)uniformit, l)omogeneit e il disordine sono prop riet della legge dell)entropia

4uesto concetto * 'en descritto dal teorema dellHamore A!i ura 0=@ che mostra che quando ci uniamo con luniverso tramite lHamore troviamo la nostra identit%. Unit%, amore e identit% sono quindi strettamente collegati tra loro.

- Propriet caotica e convergente del libero arbitrio $iamo continuamente sollecitati da in!ormazioni provenienti dal passato e da in!ormazioni provenienti dal !uturo, e ci3 o''li a ad operare scelte. La vita si distin ue dai processi meccanici proprio perch) * o''li ata ad operare scelte e questo fatto porta alla mani!estazione di dinamiche caotiche. L ordine e larmonia della vita si manifesta in forma caotica e non deterministica. Per favorire i pr ocessi vitali, cio* la conver enza verso il 'enessere e l aumento della sintropia * perci3 necessario potenziare lesercizio del li'ero ar'itrio e valorizzare i processi caotici.

- Propriet di concentrazione e amplificazione I sistemi caotici reagiscono in ogni punto della loro evoluzion e a piccole variazioni. Studiando il comportamento degli attrattori (sintropia) troviamo che piccole perturbazioni possono amplificarsi causando perturbazioni che interferiscono con il comportamento macroscopico del sistema. Considerando che lHentropia * un processo c he diluisce e annienta le forze e che la sintropia * il processo inverso che concentra e d amplifica le forze , si comprende come i processi sintropici vadano verso la crescita e lampli!icazione.

- Propriet di massimizzazione del benessere e della sintropia Gli organismi viventi tendono verso il benessere e a tal fine massimizzano i processi sintropici e minimizzano quelli

entropici. Ci3 porta a concentrare e assor'ire energia e questo !atto * chiaramente testimoniato da lle fonti energetiche che utilizziamo attualmente che sono quasi totalmente di ori ine 'iolo ica< petrolio, car'one, as e 'iomasse, cio* masse biologiche di sistemi viventi che nel passato hanno assorbito e concentrato energia.

Figura 17 - La vita e la concentrazione di energia. La maggior parte delle risorse energetiche c he oggi utilizziamo sono il prodotto di organismi viventi che in passato hanno assorbito e concentrato energia graz ie alla propriet

coesive e convergenti della legge della sintropia

9. La coscienza e lattrattore

Secondo il matematico Chris King, ci troviamo continuamente di fronte a biforcazioni tra informazioni provenienti dal passato ed emozioni provenienti dal futuro. Queste biforcazioni obbligano ad operare scelte. Partendo da questa considerazione King ha formulato nel 1986 il suo modello supercausale della coscienza che ipotizza che il libero arbitrio nasca da questa costante interazione tra passato e futuro, nella forma di informazioni ed emozioni. Da questo costante stato di scelta scaturirebbe, secondo King, la coscienza.

Figura 1 L 1 #odello supercausale della coscienza

Secondo il modello supercausale della coscienza do''iamo sce liere costantemente tra ci3 che ci indica il pensiero lo ico>razionale Asoluzione positiva delle equazioni !ondamentali@ e ci3 che ci indica il pensiero intuitivo>emozionale Asoluzione ne ativa@. -oich) la soluzione positiva e la soluzione ne ativa delle equazioni !ondamentali sono per!ettamente 'ilanciate si suppone che riceviamo una quantit% analo a di sollecitazioni dal passato e dal !uturo e ci3 sare''e la causa della per!etta divisione del cervello in due emis!eri. La !i ura umana precedente pu3 quindi essere sostituita con la !i ura dei due emis!eri cere'rali, dove lemis!ero sinistro * la sede del ra ionamento lo ico e razionale, sollecitato dal passato, mentre lemis!ero destro ela'ora le emozioni e le intuizioni, ed utilizza imma ini, sim'oli e colori.

Figura 1 B 1 Lateralizzazione emisferica

-oich) il pensiero lo ico>razionale * caratterizzato da in!ormazioni o ettive e quantitative che sono da noi percepite come "certe#, mentre il pensiero intuitivo>emozionale * caratterizzato da vissuti so ettivi che sono da noi percepiti come "incerti# e "am'i ui#, la tendenza * quella di sce liere la strada certa del pensiero lo ico>razionale, penalizzando cos& li aspetti intuitivi ed emozionali. (l modello della sintropia complessi!ica questa ipotesi introducendo nel dise no il sistema nervoso autonomo e, pi precisamente, il plesso solare. (l plesso solare viene qui considerato come lor ano attraverso il quale la sintropia entra nel nostro organismo alimentando i processi vitali, altamente automatizzati, del sistema nervoso autonomo. Questo or ano sare''e anche la sede del nostro "sentimento di esistere#, da molti associato alla coscienza. 4uindi, mentre la testa * sede del li'ero ar'itrio, il plesso solare, il cuore, sare''ero la sede del sentire. In sintesi, secondo questo modello, la mente si organizza almeno su tre livelli: il livello conscio (associato alla testa e al libero arbitrio), il livello inconscio (associato al sistema nervoso autonomo e ai processi vitali altamente automatizzati) ed il livello superconscio (associato allattrattore e alla !inalit% dellesistenza@.

Figura 2 D 1 #odello della coscienza che discende dalla legge della sintropia

Il livello Conscio della mente, sul quale siamo sintonizzati durante le ore di ve lia, ci colle a alla realt% !isica dellesistenza. 4uesto livello media le sollecitazioni che proven ono dal sistema nervoso autonomo, cio* dal livello inconscio ed emozionale, con il piano !isico della realt%. La !unzione principale della mente conscia * quella di portarci a decidere in modo vanta ioso per la nostra sopravvivenza. La mente conscia * caratterizzata dal li'ero ar'itrio. Il livello Inconscio della mente dirige le funzioni vitali del corpo, dette involontarie, come il battito cardiaco, la

digestione, le funzioni rigeneratrici, la crescita, lo sviluppo e la riproduzione. Inoltre, attua dei programmi altamente automatizzati, permettendoci di svol ere molti compiti, anche complessi, senza la necessit% di un controllo conscio Aad esempio uidare lauto, andare in 'icicletta e camminare@. 8on si ha accesso alla mente inconscia in modo diretto, se non durante i sogni, o attraverso tecniche di rilassamento e di meditazione e in stati alterati di coscienza come la trance ipnotica. Il livello Superconscio della mente rappresenta quella parte dellessere che * in diretto contatto con la !onte della sintropia< l attrattore . Lattrattore * la !onte dellener ia vitale ed * anche la meta verso la quale la vita si sta evolvendo. La mente superconscia indica la strada, le soluzioni, le risposte ed * !onte dispirazione e di intuizione per la mente conscia, fornendo ad essa conoscenze e idee per risolvere qualsiasi problema. Talvolta invia messaggi attraverso i sogni, oppure nella forma di sensazioni di anticipazione, come intuizioni e ispirazioni.

- La mente conscia ed il libero arbitrio La mente conscia deve costantemente scegliere tra sollecitazioni provenienti dal futuro e informazioni provenienti dal passato, ed * caratterizzata da processi di scelta e di valutazione che ne !anno la sede del li'ero ar'itrio. Costantemente riceve sollecitazioni che provengono dal futuro, nella forma di sensazioni di anticipazione ed emozioni, sogni, intuizioni, visioni e desideri e informazioni che provengono dal passato, nella forma di apprendimenti, esperienze e conoscenze. Secondo questo modello le sensazioni del sistema nervoso autonomo, tipicamente indicate come vissuti del cuore, a iscono come un timone, che ci orienta verso lattrattore, mentre li apprendimenti, tipicamente associati alla razionalit%, !orniscono li strumenti, le conoscenze per andare avanti ed a iscono come un motore. 4uesta dualit% razionalit%Femozioni coa'ita nella nostra testa ed * caratterizzata dalla specializzazione dei due emis!eri cere'rali. La corteccia non * in!atti un 'locco unico, ma * divisa nellemis!ero sinistro che * la sede del ra ionamento lo ico, analitico, della razionalit% e del lin ua io, e lemis!ero destro che, invece, * caratterizzato da processi lo'ali e intuitivi e procede per immagini, analogie, simboli e colori.

- La mente inconscia e il sistema nervoso autonomo Kli esperimenti sulle reazioni anticipate pre>stimolo mostrano che il sistema nervoso autonomo * deputato ad alimentare lor anismo di sintropia. (l sistema nervoso autonomo acquisisce sintropia, provvede a distri'uirla nellor anismo alimentando i processi vitali, ri enerativi e di uari ione, colle a lindividuo con lattrattore e si occupa di tutti quei processi che danno e preservano la forma del corpo fisico. 4uando cerchiamo di spie are la complessit% e lordine dellin!ormazione enetica come conse uenza esclusivamente di cause passate, ci scontriamo con una serie di contraddizioni logiche e di paradossi. Infatti, dal momento che i processi casuali di mutazione enetica sono overnati dalla le e dellentropia, essi possono condurre solo allaumento pro ressivo delle di!!erenze strutturali tra li individui, impedendo di !atto la !ormazione delle specie. 8ella realt%, invece, accade di assistere proprio al contrario, e cio* ad una incredi'ile conver enza delle strutture 'iolo iche verso un

disegno comune, nonostante le differenze individuali. Ad esempio, possiamo sicuramente indicare diverse razze di esseri umani, come le razze europee, asiatiche, a!ricaneD ma c* qualcosa che accomuna tutti questi individui, e cio* il !atto di far parte tutti della stessa specie. Considerando esclusivamente le informazioni che provengono dal passato e le relazioni causa>e!!etto non * possi'ile spie are n) la conver enza di individui diversi verso la stessa specie, n) la sta'ilit% delle specie stesse nel tempo. Il modello della sintropia suggerisce che il disegno che accumuna le specie debba essere ricercato nellin!luenza de li attrattori che retroa iscono dal !uturo. Una delle ipotesi della teoria della sintropia * che li attrattori !un ano da ponte, da ripetitore tra individui colle ati allo stesso attrattore. Un esempio in tal senso * costituito da li esperimenti condotti da $heldra`e, che hanno mostrato che lapprendimento dei compiti si trasmette Ain modo invisi'ile ed immateriale@ tra individui che apparten ono alla stessa specie e non tra individui che apparten ono a specie diverse. 4uando non * presente un attrattore comune, il passa io de li apprendimenti e delle scoperte individuali a li altri individui non avviene. Ci3 che crea il ponte tra li individui * lappartenenza ad una stessa specie, ad uno stesso attrattore. Gli esperimenti di Sheldrake mostrano che i membri di uno stesso attrattore, ad esempio gli animali che appartengono ad una stessa specie, sono in grado di condividere conoscenze senza che vi sia stato tra loro alcun contatto fisico o alcun tramite che possa aver trasmesso tali conoscenze. $econdo il modello della sintropia, lattrattore acquisisce in!ormazioni da li individui e queste in!ormazioni, nel tempo, si trasformano in veri e propri progetti che retroagiscono dal futuro verso individui della stessa specie, tramite processi uidati dalle emozioni. -er questo motivo, la complessit% della vita dovre''e essere ricercata non tanto nel passato quanto nel modo in cui ogni sistema vivente, piccolo o grande che sia, si collega ad una serie di attrattori che si trovano nel futuro. (l lavoro svolto dal sistema nervoso autonomo di colle amento allattrattore, di re olazione dei processi vitali e di morfogenesi avviene a livello inconscio, nonostante implichi processi di intelligenza incredibili. Si tratta di funzioni necessarie, vitali, che non possono essere oggetto di libero arbitrio e che avvengono indipendentemente dalla nostra conoscenza, dalla nostra volont% o dalle nostre valutazioni. Gli attrattori sono forme pure, che agiscono dal futuro, canali attraverso i quali la sintropia si esprime sul piano fisico. Levoluzione della specie consiste nel produrre !orme che pro ressivamente si sintonizzano sempre pi con li attrattori, per poi muoversi verso attrattori sempre pi unitari e alla !ine iun ere allattrattore !inale, il punto 2me a di Leilhard de Chardin. Levoluzione viene rappresentata come uidata da una erarchia di attrattori, sempre pi centrali, unici e conver enti. (l sistema nervoso autonomo riceve le sollecitazioni dallattrattore e alimenta cos& lor anismo di sintropia che uida e re ola i processi di mor!o enesi e di inte rit% del corpo. (l sistema nervoso autonomo, cio* il livello inconscio< riceve le sollecitazioni come emozioni e sensazioni di anticipazione che guidano verso determinate forme. Dispensa sintropia, energia vitale, ai vari organi del corpo ed effettua gli interventi di guarigione sulla base dello schema che riceve dagli attrattori.

Si comporta in modo analogo ad un meccanico che consulta il libretto della casa costruttrice per eseguire le riparazioni e mantenere il sistema il pi vicino possi'ile al pro etto. (l pro etto non * per3 di tipo meccanico e le istruzioni sono scritte con linchiostro delle emozioni. Sottende tutte le funzioni del corpo dette involontarie e si occupa di mettere in movimento i muscoli e gli arti. Regola tutti quei compiti del corpo che non sono oggetto di scelta e di cui non ci occupiamo a livello cosciente. Ad esempio, si occupa della di estione, del 'attito cardiaco, dellassimilazione del ci'o, della ri enerazione delle celluleD operazioni per noi completamente estranee, che non sappiamo come vengano svolte e di cui ignoriamo persino lesistenza. 8on * necessario essere medici o 'iolo i a!!inch) un tessuto si possa ri enerare o possa aver luo o il meta'olismo. (l corpo conosce tutto ci3 autonomamente e mostra un livello straordinario di intelli enza. G in rado di diri ere e re olare questi processi, esprimendo in questo modo delle capacit% e delle potenzialit% incredibilmente superiori a quelle della nostra mente conscia. -resiede allapprendimento di modelli di comportamento che poi ese ue in modo autonomo e automatico e che tende a conservare nel tempo, dando luogo ad abitudini e ad apprendimenti. La memoria viene quindi gestita e conservata, almeno in parte, nei muscoli del corpo nella forma di modelli di comportamento. Esercita i modelli comportamentali, fino a farli diventare abitudini che si attivano automaticamente, indipendentemente dalla nostra volont%. ( modelli ven ono a questo punto inseriti sta'ilmente nella memoria dellinconscio, illimitata. La mente cosciente spesso non ricorda che cosa * stato inserito nella memoria dellinconscio e per questo motivo linconscio apre scenari incredi'ili nella conoscenza di se stessi. Linconscio opera anche come uardiano di tutte quelle in!ormazioni che il Conscio non * in rado di estire.

( La mente superconscia e lattrattore La mente superconscia ha la sua origine nel lattrattore ed * indipendente dal nostro corpo !isico. G caratterizzata dal tempo unitario nel quale passato, presente e futuro coesistono e consente di sperimentare visioni della realt% e della vita che sono inaccessibili alla coscienza ordinaria. La mente superconscia viene indicata come anima, coscienza trascendentale, spirituale, mistica o pura coscienza . La mente superconscia d% accesso ad un livello superiore di conoscenza, di intelli enza, di percezione e di potenzialit% che ci collega con il fine e il significato ultimo della nostra esistenza. G possi'ile accedere al livello superconscio della mente ascoltando i vissuti del cuore, i vissuti di calore e benessere che ci informano di una maggiore acquisizione di sintropia. Soffermandoci ad ascoltare questi vissuti, senza soffocare i vissuti di vuoto e di dolore che ci informano di una scarsa acquisizione di sintropia , possiamo individuare la strada che ci porta verso lattrattore e che d% senso alla nostra esistenza . Per sperimentare il superconscio non sono necessarie pratiche particolari, come la meditazione, la pre hiera, o pratiche asceticheD il superconscio * sempre disponibile e vi si pu3 accedere in o ni istante tramite i vissuti del cuore. (n sintesi, il superconscio indica la strada, funge da maestro interiore ed * sempre pronto a collaborare e a guidarci.

Le propriet% della mente superconscia sono molte, una particolarmente importante * l intuizione. Per comprendere me lio come il superconscio intera isce con il conscio, * utile riportare le parole del matematico ,enri -oincar) A0:B6> 050.@. -oincar) not3 che quando si trovava di !ronte ad un nuovo pro'lema da risolvere, iniziava utilizzando un approccio cosciente e razionale che porta a conoscere le caratteristiche e gli elementi del problema. Le opzioni sono spesso molte se non infinite e ci vorrebbe molto tempo per valutarle tutte. Tuttavia, un qualche altro tipo di processo sem'ra operare. 4uesto processo a isce a livello inconscio e seleziona lopzione corretta, tra tutte quelle possi'ili. -oincar) indicava questo meccanismo con il termine intuizione, un processo inconsapevole attraverso il quale arriviamo alla soluzione del pro'lema senza doverci ra ionare sopra A-oincar), 05/:@< *Lo studio della genesi delle scoperte matematiche dovrebbe interessare gli psicologi. 6coprire significa infatti scegliere, ma probabilmente la parola scegliere non quella piG adatta. Jellambito della matematica le opzioni sono cosF numerose che unintera vita non sarebbe sufficiente per prenderle tutte in esame. Fortunatamente ci non accade. Le opzioni inutili non si presentano alla mente dello scopritore. Sul piano conscio vengono prese in considerazione unicamente opzioni utili, ad eccezione di poche che vengono subito scartate, ma che spesso contribuiscono alla scoperta. Il percorso della scoperta si svolge come se lo scopritore fosse un esaminatore di secondo livello che deve prendere in esame unicamente quelle opzioni che hanno passato lesame di primo livello. 475 Per quindici giorni avevo lavorato sulle funzioni fuchsiane. Ogni giorno mi sedevo al mio tavolo e lavoravo per ore. Provavo diverse combinazioni senza per raggiungere alcun risultato. 9na sera avevo bevuto caff e non riuscivo a dormire. Le opzioni incominciarono ad accavallarsi nella mia mente e si combinavano tra loro finchK una combinazione stabile prese forma. La mattina dopo in un paio di ore scrissi la dimostrazione di una nuova classe di funzioni fuschsiane. Qualche giorno dopo stavo partecipando ad una escursione. Salendo su una corriera, nellistante in cui poggiai il piede sulla scaletta, mi venne in mente improvvisamente la soluzione, senza che alcun pensiero precedente sembrasse averne preparato la strada. Non avevo modo di verificarla, mi trovavo alle prese con una conversazione gi iniziata. &ontinuai la conversazione, ma dentro di me sentivo con assoluta certezza che lintuizione che avevo appena avuto era corretta. 475 9naltra mattina, camminando lungo la spiaggia, improvvisamente emerse unintuizione accompagnata dallo stesso sentimento di certezza. Cppena tornato a casa ne verificai la correttezza. 475 'opo poco dovetti partire per il servizio militare. Un giorno, improvvisamente, mentre camminavo lungo una strada mi si present la soluzione di un problema di grande difficolt che aveva bloccato per mesi il mio lavoro. Solo alla fine del servizio militare ebbi modo di verificare la correttezza di questa intuizione. Scrissi il mio lavoro finale in una sola volta e senza alcuna difficolt./ -oincar) arriv3 alla conclusione che il processo di scoperta pu3 essere diviso in quattro fasi (vedi figura 21): 1) Il processo di scelta richiede un periodo di lavoro conscio seguito da un periodo di lavoro inconscio. Nella parte iniziale, conscia, si prende conoscenza degli elementi che compongono il problema. 2) Segue una fase inconscia in cui gli elementi si ricombinano spontaneamente in modo intelligente. =@ Ci3 che linconscio presenta alla mente cosciente come intuizione non * lar omentazione !inale, completa, ma piuttosto un punto di partenza dal quale la mente conscia pu3 ela'orare i detta li e le ar omentazioni.

4) Il lavoro conscio porta a formalizzare e verificare le conclusioni raggiunte per mezzo del processo intuitivo. La mente inconscia * dotata di intelli enza e di creativit% , mentre la mente conscia * dotata di pensiero lo ico e di disciplina dei quali la mente inconscia non * capace.

Figura 2 3 1 Fasi del processo di scoperta

La Figura 21 mostra che: Quando sono disponibili solo processi razionali/consci (linea a), basati su informazioni oggettive e quantitative, non si riesce ad orientare la propria scelta verso il !ine, lattrattore, e ci3 porta allaumento dellentropia. 4uando i processi razionali di !ormalizzazione della scelta avven ono dopo lintuizione Alinea '@ che orienta la scelta verso lattrattore, lentropia diminuisce. Lintuizione opera il passa io dallesterno allinterno e orienta la conoscenza. Lintuizione * alla 'ase dellintelli enza, dal latino intus=dentro e legere =comprendere. Quando si seguono unicamente processi razionali viene meno la capacit% di orientarsi e ci3 porta allaumento del

disordine e dellentropia. Lintelli enza, le scelte strategiche di indirizzo traggono le loro indicazioni dalla valorizzazione degli aspetti intuitivi, qualitativi e informali, che sono strettamente legati alla mente superconscia e alla percezione dei vissuti interiori del cuore. Solo successivamente lintuizione pu3 essere !ormalizzata tramite la razionalit%. La figura 20 mostra che al !ine di ridurre lentropia ed andare verso scelte vanta iose, il processo di scelta richiede una prima !ase nella quale prendiamo conoscenza de li elementi che compon ono il pro'lema, e che * in enere caratterizzata da processi coscienti e razionali, e una seconda fase durante la quale lintuizione entra in azione portando

ad individuare la scelta corretta, cio* quella che aumenta la conoscenza, lintelli enza e ci orienta verso lattrattore. Lintuizione trova la soluzione e unisce i pezzi del mosaico in un tutto coerente . 4uando ci3 accade si avverte una sensazione di "verit%#, una sensazione di calore nellarea del cuore . Questa sensazione attira lattenzione e determina il passa io dellintuizione dallinconscio al conscio. A questo punto * necessaria una terza !ase nella quale la scelta viene ripresa in mano dalla razionalit% e !ormalizzata, e una quarta !ase durante la quale la scelta viene tradotta in ipotesi che possono essere verificate e messe alla prova.

- Morte cerebrale? (l concetto di morte cere'rale * stato introdotto nel mondo scienti!ico in contemporanea ai primi trapianti cardiaci nella storia della medicina. (n!atti, il cuore come la ma ior parte de li altri or ani non pu3 essere espiantata da cadavere, per cui i criteri di accertamento della morte naturale Aarresto dellHattivit% cardiaca e della circolazione san ui na@ non consentono interventi di trapianto. L'introduzione del concetto di morte cerebrale ha fornito una legittimazione scientifica per poter effettuare i trapianti. (l primo trapianto di cuore risale al . dicem're 05;? e !u e!!ettuato a Citt% del Capo da Christian Oarnard e la prima definizione di morte cerebrale fu elaborata nel 1968 da un comitato creato ad hoc dell'Harvard Medical School (Beecher, 1968). I criteri di Harvard per l'accertamento della morte cerebrale sono poi diventati la base di tutte le le islazioni nazionali. Con questi criteri si sta'ilisce quando * lecito Nstaccare la spinaN e interrompere la rianimazione perch) il paziente * considerato "le almente# morto. ( criteri di ,arvard sono anche la 'ase per le le i in materia di trapianti: gli organi sono espiantabili dal donatore, dopo l'accertamento della morte cerebrale. Dal .? !e''raio a 0c marzo 05?B, si * tenuto a LHAvana ACu'a@ il secondo simposio internazionale sulla morte cere'rale. (l momento centrale ai !ini della dia nosi di morte * costituito dal rilievo della cessazione di tutte le !unzioni dellHence!alo. $olo allora sar% del tutto inutile continuare a prestare assistenza a colui che ormai * un cadavere, a meno che non sussistano esi enze in materia di trapianto. -er cessazione di tutte le !unzioni dellence!alo si intende un Nelettroence!alo ramma piattoN AGGK@, la cui ampiezza non * superiore a . micro Volts, che corrispondono a circa il 5% del valore normale. La teoria della sintropia si distacca da questa de!inizione in quanto ritiene che "il sentimento di esistere#, cio* lessenza stessa della coscienza, sia collocato allesterno del corpo Anellattrattore@ ed entri nel corpo tramite il sistema neurove etativo, il plesso solare che * strettamente colle ato e connesso allattivit% del cuore. Ad avvalorare questa a!!ermazione vi * il !atto che, quando ven ono espiantati li or ani da persone le almente "cadavere#, cio* considerate morte cere'ralmente a causa dellesi ua at tivit% dellGGK, queste si difendono e urlano e devono essere legate al letto operatorio al !ine di consentire di procedere allespianto de li or ani. (l numero di persone dia nosticate cere'ralmente morte che poi si risve liano * semplicemente impressionante. Ci3 accade, ad esempio, quando i enitori si oppon ono allespianto de li or ani del !i lio. $olo per !are de li esempi, * possibile consultare le storie di:

Luca Mon elli che nel .//. !u trovato nella neve in $vizzera< "Pestato per razzismo#. Dato per morto, la madre si oppose alla donazione degli organi https://sites.google.com/site/lucamongelli/home, dicendo< " Luca vivo, lo sento#. (l caso di Martin Oanach di DZsseldor!, dichiarato morto e pronto per lespianto de li or ani http://www.antipredazione.org/casi/Banach/banach.htm Secondo la teoria della sintropia la morte su'entra solo quando il colle amento con lattrattore viene meno. (l colle amento con lattrattore viene meno quando cessa lattivit% del plesso solare, cio* quando cessa lattivit% cardiaca e si interrompono le !unzioni vitali che sosten ono lor anismo Aad esempio la circolazione del san ue@. (l = settem're .//: con un editoriale in prima pa ina sul iornale u!!iciale del Vaticano, l2sservatore +omano, dedicato ai quarantanni del "+apporto di ,arvard# che modi!ic3 la de!inizione di morte, da allora non pi 'asata sullarresto cardiocircolatorio ma sullence!alo ramma piatto, Lucetta $cara!!ia dichiara che la Nmorte cere'raleN non pu3 sancire la !ine di una vita e va rivista in nome delle nuove ricerche scienti!iche e che lHassunto di N morte cerebrale entra in contraddizione con il concetto di persona secondo la dottrina cattolica, e quindi con le direttive della Chiesa nei confronti dei casi di coma persistenti ". Il Vaticano si era allineato al Rapporto di Harvard con una dichiarazione del 1985 della Pontificia Accademia delle Scienze e poi ancora nel 1989 con un nuovo atto della stessa accademia, avvalorato da un discorso di Giovanni Paolo ((. -apa Jarol ^oXtQla torn3 ancora sul tema in successive occasioni, ad esempio con un discorso a un con resso mondiale della Transplantation Society, il 29 agosto del 2000. Il Vaticano legittimava di fatto i prelievi di organi da "cadaveri caldi#, nonostante ancora respirino e il cuore 'atta, cos& come o i sono universalmente praticati su persone in fin di vita per malattia o per incidente. 4ualche iorno dopo la pu''licazione delleditoriale di $cara!!ia, * arrivata una nota della $ala $tampa vaticana in cui si precisa che "un articolo non cambia la dottrina: si tratta di un editoriale dell'Osservatore Romano, firmato da una persona e che porta l'autorevolezza della testata e di quella persona ". Le reazioni del mondo medico/scientifico sono state immediate: " Il criterio di morte cerebrale per sancire la morte di un individuo l)unico scientificamente valido ". Inoltre, " la comunit scientifica mondiale approva i criteri stabiliti dal rapporto di Harvard e le critiche, che arrivano da frange minoritarie, sono basate essenzialmente su considerazioni non scientifiche ". Infine, " in tutti i paesi scientificamente evoluti i criteri sono stati recepiti come norma". Luttavia, la discussione nellam'ito del mondo scienti!ico cattolico continua a crescere. A illustrare queste am'i uit% cH* un intero capitolo di un libro edito da Paolo Becchi: " Morte cerebrale e trapianto di organi. Una questione di etica giuridica", edito dalla Morcelliana di Brescia in cui si trova la dichiarazione di Hans Jonas secondo il quale la nuova de!inizione di morte accreditata dal rapporto di ,arvard era motivata, pi che da un reale avanzamento scienti!ico, dallHinteresse, cio* dalla domanda di or ani da trapiantare. Nel 1989, la Pontificia Accademia delle Scienze si era occupata della questione e il professor Josef Seifert, rettore

dellHAccademia 7iloso!ica (nternazionale del Liechtenstein, !u lunico ad avanzare o'iezioni alla de!inizione di morte cere'rale. Ma il =>6 !e''raio del .//B quando la -onti!icia Accademia delle $cienze si riun& di nu ovo per discutere la questione, le posizioni si erano capovolte. I partecipanti, filosofi, giuristi e neurologi di vari paesi, si trovarono d'accordo nel ritenere che la sola morte cere'rale non * la morte dellHessere umano e che il criterio della morte cere'rale * privo di attendi'ilit% scienti!ica e de''a perci3 essere a''andonato. -er i diri enti vaticani che aderivano al rapporto di ,arvard questi risultati !urono inaccetta'ili e il vescovo Marc)lo $dnchez $orondo, cancelliere della -onti!icia Accademia delle $cienze, dispose che li atti non !ossero pu''licati. Un 'uon numero dei relatori conse n3 allora i propri testi a un editore esterno, Rubbettino, e ne venne un libro dal titolo latino: "Finis Vitae", curato dal professor Roberto de Mattei, vicedirettore del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Il libro ha avuto una doppia edizione, in italiano e in inglese. Allinea diciotto sa i, met% dei quali di studiosi che non parteciparono al conve no della -onti!icia Accademia delle $cienze ma ne condividevano gli orientamenti. Tra questi il professor Becchi. Mentre tra i relatori al convegno spiccano i nomi di Seifert e del filosofo tedesco Robert Spaemann.

( &oscienza8 causa o effetto della realt? Nel 1927 i fisici Niels Bohr e Werner Heisenberg hanno sviluppato l'interpretazione di Copenhagen della meccanica quantistica. Questa interpretazione respinge la soluzione negativa dell'equazione di Klein-Gordon e si basa unicamente sulla equazione dHonda di $chrIdin er, che esclude la relativit% ristretta e tratta il tempo nel modo classico, con cause che precedono sempre li e!!etti, ri!iutando in questo modo la possi'ilit% della retrocausalit% e della supercausalit%. Al !ine di spie are i misteri della meccanica quantistica, come la dualit% onda>particella, Oohr e ,eisen'er hanno attri'uito alla coscienza la propriet% di creare la realt%. La materia via ia come onda e quando viene osservata collassa in una particella creando la realt%. (n questo modo latto di osservare crea la realt%. LHinterpretazione di Copena hen divenne 'en presto popolare, pro'a'ilmente perch) incarnava lo spirito dellepoca, lo zeitgeist , che voleva che gli uomin i fossero dotati di poteri divini come quello di creare la realt% attraverso lHesercizio della coscienza. Anche se il nazismo * stato sconfitto 70 anni fa, le teorie della coscienza sono oggi basate principalmente sull'ipotesi del collasso della funzione dHonda. 4uesta ipotesi si 'asa sul presupposto che la coscienza * un prerequisito della realt%. Al contrario, la teoria della sintropia vede la coscienza come lespressione sul piano !isico dellattrattore, cio* delle propriet% conver enti e di assor'imento della soluzione dellener ia che si muovono a ritroso nel tempo. Attualmente, nessun modello teorico basato sulle leggi della soluzione positiva, la soluzione classica, * in grado di spiegare la sensazione di esistere e gli aspetti qualitativi dell'esperienza cosciente. In sintesi, quando la soluzione a ritroso nel tempo * scartata la coscienza viene spiegata come prerequisito della realt% e quando la soluzione a ritroso nel tempo viene accettata la coscienza viene descritta come una manifestazione dellattrattore. Nel primo caso, si avvalora una visione di vergente di un universo che * assoggettato all'egoismo dell'essere umano, nel secondo caso si avvalora invece una visione convergente che si evolve verso il pu nto Omega, l'energia dell'amore alla quale noi siamo assoggettati.

- La bussola delle emozioni

La sintropia si avverte come concentrazione di ener ia nellarea toracica, vissuti di calore di solito indicati come "amore" o N!elicit%N. 4uest i vissuti operano come la o di una 'ussola in quanto indican o la direzione dellattrattore. Le sensazioni di vuoto e di in!elicit% indicano, invece, che la direzione che stiamo seguendo * s'a liata. Le emozioni giocano, perci3, un ruolo !ondamentale nellindirizzare e uidare lindividuo verso opzioni vanta iose per la vita e per la sua sopravvivenza. Si deve semplicemente imparare a seguire quelle sensazioni che sono associate a vissuti di calore e di 'enessere nellarea del cuore ed evitare tutte quelle opzioni che sono invece associate a vissuti di vuoto e di malessere.

Figura 2 0 1 La bussola delle emozioni

$tudiando i pazienti neurolo ici colpiti da de!icit nellattivit% decisoria, Damasio ha avanzato lipotesi, nota come ipotesi del marcatore somatico, che le emozioni facciano parte del circuito della ragione e che contribuiscano al processo decisionale, invece di essergli di intralcio. Secondo Damasio, le emozioni consentono di operare scelte vantaggiose senza dover e!!ettuare valutazioni vanta iose. Damasio ipotizza che nel corso dellevoluzione, i processi co nitivi si siano a iunti a quelli emozionali, mantenendo la centralit% delle emozioni nei processi decisionali. Ci3 verre''e suffragato dal fatto che nei momenti di pericolo, proprio quando le scelte devono essere operate rapidamen te, la ragione viene scavalcata. Damasio riporta lesempio della paura, una emozione che consente alla ma ior parte delle persone di mettere in atto istantaneamente le scelte che consentono di sottrarsi prontamente ai pericoli, con un contributo scarso o nullo da parte della ragione. Lo studio di pazienti neurolo ici colpiti da de!icit nellattivit% decisoria mostra che li strumenti che si * soliti iudicare necessari e sufficienti per i processi razionali sono integri. Dai test risultano infatti essere integri: la memoria a breve e lun o termine, la memoria operativa, lattenzione, la percezione, il lin ua io, la lo ica astratta, la capacit% aritmetica, lintelli enza, lapprendimento, la conoscenza de li elementi che compon ono il pro'lema sul quale si chiede di operare la decisione e linte rit% del sistema di valori. 4uesti pazienti rispondono in modo normale alla ma ioranza dei test di intelli enza. Le loro !unzioni co nitive risultano inte re< la capacit% percettiva, la memoria del passato, la memoria a 'reve termine, la memoria operativa, lapprendimento di nuovi contenuti, il lin ua io, la capacit% aritmeticaD lattenzione, le competenze lo iche e di cam'iamento di assetto mentale. $ono dotati di intelletto normale, ma non sono capaci di decidere in modo appropriato per tutto ci3 che concerne il proprio !uturo. $i osserva cio* una dissociazione tra la capacit% di decidere in domini ri uardanti li o etti, lo spazio, i numeri e le parole e la capacit% di decidere in

modo vanta ioso per il proprio !uturo. (n neuropsicolo ia si parla di dissociazione tra capacit% co nitive e il loro utilizzo. Da una parte le !unzioni co nitive sono inte re, ma dallaltra il paziente non le riesce ad utilizzare in modo vantaggioso per il proprio futuro. La dissociazione si manifesta anche come assenza di collegamento tra il sistema astratto dei valori e la vita reale. $tudiando i pazienti neurolo ici Damasio scopr& che i de!icit nellattivit% decisoria erano sempre accompa nati da alterazioni nei sentimenti e nella capacit% di sentire i propri vissuti emozionali. $econdo Damasio, le!!ettivo dispie amento delle strate ie del ra ionamento dipendere''e in lar a misura dalla capacit% di provare sentimenti. Damasio ipotizza che nel corso dellevoluzione le strate ie della ra ione si siano sviluppate sotto la uida di meccanismi di regolazione biologica dei quali le emozioni e i sentimenti sono espressioni notevoli. Questa ipotesi non nega il fatto che lintervento delle emozioni e dei sentimenti possa a volte causare rande disordine nei processi di ra ionamento, ma sottolinea il !atto ancor pi sorprendente che lassenza di emozioni e sentimento * ancora pi dannosa. Mentre tutte le !unzioni co nitive dei pazienti con de!icit decisorio risultano inte re, la capacit% di provare sentimenti mostra vistose alterazioni. Si osserva ad esempio la comparsa di comportamenti contrari alla condotta sociale, la comparsa di comportamenti contrari al giudizio etico e la freddezza di ragionamento. 4uesti pazienti mostrano sempre una nota emozionalmente neutra< mai una s!umatura di emozioneD niente tristezza, n) impazienza o !rustrazione. $i osserva lassenza di reazioni emozionali positive o ne ative. (noltre, i so etti colpiti da de!icit nellattivit% decisoria mostrano un comportamento che si potre''e descrivere come "miopia rispetto al futuro #. Damasio sottolinea che questo stesso disa io colpisce coloro che sono sotto lin!luenza dellalcool o di altre sostanze. (n altre parole, lassenza delle emozioni porta allincapacit% di e!!ettuare scelte vanta iose. Gmer e, ad esempio, lassenza di preoccupazione per il proprio !uturo, lincapacit% di piani!icare il proprio !uturo, lincapacit% di !are un pro ramma e!!icace anche per le ore a venire, la con!usione rispetto alle priorit%, lassenza di intuizione e lassenza di alcun se no di preve enza. 4uesti pazienti mostrano anche la maniacalit% nello svol imento di compiti sussidiari, non correlati al proprio !uturo, lincapacit% di imparare dai propri errori, la compromissione del li'ero ar'itrio e la compromissione della propria indipendenza. Al contrario, nei soggetti normali, che mettono in campo strategie decisionali vantaggiose, Damasio osserva che le emozioni consentono di decidere in armonia con un senso del !uturo, aiutano ad indirizzare la razionalit% nella direzione giusta, conducono al luogo appropriato di uno spazio decisionale nel quale si possano far operare bene gli strumenti della logica, assistono nel compito di prevedere un futuro incerto, assistono nel compito di pianificare le nostre azioni, attivano vissuti di preve enza, !avoriscono il iudizio etico e !avoriscono larmonizzazione del comportamento individuale con le convenzioni sociali. -er vanta iosa Damasio intende o ni decisione che !avorisca la sopravvivenza dellindividuo e del suo ruppo parentale, la sicurezza di un tetto, la salute !isica e mentale, loccupazione, la solvi'ilit% !inanziaria, ed una 'uona collocazione nel gruppo sociale. 8ei pazienti neurolo ici il de!icit decisionale non pu3 essere attri'uito alla menomazione di qualche processo co nitivoD

esso sem'ra invece collocarsi ne li stadi pi avanzati del ra ionamento, in prossimit% o in corrispondenza del punto in cui deve essere fatta la scelta o deve emergere la risposta. Damasio not3 che speci!iche lesioni della corteccia cere'rale pre!rontale, soprattutto in quei settori dellence!alo che inte rano i se nali provenienti dal corpo e che ne enerano mappe, portavano allassenza o alla imper!etta percezione delle sensazioni somatiche associate alle emozioni. Damasio afferma che questi pazienti sono caratterizzati dal sapere ma non dal sentire . Dopo aver sofferto una lesione alle cortecce !rontali, emozioni e sentimenti sono compromessi e i pazienti perdono la capacit% di sce liere la linea dazione pi vanta iosa, nonostante le capacit% mentali riman ano inalterate. Le sensazioni somatiche sulle quali ruotano le emozioni coinvolte nei processi decisionali sono innanzitutto quelle del cuore, nella !orma dellaccelerazione del 'attito cardiaco, se uite da quelle dei polmoni, nella !orma della contrazione del respiro, dellintestino e dei muscoli. Emozione, sentimento, regolazione biologica hanno tutti un ruolo nella ragione umana. ( livelli pi modesti del nostro or anismo !anno parte del ciclo della ra ione superiore. 8elledi!icio neurale della ra ione, i livelli pi 'assi sono li stessi che re olano lela'orazione delle emozioni e dei sentimenti, insieme con le !unzioni somatiche necessarie per la sopravvivenza dellor anismo. Deficit decisionali vengono riscontrati anche: in quei pazienti nei quali si e!!ettua la leucotomia pre!rontale Ae la lo'otomia !rontale@. Lansiet% estrema, le loro emozioni, la vivacit% di intelletto che aveva prodotto compulsioni incessanti e deliri scompaiono, appaiono piatte. 4uesti pazienti diventano tranquilli, sem'rano non so!!rire pi, ma la loro capacit% decisionale e di a ire viene compromessa. 8ei pazienti anoso nosici, i quali non riescono a sperimentare emozioni e sentimenti, si osserva lincapacit% di !are programmi per il futuro, o di prendere decisioni riguardo alla sfera personale e a quella sociale. I danni neurologici associati ai deficit decisionali suggeriscono che nel cervello umano vi sia un insieme di sistemi coerentemente deputati al pensiero orientato verso il !uturo, verso un !ine, che * alla 'ase dei processi di ra ionamento e di selezione delle risposte che viene chiamato decisione. Questo insieme di sistemi risulta anche essere implicato nelle emozioni e nei sentimenti e nella elaborazione dei segnali corporei. Damasio avanza lipotesi che le aree cere'rali entro la re ione dellemis!ero destro producono, attraverso le loro interazioni cooperanti, la mappa pi completa e inte rata dello stato presente del corpo che sia disponi'ile per il cervello, fatto che le rende indispensabili per la percezione dei segnali emozionali che provengono dal cuore, dai polmoni, dallintestino e dai muscoli. Dopo aver osservato un ruppo di pazienti con lesioni della corteccia anteriore del iro del cin olo Damasio si * convinto che in questa area emozioneFsentimento, attenzione e memoria operativa intera iscono tanto a !ondo che essi costituiscono la sor ente dellener ia sia dellazione esterna Amovimento@ sia di quella interna (ragionamento, animazione del pensiero). I pazienti con lesioni in tale area e nei dintorni di essa mostrano unanimazione sospesa. Le aree del lo'o !rontale sono state associate al movimento, allemozione e allattenzione. Una lesione in questo settore non solo provoca menomazioni del movimento, dellemozione e della capacit% di attenzione, ma determina anche una sospensione virtuale dellanimazione de li atti e dei processi di pensiero, cosicch) la ra ione non * pi esercitatile.

Lra le capacit% di ela'orazione delle strutture cere'rali "'asse e antiche# e quelle delle strutture "alte e nuove# vi * una di!!erenza cos& lampante che ne * scaturito un iudizio implicito e apparentemente sensato sulle rispettive competenze di questi settori del cervello. In parole semplici: il nocciolo antico del cervello si occupa della regolazione biologica di base, mentre la neocorteccia pondera con saggezza e perspicacia. Ai piani alti della corteccia vi sono ragione e forza di volont%, mentre in 'asso, nella re ione su'corticale, risiedono lemozione e tanta materia or anica stupida. Al contrario, lo studio dei pazienti che presentano de!icit decisionale, mostra che lapparato della razionalit%, tradizionalmente ritenuto neocorticale non opera senza quello della regolazione biologica, tradizionalmente considerato subcorticale; sembra, cio*, che la natura a''ia edi!icato il primo non semplicemente alla sommit% del secondo, ma anche con questo e a partire da questo. Decidere 'ene si ni!ica anche decidere alla svelta, specie quando il tempo * essenziale, o almeno decidere entro un arco temporale che si giudica adeguato al problema in questione. La scelta razionale richiede tempi troppo lunghi, assai pi lun hi di quanto si possa accettare se nella medesima iornata si deve !are qualcosa daltroD nel pe iore dei casi non si arriver% ad alcuna decisione ma ci si trover% smarriti nel la'irinto dei calcoli. -er quale motivoU -erch) non * facile tenere a memoria i molteplici livelli di guadagni e perdite che bisogna confrontare. Damasio sostiene che la razionalit% non pu3 !unzionare, richiede tempi troppo lun hi e non * orientata al !uturo. 4uindi quando sono disponi'ili solo i processi razionali la persona non arriva ad alcuna decisione. Lesperienza !atta con pazienti neurolo ici che presentano de!icit decisionali su erisce che la strate ia !redda, razionale, ha molto pi a che vedere con il modo in cui pazienti colpiti da lesioni prefrontali si adoperano per decidere che con il modo di operare dei soggetti normali. Damasio giunge alla conclusione che avere una mente significa formare rappresentazioni neurali che possono divenire immagini che possano essere manipolate in un processo chiamato pensiero alla fine di influenzare il comportamento aiutandolo a prevedere il futuro, a pianificare di conseguenza e a scegliere la prossima azione. A tal fine Damasio cita le parole di -ascal< " Joi non pensiamo quindi affatto al presente, e se ci pensiamo, solo per prendere lumi per predisporre lavvenire # e " il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce. # $econdo Damasio< "Lorganismo ha alcune ragioni che la ragione deve utilizzare. # Le parole di Pascal mostrano la virtuale non esistenza del presente, essendo il processo decisionale costantemente rivolto verso il futuro. Ragionamento e decisione riguardano questo incessante, onnicomprensivo processo di anticipazione e di creazione del futuro. In altre parole, chi decide deve possedere qualche strategia per produrre inferenze efficaci sul futuro, sulla base delle quali scegliere unade uata risposta, e che siano operanti i processi di soste no che il ra ionamento richiede. Di solito tra le strate ie decisorie si citano i processi dellattenzione e della memoria operativa, ma praticamente mai si fa riferimento alle emozioni e al sentimento. Lipotesi di Damasio, nota come ipotesi del marcatore somatico, * che quando viene alla mente, sia pure a lampi, lesito ne ativo connesso con una determinata opzione di risposta si avverte una sensazione spiacevole alla 'occa dello stomaco. Dato che questa sensazione ri uarda il corpo, Damasio lha de!inita con il termine tecnico di stato somaticoD e dato che esso "contrasse na# unimma ine, lha chiamata marcatore. Che cosa !a il marcatore somaticoU $econdo Damasio, esso !orza lattenzione sullesito ne ativo al quale pu3 condurre una data azione, e agisce come un segnale automatico di allarme che dice: attenzione al pericolo che ti attende se scegli lopzione che conduce a tale esito. (l se nale pu3 !ar a''andonare immediatamente il corso ne ativo dazione e cos& portare a scegliere fra alternative che lo escludono; protegge da perdite future, e in tal modo permette di scegliere entro un numero minore di alternative. G ancora possi'ile impie are lanalisi costiF'ene!ici e lappropriata competenza deduttiva, ma solo dopo che i marcatori somatici hanno ridotto drasticamente il numero di opzioni. I marcatori somatici

rendono pi e!!iciente e preciso il processo di decisione, mentre la loro assenza riduce e!!icienza e precisione. Damasio ipotizza che i marcatori somatici ven ono connessi, tramite lapprendimento, alla capacit% di predire esiti !uturi. 4uando un marcatore somatico ne ativo * iustapposto a un particolare esito !uturo, la com'inazione !unziona come un campanello dallarmeD quando invece interviene un marcatore positivo, esso diviene un incentivo. ( marcatori somatici non deliberano per noi; essi assistono il processo illuminando alcune opzioni. Secondo Damasio i marcatori somatici ven ono acquisiti attraverso lesperienza, sotto il controllo di un sistema di pre!erenze interne e sotto lin!luenza di un insieme esterno di circostanze che comprende non solo entit% ed eventi con i quali lor anismo deve intera ire, ma anche convenzioni sociali e norme etiche. $econdo Damasio, la !orza di volont% * mossa da un disa io immediato e dalla prospettiva di una ricompensa !uturaD si baserebbe sulla sofferenza di adesso e sulla prospettiva del benessere futuro. Se si toglie la prospettiva del benessere !uturo si to lie lelemento !ondamentale che sostiene latto di volont%. La !orza di volont% pu3 essere vista come un nome diverso che si utilizza per designare un processo decisionale in cui si sceglie, invece che a breve termine, a lungo termine. In altre parole, la valutazione ha luogo confrontando dolore immediato e premio futuro, e anche dolore immediato e pi rave dolore !uturo.

10. Conclusioni

Lui i 7antappi* non poteva accettare che i !isici avessero ri!iutato, in modo ar'itrario, met% delle equazioni !ondamentali dellHuniverso, andando contro le stesse evidenze sperimentali. -ochi iorni prima del 8atale 0560 intu& che le propriet% matematiche della le e della sintropia corrispondono alle propriet% dei sistemi viventi e questa intuizione lo uid3 nella !ormulazione della sua " Teoria Unitaria del Mondo Fisico e Biologico #. Le implicazioni della le e della sintropia sono 'en descritte da 7antappi* in questa lettera ad un amico< *Jei giorni antecedenti il Jatale 3B;3, in seguito ad alcune discussioni con due colleghi, uno biologo e uno fisico, mi si svel improvvisamente davanti agli occhi un nuovo immenso panorama, che cambiava radicalmente la visione scientifica dell9niverso, avuta in retaggio dai miei #aestri, e che avevo sempre ritenuto il terreno solido e definitivo, su cui ancorare le ulteriori ricerche, nel mio lavoro di uomo di scienza. Hutto a un tratto vidi infatti la possibilit di interpretare opportunamente una immensa categoria di soluzioni 4i cosiddetti *potenziali anticipati/5 delle equazioni 4ondulatorie5, che rappresentano le leggi fondamentali dell9niverso. Hali soluzioni, che erano state sempre rigettate come *impossibili/ dagli scienziati precedenti, mi apparvero invece come *possibili/ immagini di fenomeni, che ho poi chiamato *sintropici/, del tutto diversi da quelli fino allora considerati, o *entropici/, e cio dai fenomeni puramente meccanici, fisici o chimici, che obbediscono, come noto, al principio di causalit 4meccanica5 e al principio del livellamento o dellentropia. ! fenomeni *sintropici/, invece, rappresentati da quelle strane soluzioni dei *potenziali anticipati/, avrebbero dovuto obbedire ai due principi opposti della finalit 4mossi da un *fine/ futuro, e non da una causa passata5 e della *differenziazione/, oltre che della *non riproducibilit/ in laboratorio. 6e questa ultima caratteristica spiegava il fatto che non erano mai stati prodotti in laboratorio altro che fenomeni dellaltro tipo 4entropici5, la loro struttura finalistica spiegava invece benissimo il loro rigetto *a priori/ da parte di tanti scienziati, i quali accettavano

senzaltro, a occhi chiusi, il principio, o meglio il pregiudizio, che il finalismo sia un principio *metafisico/, estraneo alla 6cienza e alla Jatura stessa. &on ci essi venivano a priori a sbarrarsi la strada di unindagine serena sulla effettiva possibilit di esistenza in natura di tali fenomeni, indagine che io mi sentii invece spinto a compiere da una attrazione irresistibile verso la Ierit, anche se mi sentivo precipitare verso conclusioni cosF sconvolgenti, da farmi quasi paura, mi sembrava quasi, come avrebbero detto i Greci antichi, che lo stesso firmamento crollasse, o, per lo meno, il firmamento delle opinioni correnti della 6cienza tradizionale. #i risultava infatti evidente che questi fenomeni *sintropici/, e cio *finalistici/, di *differenziazione/, *non riproducibili/, esistevano effettivamente, riconoscendo fra essi, tipici, i fatti della vita, anche della nostra stessa vita psichica, e della vita sociale , con conseguenze tremende .# 7antappi* si era trovato nella impossi'ilit% di pro ettare esperimenti in rado di verificare la validit% scientifica delle sue ipotesi, in quanto era impossibile manipolare cause nel futuro al fine di studiare gli effetti retrocausali nel presente. 4uesto limite * oggi risolto razie ai eneratori di eventi casuali A+GK W +andom Gvent Kenerators@ che consentono di manipolare eventi futuri in modo impredicibile nel passato. Gli esperimenti che utilizzano dis con!ermato la validit% delle ipotesi formulate a partire dalla teoria della sintropia. positivi REG hanno

La legge di causa ed effetto, secondo la quale le cause devono sempre precedere gli effetti, ha limitato la scienza alla soluzione che si muove in avanti nel tempo , che * overnata dalla legge dell'entropia, e porta alla produzione di conoscenze e tecnologie che in ultima analisi aumentano lentropia, la crisi e il malessere. La soluzione della crisi sembra perci3 richiedere il passaggio dal paradigma meccanicista di causa ed effetto, al nuovo paradigma supercausale che nasce dalla teoria della sintropia.

Bibliografia
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