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REPUBBLICA ITALIANA
Regane Sicliana
&f
lo
26.02.1948,1.2,
in
legge costituzionale
la Direttiva 96l6llCE del 24.09.1996 sulla prevenzione e riduzione integrate dellnquinamento cos come modificata dalle direttive 2003/35rc e 2ffi3/87/CE;
il D'Lgs. 18.02.2N5 n.59 "Attu azione integrale della diret tiva geet/Cn relativa alla prev et.zione e riduzione integrate ditt'inquinamento,,;
il D'M' 03.08.2005 "Definizione
discarica"
il D.Lgs- 03.04.2006, n. "1.52 "Norme in materia ambientale,,; il Decreto MATIM 29 gennaio 2007 ,,F,manazione di Linee Guida per Itndividuazione e l\trllz:zazione delle migliori tecniche disponibili in materia
raffinerie, fabbncazione vetro prodotti ceramici e gestione dei rifiuti,,. Il D'D'G. n. 365 de|07.05.2007 che apporta modifiche al funzionigramma del Dipartimento Regionale Territorio ed Ambiente; il D.Lgs. 16.0L.2008, n. 4 "Ulteriori disposizioni corettive ed integrative del decreto legislativo 03.04.2006,n. L12,recante norrne in materia amblentale,,;
e
VISTO VISTO
CONSIDERATO che sono sottoposti alle procedure di autorizzazione ambientale integrata i progetti di cui atl'All.L del D.Lgs. sg/200s, e precisamente al punto 5.4 = discariche che ricevono pi di L0 t. al giorno o con una capacit ttale di oltre
25.000t.;
VISTO
VISTO
VISTO
Decreto ARTA Sicilia del 20.01.2006 (GURS 1g/06) con cui stato approvato il calendario per la presentazione delle domande di A.I.A. per gli impianti esistenti di compete rua della Regione Siciliana; il Decreto D.R.s. n. 200 del oz.o3.2oo7 con il quale questo Assessorato ha rilasciato Autoizzazione Ambientale Integrata ai sensi at o.tgs. 59/2tfls per la discarica per rifiuti non pericolosi ubicata nel comune di Mazzan^ S.
il
Decreto ARTA Sicilia del r2.08.2n04 (GURS 36/04) con cui stara approvata la Modulistica per I'istruttoria della domanda di Autorazazione Integrata Ambientalefrnarrzzata alla presentazione della domanda di A.I.A.;
il
VISTA
fina\iz-zata
all'ottenimento della Autorizzazione Integrata Ambientale ai sensi del D.Lgs 1'52/06 per I'ampliamento discarica rifiuti non pericolosi nel Comune di Mazzan, S. Andrea (ME) contrada Zupp di propriet della Ditta Tirreno Ambiente S.p.A; assunta a protocollo di questo Assessosrato prot. n.36700 del1610512007, rientranti nella categoria di attivit industriali di cui al punto 5- gestione dei rifiuti. 5.5.4, di cui all' allegato I del D.Lgs n. 372199, con allegato il progetto costituito dai seguenti elaborati progettuali:
Relazione tecnica; Piano di gestione operativa; Piano di sorveglianza e controllo;
CONSIDERATO che la ditta Tirreno Ambiente S.p.A. ha proweduto alla pubblicazione sul quotidiano regionale "La Gazzetta del SUD" del2IlO4/2008, dell'awiso di awenuto deposito degli atti progettuali presso questo Assessorato, e che a seguito di ci non sono arrivate opposizioni o osservazioni nei termini di cui all'art.5 colma 8 del D.Lgs 59/05;
coNsIDERAro
;iioi"lxio3,'T#'"'oiln.llllol'.i;13,ii" ti 3i#'i.hli?r; decisoria, ai sensi dell'art.5 comma , 10 ,del D.Lgs 59105, tenutesi
rispettivamente in data 13 106/?.008 e L2109 /2008;
che
CONSIDERATO
il Dipartimento Arpa Provinciale di Messina ha espresso parere favorevole, per gli aspetti di competenza, con nota -n. 1903 del 27104/2009,
che costiutisce parte integrante del presente decreto;
coNsIDERAro;n,T":,',3Jl"UT:Tifi
presente decreto;
l,;;',;trLrffi ;ffix$".T'##.#':::
CONSIDERATO
che la Provincia Regionale di Messina per gli aspetti di competenzaha espresso parere favorevole con prescrizioni, con nota prot.n.665 del
CONSIDERATO che la AUSL n.5 di Messina per gli aspetti di competenza ha espresso parere favorevole,con nota n. 35 del L110912008 che costituisce parte integrante del
presente decreto;
CONSIDERATO
che il Servizio 5 Rifiuti di questo Assessorato per gli aspetti di competeruaba espresso parere favorevole con prescrizioni, con nota prot. n.158 del
VISTO
Sl2 per lmpianto in argomento, proponente parere positivo in ordine alla conpatibilit ambientale, che costituisce parte integrante del presente decreto;
CONSIDERATO che
il
Servizio
3 Tutela
gli
aspetti di
competenza, ha espresso parere favorevole con prescrizioni, con nota n.152 del 07.04.2009, che costituisce parte integrante del presente decreto;
CONSIDERATO chel'Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque, per gli aspetti di competenza
ha espresso parere favorevole nella Conferenza tenutasi inata L3106/2ffi8,11 cui verbale costifuisce parte integrante del presente decreto;
coNsIDERAro:$,3;ff
ilH:"tytr"ffi #,*;#3JT,*friiHl;?{;;;ffilL"
.
RITENUTO
il progetto in esamrc, funzionale alla gestione della discarica di rifiuti non pericolosi di propriet della Ditta Tirreno Ambiente S.p.A gi autorizzata, ai sensi del D.Igs. 152/2006 e s.m.e i da questo .A.ssessorato, nella qualit di Autorit competente, c,on D.R.s. n. 200 del o2/0312w7. Tale discarica,
che
da collocare in discarica, alle osservazioni del Ministero dell'ambiente ed al decreto legistativo n. L52/2N6" non potr acceffare rifiuti non frattati dal 01.06.2009. CONSIDERATO Che dal punto di vista urbanistico iI totto in esame ricade in zona destinata dal P.R.G. a discarica Comunale R.S.U. L'area dlintervento non rientra in arpe aturali protette n inserita in specifici piani regionali, provinciali, di bacino o di risanamento con finalit in materia ambientale.
biodegradabili
RITENUTO
criteri progettuali e gestionali previsti, una volta adegua{ ed integrati se'condo le prescrizioni di seguito elencate, siano conformi a quanto previsto dalla vigente normativa e quiirdi idonei a di smaltimento Dl (deposito sul o nel suolo) dell'altegato B del D.I4s 152
che
i2A06 e ss.mm.ii. di rifuiti non pericolosi garantendo la tutela dell'ambiente e la salute degli addetti, coerentemente con quanto previsto dal dcreto MATTM 29
gennaio 2007;
RITENUTO
che I'area in esame, non soggetta a vincoli di alcun genere, ricade all'interno dell'area industriale della discarica di Mazzar di S. Andrea, quindi non si riscontra sottrazione di risorsa suolo per la realizzazione dell'impianto in progetto. Analizzate le caratteristiche delle componenti ambientali allo stato attuale, la stima degli impatti generati dalla realizzazione del progetto e le misure di mitigazione previste si ritiene che adottando le prescrizioni di seguito elencate il progetto non dar luogo ad un'alterazione significativa della qualit dell'ambiente.
CONSIDERATO che l'approvazione dei progetti in esame e delle attivit allegate alla domanda di A.I.A., costituiscono parte integrante del progetto in argomento, e che tale approvazione comporta la dichiarazione di pubblica utilit, vrgerza ed indifferibilit dei lavori, ai sensi dell'art.l comma 4 del D.Lgs 59105 e
dellbrt.2O8 comma 6 del D.Lgs 152106;
DECRETA
del D.Lgs 59l2OO5 e quindi ai sensi del D.Lgs L52106, alla Societ (GESTORE IPPC) Tirreno Ambiente SpA con sede operativa in Via Principe Umberto, Mazzan S. Andrea, l'Attoruzazione Integrata Ambientale per larcalizzazione delf impianto IPPC - AmpliamentoDiscarica per Rifiuti non Pericolosi" da rcatizzarci nel Comune diMazzan S. Andrea (ME) Contrada Zupp ; Ltmpianto in oggeffo autorizzato per le operazioni di smaltimento D1 di cui allbllegato B della parte quarta del D.Lgs 152/06.
Art.4) Art.s)
L,e tipologie di rifiuti (codici CER) che possono essere acrettate sono quelle riportate integralmente nell'allegatol al presente decreto, a parziale modifica di quanto attoriz.zato da questo Assessorato oon Decreto D.R.S. n. 200 del 02/O3|2OO7, sensi del D.Lgs. 5912Cfl5 (Autorizzazione Integrata Ambientale per la discarica per rifiuti non pericolosi Tirreno Ambiente S.p.A.);.
La capacit aggiuntiva derivante dal progetto di ampliamento delle vasche di 1.720.000,00 mc. AnLT) L'Autorizzazione Integrata Ambientale ha validit cinque anni, con decorrenza a partire alla data di emissione del presente prowedimento. Ai fini del rinnovo dell'autoruzazone il gestore dovr presentare apposita domanda almeno sei mesi prima dalla data di scadenza. ArtS) Il Gestore dell'ipianto tenuto a versare un acconto in denaro che sar quantificato successivamente all'emissione del presente Decreto, quale spese per istruttoria della domanda A.I.A. nonch per effettuare i successivi controlli previsti dal D.Lgs. 59/05 art.L1" comma 3, con le modalit che saranno comunicate successivamente all'emanazione del
presente decreto.
Art.O
A.9) Il
presnte prowedimento
sostituisce le seguenti
autoiazazoni:
a)
b)
Autoriz,zazione alle emissioni in atmosfera di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 241 05 I 88 n.203; Autorizzazione allo scarico di cui al D.Lgs LLl05l99 n.1,52 e s m i, come applicato
in Sicilia ai sensi dall,art.4O L.R.27lg6; Autorizzazione alla realizzazione e modifica di impianti di smaltimento e recupero ") dei rifiuti di cui al D.Lgs 5lO2/97 art.27 e s m i; d) Autotazazione all'esercizio delle operazioni di smaltimento e recupero dei rifiuti di cui al D.Lgs 5/02197 art..28 e s m i. Art.10) Il prowedimento definitivo sar subordinato alle risultanze della visita di collaudo. Gli Enti preposti al controllo, esamineranno in quella sede, le risultanze della suddetta visita, e potranno, se ritenuto necessario, modificare le condizioni e prescrizioni autoriz zative. Art.ll) L'Autotizzazione Integrata Ambientale viene subordinata al rispetto delle condizioni e di tutte le prescrizioni impartite dalle competenti autorit intervenute in sede di conferenza dei servizi ed indicate nei pareri sopra riportati, che fanno parte integrante e sostanziale del presente decreto, nonch al rispetto delle condizioni di cui ai presente decreto. In particolare, dalla data di notifica del presente prowedimento dovranno essere osservate le prescrizioni relative all'applicazione delle migliori tecniche disponibili, dettate dai rappresentanti degli Enti preposti a rilasciare parere in conferenza di servizi decisoria, qui di seguito riportate:
Si prescrive di ubicare un terzo piezometro a monte dei due esistenti, come descritto nel pMeC tenendo conto della direzione di defluslo di falda;
completamento della realizzazione degli impianti di biostabilizzazione e di traffamento del percolato, il monitoraggio delle acque di falda dovr essere eseguito su piezometri ubicati in punti significativi e rappresentativi per tutto il sito considerato;
Limiti alle emissioni L3 dittat in base a quanto richiesto e/o dichiarato in se{e di conferenza A.I.A. e negli allegati tecnici di cui al progetto presentato, dow conformarsi ai seguenti limiti, relativi alla sezine di froduzione di energia dell'impianto di biogas.
di I ora)
Carbonio Organico Totale (valore medio rilevato per un periodo di campionamento di I ora)
ad un tenore
Per le specifiche tecniche, i valori limite, i controlli in continuo e le copelate prescrizioni si fa ri{elimento all'Allegato 2 aLD.M.05102198. Per gli altri inquinanti si applicano i valori limite minimi di emissione fissati per tale tipologia di impianti nella Parte III, Allegato I alla parte V del D. Lgs. 152106.
quanto non espressamente previsto dal presente prowedimento la ditta dow conformarsi, con riferimento alle specifiche tecniche relative alla qualit dell'aria ed alle emissioni in atmosfera, alle prescrizioni di cui al parere espresso dalla C.P.T.A. di Messina nella seduta del 03/02/2009 trasmesso con nota n.132 del 10/02/2009.
Pe-r
Prescrizioni
prescrizioni contenuti nell'Autorizzazione Integrata Ambientale, evitando, per quanto possibile, che si generino cattivi odori ed emissioni difhrse tecnicamente convogliabili dalle lavorazi on i autorizzate.
e delle
nocive (polveri, sostanze osmogene, ecc.) massimizzandone invece la sostenibilit (sostenibilit economica, sostenibilit di prodotto, sostenibilit di processo), in modo da garantire, in tutte le condizioni di normale funzionamento, il rispetto dei limiti di emissione
fissati dall'A.I.A. rappresentano la massima concentrazione di sostanze che possono essere immesse in atmosfera dalle lavorazioni e dagli impianti considerati. I limiti si applicano ai periodi di normale funzionamento dell'impiantq con esclusione dei periodi di awiamento, arresto e guasto. Il gestore comunque tenuto ad adottare tutte le precauzioni opportune per ridurre al minimo le emissioni durante le fasi di awiamento e di arresto dell'impianto.
La ditta dow, almeno quindici giomi prima di dare inizio alla messa in esercizio degli impianti, dare apposita comunicazione alla Provincia Regionale, al D.A.p. ed al Sindao
il
il
Dipartimento Arpa Provinciale), precisando le ragioni tecniche e/o gestionali che ne hanno determinato I'insorgere, gli interventi occorrenti per la loro risoluzione e la relativa tempistica di attuazione. Ogni intemrzione del normale funzionamento degli impianti di abbattimento delle emissioni (manutenzione ordinaria, straordinaria, malfunzionamenti, interruzione del ciclo produttivo) deve essere annotata su apposito registro che deve essere tenuto a disposizione degli Organi di Controllo.
Le operazioni di manutenzione e gestione dei sistemi di abbattimento delle emissioni inquinanti devono essere effettuate con frequetua e modalita tali da garantire la corretta
effi cienza degli impianti.
I condotti per l'emissione in atmosfera degli effluenti devono essere prowisti di idonee prese, dotate di opportuna chiusura, per la misura ed il campionamento degli stessi. La sigla identificativa dei punti di emissione deve essere riportata in modo visibile sui camini. Devono inoltre essere garantite le condizioni di sicurez.zaper I'accessibilit alle prese di
campionamento, nel rispetto della normativa vigente.
I metodi di campionamento, analisi e valutazione delle emissioni sono quelli riportati nell'Allegato VI alla Parte V del D. Lgs. 152106, e nel D.M.25/08/2000.
Il
gestore deve adottare misure idonee a ridurre al minimo i disturbi ed i rischi provenienti dalla discarica e causati da:
. . .
produzione di polvere;
L'impianto per l'estrazione del gas deve garantire la massima efficienza di captazione per l' utilizzo energeti co. 1. La gestione del biogas deve essere condotta in modo tale da ridurre al minimo il rischio per I'ambiente e per la salute umana.
2. Devono
essere adottati tutti i necessari accorgimenti tecnici finalizzati a impedire che sia percepita la presenza della discarica al di fuori della fascia di rispetto.
3. Considerato che il naturale assestamento della massa dei rifiuti depositati pu danneggiare il sistema di estrazione del biogas, deve essere predisposto un piano di mantenimento dello stesso, che preveda anche I'eventuale sostituzione dei sistemi di captazione deformati in
modo irreparabile.
4. Deve essere mantenuto al minimo il livello del percolato all'interno dei pozzi di captazione del biogas, per consentirne la continua funzionalit, anche con sistemi di estrazione del percolato eventualmente formatosi, che devono essere compatibili con la natura di gas
esplosivo, e rimanere efficienti anche nella fase post-operativa.
5' Il
6. Il biogas deve essere di norma utilizzato per la produzione di energia (sezione di produzione di energia dell'impianto di biogas), anche a seguito di eventuale trattamento, senza che questo pregiudichi le condizioni di sicurezzaper la salute dell'uomo e per I'ambiente. 7. Nel caso di impraticabilita del recupero energetico la termodistruzione del gas di discarica deve awenire in idonea camera di combustione a temperatura T > 850o, concentrazione di
ossigeno > 3% involume e tempo di ritenzione > 0,3 s.
8. Il sistema di estrazione e trattamento del gas deve essere mantenuto in esercizio per tutto il tempo in cui nella discarica presente la formazione del gas e comunque per il periodo
necessario.
9. Le emissioni di gas dovranno, per quanto possibile, essere ridotte o eliminate mediante tecniche costruttive specifiche e con il pretrattamento dei rifiuti (in particolare la raccolta
differenziata della frazione umida e di tutto quanto riciclabile).
10.I rifiuti che possono dar luogo a dispersione di polveri o ad emanazioni moleste e nocive devono essere al pi presto ricoperti con strati di materiali adeguati. E' richiesta una copertura giornaliera dei rifiuti con uno strato di materiale protettivo di idoneo spessore e caratteristiche. La copertua giornaliera pu essere effettuata anche con sistemi sintetici che limitino la dispersione eolica, I'accesso dei volatili e I'emissione di odori.
11.E' vietato lo scarico di rifiuti polverulenti o finemente suddivisi soggetti a dispersione eolica, in assenza di specifici sistemi di contenimento e/o modalita di conduzione della
discarica atti ad impedire tale dispersione.
. il deposito dei rifiuti contenenti amianto deve awenire direttamente all'interno della
cella dedicata materiali;
e deve
essere effettuato
frantumazione dei
. .
nella discarica o nell'area vietato svolgere attivit, quali le perforazioni, che possono provocare una dispersione di fibre;
il gestore, per evitare la dispersione di fibre, dovr effettuare una copertura giornaliera dei rifiuti, e comunque prima di ogni operazione di compattaggio, con materiali
protettivi aventi consistenza plastica, in modo da adattarsi alla forma e ai volumi dei materiali da ricoprire e da costituire un'adeguata protezione contro la dispersione di frbre, con uno strato di terreno di almeno 20 cm di spessore;
. . . .
nell'eventualit che i rifiuti di amianto non siano imballati lazonadi deposito deve essere regolarmente irrigata;
il
gestore deve predisporre e conservare una mappa indicante la collocazione dei contenenti amianto all' intemo della discarica;
rifiuti
nella destinazione d'uso dell'area dopo la chiusura devono essere prese misure adatte a impedire il contatto tra rifiuti e persone; nella copertura finale dow essere operato il recupero a verde dell'area di discarica, che non dow essere interessata da opere di escavazione ancorch superficiale.
14.Per le emissioni diffirse in ciascuna fase di manipolazione, produzione, trasporto, carico e scarico, stoccaggio di prodotti polverulenti, nonch quelle in forma di gas o vapore derivanti dalla lavorazione, trasporto, travaso e stoccaggio di sostanze organiche liquide, dowanno essere rispettate le prescrizioni e le direttive contenute nell'Allegato V della Parte V del D. Lgs152106.
15.I Piani di Gestione Operativa" di Ripristino Ambientale, di Gestione post-Operativa e di Monitoraggio e Controllo dowanno essere conformi, per quanto riguarda il controllo delle emissioni e la qualita dell'aria, a quanto previsto dall'Allegato 2 al D. Lgs. 36103. In particolare per quanto riguarda i controlli (tipologia, frequenza e modalit operative) e la
previste dall'autorizzazione unica si dovr fare riferimento al Piano di Monitoraggio e Controllo @MeC) elaborato dal gestore dell'impianto, in linea anche con quanto previsto dagli articoli 5 (comma 11) e 7 (comma 6) del D. Lgs. 59105, cos come modificato dal D. Lgs. 04/08.
16.Per gli adempimenti di cui al punto precedente entro 30 giorni dalla data di rilascio dell'autorizzazione dovr essere elaborato un aggiornamento del PMeC tenendo conto del limiti e delle prescrizioni contenute nel presente prowedimento, nonch delle indicazioni contenute nelle Linee guida dell'Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici (APAT). L'aggiornamento del PMeC dovr essere concordato con il Dipartimento Arpa Provinciale e sottoposto alla sua approvazione finale. Copia del documento finale, coordinato e completo degli aggiornamenti, sar trasmessa al Servizio 3/DTA ed alla Provincia Regionale per gli adempimenti di competerua.
l7.Nell'ambito del PMeC devono essere motivate le scelte tecnico/logistiche fatte per la progettazione del sistema di monitoraggio, e devono essere previsti tutti i controlli, le misure e le stime necessari a dimostrare la conformita delle emissioni in atmosfera derivanti dall'impianto alle condizioni dell'autorizzazione. Per i controlli in continuo si rimanda alle
specifiche tecniche nazionali. Per i processi discontinui dovranno essere indicate, per ogni emissione, le condizioni dell'impianto durante il controllo. Il PMeC deve inoltre prevedere:
la descrizione delle modalita di verihca dell'attuazione delle procedure tecniche adottate per la prevenzione e minimizzazione delle emissioni fuggitive;
. .
il
funzione della prevedibilit o imprevedibilit delle condizioni che le possono determinare); la descrizione delle modalita adottate per il monitoraggio e controllo delle emissioni durante le fasi di awio e anesto dell'impianto.
l8.Deve essere previsto un sistema di monitoraggio delle emissioni gassose, convogliate e diffuse, in grado di individuare anche eventuali fughe di gas esterne al corpo della discarica stessa. Il PMeC deve inoltre definire livelli di guardia relativamente alla presenza del gas di discarica all'esterno della discarica, anche nel suolo e nel sottosuolo, nonch contenere un piano d'intervento darealizzare ed attivare in caso di superamento degli stessi. La valukzione dell'impatto provocato dalle emissioni diffuse della discarica deve essere effettuata con periodicit almeno annuale. Dowanno essere previsti almeno due punti di prelievo lungo la direttrice principale del vento dominante nel momento di campionamento, a monte e a valle dell'impianto. Gli Organi di Controllo potranno prevedere ulteriori specifiche tecniche operative.
19.I parametri di monitoraggio sul gas di discarica devono comprendere almeno CH4, CO2, C.2, con regolarita mensile, e altri parametri quali H2, HrS, polveri totali, NHr, mercaptani e
composti volatili, in relazione alla composizione dei rifiuti. Si deve prowedere, inoltre, alla catatterizzazione quantitativa del gas di discarica. La frequenza delle misure quella indicata dalla Tabella 2 dell'Allegato 2 al D. Lgs. 36103, salvo diversa prescrizione degli Organi di Controllo, che potranno definire anche eventuali misure specifiche per l'identificazione di migrazioni del gas nel suolo e nel sottosuolo.
20.11 Gestore
dow inoltre prevedere il monitoraggio e controllo della concentrazione di fibre libere di amianto nell'aria con frequenza almeno trimestrale. Per il monitoraggio delle fibre si dovranno prevedere almeno due punti di prelievo lungo la direttrice principale del vento dominante nel momento di campionamento, a monte e a valle della discarica. Per la valutazione dei risultati delle attivit di monitoraggio si deve far riferimento ai criteri cautelativi di monitoraggio indicati nel decreto del Ministro della sanit in data 6 settembre 1994, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 288 del 1994. Per il monitoraggio delle fibre libere di amianto si adotteranno tecniche analitiche di MOCF.
21.La discarica deve essere dotata di una centralina per la rilevazione dei dati meteoclimatici. La tipologia delle misure meteoclimatiche quella indicata dalla Tabella 2 dell'Allegato 2 al D. Lgs. 36103, salvo diversa prescrizione degli Organi di Controllo, che potranno eventualmente imporre la rilevazione in continuo, definendo altres modalit e tipologia delle misure, nonch la modalit della loro trasmissione.
22.Le eventuali prescrizioni tecniche integrative e le modalit operative di dettaglio, con riferimento a quanto previsto ai sopra citati punti 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, g, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19,22,23,25,26,27,28,29 e 30 saranno definite dal Dipartimento Arpa Provinciale nella fase attuativa di quanto previsto nel Piano di Monitoraggio e Controllo.
23.Per quanto non espressamente previsto dal presente prowedimento si rimanda, con riferimento alle specifiche tecniche relative alla qualit dell'aria ed alle emissioni in atmosfera, agli elaborati allegati al progetto, alle prescrizioni di cui al parere espresso dalla C.P.T.A. di Messina nella seduta del03/0212009, trasmesso con nota n. 132 del 10/0212009, al Piano di Monitoraggio e Controllo (con relativi aggiornamenti) elaborato dal gestore dell'impianto, e infine ai contenuti ed alle prescrizioni tecniche del D.M. 05102198, del D. Lgs. 36103, del D. Lgs. 59/05, del D.M. 0310812005 del D. Lgs. L52106 e/o delle altre norme tecniche di settore vigenti in materia.
25.E' onere del committente adottare tutti gli accorgimenti idonei a mitigare gli impatti sull'ambiente, quali llutilzzo di macchine per la pulizia delle strade di accesso al cantiere;
26.Potranno essere accettati in discarica i rifiuti che rispettano i criteri di ammissibilit previsti dal D.M. 0310812005. La verifica della conformit dei rifiuti con le caratteristiche della discarica dovr essere effettuata secondo quanto previsto nel suddetto decreto;
27.A partire dal 01.10612009 il gestore dovr prowedere al trattamento dei rifiuti urbani prima dello smaltimento in discrica conformemente a quanto previsto dall'art.7 del D.Lgs 3612003. Il Gestore inoltre onerato di rispettare gli obiettivi di cui all'art.S del D.Lgs 3612003 e dell'adeguamento del Programma di riduzione dei rifiuti biodegradabili approvato con O.C. n. 1133106 che prevedeva che entro il 2008 i rifiuti urbani biodegradabili conferiti in discarica dovessero essere inferiori a I73 Kg/anno per abitante e che tale valore debba essere ulteriormente ridotto a 1.15 Kg/anno per abitante entro il2011;
28.Poich
rifiuti abbancati pu danneggiare il sistema di estrazione del biogas, indispensabile che il committente adotti un piano di mantenimento dello stesso che preveda anche I'evenfuale sostituzione dei sistemi di
il
captazione deformati in modo irreparabile. Il sistema di estrazione del biogas dovr inoltre essere dotato di sistemi per I'eliminazione della condensa.
29.11
Commiffente dovr individuare i percorsi stradali pi adatti a minimizzare I'aumento, nei centri abitati, del traffico indotto dai veicoli che conferiscono i rifiuti all'impianto. A tale scopo, dovranno concordarsi con i comuni interessati gli orari di transito degli automezzi che rechino i minori disagi e dovranno inoltre stipularsi, con gli Enti gestori, apposite convenzioni per lavori di adeguamento e manutenzione delle strade interessate dal passaggio degli automezzi;
30.In corso d'opera dovr essere verificata la stabilit del fronte dei rifiuti scaricati e la stabilit dell'insieme terreno di fondazione/discarica, tenendo conto dei normali assestamenti dovuti alla degradazione dei rifiuti.
3l.Oltre al rispetto delle modalit e dei criteri di coltivazione previsti dal punto 2.IO del D.Lgs 3612003, lo stoccaggio dei tereni di risulta in attesa di riuttlizzo dovr awenire esclusivamente nelle aree di sedime senza compromettere I'ambiente circostante e adottando misure di contenimento delle polveri;
32.I rifiuti contenenti amianto (RCA) non potranno essere accettati se non opportunamente imballati ed etichettati cos come previsto dalle vigenti normative in materia, e dovranno essere depositati secondo le modalit ed i criteri di cui al punto 2 dell'alI.2 del D.M.
03.08.2005. La cella monodedicata dovr essee coltivata ricorrendo a sistemi che prevedano Ia realizzazione di settori o trincee ed essere spaziata in modo da consentire il passaggio degli automezzisenza causare la frantumazione dei R.C.A. abbancati. Entro la giornata di conferimento dovr essere assicurata la ricopertura del rifiuto con uno strato livellato di terreno di almeno 20 cm. di spessore, dotato di consistenza plastica, in modo da adattarsi alla forma e ai volumi dei materiali da ricoprire e da costruire un'adeguata protezione contro la dispersione di fibre.
33.Dovranno essere poste particolari cautele per evitare, durante le fasi di ricopertura, la rottura degli involucri protettivi e la dispersione da parte del vento di polveri provenienti dai sacchi e dagli involucri. 34.Nella copertura finale dovr essere operato il recupero a verde dell'area di discarica privo di opere di escavazione e/o perforazioni ancorch superficiali, che potrebbero provocare una dispersione di fibre. Il Gestore onerato di predisporre e conservare una mappa indicante la collocazione dei rifiuti contenenti amianto all'interno della discarica.
Art.l2) Il
Gestore dovr far pervenire in anticipo al Dipartimento Provinciale dell'ARpA Sicilia, ed alla Provincia Regionale competente, la comunicazione con le date in cui intende effettuare gli autocontrolli sull'impianto in oggetto cos come prescritto dalle vigenti normative in materia.
il presente prowedimento comunque soggetto a riesame qualora si verifichi una delle condizioni previste dell'art.L28,del D.Lgs n.152106.
Art.14) Il Gestore dell'impianto tenuto a prowedere all'effettuazione dei seguenti adempimenti: a) Comunicazione di inizio e fine attivit: I Gestore dell'impianto, comunicher all'Autorit competente la data di nrzio dell'attivit. b) Gestione dell'impianto: L. In qualsiasi caso non si devono provocare fenomeni di inquinamento tali da peggiorare l'attuale situazione ambientale e i sistemi di contenimento delle emissioni
devono essere mantenuti in continua efficienza;
2. Il gestore IPPC,dell'impianto tenuto a fornire alle preposte Autorit di vigilanza e controllo (ARTA, ARPA, Provincia e ASL) l'assistenza necessaria per lo svolgimento delle ispezioni, il prelievo di campioni, la raccolta di informazioni e
qualsiasi altra operazione inerente al controllo del rispetto delle prescrizioni imposte; 3. Il gestore in ogni caso obbligato a realizzare tutte le opere che consentano l'esecuzione di ispezioni e campionamenti degli effluenti gassosi e liquidi, nonch prelievi di materiali vari.
Art.15) t a ditta Tineno Ambiente SpA, avr cura di trasmettere a questo Assessorato Servizio 2/V.A.S. N V.I.A., copia del progetto esecutivo aggiornato secondo le prescrizioni sopra indicate, affinch possa essere messo a disposizione per la consultazione da parte del
pubblico e per la verifica di ottemperanza delle prescrizioni esecutive.
Art.l0
di Autorit competente per I'AIA, proweder, successivamente alla comunicazione di inizio dell'attivit di produzione dell'impianto, ad effettuare una visita ispettiva presso i luoghi dove sorger l'impianto congiuntamente con gli enti che hanno rilasciato parere in merito ai lavori in oggetto, , al fine di verificare l'atttazione delle prescrizioni in fase di realizzazione dei lavori. La societ Tirreno Ambiente S.p.A., onerata, in quella sede, a voler consegnare ad ogni ente intervenuto copia di progetto esecutivo aggiomato con le previsioni delle suddette prescrizioni.
Questo Assessorato, nella qualit
Art.17) Alla presente autorizzazione ammesso ricorso, entro il termine di 60 giorni dalla pubblicazione o dalla notifica se anteriore, al Tribunale Amministrativo Regionale, ai sensi della L. 06.12.1971. n. 1O34, ovvero ricorso straordinario al Presidente della Regione entro il termine diL20 giorni.
Palermo,li
2009 2 2 HAG
NSABILE VIA/VAS
lo)
CER
OlOOOO
010101 010102 010200 010300 0103!6 01O3OB OIO3O9 010399
0l 0408
1
-STEglLt 07
RifiutiderivatiOattrattamentodiminerali Rifiuti derivanti da ulteriori trattamenti chimici e fisici di minerali metalliferi D|VERS| DA QUELLT Dt CUt ALLE VOC| 01 03 04 E 01 03 05 POLVERI E RESIDUI AFFINI DIVERSI DA OLLI DI cUI ALLA VoCE 01 03
010400
0409
FANGHI ROSSI DERIVANTI DALLA PRoDUZIoNE DIALLUMINA,DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLAVOCE 01 03 07 RIFIUTI NON SPECIFICATIALTRIMENTI nfrturt orntvnNrt pa lqarrAurrrm cHlnrrrcr E Ftstct Dt MINERALI NroN METALLIFERI SCARTI DI GHIAIA E PIETRISCO DIVERSI DA OUEIII DI CUI ALLA VOCE ]POLVERI E RESIDUIAFFINI, DIVERSI DA QUELLI OI CUI ALLA VOCE 010407 RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DI POTASSA E SALGEMMA, DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE A1O4A7 STERILI O NLTNI RESIDUI DEL LAVAGGIO E DELLA PULITURA DI cul ALLE Vocl 010407 E 010411 - lvtJ.lEBAL! DlvEBql DA RIFIUTI PRODOTTI DALLA LAVORAZION OEU PIETRA, DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE O1O4O7 RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI
1040
010411 010412
010413
01 01 01
qulilllql
0504 504
0499 0500
0l 0507
o1 01
0508
0599 020000
0201 00
O2O1O1 O2O1O2
^^^/ ^6
FANGHI E RIFIUTI DI PERFORMIONE DI POZZI PER ACQUE DOLCI FANGHI E RIFIUTI DI PERFORMIONE CONTENENTI BARITE DIVERSI DA QUELLI DELLE VOCI O1O5O5 E 010506 FANGHI E RIFIUTI DI PERFORMIONE CONTENENTI CLORURI, DIVERSI DA QUELLI DELLE VOCI 01O5O5 E 010506 RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI RIFIUTI PRODOTTI DA AGRICOLTURA, ORTICOLTURA ACQUACOLTURA,SELVICOLTURA, CACCIA E PESCA,TRATTAMENTO E PREPARMIONE DI ALIMENTI RIFIUTI PRODOTTI PA AG RICO LTU RA, O RTI COLTU RA,ACQUACOLTU RA, SELVICOLTU RA, CACCIA E PESGA FANGHI DA OPERAZIONI DI LAVAGGIO E PULIZIA SCARTI DITESSUTIANIMALI DEGLI IMBALLAGGI)
O2O106
FEC'ANIMALI, URINE E LETAME (COMPRESE LE LETTIERE USATE), EFFLUENTI, RACCOLTI SEPARATAMENTE E TRATTATI FUORI SITO EI-FLUENTI,
RIFIUTI OI-M SILVICOLTURA RIFI AGROCHIMICI DIVERSI DA QUELLI DELLA VOCE RtFtuTt METALL|C|
O2O1OB
020202
Page'1
020301
.l
l
SCARTI INUTILIZZABILI PER IL CONSUMO O LA TRASFORMMINE FANGHI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO IN LOCO DEGLI EFFLUENTI RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI R ifi uti della preparazione e del trattamento di frutta,verd u ra,cereali, oli alimentari,cacao,caffe',te'e tabacco;della produzione di conserve alimentari;della produzione di lievito ed estratto di lievito;della preparazione e fermentazione di melassa FANGHI PRODOTTI DA OPERMIONI DI LAVAGGIO PULIZIA, SBUCCIATURA, CENTRIFUGMIONE E SEPARAZIONE DI COMPONENTI RIFIUTI LEGATI ALI]IIVIP.CO OI CONSERVANTI Rt Ft uTt pRoDoTTt DALL'ESTRnZION E TRAM tTE SOLVENTT slAaIt tNUTIL|ZZAB|L| pen L CONSUMO O LA TRASFORMMTONE FANGHI PRODOTTI Oru TNNTTAMENTO IN LOCO DEGLI EFFLUENTI RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI RIFIUTI DELLA NNTTINNZIONE DELLO ZUCCHERO TERRICCIO RESIDUO DALLE OPERAZIONI DI PULIZIA E LAVAGGIO DELLE BARBABIETOLE CARBONATO DI CALCIO FUORI SPECIFICA FANGHI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO IN LOCO DEGLI EFFLUENTI i RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI
020302
020303 020304
020400 020401
020402
a2a4a3 020499 020500
020501
020502
020599
020603
FANGHI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO IN LOCO DEGLI EFFLUENTI RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI RIFIUTI DELL'INDUSTRIA DOLCIAIA E DELLA PANIFICMIONE scARTr tNUTIL|ZZAqILEEE tL CONSUMO O LATRAFORMMTONE RIFIUTI LEGATI ALL'IMPIEGO DI CONSERVANTI FANGHI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO IN LOCO DEGLI EFFLUENTI
0301 99
030299
Eql9q
030301
030302
t-
RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENT. Rifiutidella pp4qzlqqe e della lavorazione e carta, potpa e cartone SCARTI DI CORTECCIA E LEGNO iFANGHI DI RECUPERO DEI BAGNI DI MACERMIOTE 1ONEIrILIOUOru FANGHI PRODOTTI DAI PROCESSI DI DISINCHIOSTRMIONENEL RICICLAGGIO DELLA CARTA SCARTI DELLA SEPARMIONE MECCANICA NELLA PRODUZIONE DI POLPA DA RIFIUTI DI CARTA E CARTONE SCARTI DELLA SELEZION DrcARTA CARTONE DESTINATI AD ESSERE RICICLATI
030308
Page 2
FANGHI DI SCARTO CONTENENTI CARBONATO DI CALCIO SCARTI rr sr DI I FIBRE rur\L L EI FANGHI v\",lttEt\Et\tt CONTENENTI rtDr\E, FIBRE,RIEIUP f\lElvlrlllvl IU tr C ^tutil PRODOTTI DI RIVESTIMENTO GENERATI DAI PROCESSI DI SEPARMIONE MECCANICA O3O3I1 FATCUi PNOOOTTI DAL TRATTAMENTo IN Loco DEGLI EFFLUENTI, .QlvEESt DA QUELLT Dt CUt ALLA VOCE 030310 030399 RtFluTl RIFIUTI NoN nrrRlrMtrNTr NON spEcrrrdnrr SPECIFICATIALTRIMENTI O4OOOO RIFIUTI OEI-M LAVORMIONE DI PELLI E PELLICCE,NONCHE DELL'INDUSTRIA TESSILE O4OIO1 CARNICCIO E FRAMMENTI DI CALCE Rl|_!UTl ot CnlCtrunztotle L|QU|DO Dt CONCTA COrurerurxTE cRoMo 040105 Ltoutoo O4O1O5 coNctA NoN LIQUIDO Dl DI CONCIA NON coNTFNtrNTtr CONTENENTE rRot\rn CROMO O4O,106 TNNCUI,PNODOTTI IN PARTICOLARE DAL TRATTAMENTO IN LOCO
} 1O
030399
0!0192
040104
O4O1O7 O4OI08
FANGHI,PRODOTTI IN PARTICOLARE DAL TRATTAMENTO IN LOCO DEGLI EFFLUENTI,NON CONTENENTI CROMO CUOIO COT{CINTO (SCARTI, CASCAMI, RITAGLI, POLVERI DI LUCt DATURA) CONTENENTT CROMO RIFIUTI DELLE OPERMIONI DI CONFEZIOT,NTUEruTO E FINITURA IUTI NON SPECIFICATIALTRIMENTI RlFluTl DA tvlATERlALt COMPOS|TI (FtBRE |MPREGNATE, ELASTOMERT,
PLASTOMERT)
o4o21o
040215
040217
o+ozzo
eRovENIENTE DA pRoDorl NATURALT (AD ES GRASSO, CERA) RIFIUTI OA OPCNNZIONI DI FINITURA DIVERSI DA QUELLI DI CUIAL PUNTO 040214 fryrune e prcruerufr omensr on our_Lr orcrnl pNro a+oza FANGHI PROOOTTI DAL TRATTAMENTO IN LOCO DEGLI EFFLUENTI, DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 040219 ntrrit DA FTBRE TESSILI cREZzE RIFIUTI DA FIBRE TESSILI LAVORATE
trlnEntnlr oRGANtco
NITIUTINON SPECIFICATIALTRIMENTI
]RIFIUTI DELLA RAFFINMIONE DEL PETROLIO FANGHI PRODOTTI DALTRATTAMENTO IN LOCO OECII EFFLUENTI nl\/trPel n^ lEl I I nl ll Al Dl l1l.l'I-r'\ DIVERSI DA al QUELLI DI /al CUIAL PUNTO O5O109 ^E^r^^ FANGHI RESIDUI DELLACQUA DI ALIMENTAZIONE DELLE CALDAIE RIFIUTI PNOOOTTI OALLE TORRI DI RAFFREDDAMENTO
1O
RIFIUTICONTENENTIZOLFOPRODOTTIDALLADESOLFORIZZpZIONE
DEL PETROLIO
050199 RIFIUTI NON SPECIFICATIALTRIMENTI 050200 Residui non oleosie rifiutisolidi qqo3uu 050300 ic Catalizzatorr esauriti l4]|]ry &fiesauriti 050500 050500 Rifiuti dei processi di Qesolforazione det petrolio 050604 RIFIUTI PNOOTTI DALLE TORRI DI RAFFREDDAMENTO 050699 RtFtUTt trtrrt sprctFtcATtALTR|MENT| O5O7OO RIFIUTI PROOOTTI DALLA PURIFICMIONE E DAL TRASPORTO DI GAS
050742
osozgg ooot oo
0601 99
050117
BtTUt/t
iNATURALE RIFIUTI CONTENENTI ZOLFO RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI RrFruI DELLA pnooztoNE,FoRMULMtoNE,FORNtruRA ED
uso uso
Dt
'AClDl
060200
RtFtuI
BASI
Dt
Page 3
060299
060300
060314
060316 060399 060400
RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI RIFIUTI DELLA PRODUZIONE,FOMULMIONE,FORNITURA ED USO DI SALI, LORO SOLUZIONI E OSSIDI METALLICI SALI E LORO SOLUZIONI DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLE VOCI 060311 E
RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI 060300 RIFIUTI NON SPECIFICATIALTRIMENTI Fanghi Oa irattmento sut posto degli efftuenti FANGHI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO IN LOCO DEGLI EFLUENTI DIVERSI DA QUELLI DI CUIAL PUNTO 060502 RIFIUTI DELLA PRODUZIONE,FORMULMIONE,FORNITURA ED USO DI iPRODOTTI CHIMICI CONTENENTI ZOLFO,DEt PROCESSI CHIMICI DELLO ZOLFO E DEI PROCESSI DI DESOLFORMIONE RIFIUTI CNITENENTI SOLFURI,DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 06 06 02 EIF|UMON SPECTF|CAT|ALTR|MENT| RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI RIFIUTI DALLA PRODUZIONE,FORMULAZIONE,FORNITURA ED USO DEL SILICIO E DEI SUOI DERIVATI RIFIUTI NON SPECIFICAN ALTRIMENTI RIFIUTI DELLA PRODUZIONE,FORMULAZIONE,FORNITURA O SO OI PRODOTTI FOSFOROSI E DEI PROCESSI CHIMICI DEL FOSFORO SCORIE FOSFOROSE RIFIUTI PRODOTTI DA REMIONI A BASE DI CALCIO,DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 060903 RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI RIFIUTI DELLA PRODUZIONE,FORMULAZIONE,FORNITURA E D USO DI PRODOTTI CHIMICI CONTENENTI AZOTO,DEI PROCESSI CHIMICI DELL'AZOTO E DELLA PRODUZIONE DI FERTILIZZANTI RIFIUTI NON SPECIFICATIALTRIMENTI Rifiuti dalla proQuzione di pigmenti inorganici e opacificanti RIFIUTI PRODOTTI DA REAZIONIA BASE DI CALCIO NELLA PRODUZIONE DI BIOSSIDO DITITANIO RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI
99
060904 060999
061OOO
061099 061 100
061 101 061 1 99
0zq9q
rRllLUrlNgN qqEqlqqAlALrR|MENT
RIFIUTIDELLAPRODUZIONE,FORMUMZIOITIT,TORNITURAEDUSO
a2M
(PFFU) DI PLASTICHE,GOMME SINTETICHE E FIBRE ARTIFICIALI FANGHI NOOOTTI DAL TRATTAMENTo IN Loco DEGLI EFFLUENTI, DIVERSI DA QUELLI DI CUIAL PUNTO 070211 RIFIUTI PLASTICI RIFIUTI PNOOOTTI DA ADDITIVI,DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 07
070399
RIFIUTICOMENENTISILICONEDIVERSIDAOTO2|6 RIFIUTI NON SPECIFICATIALTRIMENTI FANGHI PNOOOTTI DAL TRATTAMENTO IN LOCO DEGLI EFFLUENTI DIVERSI DA QUELLI DI CUIAL PUNTO 070311 RrFtuTr NoN spEctFtcAt nlrnrurruTl
Page 4
070400
070512
0Qg1a
070599 070600
070612 070617
RIFIUTI DELLA PRODUZIONE,FORMULMIONE,FORNITURA ED USO DI PRODOTTT F|TOSAN|TAR| (TRANNE 02 01 08 E 02 01 09),AGENT| coNSERVATtVt DEL LEGNO (TRANNE 03 02 00) ED ALTRT BtOCtDt ORGANICI FANGHI PRODOTiI DAL iRATTAMENTO IN LOCO DEGLI EFFL EFFLUENTI DIVERSI DA QUELLI DI CUI AL PUNTO 070411 RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI RIFIUTI DELLA PRODUZIONE,FORMULAZIONE,FORNITURA ED USO DI PRODOTTI FARMACEUTICI FANGHI PRODOTTI DAL TRATTRNAEruTO IN LOCO DEGLr rrrLueruri DIVERSI DA QUELLI DI CUIAL PUNTO 070511 RIFIUTI SOLIDI,DIVERSI DA QUELLI OI CUIruNVOCE 07 05 13 RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI RIFIUTI DELLA PNOOUZIONE,FORMULMIONE,FORNITURA ED USO DI G RASSI, LU BRI FICANTI,SAPON I, DETERG ENTI, DI S I N FETTANTI E COSMETICI FANGHI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO IN LOCO DEGLI EFFLUENTI DIVERSI DA QUELLI DI CUI AL PUNTO 070611 NNIUTI CONTENENTI SILICONE DIVERSI DA QUELLI MENZIONATIALLA
070699
070712
vt 9J
vocE 07 0216
RlFlUTl t'tOX SpeCtFtCATtALTR|MENT| FANGHI PROOOTTI ON I TRATTAMENTO IN LOCO DEGLI EFFLUENTI DIVERSI DA QUELLI DI CUIAL PUNTO 070711 RIFIUTI NON SPECIFICATIALTRIMENTI t\tl RIFIUTI NON SPECIFICATIALTRIMENTI R[ P| PITTUNE OI SCARTO E VERNICI DIVERSE DA QUELLE DI CUI AL PUNTO
0801 0Bl
11
0801 1 8
080120
FANGHI PRODOTTI DALLA RIMOZIONE DI PITTURE E VERNICI,DIVERSI DA QUELLI DI CUI AL PUNTO O8O1 17
E
vERNtct DtvERSE DA
0802q0 [1!qutidaPFFUdiattririvestimenti(inctusimateriaticeramcq O8O2O1 POLVERI OI SCNNTO DI RIVESTIMENTI OBO2O2 FANGHIACOUOSICONTENENTIMATERIALICERAMICI O8O2O3 SOSPENSIONIACQUOSECONTENENTIMATERIALICERAMICI 080299 RIFIUTI NON SPECIFICATIALTRIMENTI
080199
RtrtUrt
ruOtrt SPEC|F|CAT|ALTRIMENT|
080307
O8O3OB
08031 3 08031 5 08031 B
oaoagg
08041 0
080412
ola4u
Page 5
080416
080499 OBO5OO
090107
O9O108 O9O11O 090112 090199 100101
1oo1o2
lOOI03
001 05 001 07
1
100115 100117
toottg
100121
140123 100124
RIFIUTI LIQUIDIACQUOSI CONTENENTIADESIVI E S IGILLANTI DIVERSI DA QUELLI DI CUI AL PUNTO OBO415 RIFIUTI NON SPECIFICATIALTRIMENTI RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI ALLA VOCE 08 CARTA E pr[t_rcole pen rorocnnrr,q, corrrrNleNl nncrruro o COMPOSTI DELL'ARGENTO CARTA E PELLICOLE PER FOTOGRAFIA, NON CONTENENTIARGENTO O COMPOSTI DELL'ARGENTO VNCCH T TOTOGRAFICHE MONOUSO SENZA BATTERIE IVIRCCHIru TOTOGRAFICHE USA E GETTA DIVERSE DA QUELLE DI CUI AL PUNTO O9O1 I 1 RIFIUTI ruOru SPECIFICATIALTRIMENTI CENERI psnHtrt, scoRrE E poLVERr Dr CALDA|A (TRANNE LE poLVERt pt CALDA|A Dt CUt ALLA VOCE 100104) cENERt lccrne Dt cARBoNE CENERI LEGGERE DI TORBA E DI LEGNO NON TRATTATO RIFIUTI SOLIDI PRODOTTI DA REAZIONIA BASE DI CALCIO NEI PROCESSI DI DESOLFORAZIONE DEI FUMI RrFrur FANGost pRoDorl DA REMtoNtA BASE or cAlcro ruei PROCESSI DI DESOLFORMIONE DEI FUMI CENERI PESANTI,SCORIE E POLVERI DI CALDAIA PRODOTTE DAL COINCENERIMENTO, DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 1OO104 CENERI ITCCENT PNOOOTTE DAL COINCENERIMENTO,DIVERSE DA QUELLE DI CUIALLAVOCE 10 01 16 RrFrur pRoDorl DALLA oepunnzrorur or ruvr,otvERSt DA euELLI Dl cut ALLE VOCI 10 01 05, 10 01 07 E 10 01 18 FANGHI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO IN LOCO DEGLI EFFLUENTI,DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 10 01 20 FANcHT Aceuost DopennzloNt Dt puLtztA cALDAtE,DtvERSt DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 1A 01 22
l
tootzs
100126
1
DEL
COMBUSTIBILE DELLE CENTRALI TERMOELETTRICHE A CARBONE RrFrur pRooorl ont iRATTAMENTo DELLE AceuE Dt iRAFFREDDAMENTO RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI Rifiuti dell'industria del ferro dellhcciaio
001 99
olle
sconLr
SCORIE NON TRATTATE RIFIUTI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO DEI FUMI DIVERSI DA QUELLI DI
SCAGLIE DI LAMINAZIONE
100215
t oozgg
1
fttrnnZtOttr
00302
'100305
t oogt 6
1
PoLVERE
otnllunrrrun
0031 8
00320
SCHIUMATURE DIVERSE DA QUELLE DI CUIAL PUNTO 100315 RIFIUTI CONTENENTI CATRAME DELLA PRODUZIONE DEGLI ANODI,DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE '10 03 17 POLVERI DEI GAS DI COMBUSTIOTT,OVTNSE ON QUELLE DI CUI ALLA
vocE
10 03 19
Page 6
100322
1oo'u
1
ALTRE POLVERT E pARTtCOLAT| (COMpRESE QUELLE PRODOTTE DA Itlll lf,ll n^l I r\ nt\rrhr h^ | - nr r \r^^t ^ VOCE 10 03 21 MULIN| A ^r ^rrrr ^rrr ALLA Dt CUt ^ PALLE),DTVERSE DA QUELLE RIFIUTI PRODOTTI ONI TNNTTRNATruTO DEI FUMI,DIVERSI DA QUELLI DI
00326
CUIALLAVOCE 10 03 23 FANGHI E RESIDUI DI FILTRMIONE PRODOTTI DAL TRATTAMENTO DEI FUMI DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 100325
RIFIUTI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO DELLE ACQUE DI RAFFREDDAMENTO,DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 1OA3 27
RlFluTl PRODOTTT DAL TRATTnVter.trO Ot SCOnt Snltrur E SCORTE NERE,DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 1O 03 29
RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI RIFIUTI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO DELLE ACQUE DI RAFFREDDAMENTO,DIVERSI DA QUELLI DI CUIALLAVOCE 1O 04 09
Rf
1 1
00499
I 00501
I 00504
1
ALTRE PoLVERI
00509
0051
1
r pnnrrclnro
orll ncorlr
or
RAFFREDDAMENTO,DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 1O 05 08 SCORIE E SCHIUUNTURC OIVERSE DA QUELLE DI CUI ALLA VOCE ,10 05
Rl Fl UTI trtOru SpeCt f rcnrt nlrnttrleXm SCORIE DELLA PRODUZIONE PRIMARIA E SECONDARIA IMPURITA' E SCHIUMATURE DELLA PRODUZIONE PRIMARIA E
r
1 1
oosgg
00601
00602 00604
0061 0
1 1
1 1
00699 00700
00701
100702
1
1OO7O5
L00791
00703
RAFFREDDAMENTO,DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 1O 06 09 RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI Rifiuti della melallurgia termigq di argento, oro e platino ISCORIE DELLA PRODUZIONE PRIMARIA E SECONDARIA IMPURITA' E SCHIUMATURE DELLA PRODUZIONE PRIMARIA E SECONDARIA RrFrur solrDr pnooorri oru rnnrrAMENTo DEI FLtrut
ALTRE
FUMI
polVrnr e pnnrlcolnro
IFANGHI E RESIDUI DI FILTRAZIONE PRODOTTI DAL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO DELLE ACQUE DI RAFFREDDAMENTO,DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 10 07 07 RtFrUTr r{Oru SpeCnrcnrr n[rntuerurr Rifiuti dialtri processi metatturgCi non ferrosi POLVERI E PARTICOLATO ALTRE SCORIE rMpuRrrA' E scHTUMATURE DTvERSE DA euELLE Dt cut ALLA vocE
r 0081
1OO7O8
100799
100800
ooat
1OO8O4 1OO8O9
100813
100814 100816
RIFIUTI CONTENENTI CARBONE DELLA PRODUZIONE DEGLI ANODI,DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 10 08 12 FRAMMENTI DIANODI POLVERI OEI CNS OI COTTIIUSTIOruT, DIVERSE DA QUELLE DI CUI ALLA
1OO8I8
vocE
10 08 15
FANGHI C NCSIOTII I TNAZIOruT PRODOTTI DAL TRATTAMENTO DEI FUMI,DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 1O 08 17
100820
RrFrur
Dt
Page 7
'100900
1 1
lsclBlE lLfustoNE
lvocE
100912 100914 I 00916
1
100909 ]ALTRI PARTICOLATI DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 1O 09 11 LEGANTI PER RIFIUTI DIVERSI DA QUELLI DI CUIALLAVOCE 1O 09 13
lscnnrt
Dr
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ot cut
00999
01
006
FORME E ANIME DA FONDERIA NON UTILIZZATE DIVERSE DA OUELLE DI CUI ALLA VOCE 10 10 05 FORME E ANIME DA FONDERIA UTILIZZATE,DIVERSE DA QUELLE DI CUI ALLA VOCE 1O 1O 07 POLVERI DEI GAS DI COMBUSTIONE,DIVERSE DA QUELLE DI CUIALLA vocE 10 10 09 ALTRI pnRrrcolArr otveRSr DA euELLt Dt cut ALLA vocE 10 10 11 LEGANTI PER RIFIUTI DIVERSI DA QUELLI DI CUIALLA VOCE 1O 1O 13 SCARTI DI PRODOTTI NIICVNTORI OI CREPE,DIVERSI DA QUELLI DI CUI
ALLAVOCE
01
1O 1O 15
RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI Rifiuti della fabbricazione delvetro e di prodottidivetro ScnRrr Dr MATERIALI tN FTBRA A BASE Dt vETRo SCARTI DI MESCOLE NON SOTTOPOSTE A TRATTAMENTO TERMICO,DIVERSE DA QUELLE DI CUI ALLA VOCE 1O 11 09
141110
101 101
t6
1S
lnrrrurt pRoDorl
]r.t il nl r
DAL TRATTAMENTo DEt rrt,ovens DA Dn QUELLI DI \/nr,\E 4^ 44 4E 1011 1q TCUIALLAVOCE ^ TFANGHI E RES|DU| Dt FTLTRAZTONE PRODOTT| DAL TRATTAMENTO DEt FUMI,DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 1011 17
I
1ota}
iRIFIUTI SOLIDI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO IN LOCO DEGLI iEFFLUENTI, DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 1O 1 1 19 RIFIUTINONSPECIFICATIALTRIMENTI Rifiutidella fabbiicazione diprodottidiceramica, mattoni, mattonelle e materiali
da costruzione SCARTI DI MESCOLE NON SOTTOPOSTE A TRATTAMENTO TERMICO
lpOlVrRt E PARTiCOLATO
FANGHI E RESIDUI DI FILTRMIONE PRODOTTI DAL TRATTAMENTO DEI
101208
101210
1rc1.212
SCARTI DI CERAMICA,MATTONI.MATTONELLE E MATERIALI DA cosTRuzrory E {SqTToposTt A TRATTAM ENTO TERM CO) RIFIUTI SOLIDI PRODOTI DA ITRATTAMENTO DEI FUMI,DIVERSI DA
I
Page
1912L
101301 -SCARTI DI MESCOLE NON SOTTOPOSTE A TRATTAMENTO TERMICO 101304 IIFIUTI DI CALCINMIONE E DI IDRATAZIONE DELLA CALCE
101306
.ln4a^a
101307
POLVER| E PARTTCOLATO (ECCETTO OUerl DELLE VOC| 101312 101313) r^ rr^r rr r hr^r^. FANGHI E RTSIOUI DI FILTRMIONE PRODOTTI DAL TRATTAMENTO DEI
FUMI
101310
101311 101313 _
101314
RITIUTI OLLA FABBRICMIONE DIAMIANTO CEMENTO,DIVERSI DA QUELLI DI CUIALLAVOCE 1O 13 09 iRlFluTl DELLA PRODUZIOTc ot uArrnrmr CotrrrpOsrrn SASE Dt @uErurq-qtvEqsl1lA quELLr Dr curALLE vocr 10 13 09 E 10 13 r0 RlFlUTl SOLIDI PRODOTTT DAL TRATTAMENTO DEt FUMt.DtVEnSt On QUELLI DI CUI ALLA VOCE 10 1312 RIFIUTI E FANGHI DI CEMENTO
110112 110114
vocE vocE
13
01
1l!r99 110199
1
RtFtul
110299 10300
11O5OO
ZTNCO SOLtoo
RIFIUTIOCII-NLAVORAZIONEIDROMETALLURGICADELRAME,DIVERSI DAQUELLI DI CUI ALLAVOCE 11 0205 RIFIUTI NON SPECIFICATIALTRIMENTI Rifruti e fanghi da processi di tempra Altri rifiuti inrganil r"t"iri non specificati attrimenti RIFIUTI PRODOTTI"oniqrgnti DA PROCESS OI GALVANIZZAJ:IONE A CALDO
CerurnLDiztNco
RIFIUTINONSPECIFICATIALTRITUENTI
I-IIT/INTUNA E TRUCIOLI DI MATERIALI FERROSI
POLVERI E PARTICOLATO DI MATERIALI FERROSI LIMATURA E TRUCIOLI t-tn/lnrunn TRllctot I nt DI t\/rartrRtal MATERIALII NtrNr NON trFpD.rQr FERROSI POLVERI E PARTICOLATO DI MATERIALI NON FERROSI
120117
120121 120199 120200
vocE
CORPI DUTENSILE E MATERIALI DI RETTIFICA ESAURITI, DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 12 01 20 RIFIUTI NON SPECIFICATIALTRIMENTI Rifiuti di trattamento meccanico di superficie (sabbiatura, frantumazione,
i
130700 130800
RtFluTl-toltoNoNSpECtFtCATtALTR|MENT|
Page 9
140600
SOLVENTIORGANICI,REFRIGERATTIrPNOPCLLENTIOI
SCHIUMA/AEROSOL DI SCARTO
ASSORBEBTT; srRACct, MATER|AL| F|LTRANTI E tNDUMENTt ppROTETT|V| (NON gpECtFtCAT| ALTRTMENTT) llmbattaggi IMBALLAGGI DI CARTA E CARTONE CARTON IMENLLNGGI r tMBALLAGct IN pmsrrcn PLASTICA IIMENLLAGGI IN LEGNO tn/lenllncct METALL|C|
150000
'150100 150101 150102 1so1o2 150103 150104
tManllnccl,
qsqqglti,qqtelq! f!!!raqti, stracci, infumenti protettivi l:gglg_ENrtr MlrERtALt FtlrRArurr, srnAcct ED TNDUMENI
PROTETTIVI DIVERSI DA QUELLI DI CUIAL PUNTO 150202 PNEUMATICI FUORI USO UORI USO, SVUOTATI DI TUTTI I LIQUIDI E DIALTRE
11
160100
Veicolifuori uso
VEICOI
coryqoruENTt PERTCOLOSE
PASTIGLIE PER FRENI,DIVERSE DA QUELLE DI CUI ALM ALLA VOCE IO 16 OI 01
LlqUtDt ANT|GELO D|VERS| DA QUELLT Dt CUt ALLA VOCE SERBATOI PER GAS LIQUIDO METALLI FERROSI METALLI NON FERROSI PLASTICA VETRO
rc
A1 14
160214
DA
orur
or
cutAt
puNTt
160799 160800
160801 160803 160804
1
cauzzeroRt ESAURII
CATALIZZATORI ESAURITI CONTENENTI ORO, ARGENTO, RENIO, RQQI o-IALLADIq, I Rt Dto o p LAT| ryq OE4NN E I 60807)
CAALIZZATON SNURITICONTENENTIMETALLIDITRANSIZIONEO
CNTEUZZNTORI r r vr \r Lrvvtvr LIQUIDI ESAURITI LgnVt\t I t PER r Lf\ IL lL CRACKING UF\f\L,r\ll\\J tJA I ALI I I\/\,' CATALITICO 160807)
160900
1
(rtA!NE
sosrAruze osstDANTt
RIFIUTI LIQUIDIACQUOSI OTSTITATIND ESSERE TRATTATI FUORI SITO
61
000
Page 10
1614A2 161004
vocE
47^4^a 170102
SCARTI DI RIVESTIMENTI E MATERIALI REFRATTARI NiVTSTIUTNTI E MATERIALI REFRATTARIA BASE DI CARBONE PROVENIENTI DALLE LAVORMIONI METALLURGICHE,DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 1611 01 ALTRI RIVEST UENTI E MATERIALI REFRATTARI PROVENIENTI DALLE LAVORAZIONI METALLURGICHE, DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 16 11 01 RIVESTIMENTI E MATERIALI REFRATTARI PROVENIENTI DA LAVORAZIONI NON METALLURGICHE, DIVERSI DA QUELLI DI CUIALLA vocE 16 1105 Cemento, mattoni, mattonelle, ceramiche e materi?li in gesso CEMENTO
ltt^T-rr'\l.ll MATTONT
11q300 170302
]MATTONELLE E CERAMICHE MISCUGLI O SCORIE DI CEMENTO, MATTONI,MATTONELLE E CERAMICHE, DIVERSE DA QUELLE DI CUI ALLA VOCE 17 01 06 17O2OO Legno, vetro e plastica 170201 LEGNO 170202 VETRO 170203 PLASTICA Asfalto, catrame e prodotticatramosi 170302 lrr,ttscelr TT,IISCEIE rrrlttxosr BITUMINOSE otvense DIVERSE on DA QUELLE DI cUI ouellrbr cur ALLA nr-ln VocI vocEllo3ol Metalli linctise le toro teghe) RAME, BRONZO, OTTONE IALLUMINIO
PTOMBO ZTNCO
FERRO E AcCtAtO STAGNO METALLI MISN CAVI,DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 17 0410
Terraematerialididragaggio
TERRA E ROCCE DIVERSE DA QUELL DI ctN AL PUNTO 170503 FANGHI DI DRAGAGGIO DIVERSI DA QUELLI OI CuI ALm vocE 170505
PIETRISCO PER MASSICCIATE FERROVIARIE,DIVERSO DA QUELLO DI GUI ALLA VOCE 17 05 07 MATERLALI ISOLANTI DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLE VOCI 17 06 01 E 17 06 03 Rfiuti misti dicostruzioni e demolizioni MAIESI Ll!4 COSTRUZTONE A BASE Dt GESSO MATERIALI DA COSTRUZIONE A BASE DI GESSO DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 17 08 01 RIFIUTI MISTI DELL'ATTIVITA' OI CSTNZIONE E DEMOLIZIONE, plVEiRSl DA QUELLI Dl cul ALLE VOcl 1z 09 01, 17 09 02 E 17 os 03
170506
teqqerrq
1801L
Page
1'1
180'104
801 07 801 09
RIFIUTI CHE NON DEVONO ESSERE RACCOLTI E SMALTITIAPPLICANDO PRECAUZTONT PARTTCOLART pER EVTTARE tNFEZ|ONI (ES. BENDE, INGESSATURE, LENZULA, INDUMENTI MONOUSO, ASSORBENTI rGrENrcr) SOSTANZE CHIMICHE DIVERSE DA QUELLE DI CUI AL PUNTO 180106
MEDTcTNALT DtvERSt DA
180201
1
80203 80206
18010s oGGETTT DA TAGLTO (ECCETTO taOZO2) RIFIUTI CHE NON DEVONO ESSERE RACCOLTI E SMALTITIAPPLICANDO PRECAUZIONI PARTICOLARI PER EVITARE INFEZIONI sosrANZE cHrMrcHE DTvERSE DA eulle ot cut AL puNTo 180205 MEDICINALI DIVERSI DA QUELLI DI CUIAL PUNTO 180207 MATERIALI FERROSI ESTRATTI DA CENERI PESANTI CENERI PESANTI E SCORIE, DVERSE DA QUELLE DI CUI ALLA VOCE
oellr
or
curAl puuro
I9
01
11
CENERI LEGGERE, DIVERSE DA QUELLE DI CUIALLAVOCE 19 01 13 poLVERr Dr cALDAIA,DIvERSE DA euELie ol cut ALLA vocE 19 01 l5 RIFIUTI DELLA PIROLISI,DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 19 O1 17 SABBIE DEI REATTORIA LETTO FLUIDIZZATO RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI MISCUGLI OI N IUTI COVIPOSTI ESCLUSIVAMENTE DA RIFIUTI NON PERICOLOSI FANGHT pRoDorl on rnArrnrurlrt cHrvttco-Ftstct,DtvERSt DA QUELLI DI CUIALLAVOCE 19 02 05 RIFIUTI COMBUSTIBILI,DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLE VOCI 19 02 08 E 19 02 09
rf
90206
190210
1
190305
1
90299 90300
RrFrurr ruoru speCnrnrr nrrnrrururr uti sta!il izzatilsotUiicali RIFIUTI STABILIZZATI DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 190304
i
90400
190401
igo+oa
1
90500
90501
1 1
pARTr or
Rrrtutrnxrurur r Vecrnlr
Hror.r
coMposrATA
90604 LIQUIDI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO ANAEROBICO DI RIFIUTI DI ORIGINE ANIMALE O VEGETALE DIGESTATO PRODOTTO DAL TRATTAMENTO ANAEROBICO DI RIFIUTI DI ORIGINE ANIMALE O VEGETALE RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI Percolato di discarica PERCOLATO DI DISCARICA,DIVERSO DA QUELLO DI CUI ALLA VOCE 19 07 02
I 90605
1
90606
90801
Vrc'LIO
RIFIUTI DELL'ELIMINAZIONE DELLA SABBIA
90802
Page 12
90805 90809
19081t
190814
FANGHI PRODOTTI DA ALTRI TRATTAMENTI DELLE ACQUE REFLUE INDUSTRIALI,DIVERSI DA QUELLI DI CUIALLAVOCE 19 08 13 RIFIUTI NON SPECITICNTIALTRIMENTI iBtltqtiQq!!q pEpr{qziolg !iqq4qa polabile o acqua per usicornmerciati RlFlurt soltDt pRoDorr DAr pRocEssr or rRAZtoNE E vAGLto PRIMARI pncrsSt FANGHI PRODOTTI oni I r\vvLvet otcHtARtFtcnzrorlr ul vt ilnt\il tvnz_t\-,lyE oruncOun UELL,/\\,|\rluf\
1909q0 190901
190899
Cnneorrtr Arrtvo ESAUR|To nesNe A scAMBtO tONtCO SATURATE O ESAURTTE SOLUZIOru FANGHI DI RIGENERMIONE DELLE RESINE A SCAMBIO toNtco
RIFIUTI NON SPECIFICATIALTRIMENTI RIFIUTI PRODOTTI DA OPERAZIONI DI FRANTUMAZIONE DI RIFIUTI CONTENENTI METALLO
1O 05
RIFIUTI PRODOTTI DALLA RIGENERMiOTE OEII'OI-IO FANGHI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO IN LOCO DEGLI 1e I1 0s
DAL TRATTAMENTO MECCANTCO DEt RtFtUTt (AD ESEMPIO SOLEZIONE, TRITURAZIONE,COMPATTMIONE, RI DUZIONE IN PALLET) NON SpECtFtCAT| ALTRTMENTT
RlFluTl
pnooorrt
CARTA
Verno
LEGNO OIVTNSO DA QUELLO DI CUI ALLA VOCE 19 12 06
191302
1
91
304
FANGHI PRODOTTI DALLE OPERAZIONI DI BONIFICN OEI DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 19 13 03
rrNNrI'II,
Page 13
91
306
FANGHI PRODOTTI DALLE OPERAZIONI DI lDt FALDA,D|VERS| DA QUELLT Dt CUt ALLA VOCE 19 13 05
RISANAffi
nirturt LlQUlDtAcQUosr E coNcENTRATtAceuost pRoDorl DALLE roPERMloNl Dl RISANAMENTO DELLE ACQUE Dt FALDA, DtvERSt DA
QUELLI DI CUI ALLA VOCE 1913 07 CARTA CnRrOrur VETRO RtFtul BIDEGRADABILI Dt cuctNE E MENSE
nseicLAMENTq
200125 200128
PRODOTTITESSILI
OLI E GRASSI COMMESTIBILI 20 01 27 DETERGENTI OIVTNSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 20 01 29 14rOinVnlt DtvERSt DA QUELLT Dt CUt ALL VOCE 20 01 31 NNTTTNIE T ACCUMULATORI DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE 20 J rOt ae UI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE FUORI USO,DIVERSE DA QUELLE DI CUI ALLE VOCI 20 01 21,20 01 23 E 20 01 35 CUI ALLA VOCE 20 01 37
vocE
Page 14
Prot. No 2
Messin4 12/0612008
Oggetto: Procedura AIA' Impianto IPPC Ditta Tirrenoambiente S.p.A. Secondo ampliamento della discarca per rifiuti non pericolosi in Contrada Zupp Comune di Mazzar S. Andrea (ME). Osservazion.
autonzzazione integrata ambientale per il progetto di cui all'oggetto, visti i risultati del sopralluogo condotto il 4 mano u.s. nonch dallo studio della documentazione trasmessa sono state prodotte le seguenti osservazioni al fine dell'espressione di parere da parte di questa Ager:r:iae che di seguito si evidenziano.
seguito della Domanda
di
Sarebbe opportuno chiarire gli interventi da porre in esere, circa la verifica della stabilita del complesso rifiuti - terreno, in riferimento alla stabilit det perTdio lungo il quale situata la discarica I-a' dlttadovra chiarire se nell'impermeabiliryaonedel fondo e delle pareti, verr fatto uso di argilla Nell'ipotesi si dovessero eseguire scavi si ricorda che il fondo discarica gi coperto da rifiuti per diversi metri.
pendenza del frone di avanzamento dei rifiuti non deve essere superiore aI3U/o, nonch dovra essere controllata I'altezza.di abbancamento a seguito del decreto autorizz-atono.
I'a
Specificare quanti
AIA.
Il biogas captato daipouideve di norma essere vtilizz:rtoper la produzione di energia Nel caso di impraticabilita del recupero energetico, la termodis[uzione deve awenire in idonea camera di combustione a T>850oC, con concentrazione di Oz > 3% nvolume e tempo di ritenzione > 0.3s. In ogni caso il biogas captato non pu essere scaricato in annosfera A tale proposito si ricorda che il punto 3 dell'allegato tV del D.Lgs. 59/05 prevede lo wiluppo di tecniche per il recupero e il riciclo delle sostanze emesse nel processo.
'/
In base a quanto previsto nell'art.4 e nell'all. tV del D.Lgs. 59/05 si suggerisce di valutare l'utlLizzo delle migliori tecniche disponibili (MTD) quali la discarica con pretrattamento
meccanico-biologico (MBP) e la discarica modello PAF @retrattata, Aerata" Flushata). La
t/5
protocollo
n.
2Sg5 del12.0,6.2008
prima consente di ridurre Ia quantita di biogas e percolato prodotto, di ridune i costi per la manutenzione dei sistemi ;;i.percoraro, i aumentare re ! rifiuti .{renaggi; meccaniche-geotecniche dei "i"poJ[ri^ caratteristiche , ai ia"*" i' ,r,ono necessario alra stabilizz-azione dei rifiuti' Nettu .""oo-i'1"*iorre e il n*rrirrg hanno l,obiettivo di accelerare Ia degradazione del rin"1" ql"ai diminuire lt*;'" per raggiungere la stabilizzazione; A tal proposito non i " awenga il processo di triturazione vagliatura' Infaui t"tot'do quanto "h*;e e di descritto triturazione auve,nga prima del procesro nelia relazi*" ,"urr"bbe che il processo di a^-uugtiatur4 ;;; neila stessa relazione sembrerebbe che il trattamento rron u"ogu.ff"ttuuto prima dell,abbancamento ditta olhe a- chiarire il predetto dei rifiuti. La dil-nuilir"nro adoner ata fine de'aprorogu sui rifiuri consente di abbancare'rifiuto tal quare. "" '/ Per quanto riguarda lo smaltimento. drT" acque reflue derivanti da uso domestico assimilabile' nella rerazione o riportato che awiene. tramite impianto gi presente. A tal riguardo sarebbe opportuno,p""ifir* if rirt"-u uti lizzato. r' NeI piano di intervento in condizioni shaordinarie non viene fatto cenno alla gestione degli odori' circa tale potennale impatto,, si riporta che l,unico i*raiu-"rrto della discari"u satbb" il comune urbano nei pressi ai vaizaas. eno.a ,rorr uero in quanto a circa 500 meti direzione Nord-ovest ricade il "io ";;; Iou*o del comune di Fumari. { La "Relazione tecnica" ed il'?iano di sorveglianza e controlro,, (psc) risultano sintetici e a quanto previsto aaninorrnativ4 p"rpot iddisfare le esigenze di
;;;:;;;i"p;
trii#f#;ff:*
'/
Dovra
ilHffi"fr:il?*:ffi:bire
Piano di Sorveglia rta eControllo
r,*iiip*u*ti"i
tuo;
;;ovra
rispen*.
q**
'
ffT,:i*t:i"iff?,1il"
o
si propone di indicare responsabile del Piano di sorvegl ianz,ae controllo il di individuare i requisiti o in subordine *itti*i-a.t arlaprogettazione efia discaric4 "oonottol-,q, guuri inaipenaeora (es. non partecipa n fa parte oi r"iti,"""r"*i-""irgenista e adeguate professionalit (ingegnere, e gestore) geologo, chimico, biologo), individuandone chiaramente le responsabilita e Ie compet enze; { tale soggetto deve essere I'o.bbligo di comunicare i dati del monitoraggio direttamente sia aI gestore che {1o all'autoria a? ollo in caso di superamento dei liveri soglia" senza alcun consenso "r"t .precedente au pe a"t gestore. Negli altri casi il i a"ti?"i;#;"."ss,fi,'u,,,o,i-ai*"t enrro 30 giorni
"ro
r t
laboratorio incaricato dal glstore per re analisi debba essere trNI-Iso/IEc lt;; J se debba operare secondo la suddetta
il
Non si riporta come e se vemurno *codificati" i diversi mezzi autortz.zatiall,ingresso in discarica e se potranno accedervi oiJ" qr"ui ATo, ne le modalir di identificazione' Sarebbe necessari ^fui;;; i"ai.* p"r;t^i" ATodegli i quantirativi conferiti; II percolato deve e:ser:. e misurabile, p.resso ciascun pozrndi oltre che nelle vasche ai ""-pi"t"lile, captazione *"riu. eisgna pr#;;; il conrrouo del iiveilo del percolato
2/s
Protocollo
n.
2595
del12.06.2008
nei pozz.i interni della discaric4 allo scopo di accefare la presenza di battenti di liquido superiori a quelli consentiti;
Nel piano presentato indicato che il percolato emunto, viene stoccato in silos di idonea capacit. E' riferito, anche, che il percolato potrebbe essere ronopor;; ;';d;;;. nell'impianto di trattamento da costruire in situ ed, autonzzatocon ordinanza n' 618 der 3l'03.2006. A tal proposito si chiede di chiarire I'ubicazione commissariale di detto impianto visto che dalla planimetria si dduce che occupa aree destinate alla realizzazione di un impianto di biostabilizzazisrts per cui stata piesentata domanda di autoizzazrone AIA. Bisogner dgfinire a tal riguardo, cos .o- gi prodotto p", la precedente AIA, la produzione di percolato annua, alla luce dei volum nportati nellarelazione e confrontati con I'autonzzazione precedente (cio 480.000 m3 di rifiuti da abbancare nella precedente AIA con produzione massima di qercolato di 18.000 m3 me-ntre p". * otume di rifiuti da abbancare pari a l-720.000 m3 sembrerebbero pochi i;tdi-- rY^vvr*lv r;;;oulro au estrare e pari a
9.000 mi numero delle vasche attualmente presenti per lo stoccaggio del percolato (e pari a 6 sarebbe opport*o rivificare il *rplessivo delle stesse alla luce dei nuovi volumi da abbancaie, considerando che ri produzione *o media di percolato dt ctrca25 m3 al giomo. "o"
serbatoi
Circa
il
da 33 m3ciascuno)
*ffi"
u*
*u
il controllo periodico dell'efficienzadell,impianto di sollevamento, e la verifica dell'intasamento dei dreni nonch della correta funzionalita dei sistemi di allarme e conhollo delle vasche di stoccaggio, con la definizione dei livelli di guardia dei parametri
Bisogner prevedere
da monitorare.
' o
Bisosler identificare e contenere le sorgenti di rischio arnbientale e sanitario o fonti di disagio per la- popolazione: aggtl ghimici (presenza di sostanze tossiche, nocive, cancerogene, odorigene), biologici fisici (rumore, radiaziom iornzzantie non, calore).
Per le acque superficiali e i suoli monitorati si suggerisce sempre di individuare i vatori di attenzione con il 75% dei valori di concentazioo" li*it" stabiti dalla rispettiva normativa (tab' 3 dell'all.5 parte III del D.Lgs. 152/06 e tab.l colorura A all.5 titolo V parre tV del D'Lgs' 152/06). Non chiara l'ubicazione dei punti di prelievo delle acque superficiali, nella considerazione che la discarica a ridosso el torrente.
t I piano di monitoraggio delle acque sotterranee, sia in fase di gestione operativa che post - chiusura, prevede il controllo analitico delle acque prelevate da due piezomtri.
Considerato il notevole ampliamento della discarica, rirp"uo qra gi in attivita, si ritiene che il numero dei piezometri deve essere aumentato di akneno " altre due unit e che I'ubicazione deve essere scelta in base alla direzione del flusso defle acque sotterranee. Nel sito sono presenti pozndi approwigionamento idrico, si chiede che anche su queste acque sia esteso il controllo analitico almeno con cadenza annuale.
essere
immessi nell'atrnosfera dalla discarica. Deve essere desritto il modello ;iiilquinanti concettuale di emissionediffi'rsione, per l'individuazione dei punti di campionamento. Il piano di controllo della qualita dell'aria prevede controlli anatitici delle sostanze odorigine, si chiede di indicare il valore limite di queste determinazioni considerato che in pas"sato I'emissioni di odori stato oggetto di diverse lamentele. Sarebbe opportuno prevedere nella fase di conferimento dei. rifiuti di operare con i dovuti accorgimnti al fine di produrre la minore quantita di emissione di sostanze odorigine. La Ditta dovra chiarire il numero reale di centraline di
La carattenzzazione qualitativa e quantitativa dei microinquinanti aerodispersi deve riferita all'aria intorno alla discarica allo scopo di iaentin;
3/5
Protocollo
n.
2595
monitoraggio, dell'aria";
e se le
al "punto di fisso di
rilevazione qualit
o ' ' I o o
Bisogner definire i Piani di Intervento in caso di superamento dei livelli di guardia. E' fondamentale che le metodiche di misura ed analisi adottate dal laboratorio abbiano limiti di rilevabilita significativamente inferiori al limite di legge per ogni matrice controllate- In ogni caso la metodica utilizzata dow essere chilamnte riportata nel rapporto di prova.
Vanno concordati i formati delle relazioni tecniche periodiche e la modalita di trasmissione dei dati.
dt-T"
ilr;
"r;;
dowanno essere inseriti. monitorando sempre valori di attenzione con il75% dei valori di concentrazione limite stabiliti dalla rispettiva normativa (tab. 3 dell'all.5 parte III del D.Lgs. 152/06 e tab.l colonna A all.5 titolo V parte IV del D.Lgs. 152/06). 'necessario prevedere un sistema di protezione del torrente esistente a fiancJdela discarica attraverso una barriera idraulica. Osservazioni alla valutazione di impatto acustico
E' opportuno indicare l'ubicazione dei punti di prelievo per il monitoragglo delle acque superficiali circostanti. Nella considerazione che non sembrerebbe essere previsti,
normativa vigente, come previsto al comma 3 dell'art. 7 del D.Lgs. 59/05. normativa vigente, come previsto al comma 3 dell'art. 7 del D.Lgs. 59105, anche in assenza di un Piano dt zonrzzazione Comunale.
componenti mitigazione.
Protocollo
n.
2595
del12.06.2008
ribadisce 91. opportuno effettuare un'ispezione prima dell,emissione dell'autorizzazione all'esercizio, come previsto nell,art.g aei n.tgs. znz. Le spese per i successivi controlli sono poste a carico del gestore ai sensi sia del comma 4 dell'art. 9 del D.Lgs-36/03 che dell'art. 18 del D.Lgs. 59/05, secondo quanto previsto dat Tariffario dell'ARPA, approvato dall'Assessorato Regionale Territorio e Ambientacon decreto n. 159 del 19 ottobre 2004.
Infine
si
515
REPUBBLICA ITALIANA
fuginne Sicifiana
ASSESSORATO TERRITORIO ED AMBIENTE DIPARTIMENTO TERRITORIO ED AMBIENTE SERVIZIO 2/V.A.S. - V.I.A.
CONFERENZA DI SERVIZI ISTRUTTORIA DITTA ATO PA _ IMPIANTO IPPC AMPLI,AMENTO DISCARICA RSU IN CIDAZIJPPA'E IMPIANTO PER I-ASELEZIONE DEI RSU E STABILIZZAZIONEDELLA FRAZIONE ORGANICA NEL COMUNE DI MAZZARRA' S.ANDREA
In Data 1210912008 si tenuta la seduta di conferenza disewizi istruttoria ex D.Lgs 5920A5, relativa alta ditta TIRR.ENO AMBIENTE con impianto inMazzarra' S.Andrea . Alle ore 1.1,30 sono presenti i sigg. Arch. Gianfranco Cannova, presidente della conferenza; Prof. Innocenti Giuseppino ditta Tirreno Ambiente; Dott. Caissut Oscar ditta Tireno Ambiente; Ing. Roberto Campagna ditta Tirreno Ambiente; Ing. Giuliana Mirabito ditta Tirreno Ambiente; tsartolo Capone ditta Tirreno Ambiente; Dr. Roberto Viani Sowintendenza di Messina; Dr. Carmelo Navarra Sindaco Comune diMazzarrt S.Andrea Geom. Roberto Ravid Tecnico Comune Mazzan, S.Andrea; Dott. I-orenzo Mirabito ditta Tirreno Ambiente; Prof. Sebastiano Giamb ditta Tirreno Ambiente; Dr. Alberto Arnone S.5 ARTA; Dott.ssa Sarlo Concetta Prov. Regionale Messina; Dr. Patti Giovanni ARPA Dap Messina; Dr, D'Urso Francesco ?\RPA Dap Messina; Dr. Artale I-eonardo Agenziarifiuti PA; Dr. Maurizio Norrito Agetuiarifiuti pA;
fuM, fu
Il Presidente espone lavalenza della odierna riunione e consegna alla ditta copia deil nota redatta dla S/5 di questo Assessorato con la quale si chiedevano integrazioni documentali che la ditta stessa proweder ad integrare quanto prima. L'Arya chiede alla ditta di spiegare al tavolo l'incongrue.nza di inform azioni circa la quantit di
f
abbancamento rifiuti rilasciato sulla precedente AIA nei confronti della ditta stessa. Dopo ampia discussione al fine di superare I'argomento sul quale si sta arenando la conferenza' il preiident prende la parola e dichiara che prepirer una memoria e dichiara che preparer una memoria circa I'argomento di cui sopra al fine di chiarire la problematica al tavolo. inoltre, coniiderata la volumetria della discarica di adeguare I'impianto di trattamento L,Arpa potenziato "ii"d. del prcolato alle maggiori quantit. La ditta fa presente che l'impianto gi esistente sar
al dell;Agenzia, inoltre chiede al RUP di inoltrare il presente verbale all'autorit d'ambito competente fine di-esprimere parere pianificatorio di competer:za, si chiede inoltre alla ditta presente in conferenza parere di far pervenire alla Provincia Reg. copia del progetto alla Provincia Reg. al fine di esprimere il sui pianidcatorio di comp eterua" cn tadpareri dowanno essere trasmessi al settore osservatorio
in tal senso. chiarendo L,a dott.ssa Sarlo fa presente di aver chiesto della integrazioni documentali, la ditta risponde esprimere di che sono gi state cnsegnate al|'indirizao della Provincia Regionale. Quindi si riserva quando entrer in possesso di tali documenti. L,ARRA, conferma il parere espresso in precedenza,per il solo impianto di Discarica" e chiede integrazioni al piano finanziario trasmesso dalla ditta, da concordare con I'ufficio competente
rifiuti dell'Arra.
Si passa all,avvio del procedimento circa I'impianto di stabilizzazione RSU,-il.presidentechiarisce l,iter burocratico circil'awio del procedimeno in merito all'argomento, e d la parola alla parere favorevole per gli Sovrintendenza che presenta al tavolo un documento nel quale si esprime aspetti di competenza,e che si allega agli atti della presente conferenza' Si d parota altecnici della ditta al fine di spiegare tecnicamente il progetto. Non avendo nien'altro da dibattere, si chiude la conferenza allaarc t
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PROVINC|A REGTONALE Dt
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Oggetto: Provvedimento di autorizzazione A.I,A. sul progctto propsto ds llineno Ambiente S.p.A. rclativo alla realiz,rzionc di un secondo arnpliamento della discarica gsistente sita in c/da Zupp del Coriiune di Mazzen S.Andres per una volunretria aggiuntiva mc. 1.720.000. Trasmissione parere. Al Dipartirnenfo Regionale Tenitorio ed Ambiente Servizio ?o- v.n.s,- v.t fuch. Gianfranco TORJC N{LL'AMBIENTE ViaUgo La Malfr -
di
p.c.
Con rifermeirtp all'iter procedurale relativo al rilascio del prowedimento di autorizzazione oggeqto indicalo e preso atto di quanto comunicato da codesto uffrcio con fax datato p-rot' N: 357S4 dell'8/5/2009 in riscontro atla nota di questo ufficio prot. int. . n. 552 del T1SEAAS si esprime, Iimitatamente agli aspctti di cui questo fficio ha competenz-a, parere favorevole a condizionc chc:il provvcdimcrrto i uutorizzazione inctuda te seguenii prcscrizioni: - la pistu tli flccesso alla discarica, in afto priva dellc condizioni di sicurezza come cornunicato dell'uIicio di protezione civile lon nota prot, N. 3823 del 2413/2009, sia oppoftuumente adeguata e siano anche garantite le necessarie opers idrauliche. stante la vicinnnq$ della prgdettn pistn con I'slvs6 del Torrente Mazzarr, il cui letto presenta un profilo tale ohc le acquc ncl loro dcfluirc non pcrcormno la partc ccntralc dcl lcno Ocl fiume rqn deviano laterglnrente con i sonnessi iischi di erosione dei fianchi della stradn Quanto soprtr si rende &ncor pi necessario stante I'imminente emissione del Decreto Regionale di autorizzazione per I'avvio tr realizz,azi.one dell'inrpiarto di biostabi{zzazione, per accedere ai quale si utilizm la pista di accesso cli cui soFra, L'entrnta in eser.cizio del su<ldetto impionuo vo perrsnto sordinato nl roggiungimentro di idonec condizioni di sicrrrezza per quanti transitno ed acsedono nel sito dlJh discarisa. - La voluplctria aggiurr$vq indicata nel progetto di ampliamento di che trattasi, per la quale previsto il deposito di bcn oltre 200 tipologie di rifruti ( r'edi codici CpR rionati nella tavola R4 del progeno) sia destinata al couferirnento dei rifiuti non pericolosi prodotti in aftbito provinciale e solo in casi di comprovata necsssit o cmcrginza, sia previsto il confcrimcnto di rifiuti da fuori provinoia o da fi,rori Regione, previo nulle osta qlesta Provincia,La predena condizibne garantisce un *lno." impauo sia per !i I'ambie:te che per la popolazionc residente nEI immediate vicinanzc dcl sito nonchd ur controllO pi efficnce di tutta la lliera del ciclo di gestione dei rifuti. essendo gli stessi prodotti solo in ambito provincale.
A.l.A. in
Musumeci
E8-.1AG-PAE9
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Da:
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Pasina:EE1
R=952
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erqhas Sicfinna
AssCcsordo Terrfcio
fugione Sicitinna
ASSESSORATO TERRTTORIO ED AMBIENTE DIPARTIMENTO TERRITORIO ED AMBIENTE SERVZIO 2AI.A.S. - V.I.A.
CONFERENZA DI SERVIZI _TIRRENOAMBMNTE S.p.A- DISCARICA DI RIFIUTI NON PERICOLOSI DI C.DA ZT].IIPA'IN TERRITORIO DEL COMUNEDIMAZZARRA' S.ANDREA (l'{E)
13/0612008 si tenuta la seduta di conferenza di servizi ex D.Lgs 5912005, relativa alla discarica di rifiuti non pericolosi di C.daZuppt in Territorio diMazzarr S.Andrea (ME) AIle ore 11,40 sono presenti i sigg. 1. Arch. Gianfranco Cannov4 presidente della conferenza; 2. Dott. krnocenti Giuseppino L'arnministratore Delegato DittaTirrenoambiente S.P.A; 3. Prof. sebastiano Giamb Presidente Ditta Tirrenoambiente s.p.A; 4. Ing, Roberto Campagna Progettista; Ditta Tirrenoarnbiente S.p.A 5. Ing. Giuliana "DittaTirrenoambiente ; 6. Dott I-orenzo Mirabito consulente ambientale; Ditta Tirrenoambiente S.P.A 7. Ing. Oscare Caisut consulente per I'impianto di biostabiliz-zazionei Ditta Tirrenoambiente S.P.A 8. Dott. Paolo Malsano Ditta Tirrenoarnbiente S.p.A
In Data
Mirabito
S.p.A
9,
ENTI
Sarlo Concetta Provincia Regionale di Messina; Norrito Maurizio Ag. Reg.Rifiuti
10. D.ssa
11. Dott. Giovanni Patti ARPA Siclia D.A.P. Messina; 12.Dott. Francesco D'Urso ARPA Sicilia D.A.p. Messina;
13. Dott.
e Acque
@I*-Il Presidente espone lavalenzadella odierna riunione e passa la parola agli t si d parola preliminarmente alra drtta Tirreno Ambiente s.p.A. , la qual consegna ai presenti ad integrazione del progetto della discaric4 copia del progetto riguardante a biostabiliz,zazione dei
tu
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Tirrenoambiente S.P.A. si fa carico di consegnare una copia del progetto di biostabilizzazione al settore Rifiuti e Bonifiche dell'A.R.R.A: per il parere i competenzi ed una copia alla C.P.T.A. di Messina SI da la parola agli intervenuti e I'Agenzia regionale Per i Rifiuti " Settore Osservatorio su Rifiuti,, nel prendere atto dell'inserimento nel progetto di ampliamento della discarica in trattaiione, dell'impianto di biostabilizza"'ione dei R.S.U., prima del conferimento in discaric4 esprime parere favorevole per quanto di propria competenz4 subordinando lo stesso all'acquisizione del piano finanziario, integrato con i costi generali dell'impianto di Biostabilizzazione. L'ARPA DAP Messina ha prodotto una serie di osservazioni per la discarica che si acquisiscono agli atti della conferenza,( cfr. nota prot. 2595 del132106/200g allegata) Chiede altres che al Presidente della conferenza di fare richieita al Settore Rifiuti e Bonifiche dell'AgVzia Regionale per i Rifiuti e le acque in Sicilia di trasmetter copia dell,auto;1zzazione dell'impianto di trattamento del percolato, autonzzato dall'Ufficio del Vice Commissario per l'Emergenza Rifiuti in Sicili4 considerato che nell'elaborato " Relazione Tecnica,' fatto pr"r"ot" che per lo smaltimento del percolato si proweder con I'impianto autonz.zato dal Vice Commissario Emergenza Rifiuti. La Provincia regionale di Messina chiede di integrare la documentazione in possesso con il piano gestione post --operativa e con il piano di ripristino arnbientale e piano finanzio. Il Sindaco esprime, pef quanto di propria competenza parere favorevole l'arrrpliamento nonch al progetto dell'impianto di trattarnento dei Rifiuti. Non ave,ndo nient'altro da discutere la conferenza si chiude alle ore 13.00.
La ditta
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Protocollo n.1903
Messina, 27/04/2009
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I I l' tI s(oecnrnfn fl o&nnnl p T'erritario e Anbiente Servizio 2 V. I.A. -lt./1-5. Via Ugo La Malfa.l69 aOl46
-Pdermr
Oggetto: Procedura AIA - Impianto IPPC Diua Tirrerutmbiente S.p.A. Secondo amplamento della discarica per riJuti non percolosi in Contrada 7.upp Comune di Mazzar S. Andrea (ME). farere.
2 VAS - VIA sulla ctlbttiva come da verbule cti conlbrenza di servizi istruttoria ditta
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impianto per la selezione dei R.S.U. e stnbilizz;rrione dclla frazione organioa nel
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rcrzo piezomerro a monte dei due t*istcnti tcucndu uorrto della dirczionc di dcf'lusso
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completamento dclla realizzazione degli irrpianti di bio.stabilizz'rionc s* di tfattamcnto peroolato, ll monrtordggr ocrtc acquc or fatqa porreoDs (rs$$r6 tr$egulru $u
piezometri ubicati in punti signilicativi
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4983653441
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D: pTE
FALCONE g941i4643
Az F9t7877877
5 stT,
2000
I}ISTRETTO DI BARCELLONA
SERVIZIO IGIENM PIJBBLI
Pro[San. n.3i
In risconfro alla nota del 09.2.200g pnot, n. 54145,in oggetto indicat4 il Dofr. Bucolo Salvatore,Dirigente Sanitario Delegato :qttg*"ritto A-U.S:L, 5 Messin+
ESPRIIVTE
PARERE FAvqREvoLE, alla realizz^-ione del IIo ampliamento della discarica sita in c.da z"w* in lt**ro' s.A. , *onairi* che veirgano presi httti i prowedime necessari ad impedire il pnodursi di esalaeioni maleodoranti che periodicamente si lontano centro di Fumari. "*lrtorroBartcolarmente,nel non
Bancellona p.G. I 1.9.200g
*)*,ui Ittq''I
Regione Siciliana
ASStrSSORATO TERRITORIO E AMRIENTE Dipartimento Territorio ed Ambiente Palermo
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07/05/09
Rif. Nota
del
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09 l-7077877
---s-U. O. 5.1
^utorizzazioni
prot.
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Oggetto: Procedura AIA - ditta Tirreno Ambiente S.p.A. - Ampliamento Discarica dei rifiuti soldi urbani. Comune diMaz-zan S. Andrea, c.daZupp.
margine, inerente
la richiesta di rilascio di
autanz.zazone integrata ambientale per I'ampliamento in oggetto, per rappresentare quanto segue. Presa visione della documentazione tecnica originaria,
Presa visione della documentazione integrativa recentemente trasmessa dalla ditta, sia in forma catacea che su supporto informatico, in riscontro alle richieste di chiarimenti formulate da guesto ufficio e da altri Enti; Ritenuto il progetto ed i relativi elaborati sufficientemente esaustivi ed adeguati, dal punto di vista tecnico, a descrivere il contesto ambientale e le sue interazioni con l'opera programmata. Constatato in particolare che: 1. e' stataprodotta idonea specifica cartografia; 2. sono state frtte opportune valutazioni sulla compatibilit ambientale dell'area in ordine all'intervento in progetto, per quanto sopra questo Servizio 5, limitatamente alle proprie specifiche competenze, ritiene di poter esprimere parere favorevole al rilascio dell'autoizzazione integrata ambientale richiesta.. si rimarle in atts:sa di ricevere copia del verbale della conferezadei servizi decisoria finale.
II Dirigente Tecnico
Il Diriggnte
Dott. A.
31-l"lAR-e649 1?:88
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A:8,8917277196
P,7
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Dins Treno Ambicnte spa Comune di Ampliarnento dclla discarica per rifirrti rron pcricolosi
Fax
090371?291
Fax
0q17077196
Si trascrive il parerc ruso dalla C.P.T.A. di Messina, cha nella sduta dol'3.0?.2009, ha il csrtggio relativo all'oggetto: " La Cmunissionc sulla scorta della rclazone vis0 Sl atti intesbti slls Dith Tinrono Anrbiente, relativi ella procedura AIA - secondo arnpliamento delh discariqr pcr rifiuti non pcricolosi in controds Zupps del Comunp di Mazzarr Sant'Andrea -, per il seguito di competzs, invita la Ditta a forniro i scguenti chiarimcnti: l) spocificore la produziono di pcrcolato annus, ncl cu*r in cui il volrrnr di rifiuti da abbancarc fossc pari a
essminato
mc.; 2, riguardo al numerc delle vasche attualmente prcsenti per to stoccaggio del percolalo ( pa.i a 6 serbatoi da 33 mc ciascuno ) sarebbe opportuno rivcrilicare ln produziorn
a 0.000
media di puoolatq che dovrebbe sserc zupcrioro a 25 ma al giomo, in riforirnento aJ 1.780.000 mo di rifiuti da abbansar,' : $i resta in attesa di quanto tichiesto-
delllnbentc
i:.i,
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REPUBBLICA ITALIAIIA
Rag4rte
Servizio
3-
"Tutela
S*tlia+a.
Dipartimento Regionale Territorio e Ambientc Via Ugo La Malfa, 169 -90146 Palermo
Risposta a prot.
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del
OY'a1=q)
Oggetto: Ditta Tirreno Ambiente - Parere di competenza, relatiyo alle emissioni in atmosfera, per il rilascio dell'autorizzazione ai sensi dell'art. 5 del D. Lgs. 59105, per il II" ampliamento della discarica per rifiuti non pericolosi sita in C.da Zupp nel Comune di Mazzar S.Andrea (ME). Allegati 2
Servizio
Sede
II"VU-VAS'
la Legge Regionale n. 39 del 1810511977; la Legge Regionale n. 78 del 04/08/1980; il Decreto Presidente della Repubblica n. 203 del 24/0511988; la Legge n. 288 del4/08/1989; il D.M. 5 febbraio 1998 (Attivita di recupero dei rifiuti non pericolosi); Visto D.M. del 25/08/2000 (Aggiornamento dei metodi di campionamento, analisi e valutazione degli inquinanti ai sensi del D.P.R. 203/88); Visto il decreto legislativo 13 gennaio 2003, n. 36 (Attuazione della direttiva l999l3llcB relativa alle discariche di rifiuti); Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 (Attuazione della direttiva 2001/77lCE relativa alla promozone dell'energia elethica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricit);
il
Visto
'
I'utlizzazione delle migliori tecniche disponibili, per le attivit elencate nell'allegato I del decreto legislativo 4 agosto 1999,n.372); Visto decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59 (Attuazione integrale della direttiva 96161/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento); Visto il Decreto Legislativo l1 maggio 2005, n. 133 (Attuazione della direttiva 20001761CF,, in materia di incenerimento dei rifiuti); Visto ilD.M. 03108/2005 (Definizione dei criteri di ammissibilit dei rifiuti in discarica); Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006,n. 152 (Norme in materia ambientale); Considerato che il sopra citato decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, con la Parte V ("Nlorme in materia di tutela dell'aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera") ha sostituito ed abrogato il D.P.R. 24 maggio 1988, n.203; Visto il D.M. 5 aprile 2006, n. 186 (Regolamento recante modifiche al decreto ministeriale 5 febbraio 1998 ); Visto l'articolo 271, comrrlra 4, del sopra citato D. Lgs. 152/06, secondo il quale i piani e i programmi previsti dall'articolo 8 del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351, e dall'articolo 3 del decreto legislativo 2l maggio2004, n. 183, possono stabilire valori limite di emissione e prescrizioni, anche inerenti le condizioni di costruzione o
il
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Servizio3 "Tuteladall'inquinanentoatmosferico''
Responsabite del procedimento: Dotrssa Maria C. Gentile
Tel.Ogl-7077g67-
O.t^ * ffiW
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. esercizio dell'impianto,
pi severi di quelli fissati dall'Allegato I alla parte quinta del presente decreto e dalla normativa di cui al comma 3, purch ci risulti necessario al
conseguimento del valori limite e dei valori bersaglio di qualita dell'aria; Visto il parere dell'Ufficio Legislativo e Legale della Regione Sicilia n. 15994 del02110106; Visto il parere dell'Awocatura dello Stato n. 12084 del08/03107;
Visto il D.A. n. ITS|GAB del 09/0812007 (Disposizioni in merito alle procedure relative al rilascio delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera nel territorio della Regione
Siciliana); Visto il D.A. n. 176IGAB del09/0812007 (Approvazione del Piano regonale di coordnamento per lo tutela della qualit dell'aria ambiente); Visto il decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4 (Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norrne in materia ambientale); Vista la convocazione del Servizio Il *VIA-VA,9' n. 19285 de10610312008 relativa alla Confererua di Servizi indetta per il IIo ampliamento della discarica per rifiuti non pericolosi sita in C.daZupp nel Comune diMazzar S.Andrea (ME); Viste le successive convoctlzioni in Conferenza di Servizi del ServizioII"VIA-VA,9'ai fini del rilascio dell'autorizzazione di cui sopra; Visto il D.R.S. n. 200 deI 02/0312007 con il quale il Servizio II *VU-VA,9' ha rilasciato I'Atorizzazione Integrata Ambientale ai sensi dell'art. 5 del D.Lgs. 59/2005 per I'ampliamento della discarica per rifiuti non pericolosi sita in C.da Zupp nel Comune di Mazzn S.Andrea (ME) ; Visto il parere espresso dalla C.P.T.A. di Messina nella seduta del03/0212009, trasmesso con nota n. 132 del1010212009 (Allegato 1);
questo ufficio esprime, per gli aspetti di competenza, parere favorevole per dell'autorizzazione in oggetto, con i seguenti limiti e prescrizioni.
il
rilascio
La ditta, in base a quanto richiesto elo dichiarato in sede di conferenza A.I.A. e negli allegati tecnici di cui al progetto presentato, dovr conformarsi ai seguenti limiti, relativi alla sezione di produzione di energia dell'impianto di biogas.
Parametro
Polveri (valore medio rilevato per un periodo di campionamento di I ora) HCI (valore medio rilevato per un periodo di campionamento di I ora) Carbonio Organico Totale (valore medio rilevato per un periodo di campionamento di I ora) HF (valore medio rilevato per un periodo di campionamento di I ora) NOx Monossido di carbonio
Limite
(mg.{m3)
10 10
150
2
450 500
I valori limite di emissione sono riferiti ad un tenore di ossigeno nei fumi anidri pari al 5Yo in
i valori limite, i controlli in continuo e le correlate prescrizioni si fa riferimento all'Allegato 2 aI D.M. 05102198. Per gli altri inquinanti si applicano i valori limite
Servizio 3 dall'inquindmento atmoslericd' Responsabile del procedimento: Dott.ssa Maria C. Gentile
Tel.09l-7077967
e-mail:
sanza@artasicilia.it
2
l':?_'l '. !, .
minimi di emissione fissati per tale tipologia di impianti nella Parte III, Allegato I alla Parte V
del D. Lgs. 152106. Per quanto non espressamente previsto dal presente prowedimento la ditta dovr conformarsi,
con riferimento alle specifiche tecniche relative alla qualit dell'aria ed alle emissioni in atmosfera, alle prescrizioni di cui al parere espresso dalla C.P.T.A. di Messina nella seduta del 0310212009, trasmesso con nota n. 132 del1010212009.
Prescrizioni
2.
3.
minimizzare le emissioni nocive (polveri, sostanze osmogene, ecc.) massimizzandone invece la sostenibilita (sostenibilit economica, sostenibilit di prodotto, sostenibilit di processo), in modo da garantire, in tutte le condizioni di normale funzionamento, il rispetto dei limiti di emissione e delle prescrizioni contenuti nell'Autorizzazione Integrata Ambientale, evitando, per quanto possibile, che si generino cattivi odori ed emissioni diffuse tecnicamente convogliabili dalle lavorazioni autorizzate. I valori limite di emissione fissati dall'A.I.A. rappresentano la massima concentrazione di sostanze che possono essere immesse in atmosfera dalle lavorazioni e dagli impianti considerati. I limiti si applicano ai periodi di normale funzionamento dell'impianto, con esclusione dei periodi di awiamento, arresto e guasto. Il gestore comunque tenuto ad adottare tutte le precauzioni opportune per ridurre al minimo le emissioni durante le fasi di awiamento e di arresto dell'impianto. La ditta dow, almeno quindici giorni prima di dare inizio alla messa in esercizio degli impianti, dare apposita comunicazione alla Provincia Regionale, al D.A.P. ed al Sindaco
territorialmente competente. Qualora il gestore accerti a seguito di malfunzionamenti o avarie il superamento dei valori limite di emissione deve informare gli Organi di Controllo (Provincia Regionale e Dipartimento Arpa Provinciale), precisando le ragioni tecniche e/o gestionali che ne hanno determinato f insorgere, gli interventi occorrenti per la loro risoluzione e la relativa tempistica di attuazione. 5. Ogni intemrzione del normale funzionamento degli impianti di abbattimento delle emissioni (manutenzione ordinari4 straordinaria, malfunzionamenti, intemzione del ciclo produttivo) deve essere annotata su apposito registro che deve essere tenuto a disposizione degli Organi di Controllo. 6. Le operazioni di manutenzione e gestione dei sistemi di abbattimento delle emissioni inquinanti devono essere effettuate con frequenza e modalita tali da garantire la corretta effrcierra de gli impianti. 7. I condotti per I'emissione in atmosfera degli effluenti devono essere prowisti di idonee prese, dotate di opportuna chiusura, per la misura ed il campionamento degli stessi. La sigla identificativa dei punti di emissione deve essere riportata in modo visibile sui camini. Devono inoltre essere garantite le condizioni di sicurezza p$ l'accessibilita alle prese di campionamento, nel rispetto della normativa vigente. 8. I metodi di campionamento, analisi e valutazione delle emissioni sono quelli riportati nell'Allegato VI alla Parte V del D. Lgs152/06, e nel D.M. 25/08/2000. 9. gestore deve adottare misure idonee a ridurre al minimo disturbi ed rischi provenienti dalla discarica e causati da: emissioni di odori, essenzialmente dovuti al gas di discarica; produzione di polvere; materiali trasportati dal vento; iP formazione di aerosol.
4.
Il
# S S
*Tutela
Tel.09l-7077967
e-mail: sanza@artasiciliait
L'impianto per l'estrazione del gas deve garantire la massima efficienza di captazone per l'utilizzo energetico. 11. La gestione del biogas deve essere condotta in modo tale da ridurre al minimo il rischio
10.
per l'ambiente e per la salute umana. 12. Devono essere adottati tutti i necessari accorgimenti tecnici finalizzati a impedire che sia percepita la presenza della discarica al di fuori della fascia di rispetto. 13. Considerato che naturale assestamento della massa dei rifiuti depositati pu danneggiare il sistema di estrazione del biogas, deve essere predisposto un piano di mantenimento dello stesso, che preveda anche I'eventuale sostituzione dei sistemi di captazione deformati in modo irreparabile. 14. Deve essere mantenuto al minimo livello del percolato all'interno dei pozzi di captazione del biogas, per consentirne la continua frrnzionalit, anche con sistemi di 'estrazione del percolato eventualmente formatosi, che devono essere compatibili con la natura di gas esplosivo, e rimanere efficienti anche nella fase post-operativa. idonei sistemi per 15. sistema estrazione del biogas deve essere dotato l' eliminazione della condensa. 16. biogas deve essere di norma utilizzato per la produzione di energia (sezione di produzione di energia dell'impianto di biogas), anche a seguito di eventuale trattamento, senza che questo pregiudichi le condizioni di sicurezza per la salute dell'uomo e per I'ambiente. 17. Nel caso di impraticabilit del recupero energetico la termodistruzione del gas di discarica deve awenire in idonea camera di combustione a temperatura T > 850o, concentrazione di ossigeno >3% in volume e tempo di ritenzione > 0,3 s. 18. Il sistema di estrazione e trattamento del gas deve essere mantenuto in esercizio per tutto il tempo in cui nella discarica presente la formazione del gas e comunque per il periodo necessario. l9.Le emissioni di gas dovranno, per quanto possibile, essere ridotte o eliminate mediante pretrattamento dei rifiuti (in particolare la tecniche costruttive specifiche e con raccolta differetuiatadellaftazione umida e di tutto quanto riciclabile). 20. I rifiuti che possono dar luogo a dispersione di polveri o ad emanazioni moleste e nocive devono essere al pi presto ricoperti con strati di materiali adeguati. E' richiesta una copertura giomaliera dei rifiuti con uno strato di materiale protettivo di idoneo spessore e caratteristiche. La copertura gioinaliera pu essere effettuata anche con sistemi sintetici che limitino la dispersione eolica, I'accesso dei volatili e l'emissione di odori. 2l.E' vietato lo scarico di rifiuti polverulenti o finemente suddivisi soggetti a dispersione eolica, in assenza di specifici sistemi di contenimento e/o modalita di conduzione della discarica atti ad impedire tale dispersione. 22.Per quanto riguarda i rifiuti contenenti amianto @CA): {p il deposito dei rifiuti contenenti amianto deve awenire direttamente all'interno modo tale da evitare la della cella dedicata e deve essere effettuato frantumazione dei materiali;
il
il
di
di
Il
il
in
settori o trincee, con la previsione di opportuni spazi in modo da consentire il passaggio degli automezzi senza causare la frantumazione dei rifiuti contenenti amianto; S nella discarica o nell'area vietato svolgere attivita, quali le perforazioni, che possono provocare una dispersione di fibre; se il gestore, per evitare la dispersione di fibre, dovr effettuare una copertura giomaliera dei rifiuti, e comunque prima di ogni operazione di compattaggio, con materiali protettivi aventi consistenza plastica, in modo da adattarsi alla forma e ai volumi dei materiali da ricoprire e da costituire un'adeguata protezione contro la dispersione di fibre, con uno strato di terreno di almeno 20 cm di spessore; Senr'izio3 "Tuteladall'inquirwmentoatmosfericd' - Tel.09l-7077967 - e-mail: sanza@artasicilia"it 4
Responsabile del prowedimento: DotL Salvatore Anza
nell'eventualit che i rifiuti di amianto non siano imballati lazonadi deposito deve essere regolarmente irrigata; {F il gestore deve predisporre e conservare una mappa indicante la collocazione dei rifiuti contenenti amianto all'interno della discarica; nella destinazione d'uso dell'area dopo la chiusura devono essere prese misure adalte a impedire il contatto tra rifiuti e persone; nella copertura finale dow essere operato recupero a verde dell'area di discarica, che non dovr essere interessata da opere di escavazione ancorch superficiale. 23.Per le emissioni diffuse in ciascuna fase di manipolazione, produzione, trasporto, carico e scarico, stoccaggio di prodotti polverulenti, nonch quelle in forma di gas o vapore derivanti dallalavorczione, trasporto, travaso e stoccaggio di sostanze organche liquide, dowanno essere rispettate le prescrizioni e le direttive contenute nell'Allegato V della Parte V del D. Lgs 152/06. 24.IPiani di Gestione Operativa, di Ripristino Ambientale, di Gestione post-Operativa e di Monitoraggio e Controllo dowanno essere conformi, per quanto riguarda il controllo delle emissioni e la qualit dell'ari4 a quanto previsto dall'Allegato 2 aID. Lgs. 36/03. In particolare per quanto riguarda i controlli (tipologia, frequenza e modalit operative) e la verifica della conformit dell'esercizio dell'impianto alle condizioni previste dall'autorizzazione unica si dovr fare riferimento al Piano di Monitoraggio e Controllo (PMeC) elaborato dal gestore dell'impianto, in linea anche con quanto previsto dagli articoli 5 (comma 1l) e 7 (comma 6) del D. Lgs. 591A5, cos come modificato dal D. Lgs.04/08. 25.Per gli adempimenti di cui al punto precedente entro 30 giomi dalla data di rilascio dell'autorizzazione dow essere elaborato un aggiomamento del PMeC tenendo conto del limiti e delle prescrizioni contenute nel presente prowedimento, nonch delle indicazioni contenute nelle Linee guida dell'Agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici (APAT). L'aggiornamento del PMeC dovr essere concordato con il Dipartimento Arpa Provinciale e sottoposto alla sua approvazione finale. Copia del documento finale, coordinato e completo degli aggiornamenti, sar trasmessa al Servizio 3/DTA ed alla Provincia Regionale per gli adempimenti di competenza. 26. Nell'ambito del PMeC devono essere motivate le scelte tecnico/logistiche fatte per la progettazione del sistema di monitoraggio, e devono essere previsti tutti i controlli, le misure e le stime necessari a dimostrare la conformit delle emissioni in atmosfera derivanti dall'impianto alle condizioni dell'autorizzazione. Per i controlli in continuo si rimanda alle specifiche tecniche nazionali. Per i processi discontinui dovranno essere indicate, per ogni emissione, le condizioni dell'impianto durante il controllo. Il PMeC deve inoltre prevedere: {P la descrizione delle modalit e delle procedure tecniche adottate per la prevenzione e mfuumizzazione delle emi ss ioni diffu se ; la descrizione delle modalita di verifica dell'attuazione delle procedure tecniche adottate per la prevenzione e mintmizzazione delle emissioni fuggitive; la descrizione delle modalita adottate per il controllo delle emissioni eccezionali (in funzione della prevedibilit o imprevedibilita delle condizioni che le possono determinare); la descrizione delle modalit adottate per monitoraggio e controllo delle emissioni durante le frsi di awio e arresto dell'impianto. 27.Deve essere previsto un sistema di monitoraggio delle emissioni gassose, convogliate e diffrrse, in grado di individuare anche eventuali fughe di gas esterne al corpo della discarica stessa. Il PMeC deve inoltre definire livelli di guardia relativamente alla presenza del gas di discarica all'esterno della discarica, anche nel suolo e nel sottosuolo,
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Servizio3
*Tuteladall'inquinamentoatmosferico"
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direttrice principale del vento dominante nel momento di campionamento, a monte e a valle dell'impianto. Gli Organi di Controllo potranno . prevedere ulteriori specifiche tecniche operative. 28. I parametri di monitoraggio sul gas di discarica devono comprendere almeno CHa, CO2, Oz, con regolarit mensile, e altri parametri quali H2, H2S, polveri totali, NH3, mercaptani e composti volatili, in rclazione alla composizione dei rifiuti. Si deve prowedere, inoltre, alla caratterizzazione quantitativa del gas di discarica. La frequenza delle misure quella indicata dalla Tabella2 dell'Allegato 2 alD. Lgs. 36103, salvo diversa prescrizione degli Organi di Controllo, che potranno definire anche eventuali misure specifiche per I'identificazione di mgrazioni del gas nel suolo e nel sottosuolo. 29.I1 Gestore dovr inoltre prevedere il monitoraggio e controllo della concentrazione di fibre libere di amianto nell'aria con frequetua almeno trimestrale. Per il monitoraggio delle fibre si dovranno prevedere almeno due punti di prelievo lungo la direttrice principale del vento dominante nel momento di campionamento, a monte e a valle della discarica. Per la valutazione dei risultati delle attivit di monitoraggio si deve far riferimento ai criteri cautelativi di monitoraggio indicati nel decreto del Ministro della sanit in data 6 settembre 1994, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 288 del 1994. Per il monitoraggio delle fibre libere di amianto si
discarica deve essere dotata di una centralina per Ia rilevazione dei dati meteoclimatici. La tipologia delle misure meteoclimatiche quella indicata dalla Tabella 2 dell'Allegato2 al D. Lgs. 36103, salvo diversa prescrizione degli Organi di Controllo, che potranno eventualmente imporre la ilevazione in continuo, definendo altres modalit e tipologia delle misure, nonch la modalit della loro trasmissione. 31. Le eventuali prescrizioni tecniche integrative e le modalit operative di dettaglio, con riferimento a quanto previsto ai sopra citati punti 1,2, 3, 4, 5, 6,7, 8,9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, l7 , I 8, 19, 22, 23 , 25, 26, 27 , 28, 29 e 30 saranno definite dal Dipartimento Arpa Provinciale nella fase affrntiva di quanto previsto nel Piano di Monitoraggio e Controllo. 32.Per quanto non espressamente previsto dal presente prowedimento si rimanda, con riferimento alle specifiche tecniche relative alla qualit dell'aria ed alle emissioni in atmosfera, agli elaborati allegati al progetto, alle prescrizioni di cui al parere espresso dalla C.P.T.A. di Messina nella seduta del 03/02/2009, trasmesso con nota n. 132 del 10/0212009, al Piano di Monitoraggio e Controllo (con relativi aggiomamenti) elaborato dal gestore dell'impianto, e infine ai contenuti ed alle prescrizioni tecniche del D.M. 05/02/98, del D. Lgs. 36103, del D. Lgs. 59/05, del D.M. 0310812005 del D. Lgs.152/06 e/o delle altre norme tecniche di settore vigenti in materia. 33. E' fatto salvo I'obbligo di adeguamento degli impianti con I'eventuale evolversi della normativa di seffore.
30.
prelievo lungo
nonch contenere un piano d'intervento da realizzarc ed attivare in caso di superamento degli stessi Lavalvtazione dell'impatto provocato dalle emissioni diffuse della discarica deve essere effettuata con periodicit almeno annuale. Dovranno essere previsti almeno due punti di
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Per gli aspetti di competenza di codesto uffrcio si allega alla presente copia di: parere espresso dalla C.P.T.A. di Messina nella seduta del 03/0212009, trasmesso con nota n. 132 del 10/0212009, (Allegato 1) Piano di Monitoraggio e Controllo elaborato dal gestore dell'impianto (Allegato2).
Per I'espletamento delle attivit di competenza di questa e di altre amministrazioni, ed in particolare per quanto riguarda gli adempimenti in materia di gestione della qualita dell'aria e di
Servizio 3 "Tutela dall'inquinamento atmosferico" Responsabile del procedimento: Dott.ssa Maria C. Gentile
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Provincia Regionale; nipartimento Arpa Provinciale.
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